Cebu, la prima tappa della campagna Filippina. Ho un giorno e una notte a disposizione. Due ore di taxi per fare 15 chilometri dall’aeroporto al centro.
Dopo il Check-in all’albergo parto subito per un giro turistico a visitare la città vecchia. Attraverso il formicaio di Cebu, arrivo alla Basilica del Santo Niño, giusto in tempo per la grande messa all’aperto del venerdì. Un numero esagerato di gnocche a cui gliela avrei messa volentieri. Ci sono riti religiosi interesanti da osservare.
Tipo: all’interno dell’antica Basilica i devoti ti fanno tutta la strada dall’ingresso fino all’altare, camminando ginocchioni sul pavimento lastricato di pietra, pregando. Una volta arrivati, non è che si alzano e festa finita, no, si rifanno tutta la strada a ritroso. La maggioranza dei peni-tenti sono donne. A forza di farsi perdonare i peccati da Gesù c’hanno calli grossi così alle ginocchia. Gli uomini generalmente fanno penitenza nelle navate laterali, contemplando il culo di quelle che sembrano tante papere in preghiera.
Altro rito interessante, si fa per dire, è quello dell’accensione delle candele.
No, non siamo in qualche cazzo di parrocchia paesana, dove ci vanno solo le vostre nonne ottantenni ad accendere ceri e spompinare preti e sacrestani. Nella Basilica del Santo Niño a Cebu, trovate tutto un assurdo range anagrafico di gnocche: nonne, madri, figlie, zie, nipoti e pronipoti. Tutte a pregare, tutte a fare penitenza, tutte che stravedono per Gesù.
Fuori della basilica, vicino al piazzale, c’è una zona dove i fedeli si raccolgono in preghiera e accendono candele a Santo Niño che poi è il bambin Gesù, alla Madonna. Centinaia di candele rosse come tante cappelle infiammate. Una tipa che accende una candela, mi lancia un’occhiata. Capelli neri fino al culo. Occhioni lunghi, grandi. Un bel culetto a quanto mi pare di vedere, d’altezza mi arriva alla cintola. Mi s’accende una candela tra le gambe. Ricambio lo sguardo, mi avvicino, le chiedo qualche cazzata storico barra religiosa per attaccare bottone. Non voglio passare subito da arrapato e le faccio altre due o tre domande colte, sulla croce di Magellano che praticamente sta lì a cento metri, su Lapu Lapu che è l’eroe nazionale famoso per aver fatto il culo al conquistatore Magellano e altre minchiate. Domande troppo colte, lei non ha la più pallida idea di cosa stia parlando.
Mi guarda come un deficiente.
A questa capra allora chiedo il numero di telefono. Non ho mai rimorchiato in chiesa. Quando digita con quelle manine devote il suo numero di cellulare sull’app notes dello smartphone, rimpiango di non aver dato retta a mia madre, di non aver frequentato più gli ambienti religiosi dalla cresima la quale tra l’altro non ho ricevuto. Rileggendo le note dello smartphone, a fianco al numero di telefono c’ha scritto il suo nome, Leizel. Lascio Leizel lì a fissare quella cazzo di candela rossa, rimuginando chissà quale preghiera, a pensare che il giorno dopo che me la sarò chiavata si romperà il menisco a forza di camminare sulle ginocchia per fare penitenza.
Fotografo santi e madonne e qualche bel culo, e poi incrocio un’altra figa. Se maneggia il cazzo come quella candela siamo a cavallo. Oddio, osservandola bene essere a cavallo con lei non è consigliabile.
È un Ladyboy. Un ladyboy della Madonna.
Morale della favola: evitate di cercare la trombata facile nei Mall, nei bar, o su pinaylove.com.
A Cebu pregare is the new chiavare.
Ma come insegna ogni religione: pregare bene e razzolare male e quindi un salto al Mall ce lo faccio lo stesso. E se non fossi mai andato al Mall in Mango square non avrei mai incontrato George. Chi è George? George è o forse era, un vecchio puttaniere, partito dal Minnesota in cerca di fortuna quasi all’epoca di Magellano e rimasto incagliato nelle secche di Cebu. George la prende lunga iniziando a raccontarmi della sua infanzia felice da campagnolo del Minnesota.
Dal Minnesota alle mignotte il passo è stato breve.
Poi mi chiede 5 dollari per comprarsi delle scarpe nuove. Solleva un piede, mi fa vedere che sotto la suola ha buco grosso come un doblone. Per guadagnarsi quei 5 dollari però George si sente in dovere di darmi qualche dritta.
Mi spiega un po’ il movimento di suine nella zona, rimanendo in argomento mi parla di quella stronza della moglie pinay che l’ha rovinato.
Alla fine George mi fa simpatia, siamo tutti un po’ George.
“George,” dico, “Intanto fumati questa,” e gli offro una cicca” dico “ vado a cambiare i soldi nel Mall, prima che l’hai finita sono di ritorno!”.
Mi confondo tra la folla del Mall come una scorreggia in una tempesta tropicale.
Mango square è l’ombelico, o se preferite il bucio di culo di Cebu, figa parlando. Però ho bisogno di farmi almeno un’ora di sonno prima di iniziare il lavoro serio. La sveglia suona all’ora delle streghe. Salto come un grillo dal letto.
Il Jet leg si fa sentire, mi do paio un di schiaffi, doccia fredda, qualche mossa di Kung Fu davanti allo specchio e via. Ah, dimenticavo la cosa fondamentale: prendo una paccata di soldi.
Ho un momento di esitazione prima di uscire.
Potrei anche starmene in hotel, chiamare Leizel, ficcarle un rosario su per il culo, sgranarlo con lei recitando avemmaria e padrenostri. Leizel, oltre alle chiappe, mi avrebbe aperto le porte della fede. Potrei, ma devo assolutamente visitare qualche club di Cebu.
Ma avessi avuto un giorno in più, grazie al bambin Gesù a Cebu avrei chiavato di più.
Vicino a Mango square ci sono 2 club rinomati per la caccia alle montone. Uno è l’Ultra, che è ultra triste. L’altro è il J Ave, che si sta riempiendo, ma è ancora presto.
Il Sinigang di Maiale, cipolle, zenzero, tamarindo e peperoni della cena, sembra lo Xenomorfo del film Alien che mi sta per esplodere dalla pancia. Mi faccio una passeggiata tra i bar nella zona di Mango Square per digerire lo Xenomorfo.
All’improvviso due ninfotroiette mi si materializzano davanti come uscite da un troiesco stargate ultradimensionale. Mi sbarrano la strada. Invece di tirare fuori coltelli a serramanico, tirano fuori le tette. Lavorano sempre in coppia. Promettono, detta loro, il più bel doppio pompino della mia vita. Considerando tutti i doppi pompini della mia vita dico a Starsky & Hutch della pompa che con me dovrebbero darsi un bel po’ da fare per scalare la classifica. Il servizio compreso l’ingoio è 1000 php. Per scoparle in tandem altri 1000 php, ma anche a 500 php non si tirano indietro. Turisti dallo sguardo sdegnato ci passano accanto.
Se la scena fosse un dipinto barocco s’intitolerebbe “il vecchio porco e le ragazzine”. Mi spiegano nel dettaglio le loro abilità, mi abbracciano, mi accarezzano, mi sbuffettano la patta, mi fanno il ditino alla mano.
Sono sempre stato più bravo a chiavare che a contare, ma dopo un rapido conteggio delle mani, i conti non tornano. Il risultato di due ninfotroiette con 2 mani ciascuna dovrebbe fare quattro, invece ci sono quattro mani libere che fanno seghe all’aria e un’altra mano che mi fa ditino da dieci minuti.
Mi guardo la mano.
Ci trovo attaccato una manina che è attaccata a un bambino nudo e sudicio che sembra un lombrico col pisellino.
Ritiro la mano nemmeno l’avessi appoggiata sul ferro da stiro acceso.
Parte un porcoddìo che cancella in un secondo tutta l’atmosfera religiosa e santa acquisita per transustanziazione da Laizel e dal Ladyboy nella basilica del Santo Niño.
Mi fiondo dentro il J Ave.
Nel J Ave la clientela è così composta: una vagonata di coreani seduti ai tavoli, una carro bestiame di suine filippine ai tavoli dei coreani, una panda di occidentali che vagano con la bottiglia di San Miguel calda come piscio, e cercano di raccogliere avanzi che cadono dai tavoli dei coreani. Elargisco sorrisi, brindisi, strizzate d’occhio a tutte gnocche che mi passano a tiro. Pure qualche Coreano che si trova nella traiettoria mi risponde per cortesia e fa l’inchino.
Nella penombra, appartata, noto una gnocca insieme alla ormai immancabile amica/cugina cassonetto dei rifiuti. Io e il cassonetto ci scambiamo sguardi d’intesa. L’intesa è che mi voglio chiavare l’amica.
Dopo un paio di pezzi dance gnam gnam style il mio cazzo puntella la gnocca. Il cassonetto sparisce in non so quale zona smaltimento rifiuti. Io e la gnocca balliamo, me la lavoro di lingua già lì nel locale. Lei è il classico frappè filippino + occidentale + un numero imprecisato di razze che hanno chiavato tra di loro nelle generazioni passate e il risultato me lo trovo davanti. Pelle gialla tipo insufficienza epatica al terzo stadio, capelli lisci o ricci stirati o che cazzo ne so, occhi smandorlati, nel senso a non mandorla ma nemmeno tondi.
Porto la smandorlata in hotel senza perdere ulteriore tempo. Doccia, e iniziamo a darci da fare.
Il pelo pubico è corto e ispido come un prato alpestre in estate dopo un incendio. L’età anagrafica di una 25enne ma la sorchettina di una di 8 anni.
Cioè, non che mi sia mai scopato una di otto anni, ma avete capito. L’indice a fatica m’entra dentro, sditalinare col mignolo, non se ne parla, provate è scomodissimo.
Inoltre non ho gel, solo saliva. Mi succhio le dita, le inzuppo in figa. Poi la lecco alla paranoia, figa e culo. Ci facciamo un 69 e poi ho cazzo e palle talmente bavosi che per infilarmi il preservativo lo devo asciugare col lenzuolo. Non siamo umani, siamo due lumache che scopano. Poi la sua fica comincia a lacrimare abbondantemente che rimango sbalordit, in estasi mistica come se fossi il papa che vede la madonna di Fatima piangere, ma non dagli occhi.
Ficcare il mio cazzone in quella ferita ci vuole proprio un miracolo. L’avessi saputo c’accendevo un cero a San Niño. Poi ovviamente prendo la decisione peggiore: parto a chiavarla di pecora. Una mandata e lei si ritira come se le avessi acceso un mortaretto cinese di capodanno cinese in culo. Si volta, apre le gambe a spaccata, sulla passerina del colore di una vongola al vapore ci appoggio la cappella che è tipo un grosso Chupa Chups gommoso color amarena al sapore di cazzo. La figa striminzita mi risucchia la cappella caramella. Poi sparisce tutto l’asta del cazzo. Come se quando succhi un lecca lecca poi t’ ingoi anche il manico, perché sei un fottuto ingordo. I seni della smandorlata sono adolescenziali, regolari, capezzoluti.
Mordicchio tutta la ciccia da mordere, lavoriamo di lingua come cuccioli incarogniti. Mentre affondo il cazzo le prendo i piedi, le succhio gli alluci, le lecco la pianta dei piedi ruvida, che, avete mai leccato una parete intonacata? ecco. Ci penso dopo che magari potrebbero puzzarle i piedi, ma non è così. Non le puzza nulla. Non ha odore, almeno non da viva.
La strada della sua fica da mulattiera di montagna è diventata l’Autosole a 4 corsie.
Ripropongo la pecorina. Ma niente. Il trauma è stato troppo forte. Per colpa mia le uniche pecorine della sua vita saranno quelle che conterà prima di dormire. L’aggiungerò alla lista delle colpe per cui mi si apriranno i cancelli dell’inferno. Mi ribalto tenendole ancora il cazzo arpionato nell’utero. Così a smorza non posso che pensare a Ladyboy che segava la candela delle preghiere. Smandorlata muove il culo come un’ossessa. Non ne vuole sapere di sfoderarsi l’uccello da se. L’aggiusto nella posizione del loto. Così si da una calmata. Se non sapete qual è la posizione del loto, googolatela. Tento di far fare amicizia tra il suo buchetto del culo e il mio indice. Mi scaccia il dito come se fosse una mosca birichina venuta a posarsi proprio lì. Lo stesso dito glielo ficco in un orecchio, inclina la testa e ride. Potremmo continuare a chiavare finche uno dei due non muore d’inedia. Poi la vedo che orgasma, o almeno finge bene. Vorrei sborrare, dormire, e nulla più. È come se la mia sburra si fosse cagliata. Finisce che sborro ricotta..
La sborra a forza di scuotere il cazzo da solida diventa liquida, come nel miracolo di San Gennaro. Parte un getto nella figa che se non c’avessi il cappuccio alla smandorlata le gocciolerebbe il palato.
La smandorlata mi chiede se mi dispiace se non rimane a dormire come da accordi precedenti.
Mi dispiace no, rispondo ma con la faccia dispiaciuta.
Il mattino dopo ho il traghetto per Bohl e che cazzo devo dormire almeno altre due ore. Ci scambiamo i numeri di telefono, dispiaciuti. Le do 1500 php, e lei è dispiaciuta perché ne voleva almeno il doppio.
Quando la porta si chiude dietro di lei sono dispiaciuto.
Accanto al numero, nell’app notes dello smartphone c’ho scritto smandorlata, per cui sono dispiaciuto ma non saprei dirvi il suo nome.
grandissima recensione come sempre,maestro della figa,e della prosa
la bava di bagascia,utile per ogni fregna del mondo intero
certe coppie sono assieme per lo stesso motivo che io quando cago,porto un giornale da leggere:solo per ammazzare il tempo...
to pay 4 to fuck.....
@proof nelle Filippine trovi sempre posizioni aperte per "missionario"
@flick.genziana Il tempo a Cebu è stato tiranno, ma poi sai quante chiavate mi aspettano da lì fino ad arrivare sù ad Angeles City?
Rimanete sintonizzati e lo scoprirete anche voi.
@IlMarchese said: @FlautoMagico per Riga e omegna è facile. Ce ne ho una su Tallin che tengo nel cassetto da tempo perché non ho trovato la rima giusta.
Perché tu tieni alta la bandiera della Gnocca, se no a tallin hai voglia di pistolin...
@IlMarchese
bene sono molto ansioso di leggere!!! Mi urta solo il fatto che tu possa aver graffiato qualcuna delle mie fidansatine ma sono rischi che si corrono
"Il più grande condottiero è colui che vince senza combattere"
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IlMarchese
22/08/2017 | 12:51
Silver
Cebu, la prima tappa della campagna Filippina. Ho un giorno e una notte a disposizione. Due ore di taxi per fare 15 chilometri dall’aeroporto al centro.
Dopo il Check-in all’albergo parto subito per un giro turistico a visitare la città vecchia. Attraverso il formicaio di Cebu, arrivo alla Basilica del Santo Niño, giusto in tempo per la grande messa all’aperto del venerdì. Un numero esagerato di gnocche a cui gliela avrei messa volentieri. Ci sono riti religiosi interesanti da osservare.
Tipo: all’interno dell’antica Basilica i devoti ti fanno tutta la strada dall’ingresso fino all’altare, camminando ginocchioni sul pavimento lastricato di pietra, pregando. Una volta arrivati, non è che si alzano e festa finita, no, si rifanno tutta la strada a ritroso. La maggioranza dei peni-tenti sono donne. A forza di farsi perdonare i peccati da Gesù c’hanno calli grossi così alle ginocchia. Gli uomini generalmente fanno penitenza nelle navate laterali, contemplando il culo di quelle che sembrano tante papere in preghiera.
Altro rito interessante, si fa per dire, è quello dell’accensione delle candele.
No, non siamo in qualche cazzo di parrocchia paesana, dove ci vanno solo le vostre nonne ottantenni ad accendere ceri e spompinare preti e sacrestani. Nella Basilica del Santo Niño a Cebu, trovate tutto un assurdo range anagrafico di gnocche: nonne, madri, figlie, zie, nipoti e pronipoti. Tutte a pregare, tutte a fare penitenza, tutte che stravedono per Gesù.
Fuori della basilica, vicino al piazzale, c’è una zona dove i fedeli si raccolgono in preghiera e accendono candele a Santo Niño che poi è il bambin Gesù, alla Madonna. Centinaia di candele rosse come tante cappelle infiammate. Una tipa che accende una candela, mi lancia un’occhiata. Capelli neri fino al culo. Occhioni lunghi, grandi. Un bel culetto a quanto mi pare di vedere, d’altezza mi arriva alla cintola. Mi s’accende una candela tra le gambe. Ricambio lo sguardo, mi avvicino, le chiedo qualche cazzata storico barra religiosa per attaccare bottone. Non voglio passare subito da arrapato e le faccio altre due o tre domande colte, sulla croce di Magellano che praticamente sta lì a cento metri, su Lapu Lapu che è l’eroe nazionale famoso per aver fatto il culo al conquistatore Magellano e altre minchiate. Domande troppo colte, lei non ha la più pallida idea di cosa stia parlando.
Mi guarda come un deficiente.
A questa capra allora chiedo il numero di telefono. Non ho mai rimorchiato in chiesa. Quando digita con quelle manine devote il suo numero di cellulare sull’app notes dello smartphone, rimpiango di non aver dato retta a mia madre, di non aver frequentato più gli ambienti religiosi dalla cresima la quale tra l’altro non ho ricevuto. Rileggendo le note dello smartphone, a fianco al numero di telefono c’ha scritto il suo nome, Leizel. Lascio Leizel lì a fissare quella cazzo di candela rossa, rimuginando chissà quale preghiera, a pensare che il giorno dopo che me la sarò chiavata si romperà il menisco a forza di camminare sulle ginocchia per fare penitenza.
Fotografo santi e madonne e qualche bel culo, e poi incrocio un’altra figa. Se maneggia il cazzo come quella candela siamo a cavallo. Oddio, osservandola bene essere a cavallo con lei non è consigliabile.
È un Ladyboy. Un ladyboy della Madonna.
Morale della favola: evitate di cercare la trombata facile nei Mall, nei bar, o su pinaylove.com.
A Cebu pregare is the new chiavare.
Ma come insegna ogni religione: pregare bene e razzolare male e quindi un salto al Mall ce lo faccio lo stesso. E se non fossi mai andato al Mall in Mango square non avrei mai incontrato George. Chi è George? George è o forse era, un vecchio puttaniere, partito dal Minnesota in cerca di fortuna quasi all’epoca di Magellano e rimasto incagliato nelle secche di Cebu. George la prende lunga iniziando a raccontarmi della sua infanzia felice da campagnolo del Minnesota.
Dal Minnesota alle mignotte il passo è stato breve.
Poi mi chiede 5 dollari per comprarsi delle scarpe nuove. Solleva un piede, mi fa vedere che sotto la suola ha buco grosso come un doblone. Per guadagnarsi quei 5 dollari però George si sente in dovere di darmi qualche dritta.
Mi spiega un po’ il movimento di suine nella zona, rimanendo in argomento mi parla di quella stronza della moglie pinay che l’ha rovinato.
Alla fine George mi fa simpatia, siamo tutti un po’ George.
“George,” dico, “Intanto fumati questa,” e gli offro una cicca” dico “ vado a cambiare i soldi nel Mall, prima che l’hai finita sono di ritorno!”.
Mi confondo tra la folla del Mall come una scorreggia in una tempesta tropicale.
Mango square è l’ombelico, o se preferite il bucio di culo di Cebu, figa parlando. Però ho bisogno di farmi almeno un’ora di sonno prima di iniziare il lavoro serio. La sveglia suona all’ora delle streghe. Salto come un grillo dal letto.
Il Jet leg si fa sentire, mi do paio un di schiaffi, doccia fredda, qualche mossa di Kung Fu davanti allo specchio e via. Ah, dimenticavo la cosa fondamentale: prendo una paccata di soldi.
Ho un momento di esitazione prima di uscire.
Potrei anche starmene in hotel, chiamare Leizel, ficcarle un rosario su per il culo, sgranarlo con lei recitando avemmaria e padrenostri. Leizel, oltre alle chiappe, mi avrebbe aperto le porte della fede. Potrei, ma devo assolutamente visitare qualche club di Cebu.
Ma avessi avuto un giorno in più, grazie al bambin Gesù a Cebu avrei chiavato di più.
Vicino a Mango square ci sono 2 club rinomati per la caccia alle montone. Uno è l’Ultra, che è ultra triste. L’altro è il J Ave, che si sta riempiendo, ma è ancora presto.
Il Sinigang di Maiale, cipolle, zenzero, tamarindo e peperoni della cena, sembra lo Xenomorfo del film Alien che mi sta per esplodere dalla pancia. Mi faccio una passeggiata tra i bar nella zona di Mango Square per digerire lo Xenomorfo.
All’improvviso due ninfotroiette mi si materializzano davanti come uscite da un troiesco stargate ultradimensionale. Mi sbarrano la strada. Invece di tirare fuori coltelli a serramanico, tirano fuori le tette. Lavorano sempre in coppia. Promettono, detta loro, il più bel doppio pompino della mia vita. Considerando tutti i doppi pompini della mia vita dico a Starsky & Hutch della pompa che con me dovrebbero darsi un bel po’ da fare per scalare la classifica. Il servizio compreso l’ingoio è 1000 php. Per scoparle in tandem altri 1000 php, ma anche a 500 php non si tirano indietro. Turisti dallo sguardo sdegnato ci passano accanto.
Se la scena fosse un dipinto barocco s’intitolerebbe “il vecchio porco e le ragazzine”. Mi spiegano nel dettaglio le loro abilità, mi abbracciano, mi accarezzano, mi sbuffettano la patta, mi fanno il ditino alla mano.
Sono sempre stato più bravo a chiavare che a contare, ma dopo un rapido conteggio delle mani, i conti non tornano. Il risultato di due ninfotroiette con 2 mani ciascuna dovrebbe fare quattro, invece ci sono quattro mani libere che fanno seghe all’aria e un’altra mano che mi fa ditino da dieci minuti.
Mi guardo la mano.
Ci trovo attaccato una manina che è attaccata a un bambino nudo e sudicio che sembra un lombrico col pisellino.
Ritiro la mano nemmeno l’avessi appoggiata sul ferro da stiro acceso.
Parte un porcoddìo che cancella in un secondo tutta l’atmosfera religiosa e santa acquisita per transustanziazione da Laizel e dal Ladyboy nella basilica del Santo Niño.
Mi fiondo dentro il J Ave.
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVNel J Ave la clientela è così composta: una vagonata di coreani seduti ai tavoli, una carro bestiame di suine filippine ai tavoli dei coreani, una panda di occidentali che vagano con la bottiglia di San Miguel calda come piscio, e cercano di raccogliere avanzi che cadono dai tavoli dei coreani. Elargisco sorrisi, brindisi, strizzate d’occhio a tutte gnocche che mi passano a tiro. Pure qualche Coreano che si trova nella traiettoria mi risponde per cortesia e fa l’inchino.
Nella penombra, appartata, noto una gnocca insieme alla ormai immancabile amica/cugina cassonetto dei rifiuti. Io e il cassonetto ci scambiamo sguardi d’intesa. L’intesa è che mi voglio chiavare l’amica.
Dopo un paio di pezzi dance gnam gnam style il mio cazzo puntella la gnocca. Il cassonetto sparisce in non so quale zona smaltimento rifiuti. Io e la gnocca balliamo, me la lavoro di lingua già lì nel locale. Lei è il classico frappè filippino + occidentale + un numero imprecisato di razze che hanno chiavato tra di loro nelle generazioni passate e il risultato me lo trovo davanti. Pelle gialla tipo insufficienza epatica al terzo stadio, capelli lisci o ricci stirati o che cazzo ne so, occhi smandorlati, nel senso a non mandorla ma nemmeno tondi.
Porto la smandorlata in hotel senza perdere ulteriore tempo. Doccia, e iniziamo a darci da fare.
Il pelo pubico è corto e ispido come un prato alpestre in estate dopo un incendio. L’età anagrafica di una 25enne ma la sorchettina di una di 8 anni.
Cioè, non che mi sia mai scopato una di otto anni, ma avete capito. L’indice a fatica m’entra dentro, sditalinare col mignolo, non se ne parla, provate è scomodissimo.
Inoltre non ho gel, solo saliva. Mi succhio le dita, le inzuppo in figa. Poi la lecco alla paranoia, figa e culo. Ci facciamo un 69 e poi ho cazzo e palle talmente bavosi che per infilarmi il preservativo lo devo asciugare col lenzuolo. Non siamo umani, siamo due lumache che scopano. Poi la sua fica comincia a lacrimare abbondantemente che rimango sbalordit, in estasi mistica come se fossi il papa che vede la madonna di Fatima piangere, ma non dagli occhi.
Ficcare il mio cazzone in quella ferita ci vuole proprio un miracolo. L’avessi saputo c’accendevo un cero a San Niño. Poi ovviamente prendo la decisione peggiore: parto a chiavarla di pecora. Una mandata e lei si ritira come se le avessi acceso un mortaretto cinese di capodanno cinese in culo. Si volta, apre le gambe a spaccata, sulla passerina del colore di una vongola al vapore ci appoggio la cappella che è tipo un grosso Chupa Chups gommoso color amarena al sapore di cazzo. La figa striminzita mi risucchia la cappella caramella. Poi sparisce tutto l’asta del cazzo. Come se quando succhi un lecca lecca poi t’ ingoi anche il manico, perché sei un fottuto ingordo. I seni della smandorlata sono adolescenziali, regolari, capezzoluti.
Mordicchio tutta la ciccia da mordere, lavoriamo di lingua come cuccioli incarogniti. Mentre affondo il cazzo le prendo i piedi, le succhio gli alluci, le lecco la pianta dei piedi ruvida, che, avete mai leccato una parete intonacata? ecco. Ci penso dopo che magari potrebbero puzzarle i piedi, ma non è così. Non le puzza nulla. Non ha odore, almeno non da viva.
La strada della sua fica da mulattiera di montagna è diventata l’Autosole a 4 corsie.
Ripropongo la pecorina. Ma niente. Il trauma è stato troppo forte. Per colpa mia le uniche pecorine della sua vita saranno quelle che conterà prima di dormire. L’aggiungerò alla lista delle colpe per cui mi si apriranno i cancelli dell’inferno. Mi ribalto tenendole ancora il cazzo arpionato nell’utero. Così a smorza non posso che pensare a Ladyboy che segava la candela delle preghiere. Smandorlata muove il culo come un’ossessa. Non ne vuole sapere di sfoderarsi l’uccello da se. L’aggiusto nella posizione del loto. Così si da una calmata. Se non sapete qual è la posizione del loto, googolatela. Tento di far fare amicizia tra il suo buchetto del culo e il mio indice. Mi scaccia il dito come se fosse una mosca birichina venuta a posarsi proprio lì. Lo stesso dito glielo ficco in un orecchio, inclina la testa e ride. Potremmo continuare a chiavare finche uno dei due non muore d’inedia. Poi la vedo che orgasma, o almeno finge bene. Vorrei sborrare, dormire, e nulla più. È come se la mia sburra si fosse cagliata. Finisce che sborro ricotta..
La sborra a forza di scuotere il cazzo da solida diventa liquida, come nel miracolo di San Gennaro. Parte un getto nella figa che se non c’avessi il cappuccio alla smandorlata le gocciolerebbe il palato.
La smandorlata mi chiede se mi dispiace se non rimane a dormire come da accordi precedenti.
Mi dispiace no, rispondo ma con la faccia dispiaciuta.
Il mattino dopo ho il traghetto per Bohl e che cazzo devo dormire almeno altre due ore. Ci scambiamo i numeri di telefono, dispiaciuti. Le do 1500 php, e lei è dispiaciuta perché ne voleva almeno il doppio.
Quando la porta si chiude dietro di lei sono dispiaciuto.
Accanto al numero, nell’app notes dello smartphone c’ho scritto smandorlata, per cui sono dispiaciuto ma non saprei dirvi il suo nome.
bagascia
22/08/2017 | 13:44
monza | 36-50
Gold
grandissima recensione come sempre,maestro della figa,e della prosa
la bava di bagascia,utile per ogni fregna del mondo intero
certe coppie sono assieme per lo stesso motivo che io quando cago,porto un giornale da leggere:solo per ammazzare il tempo...
to pay 4 to fuck.....
flick.genziana
22/08/2017 | 16:08
Newbie
Che Dio ti benedica, Marchese... peccato che il tempo sia stato tiranno...!
Abbandonati al relax e al piacere, scopri i centri massaggi della tua citta'!flick.genziana
22/08/2017 | 16:08
Newbie
Che Dio ti benedica, Marchese... peccato che il tempo sia stato tiranno...!
Trova i migliori CENTRI MASSAGGI e le MASSAGGIATRICI SEXY in ItaliaMaipiumonscio
22/08/2017 | 19:30
Newbie
@IlMarchese Number 1. Amen .
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàproof
22/08/2017 | 19:35
Newbie
ora ho capito cosa voglio fare da grande: missionario nelle Filippine
El_Jefecito
22/08/2017 | 23:56 18-25
Newbie
MARCHESOWSKI!
Davvero CHAPEAU!
Belle gambe, a che ora aprono?
dominicandream
23/08/2017 | 14:57
Newbie
Grande racconto
INCONTRA DONNE VOGLIOSEIlMarchese
24/08/2017 | 16:06
Silver
Grazie 1000, contento vi sia piaciuta
@bagascia figa e prosa, posa e figa!
@dominicandream
@El_Jefecito MARCHESOWSKI! ahahaha
@Maipiumonscio
@proof nelle Filippine trovi sempre posizioni aperte per "missionario"
@flick.genziana Il tempo a Cebu è stato tiranno, ma poi sai quante chiavate mi aspettano da lì fino ad arrivare sù ad Angeles City?
Abbandonati al relax e al piacere, scopri i centri massaggi della tua citta'!Rimanete sintonizzati e lo scoprirete anche voi.
IlMarchese
25/08/2017 | 07:19
Silver
IlMarchese
31/08/2017 | 12:18
Silver
Poi Non dite che vi racconto cazzate!
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàFlautoMagico
31/08/2017 | 13:21
Roma | 36-50
Gold
Grande @IlMarchese.
Visto che Le piacciono le rime, mi aspetto una recensione di riga e magari un giorno anche di omegna!
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
IlMarchese
31/08/2017 | 13:23
Silver
@FlautoMagico per Riga e omegna è facile. Ce ne ho una su Tallin che tengo nel cassetto da tempo perché non ho trovato la rima giusta.
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVFlautoMagico
31/08/2017 | 14:05
Roma | 36-50
Gold
Perché tu tieni alta la bandiera della Gnocca, se no a tallin hai voglia di pistolin...
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
cinghialutra
31/08/2017 | 17:20
Silver
@ilmarchese vecchia scuola sempre il top.
Abbandonati al relax e al piacere, scopri i centri massaggi della tua citta'!IlMarchese
31/08/2017 | 19:11
Silver
Pagina Facebook mettete mi piace
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Trova i migliori CENTRI MASSAGGI e le MASSAGGIATRICI SEXY in ItaliaMegres75
31/08/2017 | 23:26
Firenze | 36-50
Newbie
Sei un grande, la scopata raccontata meglio in questo forum, complimenti
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàtoni.t
01/09/2017 | 20:38
Varese | 36-50
Gold
@ilMarchese complimenti ti leggo sempre volentiri e complimenti per la gnocca in foto ci farei un rosario assieme 😍😍😵😵...ciao trombaioli
La gnocca thai!!! È come il primo amore...non si scorda mai 🤣🤣😋😋😍😍
IlMarchese
02/09/2017 | 10:55
Silver
@cinghialutra
@Megres75
@toni.t
Grazie e viva la topa e siete su Facebook mettete mi piace su:
https://m.facebook.com/Andare-a-Puttane-con-i-voli-Low-Cost-146540459191082/
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVBrahman
09/09/2017 | 16:37
Silver
@IlMarchese come è andata ad Angeles?? Non dirmi che anche lì hai rimorchiato in chiesa 😆
"Il più grande condottiero è colui che vince senza combattere"
tenaka18
09/09/2017 | 18:01
Newbie
molto carina la tipa, adoro le filippine !
complimenti anche per come scrivi. molto coinvolgente
Abbandonati al relax e al piacere, scopri i centri massaggi della tua citta'!IlMarchese
10/09/2017 | 09:05
Silver
@Brahman
Trova i migliori CENTRI MASSAGGI e le MASSAGGIATRICI SEXY in Italiaper Angeles pubblicherò una recensione a parte perchè ho raggiunto picchi di inaudita maialità.
@tenaka18 le Filippine le odori e le adori
Brahman
10/09/2017 | 12:19
Silver
@IlMarchese
bene sono molto ansioso di leggere!!! Mi urta solo il fatto che tu possa aver graffiato qualcuna delle mie fidansatine ma sono rischi che si corrono
"Il più grande condottiero è colui che vince senza combattere"
IlMarchese
11/09/2017 | 15:08
Silver
@Brahman
vai tranquillo prima di montarle mi hanno detto che erano single.
FlautoMagico
11/09/2017 | 15:36
Roma | 36-50
Gold
Ma se a cebu devo pregare il bambin gesù a chi prego a Rio?
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
Brahman
11/09/2017 | 16:19
Silver
@IlMarchese
Bene!!!! Se ti hanno detto così bisogna fidarsi. Dicono sempre la verità 🤘
"Il più grande condottiero è colui che vince senza combattere"
IlMarchese
12/09/2017 | 12:18
Silver
@FlautoMagico
Abbandonati al relax e al piacere, scopri i centri massaggi della tua citta'!mi hai fatto ricordare che devo ancora scrivere una rece su Rio.
tikistyle
13/11/2022 | 09:57
cuneo | 36-50
Newbie
Marchese spero un giorno di poterti vedere al salone del libro di torino per chiederti un autografo
Macario Nadir
IlMarchese
25/11/2022 | 17:29
Silver