@Strutter : tutto vero quello che dici. Nei carabinieri, ma anche nelle altre forze armate, le donne non supererebbero i test di idoneità, quindi ci sono prove ridicole apposta
per loro.
Verissimo anche il discorso sulla redistribuzione del reddito, a danno maschile.
Le donne sono l'esercito lavorativo di riserva, che ha abbassato il livelo delle retribuzioni.
Osserviamo i settori lavorativi dove ci sono molte donne :
hanno tutti perso prestigio, appeal sociale e qualità retributiva.
Esempi ? insegnamento, avvocatura, in parte medicina, ecc.
spesso le donne funzionano da re Mida al contrario: trasformano l'oro in piombo.
In Italia poi abbiamo le vecchie che vogliono
far le mamme : una gravidanza costa al SSN più di un tumore, sono iperansiose quindi deleterie per i figli.
Un aneddoto, purtroppo vero :
aereo, viaggio di ritorno dal Brasile, dietro di me 2
melanzane di serie Z , che riuscivano ad essere flaccide e grinzose al tempo stesso.
bene, erano quasi offese perchè avevavo capito che certe avventure con giovanotti locali, erano a pagamento.
Capito, pensavano che i brasiliani si innamorassero agratis delle attempate pantegane italiote :-))
@Bagigilor Analisi lucidissima, complimenti davvero, sottoscrivo tutto. Della pubblicità non ne avevo voluto parlare, ma è indirizzata proprio alle sacerdotesse. Insomma, se cotali vestali si dedicano ad officiare i loro riti, come possono occuparsi di uomini e bambini? Il femminismo è arrivato a sopprimere persino l'istinto biologico di base nelle donne, ossia la maternità...
Per carità di patria, non parlo delle forze armate... ma è vero che in quasi ogni settore hanno fatto danni, oltre ad abbassare le retribuzioni e le professionalità.
D'accordo anche con le nonne che vogliono fare le mamme: distorsione tutta italiana. Quando le russe ascoltano le storie italiche di maternità dopo i 40, le vedi che sono prese fra il sorpreso e lo schifato... ma la colpa, anche lì, è la nostra: chi è quell'uomo che ha il coraggio di dire alla propria compagna "Voglio un figlio ora, oppure lì è la porta?". O, ancor più diretto: "Sei vecchia per un figlio, non farti strane idee con me?".
@Strutter Libro che non conoscevo, ma non mi meraviglia...
Amici, preparatevi il "fortino"... quando ci sarà la battaglia finale, solo chi si è preparato avrà qualche probabilità di sopravvivere da uomo libero... per gli altri, solo umiliazioni e schiavitù...
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
Ps. Le melanzane attempate non hanno capito che solo in Itaglia possono permettersi giovani allupati gratis... ormai è un supermercato frequentato anche da vecchie straniere all'ultima spiaggia... e non per il sesso, ma per storie serie e matrimoni! Questa è la vera follia di un paese (anche moralmente) alla frutta!!!
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
esatto tutto, dissertazioni perfette..... una curiosità: la Selvaggia e molte altre dal cervello simile trovano sempre spazio sui media, FB è sempre pieno di cessi che si credono starfighe ecc. ma esiste qualche giornale, o rubrica televisava o radiofonica (di grande tiratura o buon share) che ha ospitato o ospita analisi tipo le vostre? O sono tutti asserviti sempre al femminismo e relativo zerbinismo imperante?
Osserviamo i settori lavorativi dove ci sono molte donne : hanno tutti perso prestigio, appeal sociale e qualità retributiva.
ottima lucida e logica analisi! che anch'io nel mio piccolo ho riflettuto su questo tra me e me da almeno due decenni....... : ma possibile che nessun altro se ne sia accorto? io stesso lo vedo e noto benissimo nel mio piccolo nel mio lavoro ed anche in quello egli altri ovviamente
Bene attaccare e prendere per i fondelli femmine di bassa qualità come la Lucarelli che si arroga il diritto di far passare gli uomini in toto come delle nullità generalizzando senza fare alcun distinguo e soprattutto senza alcuna autocritica....cosa ben diversa invece che non mi convince per niente è sottolineare come la presenza femminile in taluni settori abbia di fatto peggiorato la qualità del lavoro. No, non sono d'accordo perché anche in questo caso bisognerebbe citare caso per caso e si vedrebbe come ci sono sia uomini che donne che valgono poco e non sono meritevoli nel proprio campo come altresì ci sono persone di VALORE indipendentemente dal sesso...poi sulla non crescita dei salari non si può accusare la presenza femminile ma le responsabilità sono altrove e hanno natura prettamente economica.
Già in passato qualcuno ha voluto porre l'accento sul fatto che sia un male che la donna lavora e meglio sarebbe che rimanesse in casa ad occuparsi di altro come se non fosse capace di essere madre, casalinga e lavoratrice...la cosa mi fa girare alquanto gli zebedei visto che in casa mia ho visto GRANDI DONNE fare l'insegnante, la sarta, la commerciante ecc. educando SEMPRE i figli al meglio e dimostrando come si possa tranquillamente dividersi tra impegni diversi senza alcun problema.....indi per cui non facciamo passare il messaggio che nel lavoro la perdita di prestigio, qualità sia colpa della donna perché è questa una balla colossale, diciamo piuttosto che c'è un DECADIMENTO della società che coinvolge ambo i sessi. GRAZIE.
qui si parla di perdita di appeal sociale e di prestigio e quell'analisi l'ho fatta anch'io e concordo in pieno, la "femminizzazione" di certi lavori, ha di fatto e concretamente un pò "squalificato" gli stessi.......
Argomento scivoloso, nel mio settore siamo quasi tutti uomini e circolano bei soldi, ma è anche vero che molti avvocati sono donne (io ne ho conosciuta qualcuna) e dopo una iniziale gavetta gli avvocati guadagnano eccome.
Non si può dire che il fatto di vedere più donne essere ad esempio insegnanti abbia "squalificato" quel determinato lavoro...mi pare un'affermazione razzista e non accettabile. Cerchiamo di fare ragionamenti sensati, perdita di prestigio o di qualità semplicemente perché quel lavoro non è più appannaggio esclusivo dell'uomo sinceramente non si può proprio sentire.
In qualsiasi campo abbiamo visto grandi donne esercitare quella professione meglio dell'uomo e certamente l'appeal o il prestigio che dir si voglia non è stato scalfito dalla loro presenza....così come le retribuzioni o i salari non sono stati influenzati nella loro crescita o decrescita da un maggior numero di donne lavoratrici...su queste cose non si può scherzare.
vogliamo parlare ad esempio delle poliziotte o vigilesse che sono costrette ad essere almeno in 4 per bloccare anche fisicamente se necessario un fermato quando per via radio chiamano disperatamente la centrale operativa chiedendo l'ausilio e l'aiuto di colleghi uomini per fare il loro lavoro??????
QUANDO PARLIAMO SAPPIAMO DI QUELLO CHE STIAMO PARLANDO PER FAVORE!!!!!!
Ma che caxxo c'entra questo con la perdita di prestigio, appeal, qualità e retribuzione di una determinata professione? Come se l'arrivo della donna di per sé sia negativo....ma per piacere!
io so da persone che lavorano nell'ambiente di uffici che vengono chiamati sarcasticamente "dalle parrucchiere" o "dalle shampiste" tanto per chiarire la considerazione che godono all'interno del loro ambiente di lavoro...... puoi immaginare la considerazione fuori!
o altri uffici chiamati ad esempio "Rakam"........
Io invece conosco uomini che al lavoro sono dei LAVATIVI e SCANSAFATICHE mentre donne in gamba e di valore....generalizzare e far passare il messaggio che la donna sia sinonimo al lavoro di negatività a me non piace.
@Pawel : forse non mi sono spiegato bene. Io non sostengo che l'ingresso delle donne nel lavoro è di per se un male.
Anche io conosco donne che lavorano bene, e uomini che lavorano male.
Ma è un dato di fatto che le professioni intensamente femminilizzate, indipendentemente dalle prestazioni delle singole/i , hanno perso status sociale ed economico.
In certi settori , tipo forze armate, le donne sono meno efficienti.
In altri, spesso creano problemi logistici e anche di ambiente.
La loro conflittualità è perenne.
nei momenti di acuta difficoltà vanno in crisi
e spesso sono carenti di stabilità emotiva.
La domanda vera é : perchè l'emancipazione femminile deve passare attraverso la denigrazione della maschilità ?
Gli esempi sono numerosi, alcuni grotteschi,
uno per tutti lo sport.
Non manca occasione in cui si pretende di inserire le donne per es nel calcio, magnificando presunte parità :
peccato che la squadra femminile campione del mondo abbia perso 16 - 0 contro la rappresentativa tedesca giovanile.
Oppure , che i rari incontri M vs F nel tennis , siano finiti a 0.
Allora ,mi domando : per quale motivo si insiste a dire che le donne sono più determinate, più combattive, ecc dei " maschietti " ?
Che addirittura ( affermazione delirante ) , li supereranno ?
Perchè i mezzi di informazione non accettano contradditorio, bollandolo come "maschilista " ?
E sopratutto, chi c'è dietro tutto questo ?
E perchè ?
E' una patologia sopratutto occidentale : ricordo che i paesi dell'est europa, hanno l' emancipazione femminile ( hanno anche combattuto in guerra ), ma NON hanno il femminismo.
Dice qualcosa ?
Per la cronaca, non esiste un femminismo buono.
ma esso, temo, è solo uno strumento per la compressione della libertà.
E' tempo che noi uomini ci svegliamo.
Anche altre disgrazie epocali sono cominciate così : per il bene comune, per l'affermazione di un gruppo ritenuto oppresso , contro un altro ritenuto oppressore.
In tutta sincerità, oggi voi GT ( che siete uomini ) vi ritenete oppressori e vedete le donne ( comprese, ahimè, le melanzane ) oppresse ?
p.s. il riscontro della perdita di prestigio delle professioni femminilizzate non è solo mio. E' ben espresso in un godibilissimo libretto di Eric Zemmour : " l'uomo maschio ". E' un giornalista francese
@bagigilor il mio discorso era rivolto ad altro utente che in passato si era spinto oltre affermando che il decadimento della società italiana potesse coincidere con l'ingresso nel mondo del lavoro delle donne e prospettando un ritorno al passato in cui la donna stava a casa a fare la calza e l'uomo portava a casa i soldi....un'opinione oscurantista che poco avevo gradito. Detto questo è palese che la donna abbia meno forza fisica dell'uomo e per questo possa essere meno "efficiente" in settori come le forze armate o le forze dell'ordine (anche se in quest'ultimo caso la possibile introduzione della pistola elettrica TASER potrebbe aiutare non poco) e nello sport dove non è possibile il confronto diretto anche se è stato scientificamente provato che hanno una maggiore resistenza al dolore e allo sforzo fisico.
Ho difficoltà nel recepire l'idea secondo la quale le professioni intensamente femminilizzate abbiano perso status economico e sociale ma mi riprometto di leggere il libretto del giornalista francese per vedere se ci sono dati attendibili al riguardo.
Io credo che in molti campi le donne abbiano dimostrato di avere le "palle" e poter ampiamente rivaleggiare con gli uomini....se penso alla politica (anche se l'argomento piace poco qui dentro) avrei scambiato volentieri i primi ministri uomini che si sono succeduti negli ultimi 25 anni con una Thatcher ad esempio oppure in campo letterario-giornalistico faccio fatica a pensare a qualcuno di meglio rispetto alla fiorentina Fallaci, ma di esempi di questo tipo ne potrei citare a decine....
Questo però non toglie il fatto che le tue domande siano più che lecite e che effettivamente non è giusto che l'emancipazione femminile passi attraverso la denigrazione maschile come spesso accade anche se allo stesso tempo a mio parere esiste un femminismo "buono" controcorrente rispetto alla vulgata generale tipo quello di Camille Paglia l'intellettuale americana ben nota per le sue idee anticonformiste.
@Pawel Il tuo intervento è fonte di parziali rettifiche. Per motivi di sintesi, quoto @bagigilor. Aggiungo solo che nessuno, tantomeno io, mette in dubbio il valore di donne che si sono divise in modo superlativo fra lavoro, casa e figli (parliamo però di una generazione che comunque non è quella di oggi, salvo eccezioni: anche questo è un fatto). Chapeau!
Però, col rischio di andare off topic, ribadisco che alcuni lavori hanno perso quel prestigio di un tempo, a causa anche della marcata femminilizzazione (il mio esempio è il maestro: un tempo faro di educazione, oggi la scuola elementare mi sembra un pollaio). Forze armate: continuo a non parlarne per amor di patria (quel poco che mi è rimasto). Dico solo che ci sono lavori che implicano una carica di adrenalina e testosterone che le donne semplicemente non hanno. Poi se vogliamo parlare di spionaggio, beh lì le donne ci sanno fare (e lo sapeva bene il vecchio Mark Wolf...).
Il femminismo è nato come spinta dall'alto, per una serie di ragioni. Prima fra tutte (e rispondo in qualche modo a @bagigilor), bisognava allargare il consumo anche alle donne, e toglierle i lacciuoli dell'uomo che le impedivano di farlo. Si veda anche l'episodio descritto nel libro di Bernays "Propaganda" su come le multinazionali del tabacco allargarono la vendita anche alle donne, fino a quel momento escluse... e così, il lavoro alle donne, in settori manifatturieri, ebbe il preciso intento di abbassare i salari e smontare le rivendicazioni salariali dei sindacati.
Poi, ribadisco, ho visto anche io uomini nullafacenti e donne grandi lavoratrici, e ho avuto anche diversi capi donne (con le quali mi sono trovato bene, a parte una): mai avuto nulla contro le donne valide.
Il fatto stesso che l'affermazione delle donne in Italia (perchè in Russia tutto ciò non è avvenuto? Emancipazione e parità nel rispetto dei ruoli, e l'uomo russo ha arginato tutte le minchiate del femminismo, chapeau!) si regge sulla denigrazione del maschio depone a sfavore della loro presunta "bravura"... e personalmente non vedo donne oppresse, piuttosto vedo tanti servi della gleba (uomini) che come criceti corrono sulla ruota, del sistema, per dare energia a una vita che potrebbe essere impiegata meglio.
@taladro No, a parte qualche commento isolato su qualche giornale, non c'è niente di ciò che tu dici. Gli inserzionisti vendono pubblicità per donne e per uomini femminilizzati: un giornale maschilista perderebbe subito lettori. L'unica eccezione, di commentatore duro contro le donne, è Massimo Fini, che sul Fatto Quotidiano pubblicò un paio di strali contro le donne e fu quasi pubblicamente fucilato. Ma va anche detto che Fini è bastian contrario di natura, ed è una vita che combatte certi femminismi...
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
@cosacco ma siamo proprio sicuri che la femminilizzazione di certe professioni e specificatamente dell'insegnamento abbia causato una perdita di prestigio? No perché la sensazione è che invece il problema vero risieda nel progressivo impoverimento culturale e conseguente peggioramento della qualità che non ha sesso ma riguarda sia gli uomini che le donne....e così vediamo come dalla famiglia alla scuola non si sia più capaci di educare l'individuo e non dipende certo o non si può dare una responsabilità precisa all'uomo o alla donna ma entrambi sono colpevoli di questo degrado. Che ne dici?
@Pawel D'accordo anche sul tuo punto, impossibile negarlo. Ma rilancio, e non su tutto l'insegnamento, ma sul maestro: prima c'erano sia uomini che donne, ora quasi tutte donne. Non è che anche la femminilizzazione ha le sue colpe? O forse è parte del processo di degrado?
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
@Cosacco più che la femminilizzazione la colpa è da attribuire alla riforma della scuola elementare che ha portato all'eliminazione della figura del maestro unico sostituito con più docenti...si è perso quel rapporto speciale che si instaurava con quella persona che diventava di fatto quasi un familiare, a questo aggiungiamo pure il fatto che la qualità degli insegnanti è andata progressivamente diminuendo e allo stesso tempo il maestro ha perso quel ruolo centrale che rivestiva sino a 30 anni fa.
Pensa che mia bisnonna paterna era maestra elementare nel periodo a cavallo tra il 1910 e l'immediato dopoguerra....allora questa professione poteva essere equiparata a quella di un notaio o di un medico, oggigiorno essendo la cultura poco valorizzata l'insegnante vale meno di un impiegato...purtroppo. Bisognerebbe investire in maniera massiccia nell'istruzione e nella cultura dando nuovamente al professore quel ruolo di faro dell'educazione che tu ben hai descritto in altro post.
è chiarissimo che non è mai bene generalizzare e qui per forza di cose si sta generalizzando per semplificare la questione senza entrare nei distinguo ed altrettanto chiaro è che esistono da sempre donne che lavorano benissimo e sono in gamba, e uomini che lavorano invece malissimo, ma non è questo il punto del discorso......... invece, come dici giustamente te, è un dato di fatto che le professioni intensamente femminilizzate, indipendentemente dalle prestazioni delle singole/i , hanno perso status sociale e appeal. è come in certi lavori in cui è più richiesta la forza fisica, la spavalderia, la temerarietà e il rischio più che il coraggio l'uomo si sente frenato perchè lavorando con una collega si sente dentro di sè intimamente e psicologicamente "frenato" nello spingere al massimo perchè non può lasciare indietro lei, non è una questione di galanteria cavalleresca settecentesca ma proprio perchè è nell'indole e nelle corde dell'uomo quello di non mettere in difficoltà la donna sul lavoro e quindi, per non cercare di farla sentire in imbarazzo o "inferiore" o inadeguata, si cerca di mordere il freno per il bene comune e per i buoni rapporti comuni si lavora a standard inferiori per la buona pace di tutti.
è come se in palestra lavori a coppia e devi lavorare sullo stesso livello: è chiaro che non sarà mai quello che arriva a sollevare alla panca 70 kg. a portarsi al livello di quello che riesce a sollevarne 100 di kg. perchè oggettivamente e fisicamente non può, sarà quindi viceversa quello da 100 kg. a portarsi al livello di 70 kg. magari con frustrazione di quest'ultimo (che si sente così sottoutilizzato e sottovalorizzato per quelle che sono la maggiori sue capacità di sollevamento) che sa di poter dare di più ma per il bene comune o della politica aziendale non può.
ora non so se sono stato chiaro con questo esempio contorto e forse mi sono spiegato male, ma di esempi concreti ce ne sarebbero a bizzeffe ma si andrebbe troppo lunghi col discorso.......
@pawel sembra che fai a posta! Una pistola elettrica in mano alla polizia secondo me potrebbe diventare un dramma ,il perche e presto detto :fqcilita d uso e nessuna traccia ne segno sul corpo, quindi potremmo finire molto velocemente in una spirale per la quale al minimo problema zac pistoelettata zitto e vai a casa ,manifestazioni pacifiche dissensi verbali o anche semplicemente piccoli
abusi e/o prepotenze ,zitto se no ti elettrizzo.cosa piu difficile da fare con il manganello o le mani o il calcio della pistola ,richiede azione, potenziali contusioni prove verbali testimoni etc invece zac pistolettata elettrica nessuno a visto e magari ingiustamente da una vigilessa mingherlina ,a me che sono grande e grosso chi crederebbe la sua parola contro la mia allora zitto e muci intato pero la scarica te la sei presa!!!
e la donna considera l'uomo spesso un omuncolo...... donne e uomini sempre più smarriti in questa società........... e detto dal più famoso psichiatra del genere:
minuto 00:54.........
:-))
Speciale Tg1 sull'amore di ieri sera: minuto 00:22..........:
@Cosacco : Il femminismo è nato come spinta dall'alto, per una serie di ragioni. Prima fra tutte (e rispondo in qualche modo a @bagigilor), bisognava allargare il consumo anche alle donne, e toglierle i lacciuoli dell'uomo che le impedivano di farlo. Si veda anche l'episodio descritto nel libro di Bernays "Propaganda" su come le multinazionali del tabacco allargarono la vendita anche alle donne, fino a quel momento escluse... e così, il lavoro alle donne, in settori manifatturieri, ebbe il preciso intento di abbassare i salari e smontare le rivendicazioni salariali dei sindacati.
Magistrale, compresa la citazione su Bernays e la sua campagna credo per la Chesterton.
@Strutter : ti sei spiegato benissimo , chi non lo vuole capire ci fa
@Pawel : ho capito che ti riferivi ad altri e l'esempio di tua nonna lo chiarisce.
Infatti, proprio il tui esempio ci dice che le donne lavoravano anche prima.
Altre anche nei campi, oppure ci sono state regine, imperatrici, badesse, ecc.
Alcune addirittura sono state sanguinarie come gli uomini ( Irene di Bisanzio, Fredegonda, Caterina di Russia, Taitu d' Etiopia, Ranavalona del madadascar, ecc.
Oggi invece vogliono privilegi senza rischi tant'è che i morti sul lavoro sono tutti maschi.
Riguardi poi alle qualità fisiche, le donne non raggiungono gli uomini in nessuna qualità : il maschio è superiore in forza, velocità, resistenza, coordinazione.
Solo il fatto del bacinio largo crea problemi di baricentro , se poi mettiamo le ossa più deboli, ecc.
Idem per i valori metabolici.
Infatti, le atlete da alta competizione sono mascolinizzate ( allenamento e doping ). Eppure, pretendono pari montepremi, es nel tennis, quando il valore di una tennista è nettamente inferiore a quello del corrispondente uomo.
La Lucarelli fa parte, e prospera, di quel can can mediatico che denigra l'uomo.
tra le tante considerazioni esatte e giuste che hai fatto mi preme rimarcare il fatto che nessuno mai cita che i morti sul lavoro sono tutti maschi......... si parla solo e dappertutto di femminicidio, che pure è gravissimo
Penso, con un pizzico di orgoglio, che chi ci legge trova qui spunti di riflessione che nessun mass media può dargli, e questa discussione ne è l'ennesima dimostrazione.
@bagigilor Condivido volentieri il poco che sono riuscito a capire, e spiego tutto in modo "scientifico" nei limiti del possibile. Odio i luoghi comuni.
I tuoi discorsi sono sempre interessanti e fonte di riflessione. E ricordo che non solo i morti sul lavoro sono quasi tutti uomini, ma anche coloro che si sono suicidati per la crisi sono quasi tutti uomini. Un altro fatto che deve far riflettere (e i media lo hanno accuratamente evitato).
Il frutto più avvelenato del velinismo televisivo e del cazzeggio all'italiana è la pretesa, da parte della donna mediocre italiota, di vivere una vita da starlette, da rapportare alla contingenza di vita. La shampista si vuole sentire regina della discoteca dei coatti; la pariolina si vuole sentire la piccola principessa; la provinciale ha bisogno di conferme continue e di viaggi esotici e regali (tutti pagati dall'uomo). Il tutto a spese dei rapporti veri, forti, autentici (e mai morbosi) nell'ambito di un corretto ed equilibrato rapporto uomo-donna (non solo amoroso, ma anche di "amicizia", nei limiti che questo concetto comporta).
E invece, eccole tutte che hanno bisogno di essere desiderate, continuamente, per soli fini narcisistici... e tutti gli allupati italioti che ci cascano, che alimentano un sistema fine a se stesso.
Infine, donne e lavoro: @Pawel, mi sembra che sia chiaro il discorso... ;-) e il caso che tu citi è l'ennesima dimostrazione. Come detto anche da bagigilor, le donne lavorano da sempre...
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
@strutter Grazie anche per il materiale che hai condiviso ;-)
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
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strutter
04/10/2014 | 20:10
Gold
strutter
04/10/2014 | 20:11
Gold
bagigilor
04/10/2014 | 20:42
Newbie
@Strutter : tutto vero quello che dici. Nei carabinieri, ma anche nelle altre forze armate, le donne non supererebbero i test di idoneità, quindi ci sono prove ridicole apposta
per loro.
Verissimo anche il discorso sulla redistribuzione del reddito, a danno maschile.
Le donne sono l'esercito lavorativo di riserva, che ha abbassato il livelo delle retribuzioni.
Osserviamo i settori lavorativi dove ci sono molte donne :
hanno tutti perso prestigio, appeal sociale e qualità retributiva.
Esempi ? insegnamento, avvocatura, in parte medicina, ecc.
spesso le donne funzionano da re Mida al contrario: trasformano l'oro in piombo.
In Italia poi abbiamo le vecchie che vogliono
far le mamme : una gravidanza costa al SSN più di un tumore, sono iperansiose quindi deleterie per i figli.
Un aneddoto, purtroppo vero :
aereo, viaggio di ritorno dal Brasile, dietro di me 2
melanzane di serie Z , che riuscivano ad essere flaccide e grinzose al tempo stesso.
bene, erano quasi offese perchè avevavo capito che certe avventure con giovanotti locali, erano a pagamento.
Capito, pensavano che i brasiliani si innamorassero agratis delle attempate pantegane italiote :-))
:-))
marito : involuzione della specie
Cosacco
05/10/2014 | 13:50
Silver
@Bagigilor Analisi lucidissima, complimenti davvero, sottoscrivo tutto. Della pubblicità non ne avevo voluto parlare, ma è indirizzata proprio alle sacerdotesse. Insomma, se cotali vestali si dedicano ad officiare i loro riti, come possono occuparsi di uomini e bambini? Il femminismo è arrivato a sopprimere persino l'istinto biologico di base nelle donne, ossia la maternità...
Per carità di patria, non parlo delle forze armate... ma è vero che in quasi ogni settore hanno fatto danni, oltre ad abbassare le retribuzioni e le professionalità.
D'accordo anche con le nonne che vogliono fare le mamme: distorsione tutta italiana. Quando le russe ascoltano le storie italiche di maternità dopo i 40, le vedi che sono prese fra il sorpreso e lo schifato... ma la colpa, anche lì, è la nostra: chi è quell'uomo che ha il coraggio di dire alla propria compagna "Voglio un figlio ora, oppure lì è la porta?". O, ancor più diretto: "Sei vecchia per un figlio, non farti strane idee con me?".
E, soprattutto, chi è quell'uomo che dice chiaramente: "Voglio una donna giovane perché voglio una famiglia normale?". Pochi, pochissimi.... per il resto c'è solo un esercito di sfigati pronti a tutto, compreso prendersi la vacca e il vitellino già cresciuto, pur di poter avere la fattoria...(scusate se lo ripeto, ma il tema lo abbiamo ben sviscerato: http://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/14516/come-in-italia-si-vogliono-sdoganare-le-milf-per-una-storia-seria/p1)
@Strutter Libro che non conoscevo, ma non mi meraviglia...
Amici, preparatevi il "fortino"... quando ci sarà la battaglia finale, solo chi si è preparato avrà qualche probabilità di sopravvivere da uomo libero... per gli altri, solo umiliazioni e schiavitù...
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
Cosacco
05/10/2014 | 13:52
Silver
Ps. Le melanzane attempate non hanno capito che solo in Itaglia possono permettersi giovani allupati gratis... ormai è un supermercato frequentato anche da vecchie straniere all'ultima spiaggia... e non per il sesso, ma per storie serie e matrimoni! Questa è la vera follia di un paese (anche moralmente) alla frutta!!!
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
taladro
05/10/2014 | 16:37
Silver
@Cosacco @Bagigilor
esatto tutto, dissertazioni perfette..... una curiosità: la Selvaggia e molte altre dal cervello simile trovano sempre spazio sui media, FB è sempre pieno di cessi che si credono starfighe ecc. ma esiste qualche giornale, o rubrica televisava o radiofonica (di grande tiratura o buon share) che ha ospitato o ospita analisi tipo le vostre? O sono tutti asserviti sempre al femminismo e relativo zerbinismo imperante?
strutter
05/10/2014 | 16:57
Gold
@bagigilor
Osserviamo i settori lavorativi dove ci sono molte donne : hanno tutti perso prestigio, appeal sociale e qualità retributiva.
ottima lucida e logica analisi! che anch'io nel mio piccolo ho riflettuto su questo tra me e me da almeno due decenni....... : ma possibile che nessun altro se ne sia accorto? io stesso lo vedo e noto benissimo nel mio piccolo nel mio lavoro ed anche in quello egli altri ovviamente
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVstrutter
05/10/2014 | 17:02
Gold
@taladro
se proponi certe analisi, penso ti massacrino come minimo............ in confronto le decapitazioni dell'isil passano come innocui diversivi.........
INCONTRA DONNE VOGLIOSEPawel
05/10/2014 | 17:26
Gold
Bene attaccare e prendere per i fondelli femmine di bassa qualità come la Lucarelli che si arroga il diritto di far passare gli uomini in toto come delle nullità generalizzando senza fare alcun distinguo e soprattutto senza alcuna autocritica....cosa ben diversa invece che non mi convince per niente è sottolineare come la presenza femminile in taluni settori abbia di fatto peggiorato la qualità del lavoro. No, non sono d'accordo perché anche in questo caso bisognerebbe citare caso per caso e si vedrebbe come ci sono sia uomini che donne che valgono poco e non sono meritevoli nel proprio campo come altresì ci sono persone di VALORE indipendentemente dal sesso...poi sulla non crescita dei salari non si può accusare la presenza femminile ma le responsabilità sono altrove e hanno natura prettamente economica.
Già in passato qualcuno ha voluto porre l'accento sul fatto che sia un male che la donna lavora e meglio sarebbe che rimanesse in casa ad occuparsi di altro come se non fosse capace di essere madre, casalinga e lavoratrice...la cosa mi fa girare alquanto gli zebedei visto che in casa mia ho visto GRANDI DONNE fare l'insegnante, la sarta, la commerciante ecc. educando SEMPRE i figli al meglio e dimostrando come si possa tranquillamente dividersi tra impegni diversi senza alcun problema.....indi per cui non facciamo passare il messaggio che nel lavoro la perdita di prestigio, qualità sia colpa della donna perché è questa una balla colossale, diciamo piuttosto che c'è un DECADIMENTO della società che coinvolge ambo i sessi. GRAZIE.
Abbandonati al relax e al piacere, scopri i centri massaggi della tua citta'!Caracas99
05/10/2014 | 17:52
Newbie
stranamente mi trovo d'accordo con Pawel
Trova i migliori CENTRI MASSAGGI e le MASSAGGIATRICI SEXY in Italiastrutter
05/10/2014 | 18:58
Gold
qui si parla di perdita di appeal sociale e di prestigio e quell'analisi l'ho fatta anch'io e concordo in pieno, la "femminizzazione" di certi lavori, ha di fatto e concretamente un pò "squalificato" gli stessi.......
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàFlautoMagico
05/10/2014 | 20:12
Roma | 36-50
Gold
Argomento scivoloso, nel mio settore siamo quasi tutti uomini e circolano bei soldi, ma è anche vero che molti avvocati sono donne (io ne ho conosciuta qualcuna) e dopo una iniziale gavetta gli avvocati guadagnano eccome.
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
strutter
05/10/2014 | 20:21
Gold
stiamo parlando di altri lavori e comunque ripeto:
perdita di appeal sociale e di prestigio
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVPawel
05/10/2014 | 21:08
Gold
Non si può dire che il fatto di vedere più donne essere ad esempio insegnanti abbia "squalificato" quel determinato lavoro...mi pare un'affermazione razzista e non accettabile. Cerchiamo di fare ragionamenti sensati, perdita di prestigio o di qualità semplicemente perché quel lavoro non è più appannaggio esclusivo dell'uomo sinceramente non si può proprio sentire.
In qualsiasi campo abbiamo visto grandi donne esercitare quella professione meglio dell'uomo e certamente l'appeal o il prestigio che dir si voglia non è stato scalfito dalla loro presenza....così come le retribuzioni o i salari non sono stati influenzati nella loro crescita o decrescita da un maggior numero di donne lavoratrici...su queste cose non si può scherzare.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEstrutter
05/10/2014 | 21:34
Gold
vogliamo parlare ad esempio delle poliziotte o vigilesse che sono costrette ad essere almeno in 4 per bloccare anche fisicamente se necessario un fermato quando per via radio chiamano disperatamente la centrale operativa chiedendo l'ausilio e l'aiuto di colleghi uomini per fare il loro lavoro??????
QUANDO PARLIAMO SAPPIAMO DI QUELLO CHE STIAMO PARLANDO PER FAVORE!!!!!!
su questo non scherziamo!!!!
Abbandonati al relax e al piacere, scopri i centri massaggi della tua citta'!Pawel
05/10/2014 | 21:46
Gold
Ma che caxxo c'entra questo con la perdita di prestigio, appeal, qualità e retribuzione di una determinata professione? Come se l'arrivo della donna di per sé sia negativo....ma per piacere!
Trova i migliori CENTRI MASSAGGI e le MASSAGGIATRICI SEXY in Italiastrutter
05/10/2014 | 21:48
Gold
c'entra eccome! la perdita del valore della divisa agli occhi dei cittadini e di ci ha a che fare ad esempio...
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05/10/2014 | 21:52
Gold
io so da persone che lavorano nell'ambiente di uffici che vengono chiamati sarcasticamente "dalle parrucchiere" o "dalle shampiste" tanto per chiarire la considerazione che godono all'interno del loro ambiente di lavoro...... puoi immaginare la considerazione fuori!
o altri uffici chiamati ad esempio "Rakam"........
Pawel
05/10/2014 | 21:59
Gold
Io invece conosco uomini che al lavoro sono dei LAVATIVI e SCANSAFATICHE mentre donne in gamba e di valore....generalizzare e far passare il messaggio che la donna sia sinonimo al lavoro di negatività a me non piace.
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVbagigilor
06/10/2014 | 00:19
Newbie
@Pawel : forse non mi sono spiegato bene. Io non sostengo che l'ingresso delle donne nel lavoro è di per se un male.
Anche io conosco donne che lavorano bene, e uomini che lavorano male.
Ma è un dato di fatto che le professioni intensamente femminilizzate, indipendentemente dalle prestazioni delle singole/i , hanno perso status sociale ed economico.
In certi settori , tipo forze armate, le donne sono meno efficienti.
In altri, spesso creano problemi logistici e anche di ambiente.
La loro conflittualità è perenne.
nei momenti di acuta difficoltà vanno in crisi
e spesso sono carenti di stabilità emotiva.
La domanda vera é : perchè l'emancipazione femminile deve passare attraverso la denigrazione della maschilità ?
Gli esempi sono numerosi, alcuni grotteschi,
uno per tutti lo sport.
Non manca occasione in cui si pretende di inserire le donne per es nel calcio, magnificando presunte parità :
peccato che la squadra femminile campione del mondo abbia perso 16 - 0 contro la rappresentativa tedesca giovanile.
Oppure , che i rari incontri M vs F nel tennis , siano finiti a 0.
Allora ,mi domando : per quale motivo si insiste a dire che le donne sono più determinate, più combattive, ecc dei " maschietti " ?
Che addirittura ( affermazione delirante ) , li supereranno ?
Perchè i mezzi di informazione non accettano contradditorio, bollandolo come "maschilista " ?
E sopratutto, chi c'è dietro tutto questo ?
E perchè ?
E' una patologia sopratutto occidentale : ricordo che i paesi dell'est europa, hanno l' emancipazione femminile ( hanno anche combattuto in guerra ), ma NON hanno il femminismo.
Dice qualcosa ?
Per la cronaca, non esiste un femminismo buono.
ma esso, temo, è solo uno strumento per la compressione della libertà.
E' tempo che noi uomini ci svegliamo.
Anche altre disgrazie epocali sono cominciate così : per il bene comune, per l'affermazione di un gruppo ritenuto oppresso , contro un altro ritenuto oppressore.
In tutta sincerità, oggi voi GT ( che siete uomini ) vi ritenete oppressori e vedete le donne ( comprese, ahimè, le melanzane ) oppresse ?
marito : involuzione della specie
bagigilor
06/10/2014 | 00:31
Newbie
p.s. il riscontro della perdita di prestigio delle professioni femminilizzate non è solo mio. E' ben espresso in un godibilissimo libretto di Eric Zemmour : " l'uomo maschio ". E' un giornalista francese
http://it.wikipedia.org/wiki/%C3%89ric_Zemmour
marito : involuzione della specie
Pawel
06/10/2014 | 01:50
Gold
@bagigilor il mio discorso era rivolto ad altro utente che in passato si era spinto oltre affermando che il decadimento della società italiana potesse coincidere con l'ingresso nel mondo del lavoro delle donne e prospettando un ritorno al passato in cui la donna stava a casa a fare la calza e l'uomo portava a casa i soldi....un'opinione oscurantista che poco avevo gradito. Detto questo è palese che la donna abbia meno forza fisica dell'uomo e per questo possa essere meno "efficiente" in settori come le forze armate o le forze dell'ordine (anche se in quest'ultimo caso la possibile introduzione della pistola elettrica TASER potrebbe aiutare non poco) e nello sport dove non è possibile il confronto diretto anche se è stato scientificamente provato che hanno una maggiore resistenza al dolore e allo sforzo fisico.
Ho difficoltà nel recepire l'idea secondo la quale le professioni intensamente femminilizzate abbiano perso status economico e sociale ma mi riprometto di leggere il libretto del giornalista francese per vedere se ci sono dati attendibili al riguardo.
Io credo che in molti campi le donne abbiano dimostrato di avere le "palle" e poter ampiamente rivaleggiare con gli uomini....se penso alla politica (anche se l'argomento piace poco qui dentro) avrei scambiato volentieri i primi ministri uomini che si sono succeduti negli ultimi 25 anni con una Thatcher ad esempio oppure in campo letterario-giornalistico faccio fatica a pensare a qualcuno di meglio rispetto alla fiorentina Fallaci, ma di esempi di questo tipo ne potrei citare a decine....
Questo però non toglie il fatto che le tue domande siano più che lecite e che effettivamente non è giusto che l'emancipazione femminile passi attraverso la denigrazione maschile come spesso accade anche se allo stesso tempo a mio parere esiste un femminismo "buono" controcorrente rispetto alla vulgata generale tipo quello di Camille Paglia l'intellettuale americana ben nota per le sue idee anticonformiste.
Trova i migliori CENTRI MASSAGGI e le MASSAGGIATRICI SEXY in ItaliaFlautoMagico
06/10/2014 | 02:03
Roma | 36-50
Gold
Preparatevi a un sei mesi di celebrazione delle qualità femminili perché tra poco c'è un'astronauta (notare l'apostrofo...) in partenza dall'italia!
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
Cosacco
06/10/2014 | 02:08
Silver
@Pawel Il tuo intervento è fonte di parziali rettifiche. Per motivi di sintesi, quoto @bagigilor. Aggiungo solo che nessuno, tantomeno io, mette in dubbio il valore di donne che si sono divise in modo superlativo fra lavoro, casa e figli (parliamo però di una generazione che comunque non è quella di oggi, salvo eccezioni: anche questo è un fatto). Chapeau!
Però, col rischio di andare off topic, ribadisco che alcuni lavori hanno perso quel prestigio di un tempo, a causa anche della marcata femminilizzazione (il mio esempio è il maestro: un tempo faro di educazione, oggi la scuola elementare mi sembra un pollaio). Forze armate: continuo a non parlarne per amor di patria (quel poco che mi è rimasto). Dico solo che ci sono lavori che implicano una carica di adrenalina e testosterone che le donne semplicemente non hanno. Poi se vogliamo parlare di spionaggio, beh lì le donne ci sanno fare (e lo sapeva bene il vecchio Mark Wolf...).
Il femminismo è nato come spinta dall'alto, per una serie di ragioni. Prima fra tutte (e rispondo in qualche modo a @bagigilor), bisognava allargare il consumo anche alle donne, e toglierle i lacciuoli dell'uomo che le impedivano di farlo. Si veda anche l'episodio descritto nel libro di Bernays "Propaganda" su come le multinazionali del tabacco allargarono la vendita anche alle donne, fino a quel momento escluse... e così, il lavoro alle donne, in settori manifatturieri, ebbe il preciso intento di abbassare i salari e smontare le rivendicazioni salariali dei sindacati.
Poi, ribadisco, ho visto anche io uomini nullafacenti e donne grandi lavoratrici, e ho avuto anche diversi capi donne (con le quali mi sono trovato bene, a parte una): mai avuto nulla contro le donne valide.
Il fatto stesso che l'affermazione delle donne in Italia (perchè in Russia tutto ciò non è avvenuto? Emancipazione e parità nel rispetto dei ruoli, e l'uomo russo ha arginato tutte le minchiate del femminismo, chapeau!) si regge sulla denigrazione del maschio depone a sfavore della loro presunta "bravura"... e personalmente non vedo donne oppresse, piuttosto vedo tanti servi della gleba (uomini) che come criceti corrono sulla ruota, del sistema, per dare energia a una vita che potrebbe essere impiegata meglio.
@taladro No, a parte qualche commento isolato su qualche giornale, non c'è niente di ciò che tu dici. Gli inserzionisti vendono pubblicità per donne e per uomini femminilizzati: un giornale maschilista perderebbe subito lettori. L'unica eccezione, di commentatore duro contro le donne, è Massimo Fini, che sul Fatto Quotidiano pubblicò un paio di strali contro le donne e fu quasi pubblicamente fucilato. Ma va anche detto che Fini è bastian contrario di natura, ed è una vita che combatte certi femminismi...
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
Pawel
06/10/2014 | 02:25
Gold
@cosacco ma siamo proprio sicuri che la femminilizzazione di certe professioni e specificatamente dell'insegnamento abbia causato una perdita di prestigio? No perché la sensazione è che invece il problema vero risieda nel progressivo impoverimento culturale e conseguente peggioramento della qualità che non ha sesso ma riguarda sia gli uomini che le donne....e così vediamo come dalla famiglia alla scuola non si sia più capaci di educare l'individuo e non dipende certo o non si può dare una responsabilità precisa all'uomo o alla donna ma entrambi sono colpevoli di questo degrado. Che ne dici?
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVCosacco
06/10/2014 | 02:38
Silver
@Pawel D'accordo anche sul tuo punto, impossibile negarlo. Ma rilancio, e non su tutto l'insegnamento, ma sul maestro: prima c'erano sia uomini che donne, ora quasi tutte donne. Non è che anche la femminilizzazione ha le sue colpe? O forse è parte del processo di degrado?
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
Pawel
06/10/2014 | 02:51
Gold
@Cosacco più che la femminilizzazione la colpa è da attribuire alla riforma della scuola elementare che ha portato all'eliminazione della figura del maestro unico sostituito con più docenti...si è perso quel rapporto speciale che si instaurava con quella persona che diventava di fatto quasi un familiare, a questo aggiungiamo pure il fatto che la qualità degli insegnanti è andata progressivamente diminuendo e allo stesso tempo il maestro ha perso quel ruolo centrale che rivestiva sino a 30 anni fa.
Pensa che mia bisnonna paterna era maestra elementare nel periodo a cavallo tra il 1910 e l'immediato dopoguerra....allora questa professione poteva essere equiparata a quella di un notaio o di un medico, oggigiorno essendo la cultura poco valorizzata l'insegnante vale meno di un impiegato...purtroppo. Bisognerebbe investire in maniera massiccia nell'istruzione e nella cultura dando nuovamente al professore quel ruolo di faro dell'educazione che tu ben hai descritto in altro post.
Abbandonati al relax e al piacere, scopri i centri massaggi della tua citta'!strutter
06/10/2014 | 03:24
Gold
@bagigilor
è chiarissimo che non è mai bene generalizzare e qui per forza di cose si sta generalizzando per semplificare la questione senza entrare nei distinguo ed altrettanto chiaro è che esistono da sempre donne che lavorano benissimo e sono in gamba, e uomini che lavorano invece malissimo, ma non è questo il punto del discorso......... invece, come dici giustamente te, è un dato di fatto che le professioni intensamente femminilizzate, indipendentemente dalle prestazioni delle singole/i , hanno perso status sociale e appeal. è come in certi lavori in cui è più richiesta la forza fisica, la spavalderia, la temerarietà e il rischio più che il coraggio l'uomo si sente frenato perchè lavorando con una collega si sente dentro di sè intimamente e psicologicamente "frenato" nello spingere al massimo perchè non può lasciare indietro lei, non è una questione di galanteria cavalleresca settecentesca ma proprio perchè è nell'indole e nelle corde dell'uomo quello di non mettere in difficoltà la donna sul lavoro e quindi, per non cercare di farla sentire in imbarazzo o "inferiore" o inadeguata, si cerca di mordere il freno per il bene comune e per i buoni rapporti comuni si lavora a standard inferiori per la buona pace di tutti.
è come se in palestra lavori a coppia e devi lavorare sullo stesso livello: è chiaro che non sarà mai quello che arriva a sollevare alla panca 70 kg. a portarsi al livello di quello che riesce a sollevarne 100 di kg. perchè oggettivamente e fisicamente non può, sarà quindi viceversa quello da 100 kg. a portarsi al livello di 70 kg. magari con frustrazione di quest'ultimo (che si sente così sottoutilizzato e sottovalorizzato per quelle che sono la maggiori sue capacità di sollevamento) che sa di poter dare di più ma per il bene comune o della politica aziendale non può.
ora non so se sono stato chiaro con questo esempio contorto e forse mi sono spiegato male, ma di esempi concreti ce ne sarebbero a bizzeffe ma si andrebbe troppo lunghi col discorso.......
Trova i migliori CENTRI MASSAGGI e le MASSAGGIATRICI SEXY in ItaliaVivo_a_Bucharest
06/10/2014 | 03:37
Bucharest | 26-35
Gold
Ma cosa c entrano le mamme con la virilita?? Cosa c entra la donna con il fatto che l uomo non e piu capace di essere uomo?
Io penso che un colpevole e uno solo: internet!
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06/10/2014 | 12:50
Silver
@pawel sembra che fai a posta! Una pistola elettrica in mano alla polizia secondo me potrebbe diventare un dramma ,il perche e presto detto :fqcilita d uso e nessuna traccia ne segno sul corpo, quindi potremmo finire molto velocemente in una spirale per la quale al minimo problema zac pistoelettata zitto e vai a casa ,manifestazioni pacifiche dissensi verbali o anche semplicemente piccoli
abusi e/o prepotenze ,zitto se no ti elettrizzo.cosa piu difficile da fare con il manganello o le mani o il calcio della pistola ,richiede azione, potenziali contusioni prove verbali testimoni etc invece zac pistolettata elettrica nessuno a visto e magari ingiustamente da una vigilessa mingherlina ,a me che sono grande e grosso chi crederebbe la sua parola contro la mia allora zitto e muci intato pero la scarica te la sei presa!!!
strutter
06/10/2014 | 15:18
Gold
e la donna considera l'uomo spesso un omuncolo...... donne e uomini sempre più smarriti in questa società........... e detto dal più famoso psichiatra del genere:
minuto 00:54.........
:-))
Speciale Tg1 sull'amore di ieri sera: minuto 00:22..........:
http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/rubriche/ContentItem-9b79c397-b248-4c03-a297-68b4b666e0a5.html
specialmente la donna italiana, più concentrata sul denaro...... e detto da una melanzana è tutto dire!
:-))
Ragazze Italiane Amatoriali in video chat su RIVbagigilor
06/10/2014 | 15:26
Newbie
@Cosacco : Il femminismo è nato come spinta dall'alto, per una serie di ragioni. Prima fra tutte (e rispondo in qualche modo a @bagigilor), bisognava allargare il consumo anche alle donne, e toglierle i lacciuoli dell'uomo che le impedivano di farlo. Si veda anche l'episodio descritto nel libro di Bernays "Propaganda" su come le multinazionali del tabacco allargarono la vendita anche alle donne, fino a quel momento escluse... e così, il lavoro alle donne, in settori manifatturieri, ebbe il preciso intento di abbassare i salari e smontare le rivendicazioni salariali dei sindacati.
Magistrale, compresa la citazione su Bernays e la sua campagna credo per la Chesterton.
@Strutter : ti sei spiegato benissimo , chi non lo vuole capire ci fa
@Pawel : ho capito che ti riferivi ad altri e l'esempio di tua nonna lo chiarisce.
Infatti, proprio il tui esempio ci dice che le donne lavoravano anche prima.
Altre anche nei campi, oppure ci sono state regine, imperatrici, badesse, ecc.
Alcune addirittura sono state sanguinarie come gli uomini ( Irene di Bisanzio, Fredegonda, Caterina di Russia, Taitu d' Etiopia, Ranavalona del madadascar, ecc.
Oggi invece vogliono privilegi senza rischi tant'è che i morti sul lavoro sono tutti maschi.
Riguardi poi alle qualità fisiche, le donne non raggiungono gli uomini in nessuna qualità : il maschio è superiore in forza, velocità, resistenza, coordinazione.
Solo il fatto del bacinio largo crea problemi di baricentro , se poi mettiamo le ossa più deboli, ecc.
Idem per i valori metabolici.
Infatti, le atlete da alta competizione sono mascolinizzate ( allenamento e doping ). Eppure, pretendono pari montepremi, es nel tennis, quando il valore di una tennista è nettamente inferiore a quello del corrispondente uomo.
La Lucarelli fa parte, e prospera, di quel can can mediatico che denigra l'uomo.
Questo non dobbiamo tollerarlo, se siamo uomini
marito : involuzione della specie
strutter
06/10/2014 | 15:38
Gold
@bagigilor
tra le tante considerazioni esatte e giuste che hai fatto mi preme rimarcare il fatto che nessuno mai cita che i morti sul lavoro sono tutti maschi......... si parla solo e dappertutto di femminicidio, che pure è gravissimo
Abbandonati al relax e al piacere, scopri i centri massaggi della tua citta'!Cosacco
06/10/2014 | 16:10
Silver
Penso, con un pizzico di orgoglio, che chi ci legge trova qui spunti di riflessione che nessun mass media può dargli, e questa discussione ne è l'ennesima dimostrazione.
@bagigilor Condivido volentieri il poco che sono riuscito a capire, e spiego tutto in modo "scientifico" nei limiti del possibile. Odio i luoghi comuni.
I tuoi discorsi sono sempre interessanti e fonte di riflessione. E ricordo che non solo i morti sul lavoro sono quasi tutti uomini, ma anche coloro che si sono suicidati per la crisi sono quasi tutti uomini. Un altro fatto che deve far riflettere (e i media lo hanno accuratamente evitato).
Il frutto più avvelenato del velinismo televisivo e del cazzeggio all'italiana è la pretesa, da parte della donna mediocre italiota, di vivere una vita da starlette, da rapportare alla contingenza di vita. La shampista si vuole sentire regina della discoteca dei coatti; la pariolina si vuole sentire la piccola principessa; la provinciale ha bisogno di conferme continue e di viaggi esotici e regali (tutti pagati dall'uomo). Il tutto a spese dei rapporti veri, forti, autentici (e mai morbosi) nell'ambito di un corretto ed equilibrato rapporto uomo-donna (non solo amoroso, ma anche di "amicizia", nei limiti che questo concetto comporta).
E invece, eccole tutte che hanno bisogno di essere desiderate, continuamente, per soli fini narcisistici... e tutti gli allupati italioti che ci cascano, che alimentano un sistema fine a se stesso.
Illuminante in questo senso è questa riflessione http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/tendenza-zoccola-jacqueline-bisset-donne-hanno-questa-ossessione-84963.htm con la differenza che in Italia finisce a cazzeggio... ma quante verità in questa riflessione (@Pawel, ne abbiamo parlato spesso...).
Infine, donne e lavoro: @Pawel, mi sembra che sia chiaro il discorso... ;-) e il caso che tu citi è l'ennesima dimostrazione. Come detto anche da bagigilor, le donne lavorano da sempre...
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863
Cosacco
06/10/2014 | 16:16
Silver
@strutter Grazie anche per il materiale che hai condiviso ;-)
Spesso, seriamente, gli si affacciava l'idea di dar addio a tutto, arruolarsi tra i cosacchi, comprarsi un'isba, il bestiame, ammogliarsi a una cosacca [...] andarsene a caccia e a pesca, e coi cosacchi alle spedizioni.
Lev Tolstoj "I Cosacchi" - 1863