Andiamo

whip69

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ArcatonBlumedico

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gybru
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28/12/2023 | 12:48

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Nulla da dire in merito all'aumento delle tariffe avranno le loro ragioni ma la frase "appena 10 euro la mezz'ora" credo che si commenti da sola....

Bakul
Silver
28/12/2023 | 10:35

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@wellcum.at said:
Buongiorno a tutti, riporto l’intervento di Mattia:

Ciao ragazzi,
l’aumento di cui parlate è stato concertato serenamente tra le ragazze dopo una riunione tenutasi il giorno di Santo Stefano.
Come molti di voi sapranno molte di loro spingevano da più di un anno per arrivare a chiedere 100 per la mezz’ora. La riunione è stata costruttiva e il Club ha ascoltato le loro ragioni, la prima è che in Carinzia la tariffa base è immutata dal 2009. La seconda è che in tutta Europa qualsiasi cosa è aumentata di prezzo in maniera esorbitante. È anche vero che questi aumenti riguardano tutti, per primi i clienti che se ne accorgono quando devono fare il pieno per venire al Club. Le ragazze hanno tenuto in conto tutto questo infatti hanno trovato un punto d’incontro in questo aumento della loro tariffa base di appena 10 euro, a partire dal 31 dicembre. In questo modo sono venute incontro a voi clienti. La Carinzia resta in ogni caso concorrenziale rispetto a Germania e Svizzera e probabilmente le ragazze troveranno in questo piccolo aumento una motivazione in più per evitare comportamenti scorretti.
Allo stesso modo abbiamo scongiurato altri tipi di rincari per quanto riguarda ingresso, hotel e consumazioni. Secondo quello che commentavano le ragazze il costo della VIP room passa a 160 per un’ora e i multipli ovviamente costano la tariffa base moltiplicato per eccetera. Ricordatevi però che si parla solo della tariffa base. Le ragazze sono freelancer e fanno le loro richieste, chiarite prima di salire cosa vogliono da voi e cosa offrono in cambio.

Mi permetto di fare alcuni appunti.
Non è vero che la tariffa base è immutata dal 2009: in quell'anno, una mezz'ora con una ragazza dell'Andiamo costava 65€ (sorvolando sul fatto che la qualità della prestazione era mediamente superiore).

Per quanto riguarda gli altri aumenti "scongiurati", mi sembra che prezzi d'ingresso e delle camere d'hotel siano stati ritoccati al rialzo in tempi recenti.

Infine contesto certe formule come "piccolo aumento" o "appena 10 euro" che assomigliano tanto ai prezzi dei supermercati con i 99 centesimi per non spaventare gli acquirenti.
Come ho già scritto in altro loco, si tratta comunque di un aumento di quasi il 15%, che si ripercuote su ogni singola mezz'ora e non solo sulla camera "base". Certo, 10€ in più per chi fa mezz'ora; 50€ in più per chi magari vuole stare due ore e mezza con la stessa ragazza. Quindi non minimizziamo e cerchiamo di essere obiettivi: non si tratta di un aumento così irrisorio.
Poi ovviamente ognuno trarrà le proprie conclusioni.

wallace1
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26/12/2023 | 15:12

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Con 2 stanze non la spendi la tredicesima e 1 camera ti è stata pagata,raccontale meno grosse la prossima volta

wellcum.at
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19/12/2023 | 18:51

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Ciao, rispondo un po' a tutti ma in un post solo:

-il telefono va lasciato negli appositi armadietti per i valori, negli armadietti o nella stanza d'hotel.
Certo, non possiamo impedire fisicamente di portarlo nella VIP room, ma il nostro consiglio è di evitare. Malintesi, problemi, rogne sono sempre in agguato.
-La VIP room costa 100 euro l'ora, tempo minimo un'ora. Si può prenotare quando si è al club, in base alla disponiblità delle ragazze oltre che dei clienti
-il public sex è consentito SOLO al cinema
-l'austria ha una legislazione particolare rispetto alle dotazioni invernali. Catene a bordo e termiche montate solo se ci sono neve o ghiaccio. Ma voi per la legge italiana dovreste avere già le termiche o le catene a bordo in questo periodo, quindi che problema c'è? Le strade austriache normalmente sono molto pulite, ma non altrettanto bene quella che porta al Club dalla strada principale. Dovete tenere conto di questo,

Grazie a tutti per le risposte

wellcum.at
Newbie
11/12/2023 | 23:20

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Bafana, per il tuo ritorno al wellcum basati sull’ultima esperienza che hai avuto un anno fa. Lascia stare esperienze riportate, troverai la stessa identica situazione che hai lasciato allora.

@Bafana said:
Premesso che manco dal Wellcum da un anno questo fine settimana era presente il mio amico col quale solitamente salgo. Ci ho parlato oggi ed era deluso dalla trasferta, sopratutto perche' le ragazze per 70 euro non salgono o lasciano intendere che per una cifra simile la camera sara' poco partecipata. E' possibile avere chiarezza sul costo della camera standard evitando che le rsgazze facciano cartello imponendo i 100 euro?
Vorrei salire tra un mesetto con le idee chiare di quello che mi aspetta

mayo64
Silver
17/11/2023 | 09:55

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Caro direttore oggi potevate fare il Black Friday anche voi. Paghi 1 e ciuli 2 😂😂

wellcum.at
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16/11/2023 | 01:24

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@Magiko said:
@adelino kelly e rosee non lavorano più al wellcum (purtroppo!) con tutte le mele marce che c’erano, se né sono andate proprio le più fighe del locale….è ritornata quel vecchio missile di merda: desiree (l’avevano già mandata via con la precedente gestione) vuol dire che son’ proprio presi male, servono ragazze per far numero al party dell’anniversario!

Vedi Magiko, essere assidui non autorizza ad essere offensivi. Da giorni leggo commenti tuoi che contengono epiteti coloriti di vario genere, da “stronza” a “missile di merda” passando per “milfone” quando vuoi essere gentile. Kelly non è più presente nel locale e ce ne dispiace, ma tu ne hai tratto conclusioni tutte tue che vorrebbero essere verità assolute, ma mi chiedo quali elementi hai per parlare come un oracolo.
Ora, io qui non sono il moderatore e me ne guardo bene perché siamo ospiti in casa d’altri, ma forse rivedrei se non altro il tuo lessico, perché c’è modo e modo di esprimersi e il tuo a volte può rivelarsi pesante.
Le cose succedono al club a volta a causa di dinamiche superiori che non si possono controllare. Se ne prende atto. Ci avrebbe fatto più piacere se Kelly fosse stata ancora presente, te lo assicuro.
Mi pare di capire che non ci vieni a trovare da agosto. Magari tienilo presente alla prossima sentenza che vorrai emettere. Parlare per deduzioni o per sentito dire non è sempre una buona idea.
Grazie e a presto.

Magiko
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15/11/2023 | 13:58

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Losco
Gold
18/11/2023 | 21:51

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Per fortuna la Svizzera è l’Austria sono vicine da casa mia

Anonim0007
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09/11/2023 | 00:28

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Vedo commenti qui su come alcune ragazze rifiutano determinati clienti e volevo chiedere: le ragazze sono tenute ad accettare di andare su in stanza con assolutamente tutti i clienti? Non hanno anche loro il diritto di scelta? Sapevo che le ragazze sono libere professioniste e possono scegliere il servizio che offrono e lavorare quando vogliono e con chi vogliono. Mi sbaglio io?

Iustus
Moderatore
04/11/2023 | 21:38

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Magiko
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04/11/2023 | 20:10

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@Leonardo69 le trovi sì, le trovi, ma ovviamente non in tutte le regioni, solamente nelle grandi città tipo come Roma o Milano, lì trovi delle top model, adesso c’è il boom delle Ukraine e Russe, il problema è che parlano solo inglese e quindi se non l’hai studiato à scuola, c’hai zero social in camera…fà conto che à Rimini quest’estate c’era in tour come loft quella stronza di Miriam (la stangona bionda, moldava, siliconata e amica del cuore di Julia) e sempre nella stessa città era passata anche Adelina, durante i mesi bui del Lockdown

Magiko
Newbie
04/11/2023 | 19:54

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@Leonardo69 apparte che alla fine non risparmi più così tanto ad andare con le Loft rispetto agli Fkk, con l’aumento vertiginoso delle loro tariffe standard, che per una scopata “normale” ti chiedono 3VU, quando invece al Wellcum ti costa (in teoria ancora) VU+20, io credo che quando sì ha “solo” 2VU in tasca da spendere, sia meglio restarsene à casa e segarsi con i porno (dato che sono gratis) e invece quando si ha (almeno) 6VU da sputtanare, d’andare direttamente al wellcum e trattarsi bene, senza perdere tempo á sbirciare sui quei siti incontro delle Loft, che alla fine non tì soddisferanno mai come una giornata in Austria da Punter!

nonsonobradpitt
Newbie
04/11/2023 | 18:32

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@Magiko
se guardi bene vedrai cha la notizia della pausa di riflessione non è mia: sapevo perfettamente che faceva la loft....

Magiko
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04/11/2023 | 10:24

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@nonsonobradpitt da quando Sandi si è rifatta le tette per me ha perso mille punti: è cambiata in peggio (esteticamente) io per fortuna c’ero stato molti anni fà (prima del covid) quando aveva ancora il suo seno naturale, però la sua prestazione in camera non mi era piaciuta (infatti non ero nemmeno venuto!) è sparita per un’anno, non per prendersi una pausa di riflessione, ma per fare la Loft in tour per L’Italia (dato che ho visto il suo Annuncio dalle mie parti tempo fà!)

nonsonobradpitt
Newbie
03/11/2023 | 23:48

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@mragogo
Sandy ( già presente fino ad un paio di anni fa) è molto brava, e nei trii (ad es. con Bruna come ho fatto io , o Ilona) è superlativa.

Pergolotto
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02/11/2023 | 22:09

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dakoota
Silver
02/11/2023 | 16:15

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chiedo agli esperti, quindi la sarda Erika ha smesso definitivamente da tempo? che peccato....mi chiedo se abbia smesso di frequentare il locale anche quell'ex forumista di GT che le stava tanto addosso!

Magiko
Newbie
02/11/2023 | 13:02

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@Gattaccio70 ma siete sicuri che lò spettacolo sia di Tania e non di Talia ? Perché Tania (storica) è sparita dal planning da tempo ormai e non é segnata presente il 18 novembre...

IlMarchese
Silver
17/02/2023 | 17:10

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Kuala Lumpur non è solo la capitale politica della Malesia, ma anche della gnocca. Il fatto che ci crescano più Minareti che alberi, e le gnocche che vedi in giro hanno la testa coperta da un fazzoletto, non vuol dire che non che ha Kuala Lumpur se lo mettano solo nel cul.

Forte di questa consapevolezza, la prima sera m’intrufolo al Beach Cafè, un bar prevalentemente frequentato da locali. Locali mignotte, intendo. Dal momento che la spiaggia più vicina è a cento leghe, il nome più adatto sarebbe Bitch cafè. Mi sento sottotono e moscio come un sottaceto. Ho passato tutto il giorno al cesso. Sarà stato il frullato mango e cocco bevuto al parco, l’infuso di erbe esotiche che mi hanno fatto assaggiare al centro commerciale, il pranzo con il pollo morto che galleggiava nella zuppa al mercato cinese, insomma, è che inizio a pisciare dal culo e cagare dalla bocca. L’unico rimedio in questi casi, come diceva mio nonno, che si era laureato in farmacologia e occultismo in galera, è un bel impacco de figa. Per avere un’autonomia di qualche ora e non cagarmi nei pantaloni, tiro giù una manciata di Imodium, aiutato da tre redbull a goccia per reidratarmi. Le redbull sono ghiacciate quindi l’effetto è quello di cagare ancora di più. Risolti per il momento miei problemi intestinali, come dicevo, arrivo in questo bar, siamo nella zona est dove spuntano locali, troie e loschi figuri ad ogni angolo. Quindi, ci sentiamo come lombrichi nel nostro humus. Per chi vuole scendere più in basso, c’è la red light zone a Jalan Bukit Bintag, ma stasera non mi andava di estrarmi un coltello dal polmone. Al Beach, capannelli di gnocche ai tavoli, che non stanno certo lì a sorseggiare Mojito ammirando lo spettacolo del tramonto sull’oceano. Ordino un altro paio di redbull, a questo punto sono su di giri, peggio che mi fossi pippato un etto di colombiana. Mi piazzo su un trespolo, inizio a fare i colloqui di lavoro. Tra i vari curriculum presentati, alla fine delle selezioni la candidata prescelta è Han. Han è un mix antropologico, un po' asiatica, un po' occidentale, un po' africana, un po' vacca. Porta i capelli con la zazzera, ha un non so che di sofisticato, ma soprattutto ha due tette che ci potresti aprire un lattificio. E poi, non parla troppo, e stasera ho solo voglia solo di spurgare quel mezzo litro di sborra. Perdiamo il minor tempo possibile in chiacchere e ballo e porto la vacca al mattatoio.

Nella mia stanza di hotel non c’è l’aria condizionata. L’unica cosa che fa accapponare la pelle, ma non per la temperatura, è il sinistro cigolio del ventilatore. Le pale di questo coso sono ricoperte da uno strato di insetti spiaccicati sopra che si sono accumulati negli anni. Questo è il solo comfort, se escludiamo l’acqua corrente. Le finestre le ho tenute chiuse per non ritrovarmi la stanza occupata da una famiglia rom malesiana. Dopo aver passato il pomeriggio a cagare, l’aria che si respira non è da alpi svizzere. Ma Han sembra non farci caso, anche perché le alpi svizzere non sa nemmeno cosa cazzo siano. Mi chiede subito quei 300 ringgit di stipendio e inizia male. Han va a farsi una doccia. Per fortuna sua esce dal cesso abbastanza in fretta, appena in tempo perché devo fare un’ultima spruzzata. Mi guizza anche l’idea malata di unire l’utile al dilettevole e usarla come water, però non ho avuto il tempo materiale di farlo. Alla prossima scarica glielo propongo. Han si posiziona subito in ginocchio sul letto, s’attacca alla canna del cazzo. Dopo qualche poppata, le piazzo il pisello tra quelle grosse bombe, mi chiede se ho del gel. L’unico gel che ho è crema nivea. Spruzzo questa crema color latte, un po' in mezzo alle tette e un po' sopra l’asta, tipo quando metti la maionese sull’hotdog. Vedo il cazzo scomparire tra quelle colline e poi spuntare fuori. Quando la cappella riemerge le arriva alla bocca e ci dà una lappata. Andiamo avanti così tette/bocca/tette che Han è tutta impiastricciata, il mio cazzo unto che sembra una sardina sott’olio. Mi asciugo, incappuccio la bestia. Han, come se mi leggesse nel pensiero, rimane a quattro zampe, si gira. Mentre la scopo, le mungo quelle grosse mammelle. Le manca solo la coda che scodinzola e le mosche che ronzano sul culo. Non mi stupirei se facesse muuuuuuuu. Poi, siccome sono stanco di fare il pastore, mi sdraio, la faccio appollaiare sul cazzo. Scopami, dico. Il culo di Han che sbatte ritmico contro le mie cosce, il ventilatore che cigola e gira e gira e gira, la terra che ruota intorno al sole. Potrei andare avanti così fino a che non diventiamo vecchi o almeno fino al giorno del check out in albergo. Alla fine, Han rallenta, è affannata. Questa non è una scopata, ma un’ora di zumba. Sborro, ma solo per farle un favore. Poi ci addormentiamo, o meglio, lei si addormenta, io resto a fissare le pale del ventilatore, noto che le crepe del soffitto assomigliano a un polimero di nucleotidi. Sono le quattro e trentadue del mattino o forse cinque e dodici o le sei meno diciotto, quando un urlo atroce, mi fa sussultare come se fosse esplosa una bombola del gas, è la voce gracchiante sparata dal megafono della moschea. Una specie di “Donne arriva l’arrotino” ma come uscito da un megafono anteguerra e più deprimente di una canzone dei Joy Division. Han è una statua, la bocca semiaperta schiacciata sul cuscino, un po' di bavetta le cola da un angolo della bocca. Le osservo il respiro per vedere se è ancora viva. È impossibile non svegliarsi con questo casino. È viva. A questo punto di dormire non se ne parla. Cerco di scuoterla leggermente, vedere se si rianima e rimediare una seconda scopata, così per ottimizzare tempo e denaro. La scuoto con più energia. Si gira dall’altra parte, facendo un verso gnamgnamqualcosa che deve essere tipo un vaffanculo malese. Il mio hotel è praticamente una propaggine della moschea accanto. La mia stanza è nel minareto. Il muezzin, deve ringraziare Allah che nel bagaglio a mano non mi c’entrava un bazooka. Resto così a rimuginare pensieri d’odio religioso, fino quando il sole è già alto, inizia il concerto di clacson e finalmente Han si leva dai coglioni. Mi riaddormento, un venti minuti. Poi ancora uno strillo sinistro ahahahahlalllaaahhhkbhbbbarkallaaaaaahhhh, e che cazzo è Jihad dichiarata tra di noi!

Il giorno dopo cambio aria, non della stanza, qualla rimane una camera a gas. Vado in un disco pub, il Mango’s che è proprio di fronte al puttanaio della notte prima. Mentre ieri mi sentivo un ottantenne, stasera va meglio, me ne sento una settantina. Domani magari sarei arzillo come un sessantenne. Peccato che sto a Kuala solo tre giorni, sennò tornavo un bebè. Quando entro nel locale è l’atmosfera accogliente di quando ti ritrovi in un posto in cui tutti condividono i tuoi interessi, tipo un club filatelico, il torneo di burraco, il mercoledì del libro. Sì, è proprio un mercoledì, non del libro, ma della gnocca. Appena entrato è come se mi aspettassero da sempre. Sul palco c’è un gruppo che suona musica heavy metal. La cantante tutta vestita in pelle nera, trucco pesante che risalta quegli occhi da natural born fucker. Sbraita, gorgheggia e salta con quel non so che da donna delle caverne che stuzzica la mia libido neandertaliana. Verso mezzanotte la situazione si anima. Cambiano anche musica, parte qualcosa di ballereccio. Cerco con lo sguardo la metallara, ma è già presa. Nel tragitto cesso-bar inciampo nell’amore della mia vita. Vent’anni, minuta, occhietti felini, una cascata di lucenti capelli neri, vestita con un abitino da sera che sembra una fatina. La fatina pompina. Dallo sguardo che mi lancia quando l’incrocio capisco che siamo fatti l’uno per l’altra. Le sfioro con un dito le spalle nude. Le mi guarda, fa la finta tonta. Le sussurro una cazzata all’orecchio, una cosa tipo “come ti chiami”. Lei si vede ha capito di più “tremore di rami “, ma sorride lo stesso. All’anagrafe suina fa Ayu. Alla fine, quel traduttore universale che è l’amore, ci rende entrambi poliglotti. Ayu è una grandissima poliglotta. Ayu, la pelle così candida che sembra abbia visto il sole solo in tv. Le labbra infiammate da un rosso madreperla, risaltano ancora di più sull’incarnato color perla, sul quale riflettono le piccole gocce di perla che le pendono dagli orecchi. E perlamadonna Ayu sembra un banco ambulante di bigiotteria. Le prendo le mani, la inizio a una danza eroticoselvatica, di cui io solo conosco i movimenti. Lei volteggia leggera come un batuffolo di cotone. Ayu è talmente delicata e preziosa che sarà difficile gestirla senza incrinarle un paio di costole. Dovrò prestare la massima cautela. Sarà come sbattersi un vaso di cristallo di boemia. Le passo una mano attorno a quei fianchi sottili che sembrano uno stelo di giglio. Me l’appiccico addosso come un’etichetta. Su quell’etichetta c’è un prezzo con tanti zeri. Sono a Kuala da 48 ore e dovrò già rivedere tutto il budget per resto del mio viaggio. Digiuni, alberghi con le piattole, autostop, pur di averla. Tra la mia anima e quello di Ayu solo una cosa ci separa, lo spessore del mio cazzo che aumenta. Ayu se ne accorge, sorride, però è un sorriso che nasconde timore. Dopo un po' che ci dimeniamo, siamo sfiniti ed ebbri di lussuria. Mi fa Ayu, andiamo al tavolo che ti presento le mie amiche. Arriviamo al tavolo dove c’è un’altra ragazza. A parte il vestito diverso, gli orecchini grossi come cerchi di ruote di mountain bike è la copia di Ayu, la chiameremo Ayu bis. Tra la penombra, l’alcol e lo sturbo che sempre mi prende di fronte all’abbagliante bellezza, le guardo meglio e sembrano cacate dalla stessa madre, non a distanza di mesi ma di qualche minuto. Chiedo, ma siete gemelle? Si mettono a ridere, le mani davanti alla bocca come se avessero fatto il ruttino. Non lo sapremo mai, ma ci piace immaginarlo. Intorno a noi, puttanieri affamati come sciacalli, vorrebbero avventarsi sugli avanzi delle mie prede, li sfido mostrando i denti, e quelli se ne vanno con la coda tra le gambe. Probabilmente sto rovinando il business a Ayu bis. Ma a tutto c’è un perciò, come si scoprirà.
Stiamo lì a chiacchera, accenno qualche passo di danza lasciva anche con Ayu bis. Il tempo stringe, la notte è piccola, e l’universo è infinito. Partiamo a mercanteggiare. So già che mi caricherò Ayu e il suo clone. Quando Ayu me lo chiede, faccio anche l’ingenuo. Poi mi chiede se sono mai stato con due ragazze insieme. Intendi nelle ultime ventiquattr’ore? Rispondo. Finalmente stiamo per uscire dal locale mentre tengo Ayu con una mano e Ayu bis con l’altra, quando incrociamo una loro amica. Me la presentano. Diciamo che se le due Ayu sono due perle della Malesia, questa è più una melanzana della Malesia. Iniziano a confabulare, ogni tanto mi guardano e ritornano a parlottare, e io so già cosa succederà. Ayu mi fa, la mia amica è sola, te le piaci: che tradotto vuol dire, nessuno se l’è ancora caricata e non c’è due senza tre. Poi mi chiede sei mai stato con tre ragazze? Quello che all’inizio con Ayu era un prezzo due per uno, era diventato un due per tre con Ayu Bis e ora un tre per quattro. Il portafoglio mi dice lascia perdere, il cazzo dice il contrario. Agguanto anche la melanzana. Spero che nei dieci metri che ci separano dall’uscita non incontrino altre amiche, altrimenti devo noleggiare un pulmino. Fuori del Mango’s una folla di tassisti ci assalta, ci mancano solo i flash dei fotografi e il tappeto rosso. Al momento di salire sul taxi, dico alla melanzana malesiana che c’ho ripensato. Mentre entriamo in auto, lei rimane lì, sul marciapiede a sbraitare frasi in Malesiano, che mi dicono le due Ayu hanno come soggetto mia madre.

All’hotel adibito a moschea, mentre saliamo le scale per andare in camera sono seguito dallo sguardo carico d’odio del frocetto alla reception. Gli toccherà sentirmi sbatacchiare il pisello tra questa parure di gnocche malesiane. Non può nemmeno segarsi su youporn, perché in Malesia è bloccato, quindi si segherà su di noi. Arriviamo in camera. Ci facciamo qualche selfie. Io in mezzo a queste due perle gemelle che fanno le faccine. Quando si dice dare le perle ai porci. Le 2 Ayu vanno in bagno a prepararsi per il lavoro. Mi sdraio sul letto. Riguardo le foto. Il sandwich italomalesiano imminente. Penso che dio esiste, almeno a Kuala Lumpur. invio selfie di me e le fatine ad amici e parenti. Passano venti minuti, le Ayu sisters non sono ancora uscite dal cesso. Va bene l’accurata igiene, ma stanno esagerando. Se non le sentissi cinguettare come galline malesi, penserei che se la sono svignata dalla finestra. Entro in bagno senza bussare. Sono lì nella doccia tutte e due che si fanno i gargarismi alla passera. Mi spoglio, a pisello sciolto irrompo nella doccia, facendomi spazio tra di loro. Con il vapore acqueo che non si vede un cazzo, schizzi e schiuma, mi pare di essere dentro un autolavaggio di un metro per un metro. Da crisi di panico per claustrofobici. Le loro manine me le sento sulla schiena e cazzo. Stanno dieci minuti a farmi la lavanda al pisello. Ora è così pulito e brillante che lo potrebbero usare per la pubblicità dell’omino bianco. Mi passano anche un po' di sapone tra le chiappe. Poi le lavo io. È già mezz’ora che siamo in ammollo, mi si stanno macerando le palle. Ci asciughiamo, saltiamo nel lettone, così tutti nudi come Adamo ed Eva ed Eva bis e c’è pure il serpente. Non so da chi iniziare a leccargliela, faccio la conta: Ambarabà Ciccì Coccò la leccata a chi lo do.
Inizio da Ayu n°1. Così maneggevole, è una specie di gnocca laptop, comoda da portarsi in viaggio, la pieghi e la metti in valigia. Mi si stringe al collo con movimenti delicati e lenti che sembra un koala lascivo. Intanto Ayu N°2 decide di lavorarmi il cazzo come una panettiera. Ci sputa sopra, rivolta, impasta per farne uno sfilatino. Io sono lì che mordicchio Ayu N°1 sul collo e quelle piccole tettine acerbe. Le passo la mano i tra i capelli così lungi e setosi che mi ci potrei impiccare. Usa la mia faccia come un cuscino. Si sistema comoda. Sulla sua passerina ci strofino il naso, qualche peletto mi fa il solletico. C’ha quell’odore inodore. Così immerso in paradiso, non ho la più pallida idea di cosa staia facendo Ayu n° 2 con il mio uccello. Se sta infornando la pagnotta nella bocca, nel culo o in fica o lo abbia reciso per appenderlo all’albero di Natale. Succhio anche il buchetto cacatorio di Ayu n°1, di sicuro sarà più igienico del succo al cocco avariato, del pollo marcio o dell’infuso al piscio del primo giorno prima. Poi faccio con la mano il gesto di girarsi, da brave scimmiette ammaestrate obbediscono. Stanno lì con le fiche che mi fissano aperte tra le gambe spalancate. Rosse come tagli e pelate. Prendo Ayu n°2 per le caviglie e la trascino ai bordi del letto. Gioco un po' con la cappella, su e giù tra le labbra della passera. Poi a tradimento lo faccio scivolare dentro. Lei rovescia la testa, gira gli occhi all’indietro, che più che scoparla sembra le stia facendo un esorcismo. Ayu n°1 accanto sempre a gambe larghe, la prendo per la nuca e la stringo a noi. Diventiamo un groviglio. Le piazzo un dito nella figa e la lingua nella faringe. Mentre sotto di noi la sorella, la gemella, la cugina o quel che cazzo che, è schiacciata. Il ciaf ciaf dei nostri corpi che sbattono deve rimbombare per i corridoi dell’hotel fino alla moschea. Nel pomeriggio sono stato a visitare le torri gemelle, le Petronas Towers. Come un architetto sporcaccione costruisco anch’io le mie torri gemelle. Impilo queste due troiette una sopra l’altra in una torre di figa e culi, le Troionas towers, così le battezzo. Partono risolini che sembrano due bimbette al parco giochi sull’ottovolante. Queste due ridono tutto il tempo. Le lecchi, e ridono. Le infili un dito nel culo, ridono. Le pianti un cazzo in figa, ridono. Si guardano, mi guardano, ridono. Ridono, e ridono e cominciano a darmi sui nervi. Ora le prenderei a schiaffi e vedere se così ridono ancora. Il mio cazzo non ha ancora fatto conoscenza con la passera di Ayu n°1. Una lacuna da colmare. Ayu bis è in cima alla torre, non avendoci ahimè, un secondo cazzo le affondo un dito medio nella fregna. Sbavo sul culetto stretto, lo titillo con l’indice, affondandolo piano piano. Lo vedo scomparire, il dito, fino alla falange, quando lei mi ferma con la mano, e indovinate nate cosa fa? Ride.
Vado avanti a fotterle così cazzo/figa/culo/dita, fino che Ayu bis sfiancata dal peso del clone sopra di lei non sta per cedere. Ayu n°1 sarà stata leggera e leggiadra come una foglia di salice, ma provate voi a stare a quattro zampe con qualcuno a cavalcioni sulla schiena e avere un dito infilato nel culo. Sarà anche divertente, ma alla fine le gambe cedono. Prima che la Troionas Tower collassi miseramente, in preda al furore bellico chiedo un doppio anale carpiato, ma niente da fare. Offro mari e monti, convertirmi all’Islam, sposarle, tingermi i capelli di rosa, ma sono irremovibili. Allora mi stappo la preserva. Glasso di sbroda bollente questo capolavoro di architettura neo-puttanesca. È a quel punto che parte il richiamo del muezzin, e in coro anch’io inizio a salmodiare parole incomprensibili.
È una preghiera, una bestemmia o un semplice alaahahallallakbaralalahhhhhsborrooooo !!!!

IlMarchese
Silver
24/07/2018 | 18:14

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@dominicandream
grazie

@whip69

sì non finisce qui, ci sono altre puttanate, cioè puntate

IlMarchese
Silver
23/07/2018 | 17:59

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Secondo il tam tam dei puttanieri sul web, il Tiki ristobar è l’ultima riserva di caccia alle maiale a Puerto Princesa.
Dimenticatevelo!
Arrivo al Tiki e l’unico movimento di passera è qualche cetaceo australiano che dimena quel culo flaccido al ritmo di musica rock suonata dal vivo da una band. L’unica salvezza potrebbe essere rappresentata proprio dalla cantante della band. Il suo stile metallaro-pompinaro, lascia aperte fantasie scoperecce . Nella speranza che quando la finisce di gridare contro quel povero microfono, scenda dal palco e per arrotondare la serata mi canti una serenata al cazzo, io aspetto. Aspetto, aspetto ma la metallara del cazzo sparisce. Sono seduto al tavolo con l’unica donna che non ti delude mai.
No, non mia madre. Una birra San Miguel.
Da predatore di fica, i miei occhi, nonostante la densa penombra, riescono ad individuare tutte le gnocche nel locale. Cerco prede solitarie, da azzannare e portare nella mia tana. Ma sono accompagnate dal fidanzato, in gruppi di amici, o sono carne avariata. La tento, e semino qua e là qualche sguardo malizioso. Per evitare di raccogliere un coltello in pancia, alla fine mi levo dai coglioni. Ramingo, sconsolato e scoglionato cammino come un cane bastonato lungo la strada che costeggia l’aeroporto di Puerto, in direzione il nulla. L’unico segno di vita: grilli che cantano e l’eco tremulo di qualche triste canzone che arriva dai KTV bar quasi in chiusura. Ne provo uno. Faccio appena in tempo ad aprire la porta e richiuderla. Solo cenci da dare a terra e tegami sgangherati. Ho la morte nel cuore, un cazzo nelle mutande che grida vendetta.
La mia salvezza arriva su un tuk tuk. Alla guida, un ragazzetto che avrà avuto 18 anni. Capelli rasta con colonie di pidocchi e zecche. Magro come un tossico. Buttata addosso, una maglietta che gli sta così larga che non avrebbe nemmeno bisogno di indossare i pantaloni.
“Tuk Tuk Sir?” mi fa, e il clacson che gracchia. Provo a lanciarla lì e chiedo: “Donde esta la chica?” che è una domanda universale. Se vi trovate sperduti nella taiga in Lapponia, in mezzo a renne e husky e lapponi e vi viene tipo voglia di annusare della sana passera “Donde esta la chica” e capiscono subito.
Insomma Bob Marley mi dice che mi porta nel posto giusto. In questi casi è come giocarsi tutto con il lancio di una moneta. Testa o fica. O ti porta davvero nel posto che vuoi, oppure ti ritrovano la mattina dopo, dentro un paio di sacchi, nudo e con il culo aperto come una scatola di tonno Riomare.
Scarrozziamo per una quindicina di minuti su stradine buie e puzzolenti. Alla fine si arriva di fronte a un Ktv bar. L’insegna “Rebay Videoke Bar” pulsa di rosso come un allarme rosso. Entriamo nel cortile. Un orang utan dalla pelle color cacca, eyeliner pesante, alto un metro e ottanta, due grossi orecchini ad anello ad entrambi gli orecchi, capelli raccolti in un codino, tatuaggi ovunque, mi viene incontro.
È Jack Sparrow, ma in versione i ‘froci dei caraibi’. Un’aria di debosciata e maligna da corsaro di culi. Scambia due parole in tagalog con il drogatello del Tuk Tuk. Batte le mani coperte di anelli e verruche e all’improvviso arriva una muta di suine. Alte, basse, capelli lunghi, corti, magre, grasse, un paio di ladyboy, insomma c’è l’imbarazzo della scelta.
Il Papasan le passa in rassegna con il suo sguardo severo. Diosolo sa che cazzo combina lì dentro con quelle poverette. In ogni caso siamo qui, e di certo non torno indietro a mani vuote, anche dovessi incularmi Jack Sparrow. Sono tutti lì che aspettano che decida, decine di occhi puntati addosso. Mi sento un po' sulle spine.
C’è una fighetta tutta minuta, delicata, con un bellissimo sorriso. Un mix di innocenza e dita in culo. La indico, lei che si alza subito. Altezza 1 e 50 esagerando. Gesù, chiedo al frocio, “è maggiorenne”.
Annuisce.”
“Id card, please?”.
Maggiorenne. Il prezzo è sui 1000 pesos. “Quanto tempo la posso tenere?”
Il pirata risponde due, tre ore. Si raccomanda di non strapazzarla troppo, ‘ché non è assicurata furto incendio e calamità. Affare fatto, ci stringiamo la mano, pago. Mi ripulisco la mano strusciandola sulla maglietta dietro la schiena. Il frocio parla al tassista. Gli avrà detto tipo tagliagli la gola se mi ammacca la fica, roba così.
La ninfetta, zaino in spalla come se partisse per una scampagnata, sale sul tuk tuk. È una macaca arrapata in minigonna, la tipa. Mi sta tutto il tempo abbarbicata al collo. Mi passa la mano sull’uccello come per sapere di che morte morirà. Io e lei abbracciati, la tiepida brezza tropicale che accarezza i nostri visi, la mano sul cazzo, il mio dito che le tasta la passera arriviamo alla guesthouse. Pago Bobby, il rastachitico, gli do pure una piccola mancia, una pacca sulla spalla.
Grazie fratello. One Love. Non è abbastanza. Mi guarda duro per farmelo capire, muto. Vada a farsi fottere.
La fighetta si chiama Lu. In un attimo è nuda come un bruco. Minuta e delicata che dubito che ne esca dalla camera senza qualche bozzo. Mi sto sfilando i pantaloni, lei mi tira giù le mutande. Mi si attacca alla canna come un assetata di cazzo. Sono lì con mutande e i pantaloni all’altezza delle ginocchia. ‘Cioè, baby dammi almeno il tempo di spogliarmi.’
Succhia e soppesa le palle. Di farci la doccia non se ne parla. Io puzzo come un beduino su un cammello sudato.
Ora lei è tutta nuda, con quella pelle color sale rosa e curry. Il culetto che guarda il soffitto. Inginocchiata sul letto continua il lavoro di bocca.
Il mio cazzo nelle sue mani minute sembra un tronco. Voglio provare un’acrobazia da professionisti. Il 69 in piedi.
Non provatelo a casa.
L’agguanto per i fianchi, metto le gambe dietro il collo. Lu a testa in giù, riattacca a spompinarmi, dopo un momento di ‘What A fuck?’.
Praticamente la mia faccia è attaccata a ventosa tra le sue natiche, come se indossassi una maschera a gas e respirassi dalla sua fica. Le infilo la lingua nell’utero e lappo la fichetta pelata e sugosa. Il suo buco del culo è allineato con il terzo occhio al centro della mia fronte. Quello che vede il terzo occhio non ve lo posso descrivere a parole. Lu, gode in questa posizione bizzarra. Di riflesso stringe le gambe. Sto per diventare viola. Pima di un attacco d’apoplessia cianotica, la tiro sul letto come un sacco di patate. Lu ride come una bimbetta. Si sputa nella mano e poi se la passa sulla patatina. Mi sdraio, ho con le stelline davanti agli occhi, la mancanza d’ossigeno. La scimmietta è senza ritegno. Si mette cavalcione sopra di me come se dovesse pisciare. Resta lì piegata, che quasi mi aspetto una pioggia calda addosso, o una cagata. Se lo prende nelle mani, il mio pisello, lo massaggia per bene, con la sua mano salivosa. E poi…
“Stop!”. “E no baby. E il preservativo?”
Lu rimane un attimo interdetta. “No baby, lo faccio per te,” Dico “Non mi conosci, potrei attaccarti qualche malattia.” E passo anche da uomo premuroso per la sua salute.
Le passo un preservativo, apre l’involucro coi denti, come se scartasse una sperlari. Arrotola la gommina tutta precisa sul cazzo, ovviamente al contrario. Quindi deve aprire un’altra sperlari.
Cristo ma nemmeno l’abc.
Me la metto a pecorina. Guardo il mio cazzo tra le chiappe e sembra uno stronzo al contrario che le esce dentro. La pompo subito a mille, strizzandole quel culetto paffutello. Le giro la testa e slinguiamo. Mi sdraio con il cazzo ancora arpionato dentro, e lei ci fa sopra un giro di 180 gradi. Ora si trova di fronte a me. Ha due tettine succose come tortine di riso con l’amarena sopra. Le accarezzo con la lingua e succhio le amarene. Poi con una mossa di wrestling sessuale la rivolto supina. La schiodo come una cassetta, facendo cigolare quel cazzo di molle arrugginite del letto. Lei geme, ma preso dalla foga rischio di schiacciarla come una lattina di coca. E poi Jack frocio Sparrow mi fa una cravatta colombiana, non con la lingua ma col cazzo. Il ventilatore sopra di noi che ruggisce peggio di un rotore di elicottero Apache AH-64, non fa un cazzo contro i 40 gradi e 99% di umidità. Il fatto che la passera di Lu sia emetta vapore bollente come una foresta pluviale, non aiuta. Quindi, sto sudando peggio di quel cammello citato pocanzi. Piazzo Lu di fianco, nella posizione detta a “Cucchiaio” ma di brodo, a questo punto. Scopo e mi detergo la fronte con la prima cosa che trovo a portata di mano. Le sue mutandine. Odorano un leggero olezzo di pipì e passera. Su di me ha lo stesso effetto che ha sventolare davanti a un toro un drappo rosso. Parto alla carica. Mentre fotto Lule alzo una zampa. Mi godo lo spettacolo del mio cazzone che pompa quel pozzo artesiano, sditaleggio il suo bucino di culo.
“Wanna fuck your ass, babe”. “No honey, I can’t. Your dick is tooooo big.” Solo a parlare di incularmela sento la zuppa di sborra che mi ribolle nelle palle. Giro Lu, le siedo sul petto, la minaccio col cazzo. Sfilo la preserva. “Do u wanna drink my cream babe?” “Oh yeah”
Lei solleva la testuccia, come un malato che sta per prendere un cucchiaio di sciroppo. Quegli occhi allungati, super truccati, semichiusi, Cristo!. Mentre mi smanetta il cazzo, ci dà sopra bacini, come a un cucciolo. Appena parte un getto improvviso che le finisce tra gli occhi. Allarga la bocca, il prossimo schizzo non se lo può perdere. Le annaffio il palato, poi mi rigira le labbra sulla cappella, io sbrodo, godo, tiro indietro la testa e bestemmio. Soffro, mentre spompina senza pietà. La devo interrompere perché sembra che lei non la voglia smettere.
Prima di riconsegnarla al proprietario, controllo che sulla carrozzeria di Lu ci siano troppo lividi o graffi o ammaccature. No, tutto ok. Una sciacquata, una lustrata, una sbattuta ai tappetini e Lu ritorna a chilometri zero, o quasi.

wellcum.at
Newbie
28/10/2023 | 08:01

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Magiko
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26/10/2023 | 19:29

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@Leonardo69 l'hò vista ad Agosto quella che dici tu del Singapore, mi sembra si chiamasse "Aiko" (non voglio dire una cazzata!?) ma non lavorava niente! Stava sempre seduta al bancone del bar lato dx ingresso ristorante, non era il massimo al livello estetico, fisico naturale sì, ma nettamente inferiore rispetto alle altre: zero tette!!!

GranchioBlu
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25/10/2023 | 21:16

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Io che sono sopravvissuto, e lo posso raccontare, vi posso assicurare che un 3some con Aurea ed Elsa e’ tanta roba!

Magiko
Newbie
24/10/2023 | 16:42

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Leonardo69
Silver
22/10/2023 | 17:31

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5k al mese si e benestanti,cioè nn avere problemi ad arrivare a fine mese e concedersi qualche lusso nei weekend o bel vestiario, auto ecc .
Credo che tolto viaggio e ingresso,al wellcum con 200 euro, tre camere da mezza ora ,o un ora più un extra si possa passare una piacevolissima giornata,quindi ogni due mesi alla portata di tutti i lavoratori con un buono stipendio, una esperienza " premium" di dormire lì e di portarsi una o più ragazze li in hotel o nella saletta vip ,ha un costo superiore,ma entrambe le tipologie dei clienti possono tranquillamente convivere ,e uno sfizio di una giornata più intensa possiamo tranquillamente farcelo passare una volta, con una ragazza meritevole.

Magiko
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22/10/2023 | 14:31

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@ir_pelato nessuno ha mai detto il contrario (Cristano per me é un'Amico. Una persona buona e generosa, dal cuore d'oro) ha fatto un'ottimo Lavoro al wellcum. Auguro anche à Mattia che faccia altrettanto.

Magiko
Newbie
22/10/2023 | 13:59

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@ir_pelato il Caro Fabris, aveva anche tolto il Cinema Erotico....poi noi gli abbiamo rotto i coglioni finché lò rimettesse!

Magiko
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22/10/2023 | 13:14

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@whip69 verissimo. Ormai il Wellcum é alla portata di gente "normale" con un'lavoro e stipendio "umile". Ma una volta non era così, quanto non c'era il boom dei social media, sì veniva à conoscenza di posti come il Wellcum, solo tramite il "passaparola" trà clienti, che frequentavano ambienti come: (L'Andiamo, Nightclub o Lap Dance) quindi c'era meno gente "aliena" in questi posti (soprattutto il sabato) ed era un'ambiente più intimo e riservato à poca gente esclusiva, quasi come il film di Kubrick (Eyes Wide Shut), poi é arrivato Fabris alla direzione, che lò ha pubblicizzato molto il locale (forse un'pò troppo!) sul web e in Tv, facendolo conoscere à tutti, dalle fiere dei Biker's, alle radio con Cruciani nel programma "LaZanzara", arrivando fino alle Iene di Mediaset. Questo à mio parere, è stata un'pò una lama à doppio taglio, perché ad esporsi così tanto poi, ti arriva nel locale gente "dannosa" che non c'entra niente con questo tipo d'ambiente, creando il caos e rompendo l'equilibrio (ad esempio quello delle tariffe girl's) che magari vedono questi "nuovi" polli da spennare (che non sanno trattare) e gli sparano fuori qualsiasi cifra "folle" e loro accettano senza controbattere (e da lì poi l'aumento dei prezzi, extra inesistenti, ecc.) La Gente "ricca" come dici te, và in altri posti sicuramente, magari emigra direttamente in Thailandia, dove si concede anche una vacanza, non solo "La Scappatella".

Iustus
Moderatore
21/10/2023 | 20:05

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@ir_pelato
Incomincio a essere stufo di certe tue affermazioni.
Datti una regolata altrimenti mi vedrò costretto a prendere provvedimenti.
Ti ho avvisato.

Magiko
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14/10/2023 | 11:57

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@MelaGogo ma non credere che sono tutti dei "ricconi sugar daddy" quelli che frequentano il Wellcum, oltre i comuni pensionati scapoli, vedo anche alcuni ragazzi giovani 20-30'anni (che fanno un'lavoro umile) e che non sono benestanti, ma neanche dei poveracci morti di fame....comunque l'età media dei frequentatori al wellcum é sui: 45-60'anni ( + o - ) dopo le fasce d'età cambiano anche in base al giorno e il periodo, d'estate per esempio, ci sono più giovani, che vanno lì più che altro con l'intento di fare festa, bere e ubriacarsi con gli amici (le scopate sono solo un'contorno)

Magiko
Newbie
14/10/2023 | 11:48

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@Gattaccio70 alcune é anche meglio che non ritornano mai più al wellcum (di sandi tipo, non sí sentiva la mancanza!) c'è bisogno di un'ricambio di ragazze nel locale, non solo uno svecchiamento, sono 8 anni che vado al wellcum e rivedo sempre le solite stesse facce annoiate nel locale, che pure rimbalzano i clienti, perché preferiscono stare sedute sullo sgabello à non fare niente o fuori à fumare con le amiche (certi comportamenti vanno puniti!) la situazione "fauna" al wellcum è ristagnante da ormai troppo tempo...quelle poche new-entri che arrivano, non mettono mai una cazzo di foto (adesso io non pretendo di vedere il loro viso, rispetto la loro privacy, m'almeno le foto del loro corpo, per farmi un'idea di circa come sono fatte, ed essere poi così più invogliato à venire di persona nel locale per conoscerle..sarebbe un'ottima esca che fà abboccare molti clienti..)

Magiko
Newbie
13/10/2023 | 12:48

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@pippobaudo à me Ivanka, tanti mesi fà, aveva leccato le palle e il buco del culo nei preliminari, abbiamo anche limonato nella tariffa standard dei 70€ (senza domandarmi nessun' extra di supplemento per queste maialate) ti consiglierei lei perché onestissima, però non la vedo da mesi e ora non c'è più, è pure sparita dal plan del sito ora....altre che fanno il rimming (ricevere) non Lé conosco personalmente, ma ci saranno sicuramente e tì domanderanno quasi sicuramente un'extra per quello...

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