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Delusione a Volgograd sulla gnocca

Ciao a tutti gli amanti della gnocca, sono nuovo a questo forum e ho deciso di iscrivermi perchè penso che la condivisione di esperienze fra coloro che viaggiano alla ricerca della figa sia molto utile, che possa dare ottime dritte su come comportarsi in certi luoghi e situazioni sempre comunque distinguendo fra le diverse aspettative. Tenere segreti sui luoghi più interessanti non so quanto possa servire, forse una volta quando le informazioni non si trovavano in rete poteva avere un senso ma oggi per uno che sta zitto ce ne sono tanti che parlano o meglio che scrivono quindi penso sia piuttosto meglio dare informazioni su come comportarsi onde evitare di essere bollati come "pellegrinus italicus vulgaris" un rischio sempre più alto in tempi di compagnie low cost e frontiere aperte. I pellegrini poi come ormai molti li chiamano, tutti pronti a disprezzarli ma chi non lo è mai stato almeno un po'? Quanti uomini soli sono veramente sono andati ad esempio in Russia, magari per lunghi periodi solo per amore della cultura russa, delle opere di Dostoevskij e Majakovskij, dell'architettura dei monasteri medioevali, del balletto del Bolshoi o dei tesori dell'Ermitage? ma chi vogliono prendere in giro? E' ovvio che chi ci vive da anni ed è ben inserito nella società se la prende con comodo e non ha certo bisogno di fermare le fighe agli angoli della strada o tirar mattina in discoteca sperando di portarsi a casa un'ubriaca, ma comunque dovrebbero aver rispetto di è li di passaggio e cerca di concludere in pochi giorni, ovvio che questi devono comportarsi bene e non fare gli imbecilli rovinando la reputazione degli altri ma non si può fare di tutta l'erba un fascio. Quelli che snobbano e disprezzano i turisti in cerca di figa chiamandoli semplicemente pellegrini non dimentichino che almeno in parte lo sono stati anche loro e se non lo sono mai stati, insomma se la figa non li ha mai interessati allora sono loro degli sfigati! Tornado a me vorrei subito puntualizzare che a differenza di alcuni che credono che il confine fra i cacciatori di gnocca free e i quelli che invece preferiscono pagare sia sottile io, mia oppinione personale e magari da altri non condivisa, penso ci sia una differenza abissale fra andare a figa e andare a troie. Ovvia e scontata la battuta "sono tutte troie" vero ma io intendo qualcos'altro a me quello che da emozione è la ricerca, la caccia, la soddisfazione di piacere a una ragazza che magari si innamora anche e la perfida soddisfazione di trombarla e poi mandarla affanculo, per me se la paghi ha vinto lei comunque. Per fare un paragone è come essere un cacciatore che spende tanti soldi in attrezzature, viaggi, tempo, permessi, magari stando poi ore e ore all'aggiaccio in postazione per sparare ad un animale. La soddisfazione nel mangiarlo poi non è data solo dal gusto della carne ma soprattutto è un coronamento di tutto ciò che c'è stato dietro, quel cacciatore è un po' come un figaiolo che viaggia per cuccare mentre uno che viaggia per scopare a pagamento è come uno che va al ristorante, piatto ugualmente gustoso ma il cacciatore non fa certo tutto quello che fa per una bistecca o un piatto di pappardelle la sua soddisfazione è ben altra e non necessariamente compresa. Di lavoro faccio l'accompagnatore turistico con una specializzazione nei paesi dell'Europa centro-orientale ed in particolare Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia. Ovviamente ho viaggiato e viaggio anche in altri Paesi: Europa Occidentale, Scandinavia, Balcani, Russia, Asia Centrale, Stati Uniti, Caraibi etc, ma il mio mondo è lì

nelle pianure fra i Carpazi e il mar Baltico fra l Elba e il golfo di Finlandia e il mio cuore, oltre che ovviamente il mio uccello, pulsa per quel tipo di bellezza: alta, esile ed aggraziata, dai lineamenti fini e delicati, di carnagione chiara, chiarissima con lunghi capelli biondi e grandi occhi azzurri. Il mio lavoro da oltre dieci anni ma anche le precedenti esperienze lavorative ed i viaggi di piacere mi hanno consentito di essere spesso in giro per questi Paesi, di conoscerne la lingua e la cultura armi fondamentali per avere successo con la gnocca locale. Sono in giro per lavoro almeno 160-180 giorni all'anno e almeno altri 100-120 per piacere, in Italia Paese decadente di brutte fighe che si atteggiano a modelle e pensano di essere le uniche dotate di organo genitale femminile non mi trovo un gran che. Quando lavoro mi alzo presto e porto in giro gruppi di nonnetti spiegando storia, geografia, monumenti e vari siti d'interesse, stando con loro dal buongiorno alla buonanotte cioè mediamente per 14-16 ore al giorno; quando viaggio per piacere dormo fino al primo pomeriggio e passo la giornata e la la sera e gran parte della notte a caccia di gnocca con il classico sistema dell' "aggancio" dell' "intorto" e della spesso sudata "fatturazione". Ma che abbia pochi minuti o tutto il tempo che voglio, la mia passione resta una: la figa, forse non l'unica ragione per cui vale la pena vivere ma sicuramente la più importrante.

Credo di poter dare alcuni consigli importanti a cacciatori di gnocca free che vogliano muoversi nelle maggiori città dei paesi che ho elencato ma come primo post voglio invece raccontare l'esperienza recentemente vissuta in una città della Russia meridionale: Volgograd ovvero l'ex Stalingrado

Sono stato a Volgograd 10 giorni nello scorso aprile 2013, ero da solo ed il viaggio è stato deciso e organizzato in un paio di giorni, forse troppo frettolosamente visto il costo che comportava e forse senza informarsi prima approfonditamente, ad esempio se avessi letto un post su Gnoccatravels forse ci avrei pensato una volta in più.

Quest'anno ho acquistato il visto annuale per la Russia, l'ho fatto presso un'agenzia di Vilnius città che frequento spesso sia per lavoro che per piacere ad un prezzo decisamente inferiore rispetto a quello che chiedono le agenzie italiane e senza nessun intoppo burocratico. Si tratta di un visto definito "commerciale" che vale un anno, facilmente rinnovabile e che permette di rimanere in Russia 90 giorni ogni 180 senza nessuna limitazione negli spostamenti interni e senza nessuna necessità di registrazione. Avevo in progetto un viaggio in una città "minore" insomma non a Mosca o a San Pietroburgo città che già conoscevo e che comunque dal punto di vista della gnocca mi avevano ben impressionato. l'idea era di ottenere molto di più spendendo molto meno si sa che quelle due metropoli sono inflazionatissime e invase da

frotte di pellegrini di ogni genere da quelli esperti ed agguerriti a quelli più sprovveduti e sfigati. La scelta stava per cadere su una città della Siberia, territorio lontano sconfinato il cui solo nome stimola la fantasia di ogni figaiolo estofilo ma poi i tempi lunghi del viaggio, gli orari improponibili dei voli, l'inverno ancora imperante all'inizio di aprile e non ultima la grossa differenza di fuso orario che il mio fisico metabolizza lentamente mi hanno fatto desistere. Così si è concretizzata l'opzione Vogograd una città di cui mi aveva accennato un amico, lui non c'era mai stato ma se ne era interessato consultando un sito "Volgograd.it" le cui informazioni sono risultate poi datate e non più attuali pe non dire addirittura fuorvianti. Le considerazioni a favore della scelta di Volgograd sembravano solide: Facile da raggiungere in meno di due ore di volo da Mosca, stesso fuso orario della capitale, localizzazione a sud con clima già primaverile nel periodo scelto, città grande con quasi un milione di abitanti e molti studenti universitari ma lontana dalle rotte dei classici pellegrini e degli studenti Erasmus vera piaga che ha rovinato i paradisi della gnocca degli anni '90 assieme alle compagnie dei voli low cost che hanno portato frotte di veri e propri barbari li dove non sarebbero mai arrivati oltre che portato via le gnocche dai loro Paesi d'origine. Io poi parlo russo, non fluentemente ne bene ma quanto basta per capire e farsi capire e il viaggio poteva servire anche a far progressi con la lingua del resto dagli agganci cercati su social network come Badoo era già chiaro prima di partire che parlare russo sarebbe stato una condizio sine qua non. Insomma detto in parole povere con quasi 700€ di volo compreso un pernottamento obbligato a Mosca, con la necessità del visto, con l'impossibilità di comunicare in inglese sembrava un posto "vergine": niente Erasmus, niente ventenni in branco a fare il week end casinaro con la Ryan Air e niente puttanieri sfigati. Con l'aiuto di un'amica Bielorussa sono riuscito a trovare un buon appartamento in centro città, io in albergo ci vivo per lavoro e comunque non lo considero la soluzione ottimale ne per il confort ne per la figa, voi mettere invitare una figa a una cena che tu stesso hai preparato creando anche la giusta atmosfera con il fascino della cucina italiana, una buona bottiglia di vino la musica giusta, etc? II passaggio dal divano al letto spesso avviene in modo automatico. A volte funziona anche con un semplice thè al pomeriggio e poi last but not least la spaghettata post-discoteca magari in due contro due; in albergo invece ci sono anche quelle che te la darebbero ma non ci vengono perchè non vogliono fare la figura della troia. L'appartamento che ho trovato a Volgograd non era un gran che ma comunque centrale, pulito e con connessione wi-fi. Certo a Vilnius o a Cracovia con 500€ in dieci giorni avrei ne avrei affittato uno strafigo da farci la fotografia per ricordo ma a Vogograd questo era quasi il top: edificio stalinista fatiscente, mobili relativamente nuovi ma visibilmente cheap e con gusto squallidamente retrò, vicino di casa che ascolta musica caucasica a tutto volume di prima mattina: questa è la Russia! Insomma definiti i dettagli e cercato il numero più elevato possibile di contatti via internet nei due giorni prima della partenza l'11 aprile mi sono imbarcato per questa avanscoperta, scopo del viaggio visitare una città il cui nome è legato indissolubilmente ad una tragica ed importantissima battaglia della seconda guerra mondiale, fare notevoli progressi in russo con la tecnica del full immersion e ovviamente soprattutto conoscere tanta figa con l'obbiettivo apparentemente non ambizioso di fatturarne ameno un paio di alto livello.

Beh com'è andata? E' andata male anzi se devo fare un bilancio realista è andata molto male, forse la trasferta peggio riuscita della mia vita considerando i costi complessivi

di ben 2000€ in undici giorni. Con gli stessi soldi a Wroclaw o a Varsavia ad esempio ci sarei stato un mese, divertendomi sicuramente e trombano diverse gnocche, su questo non ho dubbi.

Non voglio fare una cronaca dei giorni trascorsi nell'ex Stalingrado, risulterebbe noiosa del resto a tratti mi sono anche veramente annoiato, il triste bilancio è di qualche numero di telefono, un paio di imboccate e nessuna trombata, insomma non credo proprio di tornarci e comincio ad interrogarmi sull'opportunità di visitare altre città russe. Ecco comunque in alcuni punti riassunte le mie impressioni, impressioni di uno che di Russia conosce poco e che quindi ad alcuni potrebbero sembrare banali ma ad altri anche molto utili.

Non è facile, in poche parole se la tirano. Nessun segno di disponibilità o anche solo curiosità nei confronti dello straniero occidentale, in giro facce tirate e nessun sorriso. Ho avuto difficoltà perfino nel chiedere informazioni, anche quelle vere del tipo come posso arrivare in questo posto o a quale fermata del tram devo scendere. Non credo si tratti di una questione di aspetto fisico, premesso che comunque non sono un cesso penso sarebbe difficile anche per un figo abituato a cuccare solo con uno sguardo e un sorriso. In molti Paesi dell'Europa centro-orientale ma anche occidentale e settentrionale sarebbe stato più facile; domande magari anche solo suscitate da curiosità del tipo : “ Da dove vieni?” O “Che ci fai qui?” sarebbero nate spontanee , a Volgograd invece niente di tutto questo. Comunque lo straniero non è ben visto specialmente se scuro, pare ci siano molti studenti stranieri nelle università spesso caucasici, turchi e arabi

Non è una città a buon mercato e in generale direi neanche un Paese, l'impressione è che in Russia attualmente la vita costi mediamente molto di più che nei Paesi dell'Europa orientale pur offrendo spesso servizi di qualità inferiore ( alberghi, appartamenti, trasporti, aspetto dei locali in generale) I ristoranti hanno prezzi da Europa occidentale e se non si consumano alcolici locali, cosa facile vista la pessima qualità di birra, vino e tutto ciò che non sia vodka i prezzi salgono ulteriormente. Nei negozi di abbigliamento si vedono prezzi molto alti, mediamente lo stesso prodotto costa più che in Italia. Riesce difficile capire il rapporto con gli stipendi medi molto bassi, con l'aspetto fatiscente della maggior parte degli edifici e con le tante automobili di epoca sovietica ancora in giro. Costano meno solo affitti in periferia e in immobili basso livello e di epoca sovietica, trasporti pubblici, conversazioni telefoniche, cibo per noi spesso immangiabile nei vari kioski, prodotti alimentari base e non di importazione oltre a carburanti, sigarette e alcolici locali su cui grava una minore tassazione rispetto ai paesi dell'Unione Europea.

Sei non parli russo sei morto! Quasi nessuno parla inglese è incredibile ma anche i più giovani non parlano altro che il russo. Il fatto che uno straniero poi si sforzi di parlare la loro lingua non viene visto come positivo e interessante, per loro il russo è l'unica lingua e gli altri devono parlarla fluentemente e basta. L'esempio tipico di straniero è lo studente o lavoratore di origine caucasica spesso visto come immigrato scomodo il cui accento viene deriso.

L'uomo paga sempre, alla donna spetta essere bella e all'uomo tutto il resto. Nei pochi locali decenti durante il week end si vedono modelle con uomini orribili di 20, 30 anni in più e con un aspetto impresentabile il cui denominatore comune è l'elevata disponibilità economica. La bella e la bestia in pratica, ogni spesa è ovviamente a carico della bestia. Il problema è che però questa pare la prassi anche in caso di ragazzi normali e coetanei, secondo alcuni italiani conosciuti a Volgograd che vivono in Russia da anni questa è la norma: l'uomo paga sempre: non offrire, non essere generosi equivale a non essere gentiluomini e per le ragazze la galanteria è importante, insomma se dovesse essere cosi suona come: "Io ti do la figa e tu in qualche modo la devi pagare". Io invece sono per il: "Io ti do il cazzo e tu mi dai la figa, scambio alla pari"!

Vita notturna ridicola, pochi locali e vuoti o chiusi dalla domenica al giovedì. Fine settimana comunque molto sotto tono per una città di un milione di abitanti, ci sono poi tanti locali piccoli dove spopola il karaoke frequentati si prevalentemente da giovani ma dall'atmosfera squallida con musica di dubbio gusto e senza il concetto del bar davanti al quale si sta in piedi che invece risulterebbe ottimo per agganciare. Di solito ci sono solo posti a sedere, spesso poi si mangia anche, ogni discoteca è anche ristorante e si fuma la shisha, una vera e propria mania tanto che a volte sembra di essere in un Paese arabo.

Per quanto riguarda i locali nello specifico ci sono il News Pub e il Mojo, il primo un disco-pub e il secondo una vera discoteca anche bella. Entrambi appartenenti allo stesso proprietario sono a detta degli abitanti i due locali più belli o più alla moda; prezzi di ingresso, bevute e ristorazione alti, sono aperti solo il venerdì e il sabato ma non è detto che ci sia tanta gente va un po' a serata. Clientela purtroppo come sopra descritto: gran fighe tirate in cerca di sponsor e sponsor sfigati che le foraggiano. Ci sono poi il Miska un disco pub vicino al fiume frequentato da giovani delle famiglie coi soldi, anche questo funziona solo il venerdì e il sabato ed è molto piccolo tanto che con un centinaio di persone risulta decisamente pieno; clientela giovane fra i 20 e i 30 per ambo i sessi e selezione rigida all'entrata: le facce nuove non sono bene accette, mentre l'abbigliamento stravagante e griffato funge da dres code del locale. Io sono riuscito ad entrare solo perchè ero vestito in modo consono e dopo aver spiegato di essere italiano, quindi uno straniero insolito. Dentro comunque se non sei del giro c'è poco da fare si conoscono quasi tutti e l'ambiente pur essendoci belle gnocche molto interessanti appare chiuso. Da citare anche l'Amsterdam, un locale di medie dimensioni nel sotterraneo di un centro commerciale, è una discoteca per studenti aperta tutte le sere ma piena solo nel week end, età meia 18-22 per me un po' fuori target e comunque un target a me non ricettivo a Volgograd. Come pub e caffè non vi è una gran scelta, molti locali ma piccoli e bruttarelli con posti solo a sedere e chiusura prima di mezzanotte, incredibile in una città così grande, l'unico che lavora sempre tutta la notte e che spesso è pino è il Grand Caffè ma anche li sono posti a sedere e poche possibilità di aggancio. Fra i ristoranti invece ce ne sono alcuni italiani che stranamente sono fra i più a buon mercato, consiglio il Rimini, il Peperoni e il Basilico, tutti con buona cucina, quest'ultimo un po' fuori ma gestito da un italiano sempre presente. Molto piacevole e ben frequentato il Bamberg in zona centrale cucina e ottima birra alla spina tedesche ma se si vuole mangiare della buona carne il posto migliore dovrebbe essere il Bar Grill non lontano dal teatro e dal Gran Caffè prezzi però elevati, per un filetto, un contorno e una birra non meno di 30€. Di caffè e ristoranti dove mangiare comunque ce ne sono tanti ma quasi tutti con le comuni caratteristiche di avere un aspetto "vecchio" e poco curato, di avere prezzi elevati, di chiudere presto alla sera e di essere poco frequentati dalla domenica al giovedì

Il posto migliore dove cuccare mi è sembrato senza dubbio il lungofiume, e la zona del viale degli eroi, qui sulle panchine ci sono gruppi di ragazzi che stanno seduti a chiacchierare, a bere birra e a smangiucchiare. Sul lungofiume, una zona pedonale di circa due chilometri poi c'è chi passeggia, chi corre e chi va coi pattini anche fino a tarda sera se la temperatura lo permette, insomma è il vero centro ricreativo di Volgograd. Sulla disponibilità però devo tornare sui miei discorsi, ho fatto veramente fatica ad attaccar bottone e a strappare qualche sorriso, c'è molta diffidenza e poi tanti caucasici in giro che ci provano, forse c'è anche chi mi ha scambiato per uno di quelli. Oltre a questo c'è poi da considerare il fattore stagionale, io sono stato a Volgograd in aprile, in coincidenza delle prime giornate primaverili in cui si stava piacevolmente fuori ma d'inverno con parecchi gradi sotto lo zero non credo proprio che ci sia gente lungo il fiume e allora incontrare e conoscere gnocca diventa probabilmente ancora più difficile.

Infine ma importantissimo il livello medio della figa: è stato inferiore alle aspettative, si vedono in giro gran gnocche come è ovvio attendersi in Russia ma i soggetti dal 7 in su sono meno del 10% mentre quelli sotto il cinque si sprecano. Molte sovrappeso e molte basse e poi tante facce scure o con lineamenti asiatici. Livello medio decisamente inferiore a quello dei Paesi Baltici e della Bielorussia ma anche il confronto con le bellezze polacche, ceche e slovacche non regge.

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@stradae67

certamente la fretta è stata cattiva consigliere. Molte volte scrivo che conoscere l'ambiente dove noi andiamo ad operare è di vitale importanza. Con Putin la Russia ha ritrovato il suo nazionalismo. Non mi sorprende che le russe (la maggioranza) guardano gli stranieri con molta diffidenza

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Bellissimo "io ti do il cazzo,tu la figa,scambio alla pari" sarebbe anche la mia filosofia..solo che sempre più difficile da attuare..non solo in Italia!!:-(

"..e mi sento libero, di tradire il mondo e salvarmi da me.."

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Non sono stato a Volvograd ma la recensione sembra verosimile, per motivi su cui non mi dilungo adesso. In ogni caso e' un buon esempio sul tipo di analisi che bisogna fare di un posto benche' si possa ancora fare molto meglio. Se tutti imparassero a scrivere recensioni del genere il forum sarebbe pieno di informazioni utili

Dove finisce la Romania...inizia la malattia

Vivo_a_Bucharest non e' sposato, manco lui che e' romeno si piglia le romene )

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@stradae67 chapeau comunque, ti sei comportato da vero professionista in un territorio inesplorato e potenzialmente non privo di qualche insidia; grazie mille dell'info la terrò presente, mi cade come il cacio sui maccheroni visto che Volgograd era una delle prossime mete in agenda; non sono solito credere ai racconti così a cuor leggero, nel senso che preferisco sempre provare le cose di persona, ma mi sei sembrato serio, preparato e professionale (non ultimo sulla cura che hai avuto degli aspetti logistici, sintomo di preparazione elevata), provvedo quindi a depennare l'ex Stalingrado dai miei prossimi GT

Nota di merito a mio avviso, una rece così dettagliata e onesta fa risparmiare valanghe di sforzi economici e psico-fisici a tutti i GT

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IlProfessor69
14/05/2013 | 01:42
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io lo dico sempre, le russe si scopano in Turchia, Egitto, Cipro e Tunisia...

Se ti ama, ingoia

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@ilprofessore69 in

che senso..come turiste?

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Bellissimo "io ti do il cazzo,tu la figa,scambio alla pari" sarebbe anche la mia filosofia..solo che sempre più difficile da attuare..non solo in Italia!!

Purtroppo, come si può dare torto a Scopellotto.. Grande verità quella che ha detto.

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hai violentato la tastiera del tuo computer ?

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Bella rece ...

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no no, mi complimentavo con @stradae67

ogni tanto mi dimentico di taggare

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Secondo me hAi sbagliato anche mese.. Io avrei provato omsk o novosibirsk ma a luglio.. Pellegrini pochi si spingono fino la..

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Presentarsi nelle citta' fuori dai classici giri turistici in Russia puo' essere difficile . Si' a Kiev Mosca Pietroburgo Minsk Riga ecc. loro si sono abituate a noi turisti e ne sono anche interessate alcune ( vedi sguardi mielosi per le strade ) ,

a Volgograd o altre localita' piu' remote della Russia e' nettamente piu' difficile riscontrare un interesse immediato per noi stranieri , perche ? credo perche' loro stesse non pensino minimamente che sei un italiano , che ne sanno , non lo possono immaginare , credono tu sia un qualunque caucasico girovago immigrato magari , le ragazze che sorridono per strada e nei locali di Riga e Minsk e Kiev e Mosca non ci sono a Volgograd perche' sono meno avvezze ad incontrare uno straniero,

tutto li' , nei locali poi la sera facendoti conoscere le cose avrebbero dovuto cambiare pero' questo almeno non lo capisco .

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Bazzico la Russia da un po' di tempo e l'idea che mi sono fatto è la seguente:

l'idea che un po' a tutti ci è balenata nel cervello di andare nella città secondaria, nel posto difficile da raggiungere per il turista medio e magari incontrare una babushka che ti accoglie a casa a braccia aperte e ti presenta le nipotine modelle senza occasioni o speranze per una vita migliore (diventando quindi un vero sogno di riscatto per loro) è clamorosamente sbagliata.

E questo indipendentemente dai problemi linguistici e dalle occasioni d'incontro. La cosa che spesso si ignora inoltrandosi in territori poco battuti è che la provincia russa, o la cittadina russa inferiore al milione di abitanti è sì pieno di belle ragazze senza particolari velleità sociali,

ma questa assenza di ambizioni si traduce in matrimoni durante l'adolescenza e figli già a carico a vent'anni.

Una volta a Yaroslavl sono finito nella trappola di una mamma diciottenne che mi ha invitato per un sabato sera a casa, con figli e marito mastodontico e minaccioso, in realtà tenerone, che mi ha parlato tutto il tempo di quanto amasse la moglie.

Credo che le città principali siano sempre la migliore soluzione (magari locali meno battuti o quartieri residenziali dove abitano solo gli indigeni)... se si vogliono evitare le fregature da turista ci si riesce tranquillamente.

CV: Belarus (Minsk), Ceska Republica (Praha), Eesti Vabariik (Tallinn), Latvia (Riga), Lietuva (Vilnius), Moldova (Chisinau), Norge (Bergen, Oslo, Lofoten), Polska (Gdansk, Krakòw, Lodz, Poznan, Warszawa, Wroclaw), Pridnestrovie (Tiraspol), Rossya (Moskva, Rostov, Sankt Peterburg, Yaroslavl), Sverige (Goteborg, Malmoe, Stockholm), Suomi (Helsinki), USA (Los Angeles), Ukraina (Kyiv, Odesa)

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Ciao e complimenti, sei stato molto bravo, vero è che in russia negli ultimi 10 anni sono cambiate tante cose e ke il free è diventato improbabile, io a volgograd non ci sono mai andato, ma a samara si, e non è tanto dissimile, anche lí c' è un lungo fiume-passeggiata, e la sera nei baretti all' aperto avevi solo l' imbarazzo della scelta, bastava mettersi a ballare, penso veramente che la tua esperienza a maggio inoltrato o giugno, avrebbe avuto ben altro esito, complice le serate piú calde e liminose, nella tua situazione di piú nn potevi, bravo !

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