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Cosacco

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Commenti

Cosacco
Silver
23/11/2015 | 16:07

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In quel caso specifico la chiave di accesso era quella più importante: il far parte di un certo giro internazionale, dove si accedeva solo su presentazione... considera che io ero l'unico italiano... ovviamente bisognava parlare russo, come tutti... altrimenti si rimaneva a guardare le belle bambole e basta, come un bimbo guarda i pesci nell'acquario...

Cosacco
Silver
23/11/2015 | 16:00

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Solidarietà per l'increscioso episodio, che leggo solo ora. Ciò che mi sembra assurdo è la disparità di trattamenti. Hai fatto bene a mettere in guardia altri ragazzi dal prendere fregature.

La mia esperienza di visti è limitata alla Russia, e lì serve un invito ufficiale fatto con tutti i crismi (ma senza marca bollata) e tutto il resto di assicurazioni sanitarie e disponibilità di dienghi, soldi, da parte della donna secondo una tabella ben precisa... ne abbiamo già parlato in altri thread.

Concordo con @Immerweiter: c'è un'attenzione spasmodica a far rispettare le regole a chi vuole rispettarle, mentre tutto il resto è un colabrodo...

Cosacco
Silver
22/11/2015 | 21:20

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@baluba Bel racconto, hai cercato di trasmettere certe emozioni... la Germania, come tutta la Mitteleuropa, riserva ancora belle sorprese, checché se ne dica. Conoscere il tedesco ovviamente riserva una corsia preferenziale. Tra l'altro Muenchen è anche un pianeta a parte nella stessa Germania... ottimo lavoro! ;-)

Cosacco
Silver
22/11/2015 | 21:14

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@FlautoMagico, fino ad almeno un paio di anni fa non c'era bisogno di muoversi fino a Kiev... un certo tipo di ucraine arrivavano saltuariamente anche a Roma, il problema era solo avere la "chiave di accesso" ;-)

Cosacco
Silver
20/11/2015 | 22:53

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Ottimo lavoro, Flauto. Al Cul de Sac non ci sono andato ancora, ho sentito pareri contrastanti (e lì la mia paura di trappole per turisti è troppo alta...). Ma ora mi hai incuriosito... ;-) E' un posto dove c'è sempre fila, lo notavo proprio l'altra sera...

L'Antica Vineria non la conoscevo, chiude un pò troppo presto - questa è l'unica fregatura. Ma ci farò un salto qualche sabato che ho libero, magari in compagnia di qualche amica...

La conoscenza del terreno (e quindi del territorio), come insegnava il grande maestro (non il GM...) Sun Tzu è una delle condizioni basi che ti porta alla vittoria... Sun Tzu diceva anche "conosci il nemico, conosci te stesso", ma lì il discorso si complica ;-) :-))

Cosacco
Silver
20/11/2015 | 22:43

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Benvenuto, Mr. Free, e buon lavoro ;-) Saluto con un plauso personale la nuova iniziativa che pone più attenzione verso le tematiche sollevate dai freeisti e cerca soprattutto di tutelare le loro discussioni dagli attacchi immeritevoli e gratuiti dei troll di turno. Cercherò, come sempre ho fatto, di dare il mio contributo (f)attivo.

Cosacco
Silver
11/11/2015 | 19:51

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Bel racconto di viaggio, complimenti Rabdomante. Sobrio, senza fronzoli. Un vero e proprio reportage. Mi hai fatto venire il magone...

Cosacco
Silver
11/11/2015 | 19:29

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Proprio l'interruzione della conoscenza è probabilmente una delle cause del male più diffuso oggi fra gli italioti: la mancanza di figa :-D

Cosacco
Silver
11/11/2015 | 19:27

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Concordo con Teo, @super_klassno e @FlautoMagico. Un topic sì goliardico, ma per palati assolutamente raffinati

Cosacco
Silver
11/11/2015 | 19:24

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@Flautomagico Stai rivelando un pò troppe informazioni... ricorda che questo non è il [Forum Riservato]

@marco44dk Se da me ti aspetti tabelline e formule vincenti per pay e indipay come per il Superenalotto e il Lotto, mi spiace, non ne ho. Sono un freeista e credo che, più che dire dove si trova il pesce, bisogna insegnare alla gente a costruirsi una canna per pescare. E non con i disegnini o le lezioni da GM... per fortuna esistono molti utenti e lettori intelligenti e ovviamente il [Forum Riservato].

Cosacco
Silver
11/11/2015 | 16:30

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Pure io ho ignorato di proposito lo stupido topic. Ma ha preso una piega leggermente diversa, e allora aggiungo qualcosina agli eccellenti e encomiabili interventi di @Ivan Drago e @Rabdomante, che sottoscrivo anche nelle virgole. Interessante anche l'opinione di @Itaconeti, ma credo che vada letta nell'ottica di Rabdomante.

Il 90-95 per cento dei maschi italioti, da pappagalli allupati senza speranze quali sono, ottenebrati dalla mancanza di figa (in fondo posto il video), andrà dietro ai lustrini delle spennapollo delle discoteche centrali o della maggioranza dei siti di dating, come osserva Ivan. Perché? Perché questa russa risponde alla sua immagine di mignottella minigonnata pronta a soddisfare i suoi desideri.

La russa nastaiashaia, quella verace, è Femmina allo stato puro, cerca l'Uomo con il quale vivere un'emozione che la possa portare a raggiungere il suo sogno romantico (le russe veraci sono romantiche fino al midollo, a differenza delle viziate melanzane), cioè sposarsi e avere figli.

Per la russa, l'Uomo è il centro della sua vita. Si occupa di lei, si prende cura dei suoi bisogni quando necessario, la protegge e sa cosa vuole dalla vita. Con decisione, senza tentennamenti, senza paure e senza zerbinismi. L'italiota millantatore e smidollato è destinato a essere schiantato da queste situazioni. Lasciate le russe a chi si è russificato. A chi sa parlare, in russo, al loro cuore. A chi sa sedersi fra i russi e tenere loro testa nelle discussioni. A chi è ancora capace di emozionarle senza sfregare le banconote.

Per gli allupati cronici e insoddisfatti, rimane solo cercare una cura alla malattia italiota:

Cosacco
Silver
11/11/2015 | 16:03

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@Tagete Grazie per la considerazione. Sono qui per condividere le mie osservazioni, che nascono sempre dalla vita reale, e per imparare da chi ne sa più di me. Nessuno ha la verità in tasca, e qui ci sono parecchie "menti", gente che ha molto da dire sulle donne e sulla vita, che spesso viaggiano in parallelo.

A mio avviso rischieremmo di andare off topic discutendo le dinamiche sentimentali e sessuali della classe media meridionale. Forse meriterebbe topic a parte.

Cosacco
Silver
11/11/2015 | 15:53

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@tombyron Hai visto con i tuoi occhi quello che diversi utenti seri (vedetevi bene chi sono gli utenti prima di credere a storie romanzate) dicono da una vita, che il posto si chiami Budapest o altro....

Cosacco
Silver
11/11/2015 | 15:50

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Ottima proposta, e sono sicuro che ne trarranno beneficio anche i moderatori nel lungo periodo, perché non saranno tempestati da SOS di utenti stanchi di vedersi 'sti perditempo che non apportano nessun beneficio alle discussioni, e finiscono, al contrario, solo per inasprirle. Mt two cents.

Cosacco
Silver
10/11/2015 | 15:37

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@Teoderico Concordo...fermo restando che per me le sfumature fanno il quadro, il discorso, ripeto, è metodologico... invitare una donna a cena a casa è arte fina, ma durante la cena non devi cullarti sugli allori, e devi far sì che la curiosità che l'ha portata da te, la faccia anche rimanere ;-)

Con le donne non dò mai niente per scontato ;-) Diciamo che mi mancherebbe la giusta tensione e rischierei di perdere la concentrazione, e quindi il divertimento. Perché è sempre quello il punto focale: il gioco per il gioco... un concetto che gli sfigati non potranno mai capire.

Cosacco
Silver
10/11/2015 | 15:24

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@tagete Grazie per le tue integrazioni e le precisazioni. Sì, il discorso si è un pò fossilizzato intorno alle armi, non era questa la mia intenzione.

Non conosco le dinamiche di Napoli, e non metto in dubbio le tue ricostruzioni. Quello che ho offerto è uno spaccato di provincia, di paesi nemmeno capoluogo di provincia... quindi posti davvero piccoli, dove i confini dei "territori" sostanzialmente non ci sono e le distanze sociali - causa la crisi - hanno finito col ridursi.

Inoltre c'è una nuova leva di malavitosi molto più "raffinata", specie ai vertici... una mutazione antropologica non proprio nuova (chi non si ricorda Turatello a Milano?) ma con nuovi risvolti sulle gnocche. Ho visto ragazze ricche e di alto lignaggio sociale diventare le amanti di questi capibastone, una cosa che 15-20 anni fa non mi sarei mai aspettato (e non parlo della 18enne in calore, ma di donne over 30 con alto livello di studio). Ho visto anche altro a sostegno di questa tesi, ma penso basti...

Poi concordo con te sul discorso del posto fisso, così attraente al Sud - tanto per uomini quanto per donne che vogliono sistemarsi con questi uomini. My two cents.

Cosacco
Silver
09/11/2015 | 21:02

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Dopo un opportuno e proficuo scambio di vedute in pvt con @Dionisio74, ritengo giusto articolare meglio il mio pensiero: i miei interventi precedenti si potrebbero prestare a letture sbagliate, e ci tengo troppo alla mia onestà intellettuale per permetterlo.

Quello che ho descritto è uno scorcio che riguarda solo alcune zone con una particolare densità di criminalità organizzata. Contesti particolarmente violenti della provincia, in cui alla ferocia criminale si salda uno strettissimo controllo sociale (pari forse a quello di pochissimi e malfamati quartieri delle grandi città). Ciò non toglie che se uno è abituato a muoversi senza pestare i piedi sbagliati, problemi non ne ha. Certo, uno che arriva e vuole fare lo sborone, è probabile che si vada a cacciare in qualche pasticcio, se non altro perché di sboroni (anche pericolosi) abbondano certi contesti di provincia.

In questo senso è anche da leggere la mia semplificazione forze dell'ordine-criminalità: in alcuni contesti, e in larga parte dello spettro sociale, sono queste le componenti che hanno un certo fattore di attrazione, e l'elemento in comune che hanno sono le armi. Ovviamente poi esistono i notabili locali, l'alta e media borghesia meridionale che, anche in contesti criminali, sono meno soggette a questo fascino (pur non essendone completamente immuni). In questi settori ci sono una serie di figure imprenditoriali e professionali che hanno il loro potere di attrazione sulle gnocchette locali per via dello status/potere economico. Ma qui non racconto niente di nuovo.

"Il Sud può essere un posto pericoloso per la gnocca": questa frase va ugualmente contestualizzata. Purtroppo in molti settori sociali, e in alcuni ambienti (tipo locali notturni ad alto tasso alcolico) può succedere che un complimento alla persona sbagliata possa scatenare confronti verbali o risse (succede anche al Nord, o a Roma) e questo può avere conseguenze negative. E ovviamente se uno si comporta a modo, a Sud come a Nord, non va a cacciarsi nei guai.

Tanto mi era dovuto. E scusate se sono andato off topic.

Cosacco
Silver
09/11/2015 | 20:39

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@Teoderico Per metodologia, non sono mai sicuro del risultato con una donna fino a quando non ho completato l'atto (quando ero sicuro di tirare a porta vuota, sono finito in bianco... il free può avere delle variabili incredibili)... quindi il fatto che venga a mangiare a casa mia non mi dà la certezza assoluta.

Mi ricordo che la lituana venne a mangiare ma poi non ci è stata (può succedere una tantum... devo ammettere che nemmeno io ebbi troppa pazienza, aspettavo una fidanzatina quella settimana e i tempi erano contingentati); un'altra volta con una russa non ci provai nemmeno (le donne vanno spiazzate...), avevo già giocato una partita audacissima riuscendomela a portare a cena a casa (non vi sto a spiegare tutte le circostanze, ho dei colleghi invidiosi e allupati che erano pronti a offrire mezzo mondo per uscire con questa russetta e potrebbero riconoscermi). Quindi completai l'opera un paio di giorni dopo...da lei, nella massima segretezza e riservatezza.

Certo, poi c'è anche chi invita una donna a casa propria e non combina nulla perché incapace con le donne, oppure perché commette un errore imperdonabile (e ci sono donne che si imbizzarriscono peggio dei cavalli per poco...). L'esperienza ti salva, è una grande maestra... e anche un risotto fatto bene può farti svoltare ;-)

Cosacco
Silver
09/11/2015 | 16:06

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Flauto... grazie al congelatore, puoi avere il tartufo anche a Ferragosto... ma deve essere quello buono... inoltre ci sono anche altri modi... ma qui sconfiniamo nel [Forum Riservato]... certo, i prodotti di stagione fanno scena, ma è meglio avere gli evergreen in freezer

:-)) Parafrasando De Balzac, dietro ogni cucina c'è un trucco...

Cosacco
Silver
09/11/2015 | 15:53

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@Flauto Il tema, essendo un casanoviano, mi interessa tantissimo. In realtà sono un cuoco eclettico (leggi: paraculo). Da giovanissimo, in un paese della Mitteleuropa, bastava una pasta al pesto (col pesto della Barilla... mi vengono ancora i brividi) per avere successo ;-) Non mi sforzavo affatto...

Successivamente ho affinato un pò la tecnica. Innanzitutto devo capire chi ho di fronte, i suoi gusti, per prepararle il piatto giusto. E' una metafora della psicologia della seduzione [Forum Riservato], ogni donna merita un certo tipo di trattamento (ma gli allupati e gli sfigati pappagalli questo non possono capirlo, cercano tutti l'elisir...).

Per fare un esempio, anni fa a una lituana che aveva mangiato solo la pizza e la pasta, le preparai un piatto semplice di spaghetti aglio, olio e peperoncino, dopo un aperitivo fatto con tagliere di formaggi e salumi... poi non me la mollò, per la cronaca. Ma la colpa non era del piatto...

Un'altra volta mi capitò un osso duro, ossia una residente di lunga data in Italia davvero brava dietro ai fornelli. Con questa bisognava giocare d'astuzia, e non sbagliare. Optai per un piatto di pasta col sugo "bianco" di seppie e successivamente seppioline ai carciofi e filetto di baccalà alla pizzaiola. Tutto annaffiato dal Vermentino di Gallura. Finii di mangiare perché era tutto davvero buono, ma se avessi voluto, già alla fine del primo piatto avrei potuto concludere la partita (ma il bello è anche quello di giocare con i propri tempi, e di spiazzarle...). Dopo, la televisione nemmeno l'abbiamo accesa...

Un periodo, con le ucraine, funzionavano bene gli spaghetti allo scoglio o con gli scampi... vino Pinot bianco, o l'immancabile Vermentino.

Con le americane, ero molto sbrigativo (le mie non erano troppo sofisticate sul cibo, caro Flauto): pasta al pesto, Nero d'Avola e dritto al sodo...

Idem, purtroppo, le nordeuropee: non troppo raffinate come palato, me la cavavo con poco sforzo dietro ai fornelli...un cacio e pepe, l'immancabile pesto fatto in casa, vino bianco o rosso a seconda del piatto...

Una volta con un'inglese nemmeno iniziammo a mangiare... ma ci eravamo già baciati all'appuntamento precedente. E dovetti interrompere di corsa "i lavori" perché sentii dalla stanza da letto che si stava bruciando il baccalà sul fornello...poi ripresi le operazioni...

Negli ultimi anni, mi è capitato di far capitolare qualche russa con un buon risotto ai porcini e Morellino di Scansano. Aperitivo con olive (le russe vanno pazze per la varietà [Forum Riservato]) e pizzette.

Per una donna di cui ero pazzo (non si trattò però del primo appuntamento, e ci eravamo già baciati, per la cronaca), cucinai i bucatini al tartufo, un piatto elegante, di classe ma non troppo elaborato... infatti è una cartuccia da usare con parsimonia... non bisogna abituarle troppo bene...

Poi, caro Flauto, ti fidanzi, vai a convivere, e fai cucinare a lei... e mangi le ottime insalate russe, o altri piatti della cucina russa... ironia del destino per chi aveva usato l'arma della cucina italiana come anticamera per stuzzicare altri sensi...

Cosacco
Silver
08/11/2015 | 13:54

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Ottimo post, Flauto... mi è piaciuto tantissimo. Ho fatto diverse cenette casalinghe e la maggior parte hanno portato a felice conclusione... ma è sempre stato fatto tutto naturalmente, senza forzature... è successo anche di andare a giocare fuori casa... a me piace mangiare e anche cucinare, ma va detto che - come dicono i russi - in una cucina ci deve essere un solo cuoco. Quindi alla fine cucino io, mentre chiacchiero con lei e ci sorseggiamo il vino.

Le spiego i piatti, in genere con ingredienti genuini, ma non le faccio mettere mano ai fornelli (se mi capita un'americana, mangio il risotto bruciato)... a lei lascio condurre il gioco dopo ;-) alla fine, è lei che ha scelto me e me lo deve dimostrare, da Femmina quale è ;-)

Ps. In my opinion, con il vino basta (e avanza) la bottiglia da 0,75 ;-) rigorosamente abbinato al pasto (e glielo dovete spiegare bene...purtroppo molte straniere non hanno quella cultura enogastronomica che noi abbiamo - ma compensano con altro).

Cosacco
Silver
08/11/2015 | 13:29

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Eccellenti @Ivan Drago e @Paolorox. Si sarebbe potuto anche chiudere il discorso, senza ripetere le solite note sulle spese etc... io non sono mai stato con una pay, e non giudico chi ci va (a me fanno pena i presunti "freeisti" che "conquistano" le donne con regali, vacanze e spese varie...o con i corteggiamenti infiniti all'italiana - il tempo è denaro). Nasco cacciatore in tutti i sensi e quella è la mia adrenalina: il gioco per il gioco, l'attimo in cui la preda si fa inquadrare nel mirino del fucile mi ripaga dell'alzataccia, del freddo preso e dei chilometri fatti nei boschi.

Nel free ci si fa scegliere (perché è la donna a scegliere, è lei al centro del processo della Vita - che piaccia o meno), non si sceglie. E dopo - quando lei crede di avervi in pugno con l'arma del sesso - ci si fa rincorrere, perché questa è la vera arte fina. Tutto il resto non è noia, è materia da [Forum Riservato] ;-)

Cosacco
Silver
05/11/2015 | 16:11

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Ottimo spunto, Teo, l'avevo visto ieri e lo avrei postato anche io. Che dire? Nulla di veramente nuovo, certe dinamiche sono chiare a chi osserva la vita reale. Purtroppo l'italiota ha il difetto di crescere con modelli sbagliati: da un lato quello propalato negli anni '90 da Pieraccione e Verdone, ossia lo sfigato zerbino che alla fine, dopo aver assistito la sua bella che si trombava mezzo mondo, raggiunge anche lui l'agognato risultato e si sposa. Dall'altro lato c'è quello dell'arrogante coatto-tronista (spesso anche allupato e pappagallo) che dovrebbe essere uno "stronzo", e invece è solo un pallone gonfiato (rappresentato al vertice dal palloncino-simbolo, "sgonfiato" da 14 anni di carcere - il che è tutto dire).

Con le donne tocca a volte fare gli "stronzi", sia per sopravvivere che per dominarle (e la Femmina cerca un contraltare forte, altro che chiacchiere). Ovviamente bisogna anche un pò esserlo, e lo si può diventare. Ma non si può fingere. E quindi, tra il vero zerbino e il finto stronzo-tronista, preferisco paradossalmente il primo: quantomeno è genuino, e forse un domani guarisce dalla zerbinite e si trasforma in un implacabile segugio italiano (1 su 100 mila ce la può fare). Ma - come tutte le rivoluzioni che si rispettino - senza conoscenza e cognizione, non si va da nessuna parte.

Le donne, come ci ricorda un acuto osservatore dell'800, hanno un che di masochismo. Vogliono emozionarsi, vogliono "piangere". I tanti cagnolini che le leccano i piedini, che fanno la pipì a comando, che saltano i cerchietti senza fuoco, vanno bene ma poi stancano. Le italiane non fanno eccezione, anche se rimangono le donne più complessate e meno risolute dell'Occidente. Infatti tante nevrosi e indecisioni, a mio avviso, sono da rintracciare proprio nella mancanza della figura del vero Uomo, prima nel padre (figura simbolica uccisa e sepolta dal femminismo italiota) e successivamente nel compagno di vita (derubricato a bancomat e collettore di tutte le frustrazioni della melanzana).

Cosacco
Silver
04/11/2015 | 01:21

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@drcatenaccio cit: "Hai visto troppi telefilm di camorra, mafia facendo una macedonia dei soliti stereotipi ecc.". No, fiction ne ho viste davvero poche. Io in una di quelle terre ad alta densità criminale ci sono nato e ci sono vissuto. Potrei aggiungere altri dettagli significativi, ma poi sarebbe come dare nome, cognome e indirizzo. Ma, credimi sulla parola, so di cosa parlo.

"Tale situazione è riscontrabile in settori una volta detti del sottoproletariato urbano o rurale ossia nei ceti disagiati". Purtroppo è una situazione più diffusa di quanto si possa credere, almeno nella mia terra; ma ovviamente potrebbe essere una degenerazione della mia zona, dove il modello criminale è diventato - purtroppo - un vero status symbol e le distanze sociali si sono quasi annullate.

"Loro non amano gli uomini armati ma chi ha una solida condizione economica che al sud è rappresentato anche dal posto statale". Questo è vero "sociologicamente" parlando. Ma "antropologicamente" parlando, è favorito un esterno all'ambiente con divisa e pistola (o solo con la pistola). Un avverbio a volte può rappresentare tanto...

"I difetti delle ragazze del sud sta nella loro volontà di voler finalizzare tutto il loro rapporto nella costruzione di una famiglia. Esisterò solo il matrimonio con la sua cerimonia, il viaggio di nozze e po basta, i figli e poi saranno solo signore di casa e mamme". Anche su questo punto, ho qualche dubbio. 20 anni fa avrei detto la stessa cosa; oggi dico che la ragazza del Sud vuole la comodità, i viaggi, le vacanze (tema di cui tanto ho parlato con @curioso1) e quindi, se necessario al suo scopo, il contratto "a tempo indeterminato" (leggesi: il matrimonio) ma non la costruzione della famiglia tout court. Intanto perché si sposano anche al Sud più tardi (e in una società family oriented come la Russia ciò non avviene: la donna è fertile in età giovanile, non dopo i 30), e poi perché le meridionali di oggi sono molto più viziate di quanto si possa credere (colpa anche dei morti di figa e zerbini così abbondanti) e sono delle "cicale" lontane anni luce dalle "formichine" che erano le loro nonne.

"Basta sessualità, divertimento, libertà. Saranno noiose e asfissianti". Concordo.

Cosacco
Silver
03/11/2015 | 15:33

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Il Sud può essere un posto pericoloso per la gnocca. Un malinteso senso dell'onore porta a conseguenze spesso drammatiche. Le donne spesso si compiacciono di vedere uomini accoltellarsi e spararsi per loro. Il fenomeno non riguarda l'alta borghesia, o perlomeno solo marginalmente. Ma in quei contesti le gnocche sono "prenotate" e hanno una fila inimmaginabile.

Ad ogni modo, un pò in tutto il Sud, e in misura maggiore nella provincia, i giochi si chiudono presto, nell'adolescenza; poi a 19 anni, per chi va all'università, si apre un'altra finestra di vita, e quindi nuove opportunità o rotture di equilibri (all'università, almeno nei primi due anni, le meridionali danno il meglio).

Per motivi antropologici (che ci crediate o meno), al Sud - specie nelle zone a più alta densità criminale - due archetipi di uomo vanno particolarmente forte: il criminale ben inserito nella gerarchia mafiosa e il rappresentante (rigorosamente armato) dello Stato. Cioè i due gruppi che, almeno sulla carta, si contrappongono ( @Genovese1975 Se vai con una divisa e una pistola al Sud, ti si aprono gambe altrimenti chiuse...ma capisco che non ti interessa/è tardi/non ne vale la pena).

Presumo che la maggioranza dei lettori del sito non appartenga a nessuno di questi due schieramenti al Sud, altrimenti non starebbero qui a leggere. In conclusione: sconsiglio il Sud, ad eccezione delle vacanze (ma lì ci sono altre regole e non c'è il controllo sociale dei paesini del casertano).

Cosacco
Silver
26/10/2015 | 23:20

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Infatti, @Immerweiter, gli ultimi interventi hanno ridato un pò di giustizia al mondo russo... @Berserker sottoscrivo tutto il tuo intervento, come anche quello di @Baluba, di @motyoneye71 (nickname più semplici no, eh? ;-) ) e di @evaristobecca, tutti sulla scia dell'ineccepibile intervento di @Braveheart68. Avrei altro da aggiungere su come vedono un certo tipo di "uomini" le russe veraci, e di cosa cercano e di cosa le colpisce di più. Ma invece lascio queste perle al [Forum Riservato] e lascio continuare a credere agli italioti - che ci leggono numerosi - che bastano collant e biro... avanti, pappagalli, la Russia vi aspetta.... e vi aspettano certe russe minigonnate che vi spenneranno per bene... d'altronde, è quella la fine di polli e pappagalli.

Cosacco
Silver
25/10/2015 | 22:31

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@Itaconeti Sì, vero, mi piacciono le estiche, ma cercavo di fare un discorso oggettivo. Le top sono top ovunque... e quindi, a mio avviso, non esiste il posto con le più belle del mondo, ma ci sono tanti posti con donne più o meno belle ;-) My two cents.

Cosacco
Silver
25/10/2015 | 22:04

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Rischio di passare per cerchiobottista, pur non essendolo. Concordo con @Ivan Drago, ma apprezzo e rispetto il lavoro di data collecting fatto da Itaconeti. Però, per quanto potente come sistema di rappresentazione, la statistica ha dei pesanti limiti. Ricordiamoci che, secondo la statistica, come diceva qualcuno, ognuno mangia 3 polli all'anno: in realtà c'è chi ne mangia 100 e chi nessuno.

Tutto questo per dire che c'è un'industria in Venezuela come negli States, e non è necessariamente un'industria nazionale ma multinazionale (e si spiega anche la presenza dell'India) e come tale sfugge alle categorie (ormai molto labili) di nazione e nazionalità. In Venezuela ricordo che, secondo un'inchiesta giornalistica, c'era un sistema di dentisti, palestre, scuole di portamento... era una sorta di "allevamento" per far emergere queste gnocche così "fotogeniche". Perché infatti una miss deve essere fotogenica e alquanto longilinea, con parametri ben definiti anche di misure fisiche e comportamentali.

Quindi, per concludere, pur apprezzando il lavoro di Itaconeti, direi che ci sono paesi con concentrazioni di bellezza superiori alla media mondiale. E che non sono rappresentati da miss Mondo (Rep.Ceca, Lettonia, Ucraina, tanto per fare qualche esempio)... e questo la dice lunga su quella che è la vera bellezza. Che, pragmaticamente, è soprattutto quella che sappiamo procacciarci, piuttosto che quella da guardare mentre sfila in passerella ;-)

Cosacco
Silver
25/10/2015 | 16:46

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Flauto, non voglio entrare in dettagli imbarazzanti, ma racconto, con molta discrezione, la mia ultima esperienza "teen" (>18, <20). E' di qualche anno fa, e avevo passato da un pezzo l'età in cui molti italioti sono già in pensione. Era una fidanzatina nordeuropea ed era "liscia" - una cosa che non mi sarei aspettato.

Dopo un pò di tempo mi capitò di fidanzarmi con un'altra giovanissima estica, un poco più grande della nordica. Sebbene l'estica avesse (molta) meno esperienza della nordica a letto, non smentì la fama delle donne nate a Est di Trieste...un capolavoro di cura, nel complesso superiore all'altra.

Tutto questo per dire che sicuramente si tratta di un discorso individuale, ma 'ste estiche hanno proprio una marcia in più... in ogni aspetto ;-)

Cosacco
Silver
25/10/2015 | 16:33

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Mi ero ripromesso di non intervenire in questa discussione, ma lo scritto di @Braveheart68 merita un (ap)plauso infinito!!!! =D> =D> =D> =D> =D>

Perle ai porci, d'altronde a chi crede che arrivati a 30 si vada in pensione, che cosa rispondere? Si lascia perdere... e si ringrazia la fortuna che ci vuole ancora operativi all'età in cui gli altri sono all'ospizio...

=D> ;-)

Cosacco
Silver
24/10/2015 | 15:50

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Se parliamo di 15-20 anni fa, la differenza tra fauna autoctona e aliena (attenzione, è questo il termine tecnico che si usa fra studiosi) era semplicemente drammatica: il livello di attenzioni dato dalle autoctone al loro "tesoro" era inversamente proporzionale a quello da sempre dedicato dall'italiota affamato al tubero italico. Le estiche (e, in misura minore, le nordeuropee) erano, anche "lì", già belle, curate e terribilmente competitive. Spero che con il tempo la differenza si sia un pò attenuata (l'ultimo tubero italiota risale a qualche anno fa, ed era appena accettabile).

Parlo a titolo personale: se ci si abitua allo standard europeo (o, meglio ancora, estico), non si accetta più quello italico. Anche in termini, nudi e crudi, di "marketing" della vagina. My two cents.

Cosacco
Silver
16/10/2015 | 17:15

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@Ivan Drago Onorato, come sempre, delle tue parole di stima. Ho provato a intaccare un pò di concetti storici, antropologici e culturali che possano aiutare a capire un minimo la realtà della gnocca. Certo, per molti sono pixell sprecati... ma mi basta che siano pochi ad apprezzarlo ;-)

Cosacco
Silver
16/10/2015 | 17:11

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@FlautoMagico Grazie per le tue considerazioni, mi rendo conto che rischiamo di far crollare l'audience del forum se ci spingiamo troppo in alto, ma rimane il fatto che il confronto delle idee è il sale di un sano sviluppo personale e collettivo. Sempre, beninteso, che ci siano le idee.

Contestiamo giustamente alle melanzane la mancanza di idee, di un'intelligenza compiuta e critica e di un ricorso eccessivo a social network e smartphone (anche in presenza di un uomo) per coprire il loro grande vuoto interiore. Ma facciamoci anche noi, e parlo di genere maschile italiano, un esame di coscienza. Ripeto, non parlo di te, che sono sicuro conosci lo strumento e sai evitare le sue distorsioni. Ma il giovane italiano non ancora italiota, oppure l'intelligente che capisce di essere un marziano fra gli italioti (vi invito a vedere questo video https://www.youtube.com/watch?v=EDCNQyPYwaA ), quando riesce a realizzare tutto il processo mentale se è letteralmente affogato dentro FB? E se soprattutto ha scelto, come gli altri, di rinunciare a una parte - aggiungerei importante - dei rapporti umani in nome di una vita virtuale appunto asettica e senza le complicazioni della vita reale (ma con le stesse emozioni positive o negative)?

Poi succede che si sveglia a 50 anni e, per colpa di FB, continua a ragionare sempre da italiota, come mostra questa simpaticissima clip.

http://video.corriere.it/primo-grande-amore-non-si-dimentica-nostalgia-facebook/a228c1d6-7310-11e5-b973-29d2e1846622

Mi taccio. Siamo andando troppo in là. Prima che il post muoia per mancanza di audience, lasciamoci il meglio per [Forum Riservato]

Cosacco
Silver
15/10/2015 | 17:10

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@FlautoMagico Beh, io ho provato ad alzare il livello della discussione... ma sono pixell sprecati.... ;-)

Cosacco
Silver
15/10/2015 | 17:07

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@Teoderico Il problema è che la sindrome di Verdone è ancora tremendamente diffusa, soprattutto fra gli italioti, nonostante il mondo sia cambiato in modo incredibile. Qui cade l'asino dell'ignoranza italiota.

C'è poi una maledetta verità, e in questo senso rispondo anche a @javiercercas (che ringrazio per aver spiegato meglio il suo pensiero). Per molti uomini, anche a livello inconscio, c'è una sorta di archetipo secondo cui il "principe" ha uno ius primae noctis sulla serva. Questo spiega il motivo per cui tantissimi borghesi e quasi tutti i piccolo-borghesi (quindi molti italioti) sono attratti da donne con uno status sociale "inferiore" (bariste, cameriere, commesse), ma con una bellezza "superiore". E' un pò il principio di Cenerentola, se ci pensate... (come diceva un osservatore del '800, non c'è differenza fra una bella serva e una regina, se entrambe sono vestite da aristocratiche, fino a quando non aprono bocca).

Il diffondersi del benessere in Occidente ci ha fatto dimenticare che eravamo "poveri ma belli". Molti hanno viaggiato in anni in cui essere italiani poteva comportare apertura di credito. Bene, quei tempi sono finiti da un pezzo ed è inutile piangere sul latte versato (forse il processo sarebbe stato rallentato se ad alcune decine di migliaia di zerbini e pappagalli fosse stato notificato il diritto di espatrio, oppure se fossero stati resi legali in Italia gli FKK).

Ora - sono stanco di ripeterlo - conta lo specialista che agisce su un target ben preciso. Che nel suo campo è imbattibile. Che sa toccare le giuste corde del cuore di una donna del suo target.

Un tempo, quando eravamo "poveri ma belli" sapevamo conquistare le scandinave. O meglio, ci sapevamo far conquistare da loro. www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/14922/il-cavalluccio-svedese-quando-le-scandinave-erano-demonizzate-dalle-ipocriti-melanzane

Poi ci siamo imborghesiti o, meglio, siamo diventati dei pidocchi arricchiti, abbiamo iniziato a spendere troppo per delle acide melanzane e non ci è parso vero l'alternativa "low cost" delle bellissime estiche post-89. Una manna durata una buona decina di anni. Non parlo di una questione di pay, ma del fatto che non era necessario portare una donna al ristorante per poterle parlare. Poi, altro che benessere economico, l'arrivo di italioti alla canna del gas ha finito per rovinare anche queste splendide realtà. I nazionalismi (l'orgoglio polacco di essere una nazione in crescita economica; quello russo di essere tornati una superpotenza), i social network, il declino dell'italiano medio (sapete cosa pensano gli immigrati estici degli italioti? E sapete che il loro passaparola è più efficace di una campagna pubblicitaria?) e la crisi economica hanno dato il colpo di grazia.

Ma rimangono ancora spazi di manovra. Solo per palati fini, specializzati e appassionati. Perché ogni donna è in sè, nella sua totalità, un viaggio. Non fisico, ma mentale, intellettuale ed emozionale. Da qui tocca ripartire.

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