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@Beyazid_II

il tuo castello di argomenti si fonda su un doppio errore riguardante il caso specifico di ingiustizia in uk

prima di tutto è stata un'ingiustizia non nel senso di errore giudiziario nell'ordinamento positivo - come il caso tortora - ma nel senso di una decisione di diritto positivo contrastante con i principi del diritto naturale liberale alla libertà di informazione

poi non c'entra il femminismo ma il fondamentalismo islamico contro il quale il condannato ha fondato un movimento e stava facendo uno streaming su un caso giudiziario di stupri seriali di cui erano accusati dei musulmani

quindi sei finito fuori strada

ingiustizie dovute ad applicazioni illiberali del diritto positivo ce ne sono sempre state e sempre ce ne saranno nei sistemi liberali perchè la perfezione non è di questo mondo

ma un altro conto è che il sistema sia illiberale in quanto tale e le libertà individuali - anche erotiche e sessuali - siano negate di principio come avviene in quell'iran che ti piace a chiacchiere ma in cui ti guardi bene di andare a vivere

fidelio

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@Itaconeti said:
@Beyazid_II

il tuo castello di argomenti si fonda su un doppio errore riguardante il caso specifico di ingiustizia in uk

prima di tutto è stata un'ingiustizia non nel senso di errore giudiziario nell'ordinamento positivo - come il caso tortora - ma nel senso di una decisione di diritto positivo contrastante con i principi del diritto naturale liberale alla libertà di informazione

poi non c'entra il femminismo ma il fondamentalismo islamico contro il quale il condannato ha fondato un movimento e stava facendo uno streaming su un caso giudiziario di stupri seriali di cui erano accusati dei musulmani

quindi sei finito fuori strada

ingiustizie dovute ad applicazioni illiberali del diritto positivo ce ne sono sempre state e sempre ce ne saranno nei sistemi liberali perchè la perfezione non è di questo mondo

Va bene che i castelli e le cattedrali gotiche non piacciano più e vadano pure a fuoco, ma potevi almeno leggere quel mio “castello di argomentazioni” prima di rispondere!
Io stavo parlando di coloro che, in UK e nell’occidente tutto, vengono condannati per “stupro” senza prove o per fatti di realtà e gravità poco credibili se non addirittura risibili (vedi Assange).
E tu mi rispondi parlando dell’attivista anti-islamico tirato fuori da pussylicker? Cosa c’entra?
Ho poi dettagliatamente descritto la situazione italiana, in relazione all’articolo 609 del codice penale e alla fonte di prova, così come stabilito dal nostro ordinamento e ribadito da recenti sentenze dalla s.c. di cassazione.

La questione è semplice come una casupola, non complicata come un castello.
Ritieni tu che la possibilità di condannare in penale l’imputato basandosi sulla sola parola dell’accusa, anche “in assenza di riscontri oggettivi e testimonianze terze atte ad avvalorare dall’esterno l’uno o l’altra tesi” sia conforme al diritto ed alla ragione?
Io rispondo di no.
Se tu rispondi di sì, evidentemente, hai un concetto di ragione e di diritto che poco corrisponde all’illuminismo (il quale decide della verità in base ai fatti e non agli aristotelismo) e a Kant (il quale ha ben spiegato, con il noto esempio dei talleri, come l’essere non sia un predicato) e che è invece molto vicino a quanto faceva comodo al regime fascista (che ha introdotto questa porcheria nel codice Rocco) e al nazifemminismo (che oggi la sfrutta).
Non mi pare molto difficile.
E poiché questo è un principio sbagliato introdotto nell’ordinamento penale, e non un evento casuale o il capriccio di un singolo giudice, io ho tutto il diritto a dire che si tratta del primo passo per smantellare la concezione liberale della giustizia.
Certo, in passato gran parte dei giudici non se ne è avvalsa (per fortuna), ma ora, proprio in relazione alla cosiddetta violenza sessuale (proprio nelle sue versioni talmente allargate dal femminismo da comprendere potenzialmente qualunque cosa anche a posteriori), l’indirizzo nazifemminista è quello di dire “per fortuna che c’è questa possibilità così gli stupratori non si salvano più”. Dimenticando che con la scusa di condannare senza prove qualche colpevole si permette potenzialmente a chiunque di mandare in galera una marea di innocenti.
Ovviamente questo non sta ancora succedendo in maniera eclatante, ma diversi casi sono avvenuti e comunque è la possibilità stessa che questo avvenga (ripeto: non per l’interpretazione stramba e illiberale di un singolo giudice all’interne di una legge liberale, ma per una distorsione autoritaria del sistema rimasta dal fascismo e fatta tornare in auge dal nazifemminismo con la benedizione di amnisty international, telefono rosa, Boldrini, Bongiorno e vittimiste varie) a determinare l’illiberalità del sistema giuridico quanto a reati sessuali.
Ripeto:
Anche nell’ancien regime non era una regola così quotidiana che un suddito fosse messo a morte per capriccio del re o per uno sguardo storto alla regina. Eppure era possibile. Ed è per questo che l’illuminismo aveva ragione a voler cambiare regime: bastava quella semplice possibilità a rendere il sistema contrario al diritto ed alla ragione.
Perché dunque oggi tu non ammetti che la semplice possibilità di essere condannati senza prove (e gli esempi non mancano) per un “errore sistematico” (come spero di aver spiegato) basti a definire il sistema occidentale (a parte ancora qualche eccezione) come non più liberale in termini di diritto?

Dirai: è liberale tutto il resto. Ma se in un mondo dove tutto è liberale proprio quando si tratta del diritto alla difesa di un uomo davanti ad una donna si resuscita l’inquisizione, allora abbiamo tutto il diritto di gridare alla discriminazione antimaschile ed alla tirannide femminista.
Per farti capire la gravità di quanto tu sottovaluti circa l’occidente, ti riporto quanto successo anni fa negli Usa (se vuoi vado a cercare la fonte).

"Diario segreto di una nazi-femminista

Un uomo è stato riconosciuto innocente e risarcito per 5 anni di carcere quando il diaro segreto della misandrica che lo aveva fatto incarcerare per stupro con la sua sola parola è finito su internet ed all’attenzione dei giudici [Fonte]:

«Mi sento un po’in colpa per averlo fatto incarcerare, ma la sua mancanza di rispetto per le donne è terribile. Ricordo quanto poco ci rispettava… pensa che le donne siano oggetti sessuali. È un tale imbroglione. Voleva Holly e me mentre era fidanzato. L’ho accusato perchè era la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E perchè ho sempre voluto qualcosa di forte nella mia vita. Altrimenti mi annoio. Bisogna cambiare, sono stanca di uomini che si approfittano di me… e di me che gliela do. Non sono una ninfomane come tutti pensano. Non sono abbastanza forte da dire di no. Sono stanca di essere una puttana. Basta.

Ieri sono andata da due avvocate per denunciarlo civilmente. So che è sbagliato, ma che altro posso fare? Normalmente non sono una persona cattiva, ma mi ha fatto arrabbiare. Se sono vendicativa, peggio per lui. Probabilmente mi sentirò in colpa, un giorno.

Parlando di soldi, lo denuncio. Ho bisogno disperato di soldi. La mia coscienza mi ha impedito di farlo, ma devo pagare un debito e farò quello che serve.»

Cinque anni di galera.

Una persona è stata umiliata e sequestrata in carcere, ha perso il lavoro, gli studi, una carriera nello sport. La nazi-femminista non ha ricevuto nessuna punizione. La società, preparata ad affrontare la violenza incarcerando un uomo sulla sola base della parola di una puttana, sta solo ora sviluppando gli anti-corpi per i reati nazi-femministi.

La violenza di genere è la calunnia femminista."

La notizia è del 2010, e vedo che dopo nove anni gli anticorpi sono ancora piccini. Vedo anche perché l’Italia non regge la sfida globale. Se tu rappresenti qui la classe dirigente, sfido che questa non veda ad un palmo dal suo naso: giudichi solo l’istante presente (“ora si vive meglio qua che in Iran”) senza voler guardare che, in prospettiva, le cose stanno cambiando in maniera drammatica per tutti noi (domani magari non si vivrà ancora benissimo in Iran, ma si vivrà malissimo qua, a causa del nazifemminismo che lasci agire indisturbato).

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Sento parlare di legge. Associazione Maschio italiano vige una semplice legge, se divorzi en cazzi tuoi donna. Figli 50 e 50.Salvo rari casi in cui per esempio se divorzi perché uno diventa invalido,etc.Ma si parla del 0,01 % della casistica italiana

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@Itaconeti said:
in germania è stata introdotta dal 2001 la liberalizzazione e regolamentazione della prostituzione che permette ai tedeschi - che hanno un reddito medio molto superiore al nostro - di scopare pay a prezzi molto più bassi che in italia risolvendo un problema che angustia molti su questo sito

invece in svezia e norvegia è stata introdotta la punizione del cliente delle prostitute facendo passare il settore nella completa illegalità che ha portato all'impennata dei prezzi

negli stati uniti la prostituzione non è di competenza dell'unione ma dei vari stati e distretti federali ciascuno dei quali fa una sua politica

per esempio a new york e miami è formalmente illegale ma ampiamente tollerata mentre nelle zone con forte presenza evangelica è perseguita e in nevada - a parte las vegas - è legalizzata tipo germania

negli stati uniti è diffusissimo il fenomeno delle sugar babies in gran parte studentesse universitarie che cercano un sostegno per mantenersi

quindi le situazioni reali sono molto variegate a dispetto delle tue fantasie vittimistiche di una generale persecuzione in atto contro il maschio etero

Apprezzo chi ancora ha la correttezza di separare i fatti dalle opinioni. Però il racconto dei fatti va completato ad aggiornato.

PUNTO 1: La legge tedesca sulla prostituzione risale all’epoca (2001/2002) in cui il mai abbastanza rimpianto Schroeder (socialdemocratico di larghe vedute) era alleato dei verdi e quel governo “rosso-verde”, dopo aver ascoltato le associazioni delle lavoratrici del sesso ed interpellato studiosi seri, decise per una regolamentazione molto pragmatica e sensata. Erano i tempi in cui la sinistra era ancora libertaria (basti dire che, anche in Italia, rifondazione e i verdi, per i quali politicamente non ho mai avuto simpatie, flirtavano con il comitato per i diritti civili delle prostitute di Pia Covre e avevano deputati che si presentavano all’europarlamento per sostenere questo anche questo genere di cause).
Ora lo scenario è cambiato come fosse passato un secolo e, a colpi di quote rosa, colpevolizzazione del desiderio maschile e propaganda di genere, l’ala “progressista” della politica è diventata anti-libertaria in termini di prostituzione (ed anti-maschile in termini di morale sessuale). Difatti, all’inizio del 2014, quando l’europarlamento votò la risoluzione per la condanna di noi puttanieri (sulla base del “modello svedese”, ovvero dell’ideologia nazifemminista sostenuta solo e soltanto dalle lobbies anti-prostituzione e dagli pseudoscienziati al loro servizio), i parlamentari TEDESCHI (cioè gli che in patria mantenevano la legge regolamentratrice libertaria) votarono A FAVORE (assieme agli altri infami).
Quello fu il momento in cui divenni anti-UE (che significa solo contro la UE, non contro il concetto di Europa). Mi dissi, un secondo dopo la votazione (che avvenne in modo vergognoso, con uno pseudodibattito di 3 minuti ed una votazione puramente ideologica di quanto già stabilito dalla commissione preposta): “questa è per me la sentenza di morte del parlamento europeo”.
A capo della commissione che materialmente preparò quell’infame documento vi era, guarda caso, una laburista inglese, la quale dichiarò: “ora la porta è aperta per spazzare via la prostituzione dall’Europa”.
E’ un bene, quindi, che l’UK sia uscita dall’Europa, così la prossima volta non può farci scherzi del genere! Quel documento era basato su “dati scientifici” di provenienza e soprattutto di interpretazione discutibili (del genere: si considerava segno di aumento delle violenze il fatto che più prostitute si rivolgessero alla polizia, quando ciò potrebbe invece segnalare una maggiore consapevolezza di essere tutelate dalla legge!).
Aveva delle motivazioni illogiche evidenti (del genere: considerava un insuccesso la regolamentazione perché erano stati scoperti più casi di sfruttamento quando ciò dimostra invece che proprio regolamentando si raggiunge il fine di far emergere l’illegalità!). Puoi trovare tutto nell’allegato in fondo.
Tornando alla Germania, dall’anno scorso è entrata in vigore una regolamentazione molto più restrittiva che è stata voluta dalla CDU per accontentare l’ondata femminista neo-illiberale che, con la scusa dello “sdegno per essere il bordello d’Europa”, continua a diffondere menzogne aperte e stereotipi falsi su prostitute e clienti. Qualcuno ritiene che sia il primo passo per lo smantellamento del “paradiso tedesco”. Questo causerebbe, a catena, la fine anche della prostituzione nei paesi limitrofi (Austria, Svizzera, Repubblica Ceca) per evidente effetto di emulazione progressista.
L’unica cosa che in tal caso potrebbe salvarci sarebbe proprio l’anti-europeismo e l’anti-progressismo di alcuni governi nazionali!

PUNTO 2. La legge svedese risale già al 1999, ma nei primi anni di applicazione fu semplicemente una “legge-manifesto” del femminismo (con numeri di condanne risibili e praticamente nessun effetto pratico in un paese dove la prostituzione era già scarsa). Poi venne applicata (durante la prima ondata neofemminista d’inizio secolo) più “seriamente” (facendo pure da modello per la vicina Norvegia) con i risultati che tu dici. Eppure, la narrazione filo-governativa dei paesi scandinavi continua a dire che “abbiamo cancellato il problema” (quando l’hanno solo nascosto sotto il tappeto). A parte l’assurdo logico e morale di condannare chi compra e non chi vende (come se si condannasse chi compra droga per dipendenza ma non lo spacciatore che la vende per interesse!), sono evidenti i tipici danni del proibizionismo (gli stessi dai tempi di Al Capone!).
Va aggiunto che fra le motivazioni della legge vi era anche “migliorare i rapporti fra i sessi costringendo i maschi a relazionarsi con le donne anziché pagarle”. A parte l’ovvia assurdità del pensare che dover corteggiare per obbligo renda il corteggiamento più gradito e le donne più simpatiche (piuttosto vero il contrario, come in tutto ciò che si deve fare quando non si ha altra scelta), mi dico: ma che diritto ha lo stato di interferire in tal modo nella vita privata e sessuale dei cittadini? Addirittura dicendo “ti metto questo divieto per educarti, per costringerti ad amare”? Questa è la negazione del pensiero libertario e della libertà personale! Questo va detto, dato che qui si parla di chi sia più totalitario fra oriente islamico e occidente femminista!

PUNTO 3. Non ti sei soffermato sulla Francia, dove il precedente governo Hollande ha introdotto la stesse legge della Svezia (carcere e multe per noi) con le stesse motivazioni (“la prostituzione è violenza di genere”), nonostante l’attiva proteste delle stesse prostitute (che evidentemente si sentono più vittime del governo che non dei clienti). L’attuale governo Macron ha aggiunto la chicca della multa per che approccia con complimenti o altro le donne per strada: insomma, non si può né pagare né provarci e bisogna rassegnarsi (come lui) a tentare di conquistare da scolari la propria insegnante!
Aggiungiamo pure che Il Front National fu l’unica forza politica a votare contro. Se aggiungiamo che in Italia gli unici non contrari alla prostituzione sono i leghisti, capiamo perché chi vuole combattere politicamente il femminismo sia stato “costretto” a diventare “sovranista” (scusa se parlo di politica, ma questo è un fatto).

PUNTO 4.
Sugli Usa è vero quanto dici, ma ti assicuro che anche nelle “democratica” California è da tempo difficile riuscire ad andare a segno con il pay (almeno a livello di escort reclamizzate sui siti, se poi tu hai dei canali privilegiati alla “flautomagico” allora magari è diverso). Ed il motivo è sempre il proibizionismo (anche se lì, ai miei tempi, molto più d’origine puritana che femminista). Ultimamente qualche vento neo-libertario sta soffiando (timide proposte di depenalizzazione), magari per recuperare alla causa democratica quei consensi maschili migrati su Trump, magari perché le femministe più giovani non sono più misandriche e sessuofobiche, ma la prudenza è d’obbligo.

VARIE ED EVENTUALI
Chiudo allegando la lettera che mandai a TUTTI gli europarlamentari italiani al tempo (invii: centinaia risposte 0; ecco perché non ho fede in questa europa e in questa democrazia! E’ tutta una farsa! Non vi sono né dialettica, né dialogo con i cittadini, né ragione, né libertà, né diritto. Solo votazioni “bulgare” quando si tratta di crociate contro il genere maschile!)

Onorevoli Europarlamentari,

state per votare una risoluzione (Dossier FEMM/7/12772 “Sexual exploitation and prostitution and its impact on gender equality"), proposta dalla Commissione “Diritti della donna e uguaglianza di genere”, che si propone di estendere a tutta Europa il cosiddetto "modello svedese" per la prostituzione.
Come cittadino, sento il dovere di invitarVi a leggere la pubblicazione allegata (scritta da due ricercatrici indipendenti) la quale documenta come tale approccio sia puramente ideologico e non raggiunga alcuno dei "magnifici risultati" vantati dai suoi sostenitori, ma, anzi, peggiori le condizioni di vita delle sex-workers.
Esaminandolo, Vi potrete rendere conto di come i presunti "dati scientifici" che vengono ripetutamente citati nella relazione dell´On. Mary Honeyball, a sostegno della criminalizzazione del "cliente", siano, quando non palesemente falsi (o comunque nient´affatto scientifici), gravemente lacunosi, discutibili o intenzionalmente distorti.
Del resto, il fatto stesso che ovunque nel mondo tutte le associazioni di sex-workers si battano contro un tale approccio dovrebbe già far dubitare in partenza della buona fede di chi lo propone raccontando di voler "proteggere le prostitute".

Da diversi anni ormai vengono prodotti, dai media “mainstream”, articoli e indagini fasulli e fuorvianti su tutte le sfaccettature del tema prostituzione: dalla percentuale delle prostitute costrette, alle motivazioni dei clienti, dai presunti risultati mirabolanti del modello svedese al presunto fallimento del modello “regolamentarista”.
A titolo di esempio, su quest´ultimo punto, Vi riporto il link ai dati della polizia tedesca che dimostrano come non vi sia affatto stato un aumento della tratta e dei reati connessi alla prostituzione dopo la regolamentazione di quest´ultima nella Repubblica Federale Tedesca.
http://www.bka.de/DE/ThemenABisZ/Deliktsbereiche/Menschenhandel/Lagebilder/lagebilder__node.html?__nnn=true
Certo in aula la signora Honeyball vi mostrerà (o vi ha già mostrato) tutt´altri dati (provenienti, per lo più, da persone o associazioni ideologicamente orientate a priori contro la prostituzione), ma credete davvero, in tutta coscienza, che numeri forniti da chi ha (per mestiere o per ideologia) l´obiettivo di fornire una visione stereotipata della prostituzione (e, attraverso essa, dei rapporti di genere) siano più attendibili della statistiche ufficiali del maggiore stato europeo?

I motivi per cui l´estate scorsa si sono diffusi articoli giornalistici allarmanti sulla “Germania bordello d´Europa” e per cui tali articoli sono mendaci e fallati sono ben spiegati nel seguente sito (tenuto da femministe liberali irlandesi sensibili al problema e assolutamente prive di motivi per mentire su di esso):
http://feministire.wordpress.com/2013/06/06/does-legal-prostitution-really-increase-human-trafficking-in-germany/
Altri siti in cui, se ne avrete il tempo e la curiosità, potrete documentarVi su un approccio al problema diverso da quello solitamente proposto dai media sono quelli di Laura Augustin, studiosa di fenomeni migratori:
http://www.lauraagustin.com/
e di Petra Ostergren, femminista liberale svedese (una delle autrici del documento allegato):
http://www.petraostergren.com/
Questo per dimostrarVi che, al contrario di quanto sta scritto nella proposta di relazione dell´On. Honeyball, esistono persone studiose del fenomeno prostituzione e dei rapporti di genere convinte che il lavoro sessuale non possa essere semplicisticamente ricondotto a “costrizione, sfruttamento, tratta, oppressione e disuguaglianza di genere”.

Mi permetto inoltre di citare due blog (forse più mediaticamente noti nel mondo della rete): quello di Brooke Magnanti
http://belledejour-uk.blogspot.de/
e quello di Maggie Mc Neil
http://maggiemcneill.wordpress.com/
dove, assieme a temi personali, vengono spesso trattati con pertinenza argomenti inerenti la prostituzione. Non sono certo link scientifici come i precedenti; testimoniano tuttavia l´esistenza (negata dal documento che la Commissione “Diritti della donna e uguaglianza di genere” Vi chiede di approvare) di persone emancipate e culturalmente evolute che hanno scelto il lavoro sessuale senza costrizioni.
Non sono qui a svolgere una difesa d´ufficio del lavoro sessuale (ci sono I sindacati delle/dei sex workers per questo, i quali pure vi hanno rivolto un appello:
http://www.lucciole.org/content/view/822/3/
mentre io svolgo, come potete leggere in calce, tutt’altro mestiere), ma dell´onesta´ intellettuale innanzitutto e della libertà personale subito dopo.
Non si tratta solo di rispettare la “libertà dei clienti e delle sex workers”, ma di rispettare la libertà di tutti, impedendo che menzogne basate su mera ideologia instaurino una illiberale morsa repressiva e soprattutto il concetto di un super-stato armato del “diritto” di imporre ai cittadini una visione “politicamente corretta”, in questo caso del sesso, in futuro magari di tanti altri temi.
Per dimostrare che non sto esagerando con i termini, copio e incollo qui, dal sito di Daniela Danna (http://www.danieladanna.it/wordpress/?p=393), nota e reputata ricercatrice in sociologia presso la Statale di Milano, il commento da lei stessa a introduzione della sua relazione sulle leggi in materia di prostituzione all’interno dell’Unione Europea.

“This is my work on EU member states’ laws on prostitution (the PDF version is for better printing because of its numerous tables). It should have been the first part of a report for the EU Commission that I was coordinating, compiling it with the help of other experts, but I was forced to retreat from the project because my work has been rendered impossible by the abolitionist stance of the Gender Equality division officers to whom I had to deliver the report. Their fanatism (personnally experienced during the only meeting we had in Brussel in late June – after lots of hostile and unreasonable comments on my written work) was deaf to all empirical research demonstrating that prostitution acts do not necessarily amount to violence against women, and that sex work is different from trafficking.
What I was to understand is that my role should be simply to give them reasons to justify the extension of the criminalization of clients to the whole EU. (I don’t know how they got this power over a document that was commissioned and should be presented to the EU Commission.) This is contrary to our national Sociological Association’s ethical chart, that prohibits us from being influenced in drawing our research conclusion by requests from committers – and I totally agree with this article. The coordination role was given to Liz Kelly and Madeleine Coy.”

Penso che ogni ulteriore commento sulla “onesta´ “ intellettuale della commissione per la “Gender Equity” e sul presunto “valore scientifico” delle ricerche da essa presentate sia inutile.

Ritengo altresì pericoloso che il tema delle pari opportunita´ venga usato cosi´ a sproposito (e con argomentazioni, quali “ridurre il mercato per ridurre la tratta” e “costrizione per povertà”, che solo all´apparenza sono ragionevoli e umanitarie, ma che, non valendo per altri ambiti e per altri gruppi di persone, nascondono, dietro la mozione degli affetti, irrazionalità ideologica e sessismo) per definire dall´alto il “bene” e il “male” in una sfera tanto delicata e personale come quella delle scelte di vita personale e sessuale, sulla quale dovrebbero poter giudicare soltanto le diverse esperienze e le specifiche e irriproducibili sensibilità delle singole persone (almeno quando adulte e consenzienti, secondo le definizioni valide per il codice penale).

Oggi la crociata ideologica contro il sesso a pagamento, domani contro le libertà (magari quella di parola: sappiamo che in ambito europeo un documento con il fuorviante titolo di “Istituto per la promozione della tolleranza” potrebbe condurre potenzialmente a vietare per legge qualsiasi critica al femminismo “mainstream”) che credevamo acquisite nell'ambito dello stato liberale di diritto.
Certo che, qualunque sia la vostra personale opinione sulla prostituzione, non vorrete approvare un provvedimento basato sulla menzogna spacciata come scienza e sull´ignoranza delle richieste di chi nel mondo del lavoro sessuale si trova a lavorare, Vi ringrazio anticipatamente e Vi rivolgo un caloroso imbocca al lupo per le prossime elezioni europee, ricordandoVi che tutti i cittadini (siano o no clienti o sex workers), votando, terranno presente le vostre posizioni sui temi della libertà di scelta e di parola (di cui l'atteggiamento verso la prostituzione costituisce, a mio giudizio, un’ottima cartina tornasole).

NOME COGNOME

P.S.
Chi scrive, oltre a firmarsi con nome e cognome, invia questa mail dalla propria casella di posta elettronica “lavorativa” al solo fine di non sfruttare l’anonimato altrimenti offerto da questa forma di comunicazione. Correttezza vuole che, essendo pubblici i nomi dei destinatari di questa lettera, lo sia anche quello del mittente.

Allegavo poi il documento PDF delle due attiviste svedesi favorevoli alla prostituzione autodeterminata.

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@Beyazid_II

contro i cosiddetti 'nazifemminismo' e 'politicamente corretto' e 'giustizialismo' con me sfondi una porta aperta in quanto sono libertario

ma in quanto libertario sono radicalmente avverso alla 'soluzione' filo-fondamentalista islamica iraniana che ti affascina e che è l'apogeo del 'religiosamente corretto' e del 'giustizialismo elevato a sistema'

allo stesso modo sono radicalmente avverso a tutti i tradizionalismi autoctoni che vogliono riportare in vita la repressione erotica e sessuale del nostro passato

l'iran ha appena emesso un mandato di arresto per 'abbigliamento disidicevole' per la pugile saddaf khadam che in francia è salita sul ring in pantaloncini corti e canotta come tutte le atlete del pugilato femminile

sta arrivando la bella stagione e voglio avere il piacere erotico di vedere le gnocche in shorts e canotta aderente

e non coperte dalla testa ai piedi come piacerebbe a nazifemministe e fondamentalisti islamici e cristiani

in olanda è partita un'iniziativa comune di cristiani integralisti e femministe per proibire la prostituzione e punire i clienti sul modello svedese

le posizioni dei tradizionalisti - cristiani e islamici - partono da ideologie differenti ma arrivano alle stesse conclusioni nazifemministe contro la libertà erotica e sessuale inidviduale

a impedire la liberalizzazione e la regolamentazione della prostituzione in italia è l'alleanza tra femministe e cattolici con l'appoggio islamico

marciano divisi per colpire uniti

fidelio

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@itaconeti ho citato tommy robinson per farti capire che in uk non esiste nessuna voce fuori dal coro, è praticamente illegale. Puoi avere solo una delle 2, o hai una voce fuori dal coro o hai un seguito di persone anche ristretto, non puoi avere entrambe. Fino a che parli da solo ti fanno pure fare, se qualcuno inizia ad ascoltarti no. Tommy robinson è chiaramente esempio di quella che si chiama opposizione controllata, lui dice direttamente ciò che il mainstream dice indirettamente, ovvero che il cattivone dei giorni nostro è il corano e i musulmani tutti burqa e kamikaze, chiunque si opponga al corano ma non al multiculturalismo è un fottuto sionista e quindi non è una voce fuori dal coro. Eppure lo perseguitano legalmente, lo mandarono già in galera nel 2013 o 2014 con una accusa ridicola su di un mutuo di una casa.

@Beyazid_II "Ovvero: se tutta la prosopopea sulla libertà e i diritti individuali fosse, in occidente, non un valore in sé come ci raccontano, bensì solo e soltanto un mezzo per giungere alla sola libertà di cui ai “liberali” interessi qualcosa, ovvero la libertà di scambiare merci e capitali (come, peraltro, sostiene dal 1848 quel famoso figlio del rabbino di Treviri che, forse, andrebbe sempre letto e riletto a prescindere da ideologie politiche e divisioni etniche)?"

Io più che come l'ebreo con la barba la vedo come nei protocolli dei savi di sion, predicare la libertà come strumento di sovversione dell'ordine sociale. Aizzare disperati (comunismo) e depravati (libertà individuali che siano sesso, gioco, droga, business) contro il potere preesistente per prenderne il posto. Per me è molto più sensato che vedere tutto come un comprare e vendere. Fatto sta che concordiamo sul fatto che i predicatori di libertà sono solo uno strumento in mano a gente più grande di loro. La libertà è un concetto talmente ampio che può significare tutto e il contrario di tutto, dare una certa libertà ad un certo gruppo può indirettamente togliere altre libertà ad un altro gruppo, perciò i predicatori di libertà vanno esposti per quello che sono, ovvero dei venditori di fumo.

Riguardo agli stupri finti mi viene in mente un'affermazione di uno degli utenti più simpatici del sito che disse che se non vi cacciate in situazioni borderline non si corrono rischi. Cazzo le mie sono quasi tutte situazioni borderline!!! Io non vado a pay, o almeno non è ancora arrivato il momento, parlando col linguaggio dei pua (le tecniche dei pua se nella pratica sono un disastro, da un punto di vista teorico mi hanno fatto capire tante cose del genere femminile) sono fortissimo in attraction e scarsissimo in comfort, per la stragrande maggioranza dei maschi è il contrario, cioè mi viene facile parlare alla figa delle ragazze ma sono un disastro a farle razionalizzare perchè sia cosa buona e giusta che la figa la diano a me. Ci tengo a precisare che una decina d'anni fa era il contrario, potevo parlare con una tipa per ore, farla ridere e divertirsi ma mi avrebbe sempre visto come un essere asessuato. Detto ciò è chiaro che con tali premesse quasi tutte le mie situazioni (quando capitano.....) sono borderline, sono di tipe che mentre ti seguono magari ti dicono "i don't even know what i'm doing" perchè hanno spento il cervello e lasciato accesa solo la figa, magari dopo aver bevuto un po' o magari no (in realtà lo sanno benissimo cosa stanno facendo). Il mondo attuale è fatto per le situazioni borderline, hanno insegnato alle femmine che non sono libere se non si comportano come portabuchi per la minchia e io coi portabuchi per la minchia voglio situazioni borderline, non connessione emotiva, l'ha voluto il mondo, io non ero così. E qui invece c'è chi dice "se eviti le situazioni borderline, se eviti ciò che è buono e giusto fare al giorno d'oggi, vedi che stai più o meno tranquillo", che poi non è vero nemmeno.

@itaconeti confermo che a mio avviso ci danneggia di più l'ipersessualizzazione e la perpetua competizione sessuale in cui ci troviamo che il non scopare stesso. Fa molto più male non scopare per un mese in una società ipersessualizzata che non scopare per 2 anni in una società più ordinata. Oramai la potenza terapeutica di una scopata con una nuova dura un giorno non di più, poi di nuovo in guerra contro tutti per accaparrarsi la prossima, questa più che vita è un calvario intramezzato da sporadiche scopate.

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@Beyazid_II said
Ovvero: se tutta la prosopopea sulla libertà e i diritti individuali fosse, in occidente, non un valore in sé come ci raccontano, bensì solo e soltanto un mezzo per giungere alla sola libertà di cui ai “liberali” interessi qualcosa, ovvero la libertà di scambiare merci e capitali

balle propagandiste dei totalitari ampiamente smentite dall'esperienza storica

nel regime illiberale a partito unico comunista cinese c'è molta più libertà di scambiare merci e capitali - senza in mezzo sindacati e diritti sociali vari - che nei paesi occidentali

e lo stesso succedeva nella dittatura militare cilena di pinochet e in altre

idem nei paesi del fondamentalismo islamico

mentre l'italia a democrazia liberale è uno dei paesi del mondo dove maggiori sono i vincoli a spostare merci e capitali e infatti gli investimenti non arrivano

chi sovrappone liberalismo e liberismo o è ignorante o è in malafede

fidelio

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@pussylicker said
@itaconeti ho citato tommy robinson per farti capire che in uk non esiste nessuna voce fuori dal coro, è praticamente illegale

>

ho proprio bisogno che me lo spieghi tu il regno unito

mi par di capire l'unico posto dove hai portato il culo fuori dall'italia

qui c'è gente che ha girato mezzo mondo che a leggere le cazzate che spari si rotola dalle risate

fidelio

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alfamedic_mobile

@pussylicker said:

Io più che come l'ebreo con la barba la vedo come nei protocolli dei savi di sion, predicare la libertà come strumento di sovversione dell'ordine sociale.

lo ha già detto adolf hitler il che spiega una volta di più cosa sei

notoriamente i 'protocolli dei savi di sion' sono un falso antisemita

fidelio

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wellcum_mobile

@pussylicker said:
Fa molto più male non scopare per un mese in una società ipersessualizzata che non scopare per 2 anni in una società più ordinata.

contento te

solo che sei su sito che si chiama gnoccatravel dove gli uomini vogliono scopare il più possibile e non una volta ogni 2 anni in una società più ordinata

potrai trovare chi capisce la tua esigenza su altri siti tipo quelli dei fondamentalisti religiosi

fidelio

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andiamo
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@Itaconeti said:

>

ho proprio bisogno che me lo spieghi tu il regno unito

mi par di capire l'unico posto dove hai portato il culo fuori dall'italia

qui c'è gente che ha girato mezzo mondo che a leggere le cazzate che spari si rotola dalle risate

A vivere sì sono stato solo in UK, poi ho girato da turista un po'di Europa. Che te lo devo spiegare io l'uk è poco ma sicuro, lo conosco molto meglio di te e molto meglio di quanto conosco l'Italia. Quali cazzate, sii più preciso?

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si rotola dalle risate a leggere le tue cazzate sul regno unito gente che lavora là da una vita

'parla come un naziskin' è il commento più benevolo che ho sentito

fidelio

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@Itaconeti said:
si rotola dalle risate a leggere le tue cazzate sul regno unito gente che lavora là da una vita

'parla come un naziskin' è il commento più benevolo che ho sentito

Non hai risposto alla domanda "quali cazzate?". Esatto lavorano là da una vita, non importa quanto tempo stai, importa cosa fai, se vai a fare l'inglesino dell'uk non hai visto un cazzo manco se ci stai 30 anni, gli inglesi ci stanno tutta la vita e comunque non capiscono un cazzo del loro paese e glielo devo spiegare io, a chi vuole ascoltare, pensa un po'. Non voglio entrare nei dettagli ma io ho fatto tutto tranne che l'inglesino lì, ho visto più cose io in 3 anni e mezzo che chi ci abita da una vita, e molti di quelli che, come si dice a napoli, sono stati "miez a via" la pensano come me sull'uk.

Qua sei tu che appena uno dice un qualcosa di diverso cacci fuori l'iran, hitler, i fascisti ecc. Io non ho mai nominato hitler, nè l'iran nè niente prima che lo facessi tu, sei tu che appena uno dice un qualcosa che non condividi lo etichetti come fascista, nazista, estremista, che tra parentesi è proprio quello che fanno in uk per silenziare il dissenso. Se io penso una cosa e anche hitler a suo tempo pensava lo stesso o qualcuno in iran pensa lo stesso, o qualucno al tempo del fascismo pensava lo stesso debbo forse cambiare la mia opinione solo per questo? Avere un'opinione in comune con hitler non equivale ad appoggiare i campi di concentramento, avere un opinione in comune con l'iran non vuol dire voler mettere il burqa alle donne (per carità!! ma vedi cosa cazzo debbo scrivere!!!) e avere un opinione in comune coi fascisti di una volta non ti rende automaticamente fascista. Qua l'unico integralista che non vuole sentire altre opinioni sei tu mio caro @itaconeti.

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@itaconeti Comunque ho deciso di non rispondere più alle tue provocazioni. Credo sia almeno la terza volta che contro la mia volontà mi trascini nella tua merda, questa volta tutto è iniziato da una domanda che feci a cavalinho e tu che non c'entravi nulla ti sei inserito dicendo e allora vai in iran. Appunto questo sito si chiama gnoccatravels, non so perchè continui a trascinarmi in questi discorsi che non c'entrano nulla con un sito del genere, ho deciso di non rispondere più alle tue continue provocazioni.

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Lavieenrose_mobile

@Beyazid_II said:

@Itaconeti said:
@Beyazid_II

il tuo castello di argomenti si fonda su un doppio errore riguardante il caso specifico di ingiustizia in uk

prima di tutto è stata un'ingiustizia non nel senso di errore giudiziario nell'ordinamento positivo - come il caso tortora - ma nel senso di una decisione di diritto positivo contrastante con i principi del diritto naturale liberale alla libertà di informazione

poi non c'entra il femminismo ma il fondamentalismo islamico contro il quale il condannato ha fondato un movimento e stava facendo uno streaming su un caso giudiziario di stupri seriali di cui erano accusati dei musulmani

quindi sei finito fuori strada

ingiustizie dovute ad applicazioni illiberali del diritto positivo ce ne sono sempre state e sempre ce ne saranno nei sistemi liberali perchè la perfezione non è di questo mondo

Va bene che i castelli e le cattedrali gotiche non piacciano più e vadano pure a fuoco, ma potevi almeno leggere quel mio “castello di argomentazioni” prima di rispondere!
Io stavo parlando di coloro che, in UK e nell’occidente tutto, vengono condannati per “stupro” senza prove o per fatti di realtà e gravità poco credibili se non addirittura risibili (vedi Assange).
E tu mi rispondi parlando dell’attivista anti-islamico tirato fuori da pussylicker? Cosa c’entra?
Ho poi dettagliatamente descritto la situazione italiana, in relazione all’articolo 609 del codice penale e alla fonte di prova, così come stabilito dal nostro ordinamento e ribadito da recenti sentenze dalla s.c. di cassazione.

La questione è semplice come una casupola, non complicata come un castello.
Ritieni tu che la possibilità di condannare in penale l’imputato basandosi sulla sola parola dell’accusa, anche “in assenza di riscontri oggettivi e testimonianze terze atte ad avvalorare dall’esterno l’uno o l’altra tesi” sia conforme al diritto ed alla ragione?
Io rispondo di no.
Se tu rispondi di sì, evidentemente, hai un concetto di ragione e di diritto che poco corrisponde all’illuminismo (il quale decide della verità in base ai fatti e non agli aristotelismo) e a Kant (il quale ha ben spiegato, con il noto esempio dei talleri, come l’essere non sia un predicato) e che è invece molto vicino a quanto faceva comodo al regime fascista (che ha introdotto questa porcheria nel codice Rocco) e al nazifemminismo (che oggi la sfrutta).
Non mi pare molto difficile.
E poiché questo è un principio sbagliato introdotto nell’ordinamento penale, e non un evento casuale o il capriccio di un singolo giudice, io ho tutto il diritto a dire che si tratta del primo passo per smantellare la concezione liberale della giustizia.
Certo, in passato gran parte dei giudici non se ne è avvalsa (per fortuna), ma ora, proprio in relazione alla cosiddetta violenza sessuale (proprio nelle sue versioni talmente allargate dal femminismo da comprendere potenzialmente qualunque cosa anche a posteriori), l’indirizzo nazifemminista è quello di dire “per fortuna che c’è questa possibilità così gli stupratori non si salvano più”. Dimenticando che con la scusa di condannare senza prove qualche colpevole si permette potenzialmente a chiunque di mandare in galera una marea di innocenti.
Ovviamente questo non sta ancora succedendo in maniera eclatante, ma diversi casi sono avvenuti e comunque è la possibilità stessa che questo avvenga (ripeto: non per l’interpretazione stramba e illiberale di un singolo giudice all’interne di una legge liberale, ma per una distorsione autoritaria del sistema rimasta dal fascismo e fatta tornare in auge dal nazifemminismo con la benedizione di amnisty international, telefono rosa, Boldrini, Bongiorno e vittimiste varie) a determinare l’illiberalità del sistema giuridico quanto a reati sessuali.
Ripeto:
Anche nell’ancien regime non era una regola così quotidiana che un suddito fosse messo a morte per capriccio del re o per uno sguardo storto alla regina. Eppure era possibile. Ed è per questo che l’illuminismo aveva ragione a voler cambiare regime: bastava quella semplice possibilità a rendere il sistema contrario al diritto ed alla ragione.
Perché dunque oggi tu non ammetti che la semplice possibilità di essere condannati senza prove (e gli esempi non mancano) per un “errore sistematico” (come spero di aver spiegato) basti a definire il sistema occidentale (a parte ancora qualche eccezione) come non più liberale in termini di diritto?

Dirai: è liberale tutto il resto. Ma se in un mondo dove tutto è liberale proprio quando si tratta del diritto alla difesa di un uomo davanti ad una donna si resuscita l’inquisizione, allora abbiamo tutto il diritto di gridare alla discriminazione antimaschile ed alla tirannide femminista.
Per farti capire la gravità di quanto tu sottovaluti circa l’occidente, ti riporto quanto successo anni fa negli Usa (se vuoi vado a cercare la fonte).

"Diario segreto di una nazi-femminista

Un uomo è stato riconosciuto innocente e risarcito per 5 anni di carcere quando il diaro segreto della misandrica che lo aveva fatto incarcerare per stupro con la sua sola parola è finito su internet ed all’attenzione dei giudici [Fonte]:

«Mi sento un po’in colpa per averlo fatto incarcerare, ma la sua mancanza di rispetto per le donne è terribile. Ricordo quanto poco ci rispettava… pensa che le donne siano oggetti sessuali. È un tale imbroglione. Voleva Holly e me mentre era fidanzato. L’ho accusato perchè era la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E perchè ho sempre voluto qualcosa di forte nella mia vita. Altrimenti mi annoio. Bisogna cambiare, sono stanca di uomini che si approfittano di me… e di me che gliela do. Non sono una ninfomane come tutti pensano. Non sono abbastanza forte da dire di no. Sono stanca di essere una puttana. Basta.

Ieri sono andata da due avvocate per denunciarlo civilmente. So che è sbagliato, ma che altro posso fare? Normalmente non sono una persona cattiva, ma mi ha fatto arrabbiare. Se sono vendicativa, peggio per lui. Probabilmente mi sentirò in colpa, un giorno.

Parlando di soldi, lo denuncio. Ho bisogno disperato di soldi. La mia coscienza mi ha impedito di farlo, ma devo pagare un debito e farò quello che serve.»

Cinque anni di galera.

Una persona è stata umiliata e sequestrata in carcere, ha perso il lavoro, gli studi, una carriera nello sport. La nazi-femminista non ha ricevuto nessuna punizione. La società, preparata ad affrontare la violenza incarcerando un uomo sulla sola base della parola di una puttana, sta solo ora sviluppando gli anti-corpi per i reati nazi-femministi.

La violenza di genere è la calunnia femminista."

La notizia è del 2010, e vedo che dopo nove anni gli anticorpi sono ancora piccini. Vedo anche perché l’Italia non regge la sfida globale. Se tu rappresenti qui la classe dirigente, sfido che questa non veda ad un palmo dal suo naso: giudichi solo l’istante presente (“ora si vive meglio qua che in Iran”) senza voler guardare che, in prospettiva, le cose stanno cambiando in maniera drammatica per tutti noi (domani magari non si vivrà ancora benissimo in Iran, ma si vivrà malissimo qua, a causa del nazifemminismo che lasci agire indisturbato).

Concordo pienamente sul fatto che la possibilità di condannare in penale l’imputato basandosi sulla sola parola dell’accusa sia un'abominio che usualmente viene perpetrato da regimi come quelli comunisti e dittatoriali. Non tirerei in ballo Kant e la storia dei telleri perchè le ragioni per cui sia scorretto dare ad uno o più esseri umani la possibilità di condannare altri uomini senza considerare (inteso non solo come sentire ma anche pesare) la loro opinione trascendono dalla definizione di essere e ragione, sono un assioma e come tale sono indiscutibili.

Infine faccio notare che il capitalismo è un sistema molto più equo e distributivo del comunismo: fidel castro, gheddafi, stalin, l'attuale presidente cinese o lo stesso Kim di Nord Corea hanno avuto accesso a centinaia se non migliaia di donne mentre la stragrande maggioranza della popolazione maschile di questi paesi è completamente astemia di figa. Quindi le disparità sono molto più accentuate rispetto all'Italia (che è comunque un paese molto socialista)

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Secondo me @Beyazid_II e @pussyliker voi avete enormi problemi personali a rapportarvi con le gnocche. Invece di affrontarli, sublimate i vostri problemi personali buttando la colpa di questi problemi sulla società attuale con rabbiosi discorsi complottisti, islamisti, nazistoidi a seconda dei casi. Ma intanto attorno a voi si scopa, ci si fidanza, si tradisce ci si lascia, si riscopa, ci si rifidanza, ecc. Quindi la vostra non è una condizione generale, ma una condizione personale che dovreste affrontare personalmente con le modalità che ritenete più opportune.

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Divina_mobile

@Serendipity said:
Concordo pienamente sul fatto che la possibilità di condannare in penale l’imputato basandosi sulla sola parola dell’accusa sia un'abominio che usualmente viene perpetrato da regimi come quelli comunisti e dittatoriali. Non tirerei in ballo Kant e la storia dei telleri perchè le ragioni per cui sia scorretto dare ad uno o più esseri umani la possibilità di condannare altri uomini senza considerare (inteso non solo come sentire ma anche pesare) la loro opinione trascendono dalla definizione di essere e ragione, sono un assioma e come tale sono indiscutibili.

Infine faccio notare che il capitalismo è un sistema molto più equo e distributivo del comunismo: fidel castro, gheddafi, stalin, l'attuale presidente cinese o lo stesso Kim di Nord Corea hanno avuto accesso a centinaia se non migliaia di donne mentre la stragrande maggioranza della popolazione maschile di questi paesi è completamente astemia di figa. Quindi le disparità sono molto più accentuate rispetto all'Italia (che è comunque un paese molto socialista)

Quello che garantiva una certa distribuzione equa della figa era il cristianesimo/cattolicesimo, in una società moderatamente religiosa quasi tutti gli uomini (belli, brutti, ricchi, poveri, giovani, meno giovani) dovevano fare più o meno le stesse cose per ottenere quasi ogni tipo di donna, era la monogamia e l'associare il sesso al fidanzamento ad equidistribuire le femmine ed il sesso. Poi che possa piacere o meno è un altro discorso, secondo me c'erano aspetti positivi e aspetti negativi.

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@dell said:
Secondo me @Beyazid_II e @pussyliker voi avete enormi problemi personali a rapportarvi con le gnocche. Invece di affrontarli, sublimate i vostri problemi personali buttando la colpa di questi problemi sulla società attuale con rabbiosi discorsi complottisti, islamisti, nazistoidi a seconda dei casi. Ma intanto attorno a voi si scopa, ci si fidanza, si tradisce ci si lascia, si riscopa, ci si rifidanza, ecc. Quindi la vostra non è una condizione generale, ma una condizione personale che dovreste affrontare personalmente con le modalità che ritenete più opportune.

Questa è una critica costruttiva anche se a mio avviso non vera, almeno per quanto riguarda me, utenti come itaconeti solo provocatori invece.
A proposito di ciò ti elenco vari punti 1)io ho mai iniziato discorsi del genere, o sono solo di risposta a quanto scrive itaconeti? Qui tutto è iniziato dopo una domanda fatta da me all'utente cavalinho e itaconeti è intervenuto iniziando a parlare a sproposito dell'iran. 2)mi avete mai letto utilizzare termini come melanzana o parlare male delle italiane come fate puntualmente qua? Mai, io non provo nessun rancore verso le italiane, a differenza della maggior parte degli utenti del sito. A me stanno sul cazzo le bambine capricciose che i cuck del sito chiamano donne libere ed indipendenti, in italia di questi esemplari ce ne sono poche, sono quasi tutte nei paesi "civili". Io vedo che la maggior parte di voi conosce est europa, sud america, asia, l'occidente un po' meno, perciò spesso mi chiedo, "ma sanno di cosa sto parlando o no?". 3)se essere contro il femminismo feroce, contro la colonizzazione dell'europa che sta avvenendo, solo chi ha il prosciutto dentro gli occhi, non sugli occhi, crede sia roba da complottisti, contro tutti questi capricci individualistici spacciati come inalienabili libertà individuali e contro la progressiva femminizzazione e "addomesticazione" dei maschi europei mi rende un nazista, chiamatemi nazista che vi devo dire.
Qua scopare o non scopare c'entra poco, io di italiane ne ho scopate poche , e nemmeno un gran che, vabbè che sono facile facile di gusti, ma non provo nessun odio nè rancore verso il genere femminile italiano come molti qui, di inglesi, americane, australiane per dire 3 paesi, qualcuna in più eppure mi stanno sulle balle parecchio più delle italiane. Al giorno d'oggi pare che appena uno muova una critica al mondo moderno le uniche risposte che sente sono :"nazista, fascista, complottista" oppure, "scopa di più".

Skokka_mobile

@Beyazid_II Io, ad esempio, ho sempre scopato solo pagando

Io fossi in te qualche domanda inizierei a farmela...

Ps. Spero che la tua capacità di sintesi dimostrata in questo sito non sia la stessa che adotti nell interfacciarti con le donne che incroci nel tuo cammino.

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@Beyazid_II Io, ad esempio, ho sempre scopato solo pagando

Se la situazione è questa, mi dispiace davvero e mi scuso di aver usato toni polemici nei tuoi confronti.

E il lenzuolo si gonfia sul cavo dell'onda 
E la lotta si fa scivolosa e profonda

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@pussylicker said:

@dell said:
Secondo me @Beyazid_II e @pussyliker voi avete enormi problemi personali a rapportarvi con le gnocche. Invece di affrontarli, sublimate i vostri problemi personali buttando la colpa di questi problemi sulla società attuale con rabbiosi discorsi complottisti, islamisti, nazistoidi a seconda dei casi. Ma intanto attorno a voi si scopa, ci si fidanza, si tradisce ci si lascia, si riscopa, ci si rifidanza, ecc. Quindi la vostra non è una condizione generale, ma una condizione personale che dovreste affrontare personalmente con le modalità che ritenete più opportune.

Questa è una critica costruttiva anche se a mio avviso non vera, almeno per quanto riguarda me

Mi dispiace, ma invece è una critica perfetta per il tuo caso. Tu ti sei autoconvinto che il tuo problema con la gnocca sia causato dalla società cattiva perchè rifiuti di vedere che il tuo problema con la gnocca è dentro di te. La verità ti fa paura e la tramuti in collera verso l'esterno della società cercando delle motivazioni tra quelle che ti sono più confacenti E' un meccanismo classico, in cui cadono molti. Ma, così facendo, ci si danneggia perchè non si affronta mai il problema di non riuscire a relazionarsi con le gnocche, al di là della scopata casual che può capitare ogni tanto con quella in quel momento un po' brilla o su di giri.

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@shivalingam said:

@pussylicker said:

@dell said:
Secondo me @Beyazid_II e @pussyliker voi avete enormi problemi personali a rapportarvi con le gnocche. Invece di affrontarli, sublimate i vostri problemi personali buttando la colpa di questi problemi sulla società attuale con rabbiosi discorsi complottisti, islamisti, nazistoidi a seconda dei casi. Ma intanto attorno a voi si scopa, ci si fidanza, si tradisce ci si lascia, si riscopa, ci si rifidanza, ecc. Quindi la vostra non è una condizione generale, ma una condizione personale che dovreste affrontare personalmente con le modalità che ritenete più opportune.

Questa è una critica costruttiva anche se a mio avviso non vera, almeno per quanto riguarda me

Mi dispiace, ma invece è una critica perfetta per il tuo caso. Tu ti sei autoconvinto che il tuo problema con la gnocca sia causato dalla società cattiva perchè rifiuti di vedere che il tuo problema con la gnocca è dentro di te. La verità ti fa paura e la tramuti in collera verso l'esterno della società cercando delle motivazioni tra quelle che ti sono più confacenti E' un meccanismo classico, in cui cadono molti. Ma, così facendo, ci si danneggia perchè non si affronta mai il problema di non riuscire a relazionarsi con le gnocche, al di là della scopata casual che può capitare ogni tanto con quella in quel momento un po' brilla o su di giri.

dove ho mai detto che ho problemi con la gnocca? Io ho problemi con la società anglosassone che ho vissuto sulla mia pelle e con chi la vuole portare in italia, è chiarissimo quello che scrivo.

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@shivalingam se vai sul rooshvforum, di gran lunga il miglior forum inerente questi argomenti, frequentato per la maggior parte da inglesi e americani, vedi che fanno tutti quanti gli stessi discorsi che faccio io. Il creatore del forum, appunto tale roosh v è un grande seduttore e dice le stesse cose che dico io. Molte persone che ho conosciuto che hanno vissuto in realtà simili la pensano come me.

Perciò sono 2 le cose, o non sapete di cosa state parlando e quindi dovreste avere l'umiltà di tacere come io non intervengo nelle discussioni su thailandia o sud america per esempio, dato che non so nulla. Oppure, dal mio punto di vista, siete parte del problema e quindi non ci può essere dialogo, quello che per me è giusto per voi è sbagliato e quello che per voi è giusto per me è sbagliato, possiamo dialogare per anni e non arriveremo mai a nulla.

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