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IlMarchese
Silver
18/11/2016 | 16:46

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Decido di partire per il Vietnam e la Cambogia. M’informo sui vari forum a livello gnocche come siamo messi. Non mi faccio troppe illusioni riguardo alla gnocca in Vietnam. Leggo che le donne vietnamite tra le gambe non hanno la figa, ma la falce e il martello. Che se ti beccano con una troia mandorlata, finisci al gabbio fino al giorno in cui canterai ‘o bella ciao’ con un perfetto accento Quốc ngữ, e nel buco del culo ti entra senza sforzo un lanciarazzi M72 LAW calibro 66mm. Mi rifarò in Cambogia, mi dico. Arriverò talmente arrapato da chiavarmi tante donne Khmer che mi chiameranno il Pol Pot della figa.
Il viaggio è deciso all’ultimo momento mi aggrego a un mio amico.

Ci facciamo ‘sto Vietnam partendo da Hanoi. Ci stiamo una notte sola. Fortunatamente perché a Hanoi o vai di seghe o sono cazzi tuoi. Parto per Halong Bay, notte in barca con giro a zonzo per Halong. Sulla barca conosco una turista Hong Kong in astinenza di cazzi. Ci scambiamo i contatti. Lei vuole visitare l’Italia, io la sua figa. Il destino girerà in modo diverso.
Arrivo a Hué. L’hanno chiamata così perché a livello di trombata è un pianto.
uèèèèè

Hué, anche lì per schizzare devi fare tutto da te.
È già 3 giorni che non chiavo. La stuzzicazzi di Hong Kong continuia a messaggiarmi e peggiora le cose.

Arrivo nella magnifica Hoi Han. A Hoi Han finalmente si comincia a sentire odore di Puttan.
Hoi Han è la Venezia dell’Indocina. Venezia è la figa dell’Europa. Hoi Han è la figa dell’Indocina.
Non è vero, ma questo sillogismo del cazzo ci stava bene.
Saluto il mio amico che prosegue il viaggio per conto suo e mi ritrovo da solo l’ultima sera a Hoi Han. Sono lì in preda allo sconforto che mia arriva un messaggio da Suen la ragazza di Hong Kong che in viaggio in solitaria si trova appunto a Hoi Han l’ultima sera prima di ripartire. Ci diamo appuntamento per cenare insieme. Ho 2 ore di tempo. Nell’attesa decido di provare un massaggio vietnamita tanto per rilassarmi. Il pessimismo cosmico mi attanaglia. So che il massaggio sarà solo un massaggio e che con la cantonese prenderò una cantonata. Nella zona del mercato ci sono diverse messaggerie.
Ne trovo uno in una via laterale, cioè la mamasan trova me che cammino tra le bancarelle e addocchia la preda. È tutta una caccia al porco. Mamasan mi trascina a vedere la bottega, mentre sono ancora lì che sto sgranocchiando una cavalletta fritta. In questa massaggeria il lavoro è tutto svolto da Hu, una ragazza minuta e abilissima nell'antica arte del massaggio vietnamita, chiamato anche massaggio celeste. A quell’ora sono l'unico cliente e Hu fa tutto con calma. Mi fa annusare oli cinesi, contorce il mio corpo in tutte le angolazioni della geometria trigonometrica. Prova anche qualche mossa di massaggio thai perché le dico che sono stato in Tailandia. Mentre mi accartoccia come una stagnola dice che non è tanto esperta, infatti la sciatica mi tormenta anche adesso che sto a sbattere sulla tastiera. Mi trovo Hu che mi zampetta sulla schiena come un macaco a mandorla. È single dice. Si è appena lasciata, e sorride. La ragazzina (sempre maggiorenne, previa verifica della Id e telefonata di verifica in questura e a casa dei parenti) è dolce , di una grazia mista a timidezza che solo le asiatiche possiedono, e anche qualche trans brasiliano. Hu dice che per un extra mi fa una bella sega celeste, ma lo dice da timida. Al momento di rivoltarmi supino, il drago si dispiega in volute pazzesche. Hu butta sul drago l’asciugamano come volesse spegnere un incendio. Ma non parte subito di falegnameria. Ci arriva a poco a poco. Lentamente con gesti studiati come un’arte del tè del cazzo continua a massaggiarmi le cosce, poi la sua manina di fata seghina sparisce sotto l'asciugamano. Una sensazione di fresco sulla cappella per via del mentolo o che cazzo ne so dell’olio cinese. Inizia a percorrere con la mano tutta l’asta del cazzo, su e giù, giù e sù e io mi perdo in quegli occhi sottili come un taglio di fica.
A rompere l’incantesimo arriva la mamasan. E porcaputtana se avevo una scarpa a portata di mano gliela tiravo su quella faccia rincagnita da bulldog cinese. Però parte un bel bestemmione. Dice che altri clienti stanno aspettando fuori. Hu inizia con una sega vietkong come se maneggiasse un mitragliatore Thompson. Al cambio di mano, le chiedo, visto che mi sembra stanca, di succhiare ma lei non vuole. Finalmente sborro un getto rovente, liquido e abbondante che quei musi gialli non vedevano da quando venivano innaffiati di napalm dallo zio Sam . Alla ragazzina lascio la macia. Peccato che ho poco tempo per lavoramela, il giorno dopo si parte per Na-trang. In ogni città dovresti starci almeno una settimana, il mio è un mordi e scopa. Mancano 20 minuti alle 20. Corro verso il ponte giapponese dove ho appuntamento con ‘Hong lo succhierei pure a king Kong’. Il cazzo ancora barzotto e viscido per via dell’unguento e sborra residua che sembra di averci un capitone marinato che mi scivola fuori dalle mutande.
Riconoscere una cantonese che hai visto una sola volta giorni fa, all’ingresso di un ponte giapponese a quell’ora dove ci saranno centinaia di coreani, vietnamiti e cinesi è facile come giocare a Shanghai col Parkinson.
Mi guardo intorno: panico. Tutte le ragazze mi sembrano uguali e probabilmente devo essere passato davanti a lei una decina di volte, quando alla fine mi sento toccare alla schiena. Mi giro e anche così non mi sembra la stessa ragazza che ho conosciuto a Halong, però mi fido. Non la deve aver presa bene.
Ceniamo in un ristorantino sul lungofiume, parliamo un 2 ore su argomenti che spaziano dal panteon delle divinità cinesi a come si fa una pizza alla margherita senza margherita e cristo sa di cos’altro, passeggiamo per Hoi Han che una delle città più romantiche dell’Asia, ma non siamo in un romanzo Harmony. La scopata è l’unico obiettivo, e l’obiettivo sembra allontanarsi sempre di più. Allora uso la tecnica alcool. Andiamo a bere qualcosa prima di salutarci, le chiedo.
È cantonese ma beve come una bavarese. Suen dorme in un ostello , io ho una camera doppia e mi si è liberato un letto perché il io amico è partito. Lei è mezza ubriaca. Prendiamo un taxi, Suen passa dall’ostello prendere un ricambio di mutande e spazzolino e partiamo per la mia guesthouse. Mi doccio subito perché c’ho l’uccello marinato dal massaggio e non vorrei fare brutta impressione. Suen si sta spogliando e rimane con la biancheria. Vedendola seduta sul letto dove fino a poche ore prima c’era seduto il mio amico, faccio questo confronto e penso che fisicamente era più arrapante lui. Ma di viso è meglio lei. Chiudo gli occhi le metto la lingua tra i denti. Poi scendo a leccargliela ma non si era fatta la doccia, sorvolo perché sembra di leccare un riso alla cantonese lasciato fuori dal frigo per un mese. Mi rimangono pure dei chicchi di riso tra i denti. Sorvolo sulle cosce e le mordicchio quei teneri capezzoli mentre sditalino frenetico la fighetta calda e umida come rivotare un dito dentro un involtino primavera. Non me lo succhia, nonostante spinga delicatamente quella testolina cantonese a sud dell’ombelico. Questo per me è un affronto. Non le piace a pecorina e capisco che non ci sposeremo mai. Mi sale sopra e si prende il mio cazzo in corpo con calma. La devo stantuffare veloce perché tra il goldone, il mentolo dell’unguento cinese che mi è rimasto sull’uccello e l’alcool bevuto, ho perso ogni sensibilità. Provo a sondarle il buco del culo ma da un o schiaffetto sulla mano e bestemmio, tanto lei non se la prende a male. La rivolto sul letto, le salgo sopra e la pompo come piace a me con il cazzo che lavora come pistone idraulico, le ficco la lingua in gola al ritmo del cazzo. Mentre sto per venire c’ho questo pensiero: sborrarle dentro o sulle tette. sborrarle in pancia o sulla faccia. Sborr…

Rimanete sintonizzati per la Parte 2 Na-Trang - Saigon

Mr._Diablo_
Newbie
05/11/2016 | 18:36

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Ciao a tutti i lettori di gnocca travel sono nuovo del forum e come vi avevo promesso ecco una recensione di una mia esperienza al sapor di gnocca..
Vi parlerò della mia storia in centro america o meglio in Costa Rica, un anno fà circa mi ritrovo ad avere l'occasione di lavorare per un ostello sulla spiaggia nella località di Jaco, nella provincia di Puntarenas sull'oceano Pacifico, non di certo la migliore spiaggia del paese, ma senza dubbio e un posto che mi sentirei di consigliare per chi fosse giovane e sapesse parlare almeno un inglese decente.
Tornando a noi la zona non e molto grande, si tratta di una cittadina costiera piena di ostelli e alberghi e una vita notturna decente (niente da paragonare a Cancun x esempio ... ) oltre a ciò si trova anche in una posizione strategica, cioè non essendo lontana da San Jose (2 e 30 min di bus) e un posto di inizio o di termine del viaggio per molta della gnocca in vacanza. .
Ma veniamo al punto della recensione, appunto la gnocca ... Durante il periodo nel quale ho lavorato a Playa Jaco, circa 2 mesi da Dicembre a Gennaio mi e capitato di vederne di tutti i colori, specialmente con le Nord Americane, solo nel mese di Gennaio mi e successo di andare con 5 ragazze diverse... insomma avevo beccato il posto giusto al momento giusto ma davvero !.
Lavorando in un ostello in questo caso un ostello adatto per chi vuole fare il surf, (un altro punto a favore con le ragazze) viene molto facile conoscere gente e sopprattuto le passere, capitava di prendere la registrazione del passaporto della tipa la mattina e poi di scoparla la sera stessa in spiaggia, dopo magari aver fatto il bagno nudi assieme : ....
Premesso che ero già stato in Messico (altra località scopereccia) anche se solo per svago, quindi dalla mia non ero nuovo allo spagnolo che se lo si conosce e anche un punto in pù, dato che la stragrande maggioranza della gnocca free e nord americana, per le locali e zona di pay, se delle locals free state a San Jose o non in zone troppo turistiche.
Insomma parlando per me che non ho la fama di latin lover ma sono uno che non si lascia sfuggire l'occasione quando capita e stato un periodo di gnocca a go go. Ad un certo punto avevo iniziato a sentirmi strano se non scopavo almeno una volta alla settimana una passera diversa .. insomma quasi surreale per la media del nostro paese (anche qui si riesce ma la percentuale cala molto smile: Senza contare la facilità e la tempistica con il quale si riusciva ad approcciare una ragazza, una volta ricordo che stavo parlando con una ragazza della Nuova Zelanda e con la scusa di mostrarle il dormitorio dello staff me la ritrovai nel bagno a succhiarmelo dopo 30 minuti che avevamo iniziato a parlare !!!! (un record imbatutto smile: Decisamente un esperienza che rifarei volentieri, se qualcuno volesse dei siti per trovare dei posti come quello dove sono stato io buttate un occhio su https://www.workaway.info/ questo e solo un esempio ma ce ne sono altri .

CONSIGLI FINALI : Posti consigliati solo per gnoccatravelers giovani (35 anni al massimo), saper parlare almeno l'inglese fluentemente se sapete anche lo spagnolo meglio ancora !, la zona descritta va bene per il free, troverete un sacco di pro locali la sera in giro ma oltre che a costare (100 dollari a botta) molte fan cagare quindi sconsigliato !!!.
E per ultimo se vi dovreste trovare da queste parti non disdegnate una visita anche agli stati limitrofi come il Nicaragua, e Panama dove in generale valgono le stesse "regole" per la gnocca anche li, il bello e che sono più a buon mercato del Costa Rica, che e il paese più caro del Centro America ( anche se e il piu sicuro) ....
Detto ciò spero di aver dato un pò l'idea di questa zona fuori dalle rotte di massa e mi raccomando ragazzi... trombate trombate e trombate !!!
la vita e una
Mr_Diablo

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