toulouselautrec

Berna ci sta facendo pagare la precedente "decisione unilaterale" (mi astengo dal termine tecnico per decenza) del 7 marzo che per poco non ha mandato nel panico il sistema sanitario ticinese. La prova ultima del numero di neuroni che circolano al ministero degli esteri italiano. Quel termine di riapertura del 6 luglio di cui parlavamo l'altra settimana lo hanno tolto dai documenti ufficiali, ma non la possono tirare all'infinito neanche gli svizzeri. Signori, ogni giorno ci sono quarantamila frontalieri che passano il confine provenienti dal "lazzaretto Italia" e non gli sta succedendo nulla.

Si fa ma non si dice. Come dappertutto. Basta mettersi d'accordo. Non confonderti con robe tipo Dietzenbach, dove si fa e si dice. Comunque l'AO non è il mio stile.

kerouac said:
https://zueriost.ch/news/2020-05-27/sexclub-besitzer-fordert-antikoerpertest-vor-dem-sex

Traduzione dell'articolo dallo Schwyzerdütsch depurata dei danni di Google Translator:

Il proprietario del Globe richiede un test sierologico prima del rapporto sessuale

Per Ingo Heidbrink la fine dell'obbligo di chiusura dei bordelli è semplicemente logica. Nel suo Club Globe di Schwerzenbach il rischio di infezione non è superiore a quello di un ristorante

Il sex-club Globe di Schwerzenbach è chiuso da mesi. A metà marzo il Consiglio Federale ha fatto chiudere il settore a luci rosse come misura di protezione dal coronavirus. Alla conferenza stampa di mercoledì 27 maggio il Consiglio federale ha annunciato la fine del divieto di prostituzione. Ciò consentirà ai bordelli di riaprire le loro porte il 6 giugno. Il Consiglio federale teme che altrimenti molte prostitute passeranno alla clandestinità e offriranno i loro servizi sulla strada ancor meno protetti.
Per Ingo Heidbrink, proprietario del Globe, la fine del divieto era annunciata: "Il numero di casi di coronavirus è così piccolo che non è giustificato il mantenimento delle norme attuali".
Come altri fornitori di servizi, anche i bordelli devono adottare un concetto di protezione. L'associazione Prokore, che sostiene gli interessi delle lavoratrici del sesso, ha presentato delle proposte in materia al Consiglio Federale. Tra le altre cose, il loro concetto prevede un'igiene particolare degli asciugamani e l'obbligo dei guanti durante il sesso anale.

Mascherine durante il sesso

A Heidbrink questo concetto di protezione può star bene. E suggerisce ulteriori due misure: i clienti e le prostitute dovrebbero indossare mascherine mentre fanno sesso nel suo locale. Chiede inoltre ai clienti di sottoporsi a un test sierologico rapido prima di salire in stanza con la prostituta. La distanza minima obbligatoria di due metri si applica in tutti gli altri spazi.
Heidbrink ritiene che non sia necessario del personale apposito che assicuri il rispetto di queste regole. "Nelle aree pubbliche del Globe, il rischio di infezione non è più alto che in un ristorante. Non occorrono regole speciali solo perché lavoriamo nell'industria del sesso".
A Heidbrink è chiaro che un obbligo di mascherina disturba l'esperienza del sesso. "Ma come tutti gli altri settori, anche noi dobbiamo fare un passo indietro". Se un cliente non rispetta le regole, la prostituta può semplicemente lasciare la stanza. In ogni caso, si verificherebbero raramente degli inconvenienti: "Non esiste mai più di un caso per club al mese in cui un cliente debba essere espulso".

Se devo prendere per buone le dichiarazioni di Ingo sulle mascherine (che non mi sembrano ironiche) allora non sarò della partita quando potrò passare il confine. Un passo indietro lo farò pure io.

Grazie a Dio c'è vita là fuori.

Qualche tempo fa su questo thread (oppure su un pezzo del Blick, non ricordo) si diceva che le donne clienti non sono ammesse al Globe, mentre allo Swiss di Dietikon sì.

A proposito di Swiss, leggo sul forum in Schwyzerdütsch che lo scorso weekend era effettivamente aperto come da annuncio, come bar standard, senza girls né attrazioni di alcun genere. Modalità Bar Sport, immagino si saranno gustati tutti insieme appassionatamente le partite della Bundesliga.

Trombo, io sono convinto che la Svizzera sia un Paese molto più serio e con molto più senso pratico di noi.

Ragazze che ci leggete, questo post è anche per voi.

Manuale semiserio di mobilità transfrontaliera della prostituzione

Dopo aver firmato l'abolizione del divieto di uscita per gli italiani dalla propria regione, ieri 17 maggio Giuseppi ha firmato anche il DPCM sull'abolizione della quarantena in entrata in Italia, a partire dal 3 giugno, per chi proviene dai Paesi Schengen e UE.
Svizzera e Romania (e Regno Unito in quanto eccezione) sono inclusi, mentre Moldavia e Albania no.
Nulla impedisce comunque le triangolazioni tra Paesi.
L'approdo da Libia e Tunisia è sempre consentito.

Nel sistema integrato della prostituzione insubrica (Ticino e Lombardia settentrionale), allo stato attuale, questo significa che:

1. Dal 3 giugno, le signorine che attualmente si trovano in Romania possono venire liberamente in Italia a incontrare i loro clienti abituali in attesa dell'8 giugno, a patto ovviamente che riescano a trovarsi un aereo oppure un posto su una marshrutka. Gli austriaci le faranno passare senza esitazioni, pur di rifilarle a noi italiani straccioni e impestati. A quella data tuttavia, la Svizzera per loro è ancora chiusa. Quindi, quella che l'altro giorno mi ha whatsappato in lacrime dal paesello perchè ha il SUV e due case da mantenere ed è a corto di cash, un'idea gliel'ho data. Il viaggio non glielo pago.
2. Sempre dal 3 giugno, le signorine presenti in Svizzera con un permesso di lungo termine potranno recarsi in Italia a incontrare i loro clienti abituali, a patto ovviamente che siano in grado di oltrepassare il confine coi propri mezzi. Le signorine con un permesso di breve durata, invece, meglio non lo facciano, rischierebbero di non poter tornare in Svizzera fino all'8 giugno. Il turismo degli acquisti da Svizzera a Italia è ancora vietato, ma la legge svizzera non ha mai vietato di uscire per motivi professionali o affettivi, quindi non rischiano multe. Quindi, quell'altra che mi ha whatsappato l'altro giorno facendomi proposte indecenti (e anche quelle che mi mandano le faccine per sapere da che parte del confine mi trovo), anche a lei un'idea gliel'ho data.
3. Dall'8 giugno - data attualmente prevista per il riavvio dei servizi sessuali in Svizzera - tutte le signorine in possesso di un regolare permesso che consente l'esercizio della prostituzione potranno rientrare in Svizzera da qualunque Paese, Italia compresa, sempre a patto che trovino un mezzo con cui arrivarci. Questo risulta dalla lettura delle FAQ della Segreteria della Migrazione: se hai un permesso per svolgere un'attività consentita in Svizzera, allora puoi entrare. Una volta entrate, le signorine potranno incontrare i loro clienti svizzeri sul posto come prima dell'ordinanza federale, oppure oltrepassare il confine per incontrare i loro clienti italiani impossibilitati a espatriare.
4. In teoria, tutte le signorine potrebbero rientrare fin da oggi in Svizzera passando per Austria e Germania, in quanto i controlli sistematici alle loro frontiere sono stati aboliti. Anche tra Svizzera e Austria / Germania / Francia il turismo degli acquisti è vietato, ma fino al 15 giugno. Non raccomando comunque questa opzione, perchè il bravo poliziotto Huber è sempre in agguato e questo manuale non costituisce istigazione a delinquere. Il fatto che il server di questo sito non è ubicato in Italia lo mette al riparo dalla legge italiana 75/1958.

Questo è lo scenario che si profila tra un paio di settimane.
Poi, a partire dal 15 giugno, vedremo gli eventuali sviluppi per i clienti italiani senza permesso G.

Teseo, Mafalda, completamente d'accordo a metà con voi.

Che le epidemie - e le malattie tutte - non vadano prese sottogamba e che la scienza medica può e deve impegnarsi per combatterle, siamo d'accordo tutti.
Io è da febbraio che sto facendo la mia parte, e credo anche voi e la gran parte degli altri forumisti.
Ma se dovessimo basarci unicamente sui dati sanitari, staremmo confinati a vita.
Non è uno scenario ragionevole.
Occorre tenere conto anche dei dati non sanitari (in buona parte economici, certo, ma non solo), metterli tutti in relazione e trovare la quadra.
È quello che hanno fatto pressoché tutti i Paesi, Italia esclusa.
Il tema, lo ripeto, è darsi un piano e stabilirsi degli obiettivi e adoperarsi per attuarli, anche in una situazione di estrema difficoltà come quella attuale.
Ieri sera Giuseppi se ne esce con un calendario di riaperture che neanche Trump.
Quello non è un piano, è una diagnosi di schizofrenia, se diamo credito alle sue stesse dichiarazioni di pochi giorni prima.
Poi ci credo se madame Keller-Sutter ieri cascava dalle nuvole.
Ma io sono sicuro che questa cazzo di Italia, che nel bene e nel male è il mio Paese, è migliore dei suoi governanti.
Comunque il decreto riaperture è ora in Gazzetta Ufficiale e quindi il divieto di uscita è ufficialmente soppresso dal 3 giugno.
Manca però l'ordinanza ministeriale (di trasporti e sanità) per abolire la quarantena in entrata.
Poi, solo poi, madame Keller-Sutter potrà prendere una decisione. Noi nel frattempo restiamo in ascolto.

Mafalda, se uso Toulouse-Lautrec come nick su un forum di puttanieri ho più di un motivo. )) Non voglio aprire il vaso di Pandora della storia dell'arte qua dentro perchè non interessa quasi a nessuno, mi limito a cogliere il tuo richiamo delle pitture nere di Goya e ti aggiungo il nome poco conosciuto di Félicien Rops, contemporaneo di Toulouse-Lautrec, scoperto qualche anno fa a una mostra su pittura e prostituzione al Musée d'Orsay. Sorprendente. Bonne dimanche.

Ancora @Mafalda per gli aspetti sanitari ti aggiungo un paio di link molto interessanti di Le Monde che mostrano i grafici di Francia e resto del mondo (Italia e Svizzera compresa) per farsi un'idea della realtà del contagio. Non è necessario masticare francese come me.

https://www.lemonde.fr/les-decodeurs/article/2020/05/05/coronavirus-age-mortalite-departements-pays-suivez-l-evolution-de-l-epidemie-en-cartes-et-graphiques_6038751_4355770.html

https://www.lemonde.fr/les-decodeurs/article/2020/03/27/coronavirus-visualisez-les-pays-qui-ont-aplati-la-courbe-de-l-infection-et-ceux-qui-n-y-sont-pas-encore-parvenus_6034627_4355770.html

@Mafalda Prima di cantare vittoria occorre leggere bene il testo del decreto, quando verrà pubblicato.
Al momento abbiamo solo un comunicato stampa di Giuseppi (link).
Perchè sia un effettivo ripristino dei diritti civili, occorre che il 3 giugno 1) il divieto di uscita per gli italiani venga abolito senza condizioni, 2) a sua volta l'entrata in Italia senza quarantena non sia soggetta ad altre condizioni.
Altrimenti sono solo descors de loeuggia, per chi mastica le lingue madri insubriche.
Solo così madame Keller-Sutter e gli altri potranno valutare la riapertura delle frontiere (o l'allentamento delle discriminazioni) con l'Italia.
Poi teniamo presente il calendario svizzero delle riaperture postato da SaoPaulo, soprattutto la data dell'8 giugno (link).
Ricordiamoci che il tema della libera circolazione non è un affare solo di noi puttanieri, ma anche e soprattutto di chi, permesso G o notifica di attività lucrativa o meno, si muove per professione o per scambi commerciali.

Citazione di ex-forumista:

Se lavori come dico io pago come dici tu, se lavori come dici tu pago come dico io.

Stamattina sono cattivo. Molto cattivo. La butto là:

Con la nuova sanatoria dei clandestini (e quella vomitevole pagliacciata Fornero-style della Bellanova ieri sera) è più probabile che saranno le signorine a venire da noi, piuttosto che noi andare da loro. L'esperienza della sanatoria precedente (una decina d'anni fa) dovrebbe avere insegnato molte cose. In Romania non aspettavano altro. Istigazione a delinquere? No, semplice constatazione della realtà.

Ricordiamoci inoltre che l'Europa non ci riaprirà mai i confini se l'Italia continuerà a mantenere il divieto di spostamento e uscita e a mantenere nei termini attuali la quarantena per chi entra. Questi ci hanno preso troppo gusto. La Francia attualmente ha un divieto di spostamento oltre i 100 Km dalla residenza (simile al divieto italiano di andare fuori regione) ma se ha fatto l'accordo con la Svizzera è perchè deve abolirlo entro il 15 giugno. Noi ancora ci stiamo a scannare sui congiunti e sul cane da pisciare e continuiamo a farci prendere per il culo dal mondo civile. Ora vado a vomitare.

teseo said:
che la Francia sia messa meglio di noi mi sembra molto arbitrario...

Esattamente. È la prova ultima che il tema delle frontiere è un problema puramente politico, come ho scritto tre mesi fa. Fino a che l'Italia non farà pace col cervello riguardo alla definizione di congiunto, ne resteremo fuori da tutti i punti di vista.

Grazie @SaoPaulo . Il tuo post è fondamentale.

Al di là delle fasi, della data del 31 agosto o del discorso bordelli, quel documento è importantissimo perchè la Svizzera finalmente si è stabilita un obiettivo chiaro per la ripresa delle attività. Rimuovere le incertezze vuol dire risolvere tre quarti dei problemi. Mentre in Italia siamo ancora a scannarci per pisciare il cane, i congiunti e l'abbronzatura ai giardinetti. Sono certo che la Svizzera rispetterà il piano. So' svizzeri, quelli.

Ora preoccupiamoci del discorso frontiere, su cui a questo punto sono ottimista. Teniamoci informati sui media esteri, è anch'esso fondamentale. In Europa sono almeno dieci giorni che stanno muovendo seriamente in tal senso e alcuni Paesi Schengen permetteranno a breve la libera circolazione tra di loro (la cosiddetta "bolla baltica"). D'accordo che la Commissione Europea ha posticipato la chiusura (peraltro solo raccomandata) delle frontiere interne al 15 giugno anziché 15 maggio, ma visto quanto succede là fuori, è un termine realistico per molti Paesi, perchè dà ad essi il tempo di sincronizzare le misure di contenimento prima di riaprire. Il coordinamento è il tema fondamentale. Ovviamente l'Italia non sta partecipando al processo, perchè la loro priorità è il cane, i congiunti e i giardinetti, ma quelli non potranno impedirci in eterno di uscire. Entro metà settembre (ossia la scadenza dell'ordinanza federale svizzera), bordelli aperti o chiusi, avremo la possibilità di espatriare (per business, per piacere o per godere) senza dover rendere conto alla badante italiana. Ce la faremo ragazzi.

Leggo ora sul sito del Globe in tedesco che dalla settimana prossima riapriranno il Palace di Gisikon/Root e lo Swiss di Dietikon, in modalità bar. Orari: da giovedì a sabato, dalle 20:00. La cosa mi stupisce, considerato che il nuovo concetto di protezione per bar e ristoranti, rilasciato ieri, prevede l'identificazione dei clienti.

Se devo dirla tutta, in sei anni di Globe quel pezzo non l'ho mai sentito, neanche nelle pause tra una danza e l'altra. Probabile che ero in stanzetta VIP. No problem comunque.
Quasi quasi riesumo quel vecchio thread sulle canzoni dei bordelli. L'hard disk della mia macchina ne contiene una corposa selezione. Col tempo mi sono fatto una cultura di schifezze da lap-dance, tant'è vero che certe robe che avevo tirato giù me le sono ritrovate pochi mesi dopo nel locale.
A scanso di equivoci, Florin Salam non fa parte della mia playlist.

@Distroyer Eddai se quella donna non la tiro su io, poi viene a tormentare voi e scrivete che il parterre del Globe fa schifo! )))
Sì, le inchiavabili le ho tutte, nei miei appunti, pure la Nico a marzo 2014! Però una volta ho tirato su la Sidney, ci ho messo pure la bottiglia ed è stata una bella esperienza. Sul podio delle più belle tette del Globe, per me.

Grazie Fantasy. In effetti la signora non ha detto molto più di quanto non abbia trovato io ravanando sui giornali di oltre Gottardo. Il tema dei blocchi alle frontiere è critico, per motivi politici più che sanitari, e la mia sensazione è che in sede europea non vogliano concordare una strategia in quanto ciascun Paese è prigioniero del suo approccio nazionale, che a parità di dati va dall'immunità di gregge al 41bis, e per aprire le frontiere occorre che tutti i Paesi seguano regole interne comparabili. Quando riusciranno a sciogliere questo nodo, potremo capire in quali termini le persone potranno spostarsi in Europa e, a prescindere dalla riapertura o meno dei bordelli, le signorine ricominceranno spontaneamente ad affluire verso i Paesi con maggiore domanda di prostituzione e noi ricominceremo tutti contenti a godere dei loro servizi.

Direttamente dalla scatola delle mie reliquie di Schwerzenbach.
Il coupon per le fragole non lo davano, peccato.

Esattamente Distroyer. Appartamenti o, più probabilmente, incontri con le girls che già si conoscono. Credo sarà il mio prossimo futuro in questo ambiente.
Il discorso delle webcam credo sia fallito perchè 1) se tu, come FKK, hai sempre avuto una reputazione di luogo di prostituzione fisico e reale non è che puoi inventarti dall'oggi al domani il sesso virtuale, specie se altri già lo fanno da anni, 2) per reggersi economicamente con le webcam ritengo non bastino una decina di ragazze in croce, ma una vasta rete di contatti per fare economie di scala, un po' come le mail spam. Quelli funzionano solo con la pesca a strascico.

Pontello, siamo tutti d'accordo che prostituzione e distanziamento sociale sono un cortocircuito logico, però questo non impedirà ad essa di continuare in altre modalità, né ci dovrebbe impedire di ragionare sui possibili scenari futuri. Per quanto mi riguarda la segheria può essere un'opzione, ma il sesso a distanza o il bacio col foglio di lattice proprio no.

@fantasy hai il testo integrale dell'intervista alla Keller-Sutter sul CdT di oggi?

Ricordiamo che da lunedì 11.05 i Cantoni ricominceranno a processare le domande pendenti di permesso di dimora.
Questo è importante perchè (la faccio semplice, in realtà c'è molto altro) non è sufficiente procurarsi un contratto di lavoro per poter passare il confine, occorre avere sia il contratto che il permesso già rilasciato, e soprattutto per un'attività consentita dall'ordinanza federale.
In sintesi, fino all'11.05 chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori, poi smaltiranno un po' di arretrato.
Il sito della Segreteria della Migrazione fornisce un'interessante letteratura a riguardo.
Chi ne ha la possibilità e il background professionale, dovrebbe considerare l'ipotesi di espatriare - e non certo per andare a donnine! - per cui ritengo che il tema della mobilità transfrontaliera sia critico e meriti più rilevanza rispetto alla situazione sanitaria in senso stretto.
I numeri in Svizzera - la dico tutta, mi dispiace - ad oggi non destano più scalpore.
Il sito corona-data.ch quotato anche dalla RSI fornisce parecchi grafici molto istruttivi e divisi per Cantone.

Ah, il clitoridone della Adelina!
Quella patatona, da quant'era grossa, me la ricorderò per tutta la vita!

Io del Maxim ho solo il biglietto da visita.
Le altre reliquie che ho vengono dal Globe.
Se domani mi sveglio bene pubblico qualche scansione sull'altro thread.

fantasy said:
se il tutto andra oltre agosto qualcuno dei Locali Erotici lo perderemo molto probabilmente e forse chissa che non tutti i mali vengono per nuocere

mega said:
se ci sarà una sorta di “pulizia” nell’ambiente non sarebbe poi cosi male...

Posto che, se la prostituzione è il mestiere più vecchio del mondo ed è sopravvissuto alle peggiori catastrofi, un motivo pur ci sarà:

L'idea che un Paese come la Svizzera, che riconosce e regola la prostituzione consapevole e organizzata, debba rinunciare in tutto o in parte ai locali erotici non può che essere un male.
E non lo scrivo perchè fino a due mesi fa, come molti tra noi, ho acquistato servizi sessuali con regolarità e convinzione.
Un mercato fisico, soggetto a regolamentazione, dove si incontrano domanda e offerta alla luce del sole come può essere un locale erotico, è fondamentale per assicurare a tutte le parti (acquirenti, venditori, gerenti) un adeguato livello di protezione.
Questo vale su tutti i mercati, nessuno escluso: regolamentazione = protezione.
La situazione attuale svizzera, per il mercato dei contatti intimi per definizione quale è il mercato del sesso, è catastrofica, perchè è un'attività assolutamente legale ma al momento non vi è modo per effettuarla legalmente senza rinunciare alla sua natura di contatto intimo.
Corto circuito allo stato puro.
Passare a uno scenario di semiclandestinità, come quello italiano ad esempio, non può che peggiorare il livello di protezione (inteso in tutti i sensi) di tutte le parti, signorine e clienti.
Andare a loft per uno abituato da sempre agli FKK non dev'essere una passeggiata - salvo conoscenze di lunga data, dico io.
E per un Paese abituato alla prostituzione regolata come la Svizzera, questo lo vedo molto pericoloso.
La Sezione, che ci legge così come le signorine e i redattori del CdT, dovrebbe cominciare a lavorare fin d'ora sui problemi veri, anziché giocare coi permessi di costruire, le patenti di gerente e le ticineserie assortite dell'ultima LProst.
Fare in modo che il sistema dei locali erotici non si estingua è nell'interesse del sistema Paese nel suo complesso, e non solo di noi clienti o delle signorine.

gabrielpontello said:
-al momento se aprono puoi solo scoparti una troia in un flat dove devi andare?

Se già le conosci e si trovano entro i confini regionali, da lunedì prossimo ti sarà consentito di andare a trovare tutte le troie che vuoi e tutte le volte che vuoi scrivendo sull'autocertificazione che vai a far visita a un congiunto. Gli affetti stabili, come il Ministero dell'Amore ha chiarito, rientrano tra i congiunti. Qua dentro c'è gente che ha rapporti con la stessa escort da decenni, quindi. Inoltre, visto che sei dottore, già ora puoi spostarti liberamente dicendo al posto di blocco che vai a visitare una paziente nell'esercizio delle tue funzioni. A meno che tu non sia andrologo, per cui ti rimarrebbero solo i travoni. Anche il mio codice ATECO, come il tuo, rientra tra quelli consentiti fin dallo scorso marzo, quindi se volessi potrei andare anch'io a loft con la mia borsa di lavoro e il certificato di partita IVA e dire che vado a prestare supporto al domicilio di una mia cliente. Non abbatterti dai, andrà tutto bene.

Leggo che Ingo ha trovato l'appiglio per riaprire da venerdì 01.05 il suo About Hands di Zurigo. Gli studi di massaggio, infatti, da oggi possono riaprire. Ufficialmente nessun massaggio erotico ma, come dai cinesi, chi può andare a controllare una volta chiusa la porta della stanzetta. Vediamo se aprirà. Mentre per il Globe, il nostro credo si sia segnato la data dell'11.05 per capire cosa può o non può fare. L'appiglio lo aveva già trovato un mese e mezzo fa. Anch'io, come voialtri, avevo giudicato le sue azioni come raschiare il fondo del barile, ma ormai le giudico come normali misure che un qualsiasi imprenditore prende per cercare di sopravvivere.

@ElFlaco ho corretto il link sopra, ora funziona

@gcapitale Il prezzario dettagliato in comodo formato Excel l'ho messo in vendita sul Kindle Store a 1,40 CHF. Di questi tempi tocca arrangiarsi per far business. Per quanto riguarda le regole d'ingaggio leggi anche questo mio vecchio post qua sotto, oltre alle utili indicazioni dei cognati di buco che mi hanno preceduto.

https://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/comment/613353/#Comment_613353

@bagascia_due il pittore ricambia con piacere
La Veuve Clicquot costa 195 CHF

I rapporti tra Pontello e i vignaiuoli sono assai più problematici di quelli già difficili con gli orologiai.

@drdave @danter interessante, grazie. Ho trovato articoli simili sulla stampa polacca e finlandese (effetti collaterali del virus, leggere i giornali italiani di questi tempi è una vera tortura!) ma questi sono un po' meglio. Meriterebbero ulteriori integrazioni da parte di tutti noi (così gli articolisti si fanno una cultura) ma ora mi tocca tornare allo smart working.

La Emanuela cosiddetta greca (incontrata al Maxim a fine 2016) va detto che tecnicamente mi fornì un servizio decente, ma si rimangiò il prezzo standard pattuito e la beccai mentre ravanava nelle tasche del mio giubbotto. Lasciare un po' aperta la porta della doccia mentre ci si lava è importante e consigliato. Il telefono che trovò era troppo grosso da far sparire senza che me ne accorgessi, e poi avrebbe trovato solo i numeri di qualche altra girl.

In effetti la lista delle girls si incastra con gli ultimi Tagesplan prima dell'ordinanza federale.

No, ti prego, la videochat non si può proprio vedere.

In Svizzera non vige il confinamento totale come in Italia, quindi le signorine avrebbero delle occasioni per operare con la clientela abituale del cantone, nonostante la chiusura dei locali erotici.
L'outcall è quindi un'opzione, a differenza dell'incall che ha dei risvolti amministrativi.
Sta a entrambi - maggiorenni e consapevoli - la libera decisione di incontrarsi, soppesando naturalmente i pro e i contro.
Io personalmente ne starei lontano - da loro così come da chiunque, ma non certo per il mestiere che fanno! Temo di più a confronto la cassiera della Migros che non la escort romenoticinese con soli clienti italiani (che non può peraltro incontrare) - ma dopo mesi di isolamento forzato, non so se resisterei all'idea di poter scopare una delle mie cozze preferite senza l'obbligo di portarmi appresso la giustificazione o di presentare un permesso di dimora o una notifica di attività lucrativa che attualmente non ho.
Quelle che mi hanno contattato, dopo aver saputo che non posso passare la ramina, hanno smesso di tampinarmi.
Ma so che ci riproveranno il giorno - non è dato sapere di che anno, io sono un orso pessimista - in cui riapriranno le gabbie.
La riapertura delle frontiere (che potrà avvenire solo dopo aver levato tutte le restrizioni) non sarà un fatto sanitario, ma unicamente politico che verrà ritardato il più possibile, e su questo ci scommetto tutti i soldi che ho speso in donnine negli ultimi sei anni.
La dinamica dei prezzi è l'ultima cosa a cui penso, perchè oggi il punto fondamentale è che la gran parte di coloro che domandano il servizio - cosa particolarmente vera in Ticino, un po' meno oltre Gottardo - non vi possono accedere, neanche a poterselo permettere.
Ma se le signorine di cui sopra, ammessa e non concessa la riapertura delle frontiere, riprendessero a tampinarmi e non mi garantissero (club, outcall o incall non importa) lo stesso livello di servizio che mi hanno sempre fornito... be', non mi farei problemi a tornare all'autoerotismo e ad andare in Svizzera solo per la benzina e il cioccolato.
Neanche se fossero loro a pagarmi.
Non è l'idea di rinunciare ad andare a donnine che mi spaventa.
Ho iniziato ad andarci a un'età molto superiore alla media, quindi ho una consolidata esperienza in astinenza sessuale, io.
Né l'idea di prendermi un accidente, visto che mi tocca stare tappato in casa.
D'accordo che c'è molta gente che sta peggio di me, però quello che mi spaventa è il fatto che io sto lavorando per clienti ai quali hanno levato il mercato di sbocco dalla sera alla mattina e perdono milionate ogni giorno che passa, le attività che sto svolgendo sono finalizzate al regolamento dei conti in sospeso prima della chiusura - la mia sensazione è simile al becchino che sta seppellendo cadaveri - e il prossimo turno sarà il mio.
Sì, sono un orso pessimista - e non credo di essere il solo ad avere questa sensazione.
Scusate la lunga inutile filosofia da Facebook del sabato mattina.

gabrielpontello said:
non mi ero lamentato

Le cose sono due: o l'ucraina lesbica ha attaccato il virus a Pontello e questi sono gli effetti, o gli hanno hackerato il profilo.