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Cosacco

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Commenti

Cosacco
Silver
01/03/2016 | 01:06

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@javiercercas Non l'ho letto da nessuna parte, azzardavo un'ipotesi dopo aver letto il testo e conoscendo alcune aberrazioni della mentalità giuridica. L'assenso per un atto anagrafico non ha lo stesso valore di forza giuridica di un matrimonio. Magari si prende casa in affitto insieme, ed entrambi si stabilisce la residenza. Insomma le variabili sono tante.

Ad ogni modo, cerco di guardare avanti: posso sbagliarmi ma ci provo. ;-) Nessuno, però, mi toglie dalla testa che da questa legge stia partendo un cetriolone...e non per i gay.

Cosacco
Silver
29/02/2016 | 22:13

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Ecco, @spermaflex ha messo il dito nella piaga: conoscendo certe attitudini italiote, non sarà difficile farsi riconoscere la "convivenza di fatto". Lo stesso termine "conviventi di fatto" nasconde la trappola concettuale.

@baluba Il ddl è in via di approvazione, e gli ostacoli maggiori in Parlamento li ha già saltati. Ciò che rimane a noi, nel nostro piccolo, è il compito di informare i lettori e gli utenti di questa aberrazione. Certo, @FlautoMagico, nessuno va in piazza a darsi fuoco... anche perché non servirebbe a niente. La consapevolezza è il primo step, quello che deve dare la spallata all'italica rassegnazione...

In questa Italia mi riconosco sempre meno (se mai prima mi riconoscevo).

Ps. @ir_pelato scusa i toni, in quel momento avevo i cavoli miei. Comunque a volte si sdrammatizza così tanto che poi ti ritrovi davanti al patibolo e non sai come ci sei arrivato... poi magari anche lì sdrammatizzi, ma la testa che sta per saltare è la tua. @ir_pelato: "tu", nel caso della ghigliottina, è inteso come uso generico, non è riferito a te ;-) Lo so bene che tu - stavolta inteso come ir_pelato - sei l'ultimo a finire sotto la mannaia ;-) E magari quel giorno ti dai anche malato :-D :-))

Cosacco
Silver
29/02/2016 | 15:04

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@ir_pelato E allora perché intervieni? Io non intervengo (e nemmeno me li leggo) negli argomenti che non mi interessano, come appunto le zoccole...

Cosacco
Silver
29/02/2016 | 14:46

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@tagete Non c'è bisogno di scomodare la furbizia. Qui stiamo creando proprio una situazione esplosiva, con uomini sempre più sottomessi e rassegnati. Il problema è che sono anche allupati, e pronti a tutto pur di avere uno straccio di donna. Compreso far passare il messaggio che se provi a convivere con una, ti tocca pagarle gli alimenti.

Il caso descritto da @Zakk è emblematico ed è tutt'altro che isolato. Le italiane hanno preso i peggiori difetti della cultura americana, so di tante connazionali che nemmeno la pasta sanno/vogliono cucinarsi. Con compagni/mariti che le portano fuori a cena continuamente, e in casa cucinano loro sempre e comunque perchè le partner sono stanche e/o depresse. Provate a proporre la stessa situazione a un Uomo russo, e vedrete come reagisce...

Il problema è sempre quello, qui non abbiamo Uomini, ma quaquaraqua perennemente incerti, sbruffoni e allupati. Quindi fragili, ricattabili e facilmente sottomessi. Grazie femminismo italiota "chiagni e fotti"....

Cosacco
Silver
29/02/2016 | 14:37

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Quoto @spermaflex e @Teeruk. @Nikkolò Tu hai ragione sul tempo, ma bisogna anche imparare a vivere con il (proprio) tempo. Che a te possa piacere l'orologio (anche a me piace) è un altro discorso.

@Franz Ciò che emerge dagli spunti di riflessione è che, se sei bravo a NON seguire la massa e a non fare il pagliaccio facendo finta di essere anti-sistema, hai possibilità che ad altri sono precluse. Gli spunti di riflessione sono chiavi. Se le sai usare (in modo critico) ti aprono porte interessanti; se no, quelle porte rimangono chiuse. Magari le apri a spallate, o suoni la porta. Ma ricordati: la conoscenza è potere. Anche (e soprattutto) con le donne.

Cosacco
Silver
28/02/2016 | 23:57

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@GianniDrudi Giuste osservazioni. Ma ti è chiaro che qui non parliamo dei diritti dei gay (io presumo che su GT siano tutti eterosessuali), ma di violazioni dei nostri diritti in quanto eterosessuali che convivono? Questo è il problema, è qui che ci dobbiamo difendere.

Cosacco
Silver
28/02/2016 | 23:37

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Ribadisco l'invito a parlare di questa situazione e a prendere coscienza. Mobilitarsi. Sentire amici e conoscenti. Cominciare a scrivere ai partiti che hanno dubbi su questa legge, indicando gli articoli che vanno a castrare la libera convivenza, creando degli obblighi insostenibili.

La maggior parte di noi qui sono esterofili. Fate un piccolo sforzo e immaginate cosa succede se convivete con una ragazza straniera. Tentativo legittimo di provare una vita insieme. Le cose vanno male, e vi tocca pagare gli alimenti: ma vi sembra normale? Idem con un'italiana (per chi ne avesse ancora voglia). Insomma, vogliamo prendere coscienza che stanno definitivamente materializzando i rapporti sentimentali? Ciò che mi spaventa, conoscendo certi meccanismi della giusrisprudenza italiana, è il fatto che in quel concetto di "convivente di fatto" si nasconde un mega trappolone: mettete che non registrate la donna all'anagrafe, ma lei vive da voi. In caso di "recesso" (ormai le storie sono contratti.... che schifo), per lei sarà difficile raccogliere testimonianze e dire che eravate "conviventi di fatto"? E giù con gli alimenti, perché magari era casa vostra e quindi risultate essere i più forti a livello economico.

Forza lettori: cominciate a intervenire nei gruppi social, parlatene tutti, usate tutti i mezzi a disposizione. Si gioca la nostra vita. Il nostro futuro. La nostra serenità.

PS. da parte mia non ho nulla in contrario che usiate questo stesso testo che ho scritto io. Postatelo nei social, parlate... combattete la deriva, domani non potrete dire che non vi avevo avvertito.

Cosacco
Silver
28/02/2016 | 16:08

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@Italorussian Gli italiani non si svegliano, sono completamente lobotomizzati. Non ci credo che saranno capaci di fare un referendum. Basti pensare a un dato: qui ci sono molti lettori, anche non iscritti. Quanti di loro, in queste ore, stanno muovendosi attivamente sui social per denunciare il cetriolo in arrivo per gli eterosessuali? E qui siamo su un forum dove, a parte gli italioti e i pappagalli allupati, vengono anche persone in gamba, non contente della situazione italiota. Cosa fanno anche costoro? Abbassano la testa e vanno avanti. D'altronde è il risultato di 50 anni di destrutturazione della figura maschile, con la fine ingloriosa dell'italico maschilismo di facciata. Sai cosa mi fa ridere? Che tutti si riempiono la bocca di "diritti civili" e gioiscono per gli omo, non sapendo che il cetriolo in arrivo è per gli etero!!!

Conoscete la favoletta greca "Le nozze del sole"? Ecco, leggetevela... https://www.skuolasprint.it/versioni-esopo/id_lVBsBaXXnF6drlpGbQR8WQiaooCy5-_FdGVJ8292lTU.html

Cosacco
Silver
27/02/2016 | 22:21

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@Zakk Copiamo sempre il peggio dai paesi nazifemministi, e lo copiamo pure male...

Cosacco
Silver
27/02/2016 | 19:38

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Bella riflessione, tanti spunti concentrati in poche parole. Lo stile ha sempre fatto la vera differenza, negli uomini e ancor di più nelle donne (Cenerentola non vi ricorda niente?). E lo stile, quello vero e non posticcio, è anche sinonimo di personalità e a volte di carisma (concetto ignoto agli italioti).

Sono molto d'accordo con le linee espresse dal tipo di cui hai parlato (in parte le pratico); ad ogni modo, in alcuni casi sarebbe anche improponibile o poco realistico non avere internet sullo smartphone. Sono d'accordo su FB; il cibo è ormai post-materialista (diciamo che le varie tendenze lo stanno facendo diventare una vera e propria religione), quindi la sua osservazione è giustissima.

Qualche trentenne valida c'è ancora, per fortuna. Ma non oltre i 32 ;-) Certo, non ha nè l'energia e nè l'entusiasmo alla vita di una 20enne, rigorosamente acqua e sapone...ma non è ancora da pensionare.

Poi ci sarebbe qualche altra osservazione da aggiungere, ma non in chiaro...

Cosacco
Silver
27/02/2016 | 19:27

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@Notoriusbig Giusta osservazione, io lo sapevo che non è ancora legge, come anche che non è retroattiva (salvo espressamente indicato la legge non ha mai effetto retroattivo @berserker ;-) ).

Il problema che ci riguarda, e di cui è giusto discutere per prendere coscienza del problema, sta nel fatto che dietro la cortina fumogena dei diritti civili per coppie omosessuali si nasconde un cetriolone sgradito per gli etero.

Iniziamo a fare una bella cosa: condividiamo queste parole sui social. Parliamone alla gente che ci sta intorno. Creiamo gruppi di pressione spontanei.

So che non va di moda, ma se gli etero non imparano a difendersi, faranno la fine degli agnellini a Pasqua... e dopo le pessime leggi sul matrimonio, ci riporteranno all'ovile con una convivenza di fatto di cui magari tanti nemmeno sanno cosa comporti...

Quindi, a coloro i quali sono (ancora) amanti della gnocca: sveglia, ragazzi!!! Non vi riempite la bocca come pappagallini di frasi fatte "diritti agli omo" etc... pensate prima al vostro di deretano, prima di occuparvi di quello degli altri.

My two cents.

Cosacco
Silver
24/02/2016 | 00:18

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@Braveheart68 Hai fatto tante considerazioni condivisibili. Tra tutte spicca una, che è spesso tanto sottovalutata quanto ignorata: l'empatia. E' vero che se una donna ti sceglie in modo libero, lo fa per ragioni irrazionali (FR). Ma è difficile che si lasci andare in uno slancio di sesso con qualcuno che non mostra il minimo di empatia, e che al contrario si sente portatore di una verità e un verbo superiore (figurarsi, proprio una russetta orgogliosa e nazionalista...). Magari questa arroganza viene semplicemente dettata dal fatto di essere nato in una società ricca nella quale il paparino gli ha dato più del già abbondante superfluo.

Certo, se è un'approfittatrice, non c'è bisogno né di empatia, e né di simpatia: basta il grano. Ma, a questo punto, non c'è bisogno di arrivare fino in Russia (con il freddo, gente che parla un'altra lingua etc..), Roma e Milano - come tutta l'Italia - pullulano di queste scroccone e arrampicatrici sociali da quattro soldi.

Dato che qui stiamo parlando di altro, hai dimenticato, o forse solo lasciato in secondo piano, un altro fattore. Mi permetto di integrarlo. E' quello culturale, e sul quel piano molti confronti hanno rivelato impietosamente la differenza. Sarà pur vero che sia la russa che l'italiana sono esseri di sesso femminile, ma io non ho dubbi su quale puntare tra una che si sente la reincarnazione di Ava Gardner e crede che tutto le sia dovuto per questo semplice fatto e si crogiola in un'ignoranza e in una superficialità senza fine (pur avendo la carriera al primo posto) e una che, pur essendo bella, è stata educata a essere rispettosa verso l'Uomo, a studiare e lavorare per migliorarsi (pur avendo la famiglia al primo posto), a leggere per nutrire la mente e anche a sapersi dedicare al proprio Uomo con femminilità e semplicità.

Poi, che nella vita quotidiana facile sia l'aggettivo più difficile da usare con una russa, potrei anche essere d'accordo, ma al posto di russa ci potrei anche mettere "donna" e i conti tornerebbero lo stesso.

Cosacco
Silver
19/02/2016 | 15:17

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Ha ragione @Berserker. Questi nemmeno si accorgono di quanto siano italioti. Abituati ad anni di cafonaggini con le ignoranti melanzane e lobotomizzati da un tipo di società in cui è il coatto ad attirare visibilità, costoro finiscono per vagare come muli ubriachi nei centri storici di graziose città estiche alla ricerca di biada sessuale. Finiscono a raccogliere paglia marcia, quando va proprio bene. Altrimenti c'è qualche sonora bastonatura (d'altronde al mulo ubriaco è quello che serve) o quindi sempre lo zero assoluto, che in patria diventerà ovviamente un'orgia infinita.

Come si vede, si accontentano di fare i video e i selfie e di postarli... "video ergo sum" ha sostituito il più sano "co(g)ito ergo sum".

Cosacco
Silver
19/02/2016 | 09:36

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Ti è andata bene, invece. Pensa a quanti arrivano fino in Russia, spendendo molti più soldi (ci vuole anche il visto), per prendere pali incredibili e finire a rincorrere - peraltro invano - persino le studentesse italiane o americane. Perlomeno hai minimizzato i costi. E, forse, hai imparato la lezione.

Cosacco
Silver
18/02/2016 | 22:30

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Javiercercas E' interessante, per puro spirito "accademico", essere informati sulle tendenze dei ventenni. Poi si è liberi di non seguirle. Ma sapere dove va il gregge, insegna anche al lupo dove andarsi a prendere l'agnello che non segue il gregge. Per mia esperienza, è anche quello più gustoso...

Dico questo perché - udite udite!!! - fino a qualche anno fa nemmeno possedevo uno smartphone eppure è successo più volte di venire scelto dalle ventenni. E parlo di roba di alta qualità.

Forse i "vecchietti" hanno ancora qualcosa da raccontare? ;-) E magari hanno una grinta e una determinazione che, aggiunta all'esperienza, può sorprendere più di una ventenne intelligente e bella...

Cosacco
Silver
18/02/2016 | 22:22

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@SDP Lavorare su se stessi ha molte sfaccettature, ma quella che intendo io è, in sintesi: guardarsi allo specchio, migliorarsi fisicamente (nei limiti del possibile) e mentalmente, studiare (non necessariamente all'università), costruirsi una personalità (qui casca l'asino), rompere gli schemi, avere il coraggio di osare (con se stessi!) e allo stesso tempo non forzare mai eccessivamente la propria natura. Perché una donna fiuta a due km il tipo finto e costruito.

Provarci con 1000 donne per affinare la tecnica? No, a mio avviso non funziona. Meglio capire bene cosa si vuole, imparare a capire il proprio target, o specializzarsi su uno specifico, puntare su 100 donne di questo target e portarsene a letto 70-80. Questa è una ratio valida. Il resto ti qualifica come un pappagallo che sta provando la ruota della fortuna. E - mi sono stancato di ripeterlo! - ogni donna è essere unico e irripetibile, quindi si apre una nuova partita e le 999 fallimentari precedenti non fanno statistica.

Posso darti un consiglio, serio e gratuito? Prenditi una settimana e leggiti le vecchie discussioni qui sul free. Sul casanovismo e il dongiovannismo. Sulla Russia, ma anche situazioni varie nell'Est. Se sei intelligente, lì ci sono spunti a palate. Dipende dalla tua capacità di capirli e farli tuoi. Credimi.

Ps. sei libero poi di leggerti tutti i manuali di rimorchio (brutta parola, tra l'altro...) che vuoi. Ma se non hai una personalità, farai la figura dell'allupato n.X della serata... niente di più, niente di meno.

Cosacco
Silver
18/02/2016 | 15:14

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Considerazioni sintetiche e spunti di riflessione.

1) L'Italia pullula di santoni, GM e compagnia danzante. C'è un mercato di disagiati (le cui propaggini arrivano fin qui, con i tanti troll allupati), e molti puntano questo target per fare soldi. Nulla contro, "è il mercato, bellezza". Ma siamo sicuri che in molti casi non si configuri una vera e propria truffa? Soprattutto davanti a cifre consistenti?

2) Esiste un percorso di miglioramento personale continuo e costante, nel quale anche un libro, ben scritto ma non in forma manualistica, può aprire interessanti prospettive (parafrasando @FlautoMagico, leggere un manuale di caccia non farà di voi un cacciatore: ci vogliono anni di expertise - con alzatacce nelle domeniche d'inverno - e grande determinazione per diventare un esteta dell'ars venatoria).

3) In questo forum ci sono tanti utenti che offrono spunti di riflessione (che sono quelli che poi dovrebbero muovere i due neuroni ancora in vita) superiori a quelli che trovate nei libri di pua americani. Per di più lo fanno gratis, sostanzialmente per filantropia.

4) Esiste una letteratura libertina, anche datata, che ha molto più da dire di questi "guru" yankee tutto marketing e "legge dei grandi numeri". Ma un italiano sa ancora leggere con senso critico un libro del genere (sull'italiota nemmeno mi pongo il dubbio)? Da quel che sento, la risposta è, nella maggior parte dei casi, no. Rimane roba per "menti illuminate": anche qui niente di nuovo, @Teoderico ne aveva parlato ;-) qui http://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/26978/la-massoneria-e-la-gnocca/p1

5) Magari nei libri dei pua si trova anche qualche spunto interessante; ma in quel caso è roba che, se pure funziona occasionalmente, va bene in contesti ben precisi, cioè determinati ambienti di alcune città americane. Siete sicuri che è il vostro ambiente e il vostro target?

6) Molti italioti cercano la formula magica, la tabellina che funziona sempre, la scorciatoia, la "raccomandazione". Ecco, se mai esistesse, nessuno la venderebbe se non a un prezzo proibitivo. Imparate a lavorare su voi stessi, il primo step è lì. Ma, come vedo con amarezza, l'italiota non è in grado di uno sforzo intellettuale del genere. Meglio la scorciatoia, che sia il libro o la visita (autoassolutoria) alla prostituta di fiducia. Salvo poi dire che lui è un gran trombatore, soprattutto appena mette piede fuori dall'Italia...

Cosacco
Silver
18/02/2016 | 01:54

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Sì, VN, prima di virare completamente a Est, ho battuto a lungo la Mitteleuropa e il Nord Europa, di cui anche l'UK fa fisicamente parte. Era britannica, come ho scritto. Ma era alquanto atipica. Poi in pvt ti racconto qualcosa in più, anche per darti una connotazione più antropologica (sulla quale sei parecchio attento): va bene che è una giornata di "outing" ma un minimo alla mia privacy ci devo pure pensare ;-)

Ps. Inglese quasi "incomprensibile" a Londra, come dice Federking.... e non sono l'unico a dirlo. Anche una mia ex americana me lo diceva! lol

Cosacco
Silver
17/02/2016 | 21:26

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Bravissimo VN. Il mio plauso sincero.

Mi hai anche fatto venire un pizzico di magone, avevo una relazione con una britannica (di provincia) che viveva a Londra e ci sono stato lì, godendomi molto il centro, dove per l'appunto lei viveva (è una tipologia che non hai menzionato, dal momento che a Londra c'è di tutto: ricca, impegnata in carriera internazionale, vissuta a lungo all'estero, molto raffinata). Con lei ho mangiato il miglior fish&chips della mia vita (mi portò in una specie di hotel con annesso ristorante dietro Soho, di cui purtroppo non ricordo il nome). Si cenava a lume di candela, e costò una sassata... l'ho rimosso ;-)

Hai fatto bene a parlare di una realtà che può dare più soddisfazioni di tanti luoghi battuti invano da torme di italioti ululanti e ancora alla ricerca dell'Eden perduto (esistito solo nelle loro fantasie). Ad ogni modo, anche a Londra non mancano gli italioti, ma la grandezza della città aiuta a dissimulare la presenza. Inoltre, come dici giustamente, tanti sono lì per lavorare seriamente e non fanno certo finta di essere imprenditori nel settore delle collant e delle biro ;-)

Infine ho molto apprezzato anche il tuo sforzo di dare un'impronta sociologica alla geografia etnica nella multirazziale Londra. Un punto che denota grande capacità di osservazione. Per dirla alla Sun Tzu, "conosci il nemico, conosci te stesso".

Cosacco
Silver
17/02/2016 | 21:10

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Bella analisi, @Braveheart68. Per molti aspetti mi ci sono ritrovato. E hai offerto tanti spunti interessanti. Uno fra tutti: la rivalità è femmina, checché se ne pensi.

Ad ogni modo, il tuo discorso mi ha fatto venire in mente un aforisma britannico: "Il tradimento non ha mai successo. Perché? Se avesse successo, nessuno oserebbe chiamarlo tradimento".

Cosacco
Silver
17/02/2016 | 21:05

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@FlautoMagico Sai bene come la penso. Quello dei social è un mezzo che va usato cum grano salis. Tu sei nato e ti sei formato in un'altra epoca. Quindi conosci il mezzo e lo sai domare. Ma la maggior parte, a mio avviso, no.

Cosacco
Silver
17/02/2016 | 17:09

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Grande @Ilprofessor69.... hai riesumato una discussione divertente e ai limiti del grottesco. Peccato che sia tutta realtà e che non siamo a Zelig.

Più tardi, se trovo il tempo, mi riguardo qualcuno di questi filmati esilaranti...

@Viaggiatore Nero cit. "Addirittura un gnocca resident di Tallinn per limitare i danni chiamava le compagnie aeree per dire che c'erano bombe sull'aereo con l'intento di non far partire gli allupati. Una storia tragicomica ma vera". Capisco che si voglia far di tutto per fermare le orde di italioti. Ma questo è un reato penale, si chiama "procurato allarme" e non credo vada in prescrizione...

Ci mancava solo di scoprire il resident con lo Stinger che cercava di abbattere il volo low cost carico di italioti al grido "ItaGlians go home"! lol

Cosacco
Silver
17/02/2016 | 16:58

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A chi ha parlato di donne che piangono, potrei citare il padre della mia ragazza, russo di un'altra epoca ("non farti mai fregare", mi ha ammonito) ma preferisco invece ricordare cosa scrisse Massimo Fini: se la donna "si trova in difficoltà, allora ci sono le lacrime, eterno e impareggiabile strumento di seduzione, d’inganno e di ricatto femminile. Al primo singhiozzo bisognerebbe estrarre la pistola, invece ci si arrende senza condizioni".

Cosacco
Silver
17/02/2016 | 16:54

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Oggi sono in vena di outing. Una mia ex storica, una delle donne più importanti della mia vita, mi ha "tradito" nella fase finale della nostra relazione... ma eravamo ormai da oltre un anno in una situazione di open relationship (con il sottoscritto che non si fermava un attimo e che viveva allegramente fidanzamenti vari) e non ho potuto biasimarla. Mi aveva detto di un corteggiatore assiduo, e io avevo fatto spallucce, pensando al solito giochino per farmi ingelosire. Ma quando me lo ha comunicato, mi è caduto il mondo addosso, ho capito solo in quel momento cosa avevo perso. Era non solo la mia amante, ma anche la mia migliore amica. L'unica, forse, della quale avessi la massima fiducia.

Volete sapere il proseguio? L'ho perdonata perché la nostra storia era ormai finita, io non potevo darle in quel momento quello che lei voleva (cioè una famiglia) e inoltre volevo che lei fosse felice. Lei si è sposata proprio con quest'uomo e ha avuto un figlio (che mi considera suo "zio"), il marito sa che tuttora siamo saltuariamente in contatto e non fa opposizioni (mentre la mia attuale ragazza mi punzecchia di continuo...). Lei mi ha detto che lui non le ha dato le emozioni che le ho dato io, in compenso ha "imparato" ad amarlo perché lui le ha dato quello che io non ho voluto/potuto darle in quel momento, cioè la stabilità e una famiglia.

A volte, semplicemente, bisogna sapersi assumere la responsabilità delle proprie scelte (o dei propri silenzi). Senza incolpare altri e senza autoassolversi. La Libertà non è un pranzo di gala, checché se ne pensi.

Cosacco
Silver
17/02/2016 | 16:35

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Come sempre, mi inchino davanti alla saggezza di @Ivan Drago. Parole da scolpire nella pietra.

Purtroppo, caro Ivan, il tempo dei social ha finito per far perdere alla gente, compresi molti italiani e tutti gli italioti, il senso della realtà, degli affetti profondi, della vicinanza fisica continua e reale con un'altra persona di sesso opposto, dell'avere un progetto comune, del perseguirlo mettendo a rischio tanto, se non tutto... meglio vivere in una bolla virtuale, attaccati al computer come a un respiratore artificiale, nutrendosi di pane e luoghi comuni, credendo alle favolette autoassolutorie (e consolatorie) e alle leggende metropolitane che la Storia ha già seppellito da un pezzo.

Un giorno la bolla scoppierà. Gli italioti, ormai completamente lobotomizzati, continueranno la loro vita inutile di amebe. Qualche persona normale si accorgerà di aver buttato una vita, e a quel punto sarà probabilmente troppo tardi...

@LittleItaly Continuo a non capire bene... hai un rapporto di amore-odio con le russe? E' strano, detto sinceramente. Ti spiego. Io adoro le russe, ma questo non significa non riconoscere i difetti, che poi cambiano a seconda delle persone, del carattere, delle esperienze di vita etc. Ma personalmente continuo a non ritrovarmi con le tue descrizioni... nemmeno tutto questo "popolo di figli unici", mi pare ce ne siano di più in ItaGlia.

Su un punto concordo: ci sono russi capaci di uscire una sera o una mattina e di non tornare mai più. Ma, almeno in un paio di casi che conosco, bisogna vedere pure che soggetti erano le mogli ;-) Anche questo, per assurdo, incute timore nelle donne. Senza voler entrare nel merito dei problemi coniugali, va ricordato che gli italiani, quando fanno un atto del genere, finiscono per pagarlo a caro prezzo. Non solo a livello sociale, ma anche economico. Infatti, a volte, queste situazioni portano purtroppo a gesti estremi. Forse - lo possiamo ammettere? - c'è qualcosa che non va in ItaGlia?

Cosacco
Silver
17/02/2016 | 16:09

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@Littleitaly Grazie per il tuo messaggio di presentazione. Continuo però a non concordare con le tue osservazioni. Probabilmente abbiamo frequentato target diversi (io ero di fatto un resident) oppure semplicemente abbiamo avuto entrambi eccezioni. Il che, in un paese immenso come la Russia, non è da escludere a priori.

@Viaggiatore Nero Mai detto - e nemmeno pensato - che la russia sia la donna perfetta. E' il concetto di "donna perfetta" ad essere un ossimoro ;-)

Che una donna possa avere comportamenti da stronzetta, non è una variabile legata alla nazionalità. E le russe, quando vogliono fare le stronzette, non sono da meno delle altre. Ciò che però cambia è l'orientamento: loro sono educate al rispetto per l'Uomo, per amore o per timore (l'uomo russo non è il frignone cazzarone italiota). Certo, se trovano il tappetino ci si puliscono i piedi: gli zerbini italioti rimangono tali anche fuori dai confini... ma, ripeto, non è il loro primo approccio verso un uomo. Loro cercano un alleato, non un avversario. Quindi, per questa semplice ragione, le regole d'ingaggio sono diverse.

Cosacco
Silver
11/02/2016 | 00:37

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@Viaggiatore nero Sinceramente non so darti una risposta "univoca". Si potrebbero tracciare scenari, ma rimarrebbe un puro esercizio retorico. Per il principio fisico che davanti a ogni forza, se ne scatena una contraria, anche il mondo scandinavo ha le sue distorsioni e non è certo un paradiso in terra. Come non lo è stato il comunismo, o come non lo è il capitalismo liberista.

Ps. @ilvichingo Chiarisco meglio il mio pensiero. Non sono "rassegnato" al fatto che sceglie la donna. Semplicemente è una legge di Natura, che rispetto e alla quale mi adeguo. Credimi, non è rassegnazione, è consapevolezza. La donna sceglie per ragioni antropologiche, e sceglie ad ogni età. Cambiano solo i numeri dei pretendenti, che logicamente (a parte l'Italia dei morti di fica) decresce con l'aumento dell'età.

L'uomo, dopo i 30, semplicemente dovrebbe aver capito qualcosa in più della vita, avere più esperienza e un pò di fascino dato dalla combinazione di una serie di elementi. Allora ha l'impressione di avere più carte in mano, ma rimane sempre una carta nelle mani di un'altra. Certo, lui deve impegnarsi per essere una carta vincente, ma il gioco sarà sempre in mano alla donna, almeno fino a quando lui avrà la sicurezza di averla sua. Dopo quel momento, inizia un'altra partita, e l'uomo a quel punto la gioca da protagonista, suo malgrado: deve "decidere" se per quella donna valga la pena fermarsi. E alla donna tocca convincere l'uomo... con i suoi atavici argomenti.

Quella italiota è, al contrario, una realtà completamente distorta dal punto di vista antropologico, fatte salve le eccezioni.

Cosacco
Silver
10/02/2016 | 15:31

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Viaggiatore Nero, come dice @Ivan Drago, hai descritto in buona parte i paesi scandinavi... ;-)

@paolorox Giusto il discorso che fai, però alla fine in Natura è il maschio a scegliere, al contrario del mondo umano (con buona pace di tanti che ancora credono alla favoletta dell'uomo che sceglie). Tra l'altro, in Natura è il maschio a essere "bello", vuoi per i cosiddetti caratteri sessuali secondari più evidenti (corna, criniere, piumaggi), vuoi per il fatto che la femmina deve essere low profile per accudire meglio i piccoli.

Ma, dato che per gli umani conta altro, bisogna capire cosa sia quell'"altro", escludendo la pecunia, e muoversi in quella direzione. Voi sapete come la penso, la maggior parte dei ragazzi italiani ha modelli fuorvianti (gli italioti nemmeno li considero: destinati all'estinzione o all'accoppiamento con la melanzana di cui finirà per essere zerbino), e non è semplicemente abbastanza maturo da autoanalizzarsi e trovare punti di forza e di debolezza.

Se la smettessero di bruciarsi i tre neuroni rimasti sui social network e intraprendessero un percorso di crescita personale, anche doloroso, sai quanti risultati cambierebbero con le donne...

Cosacco
Silver
08/02/2016 | 23:46

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E' un video molto carino, con toni delicati da storia romantica russa... il fuoco, la casa in campagna (in realtà è meglio di una dacia), la neve... lei che legge "Lolita"...

Il romanticismo delle russe veraci è una delle più belle sorprese del mondo russo. Non ci sono paragoni con l'Italia. Forse 60 anni di benessere diffuso hanno fatto credere che tutto avesse un prezzo, e i sogni - che per definizione non hanno prezzo - hanno finito per perdere valore e appeal...

Spasibo, Ivan... sempre un piacere ricevere le tue chicche sul mondo russo.

Ps. un giorno magari parleremo dei "serial" romantici russi che tengono incollate le devushke alla Tv... a dispetto di chi descrive il mondo russo come gretto e materialista...

Cosacco
Silver
05/02/2016 | 16:15

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Utente @LittleItaly Non so quante e quali tipi di russe, nè se in Russia ci sei vissuto, che tipi di storie hai avuto etc. Un messaggio di presentazione potevi anche farlo. Altrimenti non si contestualizzano le tue tesi.

Tesi dalle quali, oltretutto, come i colleghi @Berserker e @Ivan Drago, dissento completamente (a parte la loro umoralità, e che comunque è caratteristica femminile...). Le russe che ho conosciuto e frequentato avevano un grande rispetto per l'uomo, che sia padre, fratello o marito.

Quella russa non è una società matriarcale, e nemmeno "patriarcale" come la intendiamo noi. In Russia vige una rigida separazione dei ruoli. Le russe sanno bene che è l'uomo a condurre la famiglia, a decidere le cose più importanti senza tentennamenti. E, anche se alcolizzato, questa prerogativa non viene mai meno. Di un uomo non rispettato dalla moglie si ride alla grande, non è la normalità come in ItaGlia.

Infine le russe cercano nell'uomo un alleato per la vita e non lo vedono mai come un avversario, semplicemente perché c'è assoluta parità nella differenza di genere e i concetti femministici di "uomo nemico" sono assenti. Tutto questo significa una cosa che noi - con mamme troppo presenti e padri troppo assenti - non riusciamo proprio a capire: l'uomo fa l'uomo, la donna fa la donna. E quindi all'uomo è richiesto coraggio e fermezza. Un pavido - come sono la maggior parte degli italioti - viene mangiato e digerito a colazione dalle russe.

Ps. la descrizione che hai fatto, utente litteitaly, è proprio quella dell'italiana...

Cosacco
Silver
05/02/2016 | 15:53

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Zartak, dai consigli di @Paolorox c'è sempre da imparare. Prendi nota ;-)

Di mio aggiungo un paio di piccoli ap(s)punti "metodologici". Intanto cerca di isolare le chiacchiere dei tuoi amici e pensa a un posto da cui ti senti un minimo attratto. Perché se poi non sei in sintonia con l'ambiente, è più difficile stanare le gnocchette.

Quando facevo io l'università, tutti andavano in Spagna e nessuno in Germania (per i motivi che sono già stati spiegati). E invece facevano una cazzata, almeno all'epoca: in Spagna si trombacchiava (forse) e si cazzeggiava (di sicuro) alla grande. I confini erano labili e nessuno ti diceva la verità.

In Germania, si lavorava molto più duramente ma... i risultati potevano essere notevoli, e anche superiori alla Spagna. E, soprattutto, con una tedesca hai la garanzia più lunga ;-) Soprattutto quando ritornerai e avrai la depressione post Erasmus ;-D

Infine, il tempo. Non ci andare per meno di un anno. A quel punto puoi massimizzare l'esperienza. Sei mesi, a mio avviso sono pochi.

Good luck.

Cosacco
Silver
02/02/2016 | 16:07

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@paolorox E' vero, ma non dimentichiamoci anche che in ItaGlia l'asticella dell'inchiavabilità è molto più alta di altri posti in Europa... e una donna in una città medio-grande ha un bacino di allupati notevole, a cui vanno aggiunti anche gli immigrati.

Poi conta l'atmosfera, il contesto... la finzione e il fatto di sapere che entrambi stanno recitando una parte (in città, c'è il rischio che l'immigrato le si piazzi in casa...) e che tutto questo è a tempo, nonostante i (falsi) sentimentalismi della melanzana in questione.

E' giusta anche la considerazione di @Viaggiatore nero. L'italiana, salvo qualche eccezione, non va a caccia di senegalesi nelle stazioni per ragioni molto semplici. Primo, perché il contesto la obbliga a certi comportamenti (e la donna è molto conformista). Secondo perchè c'è un gioco di ruoli: qui l'immigrato africano - salvo casi di persone in vista o ben integrate - è di un livello sociale inferiore e una donna non si abbassa, sicuramente non in un contesto di controllo sociale.

In vacanza, viene meno questo limite (e scatta la trasgressione), e inoltre il beach boy è uno figo, vive lì ben inserito, fa parte dell'ambiente. Un ambiente in cui il suo ruolo è quello del Maschio, seppur "a tempo". Questo, alla melanzana, basta e avanza.

Con quest'ultimo meccanismo si spiega anche il fatto che belle ragazze della borghesia milanese e torinese, che a casa loro non si filavano nessuno, quando scendevano in vacanza negli anni '90, da Rimini a Lampedusa facevano incetta di bagnini e animatori, oltre a qualche cameriere più simpatico. E parliamo spesso di ragazzi che nemmeno sapevano bene l'italiano. A dimostrazione che in vacanza si deroga alle normali leggi del comportamento quotidiano.

Cosacco
Silver
02/02/2016 | 15:49

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Come in tante altre occasioni, faccio mio il giudizio di @paolorox

In amore le schematizzazioni - seppur interessanti - lasciano il tempo che trovano. Le variabili sono tante e tendono a combinarsi con effetti diversi... non dimentichiamoci un altro elemento: la memoria. Spesso ci fa rimuovere aspetti sgradevoli, oppure evidenzia solo quelli - appunto - sgradevoli di un'esperienza. Ma con la memoria dobbiamo sempre farci i conti: è il parametro con il quale finiamo per valutare ogni esperienza e attiene davvero tanto al nostro inconscio. Ecco perché confrontarsi con amici, in modo sincero (e non stile "cazzarone italiota") potrebbe essere un interessante esercizio di onestà intellettuale. A distanza di anni, ad esempio, i miei più cari amici mi hanno ricordato di quanto tenessi a una tipa oppure mi hanno aiutato a capire quanto avessi sopravvalutato un'altra.

Infine, a volte si confondono i sentimenti... e l'infatuazione e l'affezione vengono scambiati per altro... come anche una donna che ci attrae in un contesto, in un'altra situazione potrebbe risultare tutta un'altra persona. Ecco perchè una donna va frequentata...

Ah, ovviamente non dimentichiamo che spesso abbiamo la donna giusta al momento sbagliato (e viceversa), come a volte ci si innamora di donne che, dentro di noi, sappiamo benissimo che non resisterebbero un mese a convivere con noi, oppure sono troppo lontane culturalmente da noi (un tempo, con i miei amici, facevamo questo test: la presenteresti a tua madre? Ecco, quella era una cartina al tornasole)... ma non dimentichiamolo: è l'irrazionalità la vera cifra dell'amore.

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