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3mendoconletipe
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27/09/2012 | 19:43

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Mi sa che a cienfuegos come in tutta cuba nessun duegno di casa particular regolare e legale ti dirà mai che la ragazza non te la registra. Poi qualcuno lo fa veramente e altri si limitano a conservare il carnè fino a quando la ragazza se ne va senza registrarla. ma difficile che te lo dica in anticipo.

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27/09/2012 | 19:39

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La sera dopo vedo in piazza l'altro italiano, quello che ieri se ne era andato con la strafiga. A lui era andata meno bene. La tipa aveva le sue cose (almeno era stata corretta e glielo aveva detto; altri mi dicono che la sorpresina te la presentano quando si è già in stanza e quando magari già si sono fatte pagare). Si era offerta di dargli il secondo canale ma non nella casa particular perché non aveva con sé il carner, né a casa di lei non mi ricordo perché. Così gli aveva proposto di farlo per strada. Però il mio amico non se la era sentita: va bene, mi ha detto, che a Cuba i turisti rischi con la polizia non ne corrono, però forse è meglio non andarseli a cercare con la bacchetta del raddomante, no?
Ci salutiamo e andiamo ognuno per i suoi giri. Io passo dalla Marchesina: mi pare l'ospizio dove era ricoverato mio nonno coi vecchi che ballano e tiro dritto. Voglio a tutti i costi ritornare al primo locale di ieri sera. Quando ci arrivo però è chiuso! Cazzo! Imparerò poi che i locali a Cuba non sono mica come qui che sono sempre aperti e massimo chiudono una sera. Quei cazzoni simpatici dei cubani aprono tipo una o due sere alla settimana o quando cazzo ne hanno voglia. E stasera, evidentemente, non ne avevano. Vorrei tornare alla disco di ieri sera, quella fuori città, ma non mi ricordo come si chiama né tantomeno come cazzo ci si arriva. E allora mi metto a girare per la piazza dove ribecco la tipa di stanotte e poi l'amico italiano. La mia fidanzatina propone di andare in un'altra discoteca anche questa fuori città (per fuori città intendo dire un venti minuti in macchina). In discoteca non entriamo ma questa la racconto perché potrebbe essere utile a tutti. Il tipo italiano con me infatti aveva i bermuda (mentre io, non so perché, mi ero messo i jeans). Allora, ci sono locali dove, se hai i pantaloni corti o la cannottiera, non fanno entrare, straniero o cubano che tu sia. Non so se questo capiti spesso, a volte, dappertutto o solo da qualche parte, però capita. E, per esempio, a Santa Clara è capitato. Quindi, occhio: meglio la sera andare sempre coi pantaloni lunghi.
Morale, io e l’italiano ce ne torniamo in città, mentre la mia tipa di ieri si ferma in discoteca perché aveva incontrato degli amici. Però ci dà appuntamento al Sotano, una discoteca che sta a un piano ribassato in una via di fianco all'hotel Santa Clara Libre. E noi quindi andiamo al Sotano.
Dunque, voi sapete quello che mi è capitato la prima notte all'Avana. Poi all'Avana ci sono tornato e come città mi è piaciuta moltissimo. Però, quanto a gnocca ... Il Sotano era pieno come era piena la Casa della Musica e le cicas erano stratosferiche come quelle della Casa della Musica (beh, un po’ meno ma forse solo perché erano anche meno truccate e vestite normali) , però ce ne erano molte più free e quelle pro avevano dei prezzi decisamente più bassi. Ho fatto delle indagini. Con un paio (una mulatta carina carina e una bianca con due gambe da podio olimpico) ci ho parlato per almeno mezz'ora senza che queste nemmeno mi chiedessero se volevo passare la notte con loro e quanto costavano (alla Casa della Musica queste domande ti piovono addosso dopo non più di cinque minuti e cinque minuti sono già tanti ...). Con un'altra ho tentato di forzare io la situazione e lei mi ha detto "Non so, dammi un po' quello che vuoi tu". Con l'unica pro con la quale sicuramente ho parlato (lo si capiva dalla minigonna ascellare e dal trucco curatissimo), la richiesta iniziale era stata di 50 cuc per poi scendere a 30 ma, secondo me, avendo pazienza e aspettando la chiusura della discoteca si poteva scendere ancora. E vi assicuro che questa tipa non aveva niente da invidiare a quelle che avevo conosciuto alla Casa della Musica: sui ventidue anni, mulatta, magra, due tette di tutto riguardo, nonostante il fisico asciutto, sguardo malizioso e due occhi così profondi che me li ricordo ancora. Una gattamulatta.
Ho fatto un paio di giri ancora ma poi non ho potuto resistere alla tentazione di tornare di corsa dalla gattamulatta che avevo lasciato al bancone del bar ... ma non c'era più.
Ho girato per tutta la discoteca ma niente. Né la tipa di ieri sera si era presentata all’appuntamento. Quando la discoteca ha chiuso ho visto l’amico italiano andarsene con una nera in jeans e camicetta bianca, dai capelli neri lunghi e lisci, che però non sono riuscito a vedere come fosse di viso e io sono uscito sulla piazza e sono andato al Rapido, che sta in una delle vie laterali, e dove si radunano tutti quando anche l'ultimo locale della città chiude. E lì ho ritrovato la gattamulatta. Era seduta su un muretto con un'amica carina solo un punto meno di lei. Mi ha infilzato gli occhi addosso. Mi sono avvicinato a lei. "Allora?", mi ha detto. "Allora andiamo!", le ho risposto. E ho aggiunto, sorridendo: "Avevi detto 25, vero?" e lei, sorridendo, mi ha detto: "Non erano 30?". “Ok, 30 ovvio”, ho concluso. Siamo saliti da me perché non aveva problemi a far registrare il suo carné. La signora l'ha accolta come una di famiglia. Abbiamo trombato e dormito e poi trombato ancora e dormito di nuovo. La mattina dopo, verso le dieci, abbiamo fatto colazione insieme nella casa particular (caffé, latte, prosciutto, formaggio, uova, due tipi di succo, banane e frutta esotica varia!) e poi se ne è andata, scusandosi se non poteva restare ma aveva a casa il figlio di tre anni e non poteva tardare oltre.
Se ne è andata lasciandomi il suo numero di cellulare e salutandomi con un bacio sulla guancia senza chiedermi né profumo, né shampo, né sapone, né monetine, né niente. Se ripenso a quella dell’Avana ...
Prossima tappa: Trinidad.

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27/09/2012 | 19:10

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Ciao, BELLO71. Ho capito quello che intendi dire e ti ringrazio. Di informazioni sull'Avana ne servono sempre anche perché ci ho girato poco. Quindi più ne hai meglio è anche perché la prossima volta che ci torno a Cuba all'Avana voglio starci molto di più e quindi mi serve sapere!

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25/09/2012 | 18:03

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I vostri commenti, anche se negativi, possono starmi bene. Credete che non mi sia posto il problema se farle un regalino o no? Però voglio precisare due cose perché si capisca che i miei racconti sono assolutamente sinceri: 1) Non voglio mai fare il figo: se avessi voluto farlo, vi avrei detto che la tipa che mi ha invitato a casa era una stratognocca e invece ho riconosciuto che era carina ma abbastanza normale. 2) Non sono, non voglio fare e non voglio passare come un latin lover: non lo sono mai stato e non lo sono stato neanche in questo viaggio. Il punto è: quando si parla di gnocca free, si parla di gnocca free nel vero senso della parola o di gnocca finta free che viene con noi solo perché tanto sa che alla fine ci scappa il regalino? Scusate ma questo ultimo tipo di gnocca non è free! L'esperienza che ho raccontato significa che forse (forse) a Cuba ci sono ragazze che vanno con un uomo perché ne hanno voglia senza aspettarsi niente in cambio. Come succede ovunque e come è normale che possa succedere. Non sono stato bravo né figo (anzi, lo avete letto nel racconto dell'Ava, sono fondamentalmente un imbranato), solo fortunato. E, francamente, credo che sapere che esistano anche ragazze così migliora l'immagine di un'isola che invece, leggendo anche quello che scrivo io, sembra essere solo un troiaio a cielo aperto senza distinzioni per niente e per nessuna.
Poi, se ritenete che i miei racconti siano inutili o dannosi, io posso benissimo smettere di scrivere, tenendomi per me le mie esperienze e lasciando a voi i vostri comodi luoghi comuni da colonizzatore bianco che fa felici le povere indigene, regalando caramelle e perline ...

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24/09/2012 | 02:15

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Rieccomi qui. Santa Clara. Arrivo che la giornata non è granchè. Seguo un tizio a una casa particular che mi propone: sta vicinissima al centro, la signora è simpatica e disponibile e allora mi fermo. Il prezzo, credo, in ordine con l’estate: 25 cuc. Mi faccio un primo giro ma non ci sono tante tipe per le strade. Vado a vedere il monumento del Che Guevara che tanto non c'ho un cazzo di meglio da fare. La sera esco tardi e vado in un locale, che si chiama la Marchesina, e che sta sulla piazza principale. Suonano musica dal vivo: il più giovane c'avrà cent'anni. Tanti turisti ma zerissimo gnocca. Intanto conosco un italiano a caccia come me e insieme facciamo due passi in direzione di un posto da dove sembra venire della musica. Si chiama Mejunje (c’è sulla Lonely) e, dopo l'esperienza avanera, è qualcosa di completamente diverso e davvero superconsigliabile. Non siamo ancora entrati che già veniamo abbordati da un gruppo di cinque: due sono delle tipe, una carina e l'altra stratognocca, e tre sono dei culi da competizione, che potrebbero vincere le Olimpiadi. Però capiscono subito che a noi loro non interessano e se ne stanno per i cazzi loro senza rompere a noi e alle due tipe. Entriamo e il locale che è all'aperto in una specie di casa diroccata è strapieno. Gnocca a volontà e, mi sembra, quasi tutta free. Lo penso perché sono vestite normale e non ti si gettano addosso appena entri come invece succede alla Casa della Musica. Mi sembra di essere in Paradiso: le cicas ti fissano, qualcuna si avvicina senza essere però invadente, a qualcun altra mi avvicino io e comincio a parlare come se niente fosse anzi sembra proprio fargli piacere ... Come in Italia, vero? Fatto sta che la mia indagine non la posso portare a termine perché la cica che mi aveva agganciato all'inizio della serata mi sta addosso, gioca a fare la gelosa e, soprattutto, per marcare il territorio, comincia a limonare duro con me in mezzo alla pista. Ci beviamo un paio di birre che si pagano in moneta nacional e che a conti fatti costano tipo 50 centesimi di eurini l'una. Ma dove cazzo sono capitato? Io qui mi ci trasferisco! Quando la discoteca chiude, io, la mia tipa, il nuovo amico italiano e la sua tipa, con le tre checcone al seguito, saliamo su due macchine e andiamo in un'altra discoteca fuori città in aperta campagna. Adesso voglio farvi notare una cosa a proposito di chi, anche in altre discussioni su questo forum, teme che Cuba sia diventata pericolosa. Eravamo, io e l'italiano, su due macchine diverse e guidate da cubani conosciuti quella sera da poche ore che ci portavano in un locale che conoscevano loro e che nemmeno si trovava in città ma in mezzo ai campi! Pensate che ci sia successo qualcosa? Nada di nada! Comunque arriviamo alla seconda discoteca. È all'interno di un albergo ma non c'è tanta gente ma le ragazze sono notevolissime anche se l'impressione è che qui ci sia più pay che free. Poco male perché le nostre due già le avevamo. Ce ne andiamo abbastanza presto e, di nuovo sulle due macchine guidate dai cubani, torniamo verso Santa Clara. In realtà verso l'aperta campagna in direzione di Santa Clara, perché l'auto dove c'ero io con la tipa si ferma in mezzo a un prato davanti a una casa bassa e, per quel che potevo vedere nella notte, senza quasi niente intorno. La tipa mi chiede se voglio passare la notte con lei. Io sono parecchio titubante però alla fine l'amico che era con me e che era più esperto di me mi consiglia di starci e di non avere paura. Io penso che in fondo nel portafoglio non ho che pochi cuc e i documenti li ho tutti lasciati in stanza ... Male che vada mi sveglierò senza un rene ma che mi frega, tanto ne ho un altro! E così mi fermo da lei mentre l'amico se ne va con la stratognocca. La mia, è giusto che dica la verità, non era spettacolare ma carina sì. Sui venticinque anni, fisico perfetto, carnagione bianca, lunghi capelli neri un po' increspati solo di viso non era la tipica cubana dei nostri sogni ma era comunque tutt'altro che da scartare. Entro in casa: è su tre piani, praticamente un locale per piano. All'ultimo ci sta facendo dei lavori, al secondo c'è la camera da letto con la cucina e al piano terra pensa di farci un box ... anche se non ha la macchina ... Boh ... (ma magari ho capito male perché il mio zerospagnolo in un giorno non è certo migliorato di molto). La casa è povera ma pulitissima. Mi offre un caffé, facciamo ancora due chiacchiere e poi andiamo a letto. Scopa benissimo e lo posso dire perché, considerata l'ora, la stanchezza, le birre e quei due Cuba prima di andarmene dalla discoteca, difficilmente mi si sarebbe alzato se avessi trovato la tipa freddina e distante che spesso pare essere la free. La mattina si replica ma al contrario: scopata, due chiacchiere e caffé. Usciamo di casa che saranno le dieci. Effettivamente siamo in aperta campagna. Mi accompagna a piedi fino al terminal del Viazul dove ci sono i taxi. Saliamo su un taxi per andare a casa mia e poi, quando scendo, mi saluta dicendo che magari ci vediamo stasera. E io me ne vado senza che lei mi abbia chiesto un soldo! Ah, dimenticavo, ho controllato: i miei due reni stavano ancora al loro posto A presto la seconda notte a Santa Clara ...

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21/09/2012 | 21:02

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Seconda risposta: la faccenda dell'estorsione ... Guardatevi Faccio un salto all'Avana, il film: è una collezione di minchiate. Fossi stato in Fidel per ritorsione avrei bombardato l'italia. sono tutte palle dannose e ingiuste verso cuba. c'è per esempio la tipa che estorce il denaro al turista minacciandolo di far vedere le foto della loro scopata alla moglie che è in italia. Mai sentito! Un'estorsione mica è facile, si rischia di essere denunciati e son cazzi. e non vale la pena per un cubano rischiare la galera per qualche cuc che tanto il turista mica si porta dietro vagonate di soldi ... Comunque davvero a Cuba estorcono denaro: quindi, l'anno venturo tutti nel deserto del gobi!

3mendoconletipe
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21/09/2012 | 20:58

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Prima risposta: Per quel che ho visto cuba in effetti non è così sicura come dicono: pensate una notte ho attraversato alle tre la terribile avana centro e non mi è successo un beato cazzo! Un'altra volta sono salito su un affollatissimo autobus e non avendo moneta nazionale con cui pagare, una signora cubana ha pagato per me. E le tipe, che dire delle tipe? Pensate che ne ho beccata una che ha dormito con me tutta la notte e la mattina quando ci siamo svegliati ha approfittato che fossi andato a fare la doccia per rifarmi il letto! Non vi dico poi di quella che una notte a Santa Clara mi ha portato a dormire da lei e non solo non mi ha chiesto 1 cuc ma la mattina mi ha pure offerto il caffè scusandosi se non aveva niente da darmi da mangiare! E la polizia? Che dire della polizia? Beh, non lo so perchè non mi ha mai fermato, non mi ha mai minacciato, non mi ha mai chiesto mance, un po' come a Bangkok, insomma, che se butti un mozzicone per terra ti inseguono da due chilometri per darti la multa (almeno qualche anno fa era così). Quindi è tutto vero: cuba è diventata pericolosissima e le tipe sono ancora peggio. non andate a cuba, cento volte meglio l'islanda!

3mendoconletipe
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21/09/2012 | 20:33

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Ok, ragazzi, vero, sono stato un cazzone e pure ho pagato troppo e mi son fatto fregare la roba ... però da una sola mica di più! Preferisco però dire la verità piuttosto che sentirmi raccontare da un tizio incontrato a Santiago che lui le tipe da scopare le trova nei bar e se le fa nei bagni per non più di due cuc: vi giuro che il tipo me lo ha raccontato per davvero. Adesso devo solo ricordarmi il nome di un paio di locali a Santa Clara e poi vado avanti a scrivere. Grande catania scrivi appena puoi anche tu che così confrontiamo

3mendoconletipe
Newbie
20/09/2012 | 14:48

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No, no, ragazzi, non era intenzione rovinare il mercato ... Ho raccontato quello che mi è successo solo per mettere in guardia i novellini come me dal non fare gli errori (tutti) che ho fatto io. Poi, come ho detto, le cose sono andate meglio e quando sono tornato all'Avana per ripartire, dopo circa un mese di esperienza con la gnocca cubana, mi sono decisamente divertito di più ... ;-)

3mendoconletipe
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20/09/2012 | 14:21

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Ciao, ragazzi, sono nuovo del sito ma ne sono entusiasta perchè posso parlare liberamente di sesso !!! Se solo l’avessi scoperto prima certi errori non li avrei fatti. Comunque ... Vi racconto la mia prima esperienza di sesso da neofita a Cuba, perché penso sia importante per mettere in guardia i futuri neofiti come me.

Arrivo all’Avana il 6 di agosto nel tardo pomeriggio e esco subito alla caccia della famosa gnocca cubana. In giro per le strade non ce ne è tantissima a dire il vero e solo la sera tardi qualcuna ti abborda nei punti più bui del malecòn ma va bene, non ho fretta.

Esordio alla Casa della Musica di Centro Avana dove arrivo verso mezzanotte: minchia che belle! Mozzafiato! Tutte o quasi tutte. Il dialogo è un po’ limitato ma va bene lo stesso perché il mio spagnolo si limita ad aggiungere una esse alla fine di ogni parola italiana e qualche hola detto più o meno a caso. Però le ragazze ridono alle mie battute e si fanno offrire birre che tanto costano due cuc l’una e non sono male (le birre, ovviamente, perché le tipe sono super ... l’ho già detto?).

Purtroppo la richiesta per portarsele a casa (argomento che viene toccato dopo pochi minuti) è alta: dagli 80 ai 110 cuc (come dire dagli 80 ai 110 euro).

In ogni caso chi se ne frega! E’ la mia prima sera della mia vita a Cuba o no? Quindi mi scelgo una mulatta che forse non era la più bella ma almeno ci azzeccava un po’ con l’italiano. Appena le dico di sì che può venire da me, lei mi si mette a ballare davanti appoggiando il sedere dove potete immaginare e a me si rizzano anche le orecchie. Ci scappa pure qualche bacio linguainbocca tosto quasi da fidanzata vogliosa.

Ci mettiamo d’accordo per 100 e, quando la discoteca chiude, ci avviamo all’uscita.

Fatto sta che prima di uscire dalla discoteca mi dice che non può venire in taxi con me per via della polizia e che le devo anticipare 10 cuc per prendere un’altra macchina e raggiungermi alla mia casa particular. Non capisco e lei mi spiega che se la polizia la vede in taxi con uno straniero la arresta. Non som se è vero ma non voglio correre il rischio che la mia prima preda finisca in galera anziché nel mio letto e quindi glieli dò insieme all’indirizzo della casa: spero solo che poi venga all’appuntamento.

Appena prende i 10 cuc, mi dice di darle altri 5 cuc che poi me li scala dalla prestazione per pagare la mancia alla polizia che sta fuori dal locale.

Non ci capisco nulla ma, tra il fatto che sono mezzo sbronzo, tra il fatto che a questo punto me la voglio proprio fare e tra il fatto che ha promesso che li scalava dai 100 finali, le do pure questi.

Ma ditemi, voi che siete più esperti, capita sempre così? Ed è vera ’sta storia della polizia e della mancia al poliziotto fuori dalla discoteca?

Comunque sia, la tipa non mi tira il pacco e dopo qualche minuto arriva alla mia casa particular. Saliamo e io mi aspetto almeno qualche minuto di ... romanticismo, invece i baci linguainbocca che mi dava in discoteca spariscono e, fatto quello che doveva fare, a dire il vero con una certa freddezza, si riveste e si mette a girare per la stanza, guardando le cose che avevo imprudentemente lasciato in giro e chiedendomi di regalarle nell’ordine: il mio profumo, la mia forbice per le unghie, un paio di euro in moneta che erano sul comodino, una maglietta che si intravedeva uscire dalla valigia, il sapone e lo shampoo. Io cedo (quasi) su tutta la linea anche perché mi spiega che sono tutte cose quasi introvabili a Cuba e che le vuole regalare alla sua famiglia che uno shampo come quello non l’ha quasi mai visto. La cica è carina e forse quello che dice è almeno in parte vero; mi dice che è di Holguin e che si trova all’Avana in vacanza; aggiunge che fa quello che fa solo in agosto, perché negli altri mesi fa l’insegnante e tutto questo lo fa per necessità per mandare i soldi alla famiglia a Holguin visto che loro le stanno tenendo il figlio che ha solo due anni. Non posso sapere se questa storia è vera ma lei mi pare sincera e quindi le dò profumo, shampo e sapone e la manciata di euro, oltre ovviamente ai 100 cuc pattuiti per la prestazione. Lei si “dimentica” che aveva promesso di restituirmi i 5 cuc che le avevo dato per la mancia al poliziotto e io non glieli chiedo. Poi mi lascia scritto su un foglietto nome e numero di telefono e mi dice che devo chiamarla assolutamente domani perché si è trovata bene con me, perché le sembro diverso dai soliti turisti. Mi chiede anche di accompagnarla fino all’ingresso del palazzo. Io faccio da cavaliere e la accompagno anche perché penso che sia una cosa romantica anche per lei. Quando però siamo da basso mi chiede altri 5 cuc per il taxi perché abita lontano (a Miramare, mi dice: e ’ndo cazzo è?). Questa volta non cedo anche perché non ho quasi più cuc e il portafoglio l’avevo lasciato in stanza. Lei dice che non fa niente. Fa una telefonata al taxi che dopo pochi minuti arriva ma lei mi lascia lì e mi dice di non seguirla fino al taxi: io però sono curioso e dopo qualche secondo che mi ha salutato con un bacino sulle labbra mi muovo dietro di lei e la vedo salire non su un taxi ma su una scassatissima macchina normale. Boh ... Amici ancora in giro alle 4 del mattino? Può darsi, perché è capitato anche altre volte nelle successive serate.

La mattina dopo mi sveglio e mi trovo davanti il duegno della casa incazzato perché mi sono portato in stanza una tipa senza svegliarlo per mostrargli il carné (che sarebbe la loro carta di identità). E io che ne sapevo? Allora lui si fa più agnellino. Per fortuna parla un discreto italspagnolo visto che lavora coi turisti e che ha studiato italiano a scuola. Mi spiega che se porto una ragazza in stanza glielo devo dire anche se arrivo a notte fonda, perché lui deve controllarle il carné anche per essere sicuro che non sia minorenne, perché se ti beccano con una maggiorenne lo straniero non corre rischi ma se la polizia becca lo straniero con una minorenne sono uccelli amari anche per lo straniero.

Mi spiega che è anche per la mia sicurezza e mi racconta che spessissimo succede che le tipe droghino lo straniero e poi gli portino via tutto mentre lui è addormentato o semi incosciente. Oppure che diano l’indirizzo della stanza a un complice che arriva e ruba tutto quello che può (non ho capito però se durante la stessa notte o nelle giornate successive).

Un altro trucco è quello di buttare la valigia

del turista da una finestra perché sotto c’è un complice pronto a raccoglierla e a portarsela via con tutto quello che c’è dentro.

Se invece le jineteras danno il carné almeno si sa chi è la ragazza e quindi magari non fa niente di tutto questo. Però, sempre il duegno mi dice che all’Avana ci sono ragazze con i carné falsi e quindi il rischio di furti quando si porta la tipa in camera è sempre alto. E le tipe con il carné falso possono ovviamente anche essere minorenni e quindi i pericoli sono tostissimi.

Mi dice anche che quelle con cui si rischia di meno sono le ragazze delle discoteche (tipo quella dove ero andato io) ma che comunque il rischio c’è anche con quelle. E di evitare assolutamente le tipe che la sera girano lungo i vialoni del Vedado (il quartiere dove mi trovavo io) o che si incontrano nei piccoli e bui locali lungo i vialoni. Secondo lui bisogna sempre stare

molto attenti

ma le ragazze migliori sono quelle della Casa della musica all’Avana, della Casa della Musica a Miramare, del Sisilia, del Dos Gardenias, del Gionis e di un altro paio di posti che non mi sono segnato.

Il duegno mi sembra gentile e bene informato e soprattutto non ha motivi per raccontarmi storie.

Quindi, mettetevi nei miei panni: prima notte a Cuba, da solo, mi sono fatto una cica abbastanza da favola ma un po’ freddina e che mi è costata 150 eurini tra contanti e regali e in più con il duegno che mi dice che devo stare attentissimo alle tipe.

Voi che avreste fatto? Io so solo che sono corso alla stazione dei bus e sono salito sul primo che mi faceva scappare dall’Avana: tanto avevo già deciso che quest’estate volevo fare il giro di tutta l’isola e quindi non mi sarei fermato nella capitale per più di una o due notti.

Ma, scusate, a voi che siete più esperti risulta che le cicas rubino, droghino o facciano cose del tipo che ha detto il duegno? Vi è capitato o avete sentito anche voi racconti del genere?

Comunque sia, come vi dicevo, ho preso il Viazul direzione Santa Clara e poi Trinidad e in queste due città le cose sono andate decisamente meglio.

Ma questo ve lo racconterò, se interessa, nella seconda puntata.

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