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FKK Sakura -27/28 luglio 2019- Recensione di Engineer2013

Sakura: il punto di riferimento scopereccio del Baden-Württemberg ma… la domenica non ci siamo!

FKK Sakura –sabato/domenica 27/28 luglio 2019 - Recensione di Engineer2013

COSTO INGRESSO: 60 €.

COSTO CAMERA ed EXTRA: 50 € la prima mezz’ora e multipli, 50 € CIM, anal non chiesto

COSTO e LUOGO PERNOTTAMENTO: 50 € (colazione inclusa) a notte in una struttura a Stoccarda. Viaggio aereo con Lauda Motion per complessivi € 30, compreso di bagaglio a mano in cabina e priorità. Prezzi per persona.

RAGAZZE PRESENTI: una trentina di livello medio, un paio di TOP ma nessuna Super-TOP. Appena sufficiente l’assortimento di etnie. Massiccia presenza di rumene. Almeno un paio davvero inguardabili (oltre che inchiavabili).

SITO INTERNET LOCALE: https://www.sakura-fkk.com/

27/07/2019: SAKURA ATTO I°
Per la serie “non si vive di solo Golden Time” ho deciso di approfondire la conoscenza di questo posto anche grazie alle tariffe davvero stracciate per i biglietti aerei. Stavolta non ho noleggiato l’auto ma, visto che il Sakura si trova molto vicino alla fermata del treno regionale, ho optato per una scelta green. Purtroppo ho beccato i lavori sulla rete ferroviaria e, al ritorno, è stato un po’ più difficoltoso tornare all’hotel. Ciononostante, in condizioni normali, l’uso del mezzo pubblico si può rivelare comodo se avete la struttura dove alloggiate vicino a una fermata della mitica DB.
Trattandosi della mia prima volta al Sakura spenderò qualche parola in più nella descrizione del locale, con riguardo ai dettagli che personalmente mi hanno colpito.

LOCALE
Elegante, sobrio, quasi di classe. All’interno l’atmosfera è ovattata. Il grosso della struttura è al chiuso, per cui si tratta di un posto che dà il meglio di sé durante i mesi freddi. Numerosi i plus che mi hanno convinto:
la possibilità di pagare l’ingresso con la carta di credito (e senza commissioni aggiunte), la presenza di un’unica chiave con cui accedere all’armadietto (al cui interno troverete l’accappatoio e l’asciugamani) di generose dimensioni e alla cassetta di sicurezza dove depositare la pecunia. Peraltro l’accesso alla cassetta è doppio, per cui anche andando via non dovrete fare il giro per riprendervi il contenuto. Continuando: la presenza di un bancomat all’interno, un’area benessere davvero completa con tanto di doppia sauna (a 60° e 90°), bagno turco, idromassaggio -forse un po’ sottodimensionato- e ben due sale massaggi. Come riferito da altri colleghi, quest’area del Sakura è interdetta alle fanciulle a meno che non esplicitamente invitate.
La pulizia è buona, seppure non ai livelli (al momento ineguagliati per quel che mi riguarda) del GT.
Capitolo buffet: leggendo in giro mi aspettavo di peggio, invece tutto sommato la cena -servita dalle 19 in poi- non è male con almeno tre pietanze e un carrello di affettati/verdure. A disposizione anche frutta e dolci. Mi è mancata, tuttavia, la colazione uova strapazzate e bacon che viene servita all’apertura in quel di Brüggen. Altra nota stonata è che a pranzo di fatto viene servita una sorta di colazione mista dolce&salata, per cui non ci sono dei piatti veri e propri preparati al momento.
Le camere sono il tallone di Achille del Sakura: tranne una di dimensioni generose, le altre da me provate sono ai limiti del claustrofobico. La presenza massiccia della moquette non trasmette certo un senso di pulizia e gli specchi a forma di mattonella quadrata messi uno accanto all’altro sono tutt’altro che eccitanti. Manca anche l’aria condizionata: al suo posto un ventilatore a torretta che, sperando funzioni, viene attivato di volta in volta e che emette un ronzio non proprio stimolante.
Ultima considerazione prima di passare alla parte fondamentale del racconto (la figa, ndr): il biglietto di ingresso fissato in 60 euro, tenuto conto che TUTTI gli alcolici si pagano a parte e che, di fatto, viene servito un unico pasto mi è sembrato eccessivo. Diciamo che se il prezzo fosse stato pari a 50 euro non si sarebbe offeso nessuno.

GIRLS
Varco la soglia per le 16,20 circa, mi doccio e indosso l’uniforme di ordinanza. Superato lo smarrimento iniziale circa la disposizione degli spazi, avvicino ad uno degli sgabelli del bar quella che sarà la mia prima chiavata al Sakura. Manco a farla apposta si tratta di Sandra, la MILF indigena. Alta 1,65, capelli tra il biondo e il rosso, occhi marroni, diversi tatuaggi. Consueto baciamano, lei mi cinge sotto il braccio e mi conduce su un divanetto. Qui scatta una pomiciata di oltre dieci minuti in cui lei non si stacca dalla mia lingua e, con le sue mani, dall’artiglieria pesante. Che accoglienza al Sakura! Sono io che le chiedo di andare a prendere le chiavi perché mi sono rotto i cosiddetti di fare solo petting. In camera la rappresentante teutonica del gentil sesso non si risparmia in nulla, anzi: con Sandra il sesso assume una connotazione quasi giocosa, con il risultato di rendere l’ora che trascorrerò in sua compagnia diversa dal solito. E’ in grado di mescolare sapientemente porcaggine allo stato puro con un GFE quasi materno. Da provare ma, soprattutto, riprovare.

SANDRA: bellezza 7,5 / partecipazione 9 (è coinvolta e sa coinvolgere) / fucking expertise 9 (in pianta stabile al Sakura da dieci anni, oramai è una veterana del trombo)

Rotto il ghiaccio, sono circa le 18 quando faccio ritorno nell’arena. L’atmosfera, per essere un sabato, è oltremodo rilassata. Ne approfitto per scegliere la mia prossima preda. Mi affaccio nel, piccolo, giardino all’esterno. Qui scopro la presenza di una ragazza alta quasi 1,70 mt. senza tacchi, pelle ambrata, capelli neri con punte dorate, bellissimo fisico longilineo ma non anoressico, tette rifatte (va bè, non si può avere tutto dalla vita…). Purtroppo il collega la tira per le lunghe nel social time e poi decide di portasela in camera: non ho fretta, aspetterò il mio turno.
Finalmente la becco una volta liberata: si chiama Isa, rumena di Bucarest ma da sei anni a Valencia. Intervista di rito e si sale ai piani alti. Sessione molto positiva, inizia con un GFE ad alti livelli dove non si risparmia con la lingua. Scelgo la camera di un’ora e si rivela una mossa azzeccata: solo alla fine, se devo essere sincero, mostra un po' il fianco non riuscendo a mantenere l’alto ritmo dei primi 45 minuti.

ISA: bellezza 8,5 (malus di 0,5 per la mastoplastica) / partecipazione 8,5 (predilige il GFE) / fucking expertise 7,5 (sul finire perde un po' della sua indole iniziale)

Termino questa seconda sessione che sono quasi le 19,30: il mio stomaco reclama e ne approfitto per rifocillarmi. Nel frattempo il numero degli orsi è rimasto pressoché identico, con forse qualche nuovo ingresso intorno alle 18.
Proprio a partire dal pomeriggio, e ancor prima di attardarmi con Isa, la mia attenzione viene catturata da quella che sarà senza “se” e senza “ma” la top scorer della giornata: alta quasi 1,65 mt. senza tacchi, capelli castani lunghi lisci, labbra a canotto, tette rifatte. Svariati miei tentativi di approccio saranno vanificati dal fatto che la signorina, appena rientrata nella sala principale, verrà arpionata (nel vero senso della parola) da altri colleghi.
Finalmente alle 22,30 circa riesco a sedermi con la fanciulla su uno dei divanetti per un po’ di chiacchiere pre-trombata. Afferma di chiamarsi Nicoleta, direttamente da Varna; non ho chiesto l’età ma almeno 27 anni ce li ha tutti. Bella pelle liscia oltre a mani e piedi curati.
Una volta saliti in camera, la bulgara tiene una lectio magistralis sul bbj: davvero tanta roba, fortuna che non era la mia prima sessione altrimenti avrei ben presto capitolato. Nel trombo conferma le -ottime- prime impressioni non risparmiandosi assolutamente anche se, parimenti, tende a voler condurre lei le danze. Questa caratteristica mi porta a sconsigliarla per sessioni lunghe: in effetti alla fine saranno solo trenta i giri di lancette dall’ingresso nella spartana alcova. In ogni caso, la difficoltà per riuscire a trovarla libera è stata ampiamente ripagata.

NICOLETA: bellezza 8,5 (bonus di 0,5 per la faccia da zoccola) / partecipazione 8,5 (malus di 0,5 poiché tende a voler dettare i tempi e i modi) / fucking expertise 9 (bonus di 0,5 per le capacità canore)

Termino il mio viaggio in Bulgaria che sono circa le 23,10. Prima di andar via, faccio la conoscenza di quella che può essere considerata una TOP del locale: Larissa, from Costanza. Molto gentile e garbata nei modi, le chiedo se domani sarà in sede. Mi risponde di sì, anche se purtroppo così non sarà: peccato perché la fanciulla merita davvero.
Alle 23,40, complice la stanchezza della giornata (ero in piedi dalle 6), decido che per oggi può bastare. Il tempo oggi non è stato propriamente “estivo”, impedendomi di usufruire del lillipuziano giardino all’esterno. Le riflessioni le rimando al termine del racconto della giornata seguente.

28/07/2019: SAKURA ATTO II°
Dopo una notte ristoratrice e un’abbondantissima colazione mattutina, grazie agli efficienti mezzi pubblici teutonici, raggiungo il Sakura che sono da poco passate le 12 ovvero all’orario di apertura.
La situazione è tranquilla, anche troppo per i miei gusti: purtroppo tala resterà per tutta la giornata, arrivando a farmi dire che la domenica al Sakura…..ma anche no!

Come camera d’esordio decido di fare un viaggio nella terra di Dracula: lei si chiama Vicky, padre italiano. Mi colpisce per l’assenza di “ritocchini” e per uno sguardo (quasi) da ragazza alle prime armi. Ha un tatuaggio alla base del collo con la scritta “never say never” più un altro lungo tutto il braccio destro. Piercing all'ombelico. In camera mi stupisce: dotata di una pazienza estrema, risulta molto accondiscendente nei confronti del cliente. Il bbj è di notevole fattura. Fk e 69 a profusione. Quasi senza accorgermene farò un’ora con lei. Se proprio devo fare il farmacista (eh già, con l’esperienza si finisce con il diventare molto esigenti e attenti anche al particolare), posso evidenziare una insufficienza di verve nella fase del deep fucking.

VICKY: bellezza 7,5 (bonus di 0,5 per l’assenza del bisturi) / partecipazione 9 (bonus di 0,5 perché si dimostra molto attenta alle voglie del cliente) / fucking expertise 8 (malus di 0,5 per la mancanza di brio)

Mi congedo dalla Romania che sono circa le 14. Approfitto della colazione ancora disponibile per mettere qualcosa sotto i denti.
A questo punto succede qualcosa che sorprende anche me: dopo un po' di area wellness mi abbandono sui lettini presenti all’interno di una stanza insonorizzata, dormendo per 90 minuti di fila. La cosa non accadeva da tempo immemore: prova questa della eccessiva rilassatezza del Sakura in versione domenicale. Anche la line-up è rimasta sostanzialmente quella del giorno prima: anzi alcune assenze (v. Larissa) si fanno sentire in termini di scelta scopereccia.
Una volta destato, sorseggio un thè caldo mentre mi gusto scene alle quali oramai sono avvezzo all’interno di un FKK: approcci improbabili, ammiccamenti voluttuosi, nudità femminili in bella mostra. Nel pomeriggio, per dovere di cronaca, segnalo che verrà offerta una torta mista dolce/salata niente male.
Mentre sono assorto nei miei pensieri ecco fare il suo ingresso un volto (ma soprattutto un culo) che avevo intravisto anche il giorno prima. Le sorrido e le faccio cenno di raggiungermi. Lei si chiama Lily, tedesca di Flensburg (una cittadina al confine con la Danimarca). Si ricorda di me e mi chiede se fossi presente anche il giorno prima: la memoria elefantiaca di codeste operatrici sessuali mi lascia basito ogni volta! Addirittura arriva a scusarsi per non avermi potuto dare retta il sabato. La prima impressione è davvero TOP, così come la fräulein in sé: occhi verdi, capelli tra il castano e il rosso, fisico atletico, alta almeno 1,73 mt. senza tacchi, bel sorriso, assenza di mastoplastica. Nell’intervista di rito le faccio le mie consuete tre domande e lei, spiazzandomi, mi chiede “how much you would to pay for this?”. Io prontamente le ribatto la tariffa standard ma su questo lei, con il sorriso e con una dolcezza da zoccola navigata, mi risponde che essendo una libera professionista decide lei il tariffario. In altre parole, la mezz’ora 100 e un’ora 200 euro. Ci penso qualche secondo ma, alla fine, cedo alla sua bellezza e ai suoi modi garbati e gentili. Lei, dal canto suo, mi regalerà una sessione memorabile, in cui fa di tutto per far sentire a suo agio il cliente di turno. Attenta all’igiene senza scadere nella maniacalità, si prodiga come può: dal sublime bbj, passando per baci con mezzo metro di lingua in bocca fino ad arrivare a un ritmo alto e costante per tutta la mezz’ora che decido di trascorrere con lei. Con il senno di poi non mi pento di avere speso qualcosa in più: come diceva quell’Uomo saggio di mio nonno “finché c’è gusto non c’è perdenza”!

LILY: bellezza 9 (una delle TOP del locale) / partecipazione 9,5 (molto attenta alla customer satisfaction) / fucking expertise 9 (bonus di 0,5 per il bbj)
Mi congedo da Lily che sono circa le 18,20: altro giro di wellness, purtroppo il meteo è peggiorato e fuori non si può proprio stare. Alle 19 apre il buffet per la cena e, visto l’appetito, ne usufruisco anche io. A questo punto scatta il “dilemma del prigioniero”: fare un’altra camera o, come dice il mio amico Antonio, conservare un po’ di appetito per la prossima volta? Già, perché la settimana successiva sarò di nuovo in quel di Boblingen in compagnia di Antonio. Complice l’atmosfera ai limiti del soporifero, decido che per oggi può bastare così. Mi congedo dal Sakura che sono le 20,45, non prima di aver detto alla tipa della reception che mi sono trovato bene per poi tuffarmi in una atipica serata di fine luglio con pioggia e vento.

THE END, titoli di coda

CONCLUSIONI
Schematicamente:
1) Il locale mi è piaciuto, al netto delle camere che forse sono l’unico particolare che stona un po’ e dell’overpricing stante l’assenza di birra gratis.
2) Capitolo ragazze: è vero, la line up poteva essere migliore ma, altrettanto sinceramente, qualcosa che soddisfi il palato la si trova comunque. Positivo il fatto che non siano insistenti, meno che si debba contrattare ogni volta su cosa sia incluso o meno nella tariffa. L’attitudine in camera è stata generalmente positiva ma inferiore rispetto a quanto trovato ad esempio al Parksauna Residenz. Altra cosa che ho notato è il ricambio pressoché inesistente durante i due giorni trascorsi all’interno del club. Molto utile e comodo, seppure non attendibile al 100%, il tagesplan.
3) Come letto da qualche parte anche su questo forum, si tratta di un FKK che dà il meglio di sé nelle ore centrali: il mio consiglio è quello di arrivare all’apertura (mezzogiorno, ndr) per poi levare le tende per le 21 al massimo. A partire da quell’orario, infatti, il locale si “ammoscia” e alcune ragazze vanno già via nonostante l’orario teorico di chiusura sia alle 4 il venerdì/sabato e alle 2 gli altri giorni.
4) Capitolo fidanSati/fidelizzati: ho osservato un numero discreto di habitué tedeschi, i soliti asiatici (ma meno che al GT) e, entrambi i giorni, un gruppo di nostri connazionali abbastanza discreti.
5) La domenica, anche a detta di un paio di ragazze intervistate, non è un giorno particolarmente indicato per fare visita al Sakura: molto meglio il venerdì o il sabato.

Mi auguro di non avervi annoiato nemmeno stavolta.
In estrema sintesi, un locale da provare almeno una volta per poi ritornarci in base al feeling che si è venuto a creare.

Augen zu und durch
Auf wiedersehen!

In questo mondo, di pulito sono rimasti (forse) solo gli asciugamani

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@estatico: vielen danke!

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@Engineer2013 ben fatto,bello leggere che si riesce a farsi belle chiavate al sakura nella mezzora,e non essere obbligato a fare un ora o dare 100 x una mezzora con sigle,poi quelle degli extra ci saranno sempre,ma se si ha scelta,ci si diverte

la bava di bagascia,utile per ogni fregna del mondo intero
certe coppie sono assieme per lo stesso motivo che io quando cago,porto un giornale da leggere:solo per ammazzare il tempo...
to pay 4 to fuck.....

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