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Un declino tutto italiano

Insomma, non siamo certo come vuo far credere l'ottimista @dell in una situazione di parità nella guerra con le femministe. Forse lo eravamo 30 anni fa (e infatti mi sembra parlare dai magici anni Ottanta dell'edonismo reaganiano, ora c'è poco da godere sotto ogni punto di vista economico e sessuale). Nel sistema di valori e di competizione attuale, le donne possono usare le loro armi naturali (spesso negando pure di averle, come nel caso de pussy-power) mentre noi non possiamo usare le nostre (perchè saremmo il "male assoluto"). E anche quando con le regole "neutre" della competizione lavorativa o di studio, raggiungiamo, per via, se non di migliori doti, almeno di maggiore impegno (perchè per noi eccellere, affermarci e renderci visibili socialmente è un obbligo tassativo quando per loro può essere solo una scelta), una certa predominanza (come nelle cosiddette materie STEM) questa, anzichè un merito, viene vista come una colpa, ovvero come ulteriore prova di "discriinazione" contro le donne (vedi caso Strumia).
E dà la "giustificazione" ad "azioni positive" volte a dare alle donne posti di prestigio senza che se li debbano conquistare.

E' così che vogliamo continuare a guerreggiare?
E in 20 anni di movimenti maschili "democratici", cosa abbiamo ottenuto? La misandria legalizzata nei mass-media, le istituzioni boldrinizzate, le risoluzioni antimaschili e antiprostituzione dell'UE e le leggi illiberali di stati come Italia (stalking incostituzionale, vedi blog di Davide Stasi), Spagna (violenza di genere, condanne maggiori e senza prove per gli uomini) e Inghilterra o Svezia (violenza sessuale con inversione di onere della prova).

Vogliamo andare avanti così o vogliamo cambiare rotta?

Per fronteggiare il nazifemminismo serve essere ideologicamente e materialmente più cattivi di Stalin, altro che cagoja liberali.....

Hanno ottenuto molto di più, infatti, i ragazzi pro-ISIS. In pochi anni di frequentazione delle nostre strade hanno ricacciato con la coda fra le gambe e la voglia di "protezione" nel cuore tutte quelle "leonesse da tastiera" occidentali che ci accusavano di sguardi troppo insistenti e approcci troppo frequenti, che dicevano "gli uomini non servono a niente" e rivendicavano i loro diritto a "vestirci come ci pare", per non dire apertamente a "stronzeggiare su chi ci pare". Davanti agli amici dell'Imam non si azzardano più....

Persino la Boldrini si mette il velo...

E allora più immigazione e meno sicurezza potrebbero anche essere le ricette giuste, il modo di "cavalcare la tigre".

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@Beyazid_II said:
Insomma, non siamo certo come vuo far credere l'ottimista @dell in una situazione di parità nella guerra con le femministe. Forse lo eravamo 30 anni fa (e infatti mi sembra parlare dai magici anni Ottanta dell'edonismo reaganiano, ora c'è poco da godere sotto ogni punto di vista economico e sessuale). Nel sistema di valori e di competizione attuale, le donne possono usare le loro armi naturali (spesso negando pure di averle, come nel caso de pussy-power) mentre noi non possiamo usare le nostre (perchè saremmo il "male assoluto"). E anche quando con le regole "neutre" della competizione lavorativa o di studio, raggiungiamo, per via, se non di migliori doti, almeno di maggiore impegno (perchè per noi eccellere, affermarci e renderci visibili socialmente è un obbligo tassativo quando per loro può essere solo una scelta), una certa predominanza (come nelle cosiddette materie STEM) questa, anzichè un merito, viene vista come una colpa, ovvero come ulteriore prova di "discriinazione" contro le donne (vedi caso Strumia).
E dà la "giustificazione" ad "azioni positive" volte a dare alle donne posti di prestigio senza che se li debbano conquistare.

E' così che vogliamo continuare a guerreggiare?
E in 20 anni di movimenti maschili "democratici", cosa abbiamo ottenuto? La misandria legalizzata nei mass-media, le istituzioni boldrinizzate, le risoluzioni antimaschili e antiprostituzione dell'UE e le leggi illiberali di stati come Italia (stalking incostituzionale, vedi blog di Davide Stasi), Spagna (violenza di genere, condanne maggiori e senza prove per gli uomini) e Inghilterra o Svezia (violenza sessuale con inversione di onere della prova).

Vogliamo andare avanti così o vogliamo cambiare rotta?

Per fronteggiare il nazifemminismo serve essere ideologicamente e materialmente più cattivi di Stalin, altro che cagoja liberali.....

Hanno ottenuto molto di più, infatti, i ragazzi pro-ISIS. In pochi anni di frequentazione delle nostre strade hanno ricacciato con la coda fra le gambe e la voglia di "protezione" nel cuore tutte quelle "leonesse da tastiera" occidentali che ci accusavano di sguardi troppo insistenti e approcci troppo frequenti, che dicevano "gli uomini non servono a niente" e rivendicavano i loro diritto a "vestirci come ci pare", per non dire apertamente a "stronzeggiare su chi ci pare". Davanti agli amici dell'Imam non si azzardano più....

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E allora più immigazione e meno sicurezza potrebbero anche essere le ricette giuste, il modo di "cavalcare la tigre".

è anche molto interessante vedere il corrocircuito mentale che si crea nelle femministe-pro islam-pro-immigrazione quando un immigrato islamico violenta una femminista

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@dell said:
Concordo con @puccio70. Se invece di andare dietro a sparate propagandistiche si leggono testi specializzati si viene a conoscenza della totale supremazia strategica degli Stati Uniti, unica superpotenza globale, garantita sia da dal livello inarrivabile della propria tecnologia militare, sia dal predominio convenzionale aereo e marittimo in tutti i teatri del globo.
La Russia è una potenza regionale sotto attacco che si è arrabbattata per salvare le vicine basi militari in Crimea e in Siria. La Cina è militarmente inesistente oltre i propri confini, persegue un'espansione commerciale rimandando sempre più in là nei decenni l'ipotesi di costruire un proprio blocco militare internazionale. Quanto all'iran non vale neanche la pena di parlarne, è un attore locale debolissimo che cerca di rincorrere la supremazia israeliana nella zona, avendo contro anche l'intero mondo arabo sunnita.

Vista la loro provenienza e la formazione ideologica dei loro autori i “testi specializzati” sono semplicemente una propaganda più raffinata (è così pure in ambito più strettamente scientifico, figuriamoci in quello scientifico-militare).
I tempi dell’unica superpotenza sono finiti da quando la Cina è diventata la prima economia al mondo. Siete o non siete voi a dire che è l’economia a comandare sulla politica (oggi)?

La “inarrivabile” supremazia tecnologica è garantita da ingegneri, e se continuano a licenziarne per far posto alle “minoranze” (vedi il caso del “misogino” di google) finirà che saranno raggiunti. Ovviamente la mia è una provocazione, ma ha un fondo di verità.
Pensate tutti ad una guerra in termini convenzionali, ma se davvero ci sarà un prossimo conflitto mondiale, non sarà deciso da aerei, portaerei e bombe atomiche, ma da big data e reti neurali. E’ lì oggi il vero potere.
Oppure da clave e bastoni come diceva Einstein…

Vale la pena di parlare dell’Iran, perché sta facendo esattamente quello che deve fare uno stato sovrano: il massimo per accrescere la propria potenza, la propria identità, la propria possibilità di affermazione, se non nel mondo, almeno nella regione. Quello che l’Italia ha dimenticato da quasi un secolo. Certo, non ha la possibilità di fare la guerra al mondo da solo, ma almeno fa tutto il possibile per non sottomettersi ai vicini e agli allogeni.
Proprio perché è circondato da un mondo sunnita ostile ha tutto il diritto di dotarsi dell’arma di dissuasione atomica (che hanno tutti gli altri: i sauditi via basi usa, gli israeliani anche se ufficiosamente ed in barba ad ogni controllo internazionale, i turchi via nato e pure i pakistani). Proprio la reciproca dissuasione, come insegna la guerra fredda, garantisce la pace. Sono Usa e Israele, proprio perché vogliono la guerra, a cercare sempre la disparità di forze.

Non dico che sia una fortezza inespugnabile, ma non può essere paragonato all’Iraq di etnie composite e tenuto assieme solo dalla dittatura “laica” di Saddam. Espugnarlo in termini convenzionali costerebbe una quantità di vite umane comparabile a quella richiesta dal Giappone o dalla Fortezza Europa del ‘45. Del resto, pure in Iraq gli americani hanno faticato tanto da rompere il fronte interno (davanti alle bare le certezze degli interventisti pro-Bush vacillavano, per non contare le continue protesta pacifiste). Non posso credere che siano così stupidi da ripetere l’errore su scala ancora maggiore. Per questo provano (ma senza successo) di infiltrare elementi sovversivi e femministi nel paese.
Perché, del resto, dovrebbe accettare di “occidentalizzarsi” quando, come spiegato, sulle questioni di fondo di oggi (finanza, femminismo) garantisce la vera libertà dei propri cittadini molto meglio del modello neoliberista?

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@dell said:

@pussylicker said:
.
@itaconeti volevo proprio scrivere l'europa è caduta nel'45 ma temevo un ban, non si sa mai a parlare di certe cose

@Beyazid_II quindi non era "reductio ad hitlerum" ma "auto-reductio ad hitlerum"

Purtroppo è un errore comune. Quando avevo quattordici anni, alla prima assemblea di istituto, venni chiamato fascista perché avevo sostenuto, fra le altre cose, che fine primario della scuola è lo studio e non la “socializzazione”. Adesso che ne ho quaranta (quasi), mi sento dare del fascista perché, semplicemente, rivorrei un’Italia di Italiani. E anche qui, in quella che dovrebbe essere (se non altro per motivi pratici) la culla della lotta politicamente trasversale (se non altro culturale) al femminismo suprematista, proibizionista, anti-maschile e fallofobico, vedo dare (o darsi) del “nazista” a chi vorrebbe semplicemente opporre un chiaro “no” a quell’ideologia (mondialista, pseudopacifista, femminea nei valori) ormai integrata nel neoliberismo che ha partorito il neofemminismo di cui sopra e che giustifica sempre più violazioni allo stato di diritto (vedi tutto il discorso anti-maschile sui presunti reati simbolo del femminismo, ma anche il doppiopesismo nelle leggi e nei costumi).
Ci vuole elaborazione per uscirne. Ed anche una smisurata dose di autocontrollo.

La reazione istintiva sarebbe quella che ebbi a 14 anni, ovvero di dichiararsi apertamente “fascista” accettando implicitamente il sofisma per cui approvare il modello di liceo gentiliano avrebbe dovuto implicare anche approvare il regime politico che lo aveva realizzato (senza accorgersi che questa fallacia logica si basa, sostanzialmente, sul prendere per vera proprio la propaganda fascista della “riforma scolastica come la più fascista delle riforme”).

E’ del tutto comprensibile, come fu comprensibile vedere istriani, dalmati e fiumani in camicia nera dopo che tutte le “culture” politiche antifasciste avevano mostrato pieno disinteresse, se non ostilità, verso i diritti italiani ai tempi della vittoria mutilata (che non è una narrazione dannunziana, come raccontano le propagandiste femmineo-pacifiste traditrici di oggi, ma un fatto storico), come fu comprensibile vedere i tedeschi votare NSPD dopo aver avuto con Weimar una serie di governi effettivamente servi degli interessi stranieri e delle ingiustizie di Versaglia (almeno lì c’erano i frei-korps a farla pagare cara ad un Rathenau, mentre da noi un Monti è stato fatto senatore a vita). E la colpa, qui, non fu di fascisti e nazisti, ma dei cagoja liberali e dei traditori socialisti che non lasciarono alternative a chi in Italia e Germania voleva sinceramente il bene della propria nazione (e solo dopo capì l’errore).

Anche gran parte dei neo-fascisti di oggi, secondo me, lo è molto più per odio delle “alternative” omologanti neoliberiste e neofemministe, che non per sincera “nostalgia” di Mussolini. Penso che neppure un ministero della propaganda fascista attivo su social e media avrebbe potuto portare oggi (a più di settant’anni dal fallimento) al “consenso” che si puo' percepire da post spontanei un po’ ovunque in rete.

E l’antifascismo militante dei Saviano, dell’Anpi, della Boldrini, non fa altro che alimentare l’arruolamento di nuovi “fascisti”, pescando da chi magari allora sarebbe stato “anti”, ma oggi si dichiara tale perché vuole un’italia di Italiani, liberata dal politicamente corretto mondialista ed immigrazionista e soprattutto (quello che a me preme) dal femminismo demagogico.

Finché mi si diceva: “Mussolini non va bene perché era un guerrafondaio e un anti-egalitario”, io replicavo “proprio per questo Mussolini va bene: perché ci riconduce alle origini virili, guerriere e aristocratiche della nostra civiltà”.
Poi, con un solo dato, ma fondamentale, fornito da uno studioso serio come De Felice, ho cambiato il mio giudizio. A fronte della propaganda bellicista, i governi Mussolini ridussero via via le spese militari in favore degli investimenti in quello che oggi diremo “welfare” (insomma, una politica da pacifista 5 stelle). “E allora era un patacca”, penso oggi.

Finchè le leggi razziali vengono criticate associandole ai provvedimenti anti-immigrazione di Salvini ed Orban, ho tutto il diritto a pensare “allora saranno le stesse menate e il mondo filo-semita le critica solo per giustificare il meticciato, il mondialismo e i propri interessi spicci”. Poi, andando a vedere le storie singole, reali, scopro che sono due cose imparagonabili. Scopro, ad esempio che una delle vittime fu Beppo Levi, l’autore del teorema della convergenza monotona senza in quale non potrei dimostrare la metà dei miei risultati analitici, costretto ad emigrare in Argentina dalle discriminazioni fasciste. Cioè, per colpa della politica, l’Italia perse allora una “risorsa” in senso ben più tangibile di quanto la parola significhi ora! Scopro addirittura che l’ammiraglio Augusto Capon (suocero di Enrico Fermi) rimase fedele alla causa italiana non solo dopo le leggi razziali, ma pure fino ad un minuto prima di essere condotto ad Auschwitz: “«Fino al giorno del suo arresto, provò sentimenti favorevoli per il Duce, per il nuovo Stato fascista di Salò del quale criticava solo la forma repubblicana, essendo lui un fervido monarchico fedele a Casa Savoia, e per l’intenzione di continuare a combattere al fianco dell’alleata Germania, attribuendo la definitiva rovina dell’Italia al “Maramaldo Badoglienko”. Egli approvò in pieno i vari discorsi di Alessandro Pavolini e di Rodolfo Graziani, che incitavano al patriottismo degli italiani per combattere gli angloamericani, solo in apparenza portatori di libertà e benessere.” Ecco che, più di tutti i piagnistei di tutte le Liliana Segre del mondo, più di tutte le retoriche antifasciste, anti-italiane, pseudo-pacifiste e partigiane, questo fatto nudo e crudo mi ha fatto capire quanto sbagliate fossero sotto ogni punto di vista (non solo morale, ma pure politico, pratico, storico) le leggi razziali e quanto stupido sia di per sé l’anti-semitismo (come tutte le generalizzazioni, del resto). Un uomo di valore, che aveva provato nella grande guerra la propria dedizione alla Patria, anziché essere portato ad esempio per gli Italiani (sempre troppo pronti, invece, al voltafaccia e al compromesso), viene consegnato ai tedeschi per essere gasato! E’ da nazionalista che mi indigno, non da “semplice umano” come vorrebbe la sinistra mondialista.

Ma traggo da questa storia anche l’esempio di come, sulle questioni di fondo (come appunto la difesa d’identità e dell’interesse nazionale, ma oggi, aggiungo, pure di quelle del nostro stesso sesso), non si debba cambiare bandiera nemmeno se gli errori della nostra parte storico-politica ci colpiscono personalmente. Quando tramontò la speranza che dalle leggi razziali fossero esclusi almeno i militari di provato valore, Capon scrisse: “La discriminazione, che secondo i primi intendimenti doveva pareggiare gli ebrei discriminati agli ariani, divenne invece una lustra, che non favorisce che i grandi possessori di beni immobiliari. Tutto ciò non fa onore all’uomo [Mussolini, ndA], al quale io rimasi fedele per amor di Patria, malgrado che questi bestiali provvedimenti mi colpissero nella mia dignità di uomo e di soldato, dopo una lunga carriera dedicata sempre al servizio del mio paese».”
Eppure non pensò nemmeno che se Mussolini sbagliava, fossero sbagliate le rivendicazioni italiane del primo dopoguerra, e si comportò di conseguenza a costo della sua stessa vita.

E se non ha cambiato bandiera lui, perché avrebbero dovuto essere giustificati a farlo, allora (ed ora), tutti i sinistri che hanno usato (e usano) la causa antifascista per giustificare il voltafaccia, il tradimento della nazione, il perseguimento di interessi extra-nazionali o sovra-nazionali?

E soprattutto, sono ancora meno perdonabili dei traditori certi maschi-pentiti che, in nome della retorica pseudopacifista e antifascista di cui il neofemminismo si nutre, hanno cambiato bandiera all’interno della stessa guerra fra “generi” (come si dice oggi) e sono diventati servi delle femmine e cani da guardia del peggiore politicamente corretto!

Purtroppo per loro e per noi, il mainstream non ha capito che sono gli argomenti e i fatti, e non gli slogan a far cambiare idea (e vale anche al contrario: se volete che ritorni liberale, dovete dimostrarmi con i fatti che sia possibile vivere da italiani maschi in uno stato liberale di oggi).

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@emii said:
trovo che qui ci sia per molti troppo la visione del questo è il migliore dei mondi possibili, contro chi invece sostiene che questo sia il peggiore dei mondi pissibili

C'é sempre questa abituidine di estremizzare la discussione mettendosi da un lato o dall'altro

il modello presente oggi nelll'occidente ha molti lati positivi ma anche tanti lati negativi.

ragionare in modo analitico su entrambi gli aspetti è utile, uscirsene con: preferivi vivere sotto la dittatura staliana?, è una tecnica retorica banale, abusata e infantile

Per la verità gli estremisti mi sembrano sedere sul fronte neoliberista. Si definiscono “laici”, ma in effetti hanno un’adesione fideistica al modello dominante, giacché, anche quando le evidenze attuali sono contrarie, continuano a dire che “non esistono sistemi migliori” o che “comunque non si può cambiare”.

Sono gli stessi argomenti di chi credeva “voluto da dio” l’ordine feudale che lo opprimeva (ed esattamente come adesso, all’enunciazione dell’uguaglianza delle anime davanti a dio non faceva certo corrispondere un’uguale, o perlomeno equa, distribuzione di risorse, ricchezze e poteri) e temeva il “castigo divino” in caso di cambiamento. Oggi “dio” si chiama “mercato”, si chiama “diritti umani”, si chiama “progresso”, si chiama “donna” e il castigo divino è diventato lo spread, ma poco è cambiato.

Io, al contrario di @pussylicker, non ho una pregiudiziale ideologica contraria allo stato liberale, anzi. Non penso affatto sia “satanico” concedere la libertà a tutti entro limiti oggettivi (e non moralistici) di convivenza civile. Rilevo però che tale libertà diventa licenza senza freni nel caso di chi ha tanti soldi, può speculare contro interi stati e dettare leggi, costumi e “nuova etica” tramite il controllo dei mass media e dell’industria culturale (o giudiziaria, vedi divorzi, avvocati e associazioni femministe), e vera e propria schiavitù materiale e morale per chi non ha mezzi da opporvi e deve accettare tutto per più o meno quieto vivere.

Non è il mio pensiero troppo diverso da quello del “socialismo non marxista” espresso a suo tempo dal vituperato Bettino Craxi e messo in atto durante gli ultimi governi che ci facevano vivere bene. Un socialista di tal fatta vuole diffondere a quante più persone possibili le “conquiste” dello stato liberale. Il marxista le vuole distruggere (e quanto accaduto ad est del muro è lì a ricordarcelo).

Non posso però chiudere gli occhi su una realtà (non solo italiana) nella quale le conquiste del mondo liberale, come la libertà di scelte private e sessuali, lo stato di diritto e il benessere diffuso, siano riprese con gli interessi da quello che chiamo, infatti, “neoliberismo” e porta nei fatti a colpevolizzare o addirittura criminalizzare (unilateralmente) sia il pay sia il free (più di quanto farebbe e fa ogni oscurantismo “tradizionale”, e sempre con motivazioni “morali” e quindi arbitrarie e non dimostrabili scientificamente), a sospendere le garanzie (proporzionalità, oggettività del diritto e presunzione di innocenza) e i principi (uguaglianza) costituzionali quando si tratta di “reati contro le donne” o di “casi di divorzio” e a distruggere ogni ricchezza (materiale e pure culturale) costruita con il lavoro dei nostri padri.

Il liberalismo, per me, andava bene, anzi benissimo nel dopoguerra e oltre, quando ci ha permesso di sollevarci dalla povertà e di diventare la quinta-sesta potenza mondiale (ed ha usato in economia un misto di liberismo e socialdemocrazia), ma non va certamente più bene oggi che è degenerato in neoliberismo e femminismo, due vere e proprie tirannie come ho cercato di farvi capire.
Si può correggere? Bene. Facciamolo. Non si può correggere? Cerchiamo un’alternativa.
Questo fa un “rational player”. Invece qui vedo solo fedeli, che attribuiscono la qualifica di giusto e sbagliato alle idee e ai modelli a prescindere dalla loro effettiva riuscita pratica in un determinato contesto.
Come fossero idee platoniche a-temporali e a-storiche. Come fossero dogmi religiosi per cui morire o da rifuggire come la morte!
Bisogna pensare se e come il modello liberale può essere, hic et nunc, riadattato al contesto privato delle sue derive neoliberiste e neofemministe.

Ma ciò non è possibile se vi sono, dall’uno e dall’altra parte, adesioni o rifiuti a-priori da parte di chi crede sia opera del maligno e di chi crede altrettanto fermamente sia il migliore dei mondi possibili. Come diceva Schopenhauer: “o si pensa o si crede”.

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@ir_pelato said:
@dell 100 minuti d applausi,a chi non piace il cattivo occidente beh ci sono paesi come iran o nord corea pronti ad accoglierli

Ti torno a rispondere: andate via voi illusi e paggi del neoliberismo. Ne avete abbastanza di paesi indistinguibili ormai l'uno dall'altro in cui emigrare! Lasciate che almeno in Europa esistano ancore delle identità di sangue e spirito.
E lasciate che restino le condizioni per un minimo di libertà e di felicità materiale (che lo stato ed il capitalismo italiani, prima di venire travolti dal turbinio mondialista, aveva garantito pur fra tanti specifici problemi e difetti).

Ma non vedete che gli unici due motivi per cui ha avuto in passato veramente senso essere "occidentali", ovvero il benessere diffuso e lo stato di diritto, sono sempre più smantellati da neoliberismo e femminismo?

Ma di cosa credete di essere ancora i paladini voi filoyankee?

Dei diritti delle "minoranze" di speculatori di borsa a rapinare ancora di più le nazioni di ogni ricchezza materiale e morale facendo accettare tutto come "naturale" sviluppo del mercato, della concorrenza, dello "spread"?
Della femminismo giudiziario e della gogna mediatica femminista?
Del metoo?
O dei diritti LGBT? In questo sito poi?

Se il femminismo demagogico, antimaschile e tirannico che voi lasciate prosperare impunemente mi costringerà davvero a chiedere (come per me dovrebbe fare Strumia se non dovesse essere reintegrato al Cern) di essere accolto in Iran, mi ricorderò di post come questo.

E giurerò un giorno di tornare, ma non per sparare da dietro una tastiera....

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@ir_pelato said:
ripeto esistono alternative migliori??no

Certo, le avete distrutte voi.
Mi sembra quel pezzo di "C'era una volta il West" dove Henri Fonda ribatte alla lista di nomi di Charles Bronson con "tutti morti" e quest'ultimo replica "erano tutti vivi prima di incontrare te".

E quelle che non potete distruggere vengono dipinte dalla media di Murdock e Soros come "stati canaglia", bombardati o comunque attaccati con l'embargo.

Ed ogni tentativo futuro di costruire un'alternativa viene condannato sul nascere come "fascista" (o "comunista") e stroncato con terrorismo finanziario.

Ti potrei parlare non solo dell'Italia pre-1981, ma pure di quello che si potrebbe fare ora riprendendo (e attualizzando) certi metodi che hanno funzionato negli anni 30 (non solo quelli di Heimar Schacht che ho citato prima, ma anche lo stesso "new deal" di Roosvelt).
Forse tu non conosci Keynes e le sue critiche ai liberisti di allora (che finirono per sostituire il dollaro alla sterlina senza risolvere il problema, che ora viene al pettine più che mai).

Parli invece proprio come Churchill dopo che aveva appena raso al suolo le città che avevano attuato un'alternativa al gold standard....

P.S.
E dal lato gnocca, se alternative al mondo attuale non esistono, preparati a trasformarti nel barboncino che sbava, scondinzola e obbedisce o nel gattone castrato che melanzane e femministe vogliono come animale domestico umano, perchè i modi per evitare personalmente tutto questo (posizione socio-economica, ricorso alle sacerdotesse di Venere prostituta) stanno sfumando. Ci tolgono soldi, potere e opportunità di conquista e ci fanno leggi proibizioniste e criminalizzatrici. Sicuro sicuro, ora, che non possa, anzi non debba, esistere un'alternativa migliore?

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@emii said:
il problema è che gli americani usano l’europa come zona cuscinetto in caso di eventuale guerra.
Andate ad informarvi quante testate nucleari ci sono nelle basi militari in europa.
Quindi loro attaccheranno la russia dall’eruopa e ovviamente la russia dovrà rispondere colpendo l’europa.

Bello no? Grande strategia 🤔

Difatti la geopolitica non è un'opinione. La posizione filorussa che l'Europa dovrebbe avere se volesse fare gli interessi degli europei e non delle lobbies finanziarie senza patria e con sede in usa è motivata da questo fatto:
se il blocco continentale fosse euro-asiatico anzichè euro-atlantico, avremmo un oceano a dividerci dal nemico, e non saremmo la sacrificabile terra di nessuno.

Comunque tanto Stati Uniti quanto Russia hanno abbastanza armi per distruggere n-volte il pianeta. Non conta a questo punto chi ne abbia di più. Spariremmo tutti in ogni caso. Ed è proprio per questo che la guerra verrà combattuta con tutt'altre armi. Armi in relazione alle quali non è detto vi debba essere una superiorità yankee.

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@marko_kraljevic said:
Mettettevi il cuore in pace, è l'economia a determinare la politica e non viceversa. Chi sostiene il contrario verrà prima illuso dalla politica e poi asfaltato dall'economia, soprattutto se predica stando seduto su una montagna di debiti.

No, non mi rassegno alla narrazione dominante quando questa si basa sulla madre tutte le menzogne (quella del debito pubblico di cui ho parlato nell’intervento di venerdì). Non è nella mia natura.
Certo oggi, specie da 25 anni a questa parte, è l’economia a determinare la politica. Ma questa non è una norma universale. E’ una patologia. Lo aveva capito Keynes.
Del resto, che una cosa esista non significa che debba esistere necessariamente. Ricordate la differenza fra “ente” ed “essente”?
Ai tempi dell’impero romano non era così. Eppure non era una civiltà primitiva.
Anche ai tempi nostri non sarebbe così se, ad esempio, nel 1941 Unione Sovietica e Germania, anziché scontrarsi, avessero mantenuto il patto e avessero congiuntamente spianato “l’occidente liberale”.
Mi rendo conto che è un esempio altamente distopico, ma serve semplicemente a far capire che nulla di quanto accade è di per sé “necessario” (nel senso “è andata così, ma avrebbe anche potuto andare colà”).
E chi vuole che sia così?
Chi, impedendo agli stati di usare il denaro come strumento sociale, vuole tesorizzarlo già dall’emissione, per renderlo uno strumento di potere di pochi (che possono anche smantellare le strutture democratiche e sociali degli stati per far valere un “totalitarismo consumista”). Sono quelli che davvero controllano l’Unione Europea (che non coincide con l’Europa unita quale destino storico già indicato da Nietzsche). Lo ha spiegato persino il premio nobel Krugman. Ma certo la retorica neoliberista (che vuole creare una neo-aristocrazia basata nemmeno sul denaro ma sulla speculazione finanziaria) preferisce vedere la spesa pubblica come il peccato originale da punire con ogni catastrofe, quando è invece, se opportunamente gestita (come l’Italia aveva fatto fino al 1981) una delle leve dello sviluppo (del resto, in economia, “la tua spesa è il mio guadagno e viceversa, se entrambi smettiamo di spendere, entrambi smettiamo anche di guadagnare”).
La politica mi ha deluso da almeno un secolo. Quanto all’economia, se andiamo avanti così, verrà asfaltata non solo l’Italia, ma l’Europa tutta, perché è impossibile svilupparsi e reggere la concorrenza mondiale lasciando il debito pubblico in balia della finanza speculativa, senza una banca centrale disposta a comprare i tuoi titoli quando questi sono sotto attacco o quando hai bisogno di fare deficit per uscire dalla recessione.
Ed entreremo tutti nella spirale irreversibile del: non investo perché non ci sono i soldi non mi sviluppo perché non investo il pil/deficit aumenta. E tutto questo mentre si giustifica lo smantellamento di tutto quanto lo stato offre ai cittadini (non solo welfare assistenziale, ma pure diritti civili, libertà di parola, istruzione ecc.). E tutto per trasformare gli Europei in un ammasso informe e brulicante di bisogni, in un proletariato globalizzato con tante speranza ma senza identità e diritti, perfetti per obbedire ai nuovi signori del mondo. Ma che bella prospettiva di benessere liberale! E’ davvero un ritorno al medioevo, senza bisogno di talebani e teocrazie.

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ir_pelato
17/10/2018 | 18:24
provincia di pisa  |  36-50
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gia odiate il liberismo occidentale poi avete smatphone della apple auto bmw e scopate rumene pay in germania col volo ryan air

Sinceramente mi piacerebbe imitare varg sikerness in arte burzum https://www.youtube.com/channel/UCjhT3T-jL-IDCx42vioXGBw

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@ir_pelato said:
gia odiate il liberismo occidentale poi avete smatphone della apple auto bmw e scopate rumene pay in germania col volo ryan air

Non è che ci confondi con i sessantottini che criticavano a priori in nome del "sociale", dell'uguaglianza, del ritorno alla natura?

Noi odiami il neo-liberismo (non il liberalismo tout court) proprio perchè VOGLIAMO CONTINUARE ad avere smartphone della apple, auto della bmw e a trombare negli FKK, e notiamo invece che ciascuna di queste cose (a parte forse lo smartphone) diventa sempre più rara e difficile per un numero crescente di nostri concittadini italiani ed europei.

Individuiamo infatti proprio nelle derive neoliberiste e neofemministe la causa del venir meno di quei presupposti economici, sociali e giuridici per la vita agiata (e legalmente tutelata), che io e gli altri critici degli ultimi 25 anni d'occidente non ci sognamo di odiare aprioristicamente o moralisticamente (anzi, la vorremmo diffondere ad un numero sempre maggiore di concittadini, come voleva Bettino).

Sono i tuoi amici a de-industrializzare le nazioni e depauperare i cittadini con la tirannia della finanza speculativa e a voler mettere in galera i puttanieri o accusare di molestie i seduttori, ad ogni livello. Per non dire delle aggressioni giudiziare contro l'intero genere maschile volute all'unanimità dalle istituzioni "democratiche" (convenzione di Istanbul, commissione femminicidio, sovvenzione ad associazioni a delinquere di stampo femminista "rosa" o "anti-violenza" ecc.).

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@Beyazid_II scrivi bene, ma nei tuoi commenti mi sembra di leggere un romanzo complottista a puntate
Magari esistesse in Italia il liberismo all'americana, così si andrebbe avanti per merito invece che per giri di conoscenze
E non dovrei mantenere con le tasse del mio lavoro branchi di cazzeggiatori statali, da studente ho visto quanto cazzeggiano molti prof alla uni in Italia
Dominio femminista? sarà forse tra voi prof della uni, che da studente mi sembravate un mondo alieno fuori dalla realtà
Ho 26 anni, tra le ragazze di circa la mia età non conosco una femminista, alla uni perculavano le prof femministe dicendo che erano femministe perchè brutte e vecchie
Le ragazze di oggi se ne fregano del femminismo, sognano la bella vita con il fidanzato figlio di papà e poi il marito in carriera
Vestono sexy perchè alle ragazze piace essere guardate, come a me piace guardarle se belle, poi è chiaro che se uno le fissa da maniaco non ha capito che è un gioco
Quando mi capitano davanti questi islamici con le babbione grasse e infagottate mi dolgono gli occhi, mi viene male al pensiero di poter finire nell'incubo di un mondo fatto anzi sfatto così
E il mondo di una volta che descrivi come una figata, non lo era per niente se penso a quello che ha fatto mio padre in confronto a quello che posso fare io
Mio padre sentiva la pressione di sposarsi entro i 30 massimo, ha fatto una vita piatta di lavoro e famiglia come era normale
Io di una famiglia di ceto medio, da studente ho girato con erasmus e vacanze in Europa, ora che lavoro full time mi permetto e mi permetterò viaggi e gnoccatravels dove mi va in giro per il mondo

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@Beyazid_II quanto livore e frustrazione tu abbia accumulato lo sa solo il Cielo, e mi dispiace molto per te. Ti farebbe bene - a me ha fatto benissimo - un bel percorso di analisi junghiana. Non tutto è così tremendo, li fuori - e nemmeno li dentro. Ma in fondo non serve neppure quello: ti basterebbe un buon libro di storia per capire che le tue frustrazioni e il tuo livore sono esattamente gli stessi che portarono all'affermazione del fascismo e del nazismo. Sono le frustrazioni e il livore di chi si sente chiamato a alti destini e deve arrabattarsi per la pagnotta e un quartino di figa. Parti dunque per quel paradiso dell'Iran - dal quale persino gli iraniani se la darebbero a gambe, se solo potessero - e lasciaci mangiare e chiavare a sazietà, fino a diversa prescrizione del medico curante

E il lenzuolo si gonfia sul cavo dell'onda 
E la lotta si fa scivolosa e profonda

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@billy-the-kid said:
@Beyazid_II scrivi bene, ma nei tuoi commenti mi sembra di leggere un romanzo complottista a puntate

Invece a leggere te ho il sentore chiaro e distinto di ascoltare l'ennesima risposta mainstream non argomentata. Non basta dire "ma tu descrivi un complotto" per dimostrare che quanto dico non è vero. Nè io nè te possiamo conoscere eventuali complotti. Possiamo solo constatare la realtà e chiederci "cui prodest?" E' quello che ho fatto e che non si vorrebbe fosse fatto da chi accusa a priori di complottismo. Ma poi, dato che molti dei protagonisti ammettono apertamente i loro fine ultimo, perchè si parla ancora di complotto? Sono semplicemente interessi contrastanti con i nostri.

Magari esistesse in Italia il liberismo all'americana, così si andrebbe avanti per merito invece che per giri di conoscenze

Ma dai, ma tu ci sei stato davvero negli Usa? Ha visto lì in azione la meritocrazia? Io no. Io vedo continuamente che quanto è legato agli usa (come ad esempio le cricche scientifiche) è semplicemente un sistema di relazioni, raccomandazioni, favori incrociati che ti dà tanto più potere e prestigio quanti più "amici" hai. Ma questa a casa mia si chiama "Mafia". Noi avremmo anche il baronato, ma il tanto decantanto ambiente internazionale non è altro che un feudalesimo "globale".

E non dovrei mantenere con le tasse del mio lavoro branchi di cazzeggiatori statali, da studente ho visto quanto cazzeggiano molti prof alla uni in Italia

E' vero, molti cazzeggiano, come in tutte le università del mondo, specie in certe materie "culturali". Solo che negli Usa questo cazzeggio contribuisce agli obrobri degli "studi di genere".
In ogni caso bisognerebbe controllare i baroni, non togliere risorse al sistema penalizzando i giovani. Abbiamo la spesa in università e ricerca più bassa del mondo occidentale. Possiamo in questo modo innovare e competere?

P.S.
Se per "cazzeggio" intendi il tempo "perso" a studiare, riflettere e anche a "staccare" fra un'attività e l'altra per recuperare le energie mentali necessarie al pensiero creativo, allora è evidente che voi "aziendalisti" non solo non sapete cosa sia la ricerca, ma non sapete nemmeno cosa significhi immaginare e progettare qualcosa di non ancora esistente. Efficienza e rapidità sono due cose che vanno bene per la produzione, non per l'ideazione. Bisogna pensare lentamente, fare molti errori ecc. per percorrere nuove strade,,,,

Dominio femminista? sarà forse tra voi prof della uni, che da studente mi sembravate un mondo alieno fuori dalla realtà

Questa, perdonami, è un'osservazione da studente superficiale, per non dire somaro. Me la fanno da quando ho sei anni.
Alienati sono coloro che hanno distrutto l'università, pensando il problema fosse quello.
Abbiamo sempre prodotto ingegneri di qualità in tutti i campi, ma la moda di seguire gli Usa con il 3+2 ci ha trasformati in una brutta copia del liceo. E tutto perchè si diceva "dura troppo, ci sono troppi abbandoni, è troppo difficile". Ma un ingegnere deve avere una formazione solida, che necessita di tempo e fatica e selezione. Invece il principio "aziendalista" del "devono iniziare a lavorare prima" ha compresso 5 anni in 3, per non ottenere alcun vantaggio in termini di impiego e molti svantaggi in termini di competenze perdute.
L'università alienata? Ci sono i dati: in Italia, nonostante il sottofinanziamente, siamo per produzione scientifica fra i primi al mondo. Lo stesso non possono dire le nostre imprese, che nella competizione globale si sono sbriciolate. Quindi il problema non era l'università che "Insegnava cose che non servono"; ma le imprese, spesso guidate da gente che sottostima l'importanza dello studio e della ricerca (perchè magari di altra epoca o laureata in materie non scientifiche) e spesso condotte ad inseguire la competitività in termini di taglio delle spese anzochè di innovazione o addirittura a fare cose assai poco "evolute" per cui non servono ingegneri. Chi era l'alienato? Non il prof,, ma l'imprenditore.

Quanto alla tirannide femminista, sei tu ad essere alienato dalla realtà che ti circonda.
Se per loro lavoro e carriera sono una scelta fra tante e per noi un obbligo (altrimenti rimaniamo negletti sessualmente e trasparenti socialmente perchè non abbiamo le disparità di desideri a nostro favore nè il ruolo naturale di "Madri"), ma poi lo stato e la società ragionano come fosse giusto avere "50 e 50", se le armi femminili come bellezza e sentimento possono essere usate senza limiti remore nè regole mentre le nostre sono bandite (e quando "neutre" come nel caso del denaro, ci vengono spuntate dall'egalitarismo ridistributivo fra i generi), se in caso di divorzio la donna ha ragione nel 95 percento dei casi (non sposarti!), se in caso di accusa l'uomo può essere messo in galera sulla sola parola, anche prima e anche senza riscontri oggettivi (leggi le sentenze della Cassazione), se le difficoltà scolastiche degli studenti maschi sono attribuite alla loro "stupidità" mentre la mancata presenza massiccia di donne nelle materie STEM viene propagandata per "discriminazione", se dire senza dimostrazione che le donne sono superiori in questo e quello è "progresso", mentre a parti invertite (e con dati) è "sessismo", se la cultura ufficiale dipinge l'uomo-maschio come fonte di tutti i mali e spinge all'approvazione di leggi conseguentemente contrarie ai principi di uguaglianza e di diritto (vedi certe derive "spagnole" che il parlamento sta preparando: informati), se non puoi accendere la tv senza vedere una scena in cui un uomo sia reso ridicolo, umiliato o "punito" per la sua "natura" di maschio (dalla stronzaggine ai calci nella palle), se persino nei dialoghi da bar (ma ciò accade anche su libri e giornali "seri") tutto quanto è più o meno sentito come femminile è per forza bello, buono, evoluto, pacifico e considerato superiore al maschile "brutto, sporco, cattivo, primitivo", se si continua a parlare di "discriminazione contro le donne" anche per quelle situazioni generate dalla fortuna o dal merito dei singoli uomini nello studio e nel lavoro per bilanciare il privilegio naturale femminile di essere apprezzate, ammirate e desiderate (e avere anche qui potere) anche solo per la bellezza (per giustificare "discriminazioni positive" a nostro danno e quote rosa), e potrei continuare ripetendo tutto quanto puoi leggere anche nei post precedenti, io dico che il pensiero dominante non è maschilista come ci viene raccontato, bensì femministe. E dico anche che stiamo violando l'equità, la logica, la natura e il buon senso.

Ho 26 anni, tra le ragazze di circa la mia età non conosco una femminista, alla uni perculavano le prof femministe dicendo che erano femministe perchè brutte e vecchie

Ma tutte, scommetto, sono pronte a sfruttare le leggi fatte dalle femministe (assieme ovviamente ai costumi antichi mantenuti dai "cavalieri" quando fanno loro comodo). In questo senso il femminismo è "mainstream"

Le ragazze di oggi se ne fregano del femminismo, sognano la bella vita con il fidanzato figlio di papà e poi il marito in carriera

Sì, certo, e poi sfruttano le leggi femministe sul divorzio per prenderti tutti i soldi che papà aveva messo da parte per te o quelle sulla violenza sessuale per "vendicarsi" se non hanno ottenuto da te quello che volevano (o se si pentono di avertela data). Oh, sveglia! O sarà peggio per te.

E se anche fosse vero che le tue amiche non sono femministe, lo sono gli stati in cui viviamo. Il parlamento europeo ci voleva criminalizzare come clienti delle sacerdotesse di Venere. La presidenta della camera voleva vietare miss Italia (manco fosse miss Arabia).

Vestono sexy perchè alle ragazze piace essere guardate, come a me piace guardarle se belle, poi è chiaro che se uno le fissa da maniaco non ha capito che è un gioco

E' un gioco dispari se una può mostrare e l'altro non guardare. Come se una può non avere limiti nell'attirare ed io non ho i mezzi per compensare l'attrazione con qualcosa di parimenti valido ed immediato (come la posizone sociale o l'occasione giusta che permetta l'espressione di certe doti individuali). Ma cosa vuol dire "la guardi da maniaco"? La guardo proprio perchè sono mosso dal disio che esse decidono scientemente di suscitare e da cui traggono vantaggi materiali e psicologici. Ovvio che gli occhi si muovano di quel disio, che ha la stessa naturalità di un fiore che sboccia e di una cascata che irrompe. Non ha nulla di perverso. Non può essere "socialmente accettato" quando è suscitato da loro e "anormale e maniaco" quando è espresso da noi.

Devi aver interiorizzato la propaganda femminil-femminista. per non capirlo.

E da un punto di vista emotivo, chi si lamenta degli sguardi e degli approccio, dovrebbe almeno per una volta essere dall'altra parte e vedere quanto sia faticoso e psicologicamente molesto dover fare la prima mossa alla cieca rischiando il più delle volte di essere trattati con malcelata sufficienza quando non con aperto disprezzo.

Se non fosse così la farebbero loro nel 50% di casi.

Quando mi capitano davanti questi islamici con le babbione grasse e infagottate mi dolgono gli occhi, mi viene male al pensiero di poter finire nell'incubo di un mondo fatto anzi sfatto così

Se vedessi le modelle russe, quelle che si scopano davvero i loro ricchi, cambieresti idea.

E il mondo di una volta che descrivi come una figata, non lo era per niente se penso a quello che ha fatto mio padre in confronto a quello che posso fare io
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Io di una famiglia di ceto medio, da studente ho girato con erasmus e vacanze in Europa, ora che lavoro full time mi permetto e mi permetterò viaggi e gnoccatravels dove mi va in giro per il mondo

Beato te, ma per la maggioranza dei giovani, anche meritevoli, non c'è questa fortuna. Sono destinati ad un nuovo medioevo in cui il neoliberismo avrà tolto loro la ricchezza per pagare le puttane e il neofemminismo il diritto liberale a cercarle.

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@marko_kraljevic said:
@Beyazid_II quanto livore e frustrazione tu abbia accumulato lo sa solo il Cielo, e mi dispiace molto per te.

Sa solo il Cielo quanto abbia ragione anche da un punto di vista personale.

Ti farebbe bene - a me ha fatto benissimo - un bel percorso di analisi junghiana. Non tutto è così tremendo, li fuori - e nemmeno li dentro.

Ma in fondo non serve neppure quello: ti basterebbe un buon libro di storia

Quelli che mentono ora, su quanto posso verificare, perchè non dovrebbero mentire su quello che non posso conoscere?

per capire che le tue frustrazioni e il tuo livore sono esattamente gli stessi che portarono all'affermazione del fascismo e del nazismo.

Un nick così elaborato per una banalità così scontata?
Ho fatto anche troppi distingue nei post precedenti per spiegare la mia posizione critica nei confronti del nazifascismo (ed ho anche spiegato perchè non necessariamente certi elementi metastorici da esso usati come propaganda siano da abbandonare: ci servono nella guerra alla mitologia matriarcale insita nel femminismo).

Fascismo e nazismo si affermarono perchè allora come ora la finanza internazionale e i cagoja liberali a libro paga facevano danni e non erano in grado di ripararli. Certo furono risposte per certi versi insufficienti e per altri sbagliate. Ciò non vuol dire che le domande non siano ancora aperte e che debbano essere risolte probabilmente al di fuori del paradigma mainstream.

Sì, certo il rischio di mostruosità è dietro l'angolo oggi come allora. Del resto la prima volta che Gea partorì, partorì mostri. Dobbiamo ancora imparare a generare.

Anche Niezsche diceva che servono molti tentativi falliti prima del colpo fortunato.
Voi ve la siete fatta sotto al primo.

Sono le frustrazioni e il livore di chi si sente chiamato a alti destini e deve arrabattarsi per la pagnotta e un quartino di figa.

Perchè, dunque, io e quasi intere generazioni che, merito più merito meno, siamo in questa situazione, non avremmo motivo di essere frustrati e pieni di livore? Non avremmo un'altra vita per riprovare a rifarci. Quindi delle consolazioni psicanalitiche parareligiose pagane ce ne freghiamo.
Non dovremmo esserlo perchè questo disturba le serafiche serate di chi ha rubato il nostro futuro e si scopa modelle dicendo che il femminismo è pure giusto?

Beh, che tremi pure di terrore davanti allo "spettro del fascismo". Forse questa volta avrà ragione ad avere paura. Forse stavolta sarà davvero spazzato via. E allora si avrà non il male assoluto, ma il male minore.

Parti dunque per quel paradiso dell'Iran - dal quale persino gli iraniani se la darebbero a gambe, se solo potessero - e lasciaci mangiare e chiavare a sazietà, fino a diversa prescrizione del medico curante

Vorremmo chiavare tutti, ed ho spiegato con mille argomentazioni perchè neoliberismo e femminismo sono oggi ostacoli a questo.

Chi voleva ascoltare ha capito. Non serve aggiungere altro.

Penso peraltro di avere letto abbastanza, di storia, come di filosofia e recentemente pure di economia. Ora è tempo di passare all'azione.
Non mi vedrete più su questo blog. Quando gli interessi confliggono, nessun dialogo costruttivo è possibile con i nemici.

Quasi cent'anni fa il Vate scriveva:

Voltiamo le spalle all'Occidente che non ci ama e non ci vuole, che è diventato un'immensa banca giudaica al servizio della spietata plutocrazia transatlantica

Chissà come si traduce in persiano....

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@Beyazid_II said:

Un’altra cattedrale di stuzzicadenti. Su un sito che parla di viaggi della gnocca. Che dire ? Per fortuna che tutto questo tempo passato a elaborare teorie autoreferenziali borderline (nel senso fuori dal mainstream) é tempo pagato dall’universitá. Per quanti difetti possa avere l’universitá italiana, comunque permette ai propri cultori della materia di gestire il tempo come meglio credono. Anche partecipando al premio Postiglione dell’anno (cit. film di Verdone). Sarebbero anche pensieri interessanti, ma c’entrano come i cavoli a merenda, non é intrattenimento, non é cultura, non é sfoggio di erudizione, che cos’é ? Boh ! 🤔

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@strutter said:
Ottimo articolo di Mazzola sul suo Blog::

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/17/da-pari-opportunita-a-matriarcato-perche-chi-rivendica-la-supremazia-delle-donne-mi-fa-inorridire/4696859/

Buon articolo.
Biaogna infatti capire che esiste un movimento di femminismo estremo, che punta non alla parità ma ad avere maggiori diritti.
Ignorare la cosa è stupido.
Poi queste femministe esterme (altri le chiamano nazi femministe) sono una minoranza, ma non sono inesistenti ed è bene capire che è una realtà che esiste. Con una propria organizzazione, degli esponenti con nome e cognome e degli obbiettivi che vogliono raggiungere.

Ovviamente non credo che siano la maggioranza delle donne, ma è bene sapere che esistono e quando si leggono alcune leggi e alcune proposte di legge si sa che arrivano da una certa area

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@Beyazid_II in Iran non frustano in pubblico con un centinaio di colpi non solo le adultere,ma chiunque, uomo donna, venga beccato a fare sesso non solo adultero, ma anche solo extra-coniugale perchè è vietato per legge. Se a te piace quel mondo vacci pure a starci, ma non pretendere che ti seguiamo nel volerlo portare da noi con il pretesto di eliminare il nazifemminismo. Contro il nazifemminismo mi bastano le idee di libertà, non ho bisogno di farmi frustare dai guardiani della rivoluzione che ti stanno tanto simpatici.

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@Viaggiatore431....Ottime davvero Ottime riflessioni !!! APPLAUSI A SCENA APERTA !!! 👍👍👍

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@Viaggiatore43
Le italiane ? Chi sono le italiane ? L’ultima italiana che ho avuto? 15 anni fá. Dopo di che 5 - 6 fidanzate Lettonia Norvegia Romania Ungheria Polonia e poi ancora Romania . Tutte conosciute in Italia , perfettamente inserite , ma soprattutto con una mentalità molto molto mooooolto differente . Per noi maschi il problema non si pone , siamo circondati dalla figa migliore del mondo . Per le nostre cugine italiane invece sono cazzi acidi ...

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ir_pelato
19/10/2018 | 13:58
provincia di pisa  |  36-50
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@NumeroUno le italiane lasciamole in mano ai neri cosi abbaserranno la cresta e noi maschi pensiamo a fare i single libertini

Sinceramente mi piacerebbe imitare varg sikerness in arte burzum https://www.youtube.com/channel/UCjhT3T-jL-IDCx42vioXGBw

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@Beyazid_II Le cose che scrivi mi fanno avere un'erezione, se solo scrivessi di meno sarebbe meglio.

Tu dici che col sistema di oggi solo le donne sono libere, non concordo, le donne sono più danneggiate degli uomini, o comunque tanto danneggiate quanto gli uomini. La natura della donna è essere moderatamente sottomessa all'uomo, non era il patriarcato che discriminava le donne o fesserie simili, era l'ordine naturale delle cose, della vita ad aver stabilito un certo rapporto uomo/donna, Le donne "emancipate" sono in generale tristi e per nulla soddisfatte della loro vita perchè gli è stato fatto credere che la loro felicità e la loro realizzazione consiste nel comportarsi come un uomo, la donna è felice e realizzata se fa l'uomo e poi sono io il maschilista? Emblematico il caso di mia nonna, casalinga con 9 figli, donna oppressa e infelice secondo il mondo moderno, mentre invece le donne felici e realizzate stanno col mitra in mano fuori al colosseo, o si riempiono di psicofarmaci come le americane, o a 50 anni credono che la loro libertà consista nell'ubriacarsi fino a stare male e farsi scopare dalla prima testa di cazzo che passa come le inglesi.

Il femminismo opprime le donne tanto quanto opprime l'uomo, il femminismo demonizza il matrimonio, la festa per eccellenza delle donne, non è mica per errore che il giorno del matrimonio sotto casa dello sposo non passa un cane e sotto casa della sposa si fa festa, e le femministe sono addirittura state in grado di dire che il matrimonio in realtà è uno strumento del patriarcato creato per opprimere le donne e tenerle segregate in casa, ma si possono sostenere fesserie simili? Pare che se non ci fosse stato il matrimonio le donne sarebbero andate per mari a saccheggiare e conquistare il mondo, ma che mucchio di cazzate!! Un po' come quando vogliono farci credere che i neri senza l'oppressione dei bianchi cattivi adesso già sarebbero arrivati su giove e avrebbero reso vivibile marte.

L'uomo è cacciatore e la donna è preda di natura, siamo fatti così, il femminismo predica la libertà sessuale, ora chi va a dormire più soddisfatto un maschio che ha scopato una dopo mezz'ora che l'ha conosciuta o la femmina che si è fatta scopare dopo mezz'ora? Il maschio è cacciatore e la donna è preda, facile capire chi terrà quella notte per sempre tra i ricordi più belli e chi già la mattina dopo la vorrà rimuovere. Per quanto puoi fargli il lavaggio del cervello con libertà sessuale, emancipazione ecc. una donna usata e buttata via come un fazzoletto sporco, almeno per 5 minuti si sentirà come un fazzoletto sporco, perchè la sua natura, il suo istinto è quello della preda, non del cacciatore. Quelle che denunciano stupri finti non lo fanno per cattiveria, tranne i casi in cui lo fanno per soldi o fama tipo la pagliacciata di ronaldo, lo fanno perchè sono disturbate, la sera mezze ubriache sono una persona, la mattina dopo sono un'altra persona, magari la mattina dopo credono davvero di essere state stuprate perchè questo è quello che le hanno insegnato. Ora come non puoi prendertela con un cane perchè abbaia non puoi prendertela con le donne perchè fanno le donne, essere instabili emozionalmente da cambiare umore dalla sera alla mattina è donna, basterebbe evitare che le donne facendo le donne facciano danni, basterebbe riprendere un minimo del buon senso che avevano i nostri nonni e costruire la società sul buon senso invece che su idee astratte sulla libertà e l'uguaglianza che non stanno nè in cielo nè in terra.

Ricordo di aver visto nel treno qualche giorno fa una coppia anglosassone con 2 figli, non sapevo ben dire di dove erano dall'accento, direi non americani comunque, lei era un'isterica stile americane sotto psicofarmaci dei film di hollywood, lui sembrava un cane bastonato, i figli 2 mezze checche (quando dico checche non voglio mica offendere gli omosessuali, intendo 2 ragazzini cresciuti in maniera chiaramente demascolinizzata) e lei chiaramente insoddisfatta di tutto si rivolgeva al marito come un bambino capriccioso che sbuffa si rivolge ai genitori. Poi poco dopo c'era una coppia di turchi, ero curioso e glielo ho chiesto di dove erano, ogni volta che lui parlava lei lo guardava come se stesse parlando un oracolo che le stava svelando tutti i misteri dell'esistenza, sano esempio di moderata sottomissione della donna, e lei non aveva nè velo nè niente, vestita da occidentale. A me è sembrata più felice è soddisfatta la turca oppressa che quella che viene dall'epicentro del femminismo. Il femminismo è tanto contro le donne e la femminilità quanto è contro gli uomini e la mascolinità.

Mi piace molto quando parli di USA e mafia, io sono stato a londra e londra è tutta una gigantesca mafia, non ci sono pistole (o meglio ce ne sono poche) ma c'è una sorta di omertà mafiosa diffusissima (dopotutto mafia e massoneria sono molto collegate), c'è quella mentalità del farsi i cazzi propri che porta le persone ad accettare tutto e non lamentarsi di nulla a patto che non ci siano morti o feriti gravi fuori la porta di casa, perchè se stanno nel vicolo a fianco allora va bene, basta che non si veda. A londra il modo in cui girano i soldi è del tutto senza legge, è un sistema che protegge e premia i disonesti (parlo con cognizione di causa, ne ho viste davvero tante a londra) si può dire che il braccio armato della mafia a londra sia la polizia. E in italia abbiamo in tv quel pagliaccio a cui manca solo la parrucca e il naso rosso, sto parlando di travaglio, che qualche anno fa si permetteva di prendersi gioco dell'italia e degli italiani facendo la parodia del cittadino inglese che va in vacanza in italia. Io sono un cittadino italiano che è andato in inghilterra ed è un paese molto più ridicolo dell'italia, è tanto ridicolo che farebbe sbellicare dalle risate se non fosse tutto vero, o peggio se non fosse tutto vero e ci dicessero che quello è il modello da seguire.

Io credo proprio che abbiamo visioni molto simili delle cose proprio perchè siamo stati in 2 realtà distopiche/orwelliane come america (immagino) e inghilterra (lo so per certo), io non facevo nessuno di questi discorsi, nè avevo nessuno di tali pensieri prima di vedere l'uk. E per questo giustifico gli italiani che non si rendono conto di che piega stanno prendendo le cose, perchè neanche io me ne rendevo conto prima di vedere il reale compimento di queste idee assurde. La maggior parte degli italiani con cui mi sono trovato a parlare in uk più o meno la pensa come noi.

Riguardo il liberalismo, io odio l'idea di mettere la libertà individuale come unico valore morale assoluto perchè atomizza la società in maniera irreversibile, dopotutto se tutti pensano solo a soddisfare i propri bisogni istintivi, le proprie pulsioni interiori, è chiaro che la coesione sociale viene meno e diventiamo tutti atomi scorrelati, schiavi di noi stessi e delle nostre debolezze. E poi questa idea di libertà ha totalmente distrutto, ha quasi fatto passare come difetti virtù morali come l'altruismo, la solidarietà, la lealtà, il valore della parola data (cazzo gli inglesi sono capaci di mentire con una faccia seria sulla più insignificante delle cose), la forza interiore di domare le proprie pulsioni e i propri istinti e ha fatto sembrare virtù difetti o debolezze come lussuria (e per carità io sono il primo dei lussuriosi, predico bene e razzolo male), cupidigia, diffidenza verso gli altri, materialismo esagerato, vedere le persone e le relazioni come un mezzo invece che come un fine. Mi è sembrato di capire che tra le 2 grandi menzogne degli ultimi secoli, libertà e uguaglianza a te sta più sul cazzo la seconda, meno la prima, a me entrambe in egual misura, anzi considero forse più dannoso predicare la libertà incondizionata che predicare l'uguaglianza di cose che uguali chiaramente non sono.

E per chi dice che questi argomenti non c'entrano nulla col sito, verissimo, avete ragione. Ma questa discussione non l'abbiamo creata nè io, nè beyazid, c'era chi diceva che il declino italiano dipendeva dal fatto che l'italia non è abbastanza occidentale e noi abbiamo detto la nostra ovvero che il declino occidentale ha tirato con sè anche l'italia.

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Blumedico

@pussylicker

confondi 'declino' di cui ho scritto io con 'decadenza' di cui parli tu anche se la chiami impropriamente declino

'declino' è un termine del linguaggio economico mentre 'decadenza' è un termine del linguaggio morale

l'italia è in declino economico perchè non cresce

avendo i tassi di crescita più bassi di tutti i paesi occidentali evidentemente non cresce perchè è poco occidentalizzata dal punto di vista economico

gli altri crescono con politiche economiche keynesiane - investimenti pubblici - o liberiste attraverso il taglio delle tasse ma più spesso con un mix delle due politiche economiche come ha fatto reagan

si possono criticare gli eccessi del neoliberismo da correggere nel mondo e in particolare neglii stati uniti ma in italia non se ne è vista traccia

in italia si è continuato - al di là del colore politico dei governi - con l'espansione della spesa corrente assistenziale finanziata a debito che per sua natura non produce crescita ma può portare al default

questa è la ragione quantitativa del declino economico italiano

a cui si aggiungono i motivi qualitativi dell'eccesso di burocrazia e di incertezza e lungaggini della giustizia civile che scoraggiano gli investimenti privati interni ed esteri

invece tu usando il termine declino parli di decadenza morale per il motivo che seguiamo il resto dell'occidente il che è vero anche se con ritardo aggiungo io

ma quel che tu chiami decadenza da un punto di vista comunitarista è libertà da un punto di vista liberale in termini politici e da un punto di vista libertario in termini etici

e infatti hai nel mirino della tua critica la libertà individuale che giustamente consideri per l'occidente valore primario rispetto all'uguaglianza

per i comunitaristi come te è l'individuo che deve servire alla società in quanto totalità come un ingranaggio non deve girare come vuole lui ma come serve per far funzionare l'orologio

invece per i liberali la società è una somma di parti come i mattoncini del lego

una somma di parti libere di esprime la propria individualità e di combinarsi tra loro a piacere entro i limiti delle leggi dello stato che ha il monopolio della forza legittima

dal punto di vista del costume per l'etica libertaria - opposta all'etica 'liberal' all'interno dell'universo liberale - la libertà trova il suo confine nel non esercitare violenza sugli altri individui

per esempio venendo alla gnocca per un libertario la prostituzione è legittima se c'è consenso reciproco mentre non lo è se manca il consenso di una delle due parti

invece per un comunitarista la prostituzione è ammessa o vietata se è accettabile o meno per la moralità della società

il che si risolve quasi sempre - e sempre in quest'epoca storica - nella conclusione che la prostituzione non è accettabile per motivi religiosi o per motivi di morale laica

in questo proibizionismo i comunitaristi come te si incontrano con i 'liberal' e i 'radical' che vogliono vietarla e anche con le femministe 'liberal' e le nazifemministe 'radical'

le motivazioni sono diverse ma lo scopo comune è l'avversione all'etica libertaria basata sul consenso reciproco in nome di un'idea di moralità che diventa legge dello stato

poi da un punto di vista comunitarista il passo è breve dal vietare la prostituzione al vietare l'adulterio e poi anche tutti i rapporti sessuali extraconiugali in nome della famiglia e contro la decadenza morale della società

nietzsche diceva che appena sente qualcuno parlare di moralità diventa subito sospettoso sulle sue reali intenzioni

dietro alla critica morale comunitarista della decadenza dell'occidente si intravede facilmente la volontà di ripristinare idoli repressivi del nostro passato o di importare idoli repressivi dal presente islamico

e come nietzsche prendo subito il martello della libertà per distruggere questi idoli

fidelio

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Quando l'uguaglianza di genere (o parità dei sessi che dir si voglia) si estende ai ruoli di vita fra le persone non solo è contro natura ma danneggia sia gli uomini che le donne perchè vengono a mancare una serie di equilibri cruciali per rendere gestibili e durevoli i rapporti interpersonali. Fra le tante conseguenze del perseguimento di questo mantra sciagurato annovererei la bassa natalità odierna, il considerevole aumento di nuclei famigliari composti da una persona sola e soprattutto la grande insoddisfazione che permea le giovani generazioni per quanto riguarda le relazioni ed i rapporti sociali

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@Serendipity said:
Quando l'uguaglianza di genere (o parità dei sessi che dir si voglia) si estende ai ruoli di vita fra le persone non solo è contro natura ma danneggia sia gli uomini che le donne perchè vengono a mancare una serie di equilibri cruciali per rendere gestibili e durevoli i rapporti interpersonali. Fra le tante conseguenze del perseguimento di questo mantra sciagurato annovererei la bassa natalità odierna, il considerevole aumento di nuclei famigliari composti da una persona sola e soprattutto la grande insoddisfazione che permea le giovani generazioni per quanto riguarda le relazioni ed i rapporti sociali

eh sai, quando hai un bambino non esci più come una volta, devi abbandonare un po' le amicizie o meglio ti vedi di meno (se sei un genitore responsabile) altrimenti continui a fare la vita di prima finchè la moglie si incazza e chiede divorzio, qui cominciano i casini con i figli che non ascoltano più nessuno (visto che i genitori sono due deficienti) perchè se non tu come genitori non ti comporti bene non puoi insegnare l'educazione ai figli, quindi le ragazzine si drogano ecc.. ecc... visto che siamo pieni di delinquenti di merda con la pelle negra che spacciano droga, si gli amici della Boldrini quelli che adesso per fortuna Salvini non vuole più che entrino in Italia.
Insomma per fare figli bisogna anche difendersi da quei maledetti negri spacciatori di merda che la Boldrini difende e poi fa pure le fiaccolate,, in galera questa deficiente!! ERGASTOLO!! Voglio che mia figlia non abbia problemi con questi negri maledetta!!!!

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@itaconeti ma che stai a dire? Io ho mai parlato di prostituzione in questo thread? Io disprezzo con tutto me stesso americane, inglesi, scandinave ecc. che si concedono gratis e hanno la testa piena di cazzate femministe, non russe, ucraine o romene che si fanno pagare. E ti dico che non sono mai andato a pay mentre le anglosassoni sono quelle con cui ottengo i risultati migliori, ma le disprezzo con tutto me stesso, le considero rispettabili come un cestino dell'immondizia e credo proprio che il motivo per cui ho abbbastanza successo con queste femmine da 4 soldi sia proprio questo, che le vedo come inferiori rispetto alle altre, come delle mezze donne, mentre i loro connazionali frocetti le mettono sul piedistallo.

La donna, tranne nell'ultimo secolo dove l'uomo occidentale ha creato questa società a prova di deficiente (nel senso buono, inteso come società in cui anche il più umile può vivere dignitosamente), storicamente ha sempre avuto solo la figa con cui campare, la prostituzione, in tutte le sue forme, fa parte della natura della donna e poco ho da ridire a riguardo. Anzi sarei pure d'accordo a riprendere l'usanza di una volta dei padri che portavano i figli a pay in adolescenza per iniziarli al sesso, almeno non si vedrebbero più in giro ragazzini che pare abbiano paura delle femmine come è normale vedere oggi. Poi anche da un punto di vista egoistico poco mi interessa della prostituzione dato che come ho detto non sono mai andato a pay.

Io ho molto più rispetto per le pay che per le "donne" da 4 soldi di cui parlavo sopra che credono la loro libertà dipenda da quanti cazzi prendono da ubriache il sabato sera o in vacanza, io odio questo tipo di liberazione sessuale, non la prostituzione. Come dice serendipity questa è una delle cause della scarsa natalità odierna oltre al fatto che la realizzazione delle donne ora deve avvenire prima in abito lavorativo e poi forse familiare. Ma chi sano di mente farebbe un figlio con le anglosassoni/scandinave la cui priorità non sono i figli ma fare le vacche in vacanza a magaluf con le amiche lasciando marito e figli piccoli a casa?

A me sinceramente, quando sento la parola libertà, si rizzano tutti i peli sulle braccia (anche quando sento democrazia, diritti umani, integrazione, discriminazione e probabilmente ne dimentico altre), è la classica parola ipocrita dal significato ampissimo che significa tutto e non significa nulla. In uk dove giustificano tutto con "freedom" se dici o addirittura scrivi online qualcosa di politicamente scorretto hai ottime possibilità di avere visita della polizia a casa, di sicuro perdi il lavoro e puoi finire in tribunale, è libertà questa? In uk qualunque disaccordo anche minimo tra 2 persone si risolve tramite la polizia, manco stessimo all'asilo dove si chiama la maestra per qualunque cazzata, ma siamo uomini adulti che sanno risolvere le cose con la ragione o un popolo di deficienti che chiama la polizia 3 volte al giorno? Perciò quando sento la parola libertà ho sempre un sussulto, perchè la troppa libertà porta ad uno stato di polizia del genere che è la fine di ogni libertà.

E poi tu dici "la libertà trova il suo confine nel non esercitare violenza sugli altri individui", questo è esattamente l'unico valore che hanno in uk. A 4 anni forse ci potevo credere, già a 5 anni mi sarei reso conto che stai autorizzando una serie infinita di comportamenti sbagliati in assoluto in questo modo. Secondo questa morale vendere ogni tipo di droga a ogni tipo di persona è giusto, mettere in commercio farmaci che sai essere dannosi per la salute dei pazienti è giusto, intascare soldi fraudolentemente raccolti per beneficenza è giusto, intascare soldi affittando case altrui spacciandosi per i proprietari è giusto, mentire su ogni cosa è giusto, far crescere i propri figli senza un padre è giusto, vendere cibo scaduto ai tuoi clienti è giusto, e ci sono tantissimi altri esempi così (per inciso sono tutte cose che ho visto a londra e sono praticamente legali o quasi). Predicare la libertà è lo strumento dei furbi, ma non dei furbi con le palle, dei furbi vigliacchi e vili, stammi a sentire a me. Esiste il giusto e lo sbagliato, poi dopo viene la libertà.

E poi non credo che la violenza, se usata moderatamente, sia sempre sbagliata. Un uso moderato della violenza fisica per disciplinare gli indisciplinati, per far capire questo è sbagliato non è da condannare a mio avviso. Anche perchè ci sono tante forme di violenza magari più forti di quella fisica che secondo la morale della libertà sono perfettamente ok. Perciò, checchè ne dica nietzsche, considero la libertà il valore dei furbi, degli ipocriti o degli ingenui.

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whip69
02/07/2019 | 20:58
Brescia |  51-100
Newbie

Oh my God... F I C A...qui si parla di F I C A, se pure qui mi devo leggere dei problemi socio-geo-economic-politici, per quanto interessanti in altri forum, cado in depressione...

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argomento tornato di grande attualità purtroppo

I'm not the "fiki fiki" singer...

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