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Cosacco

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Commenti

Cosacco
Silver
22/05/2015 | 02:21

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Mi associo alle considerazioni dell'eccellente @rabdomante.

@Viaggiatore777 Io in genere sconsiglio le russe agli italiani, a meno che non ci si sia in un certo senso russificati (magari succede dopo un tot di russe, oppure dopo essere vissuto lì un periodo), possibilmente diventando anche russofoni (una condizione che vedo sempre più necessaria...). Per mia fortuna, la realtà che ho conosciuto non la riscontro nelle tue considerazioni. Non mi ritrovo nemmeno nel fatto che gli uomini mantengono le donne in Russia (non è la normalità; succede che ci siano "sponsor", ma capita con la 20enne figa, mai sentito di donne di 40 anni che in Russia diano le carte come in Italia...).

Però devo dire, per completezza, che non ho conosciuto in genere russe di oltre 32 anni, che in Russia ci sono vissuto, parlo il russo, ero integrato e che mi baso su ciò che ho visto con i miei occhi o per esperienza diretta. Altrimenti il rischio è quello di cadere nei luoghi comuni http://www.gnoccatravels.com/discussion/22817/ragionando-sulla-gnocca-per-luoghi-comuni

Ps. Flauto, dipende dalle età/caratteri. A 20-22 anni l'out out arriva in poco tempo, a 26 anni se non è mai stata sposata di tempo ne hai anche meno (ma comincia a chiederti perché non si sia sposata...). Se già divorziate, hanno più tolleranza... ma so di uomini italiani e italioti sotto scacco in 1,5, max 2 anni con donne over 30 (solo con gli italiani si possono permettere certi lussi...). Poi a me successe di conoscere una bella 28enne (era una bomboniera) che aveva già due divorzi e che cercava (ancora) l'uomo della sua vita con cui (ri)sposarsi. Ovviamente, non fui io.... ;-)

Cosacco
Silver
21/05/2015 | 16:14

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Di "interviste" a melanzane ne ho fatte tantissime, oltre ad avere avuto "amiche" in vari ambiti che mi hanno spifferato i segreti delle loro amiche (le donne, a differenza degli Uomini, lo fanno più facilmente - la rivalità è femmina). Penso di avere una certa conoscenza della mia realtà sociale, e ciò che ho visto (e denunciato più volte) è un deterioramente impressionante del rapporto uomo-donna. Chi ha avuto la pazienza di leggersi i miei interventi precedenti, sa bene a cosa mi riferisco. Hanno avvelenato i pozzi. Certo, ci sono anche donne "normali" in Italia, ma sono perle rare, o comunque "sbocciano" ad una certa età (con la maturità o dopo un divorzio devastante, scusate il cinismo), laddove per me sono già da pensione uterina.

Io ho una vita sola, e non avevo voglia di fare il rabdomante nè di fare i casting per conto di altri. La mia storia personale e il mio orgoglio non me lo permettono. Quando mi è capitata un'italiana interessante, e lei si è comportata a modo, ho lasciato che le cose seguissero il proprio corso. Ma, in genere, mi sono stancato abbastanza presto, e comunque questi casi sono stati molto rari. E, dopo lustri di frequentazioni con le estiche/nordiche, i miei parametri psico-culturali si sono via via innalzati. Oggi credo sia difficile per un'italiana avere la femminilità e la bellezza di una russa, e allo stesso tempo non sentirsi una divinità in terra e concedermi una forma di amore esclusivo come sono capaci molte estiche. Se una donna del genere mi dovesse capitare, ve la segnalerò perché - nel bene o nel male - non lascio la mia attuale russa. Perlomeno, non lo faccio per un'altra donna.

@Stilicho Il tuo comportamento può essere anche stato eccessivo, e gratuito. Come ti ho detto, l'uso delle armi deve essere proporzionato (e chirurgico). Del tuo discorso, ho colto il messaggio che più mi interessava (lasciando alla tua coscienza eventuali analisi sui tuoi comportamenti).

I rifiuti fanno parte della vita. Ti aiutano a crescere. Ti devono insegnare qualcosa. A me hanno insegnato anche a rifiutare a mia volta, cioè l'uso di modi gentili e mai cattivi. Perché va bene essere stronzi, ma un rifiuto è esso stesso un'arma e non mi piace sparare gratuitamente. In passato alcuni rifiuti mi hanno ferito, oggi ci rido... perché sono "cresciuto" abbastanza come Uomo da sapere che quei rifiuti mi hanno salvato da una vita da zerbino (il destino si manifesta in varie forme...).

Ti ripropongo quindi, per concludere, una considerazione bellissima, con la speranza che tutti arrivino a questa consapevolezza:

"È difficile che i ragazzi a vent’anni non siano carini. Se non altro ci sono la lucentezza della pelle, la levigatezza dei corpi, i capelli, i colori, la brillantezza degli occhi. Ma quasi tutti si sentono brutti. Solo molti e molti anni dopo, guardando le foto d’antan, si rendono conto che non erano poi così male, molto meglio comunque delle compagne per le quali spasimarono e delle quali pietirono le attenzioni accogliendole come un grande, straordinario favore. Era vero il contrario. Ma loro non lo sapevano".

Massimo Fini, Dizionario erotico, 2000

Cosacco
Silver
20/05/2015 | 17:16

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Scegli megafon (fino a qualche mese fa ti davano 3 giga per un mese con 400 rubli). Devi dare il passaporto e i documenti di registrazione del visto.

Buona fortuna, non è un viaggio facile (ma a Mosca pare parlino inglese meglio che a Piter) e ti consiglio personalmente di non allontanarti molto dalla capitale. In Russia ci vuole poco a fare 24-48 ore (e anche di più) di treno. Che, se è vero che possono aprirti strade interessanti, allo stesso tempo potrebbero essere un incubo senza sapere il russo. Insomma, occhio alla steppa ;-)

Per altre informazioni sulla Russia in generale, fatti sentire...

Cosacco
Silver
20/05/2015 | 17:10

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Non entro nella polemica. Ho letto troppo velocemente.

Ciò che ho colto nel messaggio di Stilicho è il fatto che lui oggi "vola alto" e si può tranquillamente permettere di rifiutare una italiana (cosa che in Italia è lesa maestà, è un affronto anche alla propria mascolinità, a sentire certi allupati del "ogni lasciata è persa" e i soliti morti di figa che credono nel pallottoliere dei grandi numeri, nella tombola della gnocca...). Fin qui, nulla di nuovo (penso che siamo in tanti a potercelo permettere). Tra l'altro, mi pare anche che Stilicho abbia parlato chiaramente con la sua tipa, abbia messo le carte in tavola.

Il messaggio di fondo che lui - a mio modesto parere - vuole dare/condividere è che una sana indifferenza virile (non è una contraddizione in termini) può portare a più risultati di un costante sbavamento da lumache. Se non altro, non si danno soddisfazioni alle melanzane. E anche qui, siamo d'accordo.

Andando un passo più in là, mi sembra quasi che Stilicho si sia fatto scappare la mano, rovesciando sulla tipa in questione gli stessi comportamenti melanzaneschi (parlare della propria vita sessuale/sentimentale davanti a un potenziale partner, adottare comportamenti da stronzetto gratuiti). Comportamenti che a volte ci stanno in pieno, ma sono armi e come tali vanno usate con cura.

Personalmente non avrei sprecato così una cartuccia simile (non si usa il fucile calibro 12 per una zanzara). Dal suo comportamento non sembra una stronzetta. Ad ogni modo, se il messaggio è lasciar cuocere le melanzane nel proprio brodo, è una vita che ce lo diciamo... e ripeterlo portando esempi concreti forse può salvare qualche lettore (ma comincio a dubitare anche di questo, gli italioti sono davvero troppi...).

Cosacco
Silver
02/05/2015 | 17:45

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@strutter Da, bolshoe spasibo... prosta pisal shto ya videl v gisnii...

@ficadipendente Ich freue mich darauf... ;-)

Cosacco
Silver
01/05/2015 | 14:40

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@Genovese1975 Il sistema russo non è perfetto. Ma è meglio sia del nazifemminismo scandinavo che di quello - più subdolo - "chiagne e fotte" italiota. L'ho detto in decine di interventi: le italiote non sono nazifemministe come le scandinave. Alcune italiane me lo hanno detto chiaramente: noi la parità non la vogliamo. In questa situazione ambigua loro ci sguazzano. Se noi invece ponessimo regole nordiche, significherebbe che anche loro fanno la loro parte senza rompere i gabbasisi.

Invece vuoi mettere il gusto per la lamentela, il continuo fare le vittime (per scaricare sul maschio le proprie responsabilità), il passare per deboli davanti alla legge, la possibilità di stenderti economicamente in caso di divorzio, la pistola puntata dello stalking (l'uomo non denuncia per orgoglio, ma sapeste quante denunce femminili sono campate in aria...), il bazooka delle molestie sessuali sul lavoro e il "fica power" (per approfondimenti, vedere http://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/7382/il-potere-della-gnocca-in-italia-nei-luoghi-di-lavoro#Item_6)? Senza questi elementi, dove si attaccherebbero le femministe all'amatriciana?

I russi - fra i quali sono vissuto, e ben integrato - hanno la parità nella differenza di genere: il sistema ha le sue distorsioni, ma è il più vicino a una visione antropologica che preserva maschilità e femminilità come valore aggiunto nella parità.

Cosacco
Silver
30/04/2015 | 17:25

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@Genovese1975 Concordo sulla parità con rispetto della differenza di genere, che è quello che hanno fatto i russi. Il problema in Italia è il femminismo "chiagne e fotte" (copyright). Meglio, a un certo punto, le scandinave: le regole di ingaggio sono chiare. Ne ho avute diverse e, seppur troppo diverse da me culturalmente, ammetto che il loro era un sistema quantomeno più cristallino rispetto a quello italico.

Per me il top, da questo punto di vista, rimane il sistema russo.

Cosacco
Silver
30/04/2015 | 17:19

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@Genovese1975 Ho scritto che non ha lasciato molti spunti... ;-) della serie, poteva dirci qualcosa di più (come hanno fatto altri, incluso il grande Giacomo).

Cosacco
Silver
30/04/2015 | 17:06

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@Genovese Indubbiamente hai ragione. Come anche non si possono paragonare Dante e il Vate. Ma, ben consapevole di tutto ciò, se la mettiamo dal punto di vista della gnocca (e mi pare sia questo il senso del topic), i ruoli fra i due si invertono: grande sciupafemmine l'abruzzese, zerbin sognatore il fiorentino ;-)

Ad ogni modo, non è che il Vate abbia lasciato molti spunti ai posteri (troppo narcisista...) ma quantomeno la sua vita è stata un'azione continua alla ricerca della gnocca. Poi, per le melanzane entrambi sono degli sconosciuti, e questo fa ancora più capire che, a differenza del russo dalla spada facile (Pushkin viene letto dalle russe), non hanno influenza sulle ragazze di oggi nate in Italia.

Mi permetto di parafrasarti, con simpatia: stessi tempi, altre donne... ;-)

Cosacco
Silver
29/04/2015 | 16:30

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Concordo, come sempre, con @curioso1. Nessun pregiudizio verso nessuna donna, fino a prova contraria. A me le melanzane non interessano, ma se mi capita un'italiana bella e intelligente non la caccio di certo. La differenza fra me e un italiota è che il sottoscritto gioca una partita diversa. Se a lei sta bene, è benvenuta. Se non le sta bene, avanti un'altra.

Ma, dato che le carte della vita sono io a giocarmele, nel frattempo mi sono accasato con una russa. E, al netto dei problemi che ogni coppia ha, sono di sicuro un uomo "fortunato", almeno a sentire le storie della mia cerchia di amici/conoscenti accasati con italiane (ma i miei fedelissimi sono tutti impegnati con straniere... chissà perchè...).

Cosacco
Silver
29/04/2015 | 16:22

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@Genovese1975 Non ho messo in dubbio il valore della letteratura, dell'arte e della cultura italiana del passato (perché nel presente vedo ben poco...e l'analfabetismo di ritorno degli italiani mi preoccupa ancor di più), però ritengo semplicemente Dante fuori dal tempo (e inoltre non un buon esempio, diciamo che è stato uno zerbino ante litteram... vabbè, chiaramente è una provocazione). Meglio leggere il Vate, a questo punto.... sicuramente sulle donne aveva qualcosa da dire ;-)

Sto andando off-topic? :-) Questo thread, nonostante siamo in pochi a cantarcela e a suonarcela, rimane molto interessante...

Cosacco
Silver
28/04/2015 | 16:23

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@Genovese1975 Il 95% delle russe che ho conosciuto/avuto amavano Pushkin. Il 98% delle italiane che ho conosciuto/avuto in tutta la mia vita non amavano Dante. Il campione delle italiane è di gran lunga superiore numericamente alle russe; inoltre quasi tutte queste italiane hanno studi universitari (manco a dire che fossero shampiste). Insomma, non fa presa sulle nostre connazionali (melanzane e non)... ;-)

Ps. il 2% che lo amavano erano studentesse di lettere.... :-))

Cosacco
Silver
28/04/2015 | 16:19

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@Genovese1975 E' troppo datato... e pertanto troppo lontano dal substrato culturale dell'Italia di oggi (mentre Pushkin non lo è con i russi, nonostante 70 anni di comunismo).

Cosacco
Silver
28/04/2015 | 16:15

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Aggiungo un libro sulla tematica erotico-filosofica: il tanto famoso e citato (quanto poco letto fino in fondo) "L'insostenibile leggerezza dell'essere" di Milan Kundera.

Per i russofili, diamo una perlina anche in chiaro... ;-) "Evgen Onegin" di Pushkin è un testo che resiste nel tempo e offre alcuni interessanti spunti per entrare nella mentalità delle devushke che a noi tanto piacciono. Non dimentichiamo che tutte lo leggono a scuola, e quindi ( a differenza di Dante) qualche influenza ce l'ha su di loro...

Cosacco
Silver
25/04/2015 | 19:38

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Riportiamo in alto questo bel thread, purtroppo non lo avevo seguito più. Quoto senza ombra di dubbio i vari interventi di @Teoderico, @Baluba, @Paolorox, @ficadipendente e @curioso1. @dongiovanni Thanks!

Cosacco
Silver
25/04/2015 | 19:25

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Bel thread, Teoderico. Il cinema italiano, pur in caduta libera di idee e talenti, dà pur sempre delle indicazioni "sociologiche". Se negli anni '70 e '80 le nordiche erano molto rappresentate (seppur demonizzate http://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/14922/il-cavalluccio-svedese-quando-le-scandinave-erano-demonizzate-dalle-ipocriti-melanzane), oggi tocca alle estiche, le quali - decisamente più brave e più eclettiche - finiscono anche per fare la parte delle italiane (le rumene sono le migliori in questo).

Sono d'accordo sulla bravura di Ksenia. Però a mio avviso la più magnetica è la Safroncik. Dimentichi la slovacca Liskova, brava ma molto "italianizzata". E poi, a dimostrazione dell'esterofilia italiana, non dimentichiamo che diverse delle nostre migliori attrici non sono/erano italiane al 100% (penso a Ornella Muti, per esempio... due occhi azzurri nordeuropei e un sorriso da stronzetta che ancora incantano mezza Italia). Ma rischio di andare off topic...

Cosacco
Silver
25/04/2015 | 19:00

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Bella riflessione, collega Sahihe, su uno dei momenti più "magici" (e spesso più sottovalutati): la preparazione, la messa in opera del make-up per gli occhi estranei, il momento in cui la vestale celebra, con la sua femminilità, il suo rito di narcisismo positivo e di autostima rinforzata dalle tossine positive rilasciate dopo le effusioni con il proprio uomo. Momento raffinato (al pari di quello in cui lei si prepara per la notte con il proprio uomo) e da buongustai.

Per mia personale esperienza, ci sono state donne a cui piaceva che l'uomo assistesse a questa personale funzione (ma non te lo dicevano mai esplicitamente); altre a cui non piaceva e che volevano rimanere da sole in quel momento. Ne ho dedotto, sempre per mia personale esperienza, che è legato al loro narcisismo. E stranamente ho notato la tendenza all'effetto "sorpresa", cioè a volersi mostrare

(e quindi a vivere il momento del make-up in modo privato, a non lasciarsi facilmente osservare) nelle russe e nelle ucraine.

Ps. ovviamente ho massimo rispetto per quelle che vogliono mantenere il momento del make up privato, e devo dire che non mi dispiace affatto ;-) Ne approfitto per leggere qualcosa o per fare qualche telefonata, dato che si tratta sempre di tempi biblici :-))

Cosacco
Silver
22/04/2015 | 00:01

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Giusto, @Immerweiter. Infatti, non a caso, i russi parlano di "andare in Europa". Le parole, soprattutto quando sono frutto di modi di dire millenari, tradiscono sempre i pensieri: in questo senso i russi non si sentono europei (non dico necessariamente che non lo sono), si sentono semplicemente russi. E di questo ne dobbiamo tener conto con le nostre devushke...

Cosacco
Silver
21/04/2015 | 23:55

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@piùpilupertutti Non condivido la tua conclusione (a mio avviso la crisi è valoriale, del modello italico finto-maschilista), però in compenso concordo con una serie di tue osservazioni. La colpa è soprattutto nostra, maschile, non abbiamo sviluppato un modello alternativo e giochiamo in difesa, arretrando su tutto il fronte.

Ma, se vai a vedere, sono tutte cose che abbiamo ampiamente sviscerato in altre discussioni...

Cosacco
Silver
21/04/2015 | 23:41

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@Stilicho Ho riesumato una discussione vecchia ma interessante affinché i lettori possano avere una base di partenza su cui formarsi un'idea. Nella discussione ci sono spunti interessanti, di sicuro più interessanti di altre aperte su argomenti simili nell'ultimo periodo ;-)

@maesta Bella considerazione per spiegare l'ambivalenza russa.... ;-)

Cosacco
Silver
21/04/2015 | 16:48

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@curioso1 Sarebbe interessante parlare di alcuni aspetti della vita in Russia, fra cui i militari (che sono tantissimi) e le loro pensioni, ma andremmo off-topic.

@Stilicho Quello che la maggior parte degli italioti ha dimenticato è che la rivalità è femmina, e dato che spetta anche alla femmina scegliere, è inutile scannarsi con gli altri uomini per un qualcosa che non dipende dalla nostra volontà.

Non siamo lupi, dove il più forte si accoppia (dopo aver ucciso qualche rivale) con la femmina alfa. I cimiteri italiani sono purtroppo pieni - lo dico con il massimo dolore - di ragazzi che non lo sapevano e che sono andati incontro a una morte ingloriosa.

Cosacco
Silver
21/04/2015 | 16:38

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Facciamo risalire questo thread, ci sono tanti spunti interessanti per chi è troppo pigro per andarsi a cercare le perle nascoste... ;-)

Cosacco
Silver
21/04/2015 | 02:47

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@Ivan Drago C'è più di uno spunto di riflessione nelle tue considerazioni, soprattutto quando parli di fasi e di cicli (alti e bassi, che fanno parte della partita del free) e sono discorsi che non valgono solo per la gnocca. Ho conosciuto bene la sensazione di fine ciclo, la malinconia dei ricordi pensando alle donne che avevano riempito, alternandosi, il mio letto per tante notti. E poi di nuovo, un altro ciclo. La sensazione di sentirmi invincibile, l'euforia del giocatore a cui vanno bene tutte le puntate, l'adrenalina del cacciatore quando inquadra nel mirino la preda e sta per premere il grilletto. Poi impari a convivere con le stagioni della vita (e della gnocca), a mettere il fieno in cascina e a minimizzare gli errori (l'esperienza serve a qualcosa, no?). E impari anche a capire che la felicità è talmente soggettiva e variabile, che cerchi di godertela quando ce l'hai. Come in guerra: si fa l'amore e si mangia quando si può, non sai mai quando (e se) ne avrai di nuovo la possibilità.

Cosacco
Silver
21/04/2015 | 02:06

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Polli, maestri, venditori di fumo, pacchi e contropacchi... se questa è la fauna italiota, non meravigliamoci più per la presenza di così tanti zerbini, creduloni allupati e pappagalli che vivono una vita virtuale nei social network nella speranza di annusare un pò di gnocca... quindi, chi è causa del suo male...

Cosacco
Silver
21/04/2015 | 02:00

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Cosacco
Silver
21/04/2015 | 01:59

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In un paese che vive di favole e raccomandazioni, tutti cercano la "scorciatoia"... :-)) comunque abbiamo già affrontato queste tematiche in altre discussioni. Te ne cito una a caso http://www.gnoccatravels.com/discussion/18020/queste-scuole-di-seduzione-che-ne-pensate

Cosacco
Silver
20/04/2015 | 17:07

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Non vi vado a riprendere tutti gli interventi in cui l'ho scritto, ma è una vita che dico che abbiamo molto da imparare da russi e rumeni (e anche da cechi e ungheresi) in fatto di donne, in particolare sulle loro connazionali (siamo noi come maschi italioti gli unici ad aver perso la battaglia su tutta la linea in Occidente). Quindi, sinceramente parlando, non vedo la novità. Davvero, in tante discussioni lo abbiamo scritto (e le migliori discussioni purtroppo giacciono nel dimenticatoio...).

Quello che scrive @madmax68 è uno scorcio di realtà russa. Ma non dobbiamo dimenticare (anche qui mi ripeto...) che non si può capire la Russia senza accettare le sue dicotomie. I russi lo sanno e sono semplicemente più temprati e preparati a resistere alle avversità, anche quotidiane (poi si capiscono tante cose...).

Quanto poi ai russi (o meglio, agli ucraini russofoni) che vivono in Italia, loro in genere pescano nelle proprie comunità di expat (non sono tanto coglioni da cercare le melanzane...). I miei amici russi sanno bene che di Monica Bellucci (mi citano sempre lei...) ce ne sta solo una, e che la bellezza media delle italiane è molto più bassa di quella delle russe.

Infine, ricordiamoci un fatto fondamentale: l'uomo russo dà la giusta importanza alla donna e quindi al sesso, la vive come una cosa naturale, e comunque ha una vita sessuale in genere più attiva dell'italiota medio (tra l'altro si sposa presto, divorzia più spesso, cornifica con maggior discrezione...ho una grande antologia di testimonianze). E soprattutto si comporta da Uomo (checché se ne pensi, sa essere molto romantico), all'interno di una parità effettiva nel rispetto delle diversità di genere (e qui avremmo da imparare come umili scolari). Ma dato che non vogliamo imparare e vogliamo continuare a vivere nel mondo delle favolette, allora continueremo a sentire le leggende secondo cui l'uomo russo è un beota che non capisce un cavolo di donne, che non ci sa fare, che è un barbaro...

Cosacco
Silver
20/04/2015 | 16:47

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Grazie all'amico @curioso1 per avermi taggato. Ho letto velocemente. Il discorso di curioso1 non fa una grinza, condiviso. Da freeista puro, ho sempre rispettato chi va con le prostitute. Non è un discorso liberale o di convenienza (figurarsi quanto me ne freghi del politically correct), ma proprio di rispetto: ognuno è libero di fare ciò che desidera nei limiti indicati dalla legge.

Poi ognuno ha un proprio percorso di vita, frutto di scelte, indole, propensioni, esperienze. La mia indole è sempre stata quella del "cacciatore", e quindi a me piace il gioco per il gioco, è più importante quello di tutto il resto.

A ciascuno il suo...

Cosacco
Silver
19/04/2015 | 16:33

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Hai ragione, sahihe... in genere ho sempre dormito con la donna con cui ero stato a letto, in genere rispondendo a una richiesta di lei oppure, molto più prosaicamente, perché me l'ero portata a casa. Qualche volta è successo a me di chiedergli di restare a dormire da me... o perché non avevo voglia di riaccompagnarla a casa, o perché mi piaceva abbastanza da invitarla a dormire con me. Qualche altra volta, è successo pure di essermela svignata nottetempo... non potevo darle tutta questa importanza ;-)

Con il tempo, però, ammetto di essere diventato più difficile da questo punto di vista. Prima di iniziare la mia attuale storia, ho spesso declinato l'offerta di dormire insieme alle varie amanti, perché la domenica me ne volevo andare con calma a caccia o al mare oppure a farmi i cavoli miei e non mi andava di dividere il mio letto (e il mio tempo fuori dal letto) con una con cui avevo solo una storia di sesso. Con il tempo si diventa meno tolleranti? Evidentemente...

Cosacco
Silver
19/04/2015 | 16:20

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Bello spunto, @Ivan Drago. Mi colloco nel secondo gruppo, senza ombra di dubbio. Non solo perchè sono un freeista puro. Ma sostanzialmente perché, nonostante sia ben conscio dei suoi limiti e della sua complessità, una donna mi è sempre interessata a tutto tondo. Perciò, ogni donna è stata un'esplorazione, se non proprio un "viaggio" (non fisico, ma un sottile percorso mentale). Da parte mia, è sempre stato fondamentale distinguersi, e quindi spiazzarla per spingerla a scoprirsi caratterialmente. Insomma, non mi interessa solo l'involucro.

Però mi ha fatto riflettere un passaggio del tuo discorso, e cioè dove parli "dell'autostima provocata nel conquistarlo"... beh, ammetto che questo è un punto molto importante anche se poi allo stesso tempo - in un modo o nell'altro - mi sono spesso affezionato (anche a chi non avrei dovuto). Grazie anche a questo fatto, la maggior parte delle donne che ho avuto, ha finito per ritornare da me (senza che mi fossi mai troppo impegnato, con grande piacere personale...) per un weekend di passione o per (provare a) riprendere una storia.

Va anche detto che ho rivisto a volte qualche donna, e non mi ha dato più, a pelle, quelle emozioni che avevo avuto nella prima fase. In quel caso, un caffè e quattro chiacchiere amichevoli hanno risolto il tutto senza che ci fosse necessariamente un proseguo...

Cosacco
Silver
17/04/2015 | 02:09

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@tagete cit. ""Il deserto dei Tartari" di Dino Buzzati

Per me esprime una metafora fondamentale. bisogna stare sempre attenti a non fare la guardia al nulla. A bloccare le propria vita per una donna che... " Mi è piaciuto questo spunto, e forse spiega anche il perché non mi ha mai entusiasmato quel libro, e alla terza pagina dicevo sempre: vabbè, ora rimando questa lettura... diciamo che non mi sono nemmeno fatto bloccare dalla lettura del libro ;-) :-))

Cosacco
Silver
17/04/2015 | 02:01

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@Polsino88 Il tuo discorso non fa una grinza, soprattutto dopo aver specificato che il provarci non significa "provarci con tutte". Quello lasciamolo fare ai pappagalli e agli allupati H24.

L'autostima si alimenta anche con i successi, e i successi devono essere tali da giustificare l'investimento di tempo e di energie. Poi si impara dagli errori, e si perfeziona il tiro. Un margine di sbaglio rimane, è fisiologico.

Ps: citare "the game" non è mica pubblicità occulta?

:p ;-)

:-D

Cosacco
Silver
17/04/2015 | 01:52

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Concordo con il logico @tega86, con il ragionevole @baluba, con l'attento @Genovese1975 e con il sempre preciso e puntuale @curioso1

Non dimentichiamoci che il grande Casanova (nella sua versione free) diceva qualcosa del tipo che il ricordare un piacere è il prolungamento del piacere stesso... ;-)

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