Oh, Alina! Il simbolo dell'occasione della bellissima gnocca perduta che mai più ritornerà.

Adesso Mario, seduto con due cari amici a sorseggiare una caipirinha , che li facevano particolarmente bene, in maniera accettabile per una citta' del nord europa, ripensava agli ultimi due mesi trascorsi a Praga, e si sentiva soddisfatto.
Stavano seduti su delle belle, ma scomode sedie cubiste, appunto al bar cubista del famoso palazzo della Madonna Nera, li dove la Via Celetna finisce sotto la Torre delle Polveri; che lascia poi spazio alla Namesti Republiky ed ai suoi splendidi palazzi Liberty.
Era soddisfatto perche' le notizie dall'Italia lo rasserenavano riguardo la chiusura di tutte quelle pastoie burocratiche e beghe amministrative riguardo la sua posizione all'estero, la risoluzione delle controversie per il figlio, e tutto quello che si voleva definitivamente lasciare alle spalle. Si stavano anche avviando a conclusione tutte le pratiche e le ricerche del locale dove avrebbe cominciato a svolgere la sua attivita' di ristorazione e quindi si godeva quel caldo tepore che, insolitamente, ad Ottobre ancora insisteva sulla citta'...Ma la sua soddisfazione, ammise tra se e se, proveniva da altro.
Da come erano andate le cose con Martina. Si, penso', posso anche ritenermi soddisfatto; un nuovo orizzonte si apriva ai suoi occhi, e lei era la classica ciliegina sulla torta. Erano passati solo due mesi, ma lei aveva cambiato completamente la sua vita...
Quella sera di due mesi prima, dopo che Martina aveva finito il lavoro erano andati in un Music club molto carino, intimo e fuori dai soliti giri turistici. Lei, sorseggiando l'ennesimo succo di Multivitamin gli parlo' ancora della sua vita; dell' Universita' e del fatto che avrebbe ricominciato a fine ottobre. Il padre era morto e la madre si era risposata con un uomo a lei non particolarmente simpatico...Martina quindi viveva con la nonna, per sua scelta, visto che ormai anziana era bisognosa di alcune cure o comunque anche solo dell'affetto di una parente. E lei fece questa scelta, lasciando un' appartamento che divideva con altre studentesse. Poi, dopo un paio d'ore, si congedarono dandosi appuntamento per la Domenica pomeriggio, quando lei sarebbe stata libera definitivamente dal lavoro, avendo appunto terminato il turno agli stand della mostra di estetica.
Con grande sorpresa di Mario, Martina volle andare a giocare a bowling, perche' era appassionata, tant'e' che si presento' con tanto di nastro salvadita; che fu fonte di stupore per lui che, prendendola un po' bonariamente in giro, suscito' l'ilarita' d'entrambi. Ed ogni volta che Martina rideva, Mario era contento...perche' ogni volta che lei era contenta, lui era sereno.
La guardava muoversi sulla pista di parquet del bowling del centro commerciale di Andel, come un agile cerbiatta che saltella nel bosco, felice di scoprire tutte le meraviglie che la natura gli ha donato.
E successe...
Alle sette di sera, di una Domenica di fine Agosto a Praga...sulle scomode sediole che fanno da contorno ad una pista di bowling. Lei vinse la partita e semplicemente, dolcemente, corse con le mani alzate in segno di vittoria verso Mario.E lo abbraccio' in maniera tenera, quasi al rallentatore. Lui quasi neanche se ne accorse...e la bacio'.
La bacio' piano, sfiorandogli le labbra con le sue, ma quasi come gesto istintivo...e lei allora rispose in maniera piu' decisa, ma sempre tenera con un bacio ancora piu' marcato, piu' incisivo.
Dischiuse appena le sue labbra e allora Mario, guardandola negli occhi la bacio' appassionatamente ma piano...e fu' un bacio soffice, delicato; che li allontano' dal mondo per un solo, interminabile momento...

E fu li, che in un istante Mario prese coraggio e, baciandola ancora una volta teneramente sulle labbra e sfiorandogli la guancia con il palmo della mano gli disse -" Martina, andiamo a casa mia...voglio baciarti ancora, io e te, da soli...ed abbracciarti e perdermi anche per un solo attimo nei tuoi occhi cosi calmi e sereni; anche se mi dici di no, io te lo voglio chiedere, perche' se non te lo chiedo ora non te lo chiedero' piu'."-
-" Lo vedi Mario"- continuo' lei -" io con te sto' bene e mi piaci perche' sei allegro e spiritoso, ma maturo allo stesso tempo; e con te sto' tranquilla e rilassata...pero' non devi rispondere al posto mio, perche' anche se parlo poco, so' quello che voglio e come e quando rispondere..."-

Lui non sapeva piu' cosa pensare, era gia' pronto a dirle che, vabbe', era stato affrettato ma che lei gli piaceva molto e che quindi...quando all'improvviso lei raccolse la borsetta, il giubbino in pelle, rimise il nastro salva dita in borsa e disse -" va bene...ma dove abiti ?"- e lui quasi come un automa -" qua vicino, due fermate di tram o dieci minuti a piedi..."-
lei tiro' fuori il telefonino dalla borsa e voltando appena la testa verso di lui e scostandosi i lunghi capelli biondi dalle spalle, con un tono di voce ed uno sguardo che al solo pensiero ancora oggi Mario crede di non avere mai potuto vivere realmente quel momento, gli sussurro' -" ...telefono alla mia amica che faccio tardi...magari che dormo anche fuori..."-
Mario, stordito piu' dall'aria condizionata che dalla situazione talmente surreale rispose solamente -" si...se vuoi, tanto ho anche il divano letto..."-
E lei, producendosi in una di quelle sue rare, splendide ed interminabili risate gli disse -" Mario, Mario...se io vengo a casa tua, dormo insieme a te, non ti sembra ?"-
Lui non rispose.
Gli prese la mano, la tiro' a se, e gli diede due teneri baci appena appena sotto gli occhi e disse -" a me non mi sembra vero che mi hai detto si..."-

" ...Io ti ho detto si due mesi fa', quando mi hai fermato alla prima fiera d'estate..."- sussurro' lei...
Mario gli strinse la mano ancora piu' forte, pago' frettolosamente il succo di multivitamin ACE ed il suo succo d'arancia e, facendogli strada, uscì...
Capitolo IV

...ma io non posso credere che questa sìa un'Alina...non ci voglio credere... :(

Ssiore e Ssiori...questi 2 ultimi gg. c'e' stata molta confusione qui...e anche nella mia testa :( non e' un'Alina in senso stretto, ma sempre un'occasione persa nella vita, con una ragazza "normale" con cui consumai,chiaramente...
grazie a tutti quelli che hanno manifestato apprezzamento...
io cmq arrivero' alla fine...grazie, a vostro buon cuore !!! :)))

ps ...a tra poco con Mario e Martina...

......E trascorse l'inverno, freddo e gelido, con la neve che rendeva difficile la circolazione in citta'. Mario ogni tanto smadonnava contro la neve, le pozze di fango che, sebbene non caotico come la sua citta' di provenienza rendeva complicati i suoi spostamenti, tra la spesa, le bollette, il locale, le varie incombenze commerciali, la banca etc...
Ogni tanto rimpiangeva forse qualche bel posto caldo, lo sognava forse, e forse assurdita' del caso vagava con la mente a qualche remota ragione per cui non sarebbe potuto tornare indietro, in Italia. ma erano attimi, momenti di stress a cui era abituato; e poi subito tutto svaniva quando pensava ad una delle principali ragioni per cui voleva fortemente rimanere in terra di Boemia, sorridendo tra se e se pensando al dolce tepore che gli procurava quel pensiero, quell'immagine...Martina.
Si avvicinava Febbraio ed i preparativi del Carnevale, sia per organizzare qualcosa nel locale che per lui, in privato; con gli amici e con la sua splendida e dolce, serena Morava...erano ormai piu' di sette mesi che si frequentavano, e c'erano stati solo bei momenti, a ricordarsene ora.
L'apertura del locale, un paio di concerti live a cui lei teneva molto, le uscite con coppie di amici, anche sposati; la sua visita a Brno da lei con la conoscenza della nonna che a sua veduta alla fine era abbastanza arzilla. Certo con gli acciacchi dell'eta'; con la promessa di prenderle un po' d'acqua Termale a Marianske Lazne, cosa che fecero poi regolarmente, cogliendo l'occasione di visitare anche questa piccola cittadina vicino al confine Tedesco.
Martina aveva ricominciato l'Universita' e quindi si erano organizzati in modo che lei andasse a Praga i fine settimana dal venerdi a domenica, o quando non poteva per dei saltuari corsi del sabato mattina, lo andava a trovare dalla Domenica al mercoledi mattina...cosa che dava sempre un po' fastidio a Mario, perche' era occupato tutto il giorno col lavoro, che seguiva costantemente tutto il giorno per poterlo ben avviare e creare una clientela stabile che gli avrebbe assicurato una buona entrata e la sopravvivenza dello stesso; anche perche' la crisi economica mondiale ormai era scoppiata e conclamata, e all'orizzonte non se ne vedeva certo la fine in tempi brevi.
Infatti, a Mario piacevano tanto i momenti di relax con Martina, quei lunghi week end passati a zonzo per la citta', o appena fuori Praga, o di visite ad amici e quelle cenette tranquille in sua compagnia. Ordinando del vino per lui, ed il solito succo di Multivitamin ACE per lei, al quale non rinunciava mai, neanche con la pizza o la pasta...cosa che faceva inorridire Mario che cercando piu' volte di spiegargli che poteva anche prendere qualcos'altro, all'ennesimo rifiuto con faccetta imbronciata di Martina, desistette definitivamente.

Ma soprattutto a Mario piaceva fare l'amore con Martina...Da quella sera del bowling avevano imparato a conoscersi bene, anche sotto questo profilo intimo; soprattutto Mario sapeva che lei andava presa piano all'inizio, dolcemente...per poi arrivare ad un crescendo di emozioni, di spinte e di passione che li lasciavano sempre esausti e soddisfatti...entrambi. per poi cadere avvinghiati in un sonno ristoratore...calmo e dolce, e sereno... come solo il mare al mattino sa' essere.
A Martina piacevano i massaggi di Mario. Andavano a comprare delle creme con dei profumi da lei desiderati e poi si faceva massaggiare. Era un contatto con l'altra parte non certo nuovo per Mario, ma la passione e la voglia e , soprattutto, la tensione e l'emozione che ci metteva in quei frangenti non la provava da parecchio.
Era bella Martina sotto le sue mani, ai suoi occhi...quando usciva dalla doccia solo con lo slippino bianco o appena colorato, semplice, quasi da teen-ager quale poi in fondo era, a Mario immediatamente veniva un'erezione istantanea, quasi animalesca e l'avrebbe presa cosi, su due piedi...situazione che successe piu' volte certo, ma adesso anche lui non voleva rinunciare a sfiorare lungamente quel corpo statuario, quella pelle liscia, quelle gambe tornite e sode, quei capezzoli turgidi e appena colorati di rosa. E guardare quelle guance che si arrossavano e quegli occhi azzurri, calmi e sereni che, piano piano, si socchiudevano sotto le abili mani di Mario...
La visione di lei che con il suo solito passo lento ed aggraziato, si stendeva vicino a lui e che, sfilandosi le mutandine gli diceva -" Dai Mario, massaggiami,...fammi rilassare"- ...beh, era per Mario qualcosa di remoto, di ancestrale. Di erotico, magico e naturale allo stesso tempo.
E subito dopo la loro prima indimenticabile notte del bowling, Mario aveva scoperto dei punti particolarmente sensibili di Martina, e non lesinava di indugiare proprio in quelle zone e, con suo grande stupore, era proprio lei a chiedergli di non fermarsi, e soprattutto raggiunsero un altro livello della loro reciproca conoscenza erotica, quando Mario, di sua iniziativa, una in uno dei loro primissimi week end di sesso , trasformo' il gia' splendido ed eccitante massaggio che gli faceva, in uno stupendo full body...con lui che nudo, sopra di lei, cominciando dal collo fino ad arrivare all'interno delle ginocchia e ritorno, gli proponeva a stretto contatto di pelle tutto lo splendido turgore del suo membro...
E Martina chiudendo gli occhi, con dei piccoli versi e mugolando sommessamente, arrivava fino al punto in cui, da sola apriva le sue splendide gambe...ed era pronta all'amore.
Capitolo V

Certo che ce l'hanno proprio nel sangue la mignottaggine, penso' Mario...
continuando ad agitarsi nervosamente nel bar, tra la porta d'ingresso ed il bancone. Apriva nervosamente un frigo, svuotava un posacenere, andava fuori nel piccolo giardino che aveva sistemato per benino, e che era il suo vanto.
Si perche' i clienti lo apprezzavano tanto, quel tranquillo angoletto di verde e tranquillita' li al centro. Vicino ai loro uffici e alle loro attivita', ma senza auto, ne' tram ne' traffico a disturbare le loro chiacchiere o il loro aperitivo, o il loro splendido piatto di pasta, cucinata da un vero Italiano, con ingredienti tipici e tradizionali...Non parliamo poi delle atmosfere che si creavano durante le Fieste latine o i Pizza party che mario organizzava regolarmente il mercoledi o il venerdi...
Continuava ad affacciarsi sulla strada principale in preda ad una tensione che forse ai piu' sarebbe apparsa ingiustificata , ma lui sapeva bene cosa stava succedendo...
Aveva detto a se stesso che non sarebbe mai successo, che con Martina filava tutto a meraviglia e che lui poi, fondamentalmente era sempre stato un uomo fedele, con le donne che aveva veramente amato nella sua vita.
Ed invece, complice l'abbondante dose di alcool che la ragazza aveva trangugiato durante la festa, ed il fatto che la settimana prima Martina non era andata a Praga per delle cure mediche a cui la nonna si sarebbe dovuta sottoporre...cadde nella trappola piu' stupida che potesse esistere. Nella maniera piu' ingenua di questo mondo...
Era un mesetto ormai che Ratka faceva la stupidina con Mario, complice il fatto che faceva la commessa al negozio di moda casual accanto al bar, e della sua conoscenza basilare dello Spagnolo (lingua che anche Mario praticava un po' ad orecchio, un po' per antichi amici, un po' perche' gli piaceva, come piaceva alle ragazze, a volte) perche' il fratello lavorava a Palma de Mallorca per sette mesi l'anno, e lei l'estate piu' o meno regolarmente lo andava a trovare...
Alta un metro e sessantacinque, carina e sveglia, tipino piccante, fisico piccolo, magro e asciutto...vestita perennemente sexy, anche per pubblicizzare i vestiti del negozio. Ma imparagonabile a Martina! Un abisso, con tutto che aveva ormai ventisette anni, Ratka era ancora tutta disco, Tiesto e -"che macchina hai?"-... si, sbarazzina, tipica ragazzetta allegra Ceca, e Mario sospettava, e ne ebbe poi la certezza, che non disdegnava qualche marchetta al volo o qualche periodo in Privat quando gli servivano piu' soldi.
Ecco, disse col senno di poi Mario, quello che gli piaceva in Martina era si la sua classe innata, la sua eleganza naturale...ma era la sua maturita', era la sua semplicita' nel vedere ed affrontare le cose della vita. Si vedeva che non era una sciacquetta perditempo, si vedeva che aveva affrontato le dure sfide che la vita gli aveva propinato...e aveva vinto. E questo certo non e' raro, ma non certo usuale di questi tempi da poter notare su una ragazza di ventuno anni, con tutte le sirene che richiamano ad altri stili di vita, soprattutto nel nuovo millennio. Soprattutto all'Est, soprattutto a Praga.
Eppure Mario c'era cascato quella notte...Ratka ormai ubriaca di Tequila e Assenzio, comincio' ad andare pesantemente all'arrembaggio di Mario, quando ormai non c'era quasi piu' nessuno nel locale, se non i suoi amici e due amiche di Ratka che, con lo stesso tasso alcolico nel sangue, quasi la incitavano a spogliarsi...e lei lo fece!!! E a petto nudo e minigonna jeans alzata, si strusciava addosso a Mario il quale, ligio al dovere e in preda anche lui ormai ad un animalesco istinto e qualche bicchiere di vino, la strinse forte alla vita, apri' la porta delle scale che davano ai piani superiori del palazzo, e la sbatte' sulle ginocchia...lei quasi sguaiatamente prese in bocca il membro e aiutandosi forsennatamente con la mano, quasi a provocare dolore a Mario, glielo porto' bene in tiro...dopodiche' come una cagna in calore si mise a quattro zampe sfruttando il dislivello degli scalini e si fece penetrare, li, nell'androne del palazzo, vicino allo scalone principale. Mario non ricorda molto di quella sera, certo fu bello ed eccitante...ma era tremendamente spaventato da cio' che poteva succedere, conosceva bene le troiette Ceche come lei, e poi non capiva ancora quali erano le sue mire, lo scopo di quella notte selvaggia...
E mentre ripensava a tutto questo e la sua cameriera gli parlava della paella che sobolliva sul fuoco e di quanti coperti avrebbe dovuto mettere all'interno...
La vide.
Martina stava ormai all'incrocio della piazza, e col suo semplice ed elegante piccolo passo, stava ormai arrivando sul marciapiede del lato bar. Una strana agitazione colpi' Mario e francamente non sapeva cosa fare; ma tutti questi pensieri svanirono d'un lampo perche', quando ormai Martina era a due negozi dal bar, circa venti metri, di scatto dal suo negozio di moda usci' fuori Ratka che abbracciandolo in maniera inequivocabile, gli stampo' un bacio sulla guancia e ad alta voce lo saluto'...
Una statua di marmo forse si sarebbe mossa impercettibilmente piu' di Mario in quel frangente. Un sorriso da stupido pesce lesso gli attraverso' il volto da parte a parte e guardando dritto negli occhi Martina, riusci' solamente a dire -" Ciao amore mio, tutto bene il viaggio? "-
Lei non rispose, lo guardo' fisso negli occhi in un misto di stizza, alterigia e disapprovazione e, simile ad una madre che ormai accondiscende all'ennesima marachella del figlio, scosse le spalle, abbasso' lo sguardo e, mestamente entro' nell'androne del palazzo che portava al giardino del bar...
Mario la segui' immediatamente , mando' a quel paese con lo sguardo Ratka che rideva diabolicamente tra se' e se', e nel guardare lo splendido, slanciato corpo di Martina avviarsi dentro il bar con il suo solito passo lento ed elegante, sapeva che quello sarebbe stato un lungo e tremendo week end, che come tante altre cose che riguardavano Martina, non si sarebbe piu' scordato...e che avrebbe , come al solito, capito sempre troppo tardi.
E la sera, Mario con una grande teglia di paella , diede inizio alla Fiesta latina...
Capitolo VI

Ouch!...I see what you did there... :((

I wanna get to the end my Cpt...sure I've some regrets ... :(

@aurelius

complimenti per la storia avvincente, presumo che il prossimo capitolo sia quello finale :(

ps "[Mario] Conosce le ragazze Ceche, sa' di dover fare le cose con calma, in punta di piedi...Ciao, mi chiamo Martina...ti interessa sapere qualcosa sui nostri articoli?...-No, grazie- risponde Mario...e dopo un'attimo d'esitazione, in un sol fiato prosegue.-veramente, mi interessi tu!-"

ma se avessi deciso di non fare le cose in punta di piedi e di entrare a gambe unite alla Romeo Benetti cosa avresti fatto? Glielo avresti appoggiato in mano dicendo "Mario, il mio nome è Mario Bondi"? ;)

...certo non sarebbe stato quello che avrebbe risolto come d'incanto la situazione...eppure Mario ci sperava, lei era contenta dei piccoli gesti che lui le riservava cosi, semplicemente, spontaneamente.
Non voleva e non cercava mai cose eclatanti, non aveva pretese dispendiose; preferira una serata al bowling, una cenetta a casa o al locale di qualche suo amico a serate in discoteca o bevute eccessive o altro...No, assolutamente no, lei era tutto il contrario, e sicuramente anche per questo che Mario la desiderava sempre, e lei era ben felice di frequentarla, cosi in maniera semplice...senza tante parole, tanti drammi o pretese. il loro era stato un'incontro d'anime affini, portate dalla vita e dal destino ad incontrarsi a quella fiera d'estate.
E per questo comunque che Mario sperava che qualcosa nell'animo di Martina cambiasse, prima che gli eventi precipitassero, prima che quella sottile paura di Mario si tramutasse in realta'...anche se lui capiva che qualcosa s'era rotto.
La sottile catenina con un ciondolo raffigurante le vecchie cinque lire Italiane, quelle col delfino, gli venne portata dal suo piu' caro amico che ormai quasi unico, gli era rimasto in Italia e che regolarmente, lo veniva a trovare...per dei week end di svago.
Lui aveva organizzato un giretto in Italia per due giorni a Trento o Verona, dove scendeva regolarmente per l'approvvigionamento del locale. Di solito faceva un tour de force di una sola giornata dalla mattina presto ritornando la sera...ma visto che ormai era un anno che stavano insieme, per quella meta' di Agosto, complice anche il diradarsi dei clienti per le ferie , voleva andare per due giorni, con lei.
Qualche giorno prima per telefono Martina gli disse che non poteva, per via degli ultimi esami e della ripresa dell'anno Accademico, essendo anche indietro con lo studio. Molto semplicemente gli disse che sarebbe venuta a Praga la settimana successiva, come al solito, ma che no, quei due giorni in italia non li poteva fare, adesso...Mario la tratto' male, molto. Preso piu' dallo sconforto che dall'ira, piu' da un piccato orgoglio che dalla paura di una rottura di quel semplice affetto, la tratto' molto male. Ed e' per questo che venne a trovarlo Alberto, suo amico da sempre.

Scese poi in Italia, preso dalle sue cose, compro' il necessario e torno'.
Era pensieroso e dubbioso, vedeva fantasmi laddove non esistevano, criticava il suo comportamento e la riprendeva sempre anche per stupidaggini...ad un certo punto, ma forse ormai troppo tardi, si accorse di una cosa, una cosa tremenda...

Martina, non rideva piu'.

Aveva smesso di ridere con Mario, non si sentiva piu' al locale, dentro casa, dentro al letto quella sua voce soffice, calda e serena che aveva fatto innamorare Mario...e piano piano, era sparita anche la sua principale dote: la calma e la serenita'...la sobria eleganza no, quella e' natura, Martina se la portera' appresso per tutta la vita; come Mario portera' sempre con se il ricordo di quegli occhi azzurri, la calma e la serenita' di lei...come solo il mare al mattino sa essere.
Ora puo' fare tutte le congetture che vuole, cercare scuse o dare colpe...ma ormai Mario non e' piu' un bambino, lo sa' dove deve andare a guardare per cercare la ragione per la quale gli eventi precipitarono...in quello splendido mese d'Ottobre del 2009.
Lei semplicemente aveva cambiato taglio di capelli, e di monili, e quindi non aveva piu' indossato la catenina con la lira Italiana che Mario gli aveva regalato...
" Ma scusa, lo sai che ci tengo, perche' cazzo non te la metti!... Cioe' allora sei tu che mi vuoi vedere arrabbiato !"- esordi' lui con un astio nuovo, esagerato e fuori luogo nei suoi confronti...e continuo' con scialbe scuse e problematiche legate al lavoro, che lui era grande abbastanza e capiva le cose al volo e non si faceva prendere in giro da lei...
Martina stava in silenzio, seria ed assorta allo stesso tempo...seguiva con lo sguardo un raggio di sole che s'infilava nella stanza fino a cadere ai piedi del letto e colpire i suoi affusolati e delicati piedi nudi...come nuda era anche lei...e il sottile strato di pulviscolo atmosferico che si formava tra lei e la finestra, davano come l'impressione di una leggera polvere dorata che le si poggiava su quella splendida e soffice pelle bianca e nuda.
E quindi disse a Mario, quasi senza guardarlo-" credevo tu apprezzassi il fatto che ho cambiato taglio e look come mi avevi detto tu prima dell'estate...e non che non porto piu' la catenina...comunque non ti preoccupare, la prossima volta la metto, mi dispiace"-
A volte a Mario l'estrema diplomazia e calma di Martina lo mandavano su tutte le furie e quindi ormai in preda a vaneggiamenti di puro carattere egoistico e maschilistico rispose piccato -" guarda che se vuoi venire , vieni ben predisposta e allegra, perche' io ho gia' tanti problemi, io voglio una donna per il relax, non che mi fa incazzare e passare malamente anche questo giorno di riposo di merda che c'ho!!!"-

-" Non ti preoccupare, io voglio tornare...io devo tornare, ancora una volta..."- disse lei.
Mario li per li fu quasi soddisfatto della remissivita' e del mesto consenso di lei...di fronte al suo ultimatum di bassa lega...ma, come al solito, capi' poi dopo il significato di quella mestizia e di quelle parole.
E si rese conto in ritardo perche' Martina, ormai ...non rideva quasi piu'.
Capitolo VII

... (ca va sans dire) @little
pls wait... @hbs

cazzo @aurelius scrivevi un libro facevi prima...veloce che vogliamo l'epilogo!

...Stranamente Praga in quell'inizio di Dicembre ancora non era imbiancata di neve come al solito. Ma ormai erano gia' stati montati i pittoreschi mercatini Natalizi tanto cari ai Praghesi quanto ai turisti. Tutti i locali e i negozi montavano le loro luminarie, i loro piccoli alberi e le scritte dorate di buon augurio. Mario certamente non si sottrasse a questo rito, ma piu' per decoro del bar e per i suoi clienti, non che per se stesso...
In fondo lui le feste le odiava, prima passavano meglio era, poteva poi infatti fare un sunto, anche economico di come era andato l'anno. Pensando invece alla sua relazione con Martina gli venne quasi un nodo alla gola, una specie di stretta allo stomaco seguita da un sottile brivido freddo nella schiena...come quando si sviene.
Mancava una settimana a Natale e, ripensando alle ultime due settimane gli sarebbe venuta voglia di correre per strada e strillare al mondo la sua rabbia...

Non rispondeva, Martina era una settimana che non rispondeva piu' al telefono.

Su facebook, gli aveva tolto l'amicizia... Mario lo aveva aperto da poco e giusto per il locale, visto che preferiva vedere gli amici ancora alla vecchia maniera; e poi diceva sempre -" che cazzo devo parlare a fare con uno in Australia se neanche ci conosciamo'"- ma poi aveva preso confidenza col mezzo e a volte ci si divertiva pure...

Certo che la volta scorsa lei era stata fantastica a letto...tanto fantastica a letto quanto assente nei discorsi e nelle reazioni alle domande e agli stimoli di Mario.
ed infatti fu stupito della durezza di lei, della faccia imbronciata, delle risposte a mezza bocca, scorbutiche...
Era sparita quella calma, quell'aria serena che aveva sempre avuto...cosi come solo il mare di mattina presto puo' essere.
Si stupi' poi quando a cena gli disse di prendere una bottiglia di vino, non solo il solito bicchiere per lui, che' quella sera voleva bere anche lei del vino insieme al carpaccio.

per la prima volta rinuncio' al suo succo di Multivitamin ACE.

A letto poi, durante la notte, fu stupenda...fece l'amore lei a Mario, non volle massaggi ma tre orgasmi, nell'arco della notte. lo cavalco' furiosamente tanto che Mario si preoccupo' anche che stesse poco bene, magari avrebbe vomitato da li a poco...

-" stai zitto e scopami, Mario...scopami forte, stanotte voglio che mi prendi con forza e che mi fai male"-.

E gli diede uno schiaffo, forte al quale Mario non rispose, quasi inebetito e sorpreso di quella nuova Martina, che forse lui aveva anche desiderato a volte...ma che stasera cosi, all'improvviso non gli piaceva proprio. Ma tant'e'...la scopo' selvaggiamente da dietro, di lato, in ginocchio...e venne su tutto il suo corpo, e lei avida piu' volte si disseto' col suo seme...
Rimase stupito ancora una volta Mario, quando all'ultimo orgasmo...

Martina pianse.
Non se ne accorse subito, anche perche' lei fermo' le lacrime quasi subito...ma penso' tra se ' e se' -" la prossima volta non lo bevi piu' il vino la sera..."-
La mattina lei ancora girava nuda tra la camera da letto ed il bagno, che Mario le cinse dolcemente le spalle, attirandola a se forse ancora per fare l'amore...lei si scosto' con fare brusco e disse a Mario se per cortesia si potevano sbrigare che aveva il pullmann per Brno entro un'ora e mezza.
-" ma che stai dicendo? Non vai via stasera?"- chiese lui, ancora non capendo la situazione o pensando ad un postumo di sbornia o a qualche piccolo capriccio di lei.

-" No Mario...vado via adesso, e non torno piu'. io ti ho dato tutto quello che in cuor mio ho sentito di darti in tutti questi mesi; adesso voglio uscire dalla tua vita come ti chiedo di uscire dalla mia...Ti prego, senza drammi, strilli o troppe chiacchiere. lo sai come sono fatta , parlo poco...ma quando parlo so' benissimo quello che dico, quando e come lo dico.

Io tornero' ancora a Praga, magari per lavoro...magari ancora per qualche nuova prima fiera d'estate...ma tu Mario, non lo saprai mai."-

Lui, li per li ancora tentava stupidamente di balbettare qualcosa, di abbozzare un sorriso, forse cerco' anche nel suo repertorio qualche stupida battuta fuori luogo per stemperare la situazione...ma rinuncio'.

perche' forse, finalmente, aveva capito. E questa volta non in ritardo.

E lentamente, senza parlare, si vestirono per uscire...aveva ancora un'ora per capire, per parlare con Martina...e lo fece.
Capitolo VIII

:-D

Fortunatamente Mario si alzava presto la mattina, ormai era un'abitudine acquisita negli anni, tra la scuola ed il lavoro...e poi questa era una bella occasione, un mercatino dell'usato...chissa' forse avrebbe trovato la lampada che faceva al caso suo.
La strada per Konopiste era deserta, la giornata fresca e piena di sole e lui era allegro, ormai stava in Rep.Ceca da piu' di quattro anni, il lavoro procedeva...aveva buoni amici e parlava la lingua in maniera fluente, decentemente...e quando voleva aveva sempre qualche amica da poter chiamare per un drink ed una seratina di relax.
Alla fine, in questa primavera 2012, Mario si riteneva appagato di cio' che aveva fatto sinora.
E poi nel Cd parti' quella canzone...la loro canzone...che lui snobbava all'inizio ma che poi Martina gli insegno' ad amare; tanto che la porto' anche al concerto di J.Blunt, pensando ancora una volta a come fu' splendido fare l'amore con lei quella sera...You're Beautiful...era vero, perdio.
E non pote' che tornare indietro con la mente all'epilogo della loro storia, a quei primi mesi del 2010.
Non ci fu verso di minimizzare nulla, Mario alla fine chiese cosa era successo, si scuso' anche di alcune volte che era stato irrascibile, presuntuoso...niente. Martina si era di nuovo chiusa nella sua tipica corazza di mutismo Slavo, di complicata introversione, quasi era diventata un'estranea, in quel breve tragitto in macchina tra casa e la stazione di Florenc, a Praga 3 dove solitamente prendeva il bus per Brno...
Mario chiaramente, la lascio' in silenzio, e in quel funereo e mistico silenzio cadde anche lui, e quindi capi', finalmente questa volta capi' subito ed immediatamente la gravita' della situazione...e penso' -" boh...va', come deve andare..."-

Quando Martina, fiera ed elegante si diresse verso il pullmann Mario disse-" Martina, tesoro mio...c'e' qualche cosa che posso dirti o fare per farti cambiare idea, che so'...una promessa diversa, forse vuoi qualcosa in piu' da questa relazione..."-

Lei cambio' improvvisamente espressione del volto, torno' per un attimo quella splendida donna che conquisto' Mario tanto tempo prima e disse, di nuovo con ritrovata calma, con autentica serenita' -" Mario caro, tu mi hai dato quello che ti sentivi di dare, e ne sono contenta...non potresti mai cambiare ed essere qualcosa di diverso, e non lo vorrei per prima io. Non e' usuale per me cercare di cambiare le persone...ecco perche' ho sempre accettato quello che hai fatto.
Pero' adesso, non cercare tu di cambiare me, ne come vanno le cose...non te lo permetterei, lo sai."-

Si chino' e prese la sua borsa, si tiro' indietro i capelli con quel gesto morbido ed aggraziato che riempi' Mario di ulteriore angustia ed aggiunse-" sappi che avro' sempre una grande considerazione per te...e tutto quello che c'e' stato e' stato splendido, e sappi che sono stata felice di dirti di si alla fiera d'estate, perche' avevo subito visto in te una persona speciale, con la quale tirar fuori il mio lato sereno e calmo...cosa che a volte per impostazioni sociali, qui non riesco a fare...ma adesso...e' cosi che deve andare. Grazie Mario...e Addio"-

Lui, colpito anche dalla frase che lei pronuncio' come quella vecchia canzone, penso' che in fondo i cantanti, i pazzi ed i poeti sono i soli a dare un senso alle cose della vita...
e praticamente con quel poco che gli rimaneva di saliva e di raziocinio, riusci' a dire -" Tu mi hai dato tanto, tesoro mio. E Io Martina, ringraziero' te...sempre. Per aver condiviso con me un anno e mezzo della tua vita..."-

Lei, allora gli diede un tenero bacio e sali sul mezzo in partenza...e gli regalo' quell'ultimo, splendido sorriso.
Mario la vide andare via cosi, elegante e fiera salire gli scalini del pullmann, ed il ricordo di quel sorriso e di quelle splendide gambe lo accompagneranno per sempre...Cosi come quel suo carattere, quel suo modo di fare calmo e sereno...come solo il mare al mattino presto puo' essere.
Capitolo IX

Io ricevetti la telefonata di Mario subito dopo Capodanno, e a parte quella visita fugace che fece nel mio ristorante per gli auguri di Natale, non ci parlavo da due o tre mesi. Mi mancavano quelle quattro chiacchiere con lui, che facevamo sempre sia sulla situazione del lavoro, che su questioni private.

E mi racconto' tutto.

Ed e' per questo che ve l'ho raccontata ora, la storia di Martina e di Mario; seduto su questo muretto del belvedere del Castello di Praga, su questa collina di Mala Strana...perche' si gode una splendida vista della citta'...
Questa, che come tutte le altre citta' del mondo vive, lavora e perpetua la sua esistenza con le storie degli uomini e delle donne che la abitano.
Mario non si spiegava all'epoca perche' aveva perso Martina...e certo io, aldila' d'un fraterno consiglio e di una schietta comprensione, non sarei potuto andare.

Forse non ci sono grandi motivi, ragioni specifiche, gravi fatti...
forse, molto semplicemente, mario non riconobbe l'importanza di quella storia, di Martina come donna. O in cuor suo, non la voleva riconoscere.
Molto probabilmente, qualcosa di bello aveva bussato alla porta del suo cuore e Mario, superficialmente non aveva saputo aprire...

Mi disse che aveva provato a telefonarle un paio di volte, scruto' invano anche su facebook...ma non ottenne risposte, e allora le cerco' da solo, dentro di se.

Ora Mario e' tranquillo, e a volte girando per i piccoli paesini di Moravia e di Boemia gli capita di trovare qualche sagra, qualche festa, qualche piccola Fiera di prima estate...
E certo e' titubante, rimugina tra se e se qualche pensiero...prova ad incamminarsi verso l'entrata principale, ma poi rinuncia.
Guarda il cielo, guarda a terra, magari tira calci a un sasso e, con una scrollata di spalle torna sui suoi passi...Forse in cuor suo, sa benissimo che potrebbe incontrare di nuovo una dolce e tranquilla ragazza di cui si potrebbe innamorare;
...forse ha paura? No, e' solo che ora Mario ha capito una cosa, quello che non aveva capito con Martina...non mente piu' a se stesso.

Semplicemente, Mario d'innamorarsi adesso non ha piu' voglia.

Ma ancora oggi, mi ha confessato l'altro giorno, magari durante la notte, un piccolo pensiero, il ricordo di Martina sfiora la sua mente: e allora abbozza un sorriso, ripensando a quegli occhi azzurri, a quello sguardo calmo, sereno...come solo il mare al mattino presto puo' essere.

FINE

...oh, Alina !
:-D :-D :-D :-D :-D

...Volevo fare un sentito ringraziamento a tutti quelli che fin dall'inizio, mi hanno sopportato e supportato nella stesura di questo piccolo racconto di vita. Chiaramente romanzato, ma con solide basi nella realta'.
E' forse un'Alina particolare, entrata forse di straforo in questo 3d, ma cmq...di riffe o di raffe...tutti abbiamo detto una volta nella vita Oh Alina !!! GRAZIE A TUTTI.

Acquarello...

@aurelius

"E poi nel Cd parti' quella canzone...la loro canzone...che lui snobbava all'inizio ma che poi Martina gli insegno' ad amare; tanto che la porto' anche al concerto di J.Blunt, pensando ancora una volta a come fu' splendido fare l'amore con lei quella sera...You're Beautiful...era vero, perdio"

"Io ricevetti la telefonata di Mario....E mi racconto' tutto"

intervento di @aurelius in la musica dei GT

http://www.gnoccatravels.com/discussion/comment/46884#Comment_46884

mmmh ce l'hai raccontata tutta? ;)

caro @HBS ... :)
Chiaramente e' un racconto...e l'ho "romanzato" con una voce guida...

ma tutti i fatti descritti successi a Mario, hanno solide basi nella realta'...te lo posso assicurare...nel bene e nel male !!!

@aurelius
non dubito assolutamente dei fatti descritti, tra l'altro in maniera coinvolgente, successi a aurel...ops volevo dire a Mario ;)

Oh Alina....m'é sceso il magone al solo leggere la storia.

E vabbe'...va, come deve andare... :)

al mare , io 17 , una sorella 16 anni e una 19 , la grande molto + figa , ragazze di praga , la grande sembrava la herzigova ...la piccola carina ...

pensando che la grande non ci sarebbe mai stata , troppo figa , punto la piccola , un po' ci sta ma fa la santa , sono vergine ecc ecc ... mi smolla a fatica qualche slinguata e qualche toccata di tette ...
ultima sera , sorella grande triste, le chiedo come mai ... lei mi dice che era triste xchè mi amava , ma a me piaceva sua sorella :O ...
valle tu a spiegare che la piccola era solo un ripiego , che anche a me piaceva lei di brutto e che me la sarei trombata volentieri in ogni momento ma pensavo che non me l'avrebbe data , anche perchè si scopava allegramente il mio socio + grande ( era un ripiego pure lui mi disse quella sera :) ) ...non ha voluto sentire ragioni , mi piaceva sua sorella e anche lei teneva a me e ormai non me l'avrebbe mai data in quella vacanza ...

vacanza da oscar , e trombate con figa ceca che mi piaceva un sacco buttate nel cesso ...

oh alina ...:) ...

@aurelius

comunque dopo il tuo feuilleton diventerà difficile postare qui senza risultare inadeguati perchè hai avuto la capacità di suscitare emozioni che vivono dentro di noi

"forse ha paura? Mario ha capito una cosa, quello che non aveva capito con Martina...non mente piu' a se stesso. Semplicemente, Mario d'innamorarsi (nota mia: di qualcun'altra) adesso non ha piu' voglia"

"ancora oggi...il ricordo di Martina sfiora la sua mente: e allora abbozza un sorriso"
(nota mia citando qualcuno ma non ricordo chi: le persone speciali riescono a toccare le corde del cuore senza far rumore, semplicemente)

a volte penso a una frase che una persona cara mi disse: i giocatori di carte subiscono gli eventi, i giocatori di scacchi li dominano. Sta a noi decidere a che gioco giocare.

ma guarda @HBS ...io ti ringrazio dei complimenti, e pero' ti dico una cosa.

E' proprio perche' io ho semplicemente descritto una storia vera(...ormai si sa...) che forse ti e' piaciuta, come ad altri spero...analizzando anche gli sbagli che si fanno, che ho fatto io come forse tanti altri, appunto.

riguardo al modo di postare...l'importante e' farlo, in modo semplice e vero...e ci vuole una bella dose di coraggio...

vedi per esempio...tu hai scritto una semplice frase, " hai avuto la capacità di suscitare emozioni che vivono dentro di noi"...ti posso dire che per coloro a cui piace parlare,scrivere, raccontare storie... non c'e' complimento piu' grande !!! GRAZIE.

bellissima storia :( .... Oh, Alina! :(( :((

@ohi è capitato pure a me un fatto simile :(

@eldiablojack che vita di m... :) ...

Questo intendo quando dico "personaggi di spessore": SSiorre e SSiorri a voi @aurelius :-D

eh... @DeeJ , sempre troppo buono !!! GRAZIE Compa'... :))

Ps : opss... grazie @IlDra (mi sbaglio coi nick...) ...ari-opsss... grazie @ElDia

e poi dicono che siamo degli insensibili senza cuore.. :-)

Bella storia, l'ho letta per 2 giorni aspettando di vedere come andava a finire, storia umana, di persone vere, mi ci sono ritrovato per le sensazioni vere così come vengono descritte, complimenti

:) @Bimbo

Grazie @Double

la mia Alina odierna non è una persona ma un postribolo , il mitico Prince di Bellinzona... tante belle scopate low cost , qualche teen carina sempre presente ,qualche milf che ti sfondava per bene , ragazze che avevano veramente voglia di trombare , quanti bei pomeriggi di festa :) ...quante belle serate con le disco piene di pay ...e poi magari le riaccompagnavi a casa ;) ...( in quel caso si può parlare di free o si deve contare la benzina ? :) )
adesso vai nei pochi locali rimasti e sembra che ti facciano un favore a salire in camera ...tutte scazzate , missili , no bbj , no fk , no daty ... fuuuuuu....:) ...

oh Alina , si stava meglio quando si stava peggio ;) ...

...E' successo, e' successo di nuovo. Nella mia vita pensavo di essere preparato, pronto...a non rifare errori gia' fatti...a saper fronteggiare situazioni sbagliate gia' vissute... E invece no. Ho perseverato...ma non sono diabolico; e' successo ancora.

Stavo facendo il filo ad una ragazza impiegata, "normale" (ed infatti la catalogo come Alina normale) molto bellina e con un gran savoire faire e soprattutto, cosa abbastanza rara all'inizio qui...spiritosa. ha viaggiato e fatto esperienze all'estero quindi aperta...Darei un 7-7 1/2 generale, testa compresa...giusto perche' sto' stretto di voti e qui la qualita' fisica di paragone e' ...alta.

La faccio breve perche' vado a lavorare...Le sto dietro da 2 mesi abbondanti...3 appuntamenti, una pomiciata, tanti discorsi, tanta confidenza. per me questo e' un periodo di cambiamenti belli ma ...stressanti, sono un po' nervoso...
Fatto sta, ieri sera tardi, giretto (inaspettato tra l'altro) ...drink vicino casa, chiacchiere, mani dappertutto, invito a casa e cazzo dritto...NO, ancora rifiuto secco.
Io esplodo...offese, Ceche di merda, sono tutte zoccole solo tu fai la suora, che cazzo vuoi...etc etc...penoso, pessimo, non pensavo di essere ancora cosi.
Strilli di lei, pochi, incazzatura e strilli miei, molti.

Vabbe' fine...e credo anche con ripercussioni perche' ci sono amici in mezzo, in comune...ma di quello non mi frega un cazzo, sono abituato.

Che c'ho? Sara' la vendetta di Oscar, sara' che devo comprare un libro pure io, sara' che mi sono rotto il cazzo di tante manfrine che tocca fare. Che e' piu' semplice dare i soldi in mano ad una troia che ti scopi e ciao...

E un peccato pero' perdere una bella ragazza, non dico quella perfetta o giusta, ma ok per fare un percorso, per compagnia, per fare cose insieme...Mah...Oh Alina.

E queste voci dalla testa non se ne vogliono andare...