In pratica stai chiedendo consigli per "importare" una donna, avendo scelto un paese (in base a quale criterio?). Secondo il mio modesto parere (e ammesso che tutto ciò che hai scritto sia vero), stai sbagliando su tutta la linea (una donna non è una merce, checché se ne pensi). E, con grande franchezza, ti spiego perché.
Tu pensi di andare in un mercato e di acquistare un bene, forte di una "copertura finanziaria". Beh, fai il discorso di molti, che credono che una posizione finanziaria solida possa assicurarti, a un certo punto della vita, la creazione di una famiglia (obiettivo sicuramente giusto e apprezzabile) con una donna di un paese percepito come "più povero e più arretrato" (e anche qui ci sarebbe molto da discutere).
Ne ho visti diversi andarsi a schiantare brutalmente in questo modo. Sono dead men walking, soldati che attraversano le trincee senza giubbotti antiproiettili. A mio avviso, pianificare così un aspetto così importante della propria vita è quantomeno azzardato. Quindi, piuttosto che scegliere sulla cartina geografica, direi: perché non te ne vai a vivere in un paese russofono per un periodo? Impari la lingua, entri nella loro cultura. Allora capirai se dietro due occhi tanto belli e un corpo tanto perfetto possa nascondersi una donna valida, con cui creare una famiglia. Ma devi avere una passione bruciante per la gnocca, per tutto ciò che la circonda, per la sua cultura, per il suo sistema. Devi arrivare alla sua intimità più profonda, accettando anche le diversità culturali (che ci sono, eccome...).
Solo allora, forse, potrai valutare cosa ti dice il tuo cuore. E prepararti ad affrontare il difficile momento in cui proverai a farla trasferire con tutti i problemi annessi e connessi. Detto francamente da chi da quasi 20 anni è un esterofilo convinto, si è trovato diverse volte a scegliere se accasarsi o meno, ed è vissuto all'estero, sul campo...
Non si finirà mai di sbagliare; ma la vera abilità sta nell'abbassare la possibilità di sbagliare a un livello accettabile. E' come il tiro con il fucile: se si è portati (condicio sine qua non), bisogna allenarsi e padroneggiare la tecnica. Solo così puoi diventare un tiratore scelto, ma basterà un attimo di distrazione, e sbaglierai il colpo.
@Genovese1975 Complimenti per il thread di "spessore". Buone letture, con la giusta dose di esperienze che fanno da filtro e forniscono la giusta chiave di lettura, fanno spesso la differenza... a volte certi libri, soprattutto antichi, contengono - sempre con le giuste chiavi di lettura - delle perle spettacolari, a dimostrazione che non c'è niente da inventare e che, al contrario, a un certo punto è stata interrotta una trasmissione della conoscenza maschile nella società italiota (concetto ribadito una volta anche dall'ottimo @Bagigilor) - facendo salva invece quella femminile.
Torniamo in topic. Assolutamente fondamentali:
1) Casanova, Storia della mia vita. Come già scritto da @piùpiluxtutti, è un libro lungo ma per chi sa cercare, contiene davvero perle... inoltre la sua lunghezza e la sua complessità scoraggiano i pappagalli, quindi c'è anche chi lo ha letto e non ci ha capito nulla...
2) Ovidio, Ars Amandi. In alcuni casi complesso, ma sicuramente un must.
3) Franco Cuomo, Elogio del libertino. Libro da leggere in controluce, anche se ad una prima lettura può sembrare chiarissimo. Inoltre, l'autore sapeva davvero di cosa parlava...
Sottolinerei questa frase, è un concentrato antropologico: " la classica melanzana italiana, frutto dell'overdose di attenzioni che i nostri connazionali distribuiscono senza criterio alcuno e figlia di una società imposta dove tutto è tabù, qua non esiste." Mi permetterei di dire che più che una società di tabù, è figlia della società del superfluo, dove anche un uomo è considerato alla stregua di un cagnolino.
Ottimo lavoro, Zakk... chi semina bene, raccoglie i frutti anche a distanza di anni (le donne sono comunque soggette a cicli...). Mi hai fatto venire un grande magone quando ho letto che lavora al Галерея, un posto che conosco perfettamente... c'è anche qualche bel localino dentro ;-)
Come conosco anche l'altro, che sta dall'altra parte della strada, o meglio della grande Ploshade Vasstania.
Bello spunto, Teoderico. Al netto della leggenda (che in questi casi aiuta, eccome) e dei bei tempi che non potranno mai più tornare (i catenoni al collo fanno oggi molto tamarro, ma allora erano di moda), è la dimostrazione che ad ognuno è concessa una possibilità, anche a chi non nasce necessariamente bello e ricco.
Quindi, sottinteso di questo discorso: studiare i propri punti di forza, minimizzare le debolezze. In una parola: migliorarsi.
Recensione di buon senso, e di buone maniere. Un invito allo stile, alla sana socialità preludio di attrazioni fatali. Mi trovo in pieno nelle tue parole, e nei tuoi modi. E pensare che da Bratislava ci sono passato solo due volte,
e letteralmente di passaggio. Le (poche) slovacche che ho avuto, le ho conosciute tutte in Italia.
Alle ex sovietiche mi sono avvicinato con diffidenza, venendo da anni di lavoro in Mitteleuropa e nel Nord Europa. Però, come sempre ho fatto nella mia vita, mi sono preparato come un maratoneta e ciò che mi attirava più di tutto era la civiltà russa, epicentro del sistema sovietico.
Per farla breve, mi hanno conquistato, pur riconoscendone i limiti. E ho scoperto un mondo che, fortunatamente, è ancora precluso alla massa degli stranieri. Questo è l'ultimo miracolo russo: conservare in modo forte una parte significativa della propria identità (che si scopre solo, come dice Ivan, con il "tempo,lingua , fortuna e tanta voglia di tentare"). Grazie ancora, @Ivan Drago, per questa bellissima discussione.
@dongiovanni@ilprofessor69 Non ci dobbiamo meravigliare, alla luce di quanto ho scritto... troppi sono i disperati, i morti di f**a che rosicano nell'ombra e che per uno straccio di donna sono pronti ad accoltellarsi... poi si spiegano tantissime cose....
Solito discorso: migliorarsi significa fare troppa fatica...
@Paolorox Cit: "probabilmente se non si desse tutta questa importanza a cose che non ne hanno la gente sarebbe piu rilassata e ne guadagnerebbero i rapporti umani, quello uomo-donna compreso". Parole su cui si potrebbe scrivere un libro, complimenti!!!!! Hai sintetizzato magistralmente il concetto...
@Stilicho Cit: " il problema nasce tutto dal fatto che di noi accademici dei lincei, alle gnocche non gliene cala un emerito cavolo." Un altro frutto avvelenato di due processi distinti: l'emergere di un certo tipo intellettuale radical-chic (che ha squalificato chi non lo era, chi non apparteneva a certe cordate) e l'appiattimento degli italiani dietro al modello del cummenda maneggione, ignorante ma abbastanza bravo da fare soldi (poi non importa se non era chiaro il come e il perché...il mito del successo facile).
Poi ci lamentiamo che anche il coatto si sente di vivere in un reality... invece di pensare seriamente a lavorare e a migliorarsi. Di tutto questo discorso, le donne hanno assorbito i lati peggiori.
Mi viene un altro pensiero più "antropologico". E' un'ipotesi e va presa come tale. Non è che queste scuole nascono perché c'è la solita voglia di scorciatoia degli italiani? Insomma, un italiano "benestante" si fa due conti: se mi tocca investire su me stesso per migliorarmi, chissà di quanto tempo ho bisogno... allora, vai con il maestro, lo pago e dopo poco tempo sarò un latin lover: il solito discorso di volere la pappa pronta (o la raccomandazione, o le infinite variabili della scorciatoia)...
Le scuole giocano su questo sentimento, ti insegnano quattro cose che in realtà sono banali (invece di insegnare ad essere uno spirito critico e un osservatore) spacciandotele per verità assolute... e l'italiota ha l'impressione di essere diventato un playboy. Poi però ha bisogno del corso di approfondimento, di quello di ripasso... una catena senza fine nella quale è risucchiato.
Impegnarsi seriamente, investire su se stesso implica rischi di impresa e tempi che l'italiota medio non accetta (forse perché migliorarsi è davvero la sfida delle sfide, e lui implicitamente sa di non poterlo fare). Quindi, paga 4000 euro e poi crede di ammortizzare... e così si spiegano anche Vanna Marchi e company. Chi è causa del suo male.......
L'interessante spunto di @Nikkolò mi permette di chiarire meglio il mio pensiero. In alcuni casi, avere una persona valida che ti fornisce qualche dritta, che ti analizza, che ti evita di fare cazzate, tutto ciò è un toccasana, fermo restando che è opportuno sbagliare e imparare dagli sbagli: logica evolutiva. Ma il fatto che ci siano tutti questi "maestri", che ti spillano fior di quattrini, significa che in tanti ci marciano su questa situazione. Significa che ci sono i soliti furbetti che lucrano sulle debolezze dei connazionali (perché questi corsi costano, e non una cifra simbolica).
Ecco perché sono diffidente verso queste scuole. Per il resto, oltre alla scuola di teatro (che da teenager frequentai, guarda caso, perché mi piaceva una ragazzetta - ma non ci feci niente), ci sono anche altre alternative: lavori a contatto con il pubblico, tanto più se femminile, ad esempio...oppure potrei anche proporre soluzioni più "estreme" [nel Forum Riservato]. Ma rimane l'elemento di fondo, ed è il costante miglioramento di se stessi, l'investimento sulla propria persona. Quello, a mio avviso, ti fa crescere e sviluppare gli attributi giusti per avere sicurezza in te (la vera sicurezza non è spacconeria italiota) e quindi attrarre donne interessanti.
Il "saperci fare" non si impara in una scuola: in parte è congenito, in parte si sviluppa con l'esperienza (e con gli errori). A mio personale avviso, l'idea di @piùpiluxtutti per rompere la timidezza non è percorribile: dopo 700 euro spesi in un Fkk, sei punto e daccapo. Quella non è vita reale. Meglio spendere quei soldi in un corso di lingua e successivamente in un viaggio ben fatto...
@baluba ha ragione. L'osservazione di Bigioniceboy è corretta nella misura in cui valutiamo ormai quale è l'aspettativa di vita di un'italiana media. Lei vuole avere tutto, e lo può avere se imbrocca il cavallo giusto. Questo è il messaggio che è passato sempre più forte negli ultimi 30-40 anni. Il ricorso a certe forme di credito è il modo per ipotecarsi il futuro in nome di un presente di grande apparenza (e non ci si rende conto di fare da criceto nella ruota del consumismo).
Anche noi maschi non siamo immuni. Ma ha anche ragione @piùpiluxtutti, qui ci sono ancora molti margini di ricchezza (penso al patrimonio immobiliare) e, come stanno le cose, sarà la pensione delle donne nel futuro.
Per gli uomini che non sono stati attenti, e che hanno anche divorziato opponendosi al sistema femminista italiota, non ci sarà nemmeno quello. Di questo dovremmo anche preoccuparci...
Ad ogni modo, rimane la tristezza nel vedere il proliferare di queste "scuole", alcune importate dagli States, altre invece proprio "nostrane". Un'altra, l'ennesima dimostrazione di un cancro che affligge i rapporti fra i sessi in Italia.
In Russia non ho mai sentito di queste scuole (magari qualcuna ce ne sarà), ma la presenza massiccia in Italia di questi pseudomaestri è terribilmente indicativa di un disagio (quasi) collettivo. Perché credo che a questa offerta corrisponda anche una domanda da evadere...
Infine, ricordo che qualche anno fa, almeno a Milano, c'erano anche donne che si proponevano come ice-breaker (insomma, facilitavano approcci e conoscenze e intanto uscivano con l'infelice italiota della situazione, facendolo passare per un "vincente" con le donne), lautamente pagate (ci fu anche un servizio delle iene). Che pena...
@dongiovanni Come ben sai, statistica e donne mal si conciliano...;-) in caso contrario i pappagalli sarebbero grandi sciupafemmine... e invece sono solo degli sfigati, letteralmente.
Kak horosho citat po russki na GT! Ladno, skagi, gde ti gil v Rossii, i ya tibie posovetuio procitat nasci post o russkih devushek... ci sono davvero delle perle!
@Immerweiter E' una vita che mi richiamo alle sane tradizioni.... ;-) E mi dai l'occasione per ricordare come le nostre "ex sovietiche" siano spesso molto più tradizionaliste di quanto possano apparire... questo è davvero un altro miracolo del dualismo russo ;-)
@max197@ilchiavatore Volete una risposta seria? Non la meritate, uno si è iscritto ieri e non trova nulla di meglio che criticarmi (sei fra quei miei conoscenti? Hai la coda di paglia?), l'altro è al secondo intervento... interloquisco con i fake?
Suvvia, siamo seri... conosco nella vita reale alcuni (onorevoli) utenti del forum, che possono garantire quanto io sia vero e reale... e non devo dimostrare niente a nessun'altro. Pensiamo seriamente alla gnocca, che è meglio...
@Immerweiter Il miracolo russo è stato parificare la donna all'uomo conservando le differenze di genere. Certo, poi i russi hanno quel miscuglio unico di misticismo e razionalità, di modernismo e di antichità, insomma... la dicotomia russa che tanto può affascinare o respingere.
Rido ancora pensando a quei miei conoscenti che facevano le 6 nelle discoteche senza combinare niente, dormendo poi fino alle 14, incazzati e frustrati da una notte di sguardi senza aver fatto nulla.... e poi telefonavano il pomeriggio al sottoscritto che, ben riposato, di domenica mattina aveva pizzicato la gran bella fighetta che odiava la disco e la sera stessa, dopo una bella cenetta a casa mia, concludeva in bellezza...
Sul tempo si può ragionare, sui soldi è relativo e sulla gioventù pure.
A mio avviso, ci vuole altro: attitudine (la vera cartina al tornasole), curiosità (della donna, prima che del suo organo genitale) e preparazione (soprattutto conoscenza delle lingue). Poi, ovviamente, i soliti requisiti di base: fascino, cultura, savoir faire, non essere italioti/allupati/pappagalli...
Ne abbiamo già parlato.... ci sono ottimi thread.... comunque bisogna imparare a sapere cosa si vuole dalla vita. Quello che io voglio non lo trovo su FB. E, al giorno d'oggi, ho notato che fa più colpo chi non ha FB rispetto a chi ce l'ha. Poi, ovviamente, spiego che ho un profilo, e lo dò, ma su Linkedin. Insomma, mistero e professionalità... devo ancora parlare? ;-)
@curiosone2015 Roma e Firenze sono abbastanza sputtanate, e infestate di pappagalli e allupati.
Poi che brutta parola "abbordaggio". Meglio conoscenza casuale, no? A me è successo, eccome... ma in genere era lei a darmi il via libera.
Il metodo dei grandi numeri in questi casi non funziona... se non sulle ubriache o sulle cesse (entrambi target di cui mai mi sono interessato). Ogni donna ha una storia, una cultura, una personalità: senza la curiosità per la donna, non si va da nessuna parte...
Come la maggior parte di voi sanno, sono un purista del free, e non ho mai pagato una donna. Ma non me la sento di dire "fate così o fate colà". Non in un forum pubblico, oltretutto monitorato da legioni di allupati e pappagalli. Troppe le variabili, troppe le situazioni.
Una sola cosa volevo dire: questa discussione lunghissima, che nemmeno ce l'ho fatta a leggermi tutta, è l'ennesima dimostrazione che in Italia sono stati avvelenati i pozzi della normale dinamica sessuale uomo-donna...
@Barry Lyndon Direi che hai notevolmente corretto il tiro... e molti concetti sono più chiari ;-)
Inoltre, a mio avviso, hai dato una serie di spunti interessanti. Certo, poi si entra in campi soggettivi, ma rimane il fatto innegabile che in questo paese sia stato scavato un solco fra uomini e donne; e che nel tempo questo solco sia stato sapientemente allargato. Certo, ci sono eccezioni positive. Ma l'aria che tira è malsana, e ci vuole comunque poco a passare dalle stelle alle stalle.
Dopo tanti anni sul "campo", ho notato solo peggioramenti nella situazione italiana ma comincio a credere seriamente che la colpa è nostra, come genere maschile, perché, pur avendo fatto prendere coscienza alla gente del fatto che un altro mondo è possibile, alla fine gli italioti sono come quei caproni che vanno ad abbeverarsi sempre al solito ruscello inquinato... fino a rimanerci stecchiti.
Non avevo messo in dubbio l'architettura del racconto, mi chiedevo solo se la tipa fosse stata davvero così esplicita, anche nei particolari. Davvero sorprendente per un'italiana, specie a quell'età.
Ci siamo capiti sul resto, timidezza e affini ;-) Sul fatto di diventare una farfalla, anche io ho da ringraziare una donna.... a cui tanto devo.... ;-)
L'elenco dei luoghi comuni sulla gnocca è potenzialmente infinito:
4) le estiche sono delle parassite, delle prostitute camuffate
5) le straniere non si lavano (urca, chi ha esperienze di convivenza con estiche sa cosa significhi la pulizia personale maniacale...)
6) Le tedesche non si depilano
7) Le russe sono fredde, glaciali
8) Le straniere sono "facili", le italiane invece sono ragazze molto serie (quanto ci sarebbe da dire su queste sparate da bar, quanti timori si celano nelle donne italiote che hanno usato queste calunnie)
.... e appunto, non si finisce mai di elencare.
Il mio consiglio spassionato: se avete passione per la gnocca, e nella fattispecie quella straniera (e parlo di passione vera, autentica, non di essere allupati solo perché una è più bella e magari più socievole), allora vivete la vostra passione senza farvi influenzare dai luoghi comuni.
Ve lo dice uno che aveva pregiudizi verso una determinata nazione, una sola nazione... e ha finito per innamorarsi di una ragazza di quella nazione, l'unica che si pagava tutto da sè e che non mi ha mai chiesto nulla, pur avendomi fatto stare benissimo e pur avendo una fila di uomini pronti a fare follie per lei: aveva semplicemente scelto me.
Legge del contrappasso, e da allora ho imparato che anche il pregiudizio più stupido è solo un pregiudizio, e non deve condizionare il nostro giudizio che si può e si deve formare solo attraverso l'esperienza nella vita reale.
Diciamo pure che il combinato disposto della media generalmente bassa della bellezza delle italiane, della vita fra i gruppetti (che sono fatti per la donna, e non per lo sniper solitario) e dell'importanza che viene data, in modo smodato, a donne che non lo meritano e poi si spiegano tante cose, compresi allupati che ci provano con tutte. Perché il dramma di questi ultimi, in particolare i pappagalli, è di credere a una sorta di lotteria della gnocca: ci provo con mille, una ci deve stare. Imparassero la statistica: ogni donna è un evento nuovo, e non contano i pali precedenti (mentre in alcuni contesti contano i successi), se non in modo negativo, perché abbassano l'autostima. Dimenticavo, il pappagallo non ha autostima...quindi fa una vita da pappagallo. E da tonno, ovviamente.
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Cosacco
Silver
13/04/2015 | 10:30
2
In pratica stai chiedendo consigli per "importare" una donna, avendo scelto un paese (in base a quale criterio?). Secondo il mio modesto parere (e ammesso che tutto ciò che hai scritto sia vero), stai sbagliando su tutta la linea (una donna non è una merce, checché se ne pensi). E, con grande franchezza, ti spiego perché.
Tu pensi di andare in un mercato e di acquistare un bene, forte di una "copertura finanziaria". Beh, fai il discorso di molti, che credono che una posizione finanziaria solida possa assicurarti, a un certo punto della vita, la creazione di una famiglia (obiettivo sicuramente giusto e apprezzabile) con una donna di un paese percepito come "più povero e più arretrato" (e anche qui ci sarebbe molto da discutere).
Ne ho visti diversi andarsi a schiantare brutalmente in questo modo. Sono dead men walking, soldati che attraversano le trincee senza giubbotti antiproiettili. A mio avviso, pianificare così un aspetto così importante della propria vita è quantomeno azzardato. Quindi, piuttosto che scegliere sulla cartina geografica, direi: perché non te ne vai a vivere in un paese russofono per un periodo? Impari la lingua, entri nella loro cultura. Allora capirai se dietro due occhi tanto belli e un corpo tanto perfetto possa nascondersi una donna valida, con cui creare una famiglia. Ma devi avere una passione bruciante per la gnocca, per tutto ciò che la circonda, per la sua cultura, per il suo sistema. Devi arrivare alla sua intimità più profonda, accettando anche le diversità culturali (che ci sono, eccome...).
Solo allora, forse, potrai valutare cosa ti dice il tuo cuore. E prepararti ad affrontare il difficile momento in cui proverai a farla trasferire con tutti i problemi annessi e connessi. Detto francamente da chi da quasi 20 anni è un esterofilo convinto, si è trovato diverse volte a scegliere se accasarsi o meno, ed è vissuto all'estero, sul campo...
Buona fortuna...
Cosacco
Silver
11/04/2015 | 22:41
2
Non si finirà mai di sbagliare; ma la vera abilità sta nell'abbassare la possibilità di sbagliare a un livello accettabile. E' come il tiro con il fucile: se si è portati (condicio sine qua non), bisogna allenarsi e padroneggiare la tecnica. Solo così puoi diventare un tiratore scelto, ma basterà un attimo di distrazione, e sbaglierai il colpo.
Cosacco
Silver
11/04/2015 | 22:37
1
@Genovese1975 Complimenti per il thread di "spessore". Buone letture, con la giusta dose di esperienze che fanno da filtro e forniscono la giusta chiave di lettura, fanno spesso la differenza... a volte certi libri, soprattutto antichi, contengono - sempre con le giuste chiavi di lettura - delle perle spettacolari, a dimostrazione che non c'è niente da inventare e che, al contrario, a un certo punto è stata interrotta una trasmissione della conoscenza maschile nella società italiota (concetto ribadito una volta anche dall'ottimo @Bagigilor) - facendo salva invece quella femminile.
Torniamo in topic. Assolutamente fondamentali:
1) Casanova, Storia della mia vita. Come già scritto da @piùpiluxtutti, è un libro lungo ma per chi sa cercare, contiene davvero perle... inoltre la sua lunghezza e la sua complessità scoraggiano i pappagalli, quindi c'è anche chi lo ha letto e non ci ha capito nulla...
2) Ovidio, Ars Amandi. In alcuni casi complesso, ma sicuramente un must.
3) Franco Cuomo, Elogio del libertino. Libro da leggere in controluce, anche se ad una prima lettura può sembrare chiarissimo. Inoltre, l'autore sapeva davvero di cosa parlava...
Cosacco
Silver
11/04/2015 | 22:26
0
Sottolinerei questa frase, è un concentrato antropologico: " la classica melanzana italiana, frutto dell'overdose di attenzioni che i nostri connazionali distribuiscono senza criterio alcuno e figlia di una società imposta dove tutto è tabù, qua non esiste." Mi permetterei di dire che più che una società di tabù, è figlia della società del superfluo, dove anche un uomo è considerato alla stregua di un cagnolino.
Cosacco
Silver
11/04/2015 | 22:24
0
Ottimo lavoro, Zakk... chi semina bene, raccoglie i frutti anche a distanza di anni (le donne sono comunque soggette a cicli...). Mi hai fatto venire un grande magone quando ho letto che lavora al Галерея, un posto che conosco perfettamente... c'è anche qualche bel localino dentro ;-)
Come conosco anche l'altro, che sta dall'altra parte della strada, o meglio della grande Ploshade Vasstania.
Cosacco
Silver
11/04/2015 | 22:13
0
Bello spunto, Teoderico. Al netto della leggenda (che in questi casi aiuta, eccome) e dei bei tempi che non potranno mai più tornare (i catenoni al collo fanno oggi molto tamarro, ma allora erano di moda), è la dimostrazione che ad ognuno è concessa una possibilità, anche a chi non nasce necessariamente bello e ricco.
Quindi, sottinteso di questo discorso: studiare i propri punti di forza, minimizzare le debolezze. In una parola: migliorarsi.
Cosacco
Silver
11/04/2015 | 22:09
0
Recensione di buon senso, e di buone maniere. Un invito allo stile, alla sana socialità preludio di attrazioni fatali. Mi trovo in pieno nelle tue parole, e nei tuoi modi. E pensare che da Bratislava ci sono passato solo due volte,
e letteralmente di passaggio. Le (poche) slovacche che ho avuto, le ho conosciute tutte in Italia.
Cosacco
Silver
10/04/2015 | 02:21
0
Alle ex sovietiche mi sono avvicinato con diffidenza, venendo da anni di lavoro in Mitteleuropa e nel Nord Europa. Però, come sempre ho fatto nella mia vita, mi sono preparato come un maratoneta e ciò che mi attirava più di tutto era la civiltà russa, epicentro del sistema sovietico.
Per farla breve, mi hanno conquistato, pur riconoscendone i limiti. E ho scoperto un mondo che, fortunatamente, è ancora precluso alla massa degli stranieri. Questo è l'ultimo miracolo russo: conservare in modo forte una parte significativa della propria identità (che si scopre solo, come dice Ivan, con il "tempo,lingua , fortuna e tanta voglia di tentare"). Grazie ancora, @Ivan Drago, per questa bellissima discussione.
Cosacco
Silver
10/04/2015 | 02:12
0
Ottima recensione, Prof... ;-)
Cosacco
Silver
10/04/2015 | 02:10
0
Ho guardato al volo il forum, e mi ha colpito il titolo :-)
Ottimo Tega, bentornato ;-) ;-) ;-) Mi fa piacere tutto sia andato nel migliore dei modi. Il tuo silenzio radio mi aveva fatto ben sperare ;-)
Cosacco
Silver
02/04/2015 | 17:15
0
@dongiovanni @ilprofessor69 Non ci dobbiamo meravigliare, alla luce di quanto ho scritto... troppi sono i disperati, i morti di f**a che rosicano nell'ombra e che per uno straccio di donna sono pronti ad accoltellarsi... poi si spiegano tantissime cose....
Solito discorso: migliorarsi significa fare troppa fatica...
Cosacco
Silver
01/04/2015 | 23:51
0
@Paolorox Cit: "probabilmente se non si desse tutta questa importanza a cose che non ne hanno la gente sarebbe piu rilassata e ne guadagnerebbero i rapporti umani, quello uomo-donna compreso". Parole su cui si potrebbe scrivere un libro, complimenti!!!!! Hai sintetizzato magistralmente il concetto...
@Stilicho Cit: " il problema nasce tutto dal fatto che di noi accademici dei lincei, alle gnocche non gliene cala un emerito cavolo." Un altro frutto avvelenato di due processi distinti: l'emergere di un certo tipo intellettuale radical-chic (che ha squalificato chi non lo era, chi non apparteneva a certe cordate) e l'appiattimento degli italiani dietro al modello del cummenda maneggione, ignorante ma abbastanza bravo da fare soldi (poi non importa se non era chiaro il come e il perché...il mito del successo facile).
Poi ci lamentiamo che anche il coatto si sente di vivere in un reality... invece di pensare seriamente a lavorare e a migliorarsi. Di tutto questo discorso, le donne hanno assorbito i lati peggiori.
Cosacco
Silver
01/04/2015 | 16:39
0
Mi viene un altro pensiero più "antropologico". E' un'ipotesi e va presa come tale. Non è che queste scuole nascono perché c'è la solita voglia di scorciatoia degli italiani? Insomma, un italiano "benestante" si fa due conti: se mi tocca investire su me stesso per migliorarmi, chissà di quanto tempo ho bisogno... allora, vai con il maestro, lo pago e dopo poco tempo sarò un latin lover: il solito discorso di volere la pappa pronta (o la raccomandazione, o le infinite variabili della scorciatoia)...
Le scuole giocano su questo sentimento, ti insegnano quattro cose che in realtà sono banali (invece di insegnare ad essere uno spirito critico e un osservatore) spacciandotele per verità assolute... e l'italiota ha l'impressione di essere diventato un playboy. Poi però ha bisogno del corso di approfondimento, di quello di ripasso... una catena senza fine nella quale è risucchiato.
Impegnarsi seriamente, investire su se stesso implica rischi di impresa e tempi che l'italiota medio non accetta (forse perché migliorarsi è davvero la sfida delle sfide, e lui implicitamente sa di non poterlo fare). Quindi, paga 4000 euro e poi crede di ammortizzare... e così si spiegano anche Vanna Marchi e company. Chi è causa del suo male.......
Cosacco
Silver
01/04/2015 | 02:30
0
L'interessante spunto di @Nikkolò mi permette di chiarire meglio il mio pensiero. In alcuni casi, avere una persona valida che ti fornisce qualche dritta, che ti analizza, che ti evita di fare cazzate, tutto ciò è un toccasana, fermo restando che è opportuno sbagliare e imparare dagli sbagli: logica evolutiva. Ma il fatto che ci siano tutti questi "maestri", che ti spillano fior di quattrini, significa che in tanti ci marciano su questa situazione. Significa che ci sono i soliti furbetti che lucrano sulle debolezze dei connazionali (perché questi corsi costano, e non una cifra simbolica).
Ecco perché sono diffidente verso queste scuole. Per il resto, oltre alla scuola di teatro (che da teenager frequentai, guarda caso, perché mi piaceva una ragazzetta - ma non ci feci niente), ci sono anche altre alternative: lavori a contatto con il pubblico, tanto più se femminile, ad esempio...oppure potrei anche proporre soluzioni più "estreme" [nel Forum Riservato]. Ma rimane l'elemento di fondo, ed è il costante miglioramento di se stessi, l'investimento sulla propria persona. Quello, a mio avviso, ti fa crescere e sviluppare gli attributi giusti per avere sicurezza in te (la vera sicurezza non è spacconeria italiota) e quindi attrarre donne interessanti.
Il "saperci fare" non si impara in una scuola: in parte è congenito, in parte si sviluppa con l'esperienza (e con gli errori). A mio personale avviso, l'idea di @piùpiluxtutti per rompere la timidezza non è percorribile: dopo 700 euro spesi in un Fkk, sei punto e daccapo. Quella non è vita reale. Meglio spendere quei soldi in un corso di lingua e successivamente in un viaggio ben fatto...
Cosacco
Silver
31/03/2015 | 16:40
0
@baluba ha ragione. L'osservazione di Bigioniceboy è corretta nella misura in cui valutiamo ormai quale è l'aspettativa di vita di un'italiana media. Lei vuole avere tutto, e lo può avere se imbrocca il cavallo giusto. Questo è il messaggio che è passato sempre più forte negli ultimi 30-40 anni. Il ricorso a certe forme di credito è il modo per ipotecarsi il futuro in nome di un presente di grande apparenza (e non ci si rende conto di fare da criceto nella ruota del consumismo).
Anche noi maschi non siamo immuni. Ma ha anche ragione @piùpiluxtutti, qui ci sono ancora molti margini di ricchezza (penso al patrimonio immobiliare) e, come stanno le cose, sarà la pensione delle donne nel futuro.
Per gli uomini che non sono stati attenti, e che hanno anche divorziato opponendosi al sistema femminista italiota, non ci sarà nemmeno quello. Di questo dovremmo anche preoccuparci...
Cosacco
Silver
31/03/2015 | 16:32
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Ad ogni modo, rimane la tristezza nel vedere il proliferare di queste "scuole", alcune importate dagli States, altre invece proprio "nostrane". Un'altra, l'ennesima dimostrazione di un cancro che affligge i rapporti fra i sessi in Italia.
In Russia non ho mai sentito di queste scuole (magari qualcuna ce ne sarà), ma la presenza massiccia in Italia di questi pseudomaestri è terribilmente indicativa di un disagio (quasi) collettivo. Perché credo che a questa offerta corrisponda anche una domanda da evadere...
Infine, ricordo che qualche anno fa, almeno a Milano, c'erano anche donne che si proponevano come ice-breaker (insomma, facilitavano approcci e conoscenze e intanto uscivano con l'infelice italiota della situazione, facendolo passare per un "vincente" con le donne), lautamente pagate (ci fu anche un servizio delle iene). Che pena...
Cosacco
Silver
31/03/2015 | 16:26
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@dongiovanni Come ben sai, statistica e donne mal si conciliano...;-) in caso contrario i pappagalli sarebbero grandi sciupafemmine... e invece sono solo degli sfigati, letteralmente.
Cosacco
Silver
31/03/2015 | 01:54
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Kak horosho citat po russki na GT! Ladno, skagi, gde ti gil v Rossii, i ya tibie posovetuio procitat nasci post o russkih devushek... ci sono davvero delle perle!
Aspettiamo i tuoi contributi! ;-)
Cosacco
Silver
30/03/2015 | 16:34
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FlautoMagico, sempre interessanti i tuoi racconti di vita vissuta...ma la terza storia è in arrivo?
Cosacco
Silver
30/03/2015 | 01:24
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Priviet, novi drug! Un russofono è sempre benvenuto... ;-)
Cosacco
Silver
30/03/2015 | 01:20
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Grazie @Articolo ;-) Per il resto non replico, non sono qui per fare polemiche inutili..
Cosacco
Silver
29/03/2015 | 14:54
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@Immerweiter E' una vita che mi richiamo alle sane tradizioni.... ;-) E mi dai l'occasione per ricordare come le nostre "ex sovietiche" siano spesso molto più tradizionaliste di quanto possano apparire... questo è davvero un altro miracolo del dualismo russo ;-)
Cosacco
Silver
29/03/2015 | 14:42
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@max197 @ilchiavatore Volete una risposta seria? Non la meritate, uno si è iscritto ieri e non trova nulla di meglio che criticarmi (sei fra quei miei conoscenti? Hai la coda di paglia?), l'altro è al secondo intervento... interloquisco con i fake?
Suvvia, siamo seri... conosco nella vita reale alcuni (onorevoli) utenti del forum, che possono garantire quanto io sia vero e reale... e non devo dimostrare niente a nessun'altro. Pensiamo seriamente alla gnocca, che è meglio...
Cosacco
Silver
28/03/2015 | 14:58
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@Immerweiter Proprio di questo parlavo con un esperto italo-russo poco tempo fa, e lui mi ha espresso il tuo stesso dubbio...
Cosacco
Silver
28/03/2015 | 12:34
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@Immerweiter Il miracolo russo è stato parificare la donna all'uomo conservando le differenze di genere. Certo, poi i russi hanno quel miscuglio unico di misticismo e razionalità, di modernismo e di antichità, insomma... la dicotomia russa che tanto può affascinare o respingere.
Cosacco
Silver
28/03/2015 | 12:21
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Rido ancora pensando a quei miei conoscenti che facevano le 6 nelle discoteche senza combinare niente, dormendo poi fino alle 14, incazzati e frustrati da una notte di sguardi senza aver fatto nulla.... e poi telefonavano il pomeriggio al sottoscritto che, ben riposato, di domenica mattina aveva pizzicato la gran bella fighetta che odiava la disco e la sera stessa, dopo una bella cenetta a casa mia, concludeva in bellezza...
Cosacco
Silver
27/03/2015 | 15:43
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Sul tempo si può ragionare, sui soldi è relativo e sulla gioventù pure.
A mio avviso, ci vuole altro: attitudine (la vera cartina al tornasole), curiosità (della donna, prima che del suo organo genitale) e preparazione (soprattutto conoscenza delle lingue). Poi, ovviamente, i soliti requisiti di base: fascino, cultura, savoir faire, non essere italioti/allupati/pappagalli...
Cosacco
Silver
27/03/2015 | 15:38
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Ne abbiamo già parlato.... ci sono ottimi thread.... comunque bisogna imparare a sapere cosa si vuole dalla vita. Quello che io voglio non lo trovo su FB. E, al giorno d'oggi, ho notato che fa più colpo chi non ha FB rispetto a chi ce l'ha. Poi, ovviamente, spiego che ho un profilo, e lo dò, ma su Linkedin. Insomma, mistero e professionalità... devo ancora parlare? ;-)
Cosacco
Silver
24/03/2015 | 16:17
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@curiosone2015 Roma e Firenze sono abbastanza sputtanate, e infestate di pappagalli e allupati.
Poi che brutta parola "abbordaggio". Meglio conoscenza casuale, no? A me è successo, eccome... ma in genere era lei a darmi il via libera.
Il metodo dei grandi numeri in questi casi non funziona... se non sulle ubriache o sulle cesse (entrambi target di cui mai mi sono interessato). Ogni donna ha una storia, una cultura, una personalità: senza la curiosità per la donna, non si va da nessuna parte...
Cosacco
Silver
24/03/2015 | 16:12
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Come la maggior parte di voi sanno, sono un purista del free, e non ho mai pagato una donna. Ma non me la sento di dire "fate così o fate colà". Non in un forum pubblico, oltretutto monitorato da legioni di allupati e pappagalli. Troppe le variabili, troppe le situazioni.
Una sola cosa volevo dire: questa discussione lunghissima, che nemmeno ce l'ho fatta a leggermi tutta, è l'ennesima dimostrazione che in Italia sono stati avvelenati i pozzi della normale dinamica sessuale uomo-donna...
Cosacco
Silver
24/03/2015 | 16:05
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@Barry Lyndon Direi che hai notevolmente corretto il tiro... e molti concetti sono più chiari ;-)
Inoltre, a mio avviso, hai dato una serie di spunti interessanti. Certo, poi si entra in campi soggettivi, ma rimane il fatto innegabile che in questo paese sia stato scavato un solco fra uomini e donne; e che nel tempo questo solco sia stato sapientemente allargato. Certo, ci sono eccezioni positive. Ma l'aria che tira è malsana, e ci vuole comunque poco a passare dalle stelle alle stalle.
Dopo tanti anni sul "campo", ho notato solo peggioramenti nella situazione italiana ma comincio a credere seriamente che la colpa è nostra, come genere maschile, perché, pur avendo fatto prendere coscienza alla gente del fatto che un altro mondo è possibile, alla fine gli italioti sono come quei caproni che vanno ad abbeverarsi sempre al solito ruscello inquinato... fino a rimanerci stecchiti.
Cosacco
Silver
13/03/2015 | 01:10
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Non avevo messo in dubbio l'architettura del racconto, mi chiedevo solo se la tipa fosse stata davvero così esplicita, anche nei particolari. Davvero sorprendente per un'italiana, specie a quell'età.
Ci siamo capiti sul resto, timidezza e affini ;-) Sul fatto di diventare una farfalla, anche io ho da ringraziare una donna.... a cui tanto devo.... ;-)
Cosacco
Silver
13/03/2015 | 01:04
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L'elenco dei luoghi comuni sulla gnocca è potenzialmente infinito:
4) le estiche sono delle parassite, delle prostitute camuffate
5) le straniere non si lavano (urca, chi ha esperienze di convivenza con estiche sa cosa significhi la pulizia personale maniacale...)
6) Le tedesche non si depilano
7) Le russe sono fredde, glaciali
8) Le straniere sono "facili", le italiane invece sono ragazze molto serie (quanto ci sarebbe da dire su queste sparate da bar, quanti timori si celano nelle donne italiote che hanno usato queste calunnie)
.... e appunto, non si finisce mai di elencare.
Il mio consiglio spassionato: se avete passione per la gnocca, e nella fattispecie quella straniera (e parlo di passione vera, autentica, non di essere allupati solo perché una è più bella e magari più socievole), allora vivete la vostra passione senza farvi influenzare dai luoghi comuni.
Ve lo dice uno che aveva pregiudizi verso una determinata nazione, una sola nazione... e ha finito per innamorarsi di una ragazza di quella nazione, l'unica che si pagava tutto da sè e che non mi ha mai chiesto nulla, pur avendomi fatto stare benissimo e pur avendo una fila di uomini pronti a fare follie per lei: aveva semplicemente scelto me.
Legge del contrappasso, e da allora ho imparato che anche il pregiudizio più stupido è solo un pregiudizio, e non deve condizionare il nostro giudizio che si può e si deve formare solo attraverso l'esperienza nella vita reale.
Cosacco
Silver
13/03/2015 | 00:54
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@devil1 Thanks
@javiercercas Sì, è vero, è un discorso complesso - ma non darei la colpa agli accoppiati che ci provano, anche perché loro in genere lo fanno in altri contesti, generalmente più consoni al loro status http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/volete-rimorchiare-buttatevi-colleghi-61-aziende-italiane-96183.htm
Diciamo pure che il combinato disposto della media generalmente bassa della bellezza delle italiane, della vita fra i gruppetti (che sono fatti per la donna, e non per lo sniper solitario) e dell'importanza che viene data, in modo smodato, a donne che non lo meritano e poi si spiegano tante cose, compresi allupati che ci provano con tutte. Perché il dramma di questi ultimi, in particolare i pappagalli, è di credere a una sorta di lotteria della gnocca: ci provo con mille, una ci deve stare. Imparassero la statistica: ogni donna è un evento nuovo, e non contano i pali precedenti (mentre in alcuni contesti contano i successi), se non in modo negativo, perché abbassano l'autostima. Dimenticavo, il pappagallo non ha autostima...quindi fa una vita da pappagallo. E da tonno, ovviamente.
Cosacco
Silver
13/03/2015 | 00:40
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Benvenuto... sei un (ex) militare o semplicemente sei un fan delle SF? ;-)
Hai un discreto equipaggiamento, leggero ma va benissimo... servono incursori validi... ;-)