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Danni della pornografia sul cervello, articolo interessante sul porno

ho trovato questo articolo inquietante voi che ne pensate? eccolo:

Danni della pornografia sul cervello

Questo saggio vuole fornire le prove a sostegno della teoria che la dipendenza dalla pornografia – soprattutto se per un lungo periodo è accompagnata dalla masturbazione compulsiva – modifica la chimica cerebrale e può portare a danni cerebrali. Non si tratta di una teoria cospirazionista: è una tesi intellettualmente difendibile che ha una quantità crescente di prove scientifiche a sua conferma.

Forse il modo più rapido per addomesticare e tenere calma una nazione ribelle è di far diventare i propri cittadini tossici di sesso: proprio come i bambini sono facilmente preda di chi offre loro le caramelle, la maggior parte delle persone è semplicemente molto contenta di vivere sotto governi che permettono loro i seducenti piaceri del porno: come dire che orgasmi facili ed economici sostituiscono la felicità.

La dipendenza dal sesso, soprattutto quando alimentata dalla pornografia su internet, è stata paragonata alla dipendenza dal crack, solo che è peggio. Perché non da tregua alle sue vittime. È una malattia dell’anima che porta molti al suicidio e trasforma in assassini seriali – è il caso di Ted Bundy e Gary Bishop – chi ne soffre nelle forme più acute. (Si veda qui e qui).

La assoluta somiglianza fra la ‘botta’ dell’eroina e l’orgasmo è stata confermata nel 2003 quando lo scienziato olandese Gert Holstege ha comunicato in una notizia stampa relativa alla sua ricerca, che gli scanners del cervello durante l’orgasmo somigliano a quellunoi sotto il flash dell’eroina. Lo sanno molto bene le cavie da laboratorio, come dimostrato in modo definitivo dal famoso esperimento di James Olds e Peter Milner nel lontano 1950.

  1. Comprendere la modificazione del comportamento

Nelle scatole di Skinner, i ratti arrivano ad un’attività frenetica di premute sulla levetta in modo da dare a se stessi delle sensazioni piacevoli, anche se ciò significa rinunciare al cibo ed alla vita. I risultati ci dicono che «alcuni ratti arrivarono ad autostimolarsi 2000 volte l’ora per 24 ore, escludendo qualsiasi altra attività. Per impedir loro di morire di fame dovevano essere tolti a forza dall’imbragatura dell’apparecchiatura. Premere quella leva era diventato tutto il loro mondo».

In un esperimento successivo, ad esso collegato e realizzato con uomini, una donna che pativa un grave dolore poteva stimolare i centri del piacere del proprio cervello girando una manopola. Lo fece così tanto da procurarsi delle ulcerazioni croniche ai polpastrelli. Divenne così dipendente da questa auto-stimolazione erotica da pregare i propri famigliari di limitare il suo accesso allo stimolatore. (Si veda anche qui)

Camera del Condizionamento Operante o Scatola di Skinner

Lo psicologo comportamentale americano BF Skinner (1904-1990) ha ideato nei primi anni ’30 la camera del condizionamento operante o scatola di Skinner. Il suo interesse era sperimentare le modificazioni del comportamento negli animali per poi applicare i risultati agli esseri umani. La sua principale scoperta fu il concetto di rinforzo: un comportamento che riceve un rinforzo positivo (premio), tende ad essere ripetuto e potenziato, il comportamento che riceve un rinforzo negativo (punizione) tende ad estinguersi. Messa in una Scatola di Skinner, la cavia impara a premere una levetta. La levetta aziona uno stimolo di rinforzo dato da cibo od acqua, od uno stimolo punitivo, ad esempio una scossa elettrica. Il ratto impara rapidamente a schiacciare la levetta giusta. In breve: nelle condizioni di laboratorio si possono far acquisire in modo sistematico i buoni comportamenti e far sparire i cattivi

Ci sono 7 importanti osservazioni da fare che permetteranno al lettore di comprendere i collegamenti appropriati fra condizionamento operante e dipendenza dalla pornografia.

1) Negli anni ’50 gli psicologi James Olds e Peter Milner segnarono un punto di svolta nella ricerca sulla modificazione del comportamento: introdussero una innovazione nella Scatola di Skinner in modo tale che la levetta, invece di distribuire alla pressione cibo od acqua, desse uno stimolo direttamente dentro al cervello tramite degli elettrodi lì impiantati. I topi arrivarono a darsi 7000 stimolazioni l’ora dei centri cerebrali del piacere. Tutte le altre attività – bere e mangiare incluse – vennero messe da parte. Ogni momento era dedicato all’autostimolazione del centro del piacere.

2) La cosa come si collega alla dipendenza dal porno? Molto semplicemente perché chi ha una dipendenza dal porno si comporta esattamente come una di quelle cavie. La sua levetta è la masturbazione, il suo rinforzo positivo o ricompensa è l’orgasmo. Il suo stato di dipendenza è il prodotto di un condizionamento operante auto-imposto, cioè si sta autocondizionando senza saperlo. Il caricamento dell’orgasmo e l’orgasmo stesso sono accompagnati da una stimolazione diretta del cervello per tramite della liberazione di molecole psicotrope nella circolazione sanguigna – soprattutto di dopamina – che produce nella persona con dipendenza dal porno esattamente le stesse sensazioni di eccitazione ed euforia che i topini sperimentano per effetto degli stimoli dati al cervello dagli elettrodi in esso impiantati.

3) Ma cosa stimola il rilascio delle molecole psicotrope nella circolazione sanguigna? Le immagini erotiche eccitanti. La cosa funziona circa così: immagini erotiche per la mente → inducono la liberazione di molecole psicotrope che → stimolano i centri cerebrali del piacere che producono → un comportamento ossessivo-compulsivo (dipendenza ) finalizzato al rivivere le sensazioni di piacere → con conseguenti cambiamenti neuroplastici della struttura del cervello dovuti al continuo bombardamento chimico.

4) Per citare un ricercatore universitario politicamente corretto, ulteriori ricerche sul cervello produssero quindi risultati spettacolari nell’ambito della modificazione comportamentale, ma al prezzo di «esperimenti profondamente non etici». Tali ricerche, condotte da due scienziati spregiudicati ed intraprendenti – che rispondono ai nomi di dottor Moan e dottor Heath – furono bruscamente interrotte perché, tra l’altro, stavano delineando una possibile cura per l’omosessualità. Moan e Heath avevano ottenuto il permesso di richiedere le prestazioni di una prostituta per vedere se in condizioni di laboratorio riusciva ad eccitare un omosessuale dichiarato. Inizialmente, la vista di questa giovane donna sexy aveva lasciato il paziente B-19 più che completamente freddo, profondamente disgustato. L’idea di far sesso con quella donna attraente era per lui abbastanza repellente. Però, dopo essere stato cablato e dopo che tramite gli elettrodi gli furono stimolati i centri cerebrali del piacere, il paziente B-19 esposto alle mosse erotiche della donna iniziò ad eccitarsi per poi ritrovarsi con un’erezione impressionante. Come se non bastasse e nonostante l’impedimento dato dai collegamenti con gli elettrodi [per tutto il tempo il povero B-19 era collegato ad una macchina che registrava l’EEG], il soggetto ejaculò felicemente nella di lei vagina.

5) Non occorre perder tempo nel sottolineare che l’esperimento fu bloccato, nonostante il pieno consenso e la piena collaborazione di B-19 e nonostante molti omosessuali volessero diventare eterosessuali ed avere una famiglia. Era una bomba politica. Dunque l’esperimento fu bruscamente fermato ed i dottori Moan e Heath ricevettero una bella lavata di capo dai loro colleghi politicamente corretti. Dato che si vuole che noi si creda che l’omosessualità sia altrettanto normale e sana quanto l’eterosessualità, ne consegue che suggerire che gli omosessuali possano essi stessi desiderare di sottoporsi ad una cura che li faccia diventare dei normali eterosessuali viene fatto vedere come profondamente offensivo ed omofobico. Anche se vogliono diventare eterosessuali non deve essere loro permesso di diventare eterosessuali, e non deve essere permesso per motivi etici. Dopo tutto, non si può permettere che una persona si automutili o che si suicidi, va invece protetta da se stessa. Analogamente, gli omosessuali – per il loro bene – necessitano di essere protetti dalla minaccia dell’eterosessualità.

6) L’aver bloccato per motivi politici delle promettenti ricerche nell’ambito di importanti aree della modificazione comportamentale ha avuto delle grandi conseguenze che qui non possiamo discutere in dettaglio. Ma basti ricordare che se è stato considerato eticamente sbagliato (= politicamente scorretto), permettere il proseguimento di una ricerca che avrebbe portato ad una cura efficace dell’omosessualità; allora sono state anche effettuate delle gravi e deliberate manipolazioni delle conoscenze scientifiche al fine di mantenere quello status quo deciso da una élite di corrotti. Una élite che non è solo contraria all’idea di far diventare eterossuali i gay, ma che all’opposto è impegnata nella omosessualizzazione dell’America... partendo dalla omosessualizzazione dei bambini e dalla loro corruzione esponendoli alla pornografia a scuola.

7) È chiaro che in teoria una efficace tecnica di modificazione del comportamento potrebbe portare ad una società Utopica fatta di cittadini modello. Nella società non ci sarebbero più né sociopatici né comportamenti criminali, non più disordini della personalità, né fobie o manie, niente più nevrosi, dipendenze da droghe, alcool, gioco d’azzardo, sesso, mangiare, fare acquisti, ed automutilazioni. Un così vasto miglioramento nella salute mentale della società non può essere chiaramente permesso: se non ci fossero più criminali, a cosa servirebbero mai polizia e professioni legate alla legge? Non ci sarebbe più bisogno dei loro servizi. Dunque, i criminali servono. Combatterli è il loro mestiere. Analogamente se non c’è più gente malata, cosa faranno mai quelli delle professioni mediche e l’industria farmaceutica? Questi hanno bisogno dei malati. Il loro lavoro è combattere le malattie.

È veramente una triste situazione quella nella quale la peggior minaccia all’ordine costituito è rappresentata da una società utopica di cittadini modello che non hanno nulla di sbagliato! La perfezione, se mai fosse raggiungibile, sarebbe proibita. (Per ulteriori dettagli su quanto appena esposto, si veda qui, qui e qui)

  1. Dipendenza dal sesso e da eroina o crack. Un parallelo.

Il dottor Norman Doidge – neurologo della Columbia University – descrive nel proprio libro Il cervello che modifica se stesso, come la pornografia determini la riscrittura dei circuiti neuronali. Da una ricerca condotta su uomini che guardano pornografia su internet, essi sembravano incredibilmente simili alle cavie che spingevano la levetta nelle scatole di Skinner. Il dottor Doidge sottolinea che «gli uomini cercavano incessantemente la loro dose successiva cliccando il mouse come i topini premevano la levetta». E prosegue ricordando che tutte le dipendenze causano «modificazioni cerebrali neuroplastiche definitive». Dipendenza dalla pornografia inclusa:

Nel cambiamento plastico è coinvolta anche la dopamina. Quella stessa dopamina che ci stimola, è responsabile del consolidamento della connessione neuronale. La dopamina è rilasciata nell’eccitazione sessuale, aumenta il desiderio sessuale nei due sessi, facilita l’orgasmo, attiva i centri del piacere. Ecco dove risiede il potere della pornografia nel creare dipendenza.

Gli uomini al computer mentre guardano della pornografia sono lì per ricevere dose dopo dose di dopamina, come i topini premono la levetta. Benché non se ne rendano conto, sono coinvolti in un’attività che modificherà il substrato di cui è composto il cervello in quanto i neuroni che si accendono insieme, si collegano fra loro. Tutta quell’attività stimolante di immagini eccitanti eccita i centri del piacere e raccoglie quell’attenzione necessaria alle modificazioni plastiche. Le immagini vengono ricordate anche dopo essersi allontanati dai computers, o mentre fanno sesso con il proprio partner, e ciò le rinforza ulteriormente.

Ogni volta che avvertono un’eccitazione erotica, od hanno un orgasmo con la masturbazione, ricevono una dose di dopamina – il neurotrasmettitore ricompensa – che consolida le connessioni create in precedenza nelle ‘sessioni di pornografia’. (Si veda qui)

È in questo modo che la pornografia crea una grave dipendenza, paragonabile a quella da eroina o da crack, ed inizia il suo lento e mortale assalto al cervello. E come è stato dimostrato da altre ricerche, facilita l’insensibilità nelle relazioni sessuali staccando completamente il sesso dall’amore e dall’interesse per la famiglia e per i bambini.

  1. Pornografia e danni cerebrali. Esiste una connessione?

Recenti ricerche hanno dimostrato che le immagini pornografiche restano permanentemente occultate nel cervello favorendo il rilascio, nella circolazione sanguigna, di grandi quantità di mediatori chimici naturali del tipo di: dopamina, ossitocina, serotonina, vasopressina, prolattina ed encefaline anche dette oppioidi endogeni, cioè le endorfine proprie ad ogni persona. Chi guarda pornografia in modo ossessivo diventa letteralmente intossicato: ubriaco di un’overdose di molecole psicotrope. Queste sostanze in grado di alterare la mente sono note come erotossine. Questo effetto avvelenante della pornografia è stato mostrato recentemente in test di laboratorio con evidente «modificazione della chimica cerebrale» e danno cerebrale nel tempo.

Né più né meno come l’alcool consumato in grandi quantità per lunghi periodi di tempo danneggerà fegato e reni, una lunga dipendenza da tabacco danneggerà polmoni e sistema cardiovascolare, così alti carichi di immagini pornografiche e masturbazione compulsiva si ritiene porteranno ad un danno cerebrale bio-chimico. La cosa sarà naturalmente negata nel modo più strenuo dalla Lobby della Masturbazione, ma scienziati responsabili hanno ormai reso noto i dati.

Il dottor Gary Lynch, neuroscienziato della University of California di Irvine, parlando dell’effetto che sul cervello ha anche una sola immagine erotica, evidenzia: «Quello che stiamo dicendo è che un evento che dura mezzo secondo [l’impressione data dall’immagine], in un intervallo di tempo che varia fra i 5 ed i 10 minuti produrrà una modificazione strutturale per certi versi tanto profonda quanto quelle che si riscontrano nei danni cerebrali». (Si veda qui)

La dottoressa Judith Reisman va anche un passo oltre chiamando questo tipo di danno cerebrale: «sabotaggio cerebrale», implicando in ciò che i pornografi siano di fatto coinvolti in una sorta di azioni terroristiche tramite il sesso:

Come si verifica questo sabotaggio cerebrale? Gli studiosi del cervello ci dicono che un’immagine passa dall’occhio al cervello in 3/10 di secondo e, che lo si voglia o meno, il cervello ne viene modificato strutturalmente e ne crea un ricordo. Con ogni esperienza visiva «facciamo letteralmente crescere del nuovo cervello». I bambini e chi non sa leggere, decodificano comunque immediatamente le immagini che vedono. Di fatto, le immagini erotiche – come tutte quelle che determinano una forte reazione emotiva – modificano i livelli cognitivi dell’emisfero sinistro.

Il dottor Jeffrey Satinover, Psychiatra e docente della Princeton University, durante una testimonianza resa davanti ad un sottocomitato del Senato USA ha rilasciato delle dichiarazioni ancora più pesanti:

Come le sigarette, quella particolare forma di espressione che chiamiamo pornografia è un sistema di invio che ha precisi e potenti effetti sul sistema nervoso e sul cervello umano. Proprio come le sigarette, l’effetto è volto al creare una profonda dipendenza. Come qualsiasi altra dipendenza, essa dipende ad un estremo dal sistema di invio – che è la pornografia – ed all’altro dai prodotti chimici che esso genera.

Può sembrare sorprendente che io debba parlare di prodotti chimici mentre ci si aspetterebbe che parli di ‘sesso’. Ma la scienza moderna ci permette di comprendere che la natura sottostante alla dipendenza da pornografia è chimicamente parlando è praticamente identica a quella di una dipendenza da eroina.

Il tossico pornomane si dimentica rapidamente di tutto e tutti in favore di una sempre più particolare scossa sessuale che sarà probabilmente capace di trovare solo fra altri persi come lui. Metterà a rischio la propria carriera, le amicizie, la famiglia. Indulgerà in quei comportamenti dovunque e comunque. Nessuno ne è immune. (Si veda qui)

La dipendenza dal porno, ci dice il neurochirurgo Donal L. Hilton Jr.,

Produce danni cerebrali a lungo termine analoghi all’atrofia od al cedimento dei lobi frontali. Gli studiosi delle dipendenze indicano questa condizione con il termine di ‘ipofrontalità’ a causa della somiglianza con le condizioni di pazienti con danni ai lobi frontali del cervello quali quelli che si riscontrano in scontri d’auto.

Tutte le dipendenze, oltre alle modificazioni biochimiche del cervello, producono modificazioni anatomiche patologiche che si manifestano con differenti tipi di malfunzionamenti cerebrali, indicati nel complesso come ‘sindrome ipofrontale’. In tali sindromi, quello che è il difetto sottostante, può essere descritto nel modo più semplice come un ‘danno al sistema frenante’ del cervello.

Tutti fenomeni ben noti agli studiosi di neurologia clinica – soprattutto neurologi e neurochirurghi – in quanto si manifestano nel caso di tumori, colpi apoplettici e traumi. La perdita della funzione di controllo dei lobi frontali è più evidente successivamente ad un trauma, nel qual caso compare una progressiva atrofia dei lobi frontali che si nota nel tempo, nelle successioni di scansioni alla risonanza magnetica.

Non c’è un briciolo di tutto questo nel sistema ufficiale dell’informazione e non ci meraviglia. L’industria del porno produce profitti per 97 miliardi di dollari l’anno. Se il porno danneggia il tuo cervello, questa è l’ultima cosa che i ricchi dell’élite che comanda il mondo e la stampa vorrà mai farti sapere. Come sottolinea il dottor E. Michaels: «L’industria della stampa è profondamente coinvolta nel porno e non rientra nei loro interessi spiegare al pubblico che sono in affari per schiavizzare la gente». (p.560)

Bisogna essere dei timorati Vittoriani per suggerire che manca qualcosa? La cosa che manca è una semplice domanda alla quale tutti questi autonominatisi esperti sessuali – fra i quali degli imbroglioni e dei pervertiti come Kinsey e Reich – non hanno risposto, e che è: «come può farti bene tutta questa pornografia che va a finire in una masturbazione compulsiva, se ti danneggia il cervello?».

Certo, la masturbazione non ti rende obbligatoriamente cieco; formuliamo un augurio e crediamoci. Ma gli appassionati aficionados del vizio solitario non devono guardarsi tanto dai danni agli occhi, ma da quelli al cervello.

  1. Dipendenza dal porno e sindrome frontale

Sembra che il danno al lobo frontale causato da una prolungata dipendenza dal porno accompagnata da masturbazione compulsiva origini una costellazione di comportamenti indicati collettivamente con «sindrome del lobo frontale». Quattro sono le tipologie principali di comportamenti comprese : 1. Comportamento impulsivo con poca attenzione alle conseguenze. 2. Comportamento compulsivo spesso fino alla perdita del controllo. 3. Comportamento emotivamente labile, improvvisi ed imprevedibili cambiamenti di umore. 4. Deteriorata capacità di giudizio, che porta a decisioni disastrose.

È ora chiaro che tutte queste modificazioni sono riconducibili alla sindrome del lobo frontale. Mentre in un incidente d’auto ad esempio od a causa di un trauma di analoga gravità possano essere indotte di colpo, queste stesse modificazioni possono verificarsi quale effetto nel tempo a causa della pornografia ed della masturbazione compulsiva. Già molto tempo fa Giovenale faceva osservare: «Nessuno diventa molto turpe tutto d’un colpo». La cosa avviene lentamente, per gradi, passo dopo doloroso passo. Semina un comportamento e ne nasce un ’abitudine, semina un’abitudine e ne nasce un carattere, semina un carattere ed avrai un destino. Chiunque l’abbia detto, sapeva cosa diceva.

Il dottor Victor Cline – probabilmente il massimo esperto mondiale sulle dipendenze da pornografia – facendo riferimento alla pornografia ed alla masturbazione compulsiva, ha scritto quanto segue nel suo classico testo «Effetti della pornografia sull’adulto e sul bambino»:

Nella mia esperienza di terapeuta sessuale, chiunque si masturbi regolarmente con la pornografia è a rischio di diventare – prima o poi – un tossico sessuale e di autocondizionarsi in un sessualità deviante.

Un effetto collaterale frequente è che viene drasticamente ridotta la capacità di amare, la sessualità diventa in un certo senso ‘deumanizzata’. Molti sviluppano uno ‘stato dell’io estraneo’ – un lato oscuro – il cui nucleo centrale è una lussuria antisociale avulsa da valori.

Nel tempo, il picco di eccitazione ottenuto con la masturbazione con stimoli porno diventa più importante delle relazioni della vita reale. Gli educatori nel settore della salute hanno comunemente ritenuto che la masturbazione avesse conseguenze trascurabili, ma l’eccezione sembra risiedere in quell’area dell’immaginazione porno deviante che rischia – per via del condizionamento – di sviluppare una tossicodipendenza da porno o altre patologie sessuali.

Non c’è la minima differenza se capita ad un eminente scienziato, ad un procuratore legale o ad un ministro, ad un atleta come ad un amministratore delegato, ad un preside di istituto come ad un disoccupato, o ad un ragazzino di 15 anni. Tutti possono autocondizionarsi verso la devianza.

Il meccanismo di condizionamento costituito dalla masturbazione è inesorabile e non regredisce spontaneamente. L’evoluzione di questa malattia può essere lenta, ed è quasi sempre invisibile all’esterno. Solitamente occupa la parte segreta della vita di un uomo e, come un cancro, cresce e si diffonde. Quasi mai si inverte ed è anche molto difficile da curare e guarire. (Si veda qui).

Il lobo frontale, proprio dietro la fronte, svolge numerose e diverse funzioni ma svolge in particolare la funziona di giudizio e di controllo del comportamento, cioè la capacità di riconoscere le conseguenze delle azioni individuali, onde evitare comportamenti impulsivi ed avventati, pericolosi per la sopravvivenza individuale.

  1. Una storia di tossicodipendenza da porno

Prima di procedere ulteriormente, ritengo opportuno che il lettore possa rendersi veramente conto di quanto sia grave il problema della dipendenza da porno, che ha attualmente una diffusione epidemica senza precedenti nella storia umana.

La pornografia non è più quel blando afrodisiaco che era nell’estate del 1967, nota come Estate dell’Amore, quando decollò la rivoluzione sessuale. Con l’avvento di internet e di sistemi audiovisivi di comunicazione sempre più evoluti, il suo effetto letale è cresciuto esponenzialmente. I futuri progressi nell’immagine olografica e nelle droghe della realtà minacciano di rendere la pornografia così irresistibile per le future generazioni che il sesso ordinario, per come lo conosciamo, sarà insignificante e non eserciterà più nessun fascino. L’autoerotismo sarà il regno supremo, e lo zombie-pornomane, il tossicodipendente rintronato da droga e sesso, con lo sguardo spento e bavoso per la inappagabile lussuria, erediterà il mondo per trasformarlo in un gigantesco masturbatorio. Questa la visione della futura terra maledetta del sesso: un incubo da fantascienza che ha tutte le probabilità di diventare reale. Un mondo nel quale solo quelli sessualmente validi – cioè addestrati all’autodisciplina ed al controllo degli impulsi – sopravviveranno come padroni mentre i deboli di volontà non saranno eliminati ma semplicemente scivoleranno dentro ad una massa di proletariato amorfo e ad uno status di schiavi permanenti.

Ed ora lasciamo che parli lo scritto del dottor Victor Cline ed il suo caso di dipendenza da porno:

Uno dei miei pazienti era così dipendente dalla pornografia da non poter star lontano da essa per 90 giorni a fronte di una ricompensa di 1.000 dollari. Per chi non ha tale dipendenza, è difficile comprendere la natura completamente assorbente della dipendenza da sesso. Quando la ‘onda’ li colpisce, nulla si può frapporre sulla strada che porta ad ottenere quello che vogliono: che si tratti di pornografia con masturbazione, sesso con una prostituta, molestare un bambino o stuprare una donna.

Ecco un esempio illustrativo: Ralph era afflitto da dipendenza da sesso, sposato da 12 anni e con 3 figli. Impegnato nella propria parrocchia, aveva dei sinceri ed alti valori morali. Credeva nei Dieci Comandamenti ed era contrario all’adulterio; eppure, nelle sue abitudini, rientravano pornografia e sesso con prostitute. Dopo ogni incidente, implorava il perdono di Dio e giurava che non lo avrebbe fatto più. Ma lo rifaceva, ed ancora, ed ancora.

Dato che il fattore scatenante di ogni atto di adulterio era l’uso della pornografia, decidemmo di liberarlo dalla dipendenza da tale materiale. Gli chiesi di compilare un assegno da 1.000 dollari e gli dissi che glielo avrei restituito se si fosse tenuto alla larga dalla pornografia per 90 giorni. Ralph era molto attaccato ai soldi e fu piuttosto coinvolto dalla mia strategia e mi disse: «È garantito che non guarderò né film sporchi né riviste se questo mi costerà mille dollari!».

Resistette piuttosto bene per un periodo considerevole ma, all’87° giorno, guidando passò davanti ad una libreria per adulti in una città sconosciuta dove era per lavoro. Inchiodò sui freni, entrò nel negozio e rimase virtualmente fuori di testa per 90 minuti. Quando venne da me la settimana seguente confessò fra le lacrime di aver perso i 1.000 dollari. Visto che era rimasto sobrio per 87 giorni, decisi di dargli un’altra possibilità.

Dunque iniziammo un altro ciclo di 90 giorni di sobrietà. Entrambi sentivamo che se era riuscito per 87 giorni, poteva certamente raggiungere i 90 se avesse avuto un’altra opportunità, soprattutto visto che significava recuperare i suoi 1.000 dollari.

Passarono solo 14 giorni e poi cedette. Perse i suoi soldi, che finirono in beneficenza, eppure era estremamente motivato sia per voler salvare il proprio matrimonio che vivere in armonia con i propri principi religiosi. Ma non è stato così. È mia convinzione che anche se gli avessi offerto 10.000 dollari ci sarebbe ugualmente ricascato. Quando la ‘onda’ li colpisce, questi uomini sono consumati dal proprio appetito, indifferenti al prezzo che pagano per le conseguenze. La loro dipendenza guida letteralmente le loro vite. (Si veda qui)

Ogni atto di masturbazione con porno spinge per così dire il pesce sempre più dentro la rete. Ecco come il professor Donald L. Hilton spiega scientificamente questo concetto:

La pornografia attacca su tre lati: la riduzione funzionale della corteccia del lobo frontale, le riduzione dopaminergica, il legame ossitocina/vasopressina. Ognuna di queste componenti è un potente aggancio ed agiscono potenziandosi. La pornografia stringe i propri lacci rapidamente e profondamente ed al procedere della dipendenza la dopamina prosciuga, fino a che non ce n’è più.

L’affermazione che la dipendenza da pornografia possa causare danni cerebrali è attualmente ancora controversa – si veda la sezione intitolata «Danni al lobo frontale» qui, scritta da Donald L. Hilton, neurochirurgo e professore associato di Neurologia – ma anche l’affermazione che la dipendenza da tabacco portasse al tumore ai polmoni ed a disturbi cardiaci furono prese all’inizio con scetticismo. Però, alla luce dei risultati neurobiologici appena discussi, persiste il minimo dubbio sul fatto che le aree cerebrali riferibili alla ricompensa sessuale vengano alterate strutturalmente con l’effetto conseguente che le persone sono molto più motivate dalle immagini sessualmente eccitanti. Che si voglia chiamare ciò danno cerebrale è ancora discutibile; il punto fondamentale è che ne deriva un’esagerata attrazione per una ricompensa da stimolazione sessuale a spese di altre emozioni, in particolare dell’amore.

Ad ogni modo, abbiamo a che fare con una dipendenza che è considerata peggiore di quella da crack o da eroina. E questa cosa oggigiorno non è dubbia, si tratta infatti di un’affermazione ripetuta così spesso dai terapeuti che si occupano di dipendenza da pornografia e sesso, che ormai nessuno del settore si scandalizzerebbe a sentire questa associazione.

  1. Cocaina e metamfetamina: loro ruolo nella dipendenza da pornografia

Alcune droghe potenziano il sesso. Lo sa bene chi prende queste droghe. Sotto l’effetto della droga, l’intensità dell’esperienza sessuale può crescere incredibilmente: può diventare sacra o satanica, divina o demoniaca a seconda dello stato mentale della persona, ma diventa sempre piccante, eccitante, quasi mistica. Così dipendenza da sesso e da droghe procedono spesso insieme, intensificandosi l’un l’altra.

Cocaina e metanfetamina sono due dei più potenti afrodisiaci oggi in uso. La facilità di reperimento non ha solo fatto salire il numero dei tossici da sesso, ma ha fatto salire l’intensità della loro dipendenza. Scopriremo fra poco che cocaina e metanfetamina sono usate spessissimo in combinazione con la pornografia. Ne deriva una masturbazione compulsiva di dimensioni epiche che poche società hanno conosciuto in passato. Non c’è dubbio che la nostra sia la prima civiltà che ha reso la masturbazione un tipo di sport competitivo.

Le potenti proprietà afrodisiache della cocaina sono note da secoli. Ed una delle ragioni per la sua assunzione è quella di essere sessualmente ‘super su di giri’. Nei primi del ’900, la cocaina divenne nota per la sua capacità di indurre una frenesia sessuale ed una lussuria incontrollabile. Oggi, a San Francisco ed in altre grandi città, è venduta apertamente in bagni gay dove è capace di portare al sesso suicidale perché non protetto.

Nella mia città – Toronto – il sesso promiscuo non protetto è una caratteristica molto popolare in quei bagni spuntati come funghi negli ultimi anni. Alcuni hanno anche la licenza per vendere birra, che arricchiscono – ufficiosamente – con degli stimolanti sessuali e con il crack, che puoi fumare in camera.

La metanfetamina («meth») sembra essere un afrodisiaco ancora più potente. Più popolare fra le donne perché all’inizio produce un’incredibile perdita di peso. Caratteristiche comuni fra i tossici di crack e meth sono: orge di gruppo, abbuffate di sesso, maratone di masturbazione compulsiva con uso di pornografia (Si veda qui)

La parabola di un tipico tossico da meth è particolarmente sinistra e non c’è sesso orgiastico che possa compensarne la violenza distruttiva sulla persona.

Il volto di una tossica da meth nell’arco di 10 anni. Morta a 38 anni

Non è un caso che Aleister Crowley, il satanista ossessionato dal sesso ed il padre della Rivoluzione Sessuale, Sigmund Freud, fossero entrambi dei cocainomani. Qui Crowley sproloquia sulla cocaina nel contesto della ‘magia sessuale’. Freud, la cui iniziale teoria psicopatologica è noto essere stata il frutto del suo uso di cocaina, raccomandò la cocaina come analgesico ed antidepressivo omettendone curiosamente le qualità afrodisiache. (Si veda qui)

Una caratteristica aggiunta che si manifesta nei tossici da coca, poche volte citata se non nelle pubblicazioni scientifiche specialistiche, è che la coca spesso trasforma gli eterosessuali in omosessuali, indipendentemente dalle inclinazioni personali ed anche di fronte a forte disgusto personale. Così la pornografia gay completa il tranello facilitando per l’eterosessuale drogato la strada verso l’omosessualità.

Fenomeno interessante questo, osservato già da anni dagli autori in questione ma raramente trattato nella letteratura scientifica, è la capacità della coca di stimolare fantasie omosessuali ed attivare comportamenti omosessuali in uomini che si considerano eterosessuali. Questi uomini riferiscono che quando sono su di giri per la coca, sperimentano fantasie sessuali con altri uomini. Ciò può portare alla masturbazione compulsiva davanti a materiale porno gay o ad incontri erotici con uomini gay e travestiti – noti come ‘shemales’ – cioè maschi che hanno il seno femminile ma genitali maschili.

Svanito l’effetto della droga, molti di questi uomini riferiscono un drastico cambio di umore ed un grosso disappunto per il proprio comportamento omosessuale. Molti provano anche forte vergogna. Sembra che la stragrande maggioranza di tali uomini fosse eterosessuale. (Si veda qui)

Si sostiene che le ‘vere’ donne possano assumere coca senza diventare lesbiche. Io ne dubito. Nella mia esperienza di osservatrice, ho visto che la combinazione di sesso e droga può indurre la bisessualità in entrambi i sessi.

Risulta che un alto dosaggio cronico di coca porti a comportamenti sessuali aberranti quali masturbazioni compulsive e maratone di sesso con più partner. Gli effetti disinibitori di coca e meth spalancano le porte dell’avventura sessuale. Alcuni etero si ritrovano con fantasie omo solo in preda alla coca od alla meth...

La combinazione tra droghe stimolanti e il sesso – due potenti rinforzi – determina una super eccitazione che da molta più dipendenza rispetto alla sola droga. Per certe persone, droga e sesso sono inseparabili...

La meth, simile alla coca ma ancora più potente, in molti suoi schiavi aumenta la pulsione sessuale, abbassa le inibizioni, ritarda l’orgasmo e migliora le prestazioni sessuali. Gli effetti afrodisiaci poi sono molto più potenti e durevoli di quelli della coca... è particolarmente apprezzata da chi cerca esperienze sessuali particolarmente prolungate, erotiche e disinibite...

  1. Conclusione

La pornografia danneggia la personalità, indebolisce la volontà, e produce devianza sessuale in che ne è affetto, la cosa è certa. Che in determinate circostanze l’influsso di droghe come la coca possa far emergere comportamenti omo in eterosessuali, è una nuova evidenza, ancora più sinistra.

Non è più materia controversa il fatto che la pornografia accompagnata alla masturbazione compulsiva porti a cambiamenti della struttura del cervello. Che ciò equivalga al concetto classico di ‘danno cerebrale’ è da chiarirsi e la posizione della Lobby della Masturbazione a riguardo sarà certamente negazionista e sosterrà, erroneamente, che la masturbazione allevi lo stress e combatta la depressione mentre invece la dipendenza dal porno e la masturbazione compulsiva sono potenti fattori di aumento dello stress, fattori che si ritrovano spesso nei disturbi ossessivo-compulsivi. Lungi dall’alleviare la depressione, la aumentano e spesso ne sono la causa sottostante in quanto causano una perdita di auto-stima. Sono delle ovvietà negate solo dai mercanti di menzogne.

Esistono anche pochi dubbi sul fatto che la epidemia di sesso, della quale siamo testimoni e che è tutta intorno a noi, non sia una pianificata operazione psicologica. È quello che il Governo vuole: i Maestri Burattinai che tirano i fili nascosti dei regimi occidentali – tutti camuffati da democrazie – si sono dati da fare per realizzare esattamente quello a cui assistiamo: nevrosi diffuse, miseria di massa, crollo dei valori morali, la Cristianità in rovina e la volgare brutalizzazione dell’uomo medio.

Non servono gulag per quelli che danno il consenso alle proprie catene.

Dottor Lasha Darkmoon

Traduzione per EFFEDIEFFE.com a cura di Massimo Frulla, revisione di Lorenzo de Vita

Fonte >

Occidental Observer

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direi che il problema è ampiamente superato, altrimenti non saremmo qui su GT

;-)

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forse avete ragione voi (lo spero), ma leggendo tutto l'articolo a me qualche piccolo dubbio è venuto...

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Sono d' accordo che la masturbazione fa molto male alla salute .......delle donne......le donne dovrebbero sditalinarsi di meno e trombare di piu'.....sempre per la tutela della salute.

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haahahh grande sugarleonard!

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Lo sapete che in Turchia, dove non c'è il femminismo vomitevole tipico dell'occidente di merda, gli urologi, ai single, consigliano almeno 3 seghe settimanali?

Quindi non dicano cazzate, contro la masturbazione, questi pseudo medici moralisti/femministi di merda!!

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La cosa importante è l' eiaculazione, poi uno come la consegue sono caxi suoi. Tutto questo previene problemi alla prostata.... tra l' altro

;-)

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Lo diceva sempre mia madre: "..zzo fai chiuso sempre in bagno? Diventerai cieco" :-))

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uomomagro la masturbazione la consigliano in tutto il mondo, ormai è clinicamente provato che previene il tumore alla prostata come afferma gnoccatoscana.

Il problema è quando il sesso diventa un chiodo fisso e si pensa solo a quello giorno e notte, trascurando lavoro,amici,attività sociali ecc... diventa una specie di mania come il gioco d'azzardo di cui non si riesce più a fare

a meno anche quando porta alla rovina.

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"la coca spesso trasforma gli eterosessuali in omosessuali"

oddio, magari all'avvocato, non ha fatto questo effetto,

ma ha lasciato i segni, nella generazione successiva :-D

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l'abuso di qualsiasi cosa è sintomo di un problema mentale di base, solo che certi abusi (sostanze stupefacenti, gioco d'azzardo) sono devastanti perchè hanno delle ripercussioni sostanziali, non solo psicologiche.

secondo me la dipendenza da pornografia non crea strascichi irreversibili, al massimo ti desensibilizza o allontana dal sesso reale.

in ogni caso questo sito non mi sembra la sede giusta, qua possono trovarsi altri soggetti con altri problemi, ma non credo che abbiano questo tipo di problema, visto che è un sito per scopare, non è youporn

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ir_pelato
08/07/2013 | 16:45
provincia di pisa  |  36-50
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io scopo parecchio sono un vecchio porco ma sembra assurdo odio la pornografia ma non le pornoattrici :-D

Sinceramente mi piacerebbe imitare varg sikerness in arte burzum https://www.youtube.com/channel/UCjhT3T-jL-IDCx42vioXGBw

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Questa e' roba da poco , pensate ai problemi dei veri maniaci.....quelli che trombano sempre sempre sempre ......sempre.......per anni la stessa moglie, peggio che guardare tutta la vita il film titanic.

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Che il porno e le seghe facciano più danni dell'eroina e del crack,mi sembra una grossa falsità medica,dietro secondo me c'è qualche associazione bigotta che guida e coordina.Se poi qualcuno preferisce il mondo del porno e le seghe a una moglie acida o a delle passere insulse(come purtroppo sempre di più si incontrano)secondo me non ci sono problemi come vogliono far credere...

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Non credo che il porno faccia piu danni del crack è chiaro. Ma nemmeno che chi scrive che il porno faccia male sia in mala fede o che sia mosso da ideologie religiose e bigotte.

Infatti, ci sono studi che dimostrano gli effetti negativi della porno dipendenza sulla libido e l erezione degli uomini. Ormai non ci sono dubbi. Ne ha parlato il dott. Carlo foresta (andrologo italiano) che sotstiene che l abuso prolungato di porno causa impotenza. Per recuperare la potenza perduta si consiglia no seghe, no porno, no orgasmo per 90 giorni.

Tale terapia è sponsorizzata anche sul sito www.yourbrainonporn.com, che è la bibbia in materia di danni del porno sulla sessualita. L autore è un biologo americano assolutamente laico. Sul sito ci sono storie di centianaia di uomini che si sono autocurati con successo.

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Mah, non escludo che un comportamento compulsivo, in quanto tale, non porti danni o modifiche comportamentali.

Quello che non ho capito è perchè si parli solo di porno-dipendenza e non sesso-dipendenza.

Per quale motivo la ricerca compulsiva del sesso non dovrebbe ingenerare gli stessi effetti di chi è invece avidamente adito alla fruizione di immagini pornografiche ed autoerotismo ?

Certo che la prima parte dell'articolo fa tanto "Arancia Meccanica" con la CURA per indurre i comportamenti corretti....

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Che la pornografia sia dannosa è una cosa talmente conclamata che certi commenti qui che inneggiano a cazzate nazi femministe, fanno ridere! Continuate a farvi le pippe su internet che poi davanti alle donne vere avete bisogno anche in giovane età a prendere le pillole che ve lo fanno addrizzare, che vi fanno ritardare l'eiaculazione, è pieno di giovani che non sono più capaci a prendere una donna e sbatterla come si deve se non prendono prima la pillola che gli da sicurezza. Tutti esperti di pillole di qualsiasi tipo, io a prendere una pillola per scopare mi sentirei un mezzo uomo, diverso il discorso se fossi sopra i sessanta anni, quelli li posso capire. Basta fare una ricerca sul web e scoprite da soli se sono cazzate o meno. Diverso il discorso delle seghe, farsi una sega ogni tanto non ha mai fatto male a nessuno, anzi, ma un conto e farsi una cara sega al cesso, un conto e farsi le seghe davanti un ridicolo pc a vedere gli altri che scopano, a fruire di immagini pornografiche che vi mandano in pappa il cervello.

Non c'è niente da fare, la società di oggi è proprio ridicola, ridicola in tutto.

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@dark_passenger

La tua domanda ha senso ed ecco la risposta:

Parafrasando gary wilson, se uno invece di trombarsi le tipe in carne ed ossa eiacula il 90% delle volte (se non di piu) mastrurbandosi col porno, il cervello si programma per dare una risposta sessuale se esposto ai pixel e non alle donne.

Si attivano tutta una serie di nuovi path neurali nuovi, mentre quelli classici si atrofizzano.

In piu si sfasano i livelli di dopamina. Il porno ti allaga il cervello di dopamina e quindi gli appositi recettori si atrofizzano, per proteggersi dalla sovrabbondanza di tale neurotrasmettitore. Il risultato è che la ragazza della porta accanto non ti tira. Per fartelo rizzare ti devi guardare numerosi video con contenuti sempre piu spinti e shockanti....alimentando cosi il circolo vizioso.

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@Elyonky

Appunto...analogamente a quanto dici, uno dedito alla ricerca continua di sesso (un GT

:) ) dovrebbe essere coinvolto dagli stessi meccanismi di dipendenza, sebbene in presenza di stimoli diversi, in carne ed ossa.

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Si certo....a parte il calo della libido, della potenza sessuale e la preferenza per il porno alla gnocca reale i meccanismi addittivi e neurochimici sono gli stessi

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Sempre meglio essere sempre alla ricerca di sesso reale che essere alla ricerca di sesso su internet. Mi sembra una bella sostanziale differenza no?

Essere alla ricerca di fica dovrebbe far parte dell'indole dell'uomo, mettersi davanti un pc a farsi le seghe è la morte dell'uccello dell'uomo. Chiedetevi il perchè c'è questo incredibile consumo di pillole per scopare fra i giovani di oggi. Chiedetevi il perchè la disfunzione erettile e l'eiaculazione precoce stanno diventando due piaghe sociali tra gli uomini di oggi.

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Premetto che non sono un dottore,pero secondo me tutto fa male ,il problema e cosa vuole una persona dalla vita ,per esempio il cibo e molto ma molto piu potente del crack e delle droghe di e puo fare molto ma molto piu male ,anche al cervello.quindi cibo sesso sport estremi droghe alchool, stress da prestazioni economico amministrativo culturali ,litigi e propensione

all isolamento sociale fanno danni anche alle sinapsi del cervwllo eppure c e un sacco di gente che lavora dalla mattina alla sera e non per bisogno ed hanno il cervello in pappa. Quindi detto questo restare alla larga da tutto cio nella nostra societa e impossibile! Si puo rinunciare alla droga ma non allo shopping ,si puo rinunciare all alchool ma non al sesso ,si puo rinunciare al tempo libero ed alla familia ma non al nutrirsi in maniera sana,etcetc Purtroppo la nostra e una societa malata ed inquinata sia dentro che fuori,sempre piu lontana dai nostri equilibri naturali che poi sono quelle che cirendono felici. Quindi tutti scelgono quello che e il male peggiore .se fosse una societa dove gli individui in eta fertile ed emotivamente

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Equilibrati avessero il tempo e le energie di trovare cibo sano ed ecosostenibile

tempo e spazio dove amare sia sentimentalmente che fisicamente il prossimo ,non farebbero ricorso al porno.

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@EricCantona

Hai ragione al 100% quando dici che "mettersi davanti al pc a farsi le seghe è la morte dell uccello".

Sulla parte delle pillole per scopare ed eiaculazione precoce tra i giovani credo non sia un caso Che viagra , cialis e compagnia fanno molta pubblicita sui siti porno.

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Pero se la natura ci ha dato la pssibilita di masturbarci la ragione e semplice ,per un corretto funzionamento ed equilibrio il corpo umano ha bisogno del sesso e se non si trovano partner si fa da soli pensando al sesso(porno autoprodotto da millenni) stesso motivo per cui se non hai a disposizione frutta frasca e cibo sano ed hai bisogno mangi schifezze inaudite.

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@poliglotta

ma che cosa stai dicendo? Vogliamo trovare una sola giustificazione a guardare pornazzi e masturbarsi davanti ad uno schermo?

Tantopiù che fanno male, è una cosa conclamata, accertata in ambito medico.

Non è un caso che nessuno risponde alla domanda su come sia possibile che le pillole tipo il viagra vengono consumate più dai giovani che da chi ne ha realmente bisogna. Omertà giusto?

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@Elyonky

hai detto delle cose giuste qui, e pensaci bene, come mai le pillole vengono pubblicizzate nei siti porno? E' un caso?

Non è un caso, tutt'altro. Mi dai ragione che i pornazzi sono la morte dell'uccello, beh, le pillole glielo risvegliano ai pipparoli.

Certo che prendersi una pillola per scopare, mamma mia, che umiliazione.

Pure se uno va a mignotte non ha giustificazioni. Io sono un puttaniere, mai preso una pillola. Nemmeno negli FKK dove si fanno i numeri. Mi prendo i miei tempi, ma le pillole mi vedranno quando e se ne avrò bisogno.

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In definitiva

volevo far notare che l uso

ed abuso del porno come delle varie droghe cibi transgenici silicone,prodotti chimici per la pulizia che avrebbero fatto inorridire i nostri antenati .respirare aria contaminata e riempirsi il cervello di onde elettromagnetiche

.etc etc non sono la causa dei nostri mali ma la semplice conseguenza di un sistema che agglomera centinaia di migliaia di persone in posti di merda detti citta ,non li educa e li aliena sempre piu facendo leva sulle loro debolezze per il famoso profitto .

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@poliglotta

stai facendo confusione: la masturbazione non solo non fa male ma a volte è necessaria. Mi spiego: non eiaculare per tanto tempo, tenere lo sperma vecchio, fa malissimo alla prostata, questo non vuol dire che bisogna farsi le seghe tutti i giorni, perchè diventerebbe un disturbo ossessivo compulsivo, ma nemmeno demonizzare le pippe. Pure i preti se le devono fare se non vogliono avere la prostata grossa come un melone. Poi purtroppo quelli fanno pure altre cose ma questo è un'altro discorso.

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@poliglotta

scusa se insisto, ora siccome l'aria è inquinata, i cibi pieni di pesticidi, siamo colpiti da qualsiasi tipo di inquinamento, mettici pure che siamo tartassati di tasse in questo paese di merda, pure il calcio è uno schifo dato che ogni anno c'è uno scandalo in Italia, allora siccome qui in questa società patetica tutto è una merda, che faccio? Mi metto davanti il pc a rovinarmi la cosa più preziosa che ho? Il mio fratellino li sotto che quando sta davanti ad una donna non funziona? o mi spappolo il cervello ancora di più?

Scusa ma il tuo ragionamento non quadra.

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@EricCantona

Al di la dell'ovvia diversa soddisfazione, quale sarebbe la differenza "fisica" di un reiterato ricorso alla masturbazione ed il sesso praticato ? Specie considerando che la masturbazione rientra anche nelle attività svolte durante il sesso praticato...

Qui si parla di utilizzo compulsivo, ovvero ossessivo.

E se fa male il ricorso alla pornografia, non deve essere del tutto innocuo anche il ricorso ossessivo al sesso.

Ripeto, si parla di abuso. Si parla di ossessione. Si parla di avere in mente solo quello, arrivando a trascurare tutto il resto.

Poi ovvio che è più da...passatemi la licenza....sfigati passare ore davanti ad un pc facendosi pippe che spendere centinaia di euro/franchi a settimana per gnocche pay (o free, visto che per arrivare presto alle free alla fine frequenti luoghi e sostieni spese del tutto analoghe)

Un inciso sul ricorso alle pillole. Non mi sembra poi così relegato. Dalle interessanti letture di questo forum non son pochi coloro che hanno ammesso di "caricarsi" per bene in vista dei GT. Poi certo ci sono i machi del "io finchè non mi cade non le uso".

Però non sembra essere un discorso che esenta chi il sesso lo pratica e non lo guarda.

Sul fatto poi che vengano pubblicizzate sui siti porno mi sembra piuttosto ovvio

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@dark_passenger

E' ovvio che qualsiasi tipo di abuso fa male, così come sarà pur ovvio che vivere il sesso come un'ossessione trascurando tutto il resto della vita quotidiana farà anch'esso male, ma permettimi di fare una distinzione delle due cose, distinzione alquanto lecita direi. Il topic in questione è intitolato "danni della pornografia al cervello", se vogliamo parlare di altri abusi facciamolo pure, apriamo un'altro topic.

Oppure vogliamo dire che uno gnoccatravel, uno che viaggia abbinando ricerca di

sesso free o a pagamento ad esperienze di posti nuovi, viaggiando appunto, è sicuramente anche un pipparolo da web?

oppure vogliamo dire che uno che ha la fissa della fica deve essere anche per forza un pipparolo da web?

Ve lo chiedo perchè per come la mettete giù alcuni di voi, pare che le due cose viaggino pari passo.

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