buongiorno a tutti,
sperando di non mancare di rispetto alla memoria delle vittime proponendo la discussione in un forum di ilari argomenti cone questo, riterrei opportuno ascoltare l'opinione di voi amatori itineranti in merito alla recente vicenda e, in generale, su quella che dai media è descritta come una vera e propria ondata di femminicidi che sta investendo l'Italia se non il mondo occidentale.
Per chi non avesse seguito la cronaca rimando alla notizia di agenzia:
Fermo restando la gravità della situazione, la riflessione che pongo è la seguebte: come mai un giovane, per quanto giovane e dunque non ancora pienamente cosciente, decida di mandare all'aria il proprio avvenire commettendo un orribile gesto come questo per una donna?
Va anche ricordato che questi atti non sono commessi solo da giovani immaturi ma anche da adulti nel pieno delle loro facoltà e con una corroborata posizione sociale.
Dal mio canto ho ragionato procedendo per esclusione riguardo le possibili cause:
Q. È il retaggio del patriarcato?
R. No, anzi, i femminicidi sembrano aumentare proprio dal 1968, anno di riferimento dell'emancipazione sessuale.
Q. Il basso livello di studio/condizioni di vita?
R. Al contrario, le classi più affette sono proprio quelle in ascesa. Ad esempio il protagonista della notizia di cui sopra è uno studente di architettura. Io stesso, ahimé, vivo a pochi metri dalla scena di un recente femminicidio commesso da un uomo adulto, con un'ottima posizione sociale e un apparentemente eccellente stato di salute fisica e mentale di cui nessuno avrebbe mai potuto minimamente sospettare un gesto del genere.
Dal mio canto, considerato che questi crimini sono concentrati nelle aree dove la figura materna rasenta l'idolatria (come generalmente è in Italia), mi vien da pensare che l'uomo, o meglio il maschio, italiano tenda a proiettare sulla partner il continuum della propria madre (o di chi ne faccia le veci nel caso in cui si sia orfani) e dunque investe tutto nella relazione, materialmente ed emotivamente.
Analogamente all'investimento economico che lascia sul lastrico chi vi abbia perso ogni centesimo, la relazione affettiva non può che devastare l'anima di chi vi abbia investito ogni emozione e dunque condurre a gesti estremi.
Ecco perché nelle aree dove la donna è si emancipata ma considerata coniuge piuttosto che cardine della realtà domestica si registrano molti meno crimini su di essa.
Lascerei la parola a voi utenti sperando di non aver dissacrato i propositi del forum ma, anzi, aver proposto uno stimolante ed attuale argomento di discussione.
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06/04/2025 | 07:21
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buongiorno a tutti,
sperando di non mancare di rispetto alla memoria delle vittime proponendo la discussione in un forum di ilari argomenti cone questo, riterrei opportuno ascoltare l'opinione di voi amatori itineranti in merito alla recente vicenda e, in generale, su quella che dai media è descritta come una vera e propria ondata di femminicidi che sta investendo l'Italia se non il mondo occidentale.
Per chi non avesse seguito la cronaca rimando alla notizia di agenzia:
https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2025/04/05/convalidato-il-fermo-di-samson-per-rischio-fuga.-la-madre-verra-riascoltata_ba6611fd-8047-4c36-85bd-ad1ba8883eca.html
Fermo restando la gravità della situazione, la riflessione che pongo è la seguebte: come mai un giovane, per quanto giovane e dunque non ancora pienamente cosciente, decida di mandare all'aria il proprio avvenire commettendo un orribile gesto come questo per una donna?
Va anche ricordato che questi atti non sono commessi solo da giovani immaturi ma anche da adulti nel pieno delle loro facoltà e con una corroborata posizione sociale.
Dal mio canto ho ragionato procedendo per esclusione riguardo le possibili cause:
Q. È il retaggio del patriarcato?
R. No, anzi, i femminicidi sembrano aumentare proprio dal 1968, anno di riferimento dell'emancipazione sessuale.
Q. Il basso livello di studio/condizioni di vita?
R. Al contrario, le classi più affette sono proprio quelle in ascesa. Ad esempio il protagonista della notizia di cui sopra è uno studente di architettura. Io stesso, ahimé, vivo a pochi metri dalla scena di un recente femminicidio commesso da un uomo adulto, con un'ottima posizione sociale e un apparentemente eccellente stato di salute fisica e mentale di cui nessuno avrebbe mai potuto minimamente sospettare un gesto del genere.
Dal mio canto, considerato che questi crimini sono concentrati nelle aree dove la figura materna rasenta l'idolatria (come generalmente è in Italia), mi vien da pensare che l'uomo, o meglio il maschio, italiano tenda a proiettare sulla partner il continuum della propria madre (o di chi ne faccia le veci nel caso in cui si sia orfani) e dunque investe tutto nella relazione, materialmente ed emotivamente.
Analogamente all'investimento economico che lascia sul lastrico chi vi abbia perso ogni centesimo, la relazione affettiva non può che devastare l'anima di chi vi abbia investito ogni emozione e dunque condurre a gesti estremi.
Ecco perché nelle aree dove la donna è si emancipata ma considerata coniuge piuttosto che cardine della realtà domestica si registrano molti meno crimini su di essa.
Lascerei la parola a voi utenti sperando di non aver dissacrato i propositi del forum ma, anzi, aver proposto uno stimolante ed attuale argomento di discussione.
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