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Cosacco

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Commenti

Cosacco
Silver
17/02/2013 | 19:51

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@Erikvm Non sono mai stato testimone diretto, perché ho avuto la fortuna di fare servizio in reparti in cui non erano state ancora ammesse le donne. Ho seguito però il loro inserimento attraverso i racconti degli ufficiali e dei sottufficiali. La stragrande maggioranza mi ha confermato che ammetterle nelle FF.AA è stata un'idiozia. Ma ufficialmente nessuno te lo confermerà.

Nel mondo militare sono trattate da principesse, è verissimo, anche perché il rischio di uso del Fica Power è altissimo, e non ci vuole nulla a trovarsi un'accusa di molestie. Va anche detto che alcuni ufficiali/sottufficiali hanno fatto la cazzata di farsi la storia con una loro sottoposta (non mi risulta ancora di un ufficiale donna che si è fidanzata con un soldato, e questo la dice lunga su come sia calcolatrice la donna...).

A mio avviso, in un ambiente come quello militare ciò non dovrebbe essere possibile. Un comandante non può essere influenzato dai propri ormoni/affetti quando definisce un'azione, un blitz o una missione. Fino a una ventina di anni fa, tanto per capirci, se un carabiniere sposava una donna del luogo in cui prestava servizio, scattava il trasferimento in altra sede. Proprio per evitare i condizionamenti che il rapporto con la moglie gli avrebbe comportato con la gente del posto.

Cosacco
Silver
17/02/2013 | 13:59

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Ne parlai già: attenti su FB. I pappagalli, come successo ad alcuni amici miei, sfruttano le conoscenze comuni per tentare di fare pappagallaggi on line. A volte con avances fastidiose ed esplicite che possono anche farvi fare, di riflesso, figuracce (a un amico mio capitò con la sua amante, che gli raccontò tutto...). Della serie, se davvero avete contatti validi, non condivideteli... ;)

@ivan drago Pure io pensavo a una "selezione naturale", ma gli italioti fanno debiti pur di poter andare solo a guardare le fighe oltre confine. Poi, come ben descrivi, la tendenza a raccontare cazzate è un cane che si morde la coda, e nessuno avrà mai il coraggio per primo di dire: No, non ho scopato free.

Come a caccia o a pesca: ti mostrano foto di cervi bellissimi, senza dirti di essere andati in riserva... e i pesci li comprano al mercato prima di andare a pescare... che possiamo fare se tutti vivono in un bluff, se fanno a gara a chi la spara più grossa? Viviamo di apparenza, e chi non si accontenta delle apparenze è un "monoculo in terra caecorum".

Cosacco
Silver
17/02/2013 | 13:51

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@drcatenaccio: è un piacere. Ho creato l'altra discussione perché a mio avviso più ampia rispetto a una sola situazione (il Fica power è un concetto che non si finisce mai di sviscerare, e conviene mettere sul chi vive un pò di polli giovinastri o di ragazzi sempliciotti che magari leggono GT)

Cosacco
Silver
17/02/2013 | 13:49

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Aggiungo un altro punto a quanto già scritto dall'eccellente Massimo Fini. Bisogna stare, a mio avviso, molto attenti a come si gestiscono le gnocche sul luogo di lavoro. La battuta, il lazzo, i giochini sui doppi sensi possono essere divertenti e piacevoli (per chi avesse voglia di cazzeggiare sapendo di rimanere sempre in questo stadio) sempre a condizione che la lei di turno "ci sta" a quel tipo di giochino (e spesso ci sta eccome, per le dinamiche descritte nell'altra discussione http://gnoccatravels.com/discussion/comment/135333#Comment_135333).

Ripeto, pur essendo consapevoli del tipo di meccanismo e volendo accettarlo, bisogna stare attenti all'altro rovescio della medaglia. Se la tipa in questione ha il ciclo, è una melanzana inacidita o semplicemente per un motivo o per un altro al lavoro non la accondiscendete, potrete ritrovarvi nell'ordine: 1) una sfuriata in pubblico sul modo di scherzare (situazione non piacevole da gestire); 2) un'accusa tutta interna di essere un maniaco (e in certe aziende ciò può creare problemi)

con conseguente chiacchiericcio e reputazione lesa; 3) un'accusa di stalking o molestia sessuale, soprattutto se la tipa non ha nulla da perdere (magari sta per essere licenziata e vuole creare problemi) oppure se è messa per altre ragioni con le spalle al muro e ha bisogno di uscire da un impasse (della serie: se mi fate male, so anche io come farvi male).

Il tutto perché il gioco reciproco su tematiche sessuali è un campo minato, in cui spesso conta la sua parola contro la vostra. Le melanzane lo conoscono bene il meccanismo, e ci marciano.

Attenzione, e lo ripeto: sto parlando solo del caso in cui fino a quel momento avevate riso e scherzato, ed era stata lei la prima a "provocarvi" verbalmente al giochino dei doppi sensi etc... cioè sto parlando di una situazione di gioco assolutamente "consensuale". Uomo avvisato, mezzo salvato.

Cosacco
Silver
16/02/2013 | 22:41

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Avrei voluto commentare direttamente sul blog dell'expat per correttezza, ma è complicato e quindi usiamolo come spunto di riflessione per GT (@drcatenaccio ha comunque usato tutti gli accorgimenti per salvaguardare la fonte e il copyright).

Che dire? Racconta una verità nota ai GT e a chi ha viaggiato, ma normale per gli altri. Le donne tendenzialmente in Italia godono di un trattamento di favore per il solo fatto di essere donne e per un malinteso senso di cavalleria.

Se sono anche belle, hanno fatto bingo: lo sventolio costante del loro fica power http://gnoccatravels.com/discussion/7382/il-potere-della-gnocca-in-italia-nei-luoghi-di-lavoro dà loro un potere impressionante e subdolo, proprio perché non regolato da leggi scritte. Tanto loro continueranno sempre a lamentarsi, in quel continuo vittimismo (il chiagne e fotti) che permette loro di sfuggire sempre alle loro responsabilità effettive (per scaricarle sul bruto, sul maschio, sul maschilista, sulla bestia...).

In un'altra discussione scrivevo:

"Se è vero che la fame aguzza l'ingegno, è anche vero che la stessa fame è "spenta" da quella falsa percezione tutta italiota per cui stare in mezzo alle melanzane (non parliamo poi se ce ne sta una figa...) sia gratificante. Avete mai sentito la frase: "Andiamo lì, è pieno di figa". Salvo andarci per stare in mezzo a un gruppo di maschi, guardandole bavosamente queste presunte fighe... Io dico sempre: non mi interessa guardare, quella fase l'ho superata". E poi li vedi sempre con quelli sguardi madidi di sperma andare in giro pronti a dare qualsiasi cosa pur di trombare un essere con sembianze femminili...

Cosacco
Silver
16/02/2013 | 22:36

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I commenti degli ultimi tempi (quella citazione del blogger italiano che vive in Germania) mi hanno fatto ricordare del concetto di Fica Power, enunciato dal giornalista e scrittore controcorrente Massimo Fini. Si tratta di una definizione alquanto plastica e allo stesso tempo efficace e pungente sulla situazione delle donne al lavoro in Italia. Perché in altri paesi il valore dato alla gnocca è diverso, meno emotivo, meno asfissiante....

Ve la ripropongo, affinché possa servire di spunto...


Fica Power

Il potere della fica è duplice: come organo della riproduzione e come oggetto del desiderio maschile. Il primo è perfettamente comprensibile (senza di lei non c'è la vita, e scusate se è poco); il secondo, che, come noto, è enorme tanto che si può dire che intorno giri l'universo mondo, è, per certi aspetti, paradossale. Infatti l'atto sessuale, per motivi legati all'archetipo della fecondazione, interessa molto più alla donna che all'uomo e le dà un godimento di gran lunga superiore e più completo. Ma la Natura, per ragioni che attengono all'erezione del membro virile e proprio alla minore disponibilità del maschio all'atto sessuale, ha voluto che sia l'uomo a dover fare la prima mossa e a mettersi quindi dalla parte della domanda. E chi chiede è sempre in una condizione di inferiorità. E la donna che può gestire il mercato e regolare il traffico. Da questa circostanza nasce il suo potere sessuale altrimenti inspiegabile.

Oggi che le donne sono entrate nel mondo del lavoro maschile il Fica Power è usato con spregiudicatezza per fare carriera e ottenere altri inammissibili vantaggi. Ma non si può dire. È tabù. Viene considerata un'intollerabile offesa all'immagine della donna che è ridiventata, come nell'Ottocento ma per motivi diversi, un essere angelicato, depurato di ogni bruttura morale. Si batte quindi sempre e solo il tasto del potere di ricatto maschile sul luogo di lavoro. Che c'è, naturalmente, ma è più limitato, se non altro perché può essere esercitato solo dall'alto in basso ed è verificabile, mentre il fica Power è diretto a tutto campo e praticamente indimostrabile.

Invece di indignarsi quando si parla di Fica Power le femministe o comunque i tanti teorici delle pari opportunità dovrebbero prestarvi qualche attenzione, perché questo atteggiamento lede innanzi tutto i diritti e le aspettative di quelle donne che nei rapporti di lavoro si comportano con correttezza.

(tratto da "Di(zion)ario erotico" di Massimo Fini).

Cosacco
Silver
16/02/2013 | 21:58

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@ulyss giustissimo quello che dici, è un pò il "madonna/whore complex", che tanti nel mondo ci addebitano (molti pensano che la propria donna debba essere una proiezione della figura materna, con tutti i danni annessi e connessi nell'affidarci pienamente a una donna che non è, appunto, la madre). E' un problema legato anche al fatto che ci formiamo a contatto con le melanzane, che giocano su questo duplice aspetto (altra proiezione della doppia morale all'italiana).

Certo, nel nostro cuore pretendiamo tutti "un'esclusiva", soprattutto se innamorati. Le donne, di qualsivoglia nazione, spesso lo sanno e ci giocano ("tesoro, è la prima volta che ho un orgasmo, che faccio questo o quell'altro"). Ma rimanga sempre chiaro nella nostra mente che stiamo andando a letto con una donna, e che quindi le sue chiacchiere devono essere limitate al teatrino del letto, e non ci dovrebbero contagiare al di fuori (nel letto si recita una finzione, se ci pensiamo bene... un gioco dei ruoli, l'erotismo è sostanzialmente una sovrastruttura culturale...).

@epicuro Sì, qualsiasi donna deve essere sempre tenuta sulle spine... non deve mai adagiarsi e deve sempre sentire il pericolo, l'insidia.... possibilmente deve anche sentire che c'è un'altra nei dintorni... deve essere un giochino inconscio... insomma, la tranquillità va bene, aiuta il sesso ma alla lunga uccide l'erotismo e il rapporto di coppia.

Però occhio a non cadere nella trappola di lei: noi, come uomini, siamo portati a fare cazzate per questo. Mantenere una certa lucidità non è solo necessario, ma vitale. Ricordo di un caso in cui una tipa che inventava storie di corteggiamenti (mai avvenuti) da parte di altri amici e conoscenti. Il tutto per testare il bene che le voleva il ragazzo (ovviamente nella sua testa malata confondeva l'affetto con la gelosia e la possessività...). Il tipo in questione finì per fare a botte con alcuni amici, le diede e le prese. Poverino, vittima di una stronza malata...

Cosacco
Silver
16/02/2013 | 21:41

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Rischiavo di perdermi anche questa nei miei giorni di assenza... ma è davvero una chicca, nel suo stile sarcastico e strafottente (avevo pensato in primis che fosse stato un uomo a scriverlo, ma poi mi sono ricordato che ci sono donne che leggono Flaiano... :D ).

Soprattutto devo quotare per l'ennesima volta l'Amico @DrMichaelFlorentine che parafrasando il vecchio, caro Sun Tzu ci ricorda che dobbiamo conoscere il nemico prima di andare in battaglia (Sun Tzu diceva anche di conoscere bene se stessi, ma con gli italioti è meglio fare un passo alla volta... ;) )

Questo è il lato che mi ha spinto a dare il mio umile contributo a GT: dovrebbe essere una West Point della gnocca, e ritengo (da ex militare) che la disciplina e la vita militare possano molto aiutare nella gestione della gnocca (il tutto va usato cum grano salis). Avere attitudine alla "battaglia" aiuta (un GT dovrebbe essere un guerriero, con attributi da vendere), con le gnocche conta molto spiazzarle e anche - quando necessario - spezzarle psicologicamente.

Il problema è, come al solito, il fardello che si portano gli uomini italioti sulle spalle: tra fragilità, complesso di inferiorità mascherato da superiorità, dipendenza psicologica dalla gnocca, zerbinaggio atavico (con annesse corna da noia: "era diventato mio fratello", "non mi emozionava più" - frasi tipiche della melanzana fedifraga, reduce da una tre giorni di sesso con un camionista conosciuto all'autogrill), paura di rimanere solo, madri invadenti, tendenza al cercare una sistemazione (come se una relazione ti garantisse AUTOMATICAMENTE la serenità), fame di figa impressionante, edonismo e mancanza di concretezza e autostima....

Cosacco
Silver
16/02/2013 | 21:23

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Revoca immediata del passaporto e della carta d'identità valida per l'espatrio, chiusura delle frontiere, divieto di espatrio: sono le prime tre misure legali che mi vengono in mente... e mi fermo qui. ;) Ricordo, per dovere di cronaca, che in alcune aree i maschi locali si esercitano per i loro corsi di boxe sui pappagalli, e hanno una certa predilezione per le facce degli allupati italioti...

Cosacco
Silver
15/02/2013 | 01:04

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Oggi mi facevano tristezza a Roma le torme di ragazzini/uomini di mattina di corsa dai fiorai e quindi vedere a pranzo le ragazzine uscite da scuola con la rosa in mano, e questa sera vedere un pò di ragazze rientrare a casa con la rosa in mano...

Nulla contro il romanticismo (anzi... ma purché vero), ma questi regali on demand, in nome del consumismo (e di una certa idolatria consumistica verso la donna e a suo esclusivo vantaggio) proprio non li sopporto.

Infatti oggi, con la scusa di una giornata pesante al lavoro, sono sparito (nemmeno un sms) dai radar delle mie trombamiche/"fidanzate"/amanti per stare lontano da queste feste per zerbini...

Cosacco
Silver
15/02/2013 | 00:22

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I villaggi vacanze sono universi chiusi, ci ho lavorato diversi anni e so bene che certe dinamiche sono davvero allucinanti. Soprattutto quando scatta la rivalità maschile per qualche donna. Gli animatori (senza voler offendere nessuno) erano in genere particolarmente allupati; è anche vero che mietevano - chi più, chi meno - successi, ma in definitiva erano dei viscidi.

Noi dello staff della direzione non eravamo santi, ma avevamo delle regole, e non ci pestavamo i piedi in fatto di donne. Ma va anche detto che noi lavoravamo insieme da anni, e vivevamo nella stessa realtà tutto l'anno (con tutti i risvolti del caso). Gli animatori venivano da fuori, erano stipendiati da società specializzate ed erano trattati come pacchi (all'epoca un paio, la cui cretinaggine era fuori limite, li riuscimmo a far trasferire). Però erano meno legati alle regole e cercavano di arraffare tutto in fatto di donne.

A parte tutto questo, entrare in rotta con gli animatori può causare noie, quando si è in vacanza e non si hanno strumenti per "rispondere" adeguatamente (prenderli a pugni può comportare l'espulsione...). E quando si litiga, si rischia di lasciarsi sfuggire le gnocche...

Cosacco
Silver
15/02/2013 | 00:06

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C'è ancora un altro aspetto che mi è sfuggito nel discorso del calcolo (ma va anche detto che il discorso è potenzialmente infinito): le storie a distanza. Qui più o meno tutti ci siamo passati, dato che siamo quasi tutti amanti delle gnocche oltreconfine. Quindi ognuno, a modo proprio, ha risolto il problema della gestione delle storie a distanza, o ha imparato a sfruttarne i lati positivi minimizzando i negativi.

Quello che mi fa andare in bestia è sentire nei discorsi delle italiote (spalleggiate dalle loro madri, vera rovina di tutto il sistema): cerco/voglio un ragazzo che sia della mia città/paese. Fanno eccezione a questo discorso le universitarie fuori sede (che spesso tendono a mettere radici nella nuova città). Ma già una ragazza meridionale che vive per un certo periodo in una città che non è la sua, non si andrà a cercare una storia a distanza, bensì cercherà di scegliersi un pollo sulla piazza (non necessariamente il pollo deve essere nato e cresciuto lì, ma deve viverci e dare garanzie di continuare a farlo).

Mi si dirà: è legittimo, una donna deve poter contare su un uomo presente etc. Tutto abbastanza vero, se non fosse che al cuor non si comanda. Quindi quali sono i risvolti pratici? La fine di ogni sentimento (se mai c'era stato) e l'uso di una spregiudicata e burocratica razionalità nel perseguire i propri fini (razionalità che uccide tutto, come ha osservato con molto acume @Longjohnsilver). Che poi possano pagare tutto questo in seguito (non metteranno mai in gioco i propri sentimenti, e questo alla lunga causa scompensi e frstrazioni di varia natura, oltre a mai esternati rimpianti), a noi non interessa in questa fase. Ma rimane il fatto che questo fattore blocca la dinamica dell'attrazione e della relazione fra i sessi, con tutti gli scompensi nevrotici che ben conosciamo.

Ha ragione un raffinato osservatore del calibro di Giovanni Di Lorenzo (http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_di_Lorenzo), uno che di italiane se ne intende (infatti si è sposato una tedesca...), quando dice che quello italiota - al contrario dei clichè - è un popolo niente affatto romantico. Sono sicuro che si riferiva alle melanzane.

Cosacco
Silver
13/02/2013 | 02:15

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@longjohnsilver hai scritto quello che avrei voluto scrivere e invece ho lasciato sfumato, preso da altri aspetti: "è il calcolo in sè che uccide il cuore di chiunque lo persegua". E' quella la vera forzatura, l'andare contro la propria natura ti fa sempre pagare un prezzo, è però il tempo a decidere il quando... e a quel punto non c'è calcolo che tenga. La cultura materialista ha sostituito le cose alle persone, gli animali (nulla contro, sia ben chiaro, ho avuto un sacco di cani e gatti...) agli affetti veri e duraturi. I risultati, per chi non ha il prosciutto sugli occhi, è davanti a tutti.

Sulla trombamica e i suoi cinici discorsi, non vi ho detto cosa le ho risposto. Dopo averle detto che questi calcoli sono cinici, odiosi e sinceramente deprecabili, a tanto cinismo le ho risposto con un antico proverbio (altrettanto cinico): non fate tanti calcoli con il tempo, a Pasqua si mangia l'agnello e non la pecora...

Cosacco
Silver
13/02/2013 | 01:34

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@DrMichaelFlorentine Onorato di aver dato il mio contributo! Spero soprattutto le mie parole possano contribuire alla formazione di una coscienza da parte di tanti italiani, bei ragazzi, educati, che troppo spesso si vedono respinti da ragazze mediocri e calcolatrici.

@epicuro Esempio interessante dell'ipocrisia italiota (anche se la tipa in questione mi è sembrata una emigrata in Germania: l'unica lingua straniera che parlava era quella, e le amiche mi sembravano tedesche). E' pacifico e accertato che le italiote e le melanzane non si fanno mancare nulla all'estero. Ma a volte basta anche che si spostino di qualche centinaio di chilometri o che siano sicure di non essere sputtanate. Per i loro calcoli, la reputazione deve essere intoccabile, devono sempre pontificare sui comportamenti altrui.

Ma lasciamo perdere questo, e facciamoci una risata amara. Vi propongo lo spezzone di un film che la dice lunga sulla situazione in Italia....anche se in quel contesto era riferito alla comunità italiana in Australia. Da notare il comportamento di Sordi nel finale: sfanculare tutte e andarsene, e non - come fanno Pieraccioni e Verdone - aspettare che le zoccole finissero i loro comodi prima di accasarsi con loro...

Cosacco
Silver
12/02/2013 | 01:53

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E infine, per rispondere più compiutamente all'Amico @DrMichaelFlorentine, veniamo a una nota estremamente dolente toccata in questo thread: il calcolo.

Caratteristica che non riguarda solo le melanzane, va detto per onestà. Ma le italiote sono diventate particolarmente brave dal momento che - spesso, relativamente alla loro realtà - ottengono il massimo offrendo il minimo.

Però tutto questo continuo calcolare, fare i conti, centellinare, mercificare, alla fine esaurisce uno degli elementi più belli in un rapporto con una donna: la reciprocità, il costruire nel segno della spontaneità un rapporto di fiducia e affetto, dal quale potrebbe anche scaturire un sentimento ancora più bello (se e quando avviene). E invece questo - di fatto - non avviene.

Una donna spontanea (e molte straniere lo sono davvero, e talvolta la loro spontaneità è un potente fattore di "semplificazione" nel rapporto) è capace di emozionarsi davvero per un tramonto al mare, per una vista dalla montagna, per una farfalla che svolazza su un prato in primavera. Sa apprezzare la compagnia di un uomo senza volerla mercificare. Sa donare se stessa in modo completo in reciprocità, e non come se avesse fatto una "concessione" (attenti, le parole tradiscono i pensieri...). Che poi lei miri ad avere un rapporto affettivo con un uomo, questo è legittimo e giusto. Lei usa le proprie armi per legare il maschio alfa a sé.

Il problema nasce quando usa le armi in modo subdolo per approfittare al massimo dal suo essere donna, e dal valore che il maschio (a quel punto anche gamma o delta) pieno di soldi è disposto a darle. Certo, lei probabilmente otterrà molto - soprattutto in Italia. Ma quale è il prezzo? Staranno sempre e comunque a lamentarsi; finiti i soldi, finito l'amore; non vivranno di certo felici come chi non si stressa così per i beni materiali. E più in là - e chi vede le quarantenni già lo sa - comincerà a imbottirsi di psicofarmaci, a cercare nello yoga (con tutto il rispetto per la disciplina) il modo per sfogare altre frustrazioni. Perché la pretesa di calcolare tutto, porta anche all'avere risultati diversi da quelli preventivati.

E qui chiudo: quello che hanno tolto fraudolentamente a qualcuno, sono costrette in un modo o nell'altro a scontarlo successivamente. Come a dire - e non voglio fare né il filosofo né l'asceta - che l'Universo ha le sue regole e che alla fine tutto ritorna al suo equilibrio primordiale... il tempo è un grande galantuomo.

Ps: a proposito di calcoli. Qualche tempo fa ho litigato con la mia (ex) trombamica americana per alcuni suoi discorsi così cinicamente calcolatori. Addirittura con le sue amiche facevano i conti su quanti anni potevano campare i loro partner (sì, avete capito bene) così da poter programmare il modo e i tempi per vivere tutte insieme nello stesso residence. I loro ragionamenti: i mariti sono generalmente più grandi di loro, gli uomini vivono meno, etc... vi rendete conto?

Cosacco
Silver
12/02/2013 | 01:27

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@StefanoMilan d'accordissimo con te; il corteggiamento vero dovrebbe essere un privilegio in realtà legato a un anticipo dato dalla tipa; o in caso di mancanza di anticipo non dovrebbe mai avere un tempo indeterminato. Al contrario, dovrebbe essere fatto di step (flessibili, ma pur sempre finalizzati) dopo i quali ci dovrebbe essere il nulla. Chi non ci ama, non ci merita. Ma se i cuccioli italioti sono tanto terrorizzati, a quel punto finiscono per capitolare su tutta la linea e la prima cosa sbagliata che fanno è di fatto abbassare notevolmente la propria autostima in nome di una speranza futura di una scopata. Illusi! Finirete per ragionare come i pappagalli: ci provo con 1000, una me la deve dare. Senza sapere - ah, che brutta bestia la statistica - che l'evento "donna" non è uguale alla pallina del lotto; bensì ogni volta si riapre la lotteria e le conseguenti probabilità. Gli allupati invece si avvilluppano in questa spirale perversa, finendo anche per rovinare il mercato serio. Come a dire, pur di mangiare sono pronto a pagare 10 euro al chilo anche le radici delle piante selvatiche. A quel punto, chi commercia patate di alta qualità, a quanto può venderle?

Cosacco
Silver
12/02/2013 | 01:15

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Manco qualche giorno, e ho rischiato di farmi scappare una discussione così interessante. Ma grazie all'Amico @DrMichaelFlorentine che mi ha citato, ho potuto recuperare questo thread.

Vi ho letto a pezzi, e non riesco a citarvi tutti di nuovo (e me ne scuso con chi non lo faccio) per convalidare le idee che avete esposto.

Intanto devo dire che il sasso lanciato nello stagno da @epicuro è stato decisamente spettacolare: la dicotomia fra porco-"gentleman" (all'italiana). Differenza sottilissima, a pensarci bene. Quando si vorrebbe saltarle addosso, lei vuole il "gentleman"; quando ci vorrebbe aggressivi sessualmente, allora facciamo i gentleman. Siamo noi a sbagliare il timing? Forse; a volte sicuramente facciamo degli errori (ognuno si faccia il proprio esame di coscienza). Ma dobbiamo anche dircelo con sincerità: le melanzane non sono quasi mai decise e univoche e, partendo dall'idea di essere su un piedistallo, lanciano segnali ambigui. Se a questo si aggiunge il complesso della "cavalleria" che i maschi italiani si portano come un pesante fardello, i film romantici del cavolo alla Pieraccioni/Verdone (in cui il protagonista insicuro passa il tempo del film con il numerino del salumiere in mano inseguendo la figa di turno, prostrandosi a terra pur di raggiungere l'obiettivo) e tutta la minchiata culturale che ci affligge dal 1300 con l'amor cortese (ma erano altri tempi, e c'erano anche altri uomini...), allora ci rendiamo conto che gli uomini sono sempre sul filo del rasoio.

In piccole realtà, ci vuole poco a essere bollati come maniaci, e di conseguenza finire ostracizzati dalle donne (a parte quelle poche che vogliono proprio "quello"). In grandi realtà gioca molto la paura di "bruciarsi" al primo o al secondo o al n. appuntamento. E così si finisce per diventare autisti, zerbini, amiconi, confidenti e infine amici del suo (prossimo) fidanzato. Senza averla mai timbrata. Lei su questa ambiguità ci gioca, si trastulla ("quanto sono bella, ho la fila"); i maschi si (di)struggono. Sveglia!! Non cadete in queste trappole.

Fate gli UOMINI. Bisogna essere decisi, sapere quello che si vuole e comunicarlo con dolcezza e decisione, senza paura di esternare le proprie pulsioni (est modus in rebus). Vale con tutte, melanzane e non. Certo, per chi è interessato alla figa d'importazione, tutte queste pippe non ci sono perché - fatte salve le differenze culturali e il nazifemminismo presente in alcuni paesi nordeuropei - le donne sanno sostanzialmente da subito cosa vorranno. E difficilmente "giocheranno" con i maschi. Altra educazione, altro stile.

Cosacco
Silver
25/01/2013 | 21:31

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Mi ero dimenticato di questa discussione così interessante, e mi fa piacere sia tornata a galla. Oltre al solito, impeccabile @DrMichaelFlorentine, ho letto anche altri commenti estremamente interessanti. Non voglio aggiungere molto, perché - ripeto - chi ha scritto ne sapeva molto più di me.
Le donne dell'Est, nelle loro varie sfumature, sono delle bombe, nel bene come nel male. La loro femminilità va gestita e maneggiata bene, altrimenti c'è da farsi male seriamente. Sono molto più autonome di quanto noi siamo mai stati abituati, ma ciononostante - a differenza di molte scandinave o tedesche - conservano una femminilità impressionante.
@pussy_assassins ha messo il dito nella vera piaga: noi stiamo perdendo la nostra "vitalità" per lasciarci avvilluppare da un mondo tutto virtuale, in cui la percezione prende il sopravvento sul reale. Che sia una forma di droga mentale per non accorgerci della vera realtà nella quale viviamo? Qui si entra in un altro topic...
Ma, detto questo, non mi è mai capitato di vedere o sentire storie di squilibrate ad Est. Mi è capitato di sentirle in Austria (e un amico è stato fregato pesantemente) e in Germania (ma le storie riguardavano ragazze di origine turca). E poi ovviamente in Italia: a noi le schizofreniche non mancano affatto. Fidatevi, e se non vi fidate sentite in confidenza cosa vi raccontano i vostri eventuali amici delle forze dell'ordine. Soprattutto rifiutare una donna in Italia è considerato lesa maestà (anche dagli uomini che magari anelavano alle attenzioni della tipa in questione). E in questo caso le donne sono capaci di tutto, pur di fartela pagare. Perché negli intrighi, le nostre compatrioti, sono imbattibili: d'altronde discendono da Lucrezia Borgia e da secoli di intrallazzi sessuali fra cortigiane e lacché di corte...

Cosacco
Silver
25/01/2013 | 20:55

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@pay4play E' vero, non ho dimostrato nulla di nuovo, a parte che le melanzane si adeguano alle regole (sono cortigiane, non dimenticatelo...). Però diciamo pure che ho provato sul campo l'esperimento, dimostrando alle melanzane il loro infimo valore. In più qualcuna di loro, vista la concorrenza vera che si è trovata ad affrontare per la prima volta nella vita, ha dovuto smettere di tirarsela...
Certo, alla fine, nel ritorno alla vita reale riprende la solita routine di zerbini, i soliti allupati morti di figa pronti ad accoltellarsi per uno sguardo.... senza sapere che nella maggioranza dei casi finiranno a casa con federica, la mano amica... i risultati parlano chiaro
http://it.notizie.yahoo.com/foto/youporn-citta-mondo-piu-usato-slideshow/milano-fotolia-photo-1341139145.html
Appunto, come dici tu @pay4play: ce la giochiamo con i paesi islamici...

Cosacco
Silver
25/01/2013 | 02:03

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@ElDiabloJack @Erikvm Grazie per la vostra stima! :)

Cosacco
Silver
25/01/2013 | 02:02

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@pisellooone Perfettamente d'accordo con te. In altre nazioni, come ben sappiamo, si dà alla gnocca il valore giusto. Spesso si valuta anche meno di quello che vale. Ma appunto, quando scatta lo zerbinismo, allora la partita è persa. A tutto campo.

Cosacco
Silver
22/01/2013 | 01:34

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@Aobakun :) Grazie di cuore anche da parte mia!
@DrMichaelFlorentine Caro Amico, credo - da sempre - nella "libera circolazione delle idee", e ritengo che confrontarsi sempre con chi ne sa di più sia un forte stimolo a migliorar(si)e. Questo vale in ogni campo, ovviamente.
Uno dei motivi per cui ho aderito a GT è proprio quello di dare umilmente il mio contributo. Ho "salvato" qualche ragazzo, che sembrava destinato a una triste vita con una melanzana nella provincia sperduta, con il calcio come unica valvola di sfogo. Rimango sempre dell'idea che bisogna condividere le proprie idee ed esperienze, per poter essere d'aiuto a chi lo merita. Saranno pochi, ma ne vale la pena ;)
Di spunti ne avrei ancora tanti, e spero di continuare a condividerli con te e con altri GT di alto livello!

Cosacco
Silver
20/01/2013 | 13:25

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@Lucazzo Sei libero di non leggerlo, e se hai voglia di commentare, fallo nello specifico.

Mi hanno cambiato il titolo, ma va bene ugualmente. Ma cosa è successo dal momento che ci sono tutti questi "utente rimosso"? Avevo ancora due commenti a questo thread, ma sono stati anch'essi rimossi.

Avevo dimenticato di raccontarvi, sempre a proposito "dell'esperimento", che ci furono - ovviamente - anche i classici e vergognosi zerbini schiavi delle melanzane che preferirono un'estate con la mano amica pur di non avvicinarsi alle fighe estiche e contrariare/sputtanarsi con le proprie amichette melanzane. Lo avevo proprio rimosso...

Cosacco
Silver
19/01/2013 | 19:22

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@DrMichaelFlorentine Sottoscrivo tutto quello che hai scritto, denota una profonda riflessione e capacità di introspezione non comune...
Ricordo benissimo quella discussione sul "gain free", la apprezzai moltissimo perché non solo si parlava di un altro livello, ma lo si faceva con grande appropriatezza. Lungi dal volermi infilare in discorsi metafisici, ritengo anche io che in questa giostra apparentemente incomprensibile che è la vita ci sono in realtà dinamiche molto intelligenti, sebbene non sempre comprensibili. Una di queste è proprio nel finire per "pagare" per la nostra arroganza e per la nostra cattiveria. Non parlo di punizione divina (per chi ci crede, quella arriva a fine corsa), ma di una sorta di compensazione cosmica negli eventi.
La sincerità paga sempre, anche se qualche piccola bugia ci può essere concessa (white lies, mi piace l'espressione inglese usata). Per il resto, non è sbagliato il detto "chi di spada ferisce, di spada perisce".

Cosacco
Silver
19/01/2013 | 19:10

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@IlDrago Manca Cracovia... :D Troppa gente crede ancora che ci sia la cortina di ferro, e troppi hanno visto il film di Verdone "Un sacco bello". Vi allego la scena incriminata... quanti danni ha fatto questa scena nella percezione della Polonia...

Cosacco
Silver
19/01/2013 | 19:04

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Avevo accennato in qualche post che vi avrei parlato di “esperimenti” fatti in passato nelle relazioni sociali, e in particolare nei riguardi della gnocca. Eccomi qui. Nessuna velleità da Grande Maestro o da scienziato fai-da-te – voglio che sia ben chiaro – ma semplice voglia di condividere con i GT validi alcune esperienze di vita reale. A dimostrazione che le melanzane sono tali anche per colpa nostra (vale per gli allupati e i morti di figa italioti). Spero avrete la pazienza di leggere.

Piccola premessa, per inquadrare “l’esperimento”. Durante gli anni ’90 (erano altri tempi…) lavoravo nel settore turistico, dove mi sono fatto le ossa nella caccia alla gnocca, specie non autoctona. Scalai in pochi anni i gradini della carriera nella direzione di un centro vacanze consolidato (4mila persone) in una nota località balneare del Sud Italia. Il settore si stava trasformando, si passava dalle vacanze in campeggio a quelle in villino/hotel e il centro vacanze stava affrontando questa metamorfosi facendo convivere generi diversi di clientela (provate bene a immaginare). Al sottoscritto toccò la responsabilità dell’area camping, compresa la questione sicurezza diurna.

Perché questa premessa? Perché facendo leva su questo discorso della metamorfosi, riuscii a convincere il direttore e l’amministratore delegato a cambiare la policy del camping. In soldoni: face control affidato al sottoscritto, ed esclusione (salvo mia decisione o facendo un’eccezione per i figli dei vecchi clienti) dei gruppi di soli maschi (quanti coatti con la maglia della nazionale e i catenoni d’oro al collo ho respinto… parlo di centinaia).
Sì, avete ben capito. In un micro-ambiente come può essere quello di un centro vacanze completamente autonomo, con animazione, piscina, discoteca etc… io riuscivo a ristabilire – per la prima volta - una ratio vantaggiosa nel rapporto uomo-donna. Addussi come motivazione principale la sicurezza: venivamo da anni di “fuoco”, con risse all’ordine del giorno nella struttura (e conseguenti espulsioni di ospiti, presenza di carabinieri, polizia, denunce, referti medici e cavoli vari).

Ma fin qui - qualcuno obietterà - dove è il vero esperimento? Mi limitavo a evitare torme di allupati ubriachi e rissosi in giro fra persone civilmente in ferie. No, il vero punto è che in un’area secondaria del grande camping avevamo affittato uno spazio considerevole a due agenzie, una ceca e una polacca. E il vicecapo di uno di questi due gruppi era la mia amante. Siccome anche lei non voleva casini per le sue ragazze (fuori era infestato da pappagalli e allupati di ogni risma), organizzavamo di comune accordo feste interne al campeggio insieme ai due gruppi. Qui si chiude il cerchio: il centro vacanze era diventato a tutti gli effetti un microcosmo, più “chiuso” di quanto lo sia di solito. La vigilanza funzionava benissimo, e nessuno riusciva a infiltrarsi.

I RISULTATI. Alla fine nella struttura soggiornavano (anche se in numero appena percettibile) più donne che uomini, e circa la metà di questi ultimi era con la fidanzata/moglie melanzana acida (stime attendibili fatte allora). Ma tra le ragazze spiccava quella minoranza di ceche e polacche che – in quella indimenticabile estate – stracciarono quasi tutte le melanzane. Perché i vari gruppetti di ragazzi in vacanza con le famiglie (amici da una vita, le classiche comitive estive in cui si cazzeggia molto e si conclude meno, con un paio di ragazze “attive” e 16 maschi perennemente innamorati di queste due) in poco tempo si sfasciarono. Non tutti, ma in buona parte. I ragazzi sentivano un vento nuovo, partecipavano a queste feste e non si filavano le loro amiche melanzane (per le quali avevano speso anni inutilmente). Poi ci furono pochi, fortunati ragazzi che soggiornavano in piccoli gruppi (ricordo benissimo due di Roma e due di Bergamo) che avevo fatti entrare per “simpatia”/segnalazione. Un giorno – anche quello indimenticabile – un gruppo di ragazze figlie di vecchi clienti venne in direzione per cercare il direttore e protestare per la nuova policy. Lui si strinse nelle spalle, facendo ricadere la colpa su di me (buffo, ma fece proprio così). E mi ricordo la protesta nei miei riguardi da parte di queste caciotte (che io conoscevo bene da anni), a cui mi limitai a ribadire le ragioni di “sicurezza”. Le dovevate vedere con quanta acidità accusavano le estiche di portargli via gli amici, e me di respingere i gruppi di maschi!
Poi era bello vedere i loro amici ringraziarmi in privato di tutta quella “manna”. Alcuni di loro mi offrirono da bere in più occasioni incontrandomi in giro per il paese o in discoteca. Perché un altro risultato, il più interessante dal nostro punto di vista nel corso di quella estate, fu proprio che molte melanzane abbassarono le penne (e gli slip) pur di poter avere qualche maschietto intorno.
Insomma, capirono subito che il vento era cambiato. E così riuscimmo nell’intento che mi ero prefisso: più sesso, più divertimento, meno risse (ce ne furono solo un paio, di cui una molto brutta - manco a dirlo - fra ragazze…).
Ps: se qualcuno fra i GT si trovava quell’estate lì – se c’era se lo ricorderà benissimo: solo chi non voleva trombare non lo fece, per tutti ci fu un’occasione - e mi ha riconosciuto (il mondo è piccolo), mi mandasse un messaggio privato. Ma pubblicamente non lasciate trapelare altri dettagli, oltre a quelli da me inseriti.

Cosacco
Silver
18/01/2013 | 01:39

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@DrMichaelFlorentine Grazie a te! Onorato di saperti fra i miei "lettori"!
E' verissimo che da teenager conta molto l'esposizione pubblica (il Dj era spesso il "figo" del gruppo) - specialmente in un piccolo ambiente, dove i giochi si fanno presto. Ma nel mio intervento avevo anche evidenziato un aspetto forse meno considerato, proprio quell'assurgersi "come gli sciamani in un rito tribale". Un meccanismo atavico [roba da Forum riservato:D ] di cui forse non sempre si è consapevoli.
Ps: Salutami Firenze, ci sono vissuto per alcuni anni e la conosco alquanto bene...;)

Cosacco
Silver
18/01/2013 | 01:29

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Ritorno su questa discussione, dato che il punto è tutt'altro che scontato. Senza voler andare off-topic, ci pensavo proprio qualche sera fa, mentre ero a cena con un gruppo di ucraini maschi e femmine. Tra loro c'era la "mia ragazza". E notavo, anche nelle nuove generazioni, quel carattere di profonda femminilità che caratterizza generalmente le slave, ma che nelle russe e nelle ucraine raggiunge spesso vette assolute. Ecco, quella femminilità dolce e profonda, quel prepararti la cena col sorriso sulle labbra, quello sparecchiare con velocità e grazia, quel prenderti a braccetto come solo loro sanno fare (è un gesto che può sembrare banale, ma in realtà è molto profondo), quel loro continuo essere carine per il proprio uomo, quel sapere tener testa a uomini in media meno "galanti" di un ragazzo italiano (e non italiota, attenzione) senza cadere mai nella volgarità o nella cafonaggine. Chi ha vissuto queste situazioni mi può capire.

Tutta questa prosopopea per dire che la loro femminilità continua anche sotto le lenzuola (almeno questa è la mia esperienza finora - chi più chi meno - hanno sempre messo passione e dolcezza a letto). E quindi, per chiudere il cerchio, vale senza ombra di dubbio l'antico detto per la donna "perfetta": Gran signora a spasso, gran maestra in cucina, gran puttana a letto.

Cosacco
Silver
16/01/2013 | 01:37

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@DrMichaelFlorentine E' sempre un piacere leggerti, innanzitutto. Soprattutto apprezzo la tua filantropia nell'elargire consigli "pratici" ai giovani GT.
Tutta la discussione ha fatto venire fuori un mondo, quello dei Dj, che - come gli sciamani in un rito tribale - scatenavano gli istinti dei nottambuli ai tempi in cui non c'era il cellulare e non c'era internet. Tempi in cui la gente aveva una voglia reale (e non virtuale come oggi) di vedersi e incontrarsi. Bei ricordi.
Sono stonato e non ho attitudine per la musica (ma ho cercato di farmi un minimo di cultura musicale per sopperire a queste carenze), ma avevo amici Dj e ricordo che all'epoca - come anche gli animatori - erano abbastanza ambiti dalle teenager italiane in vacanza. E, sempre i Dj, in una piccola realtà di provincia avevano una buona scelta di gnocchette anche d'inverno, periodo generalmente di magra per i liceali a quelle latitudini.
Ps: e grazie anche per i termini militareschi... quanti bei ricordi anche lì, nella vita militare... ;)

Cosacco
Silver
16/01/2013 | 01:14

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@pay4play Le umiliazioni possono essere subite da chi non ha la consapevolezza del proprio valore. Altrimenti il discorso va rovesciato: italiota, non vuoi la mia compagnia? Sei tu a perderci... io posso permettermi la scelta di qualità, tu no, tu puoi avere solo una quantità di allupati e pappagalli. Forse troverai il pollo con cui sistemarti, melanzana, ma avere un uomo è qualcosa di diverso.
Attenzione, non sono solo chiacchiere, o vaneggiamenti da favola della volpe e dell'uva. Tutt'altro. Se siete consapevoli delle vostre capacità e siete in grado di trasmettere questo concetto con i fatti alle melanzane intorno, a quel punto siete voi ad averle umiliate.
A quel punto potrete anche permettervi di rifiutare una donna, e con gentilezza squisita come si conviene a dei veri gentleman. A quel punto il cerchio si chiude.
Ps. L'unica controindicazione è che rifiutare una donna in Italia implica il reato di lesa maestà. :) Quindi preparatevi (sono serio) ad atti di stalking, accuse di misoginia e di mancanza di cuore. Fregatevene, e fate parlare i fatti: quando vi vedono con una figa russa di 20 anni, a quel punto sarà chiaro chi ci ha perso...

Cosacco
Silver
16/01/2013 | 01:05

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@longjohnsilver @marcellino Essere stronzi è fondamentale, è la conditio sine qua non con le italiote. Ma qui ci stiamo già spingendo avanti.
Mi sembra evidente che alla maggior parte di noi qui dentro le italiote non interessino, a meno che loro non ce la sbattano in faccia e senza avere la pretesa di svuotarci il conto in banca. E forse, a quel punto, la cosa potrebbe interessarci. Ma con calma, senza fretta. Sono comunque un ripiego (salvo le eccezioni, che finora non ho mai trovato). Chi ha cavalcato la giumenta nella steppa, non può accontentarsi di andare sul mulo nella palude. E magari trascinarsi il mulo e portarlo fuori (come molti di voi sanno, il cavallo è un'altra grande metafora per la rappresentazione della donna).
Nel frattempo, vanno sicuramente rieducate, anche nella vita quotidiana di chi vive in questo agglomerato di regioni che è l'Italia (parlare di nazione implica altri concetti filosofici e storici).

Cosacco
Silver
13/01/2013 | 18:05

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@corganish Erano altri tempi (e ce lo siamo già detti) quando pur di vedere una ragazza ci ingegnavamo in tutti i modi, senza cellulare e posta elettronica. Se è vero che la fame aguzza l'ingegno, è anche vero che spegne la fame quella falsa percezione tutta italiota che stare in mezzo alle melanzane (non parliamo poi se ce ne sta una figa...) sia gratificante. Avete mai sentito la frase: "Andiamo lì, è pieno di figa". Salvo andarci per stare in mezzo a un gruppo di maschi, guardandole bavosamente queste presunte fighe... Io dico sempre: non mi interessa guardare, quella fase l'ho superata ;-)
@stop&stare se davvero hai metabolizzato la cultura polacca, non ti dovrebbe essere difficile ricrearti un giro di conoscenze. Conoscere certe dinamiche ti dà un vantaggio incommensurabile...

Cosacco
Silver
13/01/2013 | 15:00

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@stop&stare @longjohnsilver Non sempre l'Erasmus è servito purtroppo all'emancipazione degli italioti. Anzi... in Spagna li ho visti vivere in grandi comuni italo-spagnole credendo di sapere parlare spagnolo solo inserendo la "s" alla fine di ogni periodo... in Polonia e in Repubblica Ceca li ho spesso visti fare gli allupati in gruppo, e anche nell'università - con risultati imbarazzanti (sputtanamento a priori dell'italiano). Nelle nazioni scandinave mi hanno raccontato di scene di zerbinaggio pietose. Certo, sempre meglio dei pappagalli arrivati in massa con i voli low cost. Comunque a volte l'esportazione di certi modelli di comportamento, anche fra gli studenti, è sempre negativa....
@corganish Mi piacerebbe molto darti ragione, ma purtroppo il servizio militare, almeno come era svolto in Italia non "induriva" gli uomini verso le donne. Certo, un pò li svegliava, li costringeva a rinunciare agli agi da sbarbatelli viziati, a confrontarsi con tante persone di diverse estrazioni sociali ma, ripeto, non aveva effetti autentici nei rapporti con le donne (anzi, c'era la controindicazione che la vita militare fa salire il testosterone e i militari sostanzialmente sono sempre allupati...).
Per dovere di cronaca (e per evitare polemiche da parte di eventuali militari presenti sul forum), aggiungo che provengo da una famiglia di militari, sono stato un militare nel solco della tradizione familiare, e perciò so benissimo di cosa parlo. :)

Cosacco
Silver
13/01/2013 | 14:47

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Continuo a seguire con interesse questa discussione, anche perché mi sembra stia facendo emergere l'alto livello culturale di molti dei GT. Condivisione profonda del vissuto, delle esperienze, capacità di introspezione e buona esposizione delle riflessioni maturate. Che significa annche che la gnocca è una parte della vita, in fin dei conti, molto importante ma non è tutto (per fortuna). Si può "morire" di fame, come di sazietà... come a dire, ci vuole sempre un equilibrio di tutti gli elementi.
@barthes Complimenti per lo stile usato nello scrivere.
@longjohnsilver Quoto in pieno tutto il tuo discorso. Anzi, ti dirò di più: c'è materia per 3-4 thread nei temi che hai affrontato. Specialmente il discorso dei gradini, che spesso è quello che fa più male: essere declassificati è sempre una "diminutio" in tutti i sensi.
@Chanterbury Giustissimo il trattamento per le italiche... bisogna poi vedere quante "resistono" e continui a potertele trombare: abituate a uno zerbinaggio e una cavalleria (fuori tempo massimo) da battaglioni di zerbini, ci mettono 30 secondi a girare le spalle. Però, ripeto, concordo che è l'unico modo di farsi effettivamente notare, nel bene come nel male.

Cosacco
Silver
11/01/2013 | 23:21

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