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Zanzibar: Director's Cut

(Ripubblico nella magia del technicolor la mia prima recensione di viaggio, operazione giustificata dal fatto che per mia inesperienza non era stata pubblicata in un 3d dedicato ma sparsa come commenti su più discussioni di altri utenti. Come vedete nessuno nasce imparato e neanch'io, modestamente, ci nacqui)

Salve a tutti e un grazie a @Viaggiatore3004 per la bella recensione. Complimenti al sito che ho scoperto solo ora.

Dopo qualche viaggio a goa, bangkok e hanoi a caccia di Gnocca internazionale e free vado a zanzibar a fine mese per tastare il terreno (non solo quello spero) avendo già la rocket specialist sul posto che mi aspetta. Vorrei anche provare le pay e le amatissime free (con gift d'addio ovviamente). Il programma (provvisorio) è questo:

stonetown 1-2 set (orientamento... )
nungwi 3-5 set, resort
stonetown 6 set, disco
pemba 7-9 set (riposo... )
nungwi 10-12, resort
stonetown 13-15 set, disco

Se vi sembro una trottola impazzita avete ragione, ma i trasporti sono compresi e soprattutto partire è l'unico modo che ho trovato per liberarsi dalla Gnocca super attak (esiste anche quella purtroppo...) Posso sempre invitare la tipo di turno a seguirmi se si dimostra una rocket scientist. Come budget siamo sui €3000, pago soprattutto la honeymoon suite con accesso diretto alla spiaggia.

Devo ancora capire quanto valgano lo stardust e lo bwawani disco e se c'è un posto piacevole in stonetown dove portare la guest senza problemi. L'alternativa è il bwawani o lo executive hotel.

Se qualche collega sarà in zona organizziamoci per una battuta di caccia e soprattutto che la Gnocca sia con voi!

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Ecco due link utili:

Bwawani Hotel (con disco annessa, molto pratico)

Executive Inn (attaccato all'aeroporto)

Il secondo è di interesse perchè il mio volo parte prestissimo, non credo però sia l'executive menzionato da @Viaggiatore3004 . Il tutto è da verificare sul campo naturalmente.

Jambo!

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Il budget comprende tutto, senza troppe economie lato location che lato girls. Al mio ritorno posto una lista delle voci con indicazioni per contenere le spese; a questo proposito è un'ottima idea fare base a stonetown in un beach hotel.

Sulla mia guida (che è la migliore, rough guide, anche se è rimasta al 2009) non ho trovato un membo hotel, c'è però un tembo, sulla carta molto interessante anche per la nightlife. Conto di girare tutti i locali e fare un report. Non ho però idea di dove siano lo stardust e il mwanza, forse sono sulla mia guida ma con un nome vecchio. Ditto anche per la farmacia dietro il fish market, immagino che vadano bene tutte ma chiedo conferma.

Sempre per @Viaggiatore3004, sarò molto vicino al tuo rinomato resort internazionale, (dall'altro lato del faro per intenderci...) se hai una dritta su dove andare a ficcare (il naso...) la seguo volentieri.

Karibu!

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Iniziamo queste note su zanzibar, sicuramente a puntate perchè mi è capitato di tutto e di più. Sono stato a goa in passato e le somiglianze con zanzibar si sprecano. Non è così strano in fondo, sono una di fronte all'altra sul mare arabico, da qui l'idea di aprire una recensione a parte sui vari profili di Gnocca che si possono incontrare ad uso dei colleghi.

Qualche paterno consiglio prima della partenza, dopodichè dalla prossima puntata in poi un avviso: NON FATE QUELLO CHE HO FATTO IO. Gioco sporco, veloce e sempre all'attacco. E' stata un'avventura, sono andato a rompere i coglioni ai beach boys e ho anche rischiato un mezzo linciaggio per portare a casa il punto. Ho fatto il bravo anch'io all'inizio ma quando ho visto che mi reggeva il fiato non mi sono fermato più. Volendo poi scrivere una recensione, ho testato sul campo diversi tipi di Gnocca (anche in contemporanea) per rientrare nei tempi. E' pericoloso, vi stressate soltanto, le cose non vanno mai come sperate e si rischia di perderne due in un colpo solo sul campo di gioco. Puntate uno o due tipi che vi sono più congeniali e lasciate in pace le altre.

Detto questo, ecco un preventivo per una vacanza tipo (sui €2000 per 9 giorni da we a we): organizzatevi da soli il viaggio, non comprate package soprattutto italiani a meno che non vogliate stare un paio di mesi, nel qual caso potete risparmiare qualcosa se cercate un'offerta per una settimana ed al momento del rientro li mandate a.a.f.f. e continuate da voi la vacanza.

salute - $100
volo - $800
visti e guide - $80
hotel (Hiliki House) - $120
resort (Mnarani Beach) - $1.000
cassa - $500

Qualche nota.

  • alla voce salute c'è il costo dell'antimalarico (due scatole, una non basta) e dell'autan, le vaccinazioni sono optional. Le zanzare ci sono e pungono, anche all'aeroporto; potete fare a meno delle pasticche se vi profumate ogni sera con l'autan (e funziona anche da insetticida), ma non conosco l'effetto sulla Gnocca
  • per il volo potete prendere un last minute. Cercate di evitare linee interne africane tipo zanzibar-daar el salam (a meno che ci andiate per darlo il salame)
  • è indispensabile la guida, consiglio zanzibar di rough guides ed. gennaio 2010, la più recente. Ho segnato il visto di $50 da pagare in entrata ma non quello da $48 in uscita che non ho pagato, forse perchè il mio era un volo interno. Ovviamente se non pagate non andate a chiedere perchè...
  • serve un hotel per un paio di giorni se volete giocare a stone town, con il mio ho potuto segnare un punto con la cameriera, fare un figurone con la tipa perchè la stanza era notevole e ospitare la notte senza extra (la guardia è un tenerone)
  • il resort è indicativo, potrete sicuramente pagare di meno. Siamo ormai fuori stagione, fossi in voi mi sposterei più verso kendwa o kiwenga, c'è più movimento
  • la cassa comprende tariffe taxi e pay, più spese di "rappresentanza" (cene e regali) per la free

Personalmente ho speso più del doppio ma non mi sono fatto mancare nulla, ma proprio nulla nulla. Inoltre ho fatto tappa in una capitale africana (una preview per un futuro viaggio della Gnocca) e a francoforte (si si, pensate male).

To be continued!

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Appena decidete di partire ricordatevi di fare subito eventuali vaccinazioni, a volte può passare un mese prima che sia efficace. Stessa cosa se volete trovare una rocket specialist sul posto via social network, datevi del tempo per fare conoscenza.

Inoltre portatevi appresso doppio spazzolino e rasoio con ricambio di lame: come già scritto se adottate una rocket specialist (leggi amante del razzo) comincerà ad usare le vostre cose (anche il telefonino se siete delle mammole). Il rasoio inoltre torna utile se vi dilettate di giardinaggio... 8

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Scheda segnaletica: LA ROCKET SPECIALIST

La rocket specialist (amante del razzo) è la tuttofare che incontrate durante il vostro viaggio e che vi offre i suoi servigi. Vive sempre in una situazione molto precaria (quindi non andate a trovarla dove abita) e viene in città, ad es. stone town o panjim, alla ricerca di fortuna sotto le sembianze di pollo (e quindi apprezzerà molto la vostra stanza d'albergo, eletta subito a quartier generale). Fa da guida, da interprete, portaborse e personal shopper. Anche da gps più segreteria se rompete lo smartphone. Porta l'auto e la moto, manca poco e spara pure. Un altro vantaggio è che non la dovete cercare, vi trova sempre lei. Il che può diventare poi uno svantaggio, perchè tende ad essere sticky e non ve ne liberate più se non usate le tecniche descritte più avanti.

Quando la incontrate decidete subito: A) trombare o B) non trombare, questo è il dilemma. Se volete un aiutino, guardatele il telefonino: se è uno smartphone meglio del vostro, è una specialist o forse addirittura una scientist, complimenti. Se ha un telefonino vecchio e scassato, diciamo che non si applica abbastanza. Decidete e poi comportatevi di conseguenza, senza tentennamenti:

A) fiato alle trombe. Ricordatevi che la rocket specialist fa di tutto ma con approssimazione, scopate incluse. Se però è portata può essere promossa sul campo a rocket scientist. E' a rischio malattie, quindi fate il vostro gioco a luce accesa e usate i guantini (se non ce li avete, rimandate l'incontro e fatevi desiderare). La prima notte, prendetela in contropiede con un bel BFE 8. Quindi fatele un mucchio di complimenti, tante coccole e tanta, tantissima lingua. Siete italiani e quello dovete fare. Se non avete fatto le vaccinazioni, niente rimming, così vi imparate a risparmiare. Dopo la prima notte di nozze diciamo così, sarà molto più carina con voi e molto disponibile a provare nuove cosette, anche quelle per cui non è stata inventata ancora una sigla 8(ci siamo capiti?) A questo punto attenzione perchè comincerà ad usare le vostre cose come fossero sue. Va bene i guantini, ma spazzolino e rasoio proprio no, disinfettate senza pietà. Infine per il lato economico ve la cavate con qualche regalino ogni tanto, tipo una ricarica del cellulare, qualcosina tipo duty free che vi siete portati da casa e con qualche pranzo.

Naturalmente comincerà a chiedervi di moglie e figli e di tornare con voi (a questo punto rivolgo un riconoscente saluto all'inventore del visto, non so chi eri ma so che eri italiano e che eri un gran dritto). Ora spetta a voi, se vi piace o le avete detto dove siete diretti, ve la dovete ciucciare, e più soldi le date più si incollerà a voi (ah, l'amore) fino alla pista dell'aeroporto. A meno di improbabili fughe notturne con equivoco finale con la guardia armata fuori dall'albergo. Se invece vi inventate una falsa partenza, le date il game over (mi raccomando il punteggio finale, la ragazza è bisognosa) e passate al livello successivo. Come falsa partenza con scusa potete usare:

  • trasbordo aereo (non ti pago il biglietto)
  • barca a vela (non c'è posto)
  • resort all-inclusive (non ti fanno entrare)
  • malattia endemica (sto male, lasciami solo)
  • la stangata (ti pago la corsa del taxi, non voglio vederti piangere)

Siate feroci, io ho millantato un attacco di diarrea prima del trasbordo in barca a vela diretto ad un resort per miliardari e mi sono liberato solo quando mi ha visto salpare all'orizzonte. Dovete sapere che la piccola non sapeva nuotare.

B) tromba in sordina. In questo caso tutto si semplifica. E' una vostra dipendente adesso, la mettete a libro paga, in nero e senza contributi e in cambio avrete una tuttofare che non rompe i coglioni e che vi troverà tutti i locali e le disco dove c'è la Gnocca migliore. Con premio di produzione se ve l'acchiappa e ve la porta direttamente sul pianerottolo. E dimenticavo, niente buonuscita finale.

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Consigli sanitari
Sempre doppio spazzolino, dovete vedere che faccia ho fatto quando ho beccato la tipa free con il mio spazzolino in mano.

Per gli amanti del rimming, consiglierei almeno una epatite A e B. In teoria andrebbe praticato solo alle fidanzatine, ma ahimè si finisce per praticarlo anche alle polo alla menta.

Consigli di prudenza
A kiwengwa non sono stato ma il baretto mi suona come un buon campo di gioco se è sempre aperto ed è frequentato soprattutto da africane. Anche se beccate una cameriera al resort sono comunque controllate e alla fine è lì che le darete appuntamento.

Cambiate posto se avete più di una situazione in piedi perchè vi assicuro che dopo due o tre giorni sanno tutti chi sei, dove stai, cosa vuoi e con chi vai. A me la tipa ha fatto tana una volta e non ho ancora capito come, forse il tam-tam della giungla...

Consigli di viaggio
Il problema del viaggio organizzato è che decide un altro al posto vostro, ad esempio vi consiglio di pernottare almeno un venerdì o sabato nella capitale mentre col viaggio organizzato al massimo vi fanno fare un tour diurno in gruppo. Evitate anche due settimane nello stesso posto, meglio cambiare dopo la prima e così avete anche la scusa per cambiare Gnocca se vi tampina.

Consigli di alloggio
Per ospitare in camera in genere più la struttura è grande e più sono fiscali, mentre posti più piccoli tollerano sempre (ma @Viaggiatore3004 ne sa più di me su questo punto). Un trucco che ho usato più volte è stato prendere una doppia, che spesso poi ha il prezzo di una singola, e annunciare a tutti che aspettavo in serata l'altra persona...

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ERICA

Nell'ultimo post ho scritto sui preparativi del viaggio a zanzibar, adesso tocca finalmente alla Gnocca. E' stata sicuramente un'avventura, con belle sorprese ma anche parecchi fuori programma. Tra queste ultime metto Erica, che si fa desiderare per tutto il viaggio e mi condiziona non poco, per poi non farsi più vedere. Scrivo perciò il nome per esteso, mentre per le colleghe trombate uso solo l'iniziale.

Come da manuale inizio la ricerca di rocket specialist su internet, ed uso il sito afrointroductions.com, ben fatto. Devo però pagare 25 euro per poter leggere le mail per un mese, tempo che basta ed avanza. Avendo programmato la vacanza all'ultimo minuto ho circa una settimana per fare conoscenze e questo si è rivelato un problema. Comunque più rimango online e più arrivano contatti, circa 200 in un mese e sul sito ci andavo molto poco. Le richieste arrivano da tutta l'africa, il che è un po' dispersivo ma anche un vantaggio, perchè ci si può fare un'idea delle varie etnie e dell'area di provenienza in previsione di un viaggio mirato.

Erica sembra la migliore del gruppo di zanzibar, che per forza di cose è abbastanza limitato. Col senno di poi estenderei la ricerca anche a dar es salaam, pagando poi il traghetto per stone town, ma si rischia di dover passare un paio di giorni a dar es salaam che sembra poco attraente (leggi la recensione di @mitomarcomane). Dalla foto Erica dà l'impressione di lavorare in una boutique, forse di un albergo, e probabilmente di non essere una rocket scientist (leggi pay). Il che poi si è rivelato vero visto che non me la sono ritrovata la prima notte nel lettone. In ogni caso il sito effettua una buona scrematura, le Gnocche parlano almeno inglese o francese (anche voi parlate le lingue, giusto?), e leggendo tra le righe si capisce anche il livello di pay.

Pensando di fare una parte della vacanza in compagnia di una free prendo anche un bel bungalow per due, con accesso alla spiaggia e centro benessere, che sarà sfruttato a fondo. La location è ottima, il mnarani beach cottages. Con Erica però i messaggi passano con il contagocce, ho il suo skype ma è offline e quando arrivo a stone town mi dà un appuntamento per qualche giorno dopo perchè è a dar es salaam (e ti pareva). Il sito inoltre manda una mail al primo messaggio ma non avvisa per i messaggi successivi dalla stessa persona, il che fa perdere giorni preziosi. Sto ormai con JU. e scrivo in ritardo dandole un appuntamento per stone town alla fine della vacanza, ma non si farà più viva, probabilmente perchè è tornata a dar es salaam.

In conclusione la rocket specialist mi ha confezionato un bel missile. Ottima sulla carta ma non era di stanza a zanzibar. Sconsiglio inoltre usare skype con il telefonino perchè va lasciato online e consuma troppo la batteria, meglio usare whatsapp o sms con una scheda tanzaniana, e ci si intende molto meglio che a voce.

Cari colleghi, ora sapete tutto: andate e trombatela al posto mio!

Avanti un'altra: Qi Mai

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QI MAI

No, non avete sbagliato 3d, ora siamo in africa, ad addis ababa per la precisione, in viaggio per zanzibar. Mi sono fermato all'aeroporto per la mattina a fare il talent scout, perchè l'etiopia con il kenia è una meta di un prossimo viaggio, avendo conosciuto e stimato molto un'etiope qui in italia. Che dire, Gnocca indaffarata ma socievole quando ci si scambia qualche chiacchiera (in inglese). Un complimento ben piazzato (sfrutto la mia copertura di fotografo di moda) e partono bei sorrisi. Da tornarci. Immaginate una scena così in un aeroporto italiano...

Qi Mai mi chiede di sedersi al tavolo. Il ristorante in quel momento è deserto, e questo mi fa capire che vuole qualcosa. Ordina da mangiare e non ha fame. E' molto carina, io non sono tenero con le orientali, però lei merita. La pelle è chiara, forse è thai o di taiwan. Comincia a parlare di sè e l'arcano è presto svelato: è americana ed è la prima volta che viaggia in africa, e questo le fa un pò paura. Alle anglosassoni che attaccano bottone sono ormai abbonato, ci ho la faccia rassicurante (eh eh...) ed il mio inglese facilita le cose. Vi risparmio quindi altri siparietti che accadranno durante la vacanza, ma questa conversazione è interessante e tornerà molto utile quado incontrerò B.: Qi Mai è una volontaria di una ong diretta credo in uganda in un campo per bambini orfani. Mi racconta molte cose che non sapevo, e dopo un pò la conversazione va sul personale. Feeling palpabile, ma il mio viaggio dura due settimane e non posso promettere di andare a trovarla dove lavora.

Mi guardo attorno, siamo al ristorante adiacente ad una saletta in una zona di transito, niente da fare, non ci sono posti dove appartarsi ed il tempo è tiranno. La devo lasciare, non senza un abbraccio stretto stretto e la promessa di darle l'amicizia su facebook (quella non si nega a nessuno). Da quel momento però non alza più gli occhi da terra.

In conclusione una bella personcina, purtroppo retrocessa a contatto su fb. Chissà se capiterà un'altra occasione.

Avanti la prossima: Z.

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Z.

Arrivo a stone town una domenica all'ora di pranzo, e dopo una lotta furiosa con i taxisti all'ingresso mi faccio portare via da quello più timido e in disparte. Prezzo 20000 scellini che all'inizio mi sembra comunque un'enormità ma poi realizzo trattasi di 10 euro soltanto. Arrivo all'hiliki house, che è molto carino ma soprattutto senza portiere di notte (mi danno le chiavi per entrare) se no la mia stanza così caruccia a chi la faccio vedere? Unico svantaggio, non è nella zona dei locali, ma ci si arriva a piedi in 15 minuti. Usate comunque il gps, perchè avendo un superbo senso dell'orientamento la prima volta mi sono fatto 5 km a piedi nella direzione opposta maledicendomi a ogni passo.

All'hiliki mi riceve Z., molto carina e cerimoniosa, praticamente una giapponese. Intravedo anche un altro paio di cameriere, tutte carine e un pò lolite. Con Z. ci mettiamo a parlare nel salone, e andiamo avanti fino al tramonto, quando le scatto qualche foto. Sono un noto fotografo di moda, sapete... ho anche il sito, che in realtà appartiene all'unico tipo che ho trovato abbastanza timido da non schiaffare la sua faccia nella pagina del profilo. Scatta l'invito a cena, ma mi avvisa che non potrà fare tardi. Andiamo finalmente a vedere la mia camera e noto che è un pò restia ad entrare, forse forse che sta facendo qualcosa di vietato? Infatti saprò dopo che non possono andare in camera con i clienti, a causa di qualche "incidente" in passato. Le cameriere poi lasciano l'hotel al tramonto, per tornare il mattino dopo. Bel convento di clausura!

Le chiedo dove andare per la cena in modo da metterla a suo agio, e così più tardi quella sera me la ritrovo su una bella terrazza, dove comincio a scoprire quanto buona è la cucina di zanzibar. Ho poco tempo a stone town e parecchie recensioni da fare, e quindi dopo una conversazione occhi negli occhi comincio ad accarezzarle una mano. L'impressione è che non sia una pay, ma una rocket specialist molto vogliosa e anche un pò spaventata. Le spiego allora a cuore aperto il mio problema, ho solo due giorni e vorrei scoparmela una notte e l'altra pure, cosa si può fare? Molto compuntamente mi informa che non può tornare la notte in hotel (c'è una guardia) ma la mattina molto sul presto si, e che possiamo stare insieme prima che arrivino le altre. Alla faccia della sincerità, questa non vedo l'ora di dare fiato alle trombe! A questo punto mi deve lasciare e anche io penso sia meglio andare a letto presto. Ma le cose andranno diversamente, perchè incontro P., di cui scrivo prossimamente. Dimenticavo, anche Z. parla inglese, qui tocca iscriversi al british institute per trombare.

Arriviamo all'alba, quando dopo poche misere ore di sonno sento bussare e una figura minuta entra in camera. Le vado incontro e finalmente posso abbracciarla e baciarla. Più che una bocca è un aspirapolvere che mi risucchia la lingua, la piccola è un vero peperino. La porto sul letto e me la spoglio tutta, ha un corpo minuto e due tette assolutamente splendide, una seconda come piace a me. Inizio qualche preliminare ma non è aria, acchiappa subito la cloche e vuole guidare lei. E vabbè. Qui si rivela solo specialist perchè il pompino non c'è, lo mette in bocca e non fa nulla, cos'è, stiamo giocando a nascondino? In compenso ad un certo punto le tocco il culo e sembra marmo. Una meraviglia. Sfida la legge di gravità, cosa che mi lascia a bocca aperta. Sono stato con nere americane ma il culo non era niente di simile a questa cosa qua che ho tra le mani. La cosa mi dispone molto bene, le apro le gambe e comincio a lavorarmi una fica strettissima e dall'ottimo sapore, con appena un'ombra di pelo. Lei gradisce molto, io anche di più, e andiamo avanti per un tempo lunghissimo. Visto che qui tutto sembra nuovo di fabbrica me la giro, le separo le natiche e mi concentro sul buchetto, un'altra meraviglia, per gli appassionati una rosellina perfetta e simmetrica, con un buco da cui non passerebbe neanche uno spillo. Lei gradisce ancora di più ma comincia a scartare non appena spingo con la lingua, e forse non siamo ancora abbastanza intimi, e pazienza.

Non so più che ore sono, lei mi chiede se ho la protection e così prendo un cappuccetto e lo metto al missile sulla rampa di lancio. Qui la rocket specialist si rivela una buona scientist, si mette subito a cavallo in una posizione un pò insolita, con il corpo molto inclinato all'indietro, la qual cosa mi piace perchè così la sento molto bene e la passerina è protesa verso di me. Da questo momento in poi fa tutto lei, è una macchinetta, ma la cosa va per le lunghe e io comincio a sentire la stanchezza, finchè qualcosa le fa drizzare le orecchie come un animale. Si interrompe e comincia a rivestirsi, avrà sentito un rumore, non so. Comunque la piccola sparisce lasciando il lupo solo con cappuccetto rosso. Ma questa è un'altra favola!

La notte dopo non ci sarà un altro incontro, perchè sarà la volta di P. e io dovrò alzarmi presto per partire alla volta di nungwi. Le prometto anche di ripescarla al mio ritorno, ma è una promessa da marinaio che dimentico presto travolto dagli eventi che seguiranno.

Concludendo, una rocket specialist vogliosa ma ancora inesperta, con ottime potenzialità per i fratelli che vorranno esplorarla a fondo. Fica strettissima come non me ne capitava da anni. Payload, una cena romantica e una corsa in taxi peraltro rifiutata. Non male!

Sotto la prossima: P.

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P.

Prima serata a stone town, domenica. Ho cenato con Z. e per la mattina dopo ho già la mia camera con formula B&F (bed & fuck), ma la notte è ancora lunga. Esploro il campo di gioco, non c'è un grande movimento, la città è piacevolmente calma e rilassata. Comincio a rendermi conto che qui siamo fuori stagione e che non è aria da carnevale di rio. Ancora non lo so, ma ho preso una cantonata sia sulla calma che sul carnevale.

Cerco di farmi una prima idea e mi rendo conto che il luna park è tutto tra shangani st. (la via degli alberghi) e mizingani rd. (la via dei locali). Per i locali c'è tempo, vorrei rendermi conto delle disco ora. Una l'ho individuata, è quella del bwawani hotel, fuori portata a piedi, me la tengo per un prossimo sabato in città. Troviamo adesso le altre.

Sono arrivato ai giardini di forodhani, c'è un un mercato del cibo all'aperto ed un notevole struscio. Il posto è piacevole, ricorda molto in piccolo i tivoli gardens di copenhagen (c'è pure il galeone), senza danesi sorridenti però. Altra cantonata.

Le donnine sono carine, con il velo che lascia scoperti gli occhi o anche il viso, a seconda del livello di malizia. Tutte inavvicinabili, minimo in coppia come i carabinieri. Queste sono islamiche, c'è poco da scherzare. Ne avvicini una in pubblico e finisci male (la guida parla di folle inferocite). Eppure gli uomini sembrano così indolenti, diciamo anche fancazzisti, però l'occhio lo tengono bene aperto e seguono tutto quello che fai.

Mi dirigo sulla strada verso una fila di taxisti, e qui comincio ad avere l'impressione di essere seguito. Chiedo al primo che si avvicina speranzoso se ci sono disco in giro. Bwawani, bwawani ripete. Altri posti? Bwawani, bwawani ripete come un disco rotto . Si avvicinano altri e parte una discussione infinita. Si, c'è una disco in un altro villaggio. No, non ci sono altre disco, devo andare per forza al bwawani, che ora comincia a starmi sulla palle, probabilmente questi prendono la percentuale. Quando dico che il taxi non mi serve e faccio per andarmene a piedi mi guardano anche come un pazzo.

Rivedo l'inseguitore, è una tipa ma non è un granchè, anzi proprio bruttina e mi arriva appena alla spalla. Due cose non dovete fare, una è tagliarmi la strada e l'altra è seguirmi, in entrambi i casi divento una belva.

-Can I come with you? (posso accompagnarti?)
-You go your way and I go mine (tu fai la tua strada che io faccio la mia)

Non se ne va mica, pensa di aver trovato il pollo (l'ha trovato), e allora le chiedo se c'è una disco vicina che non sia lo bwawani, almeno ti rendi utile. Mi sembra una indy, di sicuro non è islamica. La guardo bene, il corpo da bambolina ce l'hai, peccato che non ti copri la faccia con il velo. Il mio piano è portarla alla disco e cambiarla con una pay modello ebano. E se mi fai storie saremo in due e ti gonfiamo pure di botte. Sono cattivissimo, in realtà sono offeso perchè un cesso simile ha osato avvicinarsi, e altre donnine all'orizzonte non ne vedo.

Mi dice che siamo fuori stagione e che tutto è chiuso, però sa di qualcosa ancora aperto e parte in quarta. Efficiente la piccola però. Arriviamo al forte sul lungomare, dentro sento della musica, e ce l'avevo a dieci metri quando parlavo con i taxisti. E vabbè. Compro i biglietti e la musica c'è, però l'interno è allucinante. Un dj rasta e un paio di tipi rasta che ballano reggae all'aperto. Non fa una piega. Ad un tavolo una ragazza bionda molto carina con due locali, ad un altro qualcosa che sembra un'enorme donna nera, è buio e non mi avvicino di certo. Questa è tutta la disco. Mi rassegno e sediamo, la tipa ordina da bere e con sollievo vedo che fa da interprete. Facciamo un pò di conversazione, si chiama P. e vive in un villaggio lì vicino. Mestiere non pervenuto, forse un giorno estetista. Mi sembra abbastanza ingenua e tranquilla, non un'esperta di missilistica dunque. Sicuramente una rocket specialist perchè mi chiede se vogliamo dormire insieme. La risposta la sapete. La bionda guarda con curiosità, almeno abbiamo attirato l'attenzione.

Al ritorno come prevedibile non riesco a liberarmi, conosce pure il mio hotel. Le offro invano di portarmi a fare un giro il giorno dopo ma non abbocca. Piccola, tu vuoi guai, mai mettersi tra l'osso e il cane. Anzi tra l'osso e la cameriera. Alle brutte le dò il game over all'entrata dell'hotel, penso. Voglio vedere se tra me e la guardia riesci ad entrare.

Dieci minuti dopo è nella mia camera, ha detto qualcosa all'orecchio della guardia che ha fatto un sorrisone tenero tenero e le ha pure aperto con la chiave il portone. Mi ero già in pò rassegnato in realtà, però alla favoletta della guardia cattivona e con il manganello ci credevo. Neanche ha chiesto la mancia il bastardo.

Le cose si sono messe piuttosto male, però io un piano di riserva ce l'ho. Tra due giorni parto e col cazzo che ti dico dove vado. Stasera devo andare a letto presto perchè non ho dormito e devo svegliarmi per il servizio in camera. Però domani sera vieni a dormire in questa reggia e giochiamo a cappuccetto rosso e il lupo. Ti dò anche dieci mega scellini e mi compri una scheda del telefono. Non è che domani scappi e ti porti via i soldi vero? Non me lo fai questo scherzo?

Non me lo fa questo scherzo purtroppo, anzi fa la faccetta tutta contrita tipo arnold (quello de "il mio amico arnold", ricordate?) e qualcosa mi dice che domani me la ritrovo puntuale davanti all'albergo con la scheda in mano. Vabbè almeno un accordo adesso ce l'abbiamo. Infatti si fionda in bagno e inizia a farsi la doccia. Panico. Questa vuole scopare. Arnold lo faccio io adesso, quello di terminator però.

Infatti quando esce dalla doccia invece del fucile a pompa prendo l'asciugamano e comincio ad asciugarla. Sangue freddo mi dico, adesso fai il bravo, la fai rivestire e la sbatti fuori. La cosa incredibilmente funziona, vedete il grande califfo aveva ragione, le signore si trattano come mignotte, e viceversa. La rivesto un pezzo alla volta ed il gioco le piace molto, quanto si diverte. Mi prendo naturalmente tutto il tempo per guardarle il corpo ed è uno spettacolo, nera come una vera figlia d'africa, anzi una bambolina d'africa, con tettine sode ed un culetto tutto da strizzare. La passera neanche si vede per quanto è mini. Domani sera ti faccio male sul serio penso, lo chef mi consiglia trombatina con guanciale sulla faccia per primo e pecorina al nero di seppia per secondo. Speriamo che non dia baci. L'ultima cantonata.

Prossimamente: ancora P.!

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P.

Prima mattina a stone town, comincio a fantasticare su P. che intanto è sparita con i miei soldi. Peccato penso, ci potevo fare una bella recensione, volevo dire scopatina, in fondo è una freepay nera ebano come piace a me. Ho un grande rispetto per la categoria, il cavallo da tiro delle mie vacanze che mi ha risolto tanti problemi. Come My Hoy, a cui ogni tanto penso, e che in vietnam mi ha fatto da autista, infermiera e babbo natale. Adesso non sono più a natale però, e mi devo dare una regolata. Da domani sono in spiaggia e mi dovrò arrangiare da solo.

Sono vicino al porto, una zona abbastanza caotica e priva di attrattive, in cerca di un ristorante sul lungomare e soprattutto un bancomat perchè nei resort sulla costa non ce ne saranno (questo per i fratelli, fate provvista). Ho avuto una conversazione con Z. in mattinata (vedi puntata precedente) e amorevolmente mi ha fatto una lunga lista di posti da visitare. E' allegra come una pasqua, da quanto tempo non trombavi piccola? Ci siamo anche dati appuntamento per la mattina dopo nella mia alcova, e qui mi sono un pò allargato perchè in realtà è da P. adesso che vorrei il servizio in camera.

E proprio dal nulla sbuca P. che era in zona a comprare un biglietto per dar es salaam. Con i miei soldi? No, ecco che mi consegna la scheda zantel. Qui tutto inizia con la parola zan: zantel, zanair, zanlink, zanwater. Fantasia zero. Comunque la zanscheda funziona e la piccola mi è molto utile per configurare uno zanpiano internet tutto compreso per una settimana. Ero un pò in paranoia e non volevo comprare la scheda a mio nome, ma in realtà la vendono in forma anonima. Volevo inoltre far conoscere a P. il mio zannumero, in modo da tenerla buona fino a domani. Tanto una volta partito metto la segreteria telefonica a palla e vaffanzan!

Dissolvenza alla sera (così facciamo contento chi è un pò impaziente) con io e P. al ritorno in albergo. La tipa precede perchè vede pure al buio, mi chiedo come se la cavi a volare sui tetti. La guardia non si vede neanche, non che si noti la differenza, anche se la rimpiangerò molto il giorno dopo arrivato sulla costa. Ci chiudiamo in camera. Vista la situazione da fuori stagione a stone town decido di dare a P. un trattamento di favore, hai visto mai che al ritorno in città rimanga solo l'ultima notte (spoiler: finirà chiuso con A. in una toilette circondato da licantropi affamati).

Me la spoglio tutta (e ride, le piace proprio farsi trattare da bambolina), e non appena le sfilo le mutandine mi sguscia dalle mani per andare a farsi una doccia da vera professionista di rocket science. Le annuso le mutandine (fatelo anche voi) un modo pratico per capire se ci sono sorprese in arrivo prima di leccarle il francobollo. Via libera. Mi tuffo anch'io e qui lei si prende cura di me come neanche una geisha. Molto gradito il massaggio palle col getto di acqua calda che ricambio subito con insaponata tra le chiappe. Che imbranato, mi scappa sempre il dito. Lei lascia fare e comincio a scoprire una sua dote che sfrutterò a fondo, fa di tutto e si lascia fare di tutto.

Ci asciughiamo alla meno peggio e ci buttiamo sul lettone, dove io ormai impaziente di leccarle la patatina pay le apro le gambe a squadra. Se fosse un film di hollywood qui partirebbe un'altra dissolvenza, ma per fortuna siamo in una pay tv e quindi faccio un bello zoom su una patatina nera da fine del mondo. Ad aprirla un rosa carico che ricorda tanto una bistecca al sangue. Ottimo anche il sapore, neanche troppo acido. Piccolo imprevisto, degli aculei da paura attorno alla patatina. Proprio vero che non c'è rosa senza spine. Alla vellutata di patata con cetriolo non voglio rinunciare, quindi parte il fuori programma e le prendo rasoio e sapone da barba e comincio a farle un servizio ad alta temperatura erotica. La tipa si fida e ad occhio apprezza molto, visto che la patatina si sta bagnando tutta. Per strafare le passo il rasoio anche attorno al buchetto del culo, meglio essere previdenti visto che la tipa è tutta eccitata. Qui come un neonato pronuncio le mie prime parole di swahili perchè P. mi informa sul nome di ogni parte che tocco. Non vedo l'ora di sapere come si dice pompa!

Dopo un altro veloce colpo di doccia tiro fuori l'olio per le patatine per farle un bel massaggio. Lei fraintende, se ne mette un pò in mano e comincia a menarmelo su e giù, e come si fa a sgridarla? Va avanti qualche minuto, poi devo bloccarla se no veramente mi parte un colpo a bruciapelo. Comincio a farle vedere come si lucida la patatina, e visto che il servizio è gradito procedo ad infilare le dita dove capita. La tipa è molto ergonomica, anzi alla mano visto che alle mie dita si adatta benissimo: le appoggio allora anche il mignolo nel culetto e comincio a pomparla mentre lei mena il bacino come se stesse ballando la danza del ventre. Dopo poco viene, e questo per una professionista è molto grave, mi sa che ho trovato un'altra rocket specialist e me la dovrò svezzare un pò io la tipa. Torna però a farmi cambiare idea quando me lo prende in bocca, se la cava niente male anche se non è certo nostra signora dei boccaponci.

Due preservativi più tardi scopro una panterina niente male, che usa la passera con riconoscenza e dedizione. Al buio poi si può passare sopra qualche imperfezione estetica. Mi rifiuto però di baciarla, stai a vedere che sono più professionista io di lei! All'alba la mando via con un paio di bigliettoni da dieci mega (quelli con l'elefante) con la promessa però di rivederla al mio ritorno, in modo da evitare per ora regaloni prematuri.

Che dire, la tipa sicuramente è una rocket specialist, con molta voglia di imparare tante cose nuove. La sconsiglio però ai fratelli perchè in seguito le insegnerò qualche trucco che potrebbe non piacere a tutti. Diciamo che con lei ci sono andato molto pesante... siete avvertiti! In ogni caso munitevi di cesoie per aprirvi la strada attraverso il filo spinato.

Alla prossima con Be. ed un'altra vecchia conoscenza.
Grazie anche a My Hoy per i piacevoli ricordi!

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Per completezza volevo solamente aggiungere che Viaggiatore3004 il nick nominato in questo thread non è reale ma ideato dalla moderazione e sostituito a quello originario dato che molto tempo fa questo venne bannato per motivi ora molto lunghi da riportare . Quelli che seguono il Forum da un pò sanno a chi allludo .

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@jasper sì infatti ho usato questo nick così da poter linkare le sue discussioni.

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BB.

Mentre viaggio in taxi da stone town diretto a nord vorrei lasciarmi andare a qualche riflessione con i fratelli. Anzitutto, per i miei gusti il taxi costa troppo e corre anche troppo. 50 dollari mi sembrano una follia, a quel prezzo vi fate pranzo, cena e colazione con una bella Gnocca, mentre lei si fa voi negli intervalli. Invece mi tocca sorbire un taxinaro con il sorrisone alla saddam hussein che ha appena vinto alla lotteria. Meglio allora prenotare un beach transfer, una sorta di mini pullmino che fa la spola tra i resort e la capitale per 10 dollari, e se ci dice bene fraternizziamo pure con l'americanina seduta dietro, stufa delle amichette e a caccia di emozioni forti. Se invece abbiamo proprio il mal d'africa e qualche oretta di tempo, ci andiamo a prendere un daladala alla stazione, che non è una bevanda allo zenzero ma il bus che usano i nativi. Non saliamo subito, rimaniamo un pò in disparte con aria distratta ma guardandoci bene le persone che salgono e partono. Appena vediamo una tipetta rigorosamente senza velo che ci aggrada saltiamo su e fraternizziamo. Ovviamente la tipa non scende senza lasciarci il numero. Se invece magari lavora in un resort diverso dal nostro la seguiamo perché siamo esperti Gnoccatravellers e ci siamo ben guardati dal prenotare in bassa stagione...

Nel frattempo io e saddam siamo arrivati al resort. Scendo al mnarani beach cottages perché ho sentito che è una zona dove la marea è poca (non è vero) e perché memore di Goa e Phu Quoc cercavo una stanza con accesso diretto alla spiaggia. Diciamo che la cosa funziona solo sulla carta, perché in realtà l'alta marea il 50% delle volte vi blocca l'accesso e quindi tocca passare dall'entrata principale. Per l'altro 50% personalmente mi ha detto malissimo perché davanti al mio bungalow stazionava in permanenza un energumeno con l'unico cane lupo di zanzibar, e quindi ad ogni rientro mi beccavo:

1) abbaiata furiosa di alsaziano
2) fascio di luce in faccia
3) colpo di frusta di guinzaglio teso allo spasimo
4) guaito di cane colpito da torcia in bocca

In generale più il resort è piccolo e più è facile entrare accompagnati. Strutture più grandi tipo hilton, amani o z hotel (parlo della zona di nungwi) hanno un discreto servizio di guardia che si è dimostrato molto ostile (l'hanno pure fermata) al passaggio mio e della mia girl. Altra tecnica è prendere una doppia con un piccolo sovrapprezzo e presentare la tipa come compagna di viaggio, dopo un pò mangiano la foglia ma ormai la tipa l'avete timbrata lato mittente e si spera anche lato destinatario.

Altra nota riguarda i beach boys (bb), cazzuti ed implacabili, a cui con riluttanza dedichiamo il post: la vera rivelazione in negativo della vacanza, se li conosci non li eviti lo stesso. Innanzi tutto non fatevi ingannare dal nome, questi girano anche in moto e non basta evitare il bagnasciuga. Il primo giorno mi addentro per un kilometro in mare grazie alla bassa marea, finchè non vedo un puntino all'orizzonte che cammina sull'acqua e che alla fine si rivela essere non gesù ma l'apostolo bb in pieno strike tattico. In realtà essendo appena arrivato ed avendo la pelle bianca ero un bersaglio visibilissimo sul radar, ergo abbronzatevi. Comunque non ve ne liberate più finchè non acquistate un tour da qualche parte. Se poi amate le bianche in assetto granturismo consiglio un sunset tour oppure un tour con sosta in spiaggia, leggendo il prossimo post capirete perché.

Personalmente ho avuto qualche fastidio dai bb perché andando a cercarmi una icebreaker sul lungomare (una ragazza molto appariscente che invitate al bar per far incuriosire le altre) e parlando con varie girl alla fine sono stato avvicinato da un paio ed invitato a cambiare aria. Questi sanno tutto e vedono tutto: dopo essermi fatto il primo tour, ogni santo giorno il bb riusciva a beccarmi ancora e proporre 'sto cacchio di spice tour (no, non è un'ingroppata con le spice girls). Al limite prendeteli in contropiede e fateli lavorare a vostro vantaggio, ad es. potete chiedergli di trovare una girl per voi (a mali estremi...) oppure ancora meglio se siete accompagnati dalla local girl (io avevo P.) fatele fare da interprete e guardia del corpo. Funziona? Funziona eccome.

In finale, bb meglio perderli che trovarli. A proposito, non parlo di beach girls perché proprio non ce n'erano, ed io ho girato parecchio, credetemi. Sarà la bassa stagione. Un giorno poi vedo due africane passeggiare sulla spiaggia, e per amore dei fratelli e voglia di fare un bel report mi butto all'inseguimento: ma niente, erano due turiste tanzaniane in vacanza. Naturalmente non le ho voltato le spalle, ma le ho classificate come non locali e sono passato all'approccio. I dettagli al prossimo post.

Alla prossima con la wonderful Be. e una comparsata di P.

DISCLAIMER: non ho trombato il bb in fotografia, quindi niente ironie. A richiesta esibisco certificato dai gestori del forum.

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BE.

Lo so che sono a zanzibar e devo andare a caccia di zanzarine, ma qui al nord dell'isola butta male e tocca un po' arrotondare con qualche straniera, se no poi i fratelli sfottono. Un paio di indigene in tubino rosso ad onor del vero le abbiamo anche avvistate, ma sempre di sfuggita e nelle braccia di qualcun altro. Anche il resort è popolato da figure un pò scialbe, e come confermatoci dal cameriere, bassa stagione è. Anzi una settimana prima il posto era pure pieno come un uovo. Ecchecazzo. Vabbe' magari perderemo in quantità ma avremo più calma per dedicarci a qualche situazione promettente. Adocchio anche una cameriera, altra grande sorpresa della vacanza, ma ancora non è il suo momento, e porta pure un accenno di velo piuttosto ammosciante.

Mi aggiro quindi tra resort e spiaggia come un leone in gabbia, deciso a sbranare qualche backpacker, una di quelle turiste del nord del mondo che da sempre affollano lidi come goa, thailandia e ora zanzibar. Confesso però di giocare in casa: sul posto di lavoro è un passaggio continuo di fighette da tutto il mondo, la lingua la padroneggio bene e siccome queste fanciulle in fiore in fondo le adoriamo col tempo ho imparato gli approcci giusti per andare in buca.

Rivediamoci allora in moviola qualche azione sul campo di gioco ad uso dei fratelli. Cominciamo con una semplice passeggiata sulla spiaggia, dove ignorando qualche coppietta di turiste dall'andatura rigida (e frigida) come cosacchi, mi diletto a raccogliere una conchiglia ogni tanto, che getto in mare non appena se ne trovo un'altra più bella. Quando si dice la coerenza. Mi appare alla fine un'esile figlia dei fiori, uno splendore di ragazza intenta anche lei a raccogliere conchiglie. Non me la posso far scappare ma non voglio neanche darle l'assalto come l'odiato beach boy. Ce l'ho davanti ormai, vado in contropiede, la fermo con un sorriso, ricambiato, con semplicità le regalo la mia conchiglia ed esco di scena così, lasciandola meravigliata. Intanto mi guardo in giro, pochi alberghi e la spiaggia è stretta, sono sicuro di ritrovarla. Ma eri la magnifica Be., e sarai tu a trovarmi.

Altra azione, il tour in barca. Consigliato quello al tramonto oppure all'isola di mnemba con pranzo sulla spiaggia. L'ambiente è piccolo e basta poco per capire dove tirare in porta. Se siamo in compagnia anche meglio, parliamo e facciamo capire di essere italiani, qualcuna interessata si trova sempre. Se poi ci guarda e si tocca i capelli come un tic quando pensa di non essere vista, è un calcio di rigore facile facile. Io mi sono divertito a fare qualche palleggio, niente gol però.

Ultimo scenario, il café del mar, cioè quel tipo di bar che al tramonto si riempie di fanciulle in contemplazione. Dov'ero io i posti giusti erano il cholo bar ed il mangi bar, ma posti così ci sono dappertutto. Qui si comincia a giocare già dal tardo pomeriggio, il problema è che non siamo soli, troveremo sempre un personaggio tipo vikingo surfista e tatuato oppure iulio iglesias di bianco vestito che sono lì per Gnoccare come noi. E' imperativo batterli, parliamo italiano, offriamo da bere, facciamo gli sbruffoni oppure indossiamo qualcosa di riconoscibile (io avevo un panama bianco). Tutto pur di farsi notare dalle passerotte, e quando ci ricapitano così tante in un posto solo? Se poi vogliamo vincere facile facile, andiamoci con una strafiga, e avremo addosso gli occhi di tutte. Certo mi direte, se ci ho già la strafiga, che minkia ci vado a fare al bar? Eh no, la tipa fa da icebreaker, non ve la dovete spupazzare ma usarla solo per rompere il ghiaccio con le altre. Poi fate voi.

Io ho avvicinato la perla giusta dopo qualche tentativo, con tecnica da beach boy: non era il mio tipo, sul volgare ma perfetta in bikini e occhiali da sole. E' bastato dirle (qui serviva la lingua) che dovevo portare dieci clienti al bar entro il tramonto per avere drink gratis per tutta la notte... e guarda guarda, la decima era lei... si è fiondata entusiasta, si è fatta il suo drink e poi si è fatta offrire cocktail fino al tramonto (una british, sono spugne) felice come se avesse vinto alla lotteria, sotto gli occhi ammirati di molte fanciulle. Il giorno dopo comunque sono passato alla cassa, e sono diventato il beniamino di un tavolo di americane, caciarone e molto divertenti. Da bravo mascalzone latino le ho puntate tutte e cinque quando invece avrei dovuto lavorarmene una alla volta e portarmela in tana. Risultato, niente coppa america. Non rifate il mio errore, ok? Però quanto ci siamo molto divertiti, queste ballano pure sui tavoli.

Nel frattempo, visto che il pericolo di beccarsi un rigore era comunque concreto, avevo deciso di convocare in campo il maradona della situazione, e cioè P. (che gli somiglia pure), per l'ultimo paio di giorni. La piccola poi si beccherà un nuovo game over perché il livello di gioco successivo sarà in un resort in un'altra isola, posto da ricchi ma perfetto per una settimana romantica con Gnocca high class. Questa volta ci vado da solo per esplorare il posto e godermi un intervallo tra i due tempi della partita (anche se finirò invece a parare i rigori). Appena rivedo P. parto subito in contropiede e le chiedo della famiglia e se stanno tutti bene. "Family is fine" mi dice, stanno tutti bene, poi capisce e si ricorda all'improvviso della madre morente che deve andare a trovare al capezzale a dar es salaam. Bella storia, la mamma è la mamma, piango caldi lacrimoni e prometto che metterò mano al portafogli, il talento va premiato. 50 kscellini per l'esattezza, tutti meritati però.

Devo a P. un bel momento della vacanza, durante il tour di cui sopra mi accompagno con lei per sparigliare un pò con gli altri compagni di viaggio e mi diverto ad insegnarle a nuotare sotto gli occhi incuriositi di molte fanciulline, che al ritorno si divertiranno a stuzzicarmi davanti a P. facendola ingelosire non poco. Qui comincia anche una specie di sua depressione che durerà fino alla fine della vacanza, senza quasi mangiare e uscire dalla camera, cosa che però non le toglie la voglia di trombare.

L'ultima notte prima della partenza ho appena cenato in hotel da solo, P. è andata già a dormire. Il morale è basso, posti dove bazzicare ne ho ma nessuna nuova conquista oltre a qualche contatto su facebook. Il telefonino è muto, chi doveva avere il mio numero ce l'ha, compresa qualche turista che però non usa schede telefoniche locali. Siccome siamo a venerdì o sabato, ho pure attivato charles, il tuttofare del posto, per farmi portare alla disco locale del villaggio, hai visto mai. Sempre meglio di stone town che mi costerebbe un cento euri solo di taxi. Che dire, ad un certo punto la ruota della fortuna comincia a girare nel verso giusto ed esce il mio numero, il primo di tanti. Al bar c'è qualche cliente nuova, ed anche i tipi inglesi che viaggeranno con me al resort. Davanti al biliardo si parla di una coppia di ragazze in partenza con noi, ottima info.

Una ragazza al bancone mi sta fissando da un poco, me la ricordo la tipa ma dove l'ho già vista? Chiacchiero a voce alta con gli altri, la ignoro però mi faccio sentire per bene e gioco a fare il simpatico della compagnia. La tipa non stacca gli occhi, alla fine decido che ho fatto abbastanza e mi siedo accanto a lei. Boom! Ora ti riconosco, sei la tipa della conchiglia, ti chiami Be. e sei norvegese. Magnifica. La conchiglia l'hai anche tenuta, mi dici che è la più bella che hai trovato. Flirtiamo per tutta la serata come se ci conoscessimo da sempre, parliamo della vita, di lei e del dolore che non va via per un'amica scomparsa in circostanze tragiche. Sei lì in vacanza per il week-end, in realtà sei la coordinatrice di una ong ed eri arrivata per vedere lo stato dei progetti nell'isola. Sei una ragazza giovane ma già con molte responsabilità, ed hai dei lati dark molto interessanti. Mi ritorna in mente tutto quello che ho imparato da Qi Mai e ne faccio buon uso. Non so quanto tempo è passato, charles non si fa vivo, neanche posso portarla nella disco. Cerco ad ogni occasione di parlare male della mia stanza, in realtà è il bungalow più grande del posto, ma P. è lì che mi aspetta e devo girare al largo. C'è bassa marea, il momento è arrivato e ti propongo una passeggiata sulla spiaggia. Tu esiti, non sei convinta, vorresti andare a letto presto.

Ora tocca colpire e colpire duro. Sapevo che mi avresti detto così le dico. "Sei una brava ragazzina e le brave ragazze vanno a letto presto." Ti offendi, non ci stai a fare la brava ragazza, anche se il giorno prima raccoglievi conchiglie. Mi prendi per mano e mi porti in spiaggia. Vediamo quale demone ho evocato, la sabbia è calda e umida, come la sua bocca. La stringo e non la mollerò più, lei come tutte le nordbo si scoglie dopo qualche coccola. Poi mi racconterai che da quando mi hai visto in spiaggia non hai fatto che pensare a noi due sul bagnasciuga. Finiamo in camera (sua) e facciamo l'amore come fidanzatini, perché bravi ragazzi lo siamo in fondo. Unica nota da brivido, ad un certo punto tira fuori una scatola con kit di vibratori di varie dimensioni, altro che bricofer! Forse tanto brava ragazza non eri.

A notte fonda torno tra le braccia di P. che spero non si sia mai svegliata. All'alba vuole fare all'amore, ma la testa è in un altro letto. Cominciamo ad agitarci e le insegno un paio di cose veramente riprovevoli, fa tutto quello che le si dice la bimba. Dovresti diventare una professionista, hai talento, le dico con ironia. Forse tanto bravo ragazzo non lo sono neanch'io.

Alla partenza incontro finalmente Ju., ma Be. mi è rimasta nel sangue e sarò malinconico per tutto il giorno, morire è un pò partire. Come malinconica è la piccola P. che è l'unica che mi saluta con la mano dalla spiaggia. Che ironia, dovevamo essere separati per provare alla fine qualcosa in comune.

Alla prossima, se Ju. non mi uccide prima!

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JU.

Prosegue così la mia avventura con una tre giorni a pemba, l'isola più a nord dell'arcipelago dove ho programmato prima della partenza di fermarmi in un piccolo resort (pemba lodge) per tre giorni. Ufficialmente sono in riposo e non prevedo incontri con la Gnocca, ma senza accorgermi ho oltrepassato un punto invisibile dove non sono più io a condurre il gioco ma sono le azioni passate a far sentire sempre più il loro peso. Intanto ho dovuto mollare Be. e la cosa mi rode parecchio, sarei l'uomo più felice del mondo se fosse ancora qui con me in barca; dove andiamo poi è perfetto per un lungo week-end con Gnocca su cui fare colpo. Scoprirò addirittura che quando l'alta marea ricopre la spiaggia, camminando sul fondo l'aria intrappolata si libera in bolle. Una jacuzzi insomma. P. l'abbiamo lasciata sulla spiaggia ma, come si dice, meglio soli che male accompagnati. Insomma l'umore è piatto come il mare e vedo anche che non sono il solo: gli altri quattro impiegati del resort e le due turiste sono piuttosto sul taciturno. Va così certi giorni in barca a vela.

Le due brave turiste le avevo già notate durante il mio soggiorno, una decisamente carina con cui avevo scambiato qualche sguardo da lontano, l'altra di età indefinibile e anche un pò maschile. Alla fine le avevo classificate come lesbiche e me ne ero dimenticato. Ora vedo che la maschietta è decisamente più matura e dopo qualche consultazione con gli informatissimi dipendenti del resort apprendo che sono due polacche, madre e figlia, reduci da un safari. Potrei anche tentare qualcosa, non certo con la figlia che è sorvegliata a vista dal genitore e dagli allupati resortisti, piuttosto con la madre anche se non ispira. In fondo sono in barca e vela e quindi gioco in casa, ad esempio le tipe sono piuttosto sull'inesperto, quando si muovono in barca non si aggrappano a nulla, così basta marcarle strette finchè la madre non capitombola nelle mie braccia e abbiamo rotto il ghiaccio... questa però deve essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso perché dal momento che siamo sbarcati è cominciata una micidiale caccia al cinghialone, cioè al sottoscritto.

Il cacciatore è Ju., cioè la bella figlia che rivela presto una tempra da lupa mannara. Perché una fanciullina così si trasformi in un licantropo ne devono accadere di passaggi... ecco la mia ricostruzione:

  • sei ricca e pure viziata
  • sei in viaggio premio (ma de che?)
  • hai deciso di trombare a qualunque costo
  • ti sei fatta due settimane in tenda con tua madre
  • finalmente un povero disgraziato ti dà un'occhiata una
  • ti ritrovi il disgraziato in barca che ci prova con tua madre
  • messo piede a terra perdi ogni pudore e diventi una zombi assassina

Ci ho messo una giornatina a capire che ero la preda e non il cacciatore, grazie a piccoli segnali che a un occhio allenato non sfuggono, tipo richieste di traduzione fallocentriche, repentini cambi di costume al mio passaggio, ed il classico piedino che non sai se è la figlia o la madre. Quest'ultima poi non capiva una parola di inglese ed aveva poco da controllare una figlia che era un reattore nucleare. Anzi era felicissima di lasciarmi la patata bollente, e perdonate il gioco di parole. Il colpo di grazia è stato venire a sapere che il viaggio era in premio dei diciott'anni. 18 anni! Invecchio di colpo, io mi davo arie per le mie 22enni, ma questa è un altro pianeta. Io poi ho vent'anni di racconti di viaggio da fare, ma lei mi annichilisce completamente, non c'è un posto dove non sia già stata, niente niente è ricca sfondata. Completano il quadretto i dipendenti del resort che hanno afferrato la situazione e seguono tutto con le orecchie a punta come licantropi. L'atmosfera il giorno successivo si fà un pò pesante, la voglia di tromba è nell'aria ed i maschietti cominciano anche a litigare tra di loro. Io con un pò di sgomento comincio a pensare che non dovrei lasciare la ragazza sola quando la madre è in giro. Avevo anche tirato fuori la balla del fotografo di moda e quindi la tipa non perde l'occasione di sedersi davanti a me in pose artistiche.

Dopo una giornata da cinghiale, visto che a casa mia mi hanno insegnato a rispondere alle provocazioni, decido che la scopata è inevitabile, a meno di non voler girare un porno con i fantastici quattro che trombano la catwoman polacca. Il piano è il seguente: la sera butto lì che andrò a passeggiare al buio a guardar le stelle, e detto tra noi il cielo stellato dell'equatore è uno spettacolo meraviglioso, con la via lattea che riempie il cielo grazie all'assenza di altre luci. Meno bella però l'impressione di strani movimenti nell'ombra. Il giorno dopo, il giorno della vendetta, come da copione mi metto a magnificare il meraviglioso spettacolo del firmamento, altro che leopardi. E faccio scattare l'invito fatale per la sera.

La giornata passa in giochi sull'acqua che servono soprattutto a sfogare l'incontenibile energia della tipa. Cito solo la gita in due in kayak con lei che spinge come un trattore ed io che non pagaio neanche per non rallentare. Anche per risparmiare le energie per la notte che fatalmente si avvicina. Inoltre l'assecondo facendo tutto quello che mi dice, è una strategia da zerbino naturalmente ma ho notato che alla tipa piace molto comandare, e vedere che qualcuno le dà retta la manda su di giri. Il piano poi va a farsi benedire perché su quel maledetto kayak mi sarò capovolto cento volte ed ogni volta la tipa mi ha ritirato su. Un pò come far fare la centrifuga a quattro stracci in lavatrice, dove già dopo qualche giro ero io ridotto ad uno straccio, ed alla fine ero praticamente paralizzato dall'ombelico in giù. Come se avessi trombato per otte ore di seguito. La tipa poi si è divertita moltissimo ed io comincio a sospettare che non rivedrò l'alba, ma ormai è diventata una questione d'onore, non mi faccio mettere sotto da una ragazzetta polacca. Vabbe' fuori dall'acqua almeno.

Arriva la notte e dopo l'ultima cena, facendo gli scongiuri, invito la fanciullina ad una romanticissima passeggiata sotto le stelle. Notte buia e senza luna, con la spiaggia appena visibile: la tipa si è un pò calmata e si limona benissimo, con io che detto tempi e modi. Ci sediamo sulla spiaggia e mi confida che le piacerebbe fare un viaggio insieme per quanto si trova bene con me. 'Tacci tua, dammi 'sta passerina e finiamola, mi sembra di essere stato segato in due dopo tutte le centrifughe che mi hai fatto fare. Con mio grande stupore mi invita nel suo bungalow, la mamma non solo si è data, ma si è anche tirata su una storiella per conto suo. Ci rialziamo, cioè lei mi fa rialzare perché ormai sono paraplegico e qui ci accorgiamo di una presenza vicinissima. Praticamente eravamo in tre e non ce ne siamo accorti. Grande spavento di tutti ma soprattutto del guardone che forse pensava di essere invisibile. Per tranquillizzarla l'accompagno all'unica luce del resort e qui rimaniamo in poltrona nella reception finchè non crollo a dormire. Che bella nottata.

L'alba almeno la rivedo mentre la tipa è ormai in partenza per la fredda polonia. Io mi tratterrò ancora un giorno. Ci salutiamo e mi invita ad andare a trovarla nella sua terra per il compleanno di lì ad ottobre. Caspita però te la sei sudata questa vacanza premio, ormai ne fai diciannove no? Che hai capito, la vacanza è arrivata prima, io diciotto li farò ad ottobre.

Malimortaccitua.

Piove il giorno dopo, salpiamo in barca a vela, il mare è grosso ed il cielo è nero come il mio umore. Non sarà una passeggiata. All'arrivo mi aspetta Ji., vediamo stavolta che succede.

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JI.

Terra. Cado in ginocchio sulla spiaggia dopo otto ore di traversata dall'isola di pemba su un guscio di noce, in preda a sferzate di pioggia, onde alte un paio di metri e niente cibo nello stomaco. Per chi non è pratico di mare, è un po’ come avere un vuoto d'aria in aereo con la hostess che ti lancia il drink in faccia. Attendo inginocchiato il colpo di grazia sulla nuca, che non arriva. Tocca rialzarsi e sopravvivere.

Oggi avrebbe dovuto essere il giorno del raid su zanzibar dope essermi riposato nella mia esclusiva isoletta, ma è andata diversamente. Barcollo come un naufrago in cerca di cibo (un momento, IO SONO un naufrago in cerca di cibo) fino a che una manina pietosa mi consegna le chiavi del mio amato scannatoio risparmiandomi il check-in. E' charles, il tuttofare dell'albergo che a dire la verità ha un po’ rotto i maroni durante la trasferta telefonandomi spesso per sapere quando sarei tornato. L'errore è tutto mio, siamo usciti insieme una sera con P. ed hanno fatto comunella, e ora lei lo usa per spiare i miei movimenti. Bene, ho imparato una lezione. Mi chiede se ho incontrato il cobra sputatore (naja mossambica) uno dei serpenti più velenosi al mondo, che sta a pemba come topolino sta a disneyland. Poi capisce le mie intenzioni e si mette gli occhiali da sole per proteggersi gli occhi dai miei di sputi.

Mi sdraio sul letto per fare il punto della situazione, ma è una cattiva idea perché mi sembra di essere tornato a ballare sulla barca. Prima di partire non sentivo la metà sotto del corpo e adesso non sento neanche la metà sopra. E' la congiunzione delle due metà che fa un male cane, l'unica soluzione è barcollare in piedi aspettando l'ora di cena. Quando arrivo, mi guardano tutti più come se fossi un alcolizzato con la barba che george clooney uscito dalla tempesta perfetta. Per fortuna c'è Ji. che mi sorride e che rivedo con piacere: lei è una delle cameriere già notata per via del corpo da mannequin (tipo di Gnocca molto pregiata), quindi gambe chilometriche e seno non pervenuto. E poi lui. Il culo. Le africane ce l'hanno. Le modelle ce l'hanno. Se due più due fa quattro, forse ho trovato il culo perfetto.

Mi do malato con tutti comunque e per un paio di giorni tiro a vivacchiare, rimanendo nel mio bungalow e uscendo solo per godere di qualche massaggio di cui ho molto bisogno. Nota ai GT: la massaggiatrice non fa bj cabrio, però con un modico sovrapprezzo te lo prende a martellate. E pazienza. Unica compagnia nel mio esilio, un coniglietto bianco come quello di alice nel paese delle meraviglie. Non sono qui a raccontarvi quanto sia profonda la tana del bianconiglio, quella forse è un'altra storia, ma perché il mangiacarote avrà un ruolo decisivo nella nostra storia. Annuncio a P., che continua a chiamare, che sono in procinto di cambiare hotel, in maniera da prendere tempo. In fondo è vero, tornerò poi a stonetown ma non così presto perché qui ho trovato Gnocca per i miei denti e un giorno per concludere ci vuole.

Nonostante sia acciaccatello cerco di appostarmi il più possibile al bar per accumulare un po’ di social time con la mannequin. Qui siamo veramente ai confini dell'impossibile, la comunicazione è limitata a dire poco ed anche la lingua è parlata a monosillabi; e non è neanche una buona idea qui rimanere soli con una giovane maomettana. Mentre chiacchiero con lei lanciando qualche occhiata carica di sperma, si materializza un tipo che si presenta come il fratello, e si offre di tradurre. Sarà un fidanzato? Teoria vorrebbe di mandarlo a.a.f.f. e continuare a modo mio ma voglio sparigliare un po’ le carte e coinvolgerlo per vedere se riesco a portare avanti il mio gioco. Infatti, stavo proponendo alla tipa di insegnarle a nuotare e dopo uno scambio di frasi mi viene riferito che la cosa si può organizzare con reciproca soddisfazione. Non è esattamente la traduzione che mi aspettavo, comincio a sospettare che il tipo faccia il suo sporco gioco alle mie spalle. Il quale poi sembra il cattivo dei videogiochi, quello che parla inglese con un accento pesante e non ti guarda mai negli occhi. E giochiamo allora.

Dopo una conversazione surreale, dove ognuna delle tre parti ha capito una cosa diversa, viene fuori il discorso di offrire qualcosa alla fanciulla in cambio della sua verginità. Non so voi, ma io di dubbi ne avevo parecchi, e cerco allora di approfondire il discorso optional, cioè il culo. La cosa si fa particolare perché mi viene proposto di contribuire all'iscrizione della fanciulla a una scuola (e ti pareva) il cui costo è di 300 dollari. Un bel pacco non c'è che dire, sennonché approfondendo il discorso (scusate, sono un tipo ostinato) scopro che la scuola esiste davvero e che dovrei pagare il cammello con un bonifico! Credo che sia la prima volta nella storia di GT... almeno è a fin di bene, e la cosa non mi dispiace. Scopro poi leggendo la lettera della scuola che per l'iscrizione basta anche la metà della somma: mi offro allora di pagare la metà, e chiudere a 50 dollari a notte e pure posticipati mi lascia soddisfatto. C'è però una coda: per mandare in porto l'affare (scusate il doppio senso) mi viene chiesto di andare in visita alla famiglia per ottenere l'approvazione. Che fare, l'istinto di sopravvivenza consiglia tieni i soldi e scappa, ma ormai sono in gioco e voglio rischiare.

Il pomeriggio dopo (eddai che abbiamo perso un altro giorno) ormai in salute, mi accompagno molto discretamente con Ji. ed il fratello in una casa del villaggio. Discretamente un par di palle, qui ci stiamo muovendo su un terreno pericoloso, da quasi invisibile come ero prima improvvisamente divento visibile come un’insegna al neon. Chiunque sia nei paraggi ci guarda e fa ampie deviazioni per venire a scambiare qualche parola. Sento puzza di guai e senza il fratello non sarei andato da nessuna parte, chissà se @Viaggiatore3004 da lassù non mi protegga... passiamo vicino al campo di calcio ed il portiere si fa segnare un goal mentre è voltato a guardarci. Arriviamo finalmente alla casa (vabbè baracca, anche se il piatto di alluminio attaccato al bastone di scopa mi fa pensare che sky arrivi pure qui) e siamo ricevuti da nonna e mamma mentre io mi faccio piccolo piccolo: la nonna fa un sorrisone alla mamma che lo rigira alla figlia che me lo rimanda. Sembra un buon segno, anche se un polletto che razzola nel cortile mi fissa come se fossi il parente povero arrivato da lontano. Intascato il risultato, ce ne ritorniamo anche perché è la mia ultima notte a nungwi prima di tornare a stonetown e vorrei tirare in porta.

Il sole va per tramontare e non siamo ancora riusciti ad accordarci, poiché la tipa è di turno la sera e la mattina dopo, mentre avrà il resto della giornata libero. Il fratello ci mette del suo perché vorrebbe qualche extra da mettersi in tasca. Il fratellone però non mi serve più come scudo e decido che è venuto il momento di sganciarlo in orbita prima di atterrare sulla sorella. Avevo già un piano naturalmente, e qui entra in scena il bravo coniglietto, che dovete sapere, faceva base in un prato alle spalle del mio bungalow. Con la scusa di mostrarglielo, la porto sul prato e qui finalmente me la bacio e le lancio la proposta: finito il turno passerà di qui e si infilerà di soppiatto nel mio bungalow, per uscire e tornare al lavoro all’alba, anche se un po’ sgualcita. Così nessuno farà caso di non averla vista né uscire né entrare dall’albergo. Semplice e diabolico. Il pomeriggio poi mi raggiungerà a stonetown, lontano da occhi indiscreti.

La notte comincia quando sento bussare alla porta la mia coniglietta preferita, nera questa volta. Emozionato come un bambino, mi gira la testa al pensiero del territorio vergine che mi si para davanti. La parola d’ordine è fidelizzarla, dopo aver provato il flauto magico non si torna indietro. Andiamo quindi di social time, rinunciando forse a capire tutto quello che diciamo ma lasciando parlare gli occhi. Le propongo un massaggio, preceduto da una doccia tiepida, cosa che per lei deve essere un lusso sconosciuto a giudicare dalla sua allegria da bambina. Il suo corpo è splendido è slanciato, con due seni piccoli e nervosi. E poi quella cosa lì, il culo meraviglioso che si regge a mezz’aria come se non esistesse la gravità. A sfiorarlo sembra una membrana di seta tesa come la pelle di un tamburo… la porto a letto e la asciugo, lei è timida e ritrosa, ma io non ho fretta, ho tutto il tempo che voglio per vincerla aumentando la sua eccitazione. Il tempo passa, inesorabile. Le mie mani esperte la massaggiano, usando un olio che mi sono portato apposta, ma non è solo un massaggio, è un’esplorazione alla conquista di un’intimità necessaria a quello che verrà dopo. Le mie mani vanno dappertutto, vincono la sua ritrosia, esaltano la sua femminilità, cercano i punti del piacere. Lei, come i pugili, si stringe a me per fermare per un momento l’incontro per il titolo che è destinata a perdere.

Dopo un tempo infinito, in una notte che non vuole terminare, un po’ per piacere, un po’ per stanchezza, si lascia andare completamente. Io comincio a rifinire con la lingua quello che ho iniziato con le mani, mentre dei versi sconosciuti e anche un po’ inquietanti nella notte mi fanno pensare che l’alba si stia preparando. Non ho ancora finito, con un cubo di ghiaccio in bocca comincio a leccare il centro del culo, che per me adesso è il centro dell’universo. La cosa è molto gradita, e finito un cubo ne prendo un altro e le massaggio direttamente l’ano. Mi sciacquo la bocca con un bicchiere di acqua calda e continuo a torturarla tanto da farla sussultare, mentre il muscolo da gelido comincia subito a scaldarsi. E’ il momento del colpo a sorpresa. Una piccola goccia di dentifricio sulla punta della lingua e vado ad affondargliela nel culo. Questo la sveglia completamente e la rende molto partecipe al gioco, la leggera sensazione di bruciore funziona da stimolante. Muovo la lingua furiosamente dentro e fuori, prendendomi il culo che ho pagato. A questo punto comincia a schiarire, e come un vampiro attaccato al collo della preda devo lasciarla andare via per non essere scoperti.

A mente fredda, Ji. è una gazzella memorabile, ancora da finire con un morso alla gola. Dormirò poco e male la mattina, in attesa della mia trasferta nella capitale, dove ritroverò la mia preda, e affronterò la mia ultima battaglia, degna di un gladiatore, nel puttanodromo di stonetown. Si parte!

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- Che cazzo è quello?
- Ti sei risposto da sola.

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M.

Alba. Ji. è svanita senza far rumore, come un fantasma. Deve lavorare la mattina e avrà poi la giornata libera: come due amanti clandestini ci siamo accordati per partire separati e rivederci alla stazione degli autobus di stonetown, che si rivelerà una bolgia infernale. Me la dormo tutta la mattina, poi preparo i bagagli e dico addio alla mia reggia sull'oceano per partire con il beach bus. Passiamo a prendere delle americanine che mi faranno compagnia durante il viaggio, compagnia molto gradevole ma non sono in vena di abbordaggi, ho già dato.

Mi faccio lasciare al bwawani hotel, un posto in piena decadenza che in tempi migliori è stato un business hotel e ora sembra una retrovia della guerra del vietnam. Però è attaccato all'unica discoteca che ho trovato aperta e questo ne fa un posto strategico. Al check-in dico che la mia signora mi raggiungerà dopo, tenete a mente questo particolare perché di signore ne cambierò più d'una sotto il loro naso. Un anziano inserviente mi accompagna alla stanza, ma arrivati al corridoio si guarda a sinistra e a destra molto perplesso. Dal cartello la mia stanza è a sinistra, ma il tipo non è convinto e rimane a fissarlo per un paio di minuti, finché in maniera molto esitante si muove nella direzione giusta. Ammirato dal suo comportamento riflessivo e prudente lo seguo. La stanza ha l'aria condizionata e le tendine all'americana, e un'occhiata fuori fa davvero pensare alla giungla vietnamita: dopo tanti posti fighetti in armonia con l'ambiente questo squallore mi piace. Chiedo al tipo di visitare la disco per verificare che non vi crescano le erbacce, e vista di giorno è veramente un pugno nello stomaco. E' una terrazza scoperta, quasi un'arena a cui si accede da una rampa esterna, e nel mezzo c'è una piscina tondeggiante con acqua putrida. Immagino quanti ubriachi al buio si siano fatti battezzare lì.

In attesa dell'appuntamento faccio un giretto lungo il porto e mi fermo a mangiare sulla terrazza del mercury, davanti a una turista francese imbarazzata dal mio disinteresse. Mi dirigo poi alla volta della stazione dei bus, più che altro brancolo perché senza la mia vecchia guida P. è difficile trovare la direzione giusta; alla fine mi oriento con il sole finchè non arrivo al mercato di stonetown che è in preda a un'attività frenetica. Sbuco poi sulla stazione dei bus e qui è il panico perché ognuno ha il suo numero e non c'è verso di capire da dove vengano. Alla fine riesco a circoscrivere una piccola zona dove a detta di tutti dovrebbe arrivare il bus e qui aspetto, circondato da una folla in arrivo e in partenza, e neanche un turista in vista. Trascorre un tempo interminabile, il sole è ormai prossimo al tramonto. Un po’ preoccupato, vedo finalmente Ji. che aspetta lì vicino, chissà da quanto tempo. Vado a prenderla e mi lascio seguire fino a un taxi, dove la faccio salire insieme a me. Si torna in albergo, con io seduto dietro e lei davanti, così da far sembrare a chi guarda che sia la moglie del taxista. Ad un certo punto dietro mia sollecitazione Ji. si toglie il velo, e meno male che non so mica se ci facevano entrare insieme alla reception dell'hotel. Da antologia gli sguardi del taxista che una scenetta così probabilmente non l'aveva mai vista.

Alla reception nessun problema come previsto, anche se non riesco a far capire alla tipa perché abbia prenotato un posto così squallido, immaginate la reazione di una melanzana. Ci cambiamo per andare a cena, ma non appena siamo mezzi svestiti qualcuno comincia ad allungare le mani, e finiamo sul letto a cazzeggiare e gnoccheggiare. A cena parte la proposta della disco, che in realtà era in programma sin dall'inizio del viaggio. L'idea è di fare un giro del posto e preparare il terreno per la notte successiva, che sarà anche l'ultima nella patria di freddy mercury (eh sì, è nato proprio a stonetown). Questa notte invece è tutta dedicata alla mia verginella, anche se io sono più un ass specialist... naturalmente sono sempre pronto a un cambio di programma, ma gli occhioni della tipa mi fanno capire che la nottata è ormai aggiudicata.

Dopo cena e una corsa in taxi direttamente alla disco, saliamo nell'arena (l'impressione è quella) pagando un obolo per il biglietto. Sulla rampa d'ingresso, mi sfiora il pensiero che stia per fare una solenne cazzata, ma è solo un attimo. Dentro, dunque. Un bar, un altro bar, tavolini con uomini che fissano la mia tipa, molti posti dove infrattarsi, una pista da ballo deserta. Non tantissima gente, tutta di colore, qualche Gnocca. In disparte, appoggiate a un muretto, qualche pay non particolarmente attraente che punta fisso il sottoscritto. Diamo nell'occhio, diamo decisamente nell'occhio.

Mentre le mia tipa si siede al bancone centrale, che più che un bar è una tavola calda (ma questi magnano sempre?) comincia l'assalto. Gnocche che guardano, si avvicinano, tentano di parlare con la mia tipa che non risponde, si strusciano, sorridono, mi toccano il culo. E cosa accadeva se la tipa non era con me? Intanto le rimango attaccato come ad un'ancora di salvezza, e mentre la tipa sta mangiando mi guardo attorno in cerca della prossima Gnocca. Quasi tutti i corpi sono snelli e atletici, meno belli i volti, anche se alla fine adocchio qualcuna con un bel viso e che balla come dovrebbe scopare.

Come adescarla? Mi sono cacciato in un vicolo cieco penso, finché non noto che tutte le gazzelle prima o poi vanno al fiume, cioè al bagno. E lì colpisco, appena vedo che è il turno della mia vittima. Oddio colpisco forse non è la parola giusta, mi sento spingere dentro e mentre un puttanone rimane lì in piedi con un sorrisone alla saddam hussein, la tipa che avevo adocchiato non appena apro bocca mi spinge contro il muro e mette la mano sul pacco, dicendo qualcosa che al momento non capisco. Un attimo dopo è già in ginocchio con un uccello in bocca, che ad occhio dovrebbe essere il mio anche se non l'ho sentito uscire dalla gabbia. Alla fine riesco a far capire che la festa è l'indomani e che voglio solo il telefono. Faccione deluso, ma la mia offerta long time le fa tornare il sorriso. Esco all'aperto, agguanto la mia tipa e batto in ritirata prima di combinare un disastro.

Torniamo in albergo passando il controllo al desk: tutto regolare, siamo registrati. La notte non si dorme, la dedico ad insegnarle un po’ di cose depravate (ormai ho la vocazione) per fidelizzarmela. Niente deflorazione per questa volta ma un bel lavoro di lingua sul suo culetto, seguito, una volta che la lingua è indolenzita, da un bella digitazione esplorativa finché la tipa non è completamente bagnata. Indimenticabili i suoi occhioni da cerbiatta che mi guardano stupefatti...

Ultimo giorno, in programma c'è nientemeno che fare il turista e girare comprando qualche souvenir, dopo aver accompagnato la tipa alla stazione degli autobus. La prudenza dell'andata non è stata dimenticata, e dopo un addio con scambio di mail decidiamo di andare al bus facendo finta di non conoscerci. Aspettiamo e ci guardiamo, complici ma poco a poco già più estranei, con sguardi sempre più lunghi e pentiti. Alla fine il bus parte, e con un sospiro penso di essere ormai alla fine dell'avventura. Con un sorriso però mi rammento che mi attende M., una cavalla da monta, e inoltre mi ricordo dell'ultimo evento della vacanza: ho organizzato infatti un pranzo d'addio con P. e il bravo Charles al mercury, ormai eletto a domicilio: il motivo ufficiale è che finalmente devo pagare la povera P. che finora ha visto pochi soldini, e voglio anche togliermi la soddisfazione di capire sei i due si erano messi d'accordo.

L’incontro sarà uno dei più memorabili della vacanza: dopo aver svaligiato il bancomat, tenendo metà del bottino per me e metà (parliamo di 80 euro) per la ragazza, mi diverto a stuzzicare i due che ufficialmente si erano conosciuti solo una volta ma in realtà si erano scambiati il numero e si erano dati qualche dritta a vicenda su i miei (segreti…) programmi. La cosa più divertente erano gli sguardi dagli altri tavoli, molti turisti abituati allo stereotipo del bianco con ragazzetta nera al seguito non riuscivano a inquadrarci: un trio dissoluto? Un prete (io ero vestito di nero) con una coppia? Una famiglia mista?

Finalmente solo e dopo un pomeriggio di acquisti mi dirigo sulla terrazza di un hotel sul lungomare a salutare il tramonto per l’ultima volta e godermi qualche cocktail. Qui punto una bellissima turista intenta a fotografare il panorama e che ogni tanto bontà sua include anche me nel paesaggio. La rivedrò la sera nei giardini di stonetown mentre sono intento ad ammazzare il tempo e dopo qualche scambio di battute ci ritroviamo a mangiare qualcosa insieme. Purtroppo non c’è molto da fare essendo la vacanza giunta al termine, ed io ho già una panterona nera che mi aspetta… volo quindi da M., che mi raggiunge all’uscita della disco e da qui in un passo siamo dentro l’hotel. Al desk ci controllano, ma essendo già registrato con una signora il portiere di notte non immagina l’inghippo e ci lascia passare.

L’ultima notte la voglio trascorrere sveglio anche perché ho il volo prestissimo la mattina: con la panterona giochiamo a monopoli, io le allungo qualche bancanota colorata e lei muove le pedine, anche molto bene devo dire. Chissà perché però mentre mi faccio cavalcare da tanta bellezza mi immagino al suo posto la turista fotografa… la mente è sempre un passo davanti al corpo. A notte fonda prenderò il mio taxi, attraversando nell’aria fresca una stonetown addormentata che già mi vede inseguire nuove avventure.

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@FlautoMagico said:
JU.

Prosegue così la mia avventura con una tre giorni a pemba, l'isola più a nord dell'arcipelago dove ho programmato prima della partenza di fermarmi in un piccolo resort (pemba lodge) per tre giorni. Ufficialmente sono in riposo e non prevedo incontri con la Gnocca, ma senza accorgermi ho oltrepassato un punto invisibile dove non sono più io a condurre il gioco ma sono le azioni passate a far sentire sempre più il loro peso. Intanto ho dovuto mollare Be. e la cosa mi rode parecchio, sarei l'uomo più felice del mondo se fosse ancora qui con me in barca; dove andiamo poi è perfetto per un lungo week-end con Gnocca su cui fare colpo. Scoprirò addirittura che quando l'alta marea ricopre la spiaggia, camminando sul fondo l'aria intrappolata si libera in bolle. Una jacuzzi insomma. P. l'abbiamo lasciata sulla spiaggia ma, come si dice, meglio soli che male accompagnati. Insomma l'umore è piatto come il mare e vedo anche che non sono il solo: gli altri quattro impiegati del resort e le due turiste sono piuttosto sul taciturno. Va così certi giorni in barca a vela.

Le due brave turiste le avevo già notate durante il mio soggiorno, una decisamente carina con cui avevo scambiato qualche sguardo da lontano, l'altra di età indefinibile e anche un pò maschile. Alla fine le avevo classificate come lesbiche e me ne ero dimenticato. Ora vedo che la maschietta è decisamente più matura e dopo qualche consultazione con gli informatissimi dipendenti del resort apprendo che sono due polacche, madre e figlia, reduci da un safari. Potrei anche tentare qualcosa, non certo con la figlia che è sorvegliata a vista dal genitore e dagli allupati resortisti, piuttosto con la madre anche se non ispira. In fondo sono in barca e vela e quindi gioco in casa, ad esempio le tipe sono piuttosto sull'inesperto, quando si muovono in barca non si aggrappano a nulla, così basta marcarle strette finchè la madre non capitombola nelle mie braccia e abbiamo rotto il ghiaccio... questa però deve essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso perché dal momento che siamo sbarcati è cominciata una micidiale caccia al cinghialone, cioè al sottoscritto.

Il cacciatore è Ju., cioè la bella figlia che rivela presto una tempra da lupa mannara. Perché una fanciullina così si trasformi in un licantropo ne devono accadere di passaggi... ecco la mia ricostruzione:

  • sei ricca e pure viziata
  • sei in viaggio premio (ma de che?)
  • hai deciso di trombare a qualunque costo
  • ti sei fatta due settimane in tenda con tua madre
  • finalmente un povero disgraziato ti dà un'occhiata una
  • ti ritrovi il disgraziato in barca che ci prova con tua madre
  • messo piede a terra perdi ogni pudore e diventi una zombi assassina

Ci ho messo una giornatina a capire che ero la preda e non il cacciatore, grazie a piccoli segnali che a un occhio allenato non sfuggono, tipo richieste di traduzione fallocentriche, repentini cambi di costume al mio passaggio, ed il classico piedino che non sai se è la figlia o la madre. Quest'ultima poi non capiva una parola di inglese ed aveva poco da controllare una figlia che era un reattore nucleare. Anzi era felicissima di lasciarmi la patata bollente, e perdonate il gioco di parole. Il colpo di grazia è stato venire a sapere che il viaggio era in premio dei diciott'anni. 18 anni! Invecchio di colpo, io mi davo arie per le mie 22enni, ma questa è un altro pianeta. Io poi ho vent'anni di racconti di viaggio da fare, ma lei mi annichilisce completamente, non c'è un posto dove non sia già stata, niente niente è ricca sfondata. Completano il quadretto i dipendenti del resort che hanno afferrato la situazione e seguono tutto con le orecchie a punta come licantropi. L'atmosfera il giorno successivo si fà un pò pesante, la voglia di tromba è nell'aria ed i maschietti cominciano anche a litigare tra di loro. Io con un pò di sgomento comincio a pensare che non dovrei lasciare la ragazza sola quando la madre è in giro. Avevo anche tirato fuori la balla del fotografo di moda e quindi la tipa non perde l'occasione di sedersi davanti a me in pose artistiche.

Dopo una giornata da cinghiale, visto che a casa mia mi hanno insegnato a rispondere alle provocazioni, decido che la scopata è inevitabile, a meno di non voler girare un porno con i fantastici quattro che trombano la catwoman polacca. Il piano è il seguente: la sera butto lì che andrò a passeggiare al buio a guardar le stelle, e detto tra noi il cielo stellato dell'equatore è uno spettacolo meraviglioso, con la via lattea che riempie il cielo grazie all'assenza di altre luci. Meno bella però l'impressione di strani movimenti nell'ombra. Il giorno dopo, il giorno della vendetta, come da copione mi metto a magnificare il meraviglioso spettacolo del firmamento, altro che leopardi. E faccio scattare l'invito fatale per la sera.

La giornata passa in giochi sull'acqua che servono soprattutto a sfogare l'incontenibile energia della tipa. Cito solo la gita in due in kayak con lei che spinge come un trattore ed io che non pagaio neanche per non rallentare. Anche per risparmiare le energie per la notte che fatalmente si avvicina. Inoltre l'assecondo facendo tutto quello che mi dice, è una strategia da zerbino naturalmente ma ho notato che alla tipa piace molto comandare, e vedere che qualcuno le dà retta la manda su di giri. Il piano poi va a farsi benedire perché su quel maledetto kayak mi sarò capovolto cento volte ed ogni volta la tipa mi ha ritirato su. Un pò come far fare la centrifuga a quattro stracci in lavatrice, dove già dopo qualche giro ero io ridotto ad uno straccio, ed alla fine ero praticamente paralizzato dall'ombelico in giù. Come se avessi trombato per otte ore di seguito. La tipa poi si è divertita moltissimo ed io comincio a sospettare che non rivedrò l'alba, ma ormai è diventata una questione d'onore, non mi faccio mettere sotto da una ragazzetta polacca. Vabbe' fuori dall'acqua almeno.

Arriva la notte e dopo l'ultima cena, facendo gli scongiuri, invito la fanciullina ad una romanticissima passeggiata sotto le stelle. Notte buia e senza luna, con la spiaggia appena visibile: la tipa si è un pò calmata e si limona benissimo, con io che detto tempi e modi. Ci sediamo sulla spiaggia e mi confida che le piacerebbe fare un viaggio insieme per quanto si trova bene con me. 'Tacci tua, dammi 'sta passerina e finiamola, mi sembra di essere stato segato in due dopo tutte le centrifughe che mi hai fatto fare. Con mio grande stupore mi invita nel suo bungalow, la mamma non solo si è data, ma si è anche tirata su una storiella per conto suo. Ci rialziamo, cioè lei mi fa rialzare perché ormai sono paraplegico e qui ci accorgiamo di una presenza vicinissima. Praticamente eravamo in tre e non ce ne siamo accorti. Grande spavento di tutti ma soprattutto del guardone che forse pensava di essere invisibile. Per tranquillizzarla l'accompagno all'unica luce del resort e qui rimaniamo in poltrona nella reception finchè non crollo a dormire. Che bella nottata.

**> L'alba almeno la rivedo mentre la tipa è ormai in partenza per la fredda polonia. Io mi tratterrò ancora un giorno. Ci salutiamo e mi invita ad andare a trovarla nella sua terra per il compleanno di lì ad ottobre. Caspita però te la sei sudata questa vacanza premio, ormai ne fai diciannove no? Che hai capito, la vacanza è arrivata prima, io diciotto li farò ad ottobre.

Malimortaccitua.**

Piove il giorno dopo, salpiamo in barca a vela, il mare è grosso ed il cielo è nero come il mio umore. Non sarà una passeggiata. All'arrivo mi aspetta Ji., vediamo stavolta che succede.

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Mi ero perso questa discussione (in realtà essendo a zero commenti pare non l'abbia letta nessuno), ma leggendola ieri ho visto questo passaggio dove flauto magico sostiene in sostanza di essersi scopato una minorenne della quale posta anche le foto.

Penso che qui debbano prendersi provvedimenti @Gnoccatravels @Sexybangkok @Polishfucker

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Non è reato se la ragazza ha più di 16 anni.
Postare le foto non è neanche reato se si tratta di foto normali con il viso coperto.

Sono un Gentiluomo e il cazzo in bocca non lo nego a nessuna!

>Vigilante area Est Europa <-<-

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Mi pare sia stato stabilito da tempo che sul forum non si parla di scoparsi minorenni a prescindere.
L'età del consenso cambia da paese a paese. In alcuni come il giappone è di 12 anni ma non credo uno possa venire qui a scrivere che si è scopato delle 12 enni in giappone

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Non si potrebbe perché per gli italiani vale la legge italiana.

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