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IlMarchese
Silver
23/02/2024 | 16:09

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Berlino. Serata Gang Bang all’Avarus swinger club. Io nella camera di motel. Mi sto facendo la ceretta ai coglioni. Bussano alla porta. Penso sia quello della reception che deve farmi ancora il check in. Quando sono arrivato in questo quartiere ben frequentato dai turchi e magrebini, che vi consiglio se amate le emozioni forti, ho trovato solo neve, ghiaccio, bar kebab e un cancello chiuso. Ho dovuto chiamare il numero di telefono del motel per poi ritirare le chiavi da una cassetta. Insomma, apro uno spiraglio della porta perché sono ancora con le palle all’aria. Chiunque sia dall’altra parte, non vuole farmi il check-in. Sento spingere la porta. La camera dà su un cortile. Fuori è più buio del mio buco del culo, nevica, entrano spiragli di freddo. Vedo solo un’ombra, compare una faccia barbuta, incappucciata di pelo, e anche se siamo in stagione non penso sia Babbo Natale. Mi guarda con occhi strabici da idiota, con quella faccia maomettana. L’abominevole beduino delle nevi. Non parla, nessun suono, spinge solo. Faccio una fatica della madonna per non farlo entrare. Per fortuna tre anni fa ho fatto un mese di palestra e resisto alla forza bruta beduina. Sono in mutande, i piedi nudi bagnati. Scivolo sul pavimento come un pattinatore sul ghiaccio. Bestemmiando tutte le divinità monoteiste, ma soprattutto una in particolare, riesco a chiudere la porta. Il fatto che abbia pure scorreggiato per lo sforzo, potrebbe essere stato un notevole deterrente. Chiamo il coglione della reception. “Dove cazzo sei? vieni subito qui “ dico “c’è lo yeti alla porta che vuole entrarmi in camera”.
Sono inchiodato in questo buco, sto perdendo tempo, tra poco gang bangheranno. Sento passi fuori dalla porta. Ribussa. Non ho la più pallida idea di che cosa cazzo voglia. Alla fine dopo mezz’ora con tutta calma arriva il tizio della reception accompagnato dagli sbirri. Del beduino non c’è traccia. Racconto tutta la storia, quasi mi portano me in centrale. Mi chiedono se ho fatto incazzare qualcuno a Berlino. Ancora no, faccio io, sono appena arrivato. Da appassionato del Tenente Colombo, suggerisco l’idea geniale di controllare le telecamere. Ci mettiamo a vedere il video nella stanzetta della reception. Nel video che riprende il cancello dell’ingresso, si sente prima un grido di donna, e poi un cazzone di 2 metri che forza il cancello, il resto so già come va a finire. Chiedono, gli sbirri, se voglio andare in caserma fare denuncia. Caserma una sega, l'unica cosa che voglio è levarmi dai coglioni. Mi tocca cambiare albergo, non vorrei ritrovarmi lo Yeti ancora alla porta. Il mistero dell’abominevole beduino delle nevi viene svelato il giorno dopo dal tipo del motel che mi chiama al telefono. La storia è quella di un magrebino o un turco, ma magrebino mi veniva meglio la rima con Berlino, dicevo questo cornuto che stava seguendo la moglie. L’aveva vista uscire da una stanza. Prima la mena o le taglia la gola, non ci è dato di saperlo e questo è il grido che abbiamo sentito. Poi il beduino vuole complimentarsi con chi se l’è chiavata. Il problema è che la suina non era uscita dalla mia stanza, ma da quella accanto. Visto che culturalmente questi tipi sono di larghe vedute con le proprie donne che scopano in giro, poteva succedere che Berlino diventasse la meta finale della mia vita errabonda. Trovo un altro albergo al volo. Salto dalla Berlino kebabbara alla Berlino pompinara. Persino il nero alla reception del nuovo hotel quando mi consegna le chiavi mi fa intendere che vorrebbe chiavarmi come un chiavistello. Esco per mangiare un boccone. Lungo la strada è pieno di bar con insegne al neon di uomini abbracciati ad altri uomini lampeggianti. La specialità in zona sono i würstel tra fettine di culo sbrodolati di maionese. Dietro i vetri dei locali, tizi in cannottiere, pelle e baffi che ti fanno ciao ciao, come Heidi con le pecorelle.

Prendo un taxi. Finalmente arrivo a questo cazzo di Avarus. Tra il viaggio per arrivare a Berlino, il tentativo di irruzione in camera, il cambio d’albergo, il nero frocio, l’hamburger con la cipolla caramellata che mi è rimasto sullo stomaco, non è serata. L’ Avarus si trova all’ultimo piano di un edificio tutto uffici e palestre in una zona abbastanza isolata, per cui la notte è deserto e possono organizzare orgioni e tenere la musica a palla e nessuno chiama la polizia. Salgo con l’ascensore. Arrivo a una porta tutta nera. La porta si apre all’improvviso. Esce una tipa scarruffata e sconvolta che sembra appena fuggita da una gang bang, di certo non era a fare Yoga. Richiude la porta dietro di sé, la stronza, senza farmi entrare. Inizio a suonare il campanello, nessuno risponde. Risuono. Risate, musica, tintinnni di bicchieri come se fosse capodanno. Mi attacco al campanello. Alla fine quando sto per andarmene, si spalancano le porte del paradiso, diciamo così. Invece di San Pietro, c’è un cento chili di tremula carne sudata, umidiccia. Compare questa grassa e baffuta tricheca teutonica. Ma una tricheca zozza che sembra pure lei appena uscita da un tortino di cazzi. Partiamo subito con un Kazziatone di benvenuto, con quel tono minaccioso che solo i crucchi hanno anche a cose normali, figuriamoci quando sono incazzati.
“Nein suonare campanello DIECI folte, Neeiiin! Basta UNA suonare, UNA, suonare, folta! “
Mi sento uno scolaretto che è sgridato dalla maestra. Non vorrei finire già nella lista nera ancora prima di entrare. Chiedo perdono, sto per inginocchiarmi e accettare qualsiasi punizione corporale voglia infliggermi.
Vengo perdonato, “per questa folta”.
La tricheca si asciuga il sudore dalla fronte, fa un respiro, conta fino a dieci per riprendersi Eins Zwei Drei Vier….
“Come tu, essere registvrato?”
Ha in mano un tre pagine con la lista di nomi. L’Avarus list. Li scorre con quel dito tozzo da mammifero antartico.
“Anofagabondo, Ladysquirting, fragolino, Gesù69, “
“Come detto ti chiamare?”
provo a sbirciare la lista, allungo un dito e lei mi dà un buffetto sulla mano.
il commendatore, il conte, il duca ecco … ilMarchese. “Tu essere ilMarcese, Ja?”
Sì, ma solo per gli amici.
Mi squadra dai piedi alla testa da dietro il bancone, chissà cosa cazzo le passa in quella testona tricheca.
Perchè oltretutto se non sei vestito come vogliono loro, Raus e torni a casa. Pago Cento gettoni dell’ingresso. La stronza si calma e diventa quasi gentile, quasi. Mi fa da Cicerona in giro per il locale. Lo chiamiamo locale ma è più un appartamento. La zona bar, un salotto, le docce, la sala buffet, il cesso.
“Qvesta è stanZa giochi” mi fa.
è uno stanzone arredata con tutto il necessario: la sedia ginecologica, l’altalena sessuale, un materasso da sei piazze per le ammucchiate di paese, le varie alcove per chi vuole un po' di privacy. Per adesso è vuota, nessuno gioca. Nel locale sono tutti in modalità social. Sembra di stare in un party casalingo. A casa di qualcuno che per amici ha la bella gente che va in giro vestita in latex, nuda sotto ma con la maglietta, in mutande ma nuda sopra, o vestito da rappresentante dell’enciclopedia treccani, o da troia da tangenziale.
Poi c’è lei.
Cappottone nero stile terzo reich. Capello con rasatura laterale, cresta azzurroviolacea: marziale ma sbarazzina al tempo stesso. Stivali mezzo coscia che se ci infili una donna normale le vedresti spuntare il naso fuori. Calze con autoreggenti, che non sono autoreggenti ma fionde dell’amore. 185 cm di pura vacca chianina tedesca. Una Fräulein puttanone come tutti immaginiamo dovrebbe essere una Fräulein puttanone.
Si chiama sicuramente Grünilde, o Brünilde, o Hildegarda o Sigrún. Le chiedo come si chiama:
“Camilla” mi fa.
La chiamerò comunque Helgaründa, che è un nome assolutamente inventato, ma tutte le crucche che scopo le chiamo così, una cosa che mi porto dall’infanzia. A parte il fatto di dirmi un nome che non volevo sentire non spiccica parola. è accompagnata da un barilotto tutto vestito di nero. Forse il marito. Ha una faccia conosciuta. Vado a prendere un drink, sto per tornare nella stanza giochi quando sento abbaiare:
“Nein drink in stanza giochi, neiiinnn, raauuusss!“
Di nuovo. Secondo Kazziatone della serata. Mi giro e vedo la tricheca da dietro il bar che mi punta il dito contro. Cristo, ci manca l’allarme antiaereo. Torno indietro, lascio in bicchiere sul bancone, con un movimento della testa lei approva.
“Brafo, Ja! Marcese”
Di fronte al bar ci sono un paio di coppie di pensionati che stanno socializzando. I mariti stanno discutendo sui problemi alla prostata, l’artrite, la cataratta, quale cantiere hanno visto oggi e altre amenità tenendo la mano sul culo della moglie dell’altro. Qualche lupo della steppa vaga solitario, si avvicina a una preda, annusa e dopo un vaffanculo se ne va. Incrocio un tipo, sembra un testimone di Geova, gli manca solo la bibbia in mano e che mi chieda se sento la voce di Dio.
No. Non la sento la voce di Dio. Solo grugniti che provengono dalla sala giochi.
Come se suonasse la campanella della ricreazione, tutti si precipitano lì dentro. Evviva!
Sulla sedia ginecologica è in corso una visita specialistica. Un troione sta con le gambe spraccate sui reggigambe, un tizio ginocchioni che le ravana la passera. Intorno tutti studenti di ginecologia che prendono appunti col il pisello in mano.
Addocchio Fräulein Helgaründa. Lei e marito si mettono comodi in un’alcova, in fondo alla sala. Faccio ciao al marito, un cenno se posso avvicinarmi. Lui è sdraiato su un fianco. Fa sì con quella testona sbiancata. Helgaründa è sdraiata, guarda il marito, mi dà le spalle, o meglio, il culo. Sdraiati uno di fronte all’altro come se fossero a godersi un pic nic sull’erba del parco di Tempelhof, a ingozzarsi di Pretzel, birra e cetrioli, invece sono stravaccati su un materasso sbrodolato in latex, che avrà preso più schizzi del Titanic, in un club per scambisti, minacciati da decine di cazzi imbizzarriti. Helgaründa si gira, mi squadra, fa una smorfia che non so se è tipo “è questo che passa il convento” o “Guarda che maschione portento" non mi scaccia come se fossi un moscone su uno stronzo, è un passo avanti. Gattono sul lettone. Helgaründa è tutta coperta dal pellone nero che sembra un Goebbels trangender. Sollevo un lembo di cappotto. Quello che trovo è un grosso culo nordico. Lei immobile, estraniata, fredda, potrebbe tranquillamente leggere Goethe mentre le si esamina il deretano. Sollevo una fetta di Schnitzel di chiappa, spunta un ciuffo di insalata di patata anni 70, inizi anni 80. Annuso, l’annata è quella, un moscato con un bouquet di sentori di frutta secca, fiori appassiti, coriandolo, piscio e sborra e anche pò di tappo.
Guardo il marito, il solito gesto con la mano, vai vai fai pure… Ja!
Rovisto nella Kartoffelsalat di Helgaründa con un dito, poi due dita, poi tre, infilarci una mano sarebbe poco bon ton. Quindi per stimolarla accelero il ritmo, cambio mano, mi sembra di fare un purè. Finalmente Helgaründa inizia a dare segni di vita, ansima move la testa, fa pure muuuuuuu…
Guardo il marito che guarda la moglie, che guarda il mio cazzo. Helgaründa ha voglia di würstel, mi agguanta la patta. Le presento l’amico fritz, che nemmeno mi da il tempo di incappucciare che se lo è già messo in bocca, quindi mi trovo la testa di Helgaründa tra le gambe. Il marito ci guarda. Ora che siamo faccia a faccia, c’ho un flash: è l’ispettore Derrick senza trench, con la t-shirt nera, la faccia crucca è quella. Stasera è la serata dei cornuti, dopo controllo se per caso è San Giuseppe. Due ore fa un marito che s’incazza perché pensa che mi sono chiavato la moglie, e ora sono qui a chiavarmi la moglie davanti al marito, che sembra si tolga un peso, finalmente qualcuno che se la scopa al posto suo. Queste strane coincidenze cosmiche da allineamento astrale di buchi neri. L’ispettore Derrick però non resta proprio indifferente, si smandruca il pacco, non so se ad ispirarlo sono io o lei. Lo tengo d’occhio perché non vorrei quattro Derrick al culo. Con Helgaründa appesa al cazzo, mi tolgo la camicia perché si cuoce. Intorno a noi inizia l’assembramento degli smanettoni. Helgaründa scaccia tutti come se fossero tafani sul culo. Si mette sdraiata, vuole che le lecchi quell’insalata Brandemburghese, ma i krauti mi fanno venire l’aria alla pancia. Allora parto subito a montarla. Le faccio una spaccata con due Schnitzel, rischiando la lussazione. C’infilo in mezzo il mio Panzerfaust. Spero non stringa con le zampe, che finisco spremuto come un tubetto di concentrato di sborra. Intanto Helgaründa urla come un'ossessa, la sbattacchio senza pietà alcuna. La passera di Helgaründa è un Autobahn a quattro corsie. Ci potrei infilare il mio cazzo, più fare un cazzo littorio con una manciata di tutti i quattro o cinque segaioli che ci circondano, a lei non basterebbero.
Poi non c’è niente di meglio per farmelo ammosciare che il Tricheco di prima che viene a Kazziarmi di nuovo. No, questa volta Kazzia Helgaründa perché con i tacchi di quegli stivaloni da walkiria puttana sta facendo diventare il materasso un groviera, che già profuma anche di groviera. Oltretutto se mi parte una stivalata in faccia mi fa un buco di culo in fronte. Le due iniziano a ringhiarsi in faccia come Rottweiler in calore. Faccio finta di sborrare, “Aaaah… Jaaa, ooooohhhh, mein Gott" poliglotto in germanico per farmi capire meglio, non se ne accorge nessuno, giusto per cortesia. Sfrutto la cagnara per defilarmi. Raccatto pantaloni e camicia. Nudo beco con la preserva afflosciata che sembra averci il berretto di uno gnomo tra le palle, mica un cazzo.
Vago nudo con il fagotto dei miei vestiti e vengo travolto da un nugolo di arrapati, che ronza intorno a una ninfomane trascinata sopra il materassone da battaglia al centro dell’arena scopereccia.
Wunderbar
Lei sdraiata con lo sguardo tramortito. Salgo sul materasso che sarà alto un metro e un cazzo, tra la foga del chi prima arriva prima scopa, il materasso che è unto e unto e scivoloso come un dildo usato e se ci sali sopra affondi. Salgo con un piede, perdo l'equilibrio, rimango a mezz’aria con l’altro piede. A quel punto ho due opzioni: pestare la faccia della la suina o cadere dal materasso rischiando il crociato. Vada per la faccia della suina. Il dio delle suine la salva, perché atterro con il calcagno a un centimetro dal suo zigomo, salvandole la metà della faccia sinistra. Lei inconsapevole della tragedia sfiorata, è lì che smanetta, succhia e sbrodola. Vuoi per la tensione del momento, vuoi perché alla fine è l’unico posto libero, mi siedo sulla sua faccia. Come di riflesso prende a leccarmi le palle. Lente e gustose lappate sui coglioni e buco di culo, che un labrador non saprebbe fare di meglio, fidatevi. è come quando ti fai il bidet e senti quel tepore che ti risale fino all’intestino, che quasi ti vien voglia di cagare. Sono lì appollaiato sulla suo muso, mi godo questo nirvana pompinaro che viene deturpato dalla faccia selvaggia di uno dei due vecchi del bar, che fa i peggio grugniti da cinghiale della foresta nera. Ci troviamo faccia a faccia ognuno ai due lati dell'arcobaleno. Il vecchio è tutto avvampato, ha le vene della fronte che scoppiano, deve avere in corpo più viagra dello stabilimento Pfeizer.
Alla fine la ninfosuina chiede time out, tutti si allontanano, lei si mette seduta, fa un paio di lunghi respiri come per prepararsi all’immersione. O, come se si fosse risvegliata da un coma. Si risdraia. Riparte il carnevale. C’è un rapido cambio di posizioni. Tutti si muovono frenetici intorno a lei come se fossero tecnici al Pit Stop della formula 1. Io passo dalla bocca alla fica, spingo via il vecchio che sembra una Tartaruga caretta arrazzata. Lui ritorna a fottere una tipa che è sdraiata accanto, le mancano le mani incrociate sul petto per ricordare Nefertiti morta 3000 anni fa ma ancora giovanile, forse la moglie. Forse, un fantasma di una troia deceduta per asfissia da troppi cazzi che infesta l’Avarus da decenni. Prendo in mano il birillo, non il suo, il mio. Batacchio un paio di colpi su quella passera sudata e arrossata che sembra un ecce homo, ce lo infilo dentro che mi sembra di scopara un barattolo di danone lasciato al sole di agosto.
Mi passa accanto la tricheca nazista, mentre sono lì che sculetto e fa:
“Tutto pene?”
“Tutto pene, danke!" e riprendo a pigiare.
Un paio di mandate e rivolto la ninfosuina a pecora, che non ne posso più di vedere quella ghigno da drogata di cazzi. Osservo la scena come se fossi in un sogno astrale. Faccio lo screenshot di questo attimo e lo salvo nel cloud dell’eternità. Siamo tutti intorno a lei come se la sua passera fosse il centro di un cosmo sporcaccione, nudi, chi con il birillo stretto in mano, chi infilato in un buco qualsiasi. Alcuni sguardi ansiosi di rubarti il posto nella sua fica. Un momento di condivisione universale. Sarebbe bello tenerci per mano, fare Giro, giro girotondo, casca il mondo, casca la terra, tutti giù per… oddio sborro!!!
Questa volta schizzo davvero. Saluto e ringrazio tutti.
One love, one heart.
Raccatto i miei stracci. Quando sto per levarmi dai coglioni passo accanto a una coppia che sarà da un’ora impegnata in una specie di rapporto tantrico inculatorio. Lei appecorinata alla ringhiera di un piccolo soppalco che dà sulla sala trombiera. Lui dietro che la tromba rilassato e spirituale come il Dalai Lama, le saranno venute le piaghe da decubito al cazzo. Il locale si sta svuotando insieme ai coglioni di tutti quanti. Ormai il piatto forte di maiale ha preso quella cariolata di cazzi che le tiene calme una settimana, in attesa della prossima ingroppata di gruppo. Esco.
Sono in attesa dell’Uber, mi passano accanto Helgaründa e il marito. Loro si guardano intorno, anonimi, come se fossero usciti dal cinema a vedere la carica dei 101, invece erano a vedere la caricano in 101. Salgono sulla loro mini cooper nera targata HH AK 5672 parcheggiata di fronte all’ingresso, cercando di non farsi notare. Faccio ciao, ciao. Nemmeno mi cagano.
Sono lì da solo aspettando questo uber del cazzo che non arriva mai. Arriva la ninfosuina. Faccio ciao ciao. Mi squadra come se il bagno maria ai coglioni di prima non lo avesse fatto a me. Nemmeno lei mi caga. Arriva l’uber non il mio, il suo. Io resto lì al bordo della strada, passa un’ora. Nemmeno un certo Mustapha Mohammed Ahmed qualcosa che mi compare sull’app uber mi sta cagando. Spero che sia quel cornuto che ha la moglie che si fa sfondare nei motel.

Taz2
Newbie
25/12/2023 | 17:27

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@Italia77 quando scrivete che per 100€ meglio rimanere in Italia, e perché non avete idea com’è la situazione pay in Italia. Sono sicuro che nelle grandi/ medie citta’ la situazione sia migliore, ma nelle piccole città o nei paesini la situazione è disastrosa. Io vivo in Sicilia ( una piccola città) su bakeka ci sono cinesi trans e sudamericane di quelle sfatte, e sai quante’ la tariffa? 50€ x 15/20 minuti. ( i prezzi dei trans non li so). Quindi se prendo un volo a 50€ un paio di notti in hotel a 120€ , mi sta bene pagare 30 minuti una bella ragazza x 100€

pierantonio
Newbie
25/05/2023 | 13:03

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si però, prendila come una battuta o come un simpatico consiglio...
ti prego tirala via la firma con l'autoincensaménto, il decalogo del punter professionista ed il palmares dettagliato dei luoghi.... credimi che non si può vedere !!!!

Angus76
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19/05/2023 | 18:51

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Mini recensione di giovedì 18 maggio
.
TRISHA: mezz’ora con cim danno 120
Servizi concesso bbj , no fk, si licking ball ma solo perché’ avevamo concordato il cim, nel settantello canonico nn me lo avrebbe concesso,
attitudine non particolarmente partecipe.
ALMA: mezz’ora con danno 70
Servizi concesso bbj no fk si licking ball leggero
Attitudine simpatica ma un po’ acerba, da riprovare per verificare se coinvolgimento e partecipazione e magari anche servizi possano aumentare.
FIONA: mezz’ora con danno 70
Servizi concesso bbj, fk di buona fattura,si licking ball.
La camera migliore della giornata per coinvolgimento e partecipazione. Da riprovare.
LIDIA( se non ho capito male, comunque è’ l amica di Alma e entrambe stazionano sul divanetto dietro lo sgabello Ester) : mezz’ora con venuta in faccia danno 120
Servizi concesso bbj, fk di buona fattura , licking balls,
Discreta partecipazione e coinvolgimento nel rapporto.
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Tutte e quattro le ragazze hanno fatto un discreto uso di lubrificante purtroppo, cosa che non amo.
.
Considerazioni generali:
.
Ci sono delle ragazze nuove ma il grosso è’ rappresentato da volti già’ noti, mi auspico di un rinnovamento più’ radicale.
Nel complesso le ragazze presenti appaiono avere come attitudine quella di cercare di svolgere il compitìno sperando di massimizzare i profitti col minimo sforzo, mancano a mio personale giudizio perle che abbiano un po’ di vocazione, e’ tutto fondamentalmente orientato ad un servizio da catena di montaggio.
Non mi esprimo più’ sui fidanzati che tengono per intere giornate le girls, e sui maranza della sala vip che occupano diverse ragazze per mezza giornata, ormai sono la norma. Purtroppo se becchi la giornata sbagliata le migliori ragazze nn le vedi proprio.
Farsi molti km per venire appositamente al WLC ora come ora non lo consiglierei, discorso diverso per gli amici friulani che possono permettersi di fidelizzare e frequentare il locale in giorni di poca affluenza.
Un abbraccio.

IlMarchese
Silver
17/02/2023 | 17:10

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Kuala Lumpur non è solo la capitale politica della Malesia, ma anche della gnocca. Il fatto che ci crescano più Minareti che alberi, e le gnocche che vedi in giro hanno la testa coperta da un fazzoletto, non vuol dire che non che ha Kuala Lumpur se lo mettano solo nel cul.

Forte di questa consapevolezza, la prima sera m’intrufolo al Beach Cafè, un bar prevalentemente frequentato da locali. Locali mignotte, intendo. Dal momento che la spiaggia più vicina è a cento leghe, il nome più adatto sarebbe Bitch cafè. Mi sento sottotono e moscio come un sottaceto. Ho passato tutto il giorno al cesso. Sarà stato il frullato mango e cocco bevuto al parco, l’infuso di erbe esotiche che mi hanno fatto assaggiare al centro commerciale, il pranzo con il pollo morto che galleggiava nella zuppa al mercato cinese, insomma, è che inizio a pisciare dal culo e cagare dalla bocca. L’unico rimedio in questi casi, come diceva mio nonno, che si era laureato in farmacologia e occultismo in galera, è un bel impacco de figa. Per avere un’autonomia di qualche ora e non cagarmi nei pantaloni, tiro giù una manciata di Imodium, aiutato da tre redbull a goccia per reidratarmi. Le redbull sono ghiacciate quindi l’effetto è quello di cagare ancora di più. Risolti per il momento miei problemi intestinali, come dicevo, arrivo in questo bar, siamo nella zona est dove spuntano locali, troie e loschi figuri ad ogni angolo. Quindi, ci sentiamo come lombrichi nel nostro humus. Per chi vuole scendere più in basso, c’è la red light zone a Jalan Bukit Bintag, ma stasera non mi andava di estrarmi un coltello dal polmone. Al Beach, capannelli di gnocche ai tavoli, che non stanno certo lì a sorseggiare Mojito ammirando lo spettacolo del tramonto sull’oceano. Ordino un altro paio di redbull, a questo punto sono su di giri, peggio che mi fossi pippato un etto di colombiana. Mi piazzo su un trespolo, inizio a fare i colloqui di lavoro. Tra i vari curriculum presentati, alla fine delle selezioni la candidata prescelta è Han. Han è un mix antropologico, un po' asiatica, un po' occidentale, un po' africana, un po' vacca. Porta i capelli con la zazzera, ha un non so che di sofisticato, ma soprattutto ha due tette che ci potresti aprire un lattificio. E poi, non parla troppo, e stasera ho solo voglia solo di spurgare quel mezzo litro di sborra. Perdiamo il minor tempo possibile in chiacchere e ballo e porto la vacca al mattatoio.

Nella mia stanza di hotel non c’è l’aria condizionata. L’unica cosa che fa accapponare la pelle, ma non per la temperatura, è il sinistro cigolio del ventilatore. Le pale di questo coso sono ricoperte da uno strato di insetti spiaccicati sopra che si sono accumulati negli anni. Questo è il solo comfort, se escludiamo l’acqua corrente. Le finestre le ho tenute chiuse per non ritrovarmi la stanza occupata da una famiglia rom malesiana. Dopo aver passato il pomeriggio a cagare, l’aria che si respira non è da alpi svizzere. Ma Han sembra non farci caso, anche perché le alpi svizzere non sa nemmeno cosa cazzo siano. Mi chiede subito quei 300 ringgit di stipendio e inizia male. Han va a farsi una doccia. Per fortuna sua esce dal cesso abbastanza in fretta, appena in tempo perché devo fare un’ultima spruzzata. Mi guizza anche l’idea malata di unire l’utile al dilettevole e usarla come water, però non ho avuto il tempo materiale di farlo. Alla prossima scarica glielo propongo. Han si posiziona subito in ginocchio sul letto, s’attacca alla canna del cazzo. Dopo qualche poppata, le piazzo il pisello tra quelle grosse bombe, mi chiede se ho del gel. L’unico gel che ho è crema nivea. Spruzzo questa crema color latte, un po' in mezzo alle tette e un po' sopra l’asta, tipo quando metti la maionese sull’hotdog. Vedo il cazzo scomparire tra quelle colline e poi spuntare fuori. Quando la cappella riemerge le arriva alla bocca e ci dà una lappata. Andiamo avanti così tette/bocca/tette che Han è tutta impiastricciata, il mio cazzo unto che sembra una sardina sott’olio. Mi asciugo, incappuccio la bestia. Han, come se mi leggesse nel pensiero, rimane a quattro zampe, si gira. Mentre la scopo, le mungo quelle grosse mammelle. Le manca solo la coda che scodinzola e le mosche che ronzano sul culo. Non mi stupirei se facesse muuuuuuuu. Poi, siccome sono stanco di fare il pastore, mi sdraio, la faccio appollaiare sul cazzo. Scopami, dico. Il culo di Han che sbatte ritmico contro le mie cosce, il ventilatore che cigola e gira e gira e gira, la terra che ruota intorno al sole. Potrei andare avanti così fino a che non diventiamo vecchi o almeno fino al giorno del check out in albergo. Alla fine, Han rallenta, è affannata. Questa non è una scopata, ma un’ora di zumba. Sborro, ma solo per farle un favore. Poi ci addormentiamo, o meglio, lei si addormenta, io resto a fissare le pale del ventilatore, noto che le crepe del soffitto assomigliano a un polimero di nucleotidi. Sono le quattro e trentadue del mattino o forse cinque e dodici o le sei meno diciotto, quando un urlo atroce, mi fa sussultare come se fosse esplosa una bombola del gas, è la voce gracchiante sparata dal megafono della moschea. Una specie di “Donne arriva l’arrotino” ma come uscito da un megafono anteguerra e più deprimente di una canzone dei Joy Division. Han è una statua, la bocca semiaperta schiacciata sul cuscino, un po' di bavetta le cola da un angolo della bocca. Le osservo il respiro per vedere se è ancora viva. È impossibile non svegliarsi con questo casino. È viva. A questo punto di dormire non se ne parla. Cerco di scuoterla leggermente, vedere se si rianima e rimediare una seconda scopata, così per ottimizzare tempo e denaro. La scuoto con più energia. Si gira dall’altra parte, facendo un verso gnamgnamqualcosa che deve essere tipo un vaffanculo malese. Il mio hotel è praticamente una propaggine della moschea accanto. La mia stanza è nel minareto. Il muezzin, deve ringraziare Allah che nel bagaglio a mano non mi c’entrava un bazooka. Resto così a rimuginare pensieri d’odio religioso, fino quando il sole è già alto, inizia il concerto di clacson e finalmente Han si leva dai coglioni. Mi riaddormento, un venti minuti. Poi ancora uno strillo sinistro ahahahahlalllaaahhhkbhbbbarkallaaaaaahhhh, e che cazzo è Jihad dichiarata tra di noi!

Il giorno dopo cambio aria, non della stanza, qualla rimane una camera a gas. Vado in un disco pub, il Mango’s che è proprio di fronte al puttanaio della notte prima. Mentre ieri mi sentivo un ottantenne, stasera va meglio, me ne sento una settantina. Domani magari sarei arzillo come un sessantenne. Peccato che sto a Kuala solo tre giorni, sennò tornavo un bebè. Quando entro nel locale è l’atmosfera accogliente di quando ti ritrovi in un posto in cui tutti condividono i tuoi interessi, tipo un club filatelico, il torneo di burraco, il mercoledì del libro. Sì, è proprio un mercoledì, non del libro, ma della gnocca. Appena entrato è come se mi aspettassero da sempre. Sul palco c’è un gruppo che suona musica heavy metal. La cantante tutta vestita in pelle nera, trucco pesante che risalta quegli occhi da natural born fucker. Sbraita, gorgheggia e salta con quel non so che da donna delle caverne che stuzzica la mia libido neandertaliana. Verso mezzanotte la situazione si anima. Cambiano anche musica, parte qualcosa di ballereccio. Cerco con lo sguardo la metallara, ma è già presa. Nel tragitto cesso-bar inciampo nell’amore della mia vita. Vent’anni, minuta, occhietti felini, una cascata di lucenti capelli neri, vestita con un abitino da sera che sembra una fatina. La fatina pompina. Dallo sguardo che mi lancia quando l’incrocio capisco che siamo fatti l’uno per l’altra. Le sfioro con un dito le spalle nude. Le mi guarda, fa la finta tonta. Le sussurro una cazzata all’orecchio, una cosa tipo “come ti chiami”. Lei si vede ha capito di più “tremore di rami “, ma sorride lo stesso. All’anagrafe suina fa Ayu. Alla fine, quel traduttore universale che è l’amore, ci rende entrambi poliglotti. Ayu è una grandissima poliglotta. Ayu, la pelle così candida che sembra abbia visto il sole solo in tv. Le labbra infiammate da un rosso madreperla, risaltano ancora di più sull’incarnato color perla, sul quale riflettono le piccole gocce di perla che le pendono dagli orecchi. E perlamadonna Ayu sembra un banco ambulante di bigiotteria. Le prendo le mani, la inizio a una danza eroticoselvatica, di cui io solo conosco i movimenti. Lei volteggia leggera come un batuffolo di cotone. Ayu è talmente delicata e preziosa che sarà difficile gestirla senza incrinarle un paio di costole. Dovrò prestare la massima cautela. Sarà come sbattersi un vaso di cristallo di boemia. Le passo una mano attorno a quei fianchi sottili che sembrano uno stelo di giglio. Me l’appiccico addosso come un’etichetta. Su quell’etichetta c’è un prezzo con tanti zeri. Sono a Kuala da 48 ore e dovrò già rivedere tutto il budget per resto del mio viaggio. Digiuni, alberghi con le piattole, autostop, pur di averla. Tra la mia anima e quello di Ayu solo una cosa ci separa, lo spessore del mio cazzo che aumenta. Ayu se ne accorge, sorride, però è un sorriso che nasconde timore. Dopo un po' che ci dimeniamo, siamo sfiniti ed ebbri di lussuria. Mi fa Ayu, andiamo al tavolo che ti presento le mie amiche. Arriviamo al tavolo dove c’è un’altra ragazza. A parte il vestito diverso, gli orecchini grossi come cerchi di ruote di mountain bike è la copia di Ayu, la chiameremo Ayu bis. Tra la penombra, l’alcol e lo sturbo che sempre mi prende di fronte all’abbagliante bellezza, le guardo meglio e sembrano cacate dalla stessa madre, non a distanza di mesi ma di qualche minuto. Chiedo, ma siete gemelle? Si mettono a ridere, le mani davanti alla bocca come se avessero fatto il ruttino. Non lo sapremo mai, ma ci piace immaginarlo. Intorno a noi, puttanieri affamati come sciacalli, vorrebbero avventarsi sugli avanzi delle mie prede, li sfido mostrando i denti, e quelli se ne vanno con la coda tra le gambe. Probabilmente sto rovinando il business a Ayu bis. Ma a tutto c’è un perciò, come si scoprirà.
Stiamo lì a chiacchera, accenno qualche passo di danza lasciva anche con Ayu bis. Il tempo stringe, la notte è piccola, e l’universo è infinito. Partiamo a mercanteggiare. So già che mi caricherò Ayu e il suo clone. Quando Ayu me lo chiede, faccio anche l’ingenuo. Poi mi chiede se sono mai stato con due ragazze insieme. Intendi nelle ultime ventiquattr’ore? Rispondo. Finalmente stiamo per uscire dal locale mentre tengo Ayu con una mano e Ayu bis con l’altra, quando incrociamo una loro amica. Me la presentano. Diciamo che se le due Ayu sono due perle della Malesia, questa è più una melanzana della Malesia. Iniziano a confabulare, ogni tanto mi guardano e ritornano a parlottare, e io so già cosa succederà. Ayu mi fa, la mia amica è sola, te le piaci: che tradotto vuol dire, nessuno se l’è ancora caricata e non c’è due senza tre. Poi mi chiede sei mai stato con tre ragazze? Quello che all’inizio con Ayu era un prezzo due per uno, era diventato un due per tre con Ayu Bis e ora un tre per quattro. Il portafoglio mi dice lascia perdere, il cazzo dice il contrario. Agguanto anche la melanzana. Spero che nei dieci metri che ci separano dall’uscita non incontrino altre amiche, altrimenti devo noleggiare un pulmino. Fuori del Mango’s una folla di tassisti ci assalta, ci mancano solo i flash dei fotografi e il tappeto rosso. Al momento di salire sul taxi, dico alla melanzana malesiana che c’ho ripensato. Mentre entriamo in auto, lei rimane lì, sul marciapiede a sbraitare frasi in Malesiano, che mi dicono le due Ayu hanno come soggetto mia madre.

All’hotel adibito a moschea, mentre saliamo le scale per andare in camera sono seguito dallo sguardo carico d’odio del frocetto alla reception. Gli toccherà sentirmi sbatacchiare il pisello tra questa parure di gnocche malesiane. Non può nemmeno segarsi su youporn, perché in Malesia è bloccato, quindi si segherà su di noi. Arriviamo in camera. Ci facciamo qualche selfie. Io in mezzo a queste due perle gemelle che fanno le faccine. Quando si dice dare le perle ai porci. Le 2 Ayu vanno in bagno a prepararsi per il lavoro. Mi sdraio sul letto. Riguardo le foto. Il sandwich italomalesiano imminente. Penso che dio esiste, almeno a Kuala Lumpur. invio selfie di me e le fatine ad amici e parenti. Passano venti minuti, le Ayu sisters non sono ancora uscite dal cesso. Va bene l’accurata igiene, ma stanno esagerando. Se non le sentissi cinguettare come galline malesi, penserei che se la sono svignata dalla finestra. Entro in bagno senza bussare. Sono lì nella doccia tutte e due che si fanno i gargarismi alla passera. Mi spoglio, a pisello sciolto irrompo nella doccia, facendomi spazio tra di loro. Con il vapore acqueo che non si vede un cazzo, schizzi e schiuma, mi pare di essere dentro un autolavaggio di un metro per un metro. Da crisi di panico per claustrofobici. Le loro manine me le sento sulla schiena e cazzo. Stanno dieci minuti a farmi la lavanda al pisello. Ora è così pulito e brillante che lo potrebbero usare per la pubblicità dell’omino bianco. Mi passano anche un po' di sapone tra le chiappe. Poi le lavo io. È già mezz’ora che siamo in ammollo, mi si stanno macerando le palle. Ci asciughiamo, saltiamo nel lettone, così tutti nudi come Adamo ed Eva ed Eva bis e c’è pure il serpente. Non so da chi iniziare a leccargliela, faccio la conta: Ambarabà Ciccì Coccò la leccata a chi lo do.
Inizio da Ayu n°1. Così maneggevole, è una specie di gnocca laptop, comoda da portarsi in viaggio, la pieghi e la metti in valigia. Mi si stringe al collo con movimenti delicati e lenti che sembra un koala lascivo. Intanto Ayu N°2 decide di lavorarmi il cazzo come una panettiera. Ci sputa sopra, rivolta, impasta per farne uno sfilatino. Io sono lì che mordicchio Ayu N°1 sul collo e quelle piccole tettine acerbe. Le passo la mano i tra i capelli così lungi e setosi che mi ci potrei impiccare. Usa la mia faccia come un cuscino. Si sistema comoda. Sulla sua passerina ci strofino il naso, qualche peletto mi fa il solletico. C’ha quell’odore inodore. Così immerso in paradiso, non ho la più pallida idea di cosa staia facendo Ayu n° 2 con il mio uccello. Se sta infornando la pagnotta nella bocca, nel culo o in fica o lo abbia reciso per appenderlo all’albero di Natale. Succhio anche il buchetto cacatorio di Ayu n°1, di sicuro sarà più igienico del succo al cocco avariato, del pollo marcio o dell’infuso al piscio del primo giorno prima. Poi faccio con la mano il gesto di girarsi, da brave scimmiette ammaestrate obbediscono. Stanno lì con le fiche che mi fissano aperte tra le gambe spalancate. Rosse come tagli e pelate. Prendo Ayu n°2 per le caviglie e la trascino ai bordi del letto. Gioco un po' con la cappella, su e giù tra le labbra della passera. Poi a tradimento lo faccio scivolare dentro. Lei rovescia la testa, gira gli occhi all’indietro, che più che scoparla sembra le stia facendo un esorcismo. Ayu n°1 accanto sempre a gambe larghe, la prendo per la nuca e la stringo a noi. Diventiamo un groviglio. Le piazzo un dito nella figa e la lingua nella faringe. Mentre sotto di noi la sorella, la gemella, la cugina o quel che cazzo che, è schiacciata. Il ciaf ciaf dei nostri corpi che sbattono deve rimbombare per i corridoi dell’hotel fino alla moschea. Nel pomeriggio sono stato a visitare le torri gemelle, le Petronas Towers. Come un architetto sporcaccione costruisco anch’io le mie torri gemelle. Impilo queste due troiette una sopra l’altra in una torre di figa e culi, le Troionas towers, così le battezzo. Partono risolini che sembrano due bimbette al parco giochi sull’ottovolante. Queste due ridono tutto il tempo. Le lecchi, e ridono. Le infili un dito nel culo, ridono. Le pianti un cazzo in figa, ridono. Si guardano, mi guardano, ridono. Ridono, e ridono e cominciano a darmi sui nervi. Ora le prenderei a schiaffi e vedere se così ridono ancora. Il mio cazzo non ha ancora fatto conoscenza con la passera di Ayu n°1. Una lacuna da colmare. Ayu bis è in cima alla torre, non avendoci ahimè, un secondo cazzo le affondo un dito medio nella fregna. Sbavo sul culetto stretto, lo titillo con l’indice, affondandolo piano piano. Lo vedo scomparire, il dito, fino alla falange, quando lei mi ferma con la mano, e indovinate nate cosa fa? Ride.
Vado avanti a fotterle così cazzo/figa/culo/dita, fino che Ayu bis sfiancata dal peso del clone sopra di lei non sta per cedere. Ayu n°1 sarà stata leggera e leggiadra come una foglia di salice, ma provate voi a stare a quattro zampe con qualcuno a cavalcioni sulla schiena e avere un dito infilato nel culo. Sarà anche divertente, ma alla fine le gambe cedono. Prima che la Troionas Tower collassi miseramente, in preda al furore bellico chiedo un doppio anale carpiato, ma niente da fare. Offro mari e monti, convertirmi all’Islam, sposarle, tingermi i capelli di rosa, ma sono irremovibili. Allora mi stappo la preserva. Glasso di sbroda bollente questo capolavoro di architettura neo-puttanesca. È a quel punto che parte il richiamo del muezzin, e in coro anch’io inizio a salmodiare parole incomprensibili.
È una preghiera, una bestemmia o un semplice alaahahallallakbaralalahhhhhsborrooooo !!!!

Nightsoul1971
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28/01/2023 | 20:21

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Carissimi Gnoccahunters,

desidero condividere con voi la mia breve fuga di desiderato piacere e rottura del quotidiano dal 20 al 25 gennaio a Praga, soggiornato all'Hotel Majestic a Stepansaka, che consiglio, ottima prima colazione e buona pulizia e dotazione delle camere, personale quasi tutto femminile con il solito aspetto da militari in pausa caffé, ma appena le guardi ritornano subito in servizio, quindi empatia sottozero, ne avresti di più da uno sconosciuto che ti dà un cazzotto per strada. Per quanto riguarda la figa free rimango sempre sbalordito dal fatto che sembrano le facciano tutte con lo stampino, tutte fighe, tutte di fretta con passo, anche quello, militaressco e spedito; ne ho fermate diverse, in negozi, per strada, ecc.. picché su tutti i fronti, ma rimango dell'idea che se uno dovesse viverci e ambientarsi li in maniera pseudo stabile qualcosa si dovrebbe riuscire a combinare, parlo un ottimo inglese fluido ed ero sempre elegante, phyisique du role nei miei 51 anni per 1.82 sui 85 kg ancora passibile, ma nessuna novità piacevole sul fronte free. Passiamo al pay: dopo aver disfatto la valigia mi dirigo a piedi allo sweet massage (www.sweet-massage.com), distante circa 1.5 km. Avete presente tutte le strafighe presenti sul sito che pubblicizzano i vari tipi di massaggi? Bene, se non le avete prenotate prima con almeno un giorno di anticipo, dimenticatevele: alla porta vi aprono due ragazze giovani e cordiali, ma una più buzzicona dell'altra; quella più carina e più magra (l'altra è veramente oversize) compensa con il fatto che ha la capacità empatica di un sorbetto al limone, forse la sua innaturale freddezza è dovuta al fatto che ha i ferri ai capezzoli. Cmq accetto la proposta di un erotic massage mezz'ora con una e mezz'ora con l'altra, prezzo complessivo 80 euro: devo dire che quella oversize me lo aveva fatto davvero bene, infatti ho anche chiesto se pagando si poteva avere qualcosa in più (ovviamente no), mentre purtroppo la conclusione è avvenuta con l'altra. Tornato in hotel a piedi (per la cronaca in questi 5 giorni facevo una media di circa 15000/20000 passi giornalieri) dopo cena decido di visitare il bunker club (www.swingersklub.eu) per quella serata tanto pubblicizzata "fuck my wife". Non l'avessi mai fatto: il taxi mi porta in una zona abbastanza desolata di Praga, all'entrata c'era un tizio che di 10 parole in inglese ne capiva mezza, pago comunque l'obolo (1000 czk) mi danno chiave armadietto mi spoglio e con solo un'asciugamano entro in una specie di salottino con area danzante e bar annesso. Uno schifo totale: poche donne e tutte vecchie, obese, alcune con evidenti segni di disagio mentale; io e un altro uomo ci siamo guardati estereffatti leggendo l'uno nella mente dell'altro "ma che minchia ci siamo venuti a fare qua?". Aspetto un pò, circa 30 minuti, ma la situazione peggiora, perché nell'area danzante si alterna uno che balla da solo nudo con un'ottima erezione (avrà preso qualcosa perché era tutto eccitante come una tazza di vomito) mentre un'altro sui 55 anni in mutande da prova della elasticità fisica sul palo in metallo per lap dancer al centro della pista. Io vado nella spa (la sauna era l'unica cosa che si salvava), poi torno in sala, faccio passare circa un'ora, un'ora e mezza, ma decido di mollare la pezza, mi rivesto e chiedo all'uomo all'entrata di chiamarmi un taxi, questo comincia a incazzarsi e mi parla in ceco, mi chiude la porta in faccia. E ora come faccio a tornare, mi chiedevo? Fortuna che il taxista che mi aveva portato lì mi aveva dato il suo numero, forse sapeva già come sarebbe andata a finire, aspetto una buona mezz'ora alla ghiaccio e finalmente rimetto piede nella calda camera dell'hotel. Quindi bunker club una cagata pazzesca, evitatelo come la peste. Il giorno dopo decido di testare www.adultprague.com ; prima di partire avevo già preso contatti con un paio di ragazze, facendomi mandare foto e prezziario, mi concentro su una certa Sophie rate euro 100 per ora, gli chiedo se parla inglese e lei conferma (ma non risponde mai alle mie telefonate di verifica, solo messaggi su wathsapp), gli chiedo foto recenti e lei me la manda, una bella figa, per carità, ma il sospetto si insinuava, ad ogni modo confermo l'appuntamento per le 15:00 di domenica. Quando arriva in taxi è si lei, ma con almeno 20/30 kg rispetto alla foto datata di almeno 5/7 anni, non parla un cazzo di inglese solo russo e ceco; sinceramente ero discretamente incazzato ma ancor più affamato, diamole fiducia mi son detto, il rapporto sessuale non è stato per niente soddisfacente, niente blow job scoperto anche se lo avevo pagato, ed era un'impresa cercare di farglielo capire. Ad ogni modo è stata un discreto siluro già scoppiato di suo. Ho segnalato la truffa al sito e ho cercato di indagare; alla fine, contattandone diverse e ricevendo altre loro foto presunte reali, sono giunto alla seguente conclusione: tutte le foto sul sito sono specchietti per le allodole, quasi nessuna parla un buon inglese (nessuna risponde al cell, solo messaggi) e dietro ci deve essere o un magnaccia o un'agenzia che le gestisce, perché molte volte ne contattavo una e mi rispondeva uno che mi inondava di foto delle ragazze che aveva disponibili, alcune anche discreti cessi da avanscoperta. Quindi Adultprague è, a mio avviso, un sito truffaldino, e devono averlo capito anche loro, perché mi hanno bannato l'ip dai miei due cellulari, impendendomi l'acceso. La morale ad ogni modo è molto semplice: mai comprare a scatola chiusa sulla fiducia, parla davanti alla donna che ti deve capire e rispondere in inglese. Infatti ho fatto così andando al privat grace (meravigliosa Lucy, ucraina di 23 anni) e al top privat (prenotato Katy, che è un pò più datata rispetto alle foto del sito, ma ottima prestazione e dolcezza e sensiblità garantita). Ad ogni modo tanto di cappello a chi si scopa le fighe praghesi free, ovunque vai sono abbondanti come pesci di allevamente e sembrano uscite da un defilee di Victoria Secret, credo che gli uomini cechi siano talmente abituati a questa immanente bellezza fluttuante che non ci fanno più caso. Io no, purtroppo dalle mie parti scorfani e armadi a due ante sono le uniche cose che abbondano. Saluti a tutti.

Sbamba
Newbie
22/01/2023 | 13:08

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Chiedono green pass o tampone. Controllato in Italia poi mai più. Mascherina in teoria obbligatoria negli aeroporti e nei voli interni. Ho cambiato a 5.45. L'ultima volta ero stato a marzo 2020, all'origine del casino, non solo ci sono ancora tutti i vecchi locali (non mi riferisco a quelli puttaneschi, perché devo ancora cominciare) ma ne hanno aperti anche altri, forza Rio ❤❤❤! È meraviglioso...intanto metto 2 foto del Mab's 😄20230121_153257.jpg20230121_153554_HDR.jpg

sexybangkok
Moderatore
Bangkok
25/08/2022 | 16:26

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certa gente non perde mai le buone occasioni per stare zitta....

Forzanat
Moderatore
23/08/2022 | 14:40

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@Kiniao
Vecchi si spera arrivarci tutti chi più chi memo in forma.
Andrei piano a scrivere certi aggettivi nessuno ti ha sprezzato....

alfonse
Gold 36-50
29/06/2022 | 09:11

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"Se festa dev'essere festa sia"

1984:un certo signor Avelino rileva un edificio occupato da mendicanti e lo trasforma nella prima maxi-discoteca del Brasile.
Con un estensione di 3070 metri quadrati e capace di ospitare fino a 2500 persone,proprio di fronte la leggendaria spiaggia di Copacabana,diviene ben presto punto di riferimento di resident e turisti da ogni parte del mondo,inclusi personaggi famosi come Prince,Maradona,Mike Tyson e molti altri.

Febbraio 2007
Sono stanco dal viaggio Mauro,facciamo un giretto su questa Avenida Atlantica poi mi sa che vado a letto presto....
Guarda quante ragazze in fila per entrare,sará una disco...che dici entriamo?
Pieno Carnevale,caldo atroce,fuso orario...primo viaggio in SudAmerica,ci mancavano solo 2 caipirinhe.....che c'é scritto?
HELP....sembra una baita tirolese con le gambette di Celentano....e dentro?una farcitura di maiale!

Io e Mauro eravamo reduci da un viaggio in Giappone dove avevamo frequentato alcune disco futuristiche notevoli...
Insomma non eravamo facilmente impressionabili ma qui no...qui c'é un'atmosfera diversa...edonismo,sensualitá,spensieratezza e follia all'ennesima potenza!

Pochi viaggi hanno il potere di cambiarti la vita e di solito sono viaggi lunghi....ma che una singola serata possa arrivare a tanto non lo credevo possibile...

1996:esce nelle sale il film "Il Barbiere di Rio", snobbato dalla critica,non certo un film da Oscar ma che ha il merito di rappresentare in maniera molto realistica la Rio de Janeiro degli anni 90 con una scena ambientata all'interno della famosa discoteca Help Di Copacabana,sciaguratamente chiusa nel gennaio del 2010 dopo 25 anni di gloriosa attivitá per fare spazio a un museo mai inaugurato.

Manlio Monti,scrittore friulano e autore dell'ottimo libro "Help,paradiso perduto"la descrive cosi:si tratta di una discoteca da duemila posti che da oltre 10 anni fa praticamente il pieno tutti i giorni,e non hanno ancora cambiato la moquette!L'Help é un locale anomalo e per questo unico.
Chiunque vi entri per la prima volta,da qualunque parte del globo provenga,rimane impressionato,nel bene o nel male,di sicuro non rimane indifferente.
Si tratta di un locale ampio,di forma quadrata,ricavato presumibilmente da un vecchio cinema,con tanto di ballatoio sui tre lati,nella parte centrale del quale é piazzata la consolle,la musica,anche se spesso datata,é ben selezionata con dei crescendo che ti fanno alzare il culo e muovere.
I djs dell'Help sono bravi e sanno il fatto loro,dopo un pó che sei dentro,anche non volendo,ti dimeni.
Sapeste quanti commenda insospettabili ho visto spicconare in pista!
Oltre alla piú variopinta ed eterogenea rappresentanza di ballerini provenienti da ogni parte del pianeta...uno show nello show!
Le ragazze che lo popolano poi meriterebbero un capitolo a parte,che sarebbe comunque insufficiente per descriverle.
É di un'intero mondo che sto parlando e quindi sarebbe riduttivo.
Tanto per cominciare ,e qui sta la particolaritá di questo cesso fumoso e fetido,sono centinaia e sono tutte garotas de programa,che letteralmente significa ragazze di programma,un'eufemismo Brasiliano per definire le prostitute di un certo livello,personalmente se proprio dovessi inquadrarle in una categoria,le chiamerei innamorate a gettone.
Ma proprio qui sta l'errore di fondo,quello di cercare a tutti i costi una definizione per persone assoggettate a comportamenti che affondano le loro radici in un sottosuolo tanto diverso dal nostro.
E comunque hanno ragione loro:prostitute,battone o puttane é un termine che,tranne dovute eccezioni,non va bene:troppo banale,troppo diretto,troppo occidentale insomma.
Non a caso tra di loro L'Help lo chiamano faculdade,cioé universitá.
Noi abitué lo chiamiamo puttanificio,ma lo facciamo con genuino affetto,con tono scherzoso,senza la volgaritá insita in questa definizione,perché l'Help é l'Help.
Succede di tutto all'Help perché sono puttane,é vero ma quasi nessuna ha il magnaccia e nessuno le costringe a fare la vita,sono povere e devono sbarcare il lunario ma sono donne,si divertono e anche loro si appassionano ed é per questo che ti affascinano,ti intrigano e ti prendono fino a farti star male.
E sono convinto che sia proprio questo il segreto dell'incredibile successo dell'Help fatto di passioni effimere e desideri irrefrenabili.

Ma torniamo a quella sera del febbraio 2007,la mia prima volta all'Help,Mauro era il mio migliore amico all'epoca,insieme avevamo condiviso molti viaggi insieme dagli Stati Uniti alla Russia,passando per Israele ma i nostri non erano viaggi Gt...a dire il vero non contemplavamo l'idea di viaggiare per la figa....perlomeno non fino quel momento.
Il mio amico in particolare era un gran bel 30 enne,beccava bene anche in Italia e non contemplava l'idea di scopare a pagamento,per questo quella sera era un pó in difficoltá.....
"Guarda quella mulattina Mauro,é mezz'ora che ti mangia con gli occhi,vai a parlarle!"
"E cosa le dico?non so una parola di Portoghese"...
5 minuti dopo erano a lingua in bocca e mani sul culo.
A me pagare non pesava,ero abituato a farlo in Europa ma c'é pay e pay e da quella sera andare a pay non sarebbe stato piú lo stesso.
Faccio fatica a ricordarmi il nome della pay che ho scopato un mese fa ma di lei ho un ricordo indelebile:Patricia stava in piedi di fianco la consolle,non ballava,sembrava un pó timida e non aveva certo l'aria di una super pro scafata ma aveva degli occhi bellissimi e un culo da infarto,ci fu feeling da subito nonostante io conoscevo solo bom dia e obrigado in Portoghese.
Eravamo giovani e spensierati...pattuito l'obolo non sapevo dove portarla perché da vero inesperto avevo camera doppia in hotel con Mauro.
Erano le 4 di notte e Patricia mi propone di andare a casa sua col bus...una cosa che un gt esperto non farebbe mai,troppi rischi in Sudamerica ma come dicevo prima eravamo giovani e spensierati...e aggiungo fortunati.
Fu una notte speciale,mi svegliai a mezzogiorno con Patricia nuda nel letto che dormiva senza avere la minima idea di quale zona della cittá ci aveva portati quel bus.
Ovviamente quella fu solo la prima di tante sere indimenticabili passate all'Help.

Gennaio 2008:la saudade di Rio era troppo forte per cui decisi di tornare nella cidade maravilhosa,questa volta da solo,ben organizzato in un appartamento a 5 minuti a piedi dall'Help...
Nel frattempo avevo iniziato a studiare un pó di Portoghese e cominciavo a muovermi un pó meglio in questa favolosa cittá.
Ovviamente tappa fissa tutte le sere all'Help con l'idea di cambiare una ragazza a sera....
Ed ecco Thayná pronta a mandare all'aria tutti i miei piani...
Avete presente la ex velina bionda Costanza Caracciolo?quella che fu fidanzata di Vieri?
Uguale identica...fu un colpo di fulmine..passai gran parte della vacanza con lei anche se quando lei la sera non usciva non potevo fare a meno di andare all'Help...era diventata come una droga!

Niente Tinder,niente Instagram:le Brasiliane erano ancora vere,autentiche,pazzerelle,un pó inaffidabili ma erano belle senza i tatuaggi,i piercing,il botox e tutte le cose che si vedono oggi.
A letto erano bombe:free o pay non faceva differenza:amavano scopare,punto.
L'Help era l'espressione massima insieme al Carnevale di una generazione irripetibile e magica....solo chi c'era lo puó capire...
Sono un patetico malinconico?non credo,in Brasile mi diverto e scopo nel 2022 come e piú di allora ma onestamente la chiusura dell'Help ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita notturna di Rio...

Rido da solo come un pirla ogni volta che ripenso alla scena del Barbiere di Rio in cui Diego Abatantuono stordito da un pastiglione che si era preso prima di entrare all'Help flertava prima con un bel figone per poi finire per farsi rubare i soldi da un travestito nei bagni del locale.

"Stasera ti faccio diventare il re di Rio"

Ottobre 2009:il Beppe era un collega di lavoro troppo simpatico al quale ero solito raccontare dei miei viaggi,non era mai uscito dall'Italia ma durante l'estate si era separato dalla moglie melanzana e aveva preso il coraggio di fare il passaporto...vengo a Rio con te!
Ovviamente tappa fissa all'Help e ricordo scene memorabili di lui che strabuzzava gli occhi davanti a tanto ben di dio..
Ci divertivamo alla grande ma io ero totalmente ignaro del fatto che sarebbero state le ultime serate in questo locale indimenticabile che avrebbe chiuso a breve.
Il Beppe ora si é risposato ma ogni volta che lo vedo non la smette di ringraziarmi per quella vacanza per certi versi storica.

09/01/10
Segnatevi questa data,la mitica discoteca Help é defunta.
Rio de Janeiro e il Brasile stesso sono stati improvvisamente decapitati di uno dei suoi storici monumenti,una delle sue piú importanti attrattive dopo il Carnevale.
É successo che,con un atto piuttosto incauto l'amministratore di questa cittá ha deciso che la discoteca piú divertente del mondo deve essere trasformata in un'anonimo museo che ad oggi (giugno 22) ancora non é stato aperto.
Si voleva dare un'immagine perbenista alla cittá che si apprestava a ospitare Olimpiadi e Mondiali di Calcio..
Concordo con Manlio Monti che nel suo libro spiega molto bene come la scelta di chiudere l'Help abbia sortito esattamente l'effetto contrario:se prima le garotas de programa si ritrovavano in un ambiente sicuro e protetto,per loro e per gli avventori,la scelta di chiudere la discoteca ha avuto l'effetto di sparpagliare le ragazze in giro per il lungomare di Copacabana,Balcony prima,Mabs poi,di fatto dando ancora di piú l'idea che Rio é una cittá di puttane,cosa che puó apparire agli occhi inesperti del turista di passaggio.

Chiedo scusa se il thread é venuto un pó lungo ma mi sembrava giusto celebrare degnamente questo locale cosi importante e significativo per la mia carriera di viaggiatore....

ADDIO HELP E OBRIGADO!

kerouac
Silver
18/05/2022 | 10:03

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Roermond ha concesso la licenza per la riapertura con nuovo gestore.

Gino_P.
Newbie
19/08/2020 | 20:56

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antanimascetti

Evelina non era ancora arrivata quando siamo andati.
E la Elma descrtitta da tutti come ottima ci è sfuggita nel momento giusto , poi siamo stati distratti da ragazze assai più belle.

Io poi i 50 li ho passati e non pretendo, non mi arrabbio, sorrido sempre con loro.
Daltronde non sarò mai un assiduo frequentatore se non altro per la distanza.
E quindi scrivo quello che ho vissuto che in fondo con quello che offre l' Italia è già tantissimo .

eddycolante
Gold
12/08/2020 | 11:01

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Dico la mia sull'argomento. Molta gente vive l'FKK come probabilmente vive la vita grama da dipendente,tutto deve essere secondo le regole ed una missilata viene vissuta come un affronto da bagnare con il sangue. Secondo me molte ragazze avvertono questo atteggiamento e si comportano di conseguenza. Vedo dei rompicoglioni che fanno perdere mezzora a terra alle ragazze per poi desistere,cazzo me ne frega di sapere morte vita e miracoli,siamo li per chiavare e se una mi piace la porto su e basta. Poi se mi missila la mando via anche dopo 10 min e le tiro una riga sopra,se è disonesta vado in ricezione e segnalo il fatto. Un Punter si comporta in questo modo senza aver bisogno di patenti,voti e pugnette varie.

oreste
Gold
S. Bernarda
11/08/2020 | 18:49

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@ir_pelato said:
chiedo venia il biglietto villach-padova per il 14 non si trova dopo chiamo il servizio clienti obb in italia,mal che vada 2 info uno vedo dal sito si puo prendere il taxy villach venezia?? 2 se non ci fosse uno strappo anche fino a padova o venezia mestre??se non ci s aiuta fra zoccolai

Tutti sti problemi per non fare 1000 km in macchina!
Sali in auto alle 6,30 a mezzogiorno sei sul posto.
Riparti alle 20,00 ed alle 2,00 se già a nanna.
A meno che oltre al nokia 3310, tu non abbia ancora una fiat 127.

69_forever
Gold
22/06/2020 | 16:30

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AHAHAHAH

E' davvero incredibile che PERFINO IN UN SITO COME QUESTO (!!!) ci sia gente che non è neanche capace di andare a bagasce Dico questo perché uno che si mette a fare domande indiscrete AL TELEFONO (!!!) su prestazioni e prezzi (in un Paese come il nostro in cui fra intercettazioni ed appostamenti e monitoraggio degli annunci "ambigui" ed altri stratagemmi anti-pay le loft vivono sempre nell'ansia di un blitz improvviso che col supporto di qualche indizio preso a pretesto le faccia sbaraccare alla svelta e senza tanti complimenti) e poi si stupisce che gli sbattano ripetutamente il telefono in faccia vuol dire che proprio non ha capito UNA FAVA di come funzionano le cose in Italia!!! Grazie al cazzo che in Austria e Germania le cose funzionano diversamente!!! Non è che sia un caso, e non è neppure che lì le pay siano più oneste o meno furbe, semplicemente in Austria ed in Germania NON hanno le leggi che abbiamo qui, non è così difficile capirlo!!! E sia chiaro che ci sono dei pro e dei contro in ambedue i contesti, non è che là sia tutto perfetto e qua tutto marcio, ma evidentemente anche questo è troppo arduo da comprendere!!! Se io qui vado da una loft e lei mi spara un rate astronomico (cosa che qui di primo acchito fanno quasi tutte, qui fa parte del gioco!!!), è ovvio che la prima cosa che faccio è rilanciare al -50%!!! E se non le va bene, giro i tacchi e me ne vado!!! Cosa fa lei, mi lascia andare??? O prova a contrattare??? O magari chiama le FdO per segnalare il mio "ignobile sopruso"???

AHAHAHAH

ILBARONENERO
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12/06/2020 | 20:35

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non sono vere sono simboliche, è una protesta di una ong Brasiliana

RFtravelsking8
Silver 26-35
16/05/2020 | 11:23

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Il problema di tutto è come noi ci rapportiamo a questo virus , perchè molti lo considerano l'unico male della nostra vita come se una volta sconfitto tutti i nostri problemi siano risolti e si possa tornare alla "normalità"...
Ma quella che tutti chiamano "normalità" è fatta di infarti, ictus, omicidi, malattie, morti di fame ed altro, invece adesso l'unico obiettivo è contenere il contagio, anche se questo comporta la dsitruzione dell'economia e della vita lavorativa di milioni di persone....
Se aumentano i contagiati richiudiamo, ci sentiamo ripetere...ma ci rendiamo conto che siamo arrivati davvero al capolinea ? Come può una mente sana pensare una cosa del genere...
In molti continuano a ripetere : state a casa, non andate in vacanza, non viaggiate è pericoloso...ma questi maledetti somari lo sanno che mentre loro viaggiano e vanno in vacanza ci sono milioni di persone che lavorano per farli divertire ?
Il nocciolo della questione, è, come può lo Stato italiano pensare di poter controllare un virus respiratorio ? Ma come pui pensare una cosa del genere ? Giusto contenerlo all'inizio ma adesso..
Le misure che sono state pensate e che verranno adottate di certo non invoglieranno il turista a viaggiare in italia...
Viaggio in aereo con la mascherina, scendi e poi devi indossare la mascherina mentre passeggi per strada all'aria aperta, al ristorante con la mascherina che puoi togliere solo mentre sei seduto per mangiare, poi vai a fare la spesa con guanti e mascherina e per andare al mare devi prenotare il tuo posto con un app sulla spiaggia libera !!!...ma dove vogliamo andare ??
Oviamente addio locali, sale da ballo e ogni luogo di aggregazione...
Va bene avere un pò dia ttenzione ma non così, non così : ma dove vogliamo andare...
O rettificano quanto prima queste misure assurde o addio turismo in italia, ma vedrete che gli altri paesi che non adottano certo queste misure paranoiche avranno molti più turisti di noi.

Bakul
Silver
13/04/2020 | 15:53

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Per chi spera in una rapida riapertura degli fkk, tenete a mente che per un lungo periodo sarà imposto un certo distanziamento sociale. Pensate di poter far sesso con la mascherina e mantenendo un metro di distanza? Non credo.
Questo virus non scomparirà all'improvviso e soprattutto, se anche lo facesse, non ci sono garanzie che non tornerà magari a trovarci il prossimo inverno.
State rilassati e non pensate troppo agli fkk per quest'anno.....

aurelius01
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Shangri-La |  51-100
12/04/2020 | 12:05

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Ciao CaVo @Il_Gran_Visir_della_Figa l'e' sempre un piacer!
E certo, specie di questi tempi: l'importante e' trovare un equilibrio tra la verita' e l'emozione; avere poi vissuto storie, belle magari da raccontare.
Per chi ha voglia di leggere, magari anche di sognare.

Sai caVo, c'e' stato un tempo, non molti anni fa', che su questo forum ci si facevano grasse risate, si raccontavano storie, viaggi, sensazioni. Ci si davano grandi pacche sulle spalle, virtuali e non.
Poi un bel giorno tutto fini, cosi anche un po' all'improvviso. Non ci siamo dati molte spiegazioni: ci siamo fatti un sorriso beffardo, tirati su il bavero del cappotto e augurandoci comunque buona vita, abbiamo girato le spalle e ce ne siamo andati. Ognuno per la sua strada.

Tutto perso, come lacrime nella pioggia? No. Sai cosa rimane? Le nostre parole, i nostri scritti; quei pochi apprezzamenti che ti fanno pensare che avevamo fatto bene, e che continuiamo a farlo. Nonostante tutto.

L'importante bada bene, e' rimanere in bilico sul sottile filo della verita'. Magari piccola, magari la tua, ma sempre ben riconoscibile dagl'altri; allora nulla ti spostera', anche un vento di tempesta ti fara' rimanere sempre li, sempre in bilico tra la realta' e la tua fantasia.
E se sarai stato comunque onesto, la fantasia ti portera' sicuramente dall'altro capo del filo; e tu equilibrista della vita un po' ebbro, un po' sfrontato e impavido, avrai l'applauso; anche uno solo: ma ne sara' valsa la pena. Solo per finissimi estimatori.

Scrivi caVo amico, scrivi. Ricordiamoci sempre, come dicevamo spesso: La vita diventera' qualcosa senza senso, quando al mondo saranno scomparsi l'ultimo Pazzo e l'ultimo Poeta.

A la proscion.

aurelius01
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Shangri-La |  51-100
12/04/2020 | 11:14

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Ero un po' riluttante, anche perche' non me ne frega molto di "esibire" trofei. Che, tra l'altro, sono donne normali con lavoro, famiglia e cosi via. Che sempre considero amiche con cui ci siamo fatti compagnia, e con le quali ancora ci facciamo un saluto.
Ma comunque, forse per soddisfare davvero un mio latente ego, ne metto un paio spero ben camuffate: ed e' un peccato perche' certo i loro occhi erano l'ultima cosa da nascondere.
Ma tant'e'.
In rapida successione, le amiche di: Manizales e dintorni, Medellin e dintorni, Costa Caribe e dintorni...le chiameremo A,B,C per proteggere la loro privacy!!!
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aurelius01
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Shangri-La |  51-100
12/04/2020 | 10:28

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CONSIDERAZIONI FINALI/INFO UTILI/ALLOGGIO/TRASPORTI
Bene, in questo assolato mattino di Pasqua, chiudo il post con le ultime considerazioni, info varie a chi interessano, un paio di foto delle caVe amiche che m'hanno accompagnato in questo fantastico viaggio alla scoperta della terra Colombiana.
Come al solito.
Ovviamente, riporto i fatti come li ho organizzati e vissuti io, e quindi le mie considerazioni personali. Poi ognuno sa' come, dove e cosa e' meglio per lui, e come organizzarsi. Per viaggio, soggiorno e figa inclusa.

NB: sono info di Febbraio 20, ovvio ora co' sta' cazzo de pandemia tutto diverso, e molto probabilmente lo sara' per il prossimo futuro. Quindi beneficio d'inventario per trasporti e alloggio, e prezzi vari. OK.

-Volo AirEuropa Madrid/Bogota A/R 420Euro, gran bel prezzo(posto random, bagaglio a mano, no ass.ne, web check in). Compagnia decente, nulla da dire, comodo.

  • Alloggi vari tra Bogota', Medellin, Manizales, Tolu e Covenas: da 10 a 20 Euro tra Hostal, app.ti e hotel con colazione e piscina. Dire che si spende poco avendo una bella sistemazione pulita e con servizi extra in posti centrali e sicuri e' un'ovvieta'; o forse una sorpresa, davvero si spende pochissimo per buonissime soluzioni.
    -Lo stesso dicasi per il mangiare. Aldila' dei soliti carretti di strada, comunque piu' puliti e sicuri di molte altre citta', nei risto locali si spende poco davvero. Parlo anche di locali di moda, moderni, centrali, con grande scelta. Si va dai 2Euro per colazioni abbondanti, 5Euro per pranzo esecutivo, fino alla cena a due che con 25/30Euro non sai piu' quello che devi mangiare.
    Ovviamente...GRINGOLANDIA/GRINGO PRICE FREE.
    -Voli interni, spostamenti. Aereo: VivaColombia, Easyfly e un altro paio. Cone 25/30Euro vai da un posto all'altro del paese, ed e' l'unica soluzione perche' via terra sopra le 2/3h diventa massacrante. Bello, ma pesante in vacanza. Comunque se po' fa', certo. Ma per 30euro ovviamente meglio l'aereo.. Comunque vvia terra bus molto confortevoli a 88/10Euro: ecco scegliete quelli magari, non i minivan.
  • A Medellin consiglio La70, se e' la prima volta, zona molto servita dai mezzi e metro; vita locale, sicura, piena di risto e bar e ragazze! Prezzi ok, pochi turisti (anche se ormai la stanno sputtanando, ma meno di Gringolandia Poblado e Co)..
    Poi certo ognuno sceglie dove stare, o se gia' conosce o ha amici inn altre zone, ovvio.
    Spostamenti con Metro Civica alla grande. Eventualmente Taxi per pochi Euro. Mototaxi e bicitaxi sulla Costa.

    Io ho fatto un giro, una vacanza, volevo conoscere un paese e la sua gente. Ho evitato di proposito Cartagena e le zone Rosse di Medellin, ma io ormai mi organizzo cosi. Consiglio un giro a El Eje Cafetero( Armenia, Manizales, Salento, Valle Cocora) e la Costa Sud di Cartagena per relax e vita locale ( Tolu, Covenas, San Antero), l'arcipelago S.Bernardo. Cosi come la Costa Nord tipo S.Marta, Palomino e oltre. Che non ho visitato ma so' che vale la pena.
    Cosi come il Tayrona, e molte altre zone di montagna e di natura e cultura, sempre a chi
    interessa.

    DONNE: non mi metto a pontificare o maledire le Colombiane, ce n'e' per tutti i gusti. Io mi ci trovo molto bene, dico solo questo. Ovviamente per i miei gusti, cultura, eta' e propositi di vacanza, mi organizzo con alcuni siti (uno in particolare) di chat/incontri, e su ragazze/donne 28/38 diciamo. Qualche anno in meno sicuramente metti in conto soldi in piu', qualche anno in piu' metti in conto la proposta di matrimonio!!!
    Nel mezzo si pesca bene alla fine; un paio di mesi prima di chat, Wapp, videochat e insomma io trovo sempre qualche amica alla fine con cui passare il tempo.
    Ovviamente pensando allo svago, ai risto e tutto il resto, sempre per due. Ci puo' stare il pensierino per il figlio o famiglia, la compra al centro commerciale: anche no in certi casi, stando attento a non offendere, ma tutto in modo molto easy, libero e leggero.

    Mi sembra tutto, insomma il necessario. Poi ormai si trovano info a bizzeffe, pure troppe forse, navigateci bene in mezzo..
    La Colombia e' un paese splendido, come i suoi luoghi, la sua gente; affascinante come le sue donne. Vivetela bene, rispettatela e godetevela.

    Que le vaya bien, Adios.

aurelius01
Newbie
Shangri-La |  51-100
31/03/2020 | 18:58

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Enzomma daje Raga tutti a Covenas...l'ultimo che arriva non scopa!

Piu' sviluppata e moderna, qualche skycraper sul lungomare, residence moderni a dichiararne la crescita economica, e del turismo. Ma ancora si sta in pace.
Si fa' una bella gita alla Caimanera, un lungo costa di Mangrovie bien selvatico. Interessante.

E quindi mare, magnate, sole, e un paio di nottate d'ammmore con la nena sbarazzina; mi ha davvero fatto piacere incontrarla, sara' stata sicuramente l'ambientazione, o la voglia di starmene in pace al mare che desideravo da tempo, ma questi sono stati i giorni migliori sotto molti punti di vista.
O forse, solo perche' quando sappiamo che una cosa sta' per finire, od e' finita, la apprezziamo davvero.
Degno di nota un bell'hotel con piscina, desayuno e A/C...a 7Euro a notte!!! Si vabbe' offerta last second beccata li in loco, ma davvero incrediiiiiiiiibbbbbileeeee!
Schiamazzi notturni dei chicos grassottelli inclusi ovviamente: e le loro insaziabili mascelle sempre all'opera. Con mamme obese al seguito, come da copione.
El tiempo pasa con una cerveza fuori la tiendita con Salsa a palla. Vedere lei che mi rifa' i "passettini"; passeggiate, cenette di pesce e compras de cositas. E l'ultima notte, l'ultimo tramonto da cartolina mastico baci e gamberi, labbra calde e parole suavi.
E tutti i rumori del mondo si fermano ancora, di nuovo: solo per noi,

Addii senza lacrime, senza parole gravi: il solito sorriso sbarazzino, la mano sul corazon e qualche saltello sul posto. E il ricordo di quegl'occhi di carbone acceso dall'entusiasmo, dalla gioia semplice di un incontro.

E l'anima resta come piace a me: libera e leggera. E torno a Bogota.

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Feynman
Gold
31/03/2020 | 16:10

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@neeskens

Hai detto bene, per cominciare a comprendere meglio la cultura di un Paese bisogna viverci per anni come residente. E quelli che hai posto tu sono tipici luoghi comuni del turista di passaggio. Mancava solo il riferimento alla birra e all’Oktoberfest. 😁
Quel che posso dirti, dal punto di vista di chi é stato residente per tre anni, é che la cultura tedesca é intrisa del Deutschland über alles, ed é quello che rovina i rapporti con ogni altra nazione, é quello che porta il cittadino tedesco a rivolgersi ad altri con arroganza e supponenza.
Anche i cittadini della ex Germania Est (DDR), tra cui la Merkel, che hanno vissuto la loro vita in una nazione-prigione (espressione usata dagli stessi colleghi tedeschi), dopo la riunificazione e la ricostruzione finanziata dall’Unione Europea (tra cui l’Italia), hanno cominciato a porsi con arroganza e supponenza, a denigrare italiani, spagnoli, etc.
La parvenza di civiltá ed educazione é un velo di apparenze, la societá tedesca é immersa nella corruzione, nella criminalitá, nell’ingiustizia, nella cooptazione e nelle raccomandazioni, quanto e anche di piú di altri Paesi.
Il loro “bisogna seguire le regole” va tutto bene, quando le regole le stabiliscono loro e a misura dei loro interessi. Poi ogni tanto le regole se le dimenticano (vedi truffa delle centraline Volkswagen). E la cosa piú sorprendente, é che i tedeschi sono tutt’altro che freddi e razionali, conoscendoli, in genere sono fortemente emotivi ed irrazionali, come loro dicono dei cittadini del sud Europa.
Le “regole” sono lo scudo dietro il quale nascondono la loro incapacitá di discutere i fatti, le regole sono la soluzione semplice ai problemi, le regole sono quelle che hanno portato a conseguenze nefaste con le guerre del secolo scorso.
Certamente i tedeschi hanno le loro peculiaritá, e anche dei lati positivi, e in ogni caso dobbiamo andarci d’accordo da buoni vicini di casa, ma fare l’elogio della cultura teutonica e la solita critica della cultura italiana, sulla base dei soliti luoghi comuni, mi sembra superfluo, ingeneroso ed inutile. Soprattutto se la conclusione é, appunto, Deutschland über alles.

Per finire il gol di Fabio Grosso, la nazionale di calcio italiana credo che non avrá niente da invidiare a quella tedesca, nemmeno se vivessimo i prossimi 1.000 anni. 😁

aurelius01
Newbie
Shangri-La |  51-100
29/03/2020 | 12:42

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Raccontare l'Amore ai tempi del Coronavirus non e' certo semplice, forse superfluo. Al limite noioso.
Pero' dai, sfruttiamo l'ora di luce in piu', la nullafacenza ed il cazzeggio domenicale ed andiamo avanti.
Andiamo a Tolu'.
Questa ridente cittadina del Caribe Colombiano che condivide la costa con Covenas e San Antero, come luoghi di villeggiatura dei locali. Ancora abbastanza non deturpate dal turismo di massa, certo frequentate ma da chi appunto cerca un po' di descanso easy, non la bolgia infernale Gringas e la putaria de Cartagena o Baranquilla. Poi care e mare di merda. No gracias.
Diciamo che mi sono diretto qua perche' avevo un semi appuntamento con due donne di Monteria, la citta' piu' vicina a 2 ore di bus ( beh vabbe' magari 3...dipende).
Sia perche' nel mio pianificare avevo gia' scartato Cartagena in partenza, per i motivi gia' suesposti; pero' avevo come destino S Marta e Tayrona, poi su fino Palomino. Ma il Tayrona, echetelodicoaffa', era chiuso per pulizia come ogni anno di Febbraio mi hanno detto; e Palomino ormai mezza frikkettona hipster e sgamata, quasi rovinata: mare gnente de che.
E allora cambiando il piano in viaggio, mi sono fatto tutti i restanti 12gg tra Tolu e Covenas.
E si rivelera' la scelta giusta: per relax, buon mare, mangiare e dormire a prezzi direi quasi ridicoli, sempre per un buon servizio e strutture di livello. Mica sull'amaca a magna' alette de pollo.
Nessun dolore.
L'amica ex poliziotta che mi mandava foto in divisa e anche in deshabille', alla fine declina l'invito: figli, cani, gatti, il viaggio...insomma non puo'. E vabbe'.
Invece una simpatica e scafata 31enne tutto pepe gradisce compagnia e descanso al mare. Figurete io! Enzomma visto anche il fatto che aveva una famiglia di amici a Covenas, ci vediamo 4/5 volte tra cui 2gg rimasta da me a Tolu e una gita insieme all'arcipelago S Bernardo.
Si, che si raggiunge in maniera molto piu' semplice ed economica da Tolu', e soprattutto in minor tempo e quindi meno spaccate di reni sulla lancia.
E non e' poco. 35/4000Cop con almuerzo e visita all'Islote tambien, barato. Vale la pena: mare limpido, pescetto vario, cerveza. Poca gente, quasi nulla. Sole, mare cristallino e due risate in compagnia, che vuoi di piu' dalla vita.
Tolu carina, raccolta, vita di paese; quattro Francesi e un paio di Tedeschi spauriti in giro, niente di piu'. Io che, come al solito, dopo un paio di giorni salutavo tutti, chiacchiere con le cassiere e le vecchie all'Exito sulla piazza. Risate e bagatelle con le donne delle pulizie; tuffo mattutino e colazione, amaca e relax, nottate di sudore e d'ammmore con l'amica sbarazzina. Un paio di volte mezza giornata sana sulla Costa dei Francesi: molto bella, rustica e diciamo un po' selvaggia; ville di locali e stranieri residenti davvero notevoli.
BBQ da un kilo de carne a 6Euro, almuerzo ejecutivo di pesce fresco a 5; mariscos e varie a pochi Euro. Si mangia bene a Tolu, si spende zero.
Gita a San Bernardo, e finisce il soggiorno breve a Tolu, passato tra l'altro in un hotel di un Italiano sposato e residente. Chiacchiere, strette di mano e pasta e vino alla serata dell'addio.

E come al solito, tutto andra' come deve andare.
Saltata quindi S Marta, e visto che la signorina Jackelina( mah...) passa un paio di giorni a Covenas, ci vado pure io per gl'ultimi cinque di questa vacanza Colombiana. Non tanto per correre appresso alla figa, anche se di piacevole compagnia e tranquilla come piace a me, in vacanza.
Ma anche perche' Covenas sta sulla via del ritorno per l'aeroprto di Monteria e quindi meno strapazzo.
Vabbe', nessun dolore.
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aurelius01
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Shangri-La |  51-100
22/03/2020 | 08:39

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INTERVALLO ( Senza le pecorelle... )
A Medellin si sta bene, per visita di medio termine tipo 10/15gg, e sento anche i resident piu' o meno soddisfatti. E' vero, buon trasporto, prezzi bassi e vita sociale ottima.
Cosi come le molte opportunita' gratis per riempirti la vita, anche sport e scuole di danza freeeee...Chevere.
Certo sempre una grande citta' con smog, casino, traffico varie ed eventuali. Io ormai mi dirigo verso altre necessita', altri desideri; ma certo e' da visitare, eventualmente anche da vivere secondo l'eta' e le aspettattive.
Io volutamente ho evitato Lleras e Poblado, Envigado, Provenza e tutta la paccottiglia de Gringolandia per menti deboli. Questo sia perche' non me ne frega un cazzo di fare quella vita; dei locali con le luci,musica a palla e frustrati che se 'mbriacano e strillano ne faccio volentieri a meno. Faccio volentieri a meno anche del finto sbertucciamento dello stile Yankee o Europeo, dei prezzi cari e del casino. E sticazzi de quattro bellone che se la tirano; fondamentalmente la verita' e' che la gente mi sta' sempre piu' sui coglioni: questo tipo di gente, ovviamente.
Bene, detto cio' diciamo che e' economica, se si sa' cosa fare e certo dipende da come ci si muove.
Un altro capitolo degno di nota sono i voli interni, ovviamente se ci si sposta, aldila' di alcune tratte via terra che sono delle belle sfacchinate, i low cost sono la chiave di volta.
Easyfly Bogota/Armenia 27Euro. Poi VivaAir Medellin/Monteria 31Euro. Il ritorno a Bogota 29Euro.
Parlo sempre di biglietto basic: posto random, bagaglio a mano, web check in. Si signori questi i prezzi, a momenti meglio di una lunga tratta in bus, impensabile da fare: solo per finissimi estimatori dell'artrosi.
Ebbene si, quindi raccatto ancora il borsone e via, me ne vado al mare, atterro a Monteria e me ne vado a Tolu/Covenas. Ci dovrebbero essere due simpatiche amiche che m'aspettan0.
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Diciamo che sono un antesignano dei comportamenti stile Coronavirus!

aurelius01
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Shangri-La |  51-100
22/03/2020 | 08:01

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E' la citta' dell'eterna primavera, svegliatevi bambineeeee...
La notte che Xia s'e' fermata a dormire, le ho rotto i coglioni di mattina presto, di domenica.
Daje, mi rimane ancora da visitare qualcosa a Medallo, e tanto gia' l'ho perso.
Entonces, aridaje sulla metro , cambia a S.Antonio fino a Universidad: Parque Explora e Jardin Botanico.
Domenica di sole, famiglie in giro, sportivi, carrettini e ambulanti onnipresenti ovunque perche' c'e' sempre qualcuno che deve magna' qualcosa. La Salsa che ovviamente t'accompagna come imperterrita colonna sonora durante gli spostamenti.
Jardin Botanico gratis. Si, ancora: complimenti Medellin. Famiglie e bimbi che giocano; e ragazzetti scherzano tra loro, vai con foto e selfie a manetta, scolaresche, gente che medita e fa yoga, picnic sull'erba. Di corsa, in bici, sullo skate. E tanto tanto verde che rilassa gl'occhi e l'anima; quel caldino un po' appiccicoso che ti fa comunque dire: aho ma sto' in vacanza pe' davero!
Bello, grande, col laghetto, tantissimi punti d'osservazione e specie vegetali. Pulito, ordinato, sicuro; ideale con semi novia, famiglia, gruppo d'amici.
A gratis. Come la piscina, la bici, il Parque Arvi. Complimenti Medellin.
Di fronte il Parque Explora, grandi padiglioni di stile futurista con sezioni dedicate e interattive, l'Acquario e punti vendita, risto, etc. Famiglie, coppiette, pochi turisti. Meno male.
Soprattutto i componenti dello staff sono tutti o quasi universitari part time; sempre gentili, interessati, curiosi. Abbiamo passato una mezz'oretta e passa a parlarci e loro sempre domandando cose, facendo paralleli con l'Italia che ancora amano molto.
Istruiti, una ragazzetta molto erudita sull'Impero Romano, la sua fine, la divisione dello stesso: e allora li c'e' stato l'exploit del sottoscritto, e' partito il Simposio con foto, baci ed applausi finali. Grasssie Ssiori.
Molto interessante, un po' caretto per la Colombia, tipo 25/30000Cop il biglietto completo. ma insomma 7/8Euro. Vado a memoria.

Vabbe', un'altra giornata volge al termine.
Metro ritornando a San Joaquin, doccetta e bacetti e via all'Unicentro per un giretto, tappa all'ATM Caja Social e magnata grassa in food court. Chanclas infradito per me, maglietta spiritosa e un paio di "cositas"; io una calamita per il frigo: questo e' il mio souvenir dai viaggi, e tanto basta.
Tutto il resto me lo porto nella testa.
Via, passeggiata costeggiando la UPB e l'imbarazzo palpabile, l'emozione senza voce; solo sguardi e lentamente le mani si prendono, si staccano, ti tormenti le dita. Gli accarezzi quei capelli neri, lisci e profumati come i fiori del Botanico.
Sembra piu' strano del solito, questo momento dell'addio. Ma per fortuna da adulti si sceglie la comprensione, la bellezza dell'attimo, forse a volte la consapevolezza che pero' non arriva mai a rassegnazione.
Vamonos mi querida, le brave ragazze si svegliano presto il lunedi mattina. Solo l'ultimo abbraccio, un tenero bacio si fanno largo in mezzo al rumore, davanti la pompa di benzina: e per un attimo tutto tace, tutto e' sospeso.E neanche la sento quando dice l'indirizzo al tassista.
Mi rimane in testa il suo fugace sguardo attraverso il vetro, la tipica mossa un po' nervosetta di lisciarsi i capelli e quel sorriso gentile, forse misto a malinconia ma che in fondo mi dice che e' stata bene.
Cuidade mi dulce Paisa, allegra compagna di Medellin.
Io in un paio di giorni sistemo tutto, m'organizzo e me ne vado. Adesso mi serve il mare. Adios Medellin. Y gracias.
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aurelius01
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Shangri-La |  51-100
21/03/2020 | 10:39

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La mattina mi sveglio presto, pure in Colombia. A Medellin e' un obbligo tanto senno' ti sveglia il casino. A San Joaquin meno, quando stavo proprio sulla 70 di piu', ma fa' piacere e poi ti senti vivo, immerso nella vita quotidiana. E quindi una bella buatta di caffe', frutta, un toast o pan dulce, insomma tipo una cosa dolce, e via colazione preparata a casa. Per questo prendo sempre uno Studio durante i viaggi, specie nelle citta' ovviamente, a meno che non sia un soggiorno meno di 5gg, o laddove non ti serva una cucina. A Medellin app.to d'obbligo ovviamente: poi con quei prezzi nessun dolore se sai dove,come e quando cercare.
Fermo restando il fatto della maggior privacy, indipendenza e appunto magni quando e come te pare, non sei obbligato al via vai dalla reception e cosi via.
Poi el desayuno locale si buono pero' non sono abituato con tutta quella cofana di roba di prima mattina.
Comunque l'imbarazzo della scelta a 3/5000Cop(1.5Euro) trovi ovunque un desayuno fresco e appetitoso. Secondo il posto, o un po' piu' rico sui 7/8000Cop.
Un paio di saluti strada facendo, al gommista, all'ambulante mentre mi prendo qualche sigaretta sfusa o pacchetto da 10, che ho trovato piu' economiche rispetto Praga..Un paio de "No,gracias" a qualche vendedores e siamo arrivati, caccia fuori la Civica.
E via sulla metro; destinazione Parque Arvi con visita del suddetto e scampagnata con mi querida India Paisa che raccolgo a San Antonio, cambiamo linea fino Acevedo e ti guardi tutta la citta' Nord. Da li la figata Colombiana presente anche a Manizales e Pereira,: il Metro Cable; fino a Santo Domingo tratta inserita nel biglietto( Civica) e poi l'altro Cable per il Parque Arvi arrivato alla cifra di 10000Cop, ida e altrettanto vuelta. Un po' caretto anche sentendo i locali ma c'e' l'opzione bus da dentro il parco che ti riporta fino alla Bombona a 3500Cop. Un po' lunghetto perche' passa da dietro a S.Teresa ma comunque sempre un'occasione per due chiacchiere, incontri, idee, vedere panorami, fincas etc. A chi interessa ovviamente.
E gnente, foto di rito, selfie vari, la ragazza col sorriso e la gambetta alzata. Scarpinare tra i boschi, fermarsi per un tinto e una empanada, baci tra le fresche frasche e gran bella visita ad un polmone verde in mezzo la ctta' davvero notevole.
Tutto pulito e organizzato per grill, bidoni riciclaggio, bagni pubblici funzionanti, controllo guardiaparco. Complimenti Medellin.
A proposito: entrata al parco gratuita andando ovunque tra i sentieri. Poi a pagamento solo con guida e sentieri specifici e solo al raggiungimento di un gruppo. Quindi aldila' del trasporto altra occasione, per i cittadini e eventualmente turisti, di usufruire di un bene gratuitamente. Come la piscina, bici, etc. Complimenti.
De regreso a casa, belli stanchi morti, gelatino dall'Italo-Colombiana e qualche schifezzuola de Exito para llevar en casa. Cose strane in TV, risultati di calcio come non ci fosse un domani. Poi a casa, che d'infrasettimanale con le bimbe brave non si scherza: alle 21 a letto. Ciao mi corazon, hasta pronto.
E io mi rigiro e m'addormento con il suono della voce de Mentana dal tablet, e le notizie dall'EU. E comincio a preoccuparmi, davvero.
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aurelius01
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Shangri-La |  51-100
20/03/2020 | 18:19

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ATTENZIONE: POST AD ALTO CONTENUTO CULTURALE. PUO' INDURRE SONNOLENZA. SE NE SCONSIGLIA LA LETTURA ALL'ITAGLIOTA MEDIO

Ebbene si, solo per finissimi estimatori delle gordas. Di Botero ovviamente. Non serve molto, sui 15000Cop e metro a San Antonio. Vi troverete a Piazza Botero, e non vi potete sbagliare. Da una parte la Cattedrale, da visitare ovviamente fino alla Cupola; di fronte il Museo Botero, e esposizioni d'Arte Varia.
Poi se magna e se beve nei dintorni, arrivate alla Bombona e suo mercato come ripeto. Sempre e solo per finissimi intenditori.

Poi verso sera levate le tende, senno' ce trovate le gordas ma quelle vere: se siete fortunati so' pure tossiche. E tutta la marcia umanita' che la miseria produce.
Io invece aspetto Xia a casa e ce ne andiamo a mangiar cazuela de marisco in giro, musichetta de sottofondo e sempre tante risa e baci e abbracci.
Bello anche il movimento su La33 e verso il Primo Parco Laureles; gia' piu' Gringos, robetta un po' hipster/millenial/digital nomad style; e tutto un po' troppo correct, come i prezzi ovviamente. Ma se po' fa'.
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aurelius01
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Shangri-La |  51-100
20/03/2020 | 17:46

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Bene Ssiori, dicevamo Medellin. Tutti ne parlano, pure troppo; i Gringos stanno facendo un po' demmmerda su web e su al Poblado, ma se la tengano pure Gringolandia. A me nun me serve.
Anzi fanno bene a fargli pagare 1000 bucks uno studio e 20Euri un cocktail e pure la fregna je la impacchettano co' l'oro de li zingari. E fanno bene.
Ma ovviamente ognuno se la vive come vuole.

Debbo dire che sono stato 12gg, e forse troppi in centro citta', almeno per me; classico traffico e casino Latino che fa' anche piacere, pero' se ci vivi tutto l'anno in mezzo ar casino hai voglia di relax: ma arrivera' pure quello.
E poi ci sono molte cose da vedere e fare in citta' e appena fuori. Purtroppo non ho potuto fare tutto specie fuori citta', sia per gli spostamenti, l'amica che ho incontrato non aveva sempre le giornate intere libere, e poi io mi sono pure un po' descansado per bene a palle all'aria.
Ma bene cosi.
Medellin offre pure cose che molti non conoscono, per passare il tempo e conoscere,un po', una citta'.
Al centro sportivo di Estadio la piscina gratis un'ora al giorno: che fai, 'nce vai?
La bici agggratise, nun te ce segni e scorazzi in giro per Laureles, tutta La70, vai all'Unicentro per rinfrescarti un po' e compra' qualcosa? Ovvio.
E cosi passano le giornate. In metro al Centro, San Antonio, Piazza Botero, mercato incasinatissimo della Bombona, con spettacolo assicurato ed applausi a scena aperta, que chevere!!!
E poi metro e tram con le belle studentessine, le signore co la spesa del Mayorista. E chi me piglia pe' Argentino, chi pe' Spagnolo, ma forse sei Franzoso...aho ma so' Romano, c'avemo er Papa e pure er Coliseo!!!
Ma debbo dire che subito c'azzeccavano: Italiano!
E allora giu' pacche sulle spalle, segni de la croce, semo come cuggini. Er pallone e Cuadrado e Montoya...aho te ricordi Asprilla e Valderrama? E poi nipoti e fratelli e sorelle sposate che stanno in Italia...e compagnia cantando tra offerte di tinto(daje...) empanadas calda dar biroccino a fianco; sguardi e sorrisi delle giovanette e linguacce comiche dalle signorotte obese sedute sugli sgabelli, sguardi navigati e tristi.
Umili e scafati, timidi e sfacciati come i culi che si portano appresso. Omini de panza facenti funzione di capo zona locale, sparsi un po' ovunque: sempre er pane devono porta' a casa a fine giornata. Amen..
E tant'e' Ssiori, chi cerca trova: io il tesoro mio l'ho gia' messo al sicuro. Tra i quattro vermi che mi girano nella testa, c'e' ancora posto.
Partitella di pallone da guardare a Estadio di domenica, un casino di gente a fare sport e culi a libero sguardo.
E poi arriva Xiomara( no, non e' un nome di fantasia). Dire che e' il classico tipo Colombiano Paisa sembra superfluo: capello liscio stirato cor ferro fino a meta' culo, occhio da India, viso ovale e zigomo alto. Occhio nero come quello delle Sarde de Orgosolo. Curve sportive, tonica de chiappa ma davvero tosta, seno 2^ normale. sull' 1,70 scarso, 34 anni. Gran bei denti e sorriso, davvero.
Vabbe', in breve mi fa' compagnia 6 dei 12gg: due venerdi e sabato e due infrasettimanali, come all'Uff.Anagrafe!
Impiegata customer care/vendite online( io sempre becco una de queste...mah), poi negocio di famiglia di qualche non meglio precisata robba da magna, o non ho capito io.
Er solito par de regazzini a carico. AMEN.

Si balla bene su La70, se magna tanto e forse troppo, pero' nun se spenne 'ncazzo. Che all'inizio tutti sti fogli da 50000Cop te sembrano chissa' che...e invece hai speso 20Euro per tutta la serata!
Ma non per quanto spendi, ma proprio perche' comunque ti permetti di fare tutto e divertirti in bei posti tranqui e non sanguini, ecco.
Poi sempre spesa per casa, una notte, l'unica che si e' fermata a dormire, anche cena a casa.
Carulla caro arrabbiato e poi manco tutto sto' chissache; Exito ok, anche D1 pero' bassa qualita', proprio in emergenza.
Trovata gelateria piccolina di una colombiana sposata/divorziata con Italiano, e parla bene. Un paio di ristoratori ormai un po' cotti, e tutto il solito circo Barnum che uno s'aspetta. Listo.

Che dire? Beh certo e' bello andarsene in giro per Medellin con un'anfitriona Paisa.
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aurelius01
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Shangri-La |  51-100
20/03/2020 | 11:45

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Adesso pero' la cosa si fa' seria, ditelo cazzo! 5/6h the Bus, anche se comodo, non sono mica uno scherzo.
Arrivo Medellin, dagli tempo; lavori sulla strada e lunghi stop, l'autista che si crede Senna, vecchie che strillano al telefono pensando che se sente mejo. E l'agognata sosta per la solita scureggia stavolta con pisciata, fatte un succo de mora e un tinto insieme a due sigarette e si riparte.
E ancora polvere e curve, fiumi impetuosi che delineano la strada e t'inseguono dandoti l'impressione d'essere su un guscio di noce e navigarne l'onde. E le vallate di caffe', le montagne con le palme: il verde intenso, come gli smeraldi che nascondono.
So' arrivato, Medellin.
L'impatto e' forte, venendo dal caldo ma fresco del Eje Cafetero, dallo scombussolamento del viaggio in bus. Taxi e traffico, sudore e umidita': annamo a la70 Senor, gracias. Con gusto: questa risposta che sara' formale ma tan dulce, mi piace; e' semplice, onesta.
E mi piace come parlano i Paisa, il movimento della citta', il solito allegro cazzeggio di una grande citta' Latina.

Parentesi: generalmente in Colombia si spende poco facendo tutto cio' che vuoi, se non sei coglione. O se non ti rimetti, ripeto, a fare le stronzate o pretendere di fare l'Europeo per cui paghi come a Parigi delle cose che poi alla fine non ne sono al livello.
Gringolandia evitata sempre, per tutto il viaggio. Sia come alloggio, mangiare, girare, movida.
Senza giudicare, io faccio cosi e mi piace.
Poi ripeto, la mia vacanza prevede fondamentalmente natura e relax, e se scappa qualche figa e storia interessante da ricordare.Chiusa Parentesi

Quindi vita locale, risto locali e tutto cio' che comporta.
Sbatto quindi la borsa di nuovo, in uno studio nuovo e moderno a San Joaquin, praticamente di fronte la UPB, davanti risto Mondongo's su la70. Perfetto. Poi 4gg proprio su La70 all'Exito, sempre studio moderno della Duena.
Risto e bar e movida, Exito e supermercati, C/C Unicentro a 3mins, la Metro Estadio a 5mins de lento cammino. Perfetto, er posto mio. 17euro al di, Airbnb e nessun dolore. Acqua calda, A/C e SatTV; cucina attrezzata di tutto, alla grande. Seguro la voy a pasar bien!

Doccia, mango gentilmente offerto dalla Duena e tinto...daje. Cambio d'abito e via subito a fare la tessera Civica della Metro, obbligatoria ed utile, specie per soggiorni sopra la settimana e se decidete di girare la citta', ovviamente. Se state confinati a Gringoland e uscite solo alle 22 come i topi pe' ruspa' ner monnezzaro de le troie e butta' fogli da 50000Cop come coriandoli, claro la Civica non vi serve. Pace e Bene.
Insomma esploro La70 ovviamente; bella, tipica zona rosa locale come piace a me. Vita di tutti i giorni, strilloni, ambulanti e traffico, luci, colori e musica. Listo.
Mi fermo 12gg, e comincio a conoscere posti, facce e persone. Me ne andro' che ormai me conoscevano tutti, e daje a saluta' persone lungo la starada, fermati a chiacchierare, chiedere, capire, conoscere.
Ragazze molte, dalle obese alle Calimere culone, passando alle lavatrici di 1mt e basta. Alle gran fighe, le coattone, ladre e mignotte. Si certo...anche le modelline e studentesse passavano.
E molte impiegate, commesse e parrucchiere, infermiere e cameriere, signorine d'ufficio dallo sbuffo facile.
Il solito come sempre, come dappertutto. La strada, giorno e pomeriggio e prima sera, il campo mio. Ma anche qui mi aspettava una novia, o qualcosa del genere.
Non scendo in particolari, ne mettero' foto: proprio evito eventuali polemiche, a prescindere. Poi de sto' periodo, figuriamoci che fantasia!

Ognuno la compagnia se la busca come e dove crede, ci sono infinite possibilita'. Secondo tempo, voglia, soldi, attitudini e fantasia. Anche culo, ovviamente.
Io dico solo che "er freeeeee" possibilissimo, con Spagnolo ovviamente e almeno una settimana. Andare in giro per la citta' in luoghi e orari strategici. Ovviamente dovete essere galantuomini...ca va sans dire. Nessun dolore.
O altri con siti d'incontri, o locali,o bordellini piu' o meno degni di nota..
Io non ne faccio una conditio sine qua non, se va organizzo qualche contatto prima e durante il giro; rimorchio stradale organizzato oppure alla ventura e a cio' che ti manda il destino.

Diciamo che i miei li considero ormai dei Travel con contorno di Gnocca!
Fissati due appuntamenti, uno sicuro. E cosi sara'. Poi ci poteva stare pure una commessa, una bella Costena morena di nuovo, conosciuta in metro. Di una Loira gran pezzo de mignottone che mi ha fatto le proposte oscene all'istante non parlo: dico solo che ero stanco, eravamo alla Bombona di tardo pomeriggio e un po' non mi son fidato. Ma comunque stanco morto, declinato.

Ma insomma, si puo' fare tutto, davvero. A me piace, e mi ripaga, il contatto web/Wapp un paio di mesi prima/durante il viaggio e/o incontro casuale/fortuito su strada.
Poi ovviamente essendo in movimento tante cose saltano, loro incasinate o non disponibili per lavoro,famiglia,bebe o altri cazzi e mazzi. Cosi come me, non mi piace essere vincolato o dover passare la vacanza col telefonino in mano a diventa' cretino a chatta' per non concludere un cazzo e perder tempo.
Quindi preparato gia' con contatti sicuri ed incontri, o quello che manda il destino durante il cammino.
E che l'eterna primavera sia con tutti noi.
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aurelius01
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Shangri-La |  51-100
19/03/2020 | 19:38

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Dunque dicevamo Manizales. Bene.
Dopo l'attrippata di Bandeja andiamo beatamente in giro per Palermo. Si, il quartiere in zona rosa si chiama cosi. E poi Milan proseguendo. E sulla strada ho passato Viterbo, Umbria...machecazzo, sto' in Colombia o in Italia? Un mistero.
Caffe' in piazza da Juan Valdez, chettelodicoaffa'. Centro commerciale Cable Plaza, gran movimento, foto dal belvedere, chiacchiere e abbracci.
Serata dolce passata in un locale di Milan, mercoledi e nessuno o quasi in giro. Bella Manizales. E il Metro Cable fino a Villa Maria il giorno dopo; e il centro e il caffe' sulla terrazza della Cattedrale. E sempre chiacchiere e abbracci. La mia gentile infermiera si prende cura di me, muy amable.
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Quattro giorni di beate chiacchiere in Castillano, tinto ovunque.
Il centro e la zona Fundadores; e poi il terzo giorno abbracci e sorrisi: e poi baci, dolci baci d'un'infermiera Paisa a Manizales.
L'ultima serata chiama anche la sorella, e andiamo a compartir il tramonto a Chipre sotto il Monumento cittadino. E ancora tutti mangiano e bevono, ridono e la musica imperterrita colonna sonora che mi segue in terra Colombiana.
I tramonti sono tutti uguali, ma acquistano colori diversi a secondo dello stato d'animo di chi li guarda. In fondo, lo stupore e' questo.
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I saluti, la chat su Wapp che ancora mi delizia ste giornate d'asfittica nullafacenza, o d'ozio creativo, non so'.
L'ultimo abbraccio e l'ultimo bacio alla mia splendida infermiera Paisa: sempre con quell'inconfondibile profumo di borotalco.
Ciao Manizales, me ne vado a Medellin.

aurelius01
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Shangri-La |  51-100
19/03/2020 | 18:47

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Chiaramente non ho un cazzo da fare, per questo scrivo. E' forse questa poi la motivazione, o la scusa piu' banale, di tutti coloro che davanti ad un foglio virtuale bianco, ci sbattono dentro quattro parole e un po' di ricordi in croce, nel tentativo di interessare qualcuno, o di nuovo emozionare noi stessi.
O giusto per non far sentir soli i vermi che, un po' tutti, abbiamo nella testa.
Complice 'sta' sciagurata pandemia e la forzata quarantena in quel di Praga, m'e' venuta voglia di riempirlo questo foglio: a mi manera.
Eeh si Ssiori CaVissimi, l'Amore ai tempi del Coronavirus e' complicato, forse annullato. Mi ricorda molto, e chi con me, i primissimi tempi della scoperta del AIDS. Delle pubblicita' del ragazzo con l'alone rosa intorno, delle scenette comiche di lui e lei che fanno all'ammmmmore tutti incellofanati...e cosi via. E poi la paura vera nelle strade, le scuole, nei rapporti giornalieri con chiunque. E i suoi nefasti aspetti sui rapporti sessuali. Ma dopo molto tempo abbiamo capito cosa fare e cosa no, tranquilli; sara' cosi anche pe' st'influenza un po' "particolare".
Vabbe', mettendo da parte il complottismo de' sti filosofi d'accatto che ci martellano h24, Veniamo a noi. A me, alla Colombia: al solito giretto invernale che mi sono organizzato; partito agl'albori delle prime notizie del virus a meta' Gennaio, e rientrato a malapena salvo a casa tra mascherine, aeroporti chiusi e voli cancellati. Del panico, dell'isteria collettiva e degli sguardi tipo "dagli all'untore" e delle diffidenze non ne parlo. Tanto il tempo e' galantuomo, l'unico rimasto forse. A Malpensa inizio Marzo, l'aeroporto vuoto ed il silenzio davano angoscia, piu' dell'uomo stile Chernobyl che mi misuro' la temperatura all'uscita. Racconteremo pure questa ai nipoti davanti al camino. Lacrime di gioia.

ATTENZIONE:
Non me ne frega un cazzo di localetti, modelline, festicciole de tossici e alcolizzati Gringos; non sto qui a discettare come un guardone d'antan sui culetti, le scarpe che portano o le megapippe mentali che leggo ovunque. Scanso come la peste gl'ItaGliani residenti, i lungo corso, gl'Essspertissimi e tutto il simpatico florilegio de cazzari e cazzate che ne consegue.
NON vi troverete info su locali, se Jessica s'e' depilata o quante Modelline Studentesse fanno il pay, l'indypay, il quasi free...Basta, davvero. Io mi faccio la mia vacanza, il mio viaggio, il mio giretto. Qualche contatto, un po' di info e notizie, magari qualche consiglio da chi sta li, serio ed affidabile.
E via.

Entonces, chi sara' interessato a leggere queste semplici righe durante la nullafacenza della quarantena sera' bienvenido. Sino largate.

Praga-Milano(Si, Milano a fine Gennaio/inizio Marzo...) e Milano-Madrid, poi il balzo verso Bogota'. Easyjet prima tratta, poi AirEuropa con biglietto da grande affare a Novembre 420Euro MI-BOG+40Euro A/R Easyjet PRG-MI. 460Euro...Nessun dolore.
Bogota' fa schifo, neanche l'ho calcolata come visita, e avevo anche contatti, ma dispersiva,enorme,trafficata, incasinata. NO per carita'. Pioggia e pure freddo, esticazzi.
Io in vacanza meno gente vedo meglio sto', e cerco sole,mare, natura, un paio di scopate e qualcosa di culturalmente interessante da riportarmi a casa per nostalgie future.
Soprattutto non vado in cerca di repliche, a volte pacchiane, di stili di vita EU/US che aborro. Neanche devo forzarmi a fare quello che non mi piace, che il mainstream virtuale delle puttanate ti impone. Non siamo mica gl'Ammmmmeregani, no?
Fortunatamente, me ne vado portando in giro il mio personaggino libero e leggero, e non fa' danno: anzi, applausi a scena aperta, Ssiori!
Cioe' a me non deve mancare la charla con la vecchia al mercato, magnamme frutta a scatafascio dietro i banconi del mercato, un museo, parlare di caffe' con un infermiera mentre tramonta il sole su Manizales.
Ecco fortunatamente, ho fatto tutto questo, e molto altro ancora.

Aeroporto El Dorado, SIM Claro Paquete 40.000Cop e vai per un mese tranqui.
Bancomat prima di uscire varie opzioni: provate quale vi funziona meglio. A me BanColombia e Banco de Bogota' sempre negati soldi; Davivienda/BBVA ok ma pochi. Grande sorpresa ScotiaBank e CajaSocial che davano 720.000Cop(200Euro) al netto di cambio e commissione che poi vedendo sul conto si e' rivelata ottimale di soli 3Euro. Al cambio tipo 36,8 a Medellin Unicentro S.Joaquin, dovendo cambiare un biglietto da 200, il Cop stava tipo 37.0. Adesso arrivato a 45 e passa!!! Jajaja
Quindi Bogota' una notte, giusto per sbattere la capoccia su un cuscino in attesa del volo per Armenia. Entriamo nel Eje Cafetero da una delle porte principali.
Cittadina graziosa, ancora un po' rimbambito dal viaggio mi accollasso in Hostal fino al giorno dopo. Bellino, in stile coloniale e zona Nord, vicino C/C Portal del Quindio. Zona consigliata.
Frikkettone Tedesche e Francesi, una negrita Costena alla reception che levati. Mangiata qualche monnezza fritta e cerveza muy fria, ovviamente.
Non sono da camerone interculturale a scureggia libera, quindi stanza con bagno singolo, 11Euro. Mi guardavano come fossi Onassis, perche'??? Poi li vedevi tutto il giorno sbattuti sul divano a dire stronzate, smanettare coi laptop da 2000Euro e cagarsi sotto per fare 200mt per girare la zona.
A me sti cazzo de finti hipster mi stanno sui coglioni. Figlietti de papa' finti buonisti, zozzi che nun se laveno, vanno in panico senza telefonino e carta de credito(de papa'). Snobbetti e smorfiosi che se la tirano e non sanno neanche spiccicare una parola, affrontare una conversazione, dire qualcosa di sensato...tutta fuffa. Pace e Bene.
Poi te credo che le slavate fidanzatine che se trascinano dietro in ciavatte e pantaloni psichedelici ti fanno gl'occhi dolci, anzi arrapati; ma il tempo e' poco, i giochetti da pischelletto non fanno piu' per me, e quindi le mando gentilmente a cagare anche perche' sono venuto per visitare un paese, mica a senti le paranoie e le frustazioni de quattro Europee rincretinite. Per quello, ho tempo 10 mesi l'anno.
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E invece adesso me ne vado a Salento, Valle di Cocora e poi Filandia. E poi passo una giornata con un contadino in una finca a discettare di caffe', di come viene con la moca Italiana, e con mio grande stupore sapeva che l'Amatriciana prende il nome da un paese vicino Roma, cioe' Amatrice ovviamente. Sto' cazzo de mondo e' proprio diventato troppo piccolo.
E le stazioni dei bus tipiche Latine, e le vecchie, le signore obese coi figli indemoniati. Tutti sempre indefessamente a magna' qualcosa, a sgranocchiar Bakato.
E la Salsa a palla ovunque con gli stili che si mischiano e le parole che sembrano seguire un testo unico anche se ti sposti camminando. E tinto, caffe' come piovesse. Buono, insuperabile, fatto con amore.

L'Amore in Colombia ai tempi del virus.
La felicita' che provo per tutto cio' e' particolare, forse inspiegabile, indescrivibile in poche righe; lo vivi e basta, e non ti serve manco er selfie: te lo porti dentro la testa e ti rimane fisso negl'occhi come un'altra delle tue fotografie, le istantanee della tua vita.
E non ci sara' niente di meglio da fare, in quell'ultimo istante prima di diventare cibo per vermi o pesci.

E a Salento per mercatini in piazza, a cavallo nella Valle di Cocora e scarpinate su colline verdi, come gli smeraldi che nascondono. E le palme altissime che ti fa male il collo a fissarne la cima.
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Poi Filandia coloniale, piccola, rigorosa, le sue Jeep Willy tutte in fila pronte alla foto e all'obolo del Tedesco. Colazioni a 1Euro, pranzi di trota a 5Euro.
Una barista mi ha tenuto compagnia, o forse io a lei, per meta' giornata. Parlando di tutto, di niente; gente allegra Dio l'aiuta, si dice a Roma: forse e' vero. I Colombiani sono interessati ed interessanti, curiosi, furbi, educati, anche forse troppo formali ma e' bellissimo. Disponibili ad aiutarti, parlare, dirti cose e darti indicazioni anche se sbagliate a volte. Ma non ti lasciano senza una risposta, una chiacchiera. Un saluto, un Dios bendiga. E sapessi come serve.
Casinari e casinisti, bugiardi a fin di bene. Duri e teneri, ladri e onesti, arruffoni e rigorosi.
Sempre tutto a passo di Salsa, col cuore che batte Latino. Io so' Latino 100%, e mi sentivo a casa; come non mi sentivo da anni in viaggio, facendo il mio giretto per conoscere un paese, un popolo, le abitudini e il modo di pensare. Como en casa, verdad.
E desayuno sul balcone coloniale, e tinto come se fosse l'ultimo giorno sulla terra dell'ultimo chicco di caffe'. Colazione a Filandia e le sue bariste.
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Vabbe', sul bus di ritorno un'attempata e arzilla signora mi invita a casa, conosce due o tre arie d'Opera e me le accenna sul bus. Declino, peccato: questo e' quello che cerco, ma ero cotto, distrutto, davvero peccato.
E poi mi aspettava un balzo di 2h di buseta per Manizales, e ho detto tutto. E poi la mia amica la'; non volevo che mai succedesse qualcosa, un ritardo, un solito casino Latino imprevisto. No, tutto bene: ti sfondi il culo e vomiti l'anima e dopo 2h e passa da Armenia, sosta a Pereira per scureggiare, bere un tinto e fumarsi una sigaretta, ti sbattono giu' nel piazzale del Terminal bus di Manizales.

E lei sta' li, in sorridente attesa, come da ossessivo messaggio Wapp; come da promessa di Cupido, quest'angioletto che di nuovo ha fatto centro.
35 anni e slanciata, capelli a mezza spalla biondo cenere, seno generoso naturale come il sorriso a 73 denti che m'abbaglia. E dopo tutta la polvere del viaggio, il suo abbraccio ed il profumo dei suoi capelli sono un premio meritato. I suoi baci emozionati una conquista futura: lo sfizio di sentirsi ancora come un nuovo Pizzarro. Qualcosa del genere.
Via a sbattere di nuovo la borsa sportiva in hotel e siamo pronti. Sono pronto per la mia prima Bandeja Paisa, a tavolino con una Paisa 100%...que rico!
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[Continua]

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ElFlaco
Gold
12/03/2020 | 15:58

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Comunque ragazzi, con l’augurio che tutto ciò finisca presto.. se davvero non riuscite a stare senza troie per due settimane significa che avete qualche serio problema..

gliufocus
Gold 36-50
09/03/2020 | 19:27

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Ognuno tira l acqua al suo mulino forse fanno bene. Arriverà il giorno che saremo noi a cacciare chi ci ha girato le spalle. Grazie x l info

alfonse
Gold 36-50
03/03/2020 | 19:13

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Vai al cambio che c'è in avenida princesa isabele di fronte al Marrakesh,cambiano al valore effettivo.

Pieno di traffico una città da 10 milioni di abitanti mi sembra normale.
A cosa ti serve Iliad se vai di wi fi e hai la Sim Brasiliana?

Se il buongiorno si vede dal mattino prevedo una debacle!

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