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Engineer2013
Silver 36-50
03/09/2017 | 15:33

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Engineer2013
Silver 36-50
01/09/2017 | 14:22

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@io.tu.e.le.rose, @cinghialutra , @fgmm, @BillyCatto, @mox: GRAZIE per i complimenti! Lo spirito che mi anima quando scrivo le recensioni è anche quello di rendere un servizio alla comunità di Gnoccatravels.

@ficadipendente : i complimenti di un germanista come te sono davvero speciali.....DANKE SCHON!

@unforgettable_fire_2005: quando inizio a scrivere sono un fiume in piena...forse avrei dovuto intraprendere altri studi! Le tipe lesbicavano effettivamente tra di loro ed erano molto affiatate. Il costo totale è stato di 275 euri (1,5 ore con Lola, mezz'ora con Lucky, lesbo show, cim)

@fgmm: mi spiace ma le domande sono mie personali e non mi va di condividerle...sorry! Non so se è possibile inserire un link: nel caso scrivimi in privato che te lo giro.

Engineer2013
Silver 36-50
01/09/2017 | 01:22

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Ultimo week end di agosto in NRW: il GoldenTime ovvero la “nobile decaduta”

FKK GoldenTime – sabato/domenica/lunedì 26/27/28 agosto 2017 - Recensione di Engineer2013
COSTO INGRESSO: 60 €.
COSTO CAMERA ed EXTRA: 50 € la prima mezz’ora e multipli, 50 € anal, 25 € CIM.
COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 30 € (colazione inclusa) a notte in una struttura a Eindhoven. Viaggio in aereo con Ryanair.
RAGAZZE PRESENTI: una quarantina di livello medio-alto, una mezza dozzina di top. Il migliore assortimento di etnie mai visto in un fkk. Almeno cinque intrombabili.
SITO INTERNET LOCALE: http://www.goldentime.de/

26/8/2017: GOLDEN TIME ATTO III°
Buonasera a tutti! Come promesso, ecco il mio contributo relativo ai tre giorni di full immersion trascorsi al GT in compagnia del mio amico nonché collega punter “Antonio”. Preliminarmente, mi scuso ma non sarà la mia solita lunga recensione: un po’ perché il tempo in questo periodo è per me un bene quanto mai scarso un po’ perché avendo già ampiamente descritto alcuni punti -come il locale- l’anno scorso mi concentrerò sulle girls e sulle mie PERSONALISSIME considerazioni.

Il primo giorno l’arrivo al locale è alle 13,30 circa: prima siamo dovuti andare a ritirare l’auto a noleggio da Weeze. Oramai sono di casa e gli spazi me li ricordo ancora molto bene, nonostante siano trascorsi tredici mesi dalla mia ultima visita.
Doccia di rito, si entra nel locale. Non ho fame di cibo (ma di figa si!) e quindi mi dedico come mio solito a un primo giro di ricognizione del parco gnocca presente nella struttura.
Rispetto allo scorso anno noto solo Rosa (polacca di Cracovia, timbrata) e Dorina (ungherese di Budapest, idem come sopra) tra le mie vecchie conoscenze. Il resto sono culi, pardon volti, a me nuovi. Mi colpiscono subito alcune cose: il numero esiguo delle girls rispetto agli orsi già presenti a quell’ora, il numero di ragazze di colore raddoppiato rispetto al 2016, il numero di MILF cresciuto a scapito delle teen ma, purtroppo e soprattutto, il livello medio di bellezza decisamente calato.
Avendo letto, non solo su questo forum, ampia letteratura in materia ero in un certo qual modo preparato alla cosa ma non pensavo si giungesse a tanto. Da qui l’associazione di idee nella mia mente e che mi porta a dire ad Antonio che si tratta di una nobile decaduta.
Proprio per questo motivo, mi ero portato qualche appunto da casa: alla fine mi tornerà molto utile perché (a differenza dello scorso anno) non è che si cada sempre in piedi.
Durante il primo giorno mi sono intrattenuto con le seguenti fanciulle:

1) NATASCHA
Russa di Otopeni: cioè lei si spaccia per russa ma, come peraltro riportato su un sito dove sono presenti le foto delle tipe, è rumena.
Diciamo che la cosa mi lascia alquanto indifferente e non controbatto per non indisporre la signorina. Avevo letto che era altamente consigliabile fare un’ora; lei, le va riconosciuto, non preme per fare 60 giri di lancette ma lascia a me decidere. Solo alla fine mi dirà che con la mezz’ora alcune prestazioni (dfk, per citarne una) non le fa.
In ogni caso, la camera mi soddisfa molto: lei tende al professionale ma in senso positivo. Mi chiede cosa voglio da bere e me lo va a prendere al bar mentre sono nell’alcova. Inizia un bbj (a proposito della situazione post legge del 1° luglio u.s., dedicherò uno spazio alla fine della recensione) di notevole fattura: lento, salivato, uso minimo delle mani. Essendo la prima sessione della giornata decido di terminare con il cim previa richiesta: lei, dopo avermi subito comunicato (altro plus) che è previsto un extra acconsente ed esegue magistralmente il compito assegnatole. Complice il brevetto “salva-sborra” incorporato nella labbra, non fa cadere nemmeno una goccia sul letto. Durante la pausa mi chiede se gradisco un massaggio: diciamo che i piselli li sa succhiare meglio di come massaggia ma il risultato è accettabile. Una volta in tiro, vado con le classiche tre posizioni. A un certo punto, colto da ingrifamento acuto, le chiedo se è possibile concludere come la canzone del sempre valido Peppino Di Capri. Anche in questo caso mi informa dell’extra ma il piacere di sbattere il mio attrezzo su quei capezzoli e sulle sue tette (ancorché frutto del lavoro del chirurgo platico) non ha prezzo. E allora: CHAMPAGNE!
Mancano un po’ più di cinque minuti all’ora e, altro segno di correttezza, mi dice di rilassarmi accanto a lei offrendosi di andare a prendermi un altro drink. Quando usciamo dalla camera sono trascorsi esattamente 60 minuti. In conclusione un’esperienza valida, a patto di optare per l’ora, con la signorina che pur essendo una gran figa non te lo fa pesare in camera come tante sue colleghe. L’unico “difetto” che mi sento di ascriverle è una leggera tendenza a voler dettare i tempi e le modalità di svolgimento della sessione: se vi mostrate però accondiscendenti, vi ripagherà con un servizio da top di gamma.
Natascha: bellezza 8,5 (bonus di 0,5 per la silhouette tonica) / partecipazione 8 / fucking expertise 8,5
Ora la fame di cibo si fa sentire sul serio, pertanto decido con il buon Antonio che è arrivato il momento di soddisfare lo stomaco: anche tale aspetto sarà oggetto di analisi nelle conclusioni finali.

2) ALESSIA
Tedesca di Colonia, l’avevo notata seduta su uno sgabello vicino alla slot machine che si trova entrando subito sulla destra. E’ una ragazza di una bellezza quasi decontestualizzata: no tatuaggi, no piercing, un velo di trucco. Non il classico troione bensì il prototipo della studentessa universitaria. In altre parole: non più una ragazzina ma nemmeno una donna. Pelle chiara e capello castano tendente al rossiccio.
Mi presento con il mio consueto baciamano e le chiedo le tre cose che per me sono imprescindibili. Lei mi sorride e acconsente a tutte le mie richieste. Bingo! In camera si dimostra di una dolcezza disarmante: la quintessenza del GFE. Ovviamente opto per l’ora e la sessione che ne viene fuori è un crescendo di eccitazione. Baci a profusione, ottimo il 69, davvero pregevole il bbj: in quest’ultimo campo la fräulein Alessia dimostra di avere di che insegnare. Visto l’andazzo, decido di capitolare con un cim da antologia, con io in piedi appoggiato al muro e lei in ginocchio che mentre me lo succhia mi guarda con quei suoi occhioni dolci. Well done Alessia and congratulations!
Alessia: bellezza 8,5 (bonus di 0,5 per il suo essere acqua&sapone) / partecipazione 9 / fucking expertise 9

3) AMELIA
Tedesca pure lei ma di Düsseldorf, è esattamente agli antipodi come canone estetico rispetto ad Alessia. Molto alta (almeno 1,80 senza tacchi), labbra e tette rifatte, davvero appariscente. Capello nero lungo, trasuda porcaggine da tutti i pori. Non è facile beccarla libera (sarà infatti una delle top scorer di sabato e domenica) ma nel tardo pomeriggio riesco a fermarla vicino lo spogliatoio. Molto gentile nell’approccio -almeno con me visto che ho notato un atteggiamento diverso con altri avventori- mi dice che è impegnata per un’ora ma che dopo si tiene libera per me.
Con precisione teutonica, la rivedo dopo un’ora ed è lei a chiamarmi: ci dirigiamo in una delle casette all’esterno: beh, nuda sul letto è davvero tanta roba. Gambe lunghissime e fisico scolpito, ad eccezione del sedere che mostra qualche piccolo inestetismo. Nonostante le ottime premesse, decido di non andare oltre la mezz’ora perché ho intenzione di non chiudere con lei la giornata. In ogni caso supera a pieni voti l’esame orale, non disdegnando ripetute incursioni ai gioielli di famiglia e alle zone limitrofe. Anche nel 69 non lesina partecipazione e impegno; quando si passa al trombo, vedere una stangona del genere che ti cavalca selvaggiamente vale da sola il prezzo della sessione. Davanti a cotanta imponenza fisica riesco a durare solo il tempo di due posizioni che mi consentono di arrivare praticamente alla mezz’ora pattuita. Nonostante la tariffa base lei non si risparmia (plus per me) e, alla fine, mi sento di promuoverla senza “se” e senza “ma”.
Amelia: bellezza 8,5 (malus di 0,5 per il ricorso al chirurgo plastico) / partecipazione 8,5 / fucking expertise 9

Oramai è buio pesto e la fase di pienone (dalle 17 alle 20, ndr) sembra alle spalle. Mi consulto con Antonio se restare o meno per un’altra sessione ma, saggiamente, lui fa questa riflessione: “dovendo tornare altri due giorni, meglio non esagerare. Come quando, ad esempio, vai al ristorante: se sai che il giorno dopo ci devi tornare meglio lasciarsi un po’ di appetito e non abbuffarsi con il rischio di non gustare gli altri piatti”. Davvero un grande! Seguo il suo consiglio e, di comune accordo ci congediamo dal locale. Prima di accomiatarci, tuttavia, decido di fare la conoscenza di una tipa molto gettonata quel giorno e con dei tratti somatici particolari. Staziona sugli sgabelli sotto il muro lato destro vicino al bar. Lei si chiama Lola: le dico, con la massima sincerità, che per oggi ho terminato ma che se domani è lì ci possiamo vedere. Lei mi sorride e mi dà appuntamento per il giorno successivo alle 12. All’uscita la gentile signora bionda ci dice: “Everything ok?” e noi: “Yeah, sure! See you tomorrow ”.

27/8/2017: GOLDEN TIME ATTO IV°
Dopo una visita, che mi sento di consigliare, al Philips museum di Eindhoven alle 13,15 circa siamo di nuovo al GT. Rispetto al giorno prima, vedo praticamente le stesse girls (malus) e un numero leggermente minore di orsi (bonus).
Avendo fatto colazione più tardi non ho fame per cui decido di partire in avanscoperta. Faccio un po’ di interviste per cercare di scegliere la mia prossima preda.
Nella giornata odierna ecco le ragazze sottoposte a “prova su strada”:

1) DENISE
La mia attenzione viene rapita da una ragazza bionda, penso sicuramente indigena (e così sarà, di Colonia per l’esattezza), con un numero discreto di tatuaggi e sen ben ricordo senza aiuto del chirurgo plastico.
Solita intervista di rito dove risponde “si” a due domande su tre: sul momento la congedo ma, leggendo qualche info su di lei in rete, mi rendo conto che è un bocconcino da non lasciarsi scappare.
Così la ribecco e, facendo il brillante, le dico di aver cambiato idea e che intendo provare il suo piatto forte. Anche lei mi chiede cosa desidero da bere e me lo va a prendere.
Una volta nella camera che si trova vicino alle docce delle ragazze -per la cronaca, la mia prima e unica volta al GT con la doccia interna- mi fa il secondo miglior pompino della tre giorni al GT: tecnica sopraffina, non c’è che dire. Il lavoro orale comprende deepthroat, frequenti passaggi lungo la zona dello scroto e accenni al perineo. Mi godo lo spettacolo, con lei che mi fissa con il suo sguardo da porca. I suoi occhi verdi sono magnetici. Passaggio di rito al 69, dove i suoi umori hanno l’effetto di eccitarmi ulteriormente. Previa vestizione, apriamo le danze e dopo un passaggio a smorza e uno a mission decido che il mio primo orgasmo sarà in doggy-style visto che la presenza di specchi stimola ancora di più la mia fantasia. Così è, vengo felice con lei che non si scosta subito e che, una volta estratto l’attrezzo, delizia i miei occhi con un movimento roteante alternato di chiappe tipico delle ballerine di lap dance. Ragazza molto corretta, in pieno stile teutonico. La ciliegina sulla torta sarebbe stata la possibilità di cim che lei, purtroppo, non fa. Davvero un peccato!
Denise: bellezza 8,5 / partecipazione 8,5 (malus di 0,5 perché non fa fk) / fucking expertise 9 (malus di 0,5 per assenza di cim)

Vista l’ora, decidiamo di pranzare e dopo mi rilasso una mezz’ora sulle sdraio esterne. Rispetto a sabato la temperatura è più calda e stare all’aperto alquanto piacevole.
Pronto per una nuova sessione, mi dirigo verso il bar e becco Lola seduta sul suo “solito” sgabello. La saluto, lei addirittura si scusa per essere arrivata in ritardo rispetto all’orario convenuto. Le dico che non c’è problema e decidiamo di prendere la chiave della stanza.

2) LOLA (+LUCKY)
Di madre italiana e padre croato: l’effetto è davvero particolare, non la solita bellezza “Barbie” ma un melting pot che ha il merito di rendere la signorina molto intrigante. Diversi tatuaggi e seno non naturale. Ma i “difetti” finiscono qui. Lei è di una premura e gentilezza davvero uniche, ci accomodiamo nella stanza che si affaccia sull’idromassaggio e che mi confida essere praticamente la sua privata. Nessun accenno a quanto tempo voglia fare, mi va a prendere qualcosa da bere e mi dice di rilassarmi. Iniziamo con degli fk, prima accennati e poi più intensi e voluttuosi. Viste le premesse, le comunico che voglio intrattenermi per un’ora. Lei sa magistralmente gestire i tempi e, nel petting, dimostra un’ampia conoscenza dell’anatomia maschile. Il risultato è qualcosa di strabiliante tant’è che non fatico a capitolare.
Nella pausa relax, mi dice di aver lavorato precedentemente al Globe (ora si spiegano tante cose) e se gradisco fare un duo con la sua partner -ma solo sul lavoro- Lucky. La situazione mi intriga parecchio però prima le chiedo di poterla vedere. Lei la va a chiamare e me la presenta: davvero notevole, con uno sguardo da pornostar scritto in fronte.
In effetti, i quaranta minuti circa che ne seguono sono degni di un film porno: lingue che vanno dappertutto e che esplorano in maniera certosina tutti i nostri pertugi. Opto per l’opzione lesbo show e sono soldi molto ben spesi. Io sono eccitato come un caimano, loro molto calate nel ruolo. Anche se mi sostituiscono il condom quando decido di cambiare la destinataria delle mie perforazioni -corretto dal punto di vista della profilassi- il clima non ne risente. Do sfogo a tutte le mie perversioni in termini di sesso e loro non fanno una piega. Per completare l’opera decido che la fine sarà con un bel cim di Lola mentre lecco la fica di Lucky: davvero un grandissimo finale con tanto di urlo tarzanico liberatorio da parte mia.
Lola: bellezza 9 (bonus di 0,5 per il miscuglio di etnie) / partecipazione 9 / fucking expertise 9,5 (bonus di 0,5 per la “scuola Globe”)
Lucky: bellezza 8 (malus di 0,5 per i troppi tatuaggi) / partecipazione 9 / fucking expertise 9

Ritorno nell’arena, bevo una dissetante birra Beck’s mint+lime e proseguo nel mio giro esplorativo. Qui purtroppo, come il giorno precedente, emerge un aspetto a mio sommesso parere negativo che ha a che fare con la line-up disponibile e di cui parlerò nelle conclusioni finali.

3) GIULIA
In ogni caso, non mi scoraggio e cerco di individuare la mia successiva preda. Rivedo una ragazza, che già mi aveva colpito il giorno precedente, con due grandi occhi verdi e una faccia sbarazzina quasi sulle nuvole. Fisicamente alta 1,70 mt. circa, capelli ricci biondi lunghi, no tatuaggi, seno naturale, un piercing all’ombelico, fisico normale, tedesca di Dortmund.
Last but not least, mi ricorda tanto la mia responsabile di un precedente lavoro e che mi sono sempre voluto scopare. Tanto premesso, decido che sarà lei la prossima fanciulla con cui mi intratterrò.
Sono circa le 18: la avvicino mentre lei è appollaiata su quella specie di trespolo che si trova semi-nascosto sulla sinistra quando si esce dal bar, sorriso bello e spontaneo, solita intervista di rito in cui lei risponde positivamente a tutte le mie tre richieste.
Allo stesso tempo sento che non ho recuperato al 100%, al che le propongo di concedermi mezz’ora per rilassarmi un attimo. Lei mi sorride ancora, mi dice che non c’è problema e mi chiede dove sarò posizionato per chiamarmi. Le rispondo sulle sdraio esterne. Bene: alle 18,30 in punto una vocina angelica sussurra il mio nome, si siede accanto me che sono sdraiato e mi ricorda il nostro appuntamento non prima di avermi chiesto cosa gradissi da bere. Efficienza tedesca über alles! Ci tocca ancora la casupola all’esterno: lei continua a sorridere, è molto socievole. Petting partecipato senza finzioni o esagerazioni. Si passa a un bbj eseguito con perizia anche se non ai livelli di Denise; in ogni caso la donzella non si risparmia e, parimenti, non disdegna con la sua sapiente lingua variazioni sul tema (leggi: scroto e perineo).
Una volta “vestito” inizio una smorza che in seguito si trasforma in reverse cow. Successivamente, si passa a mission dove posso gustarmi i suoi occhi e la sua bocca.
Una volta a pecos, dopo qualche colpo ben assestato maturo l’idea che una simile ragazza trovi la sua ragion d’essere in un cim. Chiedo se lo pratica e, previa sua risposta affermativa, provvedo a scappucciare l’attrezzo. Ricomincia nuovamente un pregevole lavoro di bocca, stavolta finalizzato a farmi venire. Cosa che avviene dopo quasi dieci minuti in cui mi sono gustato tutto lo spettacolo.
Giulia: bellezza 7,5 (malus di 0,5 per il fisico non tonico da palestra) / partecipazione 8 / fucking expertise 8 (bonus di 0,5 il bbj prolungato e il cim impeccabile).

Ho di nuovo fame, con Antonio cazzeggiamo un po’ e poi ceniamo con molta calma. Finita la cena la stanchezza inizia a farsi sentire, per cui anche in ossequio alla regola aurea precedentemente enucleata, decidiamo di comune accordo che per oggi può bastare. Ma come fatto il sabato, prima di levare le tende, mi dedico a una serie di interviste di rito per capire chi domani ci sarà e quali potrebbero essere le mie nuove fanciulle. Anche se meno marcato rispetto al sabato, torna quella sgradevole situazione circa la disponibilità della line-up e di cui parlerò dopo (tranquilli, non vi tengo ancora molto sulle spine ). Tra le intervistate, una che il mio socio non si attarda a definire “la professoressa” per via del suo sguardo tendente all’austero: per la cronaca si tratta di Svetlana, russa di un posto diverso da Mosca e San Pietroburgo e che ha un viso che ricorda quello dell’attrice Nina Soldano ma con molti meno anni rispetto a lei (diciamo 35-40 anni come fascia d’età). Tra coloro che voglio salutare, cercando di stupirla visto che ricordo molto bene il suo culo..ehm nome e quel po’ che mi ha raccontato della sua vita c’è Dorina: mi avvicino, la chiamo. Lei sul momento resta interdetta, mi chiede come faccio a conoscere il suo nome; le rammento della nostra camera dello scorso anno, la mia ultima prima di andare via. Lei continua a restare meravigliata anche se ora cerca di dissimularlo. Le do appuntamento per il giorno seguente, anche perché stavolta voglio dedicarle le energie della prima sessione mattutina.
Last minute, faccio anche la conoscenza di Gabriela brasiliana doc (di Recife) dalla pelle scura e con l’allegria incorporata tipica di quei posti. Cerca di stuzzicarmi con un’esplorazione alle parti basse ma le dico che oggi non avrei le energie giuste da poterle dedicare. Anche con lei ci riaggiorniamo al giorno seguente una volta confermata la sua presenza.
Prima di congedarci definitivamente, oramai vestiti, il mio amico Antonio mi dice seriamente “ma hai notato all’ingresso la Madame Butterfly?”. Io penso si riferisca a una ragazza con una crisalide tatuata ma invece, dopo mio smarrimento iniziale, mi fa notare che si tratta della tipa che raccoglie le chiavi degli armadietti e che, in effetti, indossa un chimono tutto pieno di farfalle disegnate. Non trattengo le copiose risate tant’è che una delle fanciulle che si sta finendo di truccare mi guarda basita. Prima di uscire, frase di rito “see you tomorrow!”

28/8/2017: GOLDEN TIME ATTO V°
Ultimo giorno al GT. In serata ci aspetta un aereo per l’Italia da Colonia (GRAZIE Ryanair per averci regalato un’ora di ritardo all’atterraggio, ndr). Avevo letto che il lunedì poteva essere un giorno a rischio per visitare questo posto ma, non volendo ritornare al Samya, decidiamo per il triplete .
Arriviamo presto, alle 11,15 per l’esattezza, convinti di trovare il locale semi-deserto e una line-up diversa. Ebbene, le previsioni si rivelano azzeccate a metà, nel senso che il turn over c’è stato (e non poco) ma il numero di avventori già a quell’ora è tanto.
La cosa mi lascia spiazzato perché già immaginavo di fare il pascià in mezzo a tutte le orsette…poco male, doccia di ordinanza e si va.
Cerco Dorina per poter tenere fede alla promessa del giorno precedennte: lei mi riconosce e mi sorride ma è seduta già con un collega a uno dei divani nel bar. Capisco che la cosa andrà avanti per le lunghe poiché non accennano ad alzarsi. Mi allontano discreto e noto diverse facce nuove.

1) RAGAZZA DI RIGA
Mentre cammino, all’altezza dello specchio posizionato all’ingresso di fronte la reception, noto una ragazza con una pelle bianca bellissima. E’ davvero giovane (scoprirò poi avere 22 anni) e sicuramente arriva da una terra diversa da quella di Dracula. Infatti è lettone di Riga!
Intervista di rito, risponde si a due domande su tre, in un primo momento ero partito con l’idea di stanzarla successivamente. Ma la sua giovane età rapisce i miei sensi e così decido che la prima mezz’ora posso dedicargliela…..ERRORE COLOSSALE!
Se è vero che nella vita c’è una prima volta per tutto, il 28 agosto 2017 mi resterà impresso come il giorno in cui ho preso il primo missile della mia onorata carriera di punter.
Una volta in camera è un disastro totale: non bacia (ma questo a onor del vero me l’aveva detto), pompino con tanto uso di mani e poco soft. A un certo punto, improvvisamente, smette di lavorare con la bocca. Le chiedo cosa succede e lei, candidamente, mi risponde che è arrivato il momento di scopare. E no bella, sono io che pago te e sono io che decido quando si tromba. Riprende il lavoro interrotto ma oramai la poesia è andata a farsi benedire. Rifiuta il 69, motivo: “I don’t like it”. Sic!
Incappucciamento d’ordinanza e parto a smorza: anche qui le cose non vanno meglio, tant’è che decido di passare a pecos dove inizia a mettere quella cazzo di mano alla base del pisello per controllare -a suo dire- che il preservativo ci sia ancora. L’incazzatura comincia a salire inesorabile: penso tra me e me “mettiamo fine a questo strazio”. Ma, come recita l’antico adagio popolare, al peggio non c’è mai limite. Mentre la penetro, cerco di baciarla sulle braccia ma si ritrae. Provo con il seno (naturale, ndr) ma nulla. Ciliegina su questa torta di letame: lei che con i palmi delle mani mi spinge quasi a non voler farsi scopare. Dopo nemmeno tre minuti di questa desolazione mi stacco e, con un inglese seccato, le dico: “What’s the matter with you? Why you push me out? For me it’s over!”. Cala un silenzio assordante nella casupola. Mi rimetto l’accappatoio, voglio andarmene ma la stronza ha perso le chiavi. Le do una mano a trovarle per poi scoprire che ce l’aveva nella borsa….
Mi dirigo sparato verso lo spogliatoio: prendo l’obolo, la saluto freddamente in inglese ma la mando a fanculo nel mio vernacolo. Lei, ovviamente, non capisce e se ne va. Sessione da dimenticare, tanto che non mi ricordo nemmeno il suo nome.
Ragazza di Riga: bellezza 7,5 (bonus di 0,5 per l’età e il fisico non rifatto) / partecipazione 3 (il mio freezer scalda di più) / fucking expertise 2 (davvero indegna per questa nobile arte).

Passa un buon quarto d’ora prima di smaltire del tutto l’incazzatura. Finalmente rivedo il mio angelo custode Dorina e…

2) DORINA
Con lei c’è empatia, è inutile girarci intorno. Sicuramente non è tra le più belle del locale ma ha simpatia e buon umore da vendere. E, cosa fondamentale, sa esattamente cosa un uomo vuole in camera. Mi chiede come mai l’ho tradita con quella tipa lì. Le rispondo che il tradimento non si è verificato visto che non ho consumato. A questo punto irrompe in lei la classica sindrome della crocerossina (per mia fortuna): mi dice che farà di tutto per farmi dimenticare la stanza precedente. Scontato dire che appena chiusa la porta le comunico che è mia intenzione fare un’ora. Lei mi sorride, mi fa stendere sul letto e mi dice “now, close your eyes and relax”. Da lì in poi iniziano i quindici minuti (o forse più) in cui va in scena il miglior pompino della tre giorni in NRW. Descriverlo a parole mi risulta difficile: tutto quello che potete immaginare e anche di più. Lei è attenta, premurosa e sempre sorridente. Un seno naturale che al tatto è un piacere. Con estrema calma si passa al fucking time e decido di non rovinare l’atmosfera che si è creata adottando un approccio soft. Lei è contenta di ciò ma, ed è qui che non mi fa capire più niente, quando la temperatura è calda mi sussurra all’orecchio “now fuck me wildly!”. A questo punto il ritmo cambia radicalmente: siamo due animali che stanno dando libero sfogo ai loro istinti primordiali. Le chiedo di terminare con un cim e lei mi dice che è presto e che vuole essere ancora scopata. Non me lo faccio ripetere due volte e cerco di mettere in pratica tutto il mio repertorio trombereccio di punter. Quando mancano dieci minuti circa alla fine dell’ora pattuita sento che oramai sono allo stremo e le chiedo di terminare: come una geisha, mi scappuccia e riprende nuovamente un pompino da cineteca. Vengo felice, urlando il suo nome. Lei continua, fino all’ultima goccia. Segue un lungo momento di relax in cui mi parla un po’ di lei e della sua vita, aggiungendo particolari a ciò che mi aveva detto l’anno scorso. Alla fine in camera ci siamo stati ben oltre i 60 minuti pattuiti ma lei non mi ha mai messo fretta per andare via. Con l’intenzione di farle un complimento, le dico che la direzione del GT dovrebbe assumerla come tutor per le nuove leve. Lei mi ringrazia per il pensiero ma, aggiunge, che “qui ognuna di noi fa come crede e non è facile avere una uniformità di atteggiamento nei confronti del cliente”. Può essere, penso tra me e me, ma se tutte avessero lo stesso suo modo di fare ognuna lì dentro lavorerebbe senza sosta.
Dorina: bellezza 7 / partecipazione 9 / fucking expertise 9,5 (bonus di 0,5 poiché sa esattamente cosa un uomo vuole in quei momenti).

Dopo una camera del genere, la tentazione di chiudere “baracca e burattini” è molto forte. Tuttavia, poiché abbiamo stimato di andare via per le 18,30/19, c’è ancora tutto il tempo per un’altra camera. Nel frattempo, il suo ennesimo sorriso, mi ricorda una promessa che le avevo fatto addirittura il primo giorno. Si tratta di una donzella con cui il mio amico Antonio ha fatto ben due camere, con il massimo della soddisfazione.
Come uno scolaretto imbarazzato, mi avvicino a lei e le dico: “Now, I’m ready for you!”. La sua risposta accompagnata dall’ennesimo sorriso “Two days to become ready for me? Wow!” Touché!

3) LENA
Anche lei di Budapest, anni 32 (ma ne dimostra quasi dieci di meno), bionda, seno naturale, no tatuaggi, solo un piercing all’ombelico. In servizio dal giugno 2016, in precedenza svolgeva un altro lavoro. Capelli biondi, veste con una specie di costume intimo intero di colore nero.
La camera di un’ora che ne segue è molto piacevole, con lei che ama giocare e stuzzicare il partner di turno. La tecnica trombereccia c’è tutta, nulla da dire. Pompino approfondito, con frequenti passaggi con la lingua in tutta la “zona rossa”. Posizioni classiche eseguite con impegno. Forse cala solo un po’ nel finale in termini di partecipazione. In ogni caso, un giro sulla giostra lo vale tutto.
Lena: bellezza 8 / partecipazione 7,5 (malus di 0,5 per essere calata nel finale) / fucking expertise 8.

Qui si chiude la nostra avventura in terra teutonica. Ora alcune riflessioni.

CONCLUSIONI
Rispetto alla volta precedente sono rimasto un po’ deluso, inutile girarci tanto intorno. Sapevo che il livello era calato ma non pensavo così tanto. Nello specifico:

  • prima criticità rilevata: la line-up scesa parecchio rispetto allo scorso anno. Si è sentita la mancanza di più top ma soprattutto di super-top (un nome su tutti: Monic, vedi recensione dello scorso anno).
  • seconda criticità rilevata: rapporto uomini-donne. Il sabato, dalle 17 alle 20, il locale è risultato davvero invivibile. Il rapporto era almeno 10 a 1. Il problema principale è che le tipe che restano sono davvero inchiavabili tant’è che, caso strano(?), sono quelle che lavoreranno di meno nell’arco della giornata;
  • terza criticità: presenza massiccia di fidanSati che l’anno precedente non avevo rilevato in tale quantità;
  • quarta criticità: lunedì c’è stato un grosso turn over (bonus) ma per beccare le tipe dovevi vestire i panni del cecchino. Sono qui per rilassarmi, non per giocare a guardie&ladri! Ho visto scene di ragazze che neanche entravano in sala dopo aver terminato la camera precedente, venendo arpionate dagli orsi che (evidentemente) sapevano di andare a colpo sicuro;
  • quinta criticità: l’atteggiamento di alcune fanciulle. Qui il passo indietro rispetto allo scorso anno è netto. Mi limito a citare una estone bionda molto alta (credo si chiamasse Henrit) la quale, dopo avermi detto il suo nome e da dove veniva, mi ha letteralmente abbandonato per andare da uno dei tanti asiatici presenti. Oppure il caso di Svetlana (vedi sopra) che, quando ho cercato di intervistare per prendere accordi per una sessione lunedì, mi ha risposto “Now I’m busy”. Peccato che l’impegno in questione fosse quello di mangiare con una sua collega, atteso che quando ha terminato l’ho vista seduta allo sgabello in attesa dell’orso di turno. Per me oramai era tardi ma, certamente, una risposta meno scostante non avrebbe guastato.

Capitolo legge contro il bbj: qui sembrano non pervenuti gli effetti di tale disposizione normativa. Sebbene più di una tipa mi abbia chiesto se preferissi il bj oppure il bbj, tutte lo hanno fatto (il bbj intendo) senza problemi. Solo una ha tenuto, alla fine della sessione, a ribadire come da norma di legge sia possibile solo il bj indicandomi l’avviso appeso dietro le porte delle stanze.
Capitolo cucina: a me (rectius, a noi) è piaciuta. Abbiamo apprezzato la presenza di due menù a seconda dell’orario e la pizza a partire dalle 22,30 anche se non l’abbiamo assaggiata. Buona la carne, così come i dolci. I contorni non erano male mentre la pasta mi sono rifiutato di assaggiarla per cui non posso esprimere alcun giudizio. Comodo l’erogatore multi bevande presente sul bancone delle cose da mangiare così come la macchina per il caffè espresso in grani.

Nel complesso, e concludo, resta comunque un ottimo locale perché dotato di una serie di punti a favore anche e non solo relativamente al parco gnocca sebbene questo sia l’aspetto preponderante di un fkk. Ma, rispetto allo scorso, si tratta di una “nobile decaduta”.

Auf Wiedersehen!

Engineer2013
Silver 36-50
29/08/2017 | 02:03

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Buonasera a tutti!
Appena rientrato da una tre giorni in NRW. Prime impressioni a caldo: "una nobile decaduta". Questo sarà il titolo della mia recensione di prossima pubblicazione circa la mia esperienza al GT.
Rispetto all'anno scorso alcune differenze, peggiorative.
Per carità, resta sempre un ottimo locale ma senza l'eccellenza dello scorso anno.
La giornata di lunedì promossa per notevole turn-over e relativamente meno gente.
A brevissimo la rece completa

@amante_della_bella_gnocca: non l'ho vista in sala

Engineer2013
Silver 36-50
27/08/2017 | 08:27

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Aggiornamento live (seguirà recensione)

Ieri primo giorno al GT. Rispetto a 12 mesi fa ho notato due cose: l'età media delle girls si è alzata di qualche anno e il numero delle MILF è cresciuto.
Locale invivibile dalle 17 alle 20.
Fatte tre stanze, impatto della nuova legge pressoché nullo.
Oggi si fa il bis. Poi vi dirò
Stay tuned!

Engineer2013
Silver 36-50
11/08/2017 | 15:06

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Ciao a tutti!
Con il mio socio "Antonio" saremo al GT nei giorni suindicati. Come di consueto, sarò riconoscibile per via delle havaianas biancorosse.
Se qualcuno di voi capita da quelle parti in quel periodo e ha piacere a scambiare due parole tra una trombata e l'altra mi scriva oppure ci vediamo sul posto.
Buon ferragosto

Engineer2013
Silver 36-50
06/08/2017 | 13:20

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Non c'è scritto.
Sperando di non violare qualche regola del forum (altrimenti chiedo già scusa all'Admin), mi limito a fare il copia&incolla del post:

Des news sur le contrôle polizei d'aujourd'hui signalé par nos amis VL? Suis parti tôt, donc j'ai échappé,... 

Il messaggio è stato pubblicato in data 3 agosto, nella sezione del GoldenTime.
A me sa di bufala, perché ho provato a fare altre ricerche ma non ho trovato nulla.
Che ne dite?

Engineer2013
Silver 36-50
06/08/2017 | 10:21

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Informazione di servizio: su altro forum (in lingua transalpina, non so se posso dire altro) un utente segnala un controllo della polizia effettuato in data 3 agosto al GT.
A me sa di bufala, ma ritenevo giusto segnalarlo per eventuali approfondimenti...
Fatemi sapere se posso pubblicare il link o quanto meno il copia&incolla del post

Engineer2013
Silver 36-50
06/08/2017 | 10:02

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@io.tu.e.le.rose: mi spiace davvero collega, massima solidarietà!
Ma prima di salire in camera cosa ti avevano detto a proposito del bbj? Perché se ti avevano detto che lo facevano e poi si sono rimangiate la parola, allora siamo davvero alla frutta...

Engineer2013
Silver 36-50
02/08/2017 | 08:31

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@ io.tu.e.le.rose: in bocca al lupo!
@cinghialutra: seguirò le tue dritte, sei sempre sul pezzo.
Lunedì, dovendo rientrare da Colonia, sarebbe più comodo il Samya. Ma, come hai giustamente rimarcato tu, è saggio decidere al momento anche in base all'evoluzione dei due giorni precedenti.
In ogni caso vi terrò aggiornati e, chiaramente, non mancherà una mia recensione.
A presto,

Engineer2013
Silver 36-50
01/08/2017 | 16:49

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@cinghialutra, @io.tu.e.le.rose: grazie per le dritte!
Quest'anno potrò dedicare per la fine di agosto 3 giorni (sab/dom/lun) a questa nobile arte. Per questo motivo chiedevo delucidazioni.
Il lunedì, infatti, potrei scegliere tra Samya e GT.
Sabato e domenica GT di rigore

Suggerimenti sono molto graditi.
Saluti dal vostro ingegnere,

Engineer2013
Silver 36-50
01/08/2017 | 13:04

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Buongiorno People! Innanzitutto complimenti a @cinghialutra per il dettagliato e gustoso report.
Una curiosità, atteso che non sono riuscito a trovare le info che cerco nelle pagine precedenti.
La line-up delle girls cambia (e se si, in che misura) tra sabato/domenica/lunedì?
Confermate che il lunedì è giorno "jolly" per andare al GT?
Grazie per le preziose info,

Engineer2013
Silver 36-50
05/11/2016 | 09:57

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Maxim Chiasso - sabato 29 ottobre 2016 - Recensione di Engineer2013
COSTO INGRESSO: 15 €, comprese due consumazioni analcoliche o una alcolica.
COSTO CAMERA ed EXTRA: 100 € la prima mezz’ora e multipli, extra da concordare.
COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 40 € (colazione e tassa di soggiorno incluse) a notte in una struttura in centro a Bergamo. Viaggio aereo con Ryanair.
RAGAZZE PRESENTI: 25 circa all’arrivo per poi diventare una quarantina quando ci siamo congedati. Etnia prevalente romena (55-60%). Alcune inchiavabili, specie le sudamericane.
SITO INTERNET LOCALE: http://www.maximclub.ch/it

29/10/2016: MAXIM ATTO II°
Un saluto a tutti!
A distanza di tre mesi, gli “intimi di Carinzia” decidono di rivedersi -seppur non al completo- per concedersi una nuova scorribanda questa volta in territorio elvetico (anche se, onestamente, Chiasso per me è ancora Italia). Particolare curioso: esattamente un anno prima eravamo stati in Carinzia al CC.
Partenza da Bergamo alle 14,30: circa un’ora dopo circa siamo già oltre confine e, vista l’ora, ci sono svariati parcheggi liberi all’interno. Giornata piacevolmente soleggiata e non troppo fredda.

LOCALE
Arriviamo alle 15,45 e, preliminarmente, occorre dire che la via è abbastanza facile da individuare anche senza navigatore. Una volta passata la dogana basta girare a destra e poi a sinistra: il posto è ben segnalato, forse anche troppo e praticamente si trova nel centro abitato: in questo la differenza con gli fkk austro-tedeschi si vede tutta.
Il posto, per chi non lo conoscesse, è il classico “contact-bar”: bancone centrale, divanetti per il social sparsi un po’ ovunque e qualche tavolino con le sedie (sgabelli alti). Nel complesso, il concept di questi locali non mi fa impazzire perché preferisco di gran lunga l’atmosfera degli fkk. Qui si viene per trombare “à la carte” e poco più: sono la soluzione ideale per chi ha poco tempo, meno consigliati se si ha voglia di trascorre tutta la giornata, atteso che già dopo 2 ore all’interno (trombo-time escluso) sia il sottoscritto che i miei Amici ci eravamo ampiamente caramellati le palle.
Pulizia buona sia nei bagni al piano terra che nelle stanze (tutte con doccia all’interno), alcune delle quali provviste di specchi; presente una sala fumatori alla quale si accede mediante porta scorrevole e una saletta dove ho visto le ragazze cenare. L’accesso alle camere non è proprio immediato e, specie quando il termometro della temperatura all’esterno scende, bisogna fare attenzione a non ammalarsi.

GIRLS
Premessa: qui, a differenza di altri posti, conoscere le lingue straniere non serve. Tutte le mie conversazioni all’interno, infatti, si svolgeranno nell’idioma italico.
Passando alle cose serie, la line-up è di media qualità con alcune sinceramente inchiavabili. Rispetto agli fkk qui la differenza si nota tutta: accanto alle top-scorer, ce ne sono alcune che non solo non vedrò mai salire ai piani alti ma nemmeno conversare con qualcuno. Il mio socio @GTBari mi segnala altresì una certa irruenza nell’approccio e la tendenza a non volersi accomiatare quando glielo si fa capire con gentilezza. Ma tant’è…
Una volta entrati con @GTBari e “Antonio” facciamo un -rapido, viste le dimensioni della main room- scanning del locale: decidiamo di prendere qualcosa da bere e ci accomodiamo sui divanetti. Qui @GTBari mette in scena un simpatico siparietto: alle varie tipe che si avvicinano per presentarsi, dichiara di essere omosessuale mentre Antonio, seduto al suo fianco, lo costringe a toccare le peripatetiche presenti. Seduto su un altro desco mi gusto la scena ridendo sotto i baffi (che non ho).
Uno dei primi approcci me lo fa l’italianissima (di Messina, per l’esattezza) Melissa: gentile nei modi, simpatica anche se lascia intendere una certa fretta nel salire in camera. Tuttavia, stante il no a fk e bbj, declino altrettanto gentilmente seppure la sicula ragazza avesse messo sul piatto della bilancia la possibilità di rai2 del quale, tuttavia, non sono un grande fan.
Nel frattempo @GTBari apre le danze decidendo di salire con Estrella, una brazza-girl autentico concentrato di maialaggine che le consente di compensare con l’aspetto fisico non proprio da antologia. Il mio socio la consiglia senza “se” e senza “ma”!
Seduto a un divanetto si siede accanto a me quella che sarà la mia bestchoice della giornata nonché una (se non LA) top-scorer di quel sabato: la connazionale Greta! Baciamano di presentazione, che la colpisce molto sul momento (e me lo ripeterà in camera), social di livello non banale condito da Fk a profusione. Nonostante l’eccitazione cerco di darmi un contegno ma con lei è impossibile: è un’autentica forza della natura, coinvolgente e solare.

Nome: Greta
Nazionalità: 100% italiana (campano-meneghina)
Età: non chiesta, me l’ha detta lei alla fine ma sono un gentleman e quindi non la rivelo
Sigle: Fk con la F maiuscola , rai1, bj
rate: 100 €, pagati alla fine
Rischio missile: nullo
Carattere: mix sapiente di GFE e PSE, socievolissima, non mette fretta
Da ripetere: assolutamente si, ma può creare dipendenza

Posso aggiungere che sembra davvero di stare con la propria ragazza, si lascia andare senza problemi (se trattata in modo non volgare, ovviamente). Attentissima alla pulizia, con due occhi verdi nei quali perdersi mentre il tempo si svuota di qualsivoglia significato, fisico atletico e nessun “aiutino” del bisturi. Profumo non da zoccola (per me un plus). Una sessione orgasmica (nel senso letterale del termine) per entrambi, con l’unico rimpianto di non aver prolungato a 2 shot oppure aver fatto il bis nel prosieguo della serata. Un aneddoto simpatico, che rivela molto del suo carattere: la sua soddisfazione nell’aver beccato la chiave (rectius, tessera magnetica) della stanza numero 5 poiché dotata di svariati specchi….
Dopo aver sforato ampiamente la mezz’ora -lei non guarda MAI l’orologio- pago il dovuto e ritorno nell’arena. Da quel momento la vedrò sempre meno, anzi praticamente si eclisserà. Scelta azzeccata la mia, deduco da questo particolare.
GRETA: bellezza 7,5 / partecipazione 9 (bonus di 0,5 per via del giusto mix di GFE/PSE) / fucking expertise 8,5

Nel frattempo “Antonio” è salito in camera con Isabella (mezza albanese, mezza catanese con 2 bocce degne di una bocciofila, da non confondere con Isabella-teen): con lei si intratterrà per un’ora con estrema soddisfazione. Nel periodo di cazzeggio tra una camera e l’altra, @GTBari mi segnala due approcci non proprio esaltanti: Cristina (bella biondina rumena slanciata, da lui individuata sin dall'ingresso nel trombo-locale ma che, alla richiesta di sigle-base ha girato i trampoli, esortandolo a trovare un'altra che siglasse!) e Sara (contadinotta rumena mora e bassina, che stazionava nei pressi della toilette e che gli rispondeva in malo modo dopo essere a malapena stata osservata dal mio socio).
@GTBari decide per il bis ma la scelta non si rivela particolarmente azzeccata: sale in camera con Maddalena (da non confondersi con Madaline-teen!), romulana, i cui tratti somatici ricordano quelli di Anna Falchi. La camera che ne verrà fuori, insolitamente breve conoscendo il mio Amico, la dice lunga sullo scarso grado di customer satisfaction. Mi confiderà poi che si tratta di un mezzo missile, foriero di una prestazione meccanica, rapida nell'espletare le sigle-base e tendente subito a passare al trombo. Per “punire” la fanciulla in virtù del comportamento avuto in camera nei suoi confronti, il mio socio decide di trombarsela con una vis fuori dall’ordinario: dedicandosi a meno di dieci minuti di trombo "extreme", al termine dei quali, la donzella esce alquanto provata dalla sessione trombereccia.
A questo punto del resoconto della giornata in quel di Chiasso, sarebbe dovuto arrivare il momento di parlare della mia camera con Iside. Ma il condizionale è d’obbligo visto che la conturbante sicula rimarrà (per il momento) solo un sogno e poco più. Nonostante l’avessi contattata in settimana dicendole che sarei stato al Maxim nel primo pomeriggio e lei mi avesse confermato la possibilità di un incontro, le cose non sono andate come avevo pianificato. Per carità, lei si è scusata con una serie di sms che posticipavano di ora in ora il suo arrivo al locale ma “alla fine della fiera” non si è presentata e a me è rimasta la voglia di approfondire la conoscenza di questa fanciulla tanto decantata su questo forum. Pazienza, sarà per la prossima…
In ogni caso, decido che un altro giro di giostra s’ha da fare e allora, anche consigliato da @GTBari, opto per Patrizia. Lei è seduta su di un trespolo e io scelgo il momento giusto per appollaiarmi vicino. Nel social è molto sorridente, dice di si a tutte le mie richieste (bbj, fk, doccia insieme). Fisicamente è molto ben messa: bionda, capelli lunghi, alta 1,75 mt. tacchi esclusi, assenza di piercing ma con un brillantino su un dente, senza apparentemente alcun aiutino del bisturi, una seconda di seno.
A differenza di Greta, dispone della propria stanza che condivide con una collega.

Nome: Patrizia
Nazionalità: rumena
Età: dichiarati 23
Sigle: fk, rai1, bbj
rate: 100 €, pagati in anticipo
Rischio missile: 20%
Carattere: ottima nel social, all’inizio fatica un po’ a sciogliersi
Da ripetere: si, perché ho avuto l’impressione che la fedeltà possa essere premiata in qualche modo

Ulteriori elementi sono che non ha mai messo fretta o utilizzato mezzucci vari per farmi capitolare. Mantiene quello che promette anche se, come spesso mi capita con fanciulle della stessa etnia, non si lascia andare immediatamente ma occorre lavorarsela un pochino. In altri termini, rispetto a Greta, ho notato più “professionalità” nella fase del trombo, Nel complesso, comunque, una piacevole esperienza.
PATRIZIA: bellezza 8 / partecipazione 7 (malus di 0,5 per via dello scarso spirito di iniziativa) / fucking expertise 7,5
Ritorno nella sala principale che oramai si sono fatte le 20: i miei Amici mi aspettano fuori e decido che anche per me oggi può bastare. Il locale si è riempito di altre girls e avventori anche se in numero accettabile.

CONCLUSIONI
Rispetto a questa estate, la line up era decisamente migliorata anche se tutto assume un valore relativo quando sei stato in posti come il Golden Time o lo Sharks. E’ vero, si tratta di due differenti concept di locali ma la figa è un dato quasi oggettivo.
Il vantaggio di non dover pagare cifre spropositate per l’ingresso consente anche di fare delle rapide incursioni per chi non è molto distante da tale location.
Le ragazze non sono mai state con me particolarmente insistenti, anzi: segnalo un piacevole approccio di “Anka mai stanca” (è il suo claim, ndr) che mi ha in parte fatto rivalutare il parco gnocca presente alla voce social time.
La presenza di italiane, ultimo ma non ultimo, rende questo posto certamente molto intrigante.

Au revoir Suisse!

Engineer2013
Silver 36-50
03/11/2016 | 23:21

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@Kim79 said:
Volevo scusarmi con i colleghi ma ho sentito Greta e si è scusata che lo scorso fine settimana non si è presentata e mi ha fatto sapere che sarà presente sabato e domenica fin dal primo pomeriggio

@Kim79 hai un pm! thanks

Engineer2013
Silver 36-50
07/08/2016 | 17:28

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FKK Golden Time - domenica 31 luglio 2016 - Recensione di Engineer2013

COSTO INGRESSO: 60 €.

COSTO CAMERA ed EXTRA: 50 € la prima mezz’ora e multipli, 50 € anal, 25 € CIM.

COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 27 € (colazione esclusa) a notte in una struttura a Kolhn. Viaggio in aereo con Ryanair.

RAGAZZE PRESENTI: una settantina di livello alto, almeno una decina di top e 4 OverTheTop. Il migliore assortimento di etnie mai visto in un fkk. Solo un paio di intrombabili.

SITO INTERNET LOCALE: http://www.goldentime.de/

Guten tag! Seconda e ultima puntata dedicata al GT. Piccola digressione: la sera del sabato, usciti da una birreria trovata da @GTBari e testata positivamente già venerdì, era maturata l’idea di tornare al GT anche la domenica. I motivi erano molteplici: la line-up, il posto, l’auspicio di trovare meno confusione rispetto al sabato. Ultimo ma non ultimo il volo del ritorno, previsto per le 22 da Colonia, ci dava un buon margine di manovra.

Per ottimizzare il tempo a disposizione decidiamo che domenica faremo l’apertura del locale. Suona la sveglia, mi fiondo in bagno per una barba più accurata del solito e nel mentre “Antonio” mi chiede il perché di cotanta dovizia certosina nel rasarmi. La mia risposta arriva netta e perentoria: “così posso leccare meglio la figa delle tipe!”

Colazione di buon ora al solito bar/pasticceria, per fortuna aperto nonostante fosse domenica, quindi

“prima dentro, gas a martello e andiamo!” (cit. Guido Meda)

Grazie alle ottime autostrade tedesche, senza limiti di velocità per la maggior parte del tragitto, nonché alla mia guida brillante (media di 180 km/h, con punte di 200) riusciamo nell’intento di far rincoglionire il navigatore che man mano che maciniamo chilometri di strada abbassa l’orario di arrivo. @GTBari a un certo punto dirà “sembra di stare viaggiando nel tempo, tipo “Ritorno al futuro”. Per farla breve, alle 10,45 abbiamo già parcheggiato la nostra Renault Kadjar e, vista l’ora, riusciamo ad avere un posto praticamente all’ingresso. Nel mentre arriva una lussuosa VW con targa polacca dalla quale scende una irriconoscibile, ma non per il nostro occhio sgamato da punter, Magda. Anche oggi, piccola nota di cronaca, farà un bel po’ di stanze di cui una proprio con il mio Amico @GTBari.

In ogni caso ci presentiamo all’ingresso e il tipo del parcheggio ci indica l’orologio: mancano 10 minuti alle 11 e quindi ci tocca aspettare. Notiamo arrivare altre orsette e orsi, uno dei quali addirittura in scooter(!).

Finalmente arriva l’ora “x” e si entra. Da subito possiamo osservare un’atmosfera decisamente più rilassata rispetto a qualche ora prima. Le ragazze sono di meno, vero, ma è altrettanto vero che pure gli orsi non raggiungeranno i numeri da stadio del giorno prima.

GIRLS

Insieme a @GTBari notiamo un discreto ricambio della line-up. Lui decide di aprire le danze con Magda. Io me la prendo un po’ più comoda perché voglio fare uno scanning più approfondito del parco gnocca. Per questo motivo, decido di concedermi un dieci minuti di vasca idromassaggio finalmente vuota. Eva, stanzata il giorno prima da Antonio, è stesa sul lettino affianco l’idro: mi sorride, mima un bbj per eccitarmi: l’intento riesce ma, sinceramente, non è il mio tipo per cui abbozzo un sorriso e nulla più.

Esco dalla vasca, mi doccio, entro nell’ambiente bar e ho come un’apparizione celeste: un angelo dai capelli biondo cenere e corti ai lati. Sparisce praticamente subito ma non abbastanza in fretta a farmi dimenticare di lei e del suo volto. Teniamo da parte questa immagine, servirà nel prosieguo del racconto…

Ci accomodiamo con Antonio sugli sgabelli situati di fronte al bar a penisola localizzato al centro del locale. Notiamo una stangona con stacco di coscia notevole, un bikini turchese, (meno figa di tante altre, ndr), con i capelli biondi e frangetta davanti oltre a un sorriso comunicativo. Una cavallona, insomma, genere femminile a me congeniale come mi fa notare ogni volta Antonio.

Deliberiamo che sarà lei la mia prima puledra domenicale da cavalcare: tuttavia nel mentre mi attardo a dire stronzate con Antonio, la tipa sparisce. Nonostante non sia nemmeno mezzogiorno e i pochi orsi nel locale, la fanciulla è già andata a fare la prima camera. Giusto per amore di cronaca, sarà lei una tra le tre top scorer della giornata.

Altra bevuta, mi apposto come cecchino dove l’ho vista per la prima volta (frequentando questi posti s’impara abbastanza presto che le tipe scelgono quasi sempre lo stesso punto per stazionare, ndr) e finalmente torna nell’arena. Mi presento come mio solito, noto subito che qui il chirurgo plastico non ha ancora emesso fattura. Seno naturale anche se non particolarmente sodo, assenza di tatuaggi e anche di piercing. Una ragazza “acqua e sapone” che risponde al nome di Rosa. Arriva da Cracovia, Polonia. La signorina mi convince, non fosse altro perché avendo già fatto una stanza la troverò già “tagliandata”. Con il senno di poi, viste le camere fatte durante il giorno dall’orsetta de qua, si rivelerà una scelta azzeccata: quanto meno non la troverò già abbastanza timbrata.

Comunque, si va prendere le chiavi e vista l’ora ci tocca una stanza all’interno. E’ sufficientemente grande e con i soliti (perché comuni a tutte gli spazi per il trombo, eccezion fatta per le capanne all’esterno) specchi che aiutano a gustarsi meglio la sessione. Solita salviettina per l’arnese, petting di buon livello con fk prima timidi e poi intensi, decido che voglio essere io a spogliare la fanciulla. Nuda è davvero un bel vedere, soprattutto perché natural 100%. Prima di passare al “solito” bbj da manuale, mi pone una domanda (l’unica nei tre giorni passati in NRW): “with or without condom?”. Perentoria e oltre ogni ragionevole dubbio giunge la mia risposta: “without, of course!”.

Oramai sono talmente abituato bene che le capacità oratorie di Rosa passano quasi inosservate. Questo, tuttavia, le farebbe un torto perché lei si impegna e come. Certo, le punte di eccellenza di Monic sono lontane ma si sa difendere molto bene anche lei: la sua unica pecca risiede nel non fare deep throat, che invece a me piace tanto. In ogni caso, visto che non voglio fare più di mezz’ora essendo la prima camera, si passa in scioltezza a un daty dove la signorina non disdegna di bagnarsi per benino. La mia lingua compie dei voli pindarici che hanno come risultato quello di mandare su di giri la polacca di Cracovia. Non accenna ad alcuno stop e io continuo a leccarla come se non ci fosse un domani. Il risultato arriva di lì a poco con lei che mi chiede qualche secondo di pausa perché estremamente sensibile nel “post-orgasmo”. Si riprende il trapanamento con le posizioni classiche (smorza, mission e pecos ognuna delle quali con le mie solite variazioni sul tema) e anche qui Rosa non ha il minimo accenno a stanchezza/dolore/ecc. Tuttavia, la mezz’ora si sta avvicinando e non voglio prolungare. Per tesaurizzare le energie in vista della ancora lunga giornata che mi attende, la faccio rimettere a smorza per farla muovere quanto basta a farmi venire con soddisfazione. Social time “coccoloso” con lei che si pavoneggia nell’istante in cui le faccio i complimenti per essere come Madre Natura l’ha fatta e senza tatuaggi/piercing/ecc.

ROSA: bellezza 8 (bonus di 0,5 per non essere ricorsa al chirurgo plastico) / partecipazione 8,5 / fucking expertise 8

Bene, il ghiaccio è stato rotto! Doccia di ordinanza, ennesimo giro di birra e qualche minuto di meritato riposo Nel frattempo si è fatta ora di pranzo e un certo languorino mellifluo si affaccia. Decido di placare il mio secondo bisogno primario (il primo non è l'acqua ma la figa!). Il buffet oggi è ancora più ricco di quello di sabato: presenti anche i dolci al bicchiere e la pasta oltre a una teoria di carne/affettati/formaggi. Dissertando sulla prima stanza della giornata di entrambi, @GTBari fa un commento che da solo vale più di mille aggettivi e che rappresenta la migliore descrizione possibile di questo fkk: IL GOLDEN TIME E’ DAVVERO UN LOCALE “BBJ ORIENTED” (cit. @GTBari). Sottoscrivo in pieno, senza se e senza ma!

Ritorno nel bar, l'atmosfera è ancora abbastanza rilassata oltre che rispetto al giorno precedente è proprio un'altra cosa in termini di orsi presenti. D'improvviso quella celestiale epifania mattutina, di cui ho scritto all'inizio di questo contributo, fa nuovamente capolino in sala. Stavolta, tempo un nanosecondo al fine di sbaragliare l'eventuale concorrenza di altri punter, mi fiondo per fare social con la fanciulla. Quando mi avvicino e posso finalmente osservarla per bene, i suoi occhi mi mandano ko! Nonostante la mia pluriennale esperienza in questi posti, che frequento dal 2010, questa ragazza mi inibisce come un liceale alle prime armi. Cerco di riprendermi, inizio a notare alcune sue peculiarità: un piccolo tatuaggio a forma di delfino un pò sopra il coccige, un piercing all'ombelico (scoprirò in camera averne uno anche sulla lingua oltre che in un posto che potete facilmente intuire). I capelli sono di color biondo cenere e corti ai lati. Altezza 1,65 senza tacchi. Ma ciò che mi manda davvero su un altro pianeta sono i suoi occhi: un colore a metà tra il verde e l'azzurro, intensi, profondi. Penso si tratti di una etnia diversa dalle solite. Riuscire a reggere il suo sguardo si rivela impresa più ostica del previsto. Questo angelo risponde al nome Sasha, anni 34 (poco verosimili ma chi se ne frega) e viene dalla gloriosa Repubblica Baltica della Lituania. Lei specifica, tiene particolarmente a ciò, "Vilnius city" mentre meno spavaldo del solito le faccio il mio epico baciamano. In quel briciolo di lucidità che mi resta inizio la mia consueta intervista ma mi arrendo quasi subito: come nei flipper dei gloriosi anni '80, la scritta che appare è inesorabilmente "TILT". Ok Sasha, hai vinto il primo set (trattandosi di palle, le mie, quella con il tennis è una similitudine alquanto azzeccata), ora vediamo se riesco a pareggiare il conto o se sei così brava da fare game e partita direttamente. Prendiamo le chiavi della capanna numero 20 che ci viene assegnata: si trova affianco a quella utilizzata il giorno precedente, con mia grande soddisfazione, con Sui. Se il buon giorno si vede dal mattino...

Entriamo, la porta e le finestre si chiudono e……......................................................................qui finisce anche la cronaca del mio incontro. Scusatemi, so che non è politically correct nei confronti di chi legge ma negli oltre 60 giri di lancette passati in compagnia di questa Divina Creatura quello che è successo voglio gelosamente tenerlo solo per me. Una cosa, nella massima sincerità, posso però scriverla: in tanti anni di sesso pay/no pay, non mi era MAI capitata una esperienza così completa e totalizzante come quella vissuta con Sasha. All'anno domini 2016, la sessione per me numero 1 in assoluto! Se l'avessi conosciuta in un altro contesto, questa sarebbe stata una Donna per la quale avrei fatto follie e che mi avrebbe fatto capitolare senza tante storie.

SASHA: bellezza 9 (bonus di 0,5 per i suoi occhi) / partecipazione 10 e lode / fucking expertise 10 e lode

Dopo un'esperienza del genere, tornare sul pianeta terra non è facile: mi sento talmente soddisfatto e appagato che quasi potrei cedere alla tentazione di mettere per oggi il mio apparato riproduttivo a riposo. Ma tutti questi "buoni propositi" naufragano miseramente quando rivedo la mia Musa che in compagnia di un orso, asciugamano sotto il braccio, si sta dirigendo a fare un'altra stanza. Questa immagine è un autentico shock, ma ha anche il grande merito di ricordarmi in che posto mi trovo: un luogo di puttane e puttanieri le cui prerogative (soldi nel primo caso, divertimento nel secondo) si cerca di far incontrare nel migliore dei modi. Meglio allora non farsi prendere da sentimentalismi da soap-opera per evitare di "farsi male" sul serio e proseguire nell'esplorazione del parco gnocca. Scruto la mia prossima fanciulla: alta, capello castano chiaro, labbro leggermente leporino che mi fa già pregustare le abilità canore della girl. Parto con l'intervista di rito, lei è serba. Mi ricorda tanto una mia compagna di università che non sono riuscito mai a scoparmi perché all'epoca dei fatti fidanzatissima. Pregusto quasi una specie di rivincita, che ha il merito di farmi ingrifare ulteriormente. Per mia sfortuna, purtroppo, l'orsetta è stata prenotata ma prontamente mi dice che dopo sarà a mia disposizione. Ovviamente la prenoto a mia volta di lì a 90 minuti e mi tocca aspettare. Tuttavia..........rivedo Monic che, memore del giorno prima, non fa altro che provocarmi con leccatine dietro l’orecchio e facce da maiala in calore. Decido allora che oggi la signorina assurgerà al ruolo di “fluffer” (per i più giovani: figura professionale impiegata nella realizzazione di film pornografici; il suo ruolo è quello di stimolare e mantenere alta l'eccitazione sessuale degli attori – fonte: Wikipedia.it). Dopo un po’ di moine da parte sua, mi avvicino e le sussurro che farò mezz’ora con lei ma di solo bbj perché non mi voglio stancare troppo. Lei mi dice che non ci sono problemi. Chiave e si va: stavolta ci viene fornita una stanza leggermente più piccola delle altre, all’interno del locale e con un gradino per salire sul letto. Specchio di ordinanza sul lato sx entrando. Per chi soffre di claustrofobia non il massimo ma per l’impiego scopereccio va bene uguale. Come da accordi, la signorina inizia un’altra sessione di bbj da oscar! La mia richiesta viene esaudita in pieno, sto praticamente immobile e lascio che sia lei a fare tutto il resto. La sensazione di relax è notevole anche se, trascorsi venti minuti abbondanti, penso che sia un vero peccato non montare la fanciulla per qualche minuto. La interrompo, le dico che ho voglia di scoparla: lei, con il suo sguardo lussurioso, in men che non si dica mi incappuccia l’arnese e va di smorza. Prima piano, poi aumenta ritmo e intensità fino a quando, allo scadere dei trenta minuti pattuiti, vengo nel gommino. Segue un po’ di social time sul lettone (nei due giorni passati al GT praticamente con tutte sforerò il tempo pattuito, ma senza alcuna richiesta di extra da parte delle orsette, ndr) e Monic cerca di farmi eccitare nuovamente per fare un’altra mezz’ora di ginnastica. Le dico, gentile ma fermo, che per oggi può bastare. La signorina capisce l’antifona e mi lascia andare.

MONIC: voti pienamente confermati rispetto alla sessione precedente

Dopo aver saldato il conto con Monic, mi doccio e sono di nuovo pronto. @GTBari mi chiede come sia andata e non posso che confermare quanto di buono già proferito sulla girl di Varna. Mentre cazzegiamo la nostra attenzione viene catturata da quella che secondo il mio Amico, e anche secondo me, è una delle top lì dentro: Georgiana. Ricordo di aver letto grandi cose su di lei e che trattasi di fanciulla moldava: tuttavia quando riferisco il tutto a @GTBari aggiungo “si, moldava di Otopeni!” (cit. propria)

Di lì a mezz’ora circa, finalmente la serba si è liberata e mi fiondo per stanzarla. Sfortunatamente non ricordo il nome, anche se dovrebbe contenere la lettera “z”: magari qualcuno che legge e ha già testato la signorina può aiutarmi a ricordare come si chiama. Nome a parte, la vista di quel fisico praticamente perfetto, da ragazza più che da donna, ha il merito di farmi venire una voglia di copulare come se fossi appena entrato nel locale. In stanza, il suo labbro leggermente leporino svolge la sua funzione alla grande quando si tratta di inanellare l’ennesimo bbj di pregevolissima fattura. Oramai ho capito che quanto sentenziato dal mio Amico @GTBari è legge qui al Golden Time. La camera procede molto bene, diciamo che caratterialmente la signorina tende a farsi portare piuttosto che a impostare il gioco. Questa volta l’ultima posizione è a pecos perché la vista di quel culo disegnato con ArchiCAD è da apoteosi della gnocca! Mezz’ora trascorsa più per il piacere della vista che scopereccio, sebbene l’orsetta in camera non si sia mai risparmiata.

RAGAZZA SERBA: bellezza 8 / partecipazione 8 / fucking expertise 7,5 (0,5 di penalità per la propensione a delegare l’impostazione del gioco)

Dopo aver pagato la VU alla connazionale della Seničar, ritorno dai miei amici. E’ il momento del meritato riposo. Ci facciamo fuori diverse birre e drink, per loro può bastare così mi dicono. Io abbozzo, anche se non propriamente d’accordo. Diamo un’occhiata all’orologio: sono circa le 18,15 (“in teoria”, spiegherò dopo il virgolettato, l’aereo del ritorno è alle 22).

La situazione del numero di orsi è sotto controllo anche se, ovviamente, rispetto alla mattina l’incremento c’è stato. Mi stacco e faccio un altro giro per il locale: noto che alcune sono girls sono andate via mentre qualche faccia nuova c’è. Tra queste, non tanto per la bellezza ma per il buon umore che trasmette la sua risata, cattura il mio sguardo una ragazza alta meno di 1,60 mt. (senza tacchi ovviamente), con il capello castano scuro sulle spalle e qualche tatuaggio. Calza delle ciabatte havaianas e un asciugamani intorno alla vita: una ragazza “normale” che però sprizza simpatia da tutti i pori. Mi avvicino, lei è seduta con un’amica al divano bianco nella zona lunch. Mi appollaio dietro le sue spalle e abbasso la testa; lei mi sorride e m’invita a intrattenermi un po’ con lei. Si chiama Dorina, ungherese di Budapest, anni 34 (dichiarati e credibili). Inizia a farmi dei giochi con la lingua: evidentemente ha intuito il mio punto debole! Dopo un altro po’ di social sul divano, (l’amica, con discrezione, se n’è andata) dove le sue mani si avventurano nel “campo minato” sotto il mio accappatoio, decido che tanta energia positiva va premiata. Le dico che ho già fatto diverse camere e che dovrà impegnarsi più del solito. Lei mi risponde “no problem, it’s my job!” e si va.

La stanza che ne viene fuori è degna di un set di film porno! Il bbj è, infatti, di quelli con saliva e sputo sulla cappella, senza disdegnare svariati passaggi di deep throat; non posso fare a meno di farglielo notare (“I feel like in a porn movie!”) e lei con lo sguardo da porca assatanata mi sorride. La situazione, nonostante la stanchezza inizi inesorabile a farsi sentire, mi esalta: si passa al 69 e anche qui l’esperienza della fanciulla si fa sentire. Si diverte a contrarre i muscoli vaginali e a fare su e giù inarcando il bacino. Altro che ragazza della porta accanto penso io!

La signorina si offre totalmente aprendo le gambe in posizione ginecologica anche quando decido di passare al daty: di lì a poco il lenzuolo è zuppo di umori della signorina. Lei si contorce, mi guida con le sue mani mettendomele sulla testa quasi a voler usare la mia lingua come un joystick. Io ne approfitto per “rifiatare” e proseguo fino a quando serra le gambe e contrae i muscoli segno che è giunta a destinazione. Nonostante questo, non si ferma un secondo e mi incita a prenderla a doggy style: con le ultime forze rimaste, la pompo come se fosse l’ultima chiavata della mia vita. Lei, memore di quello che le avevo detto durante il social, si sorprende e mi chiede di cambiare in mission atteso che non aveva utilizzato alcuna crema lubrificante. In mission si procede senza sosta e con delle varianti da lei proposte, come quella in cui alza le gambe e forma una specie d’incrocio intorno al mio collo. Purtroppo sento che la fine non è vicina e non voglio sforare oltre i 30 minuti anche perché abbastanza esausto: opto per un finale in bbj, viste le doti da consumata attrice porno della signorina. Lei capisce l’antifona e allora s’impegna al massimo facendo arrivare la lingua ovunque. Tempo qualche minuto e vengo sul suo seno, 100% plastic surgery free! Ci fermiamo qualche minuto a chiacchierare e lei mi racconta un po’ di se. Mi dice di non amare le feste a tema e infatti il giorno prima si è presentata parecchio tardi, quando noi eravamo già fuori dal locale da un bel pezzo. Mi conferma, inoltre, la possibilità di opzionare per l’orario desiderato la ragazza, anche con qualche giorno di anticipo, al fine di non dover aspettare che si liberi: ennesima prova dell’efficienza teutonica!

Pago il dovuto, bacetto e vado a cercare i miei due soci i quali pensavano che non avessi fatto un’altra stanza ma che fossi da qualche parte a riposarmi. Purtroppo, è arrivato il momento di andare: oltre 80 km. di strada ci attendono inesorabili. Prima di lasciare il GT, tuttavia, riesco a gustarmi un’ultima chicca: una ragazza appena “reclutata” che, con una sorta di tutor senior, effettua un giro conoscitivo del locale. Peccato che la new entry non sia sto granché, altrimenti le avrei fatto volentieri fare il primo giro di giostra al Golden Time!

CONCLUSIONI

Sfortunatamente, l’aereo del ritorno il cui decollo da Colonia/Bonn era previsto per le 22 è slittato di due ore e purtroppo non potevamo saperne nulla lì dentro al GT. Inoltre, grazie all’assenza di limiti di velocità, alla fine siamo arrivati in aeroporto con un bel po’ di anticipo: morale della favola almeno un paio di stanze da mezz’ora oppure una da un’ora le avremmo (almeno io) potute fare tranquillamente. Se a questo si aggiunge il fatto che il sabato siamo dovuti andare via prima del previsto a causa della folla oceanica presente, all’appello mancano un numero non trascurabile di camere.

Ma a parte questo piccolo-grande rimpianto (a Colonia non ci possiamo venire ogni mese, ndr), ecco in sintesi le mie (rectius, nostre in quanto condivise pienamente) considerazioni finali:

  • il Golden Time, di tutti i posti visitati, è quello che ci è piaciuto di più in termini di line up presente, davvero variegata;

  • per suffragare quanto detto in precedenza, basti pensare che in due giorni non sono mai andato con una fanciulla della terra di Dracula, cosa alquanto difficile per via della % delle presenze in altri fkk;

  • promossa a pieni voti la modalità di approccio delle girls presenti: mai invadenti o aggressive, mediamente gentili e sorridenti oltre che sempre rispettose del cliente;

  • il rischio missile in un posto del genere è davvero minimo: prova ne è il fatto che tranne nel caso di Sui, non avevo letto nulla delle ragazze con cui sono andato (e stessa cosa vale per gli altri miei due soci);

  • la specialità della casa è il bbj: si tratta, per dirla con @GTBari, di un locale “bbj oriented”!;

  • promossa a pieni voti la pulizia, anche se in alcuni casi un po’ invadente la presenza degli inservienti;

  • l’evento Havana Summer mi è piaciuto tanto: poter bere mojito senza limiti, ripaga praticamente il prezzo del biglietto d’ingresso;

  • soprattutto nella giornata di sabato, quella della festa, abbiamo notato un numero impressionante di orsi che non ha fatto altro tutto il giorno che stare stravaccato sulle sdraio o sui divani: la cosa è risultata quanto mai positiva perché, egoisticamente parlando, il quantitativo di stanze/capanne/casupole per il trombo si è rivelato insufficiente in situazioni del genere;

  • male, malissimo il fatto che non ci sia il bancomat all’interno: trattandosi di un locale che sorge praticamente intorno al nulla questo può essere un minus non di poco conto;

  • particolarmente utile, inoltre, sarebbe la presenza di cassette di sicurezza dove depositare la pecunia anziché dover aprire ogni volta l’armadietto;

  • insufficiente il numero di bagni mentre le docce, tutto sommato, potevano bastare.

Deutschland über alles, auf wiedersehen,!

Engineer2013
Silver 36-50
07/08/2016 | 17:16

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@NormalMan, @bagascia, @Ruoppolo, @Gnoccatravels, @duca nero, @Deki: grazie di cuore per i complimenti!

@strutter: in effetti mi sembrava strano che ai tanto efficienti tedeschi fosse sfuggita l'idea di una bella piscina con tutto quello spazio a disposizione

Engineer2013
Silver 36-50
04/08/2016 | 11:55

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FKK Golden Time - sabato 30 luglio 2016 - Recensione di Engineer2013

COSTO INGRESSO: 60 €.

COSTO CAMERA ed EXTRA: 50 € la prima mezz’ora e multipli, 50 € anal, 25 € CIM.

COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 27 € (colazione esclusa) a notte in una struttura a Kolhn. Viaggio in aereo con Ryanair.

RAGAZZE PRESENTI: un centinaio di livello alto, almeno una decina di top e 4 OverTheTop. Il migliore assortimento di etnie mai visto in un fkk. Solo un paio di intrombabili.

SITO INTERNET LOCALE: http://www.goldentime.de/

29/7/2016: GOLDEN TIME ATTO I°

Rinnovo i saluti ed eccomi qua a commentare il secondo giorno in NRW.

Le cose da dire sono davvero tante, mai come questa volta. E quindi, let’s go!

Dopo una serata trascorsa a bere birra (a basso prezzo, potenza della Germania) e a cazzeggiare per locali, necessitavamo di recuperare un po’ di energie. La sveglia suona e noi, con estrema calma, ci vestiamo e facciamo colazione in un bar/panificio molto carino vicino l’appartamento dove abbiamo soggiornato. Tra una cosa e l’altra ci mettiamo in viaggio alla volta di Brüggen che è quasi mezzogiorno. Ci aspettano oltre 80 km. di strada da percorrere ma, grazie alla lungimiranza tedesca, parecchi tratti sono senza limiti di velocità per cui la nostra Kadjar può in scioltezza arrivare a toccare i 200 km/h: potere della figa!

LOCALE

Arriviamo alle 12,45 e, preliminarmente, occorre dire che la via è abbastanza difficile da individuare senza navigatore. Non si passa dal paese e occorre svoltare a sinistra in una via con una piccola targa con l’indicazione del nome della stessa; inoltre, a differenza di altri fkk, qui non è presente alcun cartello per cui il consiglio è quello di munirvi di navigatore o stamparvi il percorso prima. Per facilitarvi il tutto posso dirvi che, prima di svoltare a sinistra, è presente e ben visibile una specie di ingrosso di materiali per edilizia: tenetelo a mente per non sbagliare via, atteso che chiedere a qualcuno è praticamente impossibile visto che l’fkk in questione sorge in una zona abbastanza isolata anche se non completamente disabitata: sono infatti presenti nelle vicinanze le classiche casette a schiera di matrice mitteleuropea.

Il parcheggio è già abbastanza pieno, anche per via della festa a tema “Havana Summer” prevista per sabato. Una volta all’ingresso ci accoglie una sorridente signorina che, alla mia domanda circa la presenza di un bancomat all’interno, mi risponde di no e prontamente si offre di fornirmi l’indirizzo di quello più vicino. Peccato che, alla via segnalata (dove sorge l’ipermercato REWE, ndr), il bancomat non ci sia già da un bel po’ e sono costretto ad arrivare fino al paese vicino dove trovo la onnipresente Sparkasse. L’inconveniente causa un ritardo di una ventina di minuti visto che varco la soglia d’ingresso alle 13,10 circa. “Antonio” e @GTBari sono già all’interno. Pago i 60 euri, doccia e si va. Non presenti le cassette di sicurezza e subito intuisco che lo spazio negli spogliatoi, con alcuni degli armadietti occupati anche dalle ragazze per cui è simpatico vederle mentre si spalmano la crema o si cambiano appena arrivate, è risicato in relazione al numero di orsi già presente. La prima cosa che mi colpisce è che, nel tempo impiegato per spogliarmi e mettere le cose nell’armadietto, un inserviente per le pulizie non fa altro che passare con una specie di panno per pavimenti costringendomi a spostarmi in continuazione: nel corso della giornata, se da un lato avrò modo di apprezzare la pulizia assoluta e impeccabile del trombodromo, dall’altro mi sentirò un po’ troppo assillato da queste continue presenze, anche nei vespasiani.

Inizio il giro del locale e devo dire che è davvero bello. Ma l’effetto “wow” lo si ha quando si esce nel grande giardino: sono presenti numerose sdraio, le tanto amate da @GTBari capanne, un gazebo molto grande per la parte culinaria e, in occasione della festa a tema, anche un bar, con un po’ di spiaggia vera intorno, che non farà altro che servire mojito (e non solo) senza soluzione di continuità gratis per tutto il giorno: solo io alla fine me ne sarò bevuti almeno sei!

La cosa che mi lascia basito, in negativo, è che nonostante tanto spazio all’aperto manchi una bella piscina come quella dello Sharks o meglio ancora dell’Oase.

Ritrovo subito @GTBari che non ha perso tempo e ha già stanzato l’indigena Denise con sua somma soddisfazione.

GIRLS

Premessa: l’inglese è fondamentale per comunicare all’interno a differenza di posti come il Wellcum dove le tipe conoscono abbastanza l’italico idioma.

Tutti le mie conversazioni all’interno, infatti, si svolgeranno in lingua britannica.

Passando alle cose serie, la line-up è realmente notevole, sicuramente la migliore vista nella mia “discreta” esperienza nei vari fkk austro-tedeschi: ma ciò che cattura la mia attenzione -e non solo quella- è soprattutto la grande varietà di provenienze geograFICHE presenti. Stento a credere che qui le rumene arrivino a fatica al 40% (secondo @GTBari appena più del 30%) del parco gnocca.

Rapido giro e un certo languorino inizia a farsi sentire: mentre mi avvicino al buffet -cucina variegata e di ottima qualità con massiccia presenza di carne, come di consueto in Germania- mi imbatto in quella che sarà la mia prossima preda. Trattasi di Sui, tailandese con meloni abbondanti e ottimamente recensita. La riconosco dalla descrizione fisica e dalle foto presenti sul sito. Le sorrido, lei ricambia e mi invita a pranzare con lei. Ci presentiamo, baciamano come nel mio stile e, ovviamente, il nome corrisponde. Risulta essere molto gentile oltre che premurosa, secondo i collaudati canoni della scuola thai. Mentre sgranocchio qualcosa, lei inizia ad accarezzarmi le spalle e a propormi una sessione trombo-massaggifera. Poiché tra i miei vari passatempi ho anche quello dei massaggi sensuali, la cosa non può che solleticare alquanto il mio ego. Mentre siamo seduti ogni tanto allunga le mani sotto il mio accappatoio e la bestia reagisce di conseguenza. Nonostante non sia più una ragazzina, emana quell’inebriante non so che di maialaggine misto a innocenza che nella mia mente ha l’effetto di uno strike al bowling.

Nel frattempo mi presenta la sua amica, filippina, con cui sospetto (e la certezza l’avrò il giorno successivo) faccia sessioni di threesome: tra le due si nota una certa intesa e mi sfiora l’idea di avanzare una simile proposta. Ma poiché si tratta della prima stanza non mi godrei appieno la situazione pertanto faccio fallire sul nascere l’idea.

Tra una chiacchiera e l’altra si decide di andare in camera: prima occorre passare dalla reception poiché la girl di turno deve prendere la chiave e firmare presumibilmente (perché non l’ho visto fare) una specie di registro come successo il giorno prima al Samya. Ci tocca la numero 19 e noto che non si tratta della classica camera ma di una specie di casupola prefabbricata ubicata in una specie di pinetina all’esterno. La cosa può essere piacevole d’estate ma d’inverno non saprei, anche se all’interno di queste struttura a tetto spiovente sono presenti dei condizionatori quasi sicuramente con la funzione inverter.

La stanza si chiude e la tipa, in costume da bagno come la maggior parte quel giorno lì, inizia a strusciarsi sul mio pisello già abbastanza marmoreo. Fa per togliersi la parte di sopra ma le dico che voglio farlo io: acconsente e ne approfitto per tastare prima e leccare/mordicchiare poi i suoi notevoli seni che mi sembrano naturali atteso che, qualora non lo fossero, non sono così intransigente e purista come il mio socio “Antonio” che non ne vuole sapere di tipe aiutate dal bisturi.

I baci ci sono: prima a stampo e poi un po’ più profondi. Al che mi chiede se voglio un massaggio propedeutico (questo termine non l’ha usato lei, tranquilli : ovviamente acconsento e i primi 20/25 minuti (avevo deciso già di fare un’ora prima di entrare, visto quanto letto sul conto della fanciulla) sono di goduria assoluta. La signorina si vede che proviene da quelle zone lì: passaggi mirati a farti eccitare ancora di più ma al tempo stesso effettuati con una tecnica frutto di studio/pratica pluriennale. Mi tratta collo, schiena, gambe, glutei: con estrema naturalezza di passa al body massage dove ho modo di sentire sulla pelle i suoi capezzoli turgidi. La cosa mi piace ancora di più quando, usando la crema impiegata per il massaggio, inizia a stimolare la cappella e lo scroto. Decido che il momento di mettere in funzione il trapano è giunto: lei però ritiene che come ogni scopata degna di tale nome, si debba partire con un bbj. Appena inizia, non posso non notare una cosa che si ripeterà indistintamente con tutte le orsette stanzate al GT: l’Arte del pompino è requisito essenziale e non negoziabile per poter esercitare il meretricio in questo fkk. Sui ci sa fare, affondi dolci e golosi. Non disdegna leccate alle palle, senza fingere in maniera teatrale. La cosa mi arrapa ulteriormente visto che mi sembra quasi di non essere con una pay: la lascio proseguire per bel po’. Si passa al 69, dove posso iniziare ad assaggiare i suoi umori dal sapore piacevole oltre che sentire i suoi mugolii. Lei evidentemente apprezza poiché non fa nulla per passare alla fase della penetrazione. Contrae i muscoli delle cosce diverse volte, segno che è prossima alla venuta che infatti arriva di lì a poco. Si passa alla fase del trombo, senza alcuna crema vaginale (così come tutte quelle da me provate al GT), in senso stretto con le seguenti posizioni: smorza, reverse cow, mission, pecos e senza disdegnare dei ritorni sul tema. Quando l’orologio ha superato i 50 giri di lancette, decido che come prima chiavata del giorno può bastare. Vengo felice con lei a smorza. Mancando cinque minuti circa alla fine dei tempi regolamentari, mi faccio fare un rigenerante massaggio al collo i cui benefici potrò apprezzare nel corso della giornata.

Usciamo, vado a prendere la pecunia. Bacetto di ordinanza e si va.

SUI: bellezza 7 / partecipazione 8 / fucking expertise 8,5 (bonus di 0,5 per via del massaggio)

Doccia, mojito dissetante, giro perlustrativo: la giornata è davvero bella e stare fuori alquanto piacevole. Noto che il numero di orsi, le cui provenienze sono miste con una netta maggioranza di gente del luogo, olandesi e asiatici (italiani oltre a noi al momento non pervenuti), sta aumentando a vista d’occhio ma anche alcune nuove tipe fanno il loro ingresso nell’arena.

Nel mentre faccio un salto nella zona SPA, forse un tantino sottodimensionata rispetto alla grandezza del locale. Mi concedo solo una sauna per recuperare un po’ di energie atteso che la vasca idro è ricolma di asiatici e non ci si riesce a stare.

Altra doccia e conversazione di confronto su quanto visto/fatto sin ora con i miei due soci.

A un certo punto, reduce evidentemente da una sessione appena conclusa, il mio occhio di falco vede appollaiarsi su di uno sgabello vicino la porta di passaggio per andare a dx nell’area benessere e a sx nel giardino una tipa non ancora censita.

Faccio un cenno di richiamo a @GTBari (l’aver condiviso tante esperienze di questo tipo aumenta l’affiatamento, ndr) e passiamo a scandagliare meglio l’orsetta. Vestita in maniera -quasi- normale, capello rosso mogano, fisico non appariscente, sguardo da cerbiatta succhiacazzi. Altezza 1,65 senza tacchi. La osserviamo, ci sorride e decidiamo che uno dei due dovrà provare le sue qualità tromberecce. @GTBari mi cede il posto e così parto spedito per un po’ di social time prima che qualche altro avventore me la soffi.

Presentazioni di rito, con il mio consueto baciamano: lei si chiama Magda, polacca di Poznan, anni 25 circa (anche se ne dimostra qualcuno in più). Parto con la mia solita intervista e lei sembra quasi pendere dalle mie labbra. La cosa mi lascia quasi stupito. A tutte le mie richieste risponde con un sorriso. È insolitamente dolce per essere una che fa quel mestiere. Decido, nonostante non abbia letto nulla sul suo conto, di effettuare una sessione con lei. Partirò con mezz’ora, poi si vedrà.

Solito rito delle chiavi, entriamo in stanza e la scopro essere una donna molto attenta all’igiene sua e dell’orso di turno. Mi chiede quanto tempo voglio fare e le rispondo “iniziamo con mezz’ora poi si vedrà”. Gel disinfettante per le mani, che fa mettere anche a me pur non comprendendo il motivo sul momento, salviettina igienizzante per l’attrezzo. Baci prima timidi poi voluttuosi, preludio a un altro bbj da oscar. La tipa s’impegna parecchio ed essendo io già venuto una volta, non ci sono rischi di finire prima del tempo. Poiché ho già deciso che farò solo mezz’ora, passo al contrattacco con il mio solito daty “a vortice”: e qui accade un fatto pazzesco! La signorina si bagna in maniera quasi imbarazzante, non mi ferma come di solito fanno quelle più esperte. Io ne approfitto e i suoi gemiti, non eccessivi e al limite del 100% natural, sono davvero eccitanti. Sul lenzuolo c’è un autentico lago, mi viene quasi da sorridere per la piega che questa stanza sta prendendo. La situazione me gusta, lei a un certo punto non ce la fa più e viene strozzando un urlo. Qualche secondo di pausa e mi gomma l’arnese. Parto con un reverse cow e immediatamente mi accorgo che la fanciulla ama essere “governata”: per quanto mi sia rotto le scatole di fare sul piano sessuale l’insegnante preferendo di gran lunga il ruolo dell’allievo, decido di fare un’eccezione con Magda e allora sfodero tutto il meglio del mio trombo-repertorio. Si passa a smorza dove io sollevo leggermente il bacino in modo da far sbattere meglio il mio attrezzo sulle sue pareti vaginali: in questa posizione mi muovo solo io e Magda non oppone nuovamente alcuna resistenza. Si passa a pecos e qui adotto il mio solito “metodo a sorpresa”: spinte dapprima dolci e delicate per poi, vis et clam, passare a colpi profondi e ravvicinati stile martello pneumatico. La cosa, oramai ci sono abituato, lascia di stucco la tipa di turno che forse, a torto, non immaginava questo repentino cambio di passo. Vado avanti per una trentina di colpi tutti ben assestati. Cambio di scena, si va di mission. Anche qui la signorina apprezza le mie variazioni sul tema: parzialmente di lato, lei con le gambe chiuse ed io steso su di lei, con le sue gambe sulle mie spalle, ecc. Non accenna ad alcun segno di insofferenza e la cosa mi galvanizza al punto che decido di non trattenermi più e di venire nel gommino. Scambiamo due parole post coito e lei continua a sorridermi: ci scambiamo qualche carezza e la fanciulla non si tira indietro. È arrivato il momento, purtroppo, di uscire dalla stanza. Vado a prendere il meritato compenso, bacetto e via. Segnalo, infine, che la signorina sarà una delle più gettonate nel corso della giornata oggetto di questa rece e di quella successiva.

MAGDA: bellezza 8 (bonus di 0,5 per il suo sguardo magnetico) / partecipazione 9 / fucking expertise 8,5

A questo punto mi sento adeguatamente svuotato, voglio rifocillarmi, bere un paio di drink. Scopro con mio stupore che è presente anche un frigorifero “open” con birre di diverso tipo all’interno: che grandi questi del GT!

Con @GTBari e Antonio dissertiamo su varie tematiche inerenti il Golden Time: la line-up, la struttura, il cibo, ecc. Siamo tutti molto soddisfatti di come sta andando la giornata!

Passa un altro po’ di tempo e fa il suo ingresso nel locale una che il mio socio @GTBari definisce ben presto tra le “top three”: in effetti è un pezzo di figa di notevolissima fattura. Alta almeno 1,72 mt. senza tacchi, mora con capelli lunghi, nessun tatuaggio a vista, piercing all’ombelico a forma di cuoricino, pelle ambrata quasi arabeggiante. @GTBari non perde tempo e si fionda a conoscerla mentre io lo seguo a ruota. Vedo che da subito parlano e scherzano: il motivo è che la signorina è bulgara e il mio socio per via dei suoi trascorsi lavorativi conosce un po’ dell’idioma bulgaro. Lei ha uno sguardo pazzesco: due occhi che potrebbero stendere chi è timido o non sufficientemente esperto. In realtà, si dimostra socievole e affabile. Il suo nome è Monic, bulgara di Varna, anni 30 (forse qualcosina in più). Mi avvicino e mi presento anche io con tanto di baciamano. Lei mi abbraccia e mi inizia a baciare il lobo dell’orecchio. L’effetto è che il motore lì sotto inizia ad accendersi. @GTBari continua a intrattenere la signorina in maniera più che brillante. A un certo punto mi fa cenno di non farmela scappare e di provvedere a stanzarla perché andrò sul sicuro.

@GTBari, come sempre, ci ha visto giusto (dirò poi alla fine).

Prendiamo le chiavi e andiamo nella casupola numero..boh??? La vedo con la luce, è figa davvero! Mentre scende dai trampoli decido che mi intratterrò almeno un’ora ma non glielo comunico subito. Voglio vedere, infatti, se la tipa mantiene le altissime aspettative…BINGO!!!

Iniziamo a baciarci con passione sfrenata, le nostre lingue sembrano fuori controllo. Il mio ego, e non solo quello, si gonfia oltremisura per via della bellezza disarmante di questa tipa. Dopo un bel po’ di petting, mi fa stendere sul letto e inizia un lungo, lunghissimo bbj da cineteca del trombo: sa dosare tempi, ritmi e intensità. Sembra quasi che non ne veda uno da anni visto che trasmette una certa voluttuosità per come lo succhia. Non disdegna incursioni alle palle e alla base dello scroto. Ma la cosa che mi lascia quasi senza fiato è la capacità della sua lingua di compiere autentiche acrobazie durante la fellatio. Se l’avessi fatta come prima stanza sarei venuto già da un pezzo!

Siccome le premesse sono strabilianti, le sussurro che intendo prolungare a un’ora: lei sembra al settimo cielo e stento a credere come basti così poco per renderle felici. La sessione prosegue ancora un po’ con il suo sublime bbj che, da quando le ho comunicato il prolungamento ai 60 minuti di orologio, è ancora più migliorato se possibile. Decido che una figa del genere debba avere anche lei un po’ di sollazzo: iniziamo un maestoso 69 da antologia in cui lei non si risparmia minimamente offrendomi la sua passera ben depilata e già abbastanza ricca di umori. È un autentico spettacolo vedere tutto quel popò di roba che si staglia davanti a me: un tripudio di bellezza e maialaggine che inizia quasi a offuscarmi la mente. Con l’attrezzo di marmo, previo incappucciamento, si passa al trombo (anche stavolta senza “aiutini” lubrificanti). Che dire: apoteosi della figa! Lei si sa muovere benissimo, dapprima a smorza, successivamente posizione del ragno, quindi con un reverse cow che decide -e io felice l’assecondo- di far durare davvero tanto con piccole variazioni sul tema. Cambio e si passa in mission: vedere da vicino quegli occhi vale il prezzo di mezz’ora. Successivamente, con molta calma, decido che un culo così bello me lo voglio gustare appieno: iniziamo un doggy style in cui la signorina sa dare il meglio di sé con roteazioni del bacino e sguardi da cagna in calore mentre la sbatto con violenza. Vado avanti per non so quanto tempo fino a quando le chiedo: “it is possible CIM?” e lei mi risponde “yes, but you have to pay an extra”. La cosa non mi tange minimante, anche perché una venuta in bocca a una figa del genere chissà quante volte capita nella vita. Ritorniamo in mission e poi a smorza: il tempo ha perso valore da quando siamo entrati in quella camera. Sento che la fine è vicina, cerco di tirare un altro po’ perché mi voglio gustare ancora la visione di quel pezzo di figliola. Quando oramai l’ora “x” è arrivata ci stacchiamo, mi toglie il goldone e riprende il suo magistrale pompino. Tempo cinque minuti, pure troppi visti i numeri da circo che ritorna a fare con la lingua, vengo urlando come un orso marsicano in calore. Lei non si scompone, continua a succhiare fino a quando praticamente non ne rimane più una goccia. Si alza senza fretta, deposita il mio seme nel fazzoletto e poi utilizza un po’ di collutorio. Ciliegina finale, si offre di farmi un massaggio -davvero rigenerante-

con il quale sforiamo ampiamente l’ora pattuita. Decido di premiare cotanta Arte scopereccia e alla fine le lascio 130 euri: lei mi guarda e con un’innocenza disarmante mi fa “non ho il resto da darti tesoro”. Ma quale resto, rispondo io, è stata un’esperienza memorabile.

Bacetto e le nostre strade si separano almeno per oggi visto che l’indomani mi concederò un bis con la signorina Monic: ma di questo ne parlerò nella recensione di domenica.

MONIC: bellezza 10 (tra le top three del locale) / partecipazione 9 / fucking expertise 9,5

Ritorno nell’arena, @GTBari è ansioso di sapere come mi sono trovato: il mio sguardo stravolto e perso nel vuoto vale più di mille parole. Gli faccio i complimenti per l’intuizione avuta. Lui gongola e mi dà una pacca sulla spalla.

Altro drink, anzi due mojiito e un cocktail all’ingresso e a seguire un ulteriore spuntino.

La situazione inizia a farsi “critica”: gli orsi sono davvero tantissimi, @GTBari ne stima almeno trecento. La conseguenza è che, mio sommo malgrado, devo rinunciare alla quarta stanza che avrei voluto tanto farmi poiché l’attesa per le chiavi è di almeno un’ora. La ressa è davvero molta, e pure intervistare una fanciulla diventa compito assai arduo.

Una situazione del genere mi ricorda il 7 dicembre di due anni fa al Wellcum con coda sulle scale per poter entrare nelle stanze. Siccome, pur essendo un puttaniere, ho comunque un animo poetico tutta questa calca mi ammazza tremendamente la libido.

La conseguenza è che, di comune accordo con i miei due soci, decidiamo intorno alle 21,15 circa di abbandonare il campo di battaglia comunque soddisfattissimi. Scelta questa che, seppur di fatto obbligata, pagherò a caro prezzo il giorno dopo. Ma questa, è un’altra storia…

All’uscita mi chiedono come sia andata: con l’espressione più seria di questo mondo rispondo alla receptionist “my best experience in a fkk!”. E mai come questa volta sono sincero!

Salto le conclusioni visto che scriverò anche a proposito del giorno dopo, trascorso sempre al GT.

Auf Wiedersehen!

Engineer2013
Silver 36-50
03/08/2016 | 23:42

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@troiaccia_eva: non siamo tornati il giorno dopo poiché avevamo già deciso di andare al Golden Time. Circa la birra, a me la tipa ha detto solo soft drinks. Poi se quella sera mi ha detto una cagata poco mi importa. In effetti, almeno la birra dovrebbe essere free!

Engineer2013
Silver 36-50
03/08/2016 | 00:00

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FKK Samya - venerdì 29 luglio 2016 - Recensione di Engineer2013

COSTO INGRESSO: 50 €.

COSTO CAMERA ed EXTRA: 50 € la prima mezz’ora, 75 € un’ora e poi così a seguire, 50 € anal, 25 € CIM.

COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 27 € (colazione esclusa) a notte in una struttura a Kolhn. Viaggio in aereo con Ryanair.

RAGAZZE PRESENTI: una trentina, con un plebiscito assoluto di rumene. Almeno tre intrombabili.

SITO INTERNET LOCALE: http://www.samya.de

29/7/2016: SAMYA ATTO I°

Ciao a tutti!

Come anticipato sul forum, questo fine settimana con due (su quattro) degli “intimi di Carinzia” abbiamo “colonizzato” (verbo appropriato vista la nostra permanenza in quel di Colonia ) il territorio teutonico nella zona della Nord-Vestfalia. Scrivo questa recensione con pochissime ore di sonno e, pertanto, chiedo venia in anticipo per eventuali errori o passaggi poco chiari/ridondanti. Come mio solito, il contributo sarà corposo (scrivere è la mia passione, forse non avrei dovuto fare l’ingegnere come mestiere), quindi procediamo!

Con “Antonio” avevamo un po’ di tempo addietro pianiFICAto questo week end: la NRW è stata una scelta quasi scontata, attesa la circostanza che questa tessera del trombo-mosaico del punter all’estero ci mancava e che la time-table dei voli oltre al costo complessivo del viaggio/pernottamento ben si prestava a una siffatta logistica.

Partiti da Bergamo Orio al Serio la mattina alle 6,45, atterriamo puntuali alle 8,05. “Claudio” ci raggiungerà con il volo della sera, sempre da Orio. Ritiro auto al noleggio (pagata una VW Golf, ricevuta una preziosissima -per via del navigatore integrato- Renault Kadjar) e ci dirigiamo verso Colonia per un giro turistico. Senza dilungarmi troppo, posso dire che la città val bene una visita eccome: mi è piaciuta di gran lunga rispetto a Düsseldorf e Francoforte, con più cose da vedere e da girare. Se beccate tempo bello, a differenza nostra visto che venerdì ha piovuto diverse volte e la temperatura più che estiva era primaverile, in due giorni potete vedere una delle città più belle della Germania.

Nel primo pomeriggio ci rechiamo alla struttura prenotata dallo scrivente, un appartamento (da segnalare la connessione wi-fi velocissima) in una zona semiperiferica della città ma comunque ben servita da supermercati (vero Claudio???), fermata del tram e, ultimo ma non ultimo, un pub proprio sotto casa che per € 1,20 vi serve un bicchiere da 0,20 lt. di birra locale (Kölsch). Praticamente la birra costa meno dell’acqua, un po’ come in Belgio, in quanto prodotto indigeno e tanto premesso non riesco francamente a tollerare che nel nostro Bel Paese il vino o la pasta te li facciano pagare a peso d’oro. Ma tant’e.

LOCALE

Prima volta per me in questo posto, come scritto nel titolo.

Intorno alle 16,30 arriviamo al Samya: la cosa positiva di questo fkk è che si trova praticamente in città e vicinissimo all’aeroporto. Per chi ha poco tempo prima del volo può essere la scelta ideale! Solita domanda di rito all’ingresso (“first time here?”) e solita balla di circostanza (“no, we stayed here one year ago”), paghiamo la VU ed entriamo. Due particolari: il primo è che è presente un efficiente bancomat “berlusconiano” -in quanto è rappresentata l’icona della sua banca-

all’interno e il secondo è che l’ingresso a differenza di altri posti non si può pagare con le carte di credito/debito.

Di fronte è situato l’ingresso al club, mentre per andare negli spogliatoi e alla SPA bisogna scendere le scale a destra. Le stanze per il trombo (senza doccia, almeno quelle da me provate) si trovano al piano superiore.

Come scritto in precedenza da altri colleghi, piccola-grande dritta, qui le docce sono in comune. Se uno si adagia sulle chaise longue presenti vicino alla sauna, ha la possibilità di vedere le orsette al naturale e con la luce giusta, oltre che di intavolare un primo social time.

Venerdì era in programma la festa a tema “Alì Babà e i quaranta ladroni” e prevedeva alcolici gratis, visto che sono inclusi solo i soft drink. Ebbene, il mio socio ha domadato un banalissimo Cuba libre ma gli hanno chiesto 6 euro: prima con la scusa che gli alcolici sono sempre a pagamento, poi quando abbiamo fatto notare alla tipa il fatto che ci fosse la festa a tema lei ha abbozzato dicendo che la serata free drink sarebbe partita dalle 21. A questo punto abbiamo rifiutato il cocktail sorridendo e abbiamo mandato a fare in c…o la tipa in italiano.

Capitolo cibo: non male, c’era una porchetta gigante che ha girato sullo spiedo tutto il tempo. Il buffet non era sempre aperto (minus) e la varietà non male. Assurdo, tuttavia, per me che nel Paese della birra a fiumi la stessa debba essere a pagamento. Ok la pulizia, non invadente come al Golden Time (ne parlerò poi nella recensione all’uopo scritta), armadietti con chiave che serve anche per aprire le piccole casseforti presenti al piano del bar. Bagni sufficienti come numero.

Musica non fastidiosa, gradevole dehor dove poter mangiare e fare social time con le tipe ma non utilizzabile d’inverno. Nel complesso, comunque, un posto con tutto quello che serve per trascorrere svariate ore all’interno sia con il bello che con il cattivo tempo.

GILRS

Presenti in numero di 30-35, quasi tutte teen, e senza un gran ricambio di line-up nel corso delle ore che abbiamo passato all’interno, anche se noi siamo andati via alle 21 circa.

La prima cosa che mi colpisce, a differenza di posti come il Wellcum o il Casa Carintia, è che qui il total naked è bandito: le tipe girano con vestitini più o meno succinti e al massimo si concedono un topless.

L’approccio non è mai particolarmente invasivo e spesso attendono un cenno dell’orso di turno per attaccare bottone. Come mio solito, la prima mezz’ora la passo a fare uno scanning delle ragazze e delle dinamiche sociali che si instaurano all’interno del trombodromo de quo: noto l’assenza del fenomeno dei fidanSati oltre che un clima di tranquillità generale. Inizio a intervistare le orsette e, mio malgrado, devo constatare come la schiacciante maggioranza provenga dalla terra di Dracula: non che la cosa mi crei problemi ma, certamente, una maggiore mescolanza di provenienze geografiche gioverebbe al locale. Rispetto alla mia fucking list, non riesco a individuare Isabella e Patricia. Proseguo nel giro e a un certo punto mi imbatto in quella che sarà la prima girl che stanzerò nel week end teutonico. Si tratta di Andar (che solo alla fine scoprirò essere nella mia lista delle candidate al trombo), 1,70 mt. circa senza trampoli, fisico da teen, occhi espressivi, capelli lisci castano scuri ad altezza spalle, abbigliata con una gonnellina e un top a righe chiari tipo scolaretta giapponese. Mi piace il suo modo di fare, per nulla pressante. Anche il fatto che non abbia unghie come artigli mi predispone bene poiché mi dà l’idea di troia non troppo sgamata. Facciamo due chiacchiere con calma, le dico cosa per me è essenziale una volta in camera. Lei mi sorride e mi dice che non ci sono problemi e anzi aveva pensato a chissà quali richieste particolari: evidentemente, a furia di girare questi postriboli, la faccia da bravo ragazzo lascia il posto a quella da maiale infoiato. Decido di salire ai piani alti e, appena entrati, per provocarmi, si mette a 90° sul letto. La vista di quel culo sodo mi manda su di giri: lei se ne accorge e allora mi si avvicina di spalle strusciando il suo lato b all’arnese già abbastanza duro. Fk non a stampo e con punte di lingua via via più profonde. Inizia un ottimo bbj in cui si intuisce subito che la signorina ha un’ottima esperienza in tal senso: non disdegna svariati affondi di deep throat, leccate a gioielli di famiglia, accenni di esplorazione con la lingua in zona perianale. La situazione mi garba e decido pertanto di lasciarla continuare per un bel po’ anche se, essendo la prima stanza, in genere preferisco non portarla troppo per le lunghe. Successivamente si passa a un 69 partecipato dove ho modo di assaggiare la sua fica che, a mio parere, non ha ancora conosciuto gravidanze e che pertanto non si presenta particolarmente sfondata. La signorina si bagna parecchio, mugola quanto basta a non far precipitare il tutto nella becera finzione, contrae i (più che tonici) muscoli vaginali.

Come un flash mi passa per la testa l’idea di prolungare la sessione a un’ora: con quel poco di razionalità che mi resta in quei momenti preferisco accantonare l’idea, perché il week end è appena iniziato e non posso dilapidare le energie fisiche subito. Decido che è il momento di passare al trombo e la signorina inizia a cavalcarmi “a crudo”, senza cioè creme vaginali e roba simile. Si sa muovere bene e la cavalcata classica si trasforma con naturalezza in una posizione del ragno. Io apprezzo alquanto e la lascio andare avanti. Cambio, si passa alla missionaria e, con mia piacevole sorpresa, non mette quelle ca…o di mani alla base delle palle né tantomeno me le accarezza per stimolarmi a venire. Altra sessione di baci a profusione, lei molto partecipe. Decido che è il momento di gustarmi nuovamente la vista di quel fondo schiena e si passa al doggy-style: anche qui Andar non si risparmia e, quasi a voler disegnare una “S” con la schiena, si gira verso di me e mi guarda come una cagna in calore. La situazione manda il mio contagiri in zona rossa e dopo non meno di una trentina di colpi stile martello pneumatico decido di venire felice. Lei non si stacca subito, mi fa fare tutto con calma. E’ davvero una ragazza premurosa e anche il social time post trombo non è per niente banale. Condividiamo la nostra passione per la Spagna e mi confida di aver vissuto diversi anni nella penisola iberica. Baci, coccole e carezze finali. Esco felice, con forse l’unico cruccio di non aver concluso con un bel CIM, attese le sue abilità canore.

Andar: bellezza 7,5 / partecipazione 8 / fucking expertise 8,5

Ritorno nell’arena, scambio due parole con Antonio. Bevo una cola per dissetarmi un po’. Nel frattempo il numero degli orsi aumenta: osservo una buona presenza di asiatici e meno di indigeni. Decido di rilassarmi al piano di sotto sulle poltrone modello seduta dallo psicanalista: noto una stangona abbronzata, capelli castano chiari lisci e lunghi legati a treccia, davanzale rifatto (bene), abbastanza appariscente. E’ alle prese con la parte superiore di un bikini trasparente che non ne vuole sapere di sistemarsi nella giusta maniera. Mi gusto divertito e sornione la scena: lei se ne accorge, mi sorride maliziosa, si passa la lingua sulle labbra e apre le gambe iniziandosi a toccare davanti per eccitarmi. Devo dire che, nonostante fossi “fresco di venuta”, riesce nel suo intento e ci congediamo con la promessa reciproca (poi da me disattesa) di approfondire la conoscenza. Dopo aver recuperato un po’ di forze, risalgo nell’arena. Mi colpisce una fanciulla, con un vitino da ballerina di burlesque stretto in un corpetto stile francese fine ‘800. Non ha un trucco pesante, ha il viso da liceale e l’ho vista fare parecchio social time in sala oltre che svariate camere. L’avvicino, ci presentiamo. Si chiama Blowy, bulgara di Plovdiv. Età sui non superiore ai 23 anni, altezza 1,60 senza tacchi. Social time di ordinanza, mi convince la sua pseudo-innocenza. Una volta saliti in camera posso ammirare il fisico fresco da ragazza che di tempo per prendere piselli ne ha ancora tanto davanti a sé. Il bacio non è a stampo ma oltre a mordicchiare delicatamente le labbra non si va. Si passa al bbj e qui la ragazza, seppur dotata di una discreta tecnica, evidenzia ampi margini di miglioramento. Si passa al 69 e posso scandagliare in maniera ginecologica la sua vagina semi-acerba (in questo ambiente di puro e pulito sono rimasti forse solo gli asciugamani e gli accappatoi che vengono consegnati quando si entra in un fkk): la fanciulla si bagna non poco. Ciononostante, al momento di iniziare il trapanamento, decide di utilizzare un po’ di cremina lubrificante (SARA’ L’UNICA DI TUTTO IL WEEK END TEUTONICO A UTILIZZARLA). Si parte in reverse cow che poi si trasforma con una certa naturalezza in smorza candela. La signorina si sa muovere e allora sollevo la mia schiena dal materasso e faccio abbassare la sua: ora il ritmo lo tengo io e la cosa mi gusta. Salto la pecos perché data la mia foga rischierei di frantumarle le pareti vaginali e allora si passa a mission. Qui, purtroppo, si verifica una specie di black-out da parte sua: la partecipazione scende così come lo sguardo che inizia a vagare nel vuoto. Intuisco che la tipa è arrivata al capolinea in termini di risorse fisiche da dedicarmi o che comunque ritiene di avere svolto il compitino. Grave errore di valutazione da parte sua: decido di pomparla più forte fino a quando, dopo una trentina di spinte vigorose senza rispetto alcuno, vengo nel gommino. Social post coito scarso per via del fatto che mi aveva fatto passare tutta la poesia. Mi rimetto l’accappatoio e scendiamo. Diciamo che la circostanza di aver fatto svariate camere, anche dopo la mia, è stata ingannatrice nella scelta della fanciulla. Non un missile, ma certamente al di sotto delle aspettative che mi ero creato.

Blowy: bellezza 7,5 / partecipazione 6 / fucking expertise 6,5

Doccia, altra sosta mangereccia, bevo qualcosa. Il tempo sta scorrendo troppo velocemente e alle 21,15 dobbiamo andare a recuperare “Claudio” che arriva all'aeroporto. Cerco, senza successo, nuovamente Isabella e Patricia. Neanche la bionda appariscente incrociata nella zona relax è in sala. Andar mi passa davanti e mi accarezza il viso sorridendomi: tesoro, penso tra me e me, il week end trombereccio è appena iniziato e non posso sparare subito tutte le cartucce…

“Antonio” non pervenuto, deduco (sbagliando) sia in camera a pompare. Si è fatto tardi e cerco di trovare il mio socio per andarcene. Lo trovo rilassato (rectius, dormiente) al piano di sotto. Lo sveglio, ci vestiamo e ce ne andiamo. All’uscita ci chiedono se ci siamo trovati bene e se qualcosa non è andato per il verso giusto. A quest’ultima domanda mi viene da rispondere seriamente “la figa”, nel senso che avrei di gran lunga preferito un maggior melting pot di etnie. Salutiamo e via alla volta di Kennedy Straße (la via dell’aeroporto di Kolhn, ndr).

CONCLUSIONI

Il locale in sé non mi è dispiaciuto. Ineccepibile la pulizia, sia nelle camere che negli spazi comuni. Altri aspetti positivi: il bancomat all'interno, la posizione comoda per chi non vuole fare tanta strada da Colonia città, i bagni e le docce in numero sufficiente, le chiavi uniche numerate che aprono sia l’armadietto che le cassette di sicurezza.

Da rivedere: la line-up, di medio livello senza top e con almeno tre intrombabili (almeno per i miei gusti), il buffet da tenere aperto sempre almeno per i piatti freddi e il fatto che la birra non sia inclusa.

Sehen Sie nächste Überprüfung! (Arrivederci alla prossima recensione!)

Engineer2013
Silver 36-50
27/07/2016 | 15:00

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Ciao a tutti!

Questo week end sarò con parte del gruppo “Intimi di Carinzia” in quel di Colonia. Sabato dovremmo andare al GT (sicuro) e domenica…ancora non abbiamo deciso! Come di consueto, io sono riconoscibile dalle infradito hawaiane bianco-rosse.

Se vi va, potremmo vederci all’interno per uno scambio di opinioni sulle tipe.

Auf Wiedersehen!

Engineer2013
Silver 36-50
11/05/2016 | 13:05

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Carissimo @Big Leb

Mi unisco anche io ai saluti, certo di rileggere presto tue news anche su questo forum.

Leggo un velo di apatia nelle tue parole probabilmente figlia della fase che stai attraversando. Personalmente non ho mai cercato chissà che in questi posti: forse un po’ di divertimento, sicuramente un po’ di cazzeggio con gli Amici storici o magari una parentesi fuori dalla routine quotidiana. Probabilmente un mix di tutto.

In ogni caso, in bocca al lupo per la tua nuova missione e soprattutto PER ASPERA SIC ITUR AD ASTRA

Un abbraccio,

Engineer2013
Silver 36-50
27/04/2016 | 12:52

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@BigLeb: purtroppo leggo poco il forum ultimamente ma il tuo prezioso contributo mi spinge a ritagliarmi un po’ di tempo in più da dedicare a GT. Complimenti per lo stile narrativo, scorrevole e arguto, che riesce a farti rivivere le sensazioni in prima persona. Un abbraccio e AD MAIORA!

Engineer2013
Silver 36-50
10/11/2015 | 17:34

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@scramble1024: hai centrato in pieno la questione. Grazie per i complimenti!

@GTBari: riconosco pubblicamente che la considerazione sulle luci è tua anche se, per amore di verità, ti avevo già citato in una mia precedente recensione sempre sul CC. Va bene così? ;-)

Engineer2013
Silver 36-50
06/11/2015 | 23:01

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FKK Casa Carintia - Sabato 31 Ottobre 2015 - Recensione di Engineer2013

COSTO INGRESSO:

130 €, comprensivo di due gettoni equivalenti ad altrettante stanze da 30 minuti cadauna. Drinks alcolici/analcolici illimitati

COSTO CAMERA ed EXTRA: 50 € mezz’ora e multipli, 100 € anal, 50 € CIM, 20 € fk

COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 27 € (colazione inclusa) in una struttura a 30 km. circa dal CC. Viaggio in auto.

RAGAZZE PRESENTI: 19. A titolo esemplificativo ancorché non esaustivo: Lavynia, Roxana, Anita (la quintessenza della MILF), Lola, Andrea, Mihaela, Paula, Adina, Carla.

SITO INTERNET LOCALE: http://www.casa-carintia-kaernten.at

31/10/2015: CASA CARINTIA ATTO III° …NELLA BOTTE PICCOLA C’E’ (QUASI) SEMPRE IL VINO BUONO!

Un caro saluto a tutto il forum. Per celebrare adeguatamente la festa di Halloween non potevo esimermi, insieme a tre dei quatto intimi di Carinzia, di organizzare un’incursione in territorio austriaco.

In realtà avremmo dovuto essere in cinque ma, last minute, un collega ha avuto una “grana” lavorativa e non si è potuto aggregare.

Arriviamo alle 17 al locale, dopo un viaggio tutto sommato tranquillo e con una sosta mangereccia a base di panini over-size acquistati a cura di “Antonio” (non è registrato sul forum, quindi uso un nome di fantasia).

LOCALE

Stavolta sono riuscito a visitare il terzo piano di questo “antico bordello in stile Francia-fine ottocento ubicato in una tetra zona di campagna” (cit. @GTBari). Devo ammettere che sembra quasi un altro locale per come è nuovo e ben tenuto. Si tratta di uno spazio in cui non è consentito fumare e può servire per riprendere un po’ le energie spese nelle camere.

Il buffet è scarno ma, come giustamente scritto da @GTBari qui non si viene per mangiare. Tuttavia, allo stesso modo, mi sento di ribadire come una struttura con un open bar totally free per quanto riguarda gli alcolici meriti una valutazione positiva. Per quel che mi riguarda, quella sera avrò consumato l’equivalente di almeno 30 € di long drinks (prezzo medio calcolato su bevande similari acquistate in Italia).

Asciugamani e accappatoi pulitissimi e disponibili a volontà.

GIRLS

Qui c’è stata una piccola diaspora tra noi quattro: c’è chi come Leo e Antonio, evidentemente abituati solo a donne pay e non top di gamma, hanno bocciato senza “se” e senza “ma” la line-up delle girls mentre chi scrive insieme a @GTBari hanno saputo cogliere almeno 4/5 orsette interessanti e ampiamente stanzabili.

Resta il fatto che, con le luci sparate come di consueto accade qui, è fin troppo facile fare emergere piccoli/grandi imperfezioni estetiche che in altri locali più blasonati vengono oscurate (in tutti i sensi).

Detto questo….

Docciato e con le mie ciabatte personali portafortuna, entro nella main room.

Un po’ di social con i miei compagni di merende, sorseggiando un buon gin&tonic, e noto alcune novità rispetto alla scorsa volta.

Ma, parimenti, noto anche colei che per me rappresenta una garanzia immarcescibile di soddisfazione trombereccia: Anita, non a caso descritta in apertura come la quintessenza della MILF. Due chiacchiere con lei al bancone: sempre gentile, si ricordava di me (mi ha citato una cosa che le dissi la volta scorsa) nonostante fossero passati ben 11 mesi dall’ultima incursione. Come ca..zo facciano queste ad avere una così ferrea memoria resta un mistero.

Ma tant’è…

Sento che nelle parti basse il mio attrezzo è già pronto per cui decidiamo di salire ai piani alti. Qui, tuttavia, apprendiamo che le stanze sono tutte occupate per cui c’è da aspettare. Ma nella waiting room non sono solo poiché l’amico @GTBari sta facendo social con Lavynia in attesa che si liberi la stanza degli specchi (è un suo feticcio). Diciamo tra di noi due cazzate per ingannare l’attesa, quando a un certo punto fa apparizione una ragazza (che poi mio malgrado avrò modo di stanzare successivamente) letteralmente distrutta/sconvolta. Il motivo è lo “straordinario” che è stata chiamata a fare a causa del suo ultimo cliente: un austriaco con una anaconda al posto del pisello. La cosa, impossibile da non notare poiché il tipo girava nudo, fa sorridere noi quattro.

La mia stanza si libera, lascio @GTBari ancora in attesa della stanza specchiata, e si va. Ironia della sorte, l’alcova è esattamente quella della scorsa volta. Per la serie “corsi e ricorsi storico/tromberecci” di (F)Vichiana memoria.

Anita in stanza è meravigliosa, si sfora la mezz’ora senza alcuna richiesta di sovrapprezzo. Riesce a dosare il GFE con il PSE in maniera eccellente e la sessione che ne viene fuori non può che risentirne positivamente. Avrei tranquillamente optato per l’ora ma, essendo lei la prima della serata (e come tale adibita in maniera precipua alla funzione di svuotacoglioni) decido che un gettone è sufficiente.

ANITA: una garanzia, sfido a trovare una Donna della sua età con il suo fisico nonostante il Mestiere –la M è di rigore- esercitato.

Doccia rigenerante, decido di mangiare e bere qualcosa. Nel frattempo studio chi possa essere la mia prossima preda. Noto, supportato in questo anche da @GTBari, che ci sono 3-4 tipe che fanno camere “a motore”.

Nella sala con il palo da lap dance si susseguono gli spettacolini e, durante uno di questi, noto chi sarà la signorina con cui mi intratterrò: Lola.

Lei fisicamente è la numero uno quella sera lì dentro: fisico scolpito, sguardo sufficientemente arrapante ma non volgare, molto brava (pure troppo) nel social.

A scanso di equivoci dico subito che una così, in una situazione loft in Italia, potrebbe viaggiare tranquillamente a botte di € 150/200 per ora.

L’idea di trombarmi quel gran pezzo di figliola per solo un gettone mi spinge ad avvicinarla per una rapida intervista propedeutica alla salita.

Lei, a dire il vero, mi appare un po’ troppo sbrigativa ma l’idea di vedere quel suo culo a pecora ha il sopravvento su quel briciolo che resta della mia parte razionale.

Il risultato è una camera moolto deludente, in cui lei non perde occasione per cercare upgrade vari quali CIM o FK. Inoltre, l’approccio al fuck è tipico di chi vuole farti capitolare subito. Poverina, non sa che essendo io alla seconda camera avrà da sudare nel vero senso della parola prima di farmi arrivare in meta.

Tuttavia il suo fisico è da sballo per cui, dopo un daty iniziale

seguito da una smorza e una mission, decido che la sua furbizia vada castigata con una pecos memorabile (per me ma soprattutto per lei). La mia solita tecnica prevede un inizio soft per poi sorprendere la tipa di turno con un ritmo da martello pneumatico. Così accade anche per la rumena Lola. Per godermi meglio lo spettacolo la faccio spostare fronte specchio e continuo a sbattermela senza pietà. Lo spettacolo è davvero di notevolissima fattura e questo fa si che la fine si avvicini inesorabile. Al momento dell’esplosione, tuttavia, accade qualcosa (che non scrivo perché sono un signore) che non mi era mai successo in tantissimi anni di free/pay. La cosa mi fa incazzare alquanto e glielo faccio notare senza andare però oltre le righe. Lei addirittura se ne risente e, stante i suoi (a suo dire) tre mesi di carriera pay le faccio una previsione che non gradisce affatto ma che, per come si è comportata, non è poi così inverosimile.

Fatto sta che le pago il gettone, lei mi sussurra un “grazie” (forse ha realizzato anche lei di aver pisciato fuori dal vaso e di brutto con me) e io un vaff.. che però si ferma nella mia mente.

LOLA: tolto il fisico da top e l’ottimo social pre-stanza, modi di fare davvero poco incentivanti.

Scendiamo e io decido di mangiare e bere qualcos’altro.

Facciamo conoscenza anche di altri simpaticissimi colleghi punters nonché del mitico Maruo.

Nel frattempo Leo e Antonio esprimono tutto il loro disappunto circa la qualità delle orsette ma il buon @GTBari ribatte anche che, per € 50, un occhio lo si può chiudere ampiamente. E come dargli torto?

Finalmente Leo trova una che gli vada a genio: quando scende me ne parla e, dopo la mora e la castana, decido di farmi una bionda (e non parlo della birra).

Nello specifico trattasi di Andrea, 30enne rumena bionda dal fisico piacevole e dalla bocca con labbra dotate di brevetto salva-sborra della Meliconi.

Alta più di me, stimola anche @GTBari che vorrebbe timbrarla come lo scrivente.

Al che, decidiamo di lasciar decidere a lei: la draculina opta per me, forse perché ritiene (molto ingenuamente) che la mia faccia ispiri maggiore sicurezza.

Errore!!!

La camera che ne viene fuori è ad elevatissimo tasso di PSE: visto che l’atmosfera era andata su di giri (complice la stanza con gli specchi e il mio daty/69 con tanto di copiosa venuta della signorina), decido dopo 25 minuti circa di prolungare di altri trenta minuti. Scelta che si rivela azzeccatissima poiché Andrea si scatena ancora di più con quello che è certamente il suo pezzo forte: un BBJ non melenso di fattura magistrale ed eseguito con passione e tecnica.

Le posizioni variate non si contano (peraltro lei è l’unica della giornata che non applicherà creme vaginali), lei è davvero insaziabile e io, nonostante sia la terza stanza e il viaggio inizi a farsi sentire, non sono da meno.

Allo scadere dei 60 minuti, poi di fatto ampiamente superati con un social time post-trombata davvero piacevole, l’urlo tarzanico che accompagna la mia venuta esprime appieno la mia immensa soddisfazione.

ANDREA: una scoperta davvero degna di menzione, ideale per chi cerca lo stile PSE e ha un fisico che riesce a reggere i ritmi elevati che chiede la fanciulla.

CONCLUSIONI

Personalmente mi sono divertito, e tanto. Nonostante fosse la notte di Halloween, alcun sovrapprezzo è stato applicato e questo va certamente a merito del locale.

Per me, resta un posto con un rapporto qualità prezzo eccezionale e con una line-up che, seppure inferiore a locali più blasonati, è in grado di regalare comunque delle soddisfazioni. A tal proposito, giusto per amore di verità, segnalo che Isabel (ora Simona) che dal CC è passata al Wellcum risulta aver fatto il botto in una giornata morta come quella di un lunedì della settimana scorsa.

Buone trombate a tutti e lunga vita al Casa Carintia!

Engineer2013
Silver 36-50
10/09/2015 | 14:50

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@Pendolino: non vorrei andare OT....comunque l'idea che mi sono fatto, in linea di massima, è che i locali carinziani sono locali cuciti addosso agli italiani (nel bene e nel male). Di buono hanno che nella prestazione a 70 neuri sono (99% dei casi) sempre previsti servizi quali il daty o il fk che invece in territorio teutonico possono diventare spesso oggetto di contrattazione (minus).

Aggiungo anche che gli fkk tedeschi presentano un'offerta un po' più variegata in termini di nazionalità delle tipe.

Se hai in mente un giro in territorio austriaco, non dimenticare di fare un salto al Casa Carinzia: si tratta di un locale diverso dai trombodromi classici ma che a me e a @GTBari è piaciuto tantissimo

(leggi le sue rece).

Buone trombate a tutti! ;-)

Engineer2013
Silver 36-50
05/09/2015 | 15:07

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@GTBari: baciamano fatto solo in fase di presentazione ma non citato. Oramai é un fatto innato

;-) confermo presenza di quattro tende all'esterno con tanto di cartello verde/rosso a seconda del fatto di essere libere o meno.

@igor63: come scritto sul finale della recensione è un posto in cui va trascorsa un'intera giornata. Se solo quelli str..zi di Ryanair utilizzassero l'aeroporto in città anziché uno a 120 km. avrei guadagnato almeno un'ora in più di autonomia

B-)

Engineer2013
Silver 36-50
04/09/2015 | 19:19

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FKK Oase - Domenica 30 agosto 2015 - Recensione di Engineer2013

COSTO INGRESSO: 70 €.

Prevista agevolazione per carta prepagata del tipo “paghi 5 entri 6”

COSTO CAMERA ed EXTRA: 50 € mezz’ora e multipli, 100 € anal, 50 € CIM

COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 29 € (colazione esclusa) in una struttura vicino l’aeroporto di Francoforte.

RAGAZZE PRESENTI: una trentina, in aumento a partire dal pomeriggio intorno alle 16, una buona varietà di provenienze ma con una maggioranza relativa di rumene. Line up medio-alta ma solo una top avvistata.

SITO INTERNET LOCALE: http://www.fkk-oase.de/

30/8/2015: OASE ATTO I°…UN ANGOLO DI LAS VEGAS A FRANCOFORTE!

Un saluto sincero a tutto il forum. Come anticipato sulla rece in merito allo Sharks, pubblico anche il contributo per l’FKK in questione.

Questa è la chiosa finale di un’estate per me indimenticabile, aperta con il Maxim a Chiasso, proseguita con il Wellcum e, dulcis in fundo, Francoforte con doppia tappa.

Anche qui ero con “Antonio” (non è registrato su GT, quindi uso nome di fantasia).

Arriviamo per le 13. Il parcheggio interno a quell’ora si presenta già abbastanza pieno.

LOCALE

Come per lo Sharks, anche qui è per me la prima volta.

All’arrivo non si può non notare la teoria di statue raffiguranti diversi soggetti con le estremità gialle; come contro altare dei pannelli rettangolari con donne in atteggiamento saffico. Che dire, il primo impatto restituisce un’impressione, ampiamente suffragata in seguito, di un locale molto kitsch o per meglio dire cafonal-chic.

La tipa alla reception, in inglese, fa la domanda di rito e alla nostra risposta ci fornisce prontamente un opuscolo a colori, in italiano, con una minuziosa descrizione del locale e dei servigi offerti. Efficienza teutonica anche se ci viene un po’ da ridere.

Attenzione: si può pagare anche con carta di credito ma applicano un extra del 10% e, inoltre, non è presente un bancomat all’interno. Tenete conto che il paese più vicino dista almeno 5 km.

Una volta entrati, alla sinistra della reception, si incrocia subito il bancone del bar. Individuare gli spogliatoi non è affatto semplice: complice la scarsa luce all’interno e la mancanza di scritte segnaletiche si rischia di vagare un bel po’. Per la cronaca, gli armadietti (tutti uguali tra loro a differenza del Wellcum o dello Sharks) si trovano al piano di sotto e occorre scendere (e risalire) non pochi gradini. Ma il tocco di classe sono gli accappatoi color giallo dissenteria oltre che gli orinatoi che hanno la forma di una bocca carnosa femminile spalancata. La classe, si nota anche da questi dettagli…

Altra cosa un po’ scocciante è che le docce hanno un temporizzatore davvero ridotto per cui, di fatto, occorre stare sempre con la mano pigiata sul tasto per non rimanere senza acqua.

Per onestà, va riconosciuto che questa parte del locale (come le altre) è davvero pulita anche se l’essere arrivati presto certamente ha avuto il suo peso. Nei bagni manca il colluttorio.

Risaliamo, altro spaesamento, e riusciamo a raggiungere la parte esterna: questa ricorda molto quella del Wellcum in quanto a estensione. Presenta una piscina con inclusa una zona idro, diversi lettini, le immancabili capanne per copulare “en plein air”, un altro bar e la zona barbecue. Presenti anche un canestro, una rete per il volley e una porta da calcio con due tipe con il buco rispettivamente ad altezza rai1 e rai2 per divertirsi a tirare qualche calcio agli innumerevoli palloni presenti.

Fa caldo, tanto caldo (come ieri): in effetti il posto guadagna parecchi punti con queste condizioni climatiche perché maggiormente fruibile. Nel tragitto che porta alla piscina, andando sulla destra, c’è l’accesso all’area spa che si presenta un po’ meno curata (oltre che angusta) rispetto a quella dello Sharks.

Per il momento ci sono solo clienti autoctoni e i consueti asiatici. Nel corso della giornata si uniranno anche un gruppo di simpaticissimi molisani (che saluto) e anche una comitiva di francesi.

Complice l’appagante quanto stancante giornata di ieri, non sento subito il bisogno di aprire le danze -anche se questo alla fine mi penalizzerà- per cui mi rilasso, mangio qualcosina (bacon e uova, le uniche cose rimaste) e mi faccio un bel bagno rigenerante.

Cibo scarso come quantità, dolci non pervenuti. Anche qui birra a pagamento (in Germania un’autentica assurdità) ma, in compenso(?), caffè corretto grappa/sambuca gratis.

Notiamo che, a differenza ad esempio del CC, WC o Sharks, qui manca un posto da cui godere della visuale delle tipe che salgono e scendono dalle camere: questa, tra le tante, è una delle cartine al tornasole da me impiegate per capire su quale cavalla conviene puntare.

Altro aspetto che ci è rimasto impresso è la scarsa e generalizzata gentilezza da parte del personale: a tal proposito, cito quanto successo al barbecue poco prima delle 17 (orario di inizio dell’ottima grigliata di carne). Un tipo si era presentato TRE minuti prima dell’orario ma un ciccione gli ha fatto capire in modo poco elegante che il barbecue apre quando lo decide lui sebbene l’avventore gli avesse fatto notare che mancasse solo tre minuti. Ma tant’è…

Concludo questa sezione dicendo che il posto, a mio sommesso parere, è davvero pacchiano (da qui il titolo della recensione) e anche meno funzionale di altri FKK da me visitati. Inoltre, ma posso sbagliarmi, non ho visto così tante camere da reggere i momenti di grande afflusso.

GIRLS

Tanto premesso, iniziamo con Antonio un giro di perlustrazione che mi (ci) porta a notare subito una cosa: la line-up, già a quell’ora -saranno state le 14,30 circa- è di livello medio-alto. Rispetto allo Sharks, qui di intrombabili non ce ne sono. Solita maggioranza di draculine anche se in misura non eccessiva. Il clima generale è quello del cazzeggio di una domenica pomeriggio di fine estate.

Faccio conoscenza di una tedesca doc (dice di essere di Amburgo, credibile): fisicamente interessante, tanti (troppi per me) tatuaggi su spalla e braccia. Belle tette rifatte e occhi verdi. Intervista di rito ma, anche questa, chiarisce subito che per 50 € non fa daty né fk. Saluto e ringrazio anche se, per la cronaca, verrò avvicinato in seguito dalla medesima fanciulla ma fuori tempo massimo per approfondire la questione.

Mi stendo al sole e ci sono due che si spacciano per bulgare (a loro dire le uniche lì dentro): certo, io sono James Bond. Non capiscono la battuta ma meglio così.

I miei target, grazie alle indicazioni di questo forum, erano Mara, Elizabeth e Isabella. Sfortunatamente non ho beccato nessuna delle tre.

Proseguo e il mio sguardo viene rapito da una FIGA ATOMICA: alta 1,80 mt. senza tacchi, un culo disegnato con ArchiCAD, fisico atletico, capelli biondi, tette (ben rifatte) una quarta, occhi verdi. Non esagero (Antonio me lo ha confermato), la fotocopia di Ludmilla Radchenko -ex letterina di Passaparola-.

Tale visione fa scattare in me la voglia irrefrenabile di scoparmela: voglia che, con il senno di poi, avrei fatto meglio a far restare tale.

Tuttavia la vedo che si apparta con un asiatico e starà via per un’ora.

Nel frattempo vengo bloccato da una ragazza con i capelli sul rossiccio elettrico tinto, rumena, che mi inizia a slinguazzare l’orecchio. Qui commetto l’errore di non timbrarla visto che mi aveva anche detto di concedere fk e daty per la classica mezz’ora. Tuttavia: i) non era il mio tipo fisicamente (presenza di pancetta) e ii) oramai nella mia mente girava solo il culo della tipa di prima.

Anyway, finalmente riesco a beccarla all’uscita dello spogliatoio: ci presentiamo, lei si chiama ENIA. Pure lei moscovita doc (padre e madre nativi della capitale di quella che fu l’Unione Sovietica).

Mi propone un menù insolito: 100 € per un massaggio e chiavata oppure due shots ma senza massaggio.

Poiché sono un amante dei massaggi, chi mi conosce lo sa bene (vero @GTBari?), opto per la prima soluzione.

Mi porta in una camera vicino all’ingresso, senza doccia all’interno ma piena di specchi e con una luce sul rosso tipo hot line: altro segno di raffinatezza!

Ma una volta girata la chiave succede qualcosa di bello a metà…

Ovvero, un massaggio da 8: ben fatto, con la giusta pressione, non ridondante. Sembra quasi che la tipa lo facesse di professione prima di darsi al meretricio.

Mi rilasso, mi piace: le faccio i complimenti.

Tuttavia, esaurita questa prima parte di circa mezz’ora la trombata che ne segue è da compitino e niente più con lei che, una volta a pecora (dopo una fase iniziale a smorza), mette la mano alla base del pisello vicino alle palle (cosa che odio). Per ricambiare, decido allora di “governarla” per bene: inizio a sbatterla con una foga che la spiazza e, nel contempo, con le mie mani blocco le sue. A questo punto sono le spinte pelviche che fanno tutto il resto, lei non se l’aspettava. L’incazzatura per la sua scarsa partecipazione. Mescolata con la visione di quel culo che mai dimenticherò, mi fanno venire ma senza quel gaudio che vorrei.

Un po’ di social, pago il dovuto abbozzando un sorriso e via.

ENIA: bellezza 9,5, massaggio 8, prestazione 6

Docciato di fresco ritorno nell’arena incontro Antonio che nel frattempo si è concesso una stanza con una biondina rumena carina ma che non lo ha esaltato particolarmente. Mi spiace per lui ma meno male per me visto che la tipa in questione l’avevo puntata sin dall’inizio.

Nel frattempo noto che si sono fatte le 16,40 e noi alle 17 max. dobbiamo sgommare causa aereo da prendere ad Hahn.

Purtroppo abbiamo calcolato male i tempi e lo spazio per un secondo giro di giostra non c’è. Davvero peccato, perché il locale si inizia a riempire di nuove e interessanti tope.

Facciamo giusto in tempo a beneficiare dell’ottimo e abbondante barbecue e via verso l’aeroporto

CONCLUSIONI

Era la prima volta all’Oase e il mio giudizio sul locale è un po’ in chiaroscuro.

Una camera fatta, con grandissima soddisfazione della vista e della schiena ma poca del pisello. Diciamo che ho commesso lo stesso errore di quando andai al Palace a Francoforte e beccai una (croata anche lei) che era identica alla Nina Moric dei tempi migliori. La camera fu la peggiore della giornata, ma in quel frangente ebbi modo di recuperare con altre quattro fantastiche camere.

Qui, invece, per via del poco tempo a disposizione non ho avuto questa opportunità. Peccato perché il locale, al netto delle cafonate testé enucleate, merita un giro.

Ho notato nelle girls un atteggiamento più diretto ma anche più rilassato e giocoso rispetto allo Sharks: spiace rilevare, tuttavia, che anche qui la tendenza è quella di fare “cartello”. Antonio mi ha confermato che le quattro orsette da lui intervistate gli hanno detto tutte la stessa cosa (50 € no daty né fk).

Infine, credo si tratti di un posto che va “vissuto” per un’intera giornata stando attenti però agli immancabili missili

Buone trombate a tutti e lunga vita all’Oase!

Engineer2013
Silver 36-50
03/09/2015 | 17:35

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@TITANO, @licantropo teutonico, @GTBari: grazie!

@GTBari: il baciamano è il mio tratto distintivo...che ci vuoi fare, sono un chiavatore incallito ma pur sempre gentiluomo B-)

@licantropo teutonico: quand'anche mi fossi trovato male la colpa non avrei certo potuto addossartela, ci mancherebbe!

:)

Per quanto riguarda i bagni, posso dirti che ne ho visti di molto peggio in tanti autogrill italici. Tuttavia, in un posto del genere mi sarei aspettato maggiore pulizia, tutto qui.

@Dr.A: sono d'accordissimo con te e con la tua ultima frase

;-)

Engineer2013
Silver 36-50
02/09/2015 | 15:43

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FKK Sharks - Sabato 29 agosto 2015 - Recensione di Engineer2013

COSTO INGRESSO: 65 €.

La domenica, entro le 14, sconto di 20 € sul prezzo pieno

COSTO CAMERA ed EXTRA: 50 € mezz’ora e multipli, 100 € anal, 50 € CIM

COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 29 € (colazione esclusa) in una struttura di fronte l’aeroporto di Hahn. Viaggio in aereo con Ryanair.

RAGAZZE PRESENTI: una sessantina, con una prevalenza non assoluta di rumene. Almeno cinque intrombabili.

SITO INTERNET LOCALE: http://www.fkk-sharks.de

18/7/2015: SHARKS ATTO I°…QUANDO L’AZZARDO PAGA: FINE ESTATE CON IL BOTTO!

Un saluto sincero a tutto il forum. Scrivo questa recensione ad appena tre giorni di distanza dal “fattaccio” anche per riuscire a essere quanto più circostanziato possibile. Chi ha letto i miei altri contributi sa che non amo essere sintetico per cui -avviso ai naviganti- preannuncio che anche questa non sarà da meno.

Ma andiamo con ordine…

Insieme al solo “Antonio” (non è registrato su GT, quindi uso nomi di fantasia) e orfani degli altri componenti dello stoico nonché storico gruppo “gli intimi di Carinzia” tra cui @GTBari che saluto e che non è potuto essere dei nostri per via di accavallamenti vari tra le sue e le mie ferie, ho organizzato circa un mese fa, un week end in territorio teutonico.

La scelta è ricaduta su Francoforte per due ordini di ragioni: la prima è che il mio amico non aveva mai visitato la città sul Meno e la seconda, più profana, legata alle tariffe basse (meno di 80 € a/r) per il centro finanziario della Germania.

Arrivo con dieci minuti di anticipo venerdì sera all’aeroporto –spettrale la zona in cui sorge se vista dall’alto- di Hahn, check-in immediato e notte ristoratrice in hotel della catena B&B di fronte all’aeroporto. Soluzione consigliata poiché sciropparsi 120 km. a mezzanotte non è il massimo. Segnalo che il mio socio ha comprato al distributore automatico dell’hotel una birra Krombacher da 33 cl. a 2 €: in Germania, come in Belgio, la birra è più economica dell’acqua…. Sveglia la mattina e via verso un piccolo tour di Magonza, (meravigliosa) città natale dell’inventore della stampa a caratteri mobili.

Arriviamo a Darmstadt per l’ora di pranzo spagnola (14,30) e, dopo una sosta tecnica per un lunch frugale, arriviamo sul luogo del misfatto alla 15,45: ce la siamo presa comoda poiché sapevamo che avremmo fatto le ore piccole lì dentro e così

è stato. Il parcheggio interno a quell’ora era già pieno e siamo stati costretti a lasciare l’auto sulla via principale.

LOCALE

Prima volta per me qui. A Francoforte, nel 2012, ero stato al Palace.

Approccio iniziale diverso dal solito: la tipa alla reception è abbastanza asciutta, non illustra nulla circa le “regole del gioco”. Sarà perché, come fattomi notare da Antonio, alla richiesta del numero di piede per le ciabatte abbiamo risposto che avevamo le nostre e da questo avrà capito che non eravamo proprio dei novizi.

Gli spogliatoi si trovano subito a sinistra, prima di entrare nell’arena: tuttavia, una volta entrati per cambiarci, ci assale un po’ di sconforto: la struttura dimostra di avere un bel po’ di anni sulle (s)palle. Gli armadietti sembrano quelli delle palestre scolastiche dei film di Alvaro Vitali: il bagno ha solamente due orinatoi e una tazza. La prima impressione, abituato al lusso e alla modernità del Wellcum, è quella di un passo indietro. Gli altri bagni, situati in una specie di corridoio che si imbocca dentro il locale, confermano la prima impressione e si presentano non puliti alla perfezione. In compenso, presenza di erogatore di collutorio con mini bicchieri monouso in tutti i bagni. Doccia di rito e si va. L’ingresso in sala mi fa subito notare la scala -non l’unica per la verità ma comunque sia la principale- per le salite/discese, il bar al centro della sala (bella e tutto sommato non kitsch) e la luce emanata da dei lampadari bianchi con simil cristalli che fanno molta scena. Procedendo a sinistra si accede allo spazio mensa (forse inadeguato come spazio d’inverno vista l’impossibilità di desinare fuori), una specie di rettangolo con sul lato destro la cucina a vista e sulla parte sinistra dei tavoli tipo trespolo e delle mensole con le vivande nei tegami. Presenti diverse slot machine con le quali diversi orsi (o per meglio dire puffi, vista la colorazione di alcuni accappatoi ) e alcune ragazze si svagano.

Fuori è davvero bello con tanti divani, un altro bar con annessa griglia per il barbecue, la piscina -acqua gelata ma tonificante- lettini abbronzanti, svariati maxischermi con la diretta delle partite della Bundesliga, zone relax e anche le folkloristiche capanne.

Clienti di provenienza varia: notevole presenza di indigeni, alcuni indiani, diversi asiatici, non pochi palestrati. L’unico italiano l’ho incrociato appena arrivato agli spogliatoi.

Sul cibo mi sento di esprimere un giudizio più che positivo: ottimo barbecue (ma meno buono di quello dell’Oase in cui andremo il giorno successivo), frutta fresca variegata, pasta e insalata. Speciale menzione per i tanti tipi dolci, sempre presenti anche in orari di chiusura della cucina: personalmente mi sono fatto fuori due pezzi di una squisita torta al cioccolato ricoperta di granella di cocco.

Da censurare, invece, l’assurda politica dello Sharks sul beverage: chiedere 6 € per una birra piccola in una nazione dove tale bevanda esce praticamente anche dai rubinetti, è follia pura. A differenza del WC, qui non è compresa una beneamata mazza di consumazione alcolica.

Altra pecca, la mancanza di scaffali all’interno del locale per attingere a nuovi asciugamani: almeno io non li ho notati.

Presenti anche due aree per massaggi thai e una sorta di parrucchiere/salone di bellezza.

Promossa a pieni voti, invece, la zona spa: ho anche apprezzato la presenza dei “boccioni” erogatori di acqua in diversi punti del locale.

L’acquario con diversi pesci enormi fa scena ed è impossibile da non notare.

Purtroppo quasi tutte le camere non sono dotate di doccia e per me questo è un grande minus: fare la doccia e insaponare la tipa di turno mi fa eccitare come un caimano.

Il locale, concludo, si sviluppa anche in altezza percorrendo le scale si accede in cima alle “grotte”, una specie di igloo con funzione trombereccia. Notevole la grande piscina in alto, alla fine della scalinata.

L’impressione che ne ho avuto, nel complesso, è quella di un locale in grado di sopportare anche i giorni di pienone in inverno, quando la parte esterna non può essere utilizzata e senza per questo risultare soffocante.

GIRLS

Veniamo al clou del mio contributo: visto che avete letto fin qui andate premiati!

Premessa 1: diverse fanciulle nelle interviste di rito mi hanno detto che per essere un sabato non c’erano tante persone: a me, sinceramente, la cosa non è dispiaciuta visto che il locale è restato godibile per tutto il tempo. Verso l’ora di cena ho visto un incremento sia delle orsette che degli orsi/puffi.

Premessa 2: la line up, almeno quella iniziale, lasciava un po’ a desiderare per quanto mi riguarda anche se tale impressione è stata condivisa dal mio compare di avventure.

Inizio a girare per il locale e, praticamente subito, vengo abbordato da una bionda molto alta dal capello riccio biondo (come buona parte lì dentro), occhi marroni. Si presenta, in inglese, come proveniente dall’Azerbaigian. Appena sa che sono italiano mi dice immediatamente “dai, andiamo a scopare”. Fanculizzata seduta stante, proseguo nel giro di perlustrazione.

Vado alla ricerca di Crissy, segnalatami anche dal mitico @balocassa (purtroppo non presente quel giorno) ma nulla. Cazzeggio con Antonio fuori prendendo un po’ di sole e bevendo qualcosa. Nuotata nella piscina gelida ma che ha il merito di ritemprarmi non poco. Noto, a differenza del Wellcum, che il fenomeno dei fidanSati qui non ha per niente attecchito: l’unica forma di premura che ho visto in tutta la giornata sono delle bevande extra offerte e consumate al tavolo.

A un certo punto arriva in sala una che sarebbe potuta essere la mia prima stanza ma così non è stato: lei è tedesca, si chiama Ionela, ha gli occhi verdi e i capelli ramati. Alta 1,70 senza tacchi, fisico da liceale, giovane di età: incontrata fuori, una così mi avrebbe fatto capitolare abbastanza presto (non sto parlando dal punto di vista sessuale, ben inteso). Mi avvicino per approcciarla e scopro che parla solo inglese: very good, penso sul momento. Tuttavia, ci tiene subito a chiarire che lei per mezz’ora non bacia né si fa leccare la passera. Unitamente al fatto che mi tratta con sufficienza, segno foriero del feeling inesistente tra noi due, decido di lasciar perdere. Giusto per amore di verità, la fanciulla quel giorno non l’ho vista mai salire in stanza.

Gli approcci, in generale, sono abbastanza diretti anche se non sempre volgari. Fondamentale la conoscenza dell’idioma di sua Maestà la Regina poiché molte parlavano solo quello.

Nel frattempo sono trascorse oltre due ore e il pallottoliere è ancora a zero: la cosa di per sé non mi pesa poiché ho intenzione di fare nottata ma al tempo stesso sento la voglia di svuotare gli zebedei.

A questa funzione assolve egregiamente LISA, rumena di 24 anni: fisico proporzionato, capello castano lungo, culo a cellulite zero. Si dimostra tanto gentile: non dice no a nessuna delle mie richieste (fk, daty) e per questo decido di premiarla con i miei danari. Saliamo le scale e attendiamo qualche minuto sui divanetti: lei è dolce, premurosa. Mi fa i complimenti per il fatto di dimostrare molto meno della mia età. Non mi dà l’impressione di essere una stupidina e parla un ottimo inglese. In camera confermerà tutte le premesse, regalandomi una sessione in cui nulla è mancato. Si parte da un kiss non a stampo, si prosegue con un pompino prolungato di buona fattura che si trasforma in un 69: lei si lascia esplorare l’anfratto vaginale dalla mia sapiente lingua e mi restituisce degli umori più che piacevoli. Vestizione di rito e si comincia con una smorza candela che si trasforma in reverse cow per poi ritornare a smorza dove vengo osservando le movenze di quel corpo davvero invitante. Non aver ceduto alle lusinghe di Lisa di prolungare a un’ora si rivela essere una scelta felice in quanto la sua funzione, peraltro adempiuta scevra da critiche, era quella della svuota coglioni e così è stato.

LISA: voto 7,5, di cui mezzo punto di bonus per non avermi negato nulla in termini di servizi offerti nonostante la sola mezz’ora pattuita.

Ritorno nell’arena, che nel frattempo si sta riempiendo di orsi, e osservo un po’ l’andamento generale. Non posso non notare una bionda che non fa altro che sorridermi quando i nostri sguardi si incrociano: lei è la classica bellezza acqua e sapone, trucco praticamente inesistente, nessun tatuaggio e piercing. Agli antipodi rispetto al prototipo del troione per capirci. Mettiamo questa immagine da parte perché poi tornerà utile nel prosieguo del racconto…

Mangio qualcosa, il bbq sta andando a pieno regime. Faccio anche un po’ di spa, lavaggio dentatura e mi siedo sui divanetti per rilassarmi.

Vengo approcciato da Luna: lei è nata a Firenze ed è metà italiana e metà rumena. Si dimostra dolce e cortese: nonostante non sia il mio tipo, quando le dico che non sono interessato mi da un bacio sulla guancia e mi dice “se e quando vuoi, io ci sono”. Davvero complimenti per lo stile.

Altro approccio è quello di Raissa, rumena 100%, che si dimostra stuzzicante ma abbastanza diretto: come sopra, saluto e ringrazio non incarnando lei i miei canoni.

Nel frattempo rivedo la bionda misteriosa di cui sopra, nel frattempo uscita dal campo di azione dei miei radar, che mi sorride ancora: decido che è arrivato il momento di conoscere cotanta delicatezza.

Mi avvicino, consueto baciamano da parte mia e quando sento il suo nome ho un sussulto (per il momento non nelle parti basse): DOMNICA, polacca 100%, alta 1,70 mt. senza tacchi, occhi blu e capelli biondi su un fisico longilineo quasi tutto al naturale. Il quasi è da ascrivere alla mastoplastica a cui la fanciulla si è sottoposta ma che non turbato più di tanto l’armonioso equilibrio del suo corpo. Parliamo un po’, lei continua a fissarmi e a sorridermi con una naturalezza disarmante. Il dialogo avviene interamente in inglese, molto buono quello suo, in cui però a un certo punto mi dice che lei fa camere solo da un’ora. Avevo letto di lei e di questa caratteristica su questo forum: in altre circostanze avrei declinato ma con lei il mio istinto mi dice di puntare ai 60 giri di lancette.

Quella che ne segue è una camera che resterà indelebile nella mia teca dei ricordi legati al mondo degli FKK: appena chiusa la porta iniziamo a pomiciare come due liceali in preda ad una crisi ormonale. Lei non si risparmia, mi accarezza il volto, mi guarda compiaciuta. Le nostre mani cercano i nostri corpi in un intreccio dannatamente passionale che ha il merito di farmi dimenticare, almeno fin quando siamo rimasti in quella camera, di essere con una professionista del meretricio. Soggiogati dal desiderio, appoggio il suo corpo sinuoso al muro e inizio a perlustrare con la mia lingua ogni cm. della sua pelle. La giro di spalle e proseguo lungo la sua schiena. Con il suo lato B in bella mostra, inginocchiato, inizio ad assaggiare la sua patatina profumata e depilata: per proseguire al meglio tale attività, ci stendiamo sul letto e qui inizia un daty infinito da parte mia che fa andare la fanciulla su di giri. L’eccitazione cresce anche in me, sotto un pezzo di marmo al posto del pisello. Continuo per interminabili minuti perché vedere le sue smorfie di piacere e il contorcersi del suo corpo è uno spettacolo che da solo vale il costo di una stanza.

Lei ci tiene a ricambiare il trattamento ricevuto e mi fa girare: inizia un bbj che sarà poi il migliore di tutta la giornata. Lento, salivato, senza mani, con diversi accenni di deep throat: la donzella sa come impostare il ritmo e dimostra in questo un talento pantagruelico. In quanto seconda camera, so che può andare avanti senza rischio di capitolazione da parte mia. La lascio fare, lei ogni tanto alza lo sguardo e quel blu immenso dei suoi occhi incontra il mio viso restituendomi un fotogramma che rimarrà sine die nell’album dei ricordi. Non è ancora tempo di trombare, una creatura così me la voglio gustare per bene: a tal guisa, le chiedo un 69 in cui continua l’esercizio magistrale dell’ars oratoria supportata dai miei accessi prolungati al suo canale vaginale. Incappucciamento e si inizia con una smorza che si sviluppa con diverse angolazioni della schiena e del bacino da parte sua. Sovente lei si piega e mi bacia con passione, ora il suo sguardo ha dismesso i connotati della innocenza e risulta pregno di desiderio. Accarezzo i suoi -reattivi- capezzoli e percorro con le mie mani il suo corpo quasi a volere dettare i tempi. Si passa al doggy style, in cui la visione di quel culo delizioso che rasenta la perfezione mi fa sentire per un momento quasi in colpa per la vis che dedicherò, come si confà al mio stile, a sbattermela.

Anche qui minuti, tanti minuti, si susseguono ma sento crescere forte dentro di me il desiderio di venire fissandola negli occhi. Così accade: le chiedo di girarsi e la metto in mission con cuscino di rinforzo alla base della sua schiena per amplificare gli affondi. Inizio prima delicato, poi faccio salire la lancetta dei giri del motore fino alla zona rossa e lei apprezza incitandomi a sbatterla ancora più forte. Sento che la fine è vicina e allora decido di rallentare un po’ per continuare a gustarmi questo momento. Naturale, arriva la conclusione. Lei stringe i muscoli della vagina regalandomi un post eiaculazione piacevolissimo.

Rimaniamo abbracciati a parlare, è dolce sentire il suo respiro sul mio collo. Dopo qualche minuto ricominciamo a limonare: stavolta faccio lavorare solo lei nei piani bassi e la cosa mi da l’opportunità di rifiatare un pochino. Segue una mission con variazioni sul tema e, nel mentre, decido che stavolta voglio venire ammirando il suo culo. Inizia una pecorina che sembra non avere fine: essendo già la terza sborrata il colpo in canna tarda ad arrivare ma lei non si scompone. Anzi, cerca il mio sguardo con voluttuosa complicità. Il momento topico lo raggiungo guardando la sua schiena lunga e affusolata e la mia faccia da scopatore incallito riflessa sullo specchio alla testa del letto: dalla mia bocca parte un urlo tarzanico che, causa la finestra aperta, credo avranno sentito anche al piano di sotto. Sono fradicio di sudore ma felice e soddisfatto. Altro social time, nonostante avessimo ampiamente sforato l’ora pattuita, su argomenti molto privati i cui lei mi riempie di coccole e di baci. Un tocco di poesia finale: siamo entrati nella stanza con il sole, anche se calante, e ne usciamo con una magnifica luna. Non ti dimenticherò Domnica!

DOMNICA: voto 8,5 di cui 0,5 di bonus per la capacità di saper mescolare magistralmente il GFE 100% con la giusta dose di porcaggine.

Esausto scendo le scale e ritrovo Antonio. Gli racconto per sommi capi l’esperienza, consigliandoli caldamente la polacca di cui sopra. Lui, tuttavia, opterà per altri lidi di cui una colombiana -a suo dire- con capelli neri lunghi ricchi, non molto alta, che gli regalerà una camera con annesso massaggio di buona fattura con olio senza sovrapprezzo.

Cazzeggio un po’, e noto che ad aumentare è il numero delle girls. Veniamo avvicinati da una ragazza bionda, moldava, dalla corporatura minuta. Lei ha degli occhi verdi molto belli ma….quando apre bocca l’idillio s’interrompe bruscamente. Questo a causa della sua voce, letteralmente a papera (a fatica tratteniamo una risata vigorosa), che me la rende istantaneamente non più eccitante specie in considerazione di eventuali suoni che avrebbe potuto emettere durante le fasi più concitate.

Noto un’altra ragazza, bulgara a suo dire e ci può stare, con un vistoso tatuaggio sull’omero/spalla sinistro: lei è una biondona tipo Anna Nicole Smith ma il nome purtroppo non lo ricordo.

Mangio, di gusto, altra carne e una bella fetta di torta.

A un certo punto fa la sua apparizione nel locale quella che poi sarebbe diventata la mia prossima preda: alta, molto alta (almeno 1,75 mt. senza tacchi), capello rosso riccio e occhi verdi. Seno naturale (una terza), un tatuaggio sulla spalla destra, abbigliamento vagamente “Belle époque française”. Ma soprattutto, un culo morbido al punto giusto che la rende dotata di una carica di femminilità oltre ogni immaginazione.

Antonio mi dice “oramai ti conosco, quella è una perfetta per te. Ha molto della troia e poco della puttana”. Mitico Antonio, parole sacrosante!

Mi sorride, le sorrido e si avvicina: le dico che sono troppo stanco e lei mi risponde “quando ti sarai ripreso fatti vivo, non sparire”.

A sparire è lei, per molto tempo. Mi siedo sui divanetti e vengo avvicinato da una ragazza con dei tratti quasi asiatici. Lei, in effetti, è mezza turca (papà di Ankara) e mezza rumena: dice di aver lavorato al Corona in Svizzera e, relata refero, “so cosa voi italiani volete da una donna quando scopate”. In altri frangenti una così l’avrei stanzata senza battere ciglio ma -fortunatamente per me- nella mia mente girava ormai come un chiodo fisso l’immagine della rossa di cui sopra e del suo corpo infinito. Al che, in maniera salomonica, le dico che più tardi ci saremmo rivisti giusto per conservare una seconda opzione.

Finalmente, intorno alle 0,20, riappare il mio prossimo obiettivo: l’avvicino in zona divanetti esterni. La rimprovero scherzosamente sul fatto di essersi dileguata e lei mi chiede addirittura scusa per questo. Mi abbraccia (la differenza di altezza, con lei sui tacchi, è imbarazzate ma me ne fotto) e continuiamo a parlare all’interno. Lei non mette fretta, anzi. Altra cosa degna di menzione è che non fa accenno a eventuali menù ridotti con la mezz’ora (vedi Ionela). Il suo nome è LIDIA.

Le guardo le due autostrade che si ritrova al posto delle gambe e in quel momento realizzo che la nostra conoscenza deve proseguire al piano di sopra.

Saliamo mano nella mano, mi fa scegliere la stanza e una volta chiusa la porta….mi ritrovo sul set di un film porno. Credetemi, un autentico uragano del sesso: tutto quello che vi può passare per la mente è stato fatto in quella stanza. Decido quasi subito di optare per un’ora, anche perché sento che di questo ne beneficerà tutta la prestazione e così è.

Lei non si risparmia su nulla: lingua dappertutto, deep throat sapiente, un numero indefinibile di posizioni.

Il primo shot è con lei a pecos con uno spettacolo per la vista da standing ovation.

Un autentica sacerdotessa instancabile del sesso: mi confida le sue origini e realizzo che, per l’ennesima volta, la genetica è una scienza davvero seria. Lei infatti è di madre russa e papà rumeno ma fortunatamente per me i geni dell’ex URSS hanno avuto il sopravvento.

Fumata di sigaretta da parte sua (la cosa mi dà un po’ fastidio ma gliela faccio passare), spray per l’alito e si riprende a girare le scene del film hard di cui sopra. Lei è ancora di più scatenata, sembra che non veda un cazzo da tempo immemore, devo fare appello a tutta la mia resistenza fisica per riuscire a tenerle testa. Ma lo sforzo viene ampiamente ricompensato da lei che mi fa sperimentare delle per me inedite posizioni e da un finale scoppiettante che sono certo avrebbe mandato in visibilio anche Leo (nome di fantasia dell’altro “intimo di Carinzia”).

Anche qui l’ora (eravamo entrati in camera a 0,30) viene ampiamente sforata ma senza alcuna richiesta extra da parte sua: per di più, nel social time finale, mi racconta un po’ di dettagli su altri FKK di Francoforte e sulle dinamiche economiche cliente/ragazza/locale.

Ritorno nell’arena, un po’ di spa, relax, Antonio che nel frattempo è ritornato dall’esperienza con la colombiana.

Sul finire della serata veniamo anche avvicinati dalla “mitica” Silvana: sinceramente una così, ferme restando le decantate doti amatorie e che rispetto, dovrebbe trovare posto più al museo delle cere che non in un FKK.

Sono le 2,30 passate: di comune accordo, decidiamo che è arrivato il momento di levare le tende visto che domani ci aspetta una giornata all’OASE (vedi recensione di prossima pubblicazione).

CONCLUSIONI

Era la prima volta allo Sharks e nel complesso mi posso ritenere soddisfattissimo. Tre camere, di cui due di un’ora, e cinque shots hanno fatto si che mi congedassi dal locale con il sorriso sulle labbra.

Necessaria la conoscenza della lingua inglese se volete instaurare un minimo di feeling pre –trombata.

C’è un però…..

La mia soddisfazione è arrivata grazie a un lavoro in sala costante e attento: in posti così grandi il rischio missile aumenta in maniera esponenziale!

Tuttavia, un po’ di esperienza e di savoir faire mi hanno consentito di vivere una giornata davvero intensa e piacevolissima. L’azzardo “calcolato”, di cui al titolo di questa recensione, è proprio questo.

In generale, OPINIONE PERSONALISSIMA seppure condivisa da Antonio, ho notato che la line up poteva essere migliore (avvistate non poche ragazze con la panza e cariche di cellulite) ma la presenza di TOP fa riequilibrare il tutto. Da notare come molte ragazze cerchino di fare “cartello” obbligando il potenziale cliente a scegliere l’ora anziché la mezz’ora se si vuole usufruire di servizi quali il fk o il daty e che invece dovrebbero essere compresi. Pay attention!

Si tratta di un locale con un’offerta vastissima ma che, come scritto da altri colleghi su questo forum, non mi sento di consigliare come prima esperienza in assoluto in un FKK. Questo al fine di godere (mai verbo fu più idoneo) appieno di questa esperienza.

Buone trombate a tutti e lunga vita allo Sharks!

Engineer2013
Silver 36-50
31/08/2015 | 11:29

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@GTBari: ottimo report, complimenti uagliò

:)

Non resta che provare dal vivo queste migliorie sulla line-up e sulla struttura dell'Andiamo, fermo restando che nei post di qualche mese fa più di un utente lamentava diversi disservizi (quali mancanza di acqua calda a un certo orario e pulizia delle stanze non sempre impeccabile).

In ogni caso, anche io non sono rimasto soddisfatto al 100% della mia ultima trasferta carinziana: un motivo in più per ritornarci!

Statt' bbun

Engineer2013
Silver 36-50
24/07/2015 | 02:21

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@TITANO, @GTBari, @licantropo teutonico, @Big Beast: GRAZIE!

Ho cercato di trasmettere i miei stati d'animo nel modo più fedele possibile...e dai vostri commenti sono contento di esserci riuscito

:)>-

Engineer2013
Silver 36-50
23/07/2015 | 03:00

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COSTO INGRESSO:

85 €. In caso di eventi quali party, ricorrenze, ecc. 95 €

COSTO CAMERA ed EXTRA: 70 € mezz’ora e multipli, 100 € anal, 50 € CIM

COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 33 € (colazione esclusa) in una struttura a Villach. Viaggio in auto.

RAGAZZE PRESENTI: una quarantina. A titolo esemplificativo ancorché non esaustivo: l’accademica Elma (poi capirete il perché di questo aggettivo), Cristal, Lily, Gloria, Olivia, Rea, Manuela, Diana, Angel, Gia.

SITO INTERNET LOCALE: http://www.wellcum.at/

18/7/2015: WELLCUM ATTO IV° …IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO

Un saluto sincero a tutto il forum. Lo stato d’animo con il quale sto scrivendo queste righe avrei voluto fosse più euforico ma, purtroppo per me, così non è. Il titolo di questa mia recensione rappresenta il fil rouge che ha accompagnato la mia quarta visita in questo posto.

Ma andiamo con ordine…

Insieme agli intimi di Carinzia “Leo” e “Antonio” (non sono registrati su GT, quindi uso nomi di fantasia) ma orfani dell’immarcescibile @GTBari e del suo discepolo Marcello avevo organizzato, più di due mesi fa, per questo week end una allegra scampagnata in territorio austriaco.

L’idea originale era quella di partire venerdì nel primo pomeriggio per entrare riposati e freschi il sabato all’ora di pranzo ma, ahinoi, ci siamo potuti mettere in macchina solo sabato mattina seppure di buon ora (alle 7 in punto eravamo già in viaggio).

Da tabella di marcia di marcia saremmo dovuti giungere in loco per le 12, max. 12,30: invece, causa due incidenti e una serie interminabile di code e rallentamenti siamo arrivati a Villach solo alle 14,30 ovvero con oltre due ore di viaggio fatto con un caldo torrido mai visto.

Arrivo al Wellcum

alle ore 15,15 circa, con oltre un’ora e mezza di ritardo rispetto ai piani originari e con una fame cosmica.

LOCALE

Qui non mi dilungo più di tanto rispetto a quanto scritto da me circa sette mesi fa oltre che dagli altri colleghi.

Una cosa che mi ha colpito il numero non esiguo di targhe auto/moto austriache, rispetto alle altre volte.

Pulizia e cordialità all’ingresso/uscita sempre ad altissimi livelli.

Stavolta il ristorante aveva anche il menù esposto all’entrata per la cena. Le pietanze sempre ottime e abbondanti, con una varietà e qualità di dolci davvero notevole (cosa che invece a dicembre era stata oggetto di censura da parte mia: bene così!).

Provati i nuovi accappatoi con una tasca sul davanti: li ho trovati abbastanza comodi e leggeri, specie se si deve indossarli per tante ore.

Ribadisco il suggerimento (inascoltato finora ma chissà…) del mio precedente post: la possibilità, cioè, di entrare il giorno dopo facendo pagare al massimo il 50% del prezzo del biglietto.

@TITANO: mi spiace ma le ciabatte che mi avevi segnalato, al nostro arrivo erano state già tutte consegnate. Tra i felici possessori, molto probabilmente, anche qualche "guapo di Chernbobyl" (cit. @GTBari) che ha ben pensato di depositare degli asset stratetigici (mio copyright hi hi hi) nel vespasiano del locale a differenza dello scrivente che si è limitato a depositare solo fondi liquidi.

Questo episodio mi ha fatto tornare indietro al 2008 quando, durante una mia incursione al MiSex, nei bagni dei locali un tipo esclamò a gran voce "e che cazzo, invece di venire in bagno a farsi le seghe la gente viene qui per cagarsi l'anima!"

Dopo essermi rifocillato adeguatamente, previa doccia, mi appropinquo con le mie consuete ciabatte personali portafortuna nell’arena e…

GIRLS

Piccola nota introduttiva: appena entrato nella main room non posso non notare “la reina” Gloria: ho aspettato la quarta volta per poterla almeno vedere per intero. Purtroppo, a causa di un overbooking che caratterizza donne come lei, mi dovrò solo limitare a guardarla senza poterci fare nulla con relativo giramento di palle a elica.

Per la serie “non è tutto oro quel che luccica” stavolta non è stato tutto positivo come le altre volte. Mi spiego meglio, cercando di trasmettere quella che è stata la nostra (perché pienamente condivisa dagli altri due soci) percezione all’interno.

La quantità non è mancata, tutt’altro: ma, a differenza della volta scorsa, il numero di girls che non ha lavorato per nulla è stato maggiore. Figlia, questa situazione, di un abbassamento della line up che non abbiamo potuto non notare rispetto a dicembre. In sala si sentiva la mancanza oltre che delle top (a titolo di esempio: Jasmina “rumena-romana”, Evelyn, Arianna “guapa di Brasov”, Salomé) anche di quelle che con il loro modo di porsi, unitamente a un certo fascino, sapevano catalizzare l’attenzione dell’arena (un nome su tutte: Nikita ma anche, per quel che mi riguarda, Enya e Lucia).

Ora, io non sarò certo Gabriel Garko ma, visto che sono lì dentro per divertirmi e non per fare beneficienza, dovendo pagare scelgo le orsette da portare al piano superiore sulla base di una serie di parametri, in primis la bellezza, sui quali mi rendo conto la soggettività la può fare da padrone ma esistono parimenti degli elementi oggettivi incontrovertibili. Tra questi ultimi, non pochi seni flaccidi e cellulite riscontrati sulle tipe presenti in sala.

Cartina al tornasole di quanto premesso è stato il fatto che -circostanza questa notata anche da Leo- la mia prima camera è arrivata insolitamente tardi per i miei standard, atteso che la prima stanza ha una funzione prettamente svuota-coglioni.

Seduta al bancone del bar, lato ingresso spogliatoio femminile, noto Emanuela (credo si chiamasse così): si tratta di una bella cavalla con capelli neri e occhi verdi, alta 1,73 mt. circa e con un seno –rifatto- molto bello e proporzionato oltre che di dimensioni generose.

L’avvicino, ci presentiamo: parliamo un po’, lei mi dice di essere bulgara di vicino Sofia. La guardo e il mio attrezzo inizia a scaldarsi. Decide tuttavia di accelerare i tempi chiedendomi di salire in camera: in altri momenti avrei declinato ma, attesa la funzione alla quale era chiamata a svolgere, accetto l’invito. Doccia di rito insieme, un po’ di kissing (con tanto di rossetto stampato dietro il mio lobo) e si va sul letto.

Inizio con un daty appassionato che la fanciulla apprezza. Nel frattempo sento in basso che la “situazione” si sta irrigidendo e allora decido che arrivato di sottoporla a un accurato esame orale. Prova ampiamente superata! Si passa a un gustoso 69 dove posso apprezzare ancora di più le sue pareti vaginali e continuare a godere dei benefici della sua ars oratoria. Mi fa indossare l’impermeabile di ordinanza e inizia una smorza candela con convinzione. Sento che la capitolazione è vicina, per cui decido un change position: pecorina veemente dopo qualche minuto vengo soddisfatto.

Nuovamente doccia e si scende: lei, un po’ come a scuola, ha molte capacità e potrebbe applicarsi maggiormente. Tuttavia la fisicità è notevole e questo certamente compensa.

Scendiamo nella hall e, grazie all’amico Leo che conosce per lavoro l’idioma della signorina, decido di metterla alla prova per eventualmente sincerarmi delle sue origini. Prova superata anche qui, almeno a detta di Leo.

Bevo un paio di coca-cola, altra doccia e un po’ di relax nella spa.

Decido che arrivato il momento di provare la specialità della casa di Elma: la intercetto seduta ai divanetti e mi avvicino. Le chiedo se posso sedermi accanto e, dopo il consueto baciamano da gentleman, iniziamo un po’ di social. Faccio finta di conoscere il perché lei sia famosa lì dentro e lei mangia la foglia. Alla mia richiesta su cosa mi aspettasse una volta saliti in camera lei mi dice “adoro fare i pompini. Mi piace farli con lentezza”. Bingo!

Saliamo e mi offre una camera ad altissimo tasso di GFE, nella quale si sfora di almeno dieci minuti la mezz’ora ma senza alcuna richiesta di extra da parte sua. Doccia di rito insieme a limonare e insaponarci come due adolescenti, lingue che esplorano gli angoli più nascosti delle nostre rispettive bocche. Quello che ne segue, con buona pace di @GTBari che invece non ha apprezzato parlando di “modi di fare e di porsi esageratamente cortesi, gentili e amorevoli”, è un crescendo rossiniano di piacevoli sensazioni in cui mi sento trattato come un sovrano dalla propria geisha. L’unica accortezza, caro @GTBari, è quella di non fare la prima camera con la fanciulla in questione per evitare reazioni da me ribattezzate “schizzo-frenule”

con relativa capitolazione anticipata.

Per scaldarla inizio con un daty in cui cerco di ricambiare tutta la sua premura: cosa che mi riesce, visto che dopo un po’ mi fa i complimenti per la tecnica.

Ma siccome sono io quello che si deve divertire di più passiamo alla specialità della casa: lei è davvero portata per il bbj, per questo ho descritto in seguito ad Antonio la mia sessione con Elma come “pura accademia del pompino”. Certamente da inserire nel mio personale podio.

Il suo lavoro certosino e metodico va avanti per oltre 25 minuti, in cui ovviamente di venire non se ne parla proprio: mi propone il CIM ma gentilmente declino perché non mi va di chiudere senza averla trapanata un po’. E così, dopo aver vestito l’”amico Fritz”, mi concedo una smorza e una pecos durante la quale capitolo con estrema soddisfazione.

Lei continua a essere premurosa –in diversi momenti sembra davvero di stare con la propria ragazza e non con una pay- e mantiene l’arnese dentro di sé nonostante la mia venuta: sono io che decido di tirarlo fuori quando è ancora turgido fuori per evitare spiacevoli inconvenienti.

Doccia di nuovo insieme, complimenti reciproci e si scende nell’arena.

Brava Elma, la fama che ti precede è ampiamente meritata!

Mi concedo un po’ di relax, facendo anche una gara (che vinco..hi hi hi) con Antonio su chi riesce a ad arrivare prima da un capo all’altro della piscina nuotando a stile libero. Gli parlo di Elma e in quel momento conio l’espressione citata in precedenza. Ovviamente sia lui che Leo proveranno la specialità della casa di Elma con grande soddisfazione di entrambi. Come recitava l’headline di una nota società di consulenza “high performance: delivered”.

Bevo una coca e intravedo quella che era una delle tipe inserite nel “trombo bugiardino”: Cristal. Su di lei la letteratura è copiosa, è una top e non ci sono balle.

La scorgo sulla porta che conduce all’esterno con indosso solamente la sua nudità, oltre che un tacco 12 davvero sexy, e la invito a sedersi accanto a me. Lei mi sorride, prende un asciugamano e facciamo le presentazioni di rito con il mio consueto gesto tanto galante quanto stigmatizzato da @GTBari .

Lei è una tipa tosta, non c’è che dire: se non avessi tutta l’esperienza dei miei 40 anni, sarei quasi portato a dire che incute un certo timore reverenziale figaiolo. Ma mi rendo ben presto conto che si tratta solo di un’impressione, perché parlandoci un po’ realizzo che si tratta di una Donna completa seppure con una impercettibile nota di sicumera. Parliamo un po’ del locale, mi dice di aver lavorato fino a metà gennaio circa, di essersi presa un lungo periodo di riposo e di essere rientrata da poco dopo una parentesi lavorativa di tre settimane circa a maggio. Si ricordava del famoso 7 dicembre 2014 (giorno della fila lungo tutta la scalinata per accedere alle camere, ndr) e, laconica, aggiunge “purtroppo quei tempi sono passati. Ora non si lavora un granché bene, la gente preferisce con questo caldo cazzeggiare in piscina e prendere il sole piuttosto che scopare”. Un’analisi lucida, che mi sento di condividere appieno visto l’andazzo della giornata.

Decido che è il momento di salire ai piani alti. Mi scuserete se non scendo troppo nei dettagli, posso solo dire che mi ha regalato una camera PSE in cui, tra i momenti topici degni di menzione, va annoverato un 69 infinto, preceduto da un daty davvero intenso e foriero di una magistrale conclusione: un suo sonoro orgasmo che avranno udito chiaramente sotto la finestra della nostra camera che, per la cronaca, era la ex stanza sadomaso, riattata a scannatoio ordinario ma senza extra fee.

Non da meno, una pecos in cui ho modo di deliziare la vista con quel corpo statuario e quella schiena perfetta e infinita come una highway americana.

Cristal, standing ovation per te! (cit. Vasco Rossi).

La giornata procede, Leo e Antonio decidono di concedersi un massaggio dalla valente quanto bona masseuse. Io continuo il mio scouting tour ma con risultati deludenti. Vengo avvicinato da una teoria di draculine, le quali ammetto si pongono in maniera mediamente gentile tranne un paio che scivolano sulla buccia di banana (non la mia) con il frasario da piazzista tipo “amore, dai, scopiamo” e roba simile.

Calano le luci, e vedo scendere Gloria in compagnia di un uomo che mi avvicina e mi dice: “ma tu il punter con le ciabatte biancorosse che si era annunciato sul forum?”. Gli rispondo: “dipende!”. Compresa la mia ritrosia nell’attaccare bottone si presenta: è @BigBeast! Persona davvero simpatica e allegra, molto socievole. Sapendo del mio debole per la Reina, me la presenta. Aggiunge, purtroppo per me, che ora cenavano assieme e che per almeno due ore sarebbero stati impegnati. Pazienza, stavolta è andata cosi penso tra me e me.

Continuo a cercare qualche orsetta presente nella mia tromb list ma nulla. Nel frattempo Leo prova, con grande soddisfazione a suo dire, Diana.

Io vengo colpito da un caschetto moro di una tipa seduta alla base del bancone: si tratta di Rea. Presentazioni di rito un po’ di social time in cui le mi dice di essere cipriota (come no, anche io ho lo stesso pisello di Rocco Siffredi), lei mi fa molto sesso, e si decide di andare.

Tuttavia qui iniziano le noti dolenti: poiché al piano superiore c’è coda ci accomodiamo sui divanetti e mi propone diverse volte il cinema come luogo per copulare. Declino, la prima volta cortesemente la seconda volta infastidito.

Parla con altre draculine in rumeno e le chiedo, autentico come una banconota da 3 euro, come mai capisse e parlasse fluentemente l’idioma della terra di Dracula. Lei resta spiazzata, abbozza una risposta del tipo “non è rumeno, è una lingua con delle influenze di latino e francese che conosciamo”. Trattengo con molto sforzo le risate. Arriva il momento di entrare in camera e, devo riconoscere, che almeno all’inizio si riabilita con un kissing profondo. Poi però assume un atteggiamento che a me non piace, ovvero di quella che deve condurre i giochi. Come dice il mitico @GTBari, è arrivato il momento di governarla. Tuttavia, complice anche la sua maldestra tecnica di vestizione del mio attrezzo, la poesia si perde un po’ e così realizzo che sarà una camera incolore. Così è, infatti dopo un paio di posizioni (durante le quali mi propone vari upgrade tutti fermamente rifiutati) vengo per mettere fine a un qualcosa che stava per trasformarsi in meccanico. Ulteriore nota di demerito, il cellulare che squilla in maniera non silenziosa un paio di volte.

Doccia e scendiamo: mi spiace, penso a mente fredda, le buone intenzioni c’erano tutte ma lei ha giocato malissimo le sue carte con me. Bocciata!

Nel frattempo, una scatenata Gia con tanto di cappelino yankee style intrattiene gli avventori del locale con una pole dance in cui cerca in tutti i modi di far andare su di giri gli spettatori. Obiettivo centrato, visto che per tutta la giornata sarà una delle più gettonate.

Termino la serata cazzaggiando con i miei soci (Leo ha anche stanzato Gia e dice di essersi trovato bene seppure anche a lui abbia chiesto vari upgrade sullo standard) e nella vana speranza di poter conoscere intimamente Gloria la quale era stata opzionata da un tipo che l’ha tenuta oltre un’ora su.

Musica a palla, fastidiosa, e durante i balli si avvicina Elisa. Si struscia un po’, lei ha una pelle bellissima. Bionda, occhi verdi, draculina (e che novita!). Lì in basso sento che qualcosa assume turgore nonostante l’ora tarda (erano oltre l’una di notte e la stanchezza della giornata stava iniziando a presentare il suo conto salato). Decido di concludere con lei: scelta azzeccata! Doccia insieme, daty, pompino PSE style, smorza candele che lei trasforma in un reverse cow davvero apprezzato dallo scrivente. Mission, poi per concludere una sonora (nel senso del rumore delle mie palle sul suo culo) pecorina con annessa venuta con quelle ultime gocce di sperma che mi erano rimaste.

Scendiamo abbracciati e Leo mi informa che dopo dieci minuti che ero salito Gloria era scesa ed era libera ma che purtroppo ora era stata nuovamente opzionata. Ma vaff….

Ora potete capire appieno il perché del titolo della recensione!

Lasciamo il locale alle 2,15 circa non prima di aver assistito alla scena mielosa di un fidanSato alla sua orsetta preferita negli spogliatoi maschili.

CONCLUSIONI

Inutile che ci giri intorno, non si è trattato di una esperienza esaltante al 100% come le altre volte. Alcuni dei motivi sono stati enucleati in precedenza. Aggiungo che la mancanza di top, peraltro presenti la settimana prima, ha influito molto in negativo su quelli che erano i miei programmi originari. Nel complesso, OPINIONE PERSONALISSIMA seppure condivida da Leo e Antonio, ho notato un passo indietro del locale per quanto riguarda la line up delle orsette.

L’intenzione di fare almeno sei/sette camere, sputtanando nel senso autentico del termine il rimborso IRPEF di luglio, c’era tutta alla vigilia ma se manca la controparte che è di mio gradimento non mi va buttare così i soldi.

Le camere alla fine sono state cinque di cui due top, una buona, una discreta e una da dimenticare.

Concludo con una frase molto famosa incisa su una bianca targa marmorea su un cippo nel deserto egiziano: “mancò la fortuna, non il valore” (cit. seconda battaglia di El Alamein).

Buone trombate a tutti e lunga vita al Wellcum!

Engineer2013
Silver 36-50
17/07/2015 | 14:16

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agli ordini @TITANO, sarà fatto!

Ti ringrazio per avermi incluso nel club dei "GT di classe che vogliono distinguersi" ;-)

p.s.: ma tu che sei sempre sul pezzo, per caso puoi rispondere al mio quesito?

Engineer2013
Silver 36-50
17/07/2015 | 13:40

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Ciao a tutti!

Domani, purtroppo orfano di @GTBari, con due degli "intimi di Carinzia" saremo al Wellcum.

Come sempre, indosserò le ciabatte infradito biancorosse.

Se qualcuno volesse scambiare due chiacchiere, sapete come individuarmi.

Saluti,

p.s.: per caso qualcuno mi sa dire se domani sono presenti Monika e Beatrice? Grazie per la info

Engineer2013
Silver 36-50
14/06/2015 | 13:32

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Ciao a tutti! Premesso che intervengo perché ho ricevuto da Gnoccatravels la notifica del mio nome utilizzato nel primo intervento di @GTBari in questo thread. Sinceramente, non credevo che il mio compare di scorribande in terra carinziana pubblicasse anche questo racconto, del quale peraltro conosco molto bene tutti i dettagli avendo visto anche alcune foto della tipa (tra cui quella che il mio collega ha pubblicato): in effetti ha diversi tratti somatici in comune con Michelle Hunzinker.

Detto questo, non riesco a comprendere il livore di certi interventi: magari @GTBari si sarà fatto pure prendere la mano (l’uccello l’aveva già preso in maniera magistrale la tipa, Ph.D. nell’ars oratoria :-)), ma del resto il forum è (soprattutto) un luogo di cazzeggio, in cui magari staccare la spina dalle rotture di coglioni della vita quotidiana, scrivendo un po’ del nostro vissuto e condividendolo con gli altri colleghi.

Lo conosco da diversi anni e gli ho sempre riconosciuto una capacità fuori dal comune nel gestire i rapporti con le persone in generale e con le donne in particolare. Qualità questa, che avevo evidenziato in una mia precedente recensione (ottobre 2014) quando, senza aver letto alcunché, era riuscito a darmi delle dritte giuste su alcune tipe del CC solo avendo incrociato il loro sguardo e aver fatto uno scanning delle stesse.

Sui toni utilizzati nel racconto non mi pronuncio, poiché ognuno ha il suo stile: del resto, basta leggere le mie e le sue recensioni per capire come in questo abbiamo due approcci differenti. La sostanza, e concludo, è quella di un uomo normale che, con savoir faire e senza aprire il portafogli a fisarmonica, è riuscito a vivere un’esperienza free molto intensa con una cavallona da materasso. Per questo, lasciando perdere tutto il resto, chapeau bas @GTBari!

Alla prossima,

;-)

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