Io non devo dimostrare la verità di quello che scrivo, i report sono miei diari di viaggio di esperienze e incontrie e che voglio fissare nella memoria, mi diverto a scriverli senza fare la guida lonelyplanet e il fatto che li condivida è per puro spirito di cameratismo tra viaggiatori scopatori. La cosa che ci sia sempre qualcuno che li mette in dubbio e che ci legge cose straordinarie, vuol dire o che quella persona ha l'esperienza di un lattante e che i suoi unici viaggi sono tra le categorie di youporn, o semplicemente è così invidioso che mi odia a tal punto da diffamarmi. Se non credete a quello che è scrivo, è più un problema vostro. Però vi capisco, anch'io sono stato adolescente.
Ieri ho fatto un giro dopo un po di tempo al maxim. Tante belle ragazze nuove ma la paura di prestazioni sotto tono mi fa sempre desistere dal salire.
Ho incontrato Roberta ex Lucerna, Berna ecc, appena arrivata al primo giorno di lavoro, fisicamente non male. Le ho spiegato che sono un frequentatore di sauna club e quando mi ha chiesto se salissimo l'ho avvisata che sono abituato alle prestazioni da catena globe.. appena ho detto questa frase è scappata via, l'ho rincorsa e le ho chiesto perché è corsa via e mi ha risposto che lei non fa quelle cose lì 😅 non sono riuscito a trattenermi e sono scoppiato a riderle in faccia 😁
@marco_kraljevic caro collega, raramente intervengo per dare ragione a una parte o a un’altra, tuttavia… sei un grande 😂! Hai riassunto il problema è tutta la discussione in 5 righe…
@sbamba allora, innanzitutto ti chiedo scusa perché ero convinto che fossi il classico utente che scrive e poi non fa mai una recensione, invece mi hai smentito.
Diciamo che sei un caso un po’ particolare.
Per il resto purtroppo invece avevo ragione quando scrivevo che rientrassi nel caso del gt che non ascolta i consigli e fa sempre e comunque di testa sua.
Tutti ti avevano scritto di non andare nelle Filippine ma in Thailandia, e per questo basta andare a vedere i post pregressi.
Tutti ti avevano detto di non rovinarti la vacanza ( quando eri la) e prendere un aereo per Bangkok, e ti sei anche incazzato.
Tutti ti avevano consigliato di cambiare almeno albergo, zone e un utente ti aveva anche dato il contatto di un gt esperto delle Filippine.
Tu che hai fatto? Hai mandato noi a quel paese perché abbiamo provato a darti qualche consiglio e perché non sopportavi che la tua idea delle Filippine ( anzi, di come di eri immaginato le filippine) fosse completamente differente dalla realtà.
Guarda che non pagano nessuno del forum per fregare la gente, basta chiedere cortesemente e avere quel minimo di umiltà umana per seguire i consigli e fare una bella vacanza.
Ora sta a te. Se ti fidi e vuoi fare una bella vacanza il posto che fa al caso tuo è Phuket, che non è Montecarlo ma sono sicuro rispetterà i tuoi requisiti.
Se però il discorso , stringi stringi, e’ che non vuoi spendere come in Europa per le ragazze, non parli inglese, non vuoi perdere tempo a baccagliare sui social ne’ rimorchiare nei vari locali allora ti consiglio Bangkok per la maggior parte delle vacanze con una puntatina a Phuket per qualche giorno giusto per il mare e le isole.
Pattaya te la sconsiglio perché a te non piacerebbe.
Ora decidi tu, però tieni conto che non ci guadagno nulla io ( né gli altri colleghi) a darti consigli del cazzo per farti un dispetto.
Ad oggi ho avuto la fortuna di visitare 50 paesi nel mondo, in un mondo in cui ce ne sono 195. Ogni paese ha una sua particolarita’ ma per ragioni storiche e socio-economiche sono più simili tra di loro di quanto uno possa pensare. Per esempio, se sono stato in Argentina posso dire di avere una buona idea di come possa essere l’Uruguay. Se sono stato in Ghana ho una buona idea di come possa essere la Costa D’Avorio, se sono stato in Giappone ho una buona idea di come possa essere la Corea Del Sud e così via. Percio’ dico sempre di avere visto il mondo ma non il pianeta. E in questo mondo le donne più belle che ho visto in vita mia sono le brasiliane del sud che chiamero’ ‘brasudiste’. E nel confronto con le porteñas argentine, vincono a mani basse. Non pretendo di detenere la verità assoluta ma sono curioso di sentire argomenti che ribaltano la mia tesi.
Quando parliamo di Brasile personalmente prediligo le parde ma oggettivamente parlando, ciò che ho visto a San Paolo, Floripa e Curitiba e’ di un altro pianeta e mi manca Porto Alegre. Le brasudiste vincono contro tutte le altre bianche del pianeta e se la giocano con le russe e forse le venezuelane. Ad un mix di genetica europea (tedesco, italiano, slavo) si aggiungono influenze e sensualita’ specifiche del Brasile che le rendono uniche. La componente italiana e' prettamente veneta-friulana che insieme alle siciliane sono considerate le donne più belle d’Italia secondo statistiche nazionali.
Ora che ho visto le argentine di Buenos Aires, lo posso dire tranquillamente…non capisco perché vengano messe su un piedistallo quando sono semplicemente normali discendenti del Mezzogiorno e dell’Andalusia, forse perche’ c’e’ un bias bianco? Chissa’... Non ho visto bellezze differenti da quelle che vedrei a Napoli, Bari o Abruzzo. Qualche ragazza argentina di chiare origini tedesche o ebree/russe puo’ fare la differenza ma veramente una percentuale irrisoria a confronto degli italo-spagnoli. E molte argentine hanno questi visi duri che a me mettono paura. Le italo-spagnole possono essere belle, per carita’, ma tendono a essere più basse e con lineamenti meno gentili. Ho trovato piu carine le mestizo, mezze bianche e mezze indigene, sensuali e sorridenti. Sono stato nelle zone più affluenti di Buenos Aires e non ho visto le modelle che vedevo con grandissima facilita’ a San Paolo o Floripa, quindi ancora mi chiedo da dove arrivi questo hype. Non ne ho vista una che sembrava Belen mentre a Floripa e Curitiba ne ho viste alcune che sembravano Gisele Bundchen. Pero’ l’Italia e’ un paese dove fanno passare Wanda Nara come una bella gnocca. Vai a capire…
Se amate le bianche col fuoco, dimenticate le porteñas, le paisa, e le paulista/carioca e buttatevi sulle brasudiste. Le citta’ del Brasud non sono belle paragonate al resto del Brasile ma le donne locali meritano e farsi un giro a Floripa puo’ essere un buon compromesso. Io adoro Rio de Janeiro per una serie di motivi personali e nel triangolo Leblon, Gavea e Ipanema posso crearmi o illudermi di creare un po’ di Brasud anche se le bianche carioca sono di pura estrazione portoghese. Le brasudiste tendono a viaggiare su San Paolo per studio e lavoro e passano a Rio solo durante il Carnevale.
Oggi vi condivido alcuni consigli, dati dalla mia esperienza e dai miei errori, per divertirvi nei gogo bar di Bangkok senza frustrazioni e raggiri.
Le persone che vanno nei gogobar si dividono principalmente in 4 gruppi:
1) Quelli che vanno lì per bersi un drink e guardare le ragazze e basta
2) Quelli che vanno lì per bersi un drink e parlare con le ragazze e basta
3) Quelli che vanno lì per bersi un drink e spupazzarsi/pomiciare le ragazze
4) Quelli che vanno lì per scegliere una o più ragazze da portarsi in camera ed amoreggiare
Se siete del gruppo 1) o 2) chiudete questa pagina, non è per voi. Se invece fate parte del gruppo 3) e 4) continuate la lettura.
I gogobar hanno una clientela molto mista che va dal gruppo di amici che ci va anche solo per godersi la musica, cazzeggiare e farsi due chiacchere con ragazze/mamasan e stop all'anziano che ci va solo per parlare con qualcuna e basta (giuro ci sono)...e poi ci siamo, noi, i punter.
Siamo quelli che mandano avanti questi locali che campano da chi ordina più ladydrink e soprattutto paga i barfine. Noi del gruppo 3) e 4) siamo il "main business". E in quanto tale dobbiamo capire che lo scopo di questi gogobar è spillarci più soldi possibile. Alcuni sono proprio degli spennapolli in piena regola.
Io lo vedo come un gioco: il gioco delle mamasan/ragazze è spillarci più soldi possibile. Il nostro è divertirci e godercela al TOP spendendo quello che abbiamo deciso noi di spendere. E non di più!
Con questa premessa, partiamo coi consigli:
1) Non sederti in un gogobar prima di aver visto le ragazze. Appena entri ti chiederanno cosa bevi. Il rischio a volte è di prendere un drink, ti siedi, guardi bene e nessuna delle ragazze ti piace. Dì sempre che fai un giro e poi se ti garba ordini, osserva le ragazze da vicino, fatti un giro, se ti garba qualcuna resta, altrimenti passa al prossimo gogo bar.
3) 2) CHIEDI SEMPRE IN ANTICIPO QUELLO CHE VUOI e non dare niente per scontato: vuoi pomiciarti una ragazza con french kiss? Chiedi alla mamasan quelle disponibili e/o chiedi in anticipo alla ragazza prima. In alcuni locali lo fanno tutte e questo può portare un novizio a dare per scontato che sia così in tutti i locali.
E finisci magari per sprecare 400 bath offrendo un doppio drink a una che non bacia e/o non va in hotel. Idem se vuoi portare una in hotel, chiedi prima di offrire se va in hotel. Così evitare di offrire drink a ragazze non disponibili ai servizi a cui sei interessato.
3) Informati sulle regole del gogobar: in alcuni gogobar puoi fare scendere le ragazze dalla "pista da ballo" gratis, puoi parlarci un po' prima di valutare se ordinare loro un drink o no. Altri chiedono la consumazione obbligatoria alla ragazza solo per chiamarla.
Altri gogobar come il Mandarin a Nanaplaza addirittura impongono un doppio drink offerto per "portarle giù" dal palco. Per evitare di sprecare soldi capisci prima quali sono le procedure. In modo da evitare di offrire a ragazze che viste da vicino non ti piacciono oppure che non fanno i servizi che vuoi!
4) Guarda le dimensioni dei lady drink: i cosidetti lady drink non sono uguali ovunque. In alcuni gogobar la ragazza può ordinare una birra o alcolici in un bicchiere di dimensioni medio grandi.
Drink che si beve in almeno 4/5 sorsi e più. Altri come il Mandarin a Nanaplaza danno drink in bicchieri minuscoli che si scolano in un sorso. E dopo mezzo minuto arriva già la mamasan a chiederti di offrirne un altro alla ragazza. Se vuoi spendere meno, evita i locali con lady drink dimensioni "minimi", perché sono degli spenna polli.
Ci sono locali dove un ladydrink può durare fino a 10 minuti e altri al massimo 2/3, fai attenzione.
5) La posizione conta: ho notato per esperienza che spesso sedersi vicino alla cassa/telecamere porta le mamasan a chiederti più spesso di offrire altri drink alle ragazze. Perché sei vicino a loro, ogni volta che vanno e vengono dalla cassa ai clienti "sei di strada" mentre noti che ai clienti più lontani da loro passano la metà delle volte. Non sempre capita, però ho notato in diverse occasioni che sedendomi più lontano dalla cassa/mamasan avevo "visite meno frequenti".
6) Non andare da chi vorresti, vai da chi ti vuole: ricorda che le ragazze possono scegliere di andare o meno con te (ma sono talvolta "convinte" dalle mamasan a non rifiutare, anche controvoglia), ma sono esseri umani come voi.
Già guardando le ragazze e salutandole, dal modo in cui rispondono, se sorridono vedi se sono interessate o meno a vendersi a te.
Se vedi che si girano quando le guardi, sono scazzate, lascia perdere; magari chiedi alla mamasan di loro e vengono pure controvoglia, però poi ti penti ad aver pagato drink e scopate perché sono una delusione. Non forzare le cose: se non piaci, non piaci. Passa oltre. Mentre con quella che vedi che sorride a 42 denti quasi sempre sarai molto soddisfatto della prestazione con lei.
7) Bevi con calma, ma non troppo lentamente: ovviamente, se finisci il tuo drink ti chiederanno di berne un altro, e se vuoi stare lì più tempo bevi con calma il tuo drink. Attenzione però che se il locale è pieno, bevi troppo lentamente e non ordini altri drink, dopo un tot possono anche cacciarti via, perché non hanno posti e vogliono clienti che spendano tanto. Questo succede soprattutto nei locali più popolari. Ovviamente nei baretti sfigati dove vedi il vecchio che sta lì 2 ore bevendosi 2 birre nessuno dice nulla. Ma dove c'è gnocca, vogliono che spendi.
8) Bevi pochi alcolici: bere molti drink è a mio avviso rischioso in quanto più di una volta, un po' alticcio, mi sono fatto fregare pagando più drink del dovuto dai raggiri di mamasan e ragazze. Oppure vedevo come fighe tipe che poi viste da vicino tanto belle non erano. Andare sobri ti permette di vedere bene e con più calma e non farti raggirare.
TRUFFE E FREGATURE SUI LADYDRINK
Qui ti condivido le fregature e truffe sui lady drink a cui fare attenzione. Ricorda una cosa: anche se per loro sei un bancomat o un pollo da spennare e spesso se ne fregano del servizio clienti, il capo sei tu. Sei tu che hai il controllo. Ovviamente devi pagare cosa hai ordinato, rispettare le regole, essere educato, ma questo non significa che sei costretto a fare buon viso a cattivo gioco.
Se provano a fregarti, non glielo permettere. Protesta, punta i piedi, fai capire da subito che non sei un fesso. Tutte le volte che ho segnalato i loro raggiri mi hanno rimborsato il maltolto, l'importante è non alzare mai la voce e arrabbiarsi, rimani calmo e tranquillo e spiega loro che non sei disposto a pagare cosa non hai accettato.
1) Ladydrink extra che non hai chiesto: succede in alcuni casi che la mamasan o una ragazza imbucata ti chieda un ladydrink quando lo chiedi alla ragazza, tu dici NO, ma queste fanno orecchie da mercante e ne trovi 2 sullo scontrino.
Per prevenire il problema, quando te lo chiedono ribadisci più volte che hai ordinato 1 lady drink e basta e che darai magari un tip alla fine se si comportano bene. Dire "no" una volta non basta, devi chiarire subito e non permettere che la ragazza ordini per te, sei tu a dare gli ordini, stop. Fai capire che non sei un fesso. Controlla subito gli scontrini.
Queste truffe le fanno soprattutto se hai chiesto 2 o 3 ragazze, quando ordini 3 drink alla volta è più facile per loro, approfittandosi del fatto che magari sei un po' alticcio, per aggiungerti drink extra. Non glielo permettere.
2) Drink "fantasma": un altro raggiro dei gogo bar è quello dei "drink fantasma": sostanzialmente tu ordini il drink per la ragazza e questa lo rimanda subito indietro senza berlo. La mamasan dopo mezzo minuto torna e non vede il drink alla ragazza, e quindi te ne chiede un altro da offrire. Raggiro molto fastidioso. In alcuni locali dove chiedono di offrire 2 drink per volta è una mossa subdola spennapolli. Facci attenzione.
3) Drink multipli con false promesse: un altro raggiro è quello delle ragazza che in cambio di 5 o più drink per volta ti promettono un rapporto orale o di andare con te in hotel. "Offrici 10 drink e ti facciamo spogliarello o rapporto orale", "Offrimi 5 drink e vengo in hotel con te". E magari tu dici no, te ne offro solo 1. Lei ti risponde "va bene". Però poi arrivano 10 drink anche se ne hai chiesto solo 1. Protesta e fatti annullare i drink se succede. Ma il mio consiglio è di prevenire e NON andare con le ragazze che fanno queste promesse.
4) Bargirl "desparecide": ci sono in alcuni locali bargirl furbette: le chiami, offri drink, dopo 30 secondi chiedono di andare in bagno, a fumare e poi spariscono. Oppure dicono che devono tornare in pista, ma poi tornano giù da te e non tornano. In questi casi, se sono andate via subito senza nemmeno bere il drink, siete più che legittimati a chiedere il rimborso del ladydrink offerto. Mi è successo in 3 occasioni, sempre rimborsato.
GOGO BAR BUONI E DA EVITARE
Anche se tendenzialmente tutti i gogobar tendono a spremere i clienti, ci sono senza dubbio gogo bar più truffaldini di altri.
Per esperienza, ci sono più gogobar truffaldini a Soi Cowboy che a Nanaplaza.
Evitate i gogobar come Midnait, Spice Girls Bar, Deja Vu Bar. Sono fra i più truffaldini di Bangkok.
Attenzione anche a Crazy House a Soy Cowboy e Mandarin a Nanaplaza, è vero che sono pieni di figa, ma hanno delle modalità truffaldine che ho spiegato sopra e quindi se ci andate considerate che spenderete più soldi di altri locali.
Ottimi gogo bar dove mi sono trovato sempre bene sono il Butterflies a Nanaplaza (costoso ma tanta figa), il Rainbow e il Long Gun a Soi Cowboy.
NON SEI OBBLIGATO A PAGARE LADY DRINK, MA...
Uno a questo punto potrebbe chiedere: ma se io volessi andare in un gogobar solo per scegliere una ragazza da portarmi in camera senza stare lì a bere, si può? Se vuoi, quasi sempre sì: o chiedi subito alla mamasan che vuoi solo una ragazza da portare via, o se ne adocchi una fuori glielo fai sapere. Fatto più volte senza problemi.
A volte furbescamente le mamasan chiedono all'ultimo un tip per loro di 200 bath, e magari a qualcuno può scocciare rifiutarlo per non sembrare "tirchio".
Ma personalmente non consiglio questo approccio. E' sempre meglio parlare un po' con la ragazza che scegliete prima di portarla in camera.
In primis per un eventuale conferma sui servizi, quasi tutte le ragazze sono "full service" ma può capitare l'eccezione, meglio andare sul sicuro.
Poi ripeto, può capitare di vedere come strafighe a distanza tipe che viste bene bene a distanza ravvicinata sono addirittura brutte. Mi è capitato varie volte, fra luci forti, trucco pesante e alcool puoi confondere una Belen con una Balen, una principessa con un'arcicessa.
Infine puoi "scaldare" la ragazza, ricordiamo che sono esseri umani e non robot, una chiaccherata conoscitiva crea intimità.
Più di una, soprattutto le over 25, mi ha proposto fidanzamenti, di conoscerci o di provare "sentimenti per me" e blablabla... ovviamente cercava il pollo e lo sponsor che la mantenga o faccia regali, solo un pazzo crederebbe alle loro menzogne...però dandole un po' corda ho notato che poi la prestazione in camera era migliore.
Nella speranza di rivederti e riaverti come cliente o sponsor noterai un maggiore trasporto e impegno. Banale "fidelizzazione del cliente", niente di più niente di meno...
Un altro sistema, per finire, per avere una migliore prestazione è dare un tip alla ragazza e alla mamasan (anche 200 bath bastano) prima di andare in camera.
Per loro, ricordate, siete dei bancomat con braccia e gambe, un bancomat generoso è più apprezzato di un bancomat tirchio...un tip prima della prestazione farà sperare alla ragazza un tip più grande dopo la prestazione, e spesso si impegnerà/concederà di più.
In più di un'occasione per uno short term, dove in 2 ore solitamente concedono 1 shot per le regole del gogobar, mi è stato concesso un 2 shot in cambio di un tip alla fine (una volta ho dato 500 bath, un'altra volta addirittura non l'ha voluto). Liberi di non credermi ma è successo, entrambe le volte con ragazze del Long Gun
Al di là del 2° shot concesso, che è abbastanza raro, avrete con tutta probabilità una prestazione migliore.
E' tutto, spero che questa guida vi sia stata utile, se avete consigli o domande scrivete qui sotto!
Tequilo22 Silver Profondo Nord | 36-50 09/03/2024 | 09:53
Oggi vi condivido una recensione su uno dei miei massage shop preferiti, l'Annie's bar!
Partiamo con un chiarimento: questo non è il famoso e storico Annie's bar e non ha nulla a che vedere come lui.
Qui offrono un nuru massage full service, che vero nuru non è, lo dico così antothai non mi bacchetta... ma per come la vedo è molto meglio.
E' l'ex Chrome bar che si trova in 131, 16 Sukhumvit 7/1 Alley. Semplicemente ha cambiato nome.
Vicino al Wood Bar, dove un pompinificio dove ci sono sostanzialmente le stesse ragazze.
Ci vado da anni e voglio condividervi perché lo apprezzo.
A una prima vista, passando in quel locale noterete che la qualità delle donne presenti lascia molto a desiderare. Diciamo che siamo nella fascia bassa.
Anni fa ricordo che 1 o 2 carine e giovani le trovavi, ora trovi delle cesse da combattimento con forse 1 o 2 passabili.
E allora perché mi piace molto e ci vado spesso?
Il primo plus è il prezzo: 2000 bath per un'ora di massaggio full service. Quasi tutti gli altri locali di nuru massage hanno prezzi decisamente più alti.
Ma non è questa la vera ragione.
Il fatto è che qui ho trovato 2/3 ragazze con cui fare un sesso zozzo e selvaggio senza limiti che sarebbe impossibile in altri nuru massage.
Qui ho trovato ragazze disponibili davvero un full service da video hard: venuta in faccia e in bocca sempre inclusa, leccamento di culo, dita in bocca, leccano ascelle e piedi, insomma ho trovato una disponibilità completa.
Fanno tutto senza problemi con soddisfazione e senza stancarsi, consapevoli dei loro limiti estetici.
Mentre in tanti nuovi nuru massage a Bangkok trovi delle belle fighette giovani, però meccaniche, baciano a stampo o non baciano, niente ciuccamento palle, rimming o leccate di ascelle/piedi lasciamo perdere.
Qui io vado per scatenarmi, ci sono due milf malandate sulla 30, di cui non ricordo il nome con cui chiudo gli occhi e mi immagino una strafiga, ma con cui ho un'esperienza da 10 e lode.
Insomma, se volete un'esperienza davvero full service, e siete disposti a chiudere un occhio sulle cessosaure che troverete, questo è un ottimo posto.
p.s. Il vicino Wood bar, pompinificio, è uno dei pochissimi, se non l'unico, bj shop, dove oltre al CIM è praticato e incluso anche il rimming da tutte le ragazze. A 800 bath. Goduria completa a prezzo onesto.
p.s. dedico questa recensione all'avventuriero Tequilo, questo è un vero locale "only the brave"!
Ma, io da sposati sfaterei anche il mito che gli ammogliati vadano a prostitute perché la moglie non gliela dia...
Ti dirò mia moglie me la dà più che volentieri, il problema è che mi piace variare e pagare per scopare mi eccita
Berlino. Serata Gang Bang all’Avarus swinger club. Io nella camera di motel. Mi sto facendo la ceretta ai coglioni. Bussano alla porta. Penso sia quello della reception che deve farmi ancora il check in. Quando sono arrivato in questo quartiere ben frequentato dai turchi e magrebini, che vi consiglio se amate le emozioni forti, ho trovato solo neve, ghiaccio, bar kebab e un cancello chiuso. Ho dovuto chiamare il numero di telefono del motel per poi ritirare le chiavi da una cassetta. Insomma, apro uno spiraglio della porta perché sono ancora con le palle all’aria. Chiunque sia dall’altra parte, non vuole farmi il check-in. Sento spingere la porta. La camera dà su un cortile. Fuori è più buio del mio buco del culo, nevica, entrano spiragli di freddo. Vedo solo un’ombra, compare una faccia barbuta, incappucciata di pelo, e anche se siamo in stagione non penso sia Babbo Natale. Mi guarda con occhi strabici da idiota, con quella faccia maomettana. L’abominevole beduino delle nevi. Non parla, nessun suono, spinge solo. Faccio una fatica della madonna per non farlo entrare. Per fortuna tre anni fa ho fatto un mese di palestra e resisto alla forza bruta beduina. Sono in mutande, i piedi nudi bagnati. Scivolo sul pavimento come un pattinatore sul ghiaccio. Bestemmiando tutte le divinità monoteiste, ma soprattutto una in particolare, riesco a chiudere la porta. Il fatto che abbia pure scorreggiato per lo sforzo, potrebbe essere stato un notevole deterrente. Chiamo il coglione della reception. “Dove cazzo sei? vieni subito qui “ dico “c’è lo yeti alla porta che vuole entrarmi in camera”.
Sono inchiodato in questo buco, sto perdendo tempo, tra poco gang bangheranno. Sento passi fuori dalla porta. Ribussa. Non ho la più pallida idea di che cosa cazzo voglia. Alla fine dopo mezz’ora con tutta calma arriva il tizio della reception accompagnato dagli sbirri. Del beduino non c’è traccia. Racconto tutta la storia, quasi mi portano me in centrale. Mi chiedono se ho fatto incazzare qualcuno a Berlino. Ancora no, faccio io, sono appena arrivato. Da appassionato del Tenente Colombo, suggerisco l’idea geniale di controllare le telecamere. Ci mettiamo a vedere il video nella stanzetta della reception. Nel video che riprende il cancello dell’ingresso, si sente prima un grido di donna, e poi un cazzone di 2 metri che forza il cancello, il resto so già come va a finire. Chiedono, gli sbirri, se voglio andare in caserma fare denuncia. Caserma una sega, l'unica cosa che voglio è levarmi dai coglioni. Mi tocca cambiare albergo, non vorrei ritrovarmi lo Yeti ancora alla porta. Il mistero dell’abominevole beduino delle nevi viene svelato il giorno dopo dal tipo del motel che mi chiama al telefono. La storia è quella di un magrebino o un turco, ma magrebino mi veniva meglio la rima con Berlino, dicevo questo cornuto che stava seguendo la moglie. L’aveva vista uscire da una stanza. Prima la mena o le taglia la gola, non ci è dato di saperlo e questo è il grido che abbiamo sentito. Poi il beduino vuole complimentarsi con chi se l’è chiavata. Il problema è che la suina non era uscita dalla mia stanza, ma da quella accanto. Visto che culturalmente questi tipi sono di larghe vedute con le proprie donne che scopano in giro, poteva succedere che Berlino diventasse la meta finale della mia vita errabonda. Trovo un altro albergo al volo. Salto dalla Berlino kebabbara alla Berlino pompinara. Persino il nero alla reception del nuovo hotel quando mi consegna le chiavi mi fa intendere che vorrebbe chiavarmi come un chiavistello. Esco per mangiare un boccone. Lungo la strada è pieno di bar con insegne al neon di uomini abbracciati ad altri uomini lampeggianti. La specialità in zona sono i würstel tra fettine di culo sbrodolati di maionese. Dietro i vetri dei locali, tizi in cannottiere, pelle e baffi che ti fanno ciao ciao, come Heidi con le pecorelle.
Prendo un taxi. Finalmente arrivo a questo cazzo di Avarus. Tra il viaggio per arrivare a Berlino, il tentativo di irruzione in camera, il cambio d’albergo, il nero frocio, l’hamburger con la cipolla caramellata che mi è rimasto sullo stomaco, non è serata. L’ Avarus si trova all’ultimo piano di un edificio tutto uffici e palestre in una zona abbastanza isolata, per cui la notte è deserto e possono organizzare orgioni e tenere la musica a palla e nessuno chiama la polizia. Salgo con l’ascensore. Arrivo a una porta tutta nera. La porta si apre all’improvviso. Esce una tipa scarruffata e sconvolta che sembra appena fuggita da una gang bang, di certo non era a fare Yoga. Richiude la porta dietro di sé, la stronza, senza farmi entrare. Inizio a suonare il campanello, nessuno risponde. Risuono. Risate, musica, tintinnni di bicchieri come se fosse capodanno. Mi attacco al campanello. Alla fine quando sto per andarmene, si spalancano le porte del paradiso, diciamo così. Invece di San Pietro, c’è un cento chili di tremula carne sudata, umidiccia. Compare questa grassa e baffuta tricheca teutonica. Ma una tricheca zozza che sembra pure lei appena uscita da un tortino di cazzi. Partiamo subito con un Kazziatone di benvenuto, con quel tono minaccioso che solo i crucchi hanno anche a cose normali, figuriamoci quando sono incazzati.
“Nein suonare campanello DIECI folte, Neeiiin! Basta UNA suonare, UNA, suonare, folta! “
Mi sento uno scolaretto che è sgridato dalla maestra. Non vorrei finire già nella lista nera ancora prima di entrare. Chiedo perdono, sto per inginocchiarmi e accettare qualsiasi punizione corporale voglia infliggermi.
Vengo perdonato, “per questa folta”.
La tricheca si asciuga il sudore dalla fronte, fa un respiro, conta fino a dieci per riprendersi Eins Zwei Drei Vier….
“Come tu, essere registvrato?”
Ha in mano un tre pagine con la lista di nomi. L’Avarus list. Li scorre con quel dito tozzo da mammifero antartico.
“Anofagabondo, Ladysquirting, fragolino, Gesù69, “
“Come detto ti chiamare?”
provo a sbirciare la lista, allungo un dito e lei mi dà un buffetto sulla mano.
il commendatore, il conte, il duca ecco … ilMarchese. “Tu essere ilMarcese, Ja?”
Sì, ma solo per gli amici.
Mi squadra dai piedi alla testa da dietro il bancone, chissà cosa cazzo le passa in quella testona tricheca.
Perchè oltretutto se non sei vestito come vogliono loro, Raus e torni a casa. Pago Cento gettoni dell’ingresso. La stronza si calma e diventa quasi gentile, quasi. Mi fa da Cicerona in giro per il locale. Lo chiamiamo locale ma è più un appartamento. La zona bar, un salotto, le docce, la sala buffet, il cesso.
“Qvesta è stanZa giochi” mi fa.
è uno stanzone arredata con tutto il necessario: la sedia ginecologica, l’altalena sessuale, un materasso da sei piazze per le ammucchiate di paese, le varie alcove per chi vuole un po' di privacy. Per adesso è vuota, nessuno gioca. Nel locale sono tutti in modalità social. Sembra di stare in un party casalingo. A casa di qualcuno che per amici ha la bella gente che va in giro vestita in latex, nuda sotto ma con la maglietta, in mutande ma nuda sopra, o vestito da rappresentante dell’enciclopedia treccani, o da troia da tangenziale.
Poi c’è lei.
Cappottone nero stile terzo reich. Capello con rasatura laterale, cresta azzurroviolacea: marziale ma sbarazzina al tempo stesso. Stivali mezzo coscia che se ci infili una donna normale le vedresti spuntare il naso fuori. Calze con autoreggenti, che non sono autoreggenti ma fionde dell’amore. 185 cm di pura vacca chianina tedesca. Una Fräulein puttanone come tutti immaginiamo dovrebbe essere una Fräulein puttanone.
Si chiama sicuramente Grünilde, o Brünilde, o Hildegarda o Sigrún. Le chiedo come si chiama:
“Camilla” mi fa.
La chiamerò comunque Helgaründa, che è un nome assolutamente inventato, ma tutte le crucche che scopo le chiamo così, una cosa che mi porto dall’infanzia. A parte il fatto di dirmi un nome che non volevo sentire non spiccica parola. è accompagnata da un barilotto tutto vestito di nero. Forse il marito. Ha una faccia conosciuta. Vado a prendere un drink, sto per tornare nella stanza giochi quando sento abbaiare:
“Nein drink in stanza giochi, neiiinnn, raauuusss!“
Di nuovo. Secondo Kazziatone della serata. Mi giro e vedo la tricheca da dietro il bar che mi punta il dito contro. Cristo, ci manca l’allarme antiaereo. Torno indietro, lascio in bicchiere sul bancone, con un movimento della testa lei approva.
“Brafo, Ja! Marcese”
Di fronte al bar ci sono un paio di coppie di pensionati che stanno socializzando. I mariti stanno discutendo sui problemi alla prostata, l’artrite, la cataratta, quale cantiere hanno visto oggi e altre amenità tenendo la mano sul culo della moglie dell’altro. Qualche lupo della steppa vaga solitario, si avvicina a una preda, annusa e dopo un vaffanculo se ne va. Incrocio un tipo, sembra un testimone di Geova, gli manca solo la bibbia in mano e che mi chieda se sento la voce di Dio.
No. Non la sento la voce di Dio. Solo grugniti che provengono dalla sala giochi.
Come se suonasse la campanella della ricreazione, tutti si precipitano lì dentro. Evviva!
Sulla sedia ginecologica è in corso una visita specialistica. Un troione sta con le gambe spraccate sui reggigambe, un tizio ginocchioni che le ravana la passera. Intorno tutti studenti di ginecologia che prendono appunti col il pisello in mano.
Addocchio Fräulein Helgaründa. Lei e marito si mettono comodi in un’alcova, in fondo alla sala. Faccio ciao al marito, un cenno se posso avvicinarmi. Lui è sdraiato su un fianco. Fa sì con quella testona sbiancata. Helgaründa è sdraiata, guarda il marito, mi dà le spalle, o meglio, il culo. Sdraiati uno di fronte all’altro come se fossero a godersi un pic nic sull’erba del parco di Tempelhof, a ingozzarsi di Pretzel, birra e cetrioli, invece sono stravaccati su un materasso sbrodolato in latex, che avrà preso più schizzi del Titanic, in un club per scambisti, minacciati da decine di cazzi imbizzarriti. Helgaründa si gira, mi squadra, fa una smorfia che non so se è tipo “è questo che passa il convento” o “Guarda che maschione portento" non mi scaccia come se fossi un moscone su uno stronzo, è un passo avanti. Gattono sul lettone. Helgaründa è tutta coperta dal pellone nero che sembra un Goebbels trangender. Sollevo un lembo di cappotto. Quello che trovo è un grosso culo nordico. Lei immobile, estraniata, fredda, potrebbe tranquillamente leggere Goethe mentre le si esamina il deretano. Sollevo una fetta di Schnitzel di chiappa, spunta un ciuffo di insalata di patata anni 70, inizi anni 80. Annuso, l’annata è quella, un moscato con un bouquet di sentori di frutta secca, fiori appassiti, coriandolo, piscio e sborra e anche pò di tappo.
Guardo il marito, il solito gesto con la mano, vai vai fai pure… Ja!
Rovisto nella Kartoffelsalat di Helgaründa con un dito, poi due dita, poi tre, infilarci una mano sarebbe poco bon ton. Quindi per stimolarla accelero il ritmo, cambio mano, mi sembra di fare un purè. Finalmente Helgaründa inizia a dare segni di vita, ansima move la testa, fa pure muuuuuuu…
Guardo il marito che guarda la moglie, che guarda il mio cazzo. Helgaründa ha voglia di würstel, mi agguanta la patta. Le presento l’amico fritz, che nemmeno mi da il tempo di incappucciare che se lo è già messo in bocca, quindi mi trovo la testa di Helgaründa tra le gambe. Il marito ci guarda. Ora che siamo faccia a faccia, c’ho un flash: è l’ispettore Derrick senza trench, con la t-shirt nera, la faccia crucca è quella. Stasera è la serata dei cornuti, dopo controllo se per caso è San Giuseppe. Due ore fa un marito che s’incazza perché pensa che mi sono chiavato la moglie, e ora sono qui a chiavarmi la moglie davanti al marito, che sembra si tolga un peso, finalmente qualcuno che se la scopa al posto suo. Queste strane coincidenze cosmiche da allineamento astrale di buchi neri. L’ispettore Derrick però non resta proprio indifferente, si smandruca il pacco, non so se ad ispirarlo sono io o lei. Lo tengo d’occhio perché non vorrei quattro Derrick al culo. Con Helgaründa appesa al cazzo, mi tolgo la camicia perché si cuoce. Intorno a noi inizia l’assembramento degli smanettoni. Helgaründa scaccia tutti come se fossero tafani sul culo. Si mette sdraiata, vuole che le lecchi quell’insalata Brandemburghese, ma i krauti mi fanno venire l’aria alla pancia. Allora parto subito a montarla. Le faccio una spaccata con due Schnitzel, rischiando la lussazione. C’infilo in mezzo il mio Panzerfaust. Spero non stringa con le zampe, che finisco spremuto come un tubetto di concentrato di sborra. Intanto Helgaründa urla come un'ossessa, la sbattacchio senza pietà alcuna. La passera di Helgaründa è un Autobahn a quattro corsie. Ci potrei infilare il mio cazzo, più fare un cazzo littorio con una manciata di tutti i quattro o cinque segaioli che ci circondano, a lei non basterebbero.
Poi non c’è niente di meglio per farmelo ammosciare che il Tricheco di prima che viene a Kazziarmi di nuovo. No, questa volta Kazzia Helgaründa perché con i tacchi di quegli stivaloni da walkiria puttana sta facendo diventare il materasso un groviera, che già profuma anche di groviera. Oltretutto se mi parte una stivalata in faccia mi fa un buco di culo in fronte. Le due iniziano a ringhiarsi in faccia come Rottweiler in calore. Faccio finta di sborrare, “Aaaah… Jaaa, ooooohhhh, mein Gott" poliglotto in germanico per farmi capire meglio, non se ne accorge nessuno, giusto per cortesia. Sfrutto la cagnara per defilarmi. Raccatto pantaloni e camicia. Nudo beco con la preserva afflosciata che sembra averci il berretto di uno gnomo tra le palle, mica un cazzo.
Vago nudo con il fagotto dei miei vestiti e vengo travolto da un nugolo di arrapati, che ronza intorno a una ninfomane trascinata sopra il materassone da battaglia al centro dell’arena scopereccia.
Wunderbar
Lei sdraiata con lo sguardo tramortito. Salgo sul materasso che sarà alto un metro e un cazzo, tra la foga del chi prima arriva prima scopa, il materasso che è unto e unto e scivoloso come un dildo usato e se ci sali sopra affondi. Salgo con un piede, perdo l'equilibrio, rimango a mezz’aria con l’altro piede. A quel punto ho due opzioni: pestare la faccia della la suina o cadere dal materasso rischiando il crociato. Vada per la faccia della suina. Il dio delle suine la salva, perché atterro con il calcagno a un centimetro dal suo zigomo, salvandole la metà della faccia sinistra. Lei inconsapevole della tragedia sfiorata, è lì che smanetta, succhia e sbrodola. Vuoi per la tensione del momento, vuoi perché alla fine è l’unico posto libero, mi siedo sulla sua faccia. Come di riflesso prende a leccarmi le palle. Lente e gustose lappate sui coglioni e buco di culo, che un labrador non saprebbe fare di meglio, fidatevi. è come quando ti fai il bidet e senti quel tepore che ti risale fino all’intestino, che quasi ti vien voglia di cagare. Sono lì appollaiato sulla suo muso, mi godo questo nirvana pompinaro che viene deturpato dalla faccia selvaggia di uno dei due vecchi del bar, che fa i peggio grugniti da cinghiale della foresta nera. Ci troviamo faccia a faccia ognuno ai due lati dell'arcobaleno. Il vecchio è tutto avvampato, ha le vene della fronte che scoppiano, deve avere in corpo più viagra dello stabilimento Pfeizer.
Alla fine la ninfosuina chiede time out, tutti si allontanano, lei si mette seduta, fa un paio di lunghi respiri come per prepararsi all’immersione. O, come se si fosse risvegliata da un coma. Si risdraia. Riparte il carnevale. C’è un rapido cambio di posizioni. Tutti si muovono frenetici intorno a lei come se fossero tecnici al Pit Stop della formula 1. Io passo dalla bocca alla fica, spingo via il vecchio che sembra una Tartaruga caretta arrazzata. Lui ritorna a fottere una tipa che è sdraiata accanto, le mancano le mani incrociate sul petto per ricordare Nefertiti morta 3000 anni fa ma ancora giovanile, forse la moglie. Forse, un fantasma di una troia deceduta per asfissia da troppi cazzi che infesta l’Avarus da decenni. Prendo in mano il birillo, non il suo, il mio. Batacchio un paio di colpi su quella passera sudata e arrossata che sembra un ecce homo, ce lo infilo dentro che mi sembra di scopara un barattolo di danone lasciato al sole di agosto.
Mi passa accanto la tricheca nazista, mentre sono lì che sculetto e fa:
“Tutto pene?”
“Tutto pene, danke!" e riprendo a pigiare.
Un paio di mandate e rivolto la ninfosuina a pecora, che non ne posso più di vedere quella ghigno da drogata di cazzi. Osservo la scena come se fossi in un sogno astrale. Faccio lo screenshot di questo attimo e lo salvo nel cloud dell’eternità. Siamo tutti intorno a lei come se la sua passera fosse il centro di un cosmo sporcaccione, nudi, chi con il birillo stretto in mano, chi infilato in un buco qualsiasi. Alcuni sguardi ansiosi di rubarti il posto nella sua fica. Un momento di condivisione universale. Sarebbe bello tenerci per mano, fare Giro, giro girotondo, casca il mondo, casca la terra, tutti giù per… oddio sborro!!!
Questa volta schizzo davvero. Saluto e ringrazio tutti.
One love, one heart.
Raccatto i miei stracci. Quando sto per levarmi dai coglioni passo accanto a una coppia che sarà da un’ora impegnata in una specie di rapporto tantrico inculatorio. Lei appecorinata alla ringhiera di un piccolo soppalco che dà sulla sala trombiera. Lui dietro che la tromba rilassato e spirituale come il Dalai Lama, le saranno venute le piaghe da decubito al cazzo. Il locale si sta svuotando insieme ai coglioni di tutti quanti. Ormai il piatto forte di maiale ha preso quella cariolata di cazzi che le tiene calme una settimana, in attesa della prossima ingroppata di gruppo. Esco.
Sono in attesa dell’Uber, mi passano accanto Helgaründa e il marito. Loro si guardano intorno, anonimi, come se fossero usciti dal cinema a vedere la carica dei 101, invece erano a vedere la caricano in 101. Salgono sulla loro mini cooper nera targata HH AK 5672 parcheggiata di fronte all’ingresso, cercando di non farsi notare. Faccio ciao, ciao. Nemmeno mi cagano.
Sono lì da solo aspettando questo uber del cazzo che non arriva mai. Arriva la ninfosuina. Faccio ciao ciao. Mi squadra come se il bagno maria ai coglioni di prima non lo avesse fatto a me. Nemmeno lei mi caga. Arriva l’uber non il mio, il suo. Io resto lì al bordo della strada, passa un’ora. Nemmeno un certo Mustapha Mohammed Ahmed qualcosa che mi compare sull’app uber mi sta cagando. Spero che sia quel cornuto che ha la moglie che si fa sfondare nei motel.
FKK ANDIAMO – Seconda metà di Gennaio 2024 – “Ripristinare la dimensione del sogno” – Recensione di TITANO
Matteo 6:34 “Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena”.
Orazio diceva: afferra il giorno. Ed eccomi qui. A riportare su carta la cronaca di una giornata, e consegnarla all’etere, come un antico scolaro, in un corsivo aggraziato.
Viaggiamo veloci nel sole di un tempo splendido, tradito al confine da un po' di neve ammonticchiata ai lati della carreggiata, mentre fa addirittura più caldo in Carinzia che in Italia.
Il parcheggio è già molto occupato all’arrivo, nel primissimo pomeriggio di questo giorno infrasettimanale, e molta gente sarà presente durante la nostra breve permanenza per questa giornata.
Nel tragitto che conduce al ristorante, si palesa una bella line up, foriera di una interessante gita.
Pranziamo con ottimi cordon bleu e fagiolini, oltre a tonnarelli al pomodoro piccante che mi riferiscono eccellenti.
Al rientro in arena per il consueto caffè sono molto colpito da una ragazza altissima che staziona proprio al bancone, lato scalini con pedana, di nome Vicky. E’ bulgara, molto alta come detto e gran fisco naturale, bel seno molto proporzionato e, a volere guardare il pelo nell’uovo, sedere leggermente abbondante; bella bocca a forma di cuore e prima volta nel locale, dice lei. Poi apprenderò che non è proprio così, ma è un peccato veniale. Nel menù offre preliminare al naturale ma + 30 per extra FK. Il dialogo a pelle tuttavia non mi convinceva, quindi mi congedo educatamente. Lavorerà comunque, come tutte quel giorno.
Mi sposto nella zona che fu di Inna ed Iris, e proprio a quel tavolino, sotto la scalinata, c’è una notevole e giovane ragazza, che ha appena iniziato: Lorena. Rumena giovanissima, parla solo la sua lingua, dato che il suo inglese stenta anche per il minimo sindacale. Parliamo del più e del meno accordandoci. Molti tatuaggi tra il gotico ed il celtico un po' ovunque, nocche incluse. Grande fisico naturale, seno adolescenziale pieno e commovente e molto bella anche di viso; mora, occhi scuri, capelli scuri. Evidentemente la zona si presta ad attrarre ragazze sopra la media.
Si vede che è nuova ed acerba, ma le sue risate di imbarazzo sono stelle filanti.
Certe cose accadono ineluttabilmente. Cert’altre te le devi meritare. Non ti vengono incontro, senza che tu faccia un passo verso di loro. E io lo faccio verso di lei. All’inseguimento di qualcosa che non sai, e che in un pomeriggio austriaco ti trovi ad inseguire davvero. Al confine del mondo…ai bordi delle nostre anime.
E’ meravigliosa da rincorrere sulla scalinata, ed offre una buona prestazione a tariffa standard, inclusi lenti e profondi FK, tenendo – nota di merito – gli eleganti tacchi per tutto il rapporto. Durata poco nel locale, a quanto mi è stato riferito. Peccato. Immersa tra ragazzotte tatuate sino al mento, e figure ciondolanti e ammaccate in accappatoio, spiccava. E pure lei ha lavorato molto. Fuori tempo massimo, mentre scrivo ciò che leggerete, mi domando se ho scelto il sogno o il destino.
Una scoperta, diventata purtroppo una delle tante ragazze “biodegradabili” incontrate nel corso degli anni.
L’arena, frattanto, è il solito nodo del tempo in attesa di resurrezioni, una repubblica autonoma, con la sua moneta e le sue ingiustizie sociali.
Io raggiungo un amico intento a parlare con la bulgara Larissa, in “tenuta Talia” ovvero autoreggenti e reggicalze neri e per il resto in TN. Sempre meravigliosamente composta, all’apice del bancone, nella zona divenuta feudo bulgaro nei lustri. Zona contenitore di speranze e paure, quella.
Appena loro salgono, incrocio lo sguardo con una meravigliosa ragazza di colore, seduta sullo sgabello lì a fianco, nella zona che fu delle mai dimenticate ungheresi. Macina camere e dialoghi dal mio arrivo, ma presumo anche prima. Sapevo già chi fosse, Valery. Regina delle Baccanti.
Ha un che del volto di Ainett Stephens, e indossa una maglia a trama retata nera - da cui fa capolino la visione di un piccolo seno - ed un perizoma, sempre nero. Ha una bocca bellissima: 32 perle. Fisico atletico. Parliamo un po', e possiede un ottimo italiano. Purtroppo per me voleva fare a tariffa standard orale coperto, mentre aggiungendo + 30 avrebbe offerto il bacio. Combo micidiale.
Ma evidentemente ha ragione lei, dato il suo continuo saliscendi. Ma che figura ci avrei fatto con il Maestro Brat, se in un bordello mi fossi fatto fare una pompa coperta? Dai!
Scherzi a parte, prendo atto delle sue regole. Ma anch’io ho le mie, che con tutta evidenza differiscono da quelle di chi sale a certe condizioni. Ogni ulteriore comunicazione tra noi è oramai impossibile, nel vuoto di spazio trascorso nel mentre.
E’ chiaro che il suo mondo ed il mio sono troppo lontani per subire attrazioni. Orbite troppo distanti per sollevare maree. Ci siamo guardati come attraverso una lente, immagini sfocate che salutano da opposte sponde figure indistinte.
Mi congedo e… “Si chiude una porta e si apre un portone”, recita l’adagio.
Infatti ecco palesarsi Flavia. In altro thread ho scritto rapidamente “Ho avuto il piacere di conoscerla di recente, arrivata da pochissimo, e potrei definirla la "Larissa 2.0" per la somiglianza fisica con Miss Aprile 2012 ... Notevole acquisto. Capelli castani, occhi chiari, bel viso e bocca, seno naturale straordinario, molto alta anche senza GPS, pelle setosa...proviene dai locali di Colonia, Pascha e altri. Parla inglese, tedesco (se non ricordo male) e ovviamente rumeno. Educata e molto pulita. Ottima prestazione a tariffa standard. Staziona tra i tavolini sotto la scalinata e i divanetti adiacenti”.
Il fisico e la mise sono quelle delle foto che girano. Indossa autoreggenti e perizoma neri. La approccio, mette il pile e usciamo a fumare nell’innevato giardino. Sempre sorridente. Estrae dall’astuccio una sigaretta come fosse una lama, con un gesto elegante e marziale. Come detto, riscontro affinità fisiche e caratteriali con la Larissa del 2012.
Improvvisi ricordi, riaffiorati veloci, si sono confusi con altri, lenti e meditati. Ci siamo informati riguardo al passato dei nostri ultimi anni, che improvvisamente sono diventati decenni.
Lo stile è una qualità della visione, e qui ce n’è. Avverto un forte legame; credo che in Fisica lo chiamino Entanglement.
La glaucopide Flavia mi attrae in maniera spontanea e non forzata, e nella generosa stanza mi leva 20 anni.
Per il resto, vi rimando al virgolettato.
Il pomeriggio trascorre con le lancette nella colla, in atmosfera totalmente rilassante, mentre vuoto bicchieri di cui il nostro ospite è prodigo e fumo, solo e in compagnia di amici e ragazze, oltre a conversare brillantemente con la nuova Jasmine marocchina, con tatuaggi mediorientali a mezzaluna, molto bella di viso ed estremamente brillante, che strega letteralmente un amico.
Per il resto, ciondoli che alleggeriscono il peso degli anni indossati, occhiali alla moda neri e pesanti, sguardi acuminati mentre esigono l’incasso. E lunghe riflessioni con il padrone di casa, sempre Magnifico.
Qui non abitano algide statue, distanti, lievi ed alteri sorrisi,di nobildonne circondate di greve plebaglia.
Nessuna posa da indossare, da esibire in cornice, monumento alla presenza.
Ogni tanto incrocio gli occhi con Maya, Daniela, Roberta, minuta ed indaffaratissima, Eda e Teona, belle, rigogliose, spigliate e prestazionali, come mi riporteranno i compagni; ma sono colpito da una ragazza stabilita vicino l’apice del bancone lato divanetti verso lo spogliatoio femminile.
Pelle bianca e schiena inarcata, a tenere con le mani giunte il ginocchio della gamba che esce dallo sgabello.
Porcellana incrinata dal sole, pare.
Nel mio rifare la strada più e più volte, come se, camminando, cercassi parole e immagini per il locale, ci siamo scontrati diverse volte. Eppure si faceva avvisare ben prima…era come un odore, un sapore che cercavi mangiando la neve da bambino. Avvertivi la sua prossimità.
E’ Mihaela di Costanza. Lavorava a Norimberga all’Heaven, dice. Occhi avvolti nell’indaco, risacca di oceano, rumori di ciottoli nella corrente. Capelli neri e bei lineamenti del volto. Un tattoo con un nome sopra il seno sinistro, altri non pervenuti. Indossa un top retato a maglie larghe ed un perizoma chiuso con un anello nella parte posteriore, entrambi bianchi. Magra, seno piccolo, bel sedere.
Una delle tante ragazze con talento, nel frattempo, rimaste nell’ombra.
Uno degli incontri in grado di ridare dignità al tempo.
Mi diverto come un matto a parlarci, e ad ascoltare il suo italiano vagabondo, che pare una traduzione automatica da idiomi misteriosi, mentre la volta del locale si spezza e si disfa sopra la nostra testa, sotto un cielo che frana in coriandoli. Una rivelazione, che mi auguro anche gli altri vedano. Ottima e calda camera a tariffa standard con FK e BBJ.
L’incontro mi farà apprezzare la squisita cena che seguirà con il nostro ospite, comprendente arrosto di maiale, crocchette con ricotta ed erbette e spaghetti aglio e olio, tutti ben eseguiti. Notevole la cheesecake al cioccolato.
Ci raccontiamo, tra una pietanza e l’altra, quello che agli altri non si può raccontare. Della rarità posseduta da alcune ragazze. Di personaggi minori in fuga da sempre. Della giustificazione di tutte le ore tradite.
Della mia ricerca di una buona scrittura per dipingere ciò che sono e ciò che siete. Della mia penna disincantata, con parole che non danno scampo…nessuna via di uscita, per questi esseri umani, e questo “mondo”, oramai allo sbando, tra cui mi pongo.
Viene poi il momento del bicchiere della staffa, che dopocena è già tardi per me. Sempre con il mio ospite mi chiedo: quale idea tradirò? Dove e quando abbiamo fallito? Perché “i giovani” sono così?
Io resto inerte…fedele a me stesso, conscio che un voto non vale niente. Preferisco disperdere in frasi tutto ciò che fa male, e sono impermeabile ai numeri. Siamo fatti così, noi… guardati attraverso un negativo.
Mentre esco mi sorprendo a sperare, ignaro di cosa mi porto dietro; forse il ricordo che resta per sempre di ciò che eravamo.
Oggi possiamo ascoltare al PC il vento che soffia su Marte…ma siamo in grado di godere il momento? Forse la risposta è più semplice di ciò che si pensi, ed è nel Rasoio di Occam.
Come altri prima di noi. Come quelli che verranno, se questo “mondo” resisterà. Non si esce puliti dal vivere, ci si deve sporcare.
Per me, quel che sono e che ho fatto mi marchia per sempre. Per voi, ci sono sempre nuove occasioni.
@manraniero pensa su quel letto poco prima cosa è successo.bello quando lei si bagna tutta e la lecchi assaporando il liquido gustoso dicendo bis bis in soi 26 successo varie volte . libidine
Ma non ti passa mai per la testa che, visto che TU chiedi alle ragazze di leccare tutti i TUOI orifizi e prolungamenti vari... le stesse PRIMA di averlo fatto a te abbiano praticato lo stesso trattamento anche ad ALTRI?
Hai forse un protocollo di sicurezza anche per la sterilizzazione pre-coito delle ragazze?
Tequilo22 Silver Profondo Nord | 36-50 13/02/2024 | 18:43
@manraniero Io oltre che la figa gli lecco anche il buco del culo... 😋 Lo diceva anche il famoso spot delle patatine, se non ricordo male lo slogan era pressappoco così: se non lecchi il culo godi solo a metá! Come diceva sempre Gerry Scazzi al millionario: only the brave!
@manraniero said:
Io chiedo sempre long time e sono molto esigente, voglio provare tutto e mi sento come Rocco in un suo film...una escort con me deve avere molta energia e pazienza
... e secondo te il Rocco Nazionale avrebbe tutte queste (non voglio dire cosa altrimenti ti offendi)
... se lo vuoi imitare... la figa devi leccare... o la diga usare...
E finalmente si torna a casa. Non ne potevo più di tutto quel casino notte e giorno, sempre qualcosa da fare, mai un momento di noia, gente da tutto il mondo che sei lo e senti parlare mille lingue diverse oltre alla cantilena dei thai con quelle vocali infinite, che palle. E poi quegli odori assurdi che a volte ti fanno venire voglia di non respirare e altre volte ti fanno venire fame, e poi il cibo, ma dico io, come si fa a mangiare quella roba, tutto speziato e un sacco di roba piccante, e poi passo dai carrettini e ti arriva l'odore nel naso e sei costretto a fermarti, non va bene, voglio una lasagna! Ma del caldo ne vogliamo parlare? Cioè è inverno e c:è 35 gradi di giorno e 25 la notte, ma che vi sembra una temperatura adatta alla vita? Altro che caldo tutto l'anno, ora che arrivo a Zurigo vedi come sto bene che li siamo su -2 la notte e due gradi il giorno ora, tanta roba. Che poi a parte questo mi chiedo come si possa vivere in un posto come Bangkok dove qualunque cosa cerchi la trovi, magari on uno di quei supermercati i ogni 100 metri o nei centri commerciali enormi che c'è n:è pure uno ogni chilometro se sono distanti, anche se sarebbe bello poterci andare a piedi, ma fa caldo e tocca prendere magari lo skytrain per non sudare, però costa eh, non va beneeee.
Non saprei nemmeno dirle tutte le cose che odio di Bangkok e della Thailandia, sono troppe, hanno un modo di vivere che non va bene, tutti troppo rilassati ma incasinati allo stesso tempo e non capiscano una sega ma in qualche modo funziona tutto, bho, non è normale. Come non è normale che ci siano donnacce ovunque, non è un paese per gente dabbene, che schifo bleah.
Comunque non ci torno più, mi sono rotto di venire qua, che poi anche i residenti italiani che ci vivono sono proprio insopportabili, non c'è verso di fare una cosa seria quando ci sono loro, ma davvero oh, sempre a divertirsi in giro se ci esci una volta insieme, che poi le conoscono tutte le donnacce eh, e anche i ladyboy, che scempio, questo la dice lunga su che brutte persone siano, senza pudore proprio, non so come facciano a vivere in un posto così.
Menomale sono arrivato in aeroporto, un po' di civiltà finalmente. Non mi mancherà per niente la Thailandia, né tantomeno Bangkok, e nemmeno le ragazze del Kokoro o quelle dei gogò di Nana plaza, soprattutto lì al Butterflies, un localaccio per gente senza dio proprio, ma anche le cameriere da Hooters, che uno va a mangiare due alette e una birra e si distrae con quei culi ovunque, che roba. Ma poi quella di ieri al 7 Heaven, un postribolo in una stradina senza sfondo piena di giapponesi, quella proprio è il demonio, con quell'aspetto che sembra una bambolina perfetta e angelica e poi invece ti aspira l'animale non ci capisci più niente, il diavolo proprio.
No no, non ci voglio mai più mettere piede qui. Ciao ciao Bangkok, non ci rivedremo...
La prima volta che andai in Giappone fu nel 2016 per la fioritura dei ciliegi e fu subito amore!
La bibbia per la mia prima vacanza e poi anche delle successive (ma negli anni sono arrivati un sacco di siti da consultare) è stata https://www.japan-guide.com/ sito indispensabile per un viaggio fai da te nella terra del Sol Levante.
La figata di questo sito era che oltre ad un forum dove scambiarsi info c’era pure una sezione (purtroppo chiusa dall’aprile 2019) per conoscere persone giapponesi con la passione per viaggi e paesi esteri e scambio linguistico in stile pen pal.
Il sito era ottimo per conoscere ragazze giapponesi, certo molto tempo perso in chat come in tutti i siti… contatti per mesi prima delle vacanze e poi o sparivano o quando eri in loco non avevano mai tempo.
Ma quando riuscivi a beccarle nel loro giorno libero e passarci tutta la giornata insieme da mattina a sera facendo giri turistici si avevano alte percentuali realizzative a fine giornata.
Certo nessuna top model e mediamente tutte donne tra i 30 e 45 anni, ma nei 3 viaggi precedenti in Giappone qualche soddisfazione con quel sito me la sono tolta a scapito di tanto tempo perso e chiacchiere inutili nei mesi pre-viaggio.
Ma quella è storia ormai, eccoci ora ai giorni nostri, finalmente dopo quasi 5 anni di assenza che non hanno sopito il mio amore per questo fantastico paese, ritorno nel mio paese preferito per una vacanza normale (per il pay preferisco altri posti come la Thai o il Brasile, ma anche durante questo quarto viaggio nipponico in quasi un mese di permanenza qualcosina ho combinato da buon puttaniere 😉).
Dal momento che il sito di penpal di JapanGuide è chiuso non mi sono sbattuto su social vari, anche perché fino a fine ottobre sono stato troppo impegnato col lavoro e poi prima di partire per il Giappone ho passato due settimane a casa di una amica in Portogallo e non potevo certo mettermi a chattare su tinder et similari.
Bando alle ciance e parliamo di figa attuale: INTERNATIONAL PARTY TOKYO E OSAKA
Da quella che è la mia esperienza limitata con i giapponesi queste feste sono i posti migliori dove socializzare con loro, perché sono feste dove i/le giapponesi vanno per conoscere persona straniere e praticare l’inglese.
Basta che cercate su google e troverete vari siti e gruppi Facebook che organizzano questi eventi (come quelli sopra allegati), che si svolgono in pub o hotel, hanno prezzi di ingresso variabili ma comunque contenuti di 10/20€ alcuni comprendono una consumazione, altri hanno opzione open bar, altri ancora hanno un piccolo buffet.
Ricordatevi che di solito è richiesta la prenotazione online per essere messi in lista.
Le feste si svolgono nel range orario dalle 18 fino a mezzanotte e hanno una durata media di 3-4 ore, alcuni anche solo 2 ore, ma essendo dentro a pub o bar, il locale rimane aperto, quindi nessuno vieta di rimanere nel locale oppure spostarsi da altre parti con nuove amicizie e possibili prede.
Nelle mie 3 precedenti vacanze ero stato solo ad un party durante il mio primo viaggio, che si era svolto in un hotel e devo dire che era stato sia divertente che monotono (rispondere 100 volte alle stesse domande dopo un po' stufa) ma ero riuscito a beccare vari contatti poi non finalizzati per mancanza di tempo mio e loro ed ero uscito dall’hotel con una che mi aveva riaccompagnato a casa (visto che il mio airbnb era a pochi minuti di passeggiata), ma quando era ora di salire, dopo slinguazzamenti e palpeggiamenti davanti al portone, è scappata lasciandomi col cazzo duro…
A questa vacanza, non avendo usato social, ho puntato su questi sia ad Osaka che a Tokyo e alcune volte sono stati dei flop totali, troppa braga e zero figa, di conseguenza soldi e tempo buttati.
Altre volte non si è concluso nulla, tanti contatti e chiacchiere che non hanno portato a nulla, ma una sera ad un open bar sono finito in un love motel con una milf divorziata alticcia e molto vogliosa.
Ad un altro party invece ho beccato un contatto utile (tra tanti inutili) che si è poi materializzata nel suo giorno libero.
Direi che la tattica di beccarle nel loro giorno libero, in tarda mattinata e passarci tutta la giornata insieme, facendosi vedere molto interessati alla cultura e stile di vita giapponese porta i suoi frutti. Certo bisogna stare in loco più tempo possibile per far aumentare le possibilità d'incontro.
MA A PUTTANE COME STIAMO MESSI?
OTR a OKUBO PARK, KABUKI CHO – TOKYO
Dall’inizio del 2023 si leggono vari reports e ci sono video dedicati su youtube che parlano dell’avvento delle stradali in zona Okubo Park a Kabukicho, che chiedono prezzi da 15/20.000 ¥ x 45/60min più ovviamente il love motel che lì in zona hanno prezzi a partire da 3/5.000 ¥.
Ed essendo in giro per Kabukicho un sabato sera verso le 22/22:30 come potevo esimermi dal fare una ronda?
Vi dico il percorso ma con google maps è semplicissimo. Uscite dalla East exit della stazione di Shinjuku JR, passate nella via alla sinistra di Studio Alta ed entrate a Kabukicho da Godzilla Road, in fondo alla strada dove c’è il Gracery Hotel e il Tohu cinema con la testa di Godzilla in cima andate a sinistra, vedrete tante ragazze con in mano cartelli con scritto dei prezzi, bene non illudetevi, sono le buttadentro degli inutilissimi girls bars dove il jappo (e solo lui) va solo per parlare e bere e magari dopo aver dilapidato vari stipendi in cose inutili ne nascerà una relazione sugar daddy - sugar baby.
I prezzi che vedrete sul cartello tipo 30min – 2.000 ¥ oppure 3.000 ¥ - 60min è il costo per far star seduta la ragazza con il cliente, poi sicuramente ti pelano a morte coi drinks
Insomma posti dove far flanella, inutili ad un punter serio.
Proseguite sempre dritto fino ad arrivare al parco (che è tutto recintato).
Facendo il giro del parco ho contato “ben” 14 marchettare… a sentire la gente in rete sembrava fosse pieno. Era troppo presto? Forse si, o forse c’è sempre poco… a causa dei raid della polizia nei mesi precedenti: https://mainichi.jp/english/articles/20231026/p2a/00m/0na/034000c
Comunque in altri giorni ne ho viste alcune anche nel pomeriggio verso le 16/17 (alle quali ho fatto qualche scatto rubato che allego più in basso)
Di queste 14, 4 erano trans e 3 di queste hanno cercato di attirare la mia attenzione, ma la quarta trans (la migliore) era troppo busy a guardare il cell (ficcatelo nel culo va là).
Delle 10 girls, 7 indossavano la mascherina e quasi tutte guardavano il cell (anche per voi vale il consiglio di cui sopra su un utilizzo più utile dello smartphone).
Nessun essere femminile mi ha rivolto la parola, anzi manco mi hanno guardato!
La cosa buffa era vedere gli pseudo colleghi jap provare l’approccio parlando con ste tipe e loro neanche li guardavano in faccia. Sono stato lì un pò a gironzolare ma nessuno si è accoppiato, gente strana. Che magari per dare meno nell’occhio si accordavano per vedersi da lì a 5/10min nel tal motel? Tutto può essere ma io non ho visto nessuna schiodare il culo.
Comunque, nel caso trovaste una che accetta lo straniero, secondo me al 99,99% è un pacco clamoroso. Inoltre la qualità è 100 volte meglio nei distretti a luci rosse di Osaka.
PINK SALON (BJ BAR) TOKYO https://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/150003/bj-bar-a-tokyo/#c7
Ne avevo già parlato in questo link, Happy Hinomaru ha chiuso i battenti ma il Jan Jan https://janjan-sugamo.com/top/ è sempre vivo e vegeto, arrivato là per una svuotata di coglioni rapida, scopro che hanno aumentato di 1.000¥ il prezzo per noi gaijin, quindi da 3k ora siamo a 4k, per l’amor di dio col cambio a circa 160 si parla di meno di 30€, le cinesi in appartamento in Italia nella mia città non telo succhiamo il cazzo per meno di 30€. Però diciamo che la cosa mi sta sui coglioni, ormai ero lì e gli ho dato queste 4 banconote da mille per un BBJ CIM rapido senza infamia e senza lode, ma poi per principio non ci sono più tornato.
FASHION HEALTH TOKYO https://www.shibuya-seafari.com/top.html
Shibuya Seafari è gaijin friendly e molto cheap, infatti dalle 10 alle 12, il servizio costa solo 6.000¥ per 30min.
Ovviamente l’essere un locale aperto agli stranieri non vuol dire che tutte lavorano con noi, anzi… la scelta è solo tra una ristretta cerchia di ragazze. Quando sono andato io c’era solo Aoi disponibile, se fossi tornato più tardi forse ce ne sarebbero state un altro paio tra le quali scegliere (sempre tramite foto), ma tornando dopo le 12 il prezzo sarebbe salito e avrei dovuto pagare 3.000¥ in più… col cazzo.
Quindi accetto Aoi, sui 40, un po' in carne ma con due gran tette, parla un buon inglese perché ha smarchettato in USA. Andiamo nella cameretta ci spogliamo e poi con l’asciugamano passiamo nel corridoio per andare in doccia, dove mi lava in maniera ottima e meticolosa, strizzandomi il cazzo tra le tettone e dandomi un assaggio della sua arte oratoria.
Tornati in stanza mi chiede se voglio un massaggio per iniziare oppure fare un 69, ma anche no cara mia che già il tempo è poco, le dico che voglio BBJ+rimjob+sumata+cim. E lei da brava professionista esegue il suo compito a dovere, buona pompa con leccata di palle, passa al rimjob, per poi salirmi sopra per il sumata strusciando la sua fighetta lubrificata sopra il cazzo a crudo (https://it.wikipedia.org/wiki/Sumata ) per poi tornare a succhiare e finire con CIM. Doccia veloce e mi riaccompagna in reception dove saluto e tolgo il disturbo.
https://sj-jam2020.com/system/
Strawberry Jam è un altro posticino gaijin friendly sullo stile del Seafari. Facilissimo da trovare, si trova a Kabukicho basta entrare dalla solita Godzilla Road, alla seconda a destra e poi subito alla prima a sinistra dopo.
8.000¥ per 30min, come sempre scelta limitata per lo straniero, e come per tutti si sceglie dalle foto. Scelgo una tipa sui 30 anni carina. Camera minuscola con una piccola doccia. Ci spogliamo, la tipa mi lava rapidamente e poi sul letto va diretta di BBBJ e BLS, dopo di chè si riempie di gel e inizia a cavalcarmi in sumata, molto piacevole con anche un po' di FK. La tipa continua a strusciarsi fino a farmi venire. Lavaggio veloce e via verso altri giri turistici nella fantastica Tokyo.
HAPPENING BAR TOKYO
Nelle mie ricerche pre-viaggio scopro gli HB, ovvero i club scambisti giapponesi, il più famoso tra i turisti e il Bliss Out (BO) che purtroppo il 30/9 chiude i battenti. http://www.bliss-out.jp/home_english.html http://www.bliss-out.jp/eindex.html
Nella mia ricerca scopro che ci sono vari clubs sparsi per Tokyo ma hanno tutti delle restrizioni, o non vogliono gli stranieri, o bisogna essere residenti e/o parlare fluentemente l’idioma locale.
I rumors dicono che i proprietari del BO dovrebbero riaprire tra fine novembre e inizio dicembre, nella stessa location di Kabukicho ma con un nuovo nome Voluptuos. https://voluptuous.tokyo/
Finalmente il 23/11 decidono di fare un grande week end di inaugurazione dove per tutto il fine settimana (e solo in quell’occasione) se si ci iscrive sulla sezione BBS del loro sito non si dovranno pagare i 5.000¥ di membership! Quale occasione migliore per testare il locale…
L’etichetta direbbe di recarsi al Don Quijote a Kabukicho che fa angolo con l’inizio di Godzilla Road e telefonare per farsi venire a prendere da qualcuno dello staff. Ma non tutti quelli dello staff parlano inglese e come potete vedere dalle foto l’indirizzo esatto non è un segreto, praticamente è il 2º o 3º edificio sulla sinistra quando entrate nella via di Godzilla.
Saliti al 7º piano bisogna presentare il passaporto e pagare i 12.000¥ (ai quali non ho dovuto aggiungere i 5.000¥ di membership).
Il bar è all you can drink, ma penso che per gli alcolici ci siano delle limitazioni non sulla quantità ma sul tipo di bevande, comunque non so di preciso perchè io di alcolici non ne bevo.
Assegnato il locker si può stare vestiti (non c’è dress code) oppure in intimo, no nudi. Nemmeno le donne possono state nude, al massimo in reggiseno e mutandine.
Nella play room (PR)si può entrare solo se invitati da coppie o donne singole. Ci sono però dei separé dove poter sbirciare cosa succede nella PR modello peep show.
Dal momento che era un weekend di festa il posto bombava di gente e coppie di tutti i tipi.
Alcuni/e parlavano inglese, con altri c’era da usare il traduttore.
Dopo qualche chiacchiera col traduttore il lui di coppia (con lei non giovanissima) habitué di questi posti mi invita a scopargli la moglie nella PR, come potrei dire di no? Pompa cabrio, chiavata coperta e finale CIM.
La serata passa piacevolmente anche con qualche coppia che si cimenta in pratiche di shibari molto interessanti.
Una coppia mista con lui gaijin e lei jap in forma fisicamente tra i 30 e i 40 sono in cerca di 4/5 maschi per farle una mini gangbang nella PR e riesco ad essere tra i fortunati.
Bella esperienza, donna nettamente migliore della precedente ma ovviamente era in condivisione con gli altri anche qui orale scoperto e trombata cover, con cim finale.
Nel complesso mi ritengo molto fortunato di essere riuscito a sfruttare questo week end di festa e pure scontato.
Leggendo in rete nei giorni successivi è andato molto a corrente alterna con serate fiacche e altre migliori.
Dal momento che se fossi ritornato avrei dovuto pagare i 5.000¥ in più di membership ho deciso di non sfidare la sorte, dirigendomi verso altri lidi.
Per curiosità vi posto i links agli altri HB anche se tanto per noi turisti sono inutili.
Al link qui sopra potete già trovare le info sui prezzi e la logistica, non è cambiato nulla.
Nei giorni passati ad Osaka ho battuto questi due RLDs in lungo e in largo, la qualità estetica è veramente alta specialmente fisicamente, di viso invece ho notato un grosso aumento di chirurgia estetica rispetto al passato e anche un esagero di trucco con cui a mio avviso alcune figurano veramente male, ma si vede che ai jap piace così.
Ovviamente la regola d’oro, nel caso vogliate pucciare il biscotto, è quella di rivolgersi solo a ragazze che vogliono veramente lavorare con lo straniero e che parlano un minimo di inglese (anche se pronunciato in modo orribile). Dico veramente, perché il 99% sembrano degli automi che vi salutano e vi chiamano, ma manco vi stanno guardando realmente (fissano il vuoto), visto che la strada è sempre piena di puttanieri (evitate il weekend) e addirittura di gruppi turistici.
A passeggiare per questi vie c’è da farsi delle grasse risate per non mettersi a piangere, ste qua che muovono la manina salutando che sembrano la statuina del gattino che chiama i soldi, facendo vocine da anime ma quando vedono che noi stranieri brutti sporchi e cattivi le fissiamo si paralizzano, bloccano la mano e abbassano lo sguardo.
Comunque nel mucchio, qualche d’una che non ci schifa c’è. Io ne ho trovate due, una a Tobita Shinchi, mi sono fermato ad intervistarla per 3 sere di fila, fino a che all’ultima ha accettato di farmi il BBJ, cosa rarissima ormai qui.
Prestazione senza infamia e senza lode, diciamo che essendo in Giappone le do la sufficienza. Gran bel viso, tettone naturali fantastiche, un pochino larghetta di fianchi, ma nulla di esagerato, direi burrosa, stile mediterranea.
No FK, ma mi sono spupazzato quelle due gran tettone alla grande, rapida puliza dei gioielli con le salviettine, pompa normale abbastanza breve ma il tempo era poco, un paio di posizioni e finisco a pecora. 16.000¥ x 20min.
Invece a Matsushima Shinchi c’è uno shop con un bel cartello Welcome Foreigners. La tipa veramente simpatica e, al contrario degli automi lobotomizzati degli altri shops, è entusiasta nell’attirare l’attenzione del possibile cliente.
Alla seconda sera che ci passavo mi sono fatto convincere. Alta e magra, due belle tette rifatte veramente molto bene. Qui il costo è sempre 16.000¥ ma per 30min e a differenza di Tobita, dove ti puliscono il cazzo con la salviettina, qui ti fai una rapida doccia. Fk normale, la pompa era migliore, solite due posizioni e sborrata alla pecora.
FASHION HEALTH OSAKA – CLUB AMOUR https://club-amour.com/top.php
Penso che questo sia uno dei locali più famosi di Osaka per i gaijin. Un FH con un servizio molto simile a un soapland ma purtroppo senza scopata, al contrario dei soapland in cui la scopata è sempre inclusa.
Le recensioni sono mediamente buone, con un buon servizio da parte della ragazza nel lavarti e insaponarti tutto il corpo, ecc. Però sinceramente la tariffa in “promozione” (che poi così cheap non è) che c’è sul loro sito va dalle 6 alle 9 della mattina, troppo presto per i miei gusti. Poi dopo il prezzo sale a 13.000¥ che sono un’ottantina di euro, troppi per i miei gusti senza scopare.
Per tanto ho deciso di non testarlo, però ve lo riporto nel caso qualcuno lo voglia provare sa che qui va sul sicuro senza il rischio di essere rimbalzato.
KOBE
Durante il soggiorno ad Osaka decido di farci un giretto in questa cittadina ad una mezzoretta di treno.
Arrivato alla stazione di Sannomiya, prima di iniziare il giro turistico ho voglia di farmi una bella sborrata, visto che mesi fa avevo letto di un posticino gaijin friendly a pochi passi dalla stazione, praticamente in un vicolo di fronte all'uscita principale.
Il posto in questione è il Red Room ed è impossibile da mancare, vista l'insegna gigante ed è pure segnato perfettamente su google maps. https://www.redroom-kobe.com/
Il bello di questo posto è che oltre al Course E che sarebbe la pompa con cim, hanno il Course AF ovvero tipe specializzate a pigliarlo in culo per la modica cifra di 12.000yen per 45min e tenete conto che ad oggi col cambio intorno ai 160 e un’ottimo affare per gli standard pay giapponesu. Certo per quella cifra e per il tipo di servizio mica mi posso aspettare miss Japan, ma il posto meritava una visita.
Arrivato davanti al palazzo, non c'è nessun buttadentro, quindi prendiamo l'ascensore per il terzo piano... ma appena varco la soglia, senza neanche avere il tempo di aprir bocca, vengo gentilmente rimbalzato
Alla sera rileggendo in rete, noto che più di una persona aveva già segnalato in tempi recenti che la politica del locale verso gli stranieri era cambiata, ma me l’ero perso :-/
Non mi do per vinto, in questa viuzza ci sono altri schizzodromi. Infatti noto due cartelli e due scalette che salgono, uno con i prezzi che partivano da 6.000¥ per 30min e nell'altro c'era la promo 4.000¥ per 20min.
Opto ovviamente per sondare la promo, salgo al secondo piano dove mi apre una vecchia mamasan che mi guarda un po' stranita e dopo qualche secondo mi fa entrare, richiude la porta e indicando il prezzo 4.000 x 20min mi fa il segno del pompino con la mano rivolta verso la bocca. Io annuisco, lei si volta e sparisce nel retro... ritorna dopo pochi minuti e mi dà l'ok.
Pago il dovuto e senza scegliere la tipa (come avviene anche al Jan Jan) mi fa accomodare in un cubicolo con lettino chiuso da una tendina. Dopo pochi minuti arriva la tipa, età indefinita 30-40 anni, niente di che esteticamente. Senza proferire parola si spoglia, e intanto mi fa segno di denudarmi, mi dà una rapida rinfrescata al cazzo con le salviettine e si mette all'opera, lavora sull'asta ma dedica interesse pure alla palle, non è di certo il miglior pompino della mia vita, ma non è male, con le mani posso ravanare liberamente.
Continua la sua opera fino al cim, sputa in un fazzoletto, mi ripulisce con le salviette, raccatta la sua roba e con un mezzo sorriso e un inchino se ne va.
Mi rivesto ed esco alleggerito per andare alla scoperta di questa cittadina, che a mio avviso potete benissimo escludere dai vostri tour.... io ci sono passato per la prima volta in questo viaggio che è il mio quarto nella terra del Sol Levante.
FUKUOKA – NAKASU RLD
Il distretto a luci rosse ci Fukuoka non ha nulla a che fare con quelli veri (come siamo abituati in Europa) di Osaka con le tipe in vetrina, ma è più sullo stile di Kabukicho a Tokyo e di altri quartieri che si possono trovare nei pressi delle stazioni JR della capitale.
Una sera passeggiando per Nakasu, che si trova in zona centrale, vicino a Canal City Mall e al lungo fiume famoso per lo street food, vengo agganciato da un giapponese che parla un buon inglese e mi chiede se stessi cercando sesso, offrendosi di accompagnarmi in un posto dove ci sarebbe stata la scopata garantita (cosa non scontata in Giappone, vista la legge sulla prostituzione), ad una cifra ragionevole, sui 16/17.000¥ per 30/40min di tempo.
Sinceramente un po' di curiosità c’era, alla fine non mi aveva chiesto soldi in anticipo come commissione, ma aveva detto che avrei pagato tutto al bordello (e chiaramente poi lui avrebbe preso la sua percentuale, ma questo è normale), però memore negli anni delle letture fatte in rete dove a Tokyo erano state segnalate sporadiche truffe con modalità di aggancio similari in cui alcuni punters erano stati raggirati con questa tecnica, perchè poi una volta arrivati al bordello e pagato il patuito, in camera saltava fuori la sorpresa che per la scopata la tipa voleva l'extra. Per tanto ho gentilmente declinato l'offerta e proseguito la mia passeggiata.
Evviva, evviva, è arrivato antothai, finalmente un po’ di tattiche perculatorie, mi stavo quasi annoiando che non ci fosse un po’ di sana presa in giro da parte dei senatori del gruppo. 😁
Ma perché un ladydrink minimo di 400 Baht del Crazy Horse ti sembra congruo ? Quel tema poi lo approfondisco nella seconda parte in cui ci sono andato un’altra volta, e da cui scaturisce il famoso “Grosso Guaio” del titolo ! 😁
Ragazzi, non mi aspettavo così tanti commenti, mi fanno veramente piacere e li considero uno stimolo per riprovare. Sembra che non sia la regola ma che io abbia avuto una serie di giorni sfortunati.
@amatorcortese:
Ho sempre portato l'orologio e considero la sveglia un imbarazzo. Ricordo ragazze parlarmi di clienti che lo facevano deridendoli come eccentrici e ho sempre desistito dal farlo anch'io. Potrei provare comunque.
Hai elencato molte esperienze positive e pure con i nomi, grazie di cuore!
@wellcum.at:
Grazie per il punto di vista. Ma 4 volte di seguito così è stato troppo per non scriverlo sul forum. E' vero, non sono scritti prezzi sul sito.
@Taz2:
Capita. E' una ruota che gira, le prossime volte andrà meglio.
@TITANO:
Mi "attacchi" su molti fronti e meriti una risposta su ogni punto. Meriti in senso positivo, perché hai scritto cose costruttive.
Ho aspettato di andarci abbastanza volte prima di scrivere. Prima esperienza party estate 2022, dopo mezzanotte, Charline bionda e occhi chiari 20 min x 100 euro al posto dei 30 min concordati. Orale scoperto durato 10 secondi.
Altra esperienza un sabato, Kelly 10-15 min x 100 euro. Credo fosse praticamente la più ambita, ma ciò non toglie che sia stato scorretto concordare 30 min e mandarmi fuori dopo neanche 15. Gli altri nomi non li ricordo. Altre due volte sono andato di domenica. Sapevo che al party potesse esserci il pienone, sono state le volte successive che mi sono "arrabbiato". In aggiunta, ogni volta che ho dimenticato di chiedere conferma che fosse compreso l'orale scoperto, una volta in stanza e' diventato un extra e l'ho ottenuto coperto.
Il voto, o meglio la descrizione che mi sono dato, aveva il semplice scopo di far capire che non mi ero presentato come un puzzone fisicamente sgradevole, poiché in molti avrebbero potuto attribuire a ciò i tempi non rispettati. Mi pareva ovvio. Non ci sono voti che i clienti danno a se stessi da capire, né soglie minime di salvezza.
In effetti concludo il mio post iniziale con "volevo dirvi quali sono i prezzi reali", hai ragione sul fatto che è improprio scrivere così. Ho dimenticato di aggiungere "nella mia esperienza", come avevo scritto nel titolo.
Il "no, grazie" l'avevo già detto varie volte prima di accettare 100 x mezz'ora, era stato proprio impossibile concordare una tariffa standard prima di accettare.
L'orologio l'ho sempre portato. Non posso però tenerlo durante le danze, lo porto in stanza e lo rimetto al polso alla fine. Quando facevo notare che non era passata mezz'ora fingevano che mi fossi sbagliato sull'orario di inizio.
Infine... non sono un novellino. I club in cui sono andato almeno 10 volte (ciascuno) sono: Andiamo, Oase (Francoforte), Palace (Francoforte), e FKK40 a Dietzenbach (qui molto più di 10, e per la cronaca non per fare AO). Poche volte al Marina (quando esisteva), Sauna Club a Praga, e altri che non mi ricordo.
Da Medan, prendo un volo AirAsia a €210 per Colombo. Un volo abbastanza scomodo con scalo di 5 ore a Kuala Lumpur, ma purtroppo Medan è collegata abbastanza male con Colombo (e non solo).
Per andare in Sri Lanka, non serve vaccinazione né test, ma serve invece:
• ETA (e-visa): da compilare online con pagamento (sempre online) di $50. Entro 24 ore riceverete responso. Se come me non lo ricevete entro le 24 ore indicate, ci sono contatti a cui scrivere o telefonare e vi risponderanno (passate le prime 24 ore). Tuttavia se tutti i dati sono corretti, vi basterà controllare (col numero della pratica assegnato) sul sito ufficiale e potrete monitorare l’esito della richiesta dopo le prime 24 ore, anche se non avrete ricevuto mail di conferma con esito finale.
• servirà poi compilare ‘Arrival card’ che nel mio caso mi è stata inviata in formato elettronico dalla compagnia aerea. Anch’essa da compilare online. In alternativa in aereo o in aeroporto vi consegneranno la card in formato cartaceo da compilare e consegnare ai controlli (insieme a conferma e-visa)
• alla partenza chiederanno il ticket di uscita dallo Sri Lanka in assenza di e-visa. In caso di e-visa approvato, potrete passare anche senza ticket d’uscita dal paese. Infatti ai controlli (sia in partenza che arrivo), avendo e-visa non mi hanno chiesto alcun ticket di uscita. Avrete 30 giorni di soggiorno in Sri Lanka e dopo ve ne dovrete andare.
• se non fate e-visa, potrete comunque (almeno all’aerporto di Colombo, non so in altre città) fare Visa on arrival, pagando la fee e compilando i vari documenti. Non conosco i tempi né la procedura, ma immagino dipenderà da quanta fila c’è all’arrivo.
SIM CARD
Preso Dialog che sembra essere la più quotata. Piano mensile da 100GB a soli 3200Rp (€9) per 30 giorni, ma ci sono anche piani più piccoli che come vedete costano pochissimo. Dialog ha funzionato bene.
TAXI
All’aeroporto verrete assaliti da tassisti veri ed abusivi. Il mio consiglo è di uscire dall’aeroporto a sinistra e camminare verso il pick-up point di Uber (a 100 metri di distanza). E chiamare un Uber (vi servirà internet). Ho speso 4.500rp (per 1 ora di tragitto, inclusa autostrada) circa la metà di ciò che chiedevano i taxi ufficiali (9.000Rp circa €25).
Poi ci saranno tanti taxi abusivi che vi chiederanno intorno ai 7.000Rp e che vi abborderanno e vi inseguiranno raccontandovi un sacco di minchiate: tipo che Uber non funziona, che il taxi non arriverà, etc.. minchiate. Tagliate corto e procedete nella vostra direzione lasciando stare questi piccoli azzeccagarbugli.
In aeroporto troverete anche il pick-up point dell’App Pickme (nello stesso posto del pick-up point di Uber). Pickup sembra essere molto più diffusa di Uber. Per cui scaricatela se venite da queste parti poiché in città, Pickme avrà molte più auto disponibili di Uber. Io tuttavia ho utilizzato solo Uber anche se in certi momenti della giornata, ci sono da poche a nessuna auto disponibili.
ALLOGGIO
Appartamento preso tramite AirBnb in zona Dehiwala a pochi km (circa 3) dalla famosa spiaggia di Mount Lavinia e 15km da Port City (da casa a Port city in taxi - non tuktuk - si spende €1 o max €2 nelle ore di punta). Gli hotel non mancano ma sono molto più costosi degli appartamenti. Non mi è ben chiaro il motivo. Ma in breve, se volete risparmiare cercate su Aribnb.
COLOMBO CITY
La città è ben organizzata, tuttavia all’inizio ho fatto un po’ di fatica ad orientarmi. Perché si il centro città è quello ma poi ci sono tante zone numerate (15 "divisions") e poi cittadine non lontante dal centro che tecnicamente non fanno parte di Colombo ma sono comunque aree «centrali» per il turismo e zone comunque di interesse. Dalla stessa Dehiwala dove alloggiavo a Negombo (zona aerporto con una buona spiaggia) a Kotte. E molte altre…
Turisti in giro se ne vedono, ma non così tanti almeno in questo periodo. Le persone locali sono gentili e spesso vi guarderanno con un certo stupore. Sia donne che uomini. E gli uomini non di rado vi saluteranno, chiedendovi come state e stringendovi la mano.
Una delle zone nevralgiche (non l'unica) Port city è molto ben organizzata, pulite, sicure e moderna. Sopra la media rispetto ad altre grandi capitali asiatiche. Così come l'area di Cinnamon garden, quartiere dei richhi. Sono sinceramente rimasto ben sorpreso.
A port city potete fare una bella passeggiata e ammirare dei bellissimi tramonti (se non piove).
Come ogni città asiatica, non mancheranno i mall. I più noti: Dutch Hospital Shopping mall (ospedale olandese riconvertito), One Galle Face Mall, Havelock city mall, Colombo city centre e altri minori.
DATING APP
Su Tinder, Bumble, Happn e Badoo ci sono pochissimi profili, ma tipo non più di 50 in totale su tutte le App utilizzate. La tizia con cui sono uscito mi ha spiegato che la gran parte dei matrimoni sono combinati dalle famiglie. Ovviamente c’è una bruttissima opinione verso chi utilizza dating App. E entro i 30 anni (ma spesso molto prima), le donne sono già accasate e con figli. Per cui tutti questi fattori non aiutano la caccia, soprattutto sulle App di incontri.
In generale, delle poche donne con cui ho parlato, le ho trovate piuttosto conservatrici e abbastanza impaurite anche solo all’idea di vedersi per un caffè. Tranne rari casi, quasi tutte puntualizzano fin dall’inizio di non avere interesse per one night stand e di cercare relazioni stabili che conducano al matrimonio.
L’inglese è abbastanza parlato e si riesce a comunicare decentemente un po’ ovunque.
Per strada troverete chi vi offrirà incontri con ‘young ladies’ e massaggi ma non saprei dire altro a riguardo. Centri massaggi camminando per strada ne ho visti pochini, ma qualcosa c’è.
TRUFFA ONLINE
Fatta questa premessa, è ovvio quindi pochissimi match, tra cui:
una tizia 23enne. Ha un profilo che sembra ok. Buon inglese. Foto chiare e in situazioni differenti. Non desta alcun dubbio. Ci accordiamo per vedersi il giorno dopo. Mi dice che può venire in zona da me ma vuole andare in spiaggia a fumare un po’ di ganja. Io non sono un fumatore e sono già perplesso. Le dico: comprala, portala e pago io.
Ma lei dice no: fai tu. E qui avrei già dovuto dire no. Invece vado avanti. Il giorno dopo mi piazzo in un bar. Lei mi dice che - casualmente! - abita proprio vicino. Mi passa il numero del suo pusher di fiducia. A cui scrivo: mi offre un pacchetto a $30 di 2 grammi (che in Sri Lanka sono già bei soldi). Aggiunge che l’ultima consegna è alle 18. Ovviamente sono le 17.45. Quindi urgenza!
Ah, in tutto questo la ragazza vi dirà che la spesa sarà a metà. E che quindi vi darà i soldi appena vi incontrerete.
Alla fine, accetto. La «ragazza» mi scrive che si sta facendo la doccia e ci vediamo al bar dove sono. Il tizio arriva, gli passo i soldi lui mi dà una bustina. Dentro c’è un tocco di non so cosa, ma non fumo visto che è inodore.
La «ragazza» mi scrive che Bumble ha problemi e di passare a WhatsApp. Le passo il numero.
Cinque minuti dopo, niente msg su WhatsApp e ha cancellato il match su Bumble.
Ovviamente, se provate a contattare lo spacciatore su WhatsApp, vi avrà già bloccati. E quindi ciao. Perché è chiaro che la «ragazza» e il pusher siano la stessa persona.
Mi sono fatto fregare come un pollo. Non cascateci pure voi.
E vabbè…
Faccio un giro sulla spiaggia di Mount Lavinia. Non siamo ancora nella stagione giusta. Fa caldo ma il mare è molto agitato e l’acqua niente di che. Un tizio mi spiega che la stagione buona a Colombo inizia a Dicembre e che tra qualche settimana il mare sarà calmo con acqua trasparente. Con tante tartarughe marine. Tuttavia, le spiagge più belle le troverete a Trincomalee (circa 6 ore di bus o 8 di treno da Colombo), Galle o Mirissa, a circa 150km (io non sono stato in nessuno di questi posti).
Il litorale è particolare poiché costeggiato dai binari su cui passano non troppo frequentemente treni a bassa velocità. E per andare in spiaggia dovrete attraversarli camminando semplicemente sulle rotaie, dopo esservi assicurati che non stia passando il treno
Poi altri tizi che vi abborderanno, saranno gentili, vi diranno che ci tengono a darvi una buona impressione dello Sri Lanka ma in realtà vogliono solo vendervi qualcosa o farvi andare a bere e mangiare nel loro ristorante fronte spiaggia. Per cui, se non vi interessa, liquidateli con gentilezza.
Oltre a questi ci sarà poi tutta una sequela di indigenti - veri e presunti - che chiederanno elemosina o un aiuto per il pranzo, la cena, i figli etc.. ma basta preseguire dritti e punteranno qualche altra presa. Saranno spesso i singalesi che lavorano a dirvi di ignorare le richieste di queste persone che sono pigri elemosinatori di professione.
Infine, i guidatori di tuktuk che vi abborderanno per strada (uno a piedi per convincervi e l’altro col tuktuk a pochi metri). Parleranno qualche parola di italiano, vi faranno qualche compilmento sull’Italia per abbindolarvi e poi partirà il tentativo di truffa.
Tipo: visita al tempio x che nessuno conosce. Oppure oggi è il festival x, guarda inizia proprio tra 10 minuti. Sali sul tuktuk e ti accompagno per sole 1.000rupie. Ovviamente non c’è nessun festival né alcun tempio segreto e alla fine il conto sarà molto più salato. E se non pagherete, inizieranno i guai.
A me è capitato un tizio che voleva portarmi al festival di Budda. Ovviamente ho rifiutato e alla fine mi ha congedato con un bel VAFFANCULO. Quindi state accorti.
A parte gli evitabilissimi scam, non ho riscontrato situazioni di pericolo né di giorno né di notte girando a piedi in città.
Tornando alle App, parlo su Badoo con una 23enne delle Mauritius. Mi dice che è in vacanza in Sri Lanka e che rientra a Colombo il giorno seguente.
Così ci diamo appuntamento per vederci. Il giorno seguente non risponde ai miei messaggi, e quindi nulla di fatto. Nei giorni successivi qualche messaggio random ma tarda sempre a rispondere. L’ultima sera che sono a Colombo mi scrive di nuovo e mi chiede se vogliamo vederci. Le dico di sì. Passiamo a WhatsApp. Facciamo una rapida videocall anche perché lei non parla inglese e io non parlo francese. Finita la call mi chiede se vuole che resti da me tutta la notte. Allora le chiedo se fa la escort (glielo avevo già chiesto all’inizio e aveva detto di no). Mi dice di sì. E quindi, ciao, non se ne fa nulla. Resto a casa e preparo i bagagli per la partenza del giorno dopo.
Da Tinder ho match con una 19enne. Chattiamo un po’ e poi mi dice che ci possiamo incontrare ma di portare un’amica perché lei è già in coppia. Non ho amiche da portare e quindi non se ne fa nulla.
Poi su Bumble match con una 46enne singalese che vive negli USA ed è in vacanza dalla famiglia. Una bella donna singalese ma occidentalizzata. Tanti argomenti di conversazione, è una che ha viaggiato molto come me. Ci diamo appuntamento per il giorno seguente al ristorante Dolce Italia (ottimi prodotti italiani e pizza al forno a legna) ma prima precisa che non le interessano ciulate mordi e fuggi.
Lei è più o meno come in foto, forse con qualche chilo in più, ma non esagerata.
È una donna colta, ingegnere di Oracle, pianista. Parliamo per un paio d’ore la conversazione è piacevole. Ma in sostanza cerca marito e quindi oltre le chiacchiere non c’è altro. Dopo 2 ore ci congediamo e non ci sentiremo mai più.
Poi altre chat che non portano a niente di fatto.
CONCLUSIONI
Insomma, non sarei mai partito per andare in Sri Lanka in vacanza ma visto che mi trovavo in west Sumatra e volevo andare in India ho deciso di fare una scappata a Colombo per togliermi la curiosità.
La città è in qualche modo è interessante. La spiaggia è ventosa - almeno in questo periodo - e quindi non l’ho potuta apprezzare al massimo delle sue potenzialità. Ma diciamo che in linea generale è più una meta da surfisti.
Il mare più bello è altrove (Trincomalee), tuttavia avendo spulciato video e foto online non mi ha particolarmente convinto a spostarmi altrove, soprattutto se paragonato al mare di Tailandia, Indonesia e Filippine. Ma ci sono anche laghi e natura e città certamente interessanti da visitare come Kandy.
Dal punto di vista della gnocca, ci sono grandi difficoltà, almeno con le indigene. E non so quanto il fattore tempo possa migliorare le cose. Sulle App non ci sono praticamente profili, per cui la caccia dovrebbe spostarsi su altri terreni, che però non ho esplorato. Ovviamente nei periodi di alta stagione, soprattutto nelle località di mare, non mancheranno le turiste, ma in questo periodo, ne ho visto pochine.
In giro comunque ho notate belle ragazze singalesi, giovani e meno giovani. Ma di certo - e non solo per la questione gnocca - non è un posto dove desidero tornare, almeno nel breve periodo.
@LUPO said:
Ciao zeneize, come ti dicevo, complessivamente l'esperienza è stata abbastanza soddisfacente anche se tra le due preferisco nettamente Raissa, gran bel bocconcino, corpicino minuto e timida non parla italiano, solo rumeno e inglese. Insomma il mio tipo. Roberta invece non mi ha soddisfatto pienamente. Entrambe concedono sigle basi, no fk, né bbj. Durante l'intervista ho chiesto Lesbo ma in realtà non l'hanno fatto. Ma ripeto aver preso da dietro Raissa è stato davvero divertente. Danno pattuito: 200. Insomma io non rifarei la combo piuttosto tornerei volentieri solo con Raissa, anche se concede solo sigle basi. Ciao a tutti
Insomma non concedono una cippa e ti fottono 200 dobloni alla fine della giostra.... in castigo subito a scopare il mare scio scio
NOME: CAMI EX ICEBERG
ETÀ: 30
SEGNI PARTICOLARI: TATUAGGIO SCRITTE in inglese con numeri romani SOPRA TETTA SINISTRA
NAZIONALITÀ: RUMENA
SIGLE: RAI1 BBJ DATY FK CIM
TEMPO: 40 MINUTI
COSTO: 100
sabato arriva una notifica a mia suocera che all'ikea di Lugano c'è una promo sul divano Ghudgeon!! cosi mia moglie e mia suocera mi chiedono di accompagnarle
dopo aver pranzato da RE al ristorante dell'ikea dico a mia moglie e mia suocera che ho bisogno di fare un pisolino in auto di circa due ore e quindi di divertirsi pacamente e serenamente all ikea
mentre Ezechiele si mette sui sedili posteriori sfrecciamo al Bunker di Chiasso!!
la vedo subito la pesciolina Cami, seduta sul divanetto con il suo cellulare in mano! l'approccio direttamente con il sincero contratto e una penna in mano, lei spunta tutte le clausole e firma!! saliamo, stanza rotatoria n69
Dopo le respettive doccie mi godo questo telaio che rispecchia proprio le mie delizie, piccolina adatta per 4 salti in padella e con un bel telaio...mi appoggio alla porta in piedi e le chiedo di dedicarsi con sapiente uso della lingua del mio sinceromembro!! ecco Cami sa usare la lingua proprio sapientemente, alterna limonate con me e succhiate delicate con lui mentre io all'occorrenza le stimolo clito e capezzoli! ci giriamo verso lo specchi e la penetro da dietro, lei si appoggia allo specchio e inizia la nostra grigliata pomeridiana..è stretta, aderente, lei è sorridente sempre e paziente, accetta qualunque posizione, sempre con il sorriso, finiamo a letto dove riceve il bocca il mio seme.
Ritorno in auto e Ezeechiele addirritura russa sul sedile posteriore, saranno le polpette dell ikea sarà il sabato di tiepido sole..torno di corsa al parcheggio dell'ikea e mia suocera mi viene incontro brandendo la ricevuta del divano comprato e indicandomi il ritiro...passerò la serata sul divano nuovo, con la famiglia guardando ballando sotto le stelle e pensando a pesciolina Cami, pesciolina che mi ricorda la disponibilità, la cordialità e l'allegria di tempi passati!!
Tequilo22 Silver Profondo Nord | 36-50 13/11/2023 | 04:14
Da Manila prendo il servizio navetta per i mignottari che ti porta ad Angeles City. Prendo posto sul minibus, mi guardo intorno. Dall’età anagrafica e dalle facce sembra di essere in una gita parrocchiale per Lourdes. Però noi non andiamo in pellegrinaggio per le madonne e santi, siamo diretti nella città degli angeli, degli angeli con la figa. Angeles City è la silicon valley della gnocca. Da lì nascono le migliori innovazioni tecnologiche in fatto di mignottaggio. Se dici che vai ad Angeles, dici vai a troie. Non hai nemmeno la debole scusa che è una località di mare tipo Pattaya, che in fatto di debosciati è la sua controparte: Angeles è solo puro e fottuto puttanaggio. L’unica amenità extra troie che c’è nelle raggio di cento chilometri, è il vulcano Pinatubo che incombe come minaccia su Angeles Sodoma City.
Già, tra una chiavata e l’altra volevo farmi anche una visita naturalistica, avevo prenotato un tour sul famoso vulcano. La partenza era per le otto di mattina. Sono le sei e qualcosa, mentre sto ancora a letto in coma per aver dormito tre ore, l’agenzia mi chiama perché la gita è stata posticipata. È dal 91 che il Pinatubo se ne sta calmo. Al massimo qualche tremore improvviso, tipo mio nonno. Però ha deciso di rompere i coglioni proprio adesso. Sempre che non esploda come una bomba nucleare, seppellendoci sotto un chilometro di lapilli e cenere incandescente, se voglio la possiamo partire il giorno dopo. Dico che posso mettere i loro culi su questo Pinatubo del cazzo, perché il giorno dopo c’ho il volo dal vicino aeroporto di Clark destinazione paesello. Me ne faccio una ragione. Oggi è domenica. Angeles è il classico posto dove trovi sempre come sfangare la domenica.
La sera prima avevo conosciuto in un bar due cuginette. Le loro madri le avevano raccomandato di non uscire con gli sconosciuti, e se proprio dovevano, che fossero sempre insieme. Quindi qualsiasi fanno, sono sempre in coppia. Le due cugine sono lì che mi palpeggiano le palle, una palla per una. Usano così le signore di Angeles quando si presentano, invece di stringerti la mano, ti stringono le palle. Insomma, dopo esserci palpati per benino, mi invitano a una riunione familiare per il giorno dopo, una domenica in famiglia. Mi danno un numero di telefono che salvo in rubrica come “cugine maiale”.
Alle dieci di mattina di domenica sto proprio chiamando “cugine maiale”. Quella che mi risponde, non saprei dire quale delle due, dice che lei è libera sì, ma l’altra cugina ha degli impegni.
Io però ormai ho il pallino delle riunione in famiglia.
“Hai un’altra cugina, o sorella o zia o nonna?” chiedo.
Lei scorre il suo album di famiglia, tutte occupate.
Allora le dico: “ e se adottiamo una cugina?
Risponde che una cugina in più non le dispiacerebbe. Però mi fa sapere, ci sentiamo dopo. E cazzo finisce che oltre a saltarmi il Pinatubo mi salta anche l’orgia di famiglia. Ormai c’ho questa idea malata in testa, a costo di rapire una famiglia, devo metterla in pratica.
Le 12 di domenica mattina mi trovano seduto al bancone di un bar che si affaccia sullo struscio della Walking Street che comincia a prendere vita. Mi si siede accanto una mummia con la mascherina d’ossigeno, ogni tanto se la toglie e farfuglia qualcosa verso di me indicando,in tono complice da puttaniere, i culetti che ci scorrono davanti. Mi allontano di un paio di metri. Spilluzzico dei noodles. L’occhio sempre in allerta sul telefono. La cugina non chiama. Mi sale l’ansia.
Preso dallo sconforto, anche per digerire quei cazzo di noodles. Me ne vado a fare un giro sulla walking street. Mi trascino, l’animo appesantito, lo stomaco appesantito. I bar e sono già aperti. Le galline sono già operative a sculettare tutte in fila sulla pollastriera. Entro in un bar, siamo solo io e un vecchio biker baffuto in jeans e giacca di pelle sbrindellata. Poi incrocio lo sguardo con una pollastra che sculetta sulla pedana. Gli occhi le brillano e vibrano in frequenze dal telosucchiocolrisucchio Megahertz. La pelle color crema d’arachidi, i capelli neri come pece, scarmigliati, da cannibale di cazzi. Mi avvicino all’orecchio della mamasan, che da quando ho messo piede nel bar mi sta attaccata come una multa al parabrezza. Punto il dito verso la ragazza, il viso della gnocca si illumina di felicità per essere stata selezionata. Scende dal palco, traballa sui tacchi 12, tutta sorridente, si presenta, si chiama Liezel. Ti piacerebbe avere una cugina in più? chiedo. Poi le spiego la situazione. A Liezel sembra che la cosa non dispiaccia affatto. Sarà il forte senso della famiglia tipico dei filippini. Comunque usciamo. Passa il tempo, non ricevo chiamate dalla cugina. Provo a chiamare io, non risponde nessuno. Chiedo a Liezel se ha un’amica, lei mi dice di no, e che cazzo.
Liezel vede la delusione nei miei occhi, come a un bambino a cui, prima prometti che babbo natale ti porterà un regalo bellissimo e poi ti dicono che non solo babbo natale non è mai esistito, ma che anche un’invenzione pubblicitaria della coca cola, e nessuno ti porterà un cazzo, tutto sottolineato da un ceffone. Per tirarmi sù Liezel mi propone di andare in un altro bar, scegliere una cugina insieme a lei. Perché alla fine, anche babbo natale esiste, la vita è bella, basta pagare.
Entriamo in un altro bar. Io e Liezel siamo lì che sembra di assistere alla sfilata autunno inverno di dolce e puttana. Facciamo commenti sulle ragazze, non ci troviamo mai d’accordo. Questa è troppo alta, questa ha le gambe storte, questa sembra uscita dal film The Ring. Liezel vuole avere voce in capitolo nella scelta, visto che ci deve lesbicare insieme.
Ormai un’orgia è l’unico nostro obiettivo di vita.
Il trillo del telefono è lo squillo di tromba dell’apocalisse. è La Cugina dice che si era fatta un sonnellino, le dico che ho trovato un giocattolo per noi. Ci diamo appuntamento al mio Hotel per le 15.
Siamo nell’atrio dell’albergo. Io e Liezel nell’attesa ammazziamo il tempo divertendoci da tradurre porcate dall’inglese al Tagalog all’italiano. Blowjob suona come zuppa in tagalog. Provo a dire zuppa nella lingua indigena e lei ad un certo punto prende il pugno e apre la bocca, “pompino” le faccio io e ride. Questi corsi avanzati di lingua non passano inosservati a Mr. Rajendra Singh il proprietario dell’albergo che è alla reception insieme a tutta la famiglia a pranzare. Mi guarda storto.
Sono le 14.58, la porta dell’atrio dell’hotel si apre. La Cugina. Esattamente non ricordavo quale delle due cugine fosse: ovviamente è la più cessa delle 2. Alla luce del giorno, struccata e dopo una notte di battaglie non aiuta. Però con quegli short, la magliettina dove spuntano tettine dritte e accennate, quella faccia da assassina di cazzi, insomma…
Mi avvicino per salutarla e la introduco in famiglia. Liezel la guarda con sospetto, chiedo se si conoscono, non si conoscono. Mr Rajendra, quando mi avvicino per fare il check-in del secondo ospite, la sua faccia diventa ancora più scura del color cacca naturale. Non capisco se è invidia, o presentare così alla sua famiglia riunita per il pranzo domenicale due troione pronte per la battaglia, gli ha tolto l’appetito.
La stanza dell’hotel 999 è la migliore che ho avuto finora nelle Philly. Solo per imparare tutte le varie funzioni della doccia super tecnologica ho dovuto partecipare ad un training apposito. Appena ho provato ad usarla, devo aver toccato il tasto autodistruzione, perché metà delle piastrelle sono venute giù. Ora il bagno sembra Beirut post bombardamento. Ci beviamo qualcosa, poi in tempo zero ci troviamo tutti e tre nudi dentro la cabina doccia. Dico alle ragazze di stare attente dove mettono i piedi tra le macerie, se non vogliono tagliarsi con le piastrelle affilate e morirmi dissanguate. Se premi qui, spiego, parte l’idromassaggio, questo pulsante invece attiva che getti che partono da angolazioni più impensate, qui si accendono le luci stroboscopiche e gorgoglii da film horror, è tutto fantastico. Sembra un acquapark di un metro per due. Le ragazze sono al settimo cielo. Io inizio a sditalinare qualsiasi buco libero, sul mio cazzo si avvolgono dita come polipi di piovra con sei mani, lingua in bocca, chi mi titilla i capezzoli, chi li mordicchia, poi sento un calore alle palle e me le vedo sparire nella bocca di Liezel, La Cugina si mangia l’asta del cazzo. Vedo queste due testoline filippine che mi divorano, spero che nessuna delle due stringa i denti. Qualcuno si è appoggiato alla manopola dell’acqua calda e stiamo facendo la fine del bollito misto. Il vapore riempie l’ambiente che non si capisce più un cazzo. Liezel esce che sta soffocando, avvolta in un accappatoio si mette seduta sul letto e ci osserva. La Cugina che è la più arrapata, si gira, mi prende il cazzo e come uno sturalavandino lo pianta dritto nel suo buco di scarico, tutto insaponato non fa resistenza, un paio di colpi e poi va bene il parossismo porcaiolo da doccia, ma la mamma mi ha detto di non scopare senza preservativo, soprattutto le ragazze caricate ad Angeles City. Liezel ci guarda come se assistesse all’accoppiamento dei macachi tibetani su superquark. Dico a Liezel passami un preservativo, me lo lancia, il casino è che infilarsi il preservativo sull’uccello che è insaponato da bava e neutro roberts è come cercare di prendere un capitone a mani nude. In qualche modo ci riesco e La Cugina che è sempre di schiena, il culo ritto e aspetta che le faccia un’iniezione geme solo al pensiero. Dopo questo antipasto di misto carne e pesce ci buttiamo sul lettone.
Liezel che si è sentita un pò messa da parte, recupera la sua autostima e si mette al lavoro. Scosta i capelli nero blu da una parte e inizia lentamente ad avvolgere le labbra strizzandomi la cappella.
Mi sdraio, dico a La Cugina , battendo la mano sul materasso, vieni a sederti qui, lei si accovaccia come di solito fa quando piscia in strada, e mi presenta la figa arborea. No respiravo in una foresta così umida, nera e folta dai tempi in cui ho fatto un’escursione nella foresta vergine di Taman Negara nel Borneo, anche se questa foresta non la possiamo definire proprio vergine, il senso di opprimente e asmatica soffocante atmosfera è lo stesso. I peli mi finisco nel naso e mi viene da starnutire. In fondo a quegli arbusti spinosi si nasconde una cosina morbida e viscida che lecco e succhio e mi sbrodola tutta la faccia di bava ficosa, finita la sagra della lumaca del Taman Negara, inclino la testa di lato, avevo quasi dimenticato Liezel che mi lavora il cazzo con una calma tutta orientale, direi Feng-shui. Ha delle geometria nello spompinare che si ritrovano solo nelle antiche tradizioni dei monaci Koyasan. Arriva il momento di cambiare, io resto sdraiato, e La Cugina mi sale sul cazzo e inizia la sua cavalcata delle valchirie filippine. Questa volta è Liezel a mettersi sulla tazza del cesso che è la mia faccia, la faccio girare e dico alle troiette di slinguare tra loro. Per un momento esitano, ma prese dalla porcaggine, partono a darci sotto. Non capisco se slinguano come barboncini o danno bacini tipo bacio delle elementari.
Tra l'uccello che viene stantuffato e la fica di Liezel che è pelata, liscia e umida come un totano, la mia soglia di attenzione è a zero. Do uno schiaffo sul culo a Liezel , che è un po' come il segnale di darsi una regolata perché mi sta schiaffeggiando quella fica birichina in faccia che si sente ciaf ciaf, e gorgoglii e gemiti che immagino così nel primo pomeriggio sto rovinando la siesta a qualche cliente. Tra La Cugina che salta sul cazzo e Liezel che molleggia sulla faccia mi sembra di essere un trampolino elastico col cazzo. Prima di trovarmi troncato in due, mi sfilo, resto un attimo in ginocchio sul letto col cazzo in mano come una bacchetta di un direttore d’orchestra e le 2 ninfotroiette che attendono istruzioni su come comporre questa sinfonia sporcacciona. Allora, te Liezel mettiti sdraiata, La Cugina, te voglio che gliela lecchi, no, mi fa, non mi va di leccare la fica, allora Liezel leccagliale te. A lei non dispiace. Me la aggiusto piegandola a 90 mentre affonda la testa tra le gambe della Cugina.
Perché…Per una filippina non c’è cosa più divina che lesbicare con la cugina.
Vedere il lavoro artigianale di Liezel di lingua e dita sulla fica della Cugina, mi ha dato modo di imparare qualche trucchetto del mestiere. Tutto fa brodo, e di brodo qui ne facciamo da sfamare una RSA. Stiamo arrivando al parossismo. Alterno cazzo e lingua sulla fica infiammata di Liezel, lappo e scopo, scopo e lappo. Poi la metto in piedi e mentre passo il mio cazzo alla Cugina, attacco Liezel al muro come un crocifisso e le lecco il buco del culo e la figa, non so quanto andiamo avanti, ad un certo punto faccio appena in tempo a sfilarmi il preservativo, mi metto in piedi, stantuffando gli ultimi colpi a mano, così se il Pinatubo non è eruttato quel giorno, di sicuro è eruttato il mio cazzo in lapilli e schizzi che ricoprono di rovente lava bianca le due cugine che se ne stanno lì sotto e si riparano con le mani gli occhi, ma gli schizzi le punteggiano tutti i capelli. Erutto e grido sicuro che Mr. Rajendra Singh e famiglia apprezzeranno.
Il tempo di una doccia e ci rilassiamo sul letto così in accappatoio, poi La Cugina prende i suoi soldi e se ne va. A Liezel non le va di andarsene. Si lobotomizza a guardare qualche soap filippina del cazzo. Nel torpore del dormiveglia sento che ride come una deficiente. La testa appoggiata sulle sue cosce, ronfo alla grande. Dopo un paio di ore, iniziano a farci le carezze e una cosa tira l’altra, e me la trovo attaccata nuovamente al pinatubo. A Liezel piace indugiare su frenulo. A quanti di voi vi hanno spompinato la cappella tralasciando il frenulo. Nemmeno sapete di avercelo, un frenulo. Il frenulo è il segreto, dovrebbero insegnarlo a scuola durante l’ora di religione.
Con le sue manine mi lavora le palle, e mordicchia, e rosicchia il filetto e controfiletto e la punta del cazzo come uno scoiattolo fa con la ghianda. Il fatto che abbia pure i denti sporgenti da roditore aiuta un casino, la mia porcellina d’india. Sono arrapato, mi piego, le rigiro tra le mani una ciocca di quegli spaghetti neri che ha come capelli, e me la avvicino alla bocca, sa di cazzo, ma considerando che l’unico da stamattina sono sicuro diciamo al 95% che sa il sapore del mio. Slinguiamo, le si libera dell’asciugamano e mi sale sulla pancia, poi così accovacciata mi prende l’uccello e se lo strofina tipo deodorante sull’ascella delle figa, che è bagnata e mi da il pizzicore per i peletti che le stanno crescendo intorno. Da queste parti l’andazzo è piazzarlo dentro nature. Tanto che quando allungo la mano per cercare un preservativo dietro di me, tra tasche, pantaloni, maglie, mutande e asciugamani mi chiede cosa sto facendo, niente le dico, solo che sai mia mamma… etc.
Non so come, ma riesco ad aprire la preserva con i denti e infilalo sempre con lei appollaiata sulla pancia, capace me lo sono infilato al contrario, ma lo stesso, lei non aspetta un secondo e se lo pianta dentro la filippina. Continua a fissarmi con quegli occhietti mandorlati e indagatori. Fisso la tv, c’è un cazzo di telegiornale. Liezel mi si mette seduta, io mi piego verso di lei e succhio i capezzoli piccoli e marroni come due uvette sultanine. Me la rivolto con una mossa di judo, la inchiodo sul materasso, vedo le sue gambe dritte e i piedi con anelli alle dita, con unghie laccate di rosso e collane alle caviglie che mi arrapano fino alla bestemmia. A dire la verità ci vorrebbero dei campanellini, che ti danno il ritmo nei colpi chiavatori, ma non si può avere tutto nella vita. Il mio cazzo oggi è stato messo a dura prova ma le sto chiavando che quasi le sta uscendo dal buco del culo. A proposito: le sussurro all’orecchio la fatidica frase che pronuncerebbe Alì e i suoi 40 troioni per aprire l’ingresso alla caverna “I wanna fuck your ass” accompagnata dal mio indice che si insinua nel suo culetto, che lei prontamente toglie. Mi ci dovrei fare una maglietta con questa scritta. Lei ride come se l’avesse sentito per la prima volta nella vita, e mi risponde al solito, anzi mi sta per infilare lei un dito in culo, io la lascio fare tanto siamo in famiglia. Una seconda eruzione del pinatubo. Ormai è ora di cena. Andiamo al ristorante, poi ci salutiamo con la promessa è che la richiamo tra un paio di ore per andare insiema al … è la mia ultima notte- Ovviamente non la chiamo. La sera vado alla High Society conosco due sorelle, tanto per rimanere in tema familiare. Ma questa un’altra storia…
@Pissing.Lover concordo in pieno 👍.
Cmq per avere la "cartina di tornasole" dei vari forumisti, ti basta cliccare sul loro nickname, per vedere la cronistoria dei loro post : noterai che la maggior parte (tra i quali il sottoscritto) scrivono parecchie recensioni e condividono le loro esperienze a beneficio della comunità, mentre altri son anni che non esternano nè condividono nel forum le loro esperienze in stanza con le varie ragazze, custodendo segretamente e gelosamente le loro performance e blaterano "aria fritta" giusto per marcare presenza nel forum...
Questo è il riepilogo di 3 soggiorni nel periodo Luglio-Ottobre 2023, intervallati da un viaggio in Laos e uno in Malesia.
È stato un soggiorno piuttosto esplorativo anziché gnoccacentrico.
BANGKOK (13+8+4=25 giorni)
A Bangkok avevo letteralmente centinaia di match sulle varie App, al netto di tutte le varie professioniste che ho scartato non appena resomi conto di cosa stessero cercando. Poi tante altre donne (non ragazze) con cui ho chattato, davvero troppe, e credo fermamente che concentrarsi su poche interessanti anziché disperdere le energie su mille conversazioni a cui è impossibile stare dietro sia la migliore strategia da seguire.
Alla fine, di tutti i contatti, sono uscito 2 volte con una 46enne, bella donna, elegante, impiegata in un ufficio governativo. Il problema era che cercava la storia seria. Ho cercato di accorciare i tempi ma senza riuscirci.
Prima serata: giusto mano nella mano. Seconda serata, qualche bacino a stampo e niente più. La domenica mi scrive per andare al cinema. Io però desisto perché tanto non starò a Bangkok a lungo e di avere storie di lunga durata non se ne parla. Per cui le dico che ho impegni di lavoro. La settimana successiva mi scrive di nuovo, ma io ho già lasciato Bangkok e quindi niente.
Mentre ero in Laos avevo fatto match con una ugandese che viveva a Bangkok ed era a Vientiane (mentre io ero Vang Vieng) per un visa run. Facemmo anche una videocall e avremmo dovuto vederci a Bangkok. Ma c’era qualcosa di strano che non mi quadrava nonostante lei dicesse di non fare la escort. Quindi tornato a Bangkok non le ho comunque scritto.
CHIANG MAI (3 giorni)
Decido quindi di spostarmi a Chiang Mai dove non ero mai stato e per cui nutrivo grandi aspettative. Dopo 3 giorni di perlustrazione della città e visite ai templi, sono abbastanza deluso. Non è scattata la scintilla e 3 giorni mi paiono già sufficienti per potermene andare altrove.
Anche qua, molte chat, ma ci vuole tempo. Le tipe con cui chatto lavorano durante la settimana e per eventuali incontri se ne parla nel week-end. Per cui apro Skyscanner e faccio qualche ricerca a caso. Fino a quando decido di prendere un volo per Hat Yai, città che non avevo mai sentito nominare prima (e ci sarà un motivo…). Parto il giorno seguente.
HAT YAI (3 giorni)
La città è piuttosto brutta, una città industriale che assomiglia più a una città malesiana che Tailandese. Caldo asfissiante e trovare un ristorante con l’aria condizionata è un’impresa abbastanza epica. Ci provo in un paio di occasioni nel primo pomeriggio camminando per la strade incandescenti, senza riuscirci. Per cui mi arrendo e vado al mall.
Chatto con qualche fanciulla e c’è una certa affinità con una 35enne con cui si parla di vedersi per la sera successiva, ma il tutto da confermare poiché lei avrebbe avuto un esame da sostenere in materie finanziarie. Il giorno seguente mi scrive che finirà tardi, sarà stanca e di aggiornarsi per il giorno successivo.
Le cose vanno un po’ per le lunghe, la città non ha davvero alcuna attrattiva e quindi riprendo a cercare una nuova destinazione. Che sarà appunto Phuket e nello specifico Patong, in cui rimarrò per una settimana esatta.
PHUKET: PATONG (7 giorni)
Nonostante il periodo con le previsioni del tempo poco promettenti per andare al mare, non piove quasi mai. A me Patong sembra abbastanza affollata, ma i locali mi dicono che non è niente rispetto all’alta stagione.
Con le App di dating provo a chattare con un po’ di gente ma nella stragrande maggioranza dei casi trovo solo professioniste a cui non sono minimamente interessato.
Una sera faccio match con una 41enne (divorziata con figlia). Ci vediamo verso le 19. Mi raggiunge da Starbucks (dopo averle chiesto cose stesse cercando, se fosse pro, freelance, etc.. Sua risposta: «cerco una relazione seria»).
Dopo 10 minuti andiamo verso la spiaggia. Camminiamo per oltre un'ora. Mi racconta tante cose della sua vita e io della mia. C'è una buona chimica. Ci teniamo per mano. Dopo un paio d'ore, sempre in spiaggia, ci diamo qualche bacetto.
Poco più tardi, visto che eravamo vicino al mio hotel e io avevo lo zaino col computer, le dico di passare da me a lasciare lo zaino. Lei mi chiede di salire in camera per utilizzare il bagno. Arrivato in camera, mi cambio la maglia. Lei si avvicina, mi dà qualche bacetto. Quindi penso, ok: restiamo qua. Ci mettiamo sul letto. Ci abbracciamo, poi ancora qualche bacio e palpatina.
Fino al punto in cui, lei si ferma, mi guarda e dice (mimando il gesto del sesso): quanto mi paghi?
Io le dico: assolutamente niente.
E lei: ok, bye.
Inforca le scarpette, apre la porta e se ne va.
Io non capisco quale sia il problema di dire: sto cercando clienti e offro questo servizio. E risparmiare tutti un sacco di tempo. A me non era mai accaduta una cosa del genere. Sarò anche un po' pirla ma dopo 10 anni di viaggi a tempo pieno, qualcosa ho visto. Eppure non è mai abbastanza.
Abbastanza disincantato mi preparo per andare a cena. Da quel momento lascio decantare le App e divido il mio tempo tra lavoro, mare e palestra.
Qualche giorno dopo ho un match promettente con una 42enne (separata con figlio) e ci diamo appuntamento per la sera in Bangla. Con qualche difficoltà di comunicazione (visto il suo poco inglese e il mio inesistente Tailandese) ci troviamo.
Sono circa le 22. Andiamo in spiaggia e ci sediamo in uno di quei chioschi che vendono bibite. Io mi prendo una birra, lei non vuole bere niente. Passiamo un paio di ore a parlare (soprattutto io) con l’aiuto del traduttore. Verso mezzanotte, andiamo in hotel da me.
Ci avviciniamo un po’ alla volta e il resto lo potete immaginare. Quindi ci addormentiamo. La mattina seguente (lei è di poche parole), ho un po’ di cose da fare e organizzare anche se lei nicchia e vorrebbe passare la giornata con me. Ma le faccio educatamente capire che ho del lavoro da fare. Restiamo fino a mezzogiorno quando finalmente sbologna.
Nei giorni successivi mi scrive di nuovo, ma io sinceramente non ho voglia di rivederla nuovamente. Infatti quella sarà la prima e l’ultima volta che ci vediamo.
KO SAMUI: Chaweng, Lamai (10 giorni)
Poi è il turno di Samui, dove trascorro 10 giorni di mare completo. Bassa stagione, poca gente in giro e niente pioggia, per cui soggiorno ideale. Tanto mare, tanti bagni, tanto sole. Sulle App, molte professioniste e la gran parte dei match che ottengo sono spesso abbastanza lontani da dove mi trovo. Quindi lascio abbastanza perdere.
Passo i primi 4 giorni a Chaweng per poi spostarmi a Lamai. Chaweng è un buon mix tra belle spiagge, sabbia bianca e fine, acqua limpida e calda e vita notturna.
Lamai è un po’ più tranquilla, ma comunque qualcosa da fare la sera c’è. La spiaggia è lunghissima con mare bello per passeggiate lunghe. La spiaggia è un po’ più granulosa di Chaweng ma non disturba. Acqua cristallina a temperature accoglienti.
A Lamai ho un buon match con una 42enne che ha un chiosco di papaya salad al night market. Ci diamo appuntamento per la sera alle 20. Scopriamo che lei abita accanto al mio hotel. Passa a prendermi in scooter ed andiamo a cena in un ristorante di cui non ricordo il nome. Poi a berci una cosa in un locale con musica dal vivo. Verso le 23, si torna verso casa.
C’è un buon feeling, ci teniamo per mano e penso che verrà da me. Ma mi lascia all’hotel e prosegue verso casa sua. Mi dice che avrebbe lasciato il motorino a casa e sarebbe venuta a piedi in hotel poco dopo. Così è infatti.
Dopo 20 minuti arriva da me. Ci mettiamo sul letto e doppietta. Lei ha una certa carica sensuale. Mi pare piuttosto esperta, non si risparmia e ad un certo punto mi pare di stare su un set porno. Mi viene il dubbio che conosca il lavoro più antico del mondo e che forse abbia appeso il tanga al chiodo. Non lo so e non mi importa.
Passiamo una piacevolissima serata e ciò è sufficiente. Lei mi dice che si è trovata bene e che vorrebbe rivedermi. In realtà scambieremo qualche messaggio nei giorni successivi ma non ci saranno altri incontri anche perché poi io me ne andrò.
Verso le 2.30 ci congediamo. Negli stessi giorni chatto anche con altra 42enne, che però lavora fino a tardi e non riusciremo mai a combinare per vederci.
KRABI: Ao Nang (3 giorni)
Quindi è il turno di Krabi. In aeropoto prendo van (150 baht, mi pare) per Ao Nang. Resto 3 giorni (pure troppi), turisti pochissimi. Il posto non è malaccio ma niente con la meraviglia che visiterò nei giorni successivi. Il mare di Ao nang è abbastanza mediocre, con la bassa marea che rende spesso difficile farsi un bagno decente. Ma compensa con dei belissimi tramonti.
PHI PHI DON (3 giorni)
Dopo appunto 3 giorni prendo una speed boat e mi dirigo verso Phi Phi Don island dove resterò per 3 giorni. Sull’isola c’è abbastanza gente (per me pure troppa), ma secondo i locali è praticamente vuota rispetto ai periodi di alta stagione. Meglio così.
Faccio match con una Cilena 40enne. La sera dopo cena vado in spiaggia dove un po’ di gente svalvolata (non tutta sobria) gioca al limbo in costume sotto una fune infuocata. Vedo una che somiglia alla Cilena ma non l’abbordo. Più tardi le scrivo e mi conferma che era lei (ma lei non mi ha visto). Scambiamo ancora qualche messaggio.
Al suo ultimo messaggio (che non era né una domanda né una roba che necessitasse una risposta), non rispondo. Quindi vado a dormire. Il giorno seguente vedo che ha cancellato il match. Boh, si vede non era destino.
Quindi mi organizzo per fare qualche escursione e il mattino scelgo quella che parte alle 6.30 del mattino che include Maya Bay, Viking Cave, Monkey Beach, Pi Leh Lagoon, etc.. i posti sono davvero incantevoli. E la scelta di andare con l’escursione all’alba è azzeccatissima poiché siamo i primi ad arrivare e sia a Maya Bay che in altri spot c’è solo il nostru gruppetto di 15 persone.
Per gli altri 2 giorni visito le varie spiagge dell’isola e mi faccio dei gran bagni.
RAILAY BEACH (8 giorni)
Poi prendo altra speed boat, lascio Phi Phi Don e mi dirigo a Railay beach (che non è un’isola ma ci si arriva comunque solo tramite barca). Qui resterò 8 giorni, facendo varie escursioni tra Hong island, Taming island, Chicken island, Tup island, etc.. e ammirando bellissimi tramonti infuocati tra West beach e Phra Nang cave beach a Railay.
Non conoscevo questa Railay beach e stavo quasi per saltarla. Sarebbe stato un grave errore. Si tratta di una piccola oasi, senza auto né moto. Si percorre solo a piedi. È un po’ un porto franco, nonché molto hippie - tra mare, natura, rock climbing, marjiuana e funghi magici.
Durante il periodo a Railay, le App praticamente non funzionano, nel senso che la geocliazzazione non è corretta per cui fai match con gente che sta quasi sempre a Phuket oppure Ao Nang. Per cui mi accontento del mare. Anche se la prima sera vado a cena in un ristorante sulla piccola walking street che conduce alla spiaggia di west beach. La cameriera che mi serve è molto carina. E vabbè.
Un paio di giorni dopo ritorno (perché il cibo era buonissimo) e c’è sempre lei. Verso fine cena le faccio un complimento. Poi parliamo un pochino. Ha un anello al dito medio sinistro e non capisco se ciò significhi che sia impegnata e quindi glielo chiedo senza troppi giri di parole. Mi dice che è single. Ha 42 anni per la cronaca. Dopo 10 minuti è lei a chiedermi se possiamo scambiarci WhatsApp. Certo che sì. Sono le 22.50. Alle 23 finisce il turno.
Torno in hotel. Il tempo di arrivare e mi manda un messaggio: ti va di andare a prendere una birra insieme? Non me l’aspettavo, ma assolutamente sì. Così, mentre ci incamminiamo inizia un breve diluvio. Ci infiliamo in un posto e ci prendiamo una birra mentre facciamo due chiacchiere. All’una circa, sulla via del ritorno ci teniamo per mano, ma niente di più e ognuno a casa sua.
La sera dopo ci sentiamo di nuovo e ci organizziamo per una birra al mio hotel. Alle 23.30 arriva, ci beviamo una birra Hoegaarden rosé (presa al Mart, come da sua richiesta) sul letto e poi succede quello che succede come normale che sia. Resta a dormire e la mattina se ne va. E così per tutti i restanti giorni, dopo il lavoro è sempre venuta in hotel da me dopo le 23 e rimasta a dormire.
L’ultimo mio giorno ha preso mezza giornata libera dal lavoro, abbiamo preso longtail boat per arrivare al pier di Ao Nam Mao dove aveva la sua macchina parcheggiata e siamo andati a Khlong Rut, una specie di «palude» con acqua trasparente da attraversare con il kayak a fare il bagno. Verso le 13, abbiamo ripreso la’uto e siamo andati a a Krabi town (evitabilissima, niente di che) e abbiamo pranzato.
Quindi abbiamo ripreso la barca e siamo tornati a Railay per le 18 affinché potesse rientrare al lavoro. Dopo il lavoro è venuta nuovamente da me ed è rimasta fino al mattino seguente fino a quando io sono ripartito per Ao Nang, dove sono rimasto un giorno prima di prendere l’aereo per l’Indonesia.
CONCLUSIONI
Che dire, la Tailandia è un paese bellissimo. Io sono più un tipo da città, sia per le comodità che essa offre sia soprattutto per la necessità professionale di avere un wifi veloce e stabile. Tuttavia il mare tailandese mi ha letteralmente conquistato. Anche il wifi alla fine non era male neppure nelle zone di mare in cui sono stato.
Della gnocca alla fine mi accontento, anche se certamente rispetto ad altre mete asiatiche in cui sono stato, la Tailandia è sempre stata per me un paese abbastanza ostico per chi cerca rapporti non-pro. In particolare se in paesi come Filippine, Indonesia, Laos poter uscire e giocarsi le proprie carte con donne più giovani (o molto più giovani) è tutto sommato fattibile, in Tailandia no. Almeno nella mia esperienza.
Raramente, ho avuto anche solo sulle App di dating match con ragazze di 10 o più anni più giovani di me. I match non sono mai mancati, ma in termini anagrafici, se non sono coetanee, poco ci manca.
Con ciò, per chi fa viaggi molto lunghi, è anche bello alternare e prendersi delle pause dall’ossessione della gnocca e godere dei posti magici che la Tailandia ha da offrire ai suoi visitatori, compensando eventualmente altre mancanze.
@Tequilo22 ma infatti, non sono venuto qui a lamentarmi né a dire peste e corna della Tailandia. Ho passato 2 mesi bellissimi e ho avuto 3 esperienze 'erotiche' - se così vogiamo chiamarle - e sono stato benissimo. Non ho alcun rimpianto. Io viaggio a tempo pieno 11 mesi all'anno per cui anche questo va tenuto di conto. Se avessi 1 mese all'anno di vacanze (come molte persone che lavorano in ufficio) probabilmente organizzerei il viaggio diversamente. Ma così, no, fatta la Tailandia, sono in Indonesia, e poi Sri Lanka e poi India, etc.. le occasioni non mancheranno, tolto che per me non è particolarmente divertente infilarlo in ogni buco 2-3 volte al giorno con professioniste diverse dopo essermi abbondantemente impasticcato. Ma punti di vista, rispettabilissimi.
Non frequento bar e prostriboli poiché non trovo particolare godimento a comprare un servizio di una professionista. Non c'è nessun giudizio morale né etico da parte mia. Ognuno si diverte come meglio crede.
Infine, FREE non vuol dire gratis. Ma semplicemente cercare rapporti un po' più genuini con una persona che ti piace e che ricambia l'interesse. Non mi interessa che sia "free=gratis" poiché grazie al cielo ho un lavoro che mi permette di fare un po' quel che voglio. È proprio il tipo di rapporto diverso che cerco. E non è possibile procurarsi quel tipo di intimità - per quanto fugace - con 2 diverse donne al giorno. Soprattutto se con 20 o 30 anni di meno, dopo aver comprato un servizio, per quanto ci saranno professioniste bravissime anche a mitigare quell'aspetto. Tant'è che molti maratoneti sessuali desiderano un incontro GFE, il che è una contraddizione in termini, ma è bello sognare e cercare di proiettare le nostre fantasie nella realtà.
Alla fine anche io cerco un rapporto GFE, ma con metodi lievemente differenti. Non migliori. Sicuramente più faticosi (e non necessariamente più economici). Ma che per ma valgono molto di pù.
Non ho problemi a frequentare mie coatanee che reputo avvenenti. Ma qui non è una gara. Per cui quel che piace a me potrebbe risultare indigesto per te e viceversa. In certi gruppi ho visto foto di professioniste lautamente pagate con cui io non parlerei neppure al telefono. Ma con questo non vado certo a dirlo a chi paga e ne trae godmento. Siamo adulti e ognuno gioisce un po' come gli pare.
Questa roba che se vai in Tailandia e non vai a PAY dal mattino alla sera allora non ti diverti bla bla è un tratto un pochino infantile. Poi se su questo sito si deve paarlare solo di gnocca a pagamento, basta saperlo e faccio i bagagli. Ma fino ad oggi non mi pare sia stato così.
@ziobilli carissimo, niente di personale. Siamo qui per scambiarci delle informazioni. Non tutte le recensioni ci vanno a genio e per questo uno sceglie di leggere e commentare quelle che ritiene più utili. Ho scritto per tutte e 3 le esperienze una frase piuttosto esplicita su come siano andate le cose senza entrare nei dettagli. Per questo ho scritto quanto ho scritto nella risposta al tuo commento. Non avevo alcuna intenzione di essere offensivo o mancarti di rispetto.
Infine, non discuto sul fatto che per te questa recensione risulti assolutamente inutile. Mi dispiace, ma non scrivo di cose che non so, non ho visto e non ho vissuto in prima persona. Oltre al fatto che in merito a locali Tailandesi, questo forum ha decine e decine di recensioni fornitissime e di viaggiatori molto più esperti di me che potranno darti tutte le delucidazioni di cui hai bisogno. Ognuno fa del suo meglio, secondo i gusti e i mezzi di cui dispone. Saluti a te.
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ElFlaco
Gold
27/03/2024 | 18:39
2
L’acapulco degli anni 2013/17 era qualcosa di allucinante.. fighe Teen porche a 40€..
roba da creare dipendenza e andarci ogni settimana.. come facevo io 🤣
ElFlaco
Gold
27/03/2024 | 18:35
2
Nei bordelli non si paga bellezza e gentilezza, quella dovrebbe essere la prassi.
Paghiamo per scopare decentemente, quando ciò non avviene si passa oltre..
IlMarchese
Silver
24/03/2024 | 13:15
1
@Trapanatorefolle
@Sardus
Io non devo dimostrare la verità di quello che scrivo, i report sono miei diari di viaggio di esperienze e incontrie e che voglio fissare nella memoria, mi diverto a scriverli senza fare la guida lonelyplanet e il fatto che li condivida è per puro spirito di cameratismo tra viaggiatori scopatori. La cosa che ci sia sempre qualcuno che li mette in dubbio e che ci legge cose straordinarie, vuol dire o che quella persona ha l'esperienza di un lattante e che i suoi unici viaggi sono tra le categorie di youporn, o semplicemente è così invidioso che mi odia a tal punto da diffamarmi. Se non credete a quello che è scrivo, è più un problema vostro. Però vi capisco, anch'io sono stato adolescente.
sorcaro
Silver 26-35
24/03/2024 | 11:57
3
Ieri ho fatto un giro dopo un po di tempo al maxim. Tante belle ragazze nuove ma la paura di prestazioni sotto tono mi fa sempre desistere dal salire.
Ho incontrato Roberta ex Lucerna, Berna ecc, appena arrivata al primo giorno di lavoro, fisicamente non male. Le ho spiegato che sono un frequentatore di sauna club e quando mi ha chiesto se salissimo l'ho avvisata che sono abituato alle prestazioni da catena globe.. appena ho detto questa frase è scappata via, l'ho rincorsa e le ho chiesto perché è corsa via e mi ha risposto che lei non fa quelle cose lì 😅 non sono riuscito a trattenermi e sono scoppiato a riderle in faccia 😁
Buone missilate a tutti 😅
notoriusbig
Silver
19/03/2024 | 01:00
3
@marco_kraljevic caro collega, raramente intervengo per dare ragione a una parte o a un’altra, tuttavia… sei un grande 😂! Hai riassunto il problema è tutta la discussione in 5 righe…
@sbamba allora, innanzitutto ti chiedo scusa perché ero convinto che fossi il classico utente che scrive e poi non fa mai una recensione, invece mi hai smentito.
Diciamo che sei un caso un po’ particolare.
Per il resto purtroppo invece avevo ragione quando scrivevo che rientrassi nel caso del gt che non ascolta i consigli e fa sempre e comunque di testa sua.
Tutti ti avevano scritto di non andare nelle Filippine ma in Thailandia, e per questo basta andare a vedere i post pregressi.
Tutti ti avevano detto di non rovinarti la vacanza ( quando eri la) e prendere un aereo per Bangkok, e ti sei anche incazzato.
Tutti ti avevano consigliato di cambiare almeno albergo, zone e un utente ti aveva anche dato il contatto di un gt esperto delle Filippine.
Tu che hai fatto? Hai mandato noi a quel paese perché abbiamo provato a darti qualche consiglio e perché non sopportavi che la tua idea delle Filippine ( anzi, di come di eri immaginato le filippine) fosse completamente differente dalla realtà.
Guarda che non pagano nessuno del forum per fregare la gente, basta chiedere cortesemente e avere quel minimo di umiltà umana per seguire i consigli e fare una bella vacanza.
Ora sta a te. Se ti fidi e vuoi fare una bella vacanza il posto che fa al caso tuo è Phuket, che non è Montecarlo ma sono sicuro rispetterà i tuoi requisiti.
Se però il discorso , stringi stringi, e’ che non vuoi spendere come in Europa per le ragazze, non parli inglese, non vuoi perdere tempo a baccagliare sui social ne’ rimorchiare nei vari locali allora ti consiglio Bangkok per la maggior parte delle vacanze con una puntatina a Phuket per qualche giorno giusto per il mare e le isole.
Pattaya te la sconsiglio perché a te non piacerebbe.
Ora decidi tu, però tieni conto che non ci guadagno nulla io ( né gli altri colleghi) a darti consigli del cazzo per farti un dispetto.
Viaggiatore_Nero
Silver
Londra | 26-35
09/03/2024 | 17:59
3
Ad oggi ho avuto la fortuna di visitare 50 paesi nel mondo, in un mondo in cui ce ne sono 195. Ogni paese ha una sua particolarita’ ma per ragioni storiche e socio-economiche sono più simili tra di loro di quanto uno possa pensare. Per esempio, se sono stato in Argentina posso dire di avere una buona idea di come possa essere l’Uruguay. Se sono stato in Ghana ho una buona idea di come possa essere la Costa D’Avorio, se sono stato in Giappone ho una buona idea di come possa essere la Corea Del Sud e così via. Percio’ dico sempre di avere visto il mondo ma non il pianeta. E in questo mondo le donne più belle che ho visto in vita mia sono le brasiliane del sud che chiamero’ ‘brasudiste’. E nel confronto con le porteñas argentine, vincono a mani basse. Non pretendo di detenere la verità assoluta ma sono curioso di sentire argomenti che ribaltano la mia tesi.
Quando parliamo di Brasile personalmente prediligo le parde ma oggettivamente parlando, ciò che ho visto a San Paolo, Floripa e Curitiba e’ di un altro pianeta e mi manca Porto Alegre. Le brasudiste vincono contro tutte le altre bianche del pianeta e se la giocano con le russe e forse le venezuelane. Ad un mix di genetica europea (tedesco, italiano, slavo) si aggiungono influenze e sensualita’ specifiche del Brasile che le rendono uniche. La componente italiana e' prettamente veneta-friulana che insieme alle siciliane sono considerate le donne più belle d’Italia secondo statistiche nazionali.
Ora che ho visto le argentine di Buenos Aires, lo posso dire tranquillamente…non capisco perché vengano messe su un piedistallo quando sono semplicemente normali discendenti del Mezzogiorno e dell’Andalusia, forse perche’ c’e’ un bias bianco? Chissa’... Non ho visto bellezze differenti da quelle che vedrei a Napoli, Bari o Abruzzo. Qualche ragazza argentina di chiare origini tedesche o ebree/russe puo’ fare la differenza ma veramente una percentuale irrisoria a confronto degli italo-spagnoli. E molte argentine hanno questi visi duri che a me mettono paura. Le italo-spagnole possono essere belle, per carita’, ma tendono a essere più basse e con lineamenti meno gentili. Ho trovato piu carine le mestizo, mezze bianche e mezze indigene, sensuali e sorridenti. Sono stato nelle zone più affluenti di Buenos Aires e non ho visto le modelle che vedevo con grandissima facilita’ a San Paolo o Floripa, quindi ancora mi chiedo da dove arrivi questo hype. Non ne ho vista una che sembrava Belen mentre a Floripa e Curitiba ne ho viste alcune che sembravano Gisele Bundchen. Pero’ l’Italia e’ un paese dove fanno passare Wanda Nara come una bella gnocca. Vai a capire…
Se amate le bianche col fuoco, dimenticate le porteñas, le paisa, e le paulista/carioca e buttatevi sulle brasudiste. Le citta’ del Brasud non sono belle paragonate al resto del Brasile ma le donne locali meritano e farsi un giro a Floripa puo’ essere un buon compromesso. Io adoro Rio de Janeiro per una serie di motivi personali e nel triangolo Leblon, Gavea e Ipanema posso crearmi o illudermi di creare un po’ di Brasud anche se le bianche carioca sono di pura estrazione portoghese. Le brasudiste tendono a viaggiare su San Paolo per studio e lavoro e passano a Rio solo durante il Carnevale.
Saluti dal vostro VN.
Mannellone
Silver
11/03/2024 | 17:26
4
Oggi vi condivido alcuni consigli, dati dalla mia esperienza e dai miei errori, per divertirvi nei gogo bar di Bangkok senza frustrazioni e raggiri.
Le persone che vanno nei gogobar si dividono principalmente in 4 gruppi:
1) Quelli che vanno lì per bersi un drink e guardare le ragazze e basta
2) Quelli che vanno lì per bersi un drink e parlare con le ragazze e basta
3) Quelli che vanno lì per bersi un drink e spupazzarsi/pomiciare le ragazze
4) Quelli che vanno lì per scegliere una o più ragazze da portarsi in camera ed amoreggiare
Se siete del gruppo 1) o 2) chiudete questa pagina, non è per voi. Se invece fate parte del gruppo 3) e 4) continuate la lettura.
I gogobar hanno una clientela molto mista che va dal gruppo di amici che ci va anche solo per godersi la musica, cazzeggiare e farsi due chiacchere con ragazze/mamasan e stop all'anziano che ci va solo per parlare con qualcuna e basta (giuro ci sono)...e poi ci siamo, noi, i punter.
Siamo quelli che mandano avanti questi locali che campano da chi ordina più ladydrink e soprattutto paga i barfine. Noi del gruppo 3) e 4) siamo il "main business". E in quanto tale dobbiamo capire che lo scopo di questi gogobar è spillarci più soldi possibile. Alcuni sono proprio degli spennapolli in piena regola.
Io lo vedo come un gioco: il gioco delle mamasan/ragazze è spillarci più soldi possibile. Il nostro è divertirci e godercela al TOP spendendo quello che abbiamo deciso noi di spendere. E non di più!
Con questa premessa, partiamo coi consigli:
1) Non sederti in un gogobar prima di aver visto le ragazze. Appena entri ti chiederanno cosa bevi. Il rischio a volte è di prendere un drink, ti siedi, guardi bene e nessuna delle ragazze ti piace. Dì sempre che fai un giro e poi se ti garba ordini, osserva le ragazze da vicino, fatti un giro, se ti garba qualcuna resta, altrimenti passa al prossimo gogo bar.
3) 2) CHIEDI SEMPRE IN ANTICIPO QUELLO CHE VUOI e non dare niente per scontato: vuoi pomiciarti una ragazza con french kiss? Chiedi alla mamasan quelle disponibili e/o chiedi in anticipo alla ragazza prima. In alcuni locali lo fanno tutte e questo può portare un novizio a dare per scontato che sia così in tutti i locali.
E finisci magari per sprecare 400 bath offrendo un doppio drink a una che non bacia e/o non va in hotel. Idem se vuoi portare una in hotel, chiedi prima di offrire se va in hotel. Così evitare di offrire drink a ragazze non disponibili ai servizi a cui sei interessato.
3) Informati sulle regole del gogobar: in alcuni gogobar puoi fare scendere le ragazze dalla "pista da ballo" gratis, puoi parlarci un po' prima di valutare se ordinare loro un drink o no. Altri chiedono la consumazione obbligatoria alla ragazza solo per chiamarla.
Altri gogobar come il Mandarin a Nanaplaza addirittura impongono un doppio drink offerto per "portarle giù" dal palco. Per evitare di sprecare soldi capisci prima quali sono le procedure. In modo da evitare di offrire a ragazze che viste da vicino non ti piacciono oppure che non fanno i servizi che vuoi!
4) Guarda le dimensioni dei lady drink: i cosidetti lady drink non sono uguali ovunque. In alcuni gogobar la ragazza può ordinare una birra o alcolici in un bicchiere di dimensioni medio grandi.
Drink che si beve in almeno 4/5 sorsi e più. Altri come il Mandarin a Nanaplaza danno drink in bicchieri minuscoli che si scolano in un sorso. E dopo mezzo minuto arriva già la mamasan a chiederti di offrirne un altro alla ragazza. Se vuoi spendere meno, evita i locali con lady drink dimensioni "minimi", perché sono degli spenna polli.
Ci sono locali dove un ladydrink può durare fino a 10 minuti e altri al massimo 2/3, fai attenzione.
5) La posizione conta: ho notato per esperienza che spesso sedersi vicino alla cassa/telecamere porta le mamasan a chiederti più spesso di offrire altri drink alle ragazze. Perché sei vicino a loro, ogni volta che vanno e vengono dalla cassa ai clienti "sei di strada" mentre noti che ai clienti più lontani da loro passano la metà delle volte. Non sempre capita, però ho notato in diverse occasioni che sedendomi più lontano dalla cassa/mamasan avevo "visite meno frequenti".
6) Non andare da chi vorresti, vai da chi ti vuole: ricorda che le ragazze possono scegliere di andare o meno con te (ma sono talvolta "convinte" dalle mamasan a non rifiutare, anche controvoglia), ma sono esseri umani come voi.
Già guardando le ragazze e salutandole, dal modo in cui rispondono, se sorridono vedi se sono interessate o meno a vendersi a te.
Se vedi che si girano quando le guardi, sono scazzate, lascia perdere; magari chiedi alla mamasan di loro e vengono pure controvoglia, però poi ti penti ad aver pagato drink e scopate perché sono una delusione. Non forzare le cose: se non piaci, non piaci. Passa oltre. Mentre con quella che vedi che sorride a 42 denti quasi sempre sarai molto soddisfatto della prestazione con lei.
7) Bevi con calma, ma non troppo lentamente: ovviamente, se finisci il tuo drink ti chiederanno di berne un altro, e se vuoi stare lì più tempo bevi con calma il tuo drink. Attenzione però che se il locale è pieno, bevi troppo lentamente e non ordini altri drink, dopo un tot possono anche cacciarti via, perché non hanno posti e vogliono clienti che spendano tanto. Questo succede soprattutto nei locali più popolari. Ovviamente nei baretti sfigati dove vedi il vecchio che sta lì 2 ore bevendosi 2 birre nessuno dice nulla. Ma dove c'è gnocca, vogliono che spendi.
8) Bevi pochi alcolici: bere molti drink è a mio avviso rischioso in quanto più di una volta, un po' alticcio, mi sono fatto fregare pagando più drink del dovuto dai raggiri di mamasan e ragazze. Oppure vedevo come fighe tipe che poi viste da vicino tanto belle non erano. Andare sobri ti permette di vedere bene e con più calma e non farti raggirare.
TRUFFE E FREGATURE SUI LADYDRINK
Qui ti condivido le fregature e truffe sui lady drink a cui fare attenzione. Ricorda una cosa: anche se per loro sei un bancomat o un pollo da spennare e spesso se ne fregano del servizio clienti, il capo sei tu. Sei tu che hai il controllo. Ovviamente devi pagare cosa hai ordinato, rispettare le regole, essere educato, ma questo non significa che sei costretto a fare buon viso a cattivo gioco.
Se provano a fregarti, non glielo permettere. Protesta, punta i piedi, fai capire da subito che non sei un fesso. Tutte le volte che ho segnalato i loro raggiri mi hanno rimborsato il maltolto, l'importante è non alzare mai la voce e arrabbiarsi, rimani calmo e tranquillo e spiega loro che non sei disposto a pagare cosa non hai accettato.
1) Ladydrink extra che non hai chiesto: succede in alcuni casi che la mamasan o una ragazza imbucata ti chieda un ladydrink quando lo chiedi alla ragazza, tu dici NO, ma queste fanno orecchie da mercante e ne trovi 2 sullo scontrino.
Per prevenire il problema, quando te lo chiedono ribadisci più volte che hai ordinato 1 lady drink e basta e che darai magari un tip alla fine se si comportano bene. Dire "no" una volta non basta, devi chiarire subito e non permettere che la ragazza ordini per te, sei tu a dare gli ordini, stop. Fai capire che non sei un fesso. Controlla subito gli scontrini.
Queste truffe le fanno soprattutto se hai chiesto 2 o 3 ragazze, quando ordini 3 drink alla volta è più facile per loro, approfittandosi del fatto che magari sei un po' alticcio, per aggiungerti drink extra. Non glielo permettere.
2) Drink "fantasma": un altro raggiro dei gogo bar è quello dei "drink fantasma": sostanzialmente tu ordini il drink per la ragazza e questa lo rimanda subito indietro senza berlo. La mamasan dopo mezzo minuto torna e non vede il drink alla ragazza, e quindi te ne chiede un altro da offrire. Raggiro molto fastidioso. In alcuni locali dove chiedono di offrire 2 drink per volta è una mossa subdola spennapolli. Facci attenzione.
3) Drink multipli con false promesse: un altro raggiro è quello delle ragazza che in cambio di 5 o più drink per volta ti promettono un rapporto orale o di andare con te in hotel. "Offrici 10 drink e ti facciamo spogliarello o rapporto orale", "Offrimi 5 drink e vengo in hotel con te". E magari tu dici no, te ne offro solo 1. Lei ti risponde "va bene". Però poi arrivano 10 drink anche se ne hai chiesto solo 1. Protesta e fatti annullare i drink se succede. Ma il mio consiglio è di prevenire e NON andare con le ragazze che fanno queste promesse.
4) Bargirl "desparecide": ci sono in alcuni locali bargirl furbette: le chiami, offri drink, dopo 30 secondi chiedono di andare in bagno, a fumare e poi spariscono. Oppure dicono che devono tornare in pista, ma poi tornano giù da te e non tornano. In questi casi, se sono andate via subito senza nemmeno bere il drink, siete più che legittimati a chiedere il rimborso del ladydrink offerto. Mi è successo in 3 occasioni, sempre rimborsato.
GOGO BAR BUONI E DA EVITARE
Anche se tendenzialmente tutti i gogobar tendono a spremere i clienti, ci sono senza dubbio gogo bar più truffaldini di altri.
Per esperienza, ci sono più gogobar truffaldini a Soi Cowboy che a Nanaplaza.
Evitate i gogobar come Midnait, Spice Girls Bar, Deja Vu Bar. Sono fra i più truffaldini di Bangkok.
Attenzione anche a Crazy House a Soy Cowboy e Mandarin a Nanaplaza, è vero che sono pieni di figa, ma hanno delle modalità truffaldine che ho spiegato sopra e quindi se ci andate considerate che spenderete più soldi di altri locali.
Ottimi gogo bar dove mi sono trovato sempre bene sono il Butterflies a Nanaplaza (costoso ma tanta figa), il Rainbow e il Long Gun a Soi Cowboy.
NON SEI OBBLIGATO A PAGARE LADY DRINK, MA...
Uno a questo punto potrebbe chiedere: ma se io volessi andare in un gogobar solo per scegliere una ragazza da portarmi in camera senza stare lì a bere, si può? Se vuoi, quasi sempre sì: o chiedi subito alla mamasan che vuoi solo una ragazza da portare via, o se ne adocchi una fuori glielo fai sapere. Fatto più volte senza problemi.
A volte furbescamente le mamasan chiedono all'ultimo un tip per loro di 200 bath, e magari a qualcuno può scocciare rifiutarlo per non sembrare "tirchio".
Ma personalmente non consiglio questo approccio. E' sempre meglio parlare un po' con la ragazza che scegliete prima di portarla in camera.
In primis per un eventuale conferma sui servizi, quasi tutte le ragazze sono "full service" ma può capitare l'eccezione, meglio andare sul sicuro.
Poi ripeto, può capitare di vedere come strafighe a distanza tipe che viste bene bene a distanza ravvicinata sono addirittura brutte. Mi è capitato varie volte, fra luci forti, trucco pesante e alcool puoi confondere una Belen con una Balen, una principessa con un'arcicessa.
Infine puoi "scaldare" la ragazza, ricordiamo che sono esseri umani e non robot, una chiaccherata conoscitiva crea intimità.
Più di una, soprattutto le over 25, mi ha proposto fidanzamenti, di conoscerci o di provare "sentimenti per me" e blablabla... ovviamente cercava il pollo e lo sponsor che la mantenga o faccia regali, solo un pazzo crederebbe alle loro menzogne...però dandole un po' corda ho notato che poi la prestazione in camera era migliore.
Nella speranza di rivederti e riaverti come cliente o sponsor noterai un maggiore trasporto e impegno. Banale "fidelizzazione del cliente", niente di più niente di meno...
Un altro sistema, per finire, per avere una migliore prestazione è dare un tip alla ragazza e alla mamasan (anche 200 bath bastano) prima di andare in camera.
Per loro, ricordate, siete dei bancomat con braccia e gambe, un bancomat generoso è più apprezzato di un bancomat tirchio...un tip prima della prestazione farà sperare alla ragazza un tip più grande dopo la prestazione, e spesso si impegnerà/concederà di più.
In più di un'occasione per uno short term, dove in 2 ore solitamente concedono 1 shot per le regole del gogobar, mi è stato concesso un 2 shot in cambio di un tip alla fine (una volta ho dato 500 bath, un'altra volta addirittura non l'ha voluto). Liberi di non credermi ma è successo, entrambe le volte con ragazze del Long Gun
Al di là del 2° shot concesso, che è abbastanza raro, avrete con tutta probabilità una prestazione migliore.
E' tutto, spero che questa guida vi sia stata utile, se avete consigli o domande scrivete qui sotto!
Tequilo22
Silver
Profondo Nord | 36-50
09/03/2024 | 09:53
2
Ehhhh non è più lo Smooci di 5 anni fa... 🤣🤣🤣
Mannellone
Silver
04/03/2024 | 20:53
1
Oggi vi condivido una recensione su uno dei miei massage shop preferiti, l'Annie's bar!
Partiamo con un chiarimento: questo non è il famoso e storico Annie's bar e non ha nulla a che vedere come lui.
Qui offrono un nuru massage full service, che vero nuru non è, lo dico così antothai non mi bacchetta... ma per come la vedo è molto meglio.
E' l'ex Chrome bar che si trova in 131, 16 Sukhumvit 7/1 Alley. Semplicemente ha cambiato nome.
Vicino al Wood Bar, dove un pompinificio dove ci sono sostanzialmente le stesse ragazze.
Ci vado da anni e voglio condividervi perché lo apprezzo.
A una prima vista, passando in quel locale noterete che la qualità delle donne presenti lascia molto a desiderare. Diciamo che siamo nella fascia bassa.
Anni fa ricordo che 1 o 2 carine e giovani le trovavi, ora trovi delle cesse da combattimento con forse 1 o 2 passabili.
E allora perché mi piace molto e ci vado spesso?
Il primo plus è il prezzo: 2000 bath per un'ora di massaggio full service. Quasi tutti gli altri locali di nuru massage hanno prezzi decisamente più alti.
Ma non è questa la vera ragione.
Il fatto è che qui ho trovato 2/3 ragazze con cui fare un sesso zozzo e selvaggio senza limiti che sarebbe impossibile in altri nuru massage.
Qui ho trovato ragazze disponibili davvero un full service da video hard: venuta in faccia e in bocca sempre inclusa, leccamento di culo, dita in bocca, leccano ascelle e piedi, insomma ho trovato una disponibilità completa.
Fanno tutto senza problemi con soddisfazione e senza stancarsi, consapevoli dei loro limiti estetici.
Mentre in tanti nuovi nuru massage a Bangkok trovi delle belle fighette giovani, però meccaniche, baciano a stampo o non baciano, niente ciuccamento palle, rimming o leccate di ascelle/piedi lasciamo perdere.
Qui io vado per scatenarmi, ci sono due milf malandate sulla 30, di cui non ricordo il nome con cui chiudo gli occhi e mi immagino una strafiga, ma con cui ho un'esperienza da 10 e lode.
Insomma, se volete un'esperienza davvero full service, e siete disposti a chiudere un occhio sulle cessosaure che troverete, questo è un ottimo posto.
p.s. Il vicino Wood bar, pompinificio, è uno dei pochissimi, se non l'unico, bj shop, dove oltre al CIM è praticato e incluso anche il rimming da tutte le ragazze. A 800 bath. Goduria completa a prezzo onesto.
p.s. dedico questa recensione all'avventuriero Tequilo, questo è un vero locale "only the brave"!
HAKAN1978
Silver
02/03/2024 | 14:29
2
@The_Shepherd
Grazie per la rece.
Ma toglimi una curiosità: i voti che hai indicato riguardano solo l'aspetto estetico o un giudizio complessivo mix estetica/prestazione ? 😏
Ad esempio SERENA, gran figa, ma è un missile certificato !!! E anche le altre non mi sembrano delle tigri da materasso.
IlCazza
Newbie
27/02/2024 | 16:10
1
Ma, io da sposati sfaterei anche il mito che gli ammogliati vadano a prostitute perché la moglie non gliela dia...
Ti dirò mia moglie me la dà più che volentieri, il problema è che mi piace variare e pagare per scopare mi eccita
IlMarchese
Silver
23/02/2024 | 16:09
6
Berlino. Serata Gang Bang all’Avarus swinger club. Io nella camera di motel. Mi sto facendo la ceretta ai coglioni. Bussano alla porta. Penso sia quello della reception che deve farmi ancora il check in. Quando sono arrivato in questo quartiere ben frequentato dai turchi e magrebini, che vi consiglio se amate le emozioni forti, ho trovato solo neve, ghiaccio, bar kebab e un cancello chiuso. Ho dovuto chiamare il numero di telefono del motel per poi ritirare le chiavi da una cassetta. Insomma, apro uno spiraglio della porta perché sono ancora con le palle all’aria. Chiunque sia dall’altra parte, non vuole farmi il check-in. Sento spingere la porta. La camera dà su un cortile. Fuori è più buio del mio buco del culo, nevica, entrano spiragli di freddo. Vedo solo un’ombra, compare una faccia barbuta, incappucciata di pelo, e anche se siamo in stagione non penso sia Babbo Natale. Mi guarda con occhi strabici da idiota, con quella faccia maomettana. L’abominevole beduino delle nevi. Non parla, nessun suono, spinge solo. Faccio una fatica della madonna per non farlo entrare. Per fortuna tre anni fa ho fatto un mese di palestra e resisto alla forza bruta beduina. Sono in mutande, i piedi nudi bagnati. Scivolo sul pavimento come un pattinatore sul ghiaccio. Bestemmiando tutte le divinità monoteiste, ma soprattutto una in particolare, riesco a chiudere la porta. Il fatto che abbia pure scorreggiato per lo sforzo, potrebbe essere stato un notevole deterrente. Chiamo il coglione della reception. “Dove cazzo sei? vieni subito qui “ dico “c’è lo yeti alla porta che vuole entrarmi in camera”.
Sono inchiodato in questo buco, sto perdendo tempo, tra poco gang bangheranno. Sento passi fuori dalla porta. Ribussa. Non ho la più pallida idea di che cosa cazzo voglia. Alla fine dopo mezz’ora con tutta calma arriva il tizio della reception accompagnato dagli sbirri. Del beduino non c’è traccia. Racconto tutta la storia, quasi mi portano me in centrale. Mi chiedono se ho fatto incazzare qualcuno a Berlino. Ancora no, faccio io, sono appena arrivato. Da appassionato del Tenente Colombo, suggerisco l’idea geniale di controllare le telecamere. Ci mettiamo a vedere il video nella stanzetta della reception. Nel video che riprende il cancello dell’ingresso, si sente prima un grido di donna, e poi un cazzone di 2 metri che forza il cancello, il resto so già come va a finire. Chiedono, gli sbirri, se voglio andare in caserma fare denuncia. Caserma una sega, l'unica cosa che voglio è levarmi dai coglioni. Mi tocca cambiare albergo, non vorrei ritrovarmi lo Yeti ancora alla porta. Il mistero dell’abominevole beduino delle nevi viene svelato il giorno dopo dal tipo del motel che mi chiama al telefono. La storia è quella di un magrebino o un turco, ma magrebino mi veniva meglio la rima con Berlino, dicevo questo cornuto che stava seguendo la moglie. L’aveva vista uscire da una stanza. Prima la mena o le taglia la gola, non ci è dato di saperlo e questo è il grido che abbiamo sentito. Poi il beduino vuole complimentarsi con chi se l’è chiavata. Il problema è che la suina non era uscita dalla mia stanza, ma da quella accanto. Visto che culturalmente questi tipi sono di larghe vedute con le proprie donne che scopano in giro, poteva succedere che Berlino diventasse la meta finale della mia vita errabonda. Trovo un altro albergo al volo. Salto dalla Berlino kebabbara alla Berlino pompinara. Persino il nero alla reception del nuovo hotel quando mi consegna le chiavi mi fa intendere che vorrebbe chiavarmi come un chiavistello. Esco per mangiare un boccone. Lungo la strada è pieno di bar con insegne al neon di uomini abbracciati ad altri uomini lampeggianti. La specialità in zona sono i würstel tra fettine di culo sbrodolati di maionese. Dietro i vetri dei locali, tizi in cannottiere, pelle e baffi che ti fanno ciao ciao, come Heidi con le pecorelle.
Prendo un taxi. Finalmente arrivo a questo cazzo di Avarus. Tra il viaggio per arrivare a Berlino, il tentativo di irruzione in camera, il cambio d’albergo, il nero frocio, l’hamburger con la cipolla caramellata che mi è rimasto sullo stomaco, non è serata. L’ Avarus si trova all’ultimo piano di un edificio tutto uffici e palestre in una zona abbastanza isolata, per cui la notte è deserto e possono organizzare orgioni e tenere la musica a palla e nessuno chiama la polizia. Salgo con l’ascensore. Arrivo a una porta tutta nera. La porta si apre all’improvviso. Esce una tipa scarruffata e sconvolta che sembra appena fuggita da una gang bang, di certo non era a fare Yoga. Richiude la porta dietro di sé, la stronza, senza farmi entrare. Inizio a suonare il campanello, nessuno risponde. Risuono. Risate, musica, tintinnni di bicchieri come se fosse capodanno. Mi attacco al campanello. Alla fine quando sto per andarmene, si spalancano le porte del paradiso, diciamo così. Invece di San Pietro, c’è un cento chili di tremula carne sudata, umidiccia. Compare questa grassa e baffuta tricheca teutonica. Ma una tricheca zozza che sembra pure lei appena uscita da un tortino di cazzi. Partiamo subito con un Kazziatone di benvenuto, con quel tono minaccioso che solo i crucchi hanno anche a cose normali, figuriamoci quando sono incazzati.
“Nein suonare campanello DIECI folte, Neeiiin! Basta UNA suonare, UNA, suonare, folta! “
Mi sento uno scolaretto che è sgridato dalla maestra. Non vorrei finire già nella lista nera ancora prima di entrare. Chiedo perdono, sto per inginocchiarmi e accettare qualsiasi punizione corporale voglia infliggermi.
Vengo perdonato, “per questa folta”.
La tricheca si asciuga il sudore dalla fronte, fa un respiro, conta fino a dieci per riprendersi Eins Zwei Drei Vier….
“Come tu, essere registvrato?”
Ha in mano un tre pagine con la lista di nomi. L’Avarus list. Li scorre con quel dito tozzo da mammifero antartico.
“Anofagabondo, Ladysquirting, fragolino, Gesù69, “
“Come detto ti chiamare?”
provo a sbirciare la lista, allungo un dito e lei mi dà un buffetto sulla mano.
il commendatore, il conte, il duca ecco … ilMarchese. “Tu essere ilMarcese, Ja?”
Sì, ma solo per gli amici.
Mi squadra dai piedi alla testa da dietro il bancone, chissà cosa cazzo le passa in quella testona tricheca.
Perchè oltretutto se non sei vestito come vogliono loro, Raus e torni a casa. Pago Cento gettoni dell’ingresso. La stronza si calma e diventa quasi gentile, quasi. Mi fa da Cicerona in giro per il locale. Lo chiamiamo locale ma è più un appartamento. La zona bar, un salotto, le docce, la sala buffet, il cesso.
“Qvesta è stanZa giochi” mi fa.
è uno stanzone arredata con tutto il necessario: la sedia ginecologica, l’altalena sessuale, un materasso da sei piazze per le ammucchiate di paese, le varie alcove per chi vuole un po' di privacy. Per adesso è vuota, nessuno gioca. Nel locale sono tutti in modalità social. Sembra di stare in un party casalingo. A casa di qualcuno che per amici ha la bella gente che va in giro vestita in latex, nuda sotto ma con la maglietta, in mutande ma nuda sopra, o vestito da rappresentante dell’enciclopedia treccani, o da troia da tangenziale.
Poi c’è lei.
Cappottone nero stile terzo reich. Capello con rasatura laterale, cresta azzurroviolacea: marziale ma sbarazzina al tempo stesso. Stivali mezzo coscia che se ci infili una donna normale le vedresti spuntare il naso fuori. Calze con autoreggenti, che non sono autoreggenti ma fionde dell’amore. 185 cm di pura vacca chianina tedesca. Una Fräulein puttanone come tutti immaginiamo dovrebbe essere una Fräulein puttanone.
Si chiama sicuramente Grünilde, o Brünilde, o Hildegarda o Sigrún. Le chiedo come si chiama:
“Camilla” mi fa.
La chiamerò comunque Helgaründa, che è un nome assolutamente inventato, ma tutte le crucche che scopo le chiamo così, una cosa che mi porto dall’infanzia. A parte il fatto di dirmi un nome che non volevo sentire non spiccica parola. è accompagnata da un barilotto tutto vestito di nero. Forse il marito. Ha una faccia conosciuta. Vado a prendere un drink, sto per tornare nella stanza giochi quando sento abbaiare:
“Nein drink in stanza giochi, neiiinnn, raauuusss!“
Di nuovo. Secondo Kazziatone della serata. Mi giro e vedo la tricheca da dietro il bar che mi punta il dito contro. Cristo, ci manca l’allarme antiaereo. Torno indietro, lascio in bicchiere sul bancone, con un movimento della testa lei approva.
“Brafo, Ja! Marcese”
Di fronte al bar ci sono un paio di coppie di pensionati che stanno socializzando. I mariti stanno discutendo sui problemi alla prostata, l’artrite, la cataratta, quale cantiere hanno visto oggi e altre amenità tenendo la mano sul culo della moglie dell’altro. Qualche lupo della steppa vaga solitario, si avvicina a una preda, annusa e dopo un vaffanculo se ne va. Incrocio un tipo, sembra un testimone di Geova, gli manca solo la bibbia in mano e che mi chieda se sento la voce di Dio.
No. Non la sento la voce di Dio. Solo grugniti che provengono dalla sala giochi.
Come se suonasse la campanella della ricreazione, tutti si precipitano lì dentro. Evviva!
Sulla sedia ginecologica è in corso una visita specialistica. Un troione sta con le gambe spraccate sui reggigambe, un tizio ginocchioni che le ravana la passera. Intorno tutti studenti di ginecologia che prendono appunti col il pisello in mano.
Addocchio Fräulein Helgaründa. Lei e marito si mettono comodi in un’alcova, in fondo alla sala. Faccio ciao al marito, un cenno se posso avvicinarmi. Lui è sdraiato su un fianco. Fa sì con quella testona sbiancata. Helgaründa è sdraiata, guarda il marito, mi dà le spalle, o meglio, il culo. Sdraiati uno di fronte all’altro come se fossero a godersi un pic nic sull’erba del parco di Tempelhof, a ingozzarsi di Pretzel, birra e cetrioli, invece sono stravaccati su un materasso sbrodolato in latex, che avrà preso più schizzi del Titanic, in un club per scambisti, minacciati da decine di cazzi imbizzarriti. Helgaründa si gira, mi squadra, fa una smorfia che non so se è tipo “è questo che passa il convento” o “Guarda che maschione portento" non mi scaccia come se fossi un moscone su uno stronzo, è un passo avanti. Gattono sul lettone. Helgaründa è tutta coperta dal pellone nero che sembra un Goebbels trangender. Sollevo un lembo di cappotto. Quello che trovo è un grosso culo nordico. Lei immobile, estraniata, fredda, potrebbe tranquillamente leggere Goethe mentre le si esamina il deretano. Sollevo una fetta di Schnitzel di chiappa, spunta un ciuffo di insalata di patata anni 70, inizi anni 80. Annuso, l’annata è quella, un moscato con un bouquet di sentori di frutta secca, fiori appassiti, coriandolo, piscio e sborra e anche pò di tappo.
Guardo il marito, il solito gesto con la mano, vai vai fai pure… Ja!
Rovisto nella Kartoffelsalat di Helgaründa con un dito, poi due dita, poi tre, infilarci una mano sarebbe poco bon ton. Quindi per stimolarla accelero il ritmo, cambio mano, mi sembra di fare un purè. Finalmente Helgaründa inizia a dare segni di vita, ansima move la testa, fa pure muuuuuuu…
Guardo il marito che guarda la moglie, che guarda il mio cazzo. Helgaründa ha voglia di würstel, mi agguanta la patta. Le presento l’amico fritz, che nemmeno mi da il tempo di incappucciare che se lo è già messo in bocca, quindi mi trovo la testa di Helgaründa tra le gambe. Il marito ci guarda. Ora che siamo faccia a faccia, c’ho un flash: è l’ispettore Derrick senza trench, con la t-shirt nera, la faccia crucca è quella. Stasera è la serata dei cornuti, dopo controllo se per caso è San Giuseppe. Due ore fa un marito che s’incazza perché pensa che mi sono chiavato la moglie, e ora sono qui a chiavarmi la moglie davanti al marito, che sembra si tolga un peso, finalmente qualcuno che se la scopa al posto suo. Queste strane coincidenze cosmiche da allineamento astrale di buchi neri. L’ispettore Derrick però non resta proprio indifferente, si smandruca il pacco, non so se ad ispirarlo sono io o lei. Lo tengo d’occhio perché non vorrei quattro Derrick al culo. Con Helgaründa appesa al cazzo, mi tolgo la camicia perché si cuoce. Intorno a noi inizia l’assembramento degli smanettoni. Helgaründa scaccia tutti come se fossero tafani sul culo. Si mette sdraiata, vuole che le lecchi quell’insalata Brandemburghese, ma i krauti mi fanno venire l’aria alla pancia. Allora parto subito a montarla. Le faccio una spaccata con due Schnitzel, rischiando la lussazione. C’infilo in mezzo il mio Panzerfaust. Spero non stringa con le zampe, che finisco spremuto come un tubetto di concentrato di sborra. Intanto Helgaründa urla come un'ossessa, la sbattacchio senza pietà alcuna. La passera di Helgaründa è un Autobahn a quattro corsie. Ci potrei infilare il mio cazzo, più fare un cazzo littorio con una manciata di tutti i quattro o cinque segaioli che ci circondano, a lei non basterebbero.
Poi non c’è niente di meglio per farmelo ammosciare che il Tricheco di prima che viene a Kazziarmi di nuovo. No, questa volta Kazzia Helgaründa perché con i tacchi di quegli stivaloni da walkiria puttana sta facendo diventare il materasso un groviera, che già profuma anche di groviera. Oltretutto se mi parte una stivalata in faccia mi fa un buco di culo in fronte. Le due iniziano a ringhiarsi in faccia come Rottweiler in calore. Faccio finta di sborrare, “Aaaah… Jaaa, ooooohhhh, mein Gott" poliglotto in germanico per farmi capire meglio, non se ne accorge nessuno, giusto per cortesia. Sfrutto la cagnara per defilarmi. Raccatto pantaloni e camicia. Nudo beco con la preserva afflosciata che sembra averci il berretto di uno gnomo tra le palle, mica un cazzo.
Vago nudo con il fagotto dei miei vestiti e vengo travolto da un nugolo di arrapati, che ronza intorno a una ninfomane trascinata sopra il materassone da battaglia al centro dell’arena scopereccia.
Wunderbar
Lei sdraiata con lo sguardo tramortito. Salgo sul materasso che sarà alto un metro e un cazzo, tra la foga del chi prima arriva prima scopa, il materasso che è unto e unto e scivoloso come un dildo usato e se ci sali sopra affondi. Salgo con un piede, perdo l'equilibrio, rimango a mezz’aria con l’altro piede. A quel punto ho due opzioni: pestare la faccia della la suina o cadere dal materasso rischiando il crociato. Vada per la faccia della suina. Il dio delle suine la salva, perché atterro con il calcagno a un centimetro dal suo zigomo, salvandole la metà della faccia sinistra. Lei inconsapevole della tragedia sfiorata, è lì che smanetta, succhia e sbrodola. Vuoi per la tensione del momento, vuoi perché alla fine è l’unico posto libero, mi siedo sulla sua faccia. Come di riflesso prende a leccarmi le palle. Lente e gustose lappate sui coglioni e buco di culo, che un labrador non saprebbe fare di meglio, fidatevi. è come quando ti fai il bidet e senti quel tepore che ti risale fino all’intestino, che quasi ti vien voglia di cagare. Sono lì appollaiato sulla suo muso, mi godo questo nirvana pompinaro che viene deturpato dalla faccia selvaggia di uno dei due vecchi del bar, che fa i peggio grugniti da cinghiale della foresta nera. Ci troviamo faccia a faccia ognuno ai due lati dell'arcobaleno. Il vecchio è tutto avvampato, ha le vene della fronte che scoppiano, deve avere in corpo più viagra dello stabilimento Pfeizer.
Alla fine la ninfosuina chiede time out, tutti si allontanano, lei si mette seduta, fa un paio di lunghi respiri come per prepararsi all’immersione. O, come se si fosse risvegliata da un coma. Si risdraia. Riparte il carnevale. C’è un rapido cambio di posizioni. Tutti si muovono frenetici intorno a lei come se fossero tecnici al Pit Stop della formula 1. Io passo dalla bocca alla fica, spingo via il vecchio che sembra una Tartaruga caretta arrazzata. Lui ritorna a fottere una tipa che è sdraiata accanto, le mancano le mani incrociate sul petto per ricordare Nefertiti morta 3000 anni fa ma ancora giovanile, forse la moglie. Forse, un fantasma di una troia deceduta per asfissia da troppi cazzi che infesta l’Avarus da decenni. Prendo in mano il birillo, non il suo, il mio. Batacchio un paio di colpi su quella passera sudata e arrossata che sembra un ecce homo, ce lo infilo dentro che mi sembra di scopara un barattolo di danone lasciato al sole di agosto.
Mi passa accanto la tricheca nazista, mentre sono lì che sculetto e fa:
“Tutto pene?”
“Tutto pene, danke!" e riprendo a pigiare.
Un paio di mandate e rivolto la ninfosuina a pecora, che non ne posso più di vedere quella ghigno da drogata di cazzi. Osservo la scena come se fossi in un sogno astrale. Faccio lo screenshot di questo attimo e lo salvo nel cloud dell’eternità. Siamo tutti intorno a lei come se la sua passera fosse il centro di un cosmo sporcaccione, nudi, chi con il birillo stretto in mano, chi infilato in un buco qualsiasi. Alcuni sguardi ansiosi di rubarti il posto nella sua fica. Un momento di condivisione universale. Sarebbe bello tenerci per mano, fare Giro, giro girotondo, casca il mondo, casca la terra, tutti giù per… oddio sborro!!!
Questa volta schizzo davvero. Saluto e ringrazio tutti.
One love, one heart.
Raccatto i miei stracci. Quando sto per levarmi dai coglioni passo accanto a una coppia che sarà da un’ora impegnata in una specie di rapporto tantrico inculatorio. Lei appecorinata alla ringhiera di un piccolo soppalco che dà sulla sala trombiera. Lui dietro che la tromba rilassato e spirituale come il Dalai Lama, le saranno venute le piaghe da decubito al cazzo. Il locale si sta svuotando insieme ai coglioni di tutti quanti. Ormai il piatto forte di maiale ha preso quella cariolata di cazzi che le tiene calme una settimana, in attesa della prossima ingroppata di gruppo. Esco.
Sono in attesa dell’Uber, mi passano accanto Helgaründa e il marito. Loro si guardano intorno, anonimi, come se fossero usciti dal cinema a vedere la carica dei 101, invece erano a vedere la caricano in 101. Salgono sulla loro mini cooper nera targata HH AK 5672 parcheggiata di fronte all’ingresso, cercando di non farsi notare. Faccio ciao, ciao. Nemmeno mi cagano.
Sono lì da solo aspettando questo uber del cazzo che non arriva mai. Arriva la ninfosuina. Faccio ciao ciao. Mi squadra come se il bagno maria ai coglioni di prima non lo avesse fatto a me. Nemmeno lei mi caga. Arriva l’uber non il mio, il suo. Io resto lì al bordo della strada, passa un’ora. Nemmeno un certo Mustapha Mohammed Ahmed qualcosa che mi compare sull’app uber mi sta cagando. Spero che sia quel cornuto che ha la moglie che si fa sfondare nei motel.
TITANO
Gold
17/02/2024 | 18:24
4
FKK ANDIAMO – Seconda metà di Gennaio 2024 – “Ripristinare la dimensione del sogno” – Recensione di TITANO
Matteo 6:34 “Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena”.
Orazio diceva: afferra il giorno. Ed eccomi qui. A riportare su carta la cronaca di una giornata, e consegnarla all’etere, come un antico scolaro, in un corsivo aggraziato.
Viaggiamo veloci nel sole di un tempo splendido, tradito al confine da un po' di neve ammonticchiata ai lati della carreggiata, mentre fa addirittura più caldo in Carinzia che in Italia.
Il parcheggio è già molto occupato all’arrivo, nel primissimo pomeriggio di questo giorno infrasettimanale, e molta gente sarà presente durante la nostra breve permanenza per questa giornata.
Nel tragitto che conduce al ristorante, si palesa una bella line up, foriera di una interessante gita.
Pranziamo con ottimi cordon bleu e fagiolini, oltre a tonnarelli al pomodoro piccante che mi riferiscono eccellenti.
Al rientro in arena per il consueto caffè sono molto colpito da una ragazza altissima che staziona proprio al bancone, lato scalini con pedana, di nome Vicky. E’ bulgara, molto alta come detto e gran fisco naturale, bel seno molto proporzionato e, a volere guardare il pelo nell’uovo, sedere leggermente abbondante; bella bocca a forma di cuore e prima volta nel locale, dice lei. Poi apprenderò che non è proprio così, ma è un peccato veniale. Nel menù offre preliminare al naturale ma + 30 per extra FK. Il dialogo a pelle tuttavia non mi convinceva, quindi mi congedo educatamente. Lavorerà comunque, come tutte quel giorno.
Mi sposto nella zona che fu di Inna ed Iris, e proprio a quel tavolino, sotto la scalinata, c’è una notevole e giovane ragazza, che ha appena iniziato: Lorena. Rumena giovanissima, parla solo la sua lingua, dato che il suo inglese stenta anche per il minimo sindacale. Parliamo del più e del meno accordandoci. Molti tatuaggi tra il gotico ed il celtico un po' ovunque, nocche incluse. Grande fisico naturale, seno adolescenziale pieno e commovente e molto bella anche di viso; mora, occhi scuri, capelli scuri. Evidentemente la zona si presta ad attrarre ragazze sopra la media.
Si vede che è nuova ed acerba, ma le sue risate di imbarazzo sono stelle filanti.
Certe cose accadono ineluttabilmente. Cert’altre te le devi meritare. Non ti vengono incontro, senza che tu faccia un passo verso di loro. E io lo faccio verso di lei. All’inseguimento di qualcosa che non sai, e che in un pomeriggio austriaco ti trovi ad inseguire davvero. Al confine del mondo…ai bordi delle nostre anime.
E’ meravigliosa da rincorrere sulla scalinata, ed offre una buona prestazione a tariffa standard, inclusi lenti e profondi FK, tenendo – nota di merito – gli eleganti tacchi per tutto il rapporto. Durata poco nel locale, a quanto mi è stato riferito. Peccato. Immersa tra ragazzotte tatuate sino al mento, e figure ciondolanti e ammaccate in accappatoio, spiccava. E pure lei ha lavorato molto. Fuori tempo massimo, mentre scrivo ciò che leggerete, mi domando se ho scelto il sogno o il destino.
Una scoperta, diventata purtroppo una delle tante ragazze “biodegradabili” incontrate nel corso degli anni.
L’arena, frattanto, è il solito nodo del tempo in attesa di resurrezioni, una repubblica autonoma, con la sua moneta e le sue ingiustizie sociali.
Io raggiungo un amico intento a parlare con la bulgara Larissa, in “tenuta Talia” ovvero autoreggenti e reggicalze neri e per il resto in TN. Sempre meravigliosamente composta, all’apice del bancone, nella zona divenuta feudo bulgaro nei lustri. Zona contenitore di speranze e paure, quella.
Appena loro salgono, incrocio lo sguardo con una meravigliosa ragazza di colore, seduta sullo sgabello lì a fianco, nella zona che fu delle mai dimenticate ungheresi. Macina camere e dialoghi dal mio arrivo, ma presumo anche prima. Sapevo già chi fosse, Valery. Regina delle Baccanti.
Ha un che del volto di Ainett Stephens, e indossa una maglia a trama retata nera - da cui fa capolino la visione di un piccolo seno - ed un perizoma, sempre nero. Ha una bocca bellissima: 32 perle. Fisico atletico. Parliamo un po', e possiede un ottimo italiano. Purtroppo per me voleva fare a tariffa standard orale coperto, mentre aggiungendo + 30 avrebbe offerto il bacio. Combo micidiale.
Ma evidentemente ha ragione lei, dato il suo continuo saliscendi. Ma che figura ci avrei fatto con il Maestro Brat, se in un bordello mi fossi fatto fare una pompa coperta? Dai!
Scherzi a parte, prendo atto delle sue regole. Ma anch’io ho le mie, che con tutta evidenza differiscono da quelle di chi sale a certe condizioni. Ogni ulteriore comunicazione tra noi è oramai impossibile, nel vuoto di spazio trascorso nel mentre.
E’ chiaro che il suo mondo ed il mio sono troppo lontani per subire attrazioni. Orbite troppo distanti per sollevare maree. Ci siamo guardati come attraverso una lente, immagini sfocate che salutano da opposte sponde figure indistinte.
Mi congedo e… “Si chiude una porta e si apre un portone”, recita l’adagio.
Infatti ecco palesarsi Flavia. In altro thread ho scritto rapidamente “Ho avuto il piacere di conoscerla di recente, arrivata da pochissimo, e potrei definirla la "Larissa 2.0" per la somiglianza fisica con Miss Aprile 2012 ... Notevole acquisto. Capelli castani, occhi chiari, bel viso e bocca, seno naturale straordinario, molto alta anche senza GPS, pelle setosa...proviene dai locali di Colonia, Pascha e altri. Parla inglese, tedesco (se non ricordo male) e ovviamente rumeno. Educata e molto pulita. Ottima prestazione a tariffa standard. Staziona tra i tavolini sotto la scalinata e i divanetti adiacenti”.
Il fisico e la mise sono quelle delle foto che girano. Indossa autoreggenti e perizoma neri. La approccio, mette il pile e usciamo a fumare nell’innevato giardino. Sempre sorridente. Estrae dall’astuccio una sigaretta come fosse una lama, con un gesto elegante e marziale. Come detto, riscontro affinità fisiche e caratteriali con la Larissa del 2012.
Improvvisi ricordi, riaffiorati veloci, si sono confusi con altri, lenti e meditati. Ci siamo informati riguardo al passato dei nostri ultimi anni, che improvvisamente sono diventati decenni.
Lo stile è una qualità della visione, e qui ce n’è. Avverto un forte legame; credo che in Fisica lo chiamino Entanglement.
La glaucopide Flavia mi attrae in maniera spontanea e non forzata, e nella generosa stanza mi leva 20 anni.
Per il resto, vi rimando al virgolettato.
Il pomeriggio trascorre con le lancette nella colla, in atmosfera totalmente rilassante, mentre vuoto bicchieri di cui il nostro ospite è prodigo e fumo, solo e in compagnia di amici e ragazze, oltre a conversare brillantemente con la nuova Jasmine marocchina, con tatuaggi mediorientali a mezzaluna, molto bella di viso ed estremamente brillante, che strega letteralmente un amico.
Per il resto, ciondoli che alleggeriscono il peso degli anni indossati, occhiali alla moda neri e pesanti, sguardi acuminati mentre esigono l’incasso. E lunghe riflessioni con il padrone di casa, sempre Magnifico.
Qui non abitano algide statue, distanti, lievi ed alteri sorrisi,di nobildonne circondate di greve plebaglia.
Nessuna posa da indossare, da esibire in cornice, monumento alla presenza.
Ogni tanto incrocio gli occhi con Maya, Daniela, Roberta, minuta ed indaffaratissima, Eda e Teona, belle, rigogliose, spigliate e prestazionali, come mi riporteranno i compagni; ma sono colpito da una ragazza stabilita vicino l’apice del bancone lato divanetti verso lo spogliatoio femminile.
Pelle bianca e schiena inarcata, a tenere con le mani giunte il ginocchio della gamba che esce dallo sgabello.
Porcellana incrinata dal sole, pare.
Nel mio rifare la strada più e più volte, come se, camminando, cercassi parole e immagini per il locale, ci siamo scontrati diverse volte. Eppure si faceva avvisare ben prima…era come un odore, un sapore che cercavi mangiando la neve da bambino. Avvertivi la sua prossimità.
E’ Mihaela di Costanza. Lavorava a Norimberga all’Heaven, dice. Occhi avvolti nell’indaco, risacca di oceano, rumori di ciottoli nella corrente. Capelli neri e bei lineamenti del volto. Un tattoo con un nome sopra il seno sinistro, altri non pervenuti. Indossa un top retato a maglie larghe ed un perizoma chiuso con un anello nella parte posteriore, entrambi bianchi. Magra, seno piccolo, bel sedere.
Una delle tante ragazze con talento, nel frattempo, rimaste nell’ombra.
Uno degli incontri in grado di ridare dignità al tempo.
Mi diverto come un matto a parlarci, e ad ascoltare il suo italiano vagabondo, che pare una traduzione automatica da idiomi misteriosi, mentre la volta del locale si spezza e si disfa sopra la nostra testa, sotto un cielo che frana in coriandoli. Una rivelazione, che mi auguro anche gli altri vedano. Ottima e calda camera a tariffa standard con FK e BBJ.
L’incontro mi farà apprezzare la squisita cena che seguirà con il nostro ospite, comprendente arrosto di maiale, crocchette con ricotta ed erbette e spaghetti aglio e olio, tutti ben eseguiti. Notevole la cheesecake al cioccolato.
Ci raccontiamo, tra una pietanza e l’altra, quello che agli altri non si può raccontare. Della rarità posseduta da alcune ragazze. Di personaggi minori in fuga da sempre. Della giustificazione di tutte le ore tradite.
Della mia ricerca di una buona scrittura per dipingere ciò che sono e ciò che siete. Della mia penna disincantata, con parole che non danno scampo…nessuna via di uscita, per questi esseri umani, e questo “mondo”, oramai allo sbando, tra cui mi pongo.
Viene poi il momento del bicchiere della staffa, che dopocena è già tardi per me. Sempre con il mio ospite mi chiedo: quale idea tradirò? Dove e quando abbiamo fallito? Perché “i giovani” sono così?
Io resto inerte…fedele a me stesso, conscio che un voto non vale niente. Preferisco disperdere in frasi tutto ciò che fa male, e sono impermeabile ai numeri. Siamo fatti così, noi… guardati attraverso un negativo.
Mentre esco mi sorprendo a sperare, ignaro di cosa mi porto dietro; forse il ricordo che resta per sempre di ciò che eravamo.
Oggi possiamo ascoltare al PC il vento che soffia su Marte…ma siamo in grado di godere il momento? Forse la risposta è più semplice di ciò che si pensi, ed è nel Rasoio di Occam.
Come altri prima di noi. Come quelli che verranno, se questo “mondo” resisterà. Non si esce puliti dal vivere, ci si deve sporcare.
Per me, quel che sono e che ho fatto mi marchia per sempre. Per voi, ci sono sempre nuove occasioni.
1given
Newbie
14/02/2024 | 01:06
1
@manraniero pensa su quel letto poco prima cosa è successo.bello quando lei si bagna tutta e la lecchi assaporando il liquido gustoso dicendo bis bis in soi 26 successo varie volte . libidine
antothai
Gold
Bangkok | 51-100
13/02/2024 | 21:21
1
@manraniero
Ma non ti passa mai per la testa che, visto che TU chiedi alle ragazze di leccare tutti i TUOI orifizi e prolungamenti vari... le stesse PRIMA di averlo fatto a te abbiano praticato lo stesso trattamento anche ad ALTRI?
Hai forse un protocollo di sicurezza anche per la sterilizzazione pre-coito delle ragazze?
Tequilo22
Silver
Profondo Nord | 36-50
13/02/2024 | 18:43
2
@manraniero Io oltre che la figa gli lecco anche il buco del culo... 😋 Lo diceva anche il famoso spot delle patatine, se non ricordo male lo slogan era pressappoco così: se non lecchi il culo godi solo a metá! Come diceva sempre Gerry Scazzi al millionario: only the brave!
antothai
Gold
Bangkok | 51-100
13/02/2024 | 18:16
1
@manraniero
Scusa... ma lo hai scritto tu una volta...
... e secondo te il Rocco Nazionale avrebbe tutte queste (non voglio dire cosa altrimenti ti offendi)
... se lo vuoi imitare... la figa devi leccare... o la diga usare...
Mannellone
Silver
12/02/2024 | 02:28
2
Perché sei così negativo? Ho fatto solo una domanda. Non capisco perché devi sempre attaccare e scoraggiare gli altri con commenti aciidi e negativi!
zaimon
Newbie
Milano | 26-35
31/01/2024 | 13:17
1
@Sardus rosica rosica
UnQuarantenne
Newbie
09/01/2024 | 04:11
1
E finalmente si torna a casa. Non ne potevo più di tutto quel casino notte e giorno, sempre qualcosa da fare, mai un momento di noia, gente da tutto il mondo che sei lo e senti parlare mille lingue diverse oltre alla cantilena dei thai con quelle vocali infinite, che palle. E poi quegli odori assurdi che a volte ti fanno venire voglia di non respirare e altre volte ti fanno venire fame, e poi il cibo, ma dico io, come si fa a mangiare quella roba, tutto speziato e un sacco di roba piccante, e poi passo dai carrettini e ti arriva l'odore nel naso e sei costretto a fermarti, non va bene, voglio una lasagna! Ma del caldo ne vogliamo parlare? Cioè è inverno e c:è 35 gradi di giorno e 25 la notte, ma che vi sembra una temperatura adatta alla vita? Altro che caldo tutto l'anno, ora che arrivo a Zurigo vedi come sto bene che li siamo su -2 la notte e due gradi il giorno ora, tanta roba. Che poi a parte questo mi chiedo come si possa vivere in un posto come Bangkok dove qualunque cosa cerchi la trovi, magari on uno di quei supermercati i ogni 100 metri o nei centri commerciali enormi che c'è n:è pure uno ogni chilometro se sono distanti, anche se sarebbe bello poterci andare a piedi, ma fa caldo e tocca prendere magari lo skytrain per non sudare, però costa eh, non va beneeee.
Non saprei nemmeno dirle tutte le cose che odio di Bangkok e della Thailandia, sono troppe, hanno un modo di vivere che non va bene, tutti troppo rilassati ma incasinati allo stesso tempo e non capiscano una sega ma in qualche modo funziona tutto, bho, non è normale. Come non è normale che ci siano donnacce ovunque, non è un paese per gente dabbene, che schifo bleah.
Comunque non ci torno più, mi sono rotto di venire qua, che poi anche i residenti italiani che ci vivono sono proprio insopportabili, non c'è verso di fare una cosa seria quando ci sono loro, ma davvero oh, sempre a divertirsi in giro se ci esci una volta insieme, che poi le conoscono tutte le donnacce eh, e anche i ladyboy, che scempio, questo la dice lunga su che brutte persone siano, senza pudore proprio, non so come facciano a vivere in un posto così.
Menomale sono arrivato in aeroporto, un po' di civiltà finalmente. Non mi mancherà per niente la Thailandia, né tantomeno Bangkok, e nemmeno le ragazze del Kokoro o quelle dei gogò di Nana plaza, soprattutto lì al Butterflies, un localaccio per gente senza dio proprio, ma anche le cameriere da Hooters, che uno va a mangiare due alette e una birra e si distrae con quei culi ovunque, che roba. Ma poi quella di ieri al 7 Heaven, un postribolo in una stradina senza sfondo piena di giapponesi, quella proprio è il demonio, con quell'aspetto che sembra una bambolina perfetta e angelica e poi invece ti aspira l'animale non ci capisci più niente, il diavolo proprio.
No no, non ci voglio mai più mettere piede qui. Ciao ciao Bangkok, non ci rivedremo...
...per i prossimi 6 mesi.
Dr.A
Silver
17/12/2023 | 11:31
4
La prima volta che andai in Giappone fu nel 2016 per la fioritura dei ciliegi e fu subito amore!
La bibbia per la mia prima vacanza e poi anche delle successive (ma negli anni sono arrivati un sacco di siti da consultare) è stata https://www.japan-guide.com/ sito indispensabile per un viaggio fai da te nella terra del Sol Levante.
La figata di questo sito era che oltre ad un forum dove scambiarsi info c’era pure una sezione (purtroppo chiusa dall’aprile 2019) per conoscere persone giapponesi con la passione per viaggi e paesi esteri e scambio linguistico in stile pen pal.
Il sito era ottimo per conoscere ragazze giapponesi, certo molto tempo perso in chat come in tutti i siti… contatti per mesi prima delle vacanze e poi o sparivano o quando eri in loco non avevano mai tempo.
Ma quando riuscivi a beccarle nel loro giorno libero e passarci tutta la giornata insieme da mattina a sera facendo giri turistici si avevano alte percentuali realizzative a fine giornata.
Certo nessuna top model e mediamente tutte donne tra i 30 e 45 anni, ma nei 3 viaggi precedenti in Giappone qualche soddisfazione con quel sito me la sono tolta a scapito di tanto tempo perso e chiacchiere inutili nei mesi pre-viaggio.
Ma quella è storia ormai, eccoci ora ai giorni nostri, finalmente dopo quasi 5 anni di assenza che non hanno sopito il mio amore per questo fantastico paese, ritorno nel mio paese preferito per una vacanza normale (per il pay preferisco altri posti come la Thai o il Brasile, ma anche durante questo quarto viaggio nipponico in quasi un mese di permanenza qualcosina ho combinato da buon puttaniere 😉).
Dal momento che il sito di penpal di JapanGuide è chiuso non mi sono sbattuto su social vari, anche perché fino a fine ottobre sono stato troppo impegnato col lavoro e poi prima di partire per il Giappone ho passato due settimane a casa di una amica in Portogallo e non potevo certo mettermi a chattare su tinder et similari.
Bando alle ciance e parliamo di figa attuale:
INTERNATIONAL PARTY TOKYO E OSAKA
https://gaitomo.jp/en/events/
https://www.tokyoparty.org/e.php?p=shibuya_friends_party&lang=en
https://www.welcometokyoevents.com/events-international-party
https://tokyointernationalmeetup.com/event-calendar/international-party/
https://www.facebook.com/groups/1586075628301444/
https://www.facebook.com/groups/tokyonetworkexchange/
https://www.meetup.com/tokyointernationalparties/
http://www.whynotjapan.com/en/
Da quella che è la mia esperienza limitata con i giapponesi queste feste sono i posti migliori dove socializzare con loro, perché sono feste dove i/le giapponesi vanno per conoscere persona straniere e praticare l’inglese.
Basta che cercate su google e troverete vari siti e gruppi Facebook che organizzano questi eventi (come quelli sopra allegati), che si svolgono in pub o hotel, hanno prezzi di ingresso variabili ma comunque contenuti di 10/20€ alcuni comprendono una consumazione, altri hanno opzione open bar, altri ancora hanno un piccolo buffet.
Ricordatevi che di solito è richiesta la prenotazione online per essere messi in lista.
Le feste si svolgono nel range orario dalle 18 fino a mezzanotte e hanno una durata media di 3-4 ore, alcuni anche solo 2 ore, ma essendo dentro a pub o bar, il locale rimane aperto, quindi nessuno vieta di rimanere nel locale oppure spostarsi da altre parti con nuove amicizie e possibili prede.
Nelle mie 3 precedenti vacanze ero stato solo ad un party durante il mio primo viaggio, che si era svolto in un hotel e devo dire che era stato sia divertente che monotono (rispondere 100 volte alle stesse domande dopo un po' stufa) ma ero riuscito a beccare vari contatti poi non finalizzati per mancanza di tempo mio e loro ed ero uscito dall’hotel con una che mi aveva riaccompagnato a casa (visto che il mio airbnb era a pochi minuti di passeggiata), ma quando era ora di salire, dopo slinguazzamenti e palpeggiamenti davanti al portone, è scappata lasciandomi col cazzo duro…
A questa vacanza, non avendo usato social, ho puntato su questi sia ad Osaka che a Tokyo e alcune volte sono stati dei flop totali, troppa braga e zero figa, di conseguenza soldi e tempo buttati.
Altre volte non si è concluso nulla, tanti contatti e chiacchiere che non hanno portato a nulla, ma una sera ad un open bar sono finito in un love motel con una milf divorziata alticcia e molto vogliosa.
Ad un altro party invece ho beccato un contatto utile (tra tanti inutili) che si è poi materializzata nel suo giorno libero.
Direi che la tattica di beccarle nel loro giorno libero, in tarda mattinata e passarci tutta la giornata insieme, facendosi vedere molto interessati alla cultura e stile di vita giapponese porta i suoi frutti. Certo bisogna stare in loco più tempo possibile per far aumentare le possibilità d'incontro.
MA A PUTTANE COME STIAMO MESSI?
OTR a OKUBO PARK, KABUKI CHO – TOKYO
Dall’inizio del 2023 si leggono vari reports e ci sono video dedicati su youtube che parlano dell’avvento delle stradali in zona Okubo Park a Kabukicho, che chiedono prezzi da 15/20.000 ¥ x 45/60min più ovviamente il love motel che lì in zona hanno prezzi a partire da 3/5.000 ¥.
Ed essendo in giro per Kabukicho un sabato sera verso le 22/22:30 come potevo esimermi dal fare una ronda?
Vi dico il percorso ma con google maps è semplicissimo. Uscite dalla East exit della stazione di Shinjuku JR, passate nella via alla sinistra di Studio Alta ed entrate a Kabukicho da Godzilla Road, in fondo alla strada dove c’è il Gracery Hotel e il Tohu cinema con la testa di Godzilla in cima andate a sinistra, vedrete tante ragazze con in mano cartelli con scritto dei prezzi, bene non illudetevi, sono le buttadentro degli inutilissimi girls bars dove il jappo (e solo lui) va solo per parlare e bere e magari dopo aver dilapidato vari stipendi in cose inutili ne nascerà una relazione sugar daddy - sugar baby.
I prezzi che vedrete sul cartello tipo 30min – 2.000 ¥ oppure 3.000 ¥ - 60min è il costo per far star seduta la ragazza con il cliente, poi sicuramente ti pelano a morte coi drinks
Insomma posti dove far flanella, inutili ad un punter serio.
Proseguite sempre dritto fino ad arrivare al parco (che è tutto recintato).
Facendo il giro del parco ho contato “ben” 14 marchettare… a sentire la gente in rete sembrava fosse pieno. Era troppo presto? Forse si, o forse c’è sempre poco… a causa dei raid della polizia nei mesi precedenti:
https://mainichi.jp/english/articles/20231026/p2a/00m/0na/034000c
Comunque in altri giorni ne ho viste alcune anche nel pomeriggio verso le 16/17 (alle quali ho fatto qualche scatto rubato che allego più in basso)
Di queste 14, 4 erano trans e 3 di queste hanno cercato di attirare la mia attenzione, ma la quarta trans (la migliore) era troppo busy a guardare il cell (ficcatelo nel culo va là).
Delle 10 girls, 7 indossavano la mascherina e quasi tutte guardavano il cell (anche per voi vale il consiglio di cui sopra su un utilizzo più utile dello smartphone).
Nessun essere femminile mi ha rivolto la parola, anzi manco mi hanno guardato!
La cosa buffa era vedere gli pseudo colleghi jap provare l’approccio parlando con ste tipe e loro neanche li guardavano in faccia. Sono stato lì un pò a gironzolare ma nessuno si è accoppiato, gente strana. Che magari per dare meno nell’occhio si accordavano per vedersi da lì a 5/10min nel tal motel? Tutto può essere ma io non ho visto nessuna schiodare il culo.
Comunque, nel caso trovaste una che accetta lo straniero, secondo me al 99,99% è un pacco clamoroso. Inoltre la qualità è 100 volte meglio nei distretti a luci rosse di Osaka.
PINK SALON (BJ BAR) TOKYO
https://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/150003/bj-bar-a-tokyo/#c7
Ne avevo già parlato in questo link, Happy Hinomaru ha chiuso i battenti ma il Jan Jan https://janjan-sugamo.com/top/ è sempre vivo e vegeto, arrivato là per una svuotata di coglioni rapida, scopro che hanno aumentato di 1.000¥ il prezzo per noi gaijin, quindi da 3k ora siamo a 4k, per l’amor di dio col cambio a circa 160 si parla di meno di 30€, le cinesi in appartamento in Italia nella mia città non telo succhiamo il cazzo per meno di 30€. Però diciamo che la cosa mi sta sui coglioni, ormai ero lì e gli ho dato queste 4 banconote da mille per un BBJ CIM rapido senza infamia e senza lode, ma poi per principio non ci sono più tornato.
FASHION HEALTH TOKYO
https://www.shibuya-seafari.com/top.html
Shibuya Seafari è gaijin friendly e molto cheap, infatti dalle 10 alle 12, il servizio costa solo 6.000¥ per 30min.
Ovviamente l’essere un locale aperto agli stranieri non vuol dire che tutte lavorano con noi, anzi… la scelta è solo tra una ristretta cerchia di ragazze. Quando sono andato io c’era solo Aoi disponibile, se fossi tornato più tardi forse ce ne sarebbero state un altro paio tra le quali scegliere (sempre tramite foto), ma tornando dopo le 12 il prezzo sarebbe salito e avrei dovuto pagare 3.000¥ in più… col cazzo.
Quindi accetto Aoi, sui 40, un po' in carne ma con due gran tette, parla un buon inglese perché ha smarchettato in USA. Andiamo nella cameretta ci spogliamo e poi con l’asciugamano passiamo nel corridoio per andare in doccia, dove mi lava in maniera ottima e meticolosa, strizzandomi il cazzo tra le tettone e dandomi un assaggio della sua arte oratoria.
Tornati in stanza mi chiede se voglio un massaggio per iniziare oppure fare un 69, ma anche no cara mia che già il tempo è poco, le dico che voglio BBJ+rimjob+sumata+cim. E lei da brava professionista esegue il suo compito a dovere, buona pompa con leccata di palle, passa al rimjob, per poi salirmi sopra per il sumata strusciando la sua fighetta lubrificata sopra il cazzo a crudo (https://it.wikipedia.org/wiki/Sumata ) per poi tornare a succhiare e finire con CIM. Doccia veloce e mi riaccompagna in reception dove saluto e tolgo il disturbo.
https://sj-jam2020.com/system/
Strawberry Jam è un altro posticino gaijin friendly sullo stile del Seafari. Facilissimo da trovare, si trova a Kabukicho basta entrare dalla solita Godzilla Road, alla seconda a destra e poi subito alla prima a sinistra dopo.
8.000¥ per 30min, come sempre scelta limitata per lo straniero, e come per tutti si sceglie dalle foto. Scelgo una tipa sui 30 anni carina. Camera minuscola con una piccola doccia. Ci spogliamo, la tipa mi lava rapidamente e poi sul letto va diretta di BBBJ e BLS, dopo di chè si riempie di gel e inizia a cavalcarmi in sumata, molto piacevole con anche un po' di FK. La tipa continua a strusciarsi fino a farmi venire. Lavaggio veloce e via verso altri giri turistici nella fantastica Tokyo.
HAPPENING BAR TOKYO
Nelle mie ricerche pre-viaggio scopro gli HB, ovvero i club scambisti giapponesi, il più famoso tra i turisti e il Bliss Out (BO) che purtroppo il 30/9 chiude i battenti.
http://www.bliss-out.jp/home_english.html
http://www.bliss-out.jp/eindex.html
Nella mia ricerca scopro che ci sono vari clubs sparsi per Tokyo ma hanno tutti delle restrizioni, o non vogliono gli stranieri, o bisogna essere residenti e/o parlare fluentemente l’idioma locale.
I rumors dicono che i proprietari del BO dovrebbero riaprire tra fine novembre e inizio dicembre, nella stessa location di Kabukicho ma con un nuovo nome Voluptuos. https://voluptuous.tokyo/
Finalmente il 23/11 decidono di fare un grande week end di inaugurazione dove per tutto il fine settimana (e solo in quell’occasione) se si ci iscrive sulla sezione BBS del loro sito non si dovranno pagare i 5.000¥ di membership! Quale occasione migliore per testare il locale…
L’etichetta direbbe di recarsi al Don Quijote a Kabukicho che fa angolo con l’inizio di Godzilla Road e telefonare per farsi venire a prendere da qualcuno dello staff. Ma non tutti quelli dello staff parlano inglese e come potete vedere dalle foto l’indirizzo esatto non è un segreto, praticamente è il 2º o 3º edificio sulla sinistra quando entrate nella via di Godzilla.
Saliti al 7º piano bisogna presentare il passaporto e pagare i 12.000¥ (ai quali non ho dovuto aggiungere i 5.000¥ di membership).
Il bar è all you can drink, ma penso che per gli alcolici ci siano delle limitazioni non sulla quantità ma sul tipo di bevande, comunque non so di preciso perchè io di alcolici non ne bevo.
Assegnato il locker si può stare vestiti (non c’è dress code) oppure in intimo, no nudi. Nemmeno le donne possono state nude, al massimo in reggiseno e mutandine.
Nella play room (PR)si può entrare solo se invitati da coppie o donne singole. Ci sono però dei separé dove poter sbirciare cosa succede nella PR modello peep show.
Dal momento che era un weekend di festa il posto bombava di gente e coppie di tutti i tipi.
Alcuni/e parlavano inglese, con altri c’era da usare il traduttore.
Dopo qualche chiacchiera col traduttore il lui di coppia (con lei non giovanissima) habitué di questi posti mi invita a scopargli la moglie nella PR, come potrei dire di no? Pompa cabrio, chiavata coperta e finale CIM.
La serata passa piacevolmente anche con qualche coppia che si cimenta in pratiche di shibari molto interessanti.
Una coppia mista con lui gaijin e lei jap in forma fisicamente tra i 30 e i 40 sono in cerca di 4/5 maschi per farle una mini gangbang nella PR e riesco ad essere tra i fortunati.
Bella esperienza, donna nettamente migliore della precedente ma ovviamente era in condivisione con gli altri anche qui orale scoperto e trombata cover, con cim finale.
Nel complesso mi ritengo molto fortunato di essere riuscito a sfruttare questo week end di festa e pure scontato.
Leggendo in rete nei giorni successivi è andato molto a corrente alterna con serate fiacche e altre migliori.
Dal momento che se fossi ritornato avrei dovuto pagare i 5.000¥ in più di membership ho deciso di non sfidare la sorte, dirigendomi verso altri lidi.
Per curiosità vi posto i links agli altri HB anche se tanto per noi turisti sono inutili.
http://barcanelo.com/
http://www.happy-deai.com/index.html
http://bar-face.jp/system.php
http://retreatbar.jp/
http://www.bar9259.com/
http://olive21.net/
https://t-colors.net/
https://www.millefeuillesby.com/
https://asakusashangrila.wixsite.com/bar-s
OSAKA RED LIGHT DISTRICT
https://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/150004/osaka-e-i-distretti-a-luci-rosse/#c9
Al link qui sopra potete già trovare le info sui prezzi e la logistica, non è cambiato nulla.
Nei giorni passati ad Osaka ho battuto questi due RLDs in lungo e in largo, la qualità estetica è veramente alta specialmente fisicamente, di viso invece ho notato un grosso aumento di chirurgia estetica rispetto al passato e anche un esagero di trucco con cui a mio avviso alcune figurano veramente male, ma si vede che ai jap piace così.
Ovviamente la regola d’oro, nel caso vogliate pucciare il biscotto, è quella di rivolgersi solo a ragazze che vogliono veramente lavorare con lo straniero e che parlano un minimo di inglese (anche se pronunciato in modo orribile). Dico veramente, perché il 99% sembrano degli automi che vi salutano e vi chiamano, ma manco vi stanno guardando realmente (fissano il vuoto), visto che la strada è sempre piena di puttanieri (evitate il weekend) e addirittura di gruppi turistici.
A passeggiare per questi vie c’è da farsi delle grasse risate per non mettersi a piangere, ste qua che muovono la manina salutando che sembrano la statuina del gattino che chiama i soldi, facendo vocine da anime ma quando vedono che noi stranieri brutti sporchi e cattivi le fissiamo si paralizzano, bloccano la mano e abbassano lo sguardo.
Comunque nel mucchio, qualche d’una che non ci schifa c’è. Io ne ho trovate due, una a Tobita Shinchi, mi sono fermato ad intervistarla per 3 sere di fila, fino a che all’ultima ha accettato di farmi il BBJ, cosa rarissima ormai qui.
Prestazione senza infamia e senza lode, diciamo che essendo in Giappone le do la sufficienza. Gran bel viso, tettone naturali fantastiche, un pochino larghetta di fianchi, ma nulla di esagerato, direi burrosa, stile mediterranea.
No FK, ma mi sono spupazzato quelle due gran tettone alla grande, rapida puliza dei gioielli con le salviettine, pompa normale abbastanza breve ma il tempo era poco, un paio di posizioni e finisco a pecora. 16.000¥ x 20min.
Invece a Matsushima Shinchi c’è uno shop con un bel cartello Welcome Foreigners. La tipa veramente simpatica e, al contrario degli automi lobotomizzati degli altri shops, è entusiasta nell’attirare l’attenzione del possibile cliente.
Alla seconda sera che ci passavo mi sono fatto convincere. Alta e magra, due belle tette rifatte veramente molto bene. Qui il costo è sempre 16.000¥ ma per 30min e a differenza di Tobita, dove ti puliscono il cazzo con la salviettina, qui ti fai una rapida doccia. Fk normale, la pompa era migliore, solite due posizioni e sborrata alla pecora.
FASHION HEALTH OSAKA – CLUB AMOUR
https://club-amour.com/top.php
Penso che questo sia uno dei locali più famosi di Osaka per i gaijin. Un FH con un servizio molto simile a un soapland ma purtroppo senza scopata, al contrario dei soapland in cui la scopata è sempre inclusa.
Le recensioni sono mediamente buone, con un buon servizio da parte della ragazza nel lavarti e insaponarti tutto il corpo, ecc. Però sinceramente la tariffa in “promozione” (che poi così cheap non è) che c’è sul loro sito va dalle 6 alle 9 della mattina, troppo presto per i miei gusti. Poi dopo il prezzo sale a 13.000¥ che sono un’ottantina di euro, troppi per i miei gusti senza scopare.
Per tanto ho deciso di non testarlo, però ve lo riporto nel caso qualcuno lo voglia provare sa che qui va sul sicuro senza il rischio di essere rimbalzato.
KOBE
Durante il soggiorno ad Osaka decido di farci un giretto in questa cittadina ad una mezzoretta di treno.
Arrivato alla stazione di Sannomiya, prima di iniziare il giro turistico ho voglia di farmi una bella sborrata, visto che mesi fa avevo letto di un posticino gaijin friendly a pochi passi dalla stazione, praticamente in un vicolo di fronte all'uscita principale.
Il posto in questione è il Red Room ed è impossibile da mancare, vista l'insegna gigante ed è pure segnato perfettamente su google maps. https://www.redroom-kobe.com/
Il bello di questo posto è che oltre al Course E che sarebbe la pompa con cim, hanno il Course AF ovvero tipe specializzate a pigliarlo in culo per la modica cifra di 12.000yen per 45min e tenete conto che ad oggi col cambio intorno ai 160 e un’ottimo affare per gli standard pay giapponesu. Certo per quella cifra e per il tipo di servizio mica mi posso aspettare miss Japan, ma il posto meritava una visita.
Arrivato davanti al palazzo, non c'è nessun buttadentro, quindi prendiamo l'ascensore per il terzo piano... ma appena varco la soglia, senza neanche avere il tempo di aprir bocca, vengo gentilmente rimbalzato
Alla sera rileggendo in rete, noto che più di una persona aveva già segnalato in tempi recenti che la politica del locale verso gli stranieri era cambiata, ma me l’ero perso :-/
Non mi do per vinto, in questa viuzza ci sono altri schizzodromi. Infatti noto due cartelli e due scalette che salgono, uno con i prezzi che partivano da 6.000¥ per 30min e nell'altro c'era la promo 4.000¥ per 20min.
Opto ovviamente per sondare la promo, salgo al secondo piano dove mi apre una vecchia mamasan che mi guarda un po' stranita e dopo qualche secondo mi fa entrare, richiude la porta e indicando il prezzo 4.000 x 20min mi fa il segno del pompino con la mano rivolta verso la bocca. Io annuisco, lei si volta e sparisce nel retro... ritorna dopo pochi minuti e mi dà l'ok.
Pago il dovuto e senza scegliere la tipa (come avviene anche al Jan Jan) mi fa accomodare in un cubicolo con lettino chiuso da una tendina. Dopo pochi minuti arriva la tipa, età indefinita 30-40 anni, niente di che esteticamente. Senza proferire parola si spoglia, e intanto mi fa segno di denudarmi, mi dà una rapida rinfrescata al cazzo con le salviettine e si mette all'opera, lavora sull'asta ma dedica interesse pure alla palle, non è di certo il miglior pompino della mia vita, ma non è male, con le mani posso ravanare liberamente.
Continua la sua opera fino al cim, sputa in un fazzoletto, mi ripulisce con le salviette, raccatta la sua roba e con un mezzo sorriso e un inchino se ne va.
Mi rivesto ed esco alleggerito per andare alla scoperta di questa cittadina, che a mio avviso potete benissimo escludere dai vostri tour.... io ci sono passato per la prima volta in questo viaggio che è il mio quarto nella terra del Sol Levante.
FUKUOKA – NAKASU RLD
Il distretto a luci rosse ci Fukuoka non ha nulla a che fare con quelli veri (come siamo abituati in Europa) di Osaka con le tipe in vetrina, ma è più sullo stile di Kabukicho a Tokyo e di altri quartieri che si possono trovare nei pressi delle stazioni JR della capitale.
Una sera passeggiando per Nakasu, che si trova in zona centrale, vicino a Canal City Mall e al lungo fiume famoso per lo street food, vengo agganciato da un giapponese che parla un buon inglese e mi chiede se stessi cercando sesso, offrendosi di accompagnarmi in un posto dove ci sarebbe stata la scopata garantita (cosa non scontata in Giappone, vista la legge sulla prostituzione), ad una cifra ragionevole, sui 16/17.000¥ per 30/40min di tempo.
Sinceramente un po' di curiosità c’era, alla fine non mi aveva chiesto soldi in anticipo come commissione, ma aveva detto che avrei pagato tutto al bordello (e chiaramente poi lui avrebbe preso la sua percentuale, ma questo è normale), però memore negli anni delle letture fatte in rete dove a Tokyo erano state segnalate sporadiche truffe con modalità di aggancio similari in cui alcuni punters erano stati raggirati con questa tecnica, perchè poi una volta arrivati al bordello e pagato il patuito, in camera saltava fuori la sorpresa che per la scopata la tipa voleva l'extra. Per tanto ho gentilmente declinato l'offerta e proseguito la mia passeggiata.
Feynman
Gold
08/12/2023 | 13:43
1
@antothai
Evviva, evviva, è arrivato antothai, finalmente un po’ di tattiche perculatorie, mi stavo quasi annoiando che non ci fosse un po’ di sana presa in giro da parte dei senatori del gruppo. 😁
Ma perché un ladydrink minimo di 400 Baht del Crazy Horse ti sembra congruo ? Quel tema poi lo approfondisco nella seconda parte in cui ci sono andato un’altra volta, e da cui scaturisce il famoso “Grosso Guaio” del titolo ! 😁
rocco.si.fredda
Silver
01/12/2023 | 21:19
5
@Il_Signore_dei_Bordelli mi unisco ai complimenti, anzi te li meriti doppi dal momento che ormai sei l'unico a recensire 😉
The_Shepherd
Newbie
29/11/2023 | 14:50
2
Ragazzi, non mi aspettavo così tanti commenti, mi fanno veramente piacere e li considero uno stimolo per riprovare. Sembra che non sia la regola ma che io abbia avuto una serie di giorni sfortunati.
@amatorcortese:
Ho sempre portato l'orologio e considero la sveglia un imbarazzo. Ricordo ragazze parlarmi di clienti che lo facevano deridendoli come eccentrici e ho sempre desistito dal farlo anch'io. Potrei provare comunque.
Hai elencato molte esperienze positive e pure con i nomi, grazie di cuore!
@wellcum.at:
Grazie per il punto di vista. Ma 4 volte di seguito così è stato troppo per non scriverlo sul forum. E' vero, non sono scritti prezzi sul sito.
@Taz2:
Capita. E' una ruota che gira, le prossime volte andrà meglio.
@TITANO:
Mi "attacchi" su molti fronti e meriti una risposta su ogni punto. Meriti in senso positivo, perché hai scritto cose costruttive.
Ho aspettato di andarci abbastanza volte prima di scrivere. Prima esperienza party estate 2022, dopo mezzanotte, Charline bionda e occhi chiari 20 min x 100 euro al posto dei 30 min concordati. Orale scoperto durato 10 secondi.
Altra esperienza un sabato, Kelly 10-15 min x 100 euro. Credo fosse praticamente la più ambita, ma ciò non toglie che sia stato scorretto concordare 30 min e mandarmi fuori dopo neanche 15. Gli altri nomi non li ricordo. Altre due volte sono andato di domenica. Sapevo che al party potesse esserci il pienone, sono state le volte successive che mi sono "arrabbiato". In aggiunta, ogni volta che ho dimenticato di chiedere conferma che fosse compreso l'orale scoperto, una volta in stanza e' diventato un extra e l'ho ottenuto coperto.
Il voto, o meglio la descrizione che mi sono dato, aveva il semplice scopo di far capire che non mi ero presentato come un puzzone fisicamente sgradevole, poiché in molti avrebbero potuto attribuire a ciò i tempi non rispettati. Mi pareva ovvio. Non ci sono voti che i clienti danno a se stessi da capire, né soglie minime di salvezza.
In effetti concludo il mio post iniziale con "volevo dirvi quali sono i prezzi reali", hai ragione sul fatto che è improprio scrivere così. Ho dimenticato di aggiungere "nella mia esperienza", come avevo scritto nel titolo.
Il "no, grazie" l'avevo già detto varie volte prima di accettare 100 x mezz'ora, era stato proprio impossibile concordare una tariffa standard prima di accettare.
L'orologio l'ho sempre portato. Non posso però tenerlo durante le danze, lo porto in stanza e lo rimetto al polso alla fine. Quando facevo notare che non era passata mezz'ora fingevano che mi fossi sbagliato sull'orario di inizio.
Infine... non sono un novellino. I club in cui sono andato almeno 10 volte (ciascuno) sono: Andiamo, Oase (Francoforte), Palace (Francoforte), e FKK40 a Dietzenbach (qui molto più di 10, e per la cronaca non per fare AO). Poche volte al Marina (quando esisteva), Sauna Club a Praga, e altri che non mi ricordo.
DottorGnocca
Silver
19/11/2023 | 23:52
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Da Medan, prendo un volo AirAsia a €210 per Colombo. Un volo abbastanza scomodo con scalo di 5 ore a Kuala Lumpur, ma purtroppo Medan è collegata abbastanza male con Colombo (e non solo).
Per andare in Sri Lanka, non serve vaccinazione né test, ma serve invece:
• ETA (e-visa): da compilare online con pagamento (sempre online) di $50. Entro 24 ore riceverete responso. Se come me non lo ricevete entro le 24 ore indicate, ci sono contatti a cui scrivere o telefonare e vi risponderanno (passate le prime 24 ore). Tuttavia se tutti i dati sono corretti, vi basterà controllare (col numero della pratica assegnato) sul sito ufficiale e potrete monitorare l’esito della richiesta dopo le prime 24 ore, anche se non avrete ricevuto mail di conferma con esito finale.
• servirà poi compilare ‘Arrival card’ che nel mio caso mi è stata inviata in formato elettronico dalla compagnia aerea. Anch’essa da compilare online. In alternativa in aereo o in aeroporto vi consegneranno la card in formato cartaceo da compilare e consegnare ai controlli (insieme a conferma e-visa)
• alla partenza chiederanno il ticket di uscita dallo Sri Lanka in assenza di e-visa. In caso di e-visa approvato, potrete passare anche senza ticket d’uscita dal paese. Infatti ai controlli (sia in partenza che arrivo), avendo e-visa non mi hanno chiesto alcun ticket di uscita. Avrete 30 giorni di soggiorno in Sri Lanka e dopo ve ne dovrete andare.
• se non fate e-visa, potrete comunque (almeno all’aerporto di Colombo, non so in altre città) fare Visa on arrival, pagando la fee e compilando i vari documenti. Non conosco i tempi né la procedura, ma immagino dipenderà da quanta fila c’è all’arrivo.
SIM CARD
Preso Dialog che sembra essere la più quotata. Piano mensile da 100GB a soli 3200Rp (€9) per 30 giorni, ma ci sono anche piani più piccoli che come vedete costano pochissimo. Dialog ha funzionato bene.
TAXI
All’aeroporto verrete assaliti da tassisti veri ed abusivi. Il mio consiglo è di uscire dall’aeroporto a sinistra e camminare verso il pick-up point di Uber (a 100 metri di distanza). E chiamare un Uber (vi servirà internet). Ho speso 4.500rp (per 1 ora di tragitto, inclusa autostrada) circa la metà di ciò che chiedevano i taxi ufficiali (9.000Rp circa €25).
Poi ci saranno tanti taxi abusivi che vi chiederanno intorno ai 7.000Rp e che vi abborderanno e vi inseguiranno raccontandovi un sacco di minchiate: tipo che Uber non funziona, che il taxi non arriverà, etc.. minchiate. Tagliate corto e procedete nella vostra direzione lasciando stare questi piccoli azzeccagarbugli.
In aeroporto troverete anche il pick-up point dell’App Pickme (nello stesso posto del pick-up point di Uber). Pickup sembra essere molto più diffusa di Uber. Per cui scaricatela se venite da queste parti poiché in città, Pickme avrà molte più auto disponibili di Uber. Io tuttavia ho utilizzato solo Uber anche se in certi momenti della giornata, ci sono da poche a nessuna auto disponibili.
ALLOGGIO
Appartamento preso tramite AirBnb in zona Dehiwala a pochi km (circa 3) dalla famosa spiaggia di Mount Lavinia e 15km da Port City (da casa a Port city in taxi - non tuktuk - si spende €1 o max €2 nelle ore di punta). Gli hotel non mancano ma sono molto più costosi degli appartamenti. Non mi è ben chiaro il motivo. Ma in breve, se volete risparmiare cercate su Aribnb.
COLOMBO CITY
La città è ben organizzata, tuttavia all’inizio ho fatto un po’ di fatica ad orientarmi. Perché si il centro città è quello ma poi ci sono tante zone numerate (15 "divisions") e poi cittadine non lontante dal centro che tecnicamente non fanno parte di Colombo ma sono comunque aree «centrali» per il turismo e zone comunque di interesse. Dalla stessa Dehiwala dove alloggiavo a Negombo (zona aerporto con una buona spiaggia) a Kotte. E molte altre…
Turisti in giro se ne vedono, ma non così tanti almeno in questo periodo. Le persone locali sono gentili e spesso vi guarderanno con un certo stupore. Sia donne che uomini. E gli uomini non di rado vi saluteranno, chiedendovi come state e stringendovi la mano.
Una delle zone nevralgiche (non l'unica) Port city è molto ben organizzata, pulite, sicure e moderna. Sopra la media rispetto ad altre grandi capitali asiatiche. Così come l'area di Cinnamon garden, quartiere dei richhi. Sono sinceramente rimasto ben sorpreso.
A port city potete fare una bella passeggiata e ammirare dei bellissimi tramonti (se non piove).
Come ogni città asiatica, non mancheranno i mall. I più noti: Dutch Hospital Shopping mall (ospedale olandese riconvertito), One Galle Face Mall, Havelock city mall, Colombo city centre e altri minori.
DATING APP
Su Tinder, Bumble, Happn e Badoo ci sono pochissimi profili, ma tipo non più di 50 in totale su tutte le App utilizzate. La tizia con cui sono uscito mi ha spiegato che la gran parte dei matrimoni sono combinati dalle famiglie. Ovviamente c’è una bruttissima opinione verso chi utilizza dating App. E entro i 30 anni (ma spesso molto prima), le donne sono già accasate e con figli. Per cui tutti questi fattori non aiutano la caccia, soprattutto sulle App di incontri.
In generale, delle poche donne con cui ho parlato, le ho trovate piuttosto conservatrici e abbastanza impaurite anche solo all’idea di vedersi per un caffè. Tranne rari casi, quasi tutte puntualizzano fin dall’inizio di non avere interesse per one night stand e di cercare relazioni stabili che conducano al matrimonio.
L’inglese è abbastanza parlato e si riesce a comunicare decentemente un po’ ovunque.
Per strada troverete chi vi offrirà incontri con ‘young ladies’ e massaggi ma non saprei dire altro a riguardo. Centri massaggi camminando per strada ne ho visti pochini, ma qualcosa c’è.
TRUFFA ONLINE
Fatta questa premessa, è ovvio quindi pochissimi match, tra cui:
Ma lei dice no: fai tu. E qui avrei già dovuto dire no. Invece vado avanti. Il giorno dopo mi piazzo in un bar. Lei mi dice che - casualmente! - abita proprio vicino. Mi passa il numero del suo pusher di fiducia. A cui scrivo: mi offre un pacchetto a $30 di 2 grammi (che in Sri Lanka sono già bei soldi). Aggiunge che l’ultima consegna è alle 18. Ovviamente sono le 17.45. Quindi urgenza!
Ah, in tutto questo la ragazza vi dirà che la spesa sarà a metà. E che quindi vi darà i soldi appena vi incontrerete.
Alla fine, accetto. La «ragazza» mi scrive che si sta facendo la doccia e ci vediamo al bar dove sono. Il tizio arriva, gli passo i soldi lui mi dà una bustina. Dentro c’è un tocco di non so cosa, ma non fumo visto che è inodore.
La «ragazza» mi scrive che Bumble ha problemi e di passare a WhatsApp. Le passo il numero.
Cinque minuti dopo, niente msg su WhatsApp e ha cancellato il match su Bumble.
Ovviamente, se provate a contattare lo spacciatore su WhatsApp, vi avrà già bloccati. E quindi ciao. Perché è chiaro che la «ragazza» e il pusher siano la stessa persona.
Mi sono fatto fregare come un pollo. Non cascateci pure voi.
E vabbè…
Faccio un giro sulla spiaggia di Mount Lavinia. Non siamo ancora nella stagione giusta. Fa caldo ma il mare è molto agitato e l’acqua niente di che. Un tizio mi spiega che la stagione buona a Colombo inizia a Dicembre e che tra qualche settimana il mare sarà calmo con acqua trasparente. Con tante tartarughe marine. Tuttavia, le spiagge più belle le troverete a Trincomalee (circa 6 ore di bus o 8 di treno da Colombo), Galle o Mirissa, a circa 150km (io non sono stato in nessuno di questi posti).
Il litorale è particolare poiché costeggiato dai binari su cui passano non troppo frequentemente treni a bassa velocità. E per andare in spiaggia dovrete attraversarli camminando semplicemente sulle rotaie, dopo esservi assicurati che non stia passando il treno
Poi altri tizi che vi abborderanno, saranno gentili, vi diranno che ci tengono a darvi una buona impressione dello Sri Lanka ma in realtà vogliono solo vendervi qualcosa o farvi andare a bere e mangiare nel loro ristorante fronte spiaggia. Per cui, se non vi interessa, liquidateli con gentilezza.
Oltre a questi ci sarà poi tutta una sequela di indigenti - veri e presunti - che chiederanno elemosina o un aiuto per il pranzo, la cena, i figli etc.. ma basta preseguire dritti e punteranno qualche altra presa. Saranno spesso i singalesi che lavorano a dirvi di ignorare le richieste di queste persone che sono pigri elemosinatori di professione.
Infine, i guidatori di tuktuk che vi abborderanno per strada (uno a piedi per convincervi e l’altro col tuktuk a pochi metri). Parleranno qualche parola di italiano, vi faranno qualche compilmento sull’Italia per abbindolarvi e poi partirà il tentativo di truffa.
Tipo: visita al tempio x che nessuno conosce. Oppure oggi è il festival x, guarda inizia proprio tra 10 minuti. Sali sul tuktuk e ti accompagno per sole 1.000rupie. Ovviamente non c’è nessun festival né alcun tempio segreto e alla fine il conto sarà molto più salato. E se non pagherete, inizieranno i guai.
A me è capitato un tizio che voleva portarmi al festival di Budda. Ovviamente ho rifiutato e alla fine mi ha congedato con un bel VAFFANCULO. Quindi state accorti.
A parte gli evitabilissimi scam, non ho riscontrato situazioni di pericolo né di giorno né di notte girando a piedi in città.
Tornando alle App, parlo su Badoo con una 23enne delle Mauritius. Mi dice che è in vacanza in Sri Lanka e che rientra a Colombo il giorno seguente.
Così ci diamo appuntamento per vederci. Il giorno seguente non risponde ai miei messaggi, e quindi nulla di fatto. Nei giorni successivi qualche messaggio random ma tarda sempre a rispondere. L’ultima sera che sono a Colombo mi scrive di nuovo e mi chiede se vogliamo vederci. Le dico di sì. Passiamo a WhatsApp. Facciamo una rapida videocall anche perché lei non parla inglese e io non parlo francese. Finita la call mi chiede se vuole che resti da me tutta la notte. Allora le chiedo se fa la escort (glielo avevo già chiesto all’inizio e aveva detto di no). Mi dice di sì. E quindi, ciao, non se ne fa nulla. Resto a casa e preparo i bagagli per la partenza del giorno dopo.
Da Tinder ho match con una 19enne. Chattiamo un po’ e poi mi dice che ci possiamo incontrare ma di portare un’amica perché lei è già in coppia. Non ho amiche da portare e quindi non se ne fa nulla.
Poi su Bumble match con una 46enne singalese che vive negli USA ed è in vacanza dalla famiglia. Una bella donna singalese ma occidentalizzata. Tanti argomenti di conversazione, è una che ha viaggiato molto come me. Ci diamo appuntamento per il giorno seguente al ristorante Dolce Italia (ottimi prodotti italiani e pizza al forno a legna) ma prima precisa che non le interessano ciulate mordi e fuggi.
Lei è più o meno come in foto, forse con qualche chilo in più, ma non esagerata.
È una donna colta, ingegnere di Oracle, pianista. Parliamo per un paio d’ore la conversazione è piacevole. Ma in sostanza cerca marito e quindi oltre le chiacchiere non c’è altro. Dopo 2 ore ci congediamo e non ci sentiremo mai più.
Poi altre chat che non portano a niente di fatto.
CONCLUSIONI
Insomma, non sarei mai partito per andare in Sri Lanka in vacanza ma visto che mi trovavo in west Sumatra e volevo andare in India ho deciso di fare una scappata a Colombo per togliermi la curiosità.
La città è in qualche modo è interessante. La spiaggia è ventosa - almeno in questo periodo - e quindi non l’ho potuta apprezzare al massimo delle sue potenzialità. Ma diciamo che in linea generale è più una meta da surfisti.
Il mare più bello è altrove (Trincomalee), tuttavia avendo spulciato video e foto online non mi ha particolarmente convinto a spostarmi altrove, soprattutto se paragonato al mare di Tailandia, Indonesia e Filippine. Ma ci sono anche laghi e natura e città certamente interessanti da visitare come Kandy.
Dal punto di vista della gnocca, ci sono grandi difficoltà, almeno con le indigene. E non so quanto il fattore tempo possa migliorare le cose. Sulle App non ci sono praticamente profili, per cui la caccia dovrebbe spostarsi su altri terreni, che però non ho esplorato. Ovviamente nei periodi di alta stagione, soprattutto nelle località di mare, non mancheranno le turiste, ma in questo periodo, ne ho visto pochine.
In giro comunque ho notate belle ragazze singalesi, giovani e meno giovani. Ma di certo - e non solo per la questione gnocca - non è un posto dove desidero tornare, almeno nel breve periodo.
contemax
Gold
18/11/2023 | 12:27
4
Insomma non concedono una cippa e ti fottono 200 dobloni alla fine della giostra.... in castigo subito a scopare il mare scio scio
sjncero69
Newbie
13/11/2023 | 11:08
9
NOME: CAMI EX ICEBERG
ETÀ: 30
SEGNI PARTICOLARI: TATUAGGIO SCRITTE in inglese con numeri romani SOPRA TETTA SINISTRA
NAZIONALITÀ: RUMENA
SIGLE: RAI1 BBJ DATY FK CIM
TEMPO: 40 MINUTI
COSTO: 100
sabato arriva una notifica a mia suocera che all'ikea di Lugano c'è una promo sul divano Ghudgeon!! cosi mia moglie e mia suocera mi chiedono di accompagnarle
dopo aver pranzato da RE al ristorante dell'ikea dico a mia moglie e mia suocera che ho bisogno di fare un pisolino in auto di circa due ore e quindi di divertirsi pacamente e serenamente all ikea
mentre Ezechiele si mette sui sedili posteriori sfrecciamo al Bunker di Chiasso!!
la vedo subito la pesciolina Cami, seduta sul divanetto con il suo cellulare in mano! l'approccio direttamente con il sincero contratto e una penna in mano, lei spunta tutte le clausole e firma!! saliamo, stanza rotatoria n69
Dopo le respettive doccie mi godo questo telaio che rispecchia proprio le mie delizie, piccolina adatta per 4 salti in padella e con un bel telaio...mi appoggio alla porta in piedi e le chiedo di dedicarsi con sapiente uso della lingua del mio sinceromembro!! ecco Cami sa usare la lingua proprio sapientemente, alterna limonate con me e succhiate delicate con lui mentre io all'occorrenza le stimolo clito e capezzoli! ci giriamo verso lo specchi e la penetro da dietro, lei si appoggia allo specchio e inizia la nostra grigliata pomeridiana..è stretta, aderente, lei è sorridente sempre e paziente, accetta qualunque posizione, sempre con il sorriso, finiamo a letto dove riceve il bocca il mio seme.
Ritorno in auto e Ezeechiele addirritura russa sul sedile posteriore, saranno le polpette dell ikea sarà il sabato di tiepido sole..torno di corsa al parcheggio dell'ikea e mia suocera mi viene incontro brandendo la ricevuta del divano comprato e indicandomi il ritiro...passerò la serata sul divano nuovo, con la famiglia guardando ballando sotto le stelle e pensando a pesciolina Cami, pesciolina che mi ricorda la disponibilità, la cordialità e l'allegria di tempi passati!!
Tequilo22
Silver
Profondo Nord | 36-50
13/11/2023 | 04:14
1
Vado regolarmente per mignottone pure in Italia, la differenza è che in Italia vado a mignotte, in Thailandia vado in vacanza... 😉
IlMarchese
Silver
10/11/2023 | 17:11
4
Da Manila prendo il servizio navetta per i mignottari che ti porta ad Angeles City. Prendo posto sul minibus, mi guardo intorno. Dall’età anagrafica e dalle facce sembra di essere in una gita parrocchiale per Lourdes. Però noi non andiamo in pellegrinaggio per le madonne e santi, siamo diretti nella città degli angeli, degli angeli con la figa. Angeles City è la silicon valley della gnocca. Da lì nascono le migliori innovazioni tecnologiche in fatto di mignottaggio. Se dici che vai ad Angeles, dici vai a troie. Non hai nemmeno la debole scusa che è una località di mare tipo Pattaya, che in fatto di debosciati è la sua controparte: Angeles è solo puro e fottuto puttanaggio. L’unica amenità extra troie che c’è nelle raggio di cento chilometri, è il vulcano Pinatubo che incombe come minaccia su Angeles Sodoma City.
Già, tra una chiavata e l’altra volevo farmi anche una visita naturalistica, avevo prenotato un tour sul famoso vulcano. La partenza era per le otto di mattina. Sono le sei e qualcosa, mentre sto ancora a letto in coma per aver dormito tre ore, l’agenzia mi chiama perché la gita è stata posticipata. È dal 91 che il Pinatubo se ne sta calmo. Al massimo qualche tremore improvviso, tipo mio nonno. Però ha deciso di rompere i coglioni proprio adesso. Sempre che non esploda come una bomba nucleare, seppellendoci sotto un chilometro di lapilli e cenere incandescente, se voglio la possiamo partire il giorno dopo. Dico che posso mettere i loro culi su questo Pinatubo del cazzo, perché il giorno dopo c’ho il volo dal vicino aeroporto di Clark destinazione paesello. Me ne faccio una ragione. Oggi è domenica. Angeles è il classico posto dove trovi sempre come sfangare la domenica.
La sera prima avevo conosciuto in un bar due cuginette. Le loro madri le avevano raccomandato di non uscire con gli sconosciuti, e se proprio dovevano, che fossero sempre insieme. Quindi qualsiasi fanno, sono sempre in coppia. Le due cugine sono lì che mi palpeggiano le palle, una palla per una. Usano così le signore di Angeles quando si presentano, invece di stringerti la mano, ti stringono le palle. Insomma, dopo esserci palpati per benino, mi invitano a una riunione familiare per il giorno dopo, una domenica in famiglia. Mi danno un numero di telefono che salvo in rubrica come “cugine maiale”.
Alle dieci di mattina di domenica sto proprio chiamando “cugine maiale”. Quella che mi risponde, non saprei dire quale delle due, dice che lei è libera sì, ma l’altra cugina ha degli impegni.
Io però ormai ho il pallino delle riunione in famiglia.
“Hai un’altra cugina, o sorella o zia o nonna?” chiedo.
Lei scorre il suo album di famiglia, tutte occupate.
Allora le dico: “ e se adottiamo una cugina?
Risponde che una cugina in più non le dispiacerebbe. Però mi fa sapere, ci sentiamo dopo. E cazzo finisce che oltre a saltarmi il Pinatubo mi salta anche l’orgia di famiglia. Ormai c’ho questa idea malata in testa, a costo di rapire una famiglia, devo metterla in pratica.
Le 12 di domenica mattina mi trovano seduto al bancone di un bar che si affaccia sullo struscio della Walking Street che comincia a prendere vita. Mi si siede accanto una mummia con la mascherina d’ossigeno, ogni tanto se la toglie e farfuglia qualcosa verso di me indicando,in tono complice da puttaniere, i culetti che ci scorrono davanti. Mi allontano di un paio di metri. Spilluzzico dei noodles. L’occhio sempre in allerta sul telefono. La cugina non chiama. Mi sale l’ansia.
Preso dallo sconforto, anche per digerire quei cazzo di noodles. Me ne vado a fare un giro sulla walking street. Mi trascino, l’animo appesantito, lo stomaco appesantito. I bar e sono già aperti. Le galline sono già operative a sculettare tutte in fila sulla pollastriera. Entro in un bar, siamo solo io e un vecchio biker baffuto in jeans e giacca di pelle sbrindellata. Poi incrocio lo sguardo con una pollastra che sculetta sulla pedana. Gli occhi le brillano e vibrano in frequenze dal telosucchiocolrisucchio Megahertz. La pelle color crema d’arachidi, i capelli neri come pece, scarmigliati, da cannibale di cazzi. Mi avvicino all’orecchio della mamasan, che da quando ho messo piede nel bar mi sta attaccata come una multa al parabrezza. Punto il dito verso la ragazza, il viso della gnocca si illumina di felicità per essere stata selezionata. Scende dal palco, traballa sui tacchi 12, tutta sorridente, si presenta, si chiama Liezel. Ti piacerebbe avere una cugina in più? chiedo. Poi le spiego la situazione. A Liezel sembra che la cosa non dispiaccia affatto. Sarà il forte senso della famiglia tipico dei filippini. Comunque usciamo. Passa il tempo, non ricevo chiamate dalla cugina. Provo a chiamare io, non risponde nessuno. Chiedo a Liezel se ha un’amica, lei mi dice di no, e che cazzo.
Liezel vede la delusione nei miei occhi, come a un bambino a cui, prima prometti che babbo natale ti porterà un regalo bellissimo e poi ti dicono che non solo babbo natale non è mai esistito, ma che anche un’invenzione pubblicitaria della coca cola, e nessuno ti porterà un cazzo, tutto sottolineato da un ceffone. Per tirarmi sù Liezel mi propone di andare in un altro bar, scegliere una cugina insieme a lei. Perché alla fine, anche babbo natale esiste, la vita è bella, basta pagare.
Entriamo in un altro bar. Io e Liezel siamo lì che sembra di assistere alla sfilata autunno inverno di dolce e puttana. Facciamo commenti sulle ragazze, non ci troviamo mai d’accordo. Questa è troppo alta, questa ha le gambe storte, questa sembra uscita dal film The Ring. Liezel vuole avere voce in capitolo nella scelta, visto che ci deve lesbicare insieme.
Ormai un’orgia è l’unico nostro obiettivo di vita.
Il trillo del telefono è lo squillo di tromba dell’apocalisse. è La Cugina dice che si era fatta un sonnellino, le dico che ho trovato un giocattolo per noi. Ci diamo appuntamento al mio Hotel per le 15.
Siamo nell’atrio dell’albergo. Io e Liezel nell’attesa ammazziamo il tempo divertendoci da tradurre porcate dall’inglese al Tagalog all’italiano. Blowjob suona come zuppa in tagalog. Provo a dire zuppa nella lingua indigena e lei ad un certo punto prende il pugno e apre la bocca, “pompino” le faccio io e ride. Questi corsi avanzati di lingua non passano inosservati a Mr. Rajendra Singh il proprietario dell’albergo che è alla reception insieme a tutta la famiglia a pranzare. Mi guarda storto.
Sono le 14.58, la porta dell’atrio dell’hotel si apre. La Cugina. Esattamente non ricordavo quale delle due cugine fosse: ovviamente è la più cessa delle 2. Alla luce del giorno, struccata e dopo una notte di battaglie non aiuta. Però con quegli short, la magliettina dove spuntano tettine dritte e accennate, quella faccia da assassina di cazzi, insomma…
Mi avvicino per salutarla e la introduco in famiglia. Liezel la guarda con sospetto, chiedo se si conoscono, non si conoscono. Mr Rajendra, quando mi avvicino per fare il check-in del secondo ospite, la sua faccia diventa ancora più scura del color cacca naturale. Non capisco se è invidia, o presentare così alla sua famiglia riunita per il pranzo domenicale due troione pronte per la battaglia, gli ha tolto l’appetito.
La stanza dell’hotel 999 è la migliore che ho avuto finora nelle Philly. Solo per imparare tutte le varie funzioni della doccia super tecnologica ho dovuto partecipare ad un training apposito. Appena ho provato ad usarla, devo aver toccato il tasto autodistruzione, perché metà delle piastrelle sono venute giù. Ora il bagno sembra Beirut post bombardamento. Ci beviamo qualcosa, poi in tempo zero ci troviamo tutti e tre nudi dentro la cabina doccia. Dico alle ragazze di stare attente dove mettono i piedi tra le macerie, se non vogliono tagliarsi con le piastrelle affilate e morirmi dissanguate. Se premi qui, spiego, parte l’idromassaggio, questo pulsante invece attiva che getti che partono da angolazioni più impensate, qui si accendono le luci stroboscopiche e gorgoglii da film horror, è tutto fantastico. Sembra un acquapark di un metro per due. Le ragazze sono al settimo cielo. Io inizio a sditalinare qualsiasi buco libero, sul mio cazzo si avvolgono dita come polipi di piovra con sei mani, lingua in bocca, chi mi titilla i capezzoli, chi li mordicchia, poi sento un calore alle palle e me le vedo sparire nella bocca di Liezel, La Cugina si mangia l’asta del cazzo. Vedo queste due testoline filippine che mi divorano, spero che nessuna delle due stringa i denti. Qualcuno si è appoggiato alla manopola dell’acqua calda e stiamo facendo la fine del bollito misto. Il vapore riempie l’ambiente che non si capisce più un cazzo. Liezel esce che sta soffocando, avvolta in un accappatoio si mette seduta sul letto e ci osserva. La Cugina che è la più arrapata, si gira, mi prende il cazzo e come uno sturalavandino lo pianta dritto nel suo buco di scarico, tutto insaponato non fa resistenza, un paio di colpi e poi va bene il parossismo porcaiolo da doccia, ma la mamma mi ha detto di non scopare senza preservativo, soprattutto le ragazze caricate ad Angeles City. Liezel ci guarda come se assistesse all’accoppiamento dei macachi tibetani su superquark. Dico a Liezel passami un preservativo, me lo lancia, il casino è che infilarsi il preservativo sull’uccello che è insaponato da bava e neutro roberts è come cercare di prendere un capitone a mani nude. In qualche modo ci riesco e La Cugina che è sempre di schiena, il culo ritto e aspetta che le faccia un’iniezione geme solo al pensiero. Dopo questo antipasto di misto carne e pesce ci buttiamo sul lettone.
Liezel che si è sentita un pò messa da parte, recupera la sua autostima e si mette al lavoro. Scosta i capelli nero blu da una parte e inizia lentamente ad avvolgere le labbra strizzandomi la cappella.
Mi sdraio, dico a La Cugina , battendo la mano sul materasso, vieni a sederti qui, lei si accovaccia come di solito fa quando piscia in strada, e mi presenta la figa arborea. No respiravo in una foresta così umida, nera e folta dai tempi in cui ho fatto un’escursione nella foresta vergine di Taman Negara nel Borneo, anche se questa foresta non la possiamo definire proprio vergine, il senso di opprimente e asmatica soffocante atmosfera è lo stesso. I peli mi finisco nel naso e mi viene da starnutire. In fondo a quegli arbusti spinosi si nasconde una cosina morbida e viscida che lecco e succhio e mi sbrodola tutta la faccia di bava ficosa, finita la sagra della lumaca del Taman Negara, inclino la testa di lato, avevo quasi dimenticato Liezel che mi lavora il cazzo con una calma tutta orientale, direi Feng-shui. Ha delle geometria nello spompinare che si ritrovano solo nelle antiche tradizioni dei monaci Koyasan. Arriva il momento di cambiare, io resto sdraiato, e La Cugina mi sale sul cazzo e inizia la sua cavalcata delle valchirie filippine. Questa volta è Liezel a mettersi sulla tazza del cesso che è la mia faccia, la faccio girare e dico alle troiette di slinguare tra loro. Per un momento esitano, ma prese dalla porcaggine, partono a darci sotto. Non capisco se slinguano come barboncini o danno bacini tipo bacio delle elementari.
Tra l'uccello che viene stantuffato e la fica di Liezel che è pelata, liscia e umida come un totano, la mia soglia di attenzione è a zero. Do uno schiaffo sul culo a Liezel , che è un po' come il segnale di darsi una regolata perché mi sta schiaffeggiando quella fica birichina in faccia che si sente ciaf ciaf, e gorgoglii e gemiti che immagino così nel primo pomeriggio sto rovinando la siesta a qualche cliente. Tra La Cugina che salta sul cazzo e Liezel che molleggia sulla faccia mi sembra di essere un trampolino elastico col cazzo. Prima di trovarmi troncato in due, mi sfilo, resto un attimo in ginocchio sul letto col cazzo in mano come una bacchetta di un direttore d’orchestra e le 2 ninfotroiette che attendono istruzioni su come comporre questa sinfonia sporcacciona. Allora, te Liezel mettiti sdraiata, La Cugina, te voglio che gliela lecchi, no, mi fa, non mi va di leccare la fica, allora Liezel leccagliale te. A lei non dispiace. Me la aggiusto piegandola a 90 mentre affonda la testa tra le gambe della Cugina.
Perché…Per una filippina non c’è cosa più divina che lesbicare con la cugina.
Vedere il lavoro artigianale di Liezel di lingua e dita sulla fica della Cugina, mi ha dato modo di imparare qualche trucchetto del mestiere. Tutto fa brodo, e di brodo qui ne facciamo da sfamare una RSA. Stiamo arrivando al parossismo. Alterno cazzo e lingua sulla fica infiammata di Liezel, lappo e scopo, scopo e lappo. Poi la metto in piedi e mentre passo il mio cazzo alla Cugina, attacco Liezel al muro come un crocifisso e le lecco il buco del culo e la figa, non so quanto andiamo avanti, ad un certo punto faccio appena in tempo a sfilarmi il preservativo, mi metto in piedi, stantuffando gli ultimi colpi a mano, così se il Pinatubo non è eruttato quel giorno, di sicuro è eruttato il mio cazzo in lapilli e schizzi che ricoprono di rovente lava bianca le due cugine che se ne stanno lì sotto e si riparano con le mani gli occhi, ma gli schizzi le punteggiano tutti i capelli. Erutto e grido sicuro che Mr. Rajendra Singh e famiglia apprezzeranno.
Il tempo di una doccia e ci rilassiamo sul letto così in accappatoio, poi La Cugina prende i suoi soldi e se ne va. A Liezel non le va di andarsene. Si lobotomizza a guardare qualche soap filippina del cazzo. Nel torpore del dormiveglia sento che ride come una deficiente. La testa appoggiata sulle sue cosce, ronfo alla grande. Dopo un paio di ore, iniziano a farci le carezze e una cosa tira l’altra, e me la trovo attaccata nuovamente al pinatubo. A Liezel piace indugiare su frenulo. A quanti di voi vi hanno spompinato la cappella tralasciando il frenulo. Nemmeno sapete di avercelo, un frenulo. Il frenulo è il segreto, dovrebbero insegnarlo a scuola durante l’ora di religione.
Con le sue manine mi lavora le palle, e mordicchia, e rosicchia il filetto e controfiletto e la punta del cazzo come uno scoiattolo fa con la ghianda. Il fatto che abbia pure i denti sporgenti da roditore aiuta un casino, la mia porcellina d’india. Sono arrapato, mi piego, le rigiro tra le mani una ciocca di quegli spaghetti neri che ha come capelli, e me la avvicino alla bocca, sa di cazzo, ma considerando che l’unico da stamattina sono sicuro diciamo al 95% che sa il sapore del mio. Slinguiamo, le si libera dell’asciugamano e mi sale sulla pancia, poi così accovacciata mi prende l’uccello e se lo strofina tipo deodorante sull’ascella delle figa, che è bagnata e mi da il pizzicore per i peletti che le stanno crescendo intorno. Da queste parti l’andazzo è piazzarlo dentro nature. Tanto che quando allungo la mano per cercare un preservativo dietro di me, tra tasche, pantaloni, maglie, mutande e asciugamani mi chiede cosa sto facendo, niente le dico, solo che sai mia mamma… etc.
Non so come, ma riesco ad aprire la preserva con i denti e infilalo sempre con lei appollaiata sulla pancia, capace me lo sono infilato al contrario, ma lo stesso, lei non aspetta un secondo e se lo pianta dentro la filippina. Continua a fissarmi con quegli occhietti mandorlati e indagatori. Fisso la tv, c’è un cazzo di telegiornale. Liezel mi si mette seduta, io mi piego verso di lei e succhio i capezzoli piccoli e marroni come due uvette sultanine. Me la rivolto con una mossa di judo, la inchiodo sul materasso, vedo le sue gambe dritte e i piedi con anelli alle dita, con unghie laccate di rosso e collane alle caviglie che mi arrapano fino alla bestemmia. A dire la verità ci vorrebbero dei campanellini, che ti danno il ritmo nei colpi chiavatori, ma non si può avere tutto nella vita. Il mio cazzo oggi è stato messo a dura prova ma le sto chiavando che quasi le sta uscendo dal buco del culo. A proposito: le sussurro all’orecchio la fatidica frase che pronuncerebbe Alì e i suoi 40 troioni per aprire l’ingresso alla caverna “I wanna fuck your ass” accompagnata dal mio indice che si insinua nel suo culetto, che lei prontamente toglie. Mi ci dovrei fare una maglietta con questa scritta. Lei ride come se l’avesse sentito per la prima volta nella vita, e mi risponde al solito, anzi mi sta per infilare lei un dito in culo, io la lascio fare tanto siamo in famiglia. Una seconda eruzione del pinatubo. Ormai è ora di cena. Andiamo al ristorante, poi ci salutiamo con la promessa è che la richiamo tra un paio di ore per andare insiema al … è la mia ultima notte- Ovviamente non la chiamo. La sera vado alla High Society conosco due sorelle, tanto per rimanere in tema familiare. Ma questa un’altra storia…
Il_Signore_dei_Bordelli
Silver
Zena (Genova)
07/11/2023 | 13:19
8
@Pissing.Lover concordo in pieno 👍.
Cmq per avere la "cartina di tornasole" dei vari forumisti, ti basta cliccare sul loro nickname, per vedere la cronistoria dei loro post : noterai che la maggior parte (tra i quali il sottoscritto) scrivono parecchie recensioni e condividono le loro esperienze a beneficio della comunità, mentre altri son anni che non esternano nè condividono nel forum le loro esperienze in stanza con le varie ragazze, custodendo segretamente e gelosamente le loro performance e blaterano "aria fritta" giusto per marcare presenza nel forum...
DottorGnocca
Silver
07/11/2023 | 18:14
1
Questo è il riepilogo di 3 soggiorni nel periodo Luglio-Ottobre 2023, intervallati da un viaggio in Laos e uno in Malesia.
È stato un soggiorno piuttosto esplorativo anziché gnoccacentrico.
BANGKOK (13+8+4=25 giorni)
A Bangkok avevo letteralmente centinaia di match sulle varie App, al netto di tutte le varie professioniste che ho scartato non appena resomi conto di cosa stessero cercando. Poi tante altre donne (non ragazze) con cui ho chattato, davvero troppe, e credo fermamente che concentrarsi su poche interessanti anziché disperdere le energie su mille conversazioni a cui è impossibile stare dietro sia la migliore strategia da seguire.
Alla fine, di tutti i contatti, sono uscito 2 volte con una 46enne, bella donna, elegante, impiegata in un ufficio governativo. Il problema era che cercava la storia seria. Ho cercato di accorciare i tempi ma senza riuscirci.
Prima serata: giusto mano nella mano. Seconda serata, qualche bacino a stampo e niente più. La domenica mi scrive per andare al cinema. Io però desisto perché tanto non starò a Bangkok a lungo e di avere storie di lunga durata non se ne parla. Per cui le dico che ho impegni di lavoro. La settimana successiva mi scrive di nuovo, ma io ho già lasciato Bangkok e quindi niente.
Mentre ero in Laos avevo fatto match con una ugandese che viveva a Bangkok ed era a Vientiane (mentre io ero Vang Vieng) per un visa run. Facemmo anche una videocall e avremmo dovuto vederci a Bangkok. Ma c’era qualcosa di strano che non mi quadrava nonostante lei dicesse di non fare la escort. Quindi tornato a Bangkok non le ho comunque scritto.
CHIANG MAI (3 giorni)
Decido quindi di spostarmi a Chiang Mai dove non ero mai stato e per cui nutrivo grandi aspettative. Dopo 3 giorni di perlustrazione della città e visite ai templi, sono abbastanza deluso. Non è scattata la scintilla e 3 giorni mi paiono già sufficienti per potermene andare altrove.
Anche qua, molte chat, ma ci vuole tempo. Le tipe con cui chatto lavorano durante la settimana e per eventuali incontri se ne parla nel week-end. Per cui apro Skyscanner e faccio qualche ricerca a caso. Fino a quando decido di prendere un volo per Hat Yai, città che non avevo mai sentito nominare prima (e ci sarà un motivo…). Parto il giorno seguente.
HAT YAI (3 giorni)
La città è piuttosto brutta, una città industriale che assomiglia più a una città malesiana che Tailandese. Caldo asfissiante e trovare un ristorante con l’aria condizionata è un’impresa abbastanza epica. Ci provo in un paio di occasioni nel primo pomeriggio camminando per la strade incandescenti, senza riuscirci. Per cui mi arrendo e vado al mall.
Chatto con qualche fanciulla e c’è una certa affinità con una 35enne con cui si parla di vedersi per la sera successiva, ma il tutto da confermare poiché lei avrebbe avuto un esame da sostenere in materie finanziarie. Il giorno seguente mi scrive che finirà tardi, sarà stanca e di aggiornarsi per il giorno successivo.
Le cose vanno un po’ per le lunghe, la città non ha davvero alcuna attrattiva e quindi riprendo a cercare una nuova destinazione. Che sarà appunto Phuket e nello specifico Patong, in cui rimarrò per una settimana esatta.
PHUKET: PATONG (7 giorni)
Nonostante il periodo con le previsioni del tempo poco promettenti per andare al mare, non piove quasi mai. A me Patong sembra abbastanza affollata, ma i locali mi dicono che non è niente rispetto all’alta stagione.
Con le App di dating provo a chattare con un po’ di gente ma nella stragrande maggioranza dei casi trovo solo professioniste a cui non sono minimamente interessato.
Una sera faccio match con una 41enne (divorziata con figlia). Ci vediamo verso le 19. Mi raggiunge da Starbucks (dopo averle chiesto cose stesse cercando, se fosse pro, freelance, etc.. Sua risposta: «cerco una relazione seria»).
Dopo 10 minuti andiamo verso la spiaggia. Camminiamo per oltre un'ora. Mi racconta tante cose della sua vita e io della mia. C'è una buona chimica. Ci teniamo per mano. Dopo un paio d'ore, sempre in spiaggia, ci diamo qualche bacetto.
Poco più tardi, visto che eravamo vicino al mio hotel e io avevo lo zaino col computer, le dico di passare da me a lasciare lo zaino. Lei mi chiede di salire in camera per utilizzare il bagno. Arrivato in camera, mi cambio la maglia. Lei si avvicina, mi dà qualche bacetto. Quindi penso, ok: restiamo qua. Ci mettiamo sul letto. Ci abbracciamo, poi ancora qualche bacio e palpatina.
Fino al punto in cui, lei si ferma, mi guarda e dice (mimando il gesto del sesso): quanto mi paghi?
Io le dico: assolutamente niente.
E lei: ok, bye.
Inforca le scarpette, apre la porta e se ne va.
Io non capisco quale sia il problema di dire: sto cercando clienti e offro questo servizio. E risparmiare tutti un sacco di tempo. A me non era mai accaduta una cosa del genere. Sarò anche un po' pirla ma dopo 10 anni di viaggi a tempo pieno, qualcosa ho visto. Eppure non è mai abbastanza.
Abbastanza disincantato mi preparo per andare a cena. Da quel momento lascio decantare le App e divido il mio tempo tra lavoro, mare e palestra.
Qualche giorno dopo ho un match promettente con una 42enne (separata con figlio) e ci diamo appuntamento per la sera in Bangla. Con qualche difficoltà di comunicazione (visto il suo poco inglese e il mio inesistente Tailandese) ci troviamo.
Sono circa le 22. Andiamo in spiaggia e ci sediamo in uno di quei chioschi che vendono bibite. Io mi prendo una birra, lei non vuole bere niente. Passiamo un paio di ore a parlare (soprattutto io) con l’aiuto del traduttore. Verso mezzanotte, andiamo in hotel da me.
Ci avviciniamo un po’ alla volta e il resto lo potete immaginare. Quindi ci addormentiamo. La mattina seguente (lei è di poche parole), ho un po’ di cose da fare e organizzare anche se lei nicchia e vorrebbe passare la giornata con me. Ma le faccio educatamente capire che ho del lavoro da fare. Restiamo fino a mezzogiorno quando finalmente sbologna.
Nei giorni successivi mi scrive di nuovo, ma io sinceramente non ho voglia di rivederla nuovamente. Infatti quella sarà la prima e l’ultima volta che ci vediamo.
KO SAMUI: Chaweng, Lamai (10 giorni)
Poi è il turno di Samui, dove trascorro 10 giorni di mare completo. Bassa stagione, poca gente in giro e niente pioggia, per cui soggiorno ideale. Tanto mare, tanti bagni, tanto sole. Sulle App, molte professioniste e la gran parte dei match che ottengo sono spesso abbastanza lontani da dove mi trovo. Quindi lascio abbastanza perdere.
Passo i primi 4 giorni a Chaweng per poi spostarmi a Lamai. Chaweng è un buon mix tra belle spiagge, sabbia bianca e fine, acqua limpida e calda e vita notturna.
Lamai è un po’ più tranquilla, ma comunque qualcosa da fare la sera c’è. La spiaggia è lunghissima con mare bello per passeggiate lunghe. La spiaggia è un po’ più granulosa di Chaweng ma non disturba. Acqua cristallina a temperature accoglienti.
A Lamai ho un buon match con una 42enne che ha un chiosco di papaya salad al night market. Ci diamo appuntamento per la sera alle 20. Scopriamo che lei abita accanto al mio hotel. Passa a prendermi in scooter ed andiamo a cena in un ristorante di cui non ricordo il nome. Poi a berci una cosa in un locale con musica dal vivo. Verso le 23, si torna verso casa.
C’è un buon feeling, ci teniamo per mano e penso che verrà da me. Ma mi lascia all’hotel e prosegue verso casa sua. Mi dice che avrebbe lasciato il motorino a casa e sarebbe venuta a piedi in hotel poco dopo. Così è infatti.
Dopo 20 minuti arriva da me. Ci mettiamo sul letto e doppietta. Lei ha una certa carica sensuale. Mi pare piuttosto esperta, non si risparmia e ad un certo punto mi pare di stare su un set porno. Mi viene il dubbio che conosca il lavoro più antico del mondo e che forse abbia appeso il tanga al chiodo. Non lo so e non mi importa.
Passiamo una piacevolissima serata e ciò è sufficiente. Lei mi dice che si è trovata bene e che vorrebbe rivedermi. In realtà scambieremo qualche messaggio nei giorni successivi ma non ci saranno altri incontri anche perché poi io me ne andrò.
Verso le 2.30 ci congediamo. Negli stessi giorni chatto anche con altra 42enne, che però lavora fino a tardi e non riusciremo mai a combinare per vederci.
KRABI: Ao Nang (3 giorni)
Quindi è il turno di Krabi. In aeropoto prendo van (150 baht, mi pare) per Ao Nang. Resto 3 giorni (pure troppi), turisti pochissimi. Il posto non è malaccio ma niente con la meraviglia che visiterò nei giorni successivi. Il mare di Ao nang è abbastanza mediocre, con la bassa marea che rende spesso difficile farsi un bagno decente. Ma compensa con dei belissimi tramonti.
PHI PHI DON (3 giorni)
Dopo appunto 3 giorni prendo una speed boat e mi dirigo verso Phi Phi Don island dove resterò per 3 giorni. Sull’isola c’è abbastanza gente (per me pure troppa), ma secondo i locali è praticamente vuota rispetto ai periodi di alta stagione. Meglio così.
Faccio match con una Cilena 40enne. La sera dopo cena vado in spiaggia dove un po’ di gente svalvolata (non tutta sobria) gioca al limbo in costume sotto una fune infuocata. Vedo una che somiglia alla Cilena ma non l’abbordo. Più tardi le scrivo e mi conferma che era lei (ma lei non mi ha visto). Scambiamo ancora qualche messaggio.
Al suo ultimo messaggio (che non era né una domanda né una roba che necessitasse una risposta), non rispondo. Quindi vado a dormire. Il giorno seguente vedo che ha cancellato il match. Boh, si vede non era destino.
Quindi mi organizzo per fare qualche escursione e il mattino scelgo quella che parte alle 6.30 del mattino che include Maya Bay, Viking Cave, Monkey Beach, Pi Leh Lagoon, etc.. i posti sono davvero incantevoli. E la scelta di andare con l’escursione all’alba è azzeccatissima poiché siamo i primi ad arrivare e sia a Maya Bay che in altri spot c’è solo il nostru gruppetto di 15 persone.
Per gli altri 2 giorni visito le varie spiagge dell’isola e mi faccio dei gran bagni.
RAILAY BEACH (8 giorni)
Poi prendo altra speed boat, lascio Phi Phi Don e mi dirigo a Railay beach (che non è un’isola ma ci si arriva comunque solo tramite barca). Qui resterò 8 giorni, facendo varie escursioni tra Hong island, Taming island, Chicken island, Tup island, etc.. e ammirando bellissimi tramonti infuocati tra West beach e Phra Nang cave beach a Railay.
Non conoscevo questa Railay beach e stavo quasi per saltarla. Sarebbe stato un grave errore. Si tratta di una piccola oasi, senza auto né moto. Si percorre solo a piedi. È un po’ un porto franco, nonché molto hippie - tra mare, natura, rock climbing, marjiuana e funghi magici.
Durante il periodo a Railay, le App praticamente non funzionano, nel senso che la geocliazzazione non è corretta per cui fai match con gente che sta quasi sempre a Phuket oppure Ao Nang. Per cui mi accontento del mare. Anche se la prima sera vado a cena in un ristorante sulla piccola walking street che conduce alla spiaggia di west beach. La cameriera che mi serve è molto carina. E vabbè.
Un paio di giorni dopo ritorno (perché il cibo era buonissimo) e c’è sempre lei. Verso fine cena le faccio un complimento. Poi parliamo un pochino. Ha un anello al dito medio sinistro e non capisco se ciò significhi che sia impegnata e quindi glielo chiedo senza troppi giri di parole. Mi dice che è single. Ha 42 anni per la cronaca. Dopo 10 minuti è lei a chiedermi se possiamo scambiarci WhatsApp. Certo che sì. Sono le 22.50. Alle 23 finisce il turno.
Torno in hotel. Il tempo di arrivare e mi manda un messaggio: ti va di andare a prendere una birra insieme? Non me l’aspettavo, ma assolutamente sì. Così, mentre ci incamminiamo inizia un breve diluvio. Ci infiliamo in un posto e ci prendiamo una birra mentre facciamo due chiacchiere. All’una circa, sulla via del ritorno ci teniamo per mano, ma niente di più e ognuno a casa sua.
La sera dopo ci sentiamo di nuovo e ci organizziamo per una birra al mio hotel. Alle 23.30 arriva, ci beviamo una birra Hoegaarden rosé (presa al Mart, come da sua richiesta) sul letto e poi succede quello che succede come normale che sia. Resta a dormire e la mattina se ne va. E così per tutti i restanti giorni, dopo il lavoro è sempre venuta in hotel da me dopo le 23 e rimasta a dormire.
L’ultimo mio giorno ha preso mezza giornata libera dal lavoro, abbiamo preso longtail boat per arrivare al pier di Ao Nam Mao dove aveva la sua macchina parcheggiata e siamo andati a Khlong Rut, una specie di «palude» con acqua trasparente da attraversare con il kayak a fare il bagno. Verso le 13, abbiamo ripreso la’uto e siamo andati a a Krabi town (evitabilissima, niente di che) e abbiamo pranzato.
Quindi abbiamo ripreso la barca e siamo tornati a Railay per le 18 affinché potesse rientrare al lavoro. Dopo il lavoro è venuta nuovamente da me ed è rimasta fino al mattino seguente fino a quando io sono ripartito per Ao Nang, dove sono rimasto un giorno prima di prendere l’aereo per l’Indonesia.
CONCLUSIONI
Che dire, la Tailandia è un paese bellissimo. Io sono più un tipo da città, sia per le comodità che essa offre sia soprattutto per la necessità professionale di avere un wifi veloce e stabile. Tuttavia il mare tailandese mi ha letteralmente conquistato. Anche il wifi alla fine non era male neppure nelle zone di mare in cui sono stato.
Della gnocca alla fine mi accontento, anche se certamente rispetto ad altre mete asiatiche in cui sono stato, la Tailandia è sempre stata per me un paese abbastanza ostico per chi cerca rapporti non-pro. In particolare se in paesi come Filippine, Indonesia, Laos poter uscire e giocarsi le proprie carte con donne più giovani (o molto più giovani) è tutto sommato fattibile, in Tailandia no. Almeno nella mia esperienza.
Raramente, ho avuto anche solo sulle App di dating match con ragazze di 10 o più anni più giovani di me. I match non sono mai mancati, ma in termini anagrafici, se non sono coetanee, poco ci manca.
Con ciò, per chi fa viaggi molto lunghi, è anche bello alternare e prendersi delle pause dall’ossessione della gnocca e godere dei posti magici che la Tailandia ha da offrire ai suoi visitatori, compensando eventualmente altre mancanze.
L'avventura continua...
DottorGnocca
Silver
09/11/2023 | 11:54
4
@Tequilo22 ma infatti, non sono venuto qui a lamentarmi né a dire peste e corna della Tailandia. Ho passato 2 mesi bellissimi e ho avuto 3 esperienze 'erotiche' - se così vogiamo chiamarle - e sono stato benissimo. Non ho alcun rimpianto. Io viaggio a tempo pieno 11 mesi all'anno per cui anche questo va tenuto di conto. Se avessi 1 mese all'anno di vacanze (come molte persone che lavorano in ufficio) probabilmente organizzerei il viaggio diversamente. Ma così, no, fatta la Tailandia, sono in Indonesia, e poi Sri Lanka e poi India, etc.. le occasioni non mancheranno, tolto che per me non è particolarmente divertente infilarlo in ogni buco 2-3 volte al giorno con professioniste diverse dopo essermi abbondantemente impasticcato. Ma punti di vista, rispettabilissimi.
Non frequento bar e prostriboli poiché non trovo particolare godimento a comprare un servizio di una professionista. Non c'è nessun giudizio morale né etico da parte mia. Ognuno si diverte come meglio crede.
Infine, FREE non vuol dire gratis. Ma semplicemente cercare rapporti un po' più genuini con una persona che ti piace e che ricambia l'interesse. Non mi interessa che sia "free=gratis" poiché grazie al cielo ho un lavoro che mi permette di fare un po' quel che voglio. È proprio il tipo di rapporto diverso che cerco. E non è possibile procurarsi quel tipo di intimità - per quanto fugace - con 2 diverse donne al giorno. Soprattutto se con 20 o 30 anni di meno, dopo aver comprato un servizio, per quanto ci saranno professioniste bravissime anche a mitigare quell'aspetto. Tant'è che molti maratoneti sessuali desiderano un incontro GFE, il che è una contraddizione in termini, ma è bello sognare e cercare di proiettare le nostre fantasie nella realtà.
Alla fine anche io cerco un rapporto GFE, ma con metodi lievemente differenti. Non migliori. Sicuramente più faticosi (e non necessariamente più economici). Ma che per ma valgono molto di pù.
Non ho problemi a frequentare mie coatanee che reputo avvenenti. Ma qui non è una gara. Per cui quel che piace a me potrebbe risultare indigesto per te e viceversa. In certi gruppi ho visto foto di professioniste lautamente pagate con cui io non parlerei neppure al telefono. Ma con questo non vado certo a dirlo a chi paga e ne trae godmento. Siamo adulti e ognuno gioisce un po' come gli pare.
Questa roba che se vai in Tailandia e non vai a PAY dal mattino alla sera allora non ti diverti bla bla è un tratto un pochino infantile. Poi se su questo sito si deve paarlare solo di gnocca a pagamento, basta saperlo e faccio i bagagli. Ma fino ad oggi non mi pare sia stato così.
DottorGnocca
Silver
08/11/2023 | 18:59
2
@MAURIX1 ok, vado a leggermi le tue recensioni per imparare come fare senza App.
Ah no, sei iscritto dal 2013, commenti le recensioni di tutti, ma non hai mai recensito un tuo viaggio.
Occchhheeeiiiiii brother!
DottorGnocca
Silver
08/11/2023 | 16:29
2
@ziobilli carissimo, niente di personale. Siamo qui per scambiarci delle informazioni. Non tutte le recensioni ci vanno a genio e per questo uno sceglie di leggere e commentare quelle che ritiene più utili. Ho scritto per tutte e 3 le esperienze una frase piuttosto esplicita su come siano andate le cose senza entrare nei dettagli. Per questo ho scritto quanto ho scritto nella risposta al tuo commento. Non avevo alcuna intenzione di essere offensivo o mancarti di rispetto.
Infine, non discuto sul fatto che per te questa recensione risulti assolutamente inutile. Mi dispiace, ma non scrivo di cose che non so, non ho visto e non ho vissuto in prima persona. Oltre al fatto che in merito a locali Tailandesi, questo forum ha decine e decine di recensioni fornitissime e di viaggiatori molto più esperti di me che potranno darti tutte le delucidazioni di cui hai bisogno. Ognuno fa del suo meglio, secondo i gusti e i mezzi di cui dispone. Saluti a te.
antothai
Gold
Bangkok | 51-100
30/10/2023 | 10:34
2
Con la mia memoria di elefante ricordavo che qualcuno aveva postato le sue foto tempo fa...
Eccola in tutto il suo splendore nel lontano 2015...
@sjoroveren certo che ti dovevi essere scolato l'impossibile