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Engineer2013

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Commenti

Engineer2013
Silver 36-50
29/05/2015 | 16:32

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@biig: ha un tatuaggio con un nome maschile sull'interno del polso sinistro. Capelli ricci lunghi sulle spalle e sul rossiccio.

@ildebrando, @Perseo, @GTBAri: grazie!

Engineer2013
Silver 36-50
28/05/2015 | 13:32

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Ciao a tutti!

Orfano di @GTBari, lo scorso sabato sono stato al Maxim insieme a parte del mitico gruppo “intimi di Carinzia”. Si è trattato di una visita con luci (abbastanza) e ombre (poche) in un posto che non conoscevo.

Premessa: dopo aver provato diversi FKK, un locale come il Maxim perde necessariamente un po’ di appeal poiché non è un posto dove passare tutta la giornata. Diciamo che, volendo sintetizzare in maniera efficace, si tratta di un “cash&carry della gnocca” con tutti i pro e i contro del caso.

La line-up delle girls è stata più che buona, sorprendendo positivamente me e i miei amici di avventure.

Il posto è pulito anche se non del tutto funzionale: per arrivare alle camere (al piano superiore) devi fare un giro assurdo. Non solo: in inverno si rischia un bel raffreddore (dettaglio questo confermato da diverse girls intervistate) poiché una buona parte del tragitto lo percorri all’aperto, seppure con le tettoie in plexiglas. Ciliegina sulla torta: erano in corso lavori di sistemazione per cui incrociavi gli operai al lavoro e sentivi rumori di trapano -non in senso figurato- anche una volta chiusa la porta della stanza insonorizzata.

Arriviamo intorno alle 14,45; rapido scanning del locale. Tre soli uomini, una trentina scarsa di girls. Decido di prendere qualcosa da bere: vengo subito avvicinato da Megan, dominicana. Modi gentili e convincenti ma…mi ritorna in mente quanto letto sul forum (sempre mai abbastanza grato al lavoro di intelligence dei colleghi) circa il fatto che si tratti di un missile. Declino gentilmente e continuo in un giro esplorativo, di breve durata visto che il locale non è molto grande.

Nel corso delle circa tre ore che trascorrerò all’interno del locale sarò avvicinato da un buon 70% delle figliole presenti. Diverse le modalità di approccio (in alcuni casi più volte da parte della stessa tipa),

anche se devo ammettere nessuna particolarmente sgarbata.

Nella mia tromb-list, i nomi che mi ritornano in mente sono due: Lara ed Elena. Mi siedo

a parlare di figa e di altre cazzate con il fido “Antonio” e si siede al nostro tavolo una ragazza dai lunghi capelli neri che mi colpisce per il suo viso dal quale traspare una sola parola: SCOPAMI! “Piacere, Lara!” mi dice. Bingo, penso io, anche alla luce delle svariate recensioni lette. Noto però subito una cosa che mi lascia sorpreso: le unghie delle mani, oltre a essere prive di smalto sono anche poco curate. Vabbé, non è il caso di fare gli accademici ma sinceramente è la prima volta che mi capita con donne che esercitano il mestiere più antico del mondo.

In ogni caso: rapida chiacchierata e, dopo aver concordato rates e sigle, si va al piano di sopra. Doccia insieme e…

LARA

Sigle : FK, BBJ, 69, DATY, CIM (offerto ma non fruito)

Tempo : senza fretta prima di venire, dopo un po’ sbrigativa (a suo dire sono stato il primo cliente della giornata)

Pulizia : ottima

Pagamento : 100 € alla fine

Scopata : Autentica manza da materasso, si perde un po’ strada facendo nell’essere troppo loquace (almeno per i miei gusti) e troppo concentrata su sé stessa.

Da ripetere : nel mio caso non è scattato quel feeling che avevo immaginato. Ma sarei parimenti ingiusto se dicessi di non essermi trovato bene

Rischio missile : 5% poiché non mi è piaciuto l’atteggiamento post trombata (troppo sbrigativo) con lei che non faceva altro che smanettare sul cellulare e guardarsi allo specchio ripetendomi “ma mi vedi grassa?” “secondo te mi dovrei fare un intervento di liposuzione?” e menate simili da donne insoddisfatte a seguito di astinenza da cazzo.

Una volta ritornato nella main room, scambio due chiacchiere con Antonio e continuiamo a essere approcciati da altre tipe che nel frattempo sono arrivate nel locale. Noto l’immancabile gruppetto di rumene che siedono sugli sgabelli alle nostre spalle e che parlano e ridono tra loro. In generale il clima è rilassato ma non particolarmente allegro.

Antonio decide, finalmente, di aprire (e chiudere, visto che non concederà il bis a nessuna delle presenti) le danze con una tipa della quale mi sfugge il nome ma che mi ricordo indossava dei jeans a bermuda aderenti di color blu. Lei bionda, capelli lunghi, gambe con qualche segno di cellulite. La prestazione, mi confiderà poi l’esimio collega, si rivela abbastanza standard con lei che all’inizio risulta anche un po’ distaccata per sciogliersi successivamente su invito del mio socio.

Nel frattempo arriva “Leo”, l’altro intimo di Carinzia.

Mentre siamo a conversare amabilmente, si siede quella che sarà la “ciliegina sul pisello” della giornata. Non giovanissima, rumena, 33 anni dichiarati, ma con un fisico e dei modi da dare punti a tante presenti lì dentro. “Piacere, Luana!”. Leo inizia a scambiare battute e sorrisi d’intesa che mi fanno comprendere come sia arrivato il momento di lasciarli da soli.

Li vedo salire e le dico “mi raccomando, trattamelo bene!”. Al suo ritorno, il trattamento riservato è stato tale che decido subitaneo di fare anche io un salto di sopra con la girl in questione e…

LUANA

Sigle : FK, BBJ, 69, DATY, CIM (offerto ma non fruito)

Tempo : senza fretta né prima né dopo

Pulizia : impeccabile

Pagamento : 100 € alla fine

Scopata : Autentica tigre, riesce ad alternare fasi di PSE durante l’amplesso quanto un atteggiamento GFE alla fine dei giochi. Dopo un bbj realmente degno di menzione, ci siamo concessi un 69 praticamente infinito dove lei è venuta senza freni né inibizioni alcuni. A conferma del suo orgasmo, il tremore delle gambe e la ipersensibilità vaginale che ci ha costretti a una piccola pausa forzata dove lei, comunque, ha continuato un lavoro di bocca e di lingua eccellente. A seguire quattro posizioni “classiche” con lei che non si è mai risparmiata in nulla. Piacevole chiacchierata finale, nonostante i trenta minuti fossero trascorsi, con lei che dimostra di essere una Donna tutt’altro che banale.

Da ripetere : assolutamente si, magari con qualche giochino particolare

Rischio missile : 0%,

consigliatissima a chi non ha mai messo piede in questi posti così come a chi vuole una Donna tanto maiala quanto intrigante

Ritorno nell’arena, si sono fatte le 18,30 circa ed è giunto il momento di alzare i tacchi. Alcune considerazioni, condivise anche da Leo: il Maxim, come altri posti similari della Svizzera italiana, è un’ottima alternativa al classico pay “one-to-one”. La scelta non manca: quando sono andato via le girls erano circa 35/40, tutte abbastanza carine fisicamente. Nessun caso di intrombabile, almeno se la memoria visiva non m’inganna. Tra l’altro le luci, non essendo soffuse, permettono di evidenziare immediatamente eventuali imperfezioni estetiche delle tipe.

Peraltro, fidelizzando, si possono ottenere a mio parere sicuramente delle soddisfazioni aggiuntive rispetto a quelle di un avventore occasionale. Infine, la vera carta vincente del Maxim sta nel non-costo di ingresso (praticamente paghi la bevanda che prendi) che consente, specie per chi è su Milano e dintorni, di fare una scappata/scopata nel giro di un paio d’ore e rientrare in tutta tranquillità senza spendere un capitale. Alla prossima e buone trombate!

Engineer2013
Silver 36-50
04/01/2015 | 14:26

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Buon 2015 a tutto questo meraviglioso forum, nessuno escluso!

Un saluto particolare, consentitemelo, a @GTBari (socio di incursioni punitive passate, presenti e future) e a @BigLeb mia guida spirituale.

AD MAIORA!!!

Engineer2013
Silver 36-50
14/12/2014 | 00:07

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Ora che ho avuto i complimenti anche da un altro Senatore del forum come @Polacchetto posso ancora di più essere orgoglioso del mio contributo alla causa del forum di GT. Ancora grazie, mi sento lusingato (e sono sincero mentre vi scrivo queste parole). Un caro saluto a tutti,

Engineer2013
Silver 36-50
13/12/2014 | 17:44

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@Big Leb: come sempre sei riuscito con poche ma efficacissime parole a esplicitare un concetto che richiederebbe molto più spazio. Personalmente ritengo che molte (o forse praticamente tutte) di quelle ragazze non si auguravano certo per se stesse, come massima aspirazione di vita, di andare a finire in quel “tritacarne del sesso a pagamento” (definizione geniale, complimenti!). Magari tante non hanno avuto semplicemente scelta, tutto qui. Vuoi per via di fidanzati/papponi, vuoi per errori di gioventù, vuoi per mille altri motivi. Molte di loro, è vero, inseguono il mito del soldo facile per potersi permettere la bella vita ma, lungi da qualsivoglia moralismo da parte mia, magari questa non è la strada migliore.

Anche perché il conto da pagare per i danni psichici ancor più di quelli del corpo è salatissimo. Non serve certo un dottore in medicina per capire che il solo restare 8/10 ore al giorno in un ambiente impregnato di fumo non è certo il meglio che si possa chiedere alla vita. Oltre che il cervello rischia di andare in loop…

Per carità, per alcune di queste sarà pure stata una scelta consapevole e libera: ma l’idea che mi sono fatto frequentando questi posti (in Austria e in Germania) è quella di ragazze per una buona fetta costrette a fare il mestiere più antico del mondo per racimolare quanti più soldi in breve tempo: vedi macchinoni con personaggi all’interno che non auguro a nessuno di incontrare, con targa per lo più rumena e che letteralmente scaricano in malo modo queste signorine all’ingresso dei locali.

E, anche quando decidono di smettere, ci vuole una volontà di ferro per non ricadere in questo inferno: ho conosciuto tante ragazze “massaggiatrici emozionali” che avevo pensato di tornare a fare altro nella vita (parrucchiere, estetiste, ecc.): tuttavia la mancanza di soldi in quantità quando ti sei abituata a un certo tenore di vita le ha fatte ritornare sui loro passi. Certo il paragone può sembrare azzardato visto che nei massaggi non sempre si arriva al rapporto completo e poi si riceve solitamente presso la propria abitazione ma serve a far capire a chi legge che non sempre è così facile dire “ok, da domani smetto con questa vita e faccio altro”.

Un saluto,

Engineer2013
Silver 36-50
13/12/2014 | 15:22

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@licantropoteutonico, @sandokan2012, @BigLeb: i complimenti fanno sempre piacere, da chiunque provengano. Ma se a farteli sono tre pilastri del forum di GT, allora hanno un sapore speciale.

GRAZIE di cuore: in realtà questa recensione senza i preziosi spunti di riflessione che provengono da TUTTI gli utenti di questo forum, non avrebbe visto la luce. AD MAIORA!

Engineer2013
Silver 36-50
12/12/2014 | 13:56

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COSTO INGRESSO:

49 €, in caso di eventi quali party, ricorrenze, ecc. 59 €

COSTO CAMERA ed EXTRA: 35 € una tantum alla prima salita, 70 € mezz’ora e multipli, 100 € anal, 50 € CIM

COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 30 € (colazione esclusa) in una struttura ad Arnoldstein. Viaggio in auto.

RAGAZZE PRESENTI: tantissime e per tutti i gusti. A titolo esemplificativo ancorché non esaustivo: Lucia, Iffet, Lola, Arianna (Guapa), Jasmina, Evelyn, Nina, Renata, Celine, Ariana, Gloria, Aida, Elma, Nikita, Gya. Tra le assenze eccellenti Lilli, Salomé, Luna(?)

SITO INTERNET LOCALE: http://www.wellcum.at/

7/12/2014: WELLCUM ATTO III° …LA SQUADRA (DEL PUNTO) G!

Un caro saluto a tutto il forum. Scrivo questa rece in uno stato d’animo che qualcuno, sapientemente, definisce di “rebound”….

Due mesi fa concludevo così il mio contributo:

“E poi? Poi c’è la malinconia della strada del ritorno che scorre dannatamente veloce, dei paesaggi che costeggiano Hohenthurn, del cartello con l’uscita Arnoldstein che vorresti prendere per tornare sul “luogo del delitto” già a distanza di 24 ore.”

In questo caso sono passati due mesi, è stata una gita in cinque non prevista ma non per questo meno entusiasmante e per certi versi unica. Per chi come me è prossimo agli “anta”, non può non ricordare un famoso manga degli anni ’80 “Gatchaman, la battaglia dei pianeti” che narra le epiche di una squadra di cinque eroi, “la famosa squadra G”. Che, per l’occasione, ho ribattezzato come il titolo della mia recensione 

Preliminarmente saluto una Persona Splendida, autentico pilastro di questo forum e non solo: Big Leb! Domenica sera, in compagnia della sua dolce metà, ho avuto il piacere di conoscerlo dal vivo -insieme agli altri compagni di viaggio- in quel di Villach in un locale niente male (Racers, ndr).

Detto questo….

Arrivo al Wellcum (WC non mi riesce proprio di chiamarlo) alle ore 13 in punto, con circa un’ora di ritardo rispetto al ruolino di marcia. A bocce ferme, posso dire che questa ora l’ho “pagata” in termini di -almeno- una camera in meno che avrei voluto fare ma che non ne ho avuto la possibilità. Ma di questo parlerò più tardi.

LOCALE

Il cambio di gestione di cui tanto si è parlato anche su un altro forum, per quel che mi riguarda, ha avuto effetto solo sul food. Nel senso che, rispetto a due mesi fa, ho trovato meno cibo (dolci praticamente non pervenuti) e meno ricambio di varietà.

Ma, ci tengo a precisare, di fame non si muore e comunque la qualità è di molto superiore a quella di altri posti da me provati.

Accoglienza sempre cordiale, ma la tipa italiana dell’altra volta non l’ho vista. Pulizia di tutti gli ambienti sempre al top. Nessuna penuria di asciugamani puliti. Provato il nuovo e “famigerato” accappatoio senza tasche: di tessuto più leggero rispetto al precedente, si apprezza il peso ridotto dovendolo indossare nell’arena.

Alla nuova gestione, mi sento di ripetere il suggerimento (inascoltato) del mio precedente post: la possibilità, cioè, di entrare il giorno dopo non pagando l’ingresso (come in altri fkk in Germania) oppure facendo pagare al massimo il 50% del prezzo del biglietto.

GIRLS

Piccola premessa: stavolta non scenderò troppo nei dettagli delle mie sessioni con le girls né darò voti (v. mia recensione su CC in altro topic). La motivazione risiede nel fatto che da un lato non voglio togliere un po’ di suspense a chi verrà dopo di me e dall’altro ho capito che le girls, per quanto professioniste, hanno un approccio differenziato a seconda di chi sta loro davanti per cui non voglio creare aspettative capziose.

Detto questo….

Docciato e con le mie ciabatte personali portafortuna, entro nella main room. L’impatto non è dei migliori: un numero notevole di orsi già a quell’ora, preannunciato peraltro dal numero di autovetture con targa italica

presenti nel parcheggio.

Indeciso se andare a pranzare o dedicarmi ad altri piaceri, opto per quest’ultima opzione (chissà perché…).

Rapido giro, vengo abbordato da una tipa abbastanza gentile ma di cui non ricordo il nome (mi ha detto di essere russa). Declino perché non è proprio il mio tipo.

A un certo punto, con le braccia appoggiate sul bancone del bar esattamente alla base del “U” del bancone noto una mia “vecchia” conoscenza: si tratta di Jasmina, la rumena-romana che avevo provato per ultima due mesi orsono. E’ sprovvista di braccialetto. Decido di fermarmi a scambiare quattro chiacchiere: PAZZESCO, SI RICORDAVA DI ME E DEL FATTO CHE CON LEI AVESSI FATTO LA SESTA (E ULTIMA) CAMERA DELLA VOLTA SCORSA. La cosa mi lascia esterrefatto: non so davvero come facciano ad avere una simile memoria. Comunque, dopo qualche istante per riprendermi, decido che una ragazza così va premiata. Facciamo un po’ di petting al bancone in cui lei mi sussurra all’orecchio: “dai, questa volta fammi essere la prima, che ho voglia di sverginarti io”. All’udire queste parole l’attrezzo va su di giri. Saliamo in camera, senza ulteriori indugi.

Doccia propedeutica che fa salire ancora la temperatura, qualora ce ne fosse ulteriore bisogno. Lei è fantastica, riesce ad alternare momenti di GFE ad atteggiamenti PSE in maniera eccelsa. Pochissime volte, in occasioni del genere, mi è sembrato di stare con una delle ragazze che frequenti nel periodo universitario. Bè, questa è una di quelle.

Non si risparmia in niente: sarà perché mi conosce già, sa quello che mi piace di più. Solo un fotogramma: lei che fa vibrare le caviglie e le cosce, come in preda a delle convulsioni, segnale foriero di un suo poderoso orgasmo che mi godo continuando a stimolarla là dove nasce la Vita.

Si continua le danze alternando posizioni “classiche” con variazioni reciproche -più che gradite- sul tema.

Ne viene fuori una camera che, in corso d’opera, decido di prolungare a un’ora. Mai scelta fu più azzeccata visto che vengo ripagato con una Prestazione che, d’ufficio, s’insedia a pieno titolo nell’Olimpo delle esperienze con una pay.

La freschezza di una ragazza e l’esperienza di una Donna, alternati a momenti in cui è un’autentica Femmina: questo, e tanto altro che resterà nell’album dei miei ricordi, è Jasmine.

JASMINE: una delle più dotate tecnicamente all’interno del Wellcum, altamente consigliata, oramai è sulla pista di lancio per conseguire lo status di TOP. Per suffragare quanto detto basti un particolare segnalatomi da @GTBari: una scena in cui lei tiene testa con battute e (innocenti quanto maliziosi sfottò) a cinque orsi infoiati nella sala principale.

Ritorno nell’arena, scambio di battute con gli altri soci. Decidiamo che arrivato il momento di assumere un po’ di calorie. Del cibo ho già parlato per cui non mi dilungo oltre.

Continuo i miei giri e nella mia testa mi frulla un solo nome: EVELYN! Il Gran Maestro Big Leb mi aveva dato un suggerimento a proposito di questa fanciulla che decido di eseguire alla lettera, non fosse altro perché da uno così ho solo da imparare.

Finalmente riesco, grazie anche all’aiuto di @GTBari, a individuare la mia prossima orsetta. La osservo: due occhi (ho detto occhi!) da KO tecnico ancora prima ancora di iniziare. Ci presentiamo, baciamano di rito: al che esclama: “che gentiluomo!” Lei è di una dolcezza estrema. La invito a sederci per parlare un po’. Lei mi fa una richiesta che sul momento mi fa un po’ specie ma che poi mi confesserà essere stato un piccolo test ovvero “tesoro, mi prendi un asciugamano?”. Da bravo(?) scolaretto obbedisco e glielo stendo anche sul divano. Lei è molto colpita da tutta questa mia gentilezza, non fa altro che riempirmi di complimenti per il mio stile “da uomo di altri tempi” e così via. Durante il social time (intrigante e non banale) continuo nella mia opera di visual scanning: penso a quanti uomini una così (che, a mio parere, ha un che di Manuela Arcuri degli ultimi tempi) ha fatto girare la testa. Ma io sono qui per divertirmi, per cui….

Decido che arrivato il momento di salire: una volta al piano di sopra scopriamo che ci sono un paio di coppie prima di noi. No problem, ci sediamo a conversare sul divanetto e qui avviene qualcosa che mi lascia per la seconda volta, nel corso della giornata, basito. Tra una leccata ai miei lobi e una carezza sul mio viso mi sussurra “sai, penso che tu sei un ragazzo davvero dolce e gentile ma che in camera da letto ti trasformi in un animale”. LAUREA IN PSICOLOGIA HONORIS CAUSA!!!

Dopo meno di cinque minuti di attesa arriva il nostro turno: quello che succede in camera, chiedo venia, preferisco tenerlo per me. Posso però rendervi partecipi di un’istantanea modello Polaroid che ancora oggi, a distanza di qualche giorno, è pervicacemente ridondante nella mia mente: lei che, dopo la doccia più erotica che si possa immaginare, mi dice mentre sono in piedi ad asciugarmi “ora tira fuori la lingua e mantienila dura come è già il tuo cazzo”, iniziando un gioco propedeutico alla trombata con la sua bocca da premio Oscar.

Con queste premesse, la sessione che ne viene fuori è 100% PSE. Nell’ars amandi è un autentico vulcano, accompagnata da una fantasia fuori dal comune. Tutto quello che potete aver visto in un film porno non è nulla al confronto: anche perché lei, a differenza delle attrici e attricette dei film a luci rosse, ci mette tutta la Passione (che con fervida fantasia si può solo immaginare) per questa nobile arte e che fa si che, seppure fugacemente e con un non so che di mellifluo, ti faccia credere di essere a letto con una Donna nata per fare del sesso la sua unica ragione di vita.

Unico, grandissimo, rimpianto -del quale penso me ne pentirò amaramente per chissà quanto tempo- è quello di non aver prolungato il nostro rendez-vous di altri 30 giri di lancette.

EVELYN: dopo aver scorso, prima di addormentarmi e l’indomani mattina. il film della mia vita trombereccia pay, posso con la più assoluta convinzione affermare che la fanciulla è la mia NUMBER ONE!

Torniamo giù, io ancora sconvolto per quanto appena vissuto, e altro giro di chiacchiere con i miei soci, bevute e anche un po’ di area benessere (poco frequentata quel giorno lì).

Cerco, invano, un’altra orsetta presente nel mio trombo-bugiardino: Fernanda (ex Babylon). Al che resto indeciso tra l’Esperienza di Lucia (la milf dal trascorso italico in quel di Bologna) e la -vera- Guapa di Brasov.

Davanti ai suoi occhi e al colore ambrato della sua pelle, capitolo e opto per Arianna. Lucia, non me ne volere, sarà per la prossima volta….

Social time di rito e, dopo aver ordinato un drink al bar per ognuno di noi due, saliamo abbracciati le scale: la girl, tacchi a parte, è davvero più alta di me. Accortasi anche lei di questo si abbassa per “restare alla mia altezza”. Al che le faccio: bella mia, ciò che conta nella vita non è questo (mimo l’altezza) ma questo (e indico con il mio dito indice il cervello). Lei annuisce.

La fila per le camere è impressionante (questo aspetto lo approfondirò nelle conclusioni finali) e lei mi propone più volte: stanza sadomaso e la stanza VIP con un’altra coppia. La cosa, atteso che la coda per le camere ancora prosegue, inizia a darmi un po’ fastidio. Lei lo capisce e decide di dedicarsi a leccarmi il collo e a pomiciare nell’attesa.

Una volta in camera (finalmente!) la prestazione è degna di nota ma nulla rispetto alla precedente sessione con Evelyn. La Guapa sa come far eccitare un uomo, non ci sono dubbi. Il bbj iniziale è un tantino irruento ma a me non ha dato fastidio. Segue una smorza candela partecipata quanto indiavolata da parte sua con le sue tette che fluttuano impazzite nell’aria. Si prosegue con una mission sincopata, dove i suoi occhi -meravigliosamente intensi- che ti scrutano vogliosi valgono da soli il prezzo del biglietto per salire sulla giostra.

La pecorina è da cineteca, con un culo -tonico e sinuoso- così perfetto che all’occhio attento dello scrivente trapanatore si palesa come essere stato disegnato con ArchiCAD.

In questa posizione non posso che capitolare: social post trombata molto dolce, con lei che dispensa sorrisi, carezza e baci.

ARIANNA (GUAPA): girl dalla fisicità ragguardevole, da provare (e riprovare) almeno una volta e con la quale cercare di instaurare un po’ di complicità per cogliere appieno le potenzialità di questa fanciulla.

Scendiamo le scale abbracciati e vedo quello che mai avrei voluto vedere in un luogo del genere…

CONCLUSIONI

Termino il mio contributo con una critica, costruttiva, al locale: la scena della coda sulle scale farebbe ammosciare anche il più intenzionato dei trapanatori. Come al ristorante, neanche per sollazzare il mio attrezzo gradisco una simile attesa. E questo, alla faccia del famoso spot sull’aperitivo in onda in questo periodo! Altra cosa allucinante, accaduta a uno dei miei compari, è stata la richiesta di farlo nel cinema (aperto nell’occasione per cercare, invano, di smaltire la coda).

Ma, come argutamente osservato da @GTBari, il nocciolo del problema risiede nelle camere “sequestrate” dai vari “fidansati”: premesso che ognuno del proprio tempo (e dei propri denari) fa quello che vuole potrebbe essere più opportuno utilizzare le camere dell’hotel per le sessioni da due ore in su piuttosto che rendere non pienamente fruibili i servigi delle fanciulle per coloro i quali -come me- non sono interessati a sessioni così prolungate.

Per quel che mi riguarda, e qui mi ricollego a quanto scritto all’inizio della recensione, almeno un’altra camera me la sarei concessa. Purtroppo, la voglia di uno dei miei compari di andare via unita alla deprimente situazione della coda per accedere alle stanze ha fatto si che alle 18 circa prendessimo la via del ritorno.

Un ultimo pensiero, che ricalca quanto scritto in precedenza da Big Leb, riguarda la line up delle girls presenti in sala. Oramai il livello è davvero alto e, sinceramente, sfido chiunque a non trovare un’orsetta di proprio gradimento. Ma il vero obiettivo sfidante, è cercare di provare quelle ragazze che (a una certa ora) sono ancora “vergini”: penso che le soddisfazioni che ne seguirebbero sarebbero di categoria elevata non fosse altro perché la donzella in questione, magari per fidelizzare e per farsi pubblicità, sarebbe più propensa a fare numeri da circo in camera.

Buone trombate a tutti e lunga vita al Wellcum!

Engineer2013
Silver 36-50
10/12/2014 | 15:50

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Stimati colleghi!

Il mio modesto contributo, a completamento di quanto già scritto dall’ottimo @GTBari.

COSTO INGRESSO:

Opzione a): solo ingresso € 50.

Opzione b): ingresso + n. 2 “gettoni”

valevoli mezz’ora cadauno di giostra standard € 130 (risparmio di € 20).

COSTO CAMERA ED EXTRA:

mezz’ora standard: € 50;

french kiss: € 20 (per alcune girls è free);

COB: € 30 (per esperienza di compagno di merende);

ANAL: € 100 (salvo accordi differenti, come avvenuto per il mio socio @GTBari).

PERNOTTAMENTO: b&b in una frazione di montagna di Arnoldstein, € 30/notte a persona + eccellente colazione € 5. Soluzione consigliata per amanti della tranquillità, oltre che molto vicina al WC.

RAGAZZE PRESENTI: una quindicina, delle quali 4-5 di livello soddisfacente ed il resto di livello sufficiente o basso. Assenti Susan “la turca” e Adnana, tra quelle che conosco io.

COME ARRIVARE: nonostante l’assenza di neve/ghiaccio, mi permetto di sconsigliare la strada più breve e rapida spesso indicata da altri utenti. In caso di neve o ghiaccio difatti, la ripida discesa a pochi metri dal CC, potrebbe rivelarsi alquanto insidiosa e pericolosa.

LOCALE

Stavolta ci sono andato di sabato: arrivo intorno alle 18,45, insieme con gli altri quattro “intimi di Carinzia”. Rispetto alla volta scorsa la clientela era un po’ più giovane e con meno stranieri. Sul posto si è detto praticamente tutto: posso aggiungere che un bagno in più per noi maschietti non guasterebbe vista l’affluenza media.

La gestione “familiare” lo rende un po’ più autentico rispetto ai più blasonati trombodromi industriali (v. Andiamo e affini).

All’ingresso pago i miei onesti 130 euri anche se, non so perché, qualcosa dentro di me (forse sarebbe più corretto dire “sotto”, ai piani bassi) mi dice che stavolta i due gettoni del welcome kit non saranno sufficienti.

Presa di possesso dell’armadietto e non vedo più @GTBari che, alla velocità della luce, ha già guadagnato la main room. Scoprirò poi, una volta giunto anche io nella zona bar, che sta già salendo ai piani alti.

Doccia, accappatoio e si va.

GIRLS

Giunto al bar decido di prendere qualcosa da bere mentre eseguo un rapido scanning delle fanciulle presenti. Sul livello qualitativo vale la lucida disamina fatta dal mio predecessore. A tal proposito mi corre l’obbligo di citare una frase dell’inossidabile compare merendero @GTBari e che condivido in pieno: “la presenza delle luci sparate all’interno del CC fa impietosamente emergere anche il più piccolo difettuccio estetico delle girls: queste ultime -rispetto ad esempio alle colleghe del Wellcum- non possono contare sulla penombra che attenua le imperfezioni e vanno per tale motivo, in un certo senso, apprezzate”.

Nella mia mente scorre un nome con il quale voglio iniziare le danze tromberecce: Anita, la milf. Mi avvicino al ragazzo che è dietro il bancone del bar e chiedo se stasera c’è. Mi conferma che è presente ma che, al momento non è in sala. Poi….a un certo punto fa capolino una donna elegante, con uno sguardo comunicativo. E’ seduta a uno dei divanetti, mi avvicino. Ci presentiamo, baciamano di rito: è lei. Un po’ di social non fa altro che confermare quanto di buono scritto sul suo conto. Personalmente ho una predilezione per le more: lei ha un modo di fare che mi piace non poco. Signorile, educata, ci tiene a sottolineare la sua origine ungherese. Apprezza, e tanto, il mio modo di pormi: dice che gli uomini gentili fanno emergere il meglio di lei e, vista la camera che ne seguirà, non posso che dar credito a tale affermazione. Piccola soddisfazione personale, figlia della mia passione per i profumi: riesco ad azzeccare il suo profumo (Hypnotic Poison di Dior) e lei resta esterrefatta. Trova strano che un uomo sappia distinguere i profumi femminili. Tra me e me penso “cara mia, non sai con quante altre donne free mi sono accoppiato e che avevano questo profumo”.

Le chiedo, come condicio sine qua non, di fare la doccia insieme: lei abbozza un sorriso e mi dice di si. Dopo un po’ di strusciamenti vari ai divanetti si sale al piano di sopra.

Una volta in camera, ci tiene a sottolineare che lei per policy non fa la doccia con i clienti (sarà vero?) ma che visto il mio modo di fare è ben felice di esaudire la mia richiesta.

Quello che succede in camera è un crescendo di piacere: si parte con un kissing non profondo ma accettabile (senza sovrapprezzo), poi scende con la sua lingua multitasking esplorando la mia pelle fino ad arrivare all’asta già sull’attenti. Ne segue un bbj degno di questa lady: profondo, salivato, ottima tecnica, regolare nell’esecuzione. Sa come gestire i tempi e il ritmo. Pur essendo la prima camera del week end trombereccio carinziano sento che la capitolazione è lontana. Per questo motivo la lascio continuare ancora un bel po’. Dopo di che opto per un prolungato 69 dove la sua passera depilata e profumata è oggetto di accurata esplorazione da parte della mia lingua. La signora (tale è, e come tale va trattata) si scalda e allora si passa al fk: anche io opto per i “tre grandi classici” citati dal mio socio @GTBari. Lei non si risparmia in nulla, è su di giri ma non in modalità “maiala”. Questo suo atteggiamento anziché ammosciarmi mi arrapa ancora di più perché rende oltremodo piacevole e naturale il suo approccio al sesso.

Termino allo scadere dei trenta minuti in mission: qualche parola su di lei e sul suo passato da receptionist presso il CC, doccia (ancora insieme), gettone, bacio e si torna al piano di sotto. Donna consigliatissima se cercate una femmina intrigante che sappia come si fa a dar piacere a un uomo ovvero qualcuna che non sia una strafiga meccanica e impersonale.

ANITA: voto………….eh no, in questa rece niente voti a nessuna!

Giunto al piano di sotto scambio quattro chiacchiere con gli altri compagni di viaggio: l’affluenza degli orsi sembra essersi arrestata. Le ragazze, per converso, continuano a lavorare e a un certo punto sono due o tre quelle rimaste nella sala bar.

Mangio qualcosina (buffet non scarso ma certamente dozzinale in termini qualitativi) e in quella che dovrebbe essere la sala mensa assisto alle consuete scene dei “fidansati”: pandori e panettoni portati per l’occasione e da mangiare insieme alle preferite. Vabbè, contenti loro….

Altro drink e arriva il momento di scegliere la seconda orsetta: penso a un tris di nomi ma, con il suo consueto savoir faire, @GTBari mi indirizza verso quella che poi scoprirò essere Carla. Nel mio trombo-bugiardino è classificata come “100% ok” per cui so che non resterò certamente deluso. Inoltre, oltre le more, hanno un ascendente particolare su di me anche le rosse –seppure tinta- come nel caso di Carla. A pensarci bene, in realtà, l’ascendente ce l’hanno anche le castane e le bionde “ma questa è un’altra storia” (cit. Carlo Lucarelli).

Lei è seduta allo sgabello del bar in fondo: siccome non mi va di fare lo slalom tra i vari orsi appollaiati le faccio un sorriso e con un cenno la invito a seguirmi nella sala lap dance.

Nel social time è tanto dolce quanto maliziosa da farmelo venire duro: ha una pelle il suo sorriso ha un che di maiala ingrifata che mi fa decidere, senza indugio, di portarla al piano di sopra.

Una volta in camera mi chiede l’età: io le chiedo quanti anni abbia secondo lei. Mi dice “27/28”. Al che io rispondo: “mia cara, l’anno prossimo sono 40!”. Lei mi guarda come se la stessi paraculando e, non fidandosi, decide di accendere la luce. Dopo avere scandagliato il mio viso mi dice: “complimenti, hai la pelle di un ragazzo!”

Doccia di rito con accenno di bbj nella cabina doccia e si va sul lettone: qui il kissing è profondo e il tutto succede con naturalezza. Lei è una porcella doc, si eccita: chiede di leccarla dietro i lobi e non mi tiro indietro.

Al che decide di prendere in mano (pardon, in bocca) la situazione: ci sa fare, si nota sin da principio una certa maestria nell’arte orale. Mi fissa vogliosa con i suoi occhi color nocciola: l’effetto sul mio attrezzo è devastante, diventa come un pezzo di marmo.

Decido di iniziare in mission: in base a feedback più che positivi con donne free, posiziono il cuscino sotto il suo culo per farle inarcare meglio la schiena e rendere ancora più intensi gli affondi. Lei gradisce, mi incita a sbatterla più forte ma sento che di questo passo capitolerò presto. Allora si cambia con una pecorina che mi da l’opportunità di apprezzare il suo fondoschiena sodo, le sue tette naturali che roteano libere e le spalle minute ma proporzionate che uso come appiglio per stantuffarla al meglio con tanto di schiaffi sonori sul culo per farla sentire ancora più dominata, atteso che è questo quello che a mio parere desidera.

L’ultima fase della sessione è per una smorzacandela in cui sembra che la fanciulla non trombi da giorni e giorni: mi cavalca selvaggiamente, alternando -con mestiere- accelerazioni e decelerazioni: il risultato è che capitolo dopo non molto.

Post trombata meno interessante di quello con Anita anche se, le va dato merito, non mi chiede alcun extra per il kissing.

CARLA: ragazza consigliata, non come prima sessione, a chi cerca una “porcella doc” e con un repertorio trombereccio degno di menzione!

Scendiamo le scale e ne approfitto per una doccia lunga e rigenerante. Altro gin lemon (nulla di eccezionale ma comunque bevibile) e realizzo che, come scritto in premessa, questa sera i due gettoni non saranno sufficienti. Come ultima camera vorrei divertirmi con una bionda. L’offerta per la verità non manca e, in un primo momento, decido di orientarmi su Isabel. A proposito di questa fanciulla mi corre l’obbligo di una considerazione: è un fiore nei suoi 18 anni eppure già una Donna nel modo di porsi. Vederla ballare la lap dance è poi un autentico giubilo per la vista. Sono certo che tra non molto, a patto di non commette l’errore di montarsi la testa, la vedremo in altri lidi più blasonati.

Detto questo, @GTBari mi sconsiglia la girl di cui sopra perché non la ritiene sufficientemente maiala per i miei gusti. Mi orienta, invece, su una ragazza che se ne sta seduta a uno dei divanetti del bar: a suo parere è fresca del mestiere e questo dovrebbe far si che sia portata a concedersi di più a titolo di operazione di market(t)ing personale.

La lei in questione

si chiama Jasmina: rumena (ma va?), abbastanza alta, fisico da liceale, bionda con occhi verdi. Mi avvicino e mi presento: scopro, purtroppo per me, che non parla né italiano (gravissimo, visto che questo è un posto frequentato per lo più da italici avventori) e pochissimo inglese. Mi dice di saper parlare il tedesco ma non parlo questo idioma. Ne nasce un dialogo tra sordi, che avrebbe dovuto farmi desistere. Ciononostante, decido di dare credito alle indicazioni del mio socio e ci avviamo al piano di sopra.

La camera che ne nasce è all’altezza delle (basse) aspettative: lei si applica ma è troppo meccanica e irruenta. Cerco di guidarla a una maggiore perizia nell’esecuzione del bbj ma, come si dice, dalle rape il sangue non puoi farlo uscire.

Dopo avermi fatto indossare l’impermeabile, ricambio la sua irruenza con altrettanta vis scopereccia: dapprima con una smorzacandela in cui lei sembra abbia delle molle incorporate per quanto saltella. Poi a pecora (e qui lo specchio posizionato in posizione strategica fa aumentare il numero dei giri portando la lancetta del mio motore in piena zona rossa) e, per finire, a missionaria in cui la ragazza ansima più di una volta “come inside me, come!”.

Social time post trombata non pervenuto a causa delle difficoltà linguistiche di cui sopra.

Doccia, scale insieme, pago l’obolo e mi rilasso con un altro drink.

Ripenso a Isabel e ai suoi splendidi occhi: sono fortemente tentato di concedermi un dulcis in fundo con lei ma, visto che alcuni dei mie soci dimostrano una certa insofferenza a rimanere ancora nel CC e in considerazione del fatto che anche domani sarà un giorno di trombate presso il Wellcum, decidiamo di ritirarci presso la nostra dimora carinziana. Che, per la cronaca, dista 50 km. dal Casa Carinzia ma che, in compenso, è lontana appena 5 km. dal Wellcum.

Un saluto a tutti,

Engineer2013
Silver 36-50
08/12/2014 | 21:54

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Bellissima e intensa due giorni in Carinzia, condita anche da incontri "importanti" con altri utenti del forum. A brevissimo una rece. Un saluto a tutti

Engineer2013
Silver 36-50
20/11/2014 | 00:17

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Anche se in ritardo...bentornato @Big Leb!

Come sempre le tue sono riflessioni che "obbligano" a fermarsi per pensare.

Personalmente sono per il libero mercato: poiché le ragazze non hanno alcun vincolo nei confronti del locale, le stesse sono libere di gestire come credono il loro tempo all'interno dell'fkk.

Che poi sia bello poter provare le ragazze più gettonate anche per chi, come me, può pianificare al massimo tre/quattro ingressi in un anno al Wellcum è un'altra storia....ma non per questo mi lamento con nessuno!

Autocitandomi: “è FONDAMENTALE prima di entrare ricordarsi di staccare il cervello dall’uccello e pensare solo a divertirsi”.

E quindi…buone trombate a tutti!

Serena notte,

Engineer2013
Silver 36-50
13/11/2014 | 15:56

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Ben detto @GTBari! Il file excel può diventare lo standard per la valutazione dell'anzianità di servizio delle orsette ;-)

Engineer2013
Silver 36-50
22/10/2014 | 10:39

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@Big Leb: rispetto la tua scelta e trovo molto mature le tue parole. Altri, nella tua situazione, non avrebbero dimostrato il tuo aplomb e la tua signorilità. In bocca al lupo per tutto e buona Vita! Con sincera e autentica ammirazione,

Engineer2013
Silver 36-50
12/10/2014 | 16:36

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@gtbari: non conoscevo questo tuo approccio da "punisher" nei confronti delle girls. Il tuo leit motiv può tranquillamente essere: colpirne una per educarne cento! Nonostante il metodo non propriamente montessoriano, la tua è una chiave di lettura davvero interessante e che mi sento di suffragare. Ad maiora!

=D>

Engineer2013
Silver 36-50
12/10/2014 | 13:10

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@gtbari: eccellente prima parte, attendiamo il seguito...

" in genere a missile...si risponde con missile...ed il mio è sempre carico ad uranio non impoverito!": dolce stil novo allo stato puro, complimenti!

;-)

Engineer2013
Silver 36-50
10/10/2014 | 23:13

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Mi spiace

@gtbari ma hai preso un granchio: confermo i 130 € del welcome pack. ;-)

Engineer2013
Silver 36-50
10/10/2014 | 15:47

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3/10/2014: Per la serie…two is megl che one!

Come anticipato nel mio intervento sul thread del Wellcum, oltre che dall’inossidabile @gtbari, ecco la rece sul Casa Carinzia.

LOCALE

Siamo arrivati intorno alle 23,15, a causa di un piccolo “disguido” con il navigatore: quando si dice che “la fretta fa i figli ciechi”…avevamo inizialmente impostato il navigatore per il WC piuttosto che per il CC.. Diciamo che, arrivando da Maria Gail -piccola frazione di Villach dove avevamo cenato (a proposito, vi consiglio il Dobner Restaurant con delle fantastiche ed economiche grigliate miste di carne)-, la strada non è proprio così agevole. Si costeggia il lago oltre a una serie interminabile di paesini gli uni attaccati agli altri. Grazie al mio intuito, sono riuscito a scovare la scritta “Romerbad” che porta alla salitella per accedere al CC.

Il posto da fuori sembra davvero carino: così come argutamente affermato da @gtbari, trattasi di “un antico bordello in stile Francia-fine ottocento ubicato in una tetra zona di campagna”.

Varco la porta per primo: mi piace farlo quando un posto non lo conosco. La receptionist, per la verità, sulle prime mi appare alquanto scazzata. Con un italiano germanico ci chiede “prima volta qui?”. Poi, in maniera alquanto militaresca, ci da istruzioni su accappatoi, chiavi degli armadietti, gettoni, ecc. Optiamo quasi tutti per il welcome pack: 130 € con due gettoni.

Doccia, accappatoio e si va.

Buffet non fruito visto che avevamo lautamente cenato, ma immagino non fosse nulla di che. All’interno vi è un bar dove, solitamente, c’è un barista che mesce gli alcolici (free) e i soft drinks. La cosa simpatica è che anche le girls si avvicendano dietro il bancone per servirti da bere.

Al piano superiore ci sono le camere: belle, luminose, pulite, ampie, tutte con grande box doccia, dotate di specchio fronte letto e arredate in stile leggermente tendente al kitsch.

Sulla sinistra, oltre il bar, un specie di privé con divanetti ampi e un palo con tanto di palco mini per la lap dance.

Nel complesso il posto è pulito anche se risente del peso degli anni. Eh già, l’età è la tassa più infame da pagare…concordi @gtbari? ;-)

La clientela è varia: tanti italiani presenti -of course- ma anche degli austrici mooolto attempati. Evidentemente ubriachi, facevano tanta fatica a reggersi in piedi. Uno addirittura si è addormentato mentre stava parlando con una tipa al bancone del bar. Altra scena singolare è stata quella dove un tipo doveva reggersi con entrambe le braccia alla ringhiera della scale che porta agli scannatoi in quanto in evidente crisi di equilibrio.

Ma non mi va di infierire per rispetto alle persone più grandi di me, per cui mi fermo qui.

GIRLS

La differenza con gli fkk è che qui alle girls è interdetto di avvicinarsi agli avventori. Questo per me, non essendo timido o impacciato, non è un problema; ma per chi non è abituato a fare la prima mossa potrebbe esserlo. Parimenti, ti da la possibilità di startene per i caxxi tuoi senza l’assillo di dover respingere nessuna.

Rapido scanning visivo della figa presente: livello da 6,5 a detta di @gtbari. Per quel che mi riguarda do un 7 di incoraggiamento.

Nazionalità: 99% romena, a parte la turca Susan di cui parlerò in seguito. Evidentemente, mia riflessione personale condivisa dal sempre valido @gtbari, è il dazio da pagare quando non si va nella culla degli fkk (la Germania, ndr).

Nel mio “bugiardino trombereccio” (sapientemente preparato alla vigilia di questo viaggio) mi ero segnato essenzialmente due nomi: Susan -la turca- e

Anita (la milf). Quest’ultima non è in sede, peccato!

Viceversa, la prima è operativa: me la faccio indicare dal barman giusto per avere la certezza. Lei, non so veramente come, riesce a sentire il mio dialogo e quando la avvicino mi fa “come mai hai chiesto di me? come fai a conoscere già il mio nome?”. Azz, ha mangiato la foglia! Va bè, le dico che avevo letto qualcosa su internet sul suo conto.

Lei è di Ankara, fisicamente molto magra, non molto alta, tette non pervenute, un grosso neo sul fianco, capelli rossi e bocca stretta che –solo a prima vista- può insinuare il dubbio delle sue capacità nell’arte dei pompini.

Le chiedo se le va di scambiare due chiacchiere nel privé. Ci spostiamo e, in inglese (la tipa lo preferisce di gran lunga all’italico idioma), iniziamo una conversazione dapprima su argomenti generali (tipo “è la prima volta che vieni qui?” “sei già stato in altri posti?”) e poi a un certo punto mi fa: “what do you like when you have sex”? CHEZZZZ, sveglia la signorina!!! Anche per solleticare il suo ego, non mento dicendole che sono uno fantasioso, che mi piacciono le donne maiale e che non mi risparmio mai. Lei capisce l’antifona e mi chiede se gradisco il bbj. Ovviamente annuisco e lei dice che a-d-o-r-a praticarlo: “sempre più in alto, grappa bocchino!” (come recitava un glorioso spot degli anni del pentapartito).

Nel complesso da l’idea di una estremamente attenta alle esigenze e ai gusti del cliente. Tuttavia, prima di salire in camera, commette uno “scivolone”: in perfetto italiano (ma non mi avevi detto di conoscere due parole due?) mi sciorina a macchinetta il menù. Ovvero, bbj, rai1, 1 shot, no CIM, ecc. La cosa mi lascia basito, ma tant’è.

In camera si doccia prima lei, poi io. Ci stendiamo sul lettone, inizia un kissing profondo ma non eccessivamente prolungato.

Passiamo alla sua pratica preferita: all’inizio un po’ irruento poi, dietro mie indicazioni con la mano sulla sua testa, corregge il tiro diventando più dolce ed estremamente soddisfacente. Va avanti per un po’ ma, essendo la prima camera del week-end e sentendo un po’ la stanchezza del viaggio, sento che non durerò troppo in quella posizione.

Passiamo al 69, dove posso apprezzare i suoi gradevoli umori e godere di quel bel culo che si ritrova: vagina regolare e ben depilata.

Quindi passiamo al fucking: lei mi chiede di salire sopra, “mi piace cavalcare” le sue testuali parole.

L’accontento, andiamo avanti per un po’ con delle variazioni sul tema (leggi “posizione del ragno”). Ma poiché sono io pagare e io a dovermi divertire, le chiedo un cambio alla pecos. Qui, come mio solito, parto molto lento ma affondando bene i colpi per poi giocare l’effetto sorpresa: ovvero iniziare a stantuffare la tipa di turno modello “martello pneumatico ad alto numero di rpm”. Lei rimane un po’ spiazzata ma gradisce eccome! Sento che sto per venire, ma voglio prolungare ancora un po’. Cambio in mission, altri colpi profondi e ben assestati per svariati minuti. The End, titoli di coda, applausi!

Mentre si fa la doccia mi confida che quel giorno è il suo compleanno: commento la notizia con l’epiteto “allora ti ho fatto la festa!” (lei non capisce il mio humor, ma chi se ne fotte!). Improvviso un “Happy Birthday to you” che lei apprezza molto: per ricambiare mi lava e mi asciuga come un pargolo. Le do il gettone, bacino e via.

SUSAN: voto 8 (di cui un punto di bonus per maialaggine e customer satisfaction)

Torniamo giù, scambio qualche parola con i compagni di viaggio @gtbari e “Antonio” (lo chiamerò così in quanto sprovvisto di nickname su GT). L’effetto di vedere un discreto numero di passere (quella sera ce ne avrò contate almeno 15) “imbalsamate” e in attesa mi fa un è un effetto particolare. Nel relax time faccio la conoscenza di un simpaticissimo ragazzo di Venezia che è lì con un gruppo di amici parzialmente in transito l’indomani mattina verso l’Oktoberfest: mi dice che non è la prima volta che è qui ma che (stranamente gli dirò io) non conosce il Wellcum. Gli descrivo un po’ cosa si perde, sembra interessato: alla fine del racconto mi dirà che a breve colmerà questa “laguna” ;-)

Bevo qualcosa, parlo un po’ con @gtbari e ho modo di scoprire una sua dote innata che apprezzerò molto nell’arco del week-end carinziano tornandomi la stessa utilissima anche per l’indomani: la capacità cioè, sfruttando uno dei sei sensi (nel caso di specie la vista, l’altro è l’uccello), di sapere perfettamente chi ti sta di fronte e il grado di maialaggine/missilaggine della gnocca di turno. Lui, a differenza mia, non ha letto molto sul forum a proposito del CC: eppure, riesce a inquadrare correttamente Susan (“in camera quella fa i numeri”, non posso che confermare), a sconsigliarmi una tipa molto carina che avevo puntato ma apparsami un po’ antipatica a palle (“crede di avercela solo lei qui dentro”) ma SOPRATTUTTO mi spinge ad andare con una porcella doc seduta su uno degli sgabelli del bar sulla destra (“ti sta scopando con lo sguardo”).

Per amore di cronaca va detto che, da quando ero sceso dalla camera con Susan, la donzella in questione non aveva fatto altro che fissarmi: appena orientavo il mio sguardo verso di lei, coglieva la palla (che più tardi diverranno due…) al balzo per sorridermi. Resta seduta per tutto il tempo senza che nessuno la avvicini e senza scambiare due parole con le altre colleghe.

Dopo averla fatta cucinare per un po’ nel suo brodo -visto che in un altro contesto mi avrebbe avvicinato da tempo- decido di fidarmi e affidarmi alle dritte di @gtbari: BINGO!!!

Lei si chiama Paula, la nazionalità è pleonastico dirla, un pelino in carne, tette grosse -4a abbondante all nature-, occhi verdi, capelli corvini lisci e lunghi. Una phisique du role e una faccia da vera maiala, mi fa tanto tanto sesso. Molto dolce, al limite del timido, scambiamo due parole al bar. Mentre ci parlo, non distogliendo mai lo sguardo dai suoi (belli) occhi, noto come le osservazioni di @gtbari stiano prendendo sempre più consistenza.

Ok, saliamo.

In camera ci sediamo sul letto: qui succede una cosa che non mi aspettavo. Mi chiede dei miei trascorsi troberecci in terra austriaca. Le dico che sono stato al Wellcum ma non all’Andiamo. Inizia a inanellare una serie di domande sul WC, sulla struttura, sulle girls, su quanto mi sia piaciuto quel posto. Le rispondo paziente: arguisco che, probabilmente, mira ad approdare in quel di Arnoldstein. Per fortuna capisce che non sono lì per fare salotto e inizia un kissing dolce ma profondo. Lei si applica davvero, non c’è che dire. Lecco con fare certosino le sue abbondanti tette e lei sembra gradire. Dopo che l’ambiente si è scaldato un po’ inizia un bbj che ha il merito di mandarmi su di giri: complice lo specchio ampio a parete ai piedi del letto (caratteristica questa comune a tutte le stanze), mi gusto la sua performance: salivato, profondo, voglioso, sembra davvero una che non stesse facendo bbj da tempo immemore. La lascio continuare a lungo, consapevole del fatto che essendo la mia seconda camera non sarei venuto di lì a breve.

Iniziamo un 69 altrettanto denso di soddisfazione: fica perfettamente rasata e profumata, umori “neutri” ma comunque non sgradevoli.

Nella testa frulla ancora l’immagine di lei che mi spompina di fronte allo specchio: l’eccitazione cresce in maniera esponenziale. Incappucciamento, opto una smorza candela: vedere quelle tette genuine che ti ballano davanti, mi piace tantissimo. Dopo un po’ di questo su e giù la metto a pecos. Iniziamo, il suo davanzale sfida tutte le leggi della fisica muovendosi all’impazzata.

Ma nella mia mente torna ancora quel dannato fotogramma di lei inginocchiata che fa su e giù con la testa e allora….non so davvero cosa mi succede! Divento un animale da monta: con una vis esagerata, oltre quelle che credevo essere le energie rimaste, inizio a sbatterla in maniera esagerata. Mantenendo un ritmo elevatissimo, effettuo delle variazioni sul tema come farle inarcare la schiena, prenderle i capelli a coda di cavalla (golosa) con la mano destra per costruirmi un appiglio all’uopo di esercitare una maggiore pressione o afferrare i suoi piedi .

All’inizio sembra reggere il ritmo ma poi, forse perché colta di sorpresa, inizia a stringere il lenzuolo e la smorfia di piacere si trasforma in una di dolore. Io me ne fotto e continuo a fotterla senza soluzione di continuità, sempre più forte: lei a un certo punto scoppia quasi a piangere implorandomi di rallentare perché le sto facendo male. Mi muovo a compassione (sono sempre e comunque un gentleman), rallento un po’ e, sempre a pecorina ma con le braccia appoggiate al letto in quanto stanco anche io inizio a sentire le prime avvisaglie di spossatezza, le vengo dentro con un affondo secco finale in cui sembra che l’uccello esca davanti.

Ora si che sono davvero soddisfatto e in pace con il mondo!

Restiamo qualche minuto sul letto, si lava prima lei (in questa stanza il box doccia è alla destra del letto, di fronte alla porta di ingresso nella stanza), io resto per qualche istante a riordinare le idee. Poi mi doccio anche io e scendiamo. Gettone, bacino e scendiamo le scale abbracciati……stop al televoto!!!

PAULA: voto 7 (di cui mezzo punto di bonus per maialaggine e spirito di abnegazione nei confronti del cliente)

“Antonio” è lì che mi aspetta, dopo mia insistenza anche lui proverà la Susan. @gtbari è all’opera di sopra. Io mi bevo un gin lemon perché ho la gola un po’ secca visto tutto il fumo presente nella sala bar.

Ritorna anche @gtbari e come prima cosa lo ringrazio per avermi dato la dritta su Paula e gli rinnovo i complimenti per il suo "sesto senso” trombereccio.

CONCLUSIONI

Concordo con chi dice che un locale del genere, se si passa da quelle parti, merita una visita. Ha un suo perché, che solo i nostalgici di un tempo passato -peraltro non vissuto- che con un po’ di fantasia è facile far rivivere.

Certo, andarci apposta non ha senso ma non perché gli fkk siano meglio a prescindere: solo perché in altre città quali Monaco o Berlino sono presenti anche lì dei bordelli “old style” con una line-up decisamente migliore.

Alle ore 2,30, “svuotati” ma felici, lasciamo il CC per tornare nelle nostre brande: il giorno dopo ci aspetta una (lunga) sessione ad Arnoldstein e non possiamo permetterci il lusso di arrivare non in forma smagliante.

Buone trombate a tutti, alla prossima!

Engineer2013
Silver 36-50
09/10/2014 | 13:29

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@Principe1: grazie per i complimenti e per la promessa di bevuta! @gtbari ha parzialmente ragione: non sono un gran bevitore di birra ma sui long drink non mi tiro indietro minimamente ;-)

@gengis83: grazie!

@licantropo teutonico: grazie per il voto lusinghiero e i complimenti! Fatti da un senatore di collaudatissima esperienza come te hanno un valore aggiunto. Per il discorso denti, avevo appena terminato di mangiare e di bere il caffè. Diciamo che è una abitudine che mi viene naturale, trombate a parte!

Infine, ci tengo a meglio esplicitare quanto scritto su Arianna: sulla sua avvenenza e sulla sua tecnica non discuto. Il 6,5 è dettato esclusivamente dal mancato feeling (e qui l’errore da parte mia è stato quello di salire “a prescindere”) tra il sottoscritto e la “guapa di Brasov”. Dopo un po’ di esperienza in questi posti, ho maturato la convinzione che se non c’è feeling la soddisfazione sarà sempre limitata oltre al fatto che la scopata che ne seguirà sarà arida e incolore seppure tecnicamente ineccepibile.

Engineer2013
Silver 36-50
08/10/2014 | 16:49

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@gtbari: complimenti per le descrizioni certosine, davvero! E grazie per i complimenti e le critiche, che mi aiutano a migliorare le recensioni. Ora non resta che organizzare asap una nuova spedizione punitiva...ha ha ha

Engineer2013
Silver 36-50
08/10/2014 | 16:40

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Engineer2013
Silver 36-50
08/10/2014 | 14:08

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4/10/2014: WELLCUM …SEI MESI DOPO!

Ciao a tutti i colleghi punters. Come anticipato, il mio “modesto” contributo: mi scuso innanzitutto per la lunghezza di questo post ma, così come dovrebbe essere lo spirito di un qualsiasi forum, mi piace l’idea di condividere con voi le Emozioni, sensazioni e stati d’animo di una giornata epica (almeno per me tale è stata) trascorsa in quel di Arnoldstein.

Partiamo dall’inizio…

Arrivo alle 14,30 di sabato, dopo la serata di venerdì trascorsa al Casa Carinzia e conclusa alle 3 di notte (scriverò anche una rece su questo), con due miei fidati amici d’ora in poi ribattezzati “gli intimi di Carinzia”: durante il viaggio di andata dall’Italia verso l’Austria ho scoperto con piacere che uno di loro è un utente del forum: @gtbari. Dotato di un’esperienza di carattere internazionale -specie est Europa- davvero notevole (e non sto esagerando) era per lui la prima volta al Wellcum: in un certo modo mi sono sentito quasi onorato di fargli da guida. Lui, dal canto suo, non ha lesinato consigli sia prima che durante la permanenza al Wellcum: nonostante non avesse praticamente letto nulla a riguardo, è riuscito a inquadrare correttamente una gran parte di girls (top/missili/ecc., alla luce di quanto scritto su questo forum) presenti nel locale. Quasi una dote naturale, figlia anche del lavoro che svolge e che lo porta ad avere a che fare quotidianamente con un gran numero di persone. Grazie @gtbari!

Ma non divaghiamo oltre….

Per comodità dividerò il mio contributo in sezioni.

LOCALE

Qui le cose da aggiungere rispetto a sei mesi non sono molte: a parte il prezzo leggermente aumentato, anche in virtù dell’Oktoberfest, il locale è ora davvero ultimato. Solita estrema pulizia in tutti gli ambienti, musica a volume un po’ alto per i miei gusti a partire dal tardo pomeriggio. Gli unici appunti che mi sento di muovere sono che mi piacerebbe che tutte le camere fossero dotate di specchio (l’amico @gtbari mi ha detto che quelle che ha provato lui ce l’avevano ma io non l’ho mai trovato) .

L’idea degli eventi può essere carina, a patto che non diventi la scusa per rendere sistematico l’aumento di prezzo di dieci euro: nel caso di sabato, non essendo io un gran bevitore di birra, la cosa mi ha lasciato indifferente.

Ho apprezzato molto la zona outdoor con la piscina riscaldata e le sdraio color wengé per prendere il sole. La giornata di sabato era abbastanza calda per il periodo e consentiva di sostare all’esterno in accappatoio senza morire di freddo.

All’ingresso vengo accolto da una receptionist italiana (che non troverò all’uscita) davvero simpatica e sveglia, di cui purtroppo non ricordo più il nome. Prodiga di dettagli, ci spiega l’uso del gettone e non risparmia battute che mettono il buon umore a me e ai miei due compagni di avventura. Condivide con me l’opinione che il formato maxi della birra faccia troppo “tedescobevitoreincallito” e che la conseguenza nefasta sia quella di una panza da Guinness World Record.

Paghiamo il dovuto, ritiro l’accappatoio ma non le ciabatte (preferisco usare le mie “portafortuna”) ed entriamo nell’arena.

Una volta dentro, vista anche l’ora, il locale è abbastanza vuoto: pochissimi orsi, quasi tutte le ragazze sedute, la musica a un volume accettabile. L’aria che si respira, in senso non metaforico, è buona: non fumando, gradisco molto poco l’odore di fumo. La luce illumina l’ambiente unico del locale di cui molto si è detto (nel bene e nel male): tutto ciò mi da la possibilità di stilare una mappa delle girls presenti e della loro postazione. Rispetto alla volta scorsa, cosa che ho molto apprezzato, non sono stato abbordato appena messo piede all’interno. Poiché non avevamo pranzato, la prima cosa che facciamo è andare a mettere qualcosa sotto i denti per ricaricare le batterie in vista delle ore (tante) che trascorreremo all’interno.

Il buffet sempre buono e abbondante: stavolta ho trovato anche la frutta secca che l’altra volta non era presente.

Unica critica che mi sento di muovere alla direzione è quella di adottare un sistema tipo quello che trovai presso l’fkk Villa Vertigo di Düsseldorf: ovvero la possibilità di entrare il giorno dopo non pagando (come in Germania) oppure facendo pagare al massimo il 50% del prezzo del biglietto. Noi, ad esempio, una capatina il giorno dopo l’avremmo fatta più che volentieri!

Lo so, a questo punto starete pensando “si va bene, ma quando caxxo si parla di ciò per cui uno si fa tanti chilometri???”

Vi accontento subito!

GIRLS

Qui le differenze rispetto a sei mesi si vedono (e si toccano, nel vero senso della parola :-)): la line-up è decisamente migliorata, con un livello medio davvero elevato. Complimenti alla gestione!

Conosco un po’ di girls nuove (tante rispetto alla volta scorsa), faccio un paio di giri di perlustrazione e mi siedo vicino a una delle TOP: Salomè. Lei è davvero bella, con quella carnagione così chiara e quella seta che si ritrova al posto della pelle, penso la seconda più bella di tutto il locale. Molto gentile ed educata, scambiamo due chiacchiere in assoluta tranquillità. L’essere giunto abbastanza presto ha l’enorme vantaggio di non avere assillo alcuno. Ho letto tante pagine positivissime su di lei, so che andrò sul velluto, ma decido di compiere un vero azzardo (Memento Audere Semper è la mia filosofia di vita) ovvero a un certo punto le chiedo: “ma perché dovrei salire in camera con te?”. Al che lei, senza scomporsi e con un aplomb degno della sua fama mi sussurra all’orecchio: “ascolta, potrei dirti tante cose per farti venire la voglia di salire con me ma me ne basta solo una: io qui dentro sono una che sa davvero scopare e so come far godere un uomo”. WOW, colpito e affondato! 1 a 0 per Salomè.

Prima di salire, mi lavo i denti accuratamente: cosa che in seguito sarà da lei molto apprezzata tanto da farmi, alla fine, i complimenti per il mio alito delicato.

Mentre saliamo le faccio i complimenti -sentiti- per la silhouette davvero entusiasmante: le chiedo quante ore di palestra sono il prezzo da pagare per tutto questo e lei mi risponde che (a)in palestra non ci va e (b) che si vede con il culo un po’ grande.

Mah………….fisime da TOP!

Paghiamo entrambi

(prima piccola-grande soddisfazione personale: essere stato il primo della giornata), la porta si chiude.

Doccia di rito per entrambi, poi inizia lo show: eh già, perché di un vero e proprio spettacolo si tratta. Iniziamo a baciarci con naturalezza (io non le avevo chiesto se lo facesse) dapprima teneramente poi, nel corso della sessione, con carnalità. Complice la luce che entra prepotente nella stanza a quell’ora del pomeriggio, mi gusto (stavolta in tutti i sensi) le grandi labbra più belle che abbia mai visto e slinguazzato. Lei ha le gambe divaricate in posizione ginecologica, ai due lati della vagina sono presenti due sporgenze di pelle che potrei andare avanti a leccare ben più degli oltre dieci minuti che le ho dedicato. Lei apprezza tanto, dice che le piace sentire le mie labbra e la mia lingua che simulano un bacio dolce. Il sapore mi eccita da matti, mi sento l’uccello che sta per esplodere. Mi chiede di accarezzarle i capezzoli e, ovviamente, eseguo con perizia.

Muovo la lingua a elica e l’eccitazione di lei cresce, me ne accorgo dai suoi -ottimi- umori vaginali che produce in quantità. Decidiamo di passare a un 69 dove apprezzo le doti di utilizzo delle sue labbra carnose. Arriva il momento di “coprire” e iniziamo una pecorina prima lenta poi, a seguito di mia cortese richiesta se gradisse un ritmo più sostenuto, calo l’asso nella manica: inizio a martellarla con un vigore e una forza che lei non si aspettava minimamente. Mi urla “ah, si, che bello così fai godere anche me” (1-1 e palle che sbattono forte sul suo deretano ), la cosa mi eccita ulteriormente -qualora ce ne fosse ancora bisogno- e vado avanti per diversi minuti mettendoci tutta la voglia possibile. Lei non capisce più nulla e sembra andare in orbita. Godere, e mai verbo fu più azzeccato, della visione del suo lato “b”, della lunga e sinuosa schiena, della sua chioma bionda legata con la coda (che ho anche utilizzato come appiglio per poterla sbattere ancora di più) non ha prezzo.

Decido di cambiare posizione, perché con una gnocca del genere voglio venire baciandola e guardandola negli occhi: missionaria un po’ più dolce ma non per questo meno vigorosa della posizione precedente, baci con lingua “acrobatica”, leccate reciproche di lobi, vengo soddisfattissimo e resto qualche istante abbracciato a lei. Dopo la battaglia mi confida la sua intenzione di aumentare il seno di due taglie. Le dico di non esagerare per non rovinare un’opera d’arte quale è il suo fisico. Pago, bacetto e si prosegue.

SALOME’: voto 9

Decido di prendermi il meritato riposo, faccio un giretto fuori -c’è ancora sole e la temperatura è gradevole- e rientro per rilassarmi. Vengo avvicinato da una rumena (toh, che novità!) mora con capelli lunghi e non molto alta

che fa di tutto per portarmi in camera: il braccialetto casualmente (ma anche no) è nascosto dalla manica dell’accappatoio e questo fa di me una preda evidentemente un po’ più appetibile. Le dico che mi sto facendo un giro e che sono appena arrivato, ma lei mi tampina quasi come una stalker. La cosa per la verità mi da un po’ fastidio ma, purtroppo solo a fine serata, capirà l’antifona e non si avvicinerà più.

Altro giro al buffet: in questi posti preferisco mangiare poco e spesso. All’uscita del ristorante, stavolta si casualmente, mi avvicino al bancone del bar per chiedere una coca-cola e mi piazzo appena oltrepassata la porta della mensa. Qui faccio un incontro che cambierà la piega della giornata. A dire la verità è lei che si propone: lo fa con una classe e un’eleganza inusuale per un posto del genere, direi quasi retrò. Rapida radiografia: i lineamenti del viso non sono della terra di Dracula ma piuttosto teutonici. Occhi verdi, capelli biondo cenere raccolti a chignon, anch’esso particolarissimo. Alta oltre 1,75 mt., slanciata, fisico atletico, seno naturale non eccessivo ma neanche piccolo. Indossa un corpetto nero in stile, manco a farlo apposta, belle époque!

Ci presentiamo, solita mia galanteria del baciamano -data la tipologia di donna, non poteva che apprezzare-. Mezza tedesca -ecco spiegati il colore degli occhi nonché i tratti somatici- e mezza rumena (e che caxxo, Dracula deve starci sempre in qualche modo!), è qui da agosto e dice di chiamarsi Enya: al che mi viene spontaneo e naturale aggiungere “come la cantante!”. Lei resta davvero molto colpita da questa mia frase, asserisce che sono uno dei pochissimi che associa il suo nome a quello dell’artista irlandese (ma un’Artista è anche questa Enya e dopo capirete il perché). Sorride, sempre con eleganza e mai in maniera sguaiata o banale. Il suo nome non ricordo di averlo letto su questo forum. Sento che sto per tirare in aria una monetina con il 50% di possibilità di prendere un missile. Ma decido si seguire il mio istinto, come tanti stimati colleghi del forum hanno fatto prima di me in passato in questo locale. Penso “male che va, potrò metterli in guardia su chi non provare”. E invece………succede quello che anche con la più fervida fantasia non avrei potuto immaginare! Mi chiede l’età. Le chiedo quanti lei me ne dia: risponde “25-26”. Rispondo che l’anno prossimo sono 40 e lei scoppia a ridere, non credendoci. Serio, aggiungo che è invece la verità. Mi fa i complimenti e inizia ad accarezzarmi le guance e la testa, facendomi salire la voglia in maniera esponenziale (1 a 0 per Enya). La invito a scendere dallo sgabello per poterla meglio osservare: con i tacchi supera ampiamente il metro e ottanta: mi dice che se lo preferisco può togliersi le scarpe per non mettermi a disagio (io sono alto 1,73 mt.): le rispondo che per mettermi a disagio ci vuole ben altro che qualche centimetro in più in altezza (1-1 e si ricomincia).

In quei pochi scampoli che mi restano di lucidità, forte anche dei consigli dei senatori del forum, le chiedo qualcosa di più su come potrebbe essere la camera con lei. Al che, sempre con la sua classe e il suo charme, si avvicina al mio orecchio destro e mi sussurra “HAI MAI PROVATO IL POMPINO TROPICALE?”: a stento trattengo lo stupore, le rispondo sinceramente di no e, facendo molto probabilmente il suo gioco, le chiedo qualche dettaglio in più su codesta pratica. Lei aggiunge, sempre sussurrando, “eh no, devi provarlo non posso raccontartelo!” (2-1 per Enya). Questa è la goccia che fa traboccare il vaso (o la manata che fa sborrare il caxxo, come preferite voi :-)): mi ha convinto, sono oramai in una via di non ritorno. Si va, e scopro con immenso piacere -non avendoci fatto caso durante il social time- che è priva di braccialetto (seconda piccola-grande soddisfazione personale: essere stato il primo della giornata).

La ammiro mentre saliamo le scale: il fisico è davvero notevole, mai volgare e comunque arrapante. Mi doccio solo io (insieme la faremo alla fine) e la cosa ci sta visto che non ha ancora lavorato, sul letto scopro che gradisce e non poco il kissing profondo e appassionato. Mi sembra di stare con la mia ragazza ma quella sua classe e quel portamento mi manda in estasi. Mantiene addosso il suo corpetto nero: in altre circostanze le avrei chiesto di toglierlo ma qui non me ne può fregare di meno.

Dopo qualche minuto di effusioni calde e partecipate da parte di entrambi, è il momento di provare “la specialità della casa”: il bbj tropicale. Mi fa mettere comodo e…….STANDING OVATION! Faccio fatica a descriverlo perché tutte le parole a disposizione nell’italico idioma non potrebbero minimamente rendere l’idea di che cosa sia effettivamente. Mi sembra di andare in un’altra dimensione, mai avuto niente del genere da una girl free/pay. Guardandomi vogliosa con quei suoi occhi verdi molto espressivi, succhia bene la cappella, esce, poi la succhia di nuovo a intervalli sempre più veloci con annesse pressioni della lingua intorno al glande. Il tutto eseguito con dolcezza e lussuria: “sento” solo le sue labbra e la sua poliedrica lingua, denti non pervenuti. Riesce a far scomparire completamente il mio pisello nella bocca (3-1 per Enya).

Fortunatamente non era la mia prima camera, altrimenti sarei capitolato in meno di cinque minuti! La sua nobile Arte va avanti per diversi interminabili minuti: mi sta facendo letteralmente impazzire, sono seriamente tentato dal dirle di continuare fino a capitolazione avvenuta. Ma non voglio privarmi il gusto di ricambiare cotanta maestria e allora optiamo per un 69: la sua patatina è profumata, perfettamente rasata e non chiede altro che di essere assaporata. Con un’altra donna l’avrei fatto con veemenza ma con lei proprio non mi riesce. Per prolungare il mio piacere (perché sono io che pago e decido io quando e come divertirmi, 3-2), le chiedo di sedersi di fronte a me con la vagina in corrispondenza della mia lingua. In questo modo ottengo l’effetto di calmare un po’ le acque e al tempo stesso di godere della sua passera piacevolmente bagnata. In quella stessa posizione le chiedo di simulare i movimenti ondulatori e sussultori di una trombata: all’inizio non comprende la mia richiesta ma poi si scatena con la mia lingua che esplora tutta la sua vagina. Nel frattempo si denuda completamente e io accarezzo i suoi capezzoli che sono diventati marmorei.

Ok, incappucciamento e un po’ di smorza: lei è davvero brava, ci mette passione e impegno senza risparmiarsi minimamente.

Anche qui, tuttavia, prevale in me la voglia di terminare in mission: ma, a differenza di Salomè, accade qualcosa che mi colpisce non poco. Ovvero, niente uso di cremina ma tutto nature (4-2 per Enya, punteggio finale): in questo modo riesco a sentire tutti gli stimoli che derivano dallo sfregamento del pene all’interno delle sue pareti vaginali. E’ uno spettacolo, come detto in premessa: continuiamo a limonarci come due fidanzatini nella prima settimana di frequentazione, io effettuo qualche variazione sul tema (tipo spostarla leggermente di lato e appoggiare la sua gamba sulla mia spalla): lei continua a gradire nella maniera più genuina e autentica possibile le mie spinte regolari e profonde. Visto che lei non ha lubrificato alcunché, non me la sento di tirare fuori la parte più animalesca e violenta di me e concludo felicemente con lei che, nonostante la mia venuta, rimane abbracciata a me accarezzandomi il viso. Distesi sul letto abbracciati come due amanti mi confida alcune cose molto personali che, ovviamente, tengo per me. Conferma, questo si lo posso dire tranquillamente, la mia prima impressione a proposito del fisico atletico: ha alle spalle 8 anni (si, ben otto!) di pallamano praticata a livello agonistico.

Doccia insieme insaponandoci a vicenda e con lei prodiga di manifestazioni affettuose che rendono questa camera da incorniciare e ricordare: GRAZIE ENYA!

ENYA: voto 9,5 (di cui 1 punto di bonus per la sua classe oltre che per la sua specialità).

Ok, ora scendo nell’arena per il meritato riposo. Ritrovo i miei amici con i quali mi siedo sul divano vicino alla porta a vetri che porta all’esterno (dove c’è la “tendopoli bavarese” che spilla la birra per intenderci). Qui scambiamo opinioni sulle camere fatte e sul parco gnocca. Alla nostra sinistra siede Lucia: @gtbari sostiene sia la più troia del locale. Io ripasso nella mente le recensioni (abbastanza datate visto che è al Wellcum da tanto tempo) che sono abbastanza discordanti. Lei ha un modo di porsi molto educato (anche se la classe di Enya resterà inarrivabile): si avvicina, scambiamo due chiacchiere. Ci racconta dei suoi trascorsi bolognesi, e dice “lo sapete per cosa è famosa Bologna?“. E noi: “certo!”. Lei: “ecco, io i tortellini non li so fare!”. Decido che sarà lei quella con la quale concluderò la giornata carinziana: se riuscirà a farmi venire, sarà da m(i)enzione speciale. Ma le cose andranno diversamente e Lucia non entrerà nella lista delle timbrate giornaliere. Per completezza di informazione va detto che la signora in questione (42 anni da lei dichiarati) all’inizio partirà un po’ in sordina a livello di camere ma, verso la fine serata, sarà un continuo sali e scendi: davvero un diesel di femmina, anzi un intercooler!

Faccio conoscenza con tre simpaticissimi ragazzi milanesi seduti al ristorante sui trespoli. Li avvicino chiedendogli se fossero degli utenti di GnoccaTravel. Mi rispondono di no ma che leggono con assiduità il sito. Al che li esorto ad iscriversi per lasciare anche loro un contributo. Mi dicono di essere per la prima volta al Wellcum ma che conoscono l’Andiamo. Mi onoro, per quella che è la mia limitata esperienza, di fargli da cicerone del locale. Uno di loro mi indica, per esperienza diretta, un missile da evitare (biondina rumena, capelli lunghi e lisci, non appariscente, non ricordava il nome). Lo ringrazio e per ricambiare la cortesia suggerisco un giro con Salomè o con Enya.

Ritorno nell’arena. A essere sincero non mi sentivo ancora in forma fisica tale da affrontare una nuova camera: di questo me ne pentirò dopo….

Vedo seduta, accanto a Salomè, Arianna “la guapa di Brasov” (ricordatelo @gtbari!). Le pagine su di lei erano entusiastiche. Mi avvicino a lei, mi siedo, presentazioni di rito. Noto che il suo italiano è molto stentato: opto per l’English tongue che padroneggio molto bene. Lei apprezza ma……commetto l’errore più ingenuo che si possa commettere in questi casi. Mea culpa! Ovvero, pur non sentendo alcun feeling con la tipa decido di timbrarla lo stesso. Ne nasce una camera senza infamia e senza lode: lei si impegna ma non si lascia andare più di tanto. Diciamo che fa il compitino ma nulla più. Come mi disse Nina (la “porno-segretaria” ungherese che timbrai in aprile): “non siete (noi uomini, ndr) dei robot, senza feeling non ci sarà mai soddisfazione alcuna”.

Daty non offerto né richiesto, doccia in solitaria,

posizioni classiche con una pecos davvero prolungata per cercare di venire. Complice anche un po’ di stanchezza post due camere vissute intensamente il goal non ne vuole sapere di essere raggiunto. Lei se ne accorge, procede con un bj che mi porta in meta.

Nel post lei praticamente non proferisce parola, la sento distante. Va bè, scendiamo e lei rischia di fare una capriola giù dalle scale: menomale che le cingevo il fianco con il mio braccio e si è potuta aggrappare a me. Altrimenti la cara Arianna penso sarebbe stato out of service per un bel po’…

ARIANNA: voto 6,5

Si saranno fatte oltre le 19: vado al bar per bere qualcosina e, seduta vicino affianco ad Enya, becco un’autentica primizia! Lei si chiama Katia, 22 anni (almeno così ricordo), magra, alta, capelli lisci lunghi castano scuri, una terza di seno naturale, AUSTRIACA e DA 4 GIORNI AL WELLCUM. Lingua italiana non pervenuta, si scioglie e si rilassa (anche troppo) quando sente che parlo un fluente inglese. Iniziamo un monologo (il suo, appunto) dove mi racconta della scelta di lavorare in un fkk, del tanto sport praticato, del sogno di laurearsi all’estero con i soldi che tirerà su qui e del fatto che i genitori all’inizio non approvassero la sua scelta. Qui mi corre l’obbligo morale di citare la frase che mi verrà detta in seguito da uno dei ragazzi meneghini conosciuti

in precedenza “eh certo, quale padre non vorrebbe vedere la propria figlia lavorare in un fkk???” (un mito!).

Commette l’errore che tutte le donne commettono per rendersi poco interessanti: ovvero diventare logorroica. A un certo punto se ne accorge, bontà sua, e si scusa. La metto nella lista delle stand-by: da un lato mi intriga il fatto che sia davvero fresca di questo lavoro (con conseguente camera GFE che ne potrebbe scaturire), dall’altro ho il timore di avere a che fare con una abbastanza da indirizzare e non sufficientemente maiala per i miei standard.

Diciamo che prevarrà il secondo sentimento, anche se va detto che a un certo punto la donzella indigena sparirà e non la vedrò più: probabilmente per via di un “rapimento multiorario” da parte di qualche altro orso.

Alle 20 circa va in scena lo spettacolo di Marina: la volta scorsa l’avevo timbrata con enorme soddisfazione (la migliore camera di quel giorno). Sempre arrapante, con quel suo essere estremamente riservata. La saluto un po’ prima della sua performance, lì per lì non si ricorda di me anche se dopo rimedierà citando un particolare dell’altra volta che mi lascerà a bocca aperta per la sua capacità mnemonica. Mi dice di “gustarmi” lo spettacolo e che dopo, se mi va, possiamo andare a divertirci.

Inizia lo spettacolo, chi l’ha visto non potrà che confermare: si tratta davvero di una donna arrivata da un altro pianeta. Si arrampica sul palo con un’agilità incredibile, arriva fin quasi al soffitto e resta sospesa a mezz’aria per diverso tempo. Poi scende, sale sul bancone del bar e inizia la seconda parte del suo show: o meglio, si tratta del suo spettacolo privato per me visto che non fa altro che fissarmi per tutto il tempo. A un certo punto prende uno dei bicchieri rossi con all’interno le candele e si fa cadere la cera liquida addosso; ripete il tutto diverse volte, sempre fissandomi. Fatico non poco a reggere il suo sguardo così malizioso. Lui si risveglia e ho un’erezione fulminante. Ho deciso, la prossima camera è con lei.

Al momento di salire accade qualcosa che non mi aspettavo: LA MARINA ALLE 21 ERA ANCORA SENZA BRACCIALETTO! (terza piccola-grande soddisfazione personale: essere stato il primo della giornata). Saliamo, paga la sua quota ed entriamo in camera. Solita doccia insieme, baci da fidanzatini alle prime armi: capisco che mezz’ora non sarà sufficiente e mi adeguo al suo voler iniziare in modo soft. Bingo! Ci sdraiamo sul letto e lei, da perfetta geisha, mi asciuga le gambe e i piedi. Inizia una pomiciata che ricorderò sine die: baci dolci dapprima, profondi in seguito e carnali alla fine. Non so per quanto tempo saremo andati avanti. Sapendo che avevo già avuto la fortuna di intrattenermi con lei la volta scorsa, s’inventa qualcosa di nuovo: steso supino e con le gambe leggermente divaricate, lei inizia a sfregare il mio uccello sul suo basso ventre. Poi si sposta leggermente e mi fa sentire il pezzo di pelle rasata sopra la vagina. Al che prende il gel lubrificante, se lo spalma sul basso ventre e sulla parte esterna della fica e riprende questo sorta di “ascensore” che ha il merito di farmi scoppiare l’uccello per l’eccitazione. Sentire le stimolazioni del frenulo e del glande su quel tratto di pelle è davvero tanta roba! Anche qui andiamo avanti per tanti interminabili minuti. La mia eccitazione non diminuisce, anzi. In maniera spontanea prende in mano, pardon in bocca, la situazione e comincia un bbj forse un tantino troppo energico ma comunque piacevolissimo con i suoi occhi incollati ai miei. Anche qui si va avanti per tanto tempo: essendo già alla quarta camera il rischio di capitolazione è minimo. Incappucciamento, lei inizia a cavalcarmi dapprima piano e poi selvaggiamente (con una forza che non si direbbe propria di una donna così esile) spostando in maniera progressiva l’angolazione del suo corpo e riuscendo a compiere in contemporanea alla cavalcata qualcosa che con le altre donne free/pay mi succedeva solo da ferme: ovvero riuscire a contrarre e decontrarre i muscoli vaginali senza interferire sul ritmo della chiavata. Il risultato è F-A-V-O-L-O-S-O! Dopo un numero inusitato di minuti, vengo soddisfatto come fosse la prima camera.

In tutto erano passati 50 minuti: gli ultimi dieci li impieghiamo a restare abbracciati come due teneri amanti. Lei tiene appoggiata la sua testa sulla mia spalla, quasi a cercare da me protezione e affetto. La cosa mi spiazza non poco perché sono cose che di solito faccio con girls free. Ma tant’è…..

In un impeto di feeling estremo mi confida che: “sai tesoro, questa settimana mi sono assentata due giorni e ieri non ho fatto camere in quanto ho rimbalzato alcuni cafoni. Oggi stavo per litigare con un altro buzzurro che mi ha spinto perché non lo degnavo di attenzione. Quindi, PUOI METTERTI LA MEDAGLIA CHE SEI STATO IL PRIMO DI TUTTA QUESTA SETTIMANA. WOW!!! (quarta piccola-grande soddisfazione personale: essere stato il primo della settimana). Che altro aggiungere?

MARINA: voto 9,5 (di cui un punto di bonus per avermi fatto scoprire un’abilità femminile a me sconosciuta).

Dopo aver saldato il mio debito con Marina, ritorno nella hall che nel frattempo si è riempita davvero tanto. Con i miei sodali, notiamo che a un certo punto -diciamo verso le 22- è come se scattasse

una sorta di “coprifuoco”: nel senso che le ragazze iniziano all’unisono a vagare senza sosta per il locale abbordando tutto l’abbordabile. Così avviene nel mio caso con Crystal (che non mi aveva degnato di uno sguardo per tutto il giorno) ma, nonostante la sua indiscussa bellezza e le sue doti tromberecce ampiamente descritte qui sul forum, decido di passare.

Vengo quindi abbordato anche da Gya, che mi promette una camera altamente GFE: sono in vena di porcate, quindi declino gentilmente. Lei con altrettanta gentilezza mi ringrazia e mi augura buon proseguimento.

Poi……

Inizia uno spettacolo di lap-dance all’interno della gabbia Jasmina, romana-rumena che avevo conosciuto praticamente subito appena entrato e che avevo lasciato in stand-by. Della stessa fanciulla mi aveva decantato le lodi uno dei tre ragazzi milanesi dicendomi espressamente “la più dotata tecnicamente tra quelle oggi provate”. Grazie per la dritta!!!

Alta, diversi tatuaggi tra cui uno a forma di “bacio con rossetto a stampo” sul culo, carnagione chiara, simpatica e un po’ pazza (qualche ora prima mi aveva letteralmente franato addosso inciampando sui suoi vertiginosi tacchi) e con un culo che farebbe eccitare anche degli asceti. Si dimena all’interno della gabbia, muove quel suo lato “b” con maestria. Magra al punto giusto da consentirle di sgusciare in mezzo alle sbarre: utilizza questa sua peculiarità per appoggiare la sua coscia sulla mia lingua per farsi leccare. Quando si sporge nuovamente le chiedo quanto finisce di ballare e lei “ora!”. BINGO!!! Ci prendiamo per mano e ci andiamo a sedere (anche dietro sua richiesta, per rifiatare) qualche istante sui divanetti. Le dico serio: “ascolta, ho già fatto quattro camere di cui una di un’ora. Se vado con te è una scommessa che faccio con me stesso: riuscirai a farmi venire?” Al che lei: “non preoccuparti, ho gli strumenti giusti tra cui i miei due piercing sulla fica”. ARI-BINGO!!!

Saliamo e nonostante la visione di culi era ormai priva di quell’effetto novità tipico di quando si entra, non posso che eccitarmi nell’ammirare quell’opera d’arte che è il suo corpo forse un po’ “deturpato” da un numero eccessivo di tatuaggi. Chiude la camera e mi dice (cogliendo probabilmente un filo di nervosismo da parte mia) “rilassati, stai sereno: se stai rilassato viene tutto più facile!”. Poi mi chiede di aprire l’acqua per regolare la temperatura. Mi raggiunge in doccia e…….it’s showtime!!! Mi insapona per bene il pisello, lo sciacqua e poi mi dice “ora controlliamo se qui è tutto apposto!”. Mi fa appoggiare la schiena alla parete sinistra del box, inizia a prendere il mio attrezzo in mano e a spompinare con sputo modello film porno. La cosa va avanti diversi minuti, non avevo alcuna intenzione di fermarla. Lei sembra una furia, a me sembra di vivere un’esperienza mistica. Ci sa fare tantissimo con la bocca e, nonostante un’arcata dentale stretta, ti fa sentire solo le sue labbra e la sua lingua.

Bacio il suo tatuaggio descritto in precedenza e ci stendiamo sul letto, lei leggermente di profilo divarica molto le gambe. La visione della sua vagina e di quei due piercing asimmetrici è musica per il mio cervello: mi fiondo in un daty con la stessa intensità di uno che di fiche non ne ha mai leccate in vita sua. I suoi umori iniziano a fare capolino nella mia bocca, segno evidente di apprezzamento. Continuo con tutto il mestiere di cui sono capace, lei ansima e mugola, contrae i muscoli delle gambe. mi prende la testa per guidarmi nell’esplorazione del suo sesso. Dopo svariati minuti mi fa: “se ti va possiamo fare anche un 69!”. Tempo un nanosecondo mi stendo con il suo fantastico culo tutto a disposizione della mia bocca. Daty, morsi, fingering e chi più ne ha più ne metta. Decido per un bbj ma avviene una cosa che mi spiazza: in contemporanea alla pratica orale, inizia un massaggio (che già conoscevo in quanto praticatomi da diverse massaggiatrici tailandesi) nella zona della vescica finalizzato a far defluire il sangue verso il pene per far crescere ancora di più la mia eccitazione. E’ davvero brava, sicuramente avrà studiato in quanto i suoi movimenti non sono frutto d’improvvisazione. Incappucciamento, inizia a cavalcarmi per un po’. Poi le chiedo una pecorina: la sua posizione preferita! Solito asso calato: prima parto piano piano facendole credere di non essere capace di aumentare il ritmo, poi quando vedo che lei è già su di giri la inizio a martellare con tutta la forza che mi è rimasta. Credetemi, mi sentivo il cuore in gola: la stavo trombando attingendo a tutte le riserve energetiche perché sapevo che era l’ultima camera per quel giorno. Dopo svariati minuti di “ciaf ciaf” delle mie palle sul suo culo opta per una piccola “variazione sul tema”: si gira leggermente verso la sua destra e appoggia la sua gamba sinistra sulla mia spalla. Continuo a stantuffarla, le lecco le caviglie e l’interno coscia, lei gradisce oltremodo. Continuo ma sento che di venire non se ne parla. Altro cambio posizione: ora si va di missionaria. Altri colpi ben assestati, mi sussurra porcate nell’orecchio leccandomelo. Risultato: vengo felice e copioso come un adolescente!

Doccia di nuovo insieme e lei che mi apostrofa dicendo: “ma hai il caxxo un po’ arrossato!” e io “e cosa pretendi dopo cinque camere, che sia fresco di bucato?!?”. Risate di entrambi, nuovo bacio sul suo culo e si scende insieme abbracciati.

JASMINA: voto 9 (compreso mezzo punto di bonus per il massaggio e la capacità di essere riuscita a farmi venire nonostante non fossi fresco come una rosa).

All’una e mezza di notte, dopo ben 11 ore trascorse in un fkk e 5 camere tutte concluse con gusto, ci congediamo. Ma all’atto di uscire lancio un ultimo sguardo alle gnocche ancora presenti nell’arena: praticamente ho la stessa voglia trombereccia di quando sono entrato nel pomeriggio (quinta piccola-grande soddisfazione personale: la mia libido è a prova di “overdose” di fica ;-))

CONCLUSIONI

Se siete arrivati a leggere fin qui vi ringrazio: vuol dire che non vi ho annoiato! Almeno con le conclusioni cercherò di essere telegrafico. La sintesi, come mi diceva sempre la mia maestra alle elementari, non è mai stata il mio forte!

1) questi posti sono meravigliosi, un autentico parco giochi per adulti: ma se non ci vai con la compagnia giusta non è la stessa cosa. Grazie “Antonio” e @gtbari!

2) atteso quanto riportato al punto precedente, è FONDAMENTALE prima di entrare ricordarsi di staccare il cervello dall’uccello e pensare solo a divertirsi: questo al fine di evitare scene penose viste all’interno quali quelle descritte da @gtbari (“cucadores”, “smielati”, “innamorati” e similari)

3) nonostante la sfiga di non aver beccato nemmeno stavolta la mitica Gloria (2 su 2, ma vaff……) oltre alle altre TOP Elma, Luna, Evelyn, così come già detto da un altro collega qui sul forum, l’offerta in termini di quantità e qualità è davvero ampia. Chi cerca trova…

4) nonostante il locale sia oramai conosciutissimo, abbiamo beccato venerdì sera dei veneti al Casa Carinzia e sabato un friulano alle terme di Villach che ne sconoscevano l’esistenza (ma che sapevano perfettamente dell’Andiamo): la cosa mi ha colpito non poco. Evidentemente il “coefficiente di penetrazione” -in tutti i sensi- per questo posto è ancora notevole

5) per quanto ognuno di noi possa descrivere minuziosamente le proprie giornate al Wellcum (o in qualsiasi altro fkk), nulla può davvero rendere l’idea di cosa siano questi posti. E un uomo con gli attributi, ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA, deve rendere omaggio a questi templi della gnocca con una visita: riflessione questa condivisa anche da @gtbari

6) per la gnocca pay non ha più senso andare in Paesi quali Romania, Bulgaria, ecc., (fucine in un passato glorioso di fica Top di gamma) visto che le migliori sono emigrate per trasferirsi nei trombodromi di tutta Europa, specie quelli teutonici di Germania e Austria: riflessione questa di @gtbari e che mi sento di condividere in pieno

7) E poi? Poi c’è la malinconia della strada del ritorno che scorre dannatamente veloce, dei paesaggi che costeggiano Hohenthurn, del cartello con l’uscita Arnoldstein che vorresti prendere per tornare sul “luogo del delitto” già a distanza di 24 ore.

Grazie, di cuore, a tutti voi!

Engineer2013
Silver 36-50
05/10/2014 | 11:23

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Epica serata al Wellcum ieri...a brevissimo la rece! Un saluto a tutti,

Engineer2013
Silver 36-50
03/10/2014 | 14:03

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Ciao a tutti!

Sabato 4/10, con due miei amici fidati (gli "intimi di Carinzia", rubando a buon pro una citazione di un altro punter) sarò al Wellcum.

Essendo soltanto la seconda volta (purtroppo), cercherò di essere un po’ più critico nelle valutazioni. Magari ci si vede all’interno: mi farebbe piacere conoscere qualcuno degli esimi colleghi punters.

Infine una informazione di servizio: sapete se c’è ancora lo sconto di 10 euri se si entra almeno in cinque nello stesso momento? Grazie e a sabato,

Engineer2013
Silver 36-50
02/10/2014 | 11:14

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Ciao a tutti!

Sabato 4/10, con due miei amici fidati (gli "intimi di Carinzia", rubando a buon pro una citazione di un altro punter) sarò al Wellcum.

Essendo soltanto la seconda volta (purtroppo), cercherò di essere un po’ più critico nelle valutazioni. Magari ci si vede all’interno: mi farebbe piacere conoscere qualcuno degli esimi colleghi punters.

Infine una informazione di servizio: sapete se c’è ancora lo sconto di 10 euri se si entra almeno in cinque nello stesso momento? Grazie e a sabato,

Engineer2013
Silver 36-50
30/09/2014 | 22:11

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Comunicazione di servizio: Luna risulta essere in ferie.

Riporto il testo della risposta alla email inviata alla reception:

Buonasera

Spiacenti ma Luna e´in vacanza!

Saluti

Wellcum Team

Engineer2013
Silver 36-50
21/04/2014 | 19:16

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Anche se un pò in ritardo...BUONA PASQUA A TUTTI! Ho già nostalgia del week-end in Carinzia, nonostante siano trascorse appena due settimane...un saluto e alla prossima!

Engineer2013
Silver 36-50
10/04/2014 | 11:48

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Premessa: ringrazio TUTTI voi per i complimenti ma, come già scritto, sono io a esservi debitore perché senza i vostri innumerevoli e approfonditi contributi probabilmente neanche ci sarei andato al Wellcum. Ho cercato di farvi rivivere le mie stesse emozioni/sensazioni. Mi scuso per la lunghezza della rece, ma quando inizio a scrivere di cose che mi piacciono faccio fatica a fermarmi!

@Polacchetto: da senatore del forum hai fatto delle giustissime osservazioni. Cerco di risponderti: i locali che ho citato nella mia presentazione (apposita sezione) sono stati visitati tra il 2010 e il 2013. Visto il tempo passato, non mi sento di scrivere una recensione in quanto sarebbe molto sommaria (e quasi sicuramente le ragazze neanche ci lavorano più in quei posti). Ma se ti/vi fa piacere, posso comunque scrivere qualcosa.

Per quanto riguarda Marina, il senso della mia frase è che lei mi ha detto che in camera non mi avrebbe mai chiesto quanto volessi fare ma sarei stato io (e solo io) a dire “ok, ora basta così”.

Il parlare di “più ombre che luci” è in parte dovuto all’approccio avuto da una buona parte di girls nei miei confronti e in parte legato al fatto che (questo me lo ricordo bene perché non è passato moltissimo tempo) in altri fkk quali il Villa Vertigo o il Palace (dove mi sono trombato la sosia di Nina Moric: realmente due gocce d’acqua!) la line-up delle ragazze mi era sembrata migliore.

Ad esempio, una cosa che non ho scritto nella rece e che mi torna in mente ora che sto scrivendo è che appena entrato in sala, si è avvicinata subito una ragazza che mi ha preso sotto braccio e mi ha trascinato nel cinema porno. Solo una volta seduti si è presentata!

Buona giornata a tutti!

Engineer2013
Silver 36-50
10/04/2014 | 10:59

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Ciao people! E' con immenso piacere che scrivo queste righe di presentazione a tutti voi della comunità. Vi seguo da non molto ma ho avuto modo di leggere i vostri fantastici contributi. Durante le mie scorribande all'estero ho provato: Villa Vertigo (Dusseldorf), Colosseum (Monaco di Baviera), Kotva Bar (Bratislava), Palace (Francoforte) e altri a Berlino (ma purtroppo non il mitico Artemis).

L'ultimo da me provato (Wellcum) è stato oggetto di una mia rece che trovate nell'apposita sezione.

Grazie di esistere, siete una fonte inesauribile (oltre che piacevole) di notizie.

Buona gnocca a tutti!!!

Engineer2013
Silver 36-50
09/04/2014 | 18:26

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Un saluto a tutti! Questo week end, in compagnia di un amico, sono stato in Carinzia e ho fatto il mio esordio al Wellcum. In premessa voglio ringraziare pubblicamente tutti voi del forum per i preziosissimi consigli che avete dispensato e continuate a elargire con entusiasmo e passione. Non faccio i nomi perché potrei dimenticare qualcuno e non sarebbe giusto.

Arrivati, molto agevolmente grazie alle indicazioni stradali presenti, alle 15,30 circa di sabato noto subito alcune cose: con il buio la strada non è proprio il massimo della sicurezza, la quantità di auto con targa italiana supera il 95% e il parcheggio(?) si presenta come un cantiere a cielo aperto, non proprio il massimo come primo impatto. Cerco di schematizzare per non dilungarmi troppo:

LOCATION

All’interno bella, nulla da dire. Pulizia, cortesia e senso di nuovo regnano sovrani. In seguito alle vostre dritte siamo riusciti a pagare 10 euro in meno grazie a tre simpatici avventori che abbiamo conosciuto fuori e con i quali abbiamo scambiato qualche chiacchiera prima di entrare. La cosa che mi ha quasi commosso è stata quando uno di loro mi ha chiesto “come funziona qui?”. Sebbene fosse la prima volta al Wellcum, sono già stato al Palace di Francoforte e al Villa Vertigo di Dusseldorf e quindi un pochino di esperienza ce l’ho anche io: ho spiegato loro il “meccanismo” e sono (siamo) entrati felici.

La receptionist, con efficienza austriaca, ci spiega con cortesia il tutto: gli accappatoi freschi di bucato fanno la loro bella mostra sul bancone a sx. Rinuncio alle ciabatte poiché in questi posti preferisco usare le mie personali. In ogni caso erano sigillate all’interno di cellophane.

Capitolo armadietti: quelli che abbiamo beccato noi non erano il massimo della funzionalità. Troppo stretti, sei costretto a mettere le cose all’interno un po’ alla rinfusa. Quando siamo andati via, abbiamo notato che ce n’erano degli altri più grandi e di forma più regolare. Ovviamente, quando si arriva in questi luoghi si ha voglia di entrare subito in pista e non si fa il giro dello spogliatoio a cercare qualcosa di meglio.

Infine, concordo in pieno con chi dice che si tratta di una struttura “work in progress”: dall’interno, vedere ombrelloni alla rinfusa chiusi e robe simili ti da l’idea di qualcosa che ancora non c’è ma che verrà.

All’interno la struttura si presenta come un’agorà dove sono presenti divanetti (alcuni con schienale) sui quali sono sedute le ragazze e gli avventori. La musica dopo un po’ rompe, ma va bene così.

Bellissima la spa (anche se la piscina l’ho trovata un po’ angusta) e soprattutto interessante il fatto che le ragazze lì non possano entrare se non esplicitamente invitate. Ci si può riposare senza dover “subire” attacchi vari e dei quali parlerò diffusamente nel capitolo “CONCLUSIONI”.

Promosse a pieni voti anche le camere: tutte con doccia (a differenza, ad esempio, del Villa Vertigo), pulite, moderne, funzionali. Magari non grandissime (almeno quelle che ho provato io) ma comunque idonee all’uso. Mi è piaciuta la presenza del mini stereo che diffonde una bella musica e lo specchio all’interno della doccia.

Il cinema, del quale peraltro non ho usufruito a pieno, mi ha positivamente colpito poiché dalle descrizioni qui sul forum me l’aspettavo più piccolo. Da rivedere, anche se penso che al momento resterà tutto così come è, la disposizione “a isola” del bar. Pleonastici, infine, gli specchi nelle docce all’ingresso.

RISTORANTE

Qui posso solo dire che si è trattato del miglior ristorante mai provato in posti del genere: cucina a getto “continuo” (fatta eccezione per lo stacco dalle 17 alle 18). Sabato c’era la giornata messicana: hanno preparato anche le tortillas al momento e una torta gigante. Davvero tutto buono e abbondante: complimenti. L’unica critica, già evidenziata in precedenti rece, mi sento di muoverla al fatto che non ci sia un erogatore di bevande nel ristorante: si è costretti a fare almeno due viaggi prima di sedersi a bere e mangiare in contemporanea.

GIRLS

Questa è la parte più interessante, perché va da se che in questi posti uno viene con uno scopo ben preciso. Mi spiace dirlo, ma complessivamente sono più le ombre che le luci.

Prima camera con BIANCA, romena di Timisoara, mora: mi presento, l’approccio è pacato ma dopo meno di due minuti arriva la di lei richiesta di salire in camera. Io le dico che quando sono in camera deve essere come quando sto con la mia ragazza. Lei acconsente a fk, mi mostra i suoi tatuaggi. Visto che si tratta della prima camera, salgo con lei senza troppo dilungarmi. In camera mantiene quello che promette ma, ahimè, non posso non percepire che si tratti del classico “compitino” imparato a memoria. Certo, ci sono i baci con la lingua, si impegna nel pompino ma la parte fuck procede senza grandi punti degni di menzione. Provate le tre classiche posizioni con quest’ordine: smorzacandela, pecora (la visione del culo occorre riconoscere che è notevole) e missionaria con lei che cerca di grattarmi un po’ le palle e tende ad allontanare il mio bacino dal suo. Questa cosa mi fa letteralmente girare i coglioni, per cui non mi attardo più di tanto e vengo. Lei, successivamente, controlla in maniera meticolosa che il preservativo sia integro. Restiamo un po’ stesi sul letto ma non ho voglia di attardarmi ulteriormente. Nel post trombata lei non è né distaccata né fredda: semmai un po’ troppo “calata nel ruolo”. Forse la parte della doccia (la sua) appare stuzzicante visto che si accovaccia e riesce a divaricare le gambe in maniera impressionante. Io la guardo, abbozzo un sorriso ma niente di più. Una curiosità: sul collo è riportato, nascosto dai capelli, un tatuaggio con un nome di donna (“Barbara”, se non ricordo male). Magari è il suo vero nome, non gliel’ho chiesto. Voto: 7

Passiamo poi all’autentico FARO che illumina il Wellcum quella sera e che ha un nome ben preciso: MARINA.

Bella (ma non bellissima) molto educata, ironica, solare, intelligente, con una classe da vendere. Un sorriso contagioso, una pelle liscia come la seta, un corpo scolpito (gli addominali fanno “paura” per quanto sono perfetti). DONNA e FEMMINA allo stesso tempo, in un cocktail esplosivo di sensualità e fascino da farti andare ko senza tante storie. All’arrivo non l’avevo vista, poi quando si è aperta la porta dello spogliatoio delle girls ho avuto la certezza che ci fosse. Ho aspettato pazientemente che uscisse, rimbalzando nel frattempo un paio di attacchi, e le ho chiesto se potevo sedermi accanto a lei al bar. Presentazione di rito con baciamano da parte mia (cosa che lei ha apprezzato moltissimo). Una delle cose che balza subito agli occhi è che lei in sala indossa il reggiseno, a differenza delle altre colleghe.

Ne segue una piacevolissima chiacchierata di oltre dieci minuti in cui ho avuto modo di apprezzare le (innumerevoli) doti della fanciulla. Come nelle precedenti rece, lei non accenna MAI a voler salire in camera e alla fine sono io che glielo chiedo. Un po’ perché la voglia era tanta, un po’ perché non mi andava di fare un torto agli altri colleghi non dando loro la possibilità di provare l’ebbrezza di una camera con lei. In situazioni diverse, sarei stato con lei a parlare molto più a lungo. Saliamo e dalle scale è impossibile non venire rapiti dalla perfezione, tutta brasiliana, del suo fondoschiena. Arrivati in camera, ci tiene a dire due cose: la prima è che lei ha un approccio e un metodo tutto suo di lavorare (e si vede, ndr) e la seconda è che non mette limite al tempo che uno può passare in camera in sua compagnia.

Detto questo, iniziamo una doccia insieme che durerà un quarto d’ora e in cui mi è sembrato di tornare indietro di quasi venti anni: baci (fk spontaneo e naturale), carezze, lingue, sguardi maliziosi, voglia (tanta) di cercare i nostri corpi. Marina a un certo punto prende l’iniziativa e inizia uno sfregamento del mio attrezzo nel suo interno coscia: se non fosse stato che ero alla seconda stanza, avrei capitolato lì. Le piace essere toccata, con GENTILEZZA e DOLCEZZA, e non fa mistero del suo voler condurre i giochi. Io un po’ glielo lascio fare, un po’ dirigo io. Nel complesso un role-playing eccitante!

Finita la doccia, siparietto (chissà quante volte lei l’avrà fatto ) dell’asciugamano appeso al mio pisello duro come l’acciaio e ci stendiamo sul letto. Qui continuiamo a baciarci come due ragazzini, lei si stende con le gambe ben aperte e con lo sguardo mi chiede un daty che non mi attardo a eseguire. Anche qui i suoi mugolii sembrano genuini, o almeno questo mi piace pensare in quei momenti. Ci prendiamo gusto a vicenda, la sua patatina è profumata e con un sapore dolce. Chiede di essere leccata anche sull’interno coscia e la cosa sembra piacerle alquanto. Quando oramai laggiù è un lago…..…colpo di scena! Mentre continuo a leccarla, prende il mio dito indice sinistro e dopo averlo cosparso di quella specie di cremina (che usano tutte lì dentro) mi guida a infilarglielo nel culo. STANDING OVATION!!! La sua eccitazione cresce in maniera esponenziale, si contorce, geme, Ogni volta che spingo più dentro il mio dito sussulta. A ripensarci ora, mentre sto scrivendo questa recensione, mi viene duro…

Poi è il mio turno: mi fa stendere supino, e inizia un pompino cabrio salivato e alquanto gustoso. Pochissimo uso delle mani, riesce a farmi sentire la carnosità della sua bocca. La sua lingua è micidiale, riesce a trasmetterti delle vibrazioni incredibili. Dopo qualche minuto, con occhi da pantera prende un preservativo (alla fine noterò che i suoi sono diversi da quelli utilizzati dalle altre) lo apre e con la bocca me lo infila. Signori, anche qui applausi a scena aperta: la tecnica è sopraffina, non sento nulla quando me lo applica: come se fosse la cosa più naturale del mondo. Continua l’opera di bocca e, a un certo punto, mi stupisce ancora una volta: riesce a fare una sorta di piroetta per spostarsi dal lato della mia gamba sinistra a quello della mia gamba destra mantenendo il mio cazzo saldamente nella sua bocca. CHE SPETTACOLO!!! Una cosa che non mi era mai successa, né con donne pay né con donne free. Dopo questa finezza trombereccia, arriva il momento di chiavarmela con forza. Come per incanto, tutta la dolcezza fino a questo momento elargita a vicenda, lascia il posto agli istinti animaleschi più autentici e primordiali. Inizia a cavalcarmi, alternando diverse velocità e angolazioni. Vedo le sue tette, ben rifatte ma forse un pelino eccessive per il suo corpo, ballare anche se il fatto che non siano naturali fa perdere un po’ di poesia. Mi chiede “mi senti? riesci a sentirmi?”. E io: “ceeerto!!!”

Durante la “cavalcata selvaggia” si avvicina più volte al mio orecchio per leccarmelo e baciarmi sul collo. Durante una di queste sue incursioni le chiedo come le piace essere presa. Si stacca da sopra, si mette di fianco e si infila il mio attrezzo: le piace da matti il cucchiaio!!! Andiamo avanti così per un po’, fino a quando trasformo il tutto in una missionaria con diverse varianti (le sue gambe aperte/chiuse sulle mie spalle, ecc.). Vario l’intensità per non annoiarmi e mantenere alta l’eccitazione di entrambi. Ma non ho voglia di venire ancora, per cui…cambio!!! Mi ristendo supino e la faccio mettere di schiena: mi comincia a cavalcare in reverse. Un sogno!!! Anche qui, da esperta quale è, riesce a variare l’angolazione e a muoversi facendo a più riprese una specie di “8”. Andiamo avanti per diversi minuti così. Sento il sudore che inizia a scendere dalla mia fronte. Lei, non paga e non stanca, aumenta la velocità, il ritmo: avverto che qualcosa giù sta per esplodere e assecondo il tutto. L’urlo, tarzanico, è liberatorio di tutti i pensieri, i cazzi, le preoccupazioni della vita di tutti i giorni. Marina mi dice: “non ho sentito”. Io continuo a urlare ed è piacere allo stato puro. Poi inizia a contrarre i muscoli della vagina: non è una novità per me, altre donne

riescono a farlo altrettanto egregiamente. Ma in quel contesto è certamente un valore aggiunto. Poi ci stendiamo, abbracciati come due fidanzatini che hanno appena scoperto la loro intesa sessuale fino dove può arrivare. E’ una sensazione magnifica, come ho modo di bisbigliare all’orecchio di Marina. Le dico anche, giusto per far accrescere la sua autostima e (perché no) anche il suo ego, che MAI ero riuscito a provare emozioni simili con una donna al primo incontro. Solitamente ci arrivo dopo un po’ che la frequento. Con lei è stato diverso, SUBLIME: la complicità e l’intesa era quella di due amanti che si conoscono da qualche mese. Poi ancora baci, carezze e doccia insieme. Alla fine il tempo, un’ora pagata ma ampiamente sforata, è davvero un dettaglio insignificante. Per quel che mi riguarda, l’esperienza migliore mai provata con una pay.

Voto: 10 (senza lode perché nella vita, in tutti i settori compreso quello della gnocca pay, ci sono sempre margini di miglioramento).

Quando termino ritrovo il mio compagno di avventure, il quale si era quasi un po’ preoccupato vista la mia prolungata assenza. Gli faccio un brevissimo riassunto della sessione con Marina e, per ottimizzare i nostri tempi, vado da lei e glielo presento. Alla fine della giornata avrà fatto due sessioni di un’ora con la bella brasiliana!!!

Nel frattempo mi dedico al relax provando la spa e riposandomi un pochino in poltrona. Quando ritornano la fame è tanta: con la naturalezza più incredibile che ci sia, Marina chiede a me e al mio amico se vogliamo cenare con lei…ECCERTO!!! Ci sediamo a tavola come persone che si conoscono da una vita: risate, battute e commenti sul ristorante e sulla struttura in generale. Lei mi confessa che, per essere un sabato, non c’è tantissima gente.

Terza camera con la porno-segretaria NINA: scarpe rosse con tacco evidente e bustino nero. Avvicinarla non è stato per niente semplice visto che ha trascorso la maggior parte della serata in compagnia di un tipo che doveva conoscere da tempo (magari è un collega del forum anche lui…ha ha ha). A un certo punto la vedo entrare nel camerino/spogliatoio. Con pazienza, attendo che esca e la vedo che si siede al bar. Mi presento in italiano, lei mi dice che il nostro idioma lo capisce molto poco, “better in English”: sul momento penso sia una scusa ma (facendo mente locale sui commenti letti qui su GT) mi devo ricredere. Chiacchierata di cinque minuti, anche in questo caso devo constatare che non mi chiede mai di salire in camera ma sono io a proporglielo.

Fa’ un po’ di casino con i numeri delle stanze e gli asciugamani: in effetti, come già scritto in precedenza, è un po’ pazzerella!!!

Una volta in camera, dopo la doccia di rito, mi fa stendere sul letto e inizia un massaggio tantrico, focalizzandosi sull’interno coscia e sul bacino, finalizzato a far affluire il sangue al pisello. Nel mio caso, a dire la verità, non ce n’era particolarmente bisogno visto che ero già eccitato di mio. Ma ho comunque gradito nel complesso. Al che “sale in cattedra” (l’espressione non è casuale) e mi dice: “and now, pompino teaching lesson!”. Ragazzi davvero notevole, non c’è che dire. Mi è sembrato di essere sul set di un film porno: saliva, lingua utilizzata con una maestria fuori dall’ordinario, affondi mai casuali, lo sguardo da porca con quei due occhi verdi che facevano capolino da quella montatura nera di celluloide. A un certo punto il mio pisello era completamente sparito nella sua bocca, pur avendo io delle generose dimensioni. La lascio fare, si vede che le piace. Dopo diversi minuti di lavoro di bocca, lei mi infila con la bocca il preservativo. Continua ancora nel blowjob, spingendosi un po’ di più visto che il mio pene era diventato meno sensibile a causa del cappuccio appena inserito. La tecnica è sopraffina, nulla da dire. A un certo punto le faccio la domanda fatidica: “what is your favourite position?” e lei “doggy style!!!”. Inizio a prenderla da dietro con tutta la forza che mi era rimasta: diverse angolazioni e velocità, sembrava non stessi scopando da secoli. Provo qualche schiaffo sul culo, lei acconsente e mi incita ad aumentare il grado di pressione esercitata con la mano. Il suo culo è letteralmente in fiamme, io continuo a cavalcarla senza soluzione di continuità. Anche per variare un po’, mi stacco e la faccio mettere stesa. Quindi continuo a bombarla con una vis insolita, poiché ero reduce da un’ora al fulmicotone con Marina. Stanco, anche in previsione del fatto che la mia serata non sarebbe finita con Nina, decido di venire. Anche lei, come Marina, come cadeau finale mi contrae i muscoli vaginali con grande mio apprezzamento. Alla fine, mentre restiamo un po’ abbracciati

sul letto, mi confida che il fatto di essere l’unica ragazza ungherese lì dentro le pesa un po’ in quanto vorrebbe scambiare due chiacchiere con qualche altra connazionale (e figurati noi quanto vorremmo al Wellcum qualche altra bella ungherese…).

Voto: 8 (comprensivo del bonus di 0,5 punti per la lectio magistralis sul pompino)

Pausa di cazzeggio, tra una birra e qualcos’altro al ristorante. Il mio amico sale in camera per la seconda sessione di un’ora con Marina. Io cerco altre ragazze che avevo in mente di testare quella sera: Sabrina, Maria, Lucia. A Luna ci avevo rinunciato poiché Marina mi aveva detto che, al pari di Gloria, non era presente. Niente da fare, non le trovo. Respingo una serie di attacchi abbastanza insistenti (in particolare BIA che torna più volte a chiedermi di salire in camera nonostante i miei educati dinieghi.

Quarta camera con MARINA, quando sono oramai quasi le 22. Lei è dispiaciuta che non faccia un’ora ma, onestamente, sono esausto e so che non me la godrei appieno. Anche questa volta, la prestazione non può che confermare le eccellenze sopra riportate. Lei si stende di schiena e vuole che le massaggi la schiena con il mio pisello in piena erezione. Poi le lecco i lobi delle orecchie, il collo, le spalle, scendo giù per la sua schiena fino ad arrivare alla sua passera: qui lei inarca leggermente la schiena e si solleva per agevolarmi la leccata lì sotto. Questa si che si chiama customer satisfaction!

Le classiche tre posizioni ma con la stessa intensità, trasporto e passione di prima: lei non si risparmia minimamente nonostante avesse da poco terminato una sessione da un’ora con il mio amico. Decido di venire con lei che mi cavalca a smorzacandela: vuole sentire il mio urlo di piacere, l’accontento. Altra contrazione di fica con lei maliziosa che mi dice “secondo te avranno sentito pure nella spa che sei venuto???”. Mezz’ora ampiamente sforata ma pagata come tale. Che dire: Marina è un altro pianeta, da tutti i punti di vista.

CONCLUSIONI

A me il posto in quanto tale è piaciuto. Un po’ meno la line-up delle ragazze. Mi spiego: non è possibile costruire il successo di un locale su quattro o poco più ragazze TOP (Marina, Nina, Gloria, Luna, ecc.), peraltro non sempre presenti tutte insieme. Alcune poi che si sono aggiunte nel tardo pomeriggio erano dei cessi intrombabili. Caso strano, Marina non era stata “sequestrata” per cui era relativamente semplice riuscire a portarla in camera. Ma in caso contrario, uno rischierebbe di non poter timbrare una o più perle del locale. Stesso discorso dicasi per la provenienza geografica: un maggiore assortimento non potrebbe che far bene al Wellcum.

Segnalo inoltre, mio malgrado, che una buona parte delle presenti ha esordito con me con la frase “Ammmore dai, andiamo in camera” oppure “Ammmore dai, vediamo cose insieme”. Quindi, almeno per quel che mi tange, l’approccio soft evidenziato da altri colleghi è un ricordo sbiadito. Da censurare anche i “capannelli” di ragazze sui divanetti: a me non importa molto, se devo andare a parlare con una donna che mi piace ci vado lo stesso: ma mi rendo anche conto che per qualcuno non può essere il massimo doversi fare strada tra nugoli di ragazze per richiamare l’attenzione di quella che interessa.

Ultima cosa: il locale ambiziosamente punta in alto, le carte in regola sembra averle, ma se non si concentra sul miglioramento qualitativo del parco gnocca la vedo molto molto difficile diventare un punto di riferimento dell’asse franco germanico Austria-Germania-Svizzera.

Alla prossima!!!

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