Feynman

Basta chiedere?
(tratto dal libro Sta Scherzando Mr. Feynman)

Da Cornell scrivevo a una ragazza che avevo conosciuto in Nuovo Messico. In una lettera lei a un certo punto aveva menzionato un altro amico, per cui giudicai opportuno andarla a trovare, subito dopo la fine dell'anno accademico, per cercar di salvare la situazione. Una volta sul posto scoprii però che era ormai troppo tardi, e mi ritrovai in un motel di Albuquerque con tutte le vacanze davanti e niente da fare.
Il Motel Casa Grande era sulla strada nazionale 66, che attraversa la città. Un po' più avanti c'era un piccolo locale notturno, e, dal momento che mi piaceva osservare e incontrare gente nei bar, e per di più non avevo appunto altro da fare, ci andavo spesso.
La prima volta, mi misi a chiacchierare con un altro frequentatore, finché notammo una tavolata di splendide ragazze, hostess della TWA, mi sembra - festeggiavano un compleanno. Il mio amico disse: «Dai, facciamoci coraggio e invitiamole a ballare!»
Ballammo, e le due ragazze ci invitarono a sederci al loro tavolo. Dopo qualche bicchiere, arrivò di nuovo il cameriere. «Desiderate qualcosa?»
Mi piaceva far finta di esser ubriaco, anche se ero perfettamente sobrio: mi voltai verso la ragazza con la quale avevo ballato e le chiesi con voce avvinazzata se voleva bere qualcosa.
«Cosa posso bere?» «Tutto quello che vuoi.»
«D'accordo. Allora champagne», rispose felice.
E disse, a voce alta perché tutti nel bar potessero sentire, «OK. Champagne per tutti».
Udii il mio amico sussurrare alla ragazza che non era carino approfittare del fatto che ero ubriaco per spillarmi dei soldi. Cominciai a temere d'aver fatto uno errore.
Il cameriere mi si avvicinò sussurrandomi cortesemente all'orecchio «Sono sedici dollari alla bottiglia, signore.»
Decisi di lasciar perdere e con voce ancora più stentorea esclamai: «Allora pazienza!»
Rimasi stupito quando pochi attimi dopo il cameriere arrivò al tavolo con tutto l'occorrente: una salvietta bianca sul braccio, un vassoio carico di bicchieri, un secchio argentato, e dentro una bottiglia di champagne. Aveva capito «Pazienza per il prezzo», mentre invece io intendevo «Pazienza per lo champagne».
Versò champagne a tutti, io pagai i sedici dollari, e l'amico si arrabbiò moltissimo con la ragazza che mi faceva spender soldi. Per me era morta lì, anche se poi quello risultò l'inizio di una nuova avventura.
Andavo spesso in quel locale e, col passar delle settimane, gli spettacoli cambiavano. Gli artisti in tournée si fermavano in città, prima di ripartire per Amarillo, nel Texas, e poi per chissà dove. C'era una cantante fissa, Tamara; quando arrivava una nuova troupe, Tamara mi presentava una delle ragazze, che poi veniva a sedersi al mio tavolo. Le offrivo da bere, si chiacchierava. Mi sarebbe piaciuto andar oltre la semplice conversazione, ma all'ultimo momento qualcosa girava sempre storto. Non riuscivo a capire come mai Tamara si prendesse la briga di presentarmi tutte quelle ragazze carine visto che poi, anche se l'inizio andava bene, alla fine non combinavo niente. E neppure il mio amico, che non godeva delle presentazioni di Tamara. Eravamo imbranati.
Dopo alcune settimane di spettacoli diversi e varie ragazze, Tamara me ne presenta una della nuova troupe; tutto procede come al solito - le offro da bere, chiacchieriamo, lei è gentile. Va a fare il suo numero, torna al tavolo: tutto regolare. La gente si girava a guardarci e pensava: «Cos'avrà di speciale quello lì per attrarre una come lei?»
Verso la fine della serata però dice una cosa che avevo già sentito spesso, ormai: «Mi piacerebbe star con te, ma abbiamo una festa. Domani sera, magari…». Sapevo per esperienza che «domani sera» era l'equivalente di mai.
Mi ero accorto però che per tutta la serata la ragazza - si chiamava Gloria - aveva parlato col presentatore, sia durante lo spettacolo che quando andava nei camerini.
Quando il presentatore mi passò davanti, proprio mentre Gloria era alla toilette, ebbi un intuizione: «È simpatica, sua moglie».
«Sì, davvero. Grazie», mi rispose. Parlammo un po', credeva me lo avesse detto lei. Gloria tornò, e credette che me l'avesse detto lui. Chiacchierammo tutti e tre, e mi invitarono a passar da loro dopo la chiusura del locale.
Alle due andai a trovarli nel motel in cui alloggiavano. Non c'era nessuna festa, naturalmente, e parlammo a lungo. Mi fecero vedere un album di fotografie, risalivano a quando si erano incontrati per la prima volta, nell'Iowa. Gloria era allora una ragazzotta prosperosa e ipernutrita; nelle foto successive appariva più snella, poi uno schianto. Il marito, che le aveva insegnato molte cose, non sapeva né leggere né scrivere. Strano, dato che come presentatore doveva leggere i nomi dei numeri e degli artisti che partecipavano al concorso per dilettanti. Non mi ero mai accorto che non sapesse leggere quello che stava leggendo. La sera dopo capii il trucco: quando Gloria accompagnava qualcuno sul palco, dava un'occhiata al foglio che lui aveva in mano e nel passargli accanto gli sussurrava il nome dell'artista.
Erano una coppia vivace e cordiale, e ho avuto con loro molte conversazioni interessanti. Ricordai come ci eravamo incontrati, e chiesi perché Tamara continuasse a presentarmi nuove ragazze.
«Prima di presentarmi a te, Tamara m'aveva detto che m'avrebbe fatto conoscere l'unico uomo disposto a spendere», mi spiegò Gloria.
Dovetti riflettere un po' prima di capire che la bottiglia di champagne da sedici dollari, dovuta al mio malinteso «pazienza!», era stata dopotutto un ottimo investimento. Mi ero fatto la reputazione di un eccentrico, di uno che non si sapeva vestire ma era sempre pronto a scialare con le ragazze.
Mi spinsi con loro fino a confidare quello che mi aveva colpito: «Io forse sono abbastanza intelligente solo per quanto riguarda la fisica… però nel bar ci sono un sacco di tizi intelligenti - petrolieri, industriali, uomini d'affari… - anche loro comprano da bere alle ragazze senza ottenere nulla in cambio.» (Ero giunto infatti alla conclusione che anche gli altri non combinassero mai niente.) «Com'è possibile che un uomo intelligente rimbecillisca entrando in un locale?»
Il presentatore era un esperto del campo: «Le darò delle lezioni, dopo le quali riuscirà a combinare con le ragazze in un qualsiasi locale simile a questo. Prima di insegnarglielo, per dimostrare che so il fatto mio, farò in modo che Gloria convinca un altro a offrirle un cocktail allo champagne. Sì, proprio a lei, Feynman!»
Mi chiedevo come diavolo avrebbe fatto.
«Deve seguire alla lettera le istruzioni, però. Domani sera vada a sedersi lontano da Gloria. E quando lei le farà segno, si avvicini.»
«Sì», disse Gloria. «Sarà facile.»
L'indomani sera mi sistemai in un angolo del bar dal quale potevo osservare Gloria. Passa un po' di tempo, un tizio le si siede accanto; passa un altro po' di tempo e lui sembra tutto contento. Gloria mi fa l'occhiolino. Mi alzo e mi avvicino, con fare disinvolto. Mentre le passo accanto Gloria si volta ed esclama sorpresa e felice: «Oh, ciao Dick! Quando sei tornato? Dove sei stato?»
Il suo accompagnatore si gira per squadrare quel «Dick» e gli vedo negli occhi un sentimento che capisco perfettamente, per averlo provato spesso.
Prima occhiata: «Arriva la concorrenza, mi soffierà la ragazza alla quale ho pagato da bere! Cosa faccio?»
Seconda occhiata: «No, è soltanto un amico; sembra che si conoscano da parecchio». La sua faccia era un libro aperto, sapevo esattamente cosa provava.
«Jim, vorrei presentarti un caro amico: Dick Feynman.»
Ulteriore occhiata: «Mi conviene essere cortese con lui, così lei mi apprezzerà maggiormente».
«Piacere Dick. Vuol bere qualcosa?»
«Perché no?»
«Cosa vuol bere?»
«Quello che beve Gloria mi va bene.»
«Barman, un altro champagne cocktail, per favore.»
Era stato un gioco da ragazzi. Quella sera, dopo la chiusura del locale, andai a trovare Gloria e il presentatore. Ridevano felici: aveva funzionato alla perfezione. «Va bene,» dissi, «sono assolutamente convinto che ci sapete fare. Quando iniziano le lezioni?»
«Ascolta bene», attaccò lui. «Il principio base è questo: ogni uomo vuol fare il signore. Non vuol essere giudicato maleducato, rozzo o, peggio ancora, taccagno. Una volta che la ragazza ha capito le tue motivazioni, fa di te quello che vuole.»
«Quindi», proseguì, «non comportarti da signore in nessun caso. Devi essere sgarbato. E la prima regola è: non pagarle niente, neppure un pacchetto di sigarette, prima d'averle chiesto se verrà a letto con te, e d'esserti convinto che ci sta e non mente.»
«Scusa… vuoi dire che… insomma… basta chiedere?»
«Lo so, è soltanto la prima lezione, e farai fatica ad esser tanto brutale. Quindi compra pure qualcosa, una cosina, prima di chiedere. D'altronde così rendi le cose più difficili.»
Per capire, a me basta conoscere il principio. L'indomani mi sono preparato psicologicamente, mi sono ripetuto che quelle ragazze erano miserabili donnacce, orribili sanguisughe pronte a farsi pagar da bere senza mai ceder nulla in cambio. Non sarei stato un signore, con quelle carogne. Me lo sono ripetuto finché mi sono convinto.
E la sera mi accinsi provare la nuova tecnica. Entro nel locale, come al solito, e il solito amico mi dice: «Dick, devi vedere la ragazza che ho trovato stasera. È andata a cambiarsi, ma ora torna.»
«Sì, sì.» Non mi son lasciato impressionare, e sono andato a sedermi a un tavolo per vedere lo spettacolo. La ragazza di cui m'aveva parlato entra proprio mentre comincia lo spettacolo. «Non me ne frega niente che sia carina; vuole soltanto che lui le paghi da bere, e in cambio non gli darà niente», mi dico.
Alla fine del primo numero, lui viene a presentarmela. «Ann, questo è un caro amico, Dick Feynman.»
«Salve», non mi giro neanche e continuo imperterrito a guardare lo spettacolo.
Dopo un po' Ann viene a chiedermi di raggiungerli. La solita vigliaccata, lui le paga da bere e lei invita un altro!
«No grazie, da qui vedo benissimo.»
Poi entra un tenente della vicina base militare, con una bella divisa. Non passa molto tempo e Ann si va a sedere di fianco al tenente! Più tardi, mentre sono al bar, Ann sta ballando col tenente e mentre lui mi volta le spalle, lei mi scocca un grande sorriso. «Che disgraziata! Ora frega anche quel povero tenente.»
Le avrei dato una lezione: non l'avrei più guardata finché non fossi stato visibile anche dal tenente, allora avrei sorriso di modo che lui capisse cosa si tramava alle sue spalle. La ragazza ha dovuto desistere.
Pochi minuti dopo ha mollato il tenente, si è avvicinata al bar, il barista le ha dato il cappotto e la borsetta. «Vado a fare un giro. Nessuno vuol fare una passeggiata con me?» ha chiesto a voce alta e chiara.
Mi son detto che non potevo continuare a dire di no, a respingere ogni ragazza per sempre. Che senso avrebbe avuto? A un certo punto dovevo farmi avanti. «Ti accompagno io», ho detto freddamente.
Usciamo, camminiamo per un po' e avvistiamo un bar. «Ho un'idea», dice lei. «Facciamoci dare del caffè e dei panini, e andiamo a mangiarli a casa mia.»
L'idea mi pare ottima. Entriamo nel bar, lei ordina tre caffè e tre panini. Pago io.
Usciamo, mi rendo conto che c'è un panino di troppo.
E mentre l'accompagno al motel mi dice: «Sai, non farò in tempo a mangiare i panini con te, viene a raggiungermi il tenente…»
Bocciato.
Il presentatore si era prodigato con le sue lezioni, ma io avevo sbagliato. Le avevo comprato un dollaro e dieci centesimi di panini senza chieder niente in cambio, ora non avrei più ottenuto nulla. Dovevo riscattarmi, non fosse che per non umiliare il mio insegnante.
Mi fermai di botto: «Tu… sei peggio di una puttana.»
«Cosa?»
«Mi hai fatto comperare i panini, e cos'avrò in cambio? Niente!»
«Che tirchio! Se la prendi così te li rimborso, i panini!»
Volevo vedere se bluffava: «Allora rimborsameli.»
Rimase senza fiato. Pescò nella borsetta i pochi soldi che aveva, me li diede. Presi il mio panino e il mio caffè, e me ne andai per la mia strada.
Finito di mangiare tornai nel locale, per riferire al presentatore. Gli spiegai tutto, chiesi scusa per come m'ero lasciato fregare, dissi come avessi cercato di rimediare.
La prese con calma. «OK Dick, va tutto bene. Non le hai pagato niente e stanotte, vedrai, verrà a letto con te.»
«Cosa!?»
«Certo.» Era proprio fiducioso. «Verrà con te. Lo so.»
«Ma non è neppure qui, è a casa sua col te…»
«Dai retta a me.»
Arrivano le due, il locale sta per chiudere e Ann non è ricomparsa. Chiedo al presentatore e a Gloria se posso andar da loro. Naturalmente mi dicono di sì.
Mentre usciamo dal locale, chi attraversa correndo la Statale 66 e mi viene incontro? Ann. Infila il braccio sotto il mio: «Dai, vieni da me.»
Il presentatore aveva ragione. Una lezione magistrale.
In autunno tornai a Cornell. Ballavo con una ragazza della Virginia, in visita dal fratello, studente dell'ultimo anno. Era molto carina, e l'invitai in un locale a bere.
Per strada cercavo il coraggio di metter in pratica con una ragazza per bene le lezioni. Dopotutto, mancar di rispetto all'entraineuse che vuol farsi pagar da bere, non è niente; ma con una ragazza del Sud, carina e bene educata?
Appena entrammo nel locale, le dissi chiaramente: «Senti, prima di pagarti da bere voglio sapere una cosa: verrai a letto con me, stasera?»
«Sì.»
Funzionava anche con le ragazze per bene! Per quanto quella tecnica fosse efficiente, però, non la usai quasi più dopo quella volta. Non mi piaceva molto. Rimaneva comunque interessante sapere che le cose funzionavano in modo assai diverso da come m'era stato insegnato a credere.

Nessun astio da parte mia nei confronti di chiunque.
Cerco soltanto di comprendere lo standard accettabile per le recensioni, in modo da evitare di perdere tempo con le censure.

Questo è un esempio di video-recensione di SexyBangkok:

Che devono fare i potenziali recensori del sito ? Allinearsi allo stile personale di SexyBangkok ? Oppure ognuno ha il suo stile ? Giusto per capire, senza nessun intento polemico.

Nelle prossime puntate:

• alla ricerca della cartuccia stampante a Bangkok per potersi dare un toner
• una recensione ricca di informazioni utili, con la ricetta della carbonara, la distanza dalla terra alla Luna e le poesie di Catullo con l’esametro dattilo spondiaco
• la bargirl che fingeva l’orgasmo mentre tu stavi ancora nel bagno a farti la doccia per conto tuo
• il pilota di Tuk Tuk che parla romano e saluta i passanti dicendo “Ahó, che cazzo voi ?”
• rissa tra bargirl, ladydrink, tuktuk, barfine, birrette Chang alla partenza di Feynman dall’aeroporto
• consuntivo condominio 2023-2024, nomina nuovo moderatore, varie ed eventuali

Ma io volevo andare alle isole !
Sta zitto, cojo’, prendi il salvagente e nuota ! 😁

Uno degli inconvenienti di prendere decisioni all’ultimo minuto, è quello di rischiare di non poterle realizzare, soprattutto se ci si trova in un luogo remoto che non si conosce. Parliamo della logistica naturalmente, come trasferirsi da un luogo all’altro.

Una delle novitá che ho riscontrato a Bangkok è che, nell’area Nana, molte agenzie di viaggi non esistono piú. Prima era comodo prenotare un minivan che, insieme ad altri turisti, vi garantiva il trasferimento da hotel a hotel, anche in isole remote della Thailandia. Ne ho usufruito due volte in passato, ed è stato molto comodo.

Adesso, l’agenzia che c’era prima non esiste piú, c’è un baretto. E anche altre agenzie nella zona, che organizzavano ogni sorta di giri turistici , non esistono piú.
Disintermediazione di internet ? Ormai chiunque ha la possibilitá di contattare direttamente tour operator locali, e comprare biglietti aerei e prenotare alberghi, senza l’intermediazione di agenzie che, per fare una telefonata, prendono fior di commissioni.

Personalmente ho risolto il problema rivolgendomi a un banchetto direttamente in hotel dove alloggiavo, dove c’era l’equivalente di un’agenzia di viaggi, che mi ha portato con auto privata con conducente, a me soltanto, nell’orario scelto da me, da Bangkok a Pattaya, da hotel a hotel, per 1.500 baht (40-50 Euro).

Ma non è andata sempre bene cosí.

Immaginate di prendere un biglietto aereo Ryanair per andare in aereo da Roma ad Olbia in Sardegna. Il giorno della partenza vi fanno il check-in in aeroporto, vi caricano su un pullman verso Civitavecchia, vi portano all’imbarco della nave, vi danno un biglietto nominativo per la traversata in mare, vi fanno ciao ciao con la manina e vi indicano di lá, verso il traghetto che vi porta a Olbia.

È quello che è successo per il trasferimento con agenzia di viaggi da Pattaya a Koh Chang. Il pullmino fa il giro, raccoglie i turisti dall’albergo, scarica turisti in localitá intermedie dove hanno coincidenze per ogni localitá, poi vi porta all’imbarco dove uno pensa che si imbarca con tutto il pullmino, come negli anni scorsi, invece essendo soltanto in due i turisti che andavano a koh Chang, non gli conviene, vi scaricano il bagaglio, vi mettono in mano il biglietto individuale, vi invitano a sbrigarvela da soli e vi fanno ciao ciao con la manina. Confermo che il prezzo pagato del trasferimento era il prezzo da hotel a hotel.

Vi riferisco questi episodi per mettervi al corrente dei piccoli inconvenienti che possono succedere in vacanza, non per mettere in discussione la correttezza del popolo thai che invece, nella maggior parte delle esperienze, è stato gentile e accogliente e ha permesso di vivere esperienze uniche e indimenticabili.

Una grande gratitudine alle ragazze thai che, nel poco tempo in cui si sta insieme, si concedono davvero come se fossero la vostra fidanzatina storica. Naturalmente, sempre se trovate quella giusta, quella giusta per voi.

Un po’ di informazioni logistiche ed aggiornamenti

Qualcuno l’ha giá detto, all’arrivo in aeroporto a Bangkok non serve piú compilare il cartoncino in aereo, dovete presentarvi all’ufficiale di frontiera con il passaporto e la carta d’imbarco dell’aereo con cui siete arrivati (va bene anche in forma elettronica nel telefonino).

Tralascio le mie solite cazzate su cui avrei potuto scrivere una storiella in cui l’ufficiale donna mi ha chiesto spiegazioni sul perché nella pagina del passaporto con la foto, lo spazio é coperto da un velo di plastica trasparente con delle “macchie”. Mi ha chiesto di spiegargli cosa fossero le “macchie”, che sono le immagini ad ologramma multicolore con lo stemma dell’Italia anticontraffazione.
Il passaporto biometrico inoltre per lei era sospetto perché era nuovo, non c’erano altri visti, avendo avuto il nuovo passaporto alla scadenza decennale di quello vecchio. Le ho risposto che quelli sono gli standard di sicurezza dei passaporti italiani, che puó verificare, che puó telefonare a Gnoccatravels se non ci crede, ma quella mi guarda come per dire “un altro puttaniere italiano”, fa mettere le dita nella macchinetta delle impronte digitali, scatta una foto da mandare al Ministero del Turismo Sessuale, mette il timbro e mi dá via libera.

Al solito, il modo migliore per andare in cittá ed evitare il traffico é il BTS, la metro che si prende al piano piú basso dell’aeroporto. Lí si trova anche il posto dove il cambio dei soldi è piú vantaggioso, attualmente c’è soltanto il botteghino del SuperRich. Quando cambiate vogliono il passaporto e fanno la fotocopia.
Attualmente il cambio è 37,50 baht per 1 Euro. Niente male.

Quindi ogni banconota da 1.000 baht sono 26,6 Euro. Io per semplificare i conti, in modo approssimativo, considero 100 baht circa 3 Euro, e calcolo al volo ogni costo in Euro. Taxi 150 baht ? 1,5 x 3 Euro = 4,5 Euro. Barfine 700 baht ? 7 x 3 Euro = 21 Euro. Quando una ragazza vi chiede 1.500 baht, vi sta chiedendo circa 50 Euro.
Quando vi chiede 3.000 baht, vi sta chiedendo 100 Euro circa e sta facendo dei prezzi europei.

Detto questo, che al SuperRich c’era tremenda una fila perché tutti leggono Gnoccatravels, comprate il dischetto magnetico alle macchinette automatiche, selezionando la stazione di destinazione, arrivati a capolinea (Phaya Thai) inserite il dischetto magnetico di nuovo e uscite.
Dovete cambiare linea e comprare il nuovo biglietto. Il modo piú semplice è andare alla bigliettaia e dirgli il nome della fermata (per esempio Nana Station), perché il costo del biglietto varia a seconda della destinazione.
Se non volete pensieri, comprate un day ticket da 150 baht e potete viaggiare liberamente sulla metro fino a mezzanotte.

Una volta arrivati in hotel, riposati e rifocillati, potrete iniziare la vacanza.

Portate il bagaglio leggero, tutti vestiti estivi, non vi servirá altro, soltanto un maglione per quando tornerete in zone invernali. Tutti gli hotel vi forniscono l’ombrello per piogge improvvise. Scegliete un hotel con cassaforte in camera, e portate con voi solo l’indispensabile.
Dopo una settimana portate i vestiti in uno dei posti con la scritta laundry, per 50 baht/kg ve li restituiranno lavati e stirati entro 24 ore. Costo medio 3kg, 150 baht (circa 4,5 Euro).

Queste sembrano cazzate, ma quando arrivi da solo dall’altra parte del pianeta sono le cose fondamentali. Per l’hotel mi sono concesso persino il lusso di non prenotare, di presentarmi direttamente al desk chiedendo una stanza, è andata bene, ma non è garantito. Almeno il primo hotel quando arrivate dall’Europa prenotatelo, poi quando sarete sistemati e riposati potrete decidere a momento dove andare, per esempio alle isole, e presentarvi direttamente al desk.

Fine del bollettino CIS viaggiare informati, seguiranno le previsioni del tempo del colonnello Giuliacci.

@jeff , @tequilo22, @UnaBottaeVia, @kai , e tutti gli altri che seguono piú o meno silenziosamente, vi ringrazio per l’incoraggiamento.

Adesso, vi potrei parlare del ristorante Nana Seafood, sulla Sukhumvit, dove hanno il menú all’esterno ma poi al tavolo ve ne portano un altro. Un Sea Bass, una specie di spigola al primo menú sta a 490 baht (circa 15 Euro), al tavolo il menu prevedeva lo stesso pesce arricchito di contorni a 1.390 baht (circa 42 Euro) se ricordo bene.
Prima che si scateni il putiferio, dico soltanto che non credo che sia un “trucco” del doppio menu, tra turista normale e turista (metti tu l’aggettivo che credi e manda una foto), perché nel secondo menú il piatto era molto piú ricco ed elaborato, non esattamente la stessa cosa.
Infatti, appena detto che ordinavo quello del menu fuori, lo hanno preparato, portato al tavolo (c’é stato un rischio d’incendio tra fiamma viva e ventilatore fuori che sparava aria al massimo), ma è andato tutto bene, ho mangiato bene e pagato il giusto.

Anche questi sono dati utili, sto dicendo il luogo (Nana Seafood), dove si mangia decentemente, di fare attenzione al menú che vi portano, e di portare la tuta ignifuga (no, questo no 😅).
Potrei raccontarci una storiella, ma sono sicuro che partirebbe il gioco al massacro del, non è vero, sei un kiniao che stai a guardare la differenza di 900 Baht, hanno dato la fregatura a te perché sei un cojone, e poi, qual é il tuo livello di preparazione nella scienza ittica ? Il pesce l’hai preso davanti o di dietro ?

Chi me lo fa fare ? Le storielle sono molto istruttive e contengono una miriade di informazioni riguardo a quello che davvero succede. Non sono le Pagine Gialle della Gnocca. Scriverle porta via tempo prezioso. Ma io sono in vacanza, c’ho pure altro da fare...

@antothai , @sexybangkok , non so dove volete andare a parare, o che volete dimostrare.

Sulla scatola non sono scritte misure, poi è ovvio che una misura ce l’hanno come ogni oggetto fisico. Non mi sono mai posto il problema perché mi sono sempre andati bene.
Ma voi non vivete in Italia dove tutti i distributori automatici, nonché alcuni supermercati, i preservativi della Control ce li hanno e li vendono al pubblico. Tra l’altro, avendo questo sito la maggior parte dell’audience italiana che vive in Italia, e che usa estensivamente i Control, la figura di chi non sa di che sta parlando la state facendo voi due.

Antothai, che problema c’hai dal voler dare dei “froci” a tutti ? Hai problemi con la tua sessualitá ? Sfortunatamente, durante il periodo Covid hai pubblicato le foto in giro per Bangkok e non ti sei accorto che hai pubblicato la tua immagine riflessa in una vetrina. Poi l’hai cancellata. Ma non faccio commenti, ti dico solo che dimostri piú di 80 anni, e sei molto poco autorevole nella figura da macho man.

Sexybangkok se non ti aggrada la mia presenza qui puoi eliminarmi con un click, senza far deteriorare una comunicazione che fino ad oggi era goliardica e scherzosa, adesso (non da parte tua, ma da parte di altri) sta diventando pesante.

Per il momento, sciopero delle recensioni.

I giorni in cui sono stato a Bangkok ho mangiato piú volte al Nana Seafood, un posto che prima non c’era, con ottimo rapporto qualitá prezzo.
Naturalmente anche qui ne è scaturita una storiella, con il ristorante che, tra pesce a brodo di limone riscaldato alla fiamma e ventilatore a tutta forza, ha rischiato di andare a fuoco. 😅

Questi sono quelli che ho sempre usato finora, con buona pace dell’allegra brigata pensionati a Bangkok, che sostengono che uno li sceglie per il colore o il sapore, ma va... va...

Un rapido passaggio al Thermae

Uno dei vantaggi di alloggiare in zona Sukhumvit 4-15 è che si hanno le principali zone di divertimento a portata di mano: Nana Plaza, Soi Cowboy, piú varie discoteche (cambiano nome continuamente), bar, pub, ristoranti, centri commerciali, tutto a portata di mano.

È anche vero che, essendo un’area ad elevata concentrazione turistica, sta cambiando faccia rapidamente (vi ricordate il pippone gentrification, overtourism, generazione hikikomori ?), per adesso i cambiamenti sono appunto di facciata, ma qualche cambiamento sta avvenendo anche nell’anima, nello spirito dei luoghi.

Mettiamo da parte le pseudo-note nostalgiche, e andiamo ai fatti.

Dopo l’esperienza infelice al Crazy House, che comunque consiglio per il parco gnocca, davvero niente male, mi sono diretto al Thermae che sta lì vicino. Mi sono reso conto del fatto che: perché mai dovrei portarmi in camera una, soltanto perché balla nuda sul palco, è esteticamente bella, è acclamata e al centro della scena, e si crede d’essere una rockstar ?
Certamente una ragazza del Thermae, all’apparenza carina e normale, una volta spogliata nuda ha la stessa estetica di una che balla al tubo, anzi, mi intriga di piú una che all’apparenza fa un lavoro normale: commessa, segretaria, infermiera, manager, professionista, che per motivi suoi decide di andare al Thermae a incontrare persone.
Magari come dice qualcuno smaliziato qui, una mignotta è una mignotta, indipendentemente dal chilometraggio e dalla frequenza delle marchette. Ma a me piace pensare all’illusione della casalinga eccitata, o la studentessa mollata dal ragazzo, in vena di trasgressioni, che si concede una serata di sesso soltanto per godere e arrotondare qualche baht per comprarsi qualche capo d’abbigliamento o accessorio firmato.
Sí lo so, è un’illusione ingenua, ma è quella che mi eccita piú delle docce della Fenech, delle scollature della Ferilli o del premio Nobel della Montalcini.

Cosí vado al Thermae che è appena passata la mezzanotte, pago la birretta Chang (lo dico prima che qualcuno si indigni della presunta tircheria italica), e comincio il mio giro in senso anti-orario per rispetto della asimmetria delle leggi della fisica tra particelle ed anti-particelle. Il locale è un terzo affollato rispetto a quando ci andai tre-quattro anni fa, ma ci sono comunque almeno un centinaio di ragazze, ordinatamente disposte ai lati del percorso. Dó uno sgardo panoramico: qualitá estetica nella norma, ordinary girls, piú o meno dello stesso tipo che incontreresti entrando in un vagone a caso della BTS o entrando in un centro commerciale.

Alcune si girano verso di te e ti sorridono, alcune ti guardano e distolgono lo sguardo indifferenti (devono essere quelle che hanno visto l’annuncio Attenti al Kiniao pubblicato dalla Mamasan del Crazy House sullle Sky News della CNN in tempo reale), poi ci sono quelle fisse come statue che guardano nel vuoto che, o sono agenti della CIA, o ispettrici dell’INPS per individuare i dipendenti dell’ATAC in smart working, o sono informatrici di SexyBangkok per individuare i connazionali crumiri che vanno a Bangkok e non partecipano al raduno con la riffa.

Insomma, faccio il mio giro e sono intercettato da alcune ragazze, ordinarie sì, ma un po’ troppo, ci vorrebbe una via di mezzo tra ragazza della porta accanto e figa che ti giri a guardarla se l’incontri per strada. Parlo per 5 minuti con una dell’ISAAN, ma come quando sono poco interessato, la conversazione verte subito sulla trasformata di Fourier, il teorema di Gauss e l’equazione di Schroedinger, compreso il dualismo onde-particelle e come questo fenomeno sia applicato ai trasduttori ad effetto di campo, i famosi MOSFET dell’elettronica. Lei mi guarda come per dire: ma se c’ho il televisore ancora a tubo catodico e a valvole !
Così il discorso mi ricorda le prioritá del MIO tubo catodico, e senza troppi complimenti prendo la mia birretta e mi allontano.

La situazione parco gnocche è un po’ misera. Immagino che le meglio sono state giá accalappiate e portate via, oppure c’è un po’ un atteggiamento da hikikomori, in cui queste ragazze vogliono scopá, ma solo da sotto una coperta col volto coperto, oppure virtualmente, iscrivendoti al loro profilo OnlyFans, oppure tramite Instagram, Facebook o usando il VIC 20 e il Commodore 64.

Sconsolato, mi metto all’ingresso, indeciso sul da farsi, quando dall’entrata arriva una ragazza proprio con le caratteristiche che cercavo, figa ma non troppo, culo, tette e figa a posto, estetica femminile.... comincio a parlarci, la conversazione nasce spontaneamente, comincia da due tre frasi generiche per poi arrivare al punto del perché siamo lí. Cosí alla ragazza della porta accanto chiedo: tariffa, sigle televisive, tempo che stiamo insieme, quanti shots, se viene in albergo, etc.

Esce fuori che oltre a essere arrapante, risponde in modo malizioso, e accetta di fare un po’ tutto: FK, DATY, BBJ, 69, Multiple Shots, No limits, all you can fuck, tutta roba che se avessi chiesto alla danzatrice della poledance del Crazy House, sarebbe arrivata direttamente con le cambiali, il direttore di banca per la fidejussione, il Notaio per approvare il mutuo, il commercialista per pagare l’IVA e l’Agenzia delle Entrate che comunque t’avrebbe mandato una cartella preventiva, tanto il ricorso lo devi fare tu e devi dimostrare tu di non essere RockFeller in pensione alle Isole Fiji.

Dette queste cazzate da far ammosciare l’uccello, fortunatamente era la prima serata che avevo provato il Kamagra, e fortunatamente ero in ottima forma e ben propenso a passare quanto piú intensamente possibile il tempo di due ore in albergo con questa bella ragazza Thai ventottenne.

Dopo pochi minuti di taxi, siamo subito in camera. Doccia di rito. Non entro nei dettagli, abbiamo fatto le sigle concordate, e il kamagra ha fatto un ottimo effetto.
Due ore completamente passate a scopá in tutte le posizioni e sigle.
Lei aveva cominciato con i sospiri e i gridolini falsi da film porno, come per dire cinque minuti e abbiamo fatto. Finge due volte di avere l’orgasmo, ma io proseguo imperterrito. Dopo un quarto d’ora i suoi gridolini sono piú autentici, passa dallo stato mentale di “mi sudo la paga” a “beh, anche se mi pagano, e ne approfitto e godo un po’, che male c’è ?”.
Dopo mezz’ora l’andazzo era completamente cambiato, gli orgasmi che provava erano straordinariamente autentici e prorompenti, io al contrario con l’erezione marmorea stavo lí a fare da martello compressore, ancora lontano da ogni orgasmo, ma la sensazione era piacevole, era godimento puro.
Dopo ogni orgasmo mi guardava con lo sguardo riconoscente, voluttuoso e libidinoso: come per dire: ancora ? Ancora ?

La faccio mettere sopra, tipo cowgirl e cowgirl girata, cosí puó guidare lei il suo godimento, io da sotto coordino il mio movimento al suo sulla base dell’intensitá dei suoi gridolini, che comnciano a diventare grida sguaiate, con il letto che rimbomba per tutto l’hotel, con in mente la canzone dei Queen BREAKTHROUGH, quella che suonano su un treno in corsa, dal ritmo forsennato e sfondano muri quando entrano nelle gallerie...

Non so per quanto tempo siamo andati avanti cosí, in varie posizioni, forse l’effetto del Kamagra é anche quello di ritardare l’orgasmo, lei controllava il preservativo ogni tanto, dopo un po’ l’abbiamo cambiato, ma la situazione era sempre colonna di marmo incandescente. Accesa l’aria condizionata, sudati come maiali, fortunatamente in un’area remota dell’hotel senza vicini di stanza siamo andati oltre, fino a che lei ha dato fondo a tutta la sua natura maialesca trattandomi a tratti come un puro oggetto sessuale. S’è tolta lo sfizio di farmi fare tutto quello che la faceva godere di piú (che era anche quello che piaceva a me), ha lasciato andare ogni inibizione, ululava come una vacca (non s’è mai vista una vacca che ulula), finché scadute abbondantemente le due ore (ma chi guardava piú l’orologio ?) siamo venuti insieme, in un orgasmo cosmico che ha generato un’onda gravitazionale che ha alterato l’equilibrio delle orbite dei pianeti di Proxima Centauri, ha modificato la costante cosmologica dll’universo, alterato i parametri della teoria quantistica della gravitá, riallineato la legge di Bolzmann, l’anti-neutrino, l’ipotesi multimondo e l’interpretazione di Copenaghen. Pure il gatto di Schroedinger ha miagolato...

TOC... TOC... bussano alla porta, chi è ?

Cartella esattoriale per Feynman, da due ore e mezza ha evaso l’IVA sul barfine, siamo qua per tagliarle il pisello con sanzioni e interessi, che fa ? Concilia ? 😁

@Tequilo22

Grazie per le informazioni, Tequilo. Per il momento posso andare avanti con le mie forze.
La classica doppietta riesco ancora a spararla, non è che l’aiutino fosse indispensabile. Certo, quello che mi ha sorpreso è che i rari effetti collaterali del farmaco li ho constatati tutti.

Informazione utile: la seconda volta che ho preso il Kamagra mi ha procurato intensi bruciori di stomaco, per circa 24 ore, era successo anche la prima volta, ma pensavo che era a causa del cibo piccante, sono quasi dell’avviso di non prenderlo mai piú. Se è così, gli inconvenienti superano di molto i benefici, almeno per me.

.la prossima storia sará piú meno di questo ripo

@Jeff

😂😂😂

Dai tempo al tempo, non è detto che non succeda in futuro.

Certo, per quello che ho visto era piú probabile mamasan con sigaretta in bocca e pugnale in mano, e pappone che mi protegge e scorta per fuggire sul retro 😂😂😂

@antothai said:

Sono antipatico... ma non impaziente...
Come già scritto... mi sembra tutto inutile e noioso... quindi prenditi tutta la calma che vuoi... tanto io non seguo...

Bene, continua pure a non seguire così e a commentare, per me va bene. 😁

"... nell'interesse di tutti"... se mi mandi tua foto formato segnaletico fronte/profilo posso andare dalla mamasan e cazziarla per essersi permessa di chiederti un ld a 400 baht...
Però... così a naso... credo che dopo averti guardato in faccia... e capito la tua inseperienza/ingenuità/mettituaggettivoadeguato... abbiano semplicemente tentato il colpo del doppio ladydrink.

Ho scritto piú volte che mi ha indicato una voce sul menú dal costo di 400 baht, se devo scrivere 10 volte la stessa cosa perché leggi solo quello a portata di sfottó ci credo che il racconto diventa noioso.

Giusto per dare consiglio su modus operandi in gogo... non è che se vi rifiutate di pagare ladydrink vi linciano o cacciano via a calci in culo... basta almeno pagarsi da bere... anche solo una soda... senza bisogno di scappare... se il posto e altre ragazze piacciono... con calma si sceglie una e si inizia a offrire 1 ladydrink altrimenti si cambia.

Sí, è vero, ma il fatto è quando si viene tampinati da un’unica ragazza più volte, e arriva la Mamasan che insiste come fosse quella “assegnata” a te, l’esperienza diventa spiacevole e si puó andare in altri locali. Uno è cliente e ha diritto anche al rispetto del cliente, o quanto meno a educazione.

P.S. Ma... visto che il sistema di "misurazione" dei condom è universale... fino ad ora come hai fatto a sceglierli? In base al colore o al gusto?

Ho sempre usato i Control classici che non hanno sistema di misurazione, con tessuto che si adatta perfettamente e lievemente lubrificati, i Durex sono una plasticaccia infame che anziché favorire il rapporto lo ostacola, a mio modesto avviso.

Grosso guaio al Crazy House (Parte 2)
Ovvero come rischiare di contrarre debiti per 6 generazioni per un’occhata di figa.

Errata corrige: Il locale si chiama Crazy House, no Crazy Horse.

Il giorno dopo essere stato lì, mi ritornano in mente le immagini di queste belle ragazze nude che ballano la pole dance con allegria ed entusiasmo, una diversa dall’altra, tutte bellissime e provocanti. Quindi vado lì un’altra volta.

Appena entrato, le ragazze mi notano subito, cominciano ad ancheggiare piú vistosamente e cercano di instaurare un contatto visivo, quegli sguardi che ti ipnotizzano e non vai piú via di lí. Dó un’occhiata panoramica, non mi sembrano le stesse ragazze di ieri, queste sono un po’ meno eccezionali, ma comunque notevoli.

Patata di qua, patata di lá, patata sotto al gonnellino, patata timida chiusa, patata che canta a squarciagola, patata sudata, patata col ciuffo.... CIAO ! CIAO a tutte !
CIAO Feynman, mi rispondono. 😂

Per non fare il kiniao, il barbone della patata, che poi Antothai non ci dorme la notte per le figure che gli fanno fare certi connazionali, cerco la mamasan per fare l’ordinazione, ancora non so nulla di prezzi e ladydrink.
La mamasan che è molto indaffarata, porta lei i drink ai clienti, mi indica il posto dove potrei stare, il posto Aspirante Ginecologo, nel senso che sei cosí vicino alla ragazza che aspiri per tutto il tempo i vapori ormonali di figa sudata che balla, e ti riempi i polmoni di odori balsamici, meglio che una Vigorsol Xtreme alla menta.

La mamasan mi fa vedere il menu, scelgo una Chang a 180 Baht (5-6 Euro) e va bene, la ordino, me la porta. Quando devo scegliere il posto mi rendo conto che sto troppo vicino alla figa che balla, e che esclude tutte le altre dal campo visivo, in piú c’é un effetto vortice che ti risucchia verso l’alto nel buco nero, oltre l’orizzonte degli eventi, rischiando di vagare nella singolaritá dello spazio-tempo per l’eternitá, o almeno per una settimana.

Cerco un posto piú indietro, panoramico, che mi permetta di guardare lo spettacolo, ma non c’è, c’è soltanto un anfratto sulla parete piú lontana, dietro un panzone inglese sudato, che sarebbe come cercare di vedere la Luna da dietro il pianeta Giove. Non voglio fare il difficile, le ragazze e i clienti giá mi guardano come per dire: chi cazzo è questo ? Il principe di Belair ? Siediti dove capita e non stare a rompere il cazzo. Ok. Vado al posto Aspirante Ginecologo, e subito una bella Thai snella e con i capelli lunghi neri che stava ballando, dopo che la sua figa mi ha detto ciao, si accovaccia e mi dice il suo nome, mi dá la mano e dice, volevi stare qui ? Le dico che cercavo un altro posto... dopo altri 10 secondi di tempo inutile di: io vado qui, io vado lí, smetto di fare il pretenzioso, mi siedo al posto Aspirante Ginecologo, così aspiro, inspiro, e guardo le fighe ballare.
Le fighe in veranda sono le piú simpatiche, sorridono un po’ in ombra sotto al gonnellino scozzese. La ragazza thai balla nello spazio sopra di me e fa il sorriso-mancia tutto il tempo, comunque mi è simpatica, non so se queste ragazze sono disponibili a fine serata o barfinabili, comunque la scena è allegra, simpatica e divertente. S’è liberato un posto ai divanetti sull’altro lato, vicino a una coppia con lei nuda sulle ginocchia del cliente. Vado e mi sistemo, mi porto la mia birra Chang e il box con il foglietto dell’ordinazione.

Osservo lo spettacolo da lì, proprio davanti alle due ragazze con gonnellino scozzese. Una, quella che mi piace di piú, ha lunghi capelli rossi, fisionomia occidentale, potrebbe essere una svizzera o un’olandese, rappresenta l’eccezione in mezzo alle thai e per questo attira di piú l’attenzione. Peró, quando incrociamo gli sguardi tende un po’ ad evitare... sigh... cosí guardo un po’ tutte le altre, alcune ricambiano lo sguardo e altre no... e poi mi immagino quanto deve essere complicato e forse un po’ imbarazzante per una ragazza ballare nuda tra sconosciuti, in cui alcuni ti guardano con ammirazione, altri ti adorano come fossi una dea, altri ti guardano come un prodotto di macelleria, altri ancora si innamorano subito e vogliono passare con te il resto della vita. Insomma, nella societá c’è un po’ di tutto.
Ho notato con piacere ch tra i clienti del locale non poche sono le donne, molte occidentali, alcune con marito/compagno, altre da sole o con gruppo di amiche.
Una societá aperta, inclusiva, in cui tutti passano una serata allegra e in compagnia con altre persone, per passare momenti piacevoli e divertenti.

Mentre osservo lo spettacolo, e vedo con piacere che la svizzera con gonnellino comincia a ricambiare i miei sguardi, arriva una ragazza nuda, un po’ oversize, si presenta mi dá la mano, mi abbraccia, e dopo un po’ mi si siede sopra. Ha deciso che io sono il suo uomo da intrattenere, ma io non sono molto d’accordo, non è il mio tipo e non so come farglielo capire gentilmente. Dopo un paio di volte che mi chiede, mi offri il ladydrink ? E rispondo maybe later, e porto lo sguardo a gonnellino scozzese che balla, lei va via, per poi ritornare con i rinforzi, la mamasan che ha deciso che quella era la ragazza perfetta per me. Ce l’hanno questa cosa, le mamasan, hanno la presunzione di sapere loro e di importi la ragazza, perché tu maschio non capisci niente, i tuoi ormoni ti ingannano e non sai piú scegliere quella giusta per te, quella in linea con le strategie di business del locale, la politica economica della Thailandia e l’allocazione ottimale delle risorse in time-sharing.

Sta cosa di impormi per forza una ragazza che non mi ispira, distogliermi dalla Svizzera, dal latte prelibato, il formaggio con i buchi, il cioccolato fondente, il PIL in rapida crescita, le caprette che ti fanno ciao, il gonnellino scozzese e la figa sudata in veranda, m’ha provocato un tale calo di entusiasmo che, con tutto in Kamagra jelly preventivo, l’uccello s’è diretto verso il basso a guardare il pavimento.

Imperterrita, la mamasan mi mostra il menú e mi indica con il dito un drink da 400 baht (circa 12 Euro) dicendo: ladydrink ! La ragazza che non mi ispirava mi guarda come per dire, non fare lo stronzo, che non ti piaccio ? Io l’unica cosa che le avrei offerto è la pancera del dottor Gibó, ma lasciamo perdere.
Osservata tutta la scena da Antothai che stava nascosto sotto al palco, pronto per indignarsi del comportamento balordo dei connazionali, ho deciso che mi è calato l’entusiasmo e che la serata non si sarebbe conclusa come avrei voluto, con la ragazza thai 🇹🇭 snella o la svizzera🇨🇭 con gonnellino. Non è per il ladydrink, ci mancherebbe, quando ne vale la pena dó mance anche di 1.000 baht, ma é perché vorrei essere io a decidere come deve andare la serata e a chi, cosa offrire.

Dove sta il “grosso guaio” ? 😁

Il grosso guaio è che sono andato via dal locale, senza aver trascorso il tempo come avrei voluto io, con gli effetti del kamagra in corso, probabilmente effetti congiunti di rincoglionimento da alcool e kamagra, altre scene da siparietto di ritorno passando per Soi Cowboy.

Comunque poi la serata l’ho risolta andando al Thermae, ma questa è un’altra storia. 😁

@sexybangkok

In millimetri quindi, 56 mm pari a 5,6 cm di diametro. Perfetto, grazie per l’informazione.

@Tequilo22

Grazie mille, io negli anni mi sono sempre affidato ad una marca che era perfetta, con questi della Durex non mi ci ritrovo. Comunque grazie per l’informazione.

Visto che l’obiettivo è dare informazioni utili a tutti, e che conoscete la lingua thailandese, chiarite il mistero dei preservativi ? Che cos’è 56 ? È un’unitá di misura ? È un argomento non banale visto che i preservativi proteggono dalle malattie e bisogna usare quelli giusti.

Vi metto anche le foto, sennó mi si potrebbe dire che me li sono inventati 😁

@sexybangkok

Hai ragione, era Crazy House, io avevo letto la scritta al buio in corsivo rosso, non c’è un’insegna luminosa e posso avere sbagliato il nome.
Cos’è questa impuntatura sui 400 Baht ? Mi ha mostrato sul menú una riga su sfondo rosso e c’era scritto 400 Baht, il contesto era che la ragazza che non avevo invitato si era imposta e mi aveva chiesto di offrirle da bere. Sostenere che non sia vero e me lo sia inventato è ridicolo (probabilmente non era il ladydrink minimo, ma era quello che mi stava imponendo la mamasan, quindi per me era IL costo del ladydrink, perché l’ha indicato con l’indice e non mi ha proposto né detto che ci sono alternative).

Comunque liberi di non crederci, che vi devo dire, puó essere che era un particolare drink piú costoso, e non il ladydrink minimo. Comunque la richiesta esosa è stata fatta e qui non ci piove 😁

@antothai

Antothai, non essere impaziente e antipatico, vorrei raccontarlo con calma.

Me ne sono andato perché una ragazza, che non mi piaceva, insisteva per il ladydrink. La Mamasan è arrivata con un menú e ha puntato il dito su una voce scritta in rosso, 400 Baht di Ladydrink, poi se era champagne o birra Chang non lo so. Da come hai risposto credo che anche a te sembri fuori mercato un prezzo così esoso (soprattutto perché se passi la serata di ladydrink mica ne offri uno solo).
Per completezza di informazione devo dire che la birra Chang che ho preso io era nella norma, stava a 180 Baht.

Poi se non mi credi, e pensi che abbia detto una cazzata, vai al Crazy Horse per favore, e chiariamo il dubbio anche nell’interesse di tutti, visto che tu da quelle parti sei un assiduo frequentatore. Se chiarisci questa cosa che sembra strana anche a me, magari parlando con la Mamasan, ti faccio un applauso e ti dico bravo.

Dopo aver barfinato la ragazza a Soi 6 di Pattaya, ci dirigiamo verso il mio albergo:

Tu ce l’hai i preservativi cara, perché io li ho finiti
Posso ritornare al locale a prenderli
Lascia stare, li compriamo, cerchiamo una farmacia ?
Quelli ce li hanno anche alla cassa del 7 Eleven, c’é un negozio qua davanti

Quando siamo alla cassa lei fa per sceglierli (ad alta voce, ci guardano tutti)

Senti, ancora non so le dimensioni del tuo pene, puoi dirmi quanto ce l’hai grosso ?
Ce l’ho nella norma, né troppo grande né troppo piccolo, prendiamo preservativi della misura normale, standard, nella media dovrebbero andare bene
Ma qui rischiamo che prendiamo lo standard orientale e ti sta stretto, dobbiamo decidere

Vabbé, dentro di me penso, è possibile che una bargirl di Soi 6 non abbia la capacitá di individuare il preservativo giusto, anche per un occidentale ? D’altra parte per lavoro di cazzi gliene girano parecchi

Così lei dice: Facciamo così, prendiamo 2 scatole, uno di quelli da 56 e l’altro un po’ piú grande
Come 56 ?!? Ma che, centimetri ? Manco un tubo dell’idrante arrotolato ! Che sistema di misurazione usate ? Il sistema metrico - decimale ? Le miglia, le pinte, la yarda ? I galloni ? Oppure la taglia dei vestiti, la misura delle scarpe ?

Subito alla fila della cassa la gente vuol dire la sua...

Un signore anziano inglese: secondo me il 56 gli va bene (ma che cazzo ne sai te del mio pene ?!?)
Una signora in fila dietro di lui: ma che dice ? Secondo di me di piú... di piú del 56 (a parte che su tutte le scatole c’era scritto 56, boh !)

Si crea il dibattito, non riesco a credere che la gente discuteva al 7 Eleven delle dimensioni del mio pene, sembrava una puntata di Ballaró con gli opinionisti, ma la ragazza era ancora piú confusa, tra l’altro avevo preso il Kamagra preventivo-tattico per cui non so se la mia solhouette stava inviando dei messaggi e diceva qualcosa 😅

Senti, non è che possiamo stare a discutere, faccio prima a fartelo vedere, vuoi che lo tiro fuori qua alla cassa del 7 Eleven ? 😁

E subito il coro di gente: ollellé, ollallá, faccelo vedé, faccelo toccá ! (Davvero surreale 😂)
No scherzo, il finale è inventato, ovviamente, ma i dialoghi precedenti sono avvenuti davvero 😅

@antothai

Evviva, evviva, è arrivato antothai, finalmente un po’ di tattiche perculatorie, mi stavo quasi annoiando che non ci fosse un po’ di sana presa in giro da parte dei senatori del gruppo. 😁

Ma perché un ladydrink minimo di 400 Baht del Crazy Horse ti sembra congruo ? Quel tema poi lo approfondisco nella seconda parte in cui ci sono andato un’altra volta, e da cui scaturisce il famoso “Grosso Guaio” del titolo ! 😁

Grosso guaio al Crazy Horse (Parte 1)
Ovvero come rischiare di contrarre debiti per 6 generazioni per un’occhiata di figa.

Non c’è niente di nuovo, sappiamo bene che i locali di spogliarelliste sono delle attrazioni spennapolli un po’ in tutto il mondo, dove i malcapitati di turno si agitano sotto una ragazza appariscente, ululano come dannati per ogni centimetro di pelle da lei esibito, infilano mance poderose nei suoi indumenti, nella beata speranza di convincere la ragazza a osare di piú, o persino di fidelizzarla, per poi tornarsene a fine serata con le pive nel sacco, il portafoglio vuoto, ed aver visto sì e no quello che si vede su una spiaggia al mare con ragazze in bikini.
Sui pochi, e molto moderati locali italiani mi hanno raccontato storie di gente che s’è giocata lo stipendio mensile in una sola serata, e l’unica cosa di spogliato è stato il loro conto corrente
In Thailandia la situazione è molto piú rosea, anche se pure lì bisogna fare molta attenzione.
Mi sono trovato per caso a passare davanti al Crazy Horse per una congiunzione astrale che mi ha fatto trovare al posto giusto nel momento giusto. Avevo attraversato tutta Soi Cowboy dopo essere stato fermato praticamente per ogni metro di strada percorsa, con abbordaggi continui dalle ragazze buttadentro dei locali, buttadentro nel senso che ti buttano dentro i locali, non dentro di loro... 😁 ...oppure sì, ma non subito, soltanto dopo aver passato un minimo di test di gradimento, aver pagato barfine e concordato prestazioni, prezzo e modalitá di espletamento (ok, sembra il manuale dell’agente assicurativo).
Di questo ho giá parlato, quindi andiamo al sodo.
Arrivato di fronte a questa tenda su strada, subito girato l’angolo a destra di Soi Cowboy, il tizio apritenda (non so come definirlo, addetto alla sicurezza ? Sì, la sicurezza di reclutare i polli)
“Ehi, vuoi dare un’occhiata ?”, mi dice, “un’occhiata non costa niente”.
Ignaro di dove mi trovavo mi lascio convincere, pensando al solito baretto con le bargirls che ti propongono i ladydrinks a mitragliatrice.
Appena aperto il sipario... spettacolo ! Una decina di ragazze sul palcoscenico a ballare la poledance. Il locale affollato ma nemmeno tanto. Atmosfera allegra, le ragazze sembravano davvero che si divertissero, e mostravano le loro grazie con molta disinvoltura, senza particolari inibizioni.
Mentre sto lì imbambolato con l’espressione di “ma allora il paradiso esiste” e poi “mio dio, è pieno di gnocca !”, come Bowmann in 2001 Odissea nello Spazio,
manco finisco di pensare la frase, che si materializza affianco a me una Mamasan alquanto sbrigativa, mi indica i vari posti liberi dove mi potrei sistemare. Il posto: Sotto-gli-schizzi-di vagina, che può essere utile a dare quel sapore esotico al tuo bicchiere di birra Chang; il posto A-portata-di-squirt dove è fornito anche l’ombrello omaggio; oppure nei posti piú lontani, il posto Diottrie-ed-emozioni-ancora-giovanili per i cinquantenni, con il posacenere modificato per diluire le bustine di Kamagra, fino ad arrivare al posto Sono-in-incognito-così-mia-moglie-non-mi-vede, che è attaccato al muro piú lontano, con la tuta mimetica che simula Lampada-dell’IKEA contro improvvise incursioni delle consorti.
Non so che dire alla Mamasan, prendo tempo e guardo le fighe contorcesi sui pali, dó un’occhiata panoramica a clienti e ragazze che gli sono sedute sopra nude, o in braccio, e un po’ inebriato, ipnotizzato, seguo la musica, che mi sembra di essere al centro di un buco nero generato dall’acceleratore di particelle del CERN.
La Mamasan, smaliziata, mi dice che: o faccio un’ordinazione, o chiama i cattivi, gli spezzaditi, che ti scorticano vivo, e ti impalano al palo della luce, o ti sciolgono nell’acido, o peggio, ti fanno fare l’accertamento fiscale dall’Agenzia delle Entrate, poi ti fanno mandare le cartelle esattoriali e le ingiunzioni di pagamento dell’IVA.
Naturalmente fuggo via, peggio di Coppola che s’è rifugiato negli Emirati Arabi, o di Corona quando è fuggito in Portogallo, o di Ilary quando ha fatto sparire i Rolex regalati da Totti... 😊 (segue)

@Tequilo22

Potrei andare a pescare in una vacanza precedente, di cui credo d’aver giá riferito, per il momento niente ladyboys, ma la turneé è ancora all’inizio.

In aeroporto di Fiumicino alla partenza, giuro che tra i 3 passeggeri del mio volo, da dirigersi al gate, hanno chiamato Feynman ! 😅
“il passeggero Feynman è pregato di dirigersi all’imbarco del volo immediato… ripeto, il passeggero Feynman…” 😂

@sammy72

Sì, grazie, appena possibile pubblico un report 😊

@Jeff

Ahah… no, non mi hanno fregato niente, era una “licenza poetica” per concludere la storiella con una risata 😄

Facciamo un sondaggio: quale delle suddette storielle volete che vi racconti ? 😁

Prossime storielle:

Grosso guaio al Crazy Horse
La Mamasan che nel buio si scambia di persona a tradimento
La Hikikomori che si nasconde sotto una coperta ma da lì ti tocca in continuazione
Il kamagra e la trasformazione in Mr.Trombastik
Novitá esilaranti dalla Soi 6 di Pattaya

Ma che ve lo dico a fa’ ? 😅 Infatti mi sa che non ve lo dico ! 😁

😁

Lasciame il braccio, ho detto lasciame il braccio !!!
KOTICA’... KOTICA’... KOTICA’ !!!

È un quarto d’ora che sta andando avanti ‘sta scena. Io afferrato per un braccio da una ragazzetta alta, carina, giovane, che non mi molla manco per un attimo.
Siamo al centro della Soi Cowboy, in mezzo alla strada, c’è un flusso di turisti enorme, pare di stare a Porta Portese, eppure questa qui m’ha preso proprio a me, manco l’avevo guardata. E sì che non è male, quando ho alzato lo sguardo m’è sembrata una ragazzina, massimo ventenne, alta e snella sui tacchi, praticamente con un bikini nero sexy e sopra un gonnellino corto scozzese.
Il mio sguardo laser MDF mi ha tradito, ormai individuato come morto di figa cronico, non mi lascerá andare finché non avró fatto un mutuo per comprarle una casa.
Inizia un tira e molla in cui mi spinge con forza verso le tende di entrata del locale, dietro le quali mi immagino la Pivetti e la Lucarelli, sedute al tavolo che si alternano a fare la Babbion-dance, che mi obbligano a offrirgli da bere, altrimenti mi scrivono un post su internet da farmi piangere in sanscrito per il resto dei miei giorni.
Trascinato dalla ragazzetta mi lascio guidare fino alla soglia, ma poi punto i piedi e mi fermo, il locale dentro è vuoto, che sia un’imboscata ? Mi danno un’Idrolitina, un digestivo Antonetto, un Amaro medicinale Giuliani, e poi mi risveglio all’uscita Cassia bis del Grande Raccordo Anulare rimbambito come il colonnello Giuliacci alle previsioni Meteo e senza organi ? Giá vedo la barista che prepara le riserve di Stock 84 e Vecchia Romagna Etichetta Nera scaduto negli anni ‘70, con additivo il colorante E123, da vendermi come Champagne a 1.000 Euro a bottiglia.
Adesso alla ragazzetta sono arrivati rinforzi, sono in tutto cinque ragazzette che sembrano quindicenni, vestite come un cartone animato manga con le antennine e le molle in testa, su scarpe tacco quindici, che hanno la forza di Rambo, Terminator, Predator, Alien e Mariolina Sattanino messi insieme.
Mi sollevano di peso, una per ogni estremitá, e sono in cinque, indovina la quinta dove ? Faccio per bloccarmi e resistere, ma mi hanno sollevato da terra, urlano KOTICA’... KOTICA’... KOTICA’ !!!, e mi volteggiano tutto intorno ‘sti gonnellini scozzesi, che mi distraggono perché lasciano intravedere culi e fighe, e per un po’ mi dimentico chi sono e che ci sto a fare lá.
Semi-ipnotizzato e in uno stato di trance, i turisti intorno a me si dividono tra quelli terrorizzati che assistono all’attacco al turista-bancomat-semovente, e quelli che vorrebbero stare al mio posto in braccio a cinque ragazzette ventenni indemoniate con il gonnellino all’insú, con culo, figa e tette al vento. Dopo avermi slacciato la pancera del dottor Gibò, e avermela fissata alla rovescia a mo’ di camicia di forza, mi trascinano insalsicciato verso le tende che quando si aprono lasciano intravedere la Pivetti e la Lucarelli che danzano la poledance, tra le ragnatele, ragni e bacarozzi, e con un pitone finto al collo, con la Mamasan che mi aspetta al varco sventolando il menú turistico dei drink, ladydrink, tutto quello che te poi drink.
I prezzi partono da 1.000 baht IVA esclusa, a cui si aggiunge coperto, caffé, grappa, grappino e ammazzacaffé.
Mentre mi dimeno insalsicciato che sembro io un pitone che tenta di fuggire, vittima pure io del sistema capitalistico, riesco a dire alla prima ragazzetta ventenne che m’ha intercettato: ma almeno sei barfinabile ?
Che detto cosí, sembro Fantozzi che chiede alla Signorina Silvani se lei in realtá è Silvana Barfinabile di Cernusco sul Naviglio, che alle scuole elementari negli anni ‘40 gli aveva dato un bacetto.
Barfine ? Mi risponde, e il suo sguardo si fa piú intimo del tipo... mi vuole scopá, oltre a comprarmi casa mi compro lo Yót e il Nilde Yót !
E mi dice che se aspetto le tre, lei finisce il turno e viene con me in hotel risparmiando sul barfine.
Giá mi immagino, legato come un salame, buttato dentro un baule, al chiuso insieme alle mutande usate della Pivetti, della Lucarelli e di Angela Merkel, mentre lá fuori le mie carte di credito stanno facendo il ballo di San Vito, strisciate in tutti i POS dell’estremo oriente comprese Isole Fiji e Burkina Faso, fino alle tre di notte quando la ragazzetta avrebbe finito il turno. Le dico OK, ma scrivi qua il tuo numero di cellulare, così alle tre di notte ti rintraccio, oppure il medico legale incaricato dell’autopsia del mio cadavere va a vedere dove sono finiti i miei organi, una delle due. Dice che è d’accordo, ma nell’immettere il suo numero con il PIN, senza PIN, con il prefisso dell’Universitá di Chulaganporn, e risponde una casalinga di Canicattì, dopo un quarto d’ora di tentativi a vuoto, mi slaccio la pancera del dott. Gibó, mi desalsicciotto, e in un loro momento di distrazione, mi tuffo e mi mimetizzo tra i panzoni inglesi, francesi, tedeschi e spagnoli. Mi lascio trascinare felicemente dal fiume di ciccioni occidentali, con le carte di credito in salvo, i baht nascosti nel doppio fondo nascosto della suola delle scarpe e... un momento, dove sono i baht... non ci sono piú... vedo da lontano la Mamasan che con una mano fa frusciare le mie banconote da 1.000 baht a mo di ventaglio, e con l’altra fa ciao ciao con la manina dicendo pure lei KOTICA’... KOTICA’... KOTICA’ !!!
Che roba, ragazzi, cose così dove te potevano capitá ? Peró pure che fregne ‘ste Thailandesi, domani ce rivado, me lo tiro fuori e e je dico io KOTICA’... KOTICA’... KOTICA’ !!! 😅

Due brevi note sul Kamagra:

Come altre persone piú autorevoli di me hanno detto, è un farmaco, va usato dietro consiglio di un medico che conosce la vostra storia di salute e può darvi indicazioni corrette.

Ho notato che porta un po’ di tachicardia, l’effetto sulla parte genitale interessata non è da cartoni animati, che va su e se ne sta su per conto suo, si mantiene sempre il controllo dello stato di erezione, la quale è molto piú efficiente e duratura nel tempo.
La tachicardia puó portare un po’ di insonnia, anche alcune ore dopo averlo assunto. Lieve mal di testa la mattina dopo, per chi ha molti neuroni sovraeccitati. Per chi non ha molti neuroni invece nessun problema. 😂

E adesso scusate, vado che c’ho da fare. 😁

Ed è subito Pattaya