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cicciov6tb

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cicciov6tb
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20/01/2021 | 19:40

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ottime notizie. sono stato a cartagena a gennaio scorso, 2020. dovevo fare un tour di 1 mese ma son dovuto ripartire dopo appena 6 giorni per un lutto in famiglia. in quei 6 giorni sono stato da dio, anche perchè avevo compagnia femminile locale. ma la voglia di tornarci per iniziare il famoso tour abortito c'è sempre. mi fa piacere sapere che le cose stanno tornando a una quasi normalità: le ultime notizie avute dal console onorario lì a cartagena, che considero un amico, non erano positive. vero è che parliamo di notizie avute in occasione dello scambio di auguri per natale/capodanno. io il tuo numero me lo segno: appena ci sarà la possibilità di partire con qualche sicurezza in più, ti romperò le scatole.

cicciov6tb
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10/02/2019 | 14:56

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aggiungo un altro dato.
vi dicevo in qualche post precedente che un mio amico ha invitato una cubana. lui 46 lei 20 anni. prima intervista: visto negato (a settembre). pratica rifatta e nuova intervista fissata a novembre per febbraio (sempre tramite agenzia). visto rifiutato di nuovo. quelli dell'agenzia pensavano che, essendo la pratica stata avviata prima che si sentisse parlare di questa storia del deposito di 2000 cuc, non fosse ancora necessario questo deposito. in via confidenziale, dall'ambasciata gli è stato detto che:

  1. la somma depositata era necessaria perchè l'invitata non aveva un lavoro stabile, casa e/o deposito bancario;
  2. non è stato fatto alcun riferimento alla differenza d'età e al ruolo dell'invitante, dichiaratosi suo novio;
  3. hanno tenuto conto del fatto che l'invitante, precedentemente, aveva fatto altri 3 inviti. la prima - con la quale ha convissuto e avuto dei figli, dichiarati - è rimasta in italia; la seconda (madre della convivente) è rientrata regolarmente; la terza (sorella della convivente) doveva rientrare a giugno e non è rientrata. quindi è stato ritenuto poco affidabile perchè su 3 inviti 2 non sono rientrate.
    insomma, pare che anche i precedenti posiivi abbiano il loro peso. o perlomeno non pesino in modo negativo.
    risultato: piutosto che inviare 2000cuc per il deposito bancario, quei soldi il mio amico li spenderà andando una volta in più nell'isla.

cicciov6tb
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05/02/2019 | 18:44

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ci sono alcune cose che fanno riflettere.
fidel era una figura carismatica. bastava evocarne il nome e tutti si facevano piccoli piccoli e rientravano nei ranghi. per mia esperienza personale, quando c'era lui i controlli di polizia c'erano, ma abbastanza discreti.
appena è morto, i controlli sono diventati asfissianti, con pattuglie miste esercito/polizia accresciute di numero.
parlando con amici del luogo, il nuovo primo ministro è un quadro del partito senza alcuna esperienza internazionale e, come da costituzione, deve rendere conto al partito, che è ancora retto da raul castro. quindi conta come il due di bastone quando briscola è a denari. quindi cambia tutto perchè nulla cambi.
il venezuela galleggia sul petrolio. lì 1 lt d'acqua costa molto più di 1 lt di benzina. ed ecco gli usa soffiare sul fuoco per riuscire a "esportare la democrazia" anche lì e, insieme alla democrazia, esportare i loro petrolieri. chiaro che la russia non può sopportare che il venezuela esca dalla loro sfera d'influenza......
e cuba? per una volta dovrà stare a guardare lo svolgersi degli eventi. finora esportava medici e infermieri e riceveva petrolio a prezzi simbolici. sarà ancora così? e se si, fino a quando? ma ora? avrà la forza di resistere con le sue sole forze fino allo stabilizzarsi della situazione in venezuela, che potrebbe essere tra un mese, un anno o chissà quando?
la situazione è, come dire? liquida e temo che non dovremo aspettare 10 anni per vedere stravolgimenti. insomma: i gt di lungo corso hanno frequentato cuba nel "periodo especial". io credo che vivrò a breve questa riedizione in chiave attuale, dove i dubbi sono molti e le certezze latitano!

cicciov6tb
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05/02/2019 | 17:57

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@LIVE scusa il ritardo nella risposta, ma le notifiche mi arrivano 1 si e 10 no.
premetto - come tutti ormai sappiamo - che a cuba certezze non ce ne sono. il loro sistema non aiuta. a dir la verità, neanche il sito della nostra ambasciata a l'havana è il massimo in fatto di chiarezza.

  1. periodo di permanenza continuativa (senza uscire e rientrare) ridotto da 3 a 2 mesi. è sicuro perchè ho dovuto ridurre il periodo della prossima vacanza. potrebbe tornare all'antico anche domani, ma a tutt'oggi è così. spiegazioni? nessuna (e ce ne ho perso, di tempo, su internet);
  2. cuba il passaporto lo rilascia quasi a tutti (ci sono eccezioni, tipo i militari), anche perchè c'è una lunga schiera di paesi dove si può andare senza visto (praticamente quasi tutti i paesi comunisti/socialisti/ex blocco sovietico). il problema è il visto;
  3. tralasciamo le altre tipologie di visto (per lavoro, per studio, per ricongiungimento familiare) e limitiamoci al visto turistico. questo è rilasciato per massimo 90 giorni. se la bimba rientra entro tale termine, i fatti ci dicono che non ha quasi problemi per il rilascio di un nuovo visto. se rientra molto dopo i 90 giorni ma entro un anno, può scordarsi un eventuale nuovo visto ma non perde cittadinanza e casa. se non rientra proprio, dopo un anno perde cittadinanza, casa e soldi in banca. se ha i genitori, la casa passa a loro. sicuro. è appena successo a una camagueyana che vive in provincia di salerno; un dubbio che rimane senza risposta: e se rientra dopo un anno, quindi persa la cittadinanza, che succede? resta a vivere nel terminal?
  4. deposito di 2000 cuc in banca come condizione per richiedere il visto se non hai altre garanzie (casa e lavoro stabile): me ne hanno parlato in tante. me ne ha parlato anche un amico italiano che vive in pianta stabile a l'havana da più di un anno e mezzo. vorrebbe tornare per un breve periodo in italia portandosi la sua convivente che, però, non ha lavoro ne casa di proprietà, tutti mi hanno detto che stà cosa è partita il 1° gennaio. su internet, sul sito della nostra ambasciata non c'è niente.
    prima che i moderatori partano in tromba con le reprimende, io dico: ok, ufficialmente non si riesce a sapere niente. proviamo un percorso diverso. c'è qualcuno tra i gt che, nell'anno nuovo, ha fatto partire una pratica d'invito? chi meglio di loro che ci stanno sbattendo la testa potrebbe darci info più certe? sarebbe utile, no? da parte mia, proverò a informarmi appena sarò li, cioè tra poco più di un mese.

cicciov6tb
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20/01/2019 | 03:08

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@LIVE il deposito su c/c, intestato all'invitata, verrebbe vincolato dallo stato cubano per un anno dalla data di uscita dal territorio nazionale. se l'invitata non rientra entro un anno, perde la cittadinanza e la somma sul conto viene acquisita dallo stato cubano. hai ragione nel dire che l'interesse sarebbe principalmente dello stato italiano acchè l'invitata rientri nel suo paese. ma evidentemente lo stato cubano avrà pensato di riaffermare la sua autorità aggiungendo anche questo vincolo. è pur sempre una dittatura. come giustamente dici tu, vista l'atavica fame di soldi delle cubane, pensare anche solo per un momento che, alla scadenza del vincolo, quelle ti restituiscano 2000 cuc, be.... non mi risultano santi di origine cubana!

cicciov6tb
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16/01/2019 | 14:41

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@Francesco74Roma
Per quel che riguarda i luoghi da visitare, come ho scritto nella mia recensione, io ho visitato solo l’havana (malecon; havana vecchia; zona porto e galleria dell’hotel commodoro, zona ambasciate, dove a detta di un mio amico che vive nelle vicinanze “ci sono le più belle puttane dell’havana”. Preciso che per lui puttane è sinonimo di donne cubane – speriamo non ci siano femministe in ascolto); camaguey (tutta. Soprattutto i quartieri popolari); trinidad (un pomeriggio è sufficiente per vedere tutto quello che c’è da vedere); cienfuegos (non è una metropoli. In non molto tempo la visiti tutta. La movida è quasi tutta sul lungomare) e, da quest’ultima città, le cascate del nicho. A santiago ci sono stato solo un giorno. Approfondirò la conoscenza di questa città che sarà la base della prossima vacanza, dall’11.03. al 06.05.. anche in questo caso, ci vado con un amico che la frequenta da molti anni. Al mio ritorno, pubblicherò le impressioni di viaggio. Per il mare, sono stato solo a playa rancho luna a cienfuegos; santa lucia (alloggiando sia al “roc santa lucia” che al “caracol”); cayo santa maria (alloggiando allo “starfish”). Per quello che è l’argomento di maggior interesse, non abbiamo quasi mai frequentato discoteche perché il mercato presenta quasi sempre solo animalucci bipedi che hanno bisogno di una pesante revisione. Ci siamo andati solo già accompagnati. Quindi, sicuramente info più interessanti li potranno fornire gli altri utenti. Oppure ti devi leggere buona parte delle recensioni. Io l’ho fatto e sono nominati e recensiti molti locali che sono stati frequentati. Sia nella capitale che in altre città. Per alloggi e altro, se mi mandi in privato la tua mail o il tuo cellulare, ti invio un file .pdf che ho creato. Una vera e propria guida con indirizzi ed altro. Dall’area messaggi non è possibile inviare allegati. Giusto una cosetta: sia su internet che all’agenzia di viaggi, ci hanno detto che il periodo massimo di permanenza è stato ridotto da 90 a 30+30 giorni. Poi bisogna uscire e rientrare. Si parla di ritornare all’antico (90 giorni) ma fino a 2 giorni fa si era fermi a 30+30 giorni. Infatti il mio soggiorno sarà di 57 giorni. Spero di essere stato utile.

cicciov6tb
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07/01/2019 | 19:41

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tra di loro si rubano anche le mutande, se le portano. nella mia prima vacanza ero incuriosito dal fatto che tutte le case avessero inferriate e porte in metallo, e mi fu riferito che altrimenti - specie se si viene a sapere che gli inquilini/proprietari non ci sono - entrano e portano via tutto. nelle mie 3 vacanze abbiamo sempre noleggiato un auto. nelle case particular dove abbiamo alloggiato c'era sempre un garage o o uno spazio recintato. in mancanza, pagavamo un omino che, per 1 o 2 CUC (dipende dai posti) ci guardava l'auto per tutta la notte. nei villaggi non c'è problema perchè c'è sempre la guardiania. non per vigilare sulle auto, ma per controllare che non entri nessuna bimba da fuori. questa almeno la mia esperienza.

cicciov6tb
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04/01/2019 | 17:45

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@BarryLyndon se la recensione è stata utile, oltre che per gli spunti ed aneddoti, anche solo per passare 10 minuti in lettura, sono contento.

cicciov6tb
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04/01/2019 | 16:16

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aggiungo: sembrerebbe (il condizionale è d'obbligo) che questa misura dei 2.000 CUC sia contenuta nella legge che introduce il pagamento delle tasse anche per i privati cittadini. dovrebbe essere una legge di dicembre 2018 che stò cercando on line per tradurre e studiare. ma non è sicuro,,, questa si è una notizia per sentito dire...

cicciov6tb
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04/01/2019 | 16:06

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Apporto il mio contributo alla conversazione con alcune notizie che non visualizzato nei vari post.
Come già detto nella mia unica recensione, sono stato tre volte a Cuba, sempre in compagnia di un amico che ci và da oltre 25 anni.
Questo mio amico, nel tempo, ha fatto quattro inviti.

  1. il primo non fa testo. Fece tutto lui senza avvalersi di agenzie e risale a quasi 10 anni fa. Invitò quella che è stata la sua compagna fino a qualche mese fa e da cui ha avuto figli regolarmente riconosciuti;
  2. nel secondo invito venne la suocera. Formula dell’invito: ricongiungimento familiare (o qualche formula simile). In pratica la suocera veniva a trovare la figlia e i nipoti). Rientrata regolarmente a Cuba anche prima dei 3 mesi;
  3. nel terzo invito venne la sorella. Anche qui formula dell’invito: ricongiungimento familiare. Nel corso dell’intervista precisò che veniva a fare la baby sitter all’ultimo dei nipoti nati. Ha un figlio che resta a Cuba. Parliamo di febbraio 2018. Allo scadere del terzo mese sparisce. Và a trovare uno che ha conosciuto su facebook. È riuscita a farsi sposare a dicembre 2018. Allo scadere dei tre mesi il mio amico ne fa denuncia in questura. L’agenzia che ha trattato la pratica chiede copia della denuncia che invia all’Ambasciata Cubana a Roma e a quella italiana a l’Havana. La famosa fidejussione di euro 30.000 non viene minimamente intaccata;
  4. quarto invito fatto a una bambolina di Camaguey tramite la stessa agenzia già usata con successo. La tipa è 20enne, fa la maestrina a chiamata presso una scuola materna (una sorta di supplenza) e produce il documento del datore di lavoro. Non ha proprietà né conto in banca. Può produrre oltre 6 mesi di ricevute di accrediti su carta AIS (è gratuita per i cubani). Cade su una buccia di banana: a intervista conclusa, l’intervistatore gli dice che è andato tutto bene e gli fa in tono confidenziale: ma dimmi la verità, se ti chiede di rimanere tu che fai? Risposta: forse resto. Depennato il parere positivo e apposto parere negativo. L’agenzia ha copia dell’intervista, dove in calce è scritto (forse prima non era così) che poteva fare ricorso, ma lo sconsiglia: che ricorso vuoi fare se mi dici che resterai in Italia? Meglio fare tutto ex novo. Blocca la fidejussione dei 30.000 euro e l’assicurazione sanitaria. Li riattiverà in concomitanza della data del nuovo invito.
    Altro caso (risalente a fine 2017/inizi 2018). Un altro mio amico invita la sua compagna di l’Havana. Differenza di età circa 15 anni. Lei non lavora, non ha proprietà e non ha conto in banca. Può esibire solo copie di numerosissimi invii di denaro alla sua carta AIS e un documento che rilasciano ai posti di polizia dove lei dichiara di essere ufficialmente la novia del mio amico, entrambi ben identificati. Questo documento non vuole farlo nessuna perché è vincolante per lei. Tu sei un turista e fai un po’ che cacchio ti pare. Lei no. Se la beccano con un altro turista, diverso da quello indicato nel documento (anche lì i controlli a posteriori li fanno. Cazzo se li fanno!) vieni subito iscritta come adescatrice. E lì ti scordi anche solo il rilascio del passaporto, che a Cuba – senza invito – ti consente di andare solo in Russia o in Montenegro (che ancora non fa parte ufficialmente dell’area shengen).
    Anticipo l’obiezione: dal Montenegro, senza visto, possono uscire solo i cittadini montenegrini con passaporto elettronico. Quindi neanche pensare di fare Cuba/Montenegro e da lì in Italia. Per lo meno non attraverso i circuiti legali….
    Visto accordato. Rientrata nei termini di tre mesi. Alla successiva richiesta, tutto liscio come l’olio. I precedenti sono importanti, e lei è rientrata regolarmente la prima volta. Importante: appena esibito quel documento che la impegnava ufficialmente come novia del mio amico, l'intervista non è più andata avanti. parere favorevole e via. con l'intervistatore ci è stata poco più di un quarto d'ora (detto da lei).
    Sia la bambolina di cui al punto 4 che una nostra amica cubana che ora è a Rimini, ci hanno detto che dal 01.01.2019 ci sarà un ulteriore stretta nella concessione dei visti. Acquisterà ancora più importanza il possesso di immobili e del conto corrente bancario. Entrambe ci hanno riferito che sarà necessario avere un deposito di 2.000 CUC. Dalla partenza, questa somma viene vincolata per un anno. Se al termine di un anno la bimba non è rientrata a Cuba, lo stato confisca questa somma. Il fatto ci è stato confermato dall’agenzia cui hanno sempre fatto capo i miei amici protagonisti degli inviti che ho descritto sopra. l’agenzia ci ha però detto di aspettare l’anno nuovo perché Cuba è Cuba e quello che vale oggi potrebbe non valere domani (il dubbio si riferisce solo alla quantificazione della somma: confermato il tetto dei 2.000 o lo limitano a 1.000, o lo richiedono a discrezione?).
    Ultimo esempio: una nostra amica di Camaguey si trova ora a Napoli. Era già stata invitata un paio di anni fa a Torino e al termine dei tre mesi è rientrata regolarmente. A gennaio 2018 è andata a farsi intervistare in Ambasciata. Noi eravamo lì. Qualche giorno prima dell’intervista è stata fermata dalla Polizia che l’ha registrata in compagnia di un amico diverso da quello che l’ha invitata. Il visto è stato concesso tranquillamente. Qui può essere che il precedente gli abbia fatto gioco (è venuta in Italia e rientrata regolarmente) e che la registrazione della Polizia non sia saltata fuori perché risaliva solo a un paio di giorni prima (internet e banche dati on line come le hanno le nostre forze di polizia lì se le scordano, almeno per ora). Elementi di aggiornamento su stà storia dei 2.000 euro appena ne saprò di più.

cicciov6tb
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01/01/2019 | 17:29

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@nandoercubano, certo che li sai sottolineare i tuoi punti di vista!!!!!!!!

cicciov6tb
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01/01/2019 | 16:03

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@dell sono pienamente daccordo con te. così come sono daccordo con chiunque posti qualcosa o risponda a post di altri. la premessa è sempre quella ed è universalmente valida: ognuno ha i suoi gusti. possiamo non condividerli ma accettarli è d'obbligo. credevo fosse chiaro nel mio post. ho precisato che ognuno ha i suoi gusti: chi le vuole longilinee, chi un pò curvy, chi bionche, chi nere. POI ho precisato che PER ME preferisco quella con un pò di roba nei punti giusti. tipo quelle delle foto. ho aggiunto che PER ME la discriminante è che mi piacciano, che siano modelle di serie A o che sfilino in provincia attribuendosi il titolo di "modelle". ho la tendenza a scrivere molto proprio per essere sicuro di essere capito. ma evidentemente dovevo ripetere più e più volte "PER ME" e ripetere più e più volte la premessa che ognuno ha i suoi gusti. passo e chiudo.

cicciov6tb
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31/12/2018 | 17:46

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@forzanat, è stata anche la mia premessa. è il gusto personale a dettare la scelta. e a volte quel qualcosa di imponderabile che ti fa scattare la scintilla per una piuttosto che per un altra....

cicciov6tb
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31/12/2018 | 17:36

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scusate se dico la mia. il discorso modelle di serie A o di serie C lascia un pò il tempo che trova. dipende molto dai gusti personali. qualcuno di voi scoperebbe quelle modelle che sfilano alla settimana della moda di Milano? io neanche morto. manici di scopa senza culo senza tete e sempre col broncio, manco avessero appena saputo di un lutto in famiglia. modelle come giravano un pò di anni fa, tipo la Campbell (se piace il coloured) o la Schiffer (bianca e bionda)? anche subito. anzi. che dico? anche ieri. se a Cuba devo scegliere una modella col patentino che mi piace poco solo per dire che sono stato con una vera modella, io passo. preferisco invece andare con una che mi pace, e se fa la modella nei circuiti minori, con paga da 1 a 5 CUC a sfilata... ma che mi frega? posto di seguito due foto: la prima l'ho vista sfilare (con i miei occhi) a Cay Santa Maria. e con (molte) difficoltà ci è stato un mio amico. la seconda al Brizas di Santa Lucia. e con quest'ultima ci ho passato 15 giorni. poi ognuno si faccia la sua idea...
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cicciov6tb
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30/12/2018 | 19:05

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@BelButeleto said:
"...la mia fortuna è stata andarci con una vecchia volpe..."
Non lo dire a me, @cicciov6tb , non lo dire a me ... 😄😄 : https://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/138120/la-habana-dei-residents/
ho letto attentamente la tua recensione e (quasi) tutti i commenti. concordo con te sul fatto che le comunità di italiani residenti non inglobano nel loro gruppo il primo arrivato. li capisco pure: hanno lottato per il loro orticello e vogliono difenderlo. a l'havana vive da più di un anno un mio conoscente (amico di pare un pò troppo). fà parte di un gruppo composto da baresi con un unico riminese, età tutti intorno ai 50. questi fanno gli emigranti al contrario: tornano in italia solo per le feste e per la stagione estiva, e con quel che guadagnano vivono per il resto dell'anno a cuba. il mio conoscente, dopo aver rimediato negli anni un numero spaventoso di fregature (detto da lui), alla fine ha acchiappato una 35enne sposata con un canadese che la mantiene. stò canadese và a cuba 2/3 volte l'anno per 15 giorni la volta. quando non c'è, il mio conoscente gli riscalda il letto. hanno i loro giri, il librettino con i numeri di telefono, e frequentano esclusivamente posti fuori dalla portata dei turisti. il mio conoscente ci ha detto che può introdurci, ma significherebbe passare 30/40 giorni esclusivamente a l'havana, e noi abbiamo un debole per camaguey.

cicciov6tb
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30/12/2018 | 17:20

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@nandoercubano non ne ho idea. mi sono iscritto due giorni fa. credo basti cliccare sulla bustina accanto al nick per inviare una mail. admin potrà confermare o meno...

cicciov6tb
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30/12/2018 | 16:43

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cicciov6tb
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30/12/2018 | 16:42

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@forzanat è giusto quello che dici. solo che con la mia mentalità da italiano sono portato a credere che, a parità di bancomat, possano preferire un italiano ad un canadese ubriacone. ma è chiaro che è un mio pensiero. le donne sono difficili da capire qui in patria. figurati lì a Cuba!

cicciov6tb
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30/12/2018 | 14:19

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ho voluto solo sottolineare, e forse non l'ho fatto abbastanza, l'importanza di partire un minimo preparati. ed in questo le varie recensioni sono utilissime. poi la mia fortuna è stata andarci con una vecchia volpe. senza di lui, nonostrante la preparazione, avrei preso molte più fregature. ma quelle puoi prenderle ovunque. anche andando alla disco del paese...

cicciov6tb
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29/12/2018 | 19:59

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Cuba. Rendiconto di tre viaggi e considerazioni in libertà.

Premessa: farò un rendiconto della summa di 3 distinti viaggi a Cuba e le mie considerazioni riguardano la vita, le possibilità lavorative e i rapporti umani di me, 58enne single, non un fulmine di guerra con le donne, con l’aggravante di non riuscire ad essere il cosiddetto “figlio di puttana”.
Per motivi di lavoro, negli ultimi 25 anni non ho mai, e dico mai, potuto farmi una vacanza all’estero, che per me è sinonimo di posti caldi, mare, e possibilmente gnocca locale.
Andando in pensione, mi dico: ora comincio.
Conosco un amico che a Cuba ci và da circa 25 anni. A volte 2/3 volte l’anno, a volte salta un anno o due. A furia di andarci, abla benissimo l’idioma e ha la faccia come il culo, nel senso che non ha il senso della vergogna e nulla gli sembra impossibile, anche andare a fermare una mentre è con il marito/compagno/fidanzato. Nome d’arte: Luis.
Decidiamo di partire: 27 giorni a cavallo tra luglio e agosto 2016. Altri 34 giorni tra agosto e settembre 2017, 20 giorni a gennaio 2018. Nel corso di un numero incredibile di cene spese a parlare di Cuba, mi fa la scuola su come funzionano le cose e come ci si deve comportare. Mi dico che non può essere tutto così facile come dice lui. Non è possibile. Parto, penso io, preparato. Bè, la realtà supererà la fantasia.
Partiamo con in tasca il solo biglietto aereo. Siamo in tre. All’arrivo, prendiamo un taxi e ci facciamo portare sul malecon, all’hotel Deauville (quello tutto azzurro, per intenderci). Da lì, a piedi, andiamo in Calle Aguila (è a tre isolati dall’Hotel Deauville) . Luis ci dice che lì conosce varie case particular e ci andiamo a piedi perché non vuole pagare 5 CUC in più che sarebbero la commissione del tassista, che direbbe sicuramente ai titolari della casas che lì ci ha portati lui. Una è addirittura un mini appartamentino autonomo. 25 CUC a notte. Ma siamo a l’Havana. Per la colazione, 5 CUC all’Hotel Deauville, con più roba di quanta potrebbe mangiarne uno che ha fatto la fame in Biafra (tortillas, frutta a profusione, succhi, hamon e cheso, uova in tutte le salse, ecc.ecc.).
Una precisazione che vale per TUTTE le case particular (tranne una a Cienfuegos) in cui abbiamo alloggiato: ufficialmente, tutte le cichas che portiamo devono presentare il carnet per la registrazione. Ufficiosamente, poiché conoscono il mio amico Luis da anni, il carnet lo fotografano ma non lo registrano, in modo da avere i dati a disposizione in caso di inconvenienti. Come è stato detto più volte in vari post, il rischio nel non registrare per i proprietari è grande, poiché si arriva anche alla confisca della casa.
Quello che incide di più sulle spese è il noleggio dell’auto. Siamo in 3 nella 1^ e 3^ vacanza e in 4 nella 2^. Ci piace essere liberi di girare e di non essere vincolati agli orari dei mezzi pubblici. Per dare un’idea, nella vacanza più breve abbiamo comunque percorso 4.600 km. Nella prima vacanza un carro cinese, una Geely EC7, ci è costata 65 CUC al giorno per 27 giorni. Se avessimo superato il mese, ci sarebbe costata 59 CUC al giorno. Nella seconda vacanza un fuoristrada Baic 4x4 ci è costata 80 CUC x 34 giorni; nella terza una Geely Emgrand8 ce ne costa 125 per 20 giorni. Inutile visitare i vari siti di noleggio auto: non sono aggiornati e nessuno li segue. Meglio prendersi i numeri di telefono dei vari noleggiatori e contattarli preventivamente dall’Italia. Anzi: dal basso delle mie esperienze, ho predisposto un file in pdf con tutte le info (bigliettini delle varie case particular dove alloggiamo normalmente; due numeri di telefono per chiamare direttamente e prenotare un auto: uno all’aeroporto e uno della Rex al centro che è in via Neptuno, vicino il Parque Central; navigatori su android da usare con mappe off-line; ristoranti; indicazioni sanitarie in caso di problemi – e a me è capitato – uso della tarjeta per il wifi e altro).
Noi siam partiti con dinero cash. In un solo viaggio ho avuto necessità di attingere da carta. Io ho usato una revolving circuito Visa. Avevo altre carte (Maestro e Mastercard) ma accettavano solo le Visa. Come precisato in altri post, prelievo massimo PER SINGOLA OPERAZIONE (detto e confermatomi dal cassiere della banca) euro 300. Preciso che il cambio è Euro/CUC (all’epoca 1 euro = 1,10 CUC) perché a fronte di 300 euro e al netto della commissione bancaria ho comunque ricevuto più di 300 CUC, mentre un amico che era con me ha cambiato dollari cash e ha ricevuto intorno ai 280 CUC.
Piccola precisazione: il cambio è sempre leggermente più favorevole ai chioschi cambia-valuta, che sono comunque ufficiali. Solo che bisogna stare bene attenti e non distrarsi mentre contano le banconote. A Camaguey ad un amico remigino che si distraeva per ogni essere di sesso anche solo vagamente femminile hanno ciulato 100 CUC piegando due banconote da 50 in due e quindi contandola due volte. Il fessacchiotto ha contato le banconote quando ormai era fuori dal cambia-valuta e quindi diventava difficile dimostrare la truffa. In Italia avrei saputo come fare, ma Cuba è un altro pianeta e il viaggiatore, per quanto navigato possa essere, farà bene a tenerlo sempre presente.
Non farò una cronistoria dettagliata dei luoghi visitati e delle conquiste, ma porterò solo degli esempi di fatti accaduti a me e ai miei compagni di viaggio, come attore protagonista o come spettatore in diretta degli eventi.
In genere il nostro itinerario è: 2/3 giorni a l’Havava; 3 giorni a Cienfuegos; base a Camaguey da dove, ogni ¾ giorni, partiamo per un escursione a Santa Clara (al di fuori del museo del Che, non c’è altro), Ciego de Avila (un mortorio), Trinidad (mezza giornata e l’hai girata tutta). Nella seconda metà della vacanza una puntata di 3 giorni a Santiago; discesa per ¾ giorni a Cayo Santa Maria; discesa a Cienfuegos per altri ¾ giorni; ritorno a l’Havana per gli ultimi 3 giorni.
Consigli, magari già forniti in altri post:

  1. Cambio e prelievo valuta: vi rimando a ciò che ho scritto prima;
  2. Noleggio auto: nel contratto fate indicare sempre tutti i danni che ci sono (e ci sono, statene certi) altrimenti alla riconsegna ve la fanno pagare per nuova. Fate scrivere che la riconsegna avverrà nello stesso luogo da dove l’avete ritirata senza sovraprezzo (hanno la tendenza a caricare 20/30 CUC con motivazione: riconsegna in luogo diverso). Fatevi indicare a quanti km si deve fare il tagliando (che è gratuito). Se vi becca la polizia con il tagliando non eseguito vi sequestrano l’auto e se la riconsegnate senza tagliando eseguito ci sono altri costi;
  3. Guidate solo di giorno, sempre in corsia di sorpasso e mai troppo forte perché: sulle strade circola di tutto (carretti tirati da asini e cavalli, taxi collettivi e vecchie caffettiere che viaggiano a 40 km/h.). in più, se i mezzi si guastano, li lasciano lì sulla corsia, non accostano nemmeno, e l’incidente per uno non abituato è dietro l’angolo. Di notte hanno la tendenza a viaggiare a luci spente (forse pensano di risparmiare sulla corrente);
  4. rifornimento carburante: l’auto a noleggio ha la targa che comincia con T, che contraddistingue il turista. Normalmente la pompa sarebbe quella per i turisti, a CUC 1,45/lt. Noi ci andiamo sempre verso le 18/19 del pomeriggio. Il mio amico scende, contratta con il benzinaio, gli regala 5 CUC e facciamo il pieno alla pompa dei locali, quella a 0,65 CUC/lt a 83 ottani. Dite che si guasta l’auto? No, perché – detto dal benzinaio – tutte le pompe di benzina pescano dal medesimo serbatoio! Per noi che percorriamo dai 4 ai 6.000 km (a seconda della durata della vacanza), è un bel risparmio;
  5. Sanità: a me è capitato di ustionarmi a Playa Rancho Luna a Cienfuegos. La pelle cadeva a brandelli. In ogni città c’è una farmacia international. È una sorta di pronto soccorso riservato ai turisti, dove trovi farmaci che per la maggior parte della popolazione sono inavvicinabili per il costo e che quasi sempre non ci sono nemmeno negli ospedali. Nel mio caso mi ha visitato una dermatologa e a giorni alterni per una settimana mi ha medicato un’infermiera paciosa di mezza età con cui sono diventato amico (non ci ho fatto niente. Era protetta dalla natura). Tutto fatturato. Se avete l’assicurazione, al rientro presentate le fatture e siete rimborsati. Io che ero senza, ho potuto comunque portare in detrazione sul 730 le spese mediche sostenute. In caso di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, serve solo una traduzione delle fatture, neanche giurata o ufficializzata;
  6. Piscine: io sono stato ad una sola piscina, all’hotel Camaguey a Camaguey, in compagnia. Niente di eccezionale. E meno male che mi avevano detto che era la migliore della città! Ingresso: non ricordo di preciso se erano 25 CUC a testa di cui 20 di beveraggi o 20 a testa di cui 17 di beveraggi. Hanno chiesto i documenti e rilasciato una specie di ricevuta che abbiamo consegnato al bar, dove smarcavano i beveraggi. Per la chica non è stato un problema farsi registrare perché, mi diceva, l’ingresso è solo per la piscina e ai piani non ti fanno avvicinare. Le registrazioni sono state singole, una per me una per lei, con scontrini singoli. Quindi la polizia non potrà mai sapere che era in compagnia di uno straniero. Alla fine siamo andati via con una borsa carica di cerveza e refresco, che la tipa si è portata a casa sua;
  7. Prenotazione nei resort: prima di partire, abbiamo visto su internet i costi. Faccio un esempio. Ogni volta passiamo ¾ giorni al Resort Starfish di Cayo Santa Maria perché c’è un mare splendido, da cartolina. Nell’estate 2016 sul sito consultato dall’Italia una stanze doppia costava 167 a testa. Sul posto, chiesto alla ricezione, sarebbe costata 85 euro. Presso ogni struttura alberghiera è onnipresente un banchetto con la targa “Cubatour” con impiegata con gonna marrone e camicetta azzurra. Lì il prezzo praticato per la stessa stanza scendeva a 75/78 euro, che è il prezzo fissato dallo Stato per il periodo. Noi, prenotando da Camaguey, abbiam pagato ancora meno, 67 euro a testa. Spiegazione dell’addetta del chioschetto della “Cubatour” (quindi in pratica una dipendente statale): lo Stato preferisce che il turista lasci soldi un po’ ovunque nella isla. Quindi è la norma, per le agenzie di viaggio poste fuori dal luogo dove si vuole andare, praticare il 5% di sconto sul prezzo base. Se poi, nel periodo, il resort è mezzo vuoto, allora lo Stato dispone incentivi ancora maggiori, con sconti anche molto alti, per invogliare i turisti ad andar lì. Quindi occhio alle offerte delle agenzie di viaggio. Chiedere non costa nulla e le impiegate sono state sempre molto disponibili nel cercare varie soluzioni. Ad esempio, in tutte le agenzie ci hanno detto che portarsi una novia nei resort non è un problema. Registrazione e via. Solo per tutti i resort di Santa Lucia non è possibile se la differenza d’età è pari o superiore a 20 anni. Lì non le fanno entrare. Nemmeno se ne porti 2 e gli prenoti e paghi la camera doppia (che tanto poi di notte ci si sdoppia, una viene da me e il mio amico và nella loro stanza). Pare che i canadesi bacchettoni abbiano fatto casino tramite ambasciata perché erano scandalizzati. Il canada è un mercato che Cuba non può permettersi di perdere, perché d’inverno con sole 4 ore di volo passano dai -20 ai +25 di temperatura e chi può, e sono molti, vanno a svernare a Cuba. Quindi almeno per Santa Lucia c’è stò problema;
  8. nell’ultimo viaggio abbiamo notato che stà prendendo piede una nuova usanza: il documento falso. Le minorenni lo usano per indicare un’età superiore ai 18 anni; le ragazze di 27/30 anni per abbassarsi l’età a 20/21 anni, così da potersi spacciare per semi-verginelle non troppo usurate. Questo lo abbiamo notato proprio a Cienfuegos e soprattutto a Camaguey;
  9. uso del paracadute: OBBLIGATORIO! Come già detto da molti, i loro sono di pessima qualità. Soprattutto per chi, come me, preferisce farsi la novia per una settimana o due invece che andare a caccia ogni giorno, può succedere che dopo un paio di giorni la tipa decida di farlo senza preservativo perché ormai siete fidanzati e lei sa (?) che è una relazione seria. Occhio: se è in periodo fecondo (lei lo sa, tu no), dopo 9 mesi potresti ricevere una telefonata che ti annuncia che sei diventato papà. Come detto in altri post, puoi fare il test del DNA oppure no. Se non lo fai il figlio te lo accollano d’ufficio. E con un legale ti fanno causa in Italia per il mantenimento che viene calcolato in base alle tue possibilità finanziarie in Italia (confermatomi da un mio amico avvocato divorzista, quindi non chiacchiere da bar dette in libertà). Sempre questo mio amico avvocato mi ha detto che si potrebbe fare una transazione privata, dove tu ti impegni a mandargli 100/150 euro al mese e lei rinuncia a eventuali future pretese. NON CI SONO GARANZIE. A distanza di 2/3 anni ti arriva una comunicazione dell’avvocato dove ti si richiede di rivedere l’accordo, perché a Cuba il costo della vita è aumentato e quindi 100/150 euro al mese non bastano più. C’è chi, poi, è ancora più sfacciata e te lo chiede direttamente. Un mio amico si trova, in questo momento, a Cienfuegos dove conobbe una bella tipetta nella vacanza precedente. Si è mantenuto in contatto e ogni mese gli manda 50 euro e gli fa una ricarica al cellulare. Bè lei gli ha detto espressamente che vuole un figlio da lui. Lo abbiamo messo in guardia; l’ho fatto parlare con il mio amico avvocato; abbiamo rintracciato i profili facebook e instagram della tipa per fargli vedere quanti amici (di pinga) italiani, canadesi e messicani ha, ma temiamo che arrivato lì stacchi la presa dal cervello e cominci a ragionare solo con l’uccello. Assicurarsi il mantenimento di un figlio è molto meglio che farsi sposare. Il mantenimento arriva ogni mese e la chica può parcheggiare il figlio dalla nonna e continuare la caccia ai soldi degli stranieri.
    Considerazioni su opportunità lavorative, per chi vogli trasferirsi lì: un po’ off-topic. Giusto un accenno. Da poco vi è una legge che incentiva gli investimenti anche a capitale interamente straniero a Cuba. In trenta giorni dalla domanda arrivano tutti i permessi e autorizzazioni. Le pratiche si possono svolgere lì a Cuba (c’è una sezione ministeriale apposita presso l’ambasciata) o qui in Italia. Anche in questo caso mi è stato confermato da un amico che lo fa professionalmente. Se si apre l’azienda nella “Zona di desarrollo especial di Mariel” (che è tra l’Havana e l’aeroporto, zona nuovo porto container), 10 anni di esenzione dalle tasse e, poi, 16% di tasse calcolate sugli utili di esercizio.
    È vero che a Cuba da qualche tempo circola molta più moneta, ma siamo sicuri che tutto si evolverà in meglio per loro? O a breve si tornerà al passato?
    Il passo in avanti era stato determinato dalle dichiarazioni (più d’intenti che reali) del presidente americano Barack Obama, che aveva portato addirittura all’apertura dell’Ambasciata USA a l’Havana. La conditio sine qua non per la riapertura dei colloqui era la restituzione di Guantanamo. Senza quella, non ci si sedeva nemmeno al tavolo delle trattative. Barack Obama era a termine mandato e quindi contava ormai come il 2 di bastone quando briscola è a denari. Insediatosi Donald Trump, non solo ha detto chiaro e tondo che Guantanamo non si tocca e che anzi la potenzierà, ma ha smantellato ogni azione (poche o nulle in verità) adottata dal suo predecessore. L’ambasciata è stata chiusa e anche le navi e i voli dall’america stanno scemando di numero. Aggiungete l’ormai radicato odio verso gli americani (insegnato anche a scuola), che a quanto mi è stato riferito sono pure pretenziosi nelle loro richieste e quando bevono (e bevono forte) hanno la sbornia cattiva al pari dei tedeschi e degli inglesi.
    Ancora: il nuovo presidente è un quadro del partito (che è l’unico e unica cosa che conta a Cuba, e che resta retto da Raul Castro) con nessuna esperienza economico-finanziaria. Infatti ha partorito una legge che, dal 1° gennaio, istituisce le tasse anche per i privati che finora non pagavano niente. Nell’intento di alleggerire le tasse alle imprese che così possono investire di più. Ma quando mai hanno investito se, per ammodernarsi un po’, hanno aperto alle imprese straniere? Infatti il personale per le imprese straniere devono fornirlo i loro uffici di collocamento, con formazione a carico delle aziende straniere.
    Da ultimo: controllo di polizia sempre più asfissiante. Nella prima vacanza (estate 2016), a Camaguey e a Cienfuegos si vedeva una pattuglia di due persone ogni morte di papa, sempre ai soliti posti. Fidel era ancora vivo. Nella seconda vacanza (agosto 2017), Fidel era già morto. Le pattuglie erano ad ogni angolo di strada, al centro e in periferia, composta da ¾ poliziotti e 5/6 dell’esercito, con mitra e tutto l’armamentario. E fermavano in continuazione. Morto il comunque venerato Fidel e in mancanza di un personaggio della sua statura, si temeva una sorta di sollevazione popolare.
    Quindi siamo proprio sicuri che le cubane abbiano abbandonato l’idea di sistemarsi con uno straniero e fuggire, se possono? Le pretese sono aumentate (cellulare, abiti, scarpe, sigarette, ecc.), i loro stipendi no. Quindi la fonte di reddito è data sempre e comunque dai turisti.
    In questo momento una bellissima ragazza 20enne mulattina dell’Havana si trova a Milano, dietro invito di un nostro connazionale. Ci ha chiamato: non ha nessuna intenzione di tornare e farà di tutto per rimanere. Cosa intenda con “di tutto” lascio alla libera interpretazione di ognuno di voi.
    Una nera di Camaguey di 23 anni, musicista (suonava anche alla discoteca El Caribe) molto ben messa, ha rimediato un invito a Napoli. Ha detto che da lì non si schioda finchè non si cucina per bene il nostro connazionale.
    Un’altra nera di Camaguey, un vero animale da combattimento di 25 anni con un seno favoloso ma decisamente volgarotta, si trova ora a Rimini, invitata da una sua parente che si è già sistemata lì, con la formula del ricongiungimento familiare. In pratica per fare la baby sitter. Ha venduto una Toyota Yaris a 40.000 CUC, che gli fruttava dai 60 agli 80 CUC al giorno di noleggio, e se n’è venuta via. È venuta a trovarci qui in provincia di Bari e in tre giorni ha distrutto due di noi. Voleva farlo, guarda caso, senza paracadute!
    Quindi l’invito in Italia tira ancora molto.
    E ora veniamo alla gnocca.
    Io non so com’era Cuba negli anni 90/inizi 2000. Amici che frequentavano Cuba all’epoca mi dicono che non c’è paragone tra ciò che era e quello che è ora. A favore del “era”. Prima di iscrivermi e pubblicare questa mia prima recensione, ho passato molto tempo a leggere le altre recensioni. Però mi sono fatto una mia idea, corroborata dai fatti. Vale per me e non ha la pretesa di essere la verità assoluta. Per cui non polemizziamo, tanto poi ognuno resta della sua idea!
    La premessa – anch’essa detta e ridetta – è che siamo visti come bancomat e possibilità di sistemazione. Se si è giovani e prestanti è meglio. Ma non dobbiamo dimenticare che il paragone è tra noi e i locali, che sono predisposti al tradimento e a essere abbastanza grossolani e maneschi nei modi. Tutti “mi amor” finchè non ci riescono. Poi magari le mandano loro a prostituirsi. Per non parlare di messicani e canadesi, che cominciano a tracannare cervezas dalle 8 di mattino e a mezzogiorno sono stesi sotto un tavolo, ubriachi persi. Per cui non sottovalutiamo troppo i nostri modi gentili e il nostro modo di giocare a fare gli innamorati: sempre un bancomat resti, ma spesso ti fanno acquistare punti anche se sei over 40 o 50.
    Se poi conosci l’idioma, ci vai da 25 anni circa, hai le tue conoscenze locali e sei come il mio amico Luis che, come ho già detto, ha la faccia come il culo, nel senso che non ha il senso della vergogna e nulla gli sembra impossibile, allora ti diverti comunque, anche con poco.
    Alcuni esempi.
    A Cienfuegos ci regaliamo una splendida cena al ristorante del circolo velico dello Yacht Club, frequentato dalla Cienfuegos “bene”. Di categoria superiore, non sfigurerebbe in una qualsiasi metropoli europea. Camerieri in divisa e musica soffusa dal vivo. Tre menù completi: da 20, 25 e 30 CUC. Optiamo per quello da 25 a base di angosta e camarones. Il mio amico Luis punta quella che per lui è una tardona (avrà avuto 32/35 anni, mentre lui predilige le 18/20enni) messa mooolto bene, al tavolo vicino al nostro con i suoi familiari. Comincia a puntarla. La segue quando và in bagno e strappa l’appuntamento a una discoteca all’aperto che è sul malecon appena dietro il circolo velico. Peccato, non ne ricordo il nome. C’è musica dal vivo. Ingresso 2 CUC. Si presenta con due amiche della sua età. Over 30. Belle ma non eccezionali. Hanno gusto nel vestire, non sono sboccate e hanno modi abbastanza fini di porsi. Una mi colpisce subito: mulatta chiara con una 3^ misura tendente alla 4^. Cosa rara a Cuba, noterò poi. Nel locale ci rimaniamo neanche il tempo di fare conoscenza: sono entrate 4 donne in pantaloni (? Stonano, le altre sono tutte in minigonna e tacchi alti), nere come il carbone. Polizia in borghese in servizio anti-adescamento. Usciamo di corsa e andiamo verso casa. Il mio amico Luis parte con la sua conquista. Lo rivedremo la mattina, lei mai più. Sapremo, poi (vero o falso, bò?), che è medico/chirurgo, separata senza figli, e lavora in ospedale dove suo padre è primario. Le sue amiche mi sembrano a loro agio ma non rispondono alle avance. Alla fine il mio secondo amico riesce ad appartarsi con una delle due. Lui è già stato una volta a Cuba ma fà lo stesso un errore: non chiede prima il prezzo. Si farà sfilare, dopo contrattazione, 40 CUC. Sotto quella cifra la tipa non scende e comincia pure a minacciare, perché è sorella di un capitano di polizia. Stà cosa ci viene confermata dal proprietario di casa, che si affretta a registrarla. A me resta la tettona. Cincischiamo un po’. Gli chiedo se vuole “salir unto con mico”. Si lancia in una filippica sul fatto che non è una puta e via così. Non insisto, mi scuso e mi offro di accompagnarla in auto a casa. Arrivati a casa sua (una bella villetta autonoma vicino il mare) mi dice che sono stato un gentiluomo, che un altro le avrebbe messo in mano 5 CUC per un taxi e l’avrebbe sbattuta fuori di casa (evidentemente non è la prima volta che gli capita). Comincia con un bacio e alla fine mi si fa. In macchina, con tutta la scomodità del caso. Non ho la pretesa di essere stato io a farmi lei. Forse comincia a pensare che, a 35 anni, è il caso di trovare un pirla che la sposi o quantomeno la mantenga, e questo italiano sembra gentile e forse anche un po’ pirla. Gli offro un pensierino (20 CUC) ma nemmeno li guarda. Mi dà il numero di cellulare e mi dice che il pensierino me lo chiederà l’indomani, quando ci incontreremo in piazza, vicino la discoteca “Benny morè” (chissà che regalino ha in mente!). Non ci sarà un domani. Torno a dire: era bella ma non bellissima. E allora? Dobbiamo andare solo con modelle tipo Naomi Campbell o anche con tipe che ci colpiscono per un qualunque motivo? Io sono rimasto intrigato dall’insieme, dallo stacco di gamba sotto la gonna corta con tacco a spillo e dalla tetta che si muoveva libera sotto l’abitino. Il mio pensiero era fisso sulla teta mas grande. Pensavo solo a quello. Guardavo solo quelle. E mi sono sollazzato soprattutto con quelle. In quel momento non l’avrei cambiata con nessun’altra. De gustibus…
    Sempre a Cienfuegos decidiamo di passare una giornata al mare, Playa Rancho Luna. Il mio amico Luis è un cane da caccia: scandaglia tutta la playa alla ricerca di qualcosa da trombare. Non trova nulla all’altezza delle sue aspettative e ripiega su una pallavolista alta 180 cm, nera, con le treccine, che gira la spiaggia offrendo i suoi servigi come massaggiatrice. Ha un bel fisico. Alta con due puppe a pera sottodimensionate per lei, che sembrano obici. Ma di lei avevo già sentito parlare da un altro mio amico che era stato lì in vacanza pochi mesi prima e se l’era fatta. Spariscono tra gli alberi e tornano dopo mezz’ora. Luis và all’auto e la paga regalandogli un monetero (un portafogli) tutto tempestato di brillantini falsi, costato dai cinesi in Italia 3 euro. Tra borse e moneteri ne ha mezza valigia piena. Tutta cineseria. Riuscirà a vendere la borse a 35/40 CUC l’una (lui le ha pagate 8 euro) e i monetero a 10 CUC. Si ripagherà una parte della vacanza. Per quel monetero se la farà altre due volte.
    Andiamo a visitare le cascate del Nicho. Veramente belle. Ingresso per i turisti: 10 CUC. Per i locali: 4 CUC. Senza il navigatore, probabilmente non ci saremmo mai arrivati. Prima di entrare, andiamo ad un bar/ristorantino all’aperto che è alla sinistra rispetto l’ingresso, per bere un refresco. Al bancone c’è una mulatta di schiena, in maglietta e gli immancabili short. Si gira e rimaniamo tutti fulminati: il fisico è notevole, la faccia è un po’ volgarotta ma ha due occhi ipnotici di un colore mai visto in vita mia: una via di mezzo tra un nocciola chiarissimo e il verde smeraldo. Sulla pelle ambrata risaltano ancora di più. Non riesco a descriverli meglio. Ci vede tutti e tre imbambolati e si mette a ridere. Luis parte all’attacco. Ha 24 anni, tre figli e il locale è della sua famiglia. Il marito non c’è. Il più piccolo dei 3 figli ha i suoi stessi occhi. È di una bellezza esagerata. Si offre di farci visitare il locale. Luis ci fulmina con lo sguardo (per la serie: state lì e non vi muovete!) e la segue. Tornerà dopo una mezz’oretta abbondante. Il figlio di un cane se l’è fatta nel suo letto. Gratis. Ma gli regala una borsa.
    A Camaguey andiamo al punto Etecsa perché dovevamo ricaricare il cellulare e prendere qualche scheda wifi. In fila c’è una nera bellissima, altera, con jeans che sembravano cuciti addosso, accompagnata da quella che, sapremo poi, lavorava come cameriera a casa sua. Stranamente Luis non ci prova. Ci dice che, a suo insindacabile giudizio, quella non è un puta della calle e se ci prova non gli risponderà mai perché c’è troppa gente. Quando esce dall’Etecsa lui la segue a piedi e noi in auto, nel caso ne avessero una anche loro parcheggiata più avanti. Luis la segue finchè non arrivano in periferia in una zona con poca gente molto tranquilla. La ferma lì. Attacca bottone e rimane a parlarci per tre quarti d’ora. Riesce ad ottenere il suo numero di telefono. La chiama per tre giorni di fila. Al terzo giorno accetta di vedersi con noi al bar dell’hotel Camaguey. Mentre siamo lì entra il maritazo della suocera di Luis (che ha una camagueyana a casa, con cui ha fatto anche dei figli). Baci e abbracci. Il maritazo è cuoco, ci porta dei pasticcini appena fatti (che comunque ritroveremo sul conto) e decanta alla nera le virtù e qualità di Luis, descritto come “un hombre muy bueno e non mentiroso”. Senza portarla alla lunga, Luis si fidanzerà per ben 5 giorni (è un record, non è da lui che cambia ogni giorno e – a volte – più volte al giorno) con la nera, che ripagherà con una borsa e un monetero. Oltre che bella esteticamente, ha un viso molto espressivo e vive con la sua famiglia in una bella casa simil-coloniale alla periferia di Camaguey. Apparentemente non ha problemi economici: non gli abbiamo mai visto addosso e ai piedi due volte lo stesso capo.
    Sempre a Camaguey il pomeriggio è sempre dedicato alla caccia nelle zone di periferia (la mattina al centro, ma si rimedia poco e di scarsa qualità). Luis dice che qui ancora si possono trovare fiori di campo. Strade non asfaltate, non un negozio, case tirate su alla meglio. Sembra di essere nell’africa profonda. Incontra casualmente un’amica della sua convivente. Fa la capo-modella e sfila nei villaggi di Santa Lucia. Ci accordiamo per vederci la sera: cena al ristorante “Isabel” al centro di Camaguey e poi alla discoteca “il Caribe”. Porterà due sue amiche. Chi è stato al Caribe sa che, su 100 persone, 20 sono maschi e il resto donne. Alcuni cessi. Parecchie decenti. Diverse veramente belle. Solo pochissime veramente notevoli. La norma è tacco a spillo e minigonna inguinale. La capo-modella (è mulatta scura e ha 29 anni) porta due amiche. Una 25enne bianca, molto bella ma quasi senza seno) e una 26enne (mulatta chiara, che mi fa immediatamente venire un piacevole sensazione al basso ventre). Altezze variabili dai 175 cm ai quasi 190 cm, senza tacchi. Tutte in tubino nero corto e scollato, truccatissime e tacchi alti. Si voltano tutti nella disco. Un locale amico di Luis (che procaccia di tutto, dalle donne all’erba e roba più pesante – è stato dentro alcuni anni per questo) gli chiede se è diventato un chulo e, a risposta negativa, gli chiede di passargliele perché con quelle tre farebbe una barca di soldi. A fine serata Luis si porta la bianca. Pagamento: una borsa. Un altro mio amico si porta la capo-modella. Gli costerà 30 CUC e il trasferimento di 10 CUC di credito telefonico. Io mi porto la mulatta chiara. Con i tacchi mi supera in altezza, e io sono alto 178 cm. A casa parliamo un po’. Non riesco a sbatterla subito sul letto perché mi faccio troppe pippe mentali sul rispetto e cose simili. Alla fine mi dice che il recente uragano gli ha praticamente scoperchiato casa (che è una specie di casupola in legno dalle parti dell’aeroporto). Capisco la loro lingua ma non so parlarla molto. Gli dico che se è venuta con me solo per soldi allora non facciamo niente. È libera di scegliere se farsi riaccompagnare a casa in auto o se rimanere a dormire da me senza essere toccata. Decide di tornare a casa. Non gli do una lira. L’indomani ne parlo con Luis. Lo ha anche chiamato la capo-modella che gli riferisce che la tipa che stava con me è stata molto colpita dal mio atteggiamento. Luis sentenzia, scommettendo una cena che ho perso e che gli ho pagato: tempo 3 giorni questa ti vorrà rivedere. I locali e noi turisti non ci comportiamo come te. Dovevi sbatterla sul letto e fartela. Mettergli 20 CUC in mano e mandarla. Penserà che sei diverso dagli altri e che forse con te avrà qualche possibilità di un invito in Italia. Seconda scommessa: non ti chiederà niente. Ma tu per fare il signore te le tieni finchè vuoi e alla fine gli fai un bel regalo. Per me è impossibile. Altra scommessa persa. Si fa rivedere. Dice che vuole una relazione con me. Me la tengo appresso quasi 15 giorni. In quei 15 giorni colazione, pranzo e cena con me. Una sola ricarica di 10 CUC al telefono. Neanche un CUC. Alla fine della vacanza gli regalo 150 CUC. Luis mi rimprovera: 100 sono anche troppi, così rovino la piazza. Media 10 CUC al giorno alimenti esclusi. Mi aveva preso davvero. Ritornato in Italia sono rinsavito: 31 anni di differenza di età sono troppi. Sono poche le donne che, nonostante l’età, dichiarano di “essere rimaste colpite dalla sua semplicità”, come disse una starlette calabrese del suo compagno e poi marito, un attempato signore di Cuneo che nella sua vita è stato anche team manager della squadra di F1 Benetton.
    Ultimo caso: acchiappo in un resort.
    Ogni anno andiamo al resort Starfish di Cayo Santa Maria perché il mare è davvero splendido. Luis la vive come un periodo per ricaricare le pile: nei resort non si acchiappa.
    La prima sera assistiamo a una sfilata di modelle in abbigliamento mare. Una modella è una mulatta chiara che è uno spettacolo della natura. È alta oltre 180 cm senza tacchi, ha movenze feline, uno stacco di gamba da paura, culo e tette e anche un bel viso espressivo. Luis parte all’attacco, come tutto l’universo maschile libero da mogli/fidanzate presenti nella hall. Nisba. Non demorde. Riesce a sapere che poi tutte le modelle andranno a fare animazione nell’unica discoteca presente al pueblo, che è un centro commerciale all’aperto dove ci sono negozi, palestre, ristoranti vagamente etnici, centro Etecsa e un'unica discoteca, dove si riversano tutti i giovani che alloggiano nei tanti resort vicini. In discoteca l’abborda. Lei dice che non può fermarsi a parlare perché c’è il capo della polizia del Cayo che se la vuole fare e che abita proprio allo Starfish, il nostro resort, e che la fa controllare. Gli strappa un appuntamento al delfinario l’indomani. L’indomani lei esce dal delfinario, sale in macchina, si infrattano dietro una duna e se la fa. Luis sbanda. Lei è veramente tanta roba. Monetero con 20 CUC dentro e una ricarica da 5 CUC al telefono. Il giorno dopo appuntamento all’interno della palestra del pueblo. Luis marca di nuovo. Io riesco a farmi una limonata e niente più con una sua amica modellina che neanche mi piaceva. Senza tette di 20 anni. Io con quelle troppo piccoline non ci riesco, mi viene un blocco psicologico. Me ne esco pagandogli una ricca bevuta in un bar. Né io chiedo di rivederla né lo chiede lei. Ha fatto un favore all’amica, forse ci penserà lei a dargli qualcosa.
    Naturalmente anch’io ho pagato lo scotto del remigino. Nella mia prima vacanza conobbi una 26enne vicina di casa della casa particular dove alloggiavo. A parte le continue richieste di ricariche telefoniche, di pesos per la comida della mama, di soldi per comprare libri e quaderni del nipote per la scuola (poi il mio amico Luis mi disse che per la scuola a Cuba non si paga niente. Fornisce tutto lo Stato. Ma io all’epoca non lo sapevo), arrivò a chiedermi una bicicletta. E io stavo per comprargliela. Quando lo seppe il mio amico Luis la prese per l’ultima delle puttane e, senza chiedere il mio parere, la cacciò a calci nel culo. Poi mi spiegò tutto e mi disse che aveva agito così perché si sentiva responsabile nei miei confronti e non voleva che patissi fregature di quel tipo. Anzi. Prima di cacciarla mi spiegò tutto e mi disse di tenermela ancora ma senza dargli un solo pesos, fottendomela mattina pomeriggio e sera per recuperare quei pesos che mi aveva spillato fino a quel momento. Ma non sono riuscito a farlo. Ormai mi era scaduta.
    Ometto di descrivere tutti gli acchiappi, miei e dei miei amici. Tranne i casi descritti, la mancetta era sempre intorno ai 20 CUC. Solo Luis, se non riusciva a pagare con borse e moneteros, al massimo mollava 15 CUC.
    Inutile fare la descrizione di ogni singola trombata: sembra quasi di volersi mettere in mostra. Ma cose strane ne sono capitate a iosa. Alcuni esempi su tutti.
    Una sera al centro di Camaguey parcheggiamo l’auto e usciamo per trovare una bimba per l’unico di noi 3 che era senza. Lascio la mia tipa in auto (c’è la polizia vicino il punto wifi). Appena girato l’angolo vado quasi a sbattere su una nera altissima che è stata la prima con cui sono stato. Era con un’amica (a mio parere pure non brutta ma assolutamente anonima senza alcun punto di forza), a cui mi presenta come suo fidanzato. Prende l’iniziativa e vuole andare alla disco o in un bar. Gli spiego che avevo un’altra che mi aspettava. Comincia a gridare e ad agitarsi come una pazza. Voleva trovarla per strangolarla perché “gli aveva rubato il fidanzato”. Io sudavo freddo. Gli dico di non far casino che la polizia è stata attratta da tutto quel baccano. Lei grida che non gli frega niente. I poliziotti si mettono a ridere, si avvicinano e, sempre ridendo, mi chiedono se la chica mi stà molestando. Io non so che dire. La portano via. Ad una vacanza successiva un locale di dice che si è fatta 3 giorni di carcere e, visto che non era nativa di Camaguey, gli hanno fatto una specie di foglio di via. La sua amica invece ha sollazzato il nostro terzo amico per cui eravamo usciti a caccia.
    Altro caso: a Camaguey andiamo spesso in una casa gestita da una vedova 60enne. È fuori mano ma a 15 min a piedi dal centro. Pulitissima. La mia stanza al primo piano ha anche una bella veranda su cui spesso mi fermo a fumare un sigaro. In strada (rigorosamente mai asfaltata) alcuni ragazzi tirano su una rete e si mettono a giocare a pallavolo. Arriva il mio amico Luis. Punta una sellerona nera come la pece che stà giocando. Da lì a mezz’ora avevamo appuntamento al centro, mi guarda e dice: chiama gli altri. Faremo un po’ di ritardo. Scende, avvicina la sellerona, ci parla dieci minuti e se la porta. Quella volta non ci farà niente ma la sera dopo, dopo avergli pagato la cena in un posto che non so descrivere (ai bordi di un laghetto – molto bello, ottima cena anche a buon prezzo) ci riesce. La difficoltà era data dal fatto che la ragazza è testimone di geova, che normalmente vedrebbero il sesso solo come teso alla procreazione. Ma siamo a Cuba…
    Nella stessa casa Luis si fa la cameriera che riassetta le stanze. Poi dice alla vedova proprietaria di casa: ma se ti zinco mi fai pagare ancora la camera? Lei lo guarda, mi passa il braccio intorno alla vita e dice: con te non vengo. Con lui (me) si. E se gli faccio pagare ancora la camera sono fatti miei e suoi. Non me lo aspettavo e arrossisco un po’. Meno male che sono abbronzatissimo e non si vede. Ci ho pensato a lungo se andarci o no. Sicuramente aveva esperienza da vendere a miliardi di tonnellate. Però ho pensato: in questa casa ci stò bene, poi se porto le altre magari fa storie… e poi neanche mi fa fare i salti di gioia. Ho fatto l’indiano, l’ho buttata sullo scherzo ed è finita lì. Luis mi cazzia. Che problemi ci sono? Ti fai lei e poi anche le altre…. à capa fresch!
    Credo di aver scritto anche troppo, ho fatto una specie di romanzo. Ma ho offerto il mio punto di vista. Per Cuba vanno benissimo due detti popolari. Il primo: per tutta la carne che c’è per la strada, nessun cane rimane a digiuno. Ovvero: chiunque scopa a Cuba. Dipende solo dal target che uno si fissa.
    Il secondo: nessuna carne rimane invenduta in macelleria. Ovvero: anche la più bella, a fine serata, abbasserà le pretese (se ne ha). Rimediare pochi CUC è meglio di non rimediare niente.
    Modelle o ragazze di calle, navigate o fiori di campo, se c’è gusto non c’è perdenza. Fregature ne abbiamo prese e ne abbiamo date. C’è chi ha dovuto pagare 40 e più CUC per una seconda scelta matura e chi si è portato fiori di campo con una borsa cinese da 8 euro. Le recensioni di viaggi fatti da altri servono per farsi un’idea e non essere del tutto impreparati, ma ognuno deve seguire la sua strada per quelle che sono le sua possibilità, sfruttando i suoi punti di forza e comunque tentando. Non c’è una norma per acchiappare: sulla calle, nei meandri di un quartiere degradato o in fila fuori da un punto Etecsa, ogni luogo è quello giusto. Come disse il barista Necchi nel film “amici miei”: cos’è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione!
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