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Engineer2013

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Commenti

Engineer2013
Silver 36-50
15/11/2018 | 16:07

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@TITANO
Diciamo che fino a sabato la situazione poteva essere migliore. Leggendo in giro su questo sito in altri thread mi sembra che, con tutti i limiti da me evidenziati, il Golden Time resti un posto dove ci si può divertire a basso budget trascorrendo ore liete.
Segnalo, visto che mi ero dimenticato di scriverlo nella rece, che Pia ha un passato professionale al Globe (e si vede, eccome se si vede)

Engineer2013
Silver 36-50
15/11/2018 | 16:02

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@Gnoccatravels said:
@Engineer2013 chapeau!!!
Recensione top!
Grazie per il tuo contributo

Ricevere i complimenti dall'Admin è per me un onore...come sempre ho cercato solo di trasmettere le mie sensazioni. Sono felice di esserci riuscito!

Engineer2013
Silver 36-50
14/11/2018 | 16:39

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@thenewsentry ti ho risposto nella recensione da poco pubblicata

Engineer2013
Silver 36-50
13/11/2018 | 23:30

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Golden Time: nomina sunt consequentia rerum ovvero “sotto il guasto viene l’aggiusto” e la riscossa della terra di Dracula

FKK Golden Time – venerdì/sabato/domenica 9/10/11 novembre 2018 - Recensione di Engineer2013

COSTO INGRESSO: 60 €.

COSTO CAMERA ed EXTRA: 50 € la prima mezz’ora e multipli, 50 € anal, 25 € CIM.

COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 35 € (colazione esclusa) a notte in una struttura a Nettetal. Viaggio aereo con Ryanair (arrivo e ripartenza da Dusseldorf Weeze) per complessivi € 32, compreso di bagaglio a mano in cabina. Prezzi per persona.

RAGAZZE PRESENTI: una quarantina di livello medio-alto, una mezza dozzina di TOP più un paio di Super-TOP. Buono (ma non ottimo) l’assortimento di etnie. Massiccia presenza di indigene oltre che rumene. Almeno cinque intrombabili e un paio davvero inguardabili.

SITO INTERNET LOCALE: http://www.goldentime.de/

9/11/2018: GOLDEN TIME ATTO X° - la décima
Illustri colleghi! Quando terminai la precedente recensione scrissi una frase “E ora? Magari ci tornerò per “la décima” o forse no: è troppo presto per fare programmi.” Rileggendola adesso mi viene da sorridere visto che a meno di tre mesi sono tornato sul luogo del misfatto. In realtà, già a settembre ne avevamo parlato con il mio amico “Antonio” ma mentre lui si era dimostrato recalcitrante all’idea, chi vi scrive era motivato dall’ultima positiva esperienza. Alla fine, approfittando dei prezzi bassi di mamma (stavolta matrigna) Ryanair ho deciso che un week end poteva essere dedicato alla nobile arte dello gnocca-traveller. Ho scelto anche una data storica per la Germania: la caduta del Muro di Berlino!
Come anticipato, ahimé, quello che doveva essere un programma perfetto si è trasformato in una mezza “sola” visto che da arrivare al GT alle ore 15,30 di venerdì ho varcato la soglia d’ingresso alle 18,15: non vi voglio ammorbare con questi dettagli logistici ma in realtà sono importanti per capire l’esito della giornata. Un elemento su tutti: il cambio di timetable (+ 2 ore) unito al ritardo di 40 minuti mi hanno nei fatti impedito di passare almeno un’ora con Tina/Claudia, che poi era anche uno dei motivi che mi avevano spinto a ritornare in loco così presto. Non solo: a quell’ora il locale era davvero un carnaio, con orsi che vagavano raminghi e fanciulle che sembravano il sosia del robottino Duracell (per i più giovani: trattasi di un celebre spot televisivo anni ’80). Il meteo sabato è stato un tantino inclemente sebbene, soprattutto venerdì che era soleggiato, gli altri giorni in linea con la stagione.

Capitolo figa ossia la parte esiziale del racconto del vostro Ingegnere

Docciato e con indosso l’accappatoio, mi dirigo alla reception e chiedo alla cortese addetta se quel giorno fossero presenti Tina e Jolie: la risposta è negativa in entrambi i casi. Ok, quando il gioco si fa duro @Engineer2013 deve assumere i panni del talent scout. Consueto giro di perlustrazione, ritrovo diverse mie “vecchie” conoscenze: Elvira (meno gettonata di quest’estate), Dorina (che mi saluta calorosamente, donna sempre a modo), Magda la polacca (timbrata due anni fa), oltre a una serie di culi (e volti) dejà vu.
A un certo punto l’occhio mi cade su una ragazza molto giovane, quasi sicuramente tedesca (scoprirò poi nativa di Amburgo) e che mi ricorda vagamente Tina: magra, capelli lunghi oltre le spalle, colpi di sole, alta 165 senza tacchi, labbra da liceale. L’avvicino, giro di presentazioni: si chiama Lucy, appena diciotto anni più che reali. Cotanta freschezza va premiata, anche in virtù del fatto che, in genere, teutonico(a) si sposa con affidabile. E così è: in camera bacia tranquillamente, pompino niente male, zero fretta e tanta dedizione al cliente. Premesso che la prima camera assolve essenzialmente alla funzione di svuota-coglioni, la ragazza dimostra di avere un buon potenziale. Parimenti, non mi sentirei di consigliarla per sessioni da un’ora o più poiché sul finire “mostra i fianchi” dandomi l’idea che ha ancora da imparare. Si farà, con il tempo.

LUCY: bellezza 8 (bonus di 0,5 per l’età e l’assenza del bisturi) / partecipazione 7 (fa tutto quello che si deve fare) / fucking expertise 6,5 (deve lavorare sulla tenuta alla distanza, pompino migliorabile)

Aperte le danze, decido di bere una birra (il frigorifero free of charge è sempre tanta roba): la situazione all’interno è ancora più invivibile: accappatoi bianchi dappertutto e ragazze non in numero sufficiente.
Per la seconda camera, decido di optare per una che avevo visto fare parecchie camere ad agosto: la individuo e l’avvicino. Trattasi di Victoria, 31 anni (ma anche 33 secondo me), polacca di Cracovia. Bionda, capelli lunghi sulle spalle mossi, altezza tra 1,60-1,65 senza tacchi. Seno naturale, no tatuaggi, un passato professionale da estetista che le permette di azzeccare in maniera chirurgica la mia età. Visto il sovra-affollamento delle camere, mi devo accontentare del posto a destra che si trova vicino alle docce dell’area wellness. La tranquillità non è assicurata, ma sempre meglio del cinema. La signora mantiene tutte le aspettative: gentile, sa bene cosa fare e come farlo. Pompino salivato, 69 godurioso, le canoniche tre posizioni abbastanza partecipate. Nel complesso soddisfacente, con l’unico neo che (come per Lucy) non mi sento di consigliarla per sessioni lunghe.

VICTORIA: bellezza 7 (il prototipo della MILF) / partecipazione 8 (buona ma non ottima) / fucking expertise 8,5 (è navigata del mestiere e si vede)

Dopo le prime due sessioni, entrambe di mezz’ora, non posso affermare di essere insoddisfatto ma nemmeno esaltato. Delle ragazze presenti nessuna m’intriga, eppure ho tanta voglia di scopare. Mangio un boccone per cercare di riordinare le idee. Il locale è sempre molto pieno e presumo ci sia tanto da aspettare per le camere. Presunzione che l’indomani diverrà certezza, sic!
A un certo punto, ho un’epifania: ricordando che l’ultima camera di agosto la feci con Tessa e che mi era rimasto il desiderio di un cim, quando la rivedo non posso che fare 2+2 e avvicinarmi. Lei si sorprende che ricordi il suo nome nonché l’abbigliamento indossato quando la timbrai: ovviamente, come quasi sempre accade in questi posti, lei si ricorda perfettamente di me. La memoria elefantiaca di codeste meretrici potrebbe essere l’argomento di una puntata monotematica di SuperQuark!
Saltiamo i convenevoli e andiamo in camera: qui mi riscatto, finalmente, per tutte le fregature che Ryanair mi ha tirato e l’andamento delle sessioni tromberecce (e non solo di quelle…) ha un’impennata verticale. La signorina è una vera bomba, con una connaturata attitudine per il PSE: pompino con sputo, labbra con brevetto “salva-sborra” certificato UNI EN ISO 9001, fk a volontà, diverse posizioni senza mai accusare segni di stanchezza. Una camera come piace a me (e a lui in basso) insomma: tanto premesso, l’ora con lei è quasi una tappa obbligata oltre che soddisfacente. Ciliegina sulla torta, un cim dove Tessa continua a leccare e succhiare senza battere ciglio dopo la mia liberatoria venuta. Mi sento di consigliarla per sessioni di almeno un’ora con cim annesso.

TESSA: bellezza 7,5 (malus di 0,5 per i troppi tatuaggi) / partecipazione 9 (ci mette impegno e passione) / fucking expertise 9,5 (100% PSE e cim da manuale della perfetta pornostar).

Per oggi può bastare. Preferisco “mantenere l’appetito” (Antonio dixit) per i due giorni seguenti che mi aspettano. Circa le fanciulle conosciute oggi ma non timbrate segnalo:
• Pia, tedesca bionda con t-shirt bianca a forma di top degli AC-DC: conosciuta nell’area ristoro, mi fa un’ottima impressione tanto da darle appuntamento per il giorno seguente
• Marlene, moldava castana che non troverò più i giorni seguenti
• Sonia, tedesca milf abbastanza volgarotta e in carne: è lei a proporsi in maniera irruenta facendo crollare all’istante la mia libido
• Lena, raffinata bulgara di Plovdiv: mi approccia mentre mi sto rilassando sui materassi del cinema e mi dice “immagino tu voglia riposarti, chiamami pure dopo se ti va”. Rimango colpito dal suo garbo e le chiedo se è presente l’indomani: mi risponde di sì, ma purtroppo non riuscirò più a trovarla.
Alle ore 1,30 guadagno stancamente l’uscita del locale: necessito di riposare un po’ per affrontare al meglio la giornata di sabato.

10/11/2018: GOLDEN TIME ATTO XI°
Memore della giornata precedente, alle 11 sono già lì. Il tempo fuori non è un granché ma dentro il clima è quello ideale: musica soft, volti rilassati, zero odore di fumo, ragazze in numero maggiore rispetto a noi punter. Se dovessi pensare a uno spot del GT, questo potrebbe essere quello ideale. Indossata l’uniforme di ordinanza intravedo da lontano Pia. Ogni promessa è debito: sono sì un puttaniere ma pur sempre un gentleman. Prima però decido di mettere sotto i denti qualcosa e in perfetto deutsche-style mi faccio preparare un piatto di uova strapazzate con bacon e formaggio: davvero buone, niente da dire. Una volta terminato, mi accorgo che Pia è stata già opzionata da un collega. Poco male, in genere le scopate “a freddo” non sono mai realmente soddisfacenti né per gli uomini né per le donne.
Alle 12 circa finalmente la intercetto: sorridendomi mi domanda “Are you ready for me?” “Yes sure, my darling!”. Nata 30 anni orsono, fisicamente può essere considerata la bella copia -ossia con 10 chili in meno- di Wanda Nara: un culo tornito e sodo, bel sorriso, pelle chiara e liscia tipica della stirpe germanica, dolce ma di carattere, ha un tatuaggio sulla scapola sinistra con una frase in tedesco che significa “oltre le mie spalle” e un altro con dei fiori sulla caviglia sinistra. Zero silicone, arriva da Mannheim.
In camera si pone in modo GFE ma non passivo (a differenza di Florentina, di cui parlerò a breve): le piace il sesso non violento e apprezza molto le stimolazioni delle varie zone erogene tipiche femminili. Ottimo bbj, 69 prolungato, contrazioni vaginali di piacere genuine. Le posizioni sono le classiche seppure con delle variazioni sul tema: verso la fine, opportunamente stimolata da chi vi scrive, fa emergere la sua parte PSE che rappresenta la giusta chiosa a un’ora di trombo ad alti livelli. Trattasi della mia prima scoperta di quattro. Consigliatissima, non esitate a farci un’ora se vi stuzzica così come ha fatto nel mio caso.

PIA: bellezza 8,5 (bonus di 0,5 per la mancanza di silicone) / partecipazione 9,5 (bravissima nella parte della fidanzatina) / fucking expertise 8,5 (malus di 0,5 perché non fa cim).

Dopo oltre un’ora trascorsa assieme alla fräulen, ampiamente soddisfatto, raggiungiamo gli spogliatoi per il pagamento del meritato obolo: non chiede nulla per l’extra-time e prima di andare via mi limona davanti a tutti: brava Pia, così si fa con il cliente!
Altra doccia, mi faccio una sauna per rilassarmi e mi concedo una più che discreta soup di verdure insieme a una birra: ora le cose stanno iniziando a girare come dico io!
Segnalo che alle 15 il locale sembra molto diverso da quello della mattina: il numero di avventori è cresciuto significativamente, seppure il picco debba ancora arrivare.
Piccola digressione: per mantenere alta la libido, cerco sempre di alternare una bionda e una mora per le scopate negli fkk. Per questo motivo, stabilisco che la prossima fanciulla che porterò in camera sarà una mora. Il mio occhio, oltre al mio pisello, viene colpito da una stangona che sembra essere di nazionalità greca. Mi avvicino, consueto baciamano di presentazione: lei si chiama Gloria (il suo vero nome è Maria), rumena di Costanza, mora, 26 anni dichiarati (ma anche 28 secondo me), pelle scura alta quasi 1,75 mt., un tatuaggio speculare sulle natiche e un altro sul dorso del piede destro. Appena arrivati in camera mi chiede se può andare a prendere le sigarette specificando che questo tempo lo recuperiamo (bonus), acconsento. Al suo ritorno iniziamo un petting prima accennato e poi sempre più lussurioso: mi dà l’idea di essere un diesel vecchio tipo. Il paragone è calzante e alla fine capirete il perché: nel 69 non si tira indietro nel perlustrare ogni minima parte dello scroto. Il ritmo è cambiato e si vede: apprezza il daty che pratico avidamente cercando di aspirare tutti i suoi più che buoni umori. Il diesel pigro di cui sopra è -finalmente- entrato in temperatura: la sessione procede senza sosta alternando posizioni varie senza soluzione di continuità. Lei non accenna ad alcun segno di stanchezza, pronuncia una serie inenarrabile di porcate in italiano (il suo ex è siciliano). Partendo da una pecorina la faccio adagiare sul letto e le immobilizzo le mani: inizio a stantuffarla per svariati minuti con la mia consueta vis e lei apprezza non poco. Da lì il passaggio alla posizione “del cucchiaio” è breve: oramai la sintonia è totale. Decido che con lei ho il dovere “morale” di concludere con un cim. A mia domanda, risponde che è possibile dietro il pagamento di un extra. Consentitemi un inciso: nessuna delle fanciulle mi ha chiesto oltre i canonici 25 euri per tale extra (qui l’impronta del management di vede tutta); per mia scelta, ho sempre arrotondato a 30 tranne in un caso dove la mancia è stata un po’ più generosa. Proseguendo: quasi sul finire dell’ora, bagnati entrambi di sudore come spugne, arriva la degna conclusione di questa camera. Lei ha delle labbra carnose che le facilitano il compito: zero uso di mani e denti non pervenuti. Esplodo nella sua bocca urlando come un coyote in calore. Alla fine mi dice “io sono la tua Lamborghini e tu il mio Ferrari”. Well done Gloria/Maria!

GLORIA: bellezza 8 (bonus di 0,5 per la mancanza di silicone) / partecipazione 8,5 (parte lenta ma poi si riprende egregiamente) / fucking expertise 9 (decisamente a suo agio nell’arte del meretricio).

Saldato il dovuto con Gloria mi accorgo che sono le 16,45 circa. A questo punto realizzo ciò che mai avrei voluto realizzare: il locale è diventato invivibile! Le sedie e i divanetti del bar non sono sufficienti per contenere la marea di accappatoi bianchi presenti in sala. Le ragazze fumano e camminano nervose da una parte all’altra. Il tempo fuori non aiuta poiché, giustamente, tutti vogliono stare al calduccio.
In questa valle di lacrime, decido di applicare una tecnica zen di rilassamento: un tè caldo che mi sorseggio sui divani all’esterno appena si esce, avendo cura di coprirmi tipo mummia con una delle coperte rosse a disposizione. Nel complesso l’esperimento riesce: mi lascio alle spalle le rotture di coglioni della vita di tutti i giorni e vedo il sole lentamente spegnersi all’orizzonte. Dopo questa pausa ristoratrice, rientrando noto che la situazione va sempre di più peggiorando. La sala è piena di ragazze scazzate e colleghi che vorrebbero scopare me che non possono data la situazione deficitaria di stanze. Perfino il cinema porno è al completo. Nelle conclusioni esporrò il mio pensiero al riguardo: per il resto, cerco di non farmi scoraggiare e mi dedico ad attività extra-trombo. Del resto sono qui per rilassarmi non per innervosirmi. Nell’ordine: sauna, jacuzzi (o come dicono le ragazze “Giacuzzi” ) e una cena sempre all’altezza delle aspettative. Nel mentre che giro per il locale, arrivato all’ingresso, mi gusto una scena che poi mi tornerà utile: la receptionist chiama una delle ragazze per fare da guida a degli asiatici che non sono mai stati nel locale. Il suo nome è Florentina: mi tornano in mente gli scritti degli esimi colleghi, che con l’occasione saluto, @iiebeeffe e @wawowiwowa. Senza fretta, decido che prima della fine della serata la fanciulla sarà sottoposta a una “prova su strada”. Per farvi capire la situazione delle stanze di sabato sera al GT vi racconto la mia -neanche così negativa sentendo in giro- esperienza: la fanciulla in questione l’ho intercettata alle ore 22,10 circa chiedendole se fosse libera: mi risponde di sì e va a sincerarsi per le chiavi. Torna e, laconica, mi dice che c’è da aspettare almeno dieci minuti. Vabbè, nel frattempo ci beviamo qualcosa seduti sui divanetti ma è inutile nascondere (anche perché me lo dirà apertamente) che questa situazione la innervosisce non poco. Del resto loro sono lì per lavorare e un ingranaggio inceppato come questo certo non aiuta. Alla fine i minuti di attesa saranno trenta ma, sentendo e leggendo su questo forum, non posso che ritenermi fortunato. Circa Florentina, mi sento di confermare in toto quanto già scritto dagli altri colleghi: posso solo aggiungere che una maggiore empatia durante il social non guasterebbe. In sala ha un atteggiamento ai limiti del distaccato ma è solo apparenza nel senso che poi dimostra tanta dedizione al cliente. Nel trombo ha un carattere sottomesso e forse pecca un po’ d’iniziativa ma, come è stato giustamente scritto, è ancora un po’ acerba non tanto in termini di età (Tina è sua coetanea, ndr) quanto piuttosto dal punto di vista lavorativo. Di estremamente positivo c’è la pazienza dimostrata in camera (era l’ultima della serata e la stanchezza iniziava a farsi sentire: sono venuto allo scadere della mezz’ora). Dopo il fucking time, zero fretta e anzi spazio ai racconti personali (che ovviamente non divulgherò): scopro che è del segno dell’acquario e che spesso i clienti scambiano il suo nome per “Valentina” facendola incazzare non poco. Non la consiglieri per sessioni lunghe, atteso il limite di cui sopra (my2cents, of course!).

FLORENTINA: bellezza 9,5 (bonus di 1 per le enormi tette naturali e il culo davvero perfetto) / partecipazione 8,5 (bonus di 0,5 per la pazienza dimostrata in camera) / fucking expertise 7,5 (paga il suo essere acerba e lo scarso spirito d’iniziativa).

Terminata la mezz’ora standard alle ore 23,10 circa mi rilasso un po’ sulla sdraio che si trova vicino alla vasca idromassaggio. Devo essermi addormentato visto che quando riapro gli occhi è mezzanotte passata. Le mie intenzioni di fare chiusura oggi vanno a farsi fottere (e mai espressione in questo contesto credo sia più indicata): anche se trovassi una fanciulla che mi attira, l’idea di attendere tanto per la camera mi smonta tutta la libido residua. Non vi nascondo il mio disappunto per quanto accaduto a proposito della camera. Così decido, intorno a mezzanotte e mezza, di levare le tende. Prima del commiato intercetto nei corridoi Pia che mi bacia, mi abbraccia e inizia a strusciarsi addosso: la voglia di trombarmela a sangue è tanta ma in una frazione di secondo razionalizzo di non essere fisicamente in grado di gustarmi a pieno una nuova sessione con questo bel bocconcino. Le prometto allora che domani, come oggi del resto, la prima sarà lei. Segnalo infine il compleanno di una delle ragazze (rumena, credo, poiché seduta allo stesso tavolo con altre ragazze della stessa etnia): loro si fanno portare dello spumante/champagne e danno vita a un chiassoso trenino con tanto di urla sguaiate sotto lo sguardo attonito di colleghe più assennate di loro.
Tra le conoscenze di oggi segnalo:
• Mara, bionda rumena al confine con la Moldavia
• Gia, tedesca super tatuata e labbra a canotto
• Mariana, rumena, si rifiuta di dirmi la città(?), no fk
• Sandra, bionda, rumena
11/11/2018: GOLDEN TIME ATTO XII°

I latini, popolo che aveva capito tutto della vita, dicevano dulcis in fundo. In effetti dei tre giorni trascorsi all’interno del club quella di oggi è stata la giornata più propizia.
Nell’ordine: arrivo alle 11 in punto e parcheggio affianco alla porta d’ingresso del GT. Parafrasando l’adagio popolare: “auto e bottega” 
Dopo la consueta doccia di ordinanza, noto una quiete quasi insolita per questo posto specie se confrontata al bordello (in senso figurato e non) di ieri.
Per oggi le -ottime- uova strapazzate possono aspettare: ho più voglia della fica di Pia. La incontro vicino al cinema con una mise da troione da corsa: completo a rete sopra e sotto dal quale fuoriescono i suoi floridi capezzoli e stivaletto di pelle nero stile BDSM a cui manca solo un frustino per completare l’opera. Mi chiede “do you have time for me now?” “Absolutely my darling, I’m here just for you. Let’s go!”
Vista l’ora sceglie una stanza all’interno molto grande e a cui sono particolarmente legato: la numero 2, quella vicino al disimpegno sulla destra prima di uscire e da dove le ragazze prendono le lenzuola. In quella stanza si consumò l’ultima mia camera con Jolie lo scorso agosto. Tempus fugit…
La sessione è ancora migliore di quella del giorno precedente: un petting lussurioso, un 69 infinito con tanto di sua copiosa venuta, il mio attrezzo duro come un pezzo di marmo, lei sa davvero farmi eccitare. A seguire un repertorio di posizioni degne di nota. Poi, a un certo punto, mi fa una proposta “che non posso rifiutare” (Vito Andolini ne “Il Padrino parte II” docet): provare il suo lato b. Premesso che non impazzisco per l’anal, i suoi argomenti sono tali e tanti che non so resistere. Cremina lubrificante e, a pecora, la inizio a trapanare: dapprima lentamente, poi quando vedo che il suo pertugio è sufficientemente allargato e ricettivo imprimo un ritmo più sostenuto all’attività di trivellamento. Lei dimostra di apprezzare e la cosa mi eccita ancora di più: decido che non le verrò nel culo ma nella fica, stante il suo diniego categorico al cim: cambio gomma in 7 secondi netti e via di mission dove, a seguito di una ventina di colpi ben assestati, vengo felice urlando il suo nome. PRIMA DI USCIRE MI FA UN DISCORSO CHE ANDREBBE INCISO A CARATTERI CUBITALI E CONSEGNATO A TUTTE LE RAGAZZE CHE DECIDONO DI INIZIARE IL MESTIERE PIÙ ANTICO DEL MONDO. Tradotto dal suo inglese “se in camera io offro un buon servizio e lo rendo felice, il cliente ritornerà da me. Non importa se tra un giorno, un mese, un anno: io sono certa che mi cercherà ancora. E io sarò qui per lui”. Touché Pia, questo pensiero -apparentemente scontato- vale più di mille stronzate scritte sui forum. Ragionassero tutte come te, gli fkk sarebbero pieni di maschi in fila per entrare che neanche al lancio del nuovo modello di iPhone.
Anche oggi l’ora è già passata e anche oggi non pagherò nulla più se non l’extra per l’anal: la correttezza teutonica non si discute!

PIA: v. sopra, con una speciale menzione per l’anal partecipato

Guardo l’ora: sono le 12,45, è giunto il momento di concedermi il meritato piatto di scrambled eggs previa doccia tonificante. Nel mentre sono intento con le abluzioni del post-coito, alle docce vicino la sauna, faccio un incontro foriero di cose positive e che andrà nella direzione di quanto scritto nel titolo di questa recensione.
Lei si sta insaponando accanto a me, è appena arrivata: ne approfitto per chiederle come si chiama. Trattasi di Flora, 33enne di Bucarest, capelli castano scuri, tette rifatte benissimo, alta quasi 1,70, bel fisico, pelle abbronzata e due tatuaggi: uno sul braccio sinistro e l’altro all’altezza dell’inguine con un animale che scoprirò poi essere un puma. Teniamo da parte questa fanciulla, tornerà utile nel prosieguo del racconto.
A pranzo becco di nuovo Pia che mi invita a farle compagnia per il brunch: non posso che assecondarla felice e tra un boccone e l’altro parliamo di vacanze e altre amenità.
Una volta rifocillato, memore di quanto accaduto sabato, decido che non dovrà passare molto tempo prima della prossima scopata al fine di evitare attese snervanti per le chiavi.
Rientrato in sala, all’imbocco del corridoio ritrovo un mio “vecchio” obiettivo: Kira. Mora, occhi verdi, 30enne di Essen, fisico tonico e slanciato. L’avevo conosciuta ad agosto ma non avevo potuta timbrarla causa over-booking. Sfortunatamente, anche oggi le cose non andranno diversamente: a domanda risponde “ora sono con un cliente due ore. Poi ho un appuntamento già fissato di 6 ORE (si, avete letto bene: 360 minuti!) e dopo vado via. Mi spiace!”. Lascio a voi le considerazioni, le mie le farò nella parte di questa rece relativa alle conclusioni.
Alle 13,15 circa il terzo incontro che imprimerà una svolta decisiva a questa tre giorni in NRW: suona il campanello ed entrano due nuove fanciulle ovviamente in abiti civili. Una è giovane quanto anonima mentre l’altra è un gioiellino che sarebbe irrispettoso per la mia carriera di punter lasciarmi scappare. Ci guardiamo e mi sorride, in una scena che ricorda il mio incontro fortuito con Tina ad agosto (dannata nostalgia canaglia come canta Al Bano).
La lascio preparare ma, purtroppo, un collega è più veloce di me che mi ero distratto un attimo con il telefonino sui divanetti. A tal proposito, una novità rispetto all’ultima volta: le tipe all’ingresso ti chiedono se hai intenzione di utilizzare il cellulare all’interno. In caso di risposta affermativa, ti applicano sulle fotocamere ant./post. degli adesivi verdi di forma circolare. In questo modo si può tranquillamente utilizzare lo smartphone senza rotture di palle (sacrosante, ci mancherebbe) della sicurezza.
Aspetto paziente e una volta esaurita la pratica con il collega la becco di nuovo seduta sugli sgabelli di fronte all’isola bar. Mi appropinquo e da vicino è ancora più carina: baciamano di ordinanza, mi sorride. Si chiama Nila, nata a Colonia (evidentemente questa città deve essere una fucina di talenti femminili scoperecci di primo livello) 26 anni fa da madre tedesca e padre di Ankara: il risultato è qualcosa di straordinario, se vi piacciono le bellezze un po’ esotiche. Alta 1,65 mt. senza tacchi, scarpe non esagerate (es. trampoli), culo sodo, capelli mossi neri sulle spalle, tatuaggio sul braccio sinistro, piercing all’ombelico e al naso. Iniziamo a parlare e mi chiede “are you belgian?”. Scoppio a ridere, lei mi abbraccia e aggiunge che mai avrebbe detto fossi italiano: “you look so different from the italian men” aggiunge. Lì per lì lo prendo come un complimento, ma di questo parlerò nelle conclusioni. Mi presenta anche la sua “compagna di giochi” appena 18enne ma che non è un granché. Ciò che mi fa scattare irrefrenabile la voglia di fruire dei suoi servigi è che lei non lavora stabilmente ma solo quando necessita di qualche soldino extra: in sostanza è una semi-pro! Peraltro, domenica era arrivata all’ora di pranzo per poi andare via alle 19. Non perdo altro tempo, si va. Stanza interna, la numero 1, lei non si stacca da me per tutto il tragitto fino all’ingresso nell’alcova. Quello che succede all’interno ha dell’incredibile: E’ UN’AUTENTICA FURIA, qualcosa di mai visto in un fkk. Sembrava non vedesse un pisello da anni: petting con mezzo metro di lingua in bocca, mani che vanno dappertutto. Le chiedo un facesitting che non si fa ripetere due volte: inizia a dimenarsi rumorosamente simulando una vigorosa scopata. Lì sotto è tutta un lago, tanto che nel trombo non userà alcun gel. Per ricambiare la “cortesia” inizia un bbj degno di una pornostar, con svariate perlustrazioni scrotali: a un certo punto fa sparire nella sua bocca un mio testicolo! Io inizio a non capire più un cazzo, siamo l’uno in preda alle fantasie sessuali dell’altra: la cosa che mi colpisce è la foga che ci mette, instancabile. Iniziamo una smorza e sembra di essere sulle montagne russe: fortuna non era la mia prima camera altrimenti sarei capitolato subito. A seguire una pecorina molto intensa, in cui lei a un certo punto mi ferma e inizia a roteare il suo lato b guardandomi con la faccia da cagna in calore: lo specchio posizionato alla destra del letto fa il resto. Decido di spingere sull’acceleratore mandando il mio contagiri sulla zona rossa: le chiedo di pronunciare qualche “schimpfwort” (parolaccia, ndr) in tedesco e lei tira fuori un frasario degno di una consumata professionista visto che poi alla fine mi tradurrà quanto detto. Si passa alla mission e qui lei cala il jolly: contrazioni vaginali talmente particolari (confesserà poi di non aver mai partorito) da riuscire a espellere l’uccello in un baleno. Le piace molto stringere e rilasciare l’attrezzo e la lascio continuare. Posizione cucchiaio a seguire: nel mentre le chiedo se fa cim e mi risponde di si. Prima del gran finale, tuttavia, una reverse-cow in cui lei non accenna ad alcun segno di stanchezza, anzi aumenta ancora di più il ritmo rischiando di farmi capitolare quando mette le sue mani sulle mie caviglie. Infine, dietro mia richiesta, via il condom e parte nuovamente con un bbj in cui basta poco per farmi capitolare con un urlo che penso avranno sentito fino in paese. Social time finale senza alcuna premura da parte sua di lasciare la stanza: anzi, si offre di andarmi a prendere qualcosa da bere da condividere in camera. Nel mentre sorseggiamo una bevanda, mi accorgo che entrambi grondiamo sudore e il mio respiro appare un po’ affannato causa lo sforzo fisico. Complimenti Nila, sei riuscita dove nemmeno 90 minuti di jogging con me riescono….. Una scoperta interessante, a riprova del fatto che le donne arabe (native od oriunde) hanno una marcia in più a letto: v. in tal senso la mia recensione del Globe a maggio scorso. Consigliatissima per un’ora, a patto di essere in grado di reggere un ritmo così sostenuto. Guardo l’orologio: sono le 15,15 circa e siamo da 70 minuti circa in camera.

NILA: bellezza 8 (bonus di 0,5 per l’assenza del bisturi) / partecipazione 10 e lode (di più non si potrebbe chiedere) / fucking expertise 10 (sa cosa piace a un uomo e quando farlo).

All’atto di versare il sudato (in tutti i sensi) obolo alla fanciulla decido di essere più generoso del solito con la mancia perché, come tutte le cose nella vita, sono convinto del fatto che anche queste prima o poi ti ritornano. Tanto impegno e passione vanno remunerati! Lei è quasi incredula, mi bacia e mi abbraccia forte davanti agli altri colleghi tanto da non volersi più staccare da me.
A questo punto inizia una fase di relax “forzata” visto che il tempo di attesa per la camere è salito vertiginosamente. Come anticipato nel live alle 17,30 almeno 75/80 minuti di attesa che poi faranno sì che alle 18,15 circa la sala principale sia piena di orsi e ragazze in attesa di andare a trombare, con tanti saluti alla libido. Ma tant’è…
Il tempo lo trascorro a chiacchierare amabilmente con Nila che mi stuzzica ripetendomi all’orecchio quanto detto in camera: va a prendere un prosecco e brindiamo al meglio per entrambi.
Quel suo modo di fare mi fa tornare la voglia di lei ma, inesorabile, arriva la sentenza: almeno 80 minuti di attesa. Lei è dispiaciuta, io pure sebbene per motivi diversi dai suoi. Purtroppo alle 19 leverà le tende e la possibilità di sollazzarmi in camera con la signorina rimarrà un qualcosa scritto nel libro dei sogni.
Solo alle 19,30 la situazione camere si normalizza: alle 20,30 circa rivedo Flora libera in sala e decido di rischiare con lei…..BINGO!
Da professionista del meretricio di lungo corso, prende le chiavi di una camera (rectius, casetta) con lo specchio al soffitto. La scelta, i fatti lo confermeranno, è tutt’altro che casuale: baci voluttuosi, anche se mi ha detto che va a simpatia, non si risparmia in nulla. Ha ben tre piercing nelle grandi labbra: le chiedo se senta dolore mentre tromba e la risposta mi lascia basito: “questi che ho messo io vanno bene solo a chi piace scopare”. Cazz… Dopo un po’ di daty, passa alla specialità della casa: il Deepthroat (la “D” non è casuale): mai ricevuto nulla di simile in un fkk! Lo fa sparire completamente in gola senza accennare a difficoltà alcuna: eppure le mie dimensioni sono “maggiorenni”. Sarà come sarà, atteso che la giostra del suo Deepthroat è durata una decina di minuti, ma questi suoi numeri da circo mi fanno talmente eccitare che una volta vestito l’attrezzo riesco a resistere solo per una posizione: lei a smorza candela riesce a variare l’inclinazione del bacino in maniera fantasmagorica al punto da farmi capitolare come se fosse la prima della giornata. Che dire Flora, mi hai dimostrato che nella vita del puttaniere, anche di chi come me appartiene alla vieille garde (cit. @licantropo_teutonico, che saluto con affetto), esistono sempre nuovi mondi da esplorare. Una mezz’ora molto intensa, lei molto corretta, fossi stato più fresco avrei certamente allungato a un’ora. Il secondo (in ordine di tempo) incontro che ha impresso una svolta alla mia domenica al GT. Come riferitomi da lei, è operativa venerdì e domenica. Consigliatissima!

FLORA: bellezza 8 (bonus di 0,5 perché nonostante due gravidanze il fisico è davvero notevole) / partecipazione 9 (è una professionista, nel bene e nel male) / fucking expertise 10 e lode (il suo Deepthroat vale da solo il costo dell’ingresso).

Mi congedo dal Flora, la quale parla benissimo l’idioma italico, che sono le 21 passate. Per oggi penso che possa bastare ma l’idea che l’indomani alla stessa ora sarò immerso nella grigia e incolore routine mi fa cambiare rapidamente idea. Il “problema” è trovare con chi attardarmi. Prima decido di mangiare qualcosa: segnalo che, sebbene sulla carta il ristorare chiuda alle 22, già alle 21,30 trovare qualcosa di caldo non è per nulla semplice.
Mi concedo un altro bagno turco ma l’offerta non soddisfa il mio palato. Tuttavia, a un certo punto sento parlare un collega in italiano con una ragazza bionda che dice di essere anche lei del Bel Paese. Essendo in zona Cesarini decido di tentare l’ultimo azzardo: del resto, audaces fortuna iuvat. Evidentemente deve essere il mio giorno fortunato, visto che alle 22,50 la rivedo vicino ai divanetti all’ingresso vicino alla slot machine. Mi avvicino facendo finta di non sapere che lei parli italiano e vengo scambiato per un tedesco. Ma quando pronuncio il mio nome allora mi sgama e mi dice di essere italiana anche lei. Vista l’ora tarda le chiedo se possiamo andare a parlare sui divanetti: lei sceglie quelli un po’ più appartati, vicino al tavolo dove appoggiano le teglie di pizza (in perfetto stile germanico arriveranno alle 22,30 in punto!). Restiamo a parlare per oltre 10 minuti e io sono completamente succube di questo angelo biondo, nativa della Brianza ma cresciuta tra la Romania e Firenze, 26 primavere -ma ne dimostra qualcuna in meno-, capelli biondi lunghi boccolosi, seno inesistente (unico neo, a voler essere pignoli), tatuaggio all'altezza della scapola destra. Alla fine sono io che le chiedo di andare in stanza specificando di essere davvero provato dalla giornata di oggi e dai giorni precedenti. Lei “accetta la sfida”, vincendola come poi gli esiti della camera dimostreranno. Anche stavolta ci tocca una casetta all’esterno ma il condizionatore all’interno fa il suo dovere. La camera che ne viene fuori rappresenta la quintessenza del GFE: lei è di una dolcezza avulsa da quel mondo lì, ma al tempo stesso dimostra di saperci fare quando si passa oltre. Oltre non aggiungo, preferisco tenermelo per me. Posso solo dire che mi è dispiaciuto tantissimo averla incontrata solo alla fine della mia tre giorni al GT visto che con lei avrei tranquillamente fatto una camera mooolto lunga (90 o più minuti). Anche dopo la mezz’ora, ampiamente sforata, starà con me facendomi compagnia tra il bar e il trespolo dove le ragazze vanno a fumare raccontandomi tanti particolari della sua vita che non rivelerò neppure sotto tortura. Un Angelo, una perla rara lì dentro. Trattatela con i guanti bianchi e sarete ripagati con la stessa moneta. Grazie di esistere Valeria, ti auguro tutto il meglio possibile per il tuo futuro, te lo stra-meriti!

VALERIA: bellezza 9 (malus di 0,5 per il seno non pervenuto) / partecipazione 10 e lode (sembra di stare con la propria metà) / fucking expertise s.v. (quello che abbiamo fatto resta un segreto tra me e lei).

Termino con la mia (nostra) connazionale che sono quasi le 23,40: per oggi basta davvero! Mi attardo nel locale fino alla chiusura e trovo il tempo per salutare Cindy (se siete al GT il 2 dicembre ricordate di farle gli auguri di buon compleanno…) che ovviamente si ricorda perfettamente di me e restiamo a parlare per dieci minuti senza chiedermi di andare in camera o altro.

THE END, titoli di coda

CONCLUSIONI
Schematicamente:
1) Il sabato è davvero la giornata peggiore per andare al GT, a meno che non abbiate già preso accordi il giorno prima con la fanciulla e arriviate alle 11. Dalle 15, prendete il locale come un spa “piccante” se non volete rovinarvi la giornata. Un dubbio mi resta: andando di martedì o di mercoledì siamo sicuri che la line-up sia la stessa del fine settimana?
2) L’attesa per le camere è davvero oltre ogni limite: capisco dieci minuti, ma arrivare ad attendere anche 90 minuti per andare a trombare, sinceramente mi fa passare la tutta la poesia (e la voglia, soprattutto). A tal proposito non capisco perché non possano installare qualche altra casetta all’esterno per cercare di alleviare il deficit di stanze all’interno
3) Nonostante quanto scritto al punto sub 2) ho notato che la proprietà ci tiene in modo maniacale a rendere la permanenza degli ospiti quanto più piacevole e confortevole possibile: pulizia impeccabile, cucina sempre abbondante, cura per i dettagli (ho visto una delle ragazze del bar precipitarsi a cambiare la candela che si era esaurita su di uno dei tavolini). Evidentemente, buon per noi, c’è l’intenzione di mantenere in vita ancora a lungo il GT. Come scritto nel titolo “nomina sunt consequentia rerum” visto che la traduzione significa “tempo dorato” ed è questa sensazione che si prova quando si passa una più giornate lì dentro
4) Capitolo ragazze: se la mia esperienza si fosse fermata alla giornata di sabato, avrei scritto che si era trattato di un week-end scopereccio senza infamia e senza lode. La giornata di domenica, invece, ha avuto il merito di alzare parecchio la media (e non solo quella) della mia ennesima esperienza in NRW. Onestamente, devo riconoscere che la fortuna in tal senso mi ha aiutato ma che non può andare sempre così. Quantomeno bisogna cercare di adottare qualche accorgimento (intervista pre-camera, osservazione sul campo di quante volte è impegnata la ragazza, ecc.) per evitare sessioni poco gratiFICAnti. Mi sono dovuto ricredere, e molto, sulle fanciulle provenienti dalla patria di Dracula: tutte le esperienze sono state positive e scevre da richieste di extra et similia.
5) Capitolo fidanSati/fidelizzati: qui è come discutere sul sesso degli angeli. Mi spiego meglio: la Kira di turno che si tiene per ben 6 ore in camera lo stesso orso non infrange alcun accordo con la direzione che, a sua volta, non può biasimare nulla all’operatrice sessuale in questione. Dal punto di vista della signorina questi sono i clienti migliori che si possano trovare sulla piazza: scopata si e no di un’ora a fronte di 5 ore di chiacchiere a sforzo fisico zero. Tuttavia, ed è probabilmente questo il punto centrale della questione, il management potrebbe/dovrebbe far presente alle fanciulle che un fkk non è un motel a ore e che se vogliono intrattenersi tanto con un cliente non hanno bisogno di venire a lavorare al GT. Ma, come facilmente intuibile, in questo modo rinuncerebbero al gettone d’ingresso pagato sia dalla ragazza che dal cliente. Insomma, il classico cane che si morde la coda. Un’altra cosa che mi ha colpito è stato il numero significativamente alto di habitué: me ne sono accorto da come le ragazze andavano a salutarli appena entrati nell’arena. Questo significa che le tipe preferiscono di gran lunga intrattenersi con loro perché, quasi sicuramente, sono prodighi di mance/regalini. Allora come se ne esce? Per me puntando su ragazze non ancora fidelizzate (e ce ne sono non poche). Qualche nome: Nila la furia, Flora la regina del Deepthroat, Valeria la quintessenza della dolcezza
6) Capitolo italiani al GT: diverse ragazze mi hanno confidato di apprezzare come noi italiani trattiamo loro in camera, meno di come passiamo il resto del tempo all’interno del club. Come dar loro torto: al ristorante ho assistito a una scena a dir poco imbarazzante. Un tipo che doveva far sentire a tutti i commensali il contenuto della sua telefonata incazzandosi con il cellulare, reo a suo dire di non funzionare bene. Oppure commenti, sempre a voce alta, sulle performance delle fanciulle appena quelle passavano loro davanti.

Mi auguro di non avervi annoiato nemmeno stavolta.
Lunga vita al GT, magari da frequentare in altri giorni della settimana diversi dal sabato.

Augen zu und durch
Auf wiedersehen!

Engineer2013
Silver 36-50
12/11/2018 | 15:53

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@io.tu.e.le.rose: ti rispondo nella rece che sto terminando di scrivere...

Engineer2013
Silver 36-50
11/11/2018 | 22:17

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P.s. segnatevi pure questo nome: Flora ovvero la "REGINA DEL DEEPTHROAT"

Engineer2013
Silver 36-50
11/11/2018 | 22:00

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Live dal GT: la situazione si è normalizzata alle 19,30, a patto di essere disposti ad andare a copulare nelle casette all'esterno.

Engineer2013
Silver 36-50
11/11/2018 | 18:12

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Buonasera People!
Live from GT: situazione grottesca a dir poco.
Alle 17,30 75/80 minuti di attesa per la chiave. In questo momento, tante ragazze nella sala grande in attesa della stanza.
Senza parole...

Engineer2013
Silver 36-50
11/11/2018 | 09:43

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@io.tu.e.le.rose purtroppo è l'amara realtà: ieri sera, ultima camera da un'ora con Florentina (acerba ma consigliatissima in termini di GFE) terminata alle 23,15 circa ma una mezz'ora buona di attesa per le chiavi.
A breve rece completa.

p.s.: @iiebeeffe: per pura curiosità, a che ora hai stanzato Tina? Io dalle 18,15 sono rimasto fino a chiusura ma non l'ho mai vista. Purtroppo.

Engineer2013
Silver 36-50
10/11/2018 | 23:40

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@Iiebeeffe complimenti per il contributo e massima stima per essere riuscito a timbrare Tina.
Io sono arrivato alle 18,15 al Golden Time causa Ryanair (ma vaff...) che prima mi ha spostato il volo di due ore e poi ha fatto anche 40 minuti di ritardo. A me, dietro precisa domanda fatta alla reception, mi è stato detto che Tina non era presente. Ovviamente poi scriverò una recensione più dettagliata. In ogni caso confermo quanto scrivi a proposito della invivibilità del locale dopo le 18.

Engineer2013
Silver 36-50
18/10/2018 | 12:38

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@ivan_drago said:
Si e' lei.Castano chiaro di capelli,174 cm+ tacchi.
Ok, avevo immaginato fosse lei anche se non ricordavo l'altro tatuaggio...
Dovrei essere in loco il week.end del 9-11 novembre: per caso ti ha detto se aveva intenzione di prendere ferie in quel periodo? Lei è davvero notevole in termini di performance oltre che molto corretta.
Se tu sei in zona, anche se da quello che scrivi non credo, ci possiamo beccare all'interno.
Saluti

p.s.: sono curioso di leggere il tuo scritto sullo Ying&Yang poiché stavolta avevo intenzione di farci un salto, anche se da come ne parli non invoglia molto

Engineer2013
Silver 36-50
17/10/2018 | 15:25

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@ivan_drago said:
Andiamo in camera,lei tedesca 22 anni,Tina nome lavorativo,Claudia nome vero,un tatuaggio di un leone nella gamba destra ,beh che dire la miglior camera di sempre in un fkk,

Innanzitutto complimenti per la recensione, me la sono letta tutta d'un fiato!
Riguardo Tina/Claudia, per caso ti ricordi se ha un tatuaggio con la scritta "Celine" sul seno destro?
Circa le tue considerazioni le condivido appieno: c'è da dire che quest'estate i fidelizzati erano pochissimi (ferie?) quindi le ragazze erano praticamente tutte disponibili...

Alla prossima!

Engineer2013
Silver 36-50
19/09/2018 | 09:39

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@bagascia said:
X lavoro è difficile che sia lì in quel periodo, se ci vai,ti auguro grandi scopate

Intendevo il week-end del 9/11. Ho un meeting mercoledì e giovedì. Nel caso ci fossi anche tu, scrivimi in pvt: mi farebbe piacere conoscere un esponente autorevole del forum come te.
In ogni caso, farò tesoro del tuo auspicio

Engineer2013
Silver 36-50
18/09/2018 | 22:08

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@bagascia complimenti per il report!
Ai primi di novembre, FORSE, dovrei andare per lavoro da quelle parti (Eindhoven). La tua rece mi tornerà mooolto utile.
Nel caso ci si becca lì, per me sarebbe la prima volta allo Ying&Yang.

Engineer2013
Silver 36-50
16/09/2018 | 23:02

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@peter_69 Congratulazioni, Stakanov al tuo cospetto era un fancazzista...
Grazie per il contributo che mi tornerà utile se riesco a incastrare una visita al Samya appena possibile.

Engineer2013
Silver 36-50
14/09/2018 | 22:59

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Engineer2013
Silver 36-50
14/09/2018 | 17:39

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@kol
Anche io rispetto il tuo punto di vista e per questo motivo non mi sono permesso di contestare quanto tu hai scritto in merito al GT.
Sommessamente, ribadisco che IMHO il GT resta il mio preferito seppure con tutti i limiti anche da me evidenziati.
Tina ha 21 anni (plausibili) e Jolie 20 (altrettanto): mi sembra che siano ben al di sotto della soglia MILF.
Per me Jolie è una Super-TOP, qualcun altro l'ha definita una statua greca: in ogni caso, torno a ripetere, con 50 euro per mezz'ora di trombo non bisogna essere poi così schizzinosi.
L'obiettività cui tu fai riferimento è alquanto aleatoria visto ognuno ha i suoi gusti personali, a maggior ragione quando parli di "scopate sublimi" che negli fkk non si fanno più.
Per amore di verità, il collega @eufrastene78 è rimasto soddisfatto della tecnica trombereccia di Elvira (della quale peraltro non mi sembra di aver scritto sia una top). Come vedi, ognuno ha un suo metro di giudizio e di analisi.
Non ho creato false illusioni in nessuno: siamo persone adulte e ognuno è libero di farsi un'idea.

Con stima,

Engineer2013
Silver 36-50
09/09/2018 | 09:43

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@eufrastene78 Ti ringrazio per i complimenti e sono oltremodo contento (e un pizzico orgoglioso) che il mio contributo ti sia stato utile.
Condivido al 101% la tua lucida analisi circa la suddivisione a metà (in termini di atteggiamento con il cliente e di camere fatte) del locale. Elvira, da te provata con successo, sabato non ha fatto altro che andare e venire dallo spogliatoio: un autentico caterpillar!
Non è la prima volta, come scritto anche in passato, in cui ho osservato girls che durante tutto il giorno non facevano neppure una camera.
Circa Jolie: mi hai fatto tornare una voglia matta di rimettere piede lì dentro! Lei è davvero una Dea, una delle più belle mai incontrate nella mia carriera di punter e con una prestazione in camera da Oscar, anche se mi ha confidato essere esigente ovvero ama concedersi totalmente solo c'è feeling altrimenti fa scattare la modalità "standard room".

Buone trombate!

Engineer2013
Silver 36-50
05/09/2018 | 08:51

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@kol said:

@bagascia said:
Bisogna essere bravi e fortunati a beccare la o le perle del locale,che magari sono poche,e di li farsi una bella chiavata...io sono x fare mezz'ora ciascuna, giusto a aver forze x farmi più fighe possibili...ma leggendo qua e là,molte ragazze iniziano a siglare solo con la ora...io sinceramente,ci farei un ora con la tipa,se nella mezz'ora,mi prende di maledetto,e vedo che è valida

Giusta strategia... ma ora spesso per fare 7 o 8 mezzore ti devi portare in camera le stesse 2 o 3 volte perche' mancano le belle gnocche...
Ma capisco per uno che ci va saltuariamente. Ma quando ci vai spesso (come facevo io) trovarti sempre le duo o tre che erano diventate le tue fidanzatine (solo perche' non ce ne erano altre) cominciava a diventare noioso...

Il fatto che tante facciano sigle solo con un'ora è un fenomeno che, per la mia esperienza (non solo quest'anno), al GT è arrivato in minima parte. Non a caso l'unico missile l'ho preso con una che mi aveva detto sin da subito che fk, 69 e bbj li avrebbe fatti solo con un'ora. In tutti gli altri casi, ho avuto (previa intervista) un servizio "full" anche nella mezz'ora. Sono stato io, dopo qualche minuto, a decidere di prorogare la sessione: oramai -l'esperienza a qualcosa serve- mi bastano cinque minuti di preliminari per capire che piega prenderà la stanza. Da questo punto di vista, il GT resta un club molto corretto a differenza di altri fkk (v. Sharks) dove leggo che addirittura alcune ragazze per mezz'ora neanche muovono il culo dallo sgabello oppure propongo mezz'ora con cim, bbj e fk a 100 euro. Queste cose non mi sono MAI successe al GT ed è uno dei motivi per cui -IMHO- lo ritengo il numero uno in Germania fermo restando il calo della line-up rispetto a quando ci andai per la prima volta.
Concludo, scoprendo l'acqua calda, dicendo che se tu operatrice del meretricio mi tratti in un certo modo, sarò io per primo a voler prolungare o ripetere la sessione con te: è quello che mi è successo con Tina dove, per la prima volta da quando frequento siffatti postriboli, ho voluto fare una sessione da due ore.

Engineer2013
Silver 36-50
04/09/2018 | 11:52

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@neeskens said:
Questo patinato mondo rimane pero' allo stato attuale una delle migliori offerte nel mondo sex-pay. e si deve scegliere se abbandonarlo per dirigersi su altri lidi o continuare a frequentarlo sapendo di trovare difficilmente qualcosa in piu' e comunque vicino a quei ricordi che molti di noi hanno dentro la mente..Nel mio caso affrontavo ogni sortita in questo genere di luoghi come una "missione" e ne sono via via rimasto piu' deluso.. ora quando ci vado la immagino come una gita rilassante e godereccia condita dall'incertezza e la voglia di estrapolare dal piu' faticoso quotidiano immergendomi in quelle dimensione tuttora inimitabile che gli fkk sanno offrire..

Sottoscrivo in pieno, senza "se" e senza "ma".
Parlo della mia recentissima esperienza al Golden Time: una come Jolie (v. rece) potrebbe tranquillamente esercitare a Londra o Dubai chiedendo anche 5 volte quello che chiede al GT. Gli fkk sono un modo -per nostra fortuna- di avere BUON (non ottimo, se non in pochi casi) sesso a prezzi "politici". Per usare un termine economico, fanno da "calmiere" del pay.
Ma, come tutti i fenomeni, non hanno un andamento lineare bensì a sinusoide.
Infine, una domanda provocatoria per il forum e che riprende la tua ineccepibile quanto lungimirante analisi: se, per assurdo, domani dovessero chiudere tutti gli fkk (e solo quelli), siamo sicuri che con le attuali altenative le cose migliorerebbero?

Engineer2013
Silver 36-50
03/09/2018 | 16:17

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@gliufocus: ho letto solo ora, complimenti anche a te per il tour e il report!

Engineer2013
Silver 36-50
03/09/2018 | 16:14

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@FLASHBANG324: Grazie per i complimenti!
@TITANO: grazie a te per la cura e la passione che ci metti nel gestire questo forum

Engineer2013
Silver 36-50
03/09/2018 | 10:39

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@licantropo_teutonico
GRAZIE, ma forse tanti complimenti non li merito. Quello che cerco di far passare attraverso i miei scritti sono gli stati d'animo e le sensazioni che si possono provare in un fkk. Chissà, forse avrei dovuto fare lo scrittore anziché l'ingegnere

Engineer2013
Silver 36-50
02/09/2018 | 22:57

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Congratulazioni per lo scritto, mi hai fatto tornare la voglia di fare un salto al Wellcum. Emerge la candida emozione della prima volta. Anche io, nell'ormai lontano 2009, provai molte delle tue sensazioni descritte nella recensione. Se mi posso permettere, visto che non credo proprio questa sarà la tua unica esperienza in un fkk (per la serie: l'appetito viene mangiando): non avere timore a intervistare le tipe prima di salirci in camera! Dal modo come si pongono, potrai capire tante cose
Buone trombate!

Engineer2013
Silver 36-50
02/09/2018 | 11:51

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@kol said:
Perche' le ucraine (russe, bielorusse) belle fanno le escort a milano parigi londra... se vogliono guadagnare bene non vanno certo in germania per 50 euro... e le ucraine brutte rimangono in ucraina a imbrogliare gli ignari turisti che vanno proprio per farsi imbrogliare con spirito masochistico, piu' che andare a fare sesso...

Ormai il sesso migliore lo si fa nelle capitali europee, dove la prostituzione e' tolletata ma non regolamentata, pagando cifre alte e fuori dai circuiti piu' noti...

Il tuo discorso non fa una piega! Parlo della mia recentissma esperienza al Golden Time: una come Jolie (v. rece) potrebbe tranquillamente esercitare a Londra o Dubai chiedendo anche 5 volte quello che chiede al GT. Gli fkk sono un modo (per nostra fortuna) di avere buon sesso a prezzi "politici". Per usare un termine economico, fanno da "calmiere" del pay.
Ma, come tutti i fenomeni, non hanno un andamento lineare bensì a sinusoide. Fino a quando i gestori se ne fottono di come vanno le cose all'interno, sarà difficile avere prestazioni di livello.

Engineer2013
Silver 36-50
02/09/2018 | 11:30

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@gliufocus: ti ringrazio per i complimenti. Come ho già scritto, quando entri in questi posti è come tirare in aria una monetina. Al Samya ci sarei tornato volentieri ma, purtroppo, non ci siamo regolati bene con i tempi per l'aereo del rientro. Per quella che è la mia esperienza, posso dirti che rispetto allo scorso anno il parco gnocca del GT l'ho trovato migliorato ma comunque inferiore (qualitativamente e quantitativamente) a quello di due anni fa

Engineer2013
Silver 36-50
02/09/2018 | 02:24

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@iiebeeffe: ovviamente si tratta delle mie PERSONALISSIME impressioni e come tali vanno lette. La giornata "no" può sempre capitare: alla fine in questi posti è come tirare una monetina

@passatoredellago: mi spiace per la tua esperienza negativa. Parlando con degli olandesi e dei belgi (assidui frequentatori del GT) mi hanno detto che il martedì è il giorno peggiore: Jolie, ad esempio, il martedì mi ha detto che non sarebbe stata presente. Isa la turca qualche camera l'ha fatta ma, come scritto, non mi attirava per nulla. L'angolo delle missilatrici tedesche è una (cattiva) news per il GT. Circa la moldava pseudo-sosia di Victoria Silvstedt, non so perché mi dava l'impressione di missile perché troppo "sostenuta".

@bagascia: in effetti le polacche è già da un bel pò che le ho inserite nella "white list" delle nazioni customer-oriented. Ma guai a generalizzare (v. Jasmine la tedesca)

@iiebeeffe, @passatoredellago, @bagascia: GRAZIE per i complimenti, mi auguro che questo mio contributo possa essere utile a tutti i colleghi punter, specie a chi non è mai andato al GT

@licantropo-teutonico: i tuoi complimenti sono motivo d'orgoglio...GRAZIE!

Engineer2013
Silver 36-50
01/09/2018 | 12:09

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Golden Time: ovvero il grande amore che non si scorda mai. Resoconto sul laboratorio a cielo aperto della psicologia umana. Quando il made in Germany è (quasi) sempre sinonimo di affidabilità.

FKK Golden Time – venerdì/sabato/domenica/lunedì 24/25/26/27 agosto 2018 - Recensione di Engineer2013

COSTO INGRESSO: 60 €.

COSTO CAMERA ed EXTRA: 50 € la prima mezz’ora e multipli, 50 € anal, 25 € CIM.

COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 30 € (colazione esclusa) a notte in una struttura a Mönchengladbach. Viaggio aereo con Ryanair (arrivo a Dusseldorf Weeze e ripartenza da Colonia/Bonn) per complessivi € 29. Prezzi per persona.

RAGAZZE PRESENTI: una quarantina di livello medio-alto, una mezza dozzina di TOP più un paio di Super-TOP. Buono (ma non ottimo) l’assortimento di etnie. Massiccia presenza di indigene oltre che rumene. Almeno tre intrombabili e una davvero inguardabile.

SITO INTERNET LOCALE: http://www.goldentime.de/

24/8/2018: GOLDEN TIME ATTO VI°
Ehilà People, il vostro Ingegnere è tornato! Come preannunciato qualche giorno fa, con il mio amico e collega punter “Antonio” abbiamo trascorso alcuni giorni -che definire intensi è un autentico eufemismo- in quel di Brüggen. Sono stati per entrambi il modo di salutare le ferie estive per rituffarsi, ahinoi, nella routine quotidiana. Pianificando il viaggio con anticipo siamo riusciti a spendere davvero poco per i biglietti aerei e per la sistemazione (v. prezzi). L’idea di tornare a Brüggen era maturata all’indomani dell’esperienza di maggio al Globe, già da me recensita. Rispetto agli anni precedenti abbiamo voluto esagerare, preventivando quattro giorni di fila al GT ma con l’opzione (fortunatamente poi non esercita) di virare su altri locali qualora il livello del parco gnocca non ci avesse soddisfatto.
Prima di passare a ciò che vi interessa di più e che anima lo spirito di questo splendido forum, un paio di note logistiche. Mönchengladbach è una città di oltre 250.000 abitanti comoda per soggiornare quando si va in NRW: dista meno di trenta chilometri dal GT, di cui circa la metà su strade senza limiti di velocità. Una visita la merita ma, purtroppo, alcune di quelle che sono considerate le attrazioni principali (es. il museo del carnevale e la torre dell’acquedotto) sono visitabili solo in alcuni giorni dell’anno e non tutti i mesi. La sera ha una movida che potrebbe essere più vivace dato il numero di gente che ci abita: essa si limita, di fatto, a una serie di 4/5 locali uno dopo l’altro dove si mangia e si beve anche qualcosa di non tedesco (es. noi il venerdì siamo andati in un posto spagnolo dove preparano dei cocktail molto buoni anche se un tantino costosi). Capitolo meteo: più fresco dell’anno scorso e, la sera, sembrava di essere in autunno. Tuttavia, nel corso della giornata, il cielo si è aperto e ci ha regalato qualche scampolo di tepore caratteristico di una tarda primavera piuttosto che di una fine estate.

Ora passiamo al sodo…

Arriviamo al locale alle ore 13 circa: nel parcheggio non tante macchine per essere già week end. Solito campanello e la nostra “Madame Butterfly” (v. recensione scorso anno) ci apre. Ci chiede se è la nostra prima volta nel locale al che io le rispondo “for this year, yeah!”. Mi sorride e ci da’ la divisa di ordinanza. Mentre ci stiamo cambiando faccio il primo dei due incontri che cambierà (in modo estremamente positivo) la nostra permanenza al GT. Si tratta di una ragazza mora, alta almeno 1,75 senza tacchi, fisico da giocatrice di pallavolo, capelli castano scuri sulle spalle, occhi color nocciola. Ha il viso (e l’età, penso sul momento) da matricola al primo anno di università, sembra quasi la protagonista di quei porno-manga giapponesi: la vedrei molto bene con le loro divise scolastiche. Ci sorridiamo vicendevolmente e lei guadagna con felpato passo la via degli spogliatoi femminili. La prima cosa a cui penso dopo questo fortuito incontro è: con questa fanciulla devo approfondire la conoscenza.
Una volta in sala ne approfitto per fare un giro di tutto il locale, anche all’esterno: da un lato questo mi serve per riappropriami degli spazi (oltre che osservare se nel frattempo c’è stato qualche cambiamento) e dall’altro per mettere in funzione il mio figa-scanner. Le prime impressioni sono positive: rispetto allo scorso anno osservo una età media inferiore, qualche teen, un clima rilassato sia da parte delle tipe che degli orsi. Tra le ombre, una tipa di colore con l’acne in viso nonché un culo delle dimensioni di una mongolfiera e che ciononostante riuscirà a fare qualche camera la domenica, un numero ancora inferiore di ragazze rispetto agli avventori, i capannelli di tipe che mal predispongono all’approccio il cliente. Tra i culi…ehm volti conosciuti, noto subito quello di Magda, la stangona polacca che mi trombai due anni fa: anche questa volta, nei due giorni in cui la vedrò operativa, sarà un andirivieni continuo dalle stanze.
Trattandosi della prima camera, in genere, non vado mai tanto per il sottile dovendo sceglierne una che assolverà alla funzione di svuota-coglioni. Nel mentre che sto bevendo qualcosa, noto una MILF bionda con un rossetto vistoso. Mi avvicino, presentazioni di rito con il mio consueto baciamano (trattamento questo che riserverò a tutte le tipe che incontrerò nei quattro giorni trascorsi lì dentro, ndr). Lei si chiama Magda, polacca come la sua omonima da me già testata. Ha un tatuaggio che si sviluppa in orizzontale alla base della schiena. La conversazione intrattenuta mi convince a premiarla. Lei sorride ed è anche alla mano. Una volta in camera mantiene le promesse (e le premesse): pompino cabrio come sempre eccellente, baci con la lingua anche se non profondi, discreta tecnica trombereccia. Provate le classiche posizioni anche se a smorza dà il meglio di sé. Nel fucking time la tipa si dimostra partecipativa quanto basta: evita eclatanti gridolini finti da film porno e questo è sicuramente un bene. Tuttavia non scatta quel feeling che vorrei, motivo per il quale mi convinco che l’obolo da versare non supererà i 50 €. Allo scadere della mezz’ora vengo senza grandi problemi. Rimaniamo qualche minuto a parlare e mi confida che a breve si prenderà una vacanza e non sa quando ritornerà operativa. Mi sento di consigliarla solamente per sessioni di trenta minuti, ideale in veste di svuota-coglioni.

MAGDA: bellezza 8 / partecipazione 7 (malus di 0,5 per via del feeling che non è scattato) / fucking expertise 8

Una volta aperte le danze, decido di mettere qualcosa sotto i denti. Il ristorante apre alle 14 con chiusura alle 17,30 per ciò che attiene il “primo turno” e, come sempre, sono disponibili tre primi e due secondi. Le diverse birre sono a disposizione nell’apposito frigo (cosa mai vista in altri fkk da me testati). Il cibo non è male anche se un po’ troppo carico di spezie e, alla lunga, risulta un po’ pesante: penso a come cazzo facciano le tipe che lavorano lì dentro a mangiare tali schifezze con cadenza quotidiana ed essere in forma. Mah…
Dopo aver soddisfatto gli appetiti culinari, mi rilasso una mezz’oretta: purtroppo la temperatura non è calda come gli altri anni ma fuori si riesce comunque a stare. Terminata la pausa relax, passaggio in bagno per lavaggio denti e collutorio personale (questo è un malus del GT, ovvero l’assenza del dispenser per l’erogazione di prodotto per l’igiene dentale come visto invece al Globe).
Rientro e non posso credere ai miei occhi: la ragazza che avevo incontrato nello spogliatoio è seduta ad uno degli sgabelli di fronte al bar. Incrocio di sguardi e di sorrisi. Non perdo tempo e mi avvicino: consueto baciamano -stavolta anche con inchino- con lei che resta molto colpita da cotanta galanteria (come mi dirà poi in camera). La fanciulla si chiama Tina, anni 21, from Köln. Parliamo qualche minuto e subito mi balzano agli occhi alcuni particolari della fräulen: ha un piercing al naso che sembra quasi un neo nonché un tatuaggio sul seno -plastic surgery free- destro con la scritta “Celine”. Dalle prime battute scambiate rivela una dolcezza fuori dal comune. Pur non avendo letto nulla in merito alla tipa, decido di correre il rischio: memento audere semper è il motto della mia vita. La scelta si rivela talmente azzeccata che, una volta entrati in una delle casette prefabbricate all’esterno, mi sembra di stare con una ragazza conosciuta da tempo. Su mia richiesta, la sessione si svolge più in modalità GFE ma vi posso garantire che è in grado di passare al PSE senza colpo ferire. Il trasporto dopo appena cinque minuti di lingua profonda è totale, al punto che le dico che faremo un’ora. La camera procede a meraviglia: è magistrale nel bbj (zero uso di mani, tecnica collaudata e tanta lingua a velocità variabile), non finge ma partecipa in maniera autentica e genuina (i copiosi umori e le contrazioni muscolari delle gambe sono il preludio a una venuta con tanto di gemiti naturali da parte sua). Le posizioni che proveremo in tutto alla fine saranno sette: a un certo punto, tuttavia, mi guarda e mi dice “guarda che l’ora sta terminando, dimmi tu cosa vuoi fare”. Che dire, correttezza teutonica über alles! Ovviamente prolungo di altra mezz’ora: lei non fa una piega, non dice mai di essere stanca ma asseconda alla perfezione tutte le mie richieste, tra cui quella finale del cim. Ma, poiché voglio che questa camera mi resti impressa nella memoria, decido di sperimentare con lei il “pompino acrobatico”: ovvero, una volta svestito l’attrezzo, mi alzo in piedi sul letto e mi reggo con entrambe le mani alle travi di legno dell’alcova. Lei si siede sul letto e comincia a spompinarmi come se non ci fosse un domani, non disdegnando svariate incursioni sui gioielli di famiglia, la zona del perineo e l’asta. Sono eccitato come un canguro australiano in calore, ma cerco di trattenermi per gustarmi quanto più possibile lo spettacolo dei suoi occhi meravigliosi che, voluttuosi, fissano i miei. Quando mancano circa dieci minuti al 90°, “clamoroso al Cibali”: vengo urlando in maniera tanto selvaggia quanto liberatoria per il piacere. Mi accascio sul letto con le gambe che mi tremano, ma per la felicità. Tina mi chiede se va tutto bene: le rispondo che non potrei stare meglio di così. Tranquillizzata, si stende vicino a me e restiamo un po’ abbracciati a raccontarci qualcosa di noi. Osservo questa creatura meravigliosa, di appena 21 anni: una così, forse, me la sarei potuta trombare solo alle feste Erasmus dell’università quando le ragazze avevano l’innocenza e il candore tipico di quell’età. Usciamo dalla casetta e ci dirigiamo verso gli spogliatoi: lei mi cinge il fianco e continua a sorridermi come all’inizio. Ci sono con il corpo ma non con la testa, che ha deciso di farsi un giro altrove. Una volta giunto all’armadietto le verso l’obolo, la bacio intensamente e le chiedo se l’indomani sarà ancora lì; mi risponde “yes, sure!”. In quel momento, dentro di me, ringrazio mamma Germania per aver inventato questi luna park per adulti. Quando va via, mi accorgo che i 90 minuti erano trascorsi da almeno dieci minuti, ma non mi ha chiesto nulla in più. Davvero una perla rara, nulla da aggiungere.

TINA: bellezza 9,5 (una delle cinque TOP del locale) / partecipazione 10 (bonus di 0,5 per l’instancabilità) / fucking expertise 10 (bonus di 0,5 per via del cim magistralmente eseguito)

Più esausto di quando Rocky manda al tappeto Ivan Drago, decido che per il mio bene è meglio fermarmi un po’ con il trombo. Ne approfitto per gustare una delle tante birre con poco alcol disponibili all’interno del GT. Assumo quindi la veste di “sociologo” e mi diletto a osservare le dinamiche relazionali del club: noto come le ragazze siano abbastanza sorridenti e non insistenti, gli avventori poco inclini al baccano. Davvero uno scenario bucolico, altamente rilassante. Faccio un giro tra il bar e la zona spa: nel mentre faccio la conoscenza dell’unica brasiliana (almeno credo) del locale. Lei si chiama Ruby, capelli nero corvini lunghi sulle spalle, pelle olivastra: nel corso delle giornate farà poche camere, personalmente non mi fa una grande impressione e non solo dal punto di vista fisico. Poi è la volta di Miruna, rumena bionda con le tette rifatte: anche lei non mi sembra degna di nota. Seduta a uno degli sgabelli sulla destra di fronte al bancone del bar, c’è una stangona mora con un rossetto viola scuro molto pronunciato. Nonostante la notevole presenza fisica, non lavorerà molto nel corso dei giorni in cui sono stato al GT. Il perché è presto detto: per buona parte del tempo preferirà fare comunella fumando con altre tre tipe in quella specie di trespolo sulla sinistra andando verso le camere interne. Ma su di lei torneremo nel racconto della giornata di domani. A un certo fa il suo ingresso in sala una MILF bionda davvero niente male: capelli biondo cenere, occhi verdi, fuma sigarette elettroniche (una delle poche). Si siede quasi sempre allo sgabello del bancone del bar sulla sinistra. Sorride e fa le smorfie maliziose a diversi clienti. A un certo punto i nostri sguardi si incrociano e le faccio cenno di raggiungermi: non se lo fa ripetere due volte e prende posto vicino al mio sgabello: si chiama Elvira, rumena di Costanza, dichiara 31 anni (ma secondo me sono almeno 34). Mi chiede se mi piace il club e iniziamo a parlare per qualche minuto. Le chiedo se fa le tre cose per me imprescindibili: a una risponde con una smorfia di malizia tipica di un troione da competizione “it depends”. Il mio cervello dice che può essere lei la prossima ma, poiché non mi sono ancora ripreso del tutto dalla camera con Tina, le dico “maybe see you later”. Di questa risposta mi pentirò amaramente per due ordini di ragioni: la prima è che da quel momento fino a tutto il giorno successivo -sabato- farà camere senza soluzione di continuità (segno evidente che la draculina Elvira ha diversi jolly nella figa…ehm…nella mano) non consentendomi di usufruire dei suoi servigi. Il secondo motivo è che questa cosa mi varrà una specie di partaccia di gelosia della quale parlerò nel racconto del terzo giorno.
Rivedo in sala Tina, che si avvicina, mi abbraccia e mi dà un bacio sulla fronte davanti allo stupore generale degli altri orsi. Tuttavia, ho voglia di aggiungere un nuovo nome alla mia girls fucked list. Dopo qualche minuto la mia attenzione viene rapita da una delle due rosse (tinte) del locale. Mi avvicino per conoscere il suo nome: trattasi di April, rumena di Bucarest, capelli rosso elettrico (tipo parrucca di carnevale), alta 1,70 senza tacchi, tatuaggio vistoso sulla schiena, occhi tra il grigio e il verde. In precedenza lavorava al Magnum. Intervista di rito con lei che acconsente a tutte le mie richieste. Ha un modo di porsi abbastanza sfacciato ma nel complesso l’effetto non stona. In camera si dimostra completa, a parte il cim che non so se pratica. Rifiuta il 69 (male, malissimo) ma si rifà con una buona fantasia nella scelta delle posizioni dove però tradisce una certa indole a dettare i tempi. Parla e capisce perfettamente la lingua di Dante, per cui mi diverto ad apostrofarla con epiteti degni di un film porno. Daty apprezzato, non dice mai basta. Pompino forse un po’ troppo teatrale ma comunque di ottima fattura come (QUASI) tutte quelle da me provate lì dentro. Con le ultime gocce di sperma rimaste della giornata finisco felice con lei sotto che mi lecca l’orecchio e mi dice le porcate più inenarrabili per eccitarmi qualora ce ne fosse ulteriormente bisogno. Nonostante la buona sessione, non mi sentirei di consigliarla per un’ora.

APRIL: bellezza 8 (malus di 0,5 per le tette rifatte) / partecipazione 8 (tende a dettare i tempi) / fucking expertise 8 (malus di 0,5 per il rifiuto al 69)

Finito con April mi accomodo sui divani all’esterno vicino allo stagno. C’è ancora un po’ di luce che rende tutto sommato piacevole stare fuori. Seduta sul divano accanto al mio c’è una delle teen del locale che mi invita a farle compagnia. Essendo un gentleman accetto prontamente. Si chiama Isa, anni 19 (credibili, anzi sembra anche più piccola), capelli neri e pelle ambrata tipica dei paesi arabi. Mi dice infatti di essere di padre iraniano e madre tedesca. Ha lavorato in precedenza al Living Room e in almeno altri tre locali che non conosco. Nonostante la giovane età un cu…rriculum di tutto rispetto! Mi parla un po’ di lei e mi accorgo di una cosa che mi ammoscia l’uccello all’istante: porta l’apparecchio ai denti (e già penso al mio povero attrezzo nella sua bocca…brrrr) e ha delle unghie che sembrano delle armi improprie. Tanto premesso preferisco lasciare perdere. Tuttavia la signorina farà abbastanza camere nel corso dei giorni seguenti e, lunedì, si renderà protagonista di un bel gesto e di cui poi vi dirò.
Alle 20,30 decidiamo di comune accordo di lasciare il locale: la sveglia presto della mattina si fa sentire. Inoltre, preferisco “mantenere l’appetito sufficientemente alto anche per i giorni a venire” (v. cit. Antonio dello scorso anno). C’è ancora un bel po’ di gente ma non quanta me ne aspettavo per il week end: a riprova di ciò il fatto che non ho mai aspettato per le chiavi delle stanze. Madame Butterfly ci chiede “alles gut?” e io “yes, of course!”.

25/8/2018: GOLDEN TIME ATTO VII°
Viste le ottime premesse del primo giorno, decidiamo di ritornare sul luogo del misfatto anche il giorno seguente. Come da mio desiderio, Antonio acconsente a “fare chiusura”: per questo motivo, dopo aver fatto i turisti per la città, giungiamo alle 18. Ad attenderci una sorpresa negativa: dobbiamo condividere l’armadietto, cosa che non sopporto. In effetti, al nostro arrivo le macchine al parcheggio esterno erano già tante (quello interno viene riempito per primo e solo quando due anni orsono ci presentammo all’apertura abbiamo potuto lasciare lì l’auto). Poco male, la gentile quanto efficiente signora bionda della reception ci rassicura che appena possibile ci fornirà un’altra chiave. Doccia di ordinanza e via nell’arena. Chiedo alla barista una “cola mit zitrone” (la mia pluriennale frequentazione di fkk in terra germanica mi ha fatto imparare qualche parola di tedesco, ndr). Mentre sorseggio la bibita il mio sguardo incrocia quella di una mia “vecchia” (v. recensioni 2016 e 2017) conoscenza e, all’unisono, scoppiamo a ridere: si tratta di Dorina, bulgara oramai in pianta stabile al GT. La vado ad abbracciare e, ovviamente, si ricorda perfettamente il mio nome. Ci scambiamo qualche bacio appassionato nello stupore delle tipe e degli orsi presenti. Cotanto calore e affetto va premiato: le chiedo se è libera, mi risponde di sì (è appena rientrata dalle vacanze). Let’go Dorina! In camera noto che ha perso qualche chilo rispetto all’estate scorsa (mi dirà che sono ben sei). La sessione si dimostra all’altezza delle precedenti: la signorina non si risparmia e mi fa i complimenti per la mia consueta vis scopereccia. Alla fine sarà un’ora di puro PSE con due venute da parte mia. Purtroppo, causa un’incomprensione comunicativa (avevo capito che non lo praticasse più) non termino con almeno un cim. I suoi pompini con venuta finale in bocca, come ampiamente scritto, sono da antologia. Gli ultimi cinque minuti, che poi diventano dieci visto che non ha fretta di abbandonare il campo di battaglia, li dedichiamo a parlare un po’ di noi e di quello che è accaduto nei dodici mesi in cui non ci siamo visti. La cosa che mi lascia basito, è come si ricordasse tanti miei particolari di cui le avevo accennato. Evidentemente le fanciulle che lavorano in questi postriboli fanno cure massicce di fosforo (oltre che di cazzi).

DORINA: bellezza 7 / partecipazione 9 / fucking expertise 9,5 (bonus di 0,5 poiché sa esattamente cosa un uomo vuole in quei momenti).

Una volta pagato l’obolo faccio partire una lunga sessione di relax in attesa di vedermi con Tina. In realtà la becco quasi subito ma le dò un appuntamento di lì a un’ora. In questi 60 minuti, mangio qualcosina e usufruisco dei servizi della spa. Ancora una volta vesto i panni del “sociologo prestato ai bordelli” e mi viene spontaneo coniare la frase con cui ho aperto la mia recensione: questi posti sono degli autentici laboratori a cielo aperto della psicologia umana, tanto maschile quanto femminile. Per suffragare tale affermazione vi fornisco alcuni elementi. Nella giornata di sabato, così come in quella di domenica e lunedì, una ragazza non farà altro che andare e tornare dalle stanze. Si tratta di Sophia, rumena (ma come lei tiene a precisare, “vicino il confine con la Moldavia”…..vabbè!), zero seno, occhiali da donna in carriera, viso troppo spigoloso per i miei gusti, bionda, bel culo, magra e altra 1,65 mt. senza tacchi. Pur non solleticando gli appetiti sessuali miei e del mio socio il quale la intervisterà e riceverà le seguenti risposte: “il bacio dipende, il pompino scoperto dipende, ecc.” vi posso assicurare che sarà la top scorer in termini di camere fatte nei nostri quattro giorni lì dentro. Mistero della figa numero 1
A proposito di “misteri”, fa capolino una tedesca (non l’ho intervistata ma aveva i tratti somatici tipicamente teutonici oltre a parlare solo tedesco) che avrà potuto avere non meno di 37/40 anni. Una bellezza anonima: bionda, diversi capelli bianchi, occhiali con montatura a giorno, alta 1,60 mt. senza tacchi, vestita anche in maniera un po’ sciatta a mio modestissimo parere. Insomma, una che se la incontrassi al supermercato sarebbe come la tassazione delle società di persone: trasparente! Eppure, anche lei farà almeno quattro camere quel giorno, salvo poi scomparire nei giorni successivi. Mistero della figa numero 2
Last, but absolutely not least la Elvira di cui sopra: anche lei non si fermerà un attimo quel giorno, rendendo vani tutti i miei tentativi di approccio. Le ho visto fare l’ultima camera che erano oltre l’1,30. Mistero della figa numero 3
Segnalo che alle 17,30 circa al bar erano presenti trenta orsi e non più di dieci ragazze.
Arriva l’ora “x” e mi vedo con Tina che, puntualissima, mi raggiunge sul luogo del nostro appuntamento. Non so cosa mi scatta quando la rivedo, ma le chiedo una cosa MAI domandata prima a una ragazza in un fkk: ovvero la mia intenzione di intrattenermi con lei per ben due (2) ore. Lei mi sorride e acconsente. La camera che ne viene fuori resterà per me indimenticabile: l’intesa emotivo-sessuale, già elevata il giorno prima, è ancora più alta. Nei 120 giri di lancette dei minuti non ho mai avuto l’impressione di scopare con una pay-girl ma piuttosto con la classica tipa conosciuta in discoteca e che ci sta la sera stessa. Lei non si risparmia su nulla e io ci prendo gusto al punto che verso il finire della sessione, preso quasi da uno scrupolo, le chiedo se posso continuare a scoparla. Lei mi dice che va tutto bene e che si sta divertendo anche lei. Cazz!!! Alla fine delle due ore -il cui contenuto, se non vi dispiace, resterà un segreto tra me e lei- uscirò dalla stanza (lei aveva scelto quella con la doccia: i motivi potete immaginarli da voi) totalmente appagato con due venute a testa e un cim finale da parte mia per suggellare cotanto incontro. Trattatela bene, lì dentro è davvero una perla rara. Se sarete gentili, vi ripagherà con una prestazione che difficilmente dimenticherete. Ancora oggi che sto scrivendo queste righe, mi eccito al solo pensiero. Altamente consigliata per sessioni lunghe, mi sembra più orientata al GFE ma con un PSE di non minore importanza.

TINA: v. sopra

Una volta salutata (e retribuita) Tina ritrovo il mio socio e concordiamo di andare a mangiare qualcosina. Al nostro tavolo becchiamo un terzetto di italiani molto simpatici con i quali scambiamo qualche opinione circa il GT, lanciandoci in paragoni con altri locali similari. Ci diciamo a vicenda i posti che abbiamo visitato e, riferito a chi vi scrive, uno dei commensali esclama “certo che non ti sei fatto mancare un cazzo a livello di locali!”. Lo ringrazio per il complimento e ci congediamo. Rispetto al venerdì noto un certo ricambio: assenti April, una bionda tedesca con gli occhiali e tatuaggio tipo ali sulle spalle che avrei stanzare ma che non si è vista per tutto il giorno, nonché due valchirie tedesche di cui una con gli stivali rossi fino al ginocchio e l’altra con degli stivali bianchi fino alla caviglia. Nel corso della giornata, quasi come un’apparizione, riuscirò a incrociare per appena una manciata di secondi una Dea statuaria che passerà un paio di volte (ma sempre accompagnata) nella main room. Teniamo da parte questo dettaglio, sul quale tornerò nel racconto del giorno successivo.
Finalmente riesco ad avvicinarmi alla stangona mora con il rossetto scuro di vi ho parlato prima. Accenna un sorriso in fase di presentazione: si chiama Rose, tedesca di Düsseldorf. Le chiedo se è libera ma in maniera secca mi dice che ora non può fare nulla in quanto ha male alla pancia. Non so come ho fatto a trattenere le risate, fatto sta che la fräulein mi dà l’idea di una che, come dice un mio amico che ora mi guarda da lassù, “ce l’ha orizzontale”. La fanculizzo nella mia mente e la saluto. A titolo di cronaca, per tutta la giornata farà a malapena un paio di stanze fumando in continuazione e facendo gruppo sul trespolo alla sinistra del corridoio che porta alle stanze. Che dire, dopo l’angolo delle rumene e quello delle bulgare (v. Wellcum), al GT è arrivato l’angolo delle tedesche che non trombano o quasi. Faccio poi la conoscenza di Alina, rumena di Craiova che dopo appena 30 secondi (non scherzo) mi chiede se può andare a prendere la chiave per la camera. Mah…
Alle 22,30 pizza per tutti e discoteca con tanto di dj: nel complesso la cosa mi piace.
Un’ora dopo, alle 23,30 circa, la situazione nella sala principale è ingestibile: presenti solo uomini e due donne.
Come ultima camera decido di puntare su una che avevo visto nel pomeriggio e con la quale ci eravamo lanciati delle occhiate d’intesa: lei siede quasi sempre vicino al cinema. Mi avvicino per conoscerla: si tratta di Daniela, dichiara 28 anni (ma per me sono almeno 30), da Cracovia. Alta circa 1,70 mt. senza tacchi, capelli neri lunghi. Parliamo e non chiede di andare in camera. Decido di premiare anche la sua complicità. Nonostante iniziassi ad accusare un po’ di stanchezza, la sessione scopereccia si dimostra comunque di alto livello. Anche lei non lesina un bbj intenso e profondo con un’ottima tecnica. Dopo le consuete tre posizioni vengo, per l’ultima volta quel giorno, felice. Al che la tipa mi stupisce, regalandomi un momento GFE post coito di grande intensità. Sforiamo ampiamente la mezz’ora (ma non mi chiede nulla come extra time) e le prometto che domani non sarà l’ultima camera che farò, anche in virtù del fatto che mi conferma praticare cim.
Rientrato in sala mi godo il meritato riposo, scambiando con il mio amico alcune considerazioni sulla giornata. Da segnalare un piacevolissimo momento di socializzazione con una ragazza dal fisico scolpito con la quale mi intrattengo a parlare sul divanetto in fondo a destra quando si entra. Lei si chiama Cindy, capelli neri sulle spalle e occhi scuri, alta almeno 1,75 mt. senza tacchi, rumena vicino Brasov, anni 32 (credibili) a dicembre. Non mi chiede di salire in camera ma parliamo amabilmente per oltre 15 minuti. Fisicamente mi attira, per cui le dico che domani sarà la mia prima fanciulla della giornata. Lei sorride e mi dà un bacio e mi abbraccia augurandomi buona notte.
Alle ore 1,45, tanto soddisfatti quanto felici, guadagniamo stancamente l’uscita del GT. Nel salutare la frau bionda all’ingresso le dico “see you tomorrow”.

26/8/2018: GOLDEN TIME ATTO VIII°
Avendo fatto molto tardi la sera precedente, la mattina ce la prendiamo con estrema calma. Decidiamo di fare un giro turistico nei dintorni di Mönchengladbach (il castello con annesso museo che si trova a Rheydt val bene una visita) e, intorno alle 14,45, sono di nuovo con il dito sul mitico campanello d’ingresso al GT. Oggi rappresenta, ahinoi, il giro di boa della nostra vacanza scopereccia in terra teutonica.
Ad accoglierci lo staff del giorno precedente: come le chiamo io “la bionda e la mora”. Poiché entrambi interessati, domando subito se oggi è presente Tina e -ahinoi- la risposta è negativa.
Non mi perdo d’animo, anche perché ho già diversi obiettivi “sensibili” in agenda.
Visto il bel feeling che si era creato la sera prima, decido di aprire le danze con Cindy. Mi ci vuole poco per trovarla, saltiamo i convenevoli (ampiamente esauriti la sera precedente) e si va. In camera opto per l’ora e la tipa mi ripaga con una prestazione davvero molto valida alla quale manca come ciliegina sulla torta il cim (che non pratica). Alla fine tra petting, chiavata, massaggio relax post trombo e social time arriviamo a coprire i 60 minuti. Tra gli argomenti toccati in stanza, anche il Wellcum dove ci siamo scambiati pareri ognuno dal proprio punto di vista visto che la fanciulla in questione ha lavorato dall’inaugurazione e per i diciotto mesi successivi in quel di Hohenthurn.

CINDY: bellezza 8 (bonus di 0,5 per la silhouette e l’assenza di chirurgia plastica) / partecipazione 8,5 / fucking expertise 8 (malus di 0,5 poiché pratica il cim).

Il secondo target della giornata non può che essere la richiestissima Elvira. La becco al solito posto e le chiedo se posso sedermi accanto a lei. Lei, come se non aspettasse altro, parte con specie di scenata (mantenendo comunque un certo aplomb) di gelosia in cui mi “rimprovera” il fatto di averla lasciata appesa venerdì. Non ha gradito la mia risposta, insomma. Sfodero tutto il mio savoir faire, facendole al tempo stesso presente che sabato avevo provato a cercarla ma che era sempre occupata. Lei tiene comunque il broncio, al che per riuscire a ottenere una prestazione comunque degna di menzione, la guardo dritto negli occhi (molto belli e di un verde particolare) e le dico “but now I’m here just for you”. Lei, finalmente, mi sorride e mi chiede se può andare a prendere le chiavi. CHE TROIA!!!
Fisicamente alta 1,65 mt. senza tacchi, due tatuaggi (uno sulla natica con raffigurato un drago e l’altro all’altezza dell’appendice con la scritta el amor duele), seno una terza naturale, labbra poco carnose ma comunque performanti, porta un anello con brillantino (regalo di qualche fidanSato?).
In camera si dimostra una vera e propria tigre del materasso, con una prestazione PSE di pregevolissima fattura. Lingue che esplorano tutti i pertugi disponibili, bbj da cineteca del trombo, le piace guardare e farsi guardare nello specchio facendo le facce da porca, capacità di contrarre i muscoli vaginali senza precedenti, profic(u)a ripetizione di almeno sette posizioni del kamasutra. Mentre siamo impegnati a scoparci a vicenda mi sussurra all’orecchio “ora capisci perché sono sempre occupata”. Touché! Conclusione magistrale: un cim dove nemmeno una goccia rimane sull’asta o sul glande. Applausi! Una vera bomba dal punto di vista sessuale, dotata di una tecnica eccellente: lì dentro ha solo da insegnare. Sulla base della mia esperienza personale con lei è consigliata almeno un’ora, per quanto non mi fossi posto limiti una volta iniziata la sessione.

ELVIRA: bellezza 8 (bonus di 0,5 per l’assenza di chirurgia plastica) / partecipazione 9,5 / fucking expertise 10 (degree with first class honors).

Appagato da Elvira, mi rilasso un po’ sui divanetti. Ancora una volta mi passa davanti la Dea di cui ho già scritto. Ora che l’ammiro sfilare tipo passerella mi rendo conto di quanto sia esageratamente bella: certamente una delle due Super-TOP del locale. Ovviamente è occupata ma, date le premesse, decido che per lei farò qualcosa che non amo particolarmente fare: il “cecchino” all’ingresso della sala principale. Gutta cavat lapidem e…..bingo! La intercetto alla reception che ha appena finito una camera. Con uno scatto felino mi appropinquo: presentazione con baciamo e inchino e le chiedo se è libera. Lei mi dice di sì, deve solo andare a farsi una doccia. Si chiama Jolie e rappresenta il secondo incontro (dopo quello con Tina) che darà una svolta radicale e indimenticabile alla mia fucking holiday. Mi accomodo sul primo divanetto e aspetto trepidante il suo arrivo. Mi viene incontro sorridendo: vista da vicino, credetemi, è davvero una visione celeste. Occhi verde smeraldo, trucco appena accennato, capelli castano chiari leggermente oltre le spalle, pelle chiara, denti bianchi perfetti. Altissima (almeno 1,85 mt. senza tacchi), per fortuna calza scarpe (41) con poco tacco. Dall’”alto” del mio 1,73 mt. accanto a lei mi sento un bambino di pochi anni che si accompagna con i genitori. Polacca di vicino Poznan, 20 ANNI. Si, avete capito bene: appena 4 lustri (più che credibili), con tutta la semplicità, l’innocenza e la freschezza tipiche di quell’età.
La sessione che ne viene fuori fa perdere di significato la dimensione spazio-tempo ma, soprattutto, riesce a riportarmi indietro di vent’anni, quando avevo la stessa età di Jolie. Ebbene, non fatico ad ammettere che una così molto probabilmente anche a quell’età sarebbe stata molto difficile per me da conquistare. Rappresenta la quintessenza del GFE, anche se poi mi confiderà di essere in grado di adattarsi alla situazione, possiede una soavità ignota a tante donne (sia lì dentro che fuori). Baci intensi, senza una fine, le sue labbra hanno un sapore di ciliegia. Nel trombo mantiene comunque tutte le -altissime- premesse: non lesina impegno e dedizione al fortunato di turno. Come da lei dichiarato candidamente: “ho vent’anni ma ragiono come una Donna di 28”. Dopo una frase del genere dichiaro Knock-Out. Standing Ovation per te Jolie: sembri quasi non appartenere al genere umano. Potrei aggiungere altri particolari di come sono andate le cose in quella stanza ma preferisco fermarmi qui: lei è un Angelo e mi sentirei di “sporcare” questa esperienza. Usciamo dalla stanza che né lei né io sappiamo quanto ci siamo intrattenuti. Andiamo alla reception e lei, dopo aver controllato il registro, mi dice un’ora e mezza. Non ho fatto caso ma mi fido senza battere ciglio. Non le chiedo se sarà presente il giorno dopo: errore da novizio che, fortunatamente, non pagherò caro.

JOLIE: bellezza 10 e lode (una delle due Super-TOP) / partecipazione 10 e lode (si dedica a te come farebbe con il suo boyfriend) / fucking expertise 10 (senza lode poiché non pratica il cim).

Per oggi posso e voglio fermarmi qui: mi è rimasto solo un appetito da soddisfare, di natura non sessuale. E’ già ora di cena da un pezzo e se non mi affretto rischio di non trovare nulla. Ovviamente vedo successivamente transitare Jolie in compagnia di un altro collega. Dalla nostra camera è passata meno di mezz’ora. Fate voi.
Altre presenze da segnalare sono Kira (tedesca di Essen, 30 anni, fisico molto bello, capelli neri, occhi verdi, veste quasi sempre con un bikini a fascia e che purtroppo non riuscirò a stanzare), April, Daniela (peccato non averla riprovata ad inizio giornata), Dorina. Assente l’angolo delle “tedesche antipatiche” di cui vi ho già parlato. Le due top scorer della giornata saranno Elvira e Sophia. Per essere domenica mi aspettavo più gente.
Alle 22,15 circa lasciamo il campo di battaglia per il meritatissimo riposo nella nostra dimora. Domani sarà l’ultimo giorno nella Disneyland for men (sic!).

27/8/2018: GOLDEN TIME ATTO IX°
Tutte le cose terrene hanno l’Alfa e l’Omega: oggi è il turno del GT. All'inizio di questa recensione ho parlato di made in Germany quale sinonimo (QUASI) sempre di qualità. In quel “quasi” c’è lo spiacevole episodio che mi è accaduto l’ultimo giorno e che rappresenta una piccola sbavatura dell’inchiostro indelebile con cui porterò per sempre scritte dentro di me tutte le sensazioni provate in questi quattro giorni. Ma andiamo con ordine.
Arriviamo alle ore 12,45: dentro di me auspico il grande ricambio osservato lo scorso anno rispetto alla line up del fine settimana ma non sarà così. In compenso, gli orsi non sono tanti con una netta prevalenza (v. targhe delle auto nel parcheggio) di olandesi e belgi.
Come prima camera della giornata voglio onorare una piccola promessa fatta il giorno prima a Elvira (cosa che non mi riuscirà di fare con Daniela poiché oggi assente, un vero peccato!). La mademoiselle roumaine è già operativa: un cenno d’intesa e si va in camera. La prestazione è al livello del giorno prima, anche se mi sarei aspettato una maggiore complicità (come accaduto con Tina prima e con Jolie poi). In ogni caso la sessione resta di serie A. Un’ora di trapanamento, in cui mettere agli atti uno shot e un cim. Nel post trombo, mi parla dei posti dove ha lavorato prima e scopro che prima del GT era allo Yin-Yang.

ELVIRA: bellezza 8 (bonus di 0,5 per l’assenza di chirurgia plastica) / partecipazione 9 (malus di 0,5 perché mi aspettavo maggiore complicità vista la conoscenza pregressa) / fucking expertise 10 (degree with first class honors).

Ne approfitto per rifocillarmi e godere di qualche minuto di riposo: visti i ritmi dei tre giorni precedenti ne ho davvero bisogno! Pronto per ritornare nell’arena, scopro che anche oggi Tina non è presente e decido che prima di concludere la giornata con Jolie (già vista in piena attività) farò una camera con una che non conosco. Ed è qui che si consuma il fattaccio!
Attirato dal suo fascino magnetico (sembra Katy Perry ma con la pelle ambrata tipo marocchina o iraniana) mi avvicino a una fanciulla seduta su uno degli sgabelli di fronte al bar. Capelli neri, occhi verdi risaltati da un trucco forse un po’ pesante, seno abbondante e naturale. Si chiama Jasmine, tedesca di Amburgo, età (non richiesta) sui 25 anni. Le faccio le mie tre consuete domande, lei mi risponde affermativamente ma aggiunge che queste cose le fa esclusivamente con sessioni da un’ora. “That’s my offer”, le sue testuali parole. La tentazione di andarmene è tanta (e forse avrei dovuto ascoltare la vocina che mi diceva che si trattava di un missile) ma, attratto dalla sua particolare bellezza, accetto. ERRORE MADORNALE!!!
In camera trascorre i primi cinque minuti a spalmarmi (e nel mentre mi sega) l’uccello con una specie di crema che presumo serva per igienizzare l’attrezzo. Inizio a spazientirmi e lei lo capisce. Baci a stampo e poco più. Passiamo al daty ma lei è partecipativa come una lastra di ghiaccio. Nel mentre che le lecco il clitoride nella stanza cala un silenzio assordante. Vabbè, passiamo al 69: qui la bocca viene utilizzata pochissimo perché sento le sue mani manovrare la mia cloche. Raggiunto un minimo di turgore, mi veste e iniziamo a scopare. Anche qui le cose non cambiano molto con lei che non lascia trasparire alcun coinvolgimento. A questo punto il mio cervello va in posizione off e l’attrezzo ne risente. Lei per cercare di risollevare la situazione, sapendo di aver concordato un’ora, mette in scena uno spettacolo con un dildo che tira fuori dalla borsetta. I gemiti finti che fa nel mentre fanno precipitare la mia libido sotto terra. Decido di mettere fine a questo strazio e le dico di farmi venire con le mani. Inizia discretamente, ma poi procede con la foga di una macchina da cucire. Le dico che mi sta facendo male e allora si da’ una calmata. Concentrandomi, riesco finalmente a venire. Qualche minuto di break. Lei si stende accanto a me e inizia a guardare il cellulare, mi fa vedere le foto e i messaggi che le manda il suo amico. Mi dimostro per nulla interessato per farle capire che non pago per queste stronzate. Provo ad abbracciarla ma lei resta immobile. Inizio a sfiorarle il viso, molto delicatamente, ma lei mi blocca dicendo che il suo make-up è lungo da ripristinare e che non può rovinarlo. Vabbè, siamo alla frutta. Stesa prona, provo a baciarle la schiena e fare un po’ di petting verso le parti basse: ma anche stavolta non solo resta ferma ma addirittura si scosta. E’ la goccia che fa traboccare il vaso! Le dico “if we don’t do nothing more, for me we can go”. Non l’avessi mai fatto. Si alza in piedi e comincia a urlare, ricoprendomi di insulti, dicendomi che “se tutto(?) quello che abbiamo fatto fino ad ora è nulla, io non merito la sua presenza”. Cerco di calmarla ma ottengo l’effetto contrario, è una scheggia impazzita. Continua con gli epiteti più impronunciabili (es. fucking bastard). Per evitare di sentire altri insulti gratuiti mi infilo subito l’accappatoio per guadagnare l’uscita. Nel mentre penso se sia il caso di andare a fare presente quanto successo in direzione ma preferisco evitate poiché non voglio fare scenate davanti a tutti e a tutte. La pago e la fanculizzo nel mio vernacolo. Esperienza davvero da dimenticare: anche se fosse l’unica ragazza di tutto il locale, preferirei farmi una sega che non pagare questa stronza.

JASMINE: bellezza 9 (su questo punto nulla da dire) / partecipazione 2 (un asciugacapelli è più affettuoso) / fucking expertise 3 (no comment).

Dopo questa mazzata, sento ancora più forte il bisogno di qualcuna che mi faccia sentire desiderato. La scelta non può che ricadere su Jolie. Sono le 16,45 circa: è lei a venirmi incontro, mi da’ un bacio e mi dice che, SE MI VA (questa fanciulla è unica), ora è libera per me. Non so come cazzo mi viene, ma le rispondo che ho bisogno di un quarto d’ora. Replica sorridendo: “come preferisci, ci vediamo alle 17 al divanetto all’ingresso”. QUESTO SIGNIFICA FAR SENTIRE UN UOMO SPECIALE!!!
Alle 17 in punto è da me: ci dirigiamo nella stanza numero 2 (quella vicino a un distributore di sigarette). Come sono andate le cose lo tengo per me. Posso solo dire che SI È TRATTATO DELLA SESSIONE IN ASSOLUTO MIGLIORE PER ME DA QUANDO FREQUENTO QUESTI POSTI. Dall’inizio alla fine non ho MAI avuto la sensazione di stare con una pay-girl ma piuttosto con la propria compagna. Mi ha fatto toccare il cielo con un dito e questo rimarrà inciso a caratteri indelebili nel diario dei ricordi che ognuno di noi porta dentro si sé. Trattatela con i guanti bianchi, una così s’incontra molto raramente in questi posti.

JOLIE: v. sopra

Penso di poter finire qui per oggi (anche se poi i fatti diranno il contrario). Per pura curiosità, conosco Alexa (32 anni, bulgara di Varna, porta occhiali piccoli di forma rettangolare sul rosso, seno imponente ma rifatto, non bacia chi beve alcolici, durante l’intervista si dimostra un po’ troppo distaccata). Da segnalare l’assenza (capirai!) dell’angolo delle tedesche antipatiche. April, Dorina e Kira presenti. Avrei voluto concludere la giornata con Kira ma a un certo punto scompare e non la rivedrò più. Presente, come gli altri giorni, un'altra Super-TOP: altissima, bionda, capelli lunghi, labbra a canotto, una farfalla tatuata su entrambe le gambe posteriori, seno rifatto. Nel complesso una versione un po’ più volgare di Victoria Silvstedt. Non so’ di dove fosse, posso solo dire che appena rientrava in sala non ci stava più di 3 minuti perché veniva arpionata dall’orso di turno. Per la serie “i misteri della figa” (quarta puntata) segnalo una mora di almeno 45 anni abbastanza in carne e non certo indimenticabile che pure ha fatto un notevole numero di camere. A un certo punto è entrato in sala un tipo diversamente abile su una sedia a rotelle. Si è avvicinata Isa (v. sopra) che si è presa cura di lui andandoci a fare una camera: non so quante altre lì dentro lo avrebbero fatto al suo posto. Davvero un bel gesto, complimenti. La voglia di concludere con una mora tedesca è tanta ma Kira non riesco a beccarla. Mi siedo al divano con il mio socio e davanti a me noto seduta su uno sgabello del bar quella che a prima vista mi dà l’idea di un troione da corsa: ci scrutiamo e mi fa cenno di sedermi accanto a lei. Si tratta di Tessa, anni 32, di stirpe germanica -Francoforte-, mora, tette rifatte, labbra carnose, stazza imponente ma non grassa, quasi tutta tatuata (tra i tanti, mi ricordo il numero 100 tatuato sulla gamba destra). Sarà lei quella con cui concluderò quest’avventura memorabile! Bbj da film porno, gentile e corretta, fk, PSE allo stato puro, mezz’ora 1 shot. Mi resta il rimpianto per non averla testata più fresco. Merita tranquillamente un’ora. Non ho chiesto se facesse CIM.

TESSA: bellezza 7,5 (malus di 0,5 per i troppi tatuaggi) / partecipazione 9,5 (bonus di 0,5 poiché nonostante l’ora tarda non si risparmia affatto) / fucking expertise 9,5 (100% PSE).

Alle 23 guadagniamo l’uscita: l’indomani mattina la sveglia suonerà presto e ho bisogno di fare silenzio intorno a me. Troppe le emozioni, le sensazioni e gli stati d’animo che si muovono vorticosi nella mia mente. La tipa bionda mi chiede se torniamo anche domani: mentendo, le rispondo “maybe”.

THE END, titoli di coda.

CONCLUSIONI
Come facilmente intuibile dal tenore del racconto, il bilancio di quest’anno è ampiamente positivo. Il locale, tra tutti quelli da me visitati, resta il numero uno seppure con il pantagruelico limite della scarsa vivibilità invernale. Per chi non lo conosce, infatti, ne consiglio la visita solo nei mesi caldi: le camere all’interno non sono tante e, quando quelle esterne diventano impraticabili (andateci voi a scopare con 0° nelle casette, anche se dotate di climatizzatore inverter…), si rischia di attendere svariati minuti per andare a copulare. Rispetto all’anno scorso ho notato che hanno inserito nel menù la lista degli allergeni, anche in inglese: segnale questo di attenzione al cliente. La pulizia resta impeccabile: si tratta di un aspetto per me importante visto che ci passo tante ore.
Capitolo ragazze: quest’anno avevo voglia di fare talent scouting. Per questo motivo non ho letto praticamente nulla e mi sono affidato esclusivamente al mio intuito, suffragato da una discreta esperienza maturata sul campo. Visti i risultati, credo di esserci riuscito!
Rispetto all’anno scorso ho notato un miglioramento complessivo della line up, anche grazie all’ingresso delle Super-TOP (così come accaduto due anni fa). Mi ha fatto piacere, nonostante lo spiacevole episodio con Jasmine, la presenza notevole di tedesche che posso affermare senza tema di smentita essere affidabili e performanti anche nel trombo. Certo, volendo fare i pignoli, avrei gradito la presenza di qualche figa baltica (Estonia/Lettonia/Lituania: v. Sasha di due anni fa) e una maggiore rappresentanza di latinoamericane degne della loro etnia. Parimenti, devo riconoscere che trovare un posto dove trascorrere la giornata in totale relax (con cibo, birra e spa gratis) e avere l’opportunità di trombare con ragazze bellissime (un nome su tutte: Jolie) per appena 50 euro ogni mezz’ora deve indurre a non pretendere la luna nel pozzo. Altrettanto onestamente, inizio a comprendere un po’ di più chi in questi posti va sempre con le stesse tipe: alla mia età il feeling è fondamentale e se devo scegliere tra una fredda (in tutti i sensi) strafiga e una bella ragazza che ci mette l’anima in camera, bè io non ho dubbi e scelgo la seconda!
E ora? Magari ci tornerò per “la décima” o forse no: è troppo presto per fare programmi. Mi resta solo un pizzico di amarezza per non abitare più vicino a questo posto dove, una volta entrati, vi ricordo di scollegare SEMPRE il cuore dal cervello: la vita reale non è lì dentro (per fortuna, aggiungo io!). In caso contrario, rischiate di farvi molto “male”. Lunga vita al GT e agli fkk!

Auf Wiedersehen!

Engineer2013
Silver 36-50
24/08/2018 | 06:00

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@io.tu.e.le.rose Non mancherò di seguire il tuo consiglio! Grazie

Engineer2013
Silver 36-50
22/08/2018 | 07:16

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Guten tag!
Con il mio amico e collega punter "Antonio" saremo al GT questo week end (dal venerdì alla domenica). Se qualcuno di voi sarà presente sarebbe bello scambiare due parole. Come di consueto, io sarò riconoscibile dalle havaianas biancorosse. Saluti dal vostro ingegnere

Engineer2013
Silver 36-50
01/06/2018 | 16:43

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Engineer2013
Silver 36-50
29/05/2018 | 09:50

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@Elvis esimio collega ti ringrazio per le parole apprezzamento, soprattutto perché supportate dalla lettura di mia precedente recensione.
Sono d'accordo con te su tutta la linea: in giornata è massacrante, a meno di non abitare in Svizzera.
Alla prossima!

Engineer2013
Silver 36-50
29/05/2018 | 00:27

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Un sabato italiano in terra elvetica: il Globe

FKK Globe – sabato 19 maggio 2018 - Recensione di Engineer2013
COSTO INGRESSO: 105 CHF (comprensivi di 10 CHF di cauzione restituiti alla fine).
COSTO CAMERA ed EXTRA: 140 CHF la prima mezz’ora e multipli a seguire di 15 minuti cadauno, 200 CHF anal, 100 CHF CIM.
COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: nessuno. Siamo andati e venuti (in tutti i senti) in giornata.
RAGAZZE PRESENTI: 57 da “tagesplan” (e ci può stare come numero effettivo), livello medio-alto, un paio di top e nessuna intrombabile. Varietà etnica discreta, netta prevalenza di provenienti dalla terra di Dracula
SITO INTERNET DEL LOCALE: http://club-globe.ch/it/index.php

19/5/2018: GLOBE ATTO I°
Salve a tutti! Sono tornato a dedicarmi a uno dei miei passatempi preferiti solo di recente dopo tanto (troppo) tempo di astinenza. Diciamo che prima l’umore non sarebbe stato quello giusto e quindi ho preferito “restare ai box” in attesa di provare finalmente questo posto così decantato su questo e altri forum.
Con il mio amico nonché collega punter “Antonio” abbiamo deciso di aggiungere questo -importante- tassello al nostro palmares: dopo una serie di rinvii siamo riusciti ad incastrare il tutto per maggio e…voilà!
Cercherò di essere più sintetico per non tediarvi troppo. Se vi rompete le palle di leggere…beh non mi offendo mica se non arrivate alla fine
Di seguito le mie PERSONALISSIME impressioni/considerazioni.

LOCALE
Una volta arrivati (sul tragitto Lombardia-Zurigo scriverò nelle conclusioni), dopo 4 ore di viaggio, alle ore 12,30 circa parcheggiamo davanti al locale e notiamo immediatamente che ci sono pochissime auto. Per essere un sabato la cosa appare singolare, ma tant’è. Visto da fuori, il Globe sembra una struttura a metà strada tra un tendone da circo e una sala slot ed è situato in una incolore quanto anonima zona di un paese dell’hinterland zurighese.
Suoniamo il campanello ed entriamo. Alla reception il “mitico” Angelo: anche se parla in tedesco si riconosce a distanza la sua origine. Sto al gioco rivolgendomi a lui in inglese: mi dice di parlare solo tedesco. Poi si ferma e mi dice “va bene, visto che siete italiani parliamo la nostra lingua”. Davvero simpatico e sveglio. Essendo la prima volta ci spiega con dovizia di particolari come funziona e ci fornisce due accappatoi bianchi (poi dopo mi ricorderò che in realtà dovevano essere azzurri vista la nostra prima volta) e asciugamani. Ci affida a un ragazzo tedesco che ci mostra, in inglese, dove sono gli armadietti accompagnandoci e ribadisce che è vietato l’uso del cellulare all’interno. Esauriti i convenevoli, si parte!
Diciamo subito che dalle recensioni mi aspettavo che l’interno fosse messo peggio: non sarà nuovissimo come il Wellcum ma non mi è sembrato nemmeno così da buttare. La pulizia è buona, anche se da questo punto di vista il livello del Golden Time resta inarrivabile. Ho apprezzato la presenza del collutorio in bagno (non fruito perché avevamo il nostro) e della sauna/bagno turco. Il mangiare, invece, risulta una nota dolente, atteso che in questi posti si va per trombare. Solo pasta disponibile gratis, oltre a formaggi/salumi, frutta e dolci. Se volevi qualcosa di più sostanzioso dovevi pagare (es. omelette 9 CHF). Soft drink inclusi, da pagare a parte tutto il resto. Dovendo trascorrere molte ore all’interno un po’ più di varietà non avrebbe guastato. Altra pecca le stanze, ognuna delle quali reca un nome sulla porta che la contraddistingue: piccole e non dotate di climatizzatore (almeno le tre che ho provato). Alla testa del letto una mensola lunga tutta la parete rivestita di una specie di moquette che faceva venire caldo solo a guardarla. Da questo punto di vista le stanze del Wellcum sono davvero di un altro pianeta non fosse altro perché hanno la doccia incorporata.
Il locale all’interno sembra un ibrido tra un night (per via dei divanetti tipo privé sparsi qua e là) e una discoteca anni ’90 con tanto di palo per la pole dance. Luce un po’ fioca. Scarse le docce nella zona spogliatoio (simpatica la cosa che per recarsi in questa zona si passi dallo spogliatoio delle fanciulle che è un autentico viavai di gnocca) ma si può rimediare con quelle situate nell’area wellness. Armadietti sufficientemente grandi. Al piano superiore, dalla scala principale che scende praticamente al centro del locale, si trova il ristorante: su quest’ultimo mi sono già espresso. Se invece si sale da una scala stretta che si trova praticamente all’ingresso del locale si accede a una zona che abbiamo definito “il trionfo del kitsch”: un’accozzaglia di finti animali imbalsamati che al confronto le statue romane viste all’Oase di Francoforte erano un tocco di classe. Contenti loro…

GIRLS
Premessa: l’inglese è fondamentale se si vuol comunicare con ragazze di etnia diversa rispetto a quella rumena. Tutte le mie conversazioni all’interno, infatti, si sono svolte in lingua britannica.
Circa la line-up qui le aspettative della vigilia erano davvero elevate: diciamo che non sono andate del tutto deluse, stante l’assenza di inchiavabili. Ma le zone d’ombra ci sono, eccome (vi ricordo che si tratta sempre di PERSONALISSIME impressioni e che come tali vanno prese). Nello specifico: uno sbilanciamento eccessivo verso la terra di Dracula e una certa insistenza di alcune delle presenti. Quest’ultimo aspetto, in particolare, mi ha colpito molto negativamente visto che mi attendevo un ambiente (così come letto su varie recensioni) più rilassato ed “easy”. Un paio di top, tra cui la famosa Ava. A mio avviso, rispetto ad altri posti, qui il management punta più sulla qualità media/medio-alta di tutto il parco gnocca sacrificando le punte di eccellenza osservate in altri fkk (su tutti il GT) dove però facevano da contraltare dei cessi inchiavabili. Altro minus, diverse ragazze da me intervistate che dopo nemmeno un minuto di conversazione spingevano per chiudere il “deal”. Infine, non ho visto petting/chiavate in sala: altra cosa che differiva dall’idea che mi ero fatto leggendo le esperienze dei miei predecessori.
Tutto ciò premesso, inizio il mio giro perlustrativo cercando di individuare chi possa essere la fanciulla con cui aprire le danze: il locale è davvero povero di orsi (meglio per me) e molte delle ragazze non sembrano porsi nel migliore dei modi (ahi, cominciamo male penso). Conosco due tipe germaniche: una austriaca (non ricordo il nome, ma era piena di tatuaggi, con labbroni a canotto, capelli neri, tette rifatte e non proprio verde come età) e una bionda tedesca che girava completamente nuda (una delle poche). La prima mi sa troppo di zoccola mentre la seconda la metto per un momento in stand by. Un po’ assetato, mi avvicino al bar (dove c’è una barista fissa oltre alle pay girl che servono da bere ai potenziali clienti) e qui faccio quello che sarà l’incontro chiave della giornata. Seduta a uno sgabello, con un culo F-A-V-O-L-O-S-O esaltato da una culottes di raso nero, si trova quella che per me è la seconda top del locale. Mi avvicino, le chiedo se posso sedermi accanto a lei. Mi sorride e mi dice “yes, of course!”. Si chiama Aylin, tedesca di Colonia (ma i tratti somatici dicono altro, come infatti mi rivelerà successivamente). Alta 1,72 mt. senza tacchi, occhi di un marrone intenso come l’arabica del miglior caffè e un sorriso in grado di far capitolare anche un asceta votato alla castità. Un solo tatuaggio all’altezza del seno sinistro (anche se poi mi renderò conto che ne ha un altro molto sottile che le attraversa tutta la schiena all’altezza della colonna vertebrale). Consueto baciamano da parte mia e altrettanto stupore misto ad ammirazione da parte sua. Iniziamo a parlare di me e di lei quando noto un altro particolare che normalmente mi manda su di giri: un piercing sulla lingua che già mi fa pregustare sensazioni libidinose. Dopo qualche minuto sono già cotto di lei a puntino: la fanciulla se ne accorge e, da professionista, sposta l’accento del discorso su quelle che possono essere le cose che mi piacciono di più. Le snocciolo le mie tre consuete richieste alle quali acconsente senza colpo ferire. Anzi, mi dice che anche per lei sono la base per una sessione soddisfacente. Realizzo che non è più tempo di convenevoli e allora le chiedo di andare. Mi prende per mano e mi cinge il fianco come fossimo due fidanzatini: dentro di me penso che questa ha capito davvero tutto su come gira il mondo lì dentro.
Una volta dentro la camera scende dai tacchi e, ciononostante, siamo praticamente alti uguali (io sono 1,73 mt.): ma soprattutto con la luce normale della camera osservo questo gran pezzo di gnocca in tutto il suo splendore che mi ricorda per certi versi Diletta Leotta. Aylin ha i capelli castani, è vero, ma chi se ne frega. Un’altra cosa degna di menzione è la totale assenza del bisturi sul suo corpo che si rivela essere più sinuoso di un’opera di Michelangelo.
Iniziamo con un po’ di petting e le prime impressioni trovano ampia conferma. La sessione procede con una naturalezza quasi commovente, al punto da farmi dimenticare il fatto che lei sia una professionista del meretricio piuttosto che la mia compagna. Nel frattempo si celebra su quel talamo votato alla lussuria la quintessenza del GFE, anche se non disdegna delle fughe sul tema del PSE (ricordatevi questo particolare, tornerà utile nel prosieguo del racconto). Volendo mutuare un termine musicale, è un “crescendo” di sensazioni/emozioni/stravolgimenti. Dopo un po’ di esercizio fisico-trombereccio, a circa cinque minuti dalla campanella del gong, decido che quella camera merita un epilogo degno di essere ricordato negli anni a seguire. Le chiedo di fare CIM, lei mi ricorda che si paga un extra (altro segno di correttezza estrema): in questo momento la pecunia occupa l’ultimo dei miei pensieri. Mi sfilo il condom e lei inizia un’autentica lectio magistralis sul bbj. Vengo emettendo un urlo esagerato, lei imperturbabilmente continua la sua opera. Dopo che non è rimasta più nemmeno una goccia, si stacca. Mi scuso per l’urlo tarzanico ma lei è contenta perché questo significa a suo dire che mi è piaciuto. Dopo il collutorio di ordinanza restiamo a parlare sul letto sforando di almeno dieci minuti la mezz’ora standard. Mi rivela le sue origini turche (di madre): questo spiega il taglio dei suoi occhi tutt’altro che teutonici. Arriviamo ad argomentare pure sulla situazione politica attuale della Turchia e dimostra anche un’insolita cultura. Al che un quesito mi affiora spontaneo: MA CHE CAZZO CI FA UN ANGELO DEL GENERE IN QUESTO POSTO DI DANNATI? Mah…
Purtroppo arriva il momento di congedarci e lei si allontana per prendere il lenzuolo di ricambio: mi spiega che qui sono tenute a lasciare la camera pulita prima di uscire e se non lo fanno la direzione le riprende aspramente. Abbracciati come quando siamo entrati in camera, ci dirigiamo verso gli spogliatoi: mi prende un nuovo asciugamani e mi accompagna a fare la doccia. Anche lei si lava accanto a me oltre a passarmi la mano sulla schiena tipo spugna (wow!). Dopo avermi fatto indossare l’accappatoio mi accompagna all’armadietto per riscuotere il meritatissimo obolo. Customer satisfaction allo stato puro!

AYLIN: bellezza 9,5 (bonus di 0,5 per i suoi occhi arabeggianti) / partecipazione 9 / fucking expertise 9

Torno nella sala principale e ritrovo il mio socio che ha consumato con una di quelle che avevo inserito nella tromb-list: Tiara, direttamente dalla Romania. Dice di essere rimasto soddisfatto, anche perché gli ha praticato un bel massaggio rilassante propedeutico alla copulazione. Me la presenta ma poi la fanciulla sparisce, inghiottita dalle fauci di qualche cliente quasi certamente fisso (IMHO).
Di comune accordo decidiamo di mangiare qualcosina e saliamo al piano superiore: ci sono diverse ragazze che fanno comunella e che mangiano ai tavoli e qualche orso. Sulle pareti foto di Venezia in stile anni ’80: mah… Purtroppo il mangiare è scarso e, non mangiando pasta, sfamarmi diventa impresa davvero ardua. Mi riprometto di farmi una omelette a fine serata da pagare con la cauzione anche se poi non se ne farà nulla. Tra un po’ di formaggio e un affettato, argomentando al tavolo sull’andazzo della giornata, facciamo un’osservazione che ci vede perfettamente d’accordo: il clima è un po’ moscio e ricordiamo con nostalgia sia il ristorante del Wellcum ma anche quello del GT dove si rideva e scherzava con le tipe. Qui sono tutte molto sulle loro e c’è un silenzio quasi assordante.
Dopo questo abbondante (sic!) pasto, torniamo nell’arena. Cerco, invano, la Tiara di cui sopra. Rivedo Aylin che mi sorride e sono costretto a rimbalzare diversi approcci insistenti di alcune orsette sia singole che in coppia. La cosa alla lunga mi infastidisce anche perché mi sembra davvero di recitare mio malgrado il ruolo del pollo da spennare. Mantengo la calma e declino con eleganza. Antonio nel frattempo si è addormentato sulla chaise-longue situata su una specie di piccolo palco sopraelevato. A questo punto decido di concedermi un po’ di relax tra sauna e bagno turco, entrambi deserti. Questa mezz’ora di break mi aiuta a ricaricare non poco le batterie (la sveglia alle 6,30 di mattina non aiuta). Finalmente becco Tiara: le chiedo se è libera e lei mi risponde se voglio andare subito in camera. E che cazz….dico che prima preferisco parlare un po’. Mi va a prendere qualcosa da bere e si siede accanto a me. Mi racconta della sua città natale (Cluj-Napoca) e parliamo anche di musica. Le dico che il mio amico mi ha detto che è molto brava a fare i massaggi e lei annuisce sorridendo. Dopo qualche palpata in sala decido che è arrivato il momento di un test-drive. Chiave e si va. In camera mi fa stendere prono e inizia le manipolazioni: sinceramente ci mette un po’ troppa energia e con discrezione glielo faccio notare. Dopo qualche minuto mi giro e iniziamo il petting: non si tira indietro ma rispetto alla camera precedente si nota meno trasporto. Per carità, ottimo bbj nulla da dire. Vestizione e posizioni classiche: nel mentre, tuttavia, noto come la situazione non decolli come vorrei. Lei appare troppo “compassata” per i miei gusti. Devo essere io a prendere l’iniziativa per tutto e la cosa con le pay-girl non sempre mi esalta. Così, seppure alla vigilia avessi fatto un pensierino di prolungare la sessione, decido di restare nella classica mezz’ora. Solito rituale finale: abbracci, coccole sul letto, discorsi “da ascensore”. Non mette fretta alcuna. Dopo aver riassettato la camera, mi accompagna per la doccia insieme (evidentemente è un plus della casa). Pago, bacetto e via di nuovo nella sala principale.

TIARA: bellezza 8 (bonus di 0,5 per il seno naturale) / partecipazione 7 / fucking expertise 7

Ritrovo Antonio e scambiamo due parole sul locale: abbiamo condiviso tante avventure in svariati fkk in giro per l’Europa e ci ritroviamo anche sui giudizi di valore espressi sul Globe.
A questo punto, vista anche l’ora (le 17,30 passate), arrivo alla conclusione che l’ultima camera sarà di un’ora. Vogliamo partire per le 19 in quanto ci attendono circa 4 ore di viaggio e non vogliamo rientrare tardi. Il mio scanner visivo incrocia una delle top presenti nel locale: Ava. Non molto alta, ma con un fisico davvero scolpito che rasenta la perfezione e due occhi per i quali fare follie. Con il mio consueto garbo e stile mi avvicino: presentazioni di rito, ma lei quasi subito mi stoppa dicendomi che si deve allontanare. La cosa sul momento mi smonta un po’, ancora di più quando torna dopo diversi minuti con un calice di vino in mano e inizia a parlare con una sua amica/collega. Io resto seduto al divanetto auspicando che torni e continui il nostro dialogo. Ma invece lei preferisce restare seduta sullo sgabello quasi catatonica. Dentro di me la sfanculo e le lancio un’occhiataccia: davvero un comportamento poco professionale, degno di “una che ce l’ha orizzontale” (Marcello dixit). Poco male, l’offerta è ampia e proseguo.
Mentre sto per scegliere la prossima orsetta, mi torna in mente un particolare della prima camera: le fughe sul tema del PSE di Aylin e il grande feeling che c’era stato tra noi. Ho come un’epifania: non può che essere lei la prossima. Del resto, tanta sintonia non potrà che riverberarsi positivamente sul nostro incontro. La cerco e la individuo vicino alla porta d’ingresso del cinema porno. Le chiedo se è impegnata e mi risponde con un sorriso di no. Allora le prendo la mano come un liceale e, fissando quelle perle che sono i suoi occhi, le dico che voglio andare in camera con lei. A questo punto succede una cosa che mi spiazza: con garbo mi dice “Another time with me? Really?”. È lusingata del fatto che con tante ragazze presenti voglia di nuovo lei. Le dico una frase che resterà tra me e lei e che ha come effetto quello di abbracciarmi e baciarmi davanti a tutti. Con passo felpato, ci dirigiamo nella nostra alcova. Una volta chiusa quella porta, accade quello che ogni punter in cuor suo desidera: la confusione dei ruoli tra pay-girl e girlfriend. Ne viene fuori un cocktail davvero esplosivo, i cui risvolti se non vi dispiace preferisco tenere per me. Il 31 luglio di due anni fa, scrivendo della mia esperienza al GT, avevo incoronato Sasha come mia best experience in un fkk. Dopo oggi, posso dire che si tratta di un ex aequo poiché non ritengo elegante fare una classifica per assegnare la medaglia d’oro a una delle due. Negli oltre 60 minuti trascorsi in compagnia di questa Divina Creatura, si possono condensare tante di quelle emozioni, stati d’animo, sensazioni degni di un autentico Sturm und Drang sessuale. Senza tema di smentita, un’esperienza scritta con inchiostro indelebile nel mio repertorio di puttaniere oltre che da ricordare con gioia a futura memoria. Una richiesta: trattatela bene, mi raccomando. Perle simili vanno preservate perché fanno bene sia chi fa del sesso il proprio mestiere sia a chi di quel mestiere paga e apprezza i servigi.

AYLIN: bellezza 9,5 (bonus di 0,5 per i suoi occhi arabeggianti) / partecipazione 10 e lode (per via del feeling creato con la prima sessione) / fucking expertise 10 e lode (idem)

Dopo essere uscito stravolto ma felice come un bambino da un negozio di giocattoli, ci dirigiamo negli spogliatoi per la doccia di rito e il pagamento. Un ultimo bacio appassionato sotto gli occhi increduli di Antonio e degli altri colleghi e ci salutiamo. Inutile dire che per tutto il viaggio di ritorno (e per tutto il giorno seguente) il mio pensiero sia volato costantemente a lei.
Sono oltre le 19, con il mio socio decidiamo di accomiatarci. Mentre ci vestiamo mi parla della sua seconda camera: Natasha, polacca autentica (non parla italiano), mora e soddisfacente nel complesso. Si sente di consigliarla.
Alla reception, nel frattempo, ad Angelo si è unita una valchiria mora con due meloni infiniti. Mi chiedono come sia andata: rispondo loro di essere soddisfatto (ed è vero) ma a differenza del GT non aggiungo “my best experience in a fkk”.

CONCLUSIONI
A scanso di equivoci, mi sento di dire che si tratta di un posto che almeno una volta nella vita va visto. Cosa mi è piaciuto: la line-up, gli spazi ampi nella sala principale, l’attenzione verso il cliente, la pulizia generale (anche se il GT resta inarrivabile da questo punto di vista).
Cosa non mi è piaciuto: il ristorante (davvero scarso il cibo presente), l’insistenza di alcune tipe, il clima generale un po’ moscio (ma non di scazzo) per essere un sabato, le camere troppo piccole oltre che non climatizzate.
Capitolo logistica: siamo partiti dalla Lombardia alle 7,45 di mattina e, tolta mezz’ora tra rifornimento e “cambio acqua alle olive”, abbiamo impiegato 4 ore nette per raggiungere il Globe. Ci possiamo ritenere fortunati poiché in direzione opposta le code che abbiamo visto erano davvero imbarazzanti (chilometri su chilometri per intenderci) al punto che, se avessimo dovuto fare il percorso contrario, avremmo sicuramente desistito. Le strade svizzere, inoltre, presentano due grandi limiti: il primo è la velocità massima consentita (120 km/h) su pochi tratti mentre per il resto è un autentico carnevale di cartelli 80/100/80/60/100 ecc. tutti a distanza di pochi metri l’uno dall’altro. Francamente mi aspettavo di meglio. Altro neo, il numero davvero notevole di cantieri (specie nel tratto dall’Italia verso Zurigo) che possono rendere questo un viaggio al limite del fantozziano.
C’è un però… una volta varcato l’uscio per intraprendere la strada del ritorno, non ho sentito quella voglia spasmodica di tornarci a breve evidenziata da altri colleghi in diverse recensioni lette anche su altri forum. Sarà che oramai posti come questo ne ho visti davvero un bel po’ nella mia carriera di punter, e quindi quella magia delle prime volte è scemata. Oppure sarà per via del fatto che il Globe non mi ha entusiasmato tanto quanto pensavo alla vigilia con il c.d. effetto “wow!”.
Anyway….tranquilli sarà sicuramente la prima che ho detto. Il Globe merita certamente una (e più di una) visita, magari non in giornata come abbiamo fatto noi al fine di non sperperare i benefici post-trombo.
Auf wiedersehen!

Engineer2013
Silver 36-50
06/09/2017 | 08:38

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@Antistress: complimenti per la rece e per il tour de force. Non pensavo che il Samya potesse arrivare a questi livelli. Penso che prima o poi una nuova visita la farò...

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