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Gnocca e divertimenti nelle Filippine: Manila, Banaue-Batad, Puerto Princesa, El Nido

Ciao a tutti ragazzi!
Vi seguo con piacere da tempo e spero mi perdonerete se solo ora riesco a portare il mio piccolo contributo, causa lavoro e scazzi con una melanzana. Vi esporrò quindi il mio viaggio nelle Filippine e spero che mi perdonerete i classici errori tipici di un novizio! Premetto che ho cercato di organizzare il viaggio in modo da unire l'utile al dilettevole, cioè poter godere non solo delle chicas, ma anche delle meraviglie naturali che quella magica terra offre.
Dunque, ad aprile io e un mio amico ci imbarchiamo su un volo della Saudia Airlines destinazione Manila! Qualche informazione sul viaggio: volo trovato 3 mesi prima e pagato 450 euro, scalo a Riyad di 5 ore, aeroporto piccolo ma pulito. Consiglio che vi salverà la vita: PORTATEVI UNA FELPA!! Siamo atterrati di notte e tra l'aria condizionata e il vento freddo del deserto che entrava dalle porte abbiamo rischiato l'assideramento.

MANILA

Dopo tot ore di viaggio (circa 17 totali) finalmente sbarchiamo a Manila! Rapido cambio di soldi (giusto per avere qualche pesos in tasca) e usciamo. Due cose abbiamo notato subito: la cappa di afa e umidità e la celerità dei tassisti nell' agganciarci. Mi raccomando, salite sempre sui taxi GIALLI e non fatevi intortare da quelli che vogliono farvi firmare carte, mi pare fossero proprietari di van bianchi dall'altro lato della strada quando si esce dall'aeroporto.
Saliamo su un taxi la cui temperatura interna era prossima allo zero e scendiamo al famigerato hotel Durban. Due parole su questo albergo le voglio spendere: il proprietario, un pelato australiano simpaticissimo, ci ha dato mille dritte. Le camere (noi abbiamo scelto una deluxe) sono carine e spaziose, con lettone morbido, divano, doccia bella grande come piace a me, 32 pollici attaccato alla parete. Posizione top, proprio all'inizio di Burgos Street e praticamente in zona Makati. Tutto questo a un prezzo irrisorio, mi pare di aver pagato 1900 pesos a notte. Fantastico il patio che dà direttamente sulla strada, basta sedersi a uno dei tavolini per essere continuamente agganciati dalla fauna che passa.
Premetto che non mi ero preparato una rete di contatti su dateinasia o tinder come ho letto molti fanno, vuoi perchè non avevo voglia di sbattermi al pc vuoi perchè preferisco sempre vedere la merce dal vivo. Dopo una sana ronfata ci svegliamo e ancora un po rincoglioniti ci dirigiamo verso il centro, più precisamente al Greenbelt Mall per un giro di perlustrazione. Arrivati al famoso Havana Cafè, ci sediamo per bere un cocktail e osservare il ben di dio presente. Ragazzi credetemi, non ho mai visto ragazze più belle! Alcune sembravano (e probabilmente erano) delle modelle, vestite benissimo, alte (stranamente), con pelle ambrata e culi meravigliosi, ma purtroppo preda dei parecchi arabi, australiani e coreani presenti nel locale e disposti a spendere cifre considerevoli. Dopo la cena in uno dei mille ristorantini del mall (ho mangiato un granchio spettacolare che qui da noi mi sarebbe costato un occhio), torniamo verso il Durban e nel tragitto veniamo agganciati da una coppia di donzelle che ci portiamo in albergo. A me sinceramente nessuna delle due ispirava, cosa che con sommo dispiacere il mio socio ha sfruttato per portarsele entrambe in camera lasciandomi solo come un pirla davanti all'albergo. Era una questione di principio, non potevo andare in bianco mentre lui si faceva la doppietta! Fortunatamente trovare compagnia in Burgos Street è facile come bere un bicchiere d'acqua e vengo subito agganciato. Mi si presenta una ragazza bellissima, due parole ed è fatta! A questo punto si avvicina uno degli inservienti del Durban che mi fa "She is a ladyboy!" Tra le risate generali degli altri inservienti e le mie, do il benservito al/la signore/a e mi rimetto in caccia. Trovo subito un altro fiorellino e, accertatomi del suo genere, saliamo finalmente in camera. Una volta entrati, doccia e via alle danze! Non mi dilungherò sui particolari, ma confrontandomi col mio amico la mattina dopo abbiamo entrambi notato che 1- Tutte e tre le ragazze prima di spompinarci si sono dedicate voluttuosamente alle nostre palle (che sia una prassi nazionale?) 2- Non abbiamo mai sentito una pelle più liscia in vita nostra, una cosa quasi divina! 3- Oltre la prestazione super, tutte sono state super servizievoli, ci hanno anche omaggiato con un (notevole) massaggio e tantissimi consigli per il nostro viaggio. Ovviamente è scattata da parte loro la proposta di accompagnarci, ma abbiamo educatamente declinato l'offerta. La mattina seguente dopo un altro paio di sessioni ho lasciato con piacere 2000 pesos ad Angel, meritati dal primo all'ultimo credetemi, e insieme al mio compare trascorro un piacevole pomeriggio ad esplorare la città e fare acquisti. Verso sera, ci dirigiamo al famoso Manila Bay Cafe, il taxi ci scarica davanti all'ingresso ed entriamo. Sarò sincero, il livello generale delle donzelle non mi è sembrato altissimo, ma con un po' di attenzione e senza farsi prendere dalla fretta qualche perla si trova eccome. Io e il mio compare facciamo un paio di partite a biliardo e dopo un po' attacchiamo bottone con un gruppetto di ragazze che ci propongono una sfida, che accettiamo. Non l'avessimo mai fatto, ci hanno disintegrato! E si che a biliardo non siamo male! Alla fine erano simpatiche e scatta quindi la proposta da parte nostra di volere la rivincita con due di loro, ma in camera. Queste ci sparano 2500 a testa, al che noi gentilmente decliniamo, fiduciosi di trovare di meglio a un prezzo più basso. Ci buttiamo quindi nelle danze e beviamo qualche birra e dopo qualche strusciamento con altre tre ragazze scatta finalmente il rimorchio: riesco a concludere con due di loro a 4000 pesos, mentre il mio compare ne porta via un'altra a 1500. Stavolta la doppietta toccava a me! Altro taxi e ritorno in albergo. Una volta in camera mi sfogo per bene e devo dire che mi diverto anche, le mie dame erano molto simpatiche e giocherellone, come piace a me. La mattina dopo con le gambe che ancora dolevano saluto le ragazze e faccio colazione, poi raggiungo il mio amico e insieme ci dirigiamo alla stazione dei pullman di Sampaloc, direzione Banaue!

Considerazioni generali: Manila è una città caotica come tutte le metropoli del sud est asiatico, caldissima, abbastanza sporca, ma non so perchè io mi sono sentito come a casa. Si mangia benissimo e a poco prezzo, le sigarette costano meno di un euro al pacchetto e sono identiche alle occidentali, le ragazze sono splendide, non ho mai e sottolineo mai avuto una sensazione di pericolo e anzi tutte le persone che ho incontrato si sono sempre dimostrate più che disponibili. Ammetto di essere stato soprattutto in zona Makati, quindi praticamente sempre in centro, ma credo che con le normali e doverose attenzioni ci si possa anche spostare.

BANAUE/BATAD

Ora posso dire di capire come si sente un merluzzo dentro un camion frigo. Perché dico questo? Semplice, il viaggio da Manila a Banaue è stato qualcosa di allucinante. Saliti sul pullman notiamo subito che qualcosa non quadra, tutti i passeggeri sono intabarrati come se stessero andando a sciare invece che alle famose terrazze di riso. Appena partiti, capiamo il perchè. La temperatura all'interno del mezzo credo avrebbe fatto battere i denti anche a un esquimese e nonostante le nostre (e di altri passeggeri) richieste di abbassare l'aria condizionata, non c'è stato verso di convincere l'autista. Quel criminale annuiva e poi fottesega, faceva quel cacchio che voleva lui. Tutto questo per la bellezza di 11 ore e tre soste per mettere acqua nel radiatore, soste che accoglievamo con gioia passando da 6 gradi a 38 solo scendendo le scalette del pullman. Ma chi se ne frega, eravamo infine giunti a Banaue!
Ci prendiamo il pomeriggio per riposare e visitare la cittadina, abbandonandoci totalmente alla sensazione di pace che quella meravigliosa distesa verde infonde, consumiamo poi una parca cena e a letto presto, per essere pronti alla scarpinata che ci attendeva l'indomani.
Non aspettatevi di trovare chissà quali ragazze, non mi è parso che fossero molto ben disposte verso l'uomo bianco e anzi mi sembravano parecchio timide, ma qualche perla in giro l'ho vista eccome!
Il giorno dopo con uno dei caratteristici e coloratissimi Jeepney (sorta di piccole camionette della seconda guerra mondiale) ci dirigiamo verso Batad. Che divertimento ragazzi! Abbiamo fatto un'oretta abbondante di viaggio sul tetto del jeepney e sembrava di essere su una giostra!
Arrivati a Batad ci incamminiamo sul percorso che porta alla famosa cascata Tappiya, attraverso le risaie. Che dire, uno spettacolo! Le risaie sono davvero bellissime e si capisce perché siano state nominate patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Una volta arrivati alla cascata notiamo che incredibilmente non c'era nessuno, e ne approfittiamo per un bagnetto ristoratore, prima di intraprendere la via del ritorno. E qui viene il bello, anzi il brutto, perché risalire le risaie e le centinaia di gradoni alti anche un metro è qualcosa che le mie ginocchia difficilmente scorderanno finché campo. In qualche modo io ce l'ho fatta, il mio collega da un quintale e rotti credo abbia esaurito tutti i santi del calendario. Tornati finalmente al punto di partenza, ci piazziamo su un punto panoramico che domina la valle, birretta ghiacciata in una mano e sigaretta nell'altra. Credetemi, raramente ho provato un tale senso di gioia, pace e soddisfazione.

Considerazioni generali: il posto è meraviglioso e vale sicuramente la pena andarci, ma credo di poter affermare che non sia per tutti. Se avete qualche difficoltà fisica lasciate perdere.
Ragazze: non pervenute, sia perchè non ci siamo impegnati nella ricerca, sia perchè, come tutte le comunità di "montagna", mi sono parse più chiuse e timide rispetto ad altri luoghi.
Piccola curiosità, la simpaticissima guida che ci ha accompagnato continuava a ruminare qualcosa e a scaracchiare rosso. Alla nostra domanda in merito, lui ha risposto che si trattava di una polvere bianca (sembrava bamba, giuro) avvolta in una foglia, spiegando che da loro equivale allla nostra gomma da masticare, e ci ha mostrato il procedimento per farla facendocela poi assaggiare. Credetemi, avrei potuto ammazzare qualcuno se gli avessi scaracchiato addosso. In più, ho avuto per tutto il giorno i denti e la saliva rosso sangue, roba da film horror.

PUERTO PRINCESA/EL NIDO

Dopo i vari sbattimenti ci meritavamo un po' di relax, e tornati a Manila ci imbarchiamo su un volo della Cebu Pacific destinazione Puerto Princesa (prezzo 100 euro più o meno a/r).
Appena atterrati, ci dirigiamo al nostro resort, il Kawaianan. Posto carino, molto verde, piscina, receptionist simpatiche, Wi-Fi, stanze abbastanza confortevoli a 1600 pesos per una singola. Mollati i bagagli, ci spostiamo quindi verso il famoso Underground River, che si può riassumere in due parole: delusione totale. Un paio di foto a scimmie e varani, mezzora per un giro in barchetta nella grotta a farsi cagare addosso dai pipistrelli e via. Lasciate perdere, è un posto da coreani. Decidiamo allora di cazzeggiare e rilassarci in spiaggia e noleggiato uno scooter per 500 pesos siamo andati alla spiaggia di Nagtabon, a circa 20 km, e se devo essere sincero anche qui sono rimasto leggermente deluso. Mi è sembrata abbastanza sporca, qualche floating bar qua e là ma nulla più. Fortunatamente, abbiamo conosciuto due ragazze, Mary e Arcelyn, che per la modica cifra di 1500 pesos hanno accettato di trascorrere la notte con noi. All'inizio sembravano molto timide, ma in camera non hanno detto no a nulla tranne, purtroppo, rai2. La mattina dopo la mia, Mary, non voleva schiodarsi dal letto e ho dovuto metterla alla porta un po' bruscamente. Piccola nota: eravamo continuamente tampinati da ragazzine che avranno avuto si e no 10 anni "ehi honey give me your number!" e questo mi ha fatto ricordare come certe situazioni in alcune parti del mondo siano davvero tristi. Se siete con una chica e volete portarla in un bel posticino consiglio assolutamente il Kalui: il ristorante è tutto in legno, le scarpe si lasciano all'ingresso, pesce buonissimo a prezzi irrisori e ottimi e abbondanti cocktail a 1,50 euro. Meglio prenotare, essendo un posto molto frequentato sia da locali che da turisti.
Per il resto Puerto Princesa non offre granchè, le uniche particolarità che ho visto io è un mercato gigantesco e una caratteristica chiesa azzurra. A parte un paio di go go vicino all'aeroporto e qualche freelance, la situazione è abbastanza triste e vi consiglio caldamente di portarvi compagnia da Manila, o rischierete seriamente di andare in bianco per giorni.
Finalmente, al nostro resort arriva il van che per 600 pesos e dopo circa 5 ore di viaggio in braccio a una cicciona coreana tanto si stava stretti ci porta a El Nido, la parte più agognata della nostra vacanza. Scendiamo al bellissimo Stunning Vistas e veniamo accolti da una gentilissima receptionist che ci accompagna alle nostre camere. Le avrei dato volentieri una ripassata, ma non mi sembrava il caso di fare il cretino con colei che attraverso parecchie mail si era prodigata in consigli per organizzare il nostro arrivo laggiù. Ordino quindi un massaggio in camera e ronfo un paio d'ore, giusto in tempo per godermi il tramonto mentre sorseggio una birra sdraiato su un lettino, una cosa davvero spettacolare.
Lasciatemi decantare le lodi di questo resort. Pulito, organizzato, personale efficiente e gentile, colazioni ottime e abbondanti, buon ristorante, simpatici spettacoli la sera con qualche band che suona e soprattutto tour delle isole fantastici! Dovessi tornare nelle Filippine, andrei da loro sicuramente.
I tour sono ovviamente il punto forte del luogo, sono quattro e si dividono in questo modo:
Tour A: Small Lagoon, Big Lagoon, 7 commando, Secret Lagoon, Simizu
Tour B: Snake Island, Entalula, Cudugnon, Cathedral Caves, Pinangbuyutan
Tour C: Tapiutan, Hidden Beach, Matinloc, Star Beach, Helicopter Island
Tour D: Balinaod, Cadlao Lagoon, Basandigan Beach, Nap nap e Bukal beach
I prezzi dei tour variano dai 1200 ai 1400 pesos, pinne e maschere sono incluse nel prezzo così come il pranzo, si possono organizzare tour privati ma il prezzo sale considerevolmente, fino a 5000 pesos.
Ecco come funziona. Le barche ti vengono a prendere alla spiaggia del resort alle 9 di mattina e insieme alle guide (due ragazzi del posto) cominci il tour, che si divide in due o tre spiagge in cui rilassarvi (compresa quella del pranzo) e due o tre tappe in cui fare snorkeling. Alle 17 ritorno al resort, doccia e aperitivo guardando lo spettacolare tramonto delle 18, davvero meraviglioso. Noi siamo stati fortunati, in cinque giorni abbiamo diviso la barca con una simpatica coppia di ragazzi francesi della nostra età (mentre in giro vedevamo barche stracolme di coreani che neanche gli immigrati siriani), le nostre guide sono sempre state gentilissime e quasi mi dispiaceva stare spaparanzato al sole mentre loro preparavano il pranzo (e che pranzo!), ho visto miriadi di pesci e qualche tartaruga marina. Abbiamo ovviamente fatto tutti i tour e personalmente consiglio A e C, non dimenticherò mai Hidden Beach con la sua acqua verde e le pareti di roccia, i favolosi cocktail del bar su 7 commando e la partita a bowling con le noci di cocco su Simizu.
Parlando di gnocca, meglio stendere un velo pietoso. Vi sono parecchi bar a El Nido (con alcune reggae band davvero notevoli devo dire, non me lo sarei mai aspettato), ma la situazione è tristissima, forse si trova qualche freelance in giro, ma meglio comunque andare sul sicuro e portarsi compagnia da Manila o Angeles o come abbiamo fatto noi dedicare qualche giorno annoi stessi e ricaricare le pile con sole, mare, cibo e grosse ronfate.

CEBU

Con un volo della Cebu Pacific pagato 40 euro arriviamo all'ultima tappa del nostro viaggio, Cebu. Appena atterrati prendiamo un taxi (più o meno 300 pesos) e arriviamo al nostro albergo, il Cebu Parklane International Hotel, situato nel centro di Cebu, davvero molto accogliente, con camere confortevoli, un' ottima piscina e un valido ristorante all'interno. Dopo una doccia e un cambio di vestiti usciamo finalmente a caccia, anche perchè mi sembrava di aver capito dalle vostre recensioni che nelle Filippine non trombare per più di cinque giorni sia dannoso per la salute! Cominciamo dunque a bazzicare la zona dell' Ayala Mall distante qualche centinaio di metri dal nostro hotel e notiamo subito che la situazione è totalmente l'opposto di quella dei giorni precedenti, ovvero gnocca a volontà. Agganciare le ragazze è più che altro una questione di sguardi e sorrisi (con le freelance ovviamente) e una volta attaccato bottone è praticamente fatta. Le Filippine, anche giovani, sono molto sveglie e sanno benissimo le vostre intenzioni. Tanto meglio! Ci beviamo un cocktail in uno dei milioni di bar del mall e via in camera! Ci facciamo finalmente un paio di belle sgroppate e la mattina dopo lasciamo con piacere 1500 pesos alle nostre pulzelle, dopo aver offerto loro la colazione. Durante il giorno a Cebu potete visitare il forte San Pedro, il tempio Taoista, perdervi nei numerosi mercatini che troverete nella zona del porto oppure approfittare di uno dei numerosi tour per Bohol e le famose Chocolate Hills (davvero stupende!) o l'isola di Mactan, come abbiamo fatto noi, se avete voglia di fare qualche immersione. Altre mete molto valide sono l'isola di Malapasqua, Panglao, Bantayan, Camotes e Siquijor, dove troverete spiagge bellissime e avrete la possibilità di fare diving, snorkeling ed escursioni varie che consiglio caldamente a tutti. Per quanto riguarda la vita notturna, soprattutto in Mango Square troverete disco e moltissimi locali dove andare a caccia come il Sisters, Planet X o Viking, aperti più o meno dalle 8 alle 4 di mattina e barfine anche di 3000 p, io sinceramente non ho testato perché poco amante del genere..

Dopo qualche giorno in quel di Cebu, prendiamo un aereo che ci conduce a Manila e quindi verso la fine della nostra vacanza. Sosta breve ancora al Durban a salutare il nostro pelato amico e via in aeroporto, direzione Milano!

Che dire ragazzi, è stato un viaggio indimenticabile e non nascondo che scrivendo queste righe e pensando a tutto ciò che abbiamo fatto e visto la sensazione di nostalgia diventa quasi opprimente. Le Filippine sono un luogo meraviglioso, che ha moltissimo da offrire se siete amanti del mare, del caldo e della natura selvaggia. La vita là è dura, nelle zone rurali sono fortunati se hanno corrente elettrica e acqua potabile, le case sono in legno e le strade non sono asfaltate. Nelle metropoli come Manila la differenza tra il benessere e la povertà è ancora più netto, con migliaia di disperati provenienti dalle campagne che vivono ai margini della società. Molte ragazze provengono proprio da lì ed ecco perchè fare gli spilorci in certe situazioni è qualcosa di inumano e degradante. Nonostante questo, però, i Filippini sono tremendamente ospitali, tutti quelli con cui ho avuto a che fare si sono sempre prodigati per aiutarci, perfino le ragazze con cui sono stato mi hanno dato ottimi consigli per il nostro viaggio. A ogni mia domanda mi è sempre stato rivolto un sorriso e a proposito di sorrisi, non dimenticherò mai quelli dei bambini che rincorrevano il nostro jeepney a Banaue, bambini che vivono nella povertà più assoluta ma capaci di darti tanto pur non avendo niente. Per quanto riguarda la sicurezza mai, dico mai, mi sono sentito in pericolo per qualche motivo, anche a Manila. Certo, le dovute precauzioni le abbiamo prese sempre, ma ovunque abbiamo respirato un'aria di tranquillità e forse è anche per questo che abbiamo incontrato decine di pensionati che si sono trasferiti laggiù.
Bene ragazzi, scusate se ho scritto tutto questo papiro, ma avevo molto da dire e molto da imparare, siate pazienti! Alla prossima e

IT 'S MORE FUN IN THE PHILIPPINES!!

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Bel racconto del tuo viaggio.
Mi sono ritrovato soprattutto per il transfer Puerto Princesa /El Nido a bordo del minivan...esperienza davvero mistica!
Per il resto tutto vero...El Nido come mare rimane il top e Manila/Cebu per la gnocca sono davvero delle riserve di caccia sterminate.
Ben arrivato nel club dei nostalgici delle Pinoy!
ps: io riparto il 12 aprile...

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@therealsassaroli said:
Ben arrivato nel club dei nostalgici delle Pinoy!

Forse intendevi Pinay? jejeje

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@EvvivaLaPassera said:

@therealsassaroli said:
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Forse intendevi Pinay? jejeje
ops ..pinay!

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@therealsassaroli said:
Bel racconto del tuo viaggio.
Mi sono ritrovato soprattutto per il transfer Puerto Princesa /El Nido a bordo del minivan...esperienza davvero mistica!
Per il resto tutto vero...El Nido come mare rimane il top e Manila/Cebu per la gnocca sono davvero delle riserve di caccia sterminate.
Ben arrivato nel club dei nostalgici delle Pinoy!
ps: io riparto il 12 aprile...

Grazie caro Sassaroli!
Tu dove andrai di bello? Tu sarai sicuramente un utente navigato è più esperto di me quindi ti chiedo..visto che ho intenzione di tornare da quelle parti, dove mi consiglieresti di andare?

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20160220_112115.jpg

ciao MarcusBrody.
Come ho già detto alrove qui sul forum io a Cebu ho la mia compagna e quindi giro quasi sempre con lei ( a parte quanto torno e mi fermo a Manila...e li mi ritaglio qualche svago).
Questa volta vado a Malpascua e poi resto in zona Cebu.....
La mia lei è quella in foto

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E' una delle poche che porta il costume a due pezzi. Dovrebbe essere una ragazza molto disinvolta. ahahaha

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Si, meno che nel culo. In Europa lo danno facilmente ma nelle Filippine .....
Comunque complimenti!

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@EvvivaLaPassera said:
Si, meno che nel culo. In Europa lo danno facilmente ma nelle Filippine .....
Comunque complimenti!

Per quanto riguarda il lato b...o sono sempre stato fortunato o altro...ma io di tipe che non lo concedessero non ne ho mai trovate! Ovviamente devi "scaldare" un poco...ma poi la cosa è stata quasi naturale.
Grazie per l'apprezzamento...mica mi faccio quasi il giro del mondo per raccattare qualcosa che potrei avere sotto casa!
Lei è di Aklan...siamo stati a casa dei suoi...in mezzo al nulla più assoluto....diciamo che sono stato fortunato a scovare la classica perla rara in mezzo
alla jungla.
Per farle fare queste foto ho combattuto a bestia perchè non ama il mare in quanto è bianca di carnagione e non vuole abbronzarsi...e appena sta sotto il sole si "aragostizza"....motivo in più per tenerla sotto le lenzuola!! ahahahaha

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@therealsassaroli Come comunichi con lei? Sa l'inglese? Come sono messe le Filippine a conoscenza di lingue "comuni" come l'inglese , il francese e lo spagnolo? Intendo sia a livello rurale sia a livello di metropoli.

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Di solito l'inglese è la seconda lingua....quindi nel bene o nel male se lo mastichi riesci a comunicare,....e lo sanno dappertutto...città e campagne

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