Andiamo

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Fkkplayer
Gold
17/01/2020 | 13:38

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Ottava volta e men che meno uno straccio di rece, se tutti fossero cosi...

Canserbero
Gold
25/11/2019 | 17:55

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@alextrip said:
Non ci sono piu' stato a Kiev, questa e' la mia recensione. Dopo esserci stato tre volte cosa dovrei recensionare? Scrissi gia qualcosa. Sono tradizionaliste, devi parlare russo, piacergli e far vedere che vivi la...e se si va per 5 giorni non ha senso...a meno che si ripieghi tristemente sul pay che e'direi una sconfitta morale assolutaspecie per un 30 35 enne...una debacleche contribuisce a far etichettare gli " stranoeri" come turisti sessuali. Bravi ai " puttanieri" della tastiera

Ma come vuoi che vedano un uomo solo dai 35 ai 50 che gira Kiev senza una meta? Lo sanno benissimo che sei un 'turista sessuale' . Poi alcuni si giocano meglio le proprie possibilità investendo su diversi fattori come lingua forma fisica e modi di fare ma sempre per trombare ci vai in quel posto e cosa dovresti essere se non un turista sessuale?
Nulla di male in questo ma chiamiamo le cose con il loro nome.
O vai a Kiev a vedere i musei?

alfonse
Gold 36-50
29/10/2019 | 18:49

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Oggi ho fatto un giretto al Copa 583 e devo dire che raramente ho trovato un centro massaggi cosi ben fornito di belle fighe!
Azzarderei a dire che al momento é il miglior centro di tutta Rio.

Decido di testare la famosa Evelyn di cui tanto bene mi avevano parlato i colleghi @begbie e @massi252000.
Ragazza molto giovane e bella,mulatta con una cascata di capelli ricci,seno normale ma magra con un gran bel cullo.
Molto timida e taciturna,non ha detto una parola né prima ne durante ne dopo l'amplesso.
Negata a fare pompini,si lascia scopare in tutte le posizioni ma appare abbastanza passiva e svogliata.
Voglio pensare di averla beccata in una giornata no o di non esserle andato a genio io perché altrimenti fará poca strada in questo mestiere,soprattutto considerando la concorrenza che c'é qua.

Decisamente meglio mi é andata con Larissa!
Avete presente quando una pro vi piace cosi tanto da risvegliare in voi malsani propositi di capitan salvalatroia?
É proprio quello che mi é successo oggi con Larissa.
Lei é il prototipo di ragazza che piace a me,non tanto alta,morena,capello liscio,viso bellissimo,poche tette e culo spettacolare!
Che dire,ottimo feeling e grande prestazione Gfe,al momento la miglior scopata della vacanza!

alfonse
Gold 36-50
30/10/2019 | 22:55

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Sono appena tornato dalla Wiskeria 65.
Ingresso 30 reais convertibili in
consumazioni.
Sono andato troppo presto,una delle 2 sale era ancora chiusa,apre alle 18.
@begbie,la bianca con l'apparecchio che dicevi non l'ho vista.

Presenti 7-8 ragazze e un solo cliente(io).
L'unica che mi ha colpito é stata Laura,24 enne di Vitoria,mi ha un pó ricordato Larissa del Copa 583:stessa statura,stessa carnagione,stessi capelli,stesso bel culo,un pó meno bella di viso ma due tette rifatte spettacolari.

Mi ero appena seduto che mi si é avvicinata e ha cominciato a farmi mille complimenti,abbiamo iniziato a limonare e mani dappertutto!
Io avevo giá l'arnese in tiro e le altre ragazze ci guardavano e ridevano e ci applaudivano,una scena molto divertente!

A quel punto ho ripensato a una massima che spesso viene ripetuta nella sezione Thailandia,ovvero:scegli chi ti sceglie.
Ho deciso di fare un'ora con lei visto che c'era grande feeling.
Costo 290 reais.

Entrati in stanza ero convinto di fare una sola scopata invece appena finita la prima,subito dopo esserci docciati, me l'ha preso in bocca di nuovo dicendomi che non mi lasciava uscire dalla stanza se non la facevo venire,e cosi é stato.

Finita l'ora siamo tornati nella sala e nel frattempo il locale si era animato,siamo stati ancora un'ora buona a baciarci e a scherzare.

Spesso i Gt che vengono a Rio per la prima volta mi chiedono:ma queste ragazze fingono cosi bene o gli piace davvero scopare?
La risposta é inequivocabile:amano il sesso ancora piú di noi,senza dubbi!
D'altronde non é per questo che amiamo cosi tanto il Brasile?

alfonse
Gold 36-50
01/11/2019 | 14:32

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@Fireblade,sai che non sapreio proprio dirti?non ho mai fatto un capodanno a Rio,io penso che saranno aperte il 31 e chiuse l'1.

Tento di riordinare le idee e recensire la giornata di ieri che é stata da delirio puro,sono a pezzi!

In mattinata conosciuto un ragazzo Italiano al suo primo viaggio a Rio e nel pomeriggio é venuto con me in puttan tour.

Prima tappa ai 2 Club 114 e Club 116 in Rua da Conceição meglio conosciuti come il Bombeirinho.
Baracci supermalfamati con ragazze orripilanti a prezzi da discount,qui infatti si scopa a prezzi a partire da 70 reais...ovviamente non abbiamo consumato,esperienza non per tutti ma simpatica.

Seconda tappa allo Espaço 26 in Praça Monte Castelo 26.
Questo é giá piú bello come posto,locale curato e con una bella atmosfera,presenti una decina di ragazze giovani,la maggior parte in sovrappeso ma un paio di perle c'erano.
Anche qui prezzi popolari,intorno ai 100/150 reais.
Come bar non mi é dispiaciuto.

Terza tappa son tornato alla Wiskeria 65 per rivedere Laura...piú arrapante che mai me la sono trombata di nuovo.
Il mio nuovo amico quando l'ha vista l'ha apprezzata non poco e ha espresso il desiderio di trombarsela anche lui..non male come prima trombata della vacanza!
Oltre a lei c'erano alcune altre ragazze valide:una ex 4×4 che avevo trombato tempo fa,una giovincella molto carina con fisico da modella,2 nere con fisici scolpiti e una biondina piccolina molto carina.

Quarta tappa Mab's e c'era un bel movimento come sempre al giovedi.
Saluto il mio amico,stanchissimo dal viaggio ma felice per il suo primo giorno a Rio.

Nel frattempo al Mabs ho conosciuto un'altro connazionale molto simpatico e decidiamo di andare insieme al Dolce Vita.
Io ero un pó titubante visto che in passato quando ero andato l'avevo sempre trovato vuoto.
Locale piccolino,ingresso 50 reais.
Sará perché era Halloween ma c'era un gran movimento!
Presenti molte delle migliori pro del Mabs e tante che di giorno lavorano alle Thermas.
80% donne e 20% uomini abbiamo passato la serata a ballare,toccare culi e raccattare numeri di telefono,locale pienissimo e atmosfera divertente e festaiola!
Non vorrei dire un'eresia ma potrei definire il Dolce Vita di ieri sera come un'Help in miniatura.
Serata memorabile!

alfonse
Gold 36-50
29/10/2019 | 11:39

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Ieri non avevo impegni quindi mi son fatto un puttan tour in centro..

4×4

Sono andato a controllare come procedono i lavori di ristrutturazione,tutta l'area adiacente il locale é recintata.
Ho parlato col proprietario del negozio che si trova proprio di fronte la therma,lui sostiene che dovrebbero riaprire a metá novembre.

CANCUN

Approfittando della promozione del lunedi in cui non si paga l'ingresso se si fa almeno una stanza sono andato al Cancun.
L'ingresso gli altri giorni sarebbe di 80 reais spendibili in consumazioni.
Prezzi a partire da 250 reais per la mezz'ora a salire.
Come avevo previsto,con la chiusura temporanea del 4×4 molte ragazze che lavoravano la si sono spostate qui.
La therma é molto curata e ben organizzata,purtroppo qui c'é una politica stile Acapulco in cui le ragazze non approcciano e quindi l'atmosfera risulta un pó freddina.
Parecchie ragazze,alcune di buon livello e parecchi clienti.
Chiacchierando con le ex-4×4,esse sostengono che il locale dovrebbe riaprire a dicembre.
Faccio stanza con Debby,anche lei ex 4×4,di Porto Alegre,39 anni e devo dire che pochissime volte ho visto una Sudamericana della sua etá cosi ben tenuta,non dimostra piú di 30 anni.
Alla sera saltuariamente lavora anche al Mabs.
Prestazione da 8 e mezzo,fk profondo,cim con ingoio,promossa e consigliata!

MV30

I postaccio di Rua Mairink Veiga é una thermaccia sgrausa in cui in passato avevo trovato perle incredibili.
Ingresso 10 reais,prezzi a partire da 120 reais 20 minuti a salire.
Leggero rincaro se si sceglie di pagare con la carta.
Presenti una 10 di zoccole di basso livello,bevo un'agua de coco e saluto cordialmente.

502

Delle therme meno blasonate é sicuramente la mia preferita.
Ingresso 10 reais,prezzi a partire da 150 reais la mezz'ora.
Non faccio in tempo a sedermi che vengo violentato da Cris,una milf che avevo conosciuto l'anno scorso ma che non avevo trombato.
Esteticamente non un granché se si escludono le tettone ben rifatte ma come modi di fare direi superlativa,molto porca,molto esibizionista,di quelle che non puoi tirarti indietro.
Oltre a lei c'erano 3 o 4 ragazze piú giovani molto carine.

Direi giretto piú che soddisfacente.

Saró a Rio fino al 6 novembre,se qualche Gt si trova da queste parti mi puó scrivere in privato.

alfonse
Gold 36-50
24/10/2019 | 11:37

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Mengoooooo!!!

Il "mio" Flamengo batte il Gremio e torna in finale di Copa Libertadores,
evento che non si verificava da piú di 20 anni.
Festeggiamenti per strada e euforia incontenibile tra i tifosi rossoneri!

Giretto al Mabs con @massi252000 e @pato77,situazione ideale,meno turisti che ragazze.
In linea di massima sconsiglio di caricare le ragazze in questo bar in quanto qui si concentra la piú alta percentuale di missili di Rio oltre che di una qualitá tutt'altro che elevata.

Spesso anche qui peró si possono trovare delle perle e ieri sera ce n'erano 2.

Alessandra:una delle veterane del locale,nonostante non sia piú giovanissima ha saputo mantenere negli anni un fisico invidiabile,mulatta simpatica e soprattutto una chiavatrice di prima categoria!

Julia:di lei avevo giá parlato in una mia rece del passato,originaria di Salvador de Bahia,é una 25 enne bella e molto brava.
Al pomeriggio lavora all'Eden spa mentre la sera viene al Mabs ad arrotondare,super-consigliata!

alfonse
Gold 36-50
21/10/2019 | 19:34

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Il popolare giornale O Globo riporta la notizia che questa mattina c'é stato un'altro incendio alla Therma 4×4 che pare sia stata distrutta completamente.

Non so se questa notizia sia vera,nei prossimi giorni andró a verificare personalmente.

Nel frattempo é morto anche il pompiere che era ricoverato in ospedale,salgono dunque a 4 le vittime della sciagura.

Non sono state rese note le cause degli incendi ma se davvero c'é stato il secondo incendio in pochi giorni mi viene da pensare che siano di origine dolosa.

Vi aggiorneró nei prossimi giorni se avró notizie.

Gnoccatravels
Admin
24/09/2019 | 18:06

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@Ruoppolo cortesemente non spammare con queste tue frasi senza senso!
Magari una bella rece non farebbe male!
Grazie

alfonse
Gold 36-50
06/08/2019 | 10:47

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Ripensando ai miei viaggi passati mi son reso conto che in questi giorni ricorre il ventennale da quando sono stato per la prima volta a Berlino.
La mia non é una recensione ma un post un pó nostalgico per celebrare questa cittá che tanto mi ha dato in passato e della quale conservo ricordi indelebili,scolpiti nella mia memoria...

Luglio 1999-LOVE PARADE

La Berlino post caduta muro degli anni 90 era una cittá assolutamente elettrizzante,grandi cambiamenti in atto e uno spirito giovane e ambizioso.
Dalla mente visionaria del dj e produttore Dr Motte era nata la Love Parade,un evento musicale senza precedenti in Europa,una specie di Woodstock Europea,un gigantesco carnevale a ritmo di musica techno che dopo le prime edizioni un pó in sordina aveva preso piede sempre di piú richiamando appassionati di musica da tutto il mondo.

L'edizione del 99 rimane negli annali come una delle edizioni piú maestose,c'é chi dice che vi parteciparono un milione di persone!

A livello personale ero un ventenne come tanti alle prese con i primi viaggi all'estero che nell'era pre internet erano vere avventure che affrontavo con l'entusiasmo e un pizzico di incoscenza che é doveroso riscontrare nei piú giovani!

Trovarsi in mezzo a quella marea di giovani fu come venire catapultato in un mondo a sé fatto di edonismo,trasgressione ma anche rispetto,integrazione e una voglia di spensieratezza!
Nessuna fila per entrare,nessun tavolo costoso,nessuna ragazza che guarda imbronciata il proprio smartphone.
Le persone non avevano ancora perso la voglia di fare amicizia!
Le ragazze erano bellissime,alcune vestite con costumi carnevaleschi,altre in costume,altre addirittura in topless e un sole che spaccava le pietre!
La musica rimbombava potente nel cielo di quell'estate di fine anni 90!

Sará stata la birra,il sole ma ho ricordi sfocati di alcuni momenti ma ricordo bene una biondina con gli occhi verdi...uno sguardo,un sorriso,le nostre mani che,ballando si sfiorano e poi quel bacio totalmente inaspettato con quelle emozioni che si provano a quell'etá.
Mi giro ed era sparita,nemmeno le avevo chiesto come si chiamava!
Chissá quanti altri ragazzi avrá baciato quel giorno?!
Spero almeno di essere stato uno dei primi 😂😂.

Tornai da quel primo viaggio a Berlino con un'energia tutta nuova,avevo capito che non mi sarei mai accontentato di una vita normale,forse nel lavoro si ma capii che nel tempo libero dovevo dedicarmi a viaggiare e fare esperienze sempre nuove,solo cosi sarei stato appagato.

Primavera 2000-TRESOR

Il Tresor era il locale di Berlino piú famoso in quegli anni,niente a che vedere con le disco di Ibiza o Miami,per intenderci.
Era piccolo,buio,fumoso...la piú grande espressione di Underground music,era l'anima di Berlino e tutti volevano andare in questo club!

Quella sera il dj Statunitense Josh Wink si era superato con i suoi suoni Acid House uniti a potenti incursioni Techno!
Uscendo dal locale una ragazza si avvicina...hai da accendere?si,mi chiamo Kate...
La pelle olivastra,lunghi capelli lisci neri e gli occhi a mandorla non passavano inosservati!
Sei Thailandese?
No,Vietnamita,mi sono trasferita a Berlino da poco,e tu?
Italiano...posso offrirti la colazione?
Perché no..
Nonostante fossero le 6 del mattino non aveva un capello fuori posto,io mi sentivo abbastanza cotto e leggermente a disagio.
Sei simpatico!
Grazie,sei bellissima!
Sono stanca,vado a dormire,ci scambiamo le mail?ok.

Per un pó di tempo ci siamo scambiati parecchie mail,lei dopo un pó ha ammesso di avere un fidanzato tedesco ma eravamo molto in confidenza e mi aveva fatto capire che comunque 2 botte se le sarebbe fatte dare volentieri,poi io non ho voluto forzare troppo la mano e ci siamo persi,ma quella ragazza non l'ho mai scordata,forse se l'avessi scopata l'avrei dimenticata dopo mezz'ora,a volte rimangono impresse piú le ragazze che non riusciamo ad avere delle altre.

PRIMI ANNI 2000

In quel periodo un mio caro amico si era trasferito a Berlino in cerca di fortuna e spesso andavo a trovarlo,mi aveva presentato anche un paio di ragazze niente male!
Uscivamo,andavamo per locali,era una figata,il piú delle volte andavamo in bianco ma ci divertivamo comunque.
Poi lui tornó in Italia e ora si son perse le tracce.

LUGLIO 2006
CAMPIONI DEL MONDO
CAMPIONI DEL MONDO
CAMPIONI DEL MOMDO

Eh si ragazzi,mi trovavo a Berlino quando l,Italia vinse il suo quarto titolo mondiale e io,da esterofilo convinto che a volte quasi si vergogna di essere Italiano devo dire che in quei giorni ho goduto e andavo in giro a testa alta,per una volta orgoglioso delle mie origini!

La sera della finale la partita la vidi in un bar perché i biglietti costavano un botto!
Ero con un'amico che purtroppo non c'é piú,e,quando 2 anni fa é mancato non ho potuto fare a meno di ripensare a quella sera in cui dovevamo festeggiare!

E come si puó festeggiare degnamente?
Andando a puttane!

Ho sentito parlare di un posto dove si scopa di brutto!
Io:sai dove si trova?
Lui:Aspetta che prendo la cartina,dovrebbe essere qua...mi sembra che si chiami Artemisia,una cosa del genere...
Io:ma é un bordello?
Lui:no,é tipo una spa,c'é la piscina,puoi fare la sauna,si sta in accappatoio..
Io:ma non sará mica un locale gay?guarda che se vuoi pigliarlo in culo ci vai da solo!
Lui:ma quale gay?!é strapieno di fighe!
Io:é mezz'ora che giriamo,mi fanno male i piedi!
Lui:ok,lasciamo perdere,tanto qua non c'é.
Io:andiamo in zona AlexanderPlatz nel condominio dell'altra volta

Era un posto un pó tetro ma dentro ci lavoravano 3 milf tedesche che erano delle maiale assurde...sembrava di stare sul set di un film porno.....ma stó Artemisia.....?

2007-FKK ARTEMIS

Finalmente,dopo varie ricerche ero riuscito a documentarmi su questo posto(non esisteva ancora Gnoccatravels,se no sarebbe stato semplice).
Frei
Korps
Kultur
Spero di averlo scritto giusto.
Ma che cazzo si sono inventati questi tedeschi?sempre avanti una cifra!
Spazzato via il vecchio concetto di bordello dove entravi,sceglievi la ragazza,scopavi e te ne andavi.

Finalmente un posto dove oltre al sesso potevi rilassarti,bere,mangiare,doccia,piscina,sauna,interagire con piú ragazze e con gli altri clienti.
Non era certo la prima volta che andavo a zoccole ma quel giorno fu uno shock in positivo,80-100 ragazze,tutte bellissime,di tutte le nazionalitá e tutte li per darti il massimo piacere!

Ricordo che quel giorno feci 5 stanze con 5 ragazze tutte di nazionalitá diverse,rai 1,rai 2,limoni,sborrate ovunque,nessuna richiesta di extra a pagamento,tutte prestazioni Gfe e Pse..un paradiso!

Da quel giorno andare a Pay non sarebbe stato piú lo stesso e divenni un FKK dipendente,decine di viaggi a Berlino e Francoforte(Palace,Oase,World)..
Una bengodi della figa fino al 2013,quando lentamente comiciarono a peggiorare le cose,con le Rumene che presero il sopravvento e la nuova legge sul pompino coperto.

ARTEMIS rimane l'Fkk che mi ha dato piú soddisfazioni e magari prima o poi ci torneró anche se temo che la magia di quegli anni sará irripetibile!

GIUGNO 2017

Su Date in Asia avevo conosciuto una ragazza filippina,non una Top Model ma senza dubbio una bella ragazza.
Da qualche anno si era trasferita a Helsinki per lavoro e dopo aver chattato per circa un mese avevo voglia di incontrarla ma vedendo i costi di una trasferta in Finlandia senza peraltro avere la certezza che me l'avrebbe data mi avevano fatto desistere.

A quel punto le proposi di incontrarci a metá strada e visto che i voli da Helsinki per Berlino costavano poco e la ragazza accettó con entusiasmo!

Prenotai un hotel,ovviamente camera matrimoniale,era in trappola!

Giunto a Berlino era giá in hotel che mi aspettava...sorriso bellissimo,poche tette ma un culetto niente male.

Passammo tre giorni tra gite,monumenti e musei di giorno(2 coglioni)e tante scopate di notte!

Era molto timida a letto,sembrava quasi alle prime esperienze e questa cosa mi arrapava molto!

Ancora una volta Berlino era stata una grande alleata e mi aveva fatto concludere la minivacanza nel migliore dei modi.

Bene,il post si conclude qui,spero di non avervi annoiati ma mi sembrava doveroso ringraziare questa cittá per me cosi significativa.

W la topa!

neeskens
Silver
17/05/2019 | 17:38

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Premetto che quella seguente sara' qualcosa di piu' di una recensione.Saranno incluse sensazioni e pensieri del tutto personali : chi non avra' tempo o voglia di leggerla e' dunque avvisato poiche' non mi limitero' alla fredda cronaca"; Week end di meta' maggio che promette bene. Se non dal punto di vista metereologico dato il faticoso avvicinarsi della primavera di questo strambo 2019,almeno dal punto di vista logistico .La lontananza da ponti festivi,la contemporanea adunata nazionale degli alpini in quel di Milano(con molti colleghi impegnati sul fronte) e il periodo di ramadan dei nostri amici di fede musulmana dovrebbero essere fattori utili alla causa di poco affollamento nei vari luoghi adatti al genere sesso/relax. La gita iniziera' viceversa con un forfait all'ultimo del mio fedele compagno di viaggio;Non riusciro' ad effettuare un cambio in corso e mi tocchera' viaggiare da solo. Prendo possesso del mio Hotel nelle vicinanze di Karlsruhe nella mattina di un nebuloso sabato . Ora il dilemma numero1: Shark a Darmstadt o Paradise a Stuttgart ? sono equidistanti ,un po' di km forse in piu' per lo Shark.Nella mia unica e datata visita in questo locale non ne ero rimasto entusiasta; il meteo poi non concilia per nulla ad un pomeriggio all'aperto e lo Shark non lo ricordo granche' bello dentro per cui dopo breve riflessione parto alla volta del Paradise che conosco viceversa piuttosto bene.. Sono da poco trascorse le undici e sotto una insistente pioggerella entro al Paradise aspettandomi il vuoto pressoche' totale.Varco la soglia del locale ed invece sento gia' in sottofondo un allegro chiacchiericcio provenire dagli spogliatoi maschili.MI dirigo in sala svestizione e il chiacchiericcio prende forma nella sostanza di un gruppo di nostri connazionali che visibilmente eccitati si lanciano a canzoncine e battute assortite.. Prendo possesso della mia "tunica da lavoro"ed entro nel locale.Primo inventario ad occhio: una decina di ragazze almeno il doppio di orsetti affamati di miele.Mi fiondo in zona refettorio per calmare i bollori del mio stomaco a digiuno dalla sera prima . Non un grande buffet messo a disposizione ma ci si accontenta.Mentre addento il mio primo pretzel condito da insalata mista noto una deliziosa figura sorridermi.. Il mio primo approccio al mio ritorno al Paradise reca le sembianze di Katerina,giovane donzella acqua e sapone proveniente da Praha,al suo secondo giorno di lavoro in loco.Scambiamo qualche battuta in modo amichevole e poi mi saluta invitandomi a raggiungerla in una determinata zona del locale.Il mio minitour comincia bene penso,fagocitando il resto del piatto.. breve tappa ai bagni per rinfrescata e un veloce uso di colluttorio e via alla ricerca di nemo..opps Katerina.La trovo nella zona indicata adiacente la massage room con un dolce sorriso di benvenuto.La sorprendo con qualche parola nella sua lingua madre ,eredita' acquisita dopo molti viaggi nel suo bel paese in gioventu'.Vista ora da vicino fa un bell'effetto.. castana carina di occhi chiari,24 enne della capitale Ceca.fisico longilineo,abbronzato con una belle terza naturale come gradito optional.Sorriso ed espressione dolci. ancora qualche accenno di acne sulla pelle del viso a confermarne la tenera eta'.Dopo qualche frase di circostanza ed un velato sfioramento al rigonfiamento del mio accapatoio in zona inguinale finalmente si parla di "affari". Inutile aggiungere che diventero' immediamente il suo primo cliente di giornata.La contrattazione prevede doppia urbana per servizio all inclusive fatta eccezione rai2.Una volta in camera di sola carne vestiti si va a cominciare. La limonata promessa ed immaginata con enfasi dal sottoscritto,si limitera' ad uno sfioramento delle sue belle labbra e la punta della sua linguetta appena accennata.Provo allora a baciarle il corpo e registro una certa velata riluttanza da parte sua..passera' infatti poco dopo ad buon bbj anche qui ahime' di breve durata e sempre con accelerazione da parte sua a fondo pedale.. non sono uno da tumpf tumpf senza posa.. mi piace anche un po' giocare e quando avverto poca voglia della controparte un po' mi smoscio.. comunque portera' a termine la sua missione in 15 minuti secchi alla prima posizione goduta,un missionario a cui ho accesso al suo bel seno e alla sensuale bocca sempre socchiusa. La prima e'andata pensando e sperando in meglio.La congedo con un bacio sulle guance dato che mi gira il capo al momento. 100 euro che non valgono un servizio da 100 euro. fesso io o povero illuso mettiamola come volete.Nuovo passaggio in refettorio dove mji faccio fare un paio di uova strapazzate dal cuoco di turno.Il locale si e' ulteriormente affollato dal popolo dello stivale.. Ora sento parlare nei piu' svariati dialetti ma che caspita succede? Frühlingsfest 2019 ecco la risposta rivelatami da un ragazzo di Torino conosciuto in loco.Ossia festa della birra primaverile in quel di Stoccarda. Gli italiani accorrono a gruppi di 6-8 persone affollando i locali del paradise.Sento addirittura parlare in sardo..non mi era mai accaduto in un posto del genere.Morale della favola alle 14 di un grigio sabato di maggio 2/3 delle persone presenti sono di sesso maschile prevalentemente in arrivo dal nostro amato stivale.. Yuppy! averlo saputo mi sarei fermato a Lugano.Inutile aggiungere che il locale di elegante meretricio diverra' una allegra caciarata . La prendo con filosofia ormai ero li.Dormicchio e mi risveglio con il fratellino desideroso di attenzioni.Tale Nora proveniete dalla Bulgaria si presenta al mio cospetto poco dopo.Viso da porcella carina due tette notevoli visiblmente rifatte.Non granche ' nella condotta delle trattative decido di testarla alla canonica cifra base di 50 cucuzze apportando eventualmente variazioni di sorta nel caso di buona soddisdfazione. Nessuna decisione in tal senso poteva essere migliore; ridotta ai minimi termini la conversazione e la sensualita' Nora sfoderera' uno dei peggio bj ricevuti in carriera in un fkk.Provo a testarle le tette e avverto chiaramente la protesi ballarle dentro..soltanto il mio corposo arrettato mi aiutera' a concludere la rivedibile e non memorabile esperienza del suo incontro anche in questo caso con premura mac 10 incorporata.Non mi sforzero' neppure dandole un bacetto questa volta allungandole un fratello cinquantello con sufficienza.. solamente in medicine i soldi avrebbero avuto peggior destinazione. Ore 17.Il pomeriggio si anima con l'arrivo di nuove ragazze a fare da contraltare al cospicuo numero di orsi.Livello medio estetico delle ragazze accettabile.Per mio parere nessuna top, almeno una 20ina carine ,6/7 ne carne ne pesce 3-4 imbarazzanti.il lavoro non manchera' quasi ad alcuna di esse data la folta presenza di allupati maschietti.. il pomeriggio scivola via senza acuti: mi concedero' un massaggio con la deliziosa e simpatica signora tedesca presente in loco ed addetta al caso.Quindi bagno turco e sauna docce alternata a frequenti sortite in zona abbeveraggio.Bivaccando nel salone centrale con un occhio rivolto alla bundes nel maxischermo noto il pigro viavai di 2 donzelle dotate di airbag naturali e grandi di buona fattura.Una delle due(chiedo venia ma nn ricordo il nome) mi si avvicina e attacca discorso.. piuttosto piacente ,simpatica romena di Brasov mi offre il solito full service con pompa cabrio dietro al solito centone come compenso.. da cosa sostanzialmete differenziasse il servizio full optional dal cinquantello base non sapra' rispondermi.Memore della precedente scadente performances propendo per la tariffa base con la solita variante a seguire nel caso mi fossi divertito.. una volta in camera viene meno da subito la simpatia e diverra' piuttosto apatica.Mi invita solertememte a sdraiarmi sul giaciglio (cosa che non mi fa impazzire perche' preferirei qualche preliminare a bordo letto)e mi si pone sopra con tutte la sua grazie.Ciuccio e strapazzo di coccole quelle due mammelle degne di nota mentre lei si occupa di irrigidire il mio fratellino che non si fa pregare: non perde tempo e incapucciato parte con un bj non memorabile anche qui con ciucciata di 60 secondi netti.. provo a chiederle il 69 ma seccamente seppure cortesemente rifiuta. si va in cavalleria con 2 posizioni che mi conducono in porto nel giro di pochi minuti.. nessun sorriso ne commento extra con la persona spiritosa di prima evaporata come un cubetto di ghiaccio al sole di luglio. Ci salutiamo con educazione.A mai piu'.. Ora ll pomeriggio volge al termine la situazione generale non e' signficativamente migliorata. Piu' orsi ad affollare il Paradise,qualche gazzella a provare a ridurne il gap numerico. il livello estetico non avra' ulteriori picchi cosicche' propendo per un ultimo giro di perlustrazione in giro dopo una mangiata a cena.Ci si prende a sportellale per accedere alla corte dei due cuochi(o pseudotali) che razionano i viveri per la cena.Una bistecca con patatine e purea.Non osero' farne il bis data la lunga fila formatasi dopo di me.nuovamente sui divani del salone centrale vengo abbordato da un altra pettoruta interlocutrice: Sofia anch'essa romulena molto somigliante alla precedente pare a prima impressione piu' genuina..promette x 100 un servizio condito da fkk bbj e chavas con la possibilita' di poter giocare con le sue belle bocce naturali senza premura.Stavolta sara' una promessa mantenuta. buon servizio suffragato da limonata e bbj senza posa e buona tecnica. i 100 euro prenderanno stavolta la sua rotta senza troppi rimpianti.. alle 19,30 ripongo armi e bagagli e saluto Il Paradise con sua allegra combriccola di italiani allupati e ragazze di non eccelsa figura estetica ne tantomeno di grande bravura nel mestiere.I locali sono stati presi ormai d'assalto da vari avventori che continuano ad entrare facendomi allietare della scelta effettuata.Una volta in auto mi dirigo verso l'hotel e sul tragitto scorgo tale locale: https://www.safari-pforzheim.de/ . Fratello moolto minore degli altri Safari presenti a Stoccarda ed Ulm.offre un poco impegnativo tariffario d'entrata(30 carte)a fronte presubilmente del nulla dal punto di vista dei servizi ma di altrettanta scarsa concorrenza allupata e verosimimente attratta da locali piu' grandi e ricchi di fauna.In questo ultimo senso non sbagliero' la mia valutazione; il locale,davvero squallido da ogni punto di vista vede a referto 3 uomini e 4 donne alle ore 20,30 del sabato sera.Aleggia nell'aria un atmosfera tra lo scazzato e l'imbarazzato per fortuna parzialmente distolta da una buona musica disco in sottofondo.MI smutando e ripongo vestiti e denari nell'apposito minuscolo armadietto e mi faccio coraggio ad entrare; due panzuti teutonici che pigramente sorseggiano la loro bibita,un altro tizio anzianotto vestito da scaricatore di porto ad armeggiare alla macchinetta videopoker sita in un angolo dell'angusto locale.Saranno si e no 100 mg tutto compreso tra sauna docce e bar con un paio di divanetti sparsi.Imbarazzato ma neanche troppo mi calo nell'atmosfera del posto sotto lo sguardo di due dame di compagnia.Una avra ' sui 50 ,turca panza e culo in bella vista e un paio di zinne cadenti e piccole.L'altra seduta su di uno sgabello ad osservarmi e' carina,giovane, che non avrebbe sfigurato al Paradise nella mediocrita' estetica generale delle ragazze presenti la' in questa mia ultima visita.Ovviamente mi si avvicina la cessa che respingo al mittente da subito.Per la socia carina dovro' attendere un po.Nonostante i reciproci sguardi saro' io ad avere il piglio di andare a conoscerla dato che lei rimarra' ferma sullo sgabello di ordinanza.Brunetta dagli occhi verdi,bel fisico con una seconda piena.Romana-romulena(papa' della capitale e mamma nativa dei carpazi)parla un buon italiano e scambiamo qualche battuta.Per 50 ci sarebbe il classico servizio del posto che prevede bbj e fuck.Se si vuole anche fk carezze e palpate generali.Candidamente mi confessa che la maggior parte degli avventori in loco non e' interessato a queste ultime due opzioni preferendo andare subito al sodo.. vorrei provare ma alla fine decido di attendere.Lei seppure carina e gentile rimane sulle sue e non fa molto per provocare "l'homo erecticus" presente in me limitandosi ad un sorriso di circostanza.Decido allora di abbeverami in zona bar e con la mia coca on the rocks in mano espoloro il resto della minuscola alcova,che prevede una piccola sauna,un bagno turco(non funzionante) ed una sorta di sgabuzzino adibito a Pornokino ; dentro vi trovero' un'altra delle ragazze sdraiata sul logoro divanetto completamente assopita e con un leggero russare che mi fa scappare una risatina.. ma dove cazzo sono capitato? .. mi dirigo negli spogliatoi pronto a lasciare il non irrinunciabile locale in questione.. e' rimasto in pista il tizio alle macchinette slot completamente dedito alla causa e la ragazza romana/romulena sul solito sgabello che mi guarda con espressione interrogativa.. non vi e' piu' traccia degli altri due avventori prima incontrati o di altre girls.Quando esco alle 21,30 di un freddo sabato sera mi lascio un fkk che denominare cosi e' un eufemismo pieno di tre operatrici di cui una dormiente e una turca improponibile anche alla zona del porto di Genova oltre che al giocatore incallito.Punto il muso della mia auto verso Karlsruhe ed il mio Hotel posto a ridosso del centro.Provero' a fare un abbozzo di serata ma complice il meteo ancora peggiorato(pioggia a raffica e vento gelido) ed una inevitabile stanchezza mi ritiro molto presto a nanna.La mattina seguente,domenica mi sveglio ringalluzzito e riposato.Ora per completare la missione devo andare a provare il Flamingo Island a Ettlingen : https://www.fkk-flamingo-island.de/it/ che mancava alla mia personalissima collezione di locali sui generis.La domenica si sa,e' poco propizia a questo genere di svago e non mi attendo molto..Decido di pranzare nelle ridente localita' in questione(a proposito Ettlingen e' davvero carina ) e verso le 14,30 debutto al Flamingo. 45 carte prezzo d'entrata di domenica comprensivo di cibarie abbeveraggi e vari servizi della struttura.Posto in zona industriale esternamente e' davvero bruttino.Una volta dentro seppur senza un impronta di imponente bellezza e' invece un locale competitivo con una bella zona adibita a discobar e un altra adiacente area relax con sauna,bagno turco e piscina su di un piano rialzato.Atmosfera rilassata da parti di clienti in buona parte habitue',e dalle ragazze.Zona ristorante molto bella e curata con cibo variegato e presente senza parsimonia.. ho fatto realmente una bella mangiata.. zuppe,insalate carne polpette uova e dolci a gogo.. in buona sostanza la struttura da dei punti a molti fkk da me visitari Samya di Koln incluso.Capitolo ragazze. Presenti numericamente una decina e altrettanti orsi.LIvello estetico soddisfacente e comunque mediamente non lontano da quello mostrato al Pardise il giorno prima.Il tempo di acclimatarmi e noto Aisha e le sue grandi e polpose mammelle.. 30 anni sguardo da porca capelli nero a caschetto bel fisico.Originiaria di Costanza mi abborda con spiccata maialaggine e invita a seguirla in room.Nota a margine le camere non sono un granche' come grandezza ed arredamento.Elenca il menu' che prevede per VU urbana bbk fk e fuck.Nessun accenno al divieto nonostante in molte zone del Flamingo siano appesi cartelli con lo stesso chiaramente esposto.Aisha si confermera' una bella porcella finalmente in linea con quello che dovrebbe essere il servizio reso in questo genere di luoghi.. chiudero' la sessione soddisfatto facendomi cavalcare in modo da potere avere accesso al suo generoso decolte' assolutamente naturale.. Saldato il conto alla mia gentile fornitrice di fuck mi dirigo in zona refettorio dopo la solita doccia di ordinanza.. il pomeriggio scivolera' via senza grande stress.. sauna relax mangiare e bere.. le ragazze numericamente aumenteranno fino a 12 esemplari a fronte di un medesimo numero di maschietti..un paio di loro proveranno a dirigere il mio pecunio alla loro causa senza successo,ma in maniera molto educata e mai invadente .Sto infatti puntando una girl di rosso capelli che ha un consistente andirivieni dalle camere.Facendo 1+1 sono quasi certo offra un bel servizio.Esteticamente non e' il massimo; alta 1,60(ma con i trampoli che indossano son tutte giraffe)fisico snello ed abbronzato con una seconda di seno.Di viso non e' troppo carina ma ha un qualcosa che mi attrae..la invito ad abbordarmi.. inizia con un buon inglese a parlare e parlare.. proveniente da una sperduta localita' nel centro delle Bulgaria lavora da circa 2 anni al Flamingo.Prima stava a Frankfurt ma, parole sue,la trovava troppo caotica.MI confida di non essere fidanzata proprio con l'obbiettivo di devolvere tutta se stessa alla causa del lavoro che svolge,onde evitare distrazioni e menate dal possibile fidanzato di turno.Quando avra' raggranellato abbastanza soldini lascera',almeno questo afferma.. non e' troppo seducente ma sembra gentile e alla mano e decido di provarla.in camera le mie sensazioni troveranno positivo riscontro. Il rapporto consumato senza premura rientra nei canoni della cosidetta "Girlfriend experiences". Ci baciamo e limoniamo come fidanzatni procurandoci piacere a vicenda. La bagnetta rilasciata sul lenzuolo in camera confermera' che anche a lei tutto sommato non sia dispiaciuto... ottimo bbj e fuck.. finiamo abbracciati. 50 euro non uno in piu' finiscono nelle sue tasche..Verso le 19 la serata prende ad animarsi nonostante il locale continui ad essere semideserto.Girano molte bottiglie di champagne tra i clienti d'eccezione ed alcune ragazze piu' carine.Senza significativi nuovi arrivi preparo la mia uscita.Dedico la mia ultima sborrata alla bulgarina gia' testata,anche stavolta con estremo piacere e la canonica vu. Extra cim e rai2 di cui non usufruiro'. . ritorno all'hotel facendomi l'ultimo giro in serata a Karslruhe centro stavolta finalmente sotto un sole che saluta il giorno all'orizzonte.. Ed ora un piccolo un piccolo bilancio sugli fkk visitati; tralasciando l'imbarazzente Safari di Pforzheim che senza ombra di dubbio finisce all'ultimo posto della lista di tutti i suoi concorrenti antecedentemente visitati.Il Paradise sempre un bel posto come servizi e struttura a parte la penuria di cibaria registrata nelle mie ultime sortite in loco.Ragazze almeno in quest'ultima gita, di livello piu' modesto cosi come il loro servizio base che tende sempre al rialzo senza un'effettivo beneficio.Va precisato che andrebbe visitato possibilmente in periodi meno affollati.. ideale in autunno(lontano dalla Cannstatter beer) o in primavera.Il Flamingo Islands mi ha sorpreso positivamente nonostante la giornata tutt'altro che felice in cui lo visitato..locale a misura d'uomo non grande ma neppure piccolo: con il bel tempo acquista ancora di piu' con la zona scoperta che putroppo non ho avuto modo di sfruttare.. ragazze: Come ipotizzato dato la prevalenza di indigeni molto piu' rilassate e ben disposte che da altre parti;Il cinquantello in questo senso e' ancora apprezzato.Buon cibo e buoni servizi. Certo non vale la pena andarci apposta questo va precisato,ma se si e' in zona non lo trascurerei..Infine chiudo con le mie riflessioni assolutamente personali e non intenzionate a ledere sensibilita' e morale di alcuno.. Sono stato tra i primi pionieri a conoscere questo tipo di sollazzo oramai quasi 15 anni fa.Ne sono rimasto a dir poco ammaliato e quando possibile sono tornato a frequentarli nell'arco del tempo.Hanno riempito molti dei miei sogni e della mia fantasie .Purtroppo e lo affermo non senza rammarico,quel mondo che conoscevo si e' lentamente modificato..non necessariamente in peggio ma sicuramente in una direzione del tutto opposta a quelle che conobbi ed mi entro' dentro in modo viscerale : lo so penserete,hai scoperto l'acqua calda.. La legge pro-condom nei bj ha del tutto disfatto quell'aria di sottile complicita' presente nell'aria del fkk.. prima era possibile "assaggiare la merce" prima di andare a consumare.. magari facendosi stuzzicare e dovere su divanetti con bbj e segoni tirati senza preavviso dalla girls di turno..oppure gettare un occhiata furtiva alla stessa impegnata con un collega vedendone gia lo stile e le capacita' "oratorie" durante l'opera..Ora si viene abbordati come il classico contact-bar e si va a scatola chiusa,ad intuito e molto molto culo.. certo esistono le fidelizzate ma io non sono del gusto di spararmi 1000 km a volta per trombarmi sempre la stessa.Per di piu' le generazioni di donne dell'amore che conoscevo si e' esaurita e le nuove leve,seppure belle hanno a mio avviso meno "classe " per interagire con noi attempati consumatori di illusioni.. o forse sono io ad essere invecchiato ed essere trattato come rimba.Nonostante non sia un uomo da buttare in nessun senso.Non mi garba oltremodo dovere andare a caccia di 20enni di bell'aspetto ma di poca professionalita'.Non mi piace mendicare sesso.Pago per ricevere piacere non per farmi buggerare o farmi dare il contentino.Certo L'fkk rimame a tutti gli effetti il miiglior compromesso tra sesso e divertimento ma doversi sbattere oltremodo per gente come me non libera,per andare a raccogliere performances che troveresti da qualsiasi sguattera in appartamento rende la cosa molto meno attraente.Quindi ringraziandovi la lettura di questa sorta di reportage vi saluto definitivamente.. cala il sipario sul mondo del fkk almeno per quel che concerne il sottoscritto. buone ciulate forever!

direttoredf
Newbie 51-100
31/03/2019 | 14:03

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bene, anche a pagare 500 euro ad una escort a dubai ti puo' rispondere', "500,00 euro pagale a mammeta" perche' lei guadagna 2000 euro a notte! cio' non vuol dire che sono tutti babbi natale

importante: io non scrivo qui per fare contenti certe utenti, scrivo x scrivere una opinione, ci siamo
e non mi interessano le ideologie di altra gente, questa o quell'altra

bene, allora scrivero' una seconda valutazione anche sul forum inglese..., poi volendo c'e' anche blogspot, poi la pagina facebook e tanto altro... mannaggia poi ci sara'0 a correre tanto x ribattere sempre qualche cosa

anzi aggiungo che l'impressione che mi ha dato la sharks come locale e' che e' un missilodromo totale, mai visto niente del genere, adirittura quel posto che si chiama bar oceano e' meglio,
e che di certo non e' di buona reputazione

Zest
Silver
22/03/2019 | 15:57

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-Where the street have no name….
-Take the risk and fail is not a failure.
Real failure is to fear taking any risk……

Le valigie erano quasi tutte pronti, idem gli scatoloni, che da li a poco lo shipping agency sarebbe venuto a prenderseli per poi spedirli via, il piu' lontano possibile da qui.... quando mi accorsi di una scatoletta tra le mie cose, era li che tenevo segretamente tutti i miei biglietti da visita dei localacci, che durante la mia permanenza qui a Dongguan, custodivo gelosamente, con tanto di voti e sigle di cui per ognuna di loro mi ero fatto un bel memorandum.

Correva l’anno 2014, la mia grande esperienza cinese stave volgendo al termine, in quel di Dongguan ne avevo combinate di tutti i colori , vivere nel piu’ grande troidromo del pianeta penso che solo pochi eletti o fortunati che abbiano vissuto li quel periodo possano realmente capire di cosa sto parlando, perche’ anche se scriverlo, raccontarlo con tanto di foto, possa anche trasmettere ai piu’ che hanno una buona fantasia di immedesimarsi nei racconti che uno legge, non sara’ mai lo stesso che provare a viverli di persona e vedere le cose con i tuoi occhi.

Dongguan posso dirlo ad alta Voce, mi svergino’ completamente, nessun posto all’infuori di lei mi ha fatto vivere tanta tanta trasgressione all’ennesima potenza come questa citta’ mi ha dato di tutto e di piu’ a livello sessuale, mangiavo sesso 24 ore al giorno, da tutte le parti, in continuazione, certo anche quello ha un suo costo e anche carissimo direi, non e’ un posto da sodini ne da un cappuccino alla piazzetta del paese, qua i soldi volavano via che era un piacere, solo saper di vivere in un posto con la piu’ alta densita’ di puttane in tutto il mondo, ti sentivi al centro dell’universo e prenderti tutto quello che volevi. Ma come tutte le cose belle e pazze, a volte hanno una fine, sempre nello stesso anno nel febbraio del 2014 ci fu un crackdown di proporzioni bibliche che mise in ginocchio la citta’ la chiusura totale e forzata, di tutti i bordelli, bordellini, KTV, barbershop, saune massage e Hotels, dove operavano piu’ di un milione di puttane.

Il giocattolo improvvisamente si ruppe, e cosi’ tutti gli abitanti della citta’ si trovarono da un giorno all’altro smarriti, imprenditori, affaristi, papponi, puttane e clienti. Per giorni e giorni le tv cinesi , compresa la CNN e BBC mandarono in onda le immagini di quanto successe a Dongguan , da li capii quanto era diventato serio il problema e di dominio pubblico per la quale Dongguan si merito’ sul campo I galloni di capitale del sesso mondiale .
La mia fidanzatina cinese con la quale avevo un ottimo rapporto, altolocata dell’alta borghesia cinese, non sapeva di questa mia "doppia vita", ovviamente, anche perche’ ero sempre presente nei suoi confronti, non ci facevo mai mancare nulla, e lo stesso lei nei miei confronti, cosi’ appunto in quel caldo afoso Agosto del 2014 mi convinse a seguirla in Australia e ricominciare un nuovo cammino…

Lasciai il mio lavoro pagato bene, ci organizzammo le settimane antecedenti alla partenza per sistemare le nostre faccende, e chiudere i contratti della nostra casa, I conti bancari, le mie retribuzioni lavorative, scatole e scatoloni, valigie et quant’altro, ci imbarcammo su un volo della Singapore Airlines destinazione Hong Kong e poi da li a Singapore e da li ancora diretti ad Adelaide, la nuova nostra casa.
Il viaggio fu lungo e stressante, seppur abitando sempre qui in Asia in Cina, la distanza era sempre notevole, ci vollero’ 10 ore circa prima di atterrare nell’emisfero australiano, era cosi’ come me lo immaginavo , stupendo, bellissimo, da rimanere a bocca aperta, mai visto un paese cosi tanto pulito e fresco, qua si respira aria di nuovo e candido, la senti la sua verginita’, niente di vecchio, perfino i suoi abitanti sono tutti giovani, le sue citta’ sono giovani, le sue strade sono giovani, qui e’ tutto nuovo, immensamente grande, fin troppo direi.

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La nostra base fu Adelaide, la scelta era data dal fatto che la mia fidanzata voleva stare anche vicino a sua figlia che frequentava l’Universita’ di medicina (la mia ex con un divorzio alle spalle come il sottoscritto) , I primi giorni ci arrangiammo nella sua vecchia casa di proprieta’ che anni prima aveva acquistato insieme al suo ex marito cinese ai tempi di quando vivevano insieme li, poi a seguito del divorzio lei se ne ritorno’ in Cina dove per circostanze casuali avvenne la nostra conoscenza.

Decisi di fare questa insana follia, mollare quello che avevo in Cina e partire insieme a lei per l’ignoto per un qualcosa che non sapevo nemmeno cosa aspettarmi ne da dove cominciare, ma a volte ci vogliono questi ingredienti per alimentare le nostre quotidianita’, quel pizzico di sale, che ci da il senso alle nostre vite, che non la solita routine , schematizzata, e per la quale vale la pena di vivere. Settimane dopo, quella casa fu’ venduta, e con il suo ex marito si divisero in parti uguale la somma della vendita, lei si ritrovo’ un bel malloppo in mano, oltre 500 mila dollari australiani, che intelligentemente li blocco’ in banca perche’ bisognava pianificare per bene il da farsi e come reinvestirli.

Partii con una base di 70 mila dollari americani, una parte di risparmi che avevo accumulato durante il mio lavoro in Cina, pensai che erano sufficienti per campare almeno un anno fin’tanto non si era trovato una sistemazione lavorativa , o perlomeno decidere effettivamente cosa fare se rimanere li permanentemente , oppure stare solo 1 anno , e cosi’ i primi giorni lei mi fece da tour leader, mi portava in giro a vedere Adelaide, e i suoi dintorni, una citta’ moderna, con ampi spazi, strade larghe e pulite, tanto verde , un bel centro pedonale di tutto rispetto con centri commerciali, e negozi e locali di ogni tipo, un suo distretto finanziario fatto di grattacieli a specchio, le sue fontane, la citta’ presentava anche una parte antica con palazzi stile far west old fashion rivisitati in chiave moderna, faceva molto kitch…
In quei primi giorni si girava con un Toyota preso in affitto, nelle citta’ grandi australiane bisogna per forza essere motorizzati, che sia auto o moto fa niente, perche’ qui le distanze sono enormi, ed essendo non piu’ tanto giovane ne un tipo hippy save the green, la bicicletta era l’ultimo dei miei pensieri.

I trasporti pubblici seppur nuovi ed efficienti costano parecchio e poi comunque sei sempre limitato, nel muoverti.
Le prime settimane trascorrevano all’insegna del trovare casa, nell’acquisto di una macchina e sopratutto sfogliavamo tutti i giornali e internet sulla vendita real estate di immobili privati ad uso abitativo e in taluni casi si faceva visita pure in varie agenzie immobiliari dove avevamo preso un infinita’ di info. Giravamo dalla mattina alla sera i concessionari di auto, perche’, non si poteva andare ad affittare all’infinito un mezzo che per noi era di vitale importanza nei nostri spostamenti.

Qualcuno potra’ pensare che trasferirsi in un paese nuovo sia roba da ragazzi, ma non e’ cosi, ci vuole organizzazione, ma tanta direi, le cose bisogna pianificarle a dovere, sono finiti da un pezzo i tempi che si partiva con la valigia di cartone e lo spago e due spicci in tasca, per far fronte alle prime necessita’ ci vuole anche un ingente capitale da investire, la casa, l’auto, il business da mettere in piedi, insomma per chi sa di cosa sto parlando penso abbiate capito il senso del discorso, poi se lo fai in un paese come l’Australia dove la vita e’ abbastanza cara a parte la benzina e direi forse anche il cibo, per il resto, tutto ha un suo costo e non di poco direi.

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Il primo importante acquisto fu un bellissimo Mercedes CLK 2.8 Avantgarde, blu notte, una vera sciccheria.
Potra’ essere banale e superficiale, ma ci sentimmo sollevati ora nell’affrontare questo nuovo percorso insieme, la nostra macchina ci permetteva di essere ora finalmente liberi e di spostarci senza nessun problema, infatti dopo nemmeno 2 mesi avevamo gia casa nostra, trovata tramite un agenzia immobiliare , una bella villetta di 150 metri quadri calpestabili, con parcheggio incluso e garage coperto. Nuova di zecca, 3 camere da letto, 2 bagni, salone e cucina, , nel salone c’era una bella vetrata con ante scorrevoli, dove si affacciava un bel giardino privato recintato , li si poteva fare anche il classico BBQ australiano, oppure prendersi il sole , in seguito comprammo sdraio e gazebo , avevamo fatto di quel giardino una sorta di ambient lounge, peccato solo che non aveva la piscina altrimenti sarebbe stato perfetto….
La maggiorparte dei proprietari di case preferiscono affittarle con contratti minimo di 6 mesi o 1 anno, con 3 mesi anticipati piu cauzione, le spese di utenze, luce, gas e acqua e internet wifi sono a parte.

Ma ci sono casi che un proprietario possa affittare casa sua anche per qualche giorno o settimana, come spesso accade su airnb , ma per il tipo di casa che volevamo noi, il discorso cambia, stipulammo un contratto di 1 anno, ma con pagamenti mensili, la cifra era di 450 dollari alla settimana, (si qua fanno i conteggi per settimana che non ho ancora capito perche’) pero’ si pagava ogni mese, quindi erano 1800 dollari al mese di affitto, avevamo calcolato che con circa 22mila dollari annui solo per la casa ci si poteva stare dentro, e vedere da qui a un anno quali progetti si era portati in cantiere, e se ne valeva la pena un domani acquistare pure la casa, dove qui nemmeno costano poco.
La casa era gia arredata di tutto, ma proprio full furniture, comprammo solo biancheria per i letti, copri materasso, lenzuola, piumoni, plaids, cuscini e copri cuscini, e poi alcune cose di cucina, roba di utensileria varia, ma per il resto non mancava nulla, ah anche il BBQ comprammo, quello che c’era qui in precedenza era vecchio arruginito e nemmeno mi piaceva.

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Avevamo la macchina, la casa, lei era vicino a sua figlia che in settimana dormiva nel campus dell’Universita’ mentre i fine settimana ritornava a casa dalla madre, le avevamo organizzato bene anche la sua cameretta come piaceva a lei, la figlia un poco viziatella, per il tenore di vita che I genitori sin da piccola l’avevano abituata, ma lei contraccambiava con lo studio, voti alti e molto diligente nello studio, c’era solo un piccolo particolare che la madre non accettava, la figlia era lesbica, le piacevano solo le donne, sua mamma aveva sempre sognato un giorno che la figlia le regalasse dei nipotini e avesse anche un bravo marito, ma la natura ha voluto decidere diversamente, ogni tanto nel weekend la figlia si presentava con qualche sua amica, e si rinchiudeva nella sua camera, diciamo che anche quando veniva a stare da noi il fine settimana era come se non esistesse, chiusa in camera tutto il giorno e si faceva vedere solo quando bisognava cenare, per poi ritornarsene in camera sua di nuovo, egoisticamente parlando non mi dispiaceva nemmeno questo suo modo di fare, ognuno si faceva i cazzi suoi come si suol dire….

I rapporti tra madre e figlia non erano molto vicini, per la mia ex questo era un problema e non di poco, in fin dei conti se avevamo deciso di trasferirci in Australia era anche per il fatto che lei volesse riprendere i rapporti con la figlia, pero’ avevo la sensazione ’ che il loro rapporto si basasse piu’ in una sorta di amicizia piuttosto che di madre e figlia. Anche le loro conversazioni erano molto stringate, io non ho mai capito se anche davanti a me avessero mai parlato anche una volta solo negativamente nei miei confronti, anche perche’ tra di loro si parlavano solo in cinese, si poi la mia ex mi traduceva il sunto dei discorsi, ma la verita’ mai la sapremo….

Dopo 4 mesi, di estenuanti ricerche, finalmente rilevammo un attivita’ commerciale un minimarket, una sorta di 7/11 non era ad Adelaide, ma bensi’ in una zona commerciale a 20 km da casa nostra. Ci investimmo (piu’ lei che io ) ben oltre 200 mila dollari e l’affitto ci costava 3000 dollari al mese, la scelta fu presa in quanto lei era sempre piu’ convinta di vivere li e prendersi addirittura la doppia PR 4+ 4 (permanent residence card che vale 4 anni) per poi fare domanda per la cittadinanza Australiana, io inizialmente ero poco titubante nella scelta di tale impresa, lavorare in un minimarket mai ci avrei pensato prima di allora, ma poi ne parlai attentamente con lei e mi spiego che tale attivita’ era il trampolino di lancio appunto per ottenere un domani la cittadinanza, su consiglio del commercialista avvocato che lavora presso gli uffici di immigrazione e imprese cinese ad Adelaide. Gli orari di lavoro erano dalle 7 alle 19 tutti i gg, con noi lavorava una dipendente soltanto, l’attivita’ era a conduzione familiare e si poteva benissimo gestirla con 3 persone, la dipendente apriva la mattina ed era assunta solo part-time a 18 dollari l’ora dal Lunedi al Sabato, mentre la Domenica lavorava full time , e noi si arrivava verso le 10 a volte verso le 11 e si faceva noi la chiusura.

Ci occupavamo personalmente di tutto lo stoccaggio che compravamo nelle grandi catene distributrici, delle sorte di MACRO, noi andavamo sempre da COSTCO o WALMART, Il negozio lo rifornivamo 1 volta la settimana, alcune volte anche 2 volte la settimana, la mattina presto quando si apriva alle 7 veniva il tipo a consegnarci la risma dei quotidiani locali , il latte fresco , I donuts Freschi, questo era quello che diciamo ci veniva consegnato 7gg su 7, il Minimarket vendeva di tutto, come i classici store che si vendono in giro, vendavamo anche sigarette, schede telefoniche, roba per la casa e per l’igiene personale, cibo per animali, junky food, bevande di ogni genere, snacks, gelati, cibo surgelato, cibo in scatola e tante altre cose…
I profitti che vedavamo a fine mese, ci permetteva di pagarci l’affitto del locale, della casa e di pagare lo stipendio alla nostra dipendente par-time, di comprare lo stoccaggio per vendere nel negozio e piu’ circa un paio di migliaia di dollari che ogni mese mettavamo via come ROI (return of investment) si l’attivita’ di minimarket tirava alla grande, i nostri vicini erano 2 scuole superiori, fabbriche di vario genere, uffici commerciali ,e anche parecchie abitazioni, la clientela era variegata, veniva quello disadattato al colletto bianco, dal contadino, al manager , alla casalinga, allo studente.

Come da programma avevamo deciso che noi non si lavorava la domenica, la nostra dipendente faceva apertura e chiusura, e cosi’ , le nostre domeniche erano uscite fuori citta’ mangiate fuori al ristorante in qualche wineyard e degustazioni di vini, che il South Australia e famosissima , per le sue vigne, oppure semplicemente si faceva del classico shopping in downtown e si rimaneva li tutta la giornata in giro per centri commerciali o mercatini tipici. A volte si rimaneva a casa , a rassettare tutto, pulizia, bucato, e prepare il nostro BBQ di cui mi divertivo anche a farlo.

Dopo circa 6 mesi, mi accorsi che il sesso nella nostra vita divento’ quasi un optional, se prima lo si faceva tutti i giorni , ora si limitava solo un paio di volte la settimana , lei era molto stanca, forse anche stressata dal rapporto che aveva con la figlia, e tutte le responsabilita’ che si accumulavano, il negozio, la casa, non era di certo abituata a questo stile di vita, lei in Cina aveva una fabbrica di materie plastiche con decine e decine di dipendenti, la servitu’ in casa, la sua passione era solo quella di andare dal parrucchiere, dall’estetista, fare shopping sfrenato, e fare sesso in continuazione con me, ogni volta si presentava bellissima, pur nei suoi 36 anni (quando la conobbi) ne dimostrava solo una 30ina, pelle bianchissima, sempre in tiro, unghie sempre smaltate, make up che le risaltavano la sua esoticita’ , era proprio una bambolina di porcellana bella da ammirare.

In Australia poco alla volta cambio’, ci furono le nostre prime discussioni…. Le dicevo come mai non si curava piu’ di se stessa o perche’ i nostri rapporti sessuali erano sempre piu limitati, ed ogni volta mi diceva che era stanca, che aveva tante cose a cui pensare, che il lavoro veniva prima di tutto e tante altre storie di questo genere. Mi sentii’ a mia volta trascurato, e cosi’ che scoprii il magico mondo delle loft australiane ad Adelaide.
La prima volta accadde quasi per caso , pura curiosita’, nei vari classified locali dei quotidiani locali c’e’ sempre una pagina dedicata , contattai una tipa di origine indiane, con tanto di foto, dove elencava in maniera approssimativa le sue prestazioni , quando mi presentai da lei, nel posto in cui offriva i suoi servigi , un appartamento ben curato di una piccola palazzina in centro citta’ , mi venne incontro questa ragazza, dalla pelle molto abbronzata e due seni molto prorompenti, circa 1.60 cm di altezza, era uguale di viso cosi’ come la vidi sulla foto del giornale senza trucco e senza inganno. Passammo 2 ore insieme, facendo anche del sesso abbastanza discreto, era una tipa molto libidinosa, di nemmeno 30 anni a suo dire, la salutai dopo avergli dato 200 dollari australiani. Questo contatto me lo coltivai anche nei mesi a venire, scopava bene, non era una tipa scazzata, aveva anche un suo fascino particolare ed era abbastanza simpatica.

Ad Adelaide non esistono, gogobar, o freelancers che smarchettano nei locali, non qui nel South Australia almeno (ogni stato australiano ha sue leggi particolari) qua avviene tutto in case private, oppure in qualche centro massaggi, ma sempre fatto in maniera discreta, anche se la prostituzione qui e abbastanza tollerata, la maggiorparte che battono sono asiatiche, di australiane poche. Durante il periodo di permanenza qui, ne ho scopate solo 3 di australiane, tutte con meno di 30 anni, e tutte che smarchettavano, sempre con prezzi in linea di 200 dollari per 2 ore. Tutti rapporti abbastanza nella sufficienza direi, senza giochi particolari, solite 3 o 4 posizioni e via….

Le australiane sono molto disinibite, selvaggie direi, quasi trasandate , poi ci sono ovviamente anche le donne in carriera, quelle che si mantengono bene , si vestono bene, vanno in palestra, hanno uno stile di vita molto alto e quindi si relazionano con quelli di pari livello.
Quasi tutti i conducenti di taxi invece qui sono indiani e Pakistani, non ho mai visto un driver australiano, quelli li vedi solo quando guidano i loro immensi trucks on the road lunghi 25 metri. Bevono tantissimo, sopratutto vino e birra, sono un popolo molto giocherellone , ma anche primitivo, il loro inglese a volte si fa fatica anche a capirlo onestamente, almeno per quanto cercassi di capirli.

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Il primo anno in Australia passo’ veloce, tante cose ci occuparono, il tempo, il menage’ del negozio, della famiglia, delle spese infrasettimanali per il negozio, per le uscite domenicali , pero’ il rapporto si sentiva nell’aria che non era piu’ come prima…. La cosa mi dispiacque non poco, le volevo molto bene, ma lei non faceva nulla per drizzare la barra, oramai viveva solo per il lavoro e le sue faccende private con sua figlia. Quando si stava in negozio lei sempre alla cassa, a contare i soldi oppure al telefono con la figlia o navigare in internet in qualche sitoweb cinese. Durante tutto quel periodo , mi iscrissi ad una scuola per conseguire lo IELTS, la frequentavo 2 volte la settimana per un totale di 6 settimane (al costo di 450 dollari australiani) alla fine si fa un esame statale e ti rilasciano un attestato con tanto di foto e di bandscore e di cui ne vado orgoglioso, raggiunsi un punteggio sufficiente che mi permise di aggiungerlo al mio curriculum professionale

Per fortuna le giornate passavano anche in fretta, ci eravamo fidelizzati un sacco di clienti, avevamo una buona filiera di prodotti che si era incrementato ad altri che gia il minimarket vendeva in precedenza, e per quello il passaparola dei vari clienti ci aveva permesso di aumentare sempre di piu’ i nostri introiti, ma che almeno la meta’ del profitto partiva solo per lo stoccaggio di cui il minimarket aveva bisogno, se vendi un prodotto, non puoi lasciare vuoto lo scaffale, lo devi subito rimpiazzare con il medesimo prodotto, , infatti, il minimarket era sempre assortito di tutto e di piu’, spendavamo migliaia di dollari alla settimana solo per lo stoccaggio, la voce piu importante erano le sigarette, ne acquistavamo oltre 20 mila dollari al mese, (qua le sigarette costano un botto, un pacchetto di Marlboro circa 18 dollari se non sono aumentati i prezzi dal 2014 ad oggi)

Durante gli inverni europei in Australia e’ estate, e cosi tutte le domeniche si andava al mare, nel west end, kilometri di spiagge deserte, ville che si affaciavano sul mare, viali pedonali pieni di pini marini, ristorante, bars, gli australiani per il mare ne vanno matti, soprattutto per il surf e il kyte surf, ci si passava i pomeriggi in spiaggia, una passeggiata, una mangiata al ristorante, una bottiglia di vino buono australiano e cosi’ via, la mia fidanzata, non le piaceva stare troppo al sole, per lei avere la pelle scura era un qualcosa di inacettabile, e cosi’, ogni tanto partiva una sua lamentela per il fatto che passavamo troppo tempo in spiaggia, e’ preferiva passare secondo una sua logica a girare in macchina a vuoto con l’aria condizionata, non che la biasimavo, visto e considerato che l’estate Australiana e caldissima con punte anche di 40/45 gradi e tutti usano gli occhiali da sole, nessuno escluso, perche’ in questo punto della terra i raggi ultravioletti arrivano fortissimi e ti bucano la stratosfera in maniera allucinante. Il sole australiano e’ un qualcosa di incredibile sembra di vederlo ancora piu’ vicino di quanto siamo abituati noi, cosi’ come anche gli inverni sono freddi e piovosi, tanto freddo e tanta pioggia.

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La parte bella di questa esperienza vissuta e stato lo scoprire questo paese, bellissimo, uno dei piu’ belli in assoluto che abbia mai visto in vita mia, qua ti senti lontano, lontanissimo, alla fine del mondo…. Tutto sembra funzionare perfettamente, anche il discorso immigrazione che sono integrati da generazioni qui non danno alcun fastido, anzi contribuiscono pagando le tasse all’economia locale, gli stipendi sono buoni, magari non per un giovane che arriva qui per farsi la classica esperienza under_down con un working holiday visa e trova lavoro nelle varie farms nella raccolta della frutta di stagione o si diletta a fare il cameriere o il pizzaiolo , dove comunque un 18/20 dollari l’ora se li portano a casa, ma qui la vita costa. Se si e’ intelligenti e parsimoniosi i soldi si possono mettere via, a patto di farlo con le giuste motivazioni. I giovani di solito si affittano gli appartamenti in comune e si possono dividere tutte le spese, oppure vivono negli Ostelli, dove qui c’e’ ne sono a pacchi anche moderni, insomma per chi ha un budget imitato deve farsi bene i suoi conti in tasca.

Ci sarebbe cosi’ tanto da vedere che non basta nemmeno una mezza vita. Ero partito venendo qui con l’intento di vedere posti come la gold coast, l’outback australiano , ed alla fine per una serie di eventi le mie gite turistiche si limitarono’ solo al South Australia e a Melbourne nello stato del Victoria. Ho visitato cittadine limitrofe di stampo tedesco, dove quest’ultimi si erano insediati qui verso gli anni 50’ , viste tantissime wineyard , localita’ di mare con spiagge infinite e bianche, e ovviamente Adelaide il posto in cui ho vissuto , certo mi sarebbe piaciuto andare anche a Brisbane , a Sidney, Alice Spring, Darwin, ma qua devi fare i conti con le distanze infinite, ogni volta ci vuole un aereo, ed onestamente il lavoro ci aveva assorbito talmente tanto che anche la nostra relazione fini’ ed anche in maniera triste.

Quel lavoro di minimarket non mi soddisfava per niente, tutto il giorno li a fare un cazzo, aspettare i clienti che entravano e basta, certo potevo prendere la macchina e andarmene in giro, ma per rispetto della mia ex non potevo lasciarla tutto il giorno sola in negozio a farsi carico di tutto, non era giusto nei suoi confronti e nemmeno dei miei. La routine anche qui aveva preso il sopravvento, negozio, casa, sesso pochissimo, gita domenicale fuoriporta, il BBQ la domenica sera, anche quando si voleva stare tranquilli c’era sempre qualcosa da fare, e poi biosgnava fare anche le faccende domestiche, che non si poteva vivere in mezzo allo sporco, la mattina prima di andare al lavoro, si puliva un po’, si faceva il bucato, si mettevano apposto i letti, insomma le solite cose …..

Dopo 1 anno e 8 mesi al mio secondo visto annuale la nostra relazione fini’ per cause non proprio ben definite, fui io ad avere il coraggio di dire cosa voleva lei esattamente, se questo tipo di rapporto le stave bene, e quali fossero le sue aspettative nei miei confronti. Gli ultimi mesi furono infelici, lei litigava spesso con sua figlia, e quindi riversava su di me tutto il suo stress, tenere a bada una donna con tutto quello che gli passa per la testa e’ un impresa abbastanza ardua, e per chi ci vive insieme sa di cosa sto parlando, assorbire tutti i loro moods, I loro scazzi, le loro paranoie, cristo santo, a noi ci dovrebbero fare una statua in oro massiccio, per quanta pazienza noi dedichiamo a loro, ma anche la pazienza ha un limite….
La mia vita non era piu tranquilla, non stavo piu’ bene con lei, e cosi’ le dissi chiaramente che non potevo andare piu’ avanti in questa maniera, credo che un po’ se lo aspettasse, le avevo gia’ lanciati dei segnali ben precisi in precedenza, ne avevo parlato anche a fondo, di quello che sentivo in quel momento, ma penso che non abbia mai recepito ne colto i miei messaggi, altrimenti non si spiegherebbe perche’ il nostro rapporto e andato sempre piu’ a logorarsi, e odio tenere in piedi relazioni solo per abitudine, a che scopo ?? siamo sicuri che e’ quello che vogliamo ?, bisogna assumersi a volte delle responsabilita’ anche se sono quelle che magari all’inizio ci fanno male, ma che poi piano piano, e solo il tempo che ci puo’ guarire dalle nostre ferite interiori.

Ci persi un po’ di soldi investiti, ma lei si comporto’ benissimo sotto qul punto di vista, mi rese indietro la mia parte che avevo messo per il minimarket, altre spese accessorie per la casa idem la macchina, lasciai tutto, non ero li per riprendermi nulla di materiale, ma solo la mia vita, quella si che ha un valore senza prezzo. Un mese dopo che ci confessammo che la nostra relazione non poteva esistere di continuare, arrivo’ il giorno della mia partenza, ci salutammo con un nodo in gola, oltre 3 anni passati a convivere insieme tra Cina e Australia, seppure non sono tanti, ma sono sempre un tempo dove dai te stesso per un altra persona, dove ti fidi, dove fai progetti, e dove sogni insieme un futuro comune.
Il mio volo della Qantas , da li a poco mi avrebbe portato a Kuala Lumpur, dove un altra avventura mi porto’ in the middle of nowhere, ma quella e’ un altra storia….

Non l’ho piu’ sentita , ho provato a contattarla dopo un anno dalla mia dipartita Australiana, per sapere come stava lei e sua figlia e come andassero gli affari in negozio, ma niente mi ha bloccato su tutti i contatti…. Forse si sara’ rifatta una vita sicuramente, quella che forse a mio avviso non stato capace di dargli, cio’che desiderava…

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Zest
Silver
25/03/2019 | 08:44

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Sono le 5 del mattino, in una stanza d’Hotel sulla Makati Avenue , la mia finestra si affaccia dal 15esimo piano, di fronte mi trovo la Trump tower tutta bella luccicante a specchi , si vedono le luci di una di quelle notti che mai finiscono, il via vai dei turisti che hanno rimediato l’ultima marchetta probabilmente in Burgos st o chissa’ dove , forse al Greenbelt 5, i taxi che lavorano instancabilmente H24, Makati e’ una citta’ fredda , artificiale, piena di grattacieli, ti sembra di stare quasi a New York, che sotto certi versi ha un suo fascino, se non fosse per la pletoria di certi turisti che da alcuni anni hanno rovinato la piazza, cosi’ come fu per Bangkok, questo non e’ un posto tranquillo e non sai mai cosa ti aspetta quando si e’ qui da queste parti, ed io immerso nei miei pensieri, mi accendo una sigaretta, vedendo cosa offre questa citta’ oltre le mura di questa stanza, faccio per voltarmi dietro , e vedo lei, che ancora dorme, si vede che e stanca, il suo sonno profondo non lascia dubbi, forse l’ultima bottiglia di Belvedere veramente l’ha messa kappao’, ed io ci ho messo anche del mio dopo che quella dose di kamagra , l’abbia portata a fare gli straordinari…, qualche ora prima, eravamo indaffarati a fare del buon sesso , con lei che gemeva come quelle giapponesi che si vedono nei film porno , ogni tanto ci dovevo mettere una mano in bocca talmente le urla si sentivano fuori dal corridoio, non so se lo faceva come da copione oppure era un suo stile di ansimare con toni volumetrici cosi’ esasperati, eppure , il mio augello e’ di dimensioni normali, che nulla hanno a che vedere con certi pornoattori.

Al terzo giro eravamo entrambi esausti, lei si volse e si raggomitolo’ tutta di un lato, si abbraccio’ al cuscino e prese subito sonno, vederla dormire su quel letto, mi venne in mente se mai un letto del genere poteva permetterselo a casa sua, dove chi e fortunata, dorme su un materasso sbattuto per terra insieme ad altre coinquiline in cui si dividono le spese di una camera di 20mq dove le loro ricchezze consistono forse in 4 orsacchiotti di peluche, e uno specchio dove farsi belle ogni sera per uscire fuori di casa e recuperare la cena con il pranzo del giorno dopo….

Lei dorme ed io la guardo con una vena di tristezza, ogni volta che mi copulo con qualcuna, mi vengono dei sensi di colpa, e allora per lavarmi la coscienza gli metto dei soldi in mano, per loro…per i loro figli, a volte per guadagnare qualcosa, si mandano giu’ bocconi amari con controvoglia e si prende di tutto….
Tra poche ore , le daro’ il benservito, la trattero’ dove la parte razionale del mio cervello mi dira’ di fare, il cuore invece e meglio sigillarlo per bene a doppia mandata, che ci manca solo che mi innamori pure.

Solo qualche ora prima la conobbi all’Havana Cafe’ seduta sola ,in attesa di qualche cliente , era vestita con un pantaloncino corto bianco, delle All Star bianche ai piedi ed una maglietta aderente nera, capelli lunghi neri, la vidi e dissi dentro di me, quale bel regalo avevo incontrato durante il mio dolce cammino, avevo appena finito di mangiare in una steakhouse e pasteggiato con del vino rosso, che ad oggi solo quello posso bere, il dottore mi ha vietato alcolici anche se a volte me ne dimentico e mi lascio trasportare dalle serate….la invitai dopo alcune frasi convenevoli a bere qualcosa insieme, e cosi la portai al Cafe’ de Paris, c’e’ un bel patio con tavoli, sedie e buona musica.
La ragazza che chiameremo Jane, si dimostrava socievole e parlava anche un inglese molto comprensibile, da li a poco venni a scoprire che aveva una figlia che mandava a scuola e viveva con i nonni , lei Jane, ogni domenica andava a stare dalla figlia e I suoi genitori.
Mi racconto’ che il suo sogno era quello di aprirsi une negozietto di parucchiera , come se gia’ ora non c’e’ ne fossero abbastanza in giro…

Ci venne la brillante idea di andare al Cowboy Grill in Mabini ST, di sera da quella parti c’e’ una vita pazzesca, musica a palla, migliaia di persone, che fanno avanti e indietro, tutti i locali aperti, e poi andare li a Malate ti fa respirare l’aria genuina e ruspante di Manila. Era li che ordinammo la bottiglia di Belvedere accompagnato da un set di ghiaccio e alcuni soft drink e red bull , e un vassoio di tapas calde, lei beveva moderatamente, la cosa a me faceva un po’ vergognare in quanto oltre mezza bottiglia di Vodka me la sparai da solo completamente, ma sembrava lei non stupirsi piu’ di tanto, che forse chissa’ quanti altri peggio di me ha incontrato sul suo cammino, la serata scorreva in allegria, seduti uno a fianco all’altro, ogni tanto le nostre mani le nostre gambe si sfioravano, era una sensazione che piaceva a entrambi, forse anche la musica era complice di questa atmosfera che si era venuta a creare , avrei voluto fermare il tempo in quell’istante … era gia’ passata mezzanotte, e cosi’ ritornammo di nuovo a Makati nel mio Hotel, lei sembrava un poco su di giri, accesi il laptop e misi su un po’ di musica , rock ballads, giusto per creare un po’ l’ambiente, in frigo avevo solo te freddo al limone e del succo di vite koreano che ogni volta che sono a Manila me ne faccio un po’ di scorta che solo li riesco a trovarlo, lei si ando’ a docciare, pochi minuti dopo entrai anch’io completamente nudo, mi sorrise e comincio a lavarmi davanti , dietro , mi diede un bacio lungo con l’acqua che accarezzava i nostri visi, e i nostri corpi che si abbracciavano come non ci fosse un domani… aveva un corpo disegnato , nessuna imperfezione, niente smagliature, data anche la sua giovane eta’ .
Fu la scelta migliore per quella sera, si voleva dimostrare partecipe e soddisfare le mie voglie, praticamente aveva fatto tutto lei…

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E’ quasi l’alba, la devo svegliare, mi piacerebbe che si fermasse oltre , ma ho altri programmi che mi aspettano, un aereo tra poche ora mi portera’ a Sud, lontano da qui, il mare mi aspetta, forse la vera vacanza ancora deve iniziare, ma ora voglio godermi questi ultimi istanti, la portero’ a fare colazione giu’ al ristorante dell’Hotel, , chiamero’ un taxi e le daro’ il mio saluto accompagnato ad una generosa mancia per lei e sua figlia, per non farla sentire in imbarazzo le diro’ di comprare qualcosa per sua figlia e per lei, ma so gia’ che forse quei soldi finiranno subito per l’affitto e per riempirsi il frigo che forse non ha nemmeno in quella stanza dove abita….

Zest
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19/03/2019 | 13:11

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Gli ultimi mesi in quel di Amman, furono tragici, la citta’ veniva fuori da un serrato bombardamento , da parte dei dissidenti del regime Giordano, la citta’ era sempre piu’ invasa di carri armati e posti di blocco H24, I loro vicini di casa I siriani se la passavano anche peggio sotto questo punto di vista, e dopo un anno, fatte le giuste valutazioni era il caso di mollare quella che era stata la mia casa, che a parte i musulmani non ci vivevo nemmeno male, un buon lavoro di tutto rispetto, un buono stipendio, buona rete sociale di gnocca expat filippina, ma la mia incolumita’ doveva essere la priorita’, fui testimone di 2 bombardamenti, a poche centinaia di metri da dove avvenne il fatto (alcune decine di morti) fui salvato e portato in ospedale per escoriazioni. Quello fu il momento che decisi che mi passo’ la voglia di rimanere ancora li…

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Mi Imbarcai su un volo battente bandiera Qatariana destinazione Yangon, dove mesi prima tramite un mio caro conoscente mi mise in contatto con il proprietario delle strutture resorts dove lavoro attualmente qui in Myanmar, durante le nostre skype interview mi prese molto in simpatia, gli raccontai di me, delle mie esperienze lavorative, dei miei achievements et quant’altro, e cosi’ si convinse a farmi un primo contratto di 2 anni, full package rinnovabili per altri 2 se avessi raggiunto le sue aspettative, tutto si era incastrato per bene , lasciare quella terra a ridosso del Mar Morto, dove sarei forse morto anch’io e ritornare in Asia, certo il Myanmar non era ne la Thailandia, ne l’Indonesia o la Malesia, ne tanto meno le Filippine, ma al momento questa era la mia unica opzione, e non me la lascia sfuggire…
Del Myanmar avevo un vago ricordo, durante la mia residenza in Thai negli anni 90’ e dove ogni qualvolta mi toccava fare I visa run su a Takichilek al confine con Mae Sai, ma era sempre posto di confine, quindi la mia conoscenza a quella terra era molto limitata, me la immaginavo di come poteva essere , un posto triste e povero, infatti era quello che poi alla fine arrivato li a destinazione non avessi nemmeno tutti I torti a farmi questi film in testa…
Yangon si presenta per chi ci viene la prima volta un posto a mio avviso molto molto indietro rispetto ad altri Capitali asiatiche, nulla di moderno o ipertecnologico , palazzi brutti e mezzi sfasciati, strade dissestate, gli shopping mall sono piccoli e spartani, non c’e’ una rete di trasporti valida, niente skytrain o metropolitane sotterranee, ma in compenso ha tanto verde, tantissimo verde, laghi , parchi, fiumi, migliaia di alberi sparsi per tutta la citta’ ha un centro citta’ stile colonial british con I suoi tipici edifici stile britannico che volendo sono anche carini, come il palazzo del governo, le poste centrali, la stazione dei treni, ed altri edifici storici, hanno una loro identita’ diciamo, la citta’ ospita’ alcune delle piu’ importanti pagode del SEA come la Shewedagon Pagoda e la Sule Pagoda, ospita musei di storia antica e arte moderna, ha un interessante Chinatown molto turistica, dove e’ un main spot per I turisti che arrivano qui, pieni di localini caratteristici, per lo piu’ si parla di street bar , street food, street clothes shop, very low budget. Yangon ha tantissime pagode disseminate per tutta la citta’ pagode ovunque, la religione qui e molto forte , ancor piu’ che in Thailandia, buddisti fino al midollo osseo, la respiri e la senti ad ogni angolo di strada, c’e anche una piccolo minoranza musulmana, ma sembrano andare d’accordo all’apparenza, ma secondo me hanno dell’astio nei loro confronti.

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Di giorno Yangon e’ molto trafficata, la sua rete stradale e’ abbastanza limitata, pur essendo una citta’ che ospita circa 7 milioni di abitanti, il regime comunista in passato non ha mai voluto modernizzare la sua vecchia capitale nelle sue grandi opera pubbliche, e cosi’ diciamo che nell’ insieme questo posto si presenta come in una situazione di post war, appena uscita dalla guerra, ma che mantiene una sua identita’ un orgoglio forte di cui I birmani sono molto fieri e nazionalisti . I birmani sono un popolo combattente, ci lavoro con loro da quasi 3 anni, sono un po’ schivi, troppi problemi si portano appresso, la poverta’ in primis con tutto quello che ne consegue, gli stipendi locali qui sono da galera, ma non li vedi mai lamentarsi , tirano dritto come non ci fosse un domani, gente forte e di gran rispetto, dove ci sarebbe da imparare a volte… Ci sono un sacco di Universita’ locali, scuole private, tutti vanno a scuola, i loro sogni sono quelli di emigrare un giorno nei paesi vicini a loro, Malesia, Singapore, SudKorea, Japan, e Thailandia. La citta’ ha un importante mercato si chiama Borjoi Market, si trova a ridosso del Junction City , l’ultimo shopping mall che e’ stato inaugurato circa 2 anni fa’ o poco piu’ , questo Borjoi market ha tantissimi negozietti, dove vendono souvenir di vario genere, stoffe, vestiti, articoli di intaglio come il legno e poi tanta tanta giada, diamanti, rubini, oro a non finire, qua c’e un commercio di Pietre preziose pazzesco, se fossi un professionista del settore comprerei anch’io rubini a non finire, dove dicono che I migliori al mondo sono proprio qui in Birmania, ma si possono trovare tanti tarocchi e falsi se non si e’ del settore e ci si lascia convincere dal primo che ti offre a prezzi di lancio queste pietre. L’oro anche qui a detta di tutte, dicono che sia meglio di quello Thailandese, a vederlo a prima vista sembrerebbe uguale, anche se il design e particolarmente diverso, oro 23,9 carati oro 24 carati molto molto fragile e malleabile al tatto, non ho mai fatto fin’ora acquisti di questo genere, se proprio dovrei comprare qualcosa sarebbe solo oro bianco, ma di cui non ho ancora visto in giro per quanto mi riguarda, sicuramente qualche negozio lo vende pero’ mai mi sono interessato.
Bene Chiudendo questa piccola disgressione vorrei aprire un capitolo, anzi IL CAPITOLO per cui la maggior parte dei GT’s frequentano gnoccatravels, ossia la fig@, in circa 3 anni vi elenchero’ cio che sono andato a concludere, sono tutte storie un po’ grottesche e drammatiche allo stesso tempo, rapportarsi qui con le ragazze locali che vivono un disagio di poverta’ ti fa sentire non dico colpevole nel contesto in cui loro sono nati, ma di certo mi ha dato la gioia di essermi preso cura un po’ di loro, economicamente parlando, e senza che mai abbia ricevuto richieste dirette , anzi …. Ma essere generosi con chi ha meno, ma molto molto meno di te, penso che sia un atto nobile per noi che abbiamo avuto la fortuna di avere avuto tutto nella vita, ho buttato un sacco di soldi in vita mia, in cose talmente inutili, che quando passero’ a vita migliore un domani, me ne andro’ via con il fatto che forse anch’io abbia contribuito a dare una mano alle loro misere esistenze, misere nel senso per le loro povere condizioni che affrontano tutti I giorni… ed essere nate nel posto sbagliato.
YuYu 28enne conosciuta’ su Wechat, ragazza birmana di Yangon, carina, niente di che… voto sufficiente, con lei mi sono frequentato per circa 4 mesi, lavora presso una compagnia Telefonica locale , stipendio di 250 usd al mese, ho dovuto fare un indipay forzato , in quanto lei gia’ dapprima mi aveva fatto capire che le sue intenzioni erano quelle di accasarsi e per non fare l’indefesso sfruttatore , ogni volta che si usciva le compravo qualcosa per renderla felice, qualche vestito, borsette, scarpe, qualche trucco, tips di qualche centinaio di dollari per la spesa per la sua bambina piccola, avuta da una precedente relazione finita male con il suo birmano bf, insomma facendo due calcoli penso che almeno in quei 4 mesi con lei circa un migliaio di dollari o poco piu’ mi siano partiti, tutti a fin di bene, e con la mia coscienza piu’ ripulita’. Ho smesso di vederla, in quanto ogni volta parlava di matrimonio, di avere figli et quant’altro, ho deciso di interrompere per non farle perdere tempo ne illuderla troppo , in fin dei conti sarei stato contento se avesse conosciuto un ragazzo che si fosse inamorata di lei e l’avesse perfino sposata, quando le diedi la notizia di non frequentarci piu’ ci rimase male, nei seguenti mesi a venire continuava a messaggiarmi sempre …Ora siamo buoni “amici” , ogni tanto ci sentiamo per dirsi come va…come non va…et cose simili.

Lay 25enne, conosciuta’ anche lei su wechat, single senza figli, di origine cinesi dello stato del Shan a nord della Birmania, molto molto carina quanto altezzosa, e se la tirava non poco , forse dal fatto che la sua bellezza fosse sopra la media in confronto alle altre, ci siamo frequentati per solo 3 settimane, con lei e’ stato un pay diretto, nel senso che ogni volta che la scopavo ci lasciavo sempre una cinquantina di dollari e lei se li prendeva senza battere ciglio, per non farla sentire troppo puttana, le dicevo sempre comprati qualcosa per te che mi piacerebbe vederti con un bel vestitino addosso, l’ho sempre vista pero’ sempre con i soliti abiti , quindi non so nemmeno io che cosa ne avesse fatto dei soldi che ogni volta le elargivo, forse li dava a qualche suo hidden bf o forse alla sua famiglia, boh’, sta di fatto, che se era bella in tutti I sensi, nel lato sessuale peccava parecchio, molto moderata, e nemmeno con molta fantasia, diciamo era una ragazza passiva, dove la mettevi lei rimaneva come un soprammobile. Con lei il danno fu di soli 400 dollari , ma rapporto costi benefici diciamo che ci ha guadagnato piu’ lei, visto le scopate che mi faceva fare, la frequentavo solo perche di viso e di corpo era messa talmente bene, che compensava con la sua attitudine a proporre un sesso molto conservatrice.

Su 25enne anche lei, ed anche lei conosciuta su wechat, insegnante e Vlogger , di Yangon, si e’ presa un certificato TESOL/IELTS a Bangkok dove mi disse che era rimasta li per 2 anni per frequentare questa scuola dove l’avrebbe permessa di ottenere dei certificati all’abilitazione di insegnamento qui qui a Yangon dove insegnava inglese ai tempi che la conobbi, viaggiatrice di paesi limitrofi, quali appunto Thailandia, Laos, Cambogia, Singapore, Malesia, di famiglia semi benestante. Con lei niente pay niente indipay , anzi nei nostri incontri non mi parlava mai dei suoi problemi , veniva sempre bella vestita in tiro con make up , bella ragazza anche lei. Solo una volta le comprai una borsa di Coach di cui andava matta , danno di 1400 dollari. Ci siamo frequentati per circa 9 mesi , si usciva quasi tutti i weekend , ristoranti, gite fuori porta, sky bars, in settimana era quasi sempre da me e si fermava spesso anche a dormire. Con lei ho avuto bei ricordi, molto partecipe sessualmente, non diceva mai di no, perfino durante il suo ciclo facevamo sesso, le piaceva molto il sesso anale, sopratutto in posizione reverse cowgirl, gran pompinara di tutto rispetto. Qui la nostra relazione si interruppe, perche’ si trasferii a Ngapali Beach, trovo lavoro come Insegnante in un altra scuola privata. Peccato…una delle poche dove avrei continuato a frequentarla, e forse forse mi sarei potuto innamorare per davvero, ma tant’e’….

Chit 32enne, mia ex collega di lavoro, Manager sales & marketing, torno’ 7 anni anni dopo in Myanmar da Dubai, lei arrivo’ circa 1 anno dopo di me nella compagnia per cui lavoro, la trovai una tipa molto spigliata e very open mind, lavorare all’estero le aveva sicuramente aperto gli orizzonti e forse qualcos’altro… di aspetto discreto, non come Su, ma si difendeva abbastanza bene, aveva 2 bocce veramente grandi e al posto dei capezzoli teneva due chiodi a baionetta, duri ma duri, che anche il mio cazzo si induriva a vista d’occhio ogni qualvolta che glieli massaggiavo. Ci frequentavamo solo il fine settimana nei weekend, I nostri incontri avvenivano sempre lontano da occhi indiscreti e dovevo affittare un altra camera di un altro Hotel distante dal posto in cui lavoravamo, il mio Capo e molto contrario alle relazioni che avvengono tra I 2 sessi che lavorano nella stessa compagnia, penso che in passato lui abbia avuto brutte esperienze di dipendenti che avevano allacciato relazioni , quindi intelligentemente per non farci sgamare dovevamo incontrarci appunto lontano da tutti.
Sul lavoro ci comportavamo come semplici colleghi, rispetto , qualche parola e niente piu’ , non potevamo permetterci che qualcuno potesse insinuare della nostra relazione clandestina. Anche con Chit, I miei esborsi si limitavano a portarla fuori a mangiare, qualche locale, escursioni in giro per la citta’ , una volta siamo andati via 5gg insieme a Bagan, su a Nord del Myanmar, prenotato un bel resort dove abbiamo passato giorni di assoluta spensieratezza e relax, lei ne fu molto contenta. Le regalai un paio di profumi di marca di cui lei e’ una collezionista, piu’ un sacco di libri, e’ una donna che le piace leggere tanto, libri ovunque, mi faceva strano vedere tutti con gli smartphone a navigare , mentre lei i suoi occhi erano rivolti sempre verso qualche libro, leggeva molto romanzi d’amore, novelle, libri di metafisica, libri di strategia e marketing.
Con lei fini’ dopo poco piu’ di un anno, gli ultimi mesi mi pressava anche lei con richieste di convivenza per non dire matrimonio, mi aveva dato l’out out, spalle al muro, o consolidiamo la relazione oppure meglio finirla qui, alla mia eta’ non posso piu’ aspettare, queste sue parole mi misero un po’ di timore addosso e nemmeno potevo biasimarla, aveva si ragione, ma io per il matrimonio ho gia dato in passato, un figlio, un menage’ familiare andato a puttane per colpa di entrambi, e non ho piu’ voglia alla soglia dei 50 anni di rimettermi in gioco con un altro matrimonio, forse avrei accettato piu’ una semi convivenza, ma le donne non sono come noi, loro sono molto pragmatiche, sono nate per procreare ed essere mamme, e nella loro natura, il loro orologio biologico una volta che si attiva non ci sono cazzi a farle cambiare idea, la famiglia, il matrimonio I figli, questo in fondo vogliono, e per fortuna direi , le donne se non ci fossero bisognebbe inventarle, il vero motore della societa’ asiatica, direi anche occidentale in un certo senso…
Per farla breve la nostra relazione si interruppe in maniera drammatica , dopo circa 3 mesi che ci eravamo lasciati al lavoro nemmeno mi rivolgeva quasi piu’ la parola, venni a sapere che aveva pure dato le dimissioni dal lavoro, forse per il fatto che in maniera definitiva non voleva nemmeno avermi intorno a lei , la presi a male, mai avrei immaginato che lasciasse il suo posto di lavoro solo perche’ mi odiava a tal punto di non vedermi nemmeno per un solo istante. Ne parlai con lei , mi disse che aveva trovato un altro posto di lavoro, senza scendere troppo nei particolari non mi disse nient’altro, ma io sapevo che ogni volta le rivolgevo la parola aveva quel nodo in gola e gli occhi che le brillavano di lacrime, non aveva mai accettato il fatto che non ero pronto per un tale passo fatto di grandi responsabilita’, per me la relazione poteva continuare cosi’ com’era , ma a lei non stava piu’ bene. Il suo ultimo giorno di lavoro, nemmeno mi saluto’, se ne ando’ via senza dirmi un ciao o altro…. venni a sapere dopo qualche mese da un altra mia collega che Chit si era trasferita a Singapore da una sua vecchia zia , provai a telefonarle piu’ volte, ma sembra che abbia cambiato pure il num di telefono. E’ passato dal giugno scorso quasi un anno, da quando non la sento piu’. Anche qui niente soldi in cambio di sesso, ma solo regali , tante uscite come piccole gite fuori Yangon, facendo 2 calcoli penso che con lei in circa un anno siano partiti un bel 4000 usd, nemmeno tanto direi, per cio’ che mi ha dato.

Cristina 35enne Rumena , lavora per una UNHCR a Yangon per I diritti dei Rohingya, una popolazione locale dove il governo birmano gli ha tolto la sua identita’ , questa tribu’ in passato ha affrontato parecchie guerre interne nei confronti del regime di Yangon, vivono in maniera disperata, anche l’ONU si e’ preso carico di questo problema, gente che vive in poverta’ assoluta con circa 2 dollari al giorno. Lei Cristina la conobbi su Tinder, siamo usciti un paio di volte prima di combinare qualcosa, a dir la verita’ nemmeno mi piaceva tanto, pero’ mi faceva sesso, aveva una faccia da maiala, capelli ricci neri, magra , poco seno, le mie aspettative furono deluse, non scopava nemmeno bene, di lei ho solo vaghi ricordi, infatti dopo un mese nemmeno la contattai piu’ , lei forse , anzi sicuramente lo capii’ che tra noi mai ci fu’ quella scintilla per poter proseguire in un eventuale discorso piu’ approfondito. Con lei idem spesa fatta solo per club e ristorante nell’ordine di qualche centinaio di dollari e niente piu’.

Kay 28 anni di Yangon, vergine, la conobbi in un Gruppo di expat su FB , non tanto bella di viso, ma con un bel corpo veramente. Fanatica di fit and gym, I primi incontri furono solamente per mera conoscenza e le piaceva anche farmi da guida turistica, anche se quello che mi faceva vedere in giro , io gia’ l’avevo visto, ma per assecondarla e farle piacere, la seguivo nei nostri tour cittadini. Mi racconto’ appunto che era vergine, aveva avuto una storia in passato anni or sono, con un inglese durante la quale lei lavorava su una nave da crociera battente bandiera panamense, il suo ragazzo la mollo’ perche’ lei non voleva saperne di voler fare sesso, o perlomeno lo avrebbe accettato solo ad una condizione e’ cioe’ dopo essersi sposata, infatti l’unica cosa che si limitava a fare era dei pompini magistrali senza mani con ingoio, non so dove avesse imparato, forse su qualche sito porno, a me stava bene, perche’ onestamente mi rompe anche un po’ scopare, fosse per me, vivrei solo di pompini sdraiato su un bel letto, con una bella sigaretta accesa e starmene rilassato, mentre la mia donna e li che mi fa godere come non ci fosse un domani….
Il nostro sesso quindi si limitava su daty molto lunghi e profondi dove lei godeva anche molto, e pompe cabrio con ingoio, e lo faceva devo dire con molto gusto. Lei lavora ancora a tutt’oggi presso una sua zia dove hanno uno shop di gioielli , pietre preziose e oro. Anche lei si fermava spesso da me a mangiare e dormire, siamo usciti tante volte insieme, ci siamo divertiti da matti, insomma tirando le somme posso dire che sono stato bene, anche se poi mai sono riuscito a scoparla completamente. La lasciai , dopo circa 6 mesi perche’ le sue intenzioni erano le medesime, ossia quelle di accasarsi e avere una relazione stabile a fini di matrimonio, io per non illuderla e farle perdere tempo addietro a un personaggio come il sottoscritto le feci intendere chiaramente che per me il matrimonio era una cosa inconcepibile anche solo a pensarlo. Quando glielo dissi, pianse per non so quanti giorni, perche’ ogni volta che mi telefonava era un pianto a dirotto…. Il mio investimento su di lei si limito’ in spese accessorie, ristoranti, bar e coffeshop, regali di varia natura, tshirt, kili di cioccolata di cui lei va matta, qualche paio di scarpe, bambole di peluche di cui ne fa un ampia collezione, e qualche migliaio di dollari suddivisi mensilmente come tips in cui le ho fatto aprire un conto corrente, dopo che i suoi genitori avevano sperperato tutti I suoi risparmi che lei mensilmente spediva a casa , durante il suo lavoro sulla nave da crociera. Ad oggi ogni tanto ci sentiamo, lei spera sempre in un mio ritorno, ma meglio lasciar perdere visto e considerato che di illudere ragazze per i miei fini egoistici non ne vale la pena, hanno sempre ricevuto ben oltre di quello che si sarebbero aspettate , ma e nella mia natura, far contento tutto e tutti, e bello condividere I bei momenti con qualcun’altra se poi vieni anche ben riccambiato con dei sentimenti che possono essere sinceri o meno, io vivo il momento….

Tutte queste storie le ho vissute con un po’ di preoccupazione addosso, perche’ se il mio intento era vivere relazioni alla giornata in maniera fanciullesca, per loro non si poteva dire lo stesso, e cosi’ ogni tot mesi (per l’esattezza ogni 4 mesi ) mi sparavo sempre un viaggio di 2 settimane, a volte 3 settimane nelle Filippine, lo potevo fare perche’ accumulavo tutti I miei day off, tutte le feste pubbliche che qua in Myanmar ce ne sono un casino circa 35 durante tutto l’anno, e I miei annuals leave. Negli ultimi 3 anni le Filippine mi hanno visto per ben 9 volte, di cui l’ultimo effettuato nel gennaio 2019, piu’ altri 4 viaggi in Thai durante alcuni weekends (Yangon-Bkk 50min di volo) giusto per fare dello shopping clothes, visto che qui a Yangon sotto questo aspetto e’ un po’ una merda. Stavo dicendo, questi break durante gli ultimi 3 anni viaggiando ancora piu’ a Est appunto nelle Filippine mi hanno permesso di cambiare aria e stare lontano da queste amicizie semi relazioni (oltre che dallo stress a volte del lavoro) che avevo coltivato a Yangon , frequentare donne che ti parlano solo di matrimoni et simili, ad un tipo come me che ha gia’ dato e’ come mettergli la sabbia nel culo, quindi le Filippine mi distraevano da tutto…

A Yangon ho raccolto una buona rete di localacci , ci sono 2 mercati, uno locale ed uno straniero, I locali si rivolgono a canali ben precisi, tutte le info che leggete sono prese direttamenti da alcuni miei colleghi di lavoro ed altri personaggi conosciuti qui durante la mia permanenza, per scopare loro spendono circa dai 5 ai 10 dollari , dipende anche dalla tipa, diciamo che quelle da 5 dollari sono quelle stradali all’ultimo stadio, e sicuramente con qualche malattia venerea che si portano addietro, quelle da 10 dollari dicono secondo i miei informatori sono un po’ meglio a livello di igiene e si presentano esteticamente in maniera piu decente. Tutte queste ragazze lavorano in varie Guesthouse, in tanti barber massage shop, ma anche per strada, gli stranieri non vanno con questo tipo di prodotto , ma anche le ragazze con gli stranieri non ci vanno, solo locali vs locali, le mie esperienze , le mie avventure invece sono solo limitate ad un altro tipo di mercato , ossia puttane che vanno con gli stranieri. Ci sono parecchi locali qui a Yangon dove fare ottime conoscenze, la bellezza e’ sopra la media, sono pulite, parlano un basic English, prestazioni anche qui senza infamia e senza lode, ma nulla di trascendentale, insomma per svuotarsi I coglioni per una notte diciamo che andrebbe anche bene.
Qui fanno quasi tutte cartello si parte da 80 USD A 120 USD, diciamo che le finte modelle secondo I loro canoni chiedono quella cifra, I prezzi ovviamente si intendono per LT, anche se a onor del vero non e’ mai un vero e proprio LT, qua dopo un paio di shot, massimo 3 , le arriva la fatidica telefonata notturna che per un motivo o per l’altro devono andare per vari problemi che si inventano al momento, no non i bufali malati, ne incidenti vari, diciamo che fanno leva che devono tornare a casa prima dell’alba perche’ si sveglia il bambino che deve fare colazione o che li devono accompagnare a scuola et via discorrendo….
Quindi in conclusione ricapitolando I prezzi sono quelli sopraelencati e da li non ci si muove, c’e’ un gap di una quarantina di dollari tra il prezzo minimo e quello massimo. Le birmane hanno un rapporto con il sesso, in linea generale non come lo vorremmo intendere noi, genuino e spigliato, ma sembra che lo facciano sempre con il freno a mano tirato, non si lasciano andare completamente, cercano di soddisfare il suo cliente o il suo compagno che sia , ma sempre secondo il loro modo di interpretare il sesso, non in maniera libertina e disinibita. Hanno un odore della pelle anche particolare che non riesco a decifrare completamente, forse e per via della loro alimentazione fatta a base di curry et quant’altro..boh.

Per la logistica dei suddetti localacci ne elenco qualcuno giusto quelli che conosco:
Qua si parla di freelancers , non lavorano alle dipendenze di locali ben definiti, ma si atteggiano diciamo a pseudo clienti a loro volta dove sono in cerca di clientela maschile, qua le ragazze si spostano in continuazione da un club , da un bar da una disco all’altra, quella che trovi oggi in un locale non e’ detto che la ritrovi l’indomani nello stesso posto, ma bensi’ e facile che la trovi da un altra parte a smarchettare.
SEDONA HOTEL Disco Basement
INTERNATIONAL HOTEL YANGON Disco club
PIONEER CLUB
EMPEROR CLUB
JJ CLUB (Chiuso I battenti l’anno scorso per rinnovo locale e non ancora riaperto)
SHANGRI-LA Hotel area lobby e concierge
PULMANN HOTEL area lobby e concierge.
NOVOTEL Parking antistante
Questi in linea di massima sono I piu’ conosciuti e rinomati della citta’ dove le birmane si offrono al mercato straniero. In chinatown e non solo esistono poi un sacco di massage shop, con tanto di insegna fuori, dove con 10 dollari fanno un oil massage di 1 ora ed ovviamente con happy ending finale, aggiungendo un extra di circa 20 dollari. Qua la prostituzione raggiunge numeri impressionanti, ma solo per il mercato locale, la rete di expats qui a Yangon ma direi in tutto il territorio birmano e molto limitata’ non so nemmeno se raggiunge le 100mila unita’ riguardo ai resident stranieri, quindi tutto e concentrato tra di loro , mentre per noi expats ci dobbiamo affidare ad un mercato piu’ di nicchia e limitato come numero di meretrici.
Conclusioni finali: Ad oggi complessivamente posso ritenermi soddisfatto , per l’esperienza di vita che questo paese mi sta dando, appagato professionalmente parlando, colleghi di lavoro con cui vado molto d’accordo, (prossimo programma di viaggio a giugno nelle Filippine rain season permettendo) sono single a con nessun gancio allo stato attuale, quando voglio scaricarmi le palle, faccio un giro nei locali sopracitati poc’anzi, e non ho nessuna rottura di palle da parte di nessuna su varie richieste di matrimonio et quant’altro visto che sembra il loro mantra ripetere sempre le stesse cose. Se consiglio di venire qui per un GT tour ? assolutamente no, a meno che ci venite per lavoro ed allora per forza di cose qui vi dovete arrangiare come meglio potete, Yangon c’e’ di buono che con 1 ora di aereo sei a Bkk, a 3 ore di volo sei a Singapore o Kuala Lumpur, a 4 ore di volo sei a Manila o Hong Kong, a 5 ore di volo sei a Seoul a 7 Ore di volo sei a Tokio, insomma, per chi vive qui si puo’ girare benissimo in Asia a prezzi bassi anche volando in economy con compagnia di linea oppure con i low cost flight. Per chi invece volesse fare un giro a scopo culturale, beh qui la musica cambia, lo consiglio alla grande, molto piu’ della Thailandia personalmente parlando, posti come Bagan , Mandalay, Inle Lake, Ngapali , e tutti gli stati del Nord a ridosso della Cina , sono un qualcosa di spettacolare , qua si vive l’Oriente a 360 gradi. Certo che la Thailandia batte sul lato zoccolaggine la Birmania 10 a 0 , quindi fate voi.
Costo della vita:
La valuta qui si chiama Kyats, con 1 dollaro americano vi danno circa 1520 kytas, mentre con 1 euro circa 1750 kyats. I taxi con pochi dollari vi portano in giro, dove volete da una parte all’altra della citta’ diciamo che con meno di 10 dollari ve la cavate sempre. Una cosa importante quando cambiate la valuta assicuratevi che le vostre banconote siano nuove di zecca, senza nessuna striatura o segni particolari, altrimenti ve le rimbalzano subito.
Gli Hotels qua ci sono tutte le categorie si va dalla semplice guesthouse che non consiglio ai vari 3 o 4 o 5 stelle, affidatevi solo ai 3 stelle per chi ha budget limitato , spesa sui 40 dollari a notte compresa colazione, i 4 e 5 stelle dai 100 dollari fino a 200 dollari ed oltre, colazione buffet compresa.
Per mangiare qui il paniere e molto assortito, si va dal classic stall street food a un paio di dollari , alle varie locande che con meno di 6 dollari potete mangiare, poi ci sono un infinita’ di ristoranti dal piccolo al medio all’extra lusso , qui la spesa puo’ variare all’infinito si puo’ spendere, 20,30,50,100 dollari come niente. Idem per la nightlife, bars, clubs disco, skybars, in alcuni si paga un entrata irrisoria di circa 8/10 dollari, altri entrata libera, prezzi dell’ abbeveraggio, una birra locale con un paio di dollari ve la cavate, un cocktail andiamo sui 3 o 4 dollari.
Qua esistono varie catene di fast food americane, KFC, SWENSEN, PIZZA HUT, PIZZA COMPANY, MC.DONALD, hanno aperto un paio d’anni fa un bel Hard Rock Café’ a fianco del Melia Hotel, al settimo piano del Myanmar plaza , e dove si trovano altri 2 disco club dove la gioventu’ birmana si riversa, il PULSE e il FUSE
Altri locali con cibo e musica per divertirsi dove vanno I giovani birmani sono:
PENTHOUSE
ICEBAR
SPORTBAR
LIGHTFIRE
BLACK & WHITE
JACK ND BASS
FUEL OIL
THE CORNER
Il pieno di solito avviene il fine settimana come in tutte le parti del Mondo, ma anche durante i giorni infrasettimanali, c’e’ abbastanza movimento.
Le 2 vie piu famose riguardo lo streetbar and food sono:
19 Street in Chinatown
Sanchaung Street nel distretto di Sanchaung
Ultime notizie utili:
Aeroporto di Yangon, ha due terminal 1 e 2 piu un domestic flight terminal, in Birmania non si arriva con un visa on arrival, ma lo dovete fare o in qualche ambasciata/consolato birmano, oppure via online, tempi di attesa 3 o 4gg circa. I taxi costano di media circa 8/10 dollari e vi portano in centro citta’ l’aeroporto e abbastanza lontano dal centro citta’ in tal senso quindi anche la spesa rapportato alla distanza e veramente irrisoria. Per le sim card le potete acquistare esibendo il vostro passaporto le vendono nei chioschetti dell’aeroporto oppure nei tanti negozietti di telefoni e accessori sparsi ovunque, anche nei shopping mall. Le due compagnie principali sono Telenor e Oreedoo.
Penso di non aver tralasciato nulla al momento, se avete eventuali domande da fare accomodatevi pure , estikazzi mi sono arruginito a scrivere…LOL

Zest
Silver
17/03/2019 | 18:34

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E cosi', dopo 6 anni esatti ed essermi preso il mio tempo ad esplorare e lavorare in giro per il mondo, ritorno su GT, ritorno con il mio nick senza nascondermi da nulla e da nessuno, ci siamo lasciati che ero in Cina, dopodiche' mi sono trasferito 2 anni in Australia, poi da li 1 anno in Malesia, e da li mi sono trasferito 1 anno in Giordania, ed ora sono da quasi 3 anni qui in Myanmar, ma nel frattempo mai ho rinunciato ai miei viaggi, sempre di piu nelle Filippine e sempre di meno in Thailandia. Vedo che ci sono nuove leve e pochi della vecchia guardia... dovro' farmi l'abitudine a capire come funziona tutto l'ambaradan ... ci si vede in giro... 😊😊

siamhousepattaya
Gold
14/02/2019 | 08:01

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L' ESSENZIALITA' DEI NUMERI

"Contare i soldi è matematica,come spenderli è filosofia"
Lo avevo scritto a suo tempo e continuo a ribadirlo.
Ma è bene cominciare a contare i soldi nel proprio portafoglio prima di intraprendere il viaggio con destinazione Pattaya.E' la cosa direi essenziale.
In ogni dove i costi delle varie voci di spesa sono stati svelati alla noia e quelli sono
Non mi pare complicato preventivare oltre alle spese basiche di vitto e alloggio,con quale frequenza ci si voglia accompagnare nelle giornate e/o nelle notti,dove si preferisca bazzicare,quante volte fare mattina in disco o quante volte andare a dormire presto per andare l' indomani al mare
Fate i vostri conti in baht e dividete per quanto vale l' euro quando state per partire
L' oscillazione in 15 gg potrà essere di un punto o 2,ergo quelli sono i baht che serviranno
Ogni 1000 euro 1 punto di cambio equivale a 1000 bht
Personalmente mi preoccuperei di avere abbastanza euro (a 1000 per volta) più che se il bht sia 35 o 36
Se le cifre non quadrano,fate vacanze più brevi o rimandate
Non c' è nulla di peggio campare qui al risparmio e rinunciare a qualcosa,o peggio ancora cercare mezzucci per speculare su pochi bht
Per lo stesso motivo mi appaiono insignificanti dal punto di vista economico la ricerca dell' ufficio di cambio a 0,10 di vantaggio,il taxi che costi 100 bht di meno,la scheda telefonica con internet con 2 giga in più,ed amenità simili
Ma anche prendere la superofferta di qualche hotel per scoprire dopo che ci va molto coi mezzi a spostarsi o che si è circondati da cinesi che alle 8 del mattino partono ad andare in gita .... oppure mangiare thai per necessità di budget e scagazzare per pomeriggi interi
last but not least,i maggior ricercatori di risparmio sono quasi sempre i medesimi che poi finanziano la propria vacanza prelevando al bancomat,regalando a banche varie un bel 7-8% di commissioni fra una balla e l altra
Se invece sti calcoli degli spicci sono essenziali,forse dovreste rivedere proprio la vostra destinazione
La thailandia conviene se frequentate luoghi di livello/medio alti.Sul povero non conviene
Esempio classico.Mangiare al buffet dell' hilton costa 30 euro,una analoga cena vi costerebbe altrove minimo il triplo
Ubriacarsi bevendo le birre acquistate al 7/11 invece costa di più a comprarsele all' eurospin in italia
Altro consiglio mio,è di scegliersi bene i compagni di avventura.Trovarsi a pattaya con idee troppo diverse non è bella cosa,molto meglio soli che mal accompagnati

notoriusbig
Silver
16/12/2018 | 00:39

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Premetto che il post è inteso come puramente goliardico, inoltre le diverse categorie di utenti qui descritte sono comuni anche alla Thailandia o qualsiasi altro tipo di bordello. Solo con qualche punta di riferimento in più.

Il mio preferito è lui

IL PR

Il pr - detto anche l’esteta - normalmente è sui trentanni ( a volte poco più o meno). Si presenta visibilmente palestrato, capello perfetto, tatuato e riconoscibile perché a differenza degli altri non indossa l’accappatoio ma si lega solo l’asciugamano alla vita ( per mostrare meglio il fisico).
Sempre sorridente, si aggira per gli fkk atteggiandosi appunto come un pr di una qualche discoteca vip.
A suo modo crede di conoscere e di essere in amicizia con tutte le ragazze, quasi fossero colleghi di lavoro.
Quando non prende il sole in piscina o è in camera infatti ferma quasi ogni ragazza chi per fare una battuta, chi una allusione o per “corteggiarle “ come in qualsiasi locale pubblico.
A volte è un po’ fastidioso quando una ragazza è con un altro uomo, magari non giovane, e lui la guarda con ammiccamenti come per dire:” che ti tocca fare per la pagnotta, non come con me”.

Anche con gli altri clienti si mostra generoso nei consigli, a volte presentando lui le ragazze come se ce ne fosse bisogno in un fkk, ma solo con quelli che ritiene alla sua stregua: un pr deve fare un po’ di selezione d’altronde, che diamine!

Spesso è in compagnia di alcuni amici altrettanto palestrati e che, come lui, si portano le infraditos da casa... ( giusto per non confondersi con la plebe 😂)
Sovente sparisce per lunghe sedute con la ragazza di turno, ritiene infatti che le escort debbano si essere pagate ( solo per le rigide regole del locale) ma con lui farebbero anche una eccezione.
Per tale ragione nella camera, quale uomo di mondo che è, deve trattarle come fidanzatine ed intrattenersi con loro dopo la trombata anche per ascoltare i loro problemi e consigli per migliorare il suo... ehm, il locale in generale... 😂

Le ragazze con le quali riesce a coltivare il rapporto pr- ragazza immagine ( come nei suoi sogni) peraltro non sono certe le migliori del locale, ma bensì le mezze bellezze alle quali non disedegna avere qualche cliente fisso ( frega niente se palestrato o meno) che le paga per una stanza di una ora e mezza in cambio poi di qualche strizzata d’occhio per il locale...

Tuttavia il brusco ritorno alla realtà si palesa quando chiede ad una ragazza del locale di uscire con lui e la escort inventa le classiche mille palle per evitare perché alla fine è come un qualsiasi altro cliente. Tuttavia supera tale austera prova mantenendo il suo solito savoir fair e... via con la prossima.

Conclusioni.
In fondo il pr è fra gli utenti che meglio si godono gli fkk, mantenendo una solida convinzione che le ragazze presenti lo desiderino indipendentemente dal vil denaro, e oltre tutto nelle vere discoteche vip lui non sarebbe degnato nemmeno di uno sguardo, quindi meglio spendere i soldi qua, o no? Solo non ditegli la verità...

lL FIDANZATO

Questa è una categoria tristemente conosciuta in qualsiasi bordello, fkk o lap dance che sia ( ma su quest’ultima sorvoleremo, perché lontana dalle linee guida del vero gt).

In sintesi il fidanzato è una persona che o per presenti delusioni o per mancanza di esperienza è capitato in un fkk e ha trovato la sua anima affine...
Per anima affine si intende ovviamente una escort che oltre alla trombata non meccanica abbia offerto un minimo di contatto umano al malcapitato il quale, in base alle precedenti esperienze, ne abbia dedotto che costei ne fosse attratta anche per la personalità ed il fisico ( 😂😂😂).

Ne consegue in genere un periodo di qualche mese ( tre o quattro in media) di frequentazioni assidue, grandi promesse di amore e notti abbracciati pagando cifre astronomiche( il tutto condito dalle urla degli altri utenti provenienti dalle pareti della stanza...)

Con rarissime eccezioni, il destino del fidanzato si evidenzia quando egli nota progressivamente che la fidanzata continua a frequentare altri colleghi indipendentemente dal suo crescente desiderio di amorrrre e nonostante le ingenti somme spese, senza minimamente che la donzella si sogni di frequentarlo ( gratuitamente) anche fuori dal locale come lui vorrebbe.

Da tale situazione nascono una serie di liti ( sempre con tariffa oraria a suo carico) che portano in genere il fidanzato a essere client-zonato ( ovvero la escort spiega cortesemente come stanno veramente le cose) oppure progressivamente il fidanzato perderà interesse per la ragazza.

Successivamente il fidanzato evolverà verso la categoria di cliente disilluso, oppure in (purtroppo) diversi casi diventerà un”merda”, categoria della quale ci occuperemo nelle prossime puntate.

Conclusioni.
Come in altri post è chiaro che tutti noi siamo stati, o avremmo voluto essere, il fidanzato di una escort, solo alcuni rispetto a altri si sono svegliati prima risparmiando un po’ di dindini, ma in fondo chenpr3zzo dare alle illusioni? 😉

To be continued

sexybangkok
Moderatore
Bangkok
17/09/2018 | 02:20

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si pero' adesso ben 2 post aperti dedicati ad un "personaggio", a cui qualsiasi utente del forum ha da tempo fatto la tara classificandolo come si deve, mi sembrano gia' troppi.

cosi' facendo PolishFucker stai facendo esattamente il suo gioco....

TITANO
Gold
16/09/2018 | 13:22

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Ammetto la difficoltà di inserire in una categoria del sito questo topic.
Seppure l'idea sia nata dopo un episodio avvenuto in Austria, lo inserisco in Europa, se del caso la Moderazione ne cambierà collocazione.

OT: se va avanti così finirò l’ultima parte del report Thai per Natale, e mi scuso con quanti, qui e altrove, in PM e in pubblico, mi ringraziano e mi chiedono con curiosità e complimenti di concludere la storia. Spero di essere all’altezza.

Tuttavia, giusto per snellire il lavoro all’ottimo @Gnoccatravels e alla Moderazione del sito, e dare il mio modesto contributo di utente nel ripulire i thread dedicati alle recensioni – ed i recensori hanno tutto il mio rispetto – di gite e ragazze dei locali, apro questo topic sollecitato dalla genialità del gesto di un recente neo-iscritto-con-nick-datogli-dalle ragazze e che ora ci troviamo qui come newbie, a lanciare moniti all’utenza.

Chissà perché, quando ho letto “Chi offende Dora ne subirà le conseguenze” me lo sono immaginato come il Frate che in “Non ci resta che piangere” diceva all’immenso Troisi (che nelle mie deviate associazioni mentali rappresentava l’utenza del sito) la folgorante “Ricordati che devi morire!”.
Come a quella frase abbia replicato nel film, è Storia e lo conosciamo tutti.
Ce lo siamo segnati, tranquillo.
Prima di cimmarla la avvertiremo, che non vorremmo farlo a tradimento e che lei affogasse, e gorgogliando e tossendo emettesse un “Vi punirà tutti!” con i rivoli che le colano dai lati della bocca.
Pace.
Questo topic ovviamente non vuole essere rivolto solo al Nostro nuovo amico, ma anche a lui e scaturisce dalla visione della clientela che ha il sottoscritto, che ha visto, oltreconfine e in Europa e sovente in maniera privilegiata, mutarne la composizione.
Meglio: non al singolo cliente, ma ai cluster.
Ovviamente è quello che ho visto io e qui scrivo il mio pensiero sulla cosa, o meglio un sunto, dato che l'argomento potrebbe occupare pagine e pagine, e nel cazzeggio postprandiale di una oziosa domenica ho buttato giù sta cosa..
Non è facile poi, perché spesso le categorie si intersecano, creando nuove figure mitologiche.

Partirei dagli ex lappari (EXL l'acronimo).
Credo proprio di essere stato il primo, non ricordo se qui o altrove, a parlarne, ovviamente non in modo idilliaco.
Sia chiaro, qualcuno è rinsavito, comprendendo l’inutilità di privé da 50 euro ogni 10 minuti per vedere una tetta, quando poteva bombarsi tipe pure migliori alla stessa (o di poco superiore) cifra per mezz’ora.
Io metto le mani avanti: non ce l’ho con i lap dance, legittima attività economica che ritengo già da un pezzo abbia fatto il suo tempo, ma parlo dei clienti.

Infatti posso comprendere che c’è stata un’epoca in cui sono stati una delle poche “valvole di sfogo sessuali” di molta gioventù.
Giusto per poi andare a farsi un giretto per strada (data l’ora infatti le loft avevano chiuso baracca) e concludere l’opera.
Il mercato è poi cambiato, anche grazie all’apertura oltreconfine dell’Andiamo prima, e del Wellcum e Marina poi.
La gente – che ancora non aveva scoperto la Germania – ha iniziato a svegliarsi (poco) e a capire che alle stesse cifre folli, e anche meno, poteva scopare, ed ha svuotato i lap per accalcarsi oltreconfine; non a caso i locali in italia hanno iniziato a chiudere uno dietro l’altro, e pochi restano ancora aperti e con affari molto ridimensionati direi.
Sempre più numerose poi sono le ragazze ex lap che fanno il salto, entrando in FKK, e su questo converranno tutti.
Ma torno ai clienti.
Se qualcuno, folgorato sulla via di Damasco, ha capito che ora ha il coltello dalla parte del manico, e può tranquillamente evitare oboli come consumazioni (obbligatorie in un lap quando volevi parlare con la ragazza) o foraggiamenti continui allo scadere dei dieci minuti per continuare a guardare la tetta (ovviamente taccio quelli in cui, allungando alla ragazza potevi scopare in un angusto stanzino, visto che comunque in proporzione era carissimo, oltre che illegale; qui parlo della situazione standard), dato che di ragazze ce ne sono a decine, altri hanno portato la “mentalità LAP” nel FKK.
Grandi bottiglie e bevute, perché poverina la ragazza se parla con te non lavora, e ragazze pagate per non far nulla.
La mentalità debole e succube delle principesse da LAP, che se non vengono ricoperte di soldi e di regali, o se solo ti azzardi a guardare o stanzare un’altra, ti levano il saluto, questi EXL non se la sono levata negli FKK, ambiente che a differenza di un lap, in cui si è vestiti ognuno in modo diverso, tende ad omologare i clienti, che non solo sono tutti in accappatoio, ma che astrattamente dovrebbero pagare tutti la prestazione in egual misura.

Anziché portare la ragazza di sopra a trombare, e gioire post coito, la gioia consiste nello sottrarre agli altri il giocattolo. Nel far vedere a tutti che la ragazza è con te.

Figura analoga, seppur con qualche differenza, è quella dei “desperate boyfriends (copyright).
A differenza dell’EXL, che ostenta solo, non necessariamente un DB è anche un ex lapparo.

Semplicemente è una persona, con discreti problemi di base non ultimo dei quali è “la Sindrome da Pretty Woman”, che ha molte difficoltà a relazionarsi con il sesso opposto - che magari per motivi lavorativi o per altri, come insicurezza o estetici, non ha modo di frequentare - e quindi l’unico modo per avere “una storia” è con una del mestiere, che copre di soldi e regali per tentare di far breccia nell’arido cuoricino a forma di registratore di cassa.

Sovente questa gente dimentica che dietro ogni rumena, la nazionalità che per lo più compone il line up degli FKK – immancabilmente, fidatevi – c’è già qualcuno che ci mangia (fidanzati, mariti, famiglia, umanità varia) e con cui ha dei legami, che neppure il SUV o la casa più grande potrà scalfire.

Ma loro sono forti del fatto che sono loro, che il loro amore è puro come l’IBAN e che riusciranno dove altri – che sono lì solo per insediare la propria bella – hanno fallito.

I DB hanno dimenticato che si va in FKK per divertirsi, rilassarsi e dimenticare il mondo esterno in atmosfera (mi cito) “protetta e ovattata”.
Dimenticare il mondo esterno tuttavia, aggiungo io, non significa riporre il cervello in armadietto accanto alle scarpe.

Costoro portano i mali del quotidiano nel locale, ammorbando anche i poveri clienti, che sono costretti a vederli mentre fanno puttanate o si struggono su un divanetto a bere analcolici con aria triste perché hanno litigato con la bella, solo perché la rumenina ha male interpretato il tono di voce di una parola inoffensiva, giusto perché quel giorno le girava così.

E purtroppo mentre loro si struggono lei, che in genere è una stronza da guinness, è a fare pompe di sopra al primo orso bianco che l’ha raccattata.

Sempre se non si chiudono in camera per intere giornate, a guardare i video su Youtube o giocare a Candy Crash – perché si tromba pochino, e mai neppure lontanamente per le cifre spese – tenendosi per mano e a fare progetti (lui…mentre lei controlla on line il conto corrente che lievita).
A differenza degli EXL, i DB stanno rintanati con la fidanzata, ma come avete avuto modo di sapere, quando ostentano il loro sentimento fanno impallidire gli EXL.

Se mi garantissero l’impunità per una strage, sarebbero le prime vittime.

Ultimi ma non ultimi, gli oblatori seriali.
Categoria curiosa, gli OBS.
In genere chi ne fa parte ha molta più capacità di discernimento di EXL e DB.
Tuttavia, per qualche strano meccanismo, se si trovano bene con una ragazza, devono pagare più del classico rate.
Mi sono trovato così bene che in qualche modo devo farlo sapere alla ragazza, e le parole non basterebbero” sembrano pensare.
Come farlo allora?
Lasciando mance e arrotondamenti.
La curiosità è che se la ragazza li missila, non credo chiedano uno sconto, quindi pagano il rate e magari non vanno più con la ragazza.
Ma se la ragazza è brava, anziché premiarla ritornandoci, magari anche più volte nella giornata, pagano di più.
Il loro temine di paragone sono i camerieri, cui in genere si lascia la mancia – in altri paesi, aggiungo io – se fanno un buon servizio (ovviamente servizio di ristorazione, non credo pompini).
Ma arrivano a pagare cene e fare regali ai familiari di professionisti, se soddisfatti dal servizio.

Insomma, è impossibile per loro che se uno lavora bene – cosa che per me dovrebbe essere sempre fatta, trattandosi di lavoro – debba essere pagato “solo” quanto pattuito.
Impossibile.
Bisogna pagare di più.
Il fatto è che dimenticano chi è la controparte.
Le nostre amate rumenine (per lo più).

Forse poco conoscenti della mentalità e cultura di quelle lande, che invece è ben nota a chi scrive, per loro è impossibile comprendere che quello che alle ragazze viene elargito come mancia/arrotondamento, poi le stesse si sentono in diritto di pretenderlo dagli altri malcapitati, che magari si sono trovati pure bene, giusto perché “se lavoro così bene che Tizio mi dà i dieci euro in più, perché tu Caio non dovresti fare altrettanto? Sei un morto di fame che non dai la mancia? Sei meno di Tizio?”, mentre il Caio in cassa con il portafogli in mano si sorbisce questa solfa, chiedendosi dove abbia mai sbagliato nel tirare fuori (solo) la foglia arancione e blu.

Dimenticano poi che molte ragazze in Germania lavorano bene per 50 euro - e i tedeschi non sono prodighi di mance, proprio no, anzi - e non credo la loro fica/opera valga meno di quelle oltreconfine.
Né di quelle nello stesso locale che lavorano bene e non vengono poi messe in condizione di avanzare pretese.
Lo stesso discorso va fatto per chi cede agli extra (+30 € FK, + 30 per questo, + 50 per quello) che non siano CIM e ANAL.

Bisognerebbe facessero il salto – a volte troppo lungo per loro – di pretendere buone prestazioni alle tariffe concordate, giusto per non inflazionare il mercato.

Engineer2013
Silver 36-50
01/09/2018 | 12:09

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Golden Time: ovvero il grande amore che non si scorda mai. Resoconto sul laboratorio a cielo aperto della psicologia umana. Quando il made in Germany è (quasi) sempre sinonimo di affidabilità.

FKK Golden Time – venerdì/sabato/domenica/lunedì 24/25/26/27 agosto 2018 - Recensione di Engineer2013

COSTO INGRESSO: 60 €.

COSTO CAMERA ed EXTRA: 50 € la prima mezz’ora e multipli, 50 € anal, 25 € CIM.

COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 30 € (colazione esclusa) a notte in una struttura a Mönchengladbach. Viaggio aereo con Ryanair (arrivo a Dusseldorf Weeze e ripartenza da Colonia/Bonn) per complessivi € 29. Prezzi per persona.

RAGAZZE PRESENTI: una quarantina di livello medio-alto, una mezza dozzina di TOP più un paio di Super-TOP. Buono (ma non ottimo) l’assortimento di etnie. Massiccia presenza di indigene oltre che rumene. Almeno tre intrombabili e una davvero inguardabile.

SITO INTERNET LOCALE: http://www.goldentime.de/

24/8/2018: GOLDEN TIME ATTO VI°
Ehilà People, il vostro Ingegnere è tornato! Come preannunciato qualche giorno fa, con il mio amico e collega punter “Antonio” abbiamo trascorso alcuni giorni -che definire intensi è un autentico eufemismo- in quel di Brüggen. Sono stati per entrambi il modo di salutare le ferie estive per rituffarsi, ahinoi, nella routine quotidiana. Pianificando il viaggio con anticipo siamo riusciti a spendere davvero poco per i biglietti aerei e per la sistemazione (v. prezzi). L’idea di tornare a Brüggen era maturata all’indomani dell’esperienza di maggio al Globe, già da me recensita. Rispetto agli anni precedenti abbiamo voluto esagerare, preventivando quattro giorni di fila al GT ma con l’opzione (fortunatamente poi non esercita) di virare su altri locali qualora il livello del parco gnocca non ci avesse soddisfatto.
Prima di passare a ciò che vi interessa di più e che anima lo spirito di questo splendido forum, un paio di note logistiche. Mönchengladbach è una città di oltre 250.000 abitanti comoda per soggiornare quando si va in NRW: dista meno di trenta chilometri dal GT, di cui circa la metà su strade senza limiti di velocità. Una visita la merita ma, purtroppo, alcune di quelle che sono considerate le attrazioni principali (es. il museo del carnevale e la torre dell’acquedotto) sono visitabili solo in alcuni giorni dell’anno e non tutti i mesi. La sera ha una movida che potrebbe essere più vivace dato il numero di gente che ci abita: essa si limita, di fatto, a una serie di 4/5 locali uno dopo l’altro dove si mangia e si beve anche qualcosa di non tedesco (es. noi il venerdì siamo andati in un posto spagnolo dove preparano dei cocktail molto buoni anche se un tantino costosi). Capitolo meteo: più fresco dell’anno scorso e, la sera, sembrava di essere in autunno. Tuttavia, nel corso della giornata, il cielo si è aperto e ci ha regalato qualche scampolo di tepore caratteristico di una tarda primavera piuttosto che di una fine estate.

Ora passiamo al sodo…

Arriviamo al locale alle ore 13 circa: nel parcheggio non tante macchine per essere già week end. Solito campanello e la nostra “Madame Butterfly” (v. recensione scorso anno) ci apre. Ci chiede se è la nostra prima volta nel locale al che io le rispondo “for this year, yeah!”. Mi sorride e ci da’ la divisa di ordinanza. Mentre ci stiamo cambiando faccio il primo dei due incontri che cambierà (in modo estremamente positivo) la nostra permanenza al GT. Si tratta di una ragazza mora, alta almeno 1,75 senza tacchi, fisico da giocatrice di pallavolo, capelli castano scuri sulle spalle, occhi color nocciola. Ha il viso (e l’età, penso sul momento) da matricola al primo anno di università, sembra quasi la protagonista di quei porno-manga giapponesi: la vedrei molto bene con le loro divise scolastiche. Ci sorridiamo vicendevolmente e lei guadagna con felpato passo la via degli spogliatoi femminili. La prima cosa a cui penso dopo questo fortuito incontro è: con questa fanciulla devo approfondire la conoscenza.
Una volta in sala ne approfitto per fare un giro di tutto il locale, anche all’esterno: da un lato questo mi serve per riappropriami degli spazi (oltre che osservare se nel frattempo c’è stato qualche cambiamento) e dall’altro per mettere in funzione il mio figa-scanner. Le prime impressioni sono positive: rispetto allo scorso anno osservo una età media inferiore, qualche teen, un clima rilassato sia da parte delle tipe che degli orsi. Tra le ombre, una tipa di colore con l’acne in viso nonché un culo delle dimensioni di una mongolfiera e che ciononostante riuscirà a fare qualche camera la domenica, un numero ancora inferiore di ragazze rispetto agli avventori, i capannelli di tipe che mal predispongono all’approccio il cliente. Tra i culi…ehm volti conosciuti, noto subito quello di Magda, la stangona polacca che mi trombai due anni fa: anche questa volta, nei due giorni in cui la vedrò operativa, sarà un andirivieni continuo dalle stanze.
Trattandosi della prima camera, in genere, non vado mai tanto per il sottile dovendo sceglierne una che assolverà alla funzione di svuota-coglioni. Nel mentre che sto bevendo qualcosa, noto una MILF bionda con un rossetto vistoso. Mi avvicino, presentazioni di rito con il mio consueto baciamano (trattamento questo che riserverò a tutte le tipe che incontrerò nei quattro giorni trascorsi lì dentro, ndr). Lei si chiama Magda, polacca come la sua omonima da me già testata. Ha un tatuaggio che si sviluppa in orizzontale alla base della schiena. La conversazione intrattenuta mi convince a premiarla. Lei sorride ed è anche alla mano. Una volta in camera mantiene le promesse (e le premesse): pompino cabrio come sempre eccellente, baci con la lingua anche se non profondi, discreta tecnica trombereccia. Provate le classiche posizioni anche se a smorza dà il meglio di sé. Nel fucking time la tipa si dimostra partecipativa quanto basta: evita eclatanti gridolini finti da film porno e questo è sicuramente un bene. Tuttavia non scatta quel feeling che vorrei, motivo per il quale mi convinco che l’obolo da versare non supererà i 50 €. Allo scadere della mezz’ora vengo senza grandi problemi. Rimaniamo qualche minuto a parlare e mi confida che a breve si prenderà una vacanza e non sa quando ritornerà operativa. Mi sento di consigliarla solamente per sessioni di trenta minuti, ideale in veste di svuota-coglioni.

MAGDA: bellezza 8 / partecipazione 7 (malus di 0,5 per via del feeling che non è scattato) / fucking expertise 8

Una volta aperte le danze, decido di mettere qualcosa sotto i denti. Il ristorante apre alle 14 con chiusura alle 17,30 per ciò che attiene il “primo turno” e, come sempre, sono disponibili tre primi e due secondi. Le diverse birre sono a disposizione nell’apposito frigo (cosa mai vista in altri fkk da me testati). Il cibo non è male anche se un po’ troppo carico di spezie e, alla lunga, risulta un po’ pesante: penso a come cazzo facciano le tipe che lavorano lì dentro a mangiare tali schifezze con cadenza quotidiana ed essere in forma. Mah…
Dopo aver soddisfatto gli appetiti culinari, mi rilasso una mezz’oretta: purtroppo la temperatura non è calda come gli altri anni ma fuori si riesce comunque a stare. Terminata la pausa relax, passaggio in bagno per lavaggio denti e collutorio personale (questo è un malus del GT, ovvero l’assenza del dispenser per l’erogazione di prodotto per l’igiene dentale come visto invece al Globe).
Rientro e non posso credere ai miei occhi: la ragazza che avevo incontrato nello spogliatoio è seduta ad uno degli sgabelli di fronte al bar. Incrocio di sguardi e di sorrisi. Non perdo tempo e mi avvicino: consueto baciamano -stavolta anche con inchino- con lei che resta molto colpita da cotanta galanteria (come mi dirà poi in camera). La fanciulla si chiama Tina, anni 21, from Köln. Parliamo qualche minuto e subito mi balzano agli occhi alcuni particolari della fräulen: ha un piercing al naso che sembra quasi un neo nonché un tatuaggio sul seno -plastic surgery free- destro con la scritta “Celine”. Dalle prime battute scambiate rivela una dolcezza fuori dal comune. Pur non avendo letto nulla in merito alla tipa, decido di correre il rischio: memento audere semper è il motto della mia vita. La scelta si rivela talmente azzeccata che, una volta entrati in una delle casette prefabbricate all’esterno, mi sembra di stare con una ragazza conosciuta da tempo. Su mia richiesta, la sessione si svolge più in modalità GFE ma vi posso garantire che è in grado di passare al PSE senza colpo ferire. Il trasporto dopo appena cinque minuti di lingua profonda è totale, al punto che le dico che faremo un’ora. La camera procede a meraviglia: è magistrale nel bbj (zero uso di mani, tecnica collaudata e tanta lingua a velocità variabile), non finge ma partecipa in maniera autentica e genuina (i copiosi umori e le contrazioni muscolari delle gambe sono il preludio a una venuta con tanto di gemiti naturali da parte sua). Le posizioni che proveremo in tutto alla fine saranno sette: a un certo punto, tuttavia, mi guarda e mi dice “guarda che l’ora sta terminando, dimmi tu cosa vuoi fare”. Che dire, correttezza teutonica über alles! Ovviamente prolungo di altra mezz’ora: lei non fa una piega, non dice mai di essere stanca ma asseconda alla perfezione tutte le mie richieste, tra cui quella finale del cim. Ma, poiché voglio che questa camera mi resti impressa nella memoria, decido di sperimentare con lei il “pompino acrobatico”: ovvero, una volta svestito l’attrezzo, mi alzo in piedi sul letto e mi reggo con entrambe le mani alle travi di legno dell’alcova. Lei si siede sul letto e comincia a spompinarmi come se non ci fosse un domani, non disdegnando svariate incursioni sui gioielli di famiglia, la zona del perineo e l’asta. Sono eccitato come un canguro australiano in calore, ma cerco di trattenermi per gustarmi quanto più possibile lo spettacolo dei suoi occhi meravigliosi che, voluttuosi, fissano i miei. Quando mancano circa dieci minuti al 90°, “clamoroso al Cibali”: vengo urlando in maniera tanto selvaggia quanto liberatoria per il piacere. Mi accascio sul letto con le gambe che mi tremano, ma per la felicità. Tina mi chiede se va tutto bene: le rispondo che non potrei stare meglio di così. Tranquillizzata, si stende vicino a me e restiamo un po’ abbracciati a raccontarci qualcosa di noi. Osservo questa creatura meravigliosa, di appena 21 anni: una così, forse, me la sarei potuta trombare solo alle feste Erasmus dell’università quando le ragazze avevano l’innocenza e il candore tipico di quell’età. Usciamo dalla casetta e ci dirigiamo verso gli spogliatoi: lei mi cinge il fianco e continua a sorridermi come all’inizio. Ci sono con il corpo ma non con la testa, che ha deciso di farsi un giro altrove. Una volta giunto all’armadietto le verso l’obolo, la bacio intensamente e le chiedo se l’indomani sarà ancora lì; mi risponde “yes, sure!”. In quel momento, dentro di me, ringrazio mamma Germania per aver inventato questi luna park per adulti. Quando va via, mi accorgo che i 90 minuti erano trascorsi da almeno dieci minuti, ma non mi ha chiesto nulla in più. Davvero una perla rara, nulla da aggiungere.

TINA: bellezza 9,5 (una delle cinque TOP del locale) / partecipazione 10 (bonus di 0,5 per l’instancabilità) / fucking expertise 10 (bonus di 0,5 per via del cim magistralmente eseguito)

Più esausto di quando Rocky manda al tappeto Ivan Drago, decido che per il mio bene è meglio fermarmi un po’ con il trombo. Ne approfitto per gustare una delle tante birre con poco alcol disponibili all’interno del GT. Assumo quindi la veste di “sociologo” e mi diletto a osservare le dinamiche relazionali del club: noto come le ragazze siano abbastanza sorridenti e non insistenti, gli avventori poco inclini al baccano. Davvero uno scenario bucolico, altamente rilassante. Faccio un giro tra il bar e la zona spa: nel mentre faccio la conoscenza dell’unica brasiliana (almeno credo) del locale. Lei si chiama Ruby, capelli nero corvini lunghi sulle spalle, pelle olivastra: nel corso delle giornate farà poche camere, personalmente non mi fa una grande impressione e non solo dal punto di vista fisico. Poi è la volta di Miruna, rumena bionda con le tette rifatte: anche lei non mi sembra degna di nota. Seduta a uno degli sgabelli sulla destra di fronte al bancone del bar, c’è una stangona mora con un rossetto viola scuro molto pronunciato. Nonostante la notevole presenza fisica, non lavorerà molto nel corso dei giorni in cui sono stato al GT. Il perché è presto detto: per buona parte del tempo preferirà fare comunella fumando con altre tre tipe in quella specie di trespolo sulla sinistra andando verso le camere interne. Ma su di lei torneremo nel racconto della giornata di domani. A un certo fa il suo ingresso in sala una MILF bionda davvero niente male: capelli biondo cenere, occhi verdi, fuma sigarette elettroniche (una delle poche). Si siede quasi sempre allo sgabello del bancone del bar sulla sinistra. Sorride e fa le smorfie maliziose a diversi clienti. A un certo punto i nostri sguardi si incrociano e le faccio cenno di raggiungermi: non se lo fa ripetere due volte e prende posto vicino al mio sgabello: si chiama Elvira, rumena di Costanza, dichiara 31 anni (ma secondo me sono almeno 34). Mi chiede se mi piace il club e iniziamo a parlare per qualche minuto. Le chiedo se fa le tre cose per me imprescindibili: a una risponde con una smorfia di malizia tipica di un troione da competizione “it depends”. Il mio cervello dice che può essere lei la prossima ma, poiché non mi sono ancora ripreso del tutto dalla camera con Tina, le dico “maybe see you later”. Di questa risposta mi pentirò amaramente per due ordini di ragioni: la prima è che da quel momento fino a tutto il giorno successivo -sabato- farà camere senza soluzione di continuità (segno evidente che la draculina Elvira ha diversi jolly nella figa…ehm…nella mano) non consentendomi di usufruire dei suoi servigi. Il secondo motivo è che questa cosa mi varrà una specie di partaccia di gelosia della quale parlerò nel racconto del terzo giorno.
Rivedo in sala Tina, che si avvicina, mi abbraccia e mi dà un bacio sulla fronte davanti allo stupore generale degli altri orsi. Tuttavia, ho voglia di aggiungere un nuovo nome alla mia girls fucked list. Dopo qualche minuto la mia attenzione viene rapita da una delle due rosse (tinte) del locale. Mi avvicino per conoscere il suo nome: trattasi di April, rumena di Bucarest, capelli rosso elettrico (tipo parrucca di carnevale), alta 1,70 senza tacchi, tatuaggio vistoso sulla schiena, occhi tra il grigio e il verde. In precedenza lavorava al Magnum. Intervista di rito con lei che acconsente a tutte le mie richieste. Ha un modo di porsi abbastanza sfacciato ma nel complesso l’effetto non stona. In camera si dimostra completa, a parte il cim che non so se pratica. Rifiuta il 69 (male, malissimo) ma si rifà con una buona fantasia nella scelta delle posizioni dove però tradisce una certa indole a dettare i tempi. Parla e capisce perfettamente la lingua di Dante, per cui mi diverto ad apostrofarla con epiteti degni di un film porno. Daty apprezzato, non dice mai basta. Pompino forse un po’ troppo teatrale ma comunque di ottima fattura come (QUASI) tutte quelle da me provate lì dentro. Con le ultime gocce di sperma rimaste della giornata finisco felice con lei sotto che mi lecca l’orecchio e mi dice le porcate più inenarrabili per eccitarmi qualora ce ne fosse ulteriormente bisogno. Nonostante la buona sessione, non mi sentirei di consigliarla per un’ora.

APRIL: bellezza 8 (malus di 0,5 per le tette rifatte) / partecipazione 8 (tende a dettare i tempi) / fucking expertise 8 (malus di 0,5 per il rifiuto al 69)

Finito con April mi accomodo sui divani all’esterno vicino allo stagno. C’è ancora un po’ di luce che rende tutto sommato piacevole stare fuori. Seduta sul divano accanto al mio c’è una delle teen del locale che mi invita a farle compagnia. Essendo un gentleman accetto prontamente. Si chiama Isa, anni 19 (credibili, anzi sembra anche più piccola), capelli neri e pelle ambrata tipica dei paesi arabi. Mi dice infatti di essere di padre iraniano e madre tedesca. Ha lavorato in precedenza al Living Room e in almeno altri tre locali che non conosco. Nonostante la giovane età un cu…rriculum di tutto rispetto! Mi parla un po’ di lei e mi accorgo di una cosa che mi ammoscia l’uccello all’istante: porta l’apparecchio ai denti (e già penso al mio povero attrezzo nella sua bocca…brrrr) e ha delle unghie che sembrano delle armi improprie. Tanto premesso preferisco lasciare perdere. Tuttavia la signorina farà abbastanza camere nel corso dei giorni seguenti e, lunedì, si renderà protagonista di un bel gesto e di cui poi vi dirò.
Alle 20,30 decidiamo di comune accordo di lasciare il locale: la sveglia presto della mattina si fa sentire. Inoltre, preferisco “mantenere l’appetito sufficientemente alto anche per i giorni a venire” (v. cit. Antonio dello scorso anno). C’è ancora un bel po’ di gente ma non quanta me ne aspettavo per il week end: a riprova di ciò il fatto che non ho mai aspettato per le chiavi delle stanze. Madame Butterfly ci chiede “alles gut?” e io “yes, of course!”.

25/8/2018: GOLDEN TIME ATTO VII°
Viste le ottime premesse del primo giorno, decidiamo di ritornare sul luogo del misfatto anche il giorno seguente. Come da mio desiderio, Antonio acconsente a “fare chiusura”: per questo motivo, dopo aver fatto i turisti per la città, giungiamo alle 18. Ad attenderci una sorpresa negativa: dobbiamo condividere l’armadietto, cosa che non sopporto. In effetti, al nostro arrivo le macchine al parcheggio esterno erano già tante (quello interno viene riempito per primo e solo quando due anni orsono ci presentammo all’apertura abbiamo potuto lasciare lì l’auto). Poco male, la gentile quanto efficiente signora bionda della reception ci rassicura che appena possibile ci fornirà un’altra chiave. Doccia di ordinanza e via nell’arena. Chiedo alla barista una “cola mit zitrone” (la mia pluriennale frequentazione di fkk in terra germanica mi ha fatto imparare qualche parola di tedesco, ndr). Mentre sorseggio la bibita il mio sguardo incrocia quella di una mia “vecchia” (v. recensioni 2016 e 2017) conoscenza e, all’unisono, scoppiamo a ridere: si tratta di Dorina, bulgara oramai in pianta stabile al GT. La vado ad abbracciare e, ovviamente, si ricorda perfettamente il mio nome. Ci scambiamo qualche bacio appassionato nello stupore delle tipe e degli orsi presenti. Cotanto calore e affetto va premiato: le chiedo se è libera, mi risponde di sì (è appena rientrata dalle vacanze). Let’go Dorina! In camera noto che ha perso qualche chilo rispetto all’estate scorsa (mi dirà che sono ben sei). La sessione si dimostra all’altezza delle precedenti: la signorina non si risparmia e mi fa i complimenti per la mia consueta vis scopereccia. Alla fine sarà un’ora di puro PSE con due venute da parte mia. Purtroppo, causa un’incomprensione comunicativa (avevo capito che non lo praticasse più) non termino con almeno un cim. I suoi pompini con venuta finale in bocca, come ampiamente scritto, sono da antologia. Gli ultimi cinque minuti, che poi diventano dieci visto che non ha fretta di abbandonare il campo di battaglia, li dedichiamo a parlare un po’ di noi e di quello che è accaduto nei dodici mesi in cui non ci siamo visti. La cosa che mi lascia basito, è come si ricordasse tanti miei particolari di cui le avevo accennato. Evidentemente le fanciulle che lavorano in questi postriboli fanno cure massicce di fosforo (oltre che di cazzi).

DORINA: bellezza 7 / partecipazione 9 / fucking expertise 9,5 (bonus di 0,5 poiché sa esattamente cosa un uomo vuole in quei momenti).

Una volta pagato l’obolo faccio partire una lunga sessione di relax in attesa di vedermi con Tina. In realtà la becco quasi subito ma le dò un appuntamento di lì a un’ora. In questi 60 minuti, mangio qualcosina e usufruisco dei servizi della spa. Ancora una volta vesto i panni del “sociologo prestato ai bordelli” e mi viene spontaneo coniare la frase con cui ho aperto la mia recensione: questi posti sono degli autentici laboratori a cielo aperto della psicologia umana, tanto maschile quanto femminile. Per suffragare tale affermazione vi fornisco alcuni elementi. Nella giornata di sabato, così come in quella di domenica e lunedì, una ragazza non farà altro che andare e tornare dalle stanze. Si tratta di Sophia, rumena (ma come lei tiene a precisare, “vicino il confine con la Moldavia”…..vabbè!), zero seno, occhiali da donna in carriera, viso troppo spigoloso per i miei gusti, bionda, bel culo, magra e altra 1,65 mt. senza tacchi. Pur non solleticando gli appetiti sessuali miei e del mio socio il quale la intervisterà e riceverà le seguenti risposte: “il bacio dipende, il pompino scoperto dipende, ecc.” vi posso assicurare che sarà la top scorer in termini di camere fatte nei nostri quattro giorni lì dentro. Mistero della figa numero 1
A proposito di “misteri”, fa capolino una tedesca (non l’ho intervistata ma aveva i tratti somatici tipicamente teutonici oltre a parlare solo tedesco) che avrà potuto avere non meno di 37/40 anni. Una bellezza anonima: bionda, diversi capelli bianchi, occhiali con montatura a giorno, alta 1,60 mt. senza tacchi, vestita anche in maniera un po’ sciatta a mio modestissimo parere. Insomma, una che se la incontrassi al supermercato sarebbe come la tassazione delle società di persone: trasparente! Eppure, anche lei farà almeno quattro camere quel giorno, salvo poi scomparire nei giorni successivi. Mistero della figa numero 2
Last, but absolutely not least la Elvira di cui sopra: anche lei non si fermerà un attimo quel giorno, rendendo vani tutti i miei tentativi di approccio. Le ho visto fare l’ultima camera che erano oltre l’1,30. Mistero della figa numero 3
Segnalo che alle 17,30 circa al bar erano presenti trenta orsi e non più di dieci ragazze.
Arriva l’ora “x” e mi vedo con Tina che, puntualissima, mi raggiunge sul luogo del nostro appuntamento. Non so cosa mi scatta quando la rivedo, ma le chiedo una cosa MAI domandata prima a una ragazza in un fkk: ovvero la mia intenzione di intrattenermi con lei per ben due (2) ore. Lei mi sorride e acconsente. La camera che ne viene fuori resterà per me indimenticabile: l’intesa emotivo-sessuale, già elevata il giorno prima, è ancora più alta. Nei 120 giri di lancette dei minuti non ho mai avuto l’impressione di scopare con una pay-girl ma piuttosto con la classica tipa conosciuta in discoteca e che ci sta la sera stessa. Lei non si risparmia su nulla e io ci prendo gusto al punto che verso il finire della sessione, preso quasi da uno scrupolo, le chiedo se posso continuare a scoparla. Lei mi dice che va tutto bene e che si sta divertendo anche lei. Cazz!!! Alla fine delle due ore -il cui contenuto, se non vi dispiace, resterà un segreto tra me e lei- uscirò dalla stanza (lei aveva scelto quella con la doccia: i motivi potete immaginarli da voi) totalmente appagato con due venute a testa e un cim finale da parte mia per suggellare cotanto incontro. Trattatela bene, lì dentro è davvero una perla rara. Se sarete gentili, vi ripagherà con una prestazione che difficilmente dimenticherete. Ancora oggi che sto scrivendo queste righe, mi eccito al solo pensiero. Altamente consigliata per sessioni lunghe, mi sembra più orientata al GFE ma con un PSE di non minore importanza.

TINA: v. sopra

Una volta salutata (e retribuita) Tina ritrovo il mio socio e concordiamo di andare a mangiare qualcosina. Al nostro tavolo becchiamo un terzetto di italiani molto simpatici con i quali scambiamo qualche opinione circa il GT, lanciandoci in paragoni con altri locali similari. Ci diciamo a vicenda i posti che abbiamo visitato e, riferito a chi vi scrive, uno dei commensali esclama “certo che non ti sei fatto mancare un cazzo a livello di locali!”. Lo ringrazio per il complimento e ci congediamo. Rispetto al venerdì noto un certo ricambio: assenti April, una bionda tedesca con gli occhiali e tatuaggio tipo ali sulle spalle che avrei stanzare ma che non si è vista per tutto il giorno, nonché due valchirie tedesche di cui una con gli stivali rossi fino al ginocchio e l’altra con degli stivali bianchi fino alla caviglia. Nel corso della giornata, quasi come un’apparizione, riuscirò a incrociare per appena una manciata di secondi una Dea statuaria che passerà un paio di volte (ma sempre accompagnata) nella main room. Teniamo da parte questo dettaglio, sul quale tornerò nel racconto del giorno successivo.
Finalmente riesco ad avvicinarmi alla stangona mora con il rossetto scuro di vi ho parlato prima. Accenna un sorriso in fase di presentazione: si chiama Rose, tedesca di Düsseldorf. Le chiedo se è libera ma in maniera secca mi dice che ora non può fare nulla in quanto ha male alla pancia. Non so come ho fatto a trattenere le risate, fatto sta che la fräulein mi dà l’idea di una che, come dice un mio amico che ora mi guarda da lassù, “ce l’ha orizzontale”. La fanculizzo nella mia mente e la saluto. A titolo di cronaca, per tutta la giornata farà a malapena un paio di stanze fumando in continuazione e facendo gruppo sul trespolo alla sinistra del corridoio che porta alle stanze. Che dire, dopo l’angolo delle rumene e quello delle bulgare (v. Wellcum), al GT è arrivato l’angolo delle tedesche che non trombano o quasi. Faccio poi la conoscenza di Alina, rumena di Craiova che dopo appena 30 secondi (non scherzo) mi chiede se può andare a prendere la chiave per la camera. Mah…
Alle 22,30 pizza per tutti e discoteca con tanto di dj: nel complesso la cosa mi piace.
Un’ora dopo, alle 23,30 circa, la situazione nella sala principale è ingestibile: presenti solo uomini e due donne.
Come ultima camera decido di puntare su una che avevo visto nel pomeriggio e con la quale ci eravamo lanciati delle occhiate d’intesa: lei siede quasi sempre vicino al cinema. Mi avvicino per conoscerla: si tratta di Daniela, dichiara 28 anni (ma per me sono almeno 30), da Cracovia. Alta circa 1,70 mt. senza tacchi, capelli neri lunghi. Parliamo e non chiede di andare in camera. Decido di premiare anche la sua complicità. Nonostante iniziassi ad accusare un po’ di stanchezza, la sessione scopereccia si dimostra comunque di alto livello. Anche lei non lesina un bbj intenso e profondo con un’ottima tecnica. Dopo le consuete tre posizioni vengo, per l’ultima volta quel giorno, felice. Al che la tipa mi stupisce, regalandomi un momento GFE post coito di grande intensità. Sforiamo ampiamente la mezz’ora (ma non mi chiede nulla come extra time) e le prometto che domani non sarà l’ultima camera che farò, anche in virtù del fatto che mi conferma praticare cim.
Rientrato in sala mi godo il meritato riposo, scambiando con il mio amico alcune considerazioni sulla giornata. Da segnalare un piacevolissimo momento di socializzazione con una ragazza dal fisico scolpito con la quale mi intrattengo a parlare sul divanetto in fondo a destra quando si entra. Lei si chiama Cindy, capelli neri sulle spalle e occhi scuri, alta almeno 1,75 mt. senza tacchi, rumena vicino Brasov, anni 32 (credibili) a dicembre. Non mi chiede di salire in camera ma parliamo amabilmente per oltre 15 minuti. Fisicamente mi attira, per cui le dico che domani sarà la mia prima fanciulla della giornata. Lei sorride e mi dà un bacio e mi abbraccia augurandomi buona notte.
Alle ore 1,45, tanto soddisfatti quanto felici, guadagniamo stancamente l’uscita del GT. Nel salutare la frau bionda all’ingresso le dico “see you tomorrow”.

26/8/2018: GOLDEN TIME ATTO VIII°
Avendo fatto molto tardi la sera precedente, la mattina ce la prendiamo con estrema calma. Decidiamo di fare un giro turistico nei dintorni di Mönchengladbach (il castello con annesso museo che si trova a Rheydt val bene una visita) e, intorno alle 14,45, sono di nuovo con il dito sul mitico campanello d’ingresso al GT. Oggi rappresenta, ahinoi, il giro di boa della nostra vacanza scopereccia in terra teutonica.
Ad accoglierci lo staff del giorno precedente: come le chiamo io “la bionda e la mora”. Poiché entrambi interessati, domando subito se oggi è presente Tina e -ahinoi- la risposta è negativa.
Non mi perdo d’animo, anche perché ho già diversi obiettivi “sensibili” in agenda.
Visto il bel feeling che si era creato la sera prima, decido di aprire le danze con Cindy. Mi ci vuole poco per trovarla, saltiamo i convenevoli (ampiamente esauriti la sera precedente) e si va. In camera opto per l’ora e la tipa mi ripaga con una prestazione davvero molto valida alla quale manca come ciliegina sulla torta il cim (che non pratica). Alla fine tra petting, chiavata, massaggio relax post trombo e social time arriviamo a coprire i 60 minuti. Tra gli argomenti toccati in stanza, anche il Wellcum dove ci siamo scambiati pareri ognuno dal proprio punto di vista visto che la fanciulla in questione ha lavorato dall’inaugurazione e per i diciotto mesi successivi in quel di Hohenthurn.

CINDY: bellezza 8 (bonus di 0,5 per la silhouette e l’assenza di chirurgia plastica) / partecipazione 8,5 / fucking expertise 8 (malus di 0,5 poiché pratica il cim).

Il secondo target della giornata non può che essere la richiestissima Elvira. La becco al solito posto e le chiedo se posso sedermi accanto a lei. Lei, come se non aspettasse altro, parte con specie di scenata (mantenendo comunque un certo aplomb) di gelosia in cui mi “rimprovera” il fatto di averla lasciata appesa venerdì. Non ha gradito la mia risposta, insomma. Sfodero tutto il mio savoir faire, facendole al tempo stesso presente che sabato avevo provato a cercarla ma che era sempre occupata. Lei tiene comunque il broncio, al che per riuscire a ottenere una prestazione comunque degna di menzione, la guardo dritto negli occhi (molto belli e di un verde particolare) e le dico “but now I’m here just for you”. Lei, finalmente, mi sorride e mi chiede se può andare a prendere le chiavi. CHE TROIA!!!
Fisicamente alta 1,65 mt. senza tacchi, due tatuaggi (uno sulla natica con raffigurato un drago e l’altro all’altezza dell’appendice con la scritta el amor duele), seno una terza naturale, labbra poco carnose ma comunque performanti, porta un anello con brillantino (regalo di qualche fidanSato?).
In camera si dimostra una vera e propria tigre del materasso, con una prestazione PSE di pregevolissima fattura. Lingue che esplorano tutti i pertugi disponibili, bbj da cineteca del trombo, le piace guardare e farsi guardare nello specchio facendo le facce da porca, capacità di contrarre i muscoli vaginali senza precedenti, profic(u)a ripetizione di almeno sette posizioni del kamasutra. Mentre siamo impegnati a scoparci a vicenda mi sussurra all’orecchio “ora capisci perché sono sempre occupata”. Touché! Conclusione magistrale: un cim dove nemmeno una goccia rimane sull’asta o sul glande. Applausi! Una vera bomba dal punto di vista sessuale, dotata di una tecnica eccellente: lì dentro ha solo da insegnare. Sulla base della mia esperienza personale con lei è consigliata almeno un’ora, per quanto non mi fossi posto limiti una volta iniziata la sessione.

ELVIRA: bellezza 8 (bonus di 0,5 per l’assenza di chirurgia plastica) / partecipazione 9,5 / fucking expertise 10 (degree with first class honors).

Appagato da Elvira, mi rilasso un po’ sui divanetti. Ancora una volta mi passa davanti la Dea di cui ho già scritto. Ora che l’ammiro sfilare tipo passerella mi rendo conto di quanto sia esageratamente bella: certamente una delle due Super-TOP del locale. Ovviamente è occupata ma, date le premesse, decido che per lei farò qualcosa che non amo particolarmente fare: il “cecchino” all’ingresso della sala principale. Gutta cavat lapidem e…..bingo! La intercetto alla reception che ha appena finito una camera. Con uno scatto felino mi appropinquo: presentazione con baciamo e inchino e le chiedo se è libera. Lei mi dice di sì, deve solo andare a farsi una doccia. Si chiama Jolie e rappresenta il secondo incontro (dopo quello con Tina) che darà una svolta radicale e indimenticabile alla mia fucking holiday. Mi accomodo sul primo divanetto e aspetto trepidante il suo arrivo. Mi viene incontro sorridendo: vista da vicino, credetemi, è davvero una visione celeste. Occhi verde smeraldo, trucco appena accennato, capelli castano chiari leggermente oltre le spalle, pelle chiara, denti bianchi perfetti. Altissima (almeno 1,85 mt. senza tacchi), per fortuna calza scarpe (41) con poco tacco. Dall’”alto” del mio 1,73 mt. accanto a lei mi sento un bambino di pochi anni che si accompagna con i genitori. Polacca di vicino Poznan, 20 ANNI. Si, avete capito bene: appena 4 lustri (più che credibili), con tutta la semplicità, l’innocenza e la freschezza tipiche di quell’età.
La sessione che ne viene fuori fa perdere di significato la dimensione spazio-tempo ma, soprattutto, riesce a riportarmi indietro di vent’anni, quando avevo la stessa età di Jolie. Ebbene, non fatico ad ammettere che una così molto probabilmente anche a quell’età sarebbe stata molto difficile per me da conquistare. Rappresenta la quintessenza del GFE, anche se poi mi confiderà di essere in grado di adattarsi alla situazione, possiede una soavità ignota a tante donne (sia lì dentro che fuori). Baci intensi, senza una fine, le sue labbra hanno un sapore di ciliegia. Nel trombo mantiene comunque tutte le -altissime- premesse: non lesina impegno e dedizione al fortunato di turno. Come da lei dichiarato candidamente: “ho vent’anni ma ragiono come una Donna di 28”. Dopo una frase del genere dichiaro Knock-Out. Standing Ovation per te Jolie: sembri quasi non appartenere al genere umano. Potrei aggiungere altri particolari di come sono andate le cose in quella stanza ma preferisco fermarmi qui: lei è un Angelo e mi sentirei di “sporcare” questa esperienza. Usciamo dalla stanza che né lei né io sappiamo quanto ci siamo intrattenuti. Andiamo alla reception e lei, dopo aver controllato il registro, mi dice un’ora e mezza. Non ho fatto caso ma mi fido senza battere ciglio. Non le chiedo se sarà presente il giorno dopo: errore da novizio che, fortunatamente, non pagherò caro.

JOLIE: bellezza 10 e lode (una delle due Super-TOP) / partecipazione 10 e lode (si dedica a te come farebbe con il suo boyfriend) / fucking expertise 10 (senza lode poiché non pratica il cim).

Per oggi posso e voglio fermarmi qui: mi è rimasto solo un appetito da soddisfare, di natura non sessuale. E’ già ora di cena da un pezzo e se non mi affretto rischio di non trovare nulla. Ovviamente vedo successivamente transitare Jolie in compagnia di un altro collega. Dalla nostra camera è passata meno di mezz’ora. Fate voi.
Altre presenze da segnalare sono Kira (tedesca di Essen, 30 anni, fisico molto bello, capelli neri, occhi verdi, veste quasi sempre con un bikini a fascia e che purtroppo non riuscirò a stanzare), April, Daniela (peccato non averla riprovata ad inizio giornata), Dorina. Assente l’angolo delle “tedesche antipatiche” di cui vi ho già parlato. Le due top scorer della giornata saranno Elvira e Sophia. Per essere domenica mi aspettavo più gente.
Alle 22,15 circa lasciamo il campo di battaglia per il meritatissimo riposo nella nostra dimora. Domani sarà l’ultimo giorno nella Disneyland for men (sic!).

27/8/2018: GOLDEN TIME ATTO IX°
Tutte le cose terrene hanno l’Alfa e l’Omega: oggi è il turno del GT. All'inizio di questa recensione ho parlato di made in Germany quale sinonimo (QUASI) sempre di qualità. In quel “quasi” c’è lo spiacevole episodio che mi è accaduto l’ultimo giorno e che rappresenta una piccola sbavatura dell’inchiostro indelebile con cui porterò per sempre scritte dentro di me tutte le sensazioni provate in questi quattro giorni. Ma andiamo con ordine.
Arriviamo alle ore 12,45: dentro di me auspico il grande ricambio osservato lo scorso anno rispetto alla line up del fine settimana ma non sarà così. In compenso, gli orsi non sono tanti con una netta prevalenza (v. targhe delle auto nel parcheggio) di olandesi e belgi.
Come prima camera della giornata voglio onorare una piccola promessa fatta il giorno prima a Elvira (cosa che non mi riuscirà di fare con Daniela poiché oggi assente, un vero peccato!). La mademoiselle roumaine è già operativa: un cenno d’intesa e si va in camera. La prestazione è al livello del giorno prima, anche se mi sarei aspettato una maggiore complicità (come accaduto con Tina prima e con Jolie poi). In ogni caso la sessione resta di serie A. Un’ora di trapanamento, in cui mettere agli atti uno shot e un cim. Nel post trombo, mi parla dei posti dove ha lavorato prima e scopro che prima del GT era allo Yin-Yang.

ELVIRA: bellezza 8 (bonus di 0,5 per l’assenza di chirurgia plastica) / partecipazione 9 (malus di 0,5 perché mi aspettavo maggiore complicità vista la conoscenza pregressa) / fucking expertise 10 (degree with first class honors).

Ne approfitto per rifocillarmi e godere di qualche minuto di riposo: visti i ritmi dei tre giorni precedenti ne ho davvero bisogno! Pronto per ritornare nell’arena, scopro che anche oggi Tina non è presente e decido che prima di concludere la giornata con Jolie (già vista in piena attività) farò una camera con una che non conosco. Ed è qui che si consuma il fattaccio!
Attirato dal suo fascino magnetico (sembra Katy Perry ma con la pelle ambrata tipo marocchina o iraniana) mi avvicino a una fanciulla seduta su uno degli sgabelli di fronte al bar. Capelli neri, occhi verdi risaltati da un trucco forse un po’ pesante, seno abbondante e naturale. Si chiama Jasmine, tedesca di Amburgo, età (non richiesta) sui 25 anni. Le faccio le mie tre consuete domande, lei mi risponde affermativamente ma aggiunge che queste cose le fa esclusivamente con sessioni da un’ora. “That’s my offer”, le sue testuali parole. La tentazione di andarmene è tanta (e forse avrei dovuto ascoltare la vocina che mi diceva che si trattava di un missile) ma, attratto dalla sua particolare bellezza, accetto. ERRORE MADORNALE!!!
In camera trascorre i primi cinque minuti a spalmarmi (e nel mentre mi sega) l’uccello con una specie di crema che presumo serva per igienizzare l’attrezzo. Inizio a spazientirmi e lei lo capisce. Baci a stampo e poco più. Passiamo al daty ma lei è partecipativa come una lastra di ghiaccio. Nel mentre che le lecco il clitoride nella stanza cala un silenzio assordante. Vabbè, passiamo al 69: qui la bocca viene utilizzata pochissimo perché sento le sue mani manovrare la mia cloche. Raggiunto un minimo di turgore, mi veste e iniziamo a scopare. Anche qui le cose non cambiano molto con lei che non lascia trasparire alcun coinvolgimento. A questo punto il mio cervello va in posizione off e l’attrezzo ne risente. Lei per cercare di risollevare la situazione, sapendo di aver concordato un’ora, mette in scena uno spettacolo con un dildo che tira fuori dalla borsetta. I gemiti finti che fa nel mentre fanno precipitare la mia libido sotto terra. Decido di mettere fine a questo strazio e le dico di farmi venire con le mani. Inizia discretamente, ma poi procede con la foga di una macchina da cucire. Le dico che mi sta facendo male e allora si da’ una calmata. Concentrandomi, riesco finalmente a venire. Qualche minuto di break. Lei si stende accanto a me e inizia a guardare il cellulare, mi fa vedere le foto e i messaggi che le manda il suo amico. Mi dimostro per nulla interessato per farle capire che non pago per queste stronzate. Provo ad abbracciarla ma lei resta immobile. Inizio a sfiorarle il viso, molto delicatamente, ma lei mi blocca dicendo che il suo make-up è lungo da ripristinare e che non può rovinarlo. Vabbè, siamo alla frutta. Stesa prona, provo a baciarle la schiena e fare un po’ di petting verso le parti basse: ma anche stavolta non solo resta ferma ma addirittura si scosta. E’ la goccia che fa traboccare il vaso! Le dico “if we don’t do nothing more, for me we can go”. Non l’avessi mai fatto. Si alza in piedi e comincia a urlare, ricoprendomi di insulti, dicendomi che “se tutto(?) quello che abbiamo fatto fino ad ora è nulla, io non merito la sua presenza”. Cerco di calmarla ma ottengo l’effetto contrario, è una scheggia impazzita. Continua con gli epiteti più impronunciabili (es. fucking bastard). Per evitare di sentire altri insulti gratuiti mi infilo subito l’accappatoio per guadagnare l’uscita. Nel mentre penso se sia il caso di andare a fare presente quanto successo in direzione ma preferisco evitate poiché non voglio fare scenate davanti a tutti e a tutte. La pago e la fanculizzo nel mio vernacolo. Esperienza davvero da dimenticare: anche se fosse l’unica ragazza di tutto il locale, preferirei farmi una sega che non pagare questa stronza.

JASMINE: bellezza 9 (su questo punto nulla da dire) / partecipazione 2 (un asciugacapelli è più affettuoso) / fucking expertise 3 (no comment).

Dopo questa mazzata, sento ancora più forte il bisogno di qualcuna che mi faccia sentire desiderato. La scelta non può che ricadere su Jolie. Sono le 16,45 circa: è lei a venirmi incontro, mi da’ un bacio e mi dice che, SE MI VA (questa fanciulla è unica), ora è libera per me. Non so come cazzo mi viene, ma le rispondo che ho bisogno di un quarto d’ora. Replica sorridendo: “come preferisci, ci vediamo alle 17 al divanetto all’ingresso”. QUESTO SIGNIFICA FAR SENTIRE UN UOMO SPECIALE!!!
Alle 17 in punto è da me: ci dirigiamo nella stanza numero 2 (quella vicino a un distributore di sigarette). Come sono andate le cose lo tengo per me. Posso solo dire che SI È TRATTATO DELLA SESSIONE IN ASSOLUTO MIGLIORE PER ME DA QUANDO FREQUENTO QUESTI POSTI. Dall’inizio alla fine non ho MAI avuto la sensazione di stare con una pay-girl ma piuttosto con la propria compagna. Mi ha fatto toccare il cielo con un dito e questo rimarrà inciso a caratteri indelebili nel diario dei ricordi che ognuno di noi porta dentro si sé. Trattatela con i guanti bianchi, una così s’incontra molto raramente in questi posti.

JOLIE: v. sopra

Penso di poter finire qui per oggi (anche se poi i fatti diranno il contrario). Per pura curiosità, conosco Alexa (32 anni, bulgara di Varna, porta occhiali piccoli di forma rettangolare sul rosso, seno imponente ma rifatto, non bacia chi beve alcolici, durante l’intervista si dimostra un po’ troppo distaccata). Da segnalare l’assenza (capirai!) dell’angolo delle tedesche antipatiche. April, Dorina e Kira presenti. Avrei voluto concludere la giornata con Kira ma a un certo punto scompare e non la rivedrò più. Presente, come gli altri giorni, un'altra Super-TOP: altissima, bionda, capelli lunghi, labbra a canotto, una farfalla tatuata su entrambe le gambe posteriori, seno rifatto. Nel complesso una versione un po’ più volgare di Victoria Silvstedt. Non so’ di dove fosse, posso solo dire che appena rientrava in sala non ci stava più di 3 minuti perché veniva arpionata dall’orso di turno. Per la serie “i misteri della figa” (quarta puntata) segnalo una mora di almeno 45 anni abbastanza in carne e non certo indimenticabile che pure ha fatto un notevole numero di camere. A un certo punto è entrato in sala un tipo diversamente abile su una sedia a rotelle. Si è avvicinata Isa (v. sopra) che si è presa cura di lui andandoci a fare una camera: non so quante altre lì dentro lo avrebbero fatto al suo posto. Davvero un bel gesto, complimenti. La voglia di concludere con una mora tedesca è tanta ma Kira non riesco a beccarla. Mi siedo al divano con il mio socio e davanti a me noto seduta su uno sgabello del bar quella che a prima vista mi dà l’idea di un troione da corsa: ci scrutiamo e mi fa cenno di sedermi accanto a lei. Si tratta di Tessa, anni 32, di stirpe germanica -Francoforte-, mora, tette rifatte, labbra carnose, stazza imponente ma non grassa, quasi tutta tatuata (tra i tanti, mi ricordo il numero 100 tatuato sulla gamba destra). Sarà lei quella con cui concluderò quest’avventura memorabile! Bbj da film porno, gentile e corretta, fk, PSE allo stato puro, mezz’ora 1 shot. Mi resta il rimpianto per non averla testata più fresco. Merita tranquillamente un’ora. Non ho chiesto se facesse CIM.

TESSA: bellezza 7,5 (malus di 0,5 per i troppi tatuaggi) / partecipazione 9,5 (bonus di 0,5 poiché nonostante l’ora tarda non si risparmia affatto) / fucking expertise 9,5 (100% PSE).

Alle 23 guadagniamo l’uscita: l’indomani mattina la sveglia suonerà presto e ho bisogno di fare silenzio intorno a me. Troppe le emozioni, le sensazioni e gli stati d’animo che si muovono vorticosi nella mia mente. La tipa bionda mi chiede se torniamo anche domani: mentendo, le rispondo “maybe”.

THE END, titoli di coda.

CONCLUSIONI
Come facilmente intuibile dal tenore del racconto, il bilancio di quest’anno è ampiamente positivo. Il locale, tra tutti quelli da me visitati, resta il numero uno seppure con il pantagruelico limite della scarsa vivibilità invernale. Per chi non lo conosce, infatti, ne consiglio la visita solo nei mesi caldi: le camere all’interno non sono tante e, quando quelle esterne diventano impraticabili (andateci voi a scopare con 0° nelle casette, anche se dotate di climatizzatore inverter…), si rischia di attendere svariati minuti per andare a copulare. Rispetto all’anno scorso ho notato che hanno inserito nel menù la lista degli allergeni, anche in inglese: segnale questo di attenzione al cliente. La pulizia resta impeccabile: si tratta di un aspetto per me importante visto che ci passo tante ore.
Capitolo ragazze: quest’anno avevo voglia di fare talent scouting. Per questo motivo non ho letto praticamente nulla e mi sono affidato esclusivamente al mio intuito, suffragato da una discreta esperienza maturata sul campo. Visti i risultati, credo di esserci riuscito!
Rispetto all’anno scorso ho notato un miglioramento complessivo della line up, anche grazie all’ingresso delle Super-TOP (così come accaduto due anni fa). Mi ha fatto piacere, nonostante lo spiacevole episodio con Jasmine, la presenza notevole di tedesche che posso affermare senza tema di smentita essere affidabili e performanti anche nel trombo. Certo, volendo fare i pignoli, avrei gradito la presenza di qualche figa baltica (Estonia/Lettonia/Lituania: v. Sasha di due anni fa) e una maggiore rappresentanza di latinoamericane degne della loro etnia. Parimenti, devo riconoscere che trovare un posto dove trascorrere la giornata in totale relax (con cibo, birra e spa gratis) e avere l’opportunità di trombare con ragazze bellissime (un nome su tutte: Jolie) per appena 50 euro ogni mezz’ora deve indurre a non pretendere la luna nel pozzo. Altrettanto onestamente, inizio a comprendere un po’ di più chi in questi posti va sempre con le stesse tipe: alla mia età il feeling è fondamentale e se devo scegliere tra una fredda (in tutti i sensi) strafiga e una bella ragazza che ci mette l’anima in camera, bè io non ho dubbi e scelgo la seconda!
E ora? Magari ci tornerò per “la décima” o forse no: è troppo presto per fare programmi. Mi resta solo un pizzico di amarezza per non abitare più vicino a questo posto dove, una volta entrati, vi ricordo di scollegare SEMPRE il cuore dal cervello: la vita reale non è lì dentro (per fortuna, aggiungo io!). In caso contrario, rischiate di farvi molto “male”. Lunga vita al GT e agli fkk!

Auf Wiedersehen!

emii
Gold
20/08/2018 | 20:47

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Allora oggi vi racconto una storia in stile Flauto Magico, cosí ci facciamo due risate 😜

Ero in mettopolitana a fare speed-date con le altre passeggere. Ho cominciato a fissare una bella ragazza, ma mi pareva più che bella, infatti dietro di lei per caso ho visto un cartellone pubblicitario: era lei sul cartellone la nuova protagonista della campagna pubblicità di Armani.
Io ovviamente sono abituato a ben altro, e quindi continuo rilassato a mostrare tutta la mia figosità. Lei non resiste e attacca bottone chiedendomi dove avevo comprato il mio bellissimo vestito, le rispondo:
"comprato all'OVN e poi fatto rifinire da una sarta cinese baby" lei rimane stupefatta dal mio buon gusto e dalla mia indole parsimoniosa e capisce da sola che sono un top-manager. Mi chiede allora il nunero di telefono 📲
Missione compiuta. Altro pesce nella mia magica rete.

Arrivo a casa e vedo che la top model di armani mi ha inviato già 10 messaggi, forse ho esagerato troppo con la figosità, questa è già cotta.

La invito allora alla mensa del GS per una carbonara economica. Lei accetta subito.

Ci troviamo alla mensa del GS, lei impressionata dalla location dove l'ho portata prende un vassoio e mette carbonara, panino ed acqua. Alla cassa paga il suo vassoio e io pago il mio. Brava così mi dimostri di non essere una scroccona altrimenti ti sfanculavo subito.

Durante il pasto la incanto come solo io so fare. Dopo mangiato corriamo a casa mia (il mio attico mansardato con vista casa di fronte) e lei dice: "uuuuh una mansarda.... cioè un attico cosi fiko non l'ho mai visto".

Ci diamo dentro tutta notte, e anche il giorno dopo.

Vi farei vedere la foto sua ma è troppo famosa e quindi non si può, in compenso vi posto la foto di un vibratore che tengo io nel cassetto, penso che questo dimostri che tutto quello che vi ho raccontato è vero.

Ciao dal vostro Flauto Magico 😜

neeskens
Silver
06/07/2018 | 12:50

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salve colleghi:volevo scrivere la mia sul tema decadimento fkk(molti penseranno potesse essere evitabile) pur non essendo un esperto totale della "figa a zona" come voi altri,ne ahime' per problemi contingenti un grande scrittore di questo simpatico forum.; Ho" scoperto" il magico mondo degli Fkk ormai 12 anni fa.Fu' in un caldo pomeriggio estivo di giugno del 2006 al palace di Frankfurt.Ne rimasi completamente sconvolto pur non essendo un puttaniere di primo pelo. ma quella coniugazione sesso.-relax condita da tanta pseudo-magia mi entro' dentro in maniera viscerale e devastante...Ricordo le trrombate i che feci,furono sette alla fine con altrettante voluttuose fanciulle e uscii stremato ma assolutamente pieno di energia mentale e ovviamente pronto ad un immediato ritorno .. da li nonostante non abbia piu goduto dello status libero di uomo single,ho frequentato sporadicamente fkk almeno altre cinquanta volte,spaziando tra germania austria e svizzera... e qui non posso che accodarmi ale vostre considerazioini aggiungendo che avete un po' di ragione tutti.. Kol ha ragione a definire diverso il prospetto ora presentatoci ma aggiungo sia stato inevitabile,dato il forte aumento della domanda .. al contempo la massa di avventori che frequenta abitualmente questi luoghi ha passatemi il tempo"inquinato" quella che era una fonte d'acqua cheta una volta riservata a pochi eletti... le nuovi stringendi leggi in materia non hanno certamente favorito noi consumatori finali..Questo patinato mondo rimane pero' allo stato attuale una delle migliori offerte nel mondo sex-pay. e si deve scegliere se abbandonarlo per dirigersi su altri lidi o continuare a frequentarlo sapendo di trovare difficilmente qualcosa in piu' e comunque vicino a quei ricordi che molti di noi hanno dentro la mente..Nel mio caso affrontavo ogni sortita in questo genere di luoghi come una "missione" e ne sono via via rimasto piu' deluso.. ora quando ci vado la immagino come una gita rilassante e godereccia condita dall'incertezza e la voglia di estrapolare dal piu' faticoso quotidiano immergendomi in quelle dimensione tuttora inimitabile che gli fkk sanno offrire.. caro Kol appoggio i tuoi pensieri ma non posso che metterti virtualmente una mano sulla spalla,quello che speri di ritrovare non verra' piu'.. lo scrivo a malincuore ma forse e' meglio lasciare la piazza a chji solfeggia meno note di emotivita' e coinvolgimento...

kol
Gold
02/07/2018 | 14:12

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Non capisco tutta questa suscettibilia'
In genere un forum serve per aprire alla pluralita' di opinioni. Non per chiudere porte... o questioni.
Comunque io concordo e tendo a mantenere un rapporto di cordialita' anche con chi non la pensa come me.
Come diceva un noto filosofo tedesco (per rimanere in territorio) la verita' non esiste, esiste un continuo e ciclico avvicinamento alla verita'. E lo scambio di opinioni e' uno di questi modi che la societa' comtemporanea si e' creata proprio per questa imperfettibile approssimazione ad essa...
Comunque @glifocus sono contento per te che ti diverta anche adesso.
Io mi divertivo molto piu' prima e cerco di analizzare e rendere pubblico questo 'perche'. E se questo renderlo pubblico e' fatto con cortesia e ironia non vedo ragioni perche qualcuno possa sentirsi in diritto di chiudere o aprite questioni. Con rispetto delle tue opinioni kol

kol
Gold
01/07/2018 | 17:00

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Cari colleghi tutti...
Mi rendo conto che ognuno di noi ha una propria sensibilita' riguardo la bellezza delle ragazze e una propria percezione riguardo la pulizia del locale.
Io ho riportato le mie considerazioni, sapendo che non valgono quasi nulla per il 99% degli utenti di un forum. Ma almeno cerco di dare il mio poco significativo contributo a quel 1% che potrebbe anche condividere le mie opinioni. E magari salvargli un viaggio inutile pensando di trovare chissa' cosa dopo essersi fatto magari 1000 miglia e aver speso 150/ 200 euro tra biglietti, noleggi, hotel e ingressi... per stare low cost...

Poi e'vero che in questo posto con 30 euro si puo' fare 'teoricamente' tutto, SE la ragazza e' disponibile... ma anche l'uomo dovrebbe essere disponibile e in effetti qualcuno piu' verso i 70 che verso i 40 c'era anche, come ho detto.

Il mio punto era sulla qualita' complessova delle ragazze, non sul low cost. Che pero' se aggiunto ai viaggi etc comincia a diventate oltre il doppio dei 30.

E sulla qualita' delle ragazze io posso riportare le mie personalissime e poco significative (per il 99%) impressioni.

In effetti posso essere anche capitato in un momento sbagliato...
Ma una passabile che, piu' per dovere di ospitalita' verso chi mi aveva portato li' con entusiasmo ( la stravaganza di molti tedeschi sul genere sesso e' abbastanza risaputa...), mi sarei portato in camera c'era.
Peccato che proprio mentre stavo decidendo ho esitato un po' e un vecchietto piu' agile di me me l'ha soffiata.
In realta' la mia titubanza e' parzialmente giustificata..l'ho vista fare una cosa che e' piu' disgustosa a scriversi e a leggersi di quanto non sia in realta'. E visto che qui ci sono molti lettori che vogliono prove oggettive come i numeri dei costi e le sigle ad essi connessi riporto questo fatto, anche se sono consapevole che ha influito solo sulla mia suscettibilita' e non avrebbe influito sulla sensibilita' della maggioranza di noi.

Questa ragazza, anche piuttosto giovane, biondina e capello corto decente di corpo, anche se con un po' di cellulita crescente, una dentatura ahime' poco curata e un viso un po' provato da una vita non felice. Insomma questa ragazzina dopo un po di traffico con indice e pollice nel suo sexy nasino non riesce a liberarsi sulla stoffa del divanetto di tutto quanto e' riuscita a strapparsi giu' dalle sue erotiche narici e trova finalmente la via di portarsi tutto in bocca e pulirsi per benino le sue dolci ditina...

E voi adesso mi direte 'e che cazzo kol sempre a fare il denigratore... cosa voi che sia... lo facciamo tutti. In ufficio, in casa, in macchina. E poi stai a guardare certe cose...ti disgustano due capperi ben impastati tra i polpastrelli e non ti disgusta leppare la figa e il buco del culo...'

E' vero... ammetto che ho agito molto d'impulso e ho tentennato non sedendomi repentinamente accanto a lei.
Lo ha fatto in 10 secondi 10 un arzillo, molto piu' di me, tedesco e subito si sono messi a limonare di gusto.

Peccato, la mia esitazione mi e' costata una mancata limonata profonda condita con capperi nasali ben impastati.
Ma questa e' la mia sensibilita quasi nevrotica che non non puo' essere condivisa da piu' dell 1% dei lettori...

Ci penso ancora adesso... ma che occasione ho perso... limonare gratis sul divano. Farmi toccare il cazzo duro e scappellato dalla sue ditina cosi abili... certamente poi in camera leccarle quella sua fighetta di certo saporita e non profumata di sapone... ma di ferormoni (che come sappiamo si sprigionano abbondantemente solo se le fighette non sono lavate in modo ossessivo) e magari nella foga dell'eccitazione glielo avrei piantato 'bio' nel suio bel culetto non ossesdivamente lavato per fare un eccitante 'cocoa pie' ... e tutto per 30 euro mezz'ora. Affarone perso... buon per il vecchietto che ha colto l'occasione...

kol
Gold
01/07/2018 | 17:49

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Per la pulizia del locale...
Ovviamente la mia sensibilita' un po' nevrotizzata deve essere stata amplificata dalla scena sopra raccontata...
Ma in effetti anche prima della scena quando ho aperto l'armadietto ci ho trovato un fazzoletto di carta stropicciato e un nocciolo di pesca un po' in necrosi... ma avendoglielo fatto notare, con gentilezza la donna all'ingresso mi ha cambiato le chiavi.
Nel nuovo non c'erano rifiuti solidi. Solo un po' di polvere stratificatasi nel tempo... ma ben attaccata da sembrare un effetto della vernice. E passandoci sopra il dito il effetti non si staccava... quindi tutto ok non avrebbe sporcato i miei vestiti...

E forse la mia sensibilita' ossessiva mi ha fatto guardare con poca smania di pregustare quei deliziosi panini alla margarina e mortadella (non la nostra di Bologna doc, untendiamoci) che la medesima signora che maneggia soldi, pulisce posaceneri, raccoglie asciugamani sporchi dopo le camere, come intervallo tra queste attivita' si occupa anche della 'cucina' senza guanti e semza troppo lavare le mani... ma facendo tutto lei mica puo' trafficare col sapone ad ogni cambio di attivita'...

In effetti il sapone si sa da male alla pelle. Ed e' per questo, credo, che in bagno e nelle docce lo diluiscono con l'acqua... (almeno spero sia acqua!)

Ed e' forse per quello che tazzine e bicchieri li puliscano solo (sempre la stessa signora dei posacenere, degli asciugamani e della mortadella) con acqua e non con detersivo per piatti, che come sappiamo e' una cosa chimica che non giova alla salute.

Pero' e' vero, ho esagerato nel dire che non e' molto pulito. In effetti il pavimento non ha polvere in giro. E non ci sono preservativi usati in giro. Ma si sa essendo AO mica se ne usano tanti.

Solo i bagni credo che vengano puliti solo al mattino... e si sa che con l'eta' centrare la tazza del wc non viene sempre facile... e la maggioranza dei clienti non e' giovanissima con mira buona.

Poi va bhe... i divani in stoffa hanno qualche macchia... ma ben confusa con il disegno damascato... caffe' ? Coca cola?
Ma sopra li' prima della legge non si poteva ricevere bbj? praticare cim cob caf coop ect? E come in pussy without? Ok mettiamoci l'asciugamani solo per scrupolo ossessivo piu' che per altro...che almeno quello e' bianco...

Ma per il resto tutto ok. Quindi ritiro quanto in modo un po' frettoloso e non ponderato ho scritto prima.

Comunque il posto e' anche ben collegato con i mezzi pubblici...
Per arrivare li io me la cavo con poco.
Bus per l'aeroporo alle 4 del mattino. aereo 2 ore, treno 20 min. Altro treno 25 min bus 25 min e arrivo giusto alle 11 con ingresso scontato a 20 euro. Un po' di attese per coincidenze...7 ore.. good deal!
Ho gia' prenotato tanto il tempo non e' piu' danaro. Anzi e' libero!

kol
Gold
01/07/2018 | 18:54

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Quando tiro fuori argomenti sulla bellezza delle ragazze e sulla qualita' dei giochi sessuali con cui possiamo intrattenerci con loro negli FKk in questi ultimi mi vengono sempre posti a dimostrazione delle mie impressioni ritenute eccessivamente negative questioni economiche.

Kol che cavolo vuoi... con 50 euro in Italia te la fanno vedere a malapena in chat...

Sara' vero. Ma io porto una questione diversa. Per scopare con 50 euro al Samya come nella maggior parte degli fkk tedeschi, si scopa. Ma come?

Innanzitutto scordiamoci della varieta' di belle ragazze a cui eravamo abituati un po' di anni fa. Scordiamoci la naturalezza a cui si arrivava al 'sesso vero' magari indugiando prima sul divano a limonare e a ricevere un po' di bbj e indugiare in qualche carezza profonda.
Scordiamoci di avere da quelle belle (pochissime, molto richieste, e quindi portate a fissare stette conduzioni: no fk,no bbj, in 30 min max 10 min di sesso, altrimenti sei classificato pessimo cliente da evitare e da far evitare dalle amiche) buona partecipazione necessaria a rendere un gioco piacevole e non una contesa che ci vede spesso perdenti.
Scordiamoci di trovare una varieta' etnica che faceva paragonare l'esperienza negli fkk ad una sorta di viaggio 'in vitro'.
Scordiamoci di entrare in un fkk e avere l'imbarazzo della scelta... spesso solo 3 o 4 soddisfano i nostri gusti, e stiamo certi che il 70% di quelle sono missili certi.
Scordiamocu di trovare le semipro che nei WE incrementavano considerevolmente il numero delle ragazze e innalzavano sensibilmente il livello di gnoccaggine e di zoccolaggine delle presenti (le semi pro sono piu' zoccole delle pro e non devo certo spiegarvelo io). Fresche, non frustrate, piene di energia scopereccia. Te le tenevi in camera ore godevano piu' di te e ti lasciavano pure il tel per vederle fuori, anche a prezzi ancora piu bassi).
Scordiamoci la possibilita' di iniziare con naturalezza i giochi senza contrattare ogni singolo dettaglio. Quel che veniva veniva e per la maggior parte delle volte con soddisfazione per entrambi.
Scordiamoci l'attesa e le postazioni per intervettare la prediletta, che in genere e' la prediletta di tutti in quanto belle e brave ce ne sono pochissime e sempre piu' frettolose e sempre meno disponibili; bastava girarsi e una nuova 'prediletta' compariva subito al tuo fianco.

Si ma chissenefrega l'importante e' scopare con 50 euro una ragazza appena appena... che quaalora dovessi vederla alla luce e giu' dai tacchi e fuori dall'ambiente che amplifica le emozioni diresti 'ma che cazzo sto facendo ho fatto 2000 miglia ho speso 200 euro tra biglietti, ingressi hotel, viaggio 15 ore tra andata e ritorno e adesso mi sto scopando una che se vedo sulla strada sotto casa neanche mi fermo?'

Adesso faccio due conti. Come piace fare ad alcuni colleghi oggettivi.

Mezz'ora 50 euro extra 25= 75
Viaggio ingresso sbattimenti hotel 200 se faccio tutto low cost
Faccio 3 ore di sesso 6 ragazze, se ho la fortuna di trovarne 6 che mi piacciono e spesso devo ripiegare su quelle che conosco per non incappare in dusavventure (mediamente, poi ci sono i fortunati o quelli di 'bocca buona')

Quindi una media di 120-140 euro ora se ci metto qualche extra.
Poi divido 200 per 3 e fanno quasi 70 euro ora. Quindi la mia ora di sesso mi e' costata poco meno di 200 euro. Non 100, non 50 alla mezz'ora. Ma 100 alla mezz'ora.

Sono uomo di lettere e non di numeri quindi avro' sicuramente sbagliato...

Poi il tempo e le levatacce non contiamoli tanto mica lo paghiamo il tempo. Il tempo e' gratis e libero...

IlMarchese
Silver
14/03/2018 | 18:04

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A Dumaguete se vuoi andare a mignott vai al Whynot.
Ceno alle bancarelle sul lungomare con gommosi calamari fritti e Balut, che sono uova sode con la sorpresa dentro.
No, se pensate agli ovini Kinder siete fuori strada. La sorpresa è un pulcino bollito vivo dentro l'uovo, con penne becco e tutto il resto.
Con pio pio cadavere e calamari di gomma che lottano tra succhi gastrici e birra scadente attraverso la strada e arrivo al Why Not. Sbaglio porta finisco nel ristorante che ha lo stesso nome del club. Alla fine entro nella porta giusta. Il locale è desolato, vuoto e triste peggio di un deposito di rame dopo che sono passati i rom. Questo succede quando vai nei posti prima delle 22 anche sai che l’atmosfera si anima solo all’ora delle streghe. Nel Why Not siamo io, una barista che nella vita fa più pompini che cocktails e un tizio che credo sia il deejay, o comunque c’è questo tizio che sta litigando con cavi, amplificatori e luci e lancia bestemmioni in Tagalog. Dall’ombra, come attirate dall’odore carne fresca, sbucano due walking dead mignotte. Nemmeno il tempo di bere un St. Miguel e fare e fare una scorreggia al pulcuno in beata solitudine. Le walking dead, magre come tossicomani, prendono due sgabelli e mi si mettono sedute accanto. Io me ne sto appoggiato a un trespolo e faccio finta di leggere messaggi inesistenti sullo smartphone. “Possiamo sederci?” Mi chiedono dopo dieci minuti che mi fissano come se fossi uno di quegli strani animaletti pelosi che ti fanno vedere nei tour della giungla.
Sono sorelle o cugine o comunque nella loro bruttezza si assomigliano un casino. Saranno però fondamentali nel gioco di amicizie particolari che si svolgerà da lì a tre ore.
Facciamo finta di premere un ipotetico tasto >> e arriviamo alle 0.54.

Il whynot adesso è bello stipato di malattie veneree.

Le walking dead hanno capito che non me sarei mai chiavate nemmeno se mi pagavano loro. Fanno la spola tra il mio un altro tavolo dove è riunita una congrega di zoccole alquanto pittoresca. Prendono a fare una routine assurda. Partono dal tavolo delle suine srl, arrivano al mio, toccano il culo a un ciccione seduto nel tavolo accanto con lo spacco delle chiappe che esce dai pantaloni. Il ciccione prima sorride e sta al gioco quasi è contento che se lo cagano, dopo la sesta volta che gli toccano il culo questo s’incazza dibbrutto.
Loro insistono. Il ciccione non sa che per fermare una walking dead gli devi mozzà la testa.
Stremate dalla mia resistenza, dal momento che sono quasi quattro ore nel locale non mi sono ancora deciso a caricarle, mi chiedono se per caso sono gay. Rispondo che sì, lo sono, ma solo nei giorni dispari.
Mi raccontano leggende metroputtane di clienti che pensavano di aver pescato una ragazza, e quando poi in albergo si sono ritrovati una ragazza con l’uccello, hanno fatto buon culo a cattivo gioco. Dicono che loro almeno sono donne. Come se il solo fatto di avere due cromosomi x le rendesse chiavabili. Mi prendono le mani e se le mettono sulla figa. Avverto una gelida emozione triste.
“Se mi trovo davanti un Ladyboy me ne accorgo” dico. “C’hanno sempre qualcosa di strano” mi tocco il pomo di adamo. Dico che questo non lo togli. Poi tolgo le mani dalle loro fighe.
Finalmente le sorelle walking dead si levano dai coglioni.
Osservo la situazione gnocca sulla pista da ballo. Mi metto a ballare con un paio di macache che non mi convincono. Ritorno al trespolo della passione, di nuovo le walking dead all’attacco.
Questa volta portano in dono un paio di fighette, me le presentano. Chiacchieriamo, brindiamo, ruttiamo.

Le due tipe, una sta un po' per i fatti suoi e l’altra invece mi si avvicina sempre di più. Più si avvicina e più sento le mutande che mi stanno strette. Le walking dead a questo punto le vedo con la coda dell’occhio provare disperatamente con tutti i cazzi abili che li capitano a tiro. Faccio finta di stirarmi la schiena per piegarmi all’indietro e vedere a culo come è messa la figliola. Ho chiavato culi peggiori. Si chiama Liebl.
Non il culo, la ragazza. Anche l’altra figa non è male, magra ma con quello sguardo selvatico come se fosse appena appena sbucata dalla sua capanna nella giungla, dove vive in qualche tribù di cannibali mangiatrici di cazzi. A quel punto il WhyNot viene illuminato da un bagliore che dura qualche secondo come se qualcuno avesse lanciato una bomba all’idorgeno. La realtà della penombra svelata in tutta la sua crudezza. Ho ancora l’istantanea Liebl che mi sta attaccata come una sanguisuga e mi sorride, che però ha qualcosa di strano. Da quel momento non la chiamerei più figa. Un filo di peluria sopra le labbra dove si condensano goccioline di sudore. Anche sulle guance c’è un alone scuro.
Dal momento che una delle walking dead che insiste a chiedermi se gli piace la sua amica, ho il sospetto che me lo voglio letteralmente buttare nel culo. Rispondo “Ma per caso è un Ladyboy?”
“Chiedilo a lei,” fa.
Allora glielo chiedo, e Liebl annuisce. Non che abbia qualcosa contro i Ladyboy, ma mamma non vuole, dico. Liebl lancia uno sguardo assassino alla walking dead cambia trespolo, però continua a puntarmi a distanza: testa bassa, occhi concentrati come un vero cane da punta di cazzi. È rimasta però la sua amica secca, che di nome fa Lysa. Le chiedo subito se anche lei è un Ladyboy. Rimane misteriosa, e questo m’arrapa. È così selvatica e un po’ stronza. La porto a ballare. Diamo spettacolo in pista. Ritorniamo al tavolo e si è riunita tutta la congrega delle stronze. A questo punto non resta che mettermi Lysa sulle spalle e raggiungere l’albergo.
Prima di andare Lysa mi dice che la sua amica col pisello vorrebbe venire con noi in albergo.
“Non oggi che è giovedì,” dico. “Magari domani, che è venerdì, giorno di pesce”. Trattiamo su 1000 pesos short time. Prima di dare la buona notte a tutti ci facciamo diverse foto in gruppo da far vedere ai nipotini. Io tra i morti viventi. Io con e senza il Ladyboy. Io con le walking dead, il Lady boy e Lysa che nonostante non abbia un un filo di trucco ha un bel viso, ma fa una serie di faccine del cazzo. Lysa appena entra nella camera, plana sul letto. Troieggia un po’ e mi chiede subito i soldi con la scusa che ha avuto brutte esperienza. Le do i soldi ma per questo verrà punita severamente. Si scioglie i capelli neri e lisci che praticamente le arrivano a coprire il culo. Tette adolescenziali da smangiucchiare. Ventuno anni spesi male e non mi ricordo quanti cazzi di figli aveva già avuto, una mezza classe d’asilo. Non ha la minima smagliatura, quindi non si capisce da dove li abbia cagati. Comunque è una che le piace scopare. Mi dice che se veniva anche il Ladyboy ci si divertiva d’avvero.
A volte si fa chiavare da lui, da Lybel, che c’ha un cazzo grosso come il mio indice, dice. Parte subito a trastullarsi con la mia cappella. Lo so che ne voleva due, o almeno una e tre quarti con quella di Liebl. Gliene faccio bastare una. Me ne sto in piedi mentre mi sfarfuglia il cazzo, le arrotolo quei capelli da Porcahontas. Si mette seduta a sponda del letto e mi smercia quella passera pelosa. Mi inginocchio e le lavoro la figa e buco del culo. Piange. Continuo a sditalinarla, che ci vuole un idrulico per fermare la perdita dalle tubature dell’utero. Non so perché ma mi viene l’idea di prendere la cornetta del telefono sul comodino. Le faccio un’interurbana alla figa. Ride e dice che sono uno psicopatico. Faccio anche dei numeri a caso. La sollevo in piedi, con il menisco che scricchiola sinistramente. Lysa peserà venticinque chili. L’attacco al muro come un quadro di Picazzo e per poco non finiamo nella stanza accanto. Sul muro di cartongesso, sicuro come la merda che potete trovare ancora la sacra sindone del suo culo, magari anche la corona di spine ci vedete. La ritrovo abbarbicata alla schiena nemmeno una scimmietta in calore. La ribalto sul letto. Il getto dell’aria condizionata che arriva dall’alto, mi fa venire una broncopolmonite alla fava. In quella camera l’aria condizionata ha due livelli: gelo artico o phon del deserto del Sahara a mezzogiorno. Scopiamo forsennatamente. Chiedo il culo con quella voce strozzata che ti viene quando sei ingrifato, ma è una battaglia persa. Rallento un po’ il ritmo per non perdere metà delle coronarie. Ora inizio a pomparmela delicato, slinguandola e mordicchiandole le orecchie come se fossi il suo fidanzato del cazzo. Ma siccome non sono il suo fidanzato del cazzo, la rigiro. Una manrovescio sul quel culo da campo di concentramento, e la monto da dietro. Molleggiamo sul letto. La sto centrifugando a 90 gradi de mezz’ora, rischio troncarla in due. Col senno di poi, stasera più in vena di combattimento tra uomini. Il Ladyboy reggeva meglio il colpo, lo potevo pure prendere a cazzotti nei reni, con Lysa non posso, anche se l’ho già pagata. Ormai non ce la faccio più, la sborra mi sta salendo come Guinness alla spina. Mi tolgo il salvacazzo e le faccio lo shampoo ai capelli, lei s’incazza. Ma tanto è un problema suo, la sborrata è fatta.

La sera dopo ritorno al Why Not, questa volta dopo mezzanotte. Stessa storia. Walking Dead, il Ladyboy la secca stanno in gruppo. Sembra stiano lì ad aspettarmi, magari già dalle 22. Il Ladyboy ha gli occhi che brillano di malizia repressa. La secca stasera è da sfasciacarrozze.
Incontro una tipa che non avevo visto la sera prima. Il culo che scoppia dagli shorts di jeans. Tette, il minimo sindacale. Unta e burrosa come churros sudaticcio. La porto in pista e Cristo di un dio quasi la vorrei bucare lì davanti a tutti. Scatena quel culo indiavolato in un raggaeton che non vedo dai tempi dell’Avana. Come la mosca sta alla carta moschicida, il mio ‘Ballare’ è sempre stare attaccato al suo culo. Ci diamo una calmata e ritorniamo al tavolo, prima di commettere atti impuri. Il tempo che vado a ordinare un paio di birre e scoppia il finimondo. Un parapiglia assurdo. Vedo solo gatte randage che si tirano per i capelli. È l’apocalisse zoccole che litigano, per il tempo di una canzone nessuno interviene. Tutti stanno lì a farselo venire duro, a guardare lo spettacolo di queste suine che se le danno di brutto. Con orrore vedo che delle suine è Il mio churros. Nel mucchione ci sono il Ladyboy e le walking dead. Se lo stanno pestando dibbrutto. Intervengono i buttafuori. Non faccio nemmeno lo sforzo di capire che cazzo succede con ‘ste troie. Prima di dover portare il churros all’ospedale invece del mio albergo, le afferro una mano e filiamo dal locale. Sani e salvi arriviamo in camera. Non è che ho avuto modo di studiarla molto e parlarci. Non ricordo nemmeno come cazzo si chiama. A questo giro potrebbe essere anche uno stranosessuale, mi ricordo la storia delle Walking Dead. Certo non la rimanderei indietro al fornitore come merce non conforme. Arriva il momento della verità. Il Churros si toglie gli shorts di due taglie inferiori al suo gran culone. Li abbassa lentamente, spunta appena un ciuffetto di peli prossima puntata. dalle mutandine. Ma un pelo non fa primavera. Poi resta così con la patta degli shorts aperta e le mutandine nere e ciuffetto sbarazzino. Si sfila il body, poi il reggiseno. Poi abbassa gli shorts, siccome non riesce a sfilarseli da tanto sono stretti, le do un mano. Le metto una mano tra le cosce. Accarezzo il piumaggio soffice del pube, infilo due dita oltre l’elastico delle mutandine, oddio cosa troverò ora, scendo e … lo scoprirete nella

TITANO
Gold
19/11/2017 | 17:35

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@ficadipendente
Già mi vedo la Gestapo a leggere i Forum mondiali sulla prostituzione in cerca delle ragazze che fanno BBJ.
Uno screenshot del Forum incastrerà la malcapitata?
Servirebbe una linea comune allora, dato che per esempio le recensioni su altri locali in cui vige la norma vedono i nomi fatti chiaramente se le ragazze lo fanno.
Per carità.
Mi pare una barzelletta.
Poi fate come volete.
Tschus

The_Spy
Newbie
Veneto |  36-50
06/10/2017 | 09:15

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Las Vegas: da solo, dal 27 al 30 Luglio 2017.
Soggiornato al: TRESURE ISLAND (350€)
Volo: ero già in USA per un tour
Gnocche: sì, pay e free

Dopo mesi (anni...) di assenza ritorno con la cronaca del mio viaggio in America. OCCHIO CHE SONO LOGORROICO! La recensione è molto molto lunga, ma accurata di prezzi e dettagli perché sono un pignolo che fotografa tutto e tiene ogni singolo scontrino! (oltre a qua scrivo pure su Tripadvisor recensioni "serie"). Se non vi frega nulla delle mie giornate andate a fine racconto che trovate un riepilogo di costi e pareri, altimenti se vi interessa tutto per filo e per segno preparate i pop corn perché la tiro eterna.
Tralascio le prime due settimane che comprendono New York, Washington, San Francisco e Los Angeles visto che per quel periodo ero in compagnia e non mi sono dedicato alla gnocca. Il mio resoconto si sofferma sulla "The Fabulous" LAS VEGAS dove ho soggiornato da giovedì 27 a domenica 30 Luglio 2017.

Ho alloggiato al TRESURE ISLAND (350€ per una camera basic che sarebbero le DELUXE con KING SIZE BED, wi-fi, no colazione) mentre il volo da Los Angeles a Las Vegas mi è costato circa 70€ (Las Vegas-NY mi è costato più o meno 230€, poi da là all'Italia il volo era già prenotato. Ho solo dovuto attendere 8 ore al JFK ma va bene così...). Un amico losangelino che va spesso a Las Vegas mi ha consigliato il TRESURE ISLAND perché è in un'ottima posizione (è alla metà della Stip) e usare quello come base per muoversi su e giù per la città è un'ottima strategia. Il TRESURE ISLAND come hotel non è proprio di primo pelo ma è pulito e anche i ristoranti e i bar non sono malaccio. Diciamo che si può trovare di meglio ma non al prezzo che l'ho pagato io, anzi più facile cascar male spendendo di più.

Qualche appunto sparso prima di cominciare
Prima di tutto saper parlare un buon inglese è fondamentale. Se il vostro livello è "The pen in on the table" e non siete milionari per compensare la mancanza della lingua, allora lasciate stare. Non andate a Las Vegas solo per la gnocca altrimenti rischiate seriamente di non beccare nulla. Se proprio non potete fare a meno di andare a LV, ci sono fuori della città diversi bordelli (anche parecchio famosi e ben forniti) per farvi felici. Ultima spiaggia le escort che bazzicano le strade e gli hotel. Dalle prime state alla larga, delle seconde parlerò più avanti. Ma occhio alla polizia perché nella cità di Las Vegas la prostituzione è illegale. State in campana! (Non nomino nemmeno i latinos che distribuiscono per strada 24 ore su 24 i foglietti con le foto delle donnacce stampate sopra tanto sanno anche i sassi che sono pacchi assurdi). Seconda cosa: viaggiate con vestiti eleganti in valigia. Non certo uno smoking, ma un paio di camicie, pantaloni non solo di jeans, scarpe non da ginnastica e magari una giacca casual vi apriranno le porte di alcuni locali esclusivi dove fanno una selezione spietata alla porta. E dove c'è selezione c'è gnocca, è matematico. Numero 3: se non volete cagarvi addosso (non nel senso di avere paura, proprio nel senso di farvela addosso!) viaggiate con una felpa appresso. Per strada facile arrivare a 38-40° ma appena entrare in un negozio/casinò/locale si arriva a 20° in un botto. La prima volta si tiene duro, al secondo sbalzo termico la cagarella è inevitabile. E infine, la cosa più importante di tutte. Noi italiani all'estero, in alcuni paesi, abbiamo ancora un certo fascino e gli USA sono uno di questi paesi. Se ce la giochiamo bene scopiamo tutti senza tanti sforzi. Non sputtaniamoci anche là facendo i soliti tamarri.

Antefatto e premessa
La premessa è molto breve. Ho fatto tre settimane di ferie in giro per gli states. Due settimane in compagnia di amici (alcuni in coppia con la fidanzata, altri single) prima a New York, poi a San Francisco e infine tappa conclusiva a Los Angeles (la merda! Personalmente la sconsiglio caldamente). Poi gli amici sono rientrati mentre io avevo ancora un po' di giorni e così prima sono stato ospite da un mio ex compagno di classe a Encino (LA). Lui è sposato (e ha 2 figli) con una biondona americana, alta, occhi azzuri e con due tette così,... Si, peccato che pesa 130kg, ha un culo enorme, la pancia e tre sottomenti. Unghie e capelli sempre a posto ma è un boiler inchiavabile! Avete presente Kendra di "The Cleveland Show"? Ecco, lei ma senza scooter. Questo mio ex compagno di classe spesso va a Las Vegas. Ufficialmente gira gli States per lavoro ma in realtà va nella Sin City di nascosto appena ha l'occasione a scassarsi di alcol, gioco d'azzardo e donnacce con un paio di colleghi. La moglie idem, ma lei lo fa con le amiche alla luce del sole tre/quattro volte l'anno. Si vede chi porta i pantaloni a casa... Vabbè, dopo due giorni nella periferia losangelina con Alessio e Michelle e i loro amici ciccioni (simpatici per carità, ma tutti, uomini e donne sono dai 100kg ci ciccia in su, zero roba chiavabile), ho preso armi, bagagli e con un volo aereo sono andato a Las Vegas. Un salto nel vuoto visto che non dovevo andare e non mi sono preparato nulla ma sono a Los Angeles a spararmi nelle palle dalla noia, Las Vegas è a un'ora di aereo che fai? Non ci vai? Ovvio che sì! E quindi eccomi qua nella Sin City d'America. Un cambio di biglietto aereo con circa 50€ e passa la paura!

Giorno 1 - giovedì 27 Luglio:
Sono arrivato a pezzi giovedì pomeriggio al McCarran. Los Angeles mi ha lasciato solo un gran mal di testa e un'acidità di stomaco devastante dal nervoso accumulato in quattro giorni là. Il breve volo aereo tra le due città mi ha dato il colpo di grazia e appena arrivato in hotel, mi sono fatto una doccia e mi sono buttato a letto. Ho dormito 4 ore e mi sono alzato quasi alle 22 con una fame da lupo e la consapevolezza che mi sono fottuto già il primo giorno senza combinare un cazzo. Sono a LAS VEGAS per Dio! Svegliati! Ma ormai il danno è fatto e così ho preso un taxi per andare a mangiare da HOOTERS che è sempre stato un mio sogno e che in quasi tre settimane non mi ci hanno mai portato (perché c'erano 3 ragazze con noi... Figurarsi se andiamo da HOOTERS con loro!). Il ristorante è esattemente come uno se lo immagina con legno ovunque ma a me interessa poco, mi interessano le tette delle cameriere che infatti non mi hanno deluso. La maggior parte sono così così, un paio sono gnocche da paura, una bionda in particolare è una Dea: figa da morire. Tutte (e quando dico tutte, intendo tutte!) però sono con le poppe in bella vista. Già da subito non capisco più un cazzo davanti a quel ben di Dio ma naturalmente è "guardare e non toccare". Sfiga vuole che mi mettono in un tavolino semi-periferico servito da una bruttina. La Dea bionda si trova esattemente dal lato opposto del locale... Cominciamo bene! Vabbè, la cameriera (Jenny mi pare...) almeno è simpatica. Sorride sempre, è veloce e si lascia guardare le tette belle grandi senza imbarazzo al punto che quando ho ordinato il dessert non l'ho neanche guardata in viso: spudoratamente occhi sulle tette. Lei manco cavolo! Zero imbarazzi, sorriso perenne e via. Dieci alette di pollo fritte, birra e torta alla mousse di cioccolato (30$ con la mancia) e sono soddisfatto. Provo, giusto per fare un tentativo per capire che aria tira, a buttare una proposta alla cameriera bruttina chiedendo quando stacca cosa fa ma non recepisce (o non vuole/può farlo) e si limita a sorridere. Intanto altri clienti si fanno gran foto con le cameriere che stanno al gioco e abbracciano tutti sempre sorridenti. Vabbè, pago e via. E' mezzanotte passata e la stanchezza c'è. Non ho sonno ma non ho voglia di cambiarmi e di sbattermi per andare a locali così provo a testare le pay. Come letto qua nel forum mi reco a uno dei bar dell'hotel (al MOJITO), ordino una bella birra e attendo cazzeggiando col cellulare. Il bar non è pienissimo, ma c'è un discreto via vai. La birra va giù ma donnacce in giro non ce ne sono... Decido di andare a giocarmi un 50$ alle slot per buttare via una mezzora e con una botta di culo recupero i 50$ andando in pari. Meno male! Torno al bar (siamo quasi in chiusura, alle 2) che nel frattempo si è svuotato e gira decisamente meno gente. Siamo io, il barista, una coppia in un angolo ubriachi marci e un'altro tizio con un tablet (che secondo me sta aspettando una pay anche lui). Stop. Ordino un'altra birra dicendo al barman che la bevo veloce e ricomincio a cazzeggiare col cell. Dopo un paio di minuti eccola: una bella bionda, magra, tacco alto e vestitino sexy rosso bordeux che ordina qualcosa al bar e con la coda dell'occhio mi guarda. Mi giro di scatto incrociando il suo sguardo che mi sbirciava. Mi guarda e mi sorride a 32 denti (bianchissimi) salutandomi e parlando in americano velocissimo. E qua torniamo alla premessa: se non sapete l'inglese è durissima. Io con le lingue ci lavoro ma ho dovuto concentrarmi per capire cosa diceva. Vabbè, si chiama Helen, americana di Austin, Texas, e mi chiede se sono solo e so ho voglia di compagnia. Mangio la foglia e capendo l'antifona parto subito con un "How much?". Lei spara altissimo: 700$. Per carità, gnocca è gnocca anche se non è il mio tipo (bionda, capelli medi, occhi azzurri, poco seno ma un bel fondoschiena, giusto per farvi capire il genere: Cameron Diaz. Non ci somigliava, ma è giusto per farvi capire il tipo). Parlottiamo, contrattiamo e chiudiamo a 300$. Un po' troppo per i miei gusti ma sono in astinenza da 3 settimane... Andiamo in camera dove si spoglia e rimane in lingerie di pizzo nera e tacchi a spillo e chiede i 300$ per continuare. Pago e iniziamo. Il blow-job (coperto!) da inginocchiata è ben fatto anche se lei è molto teatrale facendo versi e mugugni ogni due secondi. Però mi guarda fisso negli occhi. Brava cara! Dopo un po' mi chiede come voglio scoparla e le dico che visto che è di Austin, da buona texana voglio essere cavalcato. Lei ride (mi pare per la prima volta sinceramente, mentre prima è sempre stata molto misurata e impostata), mi stende sul lettone, si spoglia, mi da un'ultima ripassata all'attrezzo con la bocca e mi cavalca. Non si tira indietro e si lascia palpare tette e culo ma non mi fa andare oltre (tipo dito in culo), anzi me l'ha detto sorridendo ma chiaro e tondo: "Anal 500$". Lascio perdere e mi concentro sulla scopata che non è per niente male anche se lei urla, geme e dice le parolacce (cosa che non mi fa impazzire...) facendo ogni genere di verso tipo "Fuck me hard! Oh my God... Yes, yes, yes, I'm coming... Yes baby, yes,... Cum baby... Fuck me, fuck me harder!". Fatto bene mi eccita pure, ma così esagerato anche no. Per farla smettere le caccio un dito in bocca (lei me lo ciuccia) finché sborro e ciao. Rivestendoci la saluto, scambio due parole e le chiedo un po' di info su di lei, come va il lavoro, da quanto tempo lo fa,... Solite chiacchere vuote per ingannare il tempo e non stare in silenzio. Lei un po' si scioglie, chiacchera due minuti a ruota libera (sfogandosi o inventando le solite cagate?). Mi dice che se vuole il giorno dopo la trovo al Mojito dalle 23 e prima di uscire mi da un bel FK. Sono le 3, metto il cartello "Non disturbare" alla porta, mi doccio e parto col sonno di botto.

Giorno 2 - venerdì 28 Luglio:
Ho dormito da DIo. Magicamente il mal di testa è sparito e pure l'acidità di stomaco. Dopo una bella doccia rigenerante inizio a realizzare che sono a Las Vegas. E' tardissimo (quasi mezzogiorno!) e la colazione è andata ma ho una fame da lupo e così opto per delle proteine: bisteccona al GILLEY'S SALOON. Ristorante in stile cowboy all'interno dell'hotel con le cameriere vestite da cowgirl, il toro meccanico,... Volevo la bistecca ma il venerdì c'è l'Happy Hour per il pranzo: $14,99 così mi rimangio un cestino di pollo fritto per la gioia del mio fegato (più 8$ di birra, più la mancia e siamo a 30$ anche a pranzo). Non male, anzi meglio di quello di Hooters della sera prima. ATTENZIONE! ATTENZIONE! Ogni giorno a Las Vegas un casinò con il proprio ristorante fa una promozione, quindi informatevi e buttate un occhio quando girate. Dico a caso: il lunedì c'è il cockatail di scampi all'MGM per 9,99$, il martedì ci sono le ribs a 12,99$ all'Hard Rock, il mercoledì il pollo fritto al Bellagio per 14,99$,... Ogni giorno in uno o più hotel fanno queste promozioni. Tenete gli occhi aperti! Altrimenti ci sono i buffet sempre aperti. Tutto senza limiti (bevande incluse) ad un prezzo prefissato (intorno ai 10-12$ di solito) come gli "all you can eat" dei cinesi qua da noi. La pecca è che c'è abbastanza bordello rispetto ai ristoranti perché è un self-service e il cibo non è cattivo ma non è come quello del ristorante. La qualità è nettamente inferiore però con poco si mangia da star male! Io finisco di pranzare da GILLEY'S SALOON, pago, e via in strada. La Strip di giorno però con tutte le luci spente perde molto fascino, poi fa un caldo allucinante e così mi smonto subito. Dopo aver guardato due negozi (dentro all'Encore) torno all'hotel, mi metto il costume e mi butto in piscina dove mi addormento senza manco accorgermene in un lettino. Al risveglio la piscina è strapiena di persone ma con la musica nelle orecchie non mi ero accorto di nulla. Ordino da bere (un'aranciata visto che l'alcol è bannato dalla piscina) e mi guardo in giro. Passano neanche due minuti e il cameriere arriva con una seconda aranciata che mi dice che mi è stata offerta da un gruppo di 12-15 ragazze che si sbracciano per salutarmi. E' un addio al nubilato e hanno noleggiato una CABANAS a bordo piscina per far festa. Così mi alzo per rigraziarle ma purtroppo da vicino mi cascano le palle: 5-6 sono cessi allucinanti (due poi sono delle balene da 130kg almeno! E una di questa (Emily, ci arriveremo dopo...) era la più scalmanata di tutte), una è una strafiga assurda (Annie? Non ho capito il nome perché la chiamavano con nomignoli ma naturalmente è quella che si sposa...) e il resto sono ragazze abbastanza normali. Con questi numeri il bacino di pesca si assottiglia un bel po'. Le ragazze mi salutano, vogliono farsi le foto, e mi chiamano "Iceman". Onestamente ci ho messo un po' a connettere ma alla fine ci sono arrivato: sono biondo coi capelli sparati, indosso i Ray-Ban Aviator e sono abbastanza palestrato. Vagamente ricordo Val Kilmer "Iceman" in Top-Gun (diciamo da una distanza di 5km possiamo essere scambiati, per il resto, fisico a parte sono una persona normalissima) e ste matte già belle cariche di alcol mi hanno preso in mezzo. Addirittura pensavano fossi un che lavorava a Las Vegas in qualche show dove si replicava il film Top-Gun! Sto al gioco perché mi diverto, non ho di meglio da fare e c'è una del gruppetto delle "normali" che mi guarda più intensamente delle altre. Visetto carino e pulito, mora, occhi scuri, capelli raccolti, sul metro e sessanta, lineamenti latini, un po' in carne ma ha due tette (rifatte) assurde. Il culo e i fianchi sono abbondanti (proprio da latina) ma il ventre è piatto e poi ci sono quelle tettone enormi che mi ipnotizzano. C'è il gioco di sguardi ma non si va oltre a qualche sorriso e a qualche occhiata perché le amiche (in particolare la cicciona scalmanata) facevano solo bordello, volevano fare ogni tipo di selfie, ballare,... Dopo un'oretta buona di urli e schiamazzi senza combinare nulla mi rompo le palle, le ringrazio, faccio gli auguri alla sposa, saluto e me ne vado a prendere l'aciugamano sul mio lettino ma sento un boato alle mie spalle: sono le amiche che fanno le sceme visto che la tipa latina mi ha seguito e entra con me in hotel. Fa un po' la timida, si scusa per il casino e si presenta. Si chiama Mary (il nome di questa tipa l'ho cambiato ma il resto è tutto vero), è di San Diego come le amiche, ha 29 anni e sono là per l'addio al nubilato della biondona figa. Le dico di non preoccuparsi e le offro da bere qualcosa di alcolico al bar così chiaccheriamo un po' con un mojito a testa. Lei è alla mano, non tanto brilla e mi pare ce ne sia così le dico se vuole salire da me e lei acconsente. Minchia non ci credo sia così facile! Saliamo in camera mia, doccia assieme e via di ficcata. Da buona latina (padre messicano, madre americana) ci sa fare ed è bella calda: BBJ, Daty, FK ma niente anal purtroppo. Ma non mi dispero perché il suo culo non è il massimo e così mi consolo venendole sulle tettone con un misto di sega e spagnola. Tutto molto soddisfacente e anche lei ha apprezzato. Veramente una bella chiavata! Altra doccia con palpamenti, un po' di masturbazione reciproca ma non abbiamo tempo per il bis perché lei deve andare alla festa dell'amica e così ci scambiamo i numeri di telefono e ci baciamo per salutarci. Loro hanno il tavolo al MARQUEE e se voglio posso raggiungerla là se non ho di meglio da fare. Il numero me lo tengo buono e mi preparo anch'io. Ceno da SEAFOOD SHACK sempre dentro al TRESURE ISLAND (insaltona con aragosta, tre palline assortite di sorbetto alla frutta e acqua 40$. L'insalata non era malaccio, peccato che venga annaffiata di salsa!) e poi, visto che è presto, faccio un giro al casinò. La roulette mi ha sempre saputo di inculata, del black-jack ci capisco poco, dei dadi nulla e così torno alle slot per ingannare il tempo ma stavolta dice male e mi frego 50$... E' mezzanotte abbondante e provo ad andare al CAESAR'S PALACE per ballare all'OMNIA (letto qua in una recensione). Non c'è molta gente che attende all'ingresso ma vengono ugualmente rimbalzati tre ragazzi vestiti troppo sportivi. La coda viaggia veloce, 85$ per l'ingesso e via dentro a ballare. Non c'è il pienone che mi aspettavo ma gente ce n'è tanta lo stesso e ci sono anche un sacco di ragazze tutte tiratissime. Diciamo un 50-50 il rapporto tra uomini e donne. L'età mi pare sia dai 25 anni in su, non ho visto ragazzini in giro, anzi di media a naso siamo sui 30. Il twerking è ancora alla moda e già la mia mente parte per la tangente a vedere vestitini inguinali che si strusciano ovunque. Vado al bar e anche in zona là (oltre che sulla pista) ragazze ripassano le chiappe su pacchi di sconosciuti. Ordino un mojito (25$ di menta con ghiaccio... Alcol pochino!) e mi appoggio a bancone a scrutare. Sguardi di ragazze ne incrocio parecchi, ma oltre a questo non si va. Nessuna si molla e nessuna si avvicina. Capisco che al bar sono un pesce fuor d'acqua e così provo ad andare in pista a vedere cosa succede. In mezzo è un bordello di gente che si dimena sudatissima con musica a palla. Becco un gruppetto di ragazze che ballano tra loro così provo a inserirmi ma a parte una mezza ballata con un paio di veloci strusciamenti, non combino altro perché loro restano sulle sue. Servirebbe una spalla come supporto ma sono solo e maledico chi aveva ferie e non ha voluto prolungare la vacanza tornando in Italia (tu che leggi lo sai che ti odio, vero?)... Riprovo al bar ma non vedo nulla di broccolabile (tutte accoppiate o in gruppetti "chiusi") e così faccio l'ultimo tentativo passando per i bagni. Troppa confusione e troppo via-vai. Con le pive nel sacco decido di andarmene perché da solo, per me, in discoteca è impossibile fare risultato, mi sarebbe servita una spalla per giocare in team. Mi mangio le mani per aver buttato via tempo e dollari per il cazzo ma nel mentre sto salendo in taxi (siamo all'1.30 più o meno) mi arriva un Whatsapp da Mary che sono al MARQUEE e che aveva voglia di vedermi così punto il cazzo in direzione COSMOPOLITAN (dieci minuti a piedi passando davanti al BELLAGIO e alle sue fontane) ma appena arrivo mi cascano le palle: coda chilometrica! Provo a chiamare la tipa ma non mi risponde e neanche legge o visualizza i messaggi. Non so il nome del tavolo per bypassare la gente e così mi metto in fila bestemmiando. Dopo quaranta minuti non sono neanche a metà strada e molti davanti all'ingresso vengono pure rimbalzati. Mi parte l'embolo perché sto buttando via tempo per il cazzo e così mollo tutto e torno in hotel in taxi. Scrivo a Mary che ho provato a raggiugerla ma la coda era impossibile e che se vuole mi trova in camera al Tresure. Sono le 3 e sono di nuovo all'hotel ma il MOJITO è chiuso e così ripiego al COFFEE SHOP a bere birra da solo come un coglione fissando il cellulare per un segnale di speranza che però non arriva. Alle 4 torno in camera con i coglioni giratissimi e l'umore nero ma appena aperta la porta mi arriva un messaggio vocale di Mary che ubriaca marcia e con le amiche che urlano in sottofondo mi dice che ha voglia di chiavare e che tra poco arriva da me. Sì! Dio esiste! Mica può girare sempre di merda e che cazzo... Il futuro torna a sorridermi e fortunatamente non devo neanche aspettare troppo perché neanche mezz'ora dopo bussano alla porta. Io sono già bello carico che la aspetto in mutande ma assieme a lei c'è la cicciona casinista! Si fiondano in camera mia urlando e Emily è ancora più ubriaca di Mary. Piena d'alcol mi dice che vuole vedere come chiavano gli italiani, perché siamo così bravi, che vuole un maschio italiano che la chiavi anche lei come la sua amica,... Vabbè, se magari pesasse un 70-80kg in meno di italiani pronti per buttarla giù ce ne sarebbero a centinaia ma così anche no. Alla fine ci chiede se può restare con noi ma Mary la caccia fuori a spinte e poi chiude la porta. Per un attimo mi è balenata in testa l'idea di un threesome ma ho anche avuto paura di cosa sarebbe accaduto con la cicciona... Mary comunque mi ha tolto il dubbio sbattendo fuori l'amica praticamente a calci in culo. Tornata da me mi bacia di cattiveria e mi abbassa i boxer spompinandomi alla grande. Mi dice che posso venirle in faccia e io non me lo faccio ripetere due volte e così senza colpo ferire sborro. Lei è felice, ride e si spoglia del vestitino sexy e dei tacchi alti e va in doccia. Io la raggiungo e mi lavo, asciugati torniamo in camere ma lei crolla a letto a pezzi. Neanche ci provo a svegliarla per chiavarla. Che mi frega, ho sborrato, sono le 5 passate quindi aloha!

Giorno 3 - sabato 29 Luglio:
Mi sveglio a mezzogiorno inoltrato mentre Mary è ko che dorme della grossa nuda sotto le coperte. Faccio un casino assurdo per vedere se si sveglia ma è veramente a pezzi e così le lascio giù un biglietto che sono a pranzo e che se vuole può chiamarmi. Esco e vado al BUFFET dell'hotel perché ho un sonno allucinante e non c'ho palle di girare. In più mi è ritornato un cerchio alla testa dal sonno. Con 12,50$ mangio un po' di tutto: pasta scotta, bistecchine di pollo impanate (credo...), insalata di cavolo grondante maionese, patate fritte, acqua, caffè americano come se piovesse e una fetta di torta di mele con il gelato sopra. Nulla di eclatante ma tutto sazia e non si spende praticamente un cazzo. Infatti vedo gente che si fa piattoni assurdi e continua a fare su e giù prendendo da mangiare per un esercito. Che spreco! Da Mary non ho notizie e così vado a vedere la mostra della MARVEL in hotel (strapiena di ragazzini adoranti!). Ci passo dentro un'ora buona, mi compro una maglietta di Ironman e poi torno al casinò per giocarmi i classici 50$ e sperare nel colpo di culo. Mi casca però l'occhio sull'ora: in Italia è sabato sera a mezzanotte e così chiamo gli amici che staranno facendo serata. Due saluti al volo e poi uno fa "Oh, ma hai giocato alla roulette?" e io "No, mi fotto soldi!" E loro di rimando "Fai come Gerry Calà e Lino Banfi ne IL BAR DELLO SPORT! Gioca il 2 che esce sicuro!". Mi faccio intortare e provo con 10$. Un cazzo... 10$ andati. Ma ormai sono alla roulette e provo a giocare il resto.: altri 4 giri da 10$ sul 2 e sui numeri attigui (carrè e cavalli). Un cazzo... Altri 50$ buttati porca puttana! Torno in camera e Mary è sveglia e si sta asciugando i capelli. Si scusa per ieri sera e mi dice che tra poco deve andare perché hanno l'aereo per San Diego ma se voglio può fermarsi un giorno in più così potevamo stare assieme tutta la notte e ripartire domani assieme ma devo dirglielo subito perché se fosse deve cambiare il biglietto aereo e prenderselo per la domenica. Ecco, voglio vedere cosa avreste fatto se una ragazza nuda con due tette enormi vuole passare la notte con voi. Ovviamente le dico di sì e lei contententissima mi stampa un FK e si fionda sul letto a chiamare Emily per avvisarla. Poi si mette a smanettare col cell per cambiare il biglietto aereo e io intanto penso al fatto che forse ho fatto una stronzata colossale fottendomi l'ultima notte a Las Vegas ma ormai... Però poi ripenso al fatto che sono solo e di come non ho concluso un cazzo in discoteca il giorno prima perché mi manca la spalla e così mi consolo che almeno con Mary la serata è salva. Una mezz'ora dopo siamo in camera sua a prendere la valigia e a salutare Emily la cicciona (la sposa figa non l'ho più vista... Peccato!). Torniamo da me e mi chiede cosa voglio fare stasera e le dico che decida lei. Ci pensa un po' su e poi mi dice se mi va bene andare da NOBU al CAESAR'S PALACE a mangiare il sushi. Le dico che va bene e prenota per le 22 perché prima non c'era posto (sono sempre strapieni, se volete andare prenotate con un discreto anticipo!). Intanto sono solo le 16 e le dico cosa vuole fare lei fa la faccia furba e mi dice che avanza una chiavata da stanotte ma prima deve mangiare qualcosa sennò sviene e così ritorniamo al BUFFET dove è lei a scofanarsi di tutto mentre io faccio il bis di torta e caffè. Un'ora dopo siamo di nuovo in camera a scopare come ricci e dove di nuovo ci diamo di BBJ, Daty, FK e nuova sborrata in faccia visto che Mary sembra apprezzarla ed è lei a richiedermela. Ri-lavati e ri-vestiti per la serata passeggiamo per la Strip fino al Bellagio per vedere lo spettacolo delle fontane e poi mi porta in taxi da BANGER BREWING per una birra. E' un po' fuori mano (un 15 minuti in taxi dal Bellagio, poco meno dal Tresure Island) ma se vi piace la birra è un posto unico! Ce ne beviamo un paio a testa con dei popcorn al bacon (45$ con la mancia, smezzato con Mary) chiaccherando del più e del meno e poi via da NOBU (un misto di sushi, sashimi, roll e tempura, birra per buttare giù il tutto per 180$ mancia inclusa, ho pagato io... Volevo assaggiare la bistecca di Wagyu ma costa 38$ l'oncia, cioè 35€ circa per 30 grammi. Facciamo una bistecca media da 300-350gr significa che solo quella costa 350-400€! No grazie...). E' mezzanotte e vorrei andare a concludere ancora ma Mary è bella carica e mi tocca fare un altro giro così le propongo di tornare indietro a piedi e vedere se becchiamo un bar per l'ultimo giro (siamo già è mezzanotte...). Chiccherando e parlottando la porto avanti fino all'hotel senza fermarci mai ma là mi tocca fermarmi per forza a bere l'ultima. Questa volta il prescelto dalla signorina è il SENOR FROG'S (ristorante e bar messicano) perché ha voglia di tequila. Il posto è bello ed è dove danno i bicchieroni lunghi e stretti che si vedono nei film anche se, essendo sabato sera, è strapieno. Però per due troviamo velocemente posto ordiniamo birra, tequila e dei nachos al formaggio (ha pagato lei e credo sia costato tutto sui 70$ ma non sono sicuro. Il posto è bello e meriterebbe una visita con calma). La birra va giù subito ma la tequila lei la beve con calma mangiando il limone dalla mia bocca. Non male! Io faccio alttettanto e ci troviamo a slinguazzarci al tavolo. Secono giro di tequila e nuovo slinguazzo così senza accorgermene finisco col parlare spagnolo con lei (che ha il padre messicano...) che si illumina e inizia a parlare spagnolo a briglia sciolta. Se già la serata prometteva bene, dopo questa mossa mi sono aperto le porte del paradiso. Le spiego che parlo meglio lo spagnolo dell'inglese, che lo spagnolo mi piace più dell'inglese,... Lei all'improvviso si è illuminata e mi porta per mano in camera. Solito copione con spompinata e cazzo sbattuto sulle tettone, mangiata di figa e scopata classica. Ma qua succede l'inimmaginabile: Mary mi dice che se voglio posso togliermi il preservativo e venirle dentro che è sana, non ha malattie e prende la pillola. Non corro alcun rischio. Io ero annebbiato dalla tequila (i distillati non sono abituato a berli e mi tagliano le gambe subito, mentre di birra e vino posso tirar dritto tutta la notte praticamente senza accusarli mai) e come un coglione le ho dato retta. Oh, per carità la chiavata scoperta è di tutt'altro livello ma da lucido non avrei mai accettato (i primi esami del sangue fatti appena rientrato in Italia sono negativi al 100%, anzi ero un pelo anemico... Dopo un mese ancora negativo. Ora aspetto novembre e poi credo di essere a posto). Croliamo a letto sporchi finchè la sveglia del cellulare ci riporta alla realtà alle 8 di mattina.

Giorno 4 - Domenica 30 Luglio:
Doccia assieme con qualche palpatina e un po' di petting ma senza la ficcata finale perché non c'è stato tempo purtroppo. La colazione con Mary la facciamo al BUFFET (caffè, succo d'arancia, pancake con sciroppo d'acero e ancora la torta di mele a 12,50$) dove mi spiega che è possibile "caricare" pagando al momento del check-in 80$ per il cibo per ottenerne 100$ da spendere nei bar e nei ristoranti dell'hotel. Praticamente si ha uno sconto del 20% se si paga anticipatamente. Io che ho sempre mangiato in hotel avrei avuto un pranzo gratis... Vabbè, sarà per la prossima volta. Non parliamo della notte precedente e neanche di quello che è successo, ci comportiamo normalmente senza imbarazzi come due persone mature ridendo e scherzando un po' in spagnolo e un po' in inglese e questo mi tranquillizza dalla paranoia che avevo addosso. Torniamo in camera per recuperare le valigie per il check-out e lei mi saluta con un FK e mi dice che si è trovata benissimo e se voglio posso raggiungerla a San Diego che le farebbe piacere. Io le dico che se vuole può venire in Italia che sarebbe stata mia ospite e ci scambiamo il contatto Facebook e ci scattiamo delle foto assieme. Lei è molto carina anche se il lato B non è proprio il massimo. Peccato. Ma a parte questo mi sono trovato molto molto bene con lei e ho fatto pure delle belle chiavate, non potevo chiedere o pretendere di meglio. Quindi mai dire mai per un futuro, magari alle prossime ferie torno al di là dell'oceano e mi sistemo, chi lo sa? Mary alla fine se ne va perché ha l'aereo poco prima di mezzogiorno mentre io ce l'ho al pomeriggio e così ho tutta la mattina per cazzeggiare. Lascio le valigie al deposito del TRESURE e vado a negozi ma alla fine becco MADAME TUSSAUDS (32$) vicino al VENTIAN e così cazzeggio dentro un'oretta facendomi le foto col cast di "Una Notte da Leoni" di cera. Passeggiata al VENETIAN (col soffitto impressionante!), due foto lungo i canali e tappa al negozio dell'HARLEY-DAVIDSON che mi ruba un'altra mezz'ora (ci sarebbe da comprare di tutto ma a parte i prezzi esorbitanti non ho spazio in valigia!). Pranzo da LOBSTER ME, un locale dove servono l'aragosta fatta in mille modi diversi. Mangio un panino classico XL (Original Maine Style) con patatine fritte e una limonata a 27$. Buono ma un po' troppo unto... Ormai è l'ora di rientrare così passo a recuperare le valigie, taxi fino al McCarran e poi via in volo direzione New York dove dovrò aspettare 8 ore al JFK per riprendere l'aereo per l'Italia (con scalo a Londra).

Conclusioni finali e riepilogo dei costi:
Allora, gli hotel e il cibo non costano praticamente un cazzo perché con i soldi di una pizzata qua da noi ti mangi di tutto e di più ad ogni ora del giorno e della notte. Per 4 giorni a Las Vegas, contando hotel, pranzi e birre al bar(no extra!) mi sono andati via circa 600€. A sta cifra vanno aggiunti i due voli aerei prenotati da un giorno all'altro (300€+50€ per il cambio di uno), i taxi per gli spostamenti (a memoria sui 100-120€), la serata con Mary dove abbiamo cenato da Nobu (170€ circa solo quella) e la serata in discoteca all'Omnia (120€). Ma se togliamo queste ultime due voci e ci limitiamo poi le ragazze fanno gruppo e si trascino a vicenda. Anche a lui anni fa era capitato di farsi rimorchiare in piscina dell'hotel facendosi bellamente i a bazzicare gli hotel in cerca di gnocca si sta tranquillamente sui 650-700€ al massimo per 4 giorni che non è male per nulla.
Per quanto riguarda la gnocca, per me è essenziale parlare un buon inglese. Questo è il primo punto fermo, senza la padronanza della lingua ritengo sia durissima rimorchiare. Poi io ho testato una pay che mi ha soddisfatto ma per i miei gusti e per la prestazione è stata cara (300$). Per la free ho pescato il jolly con la tipa ma sentendo anche i racconti di un mio collega (che a Las Vegas va un anno sì e uno no) quello che mi è capitato con Mary non è così raro. Il clima di festa perenne porta molte ragazze a fare il primo passo e a lanciarsi negli approcci. Se si becca qualche addio al nubilato cazzi propri. Quello che gli ha fatto strano è che non abbia concluso niente in disco all'Omnia perché è uno dei posti migliori. Secondo la mia opionione se si va in due si gioca di squadra e si riesce più facilemente a fare risultato, secondo il mio collega invece ero "appagato" e sapendo di avere la tipa a disposizione mi ha fatto andare con meno "cattiveria e decisione" del solito.

Viaggiatore199
Silver
05/10/2017 | 17:35

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@ElFlaco prepara le due carte da 20 più quella da 10 per il BBJ...

IlMarchese
Silver
22/09/2017 | 15:04

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Lo so, lo so, che nel titolo c’è un imperdonabile errore di grammatica inglese. La toponomastica corretta è Alona beach, non bitch. Ma secondo voi stiamo a parlare di tope o toponomastiche?
Dopo il formicaio di Cebu finalmente voglio godermi un po’ di relax al mare. Faccio tappa ad Alona Beach, per godermi la sua spiaggia tropicale da cartolina: sabbia come gesso, stellone giallo fisso, cielo azzurro, palme verdi, acqua turchina, culi abbrustoliti, baretti con musica raggae che sembra di stare in Giamaica.
Arrivo io, e piove tutto il giorno.
Tra una scrosciata d’acqua e l’altra esco dal rifugio sotto i palmizi stretto tra venditori di cocco, turisti depressi e cani randagi. Me ne esco furtivamente nei 15-20 minuti di sole tra una pisciata dal cielo e l’altra. Ormai inzuppato e impanato di sabbia come una frittura di paranza, ritorno al Il mio bungalow, perché ne ho già le palle piene di Alona beach. Palle che almeno spero di vuotare in serata. La mia capanna di bambù è confortevole, c’è tutto quello che si può desiderare da una capanna di bambù, scarafaggi e zanzare e topi e un fottuto gallo che canta ogni ora del giorno e della notte, che nelle Filippine sarà una costante come l’adobo, il riso in bianco e despacito. Mi faccio dare un strappo in motorbike da un ragazzetto di 20 kg che sfreccia per quei cazzo di viottoli di campagna come se scappasse da una rapina finita male. Il mio bungalow si trova a Danao Beach 15 chilometri da Alona Beach. La serata ad Alona inizia male, nella strada che scende alla spiaggia ci sono un paio di bar con suine butta dentro, una discoteca scalcagnata con più Ladyboy che mattonelle. Quando ci passo davanti mi fischiano, ridono, si danno spallate e fanno commenti sul mio culo che mi sento una figa che attraversa in bichini un cantiere edile di muratori rumeni in permesso premio dell’ergastolo. Sculetto anche un po’ e i fischi aumentano, sarà che sto diventando culo.
Comunque, mi dirigo verso i locali sulla spiaggia carico come uno Zeppelin non d’aria, ma di sborra. Faccio due, tre, quattro non ricordo quante vasche dall’inizio alla fine del lungomare. Come sirene confuse dalle maree ci sono un paio di troiacce arenate sulla bagnasciuga, fumano canne e bevono e magari fanno a gara di chi emette le scorreggie più puzzolenti. Cercano di abbindolarmi coi loro richiami, come se fossi un novello Ulisse, ma col cazzo che ci casco. Ho i crampi del maratoneta. Mi devo reidratare. Sosta bevuta in un bar dove c’è un buon numero di persone. E ,non sto parlando di cinquanta, cento, mille, ma una quindicina. Molti turisti in coppia, gruppi di bimbi minchia australiani, froci a rimorchio. Apparentemente l’unico guerriero puttaniere crociato sono io, almeno che qualche ninjia delle gnocca non stia nascosto tra le ombre, in attesa di sferrare l’assalto. Ordino una San Miguel che ormai è il mio viatico. Scruto i volti avvinazzati: qualche figa indigena ma tutte accoppiate a bitorzoluti turisti australiani. Sto pensando di tornare alla capanna dello zio cane, e magari m’inculo il gallo. Ma il mio motto è sempre stato: se in un posto ci sono le troie, non sei te a trovare loro, saranno loro a trovare te. Strizzo gli occhi, stringo i pugni: Lo ripeto come un mantra per autoconvincermi a non mollare.
“se in un posto ci sono le tro…”
Una tipa mi sfiora tipo refolo fighesco: venti anni per gamba, pelle ambrata, capelli a coda di cavallo. È diretta al cesso, ci scambiamo un’occhiata. Giro intorno al cesso come una mosca tze tze. Ne esce dopo un dieci minuti dopo. Deduco che deve aver fatto quella grossa. Mi rilancia uno sguardo che rimpallo e poi la vedo sedersi a due tipi di mezza età inguardabili se non con delle lenti speciali. L’unica femmina trombabile, esclusi i catamarani sulla spiaggia, parla con ‘ste putrelle e però quando sorseggia la bevuta, attraverso il fondo del bicchiere guarda se sono a ancora a tiro. Capisce che i due merluzzi non abboccano, forse se lo buttano nel culo vicendevolmente. Molla gli ormeggi e naviga verso porti sicuri.
E non poteva trovare porto più sicuro di me.
Mi allontano un po’ dal locale, vorrei evitare la batraconiomachia tra squali e merluzzi e trote. La troietta ambrata è sveglia, mi segue. Ci guardiamo e sorridiamo imbarazzati per quello che mi sembra mezz’ora come ebeti quindicenni che si sono sparati mdma. Prima che mi venga una paresi alla mascella, tiro fuori la chiave d’apertura che nessuno ha mai usato al mondo:
“Ciao, come ti chiami? “ Si chiama Maya.
La scenografia sembra la copertina di un romanzo Harmony: Luna a tre quarti che muove le sue dita argentee su un mare color nero daytona exterior, profondo, quieto come se si fosse preso trenta gocce di Xanax. Le palme solleticate dalla brezza risuonano il loro pigro lamento alla notte, offro da bere quello che rimane della mia San Miguel. Maya ha nelle vene più doppio malto che emoglobine. Mi si aggancia come una sanguisuga porcaccione alla coscia, inizia ad ancheggiare, balliamo un po’ sulla spiaggia, un raggeton che echeggia dal locale, forse era despacito. Bel paio di seni succhioni e duri premuti contro di me. Accenno un bacio, ci abbracciamo. Slinguiamo. L’alito di Maya è un misto di catrame, fondi di caffè e mosto che si trova nei barilotti di birra nei peggiori pub inglesi. Maya ha su un top, è sudata come un impacco. Sono quegli attimi che vorresti non finissero mai, se non con un pel pugno in faccia. Ma il tempo dell’accoppiamento è arrivato, le mie palle suonano come campane a festa. Maya abita a metà strada tra Alona e il mio io bungalow.
Perché perdere tempo? mi fa. Perché vorrei evitare che mi dai una coltellata e mi rubi pure la dignità, vorrei rispondere.
Insisto per la mia capanna. Poi mi sono rotto i coglioni di discutere, anche perché non voglio un long time. E dico ok, al tuo appartamento. Prendiamo un tuk tuk che ci lascia sulla strada principale, alla fine per fare 500 metri mi si inculano più soldi che se fossimo andati da me, ritorno, da me, ritorno. Maya mi fa strada verso un vicolo puzzolente come un buco di culo di un barbone. Rivoli d’acqua pisciosa e scarichi di cucine esotiche scorrono tra una baracca e l’altra.
Mi vede perplesso, coraggio, mi dice, come se dovessi cavarmi un dente.
Sono quelle situazioni che potremmo classificare sotto la voce ‘roulette russa’. Maya apre una porta sberciata e tutto il suo appartamento è una stanza 3x2 con un materasso da una parte, pile di scatole con dentro tutta la sua vita, un televisore scassato che trasmette il riflesso di no due e un ventilatore da tetano spray. Mi scappa una pisciata biblica e chiedo dov’è il bagno, lei mi dice fuori. Esco e penso che ci sia un bagno esterno, una cazzo di buca, una latrina. Maya sulla soglia mi fa cenno di girare l’angolo e capisco che il bagno e il muro nel retro. Con il pisello in mano, nel buio più buio più buio, capisco che potrebbe essere arrivata la mia ora. Aspetto solo che il sipario scenda con una mazzata in testa. Certo meritavo una morte eroica: magari un colpo apoplettico durante una rissa sessuale con un branco selvatico di ninfomani randagie. O quelle morti avvolte nel mistero alla David Carradine o come il cantante degli Inx, impiccato, l’uccello bruciacchiato, magari del trucco sbavato in un albergo sperduto che tutti si chiedono per anni se è un suicidio o un gioco erotico finito male o tutti e due le cose. Finisco la pisciata e mi stupisco di essere ancora in scena. Rientro, mi sdraio sul materasso e mi sento affondare come se mi fossi tuffato in un materasso ad acqua senza materasso. Maya fa partire quel cazzo di ventilatore che gorgheggia come un treno fin de siècle con uno sferragliare sinistro, ma almeno così abbiamo un po’ di tregua dal calore infernale. Con l’arietta che mi accarezza il pisello la sensazione è piacevole. Poi lo sento come immerso in un bagno maria. I suoi capelli neri e pesanti volano e mi solleticano la faccia, mentre Maya alza e abbassa la testa lavorandomi l’uccello. Resto lì completamente fuso, rilassato, sditalino pigramente la fregna che inizia a colare cose dense come un barattolo di marmellata rovesciato. Una vocina mi sussurra: no a questo giro non gliela leccherei se non vuoi che ti caschino i denti. Le tette sono sode, il culo un po’ meno. Questa MayaAlona cavalca il drago voltandomi la schiena. Le tengo al trotta un po’, ma inizio a perdere la sensibilità all’uccello e la ribalto come una frittella di castagna per cuocerla pure davanti. Meno colpi di reni delicati come farebbe un fabbro chiavatore. La rivolto ancora sta frittella di troia ‘che sono stufo di vederla in faccia e finalmente poi mi faccio una bella pecorina, la prima in terra Filippina dopo la disfatta di Cebu. Il secondo titolo di questa rece potrebbe essere “Finalmente a pecorina in terra Filippina”. Così a pecora la mia pancia e il suo culo applaudono. Meno Maya sulle chiappe perché… perché mi va di menarla, ecco. Sfilo il pisello appena in tempo per farle una bella spruzzata di bollente sborra sulla schiena. Spalmo col cazzo sborra come crema sulla frittella di castagne del culo di Maya. Ci fumiamo una cicca. Tra una tirata di fumo e l’altra Maya mi racconta del fidanzato Italiano. Dopo due anni che stavano insieme, lui ha è sparito e sono finiti pure i soldi. Lei è andata da una sciamano sull’isola di Siquijor, ha chiesto una macumba mortale per il suo ex. Dice che dopo un paio di mesi ha saputo su facebook che il tizio è morto d’infarto. Alla fine si è sentita incolpa, dice fissando mio cazzo barzotto e gocciolante appoggiato alla sua coscia. Mostrandomi sul telefono una foto che sembra tipo quelle prese da una patente degli anni 70, dice Maya “ e comunque non era proprio il ritratto della salute.”
Giocherellando col mio pisello Maya mi fa, “gli è andata bene che non gli ho tagliato il cazzo, anche quello non è che funzionasse bene. Non come il tuo,” poi fa: “Sei fidanzato?” Mi rivesto in un secondo, esco dalla capanna con Maya che mi guarda perplessa. Domani altro traghetto per Dumaguete. Contento di lasciarmi Maya, Alona alle spalle. Perché ad Alona la figa non perdona.

Dr.A
Silver
21/09/2017 | 20:41

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@Sapientone said:
@Dr.A,niente nomi,non credo sia opportuno pubblicizzare chi viola la legge,basta cercare in rete gli fkk meno blasonati e provare senza la pretesa di trovare l'eden ma con lo spirito e l'entusiasmo di esplorare nuove strade meno battute ma comunque percorribili.

Quindi il tuo post non ha nessuna utilità, posso capire non dire i nomi delle ragazze, ma non dire i nomi dei locali... mah.... Sono mesi che vengono riportate recensioni su locali dove fanno BBBJ.

kol
Gold
18/09/2017 | 20:27

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Ciao a tutti!
da un po' non partecipo al forum... ma negli ultimi tempi sono poco ispirato...
o almeno la situazione un po' appannata rispetto gli anni passati in quanto qualità delle ragazze e loro prestazioni mi ispira poco nelle riflessioni che possano esprimersi in contributi utili al forum.
Sono stato al Samya parecchie volte anche ultimamente e devo dire, che nonostante quello che leggo qui dentro il livello è decisamente sceso, sia riguardo la bellezza della ragazze che le loro capacità amatoriali.
Inoltre dobbiamo essere un po' più sinceri con noi stessi: è vero che le solite che sono a noi 'affezionate' fanno anche BBJ, ma i nuovi incontri? E certo noi andiamo negli fkk per i nuovi incontri non certo e solamente per le solite ragazze che magari conosciamo da mesi e mesi (annni?).
E qui devo aggiungere un'altra cosa: al Samya, all'Acapuco, al GoldenTime, al Mondial allo Sharck etc per non parlre dell'Artemis, le ragazze sono sompre le stesse e, ahimè, con qualche chilo in più, un po' più annoiate, un po' più frettolose, un po' meno fresche etc...
O meglio ce ne sono anche di nuove, ma spesso non sono del livello estetico e partecipatico delle ragazze che si incontravano anni orsono, o delle solite che conosciamo da tempo.
E questo non è una questione di fidelizzazione, annzi io sono fin troppo fidelizzato, al punto che spesso vado in camera solo quasi per gentilezza nei loro confronti,,, ahahah... vorrei essere meno fidelizzato per andare sempre con le nuove, che però non ci sono.

Sono io che ho una visione pessimista o trovo qualche collega d'accordo con me?

IlMarchese
Silver
22/08/2017 | 12:51

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Cebu, la prima tappa della campagna Filippina. Ho un giorno e una notte a disposizione. Due ore di taxi per fare 15 chilometri dall’aeroporto al centro.
Dopo il Check-in all’albergo parto subito per un giro turistico a visitare la città vecchia. Attraverso il formicaio di Cebu, arrivo alla Basilica del Santo Niño, giusto in tempo per la grande messa all’aperto del venerdì. Un numero esagerato di gnocche a cui gliela avrei messa volentieri. Ci sono riti religiosi interesanti da osservare.
Tipo: all’interno dell’antica Basilica i devoti ti fanno tutta la strada dall’ingresso fino all’altare, camminando ginocchioni sul pavimento lastricato di pietra, pregando. Una volta arrivati, non è che si alzano e festa finita, no, si rifanno tutta la strada a ritroso. La maggioranza dei peni-tenti sono donne. A forza di farsi perdonare i peccati da Gesù c’hanno calli grossi così alle ginocchia. Gli uomini generalmente fanno penitenza nelle navate laterali, contemplando il culo di quelle che sembrano tante papere in preghiera.
Altro rito interessante, si fa per dire, è quello dell’accensione delle candele.
No, non siamo in qualche cazzo di parrocchia paesana, dove ci vanno solo le vostre nonne ottantenni ad accendere ceri e spompinare preti e sacrestani. Nella Basilica del Santo Niño a Cebu, trovate tutto un assurdo range anagrafico di gnocche: nonne, madri, figlie, zie, nipoti e pronipoti. Tutte a pregare, tutte a fare penitenza, tutte che stravedono per Gesù.
Fuori della basilica, vicino al piazzale, c’è una zona dove i fedeli si raccolgono in preghiera e accendono candele a Santo Niño che poi è il bambin Gesù, alla Madonna. Centinaia di candele rosse come tante cappelle infiammate. Una tipa che accende una candela, mi lancia un’occhiata. Capelli neri fino al culo. Occhioni lunghi, grandi. Un bel culetto a quanto mi pare di vedere, d’altezza mi arriva alla cintola. Mi s’accende una candela tra le gambe. Ricambio lo sguardo, mi avvicino, le chiedo qualche cazzata storico barra religiosa per attaccare bottone. Non voglio passare subito da arrapato e le faccio altre due o tre domande colte, sulla croce di Magellano che praticamente sta lì a cento metri, su Lapu Lapu che è l’eroe nazionale famoso per aver fatto il culo al conquistatore Magellano e altre minchiate. Domande troppo colte, lei non ha la più pallida idea di cosa stia parlando.
Mi guarda come un deficiente.
A questa capra allora chiedo il numero di telefono. Non ho mai rimorchiato in chiesa. Quando digita con quelle manine devote il suo numero di cellulare sull’app notes dello smartphone, rimpiango di non aver dato retta a mia madre, di non aver frequentato più gli ambienti religiosi dalla cresima la quale tra l’altro non ho ricevuto. Rileggendo le note dello smartphone, a fianco al numero di telefono c’ha scritto il suo nome, Leizel. Lascio Leizel lì a fissare quella cazzo di candela rossa, rimuginando chissà quale preghiera, a pensare che il giorno dopo che me la sarò chiavata si romperà il menisco a forza di camminare sulle ginocchia per fare penitenza.
Fotografo santi e madonne e qualche bel culo, e poi incrocio un’altra figa. Se maneggia il cazzo come quella candela siamo a cavallo. Oddio, osservandola bene essere a cavallo con lei non è consigliabile.
È un Ladyboy. Un ladyboy della Madonna.
Morale della favola: evitate di cercare la trombata facile nei Mall, nei bar, o su pinaylove.com.
A Cebu pregare is the new chiavare.

Ma come insegna ogni religione: pregare bene e razzolare male e quindi un salto al Mall ce lo faccio lo stesso. E se non fossi mai andato al Mall in Mango square non avrei mai incontrato George. Chi è George? George è o forse era, un vecchio puttaniere, partito dal Minnesota in cerca di fortuna quasi all’epoca di Magellano e rimasto incagliato nelle secche di Cebu. George la prende lunga iniziando a raccontarmi della sua infanzia felice da campagnolo del Minnesota.
Dal Minnesota alle mignotte il passo è stato breve.
Poi mi chiede 5 dollari per comprarsi delle scarpe nuove. Solleva un piede, mi fa vedere che sotto la suola ha buco grosso come un doblone. Per guadagnarsi quei 5 dollari però George si sente in dovere di darmi qualche dritta.
Mi spiega un po’ il movimento di suine nella zona, rimanendo in argomento mi parla di quella stronza della moglie pinay che l’ha rovinato.
Alla fine George mi fa simpatia, siamo tutti un po’ George.
“George,” dico, “Intanto fumati questa,” e gli offro una cicca” dico “ vado a cambiare i soldi nel Mall, prima che l’hai finita sono di ritorno!”.
Mi confondo tra la folla del Mall come una scorreggia in una tempesta tropicale.
Mango square è l’ombelico, o se preferite il bucio di culo di Cebu, figa parlando. Però ho bisogno di farmi almeno un’ora di sonno prima di iniziare il lavoro serio. La sveglia suona all’ora delle streghe. Salto come un grillo dal letto.
Il Jet leg si fa sentire, mi do paio un di schiaffi, doccia fredda, qualche mossa di Kung Fu davanti allo specchio e via. Ah, dimenticavo la cosa fondamentale: prendo una paccata di soldi.
Ho un momento di esitazione prima di uscire.
Potrei anche starmene in hotel, chiamare Leizel, ficcarle un rosario su per il culo, sgranarlo con lei recitando avemmaria e padrenostri. Leizel, oltre alle chiappe, mi avrebbe aperto le porte della fede. Potrei, ma devo assolutamente visitare qualche club di Cebu.
Ma avessi avuto un giorno in più, grazie al bambin Gesù a Cebu avrei chiavato di più.
Vicino a Mango square ci sono 2 club rinomati per la caccia alle montone. Uno è l’Ultra, che è ultra triste. L’altro è il J Ave, che si sta riempiendo, ma è ancora presto.
Il Sinigang di Maiale, cipolle, zenzero, tamarindo e peperoni della cena, sembra lo Xenomorfo del film Alien che mi sta per esplodere dalla pancia. Mi faccio una passeggiata tra i bar nella zona di Mango Square per digerire lo Xenomorfo.
All’improvviso due ninfotroiette mi si materializzano davanti come uscite da un troiesco stargate ultradimensionale. Mi sbarrano la strada. Invece di tirare fuori coltelli a serramanico, tirano fuori le tette. Lavorano sempre in coppia. Promettono, detta loro, il più bel doppio pompino della mia vita. Considerando tutti i doppi pompini della mia vita dico a Starsky & Hutch della pompa che con me dovrebbero darsi un bel po’ da fare per scalare la classifica. Il servizio compreso l’ingoio è 1000 php. Per scoparle in tandem altri 1000 php, ma anche a 500 php non si tirano indietro. Turisti dallo sguardo sdegnato ci passano accanto.
Se la scena fosse un dipinto barocco s’intitolerebbe “il vecchio porco e le ragazzine”. Mi spiegano nel dettaglio le loro abilità, mi abbracciano, mi accarezzano, mi sbuffettano la patta, mi fanno il ditino alla mano.
Sono sempre stato più bravo a chiavare che a contare, ma dopo un rapido conteggio delle mani, i conti non tornano. Il risultato di due ninfotroiette con 2 mani ciascuna dovrebbe fare quattro, invece ci sono quattro mani libere che fanno seghe all’aria e un’altra mano che mi fa ditino da dieci minuti.
Mi guardo la mano.
Ci trovo attaccato una manina che è attaccata a un bambino nudo e sudicio che sembra un lombrico col pisellino.
Ritiro la mano nemmeno l’avessi appoggiata sul ferro da stiro acceso.
Parte un porcoddìo che cancella in un secondo tutta l’atmosfera religiosa e santa acquisita per transustanziazione da Laizel e dal Ladyboy nella basilica del Santo Niño.

Mi fiondo dentro il J Ave.
Nel J Ave la clientela è così composta: una vagonata di coreani seduti ai tavoli, una carro bestiame di suine filippine ai tavoli dei coreani, una panda di occidentali che vagano con la bottiglia di San Miguel calda come piscio, e cercano di raccogliere avanzi che cadono dai tavoli dei coreani. Elargisco sorrisi, brindisi, strizzate d’occhio a tutte gnocche che mi passano a tiro. Pure qualche Coreano che si trova nella traiettoria mi risponde per cortesia e fa l’inchino.
Nella penombra, appartata, noto una gnocca insieme alla ormai immancabile amica/cugina cassonetto dei rifiuti. Io e il cassonetto ci scambiamo sguardi d’intesa. L’intesa è che mi voglio chiavare l’amica.
Dopo un paio di pezzi dance gnam gnam style il mio cazzo puntella la gnocca. Il cassonetto sparisce in non so quale zona smaltimento rifiuti. Io e la gnocca balliamo, me la lavoro di lingua già lì nel locale. Lei è il classico frappè filippino + occidentale + un numero imprecisato di razze che hanno chiavato tra di loro nelle generazioni passate e il risultato me lo trovo davanti. Pelle gialla tipo insufficienza epatica al terzo stadio, capelli lisci o ricci stirati o che cazzo ne so, occhi smandorlati, nel senso a non mandorla ma nemmeno tondi.
Porto la smandorlata in hotel senza perdere ulteriore tempo. Doccia, e iniziamo a darci da fare.
Il pelo pubico è corto e ispido come un prato alpestre in estate dopo un incendio. L’età anagrafica di una 25enne ma la sorchettina di una di 8 anni.
Cioè, non che mi sia mai scopato una di otto anni, ma avete capito. L’indice a fatica m’entra dentro, sditalinare col mignolo, non se ne parla, provate è scomodissimo.
Inoltre non ho gel, solo saliva. Mi succhio le dita, le inzuppo in figa. Poi la lecco alla paranoia, figa e culo. Ci facciamo un 69 e poi ho cazzo e palle talmente bavosi che per infilarmi il preservativo lo devo asciugare col lenzuolo. Non siamo umani, siamo due lumache che scopano. Poi la sua fica comincia a lacrimare abbondantemente che rimango sbalordit, in estasi mistica come se fossi il papa che vede la madonna di Fatima piangere, ma non dagli occhi.
Ficcare il mio cazzone in quella ferita ci vuole proprio un miracolo. L’avessi saputo c’accendevo un cero a San Niño. Poi ovviamente prendo la decisione peggiore: parto a chiavarla di pecora. Una mandata e lei si ritira come se le avessi acceso un mortaretto cinese di capodanno cinese in culo. Si volta, apre le gambe a spaccata, sulla passerina del colore di una vongola al vapore ci appoggio la cappella che è tipo un grosso Chupa Chups gommoso color amarena al sapore di cazzo. La figa striminzita mi risucchia la cappella caramella. Poi sparisce tutto l’asta del cazzo. Come se quando succhi un lecca lecca poi t’ ingoi anche il manico, perché sei un fottuto ingordo. I seni della smandorlata sono adolescenziali, regolari, capezzoluti.
Mordicchio tutta la ciccia da mordere, lavoriamo di lingua come cuccioli incarogniti. Mentre affondo il cazzo le prendo i piedi, le succhio gli alluci, le lecco la pianta dei piedi ruvida, che, avete mai leccato una parete intonacata? ecco. Ci penso dopo che magari potrebbero puzzarle i piedi, ma non è così. Non le puzza nulla. Non ha odore, almeno non da viva.
La strada della sua fica da mulattiera di montagna è diventata l’Autosole a 4 corsie.
Ripropongo la pecorina. Ma niente. Il trauma è stato troppo forte. Per colpa mia le uniche pecorine della sua vita saranno quelle che conterà prima di dormire. L’aggiungerò alla lista delle colpe per cui mi si apriranno i cancelli dell’inferno. Mi ribalto tenendole ancora il cazzo arpionato nell’utero. Così a smorza non posso che pensare a Ladyboy che segava la candela delle preghiere. Smandorlata muove il culo come un’ossessa. Non ne vuole sapere di sfoderarsi l’uccello da se. L’aggiusto nella posizione del loto. Così si da una calmata. Se non sapete qual è la posizione del loto, googolatela. Tento di far fare amicizia tra il suo buchetto del culo e il mio indice. Mi scaccia il dito come se fosse una mosca birichina venuta a posarsi proprio lì. Lo stesso dito glielo ficco in un orecchio, inclina la testa e ride. Potremmo continuare a chiavare finche uno dei due non muore d’inedia. Poi la vedo che orgasma, o almeno finge bene. Vorrei sborrare, dormire, e nulla più. È come se la mia sburra si fosse cagliata. Finisce che sborro ricotta..
La sborra a forza di scuotere il cazzo da solida diventa liquida, come nel miracolo di San Gennaro. Parte un getto nella figa che se non c’avessi il cappuccio alla smandorlata le gocciolerebbe il palato.
La smandorlata mi chiede se mi dispiace se non rimane a dormire come da accordi precedenti.
Mi dispiace no, rispondo ma con la faccia dispiaciuta.
Il mattino dopo ho il traghetto per Bohl e che cazzo devo dormire almeno altre due ore. Ci scambiamo i numeri di telefono, dispiaciuti. Le do 1500 php, e lei è dispiaciuta perché ne voleva almeno il doppio.
Quando la porta si chiude dietro di lei sono dispiaciuto.
Accanto al numero, nell’app notes dello smartphone c’ho scritto smandorlata, per cui sono dispiaciuto ma non saprei dirvi il suo nome.

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