Italioti in calo all'estero: dobbiamo cominciare a ringraziare la crisi?

@StefanoMilan L'analisi superficiale sulle liberalizzazioni per un paese come l'Italia e' abbastanza fuffa fritta di riflesso in salsa di salmi' rancido bocconiano / tristo liberista economist: insomma un bel cliche' 'tutta erba un fascio' da salotto bene che riempie le fauci, senza ALCUNA verita' sottostante. Soprattutto nel medio-lungo termine. In altra sede -non qui che si parla di viaggi e figa- ho esposto "pubblicamente" come questa insanita' semi-funzionante altrove NON sia assolutamente una risposta applicabile al sistema di PMI italiane su cui e' basato il tessuto lavorativo nazionale. Anzi, delle 2 sarebbe il modo per affossare, soprattutto se la ricetta fosse applicata con tempistiche "rapide", come alcuni ciarlatani propongono.. E' bellino ci avevo anche fatto un bel grafichino cartesiano, la cifra e' severa maestra.. ;)

@surf_ventura C'era uno studio interessante su come ognuno si senta meglio di quello che e' e in italia sembra essere di moda, sempre... ;) Tranquillo che anche tra la gente che fa le valige credendosi un "cervello in fuga", molti torneranno inesorabilmente agli spaghetti di mamma', come diceva un collega, perche' il 90% si accorge PRESTISSIMO che l'unica cosa per cui e' qualificato (hirribile dictu! come italiano = creativo a priori... meh...) lavoro entry-level di ultima categoria, parificato a polacchi, rumeni o altre etnie da immigrazione di massa in altri continenti... Ovviamente esiste chi riesce ma e' una strettissima minoranza che -forse- anche in uganda sarebbe riuscita...

@corganish Proprio cosi' un sacco di gente non ha nessuna voglia di rimboccarsi le maniche. Pero' magari qualcuno va all'estero a farlo, sai fa molto piu' figo dire "lavoro a Londra".. "Ah nella City?".. "No sono manager in un ristorante, Mc qualcosa, penso sian scozzesi..." ;)

@ReCensore Di innocenti ce ne sono POCHI in italia, soprattutto nel mercato del lavoro, mi dispiace dire. Se da un lato e' vero che le ricette neo-liberiste da "pasto" sono scemenze e' anche vero che un numero ENORME di "lavoratori" ha puntato solo a tirare la carretta senza mai migliorare la propria professionalita' e li di innocente c'e' proprio poco, io vedo tutta la colpevolezza del caso... Discorso giovani. Io ho visto centinaia per non dire migliaia di laureandi e oggi laureati scaldare banchi per 10 anni tirando al 18 politico in OGNI cosa, come prima a scuola si tirava al 6 politico ed e' parte di una mentalita' italiota OMNICOMPRENSIVA dove prima si costruisce con materiali economici, poi si piange se arriva un terremoto cercando un colpevole terzo.. Prima si fa di tutto per "tirare la giornata", nello studio, nel lavoro facendo il meno possibile fantozzianamente, poi quando arriva il marone, si da la colpa alla politica, a dio e ai santi..

A casa mia mi hanno abitutato a pensare sin da piccino che a volte la vita va OLTRE quello che TU puoi decidere, ma se ti metti nelle condizioni migliori, insomma fai tutto quello che puoi al meglio, non dipendera' tutto da te certo, ma va tranquillo che le tue probabilita' di essere nella parte piu' avvantaggiata si alzano.. Questo nel trovare un lavoro, nel reinserirti nel lavoro o nel farti una bella figa...

La sfiga esiste sempre come esistono le disgrazie, ma non prendiamoci per il culo, la mentalita' italiota per cui il colpevole e' sempre "un altro" ha contribuito un bel po' a rendere la situazione quel che e'. Altroche'... ;)

dai non pigliamoci per il culo chi scrive che ringrazia la crisi così non trova italiani all'estero in vacanza è xche ha una vita sociale frustata in italia e vive solo quando va in vacanza quando è in italia è in letargo. Questa è gente molto probabilmente allontanata ed isolata dalla società italiana,vive solo quando è in vacanza xche in italia non riesce a fare conoscenze vista la concorrenza(che in italia cè)

@samailardyce

la crisi fa rinsavire tutti dalla sbornia del debito pubblico e fa rinsavire anche i GT quindi non e' sbagliato vederla anche da questo punto di vista.

Di italioti costretti a ragionare sulle spese, e quindi a ragionare, e non solo su destinazioni ma anche sulla propria idiozia che ridotta gli porta almeno a utilizzare meglio, in maniera piu' produttiva, i soldi che comunque spendono ce ne saranno sempre di piu'. E questo e' un bene. La crisi e la dieta costringono a migliorarsi e rende anche piu' belli :D Quelli irrimediabilmente perduti non li puoi salvare neanche per miracolo. Che si suicidino o meno in molti casi e' persino irrilevante per quanto sono ormai morti da tempo. Certo speriamo che neanche un idiota debba ricorrere ad un gesto estremo e riesca a trovare un'altra via per andare avanti, magari una via di riscatto sociale ripartendo con pazienza dal nulla (che non e' facile e' ovvio ma darsi un obiettivo aiuta).

Contanto le storie di quanti in questo forum hanno scritto di aver buttato MIGLIAIA di euro a mignotte, facendosi inculare persino dalle romene piu' truffatrici, da venditori di fumo e servizi a caro prezzo, locali truffa e merdosi (dal nightclub inutile alla disco di tendenza sempre inutile), finendo per spendere 4000 euro al mese per viaggi e Gt anche coronati da successo in cui il giusto era sui 1000 beh allora la crisi non puo' che fare bene.

Costi di 200 euro per 15 minuti di scopata in Italia esistono perche' sono gli Italiani a pagare. Il mercato siamo noi!!! se uno finalmente impara che e' da coglioni lavorare una settimana per farsi una scopata di 15 minuti persino insoddisfacente con una no toca teta alias romena scadente vedrai come si abbassano i prezzi e migliorano le prestazioni

@samallardyce, questo è il classico attacco da melanzana: "vai all'estero perchè le ragazze sono più facili, perchè in italia non riesci, gne gne". Penso che tu sia completamente all'oscuro dalla mentalità che qui in molti hanno: si va all'estero per divertirsi, ampliare gli orizzonti e crescere come persone, oltre ovviamente al cercare delle belle ragazze con cui interagire ed eventualmente scopare ;)

Io delle italiane non mi accontento, quando so che basta superare il confine per trovare ragazze alla mano, socievoli e disinibite...con cui puoi fare discorsi di ore senza annoiarti. Con le melanzane spesso mi bastano due minuti e già mi sto scocciando di parlare con loro...

Tornando al mio discorso: se in giro per l'Europa non vedo pseudo tronisti, maranza, effemminati e ignoranti della peggior specie, che urlano nei locali, fanno tarantelle per strada, si buttano da ubriachi sulle tipe...squalificando la mia nazionalità...sono contento. Ogni tanto io vado nei locali italiani (ancora per poco), spesso poco prima di partire all'estero: lì dentro l'ambiente fa talmente schifo che quando poi il we successivo entro nei locali ESTERI sono ancora più esaltato dall'atmosfera che si respira (senza italioti in mezzo ai coglioni).

@lumi

prendo spunto da una tua osservazione per ribadire un concetto importante:

Il detto se non rimorchi in Italia non rimorchierai neanche all'estero e' una menzogna tra le piu' abili manipolazioni. In quanto menzona perfetta e' esattamente quanto c'e' di piu' speculare della verità.

La verità infatti e' semmai: Se non rimorchi all'estero allora non rimorchierai mai in Italia. Di questo ho prova certa col sottoscritto, che altrimenti non avrebbe mai dovuto rimediare nulla all'estero. Poi in Italia si poteva dare colpa alla mia forma fisica non ottimale ecc.ecc.ecc. Qua invece mi e' capitato di tutto a dispetto di tutto: ho limonato con ragazze 30 cm piu' alte di me :D ho trombato ragazze 20 anni piu' giovani di me, ho trombato ragazze 30 chili piu' magre di me :D

Quindi qualunque piu' logica e ferrea convinzione e' stata distrutta senza pietà.

E' vero che sono cambiato probabilmente io, mentalmente...ma tra me e me cosa vi era di veramente diverso prima? una sola cosa: l'Italia!

Quindi scapparsene (e definitivamente meglio ancora) ha senso eccome. La principale ragione per cui un GT e' inefficace e' perche' scappando dall'Italia si rimane ancora Italiani. E' come fare una gran cacata al cesso e poi entrare nell'ascensore con le ragazze. Il tanfo di merda le ammazzerà tutte. Ma dopo qualche mese avviene il miracolo della decontaminazione mentale, e se eravate persone con i crismi giusti prima, l'unica cosa che vi impediva il successo si sgretolerà. A quel punto comincerete ad avere successo. Questo e' il fenomeno che capita a chi si trasferisce all'estero nel primo periodo della sua permanenza

Sembra di essere in uno dei tanti talk show televisivi.....

dove tutto viene estremizzato, ad esempio :

o sei clericale oppure bruceresti i preti, o sei per il matrimonio gay o allora (se non sei d'accordo) sei solo un omofobo, o sei per l'università gratis per tutti o sei un berlusconiano...o il berlusca è un martire o è il più grande mafioso della storia...o la sanità deve spendere e spandere per tutti senza controlli ...oppure, all'estremo va privatizzata...

certo che è difficile poi alla fine evidenziare le cose reali ed utili quando si enfatizzano solo gli eccessi.

Se tutto viene analizzato alla stregua : o sei bianco o sei nero....credo che sia difficile trovare delle buone soluzioni!

La crisi italiana (e non solo, anche quella spagnola , greca, ecc.) è frutto di una crisi sistemica del nostro paese.

Abbiamo costi enormi di gestione della macchina pubblica che non riusciamo più a gestire.

Solo che anzichè tagliare gli sprechi (che sono almeno il 30% dei costi)...alla fine tagliamo i servizi alla povera gente!

Però dal punto di vista sociale, è un dramma e secondo me, non c'è molto da sorridere quando certa gente dalla disperazione si suicida o deve mettersi in coda alla caritas...

La colpa è sicuramente anche nostra che per anni(almeno gli ultimi 40) abbiamo appoggiato, votato e sorretto maggioranze ed opposizioni che hanno portato a tutto questo!

Ognuno si dece assumere le sue responsabilità.

Questo, è un paese destinato nei prossimi 3 anni a vedere peggiorare la situazione, senza alcun dubbio!

Ognuno dovrà prenderne atto ed organizzarsi di conseguenza!

Però, ripeto, di godere di tutto ciò, mi sembra francamente un po troppo!

Poi, confermo tutto quello che ho scritto precedentemente :

ci sono milioni di italiani non vogliono adattarsi a fare lavori e mansioni che negli ultimi 25 anni hanno demandato a stranieri!

Tante signorine/signore, pur di non andare a cambiare pannolloni ad anziani e lavare delle scale, preferiscono e preferiranno sempre più in futuro....mettersi a 90!

Come già scritto altrove ripubblico una tabella sintetica frutto di alcune mie analisi che pur non avendo ne la pretesa di aver trovato la verità o di essere scientificamente valide credo ci si avvicinino parecchio e siano un modo rigoroso e utile di ragionare sull'argomento

@Recensore: parole sante, e ti faccio i complimenti per la tua capacità di analisi delle dinamiche sociali. Condivido anche il discorso della decontaminazione, anch'io durante la mia residenza straniera di qualche mese, ero diventato una persona migliore, stando a contatto con un ambiente finalmente stimolante e giovanile.

Spesso ritengo sia anche una questione di approccio: in Italia sai già che in un locale difficilmente troverai belle e simpatiche ragazze, dovrai comunque prendere una marea di pali, vaffanculo, risposte sgarbate...prima di trovare (forse) una ragazza decente. Basta superare il confine per capire che non è così: puoi approcciare a destra e a manca anche strafighe, partendo da un punto fisso: sta a te giocartela. Ti può andare bene o male, a volte magari passi solo una bella serata in compagnia, ma hai tu in mano il tuo destino. Posso confermare anch'io quanto da te detto: se ci sai fare, all'estero fai la differenza e rimorchi alla grande...in Italia anche se ci sai fare, non hai la possibilità di emergere, perchè spesso incocci dei muri di cemento sin dall'approccio. Se ti becchi un "vattene" quando vai a parlare con una tipa, come fai a combinarci qualcosa? ;)

Poi concordo appieno che se non ci sai fare, resterai un maranza sia in Italia che all'estero.

E lo stesso discorso si può traslare anche sul lavoro, all'estero sei tu a giocarti le carte e dimostrare di valere, in Italia nonostante la laurea, sei quasi un disadattato ad elemosinare un lavoro.

La crisi ha colpito, purtoppo, anche lavoratori meritevoli che si sono fatti il culo per decenni.

Ora io non godo della crisi perchè miete vittime anche su chi è sempre stato onestò.

Penso che in Italia ci sono tanti coglioni o gruppi di coglioni, uno di questi sono i famosi "itagliotti", loro si meritano la crisi e tutte le conseguenze positive che porta: non vanno più all'estero a farci fare la figura di merda da morti di fica, con i vari cori ect.

Quello che al nostro paese manca veramente è un sistema punitivo certo e rigoroso.

Mi spiego meglio: chi evade; chi estorce il denaro con sistemi mafiosi; chi usa violenza per diverbi vari come liti condominiali o sul lavoro o perchè viene lasciato dalla fidanzata ect...; chi non rispetta le sentenze di visita della prole (qui essenzialmente donne) e usano i figli per minaccia; i politici corrotti e tutti gli atteggiamenti dei dipendenti pubblici di vagabondaggine sul luogo di lavoro (assenteismo, menefreghismo, ommissione di servizio pubblico, mancanza di puntualità nell'orario di apertura ect..) e tanti altri comportamenti incivili sia nel pubblico che nel privato. Devono essere gravemente e severamente puniti con carcere, senza nessun tipo di sanzione alternative alla pena detentiva oltre a togliere qualsiasi beneficio sociale immediatamente, come casa popolare, sussidi economici ect.

Più precisamente le persone che per idiozia o per intenzione si comportano male devono essere punite con certezza sia con pena detentiva che con pene accessorie nel togliere benefici sociali.

I nostri carceri sono pieni di extracomunitari irregolari e piccoli spacciatori di droga. Orbene è giusto così ma dovrebbero seguirli a ruota tutti glialtri soggetti sopramenzionati. Invece no in questo paese si considerà giusta l'evasione fiscale, l'assenteismo sul luogo di lavoro, l'utilizzo di minacce e piccoli gesta di violenza quotidiana, il non rispetto di sentenze sui diritti di visita della prole e la corruzione ect.

Così non ci riprenderemo mai. Il discorso vale anche per i Giudici e forze di polizia in genere, quando un giudice non scrive una sentenza entro i termini del codice deve essere immediatamente licenziato, se non c'è la fa perchè a troppo lavoro ha due possibilità: si licenzia perchè nessuno l'ha obbligato a lavorare nella P.A. o lavora anche la notte presso la sua abitazione.

In questo paese bisogna iniziare a punire e smettere di fare all'italiana far finta di chiudere gli occhi. Io penso che l'Italia non si riprenderà mai più, non per un problema economico che prima o poi la ripresa ci sarà, ma per un problema di educazione civica e di civiltà di un popolo che gli mancano i fondamentali di una Nazione civile e sviluppata eticamente.

lo ripeto spesso al bar o al lavoro la caxxata di qsta nazione è che qsta nazione esista non faccio un discorso razzista ma per me la piu grande buffonata politica in europa degli ultimi 200 anni è stata l unita d italia(fra l altro fatta per gli interessi di francia e inghilterra)se tornassimo agli stati pre unitari ci guadagneremmo tutti

;-)

@corganish ormai il danno e' fatto, quindi ragionare sul passato non puo' comportare come soluzione il tornare indietro. Semmai si devono correggere in fretta le falle del sistema:

ad esempio e' inconcepibile che un sistema anche capitalistico possa funzionare se il politico ha facoltà di legiferare sul suo stipendio. A quel punto e' ovvio che se lo alzano continuamente a dispetto della qualità del loro lavoro.

Ormai non e' neanche questione piu' teorica ma storicamente dimostrato. Quindi uno che voglia porvi rimedio per far funzionare lo stato deve eliminare una falla che permette una truffa di dimensioni sistemiche, ad esempio inserendo nella costituzione che i politici non possono cambiare stipendi, privilegi, leggi elettorali e produrre deficit e infine non possono superare un certo livello di tassazione, e non possono essere eletti all'infinito e con precedenti penali. Oltretutto le falle di dimensioni sistemiche producono danni enormi perche' prima che si palesino l'intera nazione e il suo popolo si autodistruggono. Per far esplodere il debito pubblico ci sono voluti settant'anni dalla fine della seconda guerra mondiale ma ci siamo arrivati. Per concedere l'eleggibilità ai delinquenti alla fine abbiamo adesso una partitocrazia, termine eufemistico per mafia di stato o stato mafioso. LO STATO ITALIANO E' MAFIOSO ANCHE QUANDO NON FA PATTI CON LA MAFIA (E LI FA). Basta vedere le infinite leggi CONTRO il cittadino, non solo la burocrazia quotidiana, le tasse pretese in anticipo e presunte, i pignoramenti sulla base di cartelle esattoriali inventate di sana pianta e persino in spregio a sentenze della magistratura che le annullano, fino all'assurdo che se un delinquente, come spesso si e' letto di casi sui giornali, ormai prevalentemente straniero e romeno in particolare, ti entra in casa, stupra tua moglie, ti ruba tutto e malmena e scappa, se per caso ti si e' liberato un braccio e riesci a sparargli alla schiena, siccome lui aveva finito di seviziarti il tuo e' un omicidio intenzionale. STATO ITALIANO MAFIOSO DI MERDA, NEMICO DEI CITTADINI ITALIANI. E' una triste verità di fatto, non una invettiva aprioristica. Lo Stato ha il DOVERE di funzionare e di proteggere i propri cittadini.

Se certi meccanismi non vengono eliminati alla radice in Costituzione il denaro pubblico diventa il gioco delle tre carte. Ogni scusa e' buona per spostarlo e farlo finire alla fine in determinate saccocce. E se poni gli altri limiti i furbi hanno finito di giocare

Se invece poni un limite alle tasse quello e' il massimo che puoi rubare, se non basta scannatevi tra di voi oppure andate tutti in bancarotta senza toccare i risparmi degli italiani

@ReCensore quello che scrivi è tutto vero e ci fossero persone in Italia che la pensano come te.

Però ribadisco il concetto: si può scrivere milioni di leggi, le leggi scritte servono eccome ma leggi buone e non truffe autorizzate. Ma quello che conta e la capacità culturale e l'insieme di valori di un popolo; una grande parte del popolo italiano no è altro che un "avvocato facendiere di comportamenti malavitosi" mentre un'altra grande parte del popolo italiano è onestà e riconosciuta nel mondo come uno dei più grandi

lavoratori di questo pianeta. L'amico @corganish ha ragione nel dire quello che ha detto.

Ahime la speranza è l'ultima a morire ma ormai è gia 3/4 nella tomba nel nostro paese.

Per il resto il tempo ci dirà come unico giudice soprattutti noi che fine farà la nostra Nazione. Pensiamo a spassercela finchè possiamo e poi come si dice amen.

@samallardyce partendo dal presupposto che io non mi permetto di dare dello sfigato a qualcuno quindi TU in primis non devi farlo, chi pretende rispetto dia rispetto.

Detto ciò io ho una fiorente vita privata in Italia, e comunque a te non deve interessare in quanto PRIVATA, vado a gnocca all estero per avere qualcosa in più, rapporti che in Italia le ragazze normali non ti offrono.

poi non è colpa mia della crisi,io lavoro, il culo me lo faccio. ogni crisi genera possibilità e io le sfrutto, che siano per incrementare la mia fortuna personale o più semplicemente per non avere rotture di palle all' estero.....

@Fede RLPC3: non cerco lavoro in Italia, della crisi in Italia mi frega poco o nulla...l'importante è che non ci sia dove voglio andare io (usa, paesi nord-europa e australia).

@letterbomb: ma che diavolo dici? io ho fatto l'esempio di sanità e istruzione per dire che l'italiota del caxxo medio quando gli dici di tagliare la spesa pubblica subito pensa che si vada a tagliare sanità e istruzione quando invece ci sono altre miriadi di altre cose da tagliare nella spesa pubblica (ossia gli sprechi).

Colui che si prende l'eredità si prende soldi guadagnati dalla sua famiglia ed è giusto che sia così visto che sono soldi PRIVATI, non pubblici.....vai a rosicare da un'altra parte.

I soldi che una famiglia guadagna sono privati, mettitelo in testa.

Liberalizzazioni e privatizzazioni misà che tu non sai nemmeno cosa siano.

Se gli imprenditori vanno a produrre in Romania o nell'Est Europa o in Asia è perchè in Italia è diventato impossibile produrre ed essere competitivi allo stesso tempo.

Se in Italia i salari reali crescono più della produttività la colpa non è certo degli imprenditori, mai dare la colpa ai sindacati, no eh?

Se un imprenditore apre un'azienda lo fa perchè vuole un profitto, i lavoratori ne beneficiano perchè ottengono un reddito se vengono assunti ma chi troppo vuole nulla stringe...se i costi di produzione sono troppo alti e l'imprenditore non riesce più a piazzare i prodotti nei mercati internazionali (perchè ormai il mercato domestico è poca roba visti i consumi italiani) si vede costretto a ridurre il mark-up e perchè diavolo dovrebbe ridurre i guadagni quando se produce all'estero potrebbe ottenere un mark up più alto?

Cos'è ora volete socializzare pure le imprese private? ma pensa te...ah sì già immagino che dirai: "ah perchè la fiat è privata? sai quanti soldi ha ricevuto dallo stato?" sì dai avanti...continuate così che andate bene...

@blockman: privatizzare+liberalizzare (prese insieme) non sono mai un male, la concorrenza fa uscire dal mercato le imprese inefficienti e fa abbassare i prezzi per i consumatori.

Ovvio che deve essere fatta bene...se fatta all'italiana è inutile

la crisi ha colpito la povera gente,quello è vero

chi ha avuto i soldi per studiare e possiede un'azienda di famiglia già ben avviata è ovvio che non ha sofferto nulla

provate voi da zero ad aprire impresa qui in Italia al giorno d'oggi,ci sono troppi saputelli secondo me che parlano a sproposito

@herber21 che lavoro fai? giusto per sapere,mi sembri il più combattivo

Ti rispondo in mp.

;-)

@StefanoMilan no, non e' quello che ho scritto. Ne' e' il mio punto quello del focalizzarsi su una presunta esecuzione in senso deteriore "all'italiana" (implicando che tuttavia se l'esecuzione fosse buona sarebbe la cosa da fare..), ne' necessariamente vero che la privatizzazione+liberalizzazione sia sempre un bene per il mondo del lavoro: dipende dal tipo di mercato e tessuto economico di una nazione, sostenere il contrario e' fare una semplificazione GROSSOLANA e disastrosa come ho gia' scritto per ragioni che non e' il caso di approfondire in questa sede.

E' proprio un FALSO mito "globale", uno dei tanti della stregoneria economica in salsa econo-crap-mist (o la cina, e non solo lei -per fare un altro esempio- cresce smisuratamente xche' una miltoniana disciplina di free-market guida quell'invisibile manina? lol..), ma che molti riprendono senza comprendere pienamente e soprattutto NON supportata dai numeri. Ogni paese ha certe attitudini al consumo, certe caratteristiche specifiche della prorpia classe media, del settore dei consumi del lusso, parametri unici che ne definiscono il sistema di credito, etc etc etc. Per l'italia QUELLA e' solo una semplificazione e non la maniera di risolvere i propri problemi macro-economici, fatevene una ragione... ;)

E come sempre, chi non scatta, niente scatti: mai come in questo caso cosa piu' vera fu detta dal mio alterego Catellani :)

@StefanoMilan @blockman

io vorrei sapere cosa volete privatizzare e/o liberalizzare,sinceramente mi sembrate 2 politici che continuano e girare attorno al problema con belle parole ma non dicono nulla in concreto

per quello che vedo io i 2 esempi lampanti di privatizzazioni:poste,servizio al limite della decenza con costi anche solo per mandare una semplice raccomandata altissimi

infatti se devo prendere qualcosa in internet cerco sempre il servizio di spedizione con corriere (più veloce e più sicuro)

Autostrade:le più care d'europa,benzina alle stelle e autogrill (in monopolio totale addirittura) con prezzi al limite della rapina

Se sono queste le privatizzazioni da fare siamo messi bene...

@letterbomb io se governassi privatizzerei carceri cpt per i clandestini stadi e palazzetti dello sport delle societa sportive professionistiche

@letterbomb basterebbe leggere gli interventi con attenzione per capire che stai facendo esempi reali ESATTAMENTE aderenti a quello che io ho scritto come CRITICA alla "medicina universale" proposta da StefanoMilan e molti liberisti selvaggi del west che -semplificando disastrosamente- tendono ad attribuire a questi processi neo-liberisti caratteristiche semi divino/taumaturgiche senza considerare il "campo di gioco" specifico... :)

Ossia stiam dicendo la stessa cosa... ;)

Le autostrade sono già state privatizzate, da qui la rapina a mano armata che tocca subire agli automobilisti italiani ;) Non puoi privatizzare qualcosa in monopolio, lo insegnano il primo giorno di un corso di economia industriale...

In Germania ad esempio sono gratis, ed in Svizzera con 40 euro all'anno puoi girare quanto vuoi...

@lumi esatto. :)

A.D. 2011

StefanoMilan la crisi, anche se meno che in Italia, c'è anche nei paesi nei quali vuoi andare tu. Inoltre per lavorare là devi ottenere dei permessi che non sono facili da ottenere e negli Usa e in Australia ci puoi lavorare solo temporaneamente, una volta scaduti i permessi ti ricacciano a pedate in Italia. Purtroppo non è come in Italia che siamo pieni di immigrati che non si riescono a mandare via neanche a pregare. Poi se non sbaglio mi pare che devi garantire anche un certo patrimonio e reddito oltre che un'assicurazione sanitaria. Poi prima di tutto cercano di far lavorare i loro cittadini disoccupati (e ce ne sono parecchi), non credo che aspettino il primo che capita perchè comunque per loro saresti uno straniero e non è come in Italia che avvantaggiano gli immigrati a discapito degli Italiani.

Niente vacanze per metà degli italiani

Crollo delle partenze per l’estate 2013

Sole in cartolina per 14 milioni di italiani: la crisi falcidia la voglia e la possibilità di vacanza. Rispetto a un anno fa è cresciuto di ben 5 milioni il numero di coloro che dovranno rinunciare alla vacanza. Se a quelli che la crisi costringerà a stare a casa si aggiungono i poco più di 4 milioni di italiani che di solito non vanno in vacanza in estate, allora sale a 18 milioni e passa il totale dei “casalinghi” da qui a settembre. Invece, in 25,7 milioni non rinunceranno allo svago. I dati arrivano da un sondaggio Confesercenti-Swg.

Dalla ricerca emerge anche che i vacanzieri estivi passano dal 79% del 2010 al 58% del 2013, un crollo verticale che già aveva assunto proporzioni preoccupanti lo scorso anno, visto che nel 2012 si era già scesi al 66%. In termini economici, complessivamente la vacanza degli italiani vale quest’anno 24,5 miliardi di euro con una spesa media a persona di 961 euro: è inferiore ai 1056 euro di prima della crisi, vale a dire nel 2008. Crisi in agguato sempre e comunque. E non a caso agosto, che è il mese da sempre più gettonato, segna già una flessione nelle preferenze degli italiani, passando dal 55% del 2012 al 52% di quest’anno. Per contro, ed evidentemente per la convenienza economica, sale di ben 4 punti invece l’opzione per giugno e di due quella per luglio.

Il fattore economico appare dominante per le famiglie italiane assediate dalle tasse, dalla disoccupazione, dall’erosione dei risparmi. S’impenna così dal 39 al 44% il numero di coloro che giudica determinante il reddito disponibile per programmare le vacanze. Ed un italiano su due (esattamente il 53%) - dice il sondaggio Swg per Confesercenti - lega la rinuncia alla vacanza al fatto che non se la può permettere (costa troppo rispetto alle difficoltà dei bilanci familiari deteriorati dalla crisi). Lo stesso sondaggio dice anche di più, e cioè che con l’incombere della crisi la vacanza sta progressivamente perdendo la sua principale caratteristica: quella di rappresentare uno stacco netto con la attività lavorativa. Non è casuale allora che aumenti di tre punti (dal 4 al 7%) la pattuglia di coloro che non vanno in vacanza perché inchiodati al posto di lavoro. E sono un vero e proprio esercito di quasi 10 milioni di italiani quelli che si portano in spiaggia o nei boschi il computer per lavorare o leggere la posta.

Si assottiglia il popolo dei vacanzieri, ma complice la crisi emerge un nuovo e preoccupante fenomeno: ben il 20% del campione intervistato dichiara che nel corso dell’anno ha dovuto prendere giorni di ferie «forzate» a causa delle difficoltà delle imprese (che non vogliono licenziare ma sono costrette a chiudere per più tempo le proprie attività). Il nodo del lavoro accompagna dunque le famiglie italiane nel difficile tragitto della crisi, senza pause, neppure quella estiva. Non cambia invece la durata dei giorni di vacanza che dal 2009 resta attestata a 12 giorni (erano 14 giorni nel 2008). Se le risorse sono misurate, è tanta la voglia di cambiare il soggiorno estivo che sale da un già notevole 61% al 64%. Per andare dove? Le mete regine sono il mare (al 50% ma era il 73% nel 2006 ed ancora il 53% nel 2012), all’estero la Spagna (27%), in Italia l’Emilia-Romagna e la Sicilia (14%). Ma insidiate da alcune evidenti novità. Infatti, con un grande balzo dall’11 al 18% aumenta la quota di vacanzieri che si recheranno in Germania. Ed è più forte l’attrazione, in Italia, delle città d’arte che conquista il cuore del 14% dei turisti (dall’11% dell’anno scorso). Cedono vistosamente fra le mete estere prescelte per una vacanza la Francia (dal 31 al 24%) la Grecia (dal 25% al 16%) e la Croazia (dal 19 al 12%). Mentre si fanno apprezzare Gran Bretagna e Danimarca con un aumento di tre punti. Stabile la montagna che non viene tradita da alcuni anni dal 12% dei vacanzieri. Un passo in avanti lo fa pure la campagna, dal 4 al 5%.

Ma cosa rappresenta e perché la vacanza? Per metà degli italiani la vacanza assume soprattutto tre significati: riposo (24%), passeggiate (15%), attività culturali (13%). Mentre segue a ruota un 11% che punta decisamente al divertimento ed un altro 11% che si fa sedurre dai piaceri della tavola e del buon vino. Aspetto curioso è che l’estate 2013 registrerà un chilometraggio medio davvero ragguardevole per raggiungere i luoghi di villeggiatura: 434 chilometri contro i 407 del 2012 e contro i 390 del 2009 (solo nel 2011 erano stati di più: 458). Ed è sempre l’auto il mezzo di gran lunga preferito dagli italiani per spostarsi: la utilizzerà il 64% di coloro che si recano in vacanza, anche se risale nelle preferenze l’aereo (dal 23% al 25%). Ben distanziati inseguono navi e traghetti con il 7% ed il treno che scivola dal 9 all’8%.

Dire vacanza significa anche dire alloggio. E allora, alberghi e pensioni restano i preferiti con il 34% (in flessione dal 37%). L’afflusso si deve soprattutto alla politica moderata dei prezzi ed all’ampliamento dei servizi offerti. Cresce inoltre la ricerca di una casa in affitto e si accetta volentieri l’ospitalità degli amici e dei arenti. In risalita sono anche i bed & breakfast, mentre questa volta a segnare il passo sono l’agriturismo ed i campeggi. Gli alberghi a tre stelle sono i più ricercati (si passa dal 59% del 2012 al 64%) inseguiti da quelli a quattro stelle (dal 22 al 25%). Ed in camera ci si aspetta soprattutto il collegamento ad internet (dal 23 al 26%).

L’appuntamento con le vacanze può allora rappresentare la fotografia del disagio delle famiglie e le difficoltà delle imprese. Basti pensare che il turismo da solo vale il 6% del Pil italiano, un peso equivalente a quello del settore costruzioni, per capire quanto una sua ulteriore flessione potrebbe influire negativamente sulla problematica tenuta della nostra economia. E la Confesercenti sollecita quindi interventi tanto necessari quanto mirati «per sostenere il settore nei prossimi mesi», insieme a una «progettazione di più ampio respiro sulle prospettive del turismo italiano che devono scaturire da un confronto rapido e concreto fra governo e parti sociali».

http://www.lastampa.it/2013/06/08/economia/niente-vacanze-per-met-degli-italiani-crollo-delle-partenze-per-lestate-NvlzqeMOtFdXfPrd7pg8rM/pagina.html

E' innegabile che in Italia in questo periodo storico che stiamo attraversando non si possa dire che non ci sia una crisi economica (farei piu' un discorso macro a livello europeo) i soldi girano pochi, e se quest'ultimi non girano e non si spendono l'economia si blocca, e' sotto l'occhio di tutti che le aziende, piccole e medie imprese chiudono tutti i giorni, ora gli obiettivi primari sono solo quelli di pagare le bollette , affitto e mutuo e fare la spesa, se avanza qualcosa, lo stato te lo toglie con le tasse, ditemi uno allora come fa a mettere via i soldi ? poi ci saranno quelli che vivono ancora in famiglia e' un po' ancora se la cavano, a mettere via 2 euro per farsi la vacanza, ma se dobbiamo guardare alla legge dei grandi numeri, ora chi si puo' permettere una vacanza lo fa in modo ridotto ed in periodi di bassa stagione.

tanto se sei disoccupato in vacanza ci sei tutti i giorni e non hai certo bisogno di farle altre :D piangessero miseria adesso quei ladri dei nostri albergatori e ristoratori. Partissero loro prima di chiudere con la rivoluzione in Italia denunciando tutti quegli amministratori pubblici, vigili urbani, finanzieri a cui hanno pagato mazzette fino a ieri e cominciamo a fare un po' di pulizia di queste cose che si sanno ma non si dicono

Eravamo un 'paese benestante' ed ora stiamo tornando ad essere più poveri.

Quindi, se prima una famiglia aveva 2 auto, uno scooter, 2 vacanze l'anno ed un figlio (o addirittura 2) all'università, ecc., in futuro, bisognerà tagliare..tagliare..

una auto sola (come sino agli settanta) una vecchia moto oppure, la bicicletta, il figlio se è uno zuccone andrà a lavorare...altro che università.. :)

una vacanza sola e breve

e non più in luoghi esotici invece ...magari anche in bassa stagione....e perché no?

Dove è tutto questo dramma?

Operai in giro l'audi?, apprendisti in sella a moto da 12.000 euro...piccoli professionisti con il suv......RAGAZZI... si ritorna sulla TERRA!

Uno spende quello che ha.....basta vivere sulle nuvole...

Quando passavo da piccolino(4/5 anni) davanti ad una fabbrica c'erano solo qualche vecchia fiat., qualche lambretta.....

12 anni fa passavi davanti a certe fabbriche (le stesse) vedevi audi, bmw, mercedes....ma stiamo scherzando...gente con stipendi base che va in giro con orologi da 15.000 euro, auto da 40.000 euro.....

A certa gente, una ridimensionata, è molto utile.