@dell said:
La salvezza dalle straniere? Statisticamente le straniere - di solito esteuropee o latino americane - che sposano italiani divorziano il doppio e in metà del tempo delle italiane. E molto spesso poco dopo essersi fatte sposare dal classico "mulo" per fasi portare qua, si trovano l'amante benestante di età matura. Uno che conosco di trenta e qualcosa ha saputo dopo 3 anni (ultimo a sapere, ovviamente) che la slovacca di 20 e qualcosa che aveva sposato, dopo tre mesi dal matrimonio era già amante di un commercialista sessantenne
Ma vi mettete proprio di impegno a scrivere minchiate.
Per quanto sia vera la parte sui divorzi, la restante no.
E' proprio il contrario, queste si sposano il classico "mulo" per farsi portare qui, in genere un over 50 (anche se ancora più spesso si tratta di un over 60), poi divorziano e stanno insieme all'amante coetaneo.
@ir_pelato said: @pussylicker credi alla favola che l islam conquistera l occidente??senza cattiveriia saremo noi a conquistare loro come lo abbiamo fatto con l unione sovietica e tutto il blocco comunista orientale,perchè i figli dei pakistani etc che nascono in uk o svezia fra 20 anni si comprterranno esatrttamente come noi occidentali oggi ,nel suo piccolo in alcuni paesi arabi sta gia succedendo esempio vedi sti video i giovani ricchi di teheran vedi a che pensano?? https://www.youtube.com/watch?v=BicD0RF_H4g
Altro che favola, se noi non facciamo figli e loro ne sfornano tipo conigli, nell'arco di 30 anni saranno la maggioranza ed imporranno la sharia (la legge islamica).
Pensi seriamente che questi diventeranno come noi occidentali?
Credo basti pensare che l'Iran prima della rivoluzione del 1979 e l'Afghanistan prima della presa di potere dei talebani, erano paesi con stile di vita occidentale, signore vestite all'occidentale, niente obbligo del velo e leggi religiose che nemmeno durante l'alto medioevo.
Immaginate che all'epoca erano come l'Italia negli anni 60, e guardate come si sono ridotti ora questi paesi.
Questa gente non evolve in casa loro, anzi, regredisce, e pensi che possano evolvere qui da noi?
Pura follia.
Inoltre non mi puoi portare i figli dei milionari come esempi di occidentalizzazione, i ricchi hanno sempre avuto libertà non concesse al resto del popolo, è sempre stato così.
I paesi del Nord Europa, che un tempo erano dei bellissimi posti, grazie alle politche folli dei social democratici hanno importato migliaia di soggetti portatori di una cultura tossica che, grazie al welfare di suddetti paesi, si sono riprodotti e si stanno riproducendo come la muffa sulle mura di una cantina umida.
Basti pensare che ora a Stoccolma (anno 2018), le donne hanno paura ad uscire da sole in quanto c'è un altissimo rischio di stupro e violenze sessuali attuate da questi soggetti, ma pur di nascondere e censurare il tutto il governo Svedese ha vietato il registro dei crimini su base della nazionalità la descrizione dei criminali se ciò suoni razzista!
E questo 30 anni fa era pura fantascienza, andando avanti la situazione non fa altro che peggiorare.
Ma che possiamo fare, se siamo così folli nel continuare politche così scellerate, non possiamo lamentarci.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso...
E stiamo parlando della Svezia, non di qualche paese sottosviluppato!
Addirittura sono dovuti arrivare a mettere nel codice penale il termine "stupro di gruppo", ed erano almeno 1000 anni che non succedevano cose del genere in Svezia!
Oltre all'incredibile aumento della criminalità comune.
Video dove si parla della situazione attuale nei paesi del nord Europa:
Dimmi te se tutto questo ti sembra normale o minimamente tollerabile in un paese sviluppato nel 2018.
Ah, altro video girato in Egitto, giusto per farvi capire cosa significa essere una donna in un posto del genere (e l'Europa diventerà così tra qualche anno):
Tornando all'argomento principale del topic, come ben dice @pussylicker, non è un declino solo italiano, ma di tutti i paesi occidentali.
Solo che loro pagano soggetti provenienti da paesi e culture non molto avanzate, con concezione dei diritti umani pari a zero, in poche parole il loro welfare paga sti qua per ogni singola moglie, perché gli è permessa la poligamia.
Preferisco l'Italia con il suo tasso di crescita reale che quello dei paesi nord Europei che permettono la poligamia e pagano questi incivili per fare più figli.
@bobreport se ci fai caso alla risposta di @ir_pelato ho controrisposto con una domanda a cui non mi ha risposto: "noi chi?". Perchè concordo con lui che alla lunga anche l'islam verrà occidentalizzato, i globalisti non si lasceranno sfuggire l'occasione di fare affari e profitti anche in medio oriente, il punto è che io non appartengo a quel noi.
Io invidio la facilità con cui alcune persone cambiano "divisa", io non sono così, sulla mia divisa ci sono dante e virgilio, non saviano, ci sono la pizza e la pasta, non mcdonald's e starbucks, sulla mia divisa c'è scritto milanese, romano, napoletano e calabrese non "siamo tutti cittadini del mondo" o "le razze non esistono", perciò ho chiesto "noi chi?" perchè io a quel noi non appartengo, non sono nè un banchiere, nè una multinazionale, nè una casa farmaceutica ecc. io non vesto la divisa occidentale, se un giorno il medio oriente si occidentalizzerà in questo senso a me non entrerà nulla in tasca.
Se invece parliamo della distruzione delle culture autoctone europee allora sì che possiamo dire che l'islam ha colonizzato mezza europa, andate in inghilterra e vedete se ci sono più salotti dove bevono il tè alle 5 o pakistani che fanno il kebab, chiedete agli inglesi se sanno più di maometto o di shakespeare, in svezia troverai più corna da vichingo o veli e burqa?
@bobreport ma tu per caso hai 11 figli??troppo comodo gridare allo scandalo e al declino,quando poi che si fa per contrastarlo??nulla solo lamentarsi ,poi voglio vedere se si gira meglio a stoccolma la sera o a scampia?? @pussylicker io mi sento toscano con un ammirazione per gli anglosassoni e l estremoo oriente e per assurdo un razzismo nei confronti degli italiani,tutti a dire che la civilta occidentale è brutta,ma poi tutti a fare la bella vita collo golf,l ifone e l aperitivo a viareggio ,ripeto provate a fare la vita dei vostri nonni con 6 figli che a 11 anni erano gia a sgobbare nei campi,si proprio belli i valori di una volta
a stoccolma non lo so ma chicago fa oltre 700 omicidi di media l'anno, napoli e provincia negli anni peggiori forse raggiungevano i 150, e pensare che città come detroit o new orleans sono anche peggio e in comune hanno di essere tutte a minoranza bianca, addirittura a detroit i bianchi sono il 10%, a londra i ragazzini anche di 14 o 15 anni, si ammazzano costantemente senza motivo e non fanno nulla per risolvere il problema perchè se no verrebbero chiamati razzisti, a napoli omicidi tra teenager sono sempre stati una rarità.
"tutti a dire che la civilta occidentale è brutta,ma poi tutti a fare la bella vita collo golf,l ifone e l aperitivo a viareggio" forse è proprio per questo che lo dicono, io vedo la generazione dei miei gentori e poi vedo la mia che pensano a fare l'aperitivo a viareggio, chi sia meglio di chi è evidente. Per inciso io non sono diverso dagli altri, però mi rendo conto che siamo una generazione di cretini. Non è che o fai l'americano o lavori nei campi tutto il giorno, c'è una via di mezzo.
@FlautoMagico said:
Ci sono ancora troppi femminicidi in giro, quando i maschi rinunceranno a fare fuori le femmine che disobbediscono allora si potrà cominciare a parlare di diritti del maschio.
Sicuramente non se ne parlerà finché, persino nel virtuale e nell’anonimato, certi uomini si sentono più “moderni”, più “morali”, più “apprezzati”, più “cool” (se la morale era l’istinto del gregge nel singolo, la moda – intesa come tendenza dello spirito più che del costume - ne sta facendo certamente le veci in un mondo dove Dio sarà pure morto – apparire “fighi e di moda” ha preso il posto dell’apparire “buoni e giusti” - ma chi lo ha inventato per tiranneggiare gli uomini in suo nome no e in cui, ora come allora, pochi, fra le umane pecore, osano davvero riflettere con la propria testa “al di là del bene e del male”, fregandosene del facile e ottuso senso comune) a prendere per vere le imposture della propaganda femminista occidentale odierna!
Prima ancora di entrare nel merito nella questione, è doveroso far notare la gravità della tua battuta (che non è percepita come tale solo perché ormai indistinguibile dal coro antimaschile della “cultura” mainstream). Secondo la tua sconcertante argomentazione, io dovrei accettare di vedere sospesi i miei diritti perché qualcuno appartenente al mio stesso “gruppo umano” commette un reato (o comunque agisce in maniera deprecabile).
Spero tu ti renda conto che, se questo ragionamento fosse applicato ad una qualunque delle “minoranze” che nella narrazione novecentesca sono storicamente perseguitate, potrebbe essere tacciato di “istigazione all’odio” o comunque di vicinanza al razzismo o di giustificazione delle persecuzioni.
Argomentazioni come “faremo diritti ai Rom quando smetteranno di rubare a casa mia” o “daremo pieni diritti agli Ebrei quando Soros e compagnia smettaranno di speculare contro l’Italia” sarebbero immediatamente percepite come inaccettabili in uno stato di diritto e intrisecamente “naziste”.
Perché allora, quando la stessa violazione del diritto e della ragione (operata dallo scivolamento dal piano delle dimostrabili responsabilità individuali a quello delle presunte colpe collettive) avviene non solo per i Rom, non solo per gli Ebrei, ma per TUTTI gli uomini (che tu hai qui significativamente declassato a "maschi", come del resto "è di moda"), diviene “accettabile”, anzi, per qualche ex-carica dello stato pure “auspicabile”?
Mi permetto per una volta di rispondere ad una domanda retorica: perché, proprio laddove più chiassosa e folkoristica è la retorica “antifascista”, “antirazzista”, “democratica”, l’occidente si mostra, nella sostanza delle leggi e dei costumi, NAZI-femminista. La "distruzione della ragione", e con essa il progressivo (progressista?) smantellamento dello stato di diritto (cosa sono le crociate "anti-violenza", "anti-molestie", "anti-machiste", "anti-prostituzione", se non armi di distrazione di massa per giustificare l'inversione dell'onere della prova, l'abolizione della certezza del diritto, l'induzione del concetto di "colpa collettiva", per non dire colpa naturale, e l'intromissione nelle scelte di vita privata e sessuale dei cittadini?) è in corso proprio laddove si promuovono addirittura guerre nel nome dei "diritti universali" (vero Macron?).
P.S.
Per rispondere con un’altra provocazione: se la concessione di diritti e libertà civili alle donne dovesse essere condizionata all’obbligo di far scendere entro una percentuale accettabile il numero di femmine umane che usano l’arma della bellezza o i loro privilegi di cultura e natura per ferire, irridere, umiliare o sbranare in senso economico-sentimentale un uomo (in maniera ancora peggiore di quanto i peggiori fra gli uomini facciano usando la forza fisica), le donne stesse non solo non avrebbero il diritto di voto, ma dovrebbero pure portare il burqua.
@Beyazid_II io sono contro i femminicidi dovunque e comunque, quindi rinuncio unilateralmente ai miei diritti perché c'è un altro maschio (con cui in comune ho solo il pisello) che prevarica i suoi.
Quando i femminicidi saranno pari ai maschicidi tornerò a interessarmi ai miei diritti. E scusa la sintesi…
@FlautoMagico said:
Propongo di cambiare il topic in "oggi ci va di cazzeggiare"…
E allora tanto vale entrare nel merito della questione. Elenco uno ad uno i "sette peccati capitali" della propaganda femminista che rendono la "violenza maschile", così come presentata dai media, una montatura più che un allarme sociale.
1) I cosiddetti “grandi numeri” della violenza nascono da “sondaggi” nei quali alla voce “violenza” viene conteggiata qualunque risposta positiva a domande del genere “ha mai alzato la voce?“, “ha mai mostrato disprezzo per le tue opinioni?”, “ti ha mai rifiutato qualcosa”, o “ti ha mai criticata”, cui qualunque persona non abbia vissuto soltanto nella cella di un commento potrebbe dire “sì” pur senza avendo subito nulla di oggettivamente violento dall'altro sesso. Se le stesse domande e gli stessi criteri di definizione lasca, arbitraria ed unilaterale di violenza (senza peraltro alcun obbligo di riscontro o possibilità per la controparte di ribattere) fossero concessi anche agli uomini, si scoprirebbe che, magari non due uomini su tre, ma proprio tre su tre hanno subito violenza fisica o psicologica dalle donne.
2) Parlando di fatti decisamente più gravi e dimostrabili, non vi è alcuna “emergenza femminicidio”. I dati basati sulla realtà non registrano da decenni alcun aumento delle uccisioni di donne da parte di uomini. I giornali ne parlano solo perché, da qualche anno, c'è la volontà di vedere ogni singolo caso come parte di un intento “collettivo” maschile di “genocidio”. Certo, umanamente, anche un caso soltanto è "troppo". Lo stesso però potrebbe essere detto di ogni omicidio, anzi, di ogni reato. Gli omicidi sono sempre "troppi", ma se da anni sono assestati su un minimo statisticamente "fisiologico" (343, l’anno scorso, su milioni di abitanti), non si può gridare all'allarme sicurezza solo perchè non sono ridotti a zero. Lo stesso dicasi per i furti. Parlare di "escalation" quando i dati non si discostano dallo storico serve solo a creare insicurezza a fini politici. Tutti ci auguriamo che nessuno ruba o uccida. Nessuno giustifica il furto o l'omicidio in alcun modo, nè ne sminuisce la gravità. Il fatto però che, nonostante questo, furto ed omicidio non siano spariti del tutto “in anni e anni di parole”, non autorizza nessuno a sostenere che gli Italiani "abbiano una sospetta complicità con i ladri" o "siano portatori di una cultura in parte omicida". Questo sarebbe, ancora una volta, lo schema di ragionamento "medievale" che punta a far sentire in colpa le persone "collettivamente" (per l'inevitabile "peccato" che segna il genere umano) in modo da far poi loro accettare qualunque sopruso e qualunque assurdità come "redenzione". E l'ultimo femminismo, Boldrini in testa, sta facendo proprio questo contro gli uomini. Utilizzando alcuni episodi di cronaca nera come "paradigmatici" (quando, numeri alla mano, sono l'eccezione, non la regola), si sta montando una campagna diffamatoria contro il genere maschile, tentando di giustificare con essa futuri provvedimenti contrari al diritto ed alla ragione (come, ad esempio, con la scusa di "proteggere prima le vittime", dare a qualunque donna il potere di mandare in galera qualunque uomo con la sola parola dell'accusa, anche prima ed anche senza riscontri oggettivi e testimonianze terze della presunta "violenza", come già avviene in certi caso nell'anglosfera) e per far accettare in toto, senza possibilità di replica, riflessione e dibattimento, la “narrazione femminista” di cui si è discusso nei capitoli precedenti (chi non è d'accordo con essa è tacciato di maschilismo, di complicità con i violenti, di collusione con la "cultura della violenza").
3) Il fatto che il cosiddetto femminicidio sia una montatura non vuol dire che reati contro le donne non esistano, ma semplicemente che sono spesso la spia non di una particolare "malvagità" maschile, bensì di una umana incapacità di tollerare la perfidia femminea unita all'oppressione femminista. Si usa spesso snocciolare cifre di omicidi e degli omicidi/suicidi per passione. Le cifre non sono bilanciate. Si riporta il marito che (magari prima di vedersi costretto a vivere privato degli affetti e dei beni, della casa, delle ricchezze e dei figliuoli, e dunque delle ragioni e dei mezzi per vivere) uccide la moglie, ma non si riporta il ragazzo che, caduto nella trappola amorosa della "dama" di turno, si impicca per disperazione sentimentale. La violenza è nel mondo, e per ovvi motivi gli uomini tendono ad usare quella fisica, le donne quella psicologica, ma non è scontato quale delle due sia più grave. Dipende dai casi. Inoltre non ci si può stupire se con l’inganno si genera quasi la follia nell’animo altrui e le reazioni sono inconsulte. Non vi è infatti il diritto di molestare nel sesso il prossimo con la menzogna o la falsa illusione (sia essa fisica o psicologica), né per gli uomini né per le donne. Se ammettete l'irrazionalità nel comportamento umano dovete ammetterla in amendue i sessi, non solo dove vi fa comodo. Fra uno che spara e una che suscita ad arte la disperazione per indurre al suicidio non trovo differenza. Distinguerei poi i delitti fra fidanzati e amanti, il cui movente è solo passionale puramente, da quelli fra coniugi, in cui subentrano molti altri fattori, quali la necessità di sopravvivere economicamente, di non farsi defraudare degli averi e dei figli, di doversi ricostruire una vita, di veder distrutto tutto quello per cui si era lavorato e sofferto (la famiglia, i beni, la casa ecc., l'avvenire sereno in famiglia, la vecchiaia consolatrice ecc.). Nel primo caso, spesso, il tutto è accompagnato sovente dal suicidio (per cui è il classico esempio di ciò che si dice "omicidio altruista"): si tratta di una dimostrazione di quanto detto da Nietzsche: "le donne sembrano sentimentali, gli uomini invece lo sono. Gli uomini sembrano crudeli, le donne invece lo sono". Se noi uomini fossimo davvero crudeli di una superficialità da rieducare, come vuole il femminismo, non potremmo essere portati alla disperazione da motivi sentimentali. Nessuno ucciderebbe o si suiciderebbe se considerasse l'amore come puro divertimento sessuale e la donna un mero “oggetto di desiderio”, come siamo accusati di fare. Se davvero spesso gli uomini non possono rassegnarsi alla perdita dell'amata (come non vi si sono rassegnati i poeti da Tibullo a Petrarca) è invece solo e soltanto perché quanto per le donne, alla fine, è solo un mezzo per ottenere apprezzamenti, appagamenti di vanità, sicurezza per la prole, bella vita per sè, regali, mantenimenti o anche solo momenti psicologicamente piacevoli, per gli uomini è davvero, parafrasando il Tasso, "vita de la loro vita", un'essenza e un senso vitale senza i quali la vita stessa perde significato e al di là dei quali resta solo la possibilità di uccidere o essere uccisi. Se solo gli omicidi commessi per mano maschile fossero maggiori di quelli compiuti da donne, allora si potrebbe (volendo rimanere ciechi alle motivazioni di chi di fatto viene in occidente dalle donne vampirizzato con beneficio di legge) ancora ammettere per ipotesi la tesi della "violenza maschile". Poichè invece, parallelamente, anche i suicidi amorosi sono maggiori da parte degli uomini, allora si deve concludere in favore della mia tesi. E far passare per maggiore malvagità quanto è invece maggiore e più profonda sentimentalità significa avere nel cuore non il chiaro di luna, bensì il NERO DI SEPPIA. Nel secondo caso, invece, il tema amoroso non è sempre quello scatenante. Come detto, vi sono altri elementi decisivi. Lo vedo quasi come un distruggere pria di essere distrutti, una sorta di "muoia Sansone con tutti i filistei (le filistee?)". Spesso si tratta di una lotta per la sopravvivenza, di una vendetta per non subire la distruzione della propria famiglia, della propria identità, della propria vita, della propria dignità, del proprio onore. La vita dell'uomo separato è troppo spesso simile a quella dell'esule: senza famiglia, privato degli averi, della casa, dei mezzi di spostamento, spesso inviso all'ambiente sociale, lontano dai figli, vaga in cerca di una nuova vita, di un tetto e di un lavoro (anche umile o faticoso) che gli permetta di pagare i debiti (magari un mutuo contratto per la casa ora non più sua) e gli alimenti. Vi è chi prende tutto con dignità e con filosofia e con entusiasmo ricomincia daccapo (anzi, da meno quello che deve pagare della vita precedente), e chi invece concepisce tutto questo come un'insanabile ingiustizia (perché, se i sessi sono pari, i figli e la casa finiscono sempre alla donna, e la colpa quasi sempre a lui? Perché i capricci e le difficoltà psicologiche della donna sono sempre giustificate, con frasi del genere "è insoddisfatta della vita di coppia, della noia casalinga o del doppio lavoro ecc., del disinteresse del marito, si sente oppressa, soffocata ecc." e quelle dell'uomo, come le scappatelle, no?) alla quale si ribella nel solo modo possibile (una volta che la legge e la società gli sono contro): quello del tirannicida alfieriano (o, se vogliamo, del terrorista). Poichè però si tratta di migliaia di casi su milioni di cittadini e di cittadine, e che, per dirla chiaramente, anche ammettendo la percentuale di “stronze” attorno ad un prudenziale dieci percento, resta infinitesima la probabilità anche per la più stronza fra le stronze di venire uccisa, violentata, o anche solo picchiata per vendetta, è un'impostura parlare di “violenza maschile contro le donne” e tanto più di “femminicidio”.
4) il numero delle donne uccise è minore di quello degli uomini che muoiono sul lavoro (e quindi per il profitto di una società che continua, come in un non troppo lontano passato in cui le donne venivano esentate, per esempio, dal servizio militare, a considerare quello maschile come “sesso sacrificabile”) o assassinati (da altri uomini e non da donne, certo, ma comunque all’interno di episodi criminali nei quali rimangono invischiati con probabilità maggiore dell’altro sesso proprio perché, al contrario, come spiegato più volte, delle donne, non hanno modo di ottenere ruolo sociale e considerazione amorosa se non raggiungono una certa posizione e un certo guadagno: e quando le condizioni oggettive o le capacità soggettive non permettono di ottenere tali obiettivi legalmente, non restano alternative all’accettazione del rischio insito nelle attività malavitose).
5) Il numero di donne che subiscono violenza dagli uomini è un infinitesimo di ordine superiore rispetto a quello degli uomini la cui vita può essere distrutta in qualunque momento dalle donne. Non sono le donne potenzialmente meno assassine degli uomini, lo sono (per forza di cose) in maniera diversa: possono (per tutti i motivi variabili dall’irragionevolezza momentanea all'interesse economico-sentimentale, dal rancore generalizzato al patologico bisogno di sentirsi vittime, dalla vendetta arbitraria al gratuito sfoggio di preminenza sociale) distruggere (materialmente, moralmente, socialmente, economicamente, giudiziariamente, psicologicamente o anche fisicamente) la vita di chi vogliono (fino ucciderlo o a renderlo un morto vivente) senza doversi esporre in prima persona, ma semplicemente inducendo un altro uomo ad uccidere per loro o (sfruttando a fini personali le leggi a senso unico su aborto, divorzio e violenza sessuale) inducendo l'intera società ad essere l'esecutrice della volontà di assassinare socialmente la vittima designata. La vita di un uomo preso di mira da “stalking giudiziario” femminista può divenire simile a quella dell'esule ottocentesco, privato di famiglia, casa, roba, depredato di ogni avere, allontanato dai figli e dagli affetti materiali e morali, derubato di ogni possibilità materiale e morale di rifarsi una vita e di ogni residua speranza di felicità, a volte pure della libertà e della salute con accuse false o strumentalmente esagarate ad arte (conducenti alla galera preventiva grazie a stupidità cavalleresca e demagogia femminista applicate alla giurisprudenza, per la quale si può finire in galera sulla sola parola di una donna anche prima e anche senza riscontri oggettivi e testimonianze terze della presunta "violenza"). Ho visto tante situazioni in cui i mariti vengono bersagliati dalle ex-mogli in ogni modo umanamente immaginabile, vivono quasi peggio dell'esule ottocentesco (alcuni dormono davvero in macchina perché non riescono a pagare l'affitto, tanti svolgono lavori faticosi con straordinari impossibili per pagare alimenti impossibili, tanti cambiano lavoro e città) e devono subire umiliazioni (pubbliche e private) di ogni sorta (dagli schiaffi ai quali non possono replicare per non essere accusati di violenza, alla calunnia con amici e tribunali), accuse false e infamanti (di default quella di violenza, spesso accompagnate da altre invenzioni più fantasiose riguardo ad abitudini sessuali, comportamenti e fatti privati in famiglia), falsità e malignità (mettere i figli contro e sparlare con i conoscenti dando al marito la colpa di tutto), soprusi ed angherie, pignoramenti improvvisi e ingiustificati, veri e propri espropri (di auto e di case), e il tutto in maniera perfettamente legale e protetta dalla mentalità femminista e dalla società galante, che persino un uomo mite e pacifico come me (una volta ferito nell'intimo e in quello che doveva essere un aspetto di dolcezza) potrebbe trasformarsi in un efferato killer.
6) le presunte "violenze" potrebbero essere non arbitrari e unilaterali strumenti di oppressione di un carnefice su una vittima, ma mezzi di offesa/difesa all'interno di un rapporto conflittuale in cui ciascuno, per interesse, tirannia ed ottenimento della preminenza, usa (con poche remore, regole e limitazioni) le armi che ha, e in cui l'uso magari da parte della donna della violenza psicologica al posto di quella fisica non dimostra maggiore bontà bensì maggiore perfidia, non denota un essere vittima ma un diverso modo di essere carnefice. Se si parla di violenza verbale o psicologica, le donne (al contrario di quanto accade nello scontro fisico) non hanno certo per natura meno armi, anzi (le disparità di desideri nell'amore sessuale e quelle psicologiche, legate alla predisposizione all'esser madri, e quindi a manipolare anime pur mo' nate, le permetterebbero di sfruttare dipendenze erotiche e affettive e a fine di tirannia, ricatto, prepotenza, vanità), e per legge e costumi hanno la possibilità del vittimismo e della violenza della legge (o di quella da agire per interposta persona: vedi mandanti di varia natura, non ultima quella che aizza i figli contro il padre), quindi non ha senso considerarle meno violente a priori (come implica , anche perchè, come mostrano certe statistiche di cui non si parla, con i bambini, più deboli, lo sono spesso anche fisicamente (e statisticamente più degli uomini) e soprattutto l'esperienza quotidiana mostra che ad alzare la voce e a criticare il partner in pubblico o anche a tirare oggetti e ad alzare le mani per prime (confidando in cavalleria, o timore della legge, e colpo a tradimento o scorretto) le donne superano spesso gli uomini;
7) Specie all'interno di legami sentimentali degenerati in litigi, contese e ripicche, le testimonianze possono essere completamente inventate o esagerate ad arte (per capriccio, vendetta, ricatto, interesse di risarcimento o gratuita volontà di distruzione della vita dell'altro). Già così si rischia sulla sola parola della donna, anche prima e anche senza riscontri oggettivi e testimonianze terze della presunta violenza, di essere allontanati dalla casa, dai figli e costretti a sostenere i rischi e i costi di un processo per violenza (per non dire per pedofilia su false accuse), e se l'ex trova un'amica pronta a testimoniare (di aver visto anche solo uno schiaffo), pure di essere arrestati prima del processo. Vorreste forse tu o i media filo-boldriniani che di fatto citi implicitamente come fonte di autorità con lo stesso termine "femminicidio", la “legge integrale” spagnola, per cui si può addirittura finire in galera come criminali, privati di ogni bene, di ogni libertà, di ogni rispettabilità sociale e di ogni speranza materiale e morale di ricostruirsi una vita, non solo senza prove ma pure senza processo?
@FlautoMagico said: @Beyazid_II io sono contro i femminicidi dovunque e comunque, quindi rinuncio unilateralmente ai miei diritti perché c'è un altro maschio (con cui in comune ho solo il pisello) che prevarica i suoi.
Quando i femminicidi saranno pari ai maschicidi tornerò a interessarmi ai miei diritti. E scusa la sintesi…
Sintesi, sì, sintesi della Grande Menzogna Femminista (GMF: tanto agli ingegneri gli acronimi piacciono). Ma ti pagano per propagandarla "here and now" o lo fai gratis?
Se sostituiamo il "genere" con la "razza" (tutto volutamente virgolettato), quello che tu delinei per il maschio è molto simile al concetto di "ebreo per bene" definito dai nazisti, contento di fare da capro espiatorio per presunte colpe altrui.
Contento tu....
Io (e vedo sempre più anche altri) non siamo però proprio contenti di questo ruolo espiatorio. In primis, anche se fosse vera la premessa (donne oppresse) non sarebbe ragionevole la conclusione (colpa collettiva da pagare tutti). In secundis, la premessa è falsa (vedi il mio intervento di prima).
Inoltre, sia detto di passaggio tanto per uscire dall'individualismo eudemonico e moralista delle colpe e delle felicità da ricercare, aver generato (anche grazie a quei valori virili, aristocratici e guerrieri dannati e condannati dal grigio diluvio democratico odierno, ma al contrario cantati ed esaltati dall'Iliade, dall'Eneide, dalla Baghavad Gita, dai Poemi Persiani, dall'Edda, dal Beowulf, perchè fondamento etico-spirituale della Grecia, di Roma, dell'India Vedica, della Persia iranica della Germania Sacra e Imperiale, di tutti quei grandi popoli indoeuropei capaci insomma di fondare città e civiltà, di "generare verso l'alto", di produrre storia, di non limitarsi a rimanere prigionieri della specie come l'umanità primordiale serva del matriarcato e capace solo di raffigurare tettone di terracotta) quella civiltà oggi "occidentale" (ovvero al tramonto) ma ancora ben radiosa (tanto che le donne stesse finiscono per amarla e insegnarla ai ragazzi nei suoi albori greco-romani e che non abbandonerebbero mai in favore di un villaggio matriarcale amazzonico privo delle comodità portate dagli ingegneri) di cui credono sia stato perenne loro diritto far parte (anche se non è iniziata certo con le società matriarcali), potrebbe essere un merito anzichè una colpa (altro che il "chiedo scusa per la storia" della serie "here and now"!).
Il femminismo, da questo punto di vista, è una versione "di genere" dell'odio dell'impotenza spiegato da Nietzsche: poichè sono state le civiltà patriarcali e non quelle matriarcali a fondare la storia, le matriarche si vendicano "ex-post" chiamando colpa il fatto stesso di aver avuto successo storico (danno la colpa a noi, insomma, che il loro tentativo di storia sia fallito).
Adesso che con i ben noti metodi "da sacerdote" il femminismo (in quanto parte della più generale sovversione egalitaria) ha successo (e lo si vede dall'insuccesso generale dell'Europa che lo ha incubato) si salvi chi può. Nemmeno io mi prendo più sul serio quando parlo di ideali e società. Penso, come tutti gli altri qui, solo a vivere sopportabilmente, Ci sono cose, però, che nè come maschio nè come uomo si possono sopportare (come la distruzione dell'oggettività nel diritto o l'abolizione della presunzione di innocenza, o il passaggio dalla responsabilità penale personale alla colpa collettiva, o il terrore giudiziario giacobino/neopuritano del "me too", o la denigrazione mediatica che inizia fin dai banchi di scuola e finisce in ogni film di Hollywood). O che io (ed altri, a quanto pare) abbiamo sopportato abbastanza (tipo la stronzaggine diventata non solo costume ma pure diritto).
Se la metti in questo modo, allora io, che sono contro la stronzaggine femminile sempre e comunque, dovrei rinunciare a difendere qualunque donna finchè ce ne sarà un'altra che approfitterà dei suoi diritti (o dei suoi priivilegi naturali) per prevaricare gli uomini.
Quello che il femminismo ci ha dichiarato è una guerra (se ne era parlato a lungo anche su questo forum qualche tempo fa). Se tu ti schieri con esso perchè a tuo dire hai con gli altri maschi in comune soltanto il pisello, allora, hai un solo nome, che comincia per "T" (e non è transgender...).
Inutile a questo punto continuare a discutere.
P.S.
I maschicidi sono già di più dei femminicidi, vedi punti 4) e 5) del mio non sintetico intervento.
@Beyazid_II sono stato con una femminista DOP anche ex lesbica perché faceva figo, ci siamo divertiti molto (più lei), poi quando ha capito che ogni due frasi una la sfottevo si è risentita molto, anche perché mi aveva donato il culo.
@Beyazid_II
È evidente che sei una persona troppo colta, troppo sensibile, troppo intelligente, forse (un po) troppo logorroica ma ad ogni modo troppo avanti x la media di questo forum.
Ci stai provando, ma purtroppo qui sei un artista senza pubblico.
Non lasciarti coglionare in questo modo!...
In 10 anni di frequentazione di GT penso che questa sia una fra le discussioni più interessanti che ho visto. Per quanto riguarda un possibile contributo che posso dare alla discussione vorrei citare alcune caratteristiche che per esperienza personale se sono presenti nella donna la rendono di grande valore all'interno del merdaio di società che è l'italia. Sono chiaramente valutazioni personali e sarebbe lungo e complesso spiegarne le motivazioni. Ad ogni modo la donna italiana da NON lasciare mai (o da ricercare) è quella che non posta sue foto sui social (o al massimo ne pubblica pochissime), è quella che non usa il telefono durante i pasti, di mattina appena sveglia e che comunque in generale ne fa un uso limitato. Un altra caratteristica importante è che non dia troppo peso alle qualità estetiche del ragazzo. O meglio dia provata evidenza che le mette decisamente in secondo piano rispetto alla personalità del lui in questione. Un altro consiglio è quello di cercare una donna che sia gentile e vi dia sempre un feedback con gentilezza (ad esempio risponda con gentilezza ad una vostra richiesta anche se non è interessata). Mandate subito a cagare quelle che parlano soltanto di se stesse, il giusto equilibrio è 50% / 50% cioè parlano o chiedono di voi in egual modo a quanto parlano di se stesse. Evitare con particolare cura le ragazze che sono sfegatate viaggiatrici. Apprezzate estremamente le ragazze che non fanno il broncio, che non si offendono nemmeno dopo una litigata e che non vi si attaccano come sanguisughe ma vi lasciano ampia libertà. Preferite le ragazze che vi dicono chiaramente che vogliono figli. Ora rileggo quello che ho scritto e ne faccio tesoro, sono in una situazione complicata e ho paura di non riuscire a seguire queste regole che sono frutto di una quindicina d'anni d'esperienza del mondo femminile.
Come donna ideale hai descritto mia moglie , grazie!
Solo che e’ moldava...
Altro appunto, oltre alla mia personalita’ ammira pure il mio aspetto, bicipiti e quadricipiti e altro muscolo cavernoso ovviamente...
Non so se esistono italiane all’altezza, io non l’ho trovata un’italiana cosi’.
Da subito prima di sposarsi mi ha rivelato di volere almeno un bambino, le italiane prima pensano alla carriera, all’hobby, ai viaggi, alle amiche, penultimo ci sei tu ed ultimi i figli e non prima dei 40 anni, se nascono prima e’ per sbaglio a parte eccezioni, che vadano a quel paesetto!
@ir_pelato
Tranquillo che molte moldave continuano a sposarsi con i loro connazionali pure in Italia.
E di donne difficili, stronze, viziate e presuntuose come le italiane non ne ho trovate sulla faccia della terra, forse le svedesi sono ancora peggiori
ahahah senza cattiveria il fascino dei latin lover italiani??se gli italiani avessereo il reddito dei moldavivoglio vedere quante estiche li sposerebbero
Ed oltre a quello, le ragazze dell’est in generale non mi sembrano così restie ad adottare stili di vita all’occidentale. Già a casa loro, quando se lo possono permettere, o quando si trasferiscono.
Io non ci vedo niente di male nel tentativo di migliorare le proprie condizioni di vita da parte di una persona di un paese del terzo mondo o quasi, quando la cosa non implica sfruttare o ingannare qualcun altro.
Mi fanno più ridere i tentativi di dividere intere popolazioni in angeli o demoni ed in ugual misura censurare abitudini e desideri normalissimi nell’anno 2018, in base ai propri successi ed insuccessi personali.
Per quello che ho potuto vedere all'estero la situazione donne è spesso migliore rispetto all'italia. E non lo dico tanto per dire ma proprio perchè l'ho provato con mano. Resta il problema che il detto "mogli e buoi dei paesi tuoi" è molto giusto e questo è un grosso problema per gli uomini italiani
prendi atto e non offenderti se te lo dico che solo le donne che hanno bisogno di un uomo intrattengono con esso una relazione. non vedi che nel mondo occidentale c'è sempre più solitudine? tutto perchè la donna si è emancipata e ti manda a quel paese, anzi piuttosto di dartela diventa lesbica pur di dimostrare che non ha bisogno di un uomo economicamente e nemmeno per scopare, d'altronde quanti sex toys acquistano le donne single??
il nazifemminismo va di pari passo con l'emancipazione della donna...
la dura realtà è questa, ecco quindi spiegato perchè anche uomini piacenti italiani non battono chiodo con le italiane e devono ricorrere alle straniere possibilmente dell'est.
Tutte le donne dell'est che ho conosciuto non si capacitano che noi italiani (piacenti) dobbiamo andare con le straniere, io senza vergogna dico loro che le donne italiane sono un branco di troie che piuttosto di darla a me la danno al peggior nigeriano richiedente asilo..
se l'occidente fa tanto schifo perchè sono le donne dell'est a sposarsi per venire qui invece di sposarsi a casa loro?
e se l'occidente fa tanto schifo perchè gli occidentali che le sposano non vanno a vivere in quei paradisi invece di portarsele qua?
e se queste donne dell'est che vengono in italia sono tanto migliori perchè divorziano il doppio e in metà tempo delle melanzane per trovarsi uno meglio?
italiani che non trovano moglie qua si sposano con straniere che non trovano là mariti benestanti
ma poi venute qua spesso dopo un po' capiscono che possono trovare di meglio e cambiano cavallo
questa è la dinamica generale poi ovviamente ogni caso personale è un caso a sè che può anche divergere dalla dinamica generale
@Itaconeti
Questione di fortuna nel trovare la donna giusta che non sia qui solo per interesse personale per migliorare solo la propria qualità di vita, o per i documenti.
Io e mia moglie siamo due giovincelli che dimostrano 10 anni in meno a testa, la pensiamo uguale e mia moglie prima di sposarmi aveva già tutti i passaporti ok..ottima cosa.
Ma non devi essere un mammone perché le donne dell’est non apprezzano i maschi italiani succubi delle loro madri...
Requisito imprescindibile dell'utente GT standard: dimostrare rigorosamente 10 anni in meno!
Subito dopo c'è l'utenza GT Platinum: colui che dimostra rigorosamente 10 anni in meno ed in più tromba sempre e soltanto FREE ovunque nel mondo, anche quando paga lo stesso.
Ma su quest'ultimi ci aggiorneremo a tempo debito... Proseguiamo.
@itaconeti dici delle sacro sante verità quando parli dell'emancipazione delle donne italiane che va pari passo con il nazifemminismo.
Vorrei dire una cosa: probabilmente è vero che i divorzi fra italiani e mogli straniere siano più alti rispetto alle coppie italiane. Però bisogna considerare 2 cose per cui non è corretto fare questo confronto.
1) molte italiane nemmeno si sposano e restano zitelle a vita. Queste sono autoescluse dalla statistica e se volessimo fare un confronto fair dovremmo conteggiarle tutte fra le separate perchè per le straniere stiamo conteggiando solo quelle sposate.
2) le straniere che sposano un italiano sono già gli "scarti" con tutto il rispetto dei paesi di provenienza che non hanno trovato una sistemazione in patria con un connazionale
Ma la numero 2 da quale secolo proviene? 😂
Forse in qualche villaggio succede quello, ma pensare che le donne in tutto il mondo che sposano uno straniero siano scarti degli uomini locali é grossa davvero.
@ Babbo: appunto, la cosa varia da una persona ad un’altra. E quello che dice Itaconeti riguardo le donne dell’est non fa una piega.
""""2) le straniere che sposano un italiano sono già gli "scarti" con tutto il rispetto dei paesi di provenienza che non hanno trovato una sistemazione in patria con un connazionale""""
Assolutamente errato, una donna che se ne va dal suo paesino di campagna nel lontano est non è lo scarto che non ha trovato sistemazione, ma è una donna intelligente che ha studiato e si è fatta il culo pur di andarsene dalla povertà di dove viveva, ed soprattutto ha evitato di sposarsi con un burbero molte volte misogino, violento ed alcolizzato...
PS.: Sono stupidaggini che scrivono i maestri di seduzione quello che tu hai descritto. una straniera dell'est spesso scappa dai suoi connazionali per nulla buoni e dediti all'alcool...
Il problema dei divorzi delle straniere è dovuto principalmente alle aspettative che hanno qui e poi non trovano riscontro.
Gli italiani andavano all'estero, millantando di essere grandi manager o inprenditori, le solite cazzate che dicono sempre.
Poi le portavano in italia in un bi-locale in periferia e queste ovviamente restavano alquanto deluse.
Da qui iniziavano a cercarsi un'altro e appena trovato mollavano il malcapitato.
Tutto estremamente logico in effetti. E' come se una ti mandasse le foto di una modella e poi quando la vai a incontrare è un cesso. Le tue aspettative restano deluse e la mandi affanculo.
Mentre l'italiano che si presenta come ricco, quando guadagna 1000 euro al mese, il fatto che la tipa sarà delusa quando scoprirà la verità e lo manderà affanculo non lo mette mai in conto 😉
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bobreport
21/05/2018 | 03:30
Newbie
Ma vi mettete proprio di impegno a scrivere minchiate.
Per quanto sia vera la parte sui divorzi, la restante no.
E' proprio il contrario, queste si sposano il classico "mulo" per farsi portare qui, in genere un over 50 (anche se ancora più spesso si tratta di un over 60), poi divorziano e stanno insieme all'amante coetaneo.
E anche la cronaca lo dimostra:
http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2017/06/20/news/doppio-delitto-a-mestre-attirati-in-una-trappola-la-ragazza-era-incinta-1.15512452
https://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/russa_napoletano_vittime_omicidio_mestre-2511447.html
https://imgur.com/a/KeoeTVe
bobreport
21/05/2018 | 03:53
Newbie
Altro che favola, se noi non facciamo figli e loro ne sfornano tipo conigli, nell'arco di 30 anni saranno la maggioranza ed imporranno la sharia (la legge islamica).
Pensi seriamente che questi diventeranno come noi occidentali?
Credo basti pensare che l'Iran prima della rivoluzione del 1979 e l'Afghanistan prima della presa di potere dei talebani, erano paesi con stile di vita occidentale, signore vestite all'occidentale, niente obbligo del velo e leggi religiose che nemmeno durante l'alto medioevo.
Immaginate che all'epoca erano come l'Italia negli anni 60, e guardate come si sono ridotti ora questi paesi.
Questa gente non evolve in casa loro, anzi, regredisce, e pensi che possano evolvere qui da noi?
Pura follia.
Inoltre non mi puoi portare i figli dei milionari come esempi di occidentalizzazione, i ricchi hanno sempre avuto libertà non concesse al resto del popolo, è sempre stato così.
I paesi del Nord Europa, che un tempo erano dei bellissimi posti, grazie alle politche folli dei social democratici hanno importato migliaia di soggetti portatori di una cultura tossica che, grazie al welfare di suddetti paesi, si sono riprodotti e si stanno riproducendo come la muffa sulle mura di una cantina umida.
Basti pensare che ora a Stoccolma (anno 2018), le donne hanno paura ad uscire da sole in quanto c'è un altissimo rischio di stupro e violenze sessuali attuate da questi soggetti, ma pur di nascondere e censurare il tutto il governo Svedese ha vietato il registro dei crimini su base della nazionalità la descrizione dei criminali se ciò suoni razzista!
https://www.independent.co.uk/news/world/europe/swedish-police-are-not-allowed-to-give-descriptions-of-alleged-criminals-so-as-not-to-sound-racist-a6810311.html
E questo 30 anni fa era pura fantascienza, andando avanti la situazione non fa altro che peggiorare.
Ma che possiamo fare, se siamo così folli nel continuare politche così scellerate, non possiamo lamentarci.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso...
https://imgur.com/a/KeoeTVe
bobreport
21/05/2018 | 04:22
Newbie
@ir_pelato
Iran ed Afghanistan prima che diventassero quello che sono ora:
http://www.businessinsider.com/iran-before-the-revolution-in-photos-2015-4?IR=T
http://www.businessinsider.com/astonishing-photos-of-afghanistan-from-before-its-wars-2014-11?IR=T
https://www.boredpanda.com/afghanistan-1960-bill-podlich-photography/
Addirittura in Svezia la polizia consiglia alle donne di non uscire con il buio a causa del rischio di stupri:
https://www.independent.co.uk/news/world/europe/sweden-police-women-alone-dark-victim-blaming-advice-retracted-a8117291.html
E stiamo parlando della Svezia, non di qualche paese sottosviluppato!
Addirittura sono dovuti arrivare a mettere nel codice penale il termine "stupro di gruppo", ed erano almeno 1000 anni che non succedevano cose del genere in Svezia!
Oltre all'incredibile aumento della criminalità comune.
Video dove si parla della situazione attuale nei paesi del nord Europa:
Dimmi te se tutto questo ti sembra normale o minimamente tollerabile in un paese sviluppato nel 2018.
Ah, altro video girato in Egitto, giusto per farvi capire cosa significa essere una donna in un posto del genere (e l'Europa diventerà così tra qualche anno):
https://imgur.com/a/KeoeTVe
bobreport
21/05/2018 | 04:37
Newbie
Tornando all'argomento principale del topic, come ben dice @pussylicker, non è un declino solo italiano, ma di tutti i paesi occidentali.
Solo che loro pagano soggetti provenienti da paesi e culture non molto avanzate, con concezione dei diritti umani pari a zero, in poche parole il loro welfare paga sti qua per ogni singola moglie, perché gli è permessa la poligamia.
Preferisco l'Italia con il suo tasso di crescita reale che quello dei paesi nord Europei che permettono la poligamia e pagano questi incivili per fare più figli.
Nel video qui sotto maggiori dettagli:
https://imgur.com/a/KeoeTVe
pussylicker
21/05/2018 | 13:21
Newbie
@bobreport se ci fai caso alla risposta di @ir_pelato ho controrisposto con una domanda a cui non mi ha risposto: "noi chi?". Perchè concordo con lui che alla lunga anche l'islam verrà occidentalizzato, i globalisti non si lasceranno sfuggire l'occasione di fare affari e profitti anche in medio oriente, il punto è che io non appartengo a quel noi.
Io invidio la facilità con cui alcune persone cambiano "divisa", io non sono così, sulla mia divisa ci sono dante e virgilio, non saviano, ci sono la pizza e la pasta, non mcdonald's e starbucks, sulla mia divisa c'è scritto milanese, romano, napoletano e calabrese non "siamo tutti cittadini del mondo" o "le razze non esistono", perciò ho chiesto "noi chi?" perchè io a quel noi non appartengo, non sono nè un banchiere, nè una multinazionale, nè una casa farmaceutica ecc. io non vesto la divisa occidentale, se un giorno il medio oriente si occidentalizzerà in questo senso a me non entrerà nulla in tasca.
Se invece parliamo della distruzione delle culture autoctone europee allora sì che possiamo dire che l'islam ha colonizzato mezza europa, andate in inghilterra e vedete se ci sono più salotti dove bevono il tè alle 5 o pakistani che fanno il kebab, chiedete agli inglesi se sanno più di maometto o di shakespeare, in svezia troverai più corna da vichingo o veli e burqa?
INCONTRA DONNE VOGLIOSEir_pelato
21/05/2018 | 14:12
provincia di pisa | 36-50
Gold
@bobreport ma tu per caso hai 11 figli??troppo comodo gridare allo scandalo e al declino,quando poi che si fa per contrastarlo??nulla solo lamentarsi ,poi voglio vedere se si gira meglio a stoccolma la sera o a scampia?? @pussylicker io mi sento toscano con un ammirazione per gli anglosassoni e l estremoo oriente e per assurdo un razzismo nei confronti degli italiani,tutti a dire che la civilta occidentale è brutta,ma poi tutti a fare la bella vita collo golf,l ifone e l aperitivo a viareggio ,ripeto provate a fare la vita dei vostri nonni con 6 figli che a 11 anni erano gia a sgobbare nei campi,si proprio belli i valori di una volta
Sinceramente mi piacerebbe imitare varg sikerness in arte burzum https://www.youtube.com/channel/UCjhT3T-jL-IDCx42vioXGBw
Michel
21/05/2018 | 14:19 26-35
Newbie
@ir_pelato
INCONTRA DONNE VOGLIOSEParole sacrosante.
pussylicker
21/05/2018 | 15:34
Newbie
a stoccolma non lo so ma chicago fa oltre 700 omicidi di media l'anno, napoli e provincia negli anni peggiori forse raggiungevano i 150, e pensare che città come detroit o new orleans sono anche peggio e in comune hanno di essere tutte a minoranza bianca, addirittura a detroit i bianchi sono il 10%, a londra i ragazzini anche di 14 o 15 anni, si ammazzano costantemente senza motivo e non fanno nulla per risolvere il problema perchè se no verrebbero chiamati razzisti, a napoli omicidi tra teenager sono sempre stati una rarità.
"tutti a dire che la civilta occidentale è brutta,ma poi tutti a fare la bella vita collo golf,l ifone e l aperitivo a viareggio" forse è proprio per questo che lo dicono, io vedo la generazione dei miei gentori e poi vedo la mia che pensano a fare l'aperitivo a viareggio, chi sia meglio di chi è evidente. Per inciso io non sono diverso dagli altri, però mi rendo conto che siamo una generazione di cretini. Non è che o fai l'americano o lavori nei campi tutto il giorno, c'è una via di mezzo.
Abbandonati al relax e al piacere, scopri i centri massaggi della tua citta'!ir_pelato
21/05/2018 | 16:47
provincia di pisa | 36-50
Gold
chissa perchè siete a scrivere qui o ascopare donne straniere negli fkk ,eh si proprio bruttal epoca moderna ,come si stava bene 50 anni fa
Sinceramente mi piacerebbe imitare varg sikerness in arte burzum https://www.youtube.com/channel/UCjhT3T-jL-IDCx42vioXGBw
Beyazid_II
21/05/2018 | 17:46
Newbie
Sicuramente non se ne parlerà finché, persino nel virtuale e nell’anonimato, certi uomini si sentono più “moderni”, più “morali”, più “apprezzati”, più “cool” (se la morale era l’istinto del gregge nel singolo, la moda – intesa come tendenza dello spirito più che del costume - ne sta facendo certamente le veci in un mondo dove Dio sarà pure morto – apparire “fighi e di moda” ha preso il posto dell’apparire “buoni e giusti” - ma chi lo ha inventato per tiranneggiare gli uomini in suo nome no e in cui, ora come allora, pochi, fra le umane pecore, osano davvero riflettere con la propria testa “al di là del bene e del male”, fregandosene del facile e ottuso senso comune) a prendere per vere le imposture della propaganda femminista occidentale odierna!
Prima ancora di entrare nel merito nella questione, è doveroso far notare la gravità della tua battuta (che non è percepita come tale solo perché ormai indistinguibile dal coro antimaschile della “cultura” mainstream). Secondo la tua sconcertante argomentazione, io dovrei accettare di vedere sospesi i miei diritti perché qualcuno appartenente al mio stesso “gruppo umano” commette un reato (o comunque agisce in maniera deprecabile).
Spero tu ti renda conto che, se questo ragionamento fosse applicato ad una qualunque delle “minoranze” che nella narrazione novecentesca sono storicamente perseguitate, potrebbe essere tacciato di “istigazione all’odio” o comunque di vicinanza al razzismo o di giustificazione delle persecuzioni.
Argomentazioni come “faremo diritti ai Rom quando smetteranno di rubare a casa mia” o “daremo pieni diritti agli Ebrei quando Soros e compagnia smettaranno di speculare contro l’Italia” sarebbero immediatamente percepite come inaccettabili in uno stato di diritto e intrisecamente “naziste”.
Perché allora, quando la stessa violazione del diritto e della ragione (operata dallo scivolamento dal piano delle dimostrabili responsabilità individuali a quello delle presunte colpe collettive) avviene non solo per i Rom, non solo per gli Ebrei, ma per TUTTI gli uomini (che tu hai qui significativamente declassato a "maschi", come del resto "è di moda"), diviene “accettabile”, anzi, per qualche ex-carica dello stato pure “auspicabile”?
Mi permetto per una volta di rispondere ad una domanda retorica: perché, proprio laddove più chiassosa e folkoristica è la retorica “antifascista”, “antirazzista”, “democratica”, l’occidente si mostra, nella sostanza delle leggi e dei costumi, NAZI-femminista. La "distruzione della ragione", e con essa il progressivo (progressista?) smantellamento dello stato di diritto (cosa sono le crociate "anti-violenza", "anti-molestie", "anti-machiste", "anti-prostituzione", se non armi di distrazione di massa per giustificare l'inversione dell'onere della prova, l'abolizione della certezza del diritto, l'induzione del concetto di "colpa collettiva", per non dire colpa naturale, e l'intromissione nelle scelte di vita privata e sessuale dei cittadini?) è in corso proprio laddove si promuovono addirittura guerre nel nome dei "diritti universali" (vero Macron?).
P.S.
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàPer rispondere con un’altra provocazione: se la concessione di diritti e libertà civili alle donne dovesse essere condizionata all’obbligo di far scendere entro una percentuale accettabile il numero di femmine umane che usano l’arma della bellezza o i loro privilegi di cultura e natura per ferire, irridere, umiliare o sbranare in senso economico-sentimentale un uomo (in maniera ancora peggiore di quanto i peggiori fra gli uomini facciano usando la forza fisica), le donne stesse non solo non avrebbero il diritto di voto, ma dovrebbero pure portare il burqua.
FlautoMagico
21/05/2018 | 17:53
Roma | 36-50
Gold
@Beyazid_II io sono contro i femminicidi dovunque e comunque, quindi rinuncio unilateralmente ai miei diritti perché c'è un altro maschio (con cui in comune ho solo il pisello) che prevarica i suoi.
Quando i femminicidi saranno pari ai maschicidi tornerò a interessarmi ai miei diritti. E scusa la sintesi…
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
Beyazid_II
21/05/2018 | 17:54
Newbie
E allora tanto vale entrare nel merito della questione. Elenco uno ad uno i "sette peccati capitali" della propaganda femminista che rendono la "violenza maschile", così come presentata dai media, una montatura più che un allarme sociale.
1) I cosiddetti “grandi numeri” della violenza nascono da “sondaggi” nei quali alla voce “violenza” viene conteggiata qualunque risposta positiva a domande del genere “ha mai alzato la voce?“, “ha mai mostrato disprezzo per le tue opinioni?”, “ti ha mai rifiutato qualcosa”, o “ti ha mai criticata”, cui qualunque persona non abbia vissuto soltanto nella cella di un commento potrebbe dire “sì” pur senza avendo subito nulla di oggettivamente violento dall'altro sesso. Se le stesse domande e gli stessi criteri di definizione lasca, arbitraria ed unilaterale di violenza (senza peraltro alcun obbligo di riscontro o possibilità per la controparte di ribattere) fossero concessi anche agli uomini, si scoprirebbe che, magari non due uomini su tre, ma proprio tre su tre hanno subito violenza fisica o psicologica dalle donne.
2) Parlando di fatti decisamente più gravi e dimostrabili, non vi è alcuna “emergenza femminicidio”. I dati basati sulla realtà non registrano da decenni alcun aumento delle uccisioni di donne da parte di uomini. I giornali ne parlano solo perché, da qualche anno, c'è la volontà di vedere ogni singolo caso come parte di un intento “collettivo” maschile di “genocidio”. Certo, umanamente, anche un caso soltanto è "troppo". Lo stesso però potrebbe essere detto di ogni omicidio, anzi, di ogni reato. Gli omicidi sono sempre "troppi", ma se da anni sono assestati su un minimo statisticamente "fisiologico" (343, l’anno scorso, su milioni di abitanti), non si può gridare all'allarme sicurezza solo perchè non sono ridotti a zero. Lo stesso dicasi per i furti. Parlare di "escalation" quando i dati non si discostano dallo storico serve solo a creare insicurezza a fini politici. Tutti ci auguriamo che nessuno ruba o uccida. Nessuno giustifica il furto o l'omicidio in alcun modo, nè ne sminuisce la gravità. Il fatto però che, nonostante questo, furto ed omicidio non siano spariti del tutto “in anni e anni di parole”, non autorizza nessuno a sostenere che gli Italiani "abbiano una sospetta complicità con i ladri" o "siano portatori di una cultura in parte omicida". Questo sarebbe, ancora una volta, lo schema di ragionamento "medievale" che punta a far sentire in colpa le persone "collettivamente" (per l'inevitabile "peccato" che segna il genere umano) in modo da far poi loro accettare qualunque sopruso e qualunque assurdità come "redenzione". E l'ultimo femminismo, Boldrini in testa, sta facendo proprio questo contro gli uomini. Utilizzando alcuni episodi di cronaca nera come "paradigmatici" (quando, numeri alla mano, sono l'eccezione, non la regola), si sta montando una campagna diffamatoria contro il genere maschile, tentando di giustificare con essa futuri provvedimenti contrari al diritto ed alla ragione (come, ad esempio, con la scusa di "proteggere prima le vittime", dare a qualunque donna il potere di mandare in galera qualunque uomo con la sola parola dell'accusa, anche prima ed anche senza riscontri oggettivi e testimonianze terze della presunta "violenza", come già avviene in certi caso nell'anglosfera) e per far accettare in toto, senza possibilità di replica, riflessione e dibattimento, la “narrazione femminista” di cui si è discusso nei capitoli precedenti (chi non è d'accordo con essa è tacciato di maschilismo, di complicità con i violenti, di collusione con la "cultura della violenza").
3) Il fatto che il cosiddetto femminicidio sia una montatura non vuol dire che reati contro le donne non esistano, ma semplicemente che sono spesso la spia non di una particolare "malvagità" maschile, bensì di una umana incapacità di tollerare la perfidia femminea unita all'oppressione femminista. Si usa spesso snocciolare cifre di omicidi e degli omicidi/suicidi per passione. Le cifre non sono bilanciate. Si riporta il marito che (magari prima di vedersi costretto a vivere privato degli affetti e dei beni, della casa, delle ricchezze e dei figliuoli, e dunque delle ragioni e dei mezzi per vivere) uccide la moglie, ma non si riporta il ragazzo che, caduto nella trappola amorosa della "dama" di turno, si impicca per disperazione sentimentale. La violenza è nel mondo, e per ovvi motivi gli uomini tendono ad usare quella fisica, le donne quella psicologica, ma non è scontato quale delle due sia più grave. Dipende dai casi. Inoltre non ci si può stupire se con l’inganno si genera quasi la follia nell’animo altrui e le reazioni sono inconsulte. Non vi è infatti il diritto di molestare nel sesso il prossimo con la menzogna o la falsa illusione (sia essa fisica o psicologica), né per gli uomini né per le donne. Se ammettete l'irrazionalità nel comportamento umano dovete ammetterla in amendue i sessi, non solo dove vi fa comodo. Fra uno che spara e una che suscita ad arte la disperazione per indurre al suicidio non trovo differenza. Distinguerei poi i delitti fra fidanzati e amanti, il cui movente è solo passionale puramente, da quelli fra coniugi, in cui subentrano molti altri fattori, quali la necessità di sopravvivere economicamente, di non farsi defraudare degli averi e dei figli, di doversi ricostruire una vita, di veder distrutto tutto quello per cui si era lavorato e sofferto (la famiglia, i beni, la casa ecc., l'avvenire sereno in famiglia, la vecchiaia consolatrice ecc.). Nel primo caso, spesso, il tutto è accompagnato sovente dal suicidio (per cui è il classico esempio di ciò che si dice "omicidio altruista"): si tratta di una dimostrazione di quanto detto da Nietzsche: "le donne sembrano sentimentali, gli uomini invece lo sono. Gli uomini sembrano crudeli, le donne invece lo sono". Se noi uomini fossimo davvero crudeli di una superficialità da rieducare, come vuole il femminismo, non potremmo essere portati alla disperazione da motivi sentimentali. Nessuno ucciderebbe o si suiciderebbe se considerasse l'amore come puro divertimento sessuale e la donna un mero “oggetto di desiderio”, come siamo accusati di fare. Se davvero spesso gli uomini non possono rassegnarsi alla perdita dell'amata (come non vi si sono rassegnati i poeti da Tibullo a Petrarca) è invece solo e soltanto perché quanto per le donne, alla fine, è solo un mezzo per ottenere apprezzamenti, appagamenti di vanità, sicurezza per la prole, bella vita per sè, regali, mantenimenti o anche solo momenti psicologicamente piacevoli, per gli uomini è davvero, parafrasando il Tasso, "vita de la loro vita", un'essenza e un senso vitale senza i quali la vita stessa perde significato e al di là dei quali resta solo la possibilità di uccidere o essere uccisi. Se solo gli omicidi commessi per mano maschile fossero maggiori di quelli compiuti da donne, allora si potrebbe (volendo rimanere ciechi alle motivazioni di chi di fatto viene in occidente dalle donne vampirizzato con beneficio di legge) ancora ammettere per ipotesi la tesi della "violenza maschile". Poichè invece, parallelamente, anche i suicidi amorosi sono maggiori da parte degli uomini, allora si deve concludere in favore della mia tesi. E far passare per maggiore malvagità quanto è invece maggiore e più profonda sentimentalità significa avere nel cuore non il chiaro di luna, bensì il NERO DI SEPPIA. Nel secondo caso, invece, il tema amoroso non è sempre quello scatenante. Come detto, vi sono altri elementi decisivi. Lo vedo quasi come un distruggere pria di essere distrutti, una sorta di "muoia Sansone con tutti i filistei (le filistee?)". Spesso si tratta di una lotta per la sopravvivenza, di una vendetta per non subire la distruzione della propria famiglia, della propria identità, della propria vita, della propria dignità, del proprio onore. La vita dell'uomo separato è troppo spesso simile a quella dell'esule: senza famiglia, privato degli averi, della casa, dei mezzi di spostamento, spesso inviso all'ambiente sociale, lontano dai figli, vaga in cerca di una nuova vita, di un tetto e di un lavoro (anche umile o faticoso) che gli permetta di pagare i debiti (magari un mutuo contratto per la casa ora non più sua) e gli alimenti. Vi è chi prende tutto con dignità e con filosofia e con entusiasmo ricomincia daccapo (anzi, da meno quello che deve pagare della vita precedente), e chi invece concepisce tutto questo come un'insanabile ingiustizia (perché, se i sessi sono pari, i figli e la casa finiscono sempre alla donna, e la colpa quasi sempre a lui? Perché i capricci e le difficoltà psicologiche della donna sono sempre giustificate, con frasi del genere "è insoddisfatta della vita di coppia, della noia casalinga o del doppio lavoro ecc., del disinteresse del marito, si sente oppressa, soffocata ecc." e quelle dell'uomo, come le scappatelle, no?) alla quale si ribella nel solo modo possibile (una volta che la legge e la società gli sono contro): quello del tirannicida alfieriano (o, se vogliamo, del terrorista). Poichè però si tratta di migliaia di casi su milioni di cittadini e di cittadine, e che, per dirla chiaramente, anche ammettendo la percentuale di “stronze” attorno ad un prudenziale dieci percento, resta infinitesima la probabilità anche per la più stronza fra le stronze di venire uccisa, violentata, o anche solo picchiata per vendetta, è un'impostura parlare di “violenza maschile contro le donne” e tanto più di “femminicidio”.
4) il numero delle donne uccise è minore di quello degli uomini che muoiono sul lavoro (e quindi per il profitto di una società che continua, come in un non troppo lontano passato in cui le donne venivano esentate, per esempio, dal servizio militare, a considerare quello maschile come “sesso sacrificabile”) o assassinati (da altri uomini e non da donne, certo, ma comunque all’interno di episodi criminali nei quali rimangono invischiati con probabilità maggiore dell’altro sesso proprio perché, al contrario, come spiegato più volte, delle donne, non hanno modo di ottenere ruolo sociale e considerazione amorosa se non raggiungono una certa posizione e un certo guadagno: e quando le condizioni oggettive o le capacità soggettive non permettono di ottenere tali obiettivi legalmente, non restano alternative all’accettazione del rischio insito nelle attività malavitose).
5) Il numero di donne che subiscono violenza dagli uomini è un infinitesimo di ordine superiore rispetto a quello degli uomini la cui vita può essere distrutta in qualunque momento dalle donne. Non sono le donne potenzialmente meno assassine degli uomini, lo sono (per forza di cose) in maniera diversa: possono (per tutti i motivi variabili dall’irragionevolezza momentanea all'interesse economico-sentimentale, dal rancore generalizzato al patologico bisogno di sentirsi vittime, dalla vendetta arbitraria al gratuito sfoggio di preminenza sociale) distruggere (materialmente, moralmente, socialmente, economicamente, giudiziariamente, psicologicamente o anche fisicamente) la vita di chi vogliono (fino ucciderlo o a renderlo un morto vivente) senza doversi esporre in prima persona, ma semplicemente inducendo un altro uomo ad uccidere per loro o (sfruttando a fini personali le leggi a senso unico su aborto, divorzio e violenza sessuale) inducendo l'intera società ad essere l'esecutrice della volontà di assassinare socialmente la vittima designata. La vita di un uomo preso di mira da “stalking giudiziario” femminista può divenire simile a quella dell'esule ottocentesco, privato di famiglia, casa, roba, depredato di ogni avere, allontanato dai figli e dagli affetti materiali e morali, derubato di ogni possibilità materiale e morale di rifarsi una vita e di ogni residua speranza di felicità, a volte pure della libertà e della salute con accuse false o strumentalmente esagarate ad arte (conducenti alla galera preventiva grazie a stupidità cavalleresca e demagogia femminista applicate alla giurisprudenza, per la quale si può finire in galera sulla sola parola di una donna anche prima e anche senza riscontri oggettivi e testimonianze terze della presunta "violenza"). Ho visto tante situazioni in cui i mariti vengono bersagliati dalle ex-mogli in ogni modo umanamente immaginabile, vivono quasi peggio dell'esule ottocentesco (alcuni dormono davvero in macchina perché non riescono a pagare l'affitto, tanti svolgono lavori faticosi con straordinari impossibili per pagare alimenti impossibili, tanti cambiano lavoro e città) e devono subire umiliazioni (pubbliche e private) di ogni sorta (dagli schiaffi ai quali non possono replicare per non essere accusati di violenza, alla calunnia con amici e tribunali), accuse false e infamanti (di default quella di violenza, spesso accompagnate da altre invenzioni più fantasiose riguardo ad abitudini sessuali, comportamenti e fatti privati in famiglia), falsità e malignità (mettere i figli contro e sparlare con i conoscenti dando al marito la colpa di tutto), soprusi ed angherie, pignoramenti improvvisi e ingiustificati, veri e propri espropri (di auto e di case), e il tutto in maniera perfettamente legale e protetta dalla mentalità femminista e dalla società galante, che persino un uomo mite e pacifico come me (una volta ferito nell'intimo e in quello che doveva essere un aspetto di dolcezza) potrebbe trasformarsi in un efferato killer.
6) le presunte "violenze" potrebbero essere non arbitrari e unilaterali strumenti di oppressione di un carnefice su una vittima, ma mezzi di offesa/difesa all'interno di un rapporto conflittuale in cui ciascuno, per interesse, tirannia ed ottenimento della preminenza, usa (con poche remore, regole e limitazioni) le armi che ha, e in cui l'uso magari da parte della donna della violenza psicologica al posto di quella fisica non dimostra maggiore bontà bensì maggiore perfidia, non denota un essere vittima ma un diverso modo di essere carnefice. Se si parla di violenza verbale o psicologica, le donne (al contrario di quanto accade nello scontro fisico) non hanno certo per natura meno armi, anzi (le disparità di desideri nell'amore sessuale e quelle psicologiche, legate alla predisposizione all'esser madri, e quindi a manipolare anime pur mo' nate, le permetterebbero di sfruttare dipendenze erotiche e affettive e a fine di tirannia, ricatto, prepotenza, vanità), e per legge e costumi hanno la possibilità del vittimismo e della violenza della legge (o di quella da agire per interposta persona: vedi mandanti di varia natura, non ultima quella che aizza i figli contro il padre), quindi non ha senso considerarle meno violente a priori (come implica , anche perchè, come mostrano certe statistiche di cui non si parla, con i bambini, più deboli, lo sono spesso anche fisicamente (e statisticamente più degli uomini) e soprattutto l'esperienza quotidiana mostra che ad alzare la voce e a criticare il partner in pubblico o anche a tirare oggetti e ad alzare le mani per prime (confidando in cavalleria, o timore della legge, e colpo a tradimento o scorretto) le donne superano spesso gli uomini;
7) Specie all'interno di legami sentimentali degenerati in litigi, contese e ripicche, le testimonianze possono essere completamente inventate o esagerate ad arte (per capriccio, vendetta, ricatto, interesse di risarcimento o gratuita volontà di distruzione della vita dell'altro). Già così si rischia sulla sola parola della donna, anche prima e anche senza riscontri oggettivi e testimonianze terze della presunta violenza, di essere allontanati dalla casa, dai figli e costretti a sostenere i rischi e i costi di un processo per violenza (per non dire per pedofilia su false accuse), e se l'ex trova un'amica pronta a testimoniare (di aver visto anche solo uno schiaffo), pure di essere arrestati prima del processo. Vorreste forse tu o i media filo-boldriniani che di fatto citi implicitamente come fonte di autorità con lo stesso termine "femminicidio", la “legge integrale” spagnola, per cui si può addirittura finire in galera come criminali, privati di ogni bene, di ogni libertà, di ogni rispettabilità sociale e di ogni speranza materiale e morale di ricostruirsi una vita, non solo senza prove ma pure senza processo?
Beyazid_II
21/05/2018 | 18:46
Newbie
Sintesi, sì, sintesi della Grande Menzogna Femminista (GMF: tanto agli ingegneri gli acronimi piacciono). Ma ti pagano per propagandarla "here and now" o lo fai gratis?
Se sostituiamo il "genere" con la "razza" (tutto volutamente virgolettato), quello che tu delinei per il maschio è molto simile al concetto di "ebreo per bene" definito dai nazisti, contento di fare da capro espiatorio per presunte colpe altrui.
Contento tu....
Io (e vedo sempre più anche altri) non siamo però proprio contenti di questo ruolo espiatorio. In primis, anche se fosse vera la premessa (donne oppresse) non sarebbe ragionevole la conclusione (colpa collettiva da pagare tutti). In secundis, la premessa è falsa (vedi il mio intervento di prima).
Inoltre, sia detto di passaggio tanto per uscire dall'individualismo eudemonico e moralista delle colpe e delle felicità da ricercare, aver generato (anche grazie a quei valori virili, aristocratici e guerrieri dannati e condannati dal grigio diluvio democratico odierno, ma al contrario cantati ed esaltati dall'Iliade, dall'Eneide, dalla Baghavad Gita, dai Poemi Persiani, dall'Edda, dal Beowulf, perchè fondamento etico-spirituale della Grecia, di Roma, dell'India Vedica, della Persia iranica della Germania Sacra e Imperiale, di tutti quei grandi popoli indoeuropei capaci insomma di fondare città e civiltà, di "generare verso l'alto", di produrre storia, di non limitarsi a rimanere prigionieri della specie come l'umanità primordiale serva del matriarcato e capace solo di raffigurare tettone di terracotta) quella civiltà oggi "occidentale" (ovvero al tramonto) ma ancora ben radiosa (tanto che le donne stesse finiscono per amarla e insegnarla ai ragazzi nei suoi albori greco-romani e che non abbandonerebbero mai in favore di un villaggio matriarcale amazzonico privo delle comodità portate dagli ingegneri) di cui credono sia stato perenne loro diritto far parte (anche se non è iniziata certo con le società matriarcali), potrebbe essere un merito anzichè una colpa (altro che il "chiedo scusa per la storia" della serie "here and now"!).
Il femminismo, da questo punto di vista, è una versione "di genere" dell'odio dell'impotenza spiegato da Nietzsche: poichè sono state le civiltà patriarcali e non quelle matriarcali a fondare la storia, le matriarche si vendicano "ex-post" chiamando colpa il fatto stesso di aver avuto successo storico (danno la colpa a noi, insomma, che il loro tentativo di storia sia fallito).
Adesso che con i ben noti metodi "da sacerdote" il femminismo (in quanto parte della più generale sovversione egalitaria) ha successo (e lo si vede dall'insuccesso generale dell'Europa che lo ha incubato) si salvi chi può. Nemmeno io mi prendo più sul serio quando parlo di ideali e società. Penso, come tutti gli altri qui, solo a vivere sopportabilmente, Ci sono cose, però, che nè come maschio nè come uomo si possono sopportare (come la distruzione dell'oggettività nel diritto o l'abolizione della presunzione di innocenza, o il passaggio dalla responsabilità penale personale alla colpa collettiva, o il terrore giudiziario giacobino/neopuritano del "me too", o la denigrazione mediatica che inizia fin dai banchi di scuola e finisce in ogni film di Hollywood). O che io (ed altri, a quanto pare) abbiamo sopportato abbastanza (tipo la stronzaggine diventata non solo costume ma pure diritto).
Se la metti in questo modo, allora io, che sono contro la stronzaggine femminile sempre e comunque, dovrei rinunciare a difendere qualunque donna finchè ce ne sarà un'altra che approfitterà dei suoi diritti (o dei suoi priivilegi naturali) per prevaricare gli uomini.
Quello che il femminismo ci ha dichiarato è una guerra (se ne era parlato a lungo anche su questo forum qualche tempo fa). Se tu ti schieri con esso perchè a tuo dire hai con gli altri maschi in comune soltanto il pisello, allora, hai un solo nome, che comincia per "T" (e non è transgender...).
Inutile a questo punto continuare a discutere.
P.S.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEI maschicidi sono già di più dei femminicidi, vedi punti 4) e 5) del mio non sintetico intervento.
FlautoMagico
21/05/2018 | 19:28
Roma | 36-50
Gold
@Beyazid_II sono stato con una femminista DOP anche ex lesbica perché faceva figo, ci siamo divertiti molto (più lei), poi quando ha capito che ogni due frasi una la sfottevo si è risentita molto, anche perché mi aveva donato il culo.
Insomma, la mia parte l'ho fatta…
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
Trombamico
21/05/2018 | 20:36
Wrocław
Gold
@Beyazid_II
Trova i migliori CENTRI MASSAGGI e le MASSAGGIATRICI SEXY in ItaliaÈ evidente che sei una persona troppo colta, troppo sensibile, troppo intelligente, forse (un po) troppo logorroica ma ad ogni modo troppo avanti x la media di questo forum.
Ci stai provando, ma purtroppo qui sei un artista senza pubblico.
Non lasciarti coglionare in questo modo!...
FlautoMagico
21/05/2018 | 20:37
Roma | 36-50
Gold
Non ti meritiamo…
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
Serendipity
22/05/2018 | 08:16
Silver
In 10 anni di frequentazione di GT penso che questa sia una fra le discussioni più interessanti che ho visto. Per quanto riguarda un possibile contributo che posso dare alla discussione vorrei citare alcune caratteristiche che per esperienza personale se sono presenti nella donna la rendono di grande valore all'interno del merdaio di società che è l'italia. Sono chiaramente valutazioni personali e sarebbe lungo e complesso spiegarne le motivazioni. Ad ogni modo la donna italiana da NON lasciare mai (o da ricercare) è quella che non posta sue foto sui social (o al massimo ne pubblica pochissime), è quella che non usa il telefono durante i pasti, di mattina appena sveglia e che comunque in generale ne fa un uso limitato. Un altra caratteristica importante è che non dia troppo peso alle qualità estetiche del ragazzo. O meglio dia provata evidenza che le mette decisamente in secondo piano rispetto alla personalità del lui in questione. Un altro consiglio è quello di cercare una donna che sia gentile e vi dia sempre un feedback con gentilezza (ad esempio risponda con gentilezza ad una vostra richiesta anche se non è interessata). Mandate subito a cagare quelle che parlano soltanto di se stesse, il giusto equilibrio è 50% / 50% cioè parlano o chiedono di voi in egual modo a quanto parlano di se stesse. Evitare con particolare cura le ragazze che sono sfegatate viaggiatrici. Apprezzate estremamente le ragazze che non fanno il broncio, che non si offendono nemmeno dopo una litigata e che non vi si attaccano come sanguisughe ma vi lasciano ampia libertà. Preferite le ragazze che vi dicono chiaramente che vogliono figli. Ora rileggo quello che ho scritto e ne faccio tesoro, sono in una situazione complicata e ho paura di non riuscire a seguire queste regole che sono frutto di una quindicina d'anni d'esperienza del mondo femminile.
INCONTRA DONNE VOGLIOSETrombamico
22/05/2018 | 08:37
Wrocław
Gold
Zitto va, sono sicuro tra un po salterà fuori uno di quei tanti fresconi "modernisti" a rinfacciarti che sei un antico-maschilista-e-insicuro!...
Babbo
22/05/2018 | 08:56
Newbie
@Serendipity
Come donna ideale hai descritto mia moglie , grazie!
INCONTRA DONNE VOGLIOSESolo che e’ moldava...
Altro appunto, oltre alla mia personalita’ ammira pure il mio aspetto, bicipiti e quadricipiti e altro muscolo cavernoso ovviamente...
Non so se esistono italiane all’altezza, io non l’ho trovata un’italiana cosi’.
Da subito prima di sposarsi mi ha rivelato di volere almeno un bambino, le italiane prima pensano alla carriera, all’hobby, ai viaggi, alle amiche, penultimo ci sei tu ed ultimi i figli e non prima dei 40 anni, se nascono prima e’ per sbaglio a parte eccezioni, che vadano a quel paesetto!
ir_pelato
22/05/2018 | 09:04
provincia di pisa | 36-50
Gold
se il reddito di un italiano fosse quanto quello di un moldavo voglio vedere quante moldave sposerebbero gli italiani,senza cattiveria,
Sinceramente mi piacerebbe imitare varg sikerness in arte burzum https://www.youtube.com/channel/UCjhT3T-jL-IDCx42vioXGBw
Babbo
22/05/2018 | 09:55
Newbie
@ir_pelato
Trova i migliori CENTRI MASSAGGI e le MASSAGGIATRICI SEXY in ItaliaTranquillo che molte moldave continuano a sposarsi con i loro connazionali pure in Italia.
E di donne difficili, stronze, viziate e presuntuose come le italiane non ne ho trovate sulla faccia della terra, forse le svedesi sono ancora peggiori
FlautoMagico
22/05/2018 | 11:46
Roma | 36-50
Gold
Sono d'accordo ma quando mi dicono che vogliono figli parte inesorabile il conto alla rovescia: 89g 23h 59m 59s 999
- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.
ir_pelato
22/05/2018 | 12:40
provincia di pisa | 36-50
Gold
se le donne italiane sono viziate è colpa di chi le ha cresciute ,e non mi risulta che l abbiano cresciuti svedesi americani o russi
Sinceramente mi piacerebbe imitare varg sikerness in arte burzum https://www.youtube.com/channel/UCjhT3T-jL-IDCx42vioXGBw
Itaconeti
22/05/2018 | 14:28
Avalon
Gold
le moldave sono le donne straniere che più sposano italiani in rapporto alla popolazione totale femminile del loro paese
la moldavia è anche il paese più povero d'europa come reddito pro capite
uno statistico noterebbe la correlazione tra le due cose
in alternativa si può pensare poeticamente che le moldave sono le straniere che subiscono di più il fascino da latin lover degli italiani
fidelio
ir_pelato
22/05/2018 | 14:39
provincia di pisa | 36-50
Gold
ahahah senza cattiveria il fascino dei latin lover italiani??se gli italiani avessereo il reddito dei moldavivoglio vedere quante estiche li sposerebbero
Sinceramente mi piacerebbe imitare varg sikerness in arte burzum https://www.youtube.com/channel/UCjhT3T-jL-IDCx42vioXGBw
Michel
22/05/2018 | 15:55 26-35
Newbie
Ed oltre a quello, le ragazze dell’est in generale non mi sembrano così restie ad adottare stili di vita all’occidentale. Già a casa loro, quando se lo possono permettere, o quando si trasferiscono.
Io non ci vedo niente di male nel tentativo di migliorare le proprie condizioni di vita da parte di una persona di un paese del terzo mondo o quasi, quando la cosa non implica sfruttare o ingannare qualcun altro.
Abbandonati al relax e al piacere, scopri i centri massaggi della tua citta'!Mi fanno più ridere i tentativi di dividere intere popolazioni in angeli o demoni ed in ugual misura censurare abitudini e desideri normalissimi nell’anno 2018, in base ai propri successi ed insuccessi personali.
Serendipity
22/05/2018 | 16:27
Silver
Per quello che ho potuto vedere all'estero la situazione donne è spesso migliore rispetto all'italia. E non lo dico tanto per dire ma proprio perchè l'ho provato con mano. Resta il problema che il detto "mogli e buoi dei paesi tuoi" è molto giusto e questo è un grosso problema per gli uomini italiani
Trova i migliori CENTRI MASSAGGI e le MASSAGGIATRICI SEXY in ItaliaBabbo
22/05/2018 | 16:35
Newbie
@Itaconeti
prendi atto e non offenderti se te lo dico che solo le donne che hanno bisogno di un uomo intrattengono con esso una relazione. non vedi che nel mondo occidentale c'è sempre più solitudine? tutto perchè la donna si è emancipata e ti manda a quel paese, anzi piuttosto di dartela diventa lesbica pur di dimostrare che non ha bisogno di un uomo economicamente e nemmeno per scopare, d'altronde quanti sex toys acquistano le donne single??
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàil nazifemminismo va di pari passo con l'emancipazione della donna...
la dura realtà è questa, ecco quindi spiegato perchè anche uomini piacenti italiani non battono chiodo con le italiane e devono ricorrere alle straniere possibilmente dell'est.
Tutte le donne dell'est che ho conosciuto non si capacitano che noi italiani (piacenti) dobbiamo andare con le straniere, io senza vergogna dico loro che le donne italiane sono un branco di troie che piuttosto di darla a me la danno al peggior nigeriano richiedente asilo..
Itaconeti
22/05/2018 | 17:33
Avalon
Gold
@Babbo
se l'occidente fa tanto schifo perchè sono le donne dell'est a sposarsi per venire qui invece di sposarsi a casa loro?
e se l'occidente fa tanto schifo perchè gli occidentali che le sposano non vanno a vivere in quei paradisi invece di portarsele qua?
e se queste donne dell'est che vengono in italia sono tanto migliori perchè divorziano il doppio e in metà tempo delle melanzane per trovarsi uno meglio?
italiani che non trovano moglie qua si sposano con straniere che non trovano là mariti benestanti
ma poi venute qua spesso dopo un po' capiscono che possono trovare di meglio e cambiano cavallo
questa è la dinamica generale poi ovviamente ogni caso personale è un caso a sè che può anche divergere dalla dinamica generale
fidelio
Babbo
22/05/2018 | 18:05
Newbie
@Itaconeti
Questione di fortuna nel trovare la donna giusta che non sia qui solo per interesse personale per migliorare solo la propria qualità di vita, o per i documenti.
Io e mia moglie siamo due giovincelli che dimostrano 10 anni in meno a testa, la pensiamo uguale e mia moglie prima di sposarmi aveva già tutti i passaporti ok..ottima cosa.
Ma non devi essere un mammone perché le donne dell’est non apprezzano i maschi italiani succubi delle loro madri...
Trombamico
22/05/2018 | 18:44
Wrocław
Gold
Requisito imprescindibile dell'utente GT standard: dimostrare rigorosamente 10 anni in meno!
Subito dopo c'è l'utenza GT Platinum: colui che dimostra rigorosamente 10 anni in meno ed in più tromba sempre e soltanto FREE ovunque nel mondo, anche quando paga lo stesso.
Ma su quest'ultimi ci aggiorneremo a tempo debito... Proseguiamo.
INCONTRA DONNE VOGLIOSESerendipity
22/05/2018 | 19:03
Silver
@itaconeti dici delle sacro sante verità quando parli dell'emancipazione delle donne italiane che va pari passo con il nazifemminismo.
Vorrei dire una cosa: probabilmente è vero che i divorzi fra italiani e mogli straniere siano più alti rispetto alle coppie italiane. Però bisogna considerare 2 cose per cui non è corretto fare questo confronto.
1) molte italiane nemmeno si sposano e restano zitelle a vita. Queste sono autoescluse dalla statistica e se volessimo fare un confronto fair dovremmo conteggiarle tutte fra le separate perchè per le straniere stiamo conteggiando solo quelle sposate.
2) le straniere che sposano un italiano sono già gli "scarti" con tutto il rispetto dei paesi di provenienza che non hanno trovato una sistemazione in patria con un connazionale
Abbandonati al relax e al piacere, scopri i centri massaggi della tua citta'!Michel
22/05/2018 | 19:23 26-35
Newbie
Ma la numero 2 da quale secolo proviene? 😂
Forse in qualche villaggio succede quello, ma pensare che le donne in tutto il mondo che sposano uno straniero siano scarti degli uomini locali é grossa davvero.
@ Babbo: appunto, la cosa varia da una persona ad un’altra. E quello che dice Itaconeti riguardo le donne dell’est non fa una piega.
Trova i migliori CENTRI MASSAGGI e le MASSAGGIATRICI SEXY in ItaliaBabbo
22/05/2018 | 21:14
Newbie
@Serendipity
""""2) le straniere che sposano un italiano sono già gli "scarti" con tutto il rispetto dei paesi di provenienza che non hanno trovato una sistemazione in patria con un connazionale""""
Assolutamente errato, una donna che se ne va dal suo paesino di campagna nel lontano est non è lo scarto che non ha trovato sistemazione, ma è una donna intelligente che ha studiato e si è fatta il culo pur di andarsene dalla povertà di dove viveva, ed soprattutto ha evitato di sposarsi con un burbero molte volte misogino, violento ed alcolizzato...
PS.: Sono stupidaggini che scrivono i maestri di seduzione quello che tu hai descritto. una straniera dell'est spesso scappa dai suoi connazionali per nulla buoni e dediti all'alcool...
Leggi le recensioni ESCORT e non farti fregare, trova la ESCORT nella tua cittàemii
22/05/2018 | 21:27
Gold
Il problema dei divorzi delle straniere è dovuto principalmente alle aspettative che hanno qui e poi non trovano riscontro.
Gli italiani andavano all'estero, millantando di essere grandi manager o inprenditori, le solite cazzate che dicono sempre.
Poi le portavano in italia in un bi-locale in periferia e queste ovviamente restavano alquanto deluse.
Da qui iniziavano a cercarsi un'altro e appena trovato mollavano il malcapitato.
Tutto estremamente logico in effetti. E' come se una ti mandasse le foto di una modella e poi quando la vai a incontrare è un cesso. Le tue aspettative restano deluse e la mandi affanculo.
INCONTRA DONNE VOGLIOSEMentre l'italiano che si presenta come ricco, quando guadagna 1000 euro al mese, il fatto che la tipa sarà delusa quando scoprirà la verità e lo manderà affanculo non lo mette mai in conto 😉