Sono stato nel 2003 a Miami Beach in una residenza universitaria a seguire un corso di inglese. So che è un racconto di un'esperienza fatta troppi anni fa e che quindi non è di grande utilità, però, da quando seguo questo sito, non ho mai visto una recensione riguardante le gnocche conosciute in un contesto di vacanza studio. Qualcuno che ci è stato di recente potrebbe confermare se la situazione è rimasta come quella che io ho vissuto ben tredici anni fa oppure dire se le cose sono cambiate ed ovviamente chi vuole andare a Miami e magari non ha amici con cui andarci, potrebbe pensare di fare un'esperienza di questo tipo.
I motivi che mi spinsero a scegliere questo tipo di vacanza erano fondamentalmente due: il dover partire da solo, infatti non era e non è facile trovare un amico disposto a fare un viaggio così lungo, la consapevolezza che, ritrovandomi solo a Miami, non sarebbe stato facile socializzare in spiaggia o in discoteca.
Essendo trascorso così tanto tempo, a differenza di altre mie recensioni, non fornisco molti dettagli, sia perché non li ricordo sia perché a distanza di tanti anni non avrebbe nessuna utilità fornirli.
Il volo che ho preso all'epoca da Roma prevedeva due scali: uno ad Amsterdam ed uno a Detroit, per cui il viaggio da Roma a Miami nel suo complesso risultava un viaggio di ben trentasei ore all'andata e di altrettante al ritorno.
Sono stato a Miami in pieno agosto e devo dire che, a dispetto delle elevate temperature sia diurne che notturne, il cielo era spesso nuvoloso. A fine agosto poi inizia in quell'area del mondo la stagione degli uragani. Considerando poi che, per mia esperienza fatta due volte a L'Avana, da novembre a febbraio difficilmente ci sono giornate così calde che permettono di andare a mare (qualcuno ovviamente può tranquillamente dissentire sul discorso meteo), il periodo ideale per andare a Miami è quello che va da marzo a giugno; a luglio e agosto fa tanto caldo, ma meglio comunque andarci in piena estate piuttosto che a dicembre e gennaio, se si vuole fare qualche bagno.
Prima di partire cercavo una soluzione dove poter alloggiare, studiare e mangiare nello stesso posto ed all'epoca l'unica organizzazione che aveva una residenza in cui erano possibili tutte e tre le cose era l'EF. La residenza EF era situata (ed a quanto ho visto da internet lo è ancora) in un edificio su Collins Avenue all'incrocio con la venticinquesima strada, quindi ad una decina di minuti a piedi da Lincoln Road e ad un quarto d'ora a piedi dall'inizio della Ocean Drive.
La residenza EF è ospitata in un edificio bianco dove al piano terra c'è la reception, le aule ed il ristorante che da' (o dava) sulla spiaggia, mentre ai piani superiori ci sono le camere, in genere a quattro letti (due letti a castello).
Le lezioni del corso estivo (il corso con meno ore) duravano tre ore al giorno, una settimana le tre ore di lezione erano solo di mattina, una settimana erano solo di pomeriggio dal lunedì al venerdì, per cui in una giornata tipo infrasettimanale facevi colazione alle nove, poi andavi in spiaggia, tornavi in camera intorno a mezzogiorno, studiavi un'oretta, andavi a mangiare, poi alle tre del pomeriggio andavi a lezione, alle sei uscivi dall'aula e te ne andavi in palestra, in spiaggia o in giro per la città.
In tanti poi dopo i primi due o tre giorni iniziavano a non seguire più le lezioni e pensavano solo a divertirsi.
La spiaggia retrostante la residenza era bella, come tutti i tratti di spiaggia di South Beach che ho visto, e sempre piena di ragazzi e ragazze della residenza EF.
Il vero vantaggio di questo tipo di soluzione è che nella residenza c'erano in uno stesso edificio centinaia di ragazzi e ragazze, per cui le occasioni per socializzare erano innumerevoli: dalla colazione insieme all'andare in spiaggia insieme dopo la lezione, dalle serata in discoteca ai fine settimana ad Orlando o a Fort Lauderdale.
In un contesto di questo tipo si formavano tante coppie.
Io all'epoca avevo ventotto anni, ma ricordo che anche chi era più avanti di me negli anni in quel contesto goliardico non aveva problemi a rimorchiare, ad esempio c'era un siciliano sulla quarantina fisicamente impeccabile che aveva successo con le ragazze della residenza che avevano la metà dei suoi anni.
Dato che in Italia ed in Europa in generale il mese di agosto è il mese delle ferie, la residenza EF ad agosto è strapiena ed i nostri connazionali erano particolarmente numerosi (ed arrapati) in quel mese dell'anno. Ciò nonostante le ragazze erano tante per cui non c'erano particolari problemi.
Per quello che ho vissuto e visto io consiglierei questo tipo di vacanza a chi ha massimo quarant'anni, ha un bell'aspetto e se la cava con l'inglese.
La vacanza studio, un classico immortale! Confermo molte cose anche per i corsi di italiano per stranieri in italia, dove però manca ovviamente proprio il connazionale arrapato...
Perchè la maggior parte dei turisti va lì nel periodo meno umido, la temperatura è più fresca, in quel periodo gli italiani sono assenti, inoltre a marzo ci sono le feste dei college americani e canadesi, lo spring break, questi furono i consigli che mi dette un ragazzo napoletano che viveva lì da anni.
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Rio_751
25/04/2016 | 03:15
Iași | 36-50
Gold
Miami Beach 2003: gnocche in vacanza studio
Sono stato nel 2003 a Miami Beach in una residenza universitaria a seguire un corso di inglese. So che è un racconto di un'esperienza fatta troppi anni fa e che quindi non è di grande utilità, però, da quando seguo questo sito, non ho mai visto una recensione riguardante le gnocche conosciute in un contesto di vacanza studio. Qualcuno che ci è stato di recente potrebbe confermare se la situazione è rimasta come quella che io ho vissuto ben tredici anni fa oppure dire se le cose sono cambiate ed ovviamente chi vuole andare a Miami e magari non ha amici con cui andarci, potrebbe pensare di fare un'esperienza di questo tipo.
I motivi che mi spinsero a scegliere questo tipo di vacanza erano fondamentalmente due: il dover partire da solo, infatti non era e non è facile trovare un amico disposto a fare un viaggio così lungo, la consapevolezza che, ritrovandomi solo a Miami, non sarebbe stato facile socializzare in spiaggia o in discoteca.
Essendo trascorso così tanto tempo, a differenza di altre mie recensioni, non fornisco molti dettagli, sia perché non li ricordo sia perché a distanza di tanti anni non avrebbe nessuna utilità fornirli.
Il volo che ho preso all'epoca da Roma prevedeva due scali: uno ad Amsterdam ed uno a Detroit, per cui il viaggio da Roma a Miami nel suo complesso risultava un viaggio di ben trentasei ore all'andata e di altrettante al ritorno.
Sono stato a Miami in pieno agosto e devo dire che, a dispetto delle elevate temperature sia diurne che notturne, il cielo era spesso nuvoloso. A fine agosto poi inizia in quell'area del mondo la stagione degli uragani. Considerando poi che, per mia esperienza fatta due volte a L'Avana, da novembre a febbraio difficilmente ci sono giornate così calde che permettono di andare a mare (qualcuno ovviamente può tranquillamente dissentire sul discorso meteo), il periodo ideale per andare a Miami è quello che va da marzo a giugno; a luglio e agosto fa tanto caldo, ma meglio comunque andarci in piena estate piuttosto che a dicembre e gennaio, se si vuole fare qualche bagno.
Prima di partire cercavo una soluzione dove poter alloggiare, studiare e mangiare nello stesso posto ed all'epoca l'unica organizzazione che aveva una residenza in cui erano possibili tutte e tre le cose era l'EF. La residenza EF era situata (ed a quanto ho visto da internet lo è ancora) in un edificio su Collins Avenue all'incrocio con la venticinquesima strada, quindi ad una decina di minuti a piedi da Lincoln Road e ad un quarto d'ora a piedi dall'inizio della Ocean Drive.
La residenza EF è ospitata in un edificio bianco dove al piano terra c'è la reception, le aule ed il ristorante che da' (o dava) sulla spiaggia, mentre ai piani superiori ci sono le camere, in genere a quattro letti (due letti a castello).
Le lezioni del corso estivo (il corso con meno ore) duravano tre ore al giorno, una settimana le tre ore di lezione erano solo di mattina, una settimana erano solo di pomeriggio dal lunedì al venerdì, per cui in una giornata tipo infrasettimanale facevi colazione alle nove, poi andavi in spiaggia, tornavi in camera intorno a mezzogiorno, studiavi un'oretta, andavi a mangiare, poi alle tre del pomeriggio andavi a lezione, alle sei uscivi dall'aula e te ne andavi in palestra, in spiaggia o in giro per la città.
In tanti poi dopo i primi due o tre giorni iniziavano a non seguire più le lezioni e pensavano solo a divertirsi.
La spiaggia retrostante la residenza era bella, come tutti i tratti di spiaggia di South Beach che ho visto, e sempre piena di ragazzi e ragazze della residenza EF.
Il vero vantaggio di questo tipo di soluzione è che nella residenza c'erano in uno stesso edificio centinaia di ragazzi e ragazze, per cui le occasioni per socializzare erano innumerevoli: dalla colazione insieme all'andare in spiaggia insieme dopo la lezione, dalle serata in discoteca ai fine settimana ad Orlando o a Fort Lauderdale.
In un contesto di questo tipo si formavano tante coppie.
Io all'epoca avevo ventotto anni, ma ricordo che anche chi era più avanti di me negli anni in quel contesto goliardico non aveva problemi a rimorchiare, ad esempio c'era un siciliano sulla quarantina fisicamente impeccabile che aveva successo con le ragazze della residenza che avevano la metà dei suoi anni.
Dato che in Italia ed in Europa in generale il mese di agosto è il mese delle ferie, la residenza EF ad agosto è strapiena ed i nostri connazionali erano particolarmente numerosi (ed arrapati) in quel mese dell'anno. Ciò nonostante le ragazze erano tante per cui non c'erano particolari problemi.
Per quello che ho vissuto e visto io consiglierei questo tipo di vacanza a chi ha massimo quarant'anni, ha un bell'aspetto e se la cava con l'inglese.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEFlautoMagico
25/04/2016 | 12:29
Roma | 36-50
Gold
La vacanza studio, un classico immortale! Confermo molte cose anche per i corsi di italiano per stranieri in italia, dove però manca ovviamente proprio il connazionale arrapato...
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
Viaggiatore452
25/04/2016 | 13:40
Silver
Secondo me il periodo migliore per Miami va da ottobre ad aprile, il periodo da te citato non è il migliore
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27/04/2016 | 13:17
Iași | 36-50
Gold
@Zakk secondo te perché il periodo migliore va da ottobre ad aprile?
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàViaggiatore452
27/04/2016 | 13:27
Silver
Perchè la maggior parte dei turisti va lì nel periodo meno umido, la temperatura è più fresca, in quel periodo gli italiani sono assenti, inoltre a marzo ci sono le feste dei college americani e canadesi, lo spring break, questi furono i consigli che mi dette un ragazzo napoletano che viveva lì da anni.
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