Come scriverebbe Miguel de Cervantes, nel suo romanzo più famoso, il prode Don Chisciotte della Mancia, dopo lungo peregrinare, ritrovò finalmente la sua montagna. Non una montagna qualunque, no: proprio quella lì, ad un passo dal Paradiso.
Quanti momenti in quel giardino dell’Eden, uno dei più belli che conosco: dieci anni di ricordi. Anche quei pochi che allora sembravano opachi, la magia del tempo ha saputo riempirli di colori.
Avevo una lista di ragazze mai incontrate, che avrei tanto voluto conoscere, ma si sa: in quel paradiso, così unico e particolare, anche le liste vanno a puttane.
RAMY: introvabile, mai vista!
CORA: introvabile, intravista in lontananza con un cliente, dietro segnalazione di una ragazza mia amica, e subito sparita!
KIRA: doveva essere presente, ma quel giorno il plan è cambiato. Che fortuna!
NIKOLE: la cerco ma senza risultato, come del resto SILVIA: ma di loro due vi parlerò più avanti.
A quel punto, una sensazione inizia ad insinuarsi strisciante lungo la spina dorsale, per poi arrivare ai miei quattro neuroni avendo assunto forma di certezza: “Ciccio, il tempo corre veloce: datti una mossa oppure oggi vai in bianco, proprio come l’accappatoio che stai indossando!”
“Non ti scoraggiare mio prode, vai avanti: una soluzione si trova sempre, anche contro i mulini a vento. Prendi la lista, rigirala sotto sopra, rimescola le carte, ed all’improvviso ritroverai le tue certezze.”
AUREA: la mia ricciolona non mi delude mai. La ritrovo in splendida forma, una grandissima camera, come sempre: il sesso, come lo fanno le brasiliane, trova ben pochi termini di paragone. Poi lei è onesta, solare, ti fa divertire…Top Aurea, senza “se” e senza “ma”.
AMELLY: che bella ragazza, la vedo ancora più bella di prima! È sempre lei, quello che fa le viene proprio bene. Sempre presente con la testa, mai assente o annoiata, sempre lì con te per tutto il tempo: ve la consiglio.
A questo punto, visto che stavo riuscendo a raddrizzare la giornata, decido di concedermi una pausa con un drink. Camminavo per l’arena tranquillo e beato, tra le mani un bel mojito, e vedo una ragazza seduta…no, non era seduta. Dalle mie parti si dice “stravaccata”: che è un misto tra l’essere sdraiati malamente, seduti in modo tale da farsi venire la scoliosi, con una gamba in alto e l’altra maldestramente accavallata. Boh…Proseguo verso il giardino, una sigaretta pensavo di essermela meritata. Ma mentre lascio alla mia sinistra il cinema lei, che era proprio “seduta” lì, mi chiama. “Il solito missile, lascia perdere mio prode, vai per la tua strada!”
Dimenticavo di dirvi che ho ricevuto numerosi tentativi di approccio durante la giornata: tutti rimbalzati da parte mia, come faccio sempre ed a volte sbagliando. Perché, come tanti, sono spesso vittima dei pregiudizi. Si, è vero, quelle brave stanno sedute perché sono i clienti ad andare da loro, mentre i missili vanno a caccia: ma non sempre funziona così. Basterebbe scambiarci due parole per capirlo, in fondo cosa costa?
Anche gli “eroi” vacillano, ogni tanto. Non so bene il perché, ma torno indietro: si, proprio da lei, quella “stravaccata”, che pochi istanti prima mi aveva chiamato. Grattandomi la testa penso: “Oh, bella però!” È alta, corpo slanciato, gambe lunghissime che terminano con caviglie sottili e piedi ben fatti. Ciliegina sulla torta, due piccole e stupende tettine naturali: tutto quello che apprezzo di più del corpo di una donna, lei c’è l’ha. Ma a me piacciono le cose strane, e di strano lei ha il viso: particolare, diverso da quello di tutte le altre. Ti guarda con aria svampita ma è solo l’apparenza che - lo scoprirò poi - nasconde un marcato senso dell’ironia: al quale, è un mio difetto, non riesco mai a resistere. Il prode si trova in decisa difficoltà, e per uscirne non trova miglior modo di un bel: “Come ti chiami”?
“NIKOLE”. Bingo! Finalmente una botta di culo!
Che esperienza spettacolare. Un bel daty, che mi piace tanto e che lei decisamente apprezza. Poi, al primo round di trombata, urla talmente forte che pensavo la sentissero fin di sotto! Ahahah, quando fanno così mi diverto come un pazzo: e chi se l’aspettava, sembrava così tranquilla. Che poi è tranquilla in effetti: modi educati, affatto insistente, gentile. Ma torniamo al sesso: in quello è proprio brava, fa tutto con estrema naturalezza e coinvolgimento. Come bacia, e poi quel pompino con la saliva che mi fa impazzire…”Bomba” Nikole, promossa a pieni voti! Mi hai fatto divertire e stare benissimo, con te ci tornerò di sicuro.
Sì è fatto tardi, e decido di andare a dormire: sveglia all’alba, purtroppo ho un impegno l’indomani, ed un lungo viaggio in macchina mi aspettano. Vedo una ragazza che mi sorride da lontano: e mentre mi sorride, si avvicina con passo spedito, quasi danzando al ritmo della musica. Io non la vedevo ancora bene, troppo lontana, ma me lo sentivo che fosse lei, mi ci sarei giocato i coglioni! Era lei. “Ciao, sono SILVIA”. Ecco. “Mannaggia la miseria Silvia, è tutto il giorno che ti cerco, eri in cima alla mia lista!” Mi sorride…ha due occhi grandi ed un modo di sorriderti che ti trasmettono la sua voglia di vivere: le prendo le mani, la guardo negli occhi, e mi ritrovo in pochi istanti completamente rincoglionito. Una delle più belle ragazze che ci siano lì dentro, per quelli che sono i miei gusti. Ho capito all’istante che sarebbe stata “LA STANZA”, quella che mi avrebbe fatto uscire di testa. Solo un annetto fa l’avrei portata nella mia camera hotel e tenuta fino a chissà che ora…per poi dormire due ore e fare il solito viaggio in macchina da incubo, al limite dell’incoscienza, come ho fatto mille volte: ogni volta che sono salito al Wellcum. Ho detto di no, ma vi giuro che io Silvia la voglio rivedere, e conoscere molto più a fondo.
Sto invecchiando? Boh…no, non mi sembra: non lo so. Si cresce, forse ho solo qualche anno in più, e questo a volte serve.
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Gonzalo
29/09/2025 | 10:33
Newbie
QUALCHE ANNO IN PIÙ
Come scriverebbe Miguel de Cervantes, nel suo romanzo più famoso, il prode Don Chisciotte della Mancia, dopo lungo peregrinare, ritrovò finalmente la sua montagna. Non una montagna qualunque, no: proprio quella lì, ad un passo dal Paradiso.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEQuanti momenti in quel giardino dell’Eden, uno dei più belli che conosco: dieci anni di ricordi. Anche quei pochi che allora sembravano opachi, la magia del tempo ha saputo riempirli di colori.
Avevo una lista di ragazze mai incontrate, che avrei tanto voluto conoscere, ma si sa: in quel paradiso, così unico e particolare, anche le liste vanno a puttane.
RAMY: introvabile, mai vista!
CORA: introvabile, intravista in lontananza con un cliente, dietro segnalazione di una ragazza mia amica, e subito sparita!
KIRA: doveva essere presente, ma quel giorno il plan è cambiato. Che fortuna!
NIKOLE: la cerco ma senza risultato, come del resto SILVIA: ma di loro due vi parlerò più avanti.
A quel punto, una sensazione inizia ad insinuarsi strisciante lungo la spina dorsale, per poi arrivare ai miei quattro neuroni avendo assunto forma di certezza: “Ciccio, il tempo corre veloce: datti una mossa oppure oggi vai in bianco, proprio come l’accappatoio che stai indossando!”
“Non ti scoraggiare mio prode, vai avanti: una soluzione si trova sempre, anche contro i mulini a vento. Prendi la lista, rigirala sotto sopra, rimescola le carte, ed all’improvviso ritroverai le tue certezze.”
AUREA: la mia ricciolona non mi delude mai. La ritrovo in splendida forma, una grandissima camera, come sempre: il sesso, come lo fanno le brasiliane, trova ben pochi termini di paragone. Poi lei è onesta, solare, ti fa divertire…Top Aurea, senza “se” e senza “ma”.
AMELLY: che bella ragazza, la vedo ancora più bella di prima! È sempre lei, quello che fa le viene proprio bene. Sempre presente con la testa, mai assente o annoiata, sempre lì con te per tutto il tempo: ve la consiglio.
A questo punto, visto che stavo riuscendo a raddrizzare la giornata, decido di concedermi una pausa con un drink. Camminavo per l’arena tranquillo e beato, tra le mani un bel mojito, e vedo una ragazza seduta…no, non era seduta. Dalle mie parti si dice “stravaccata”: che è un misto tra l’essere sdraiati malamente, seduti in modo tale da farsi venire la scoliosi, con una gamba in alto e l’altra maldestramente accavallata. Boh…Proseguo verso il giardino, una sigaretta pensavo di essermela meritata. Ma mentre lascio alla mia sinistra il cinema lei, che era proprio “seduta” lì, mi chiama. “Il solito missile, lascia perdere mio prode, vai per la tua strada!”
Dimenticavo di dirvi che ho ricevuto numerosi tentativi di approccio durante la giornata: tutti rimbalzati da parte mia, come faccio sempre ed a volte sbagliando. Perché, come tanti, sono spesso vittima dei pregiudizi. Si, è vero, quelle brave stanno sedute perché sono i clienti ad andare da loro, mentre i missili vanno a caccia: ma non sempre funziona così. Basterebbe scambiarci due parole per capirlo, in fondo cosa costa?
Anche gli “eroi” vacillano, ogni tanto. Non so bene il perché, ma torno indietro: si, proprio da lei, quella “stravaccata”, che pochi istanti prima mi aveva chiamato. Grattandomi la testa penso: “Oh, bella però!” È alta, corpo slanciato, gambe lunghissime che terminano con caviglie sottili e piedi ben fatti. Ciliegina sulla torta, due piccole e stupende tettine naturali: tutto quello che apprezzo di più del corpo di una donna, lei c’è l’ha. Ma a me piacciono le cose strane, e di strano lei ha il viso: particolare, diverso da quello di tutte le altre. Ti guarda con aria svampita ma è solo l’apparenza che - lo scoprirò poi - nasconde un marcato senso dell’ironia: al quale, è un mio difetto, non riesco mai a resistere. Il prode si trova in decisa difficoltà, e per uscirne non trova miglior modo di un bel: “Come ti chiami”?
“NIKOLE”. Bingo! Finalmente una botta di culo!
Che esperienza spettacolare. Un bel daty, che mi piace tanto e che lei decisamente apprezza. Poi, al primo round di trombata, urla talmente forte che pensavo la sentissero fin di sotto! Ahahah, quando fanno così mi diverto come un pazzo: e chi se l’aspettava, sembrava così tranquilla. Che poi è tranquilla in effetti: modi educati, affatto insistente, gentile. Ma torniamo al sesso: in quello è proprio brava, fa tutto con estrema naturalezza e coinvolgimento. Come bacia, e poi quel pompino con la saliva che mi fa impazzire…”Bomba” Nikole, promossa a pieni voti! Mi hai fatto divertire e stare benissimo, con te ci tornerò di sicuro.
Sì è fatto tardi, e decido di andare a dormire: sveglia all’alba, purtroppo ho un impegno l’indomani, ed un lungo viaggio in macchina mi aspettano. Vedo una ragazza che mi sorride da lontano: e mentre mi sorride, si avvicina con passo spedito, quasi danzando al ritmo della musica. Io non la vedevo ancora bene, troppo lontana, ma me lo sentivo che fosse lei, mi ci sarei giocato i coglioni! Era lei. “Ciao, sono SILVIA”. Ecco. “Mannaggia la miseria Silvia, è tutto il giorno che ti cerco, eri in cima alla mia lista!” Mi sorride…ha due occhi grandi ed un modo di sorriderti che ti trasmettono la sua voglia di vivere: le prendo le mani, la guardo negli occhi, e mi ritrovo in pochi istanti completamente rincoglionito. Una delle più belle ragazze che ci siano lì dentro, per quelli che sono i miei gusti. Ho capito all’istante che sarebbe stata “LA STANZA”, quella che mi avrebbe fatto uscire di testa. Solo un annetto fa l’avrei portata nella mia camera hotel e tenuta fino a chissà che ora…per poi dormire due ore e fare il solito viaggio in macchina da incubo, al limite dell’incoscienza, come ho fatto mille volte: ogni volta che sono salito al Wellcum. Ho detto di no, ma vi giuro che io Silvia la voglio rivedere, e conoscere molto più a fondo.
Sto invecchiando? Boh…no, non mi sembra: non lo so. Si cresce, forse ho solo qualche anno in più, e questo a volte serve.
ir_pelato
29/09/2025 | 18:15
provincia di pisa | 36-50
Gold
sono state tutte camere da mezz ora ed 80 di regalino??
Sinceramente mi piacerebbe imitare varg sikerness in arte burzum https://www.youtube.com/channel/UCjhT3T-jL-IDCx42vioXGBw
Gonzalo
29/09/2025 | 19:10
Newbie
@ir_pelato No, camere da un’ora. Comunque tariffa base rispettata, senza nessun problema o trattativa.
AUMENTA IL TUO VIGORE