Andiamo

Pesci72

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ArcatonBlumedico

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Forus
Newbie
08/06/2021 | 16:43

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Mi ero ripromesso di non intervenire piu' perche' questo e' un forum sulla Thai ed io parlo del Vietnam.
Vengo solo un' ultima volta per dirvi il mio parere in generale in quanto mi trovo in questo momento in Vietnam, sono entrato con un visto speciale per lavoro....il Paese e' sigillato rigorosamente da Marzo 2020, non entra nessun turista, e da qualche settimana hanno vietato anche l' ingresso dai Paesi limiitrofi, Laos e Cambogia, e anche dalla Thailandia.
Meglio dimenticarsi per un bel pezzo dell' Asia del Sud Est, sono in questo momento ad Hanoi, la capitale.
Domenica scorsa ho terminato la quarantena obbligatoria di 21 giorni a Saigon, chiuso in una stanza di 20 metri quadri in Hotel, 4 test Covid, un ' esperienza allucinante che comunque ho superato.
Nel percorso dal Covid Hotel all' aerop. di Saigon, ho notato traffico pressoche' inesistente, tutto chiuso, quasi nessuno in giro, una miriade di cartelli fuori dai negozi con scritto affittasi o vendesi.
Ha Noi stessa cosa, poca gente in giro, quasi tutto chiuso, gente con sguardi tristi, zero felicita' e socialita'. Massaggi, parrucchieri, karaoke, bar, locali, disco, rigorosamente chiusi fino a tempo indeterminato. Gente letteralmente terrorizzata dal Covid.
Se non fossi qui' per lavoro, prenderei il primo volo disponibile per tornare in Europa.
E non so neanche, visti i danni notevoli arrecati da questa pandemia, se mai piu' rivedro' il Vietnam di una volta. Mio consiglio, per non buttare soldi e rischiare una grossa delusione, dimenticarsi del Sud Est Asia per un bel pezzo e divertirsi in Europa che in questo momento e' l' opzione decisamente migliore.

padre.spinetti
Newbie
16/01/2020 | 20:29

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La castità quale unico mezzo per evitare malattie.

Spinetti, the father.

IlMarchese
Silver
04/12/2017 | 16:58

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L’Erlebniswohnung è un nome altisonante che richiama opere Wagneriane.
Il Gotterdammerung, la cavalcata delle Valchirie, robe così. E invece credo che Wagner sia l’ultima cosa a cui hanno pensato quando hanno scelto il nome.
Però effettivamente cavalcare si cavalca parecchio lì dentro. Non Valchirie, ma Vacche.
Senza un navigatore è praticamente impossibile trovarlo. Voglio proprio vedervi andare in giro a chiedere ai passanti indicazioni, magari cercando di pronunciare il nome o di descrivere a gesti che tipo di posto è.
Si trova in un quartiere buio, squallido, losco e trafficato come il buco di culo d’un ergastolano.
Sopra campanello di un palazzo anonimo, hanno appiccicato un adesivo che ti ci vuole la lente d’ ingrandimento per legger il nome lungo mezzo chilometro. Suono, mi aprono all’istante come se fossero lì ad aspettarmi. Salgo le scale, sul pianerottolo ad aspettarmi c’è un piccoletto dalla pelle color merda, baffetti sottili. Si presenta come Mustafa.
Sono le 21.30. Chiedo l’orario di chiusura e Mustafa risponde: “chiudiamo a mezzanotte, mezzanotte e mezzo. Forse all’una.” Si scaccola l’orecchio: “oppure alle due. Magari alle tre, non so.”
La precisione tedesca al suo massimo.
Ho l’affanno perché ho fatto le due piani di corsa. Mustafa sembra sospettoso. Con un piede all’interno e uno fuori della porta mi chiede da dove vengo, se sono già stato lì, come ho conosciuto il locale, come mi chiamo.
Ah Mustapa, Cazzo sei della Gestapo turca? Vorrei rispondere. Ma faccio il bravo.
L’ingresso è 50 euro. Bene, perché credevo di doverne pagare 100. Alla fine chiude la porta.
Mi consegna le chiavi dell’armadietto, asciugamano e ciabatte. Mi dice tutto questo con il sottofondo di urla, gemiti, ciaf ciaf, grugniti e porcate teutoniche che echeggiano nell’appartamento.
Il solo asciugamano che dovrebbe coprirti praticamente è un asciugamano da bidet, talmente piccolo che cade di continuo. E resti sempre a palle all’aria. Gli habitué si portano l’accappatoio da casa.
Ciabatto nel corridoio. In una delle due stanze vedo 4 o 5 culi pelosi intorno a un puttanone. Mi avvicino al lettone, al puttanone. Saluto per buona educazione. Ognuno se ne fotte. Trovo un varco fra i vari culi. La troia alterna cazzi e seghe e sputi. Il fazzoletto ormai mi era già caduto. Fra un cazzo e l’altro, di prepotenza presento il mio.
Il segreto nelle gang bang, come nella vita è il carpe diem. Appena si libera un buco occuparlo. Sei come un serfista della scopata. Se perdi l’onda giusta poi ti tocca aspettare a cavalcioni della tavola la prossima, che potrebbe arrivare chissà quando, e intanto ammazzi il tempo a smanettartelo in compagnia di tutte le altre anime in pena, a fissare i culi di chi si diverte.
Seduti sui divanetti ci sono dei vecchietti. C’è chi va in pensione e passa ore a vedere i lavori in corso nei cantieri, altri che passano ore a vedere i lavori in corso nelle gang bang, e si segano.
Fatto sta che lo ficco in bocca alla tipa, lei inizia a succhiarmelo di gusto. Se la stanno stantuffando come una zampogna, le tiro fuori l’uccello dalla bocca cercando nella manovra di non cozzare con l’uccello in ingresso. Sulla faccia sudata, stralunata, le disegno il contorno occhi con la cappella. Poi la gnocca chiede time out. Tutti si allontanano. Rimane supina, tramortita, a fissare il soffitto. Tipo due minuti d’orologio, e un orso yoghi arrapato striscia caproni sul letto, prende a sditalinarla. Parte easy, poi arriva a fare in quella figa delle manovre che ho visto fare solo dai pastori della Valcamonica per montare il burro.
Infilo la preserva. Appena yoghi ha finito con l’attività casearia collassa su una poltrona. Parto per ficcarlo. Vengo anticipato sul traguardo da un nero. Il nero finora era rimasto in accappatoio. Per cui aspetto un attimo, che magari ce l’ha mezzo metro. Invece il nero c’ha il cazzo così piccolo che tra il buio e la pelle nera e i peli neri vedi spuntare la cappella che sembra del colore di un abito nero consumato. Il nero passa a leccarle le tette. La tipa ora c’ha la passera meringata. Le allargo le gambe e ci affondo il cazzo senza tanti complimenti. Cristo quanto urla.
Ogni tanto appaiono Mustapha e il socio, che giuro averlo sentito parlare italiano. Questo tizio, osserva che tutto vada ok e si stropiccia l’uccello di continuo. Si mettono con lo scopettone a togliere montagne di preservativi, a spruzzare disinfettante sul letto di plastica a 4 piazze.
Sicuramente esiste qualcuno che produce i letti di questo tipo. Un’Ikea dei letti da gang bang.

Arriva una biondina sui venticinque, nuda bruca, si appecorina accanto a me, le agguanto il culo e le accarezzo la passera bella liscia e depilata. L’altra mano è a tenere sollevata la zampa della suina che sto sbattendo. C’è un attimo di esitazione, una timidezza nell’aria. La biondina si guarda intorno come per dire, “finitela di segarvi e datemi i vostri uccelli. Cristo di un dio!”
Un capellone della magrezza di un tossico prende coraggio. Si mette dritto davanti a lei. Le porge l’uccello moscio e rassegnato come un verme da esca. La biondina smanetta, lo ciuccia, ci mette l’impegno e pazienza e la compassione di una onlus del cazzo. Lui si passa la mano sulla fronte, suda. Nein. Lei alza gli occhi, scuote la testa. Kaput! L’ombra di un sorriso, per cui non fa che peggiorare la situazione. Mi sono stufato di scopare questa qui che mi sembra una Manzotin con la fica. Mi sfilo e vado a mangiare qualcosa nella zona buffet.
Consiglio di servirsi sempre dei cibi che si trovano in alto, coperti o comunque lontano dai bordi del tavolo, perché se il prosciutto o la fetta di formaggio hanno qualche sapore strano, o tra i dento ci trovate dei peli è probabile che qualcuno ci abbia sgocciolato sopra il pisello, visto che c’è chi si va a servire nudo a palle all’aria.
Mi rifocillo e faccio un po' di conversazione con un tipo barbuto, tagli di capelli alla Hipster. Mi sa tanto di frocio part-time. Nato in Germania con origini italiane. Un cliente fisso del locale. Intanto vedo la Manzotin rivestita in compagnia di un tizio che era a spippolarsi il pisello poco fa, ma non ci metterei la mano sul fuoco. Il frocio barbuto mi dice che qui ci bazzicano delle coppie. Ci sono marito consapevoli di avere mogli ninfomani e le portano qui, come chi porta il proprio Terranova nelle aree di sgambatura dei cani. Almeno così sperano non si scopi il fratello o il cugino o il miglior amico o il terranova. Ritorno in stanza e con arroganza salto la coda e mi sbatto la bionda a pecora. Lei mi ferma, mi da una crema lubrificante. La spalmo un po' sulla fica, sulla punta del cazzo e poi la lascio il tubetto sulla sua schiena, così è a portata di mano per il prossimo. La bionda ha un culo paffuto, senza cellulite, un tatuaggio floreale sui fianchi. Intanto spompina due cazzi. Faccio per bussare alla porta del suo culo, gira la testa per la prima volta, e ringhia qualcosa in tedesco. Al che dico “Do you speak english?’” come se le chiedessi la fermata della metro.
La troia insiste ad abbaiare come un pastore tedesco, è chiaro che il culo non lo da. Faccio una battuta dicendo che almeno ci ho provato e tutti ridono, ma probabilmente nessuno capisce un cazzo. L’atmosfera è molto amichevole, rilassata, cameratesca, paranormale. Così con le luci rosse soffuse, più che un film porno mi sembra di partecipare a una seduta spiritica. O come quando ti trovavi con gli amichetti doposcuola a giocare a Dungeons & Dragons, solo che i tuo amichetti sono tutti nudi, i cazzi ritti e invece di Elfi, maghi e Nani nel gioco ci sono ninfomani, maiali e magnaccia. Al posto della mamma che ti viene a portare latte e panini con la nutella per merenda, c’è una bionda in stivaloni mezzo coscia, corpetto di latex nero, faccia severa da feldmaresciallo delle SS con la quinta di tette, che viene a rifornire di preservativi e creme lubrificanti i contenitori che si trovano accanto ai letti.
L’hipster del buffet, che all’inizio mi sembrava anche simpatico, me lo trovo dietro di me, che si strapazza l’uccello per tenerlo pronto. Mi dà l’ansia che mi danno le persone quando guardo la fila dietro di me alla cassa del supermercato. Ad un certo punto mi fa in un inglese che sa di crauti, “ora è il momento che di cambiare”. In effetti sto montando da non so quanto tempo e nessuno educatamente me lo ha fatto notare. Conto fino a dieci per non mandarlo affanculo. Non mi sembra il caso di litigare come se gli avessi soffiato il parcheggio. Do un schicchera al culo della bionda e sfilo l’uccello.
Nella stanza accanto intanto si sta consumando una tragedia. Un tipo pelato sclera, tira fuori il cazzo, e come se sganciasse la sicura di una granata antiuomo si slaccia il preservativo, schizza sulla pancia alla suina di turno.
La pancia è quella di una morettina, che non sono ancora riuscito a chiavare. Un gran culo e la faccia già incazzosa di suo figuriamoci ora che il vecchio pelato le ha sborrato addosso. Lei inizia a gridare. Arriva la Crew al completo: Maustafa e il socio con fazzoletti e spruzzatori disinfettanti. La situazione si calma e il pelato si mette in un angolo, insieme ai vecchi segoni.
La ninfetta mora riprende a succhiare cazzi. Il socio di Mustafa rimane lì con lo scopettone in mano e riprende a ravanarsi la patta. Sulla cinquantina. Ha troppo una faccia di uno che si chiama Salvatore, o Gennaro o Calogero. Alla fine non ne può più, si toglie i calzoni, si sdraia a fianco della troietta. Inizia a farsi una pippa di riscaldamento mentre guarda arrapato la tipa che smaiala dibbrutto con gli altri. Lei smette di lavorare uccelli altrui, si gira di fianco. Si dedica completamente a fare le coccole alla bestia, diciamo così, del padrone. Succhia la bestiola, poi Salvatore si mette con foga un preservativo, gira la ragazza, si alza in piedi a sponda del letto, da un paio di mandate, forse tre, rovescia indietro la testa, apre la bocca, e tutto finisce lì. Noi tutti lì ad osservare, per non ridere, cerchiamo di dirottare lo sguardo verso particolari della stanza a cui non avevamo fatto caso.
Nell’appartamento c’è un bel ricambio di ragazze, arrivano si fanno un’oretta di trombate, quando c’hanno la passera infiammata, la mascella indolenzita, e un principio di gomito del tennista se ne vanno. Il campanello suona di continuo.
Ricordate l’orso Yoghi del burro? Ecco, per tutto il tempo è rimasto a ronfare sulla poltrona. Le troie urlano, culi e pance applaudono, i vecchi si segano, pelati schizzano, e lui dorme. Io penso che poi si è svegliato alle 8 del mattino e andato direttamente in ufficio o a dire la messa.
Ritorno nella stanza accanto e nel frattempo è arrivata nel porcile un’altra suina, sempre bionda forse sui trentacinque. È come t’immagineresti un puttanone tedesco, cresciuta a cazzi, crauti e pinte di Pilsener. Il tipo frocio barbuto è il maschio alfa della situazione, la sta praticamente spaccando in due, mentre la scopa fanno anche conversazione e ridono. Poi lei non ride più perché arriva un ciccione che le pianta un cazzo spropositato in bocca. Mi metto seduto sul divano e incrocio gli occhi della troia. Lei mi sta fissando con degli occhi iniettati di sangue, un principio di emorragia petecchiale da soffocamento, il viso emaciato per lo sforzo, le vene del collo stanno per esplodere. Non so se mi sta fissando per chiedermi di aiutarla o semplicemente è tanto troia che nonostante sia riempita di cazzi ne reclama altri. Mi avvicino, lei mi agguanta l’uccello, come se le avessi lanciato una scialuppa di salvataggio, mi sega. Poi il tizio si alza dalla sua faccia, recupera il cazzo dal suo esofago e lei si porta il mio cazzo in bocca. Cristo, neanche prende una boccata di ossigeno. Visto che mi ero già messo il preservativo, lei me lo toglie. Le piace il carpaccio di cazzo, il sapore della carne cruda. Alla faccia delle leggi tedesche sull’uso del condom. Qui fai delle zuppe di batteri e virus che nemmeno il brodo primordiale. Alla fine il frocio barbuto ha smesso di pomparla. Vado subito io a dare il cambio.
La scopo con le gambe appoggiate sulle spalle. Lo sforzo è tremendo anche perché lei non è proprio un fuscello. Ancora non l’ho vista in piedi ma sarà stata alta 1,80. In ogni caso ho voglia di sborrare. Ne ho abbastanza per stasera di culi, cazzi, fighe, pompini, mezzi froci, ninfomani, gente che smanetta, vecchi segaioli. Ne ho abbastanza di togliermi e mettermi preservativi, di condirmi il cazzo di lubrificanti, degli asciugamani che quando li raccogli nel casino non sai mai se la scia della lumaca è tua o di qualcun altro. Finalmente sborro, mi giro e c’è Salvatore che si ravana di continuo l’uccello, e capisco dov’è che vorrebbe infilarlo questa volta.

santos1983
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07/02/2017 | 07:51

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salve a tutti mi chiamo luca ed abito a berlino da circa 2 anni,dato il momento di crisi vorrei recensire un paio di bordelli low cost dove si puo tromb.... per 30 euro,allora il primo si chiama Aston in zona schonenberg aperto 24 ore al giorno tariffe 20 minuti 30 euro,30 minuti 50 euro,mio modesto parere conviene optare per i 20 minuti,prestazioni normali alcune si fanno anche baciare ma non tutte verificate nella scheda del sito di ogni donna che ce scritto cosa offrono ,il secondo si chiama stella in zona neukolln britz stessia tariffa 20 min 30 euro,30 min 50 euro,anche qui meglio optare per i 20 minuti perche spesso e volentieri quando optate per 30 minuti e venite prima avrete pagato di piu inutilmente,poi ce ne sta un altro che si chiama klasse modelle il quale ha 4 filiali in diversi quartieri di berlino ,prezzi 20 min 40 euro incluso anche i baci con la lingua da tutte le ragazze,comunque sia berlino e pieno di questi bordelli low cost,adesso a 30 euro non li ricordo tutti perche son veramente tanti,potete fare una ricerca piu approfondita nel sito rotlichemodelle.de dove ce tutta la lista.
adesso veniamo all erlebniswohnung il quale sono stato circa 3-4 settimane fa,si trova in zona metro alt mariendorf,per chi non sapesse cosa sia l erlebniswohnung si tratta di appartamento dove si organizzano gang bang all you can fuck ,prezzi dal lunedi al giovedi 90 euro per 11 ore di permanenza dalle 12 alle 23 circa ,prezzi venerdi sab e dom 100 euro per 11 ore,70 euro se entrate dopo le 18 e 49 euro se entrate dopo le 21 .anche se io sconsiglio di entrare a questi 2 orari perche trovate le ragazze sfatte,e anche gli ambienti non proprio pulitissimi,allora nei prezzi suddetti sono inclusi bibite analcooliche a volonta e birra e un buffet niente male sia a pranzo che a cena,veniamo alla gnocca livello qualita gnocca alto,donne giovani dai 25 ai 35 anni tutti i nomi non me li ricordo perche comunque cambiano spesso, donne partecipative che si alternano ogni ora,di solito si alternano 1 o 2 ragazze dipende da quanti colleghi ci sono in stanza,di solito quando si superano le 10 persone subbentra un altra gnocca nell altra stanza,le pompe le fanno quasi tutte senza condom anche se io lo sconsiglio dato che in quell'ora prendono 10-15 cazzi alla volta poi ognuno fa come vuole,riguardo le scopate classiche posizioni missionaria, pecora ecc ecc naturalmente non siete da soli ma in media ne accontenta 3-4 alla volta del tipo uno a pecora uno in bocca e con la mano smanetta un altro questa e la scena tipica piu o meno,ho dimenticato dire che ce anche una zona relax con televisore con un piccolo sottofondo musicale e una piccola sauna dove riposarsi tra una cavalcata e l altra,per chi e amante del genere e non vuole spendere troppo e il massimo con 90 euro mangi,bevi e trombi quanto vuoi per 11 ore,questa e la mia prima recensione spero di non avere fatto errori,buona giornata a tutti

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