Dongguan, capitale "hot" - 300mila prostitute

Dongguan, capitale "hot" - 300mila prostitute, 25mila locali a luci rosse, un giro settimanale di settanta milioni di euro. Numeri "hot" da capogiro...

Primato decisamente hard quello che si è aggiudicato Dongguan, in Cina, che è stata considerata la città del sesso più grande del mondo, con numeri ed attrazioni che la rendono un vero e proprio “paradiso” del proibito. Si trova nella regione meridionale del Guangdong, confinante col fiume Perla e con le città di Guangzhou, Shenzhen e Huizhou. È una delle "quattro tigri del Guangdong": il censimento del 2006 parlava di oltre 10 milioni di persone, con una densità di 2747 persone per kmq. Ma, dati demografici a parte, sono altri i numeri che ci interessano: nel 2011 sono state contate 300mila prostitute, 25mila locali a luci rosse, tra saune e spa, bar e discoteche.

"Diecimila ragazze vanno a Lingnan, milioni di puttanieri arrivano a Dongguan". Una frase che la racconta lunga sugli usi di autoctoni e turisti, che giungono fin qui alla ricerca di emozioni forti o mossi da morbose curiosità. Un turismo che ha reso la città anche più ricca di quello che già era. Negli ultimi decenni l'economia locale si è sviluppata vertiginosamente investendo sulla produzione nel settore tessile, dell'elettronica, dell'arredamento, dell'hardware. Basti pensare che le famiglie residenti hanno una media di circa 15.000 euro di risparmi depositati in banca.

Nonostante a Dongguan la prostituzione rappresenti un reato dalla fine degli anni Quaranta, qui l’arte amatoria rappresenta un’autentica professione da apprendere, con corsi di formazione, insegnamenti di recitazione, ballo e travestimento. Per una prestazione standard, due ore con doppio amplesso su materasso ad acqua, i prezzi oscillano tra i 15 e gli 80 euro. E se si pensa che il 10 per cento dei lavoratori di Dongguan fissano un appuntamento con una prostituta anziché prendere il classico aperitivo o al posto della pausa caffè, i dati diventano allarmanti, per un giro d’affari settimanale che raggiunge i settanta milioni di euro.

"Chiudere – osserva Liu Zhigeng, segretario comunale del Partito comunista – significherebbe bruciare quasi un terzo del nostro Pil e produrre circa un milione di disoccupati". E allora si fa finta di non vedere, preferendo tutelare in altro modo questo mercato: un gruppo di trecento ispettori, mensilmente, conduce verifiche su locali e ragazze, per verificarne condizioni di igiene e di salute. Per la serie, se non può essere epurato il problema, depuriamolo.

Fonte:viaggi.libero.it

anche il Dott.Pompatutte ci aveva aperto un thread su questa città ;-)

http://gnoccatravels.com/discussion/21/doungguan-300-000-prostitute-in-25-000-locali-

tra l'altro in questo thread ci si avvaleva anche della consulenza di @chinatown27 che confermava il primato di Dongguan, mercato comunque orientato perlopiù sulla clientela cinese

@loup_garou
azz...pardon :-(

@IlDrago

non ti preoccupare, tu ci hai aggiunto le foto :-)) ..... ;-)

repetita iuvant (ancora) :-D

@loup_garou
OK, io ho aggiunto qualche informazione in più e ho ribadito che a Dongguan è la capitale del pay cinese :-D

Beh mi hai preso alla lettera! :-))

Adesso mettici altre 50 foto di mignotte mezze nude e qualche altro video e dopo siamo a posto così!!! :-)) :-))

@loup_garou
può bastare... :-))

:-)) ok, sei perdonato ;-)

@loup_garou il fatto che la clientela sia soprattutto cinese è nei numeri. In realtà Dongguang che è il cuore pulsante della produzione del Guangdong è frequentatissima da stranieri che vengono a visitare i fornitori, solo che nella massa si perdono. Non è come in Thai, dove la crescita del turismo già dagli anni sessanta e settanta ha sviluppato un ampio settore dell'industria del sesso dedicato ai farang (settore che comunque - va detto perchè molti non lo sanno - è più visibile ma nei numeri assai più ridotto rispetto a quello dedicato alla clientela locale).

I cinesi, come i thai, sono dei gran puttanieri. Ricchi o poveri per loro andare a puttane è la cosa più naturale del mondo, avere un'amante ufficiale (la "mia noi" per i thai) rientra nell'ordine naturale delle cose e non solo per i multimilionari, basta non fare troppo chiasso.

Adesso che ci penso è un pò che non vado a perlustrare Dongguang, mi sa che il mese prossimo quando rientro... B-)

Premesso che non voglio trollare e che bisogna ringraziarvi delle recensioni, adatte al sito.
La cosa che mi ha colpito di più è la media di 15000 euro a famiglia sui conti corrente. oltre al vantaggio indiretto dell'industria dal giro di denaro che affluisce. Stanti così le cose, se passo da li non pago: sono libero di prendere le decisioni che voglio.
Ribadisco il grazie, è la prima rece che, per me, vale da gnoccatravel al contrario.
Ciao cari :-D

Com'è ragazzi, niente più rece?
Mi scuso, forse vi ho disturbato. Non era mia intenzione bloccarvi la discussione. Se è stato così mi scuso ancora.

@thedriver
non ti preoccupare. Semplicemente si è esaurito l'argomento perora :)

in Italia, una "industria" del genere risolleverebbe le sorti del debito pubblico, mannaia e boia dell' economia , sia pubblica che privata, ma sicuramente non nascerebbe neanche, sarebbe subito stroncata, in primis dal Vaticano del cazzo e poi dai politici moralizzatori che poi la notte si fanno inculare da trans.
Se la Cina è arrivata quasi a superare gli Usa un motivo ci sarà....hanno il sale in zucca!

grazie, drago ;-)

Domani sera sono ad Houjie... Comunque ha da consigliarmi un posto dove andare sul sicuro?

Thanks...