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sibarita74

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Commenti

sibarita74
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08/10/2012 | 03:37

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Non ho le competenze per parlare di macro economia in relazione con il sesso quindi preferisco rimanere nel mio micro universo.

Soldi per sesso non lo ritengo IL modo ma uno dei tanti, insomma una via con dei pro e dei contro per raggiungere l'obbiettivo.

Tornando all'esempio del mio amico il discorso si fa un po' più complesso perché va aggiunto un passaggio intermedio: soldi - tranquillità psicologica - sesso.

In base al giro che ha scelto di frequentare, o forse gli è capitato, i soldi gli servono per costruire quella sicurezza indispensabile, a mio parere, con le free italiche.

Stessa sicurezza che romanticamente potrebbe avere vivendo di sole e mare dato che sono il suo elemento naturale e che per paradosso (forse neanche troppo) lo vede obbligatoriamente spogliarsi di tutti i feticci metropolitani.

Attenzione che per raggiungere questo stato di sicurezza lui ha bisogno di oggetti, ma c'è chi lavora sui bicipiti, chi sprofonda nei libri, chi lavora come un mulo, ecc ecc ecc. Lungi da me giudicare o fare una classifica.

Sempre nella speranza di rimanere in topic il partire per la gnocca potrebbe essere un altro stratagemma per arrivare a quello stato. Semmai il problema è che in vacanza questo è quasi automatico da quando si scende dall'aereo, non so se da residente di medio/lungo termine si riesca a conservare.

Infine anche la "cultura" del popolo del posto che si sceglie potrebbe agevolarci.
Per quello che mi riguarda, se non fosse solo per soldi ma anche per sesso io a Londra non ci tornerei (se in 15 anni la capitale londinese non fosse cambiata) perché ho vissuto una forte lontananza tra gli inglesi e noi stranieri. Poi "noi" eravamo talmente tanti che potevi anche non sentirne il peso, ma a me a volte capitava.

sibarita74
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06/10/2012 | 17:11

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@piranha sibarita è un termine desueto che significa "dedito ai piaceri" :)

In merito al tuo incontro all'estero aggiungo che in questa settimana ho discusso con un po' di persone che amano recitare il mantra che va tanto di moda e cioè di andare all'estero.
Le stesse persone che non più di tre anni fa non facevano altro che progettare la loro vita in una Spagna moderna, vivace e piena di occasioni.

Quindi tornando almeno parzialmente in-topic credo che vivere con dignita all'estero sia possibile per diverse tasche, anche quelle meno piene. L'unico vero problema in caso di ristrettezze economiche è pianificare per bene cosa si vuole, quindi come tutto nella vita va studiato e pianificato, ma soprattutto scelto.
Oppure ci si può anche buttare senza troppi pensieri ma in questo caso lo spirito di adattamento è estremamente necessario.

sibarita74
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04/10/2012 | 20:50

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Forse andrebbe considerato che se uno ha la motivazione giusta per andare all'estero forse con se potrebbe non volersi portare dietro alcune abitudini occidentali.
Conosco persone che ad esempio cambiano iphone e/o ipad ad ogni nuova uscita perché, sintetizzando estremamente, è il "codice" del giro che frequentano ad "obbligarli" a farlo.
La stessa cosa può dirsi per vestiti, accessori, ecc ecc ecc. Insomma parlo di un esasperato consumismo.

Ora non dico che uno debba privarsi di tutto ma magari potrebbe essere l'occasione per capire cosa realmente ci interessa e a cosa ci fanno forzatamente interessare.
Ho un amico ad esempio che vivrebbe felice con mare onde e surf 24 ore al giorno ma che in città si adegua al conformismo andando dietro alle mode.

sibarita74
Newbie
01/10/2012 | 05:12

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@piranha in realtà ho poco da risponderti, o magari sono io che non ho colto la domanda :)

Ad ogni modo, per quello che mi riguarda, io ho avuto la (s)fortuna di abbandonare gli studi nell'anno del diploma. "Purtroppo" mi bloccai e non riusci più a fare quella vita. Non rimasi però a letto ma mi trovai un lavoro e poi un altro e poi un altro e viste le scarse prospettive me ne andai a Londra a vedere che aria tirava.

Io non lo so come i giovani oggi risolvono il problema che ho avuto io. Io me ne andai perché non vedevo un futuro in quello che facevo, quindi per tentare la mia personalissima scalata sociale, ma se non fossi stato ambizioso almeno due lire a casa le portavo.
Oggi raramente accade e gli stipendi di 400/500 euro sono una diffusa realtà.
Per questo, credo, che Recensore sia andato in Polonia. Lavorare con passione ricevendone in cambio il necessario per vivere bene trovo sia fondamentale per chi ha intenzione di crescere professionalmente e perché no economicamente.

Infine una mia personalissima opinione su quella che ormai sta diventando una leggenda: idraulici, elettricisti, ecc.

La mancanza di queste figure non può essere imputata ai giovani ma alla politica e alla sua incapacità di fare e attuare una seria programmazione.

Nei decenni passati a questo rimediavano i bottegai prendendosi a proprio costo e rischio i giovani da avviare. Ma oggi, scusa se continuo i raffronti, tra obblighi scolastici, certificazioni, assicurazioni, ecc ecc ecc questo non esiste più e nessuno ha posto rimedio. Se ad esempio vai a vedere i corsi di formazione delle regioni e delle province ne troverai 10 da estetista e 1 da falegname.

Quindi la prossima volta che senti il politico di turno sostenere che mancano gli operai specializzati prova a chiedergli come mai non fanno corsi più eterogenei.

Precisato questo io non sostengo che tutti questi problemi giustifichino la rabbia di qualcuno, ai miei tempi ce ne erano degli altri e ai tuoi ancora altri, ritengo solo che le generazioni passate debbano sostenere in ogni modo possibile quelle nuove. Dovremmo partire dal presupposto che seppure lo scopo del gioco è sempre lo stesso le regole sono molto cambiate. Senza questa profonda consapevolezza, che è in carico ai più vecchi, il nostro paese è destinato ad un futuro molto più drammatico dell'attuale presente.

ps: una battuta sui caldarostari; qui a Roma devi far parte della mafia locale pure per vendere le castagne;
un altro paragone anacronistico, a Londra nel '98 chiunque poteva diventare uno spazzino o un autista di mezzi pubblici e ce ne era anche bisogno, sempre qui a Roma pure per spazzare le strade devi vendere il tuo voto o essere parente di qualcuno.

sibarita74
Newbie
20/09/2012 | 15:16

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Ribadisco che sono i personalismi a far deviare le discussioni.

Non vorrei scatenare una guerra tra generazioni ma chi ha un'età, 55 in sù, ha goduto di possibilità che i giovani oggi se le sognano.
Possibilità, tra l'altro, non completamente meritate ma dopate. Basta confrontare i vari indici storici degli altri paesi occidentali, simili al nostro, dagli anni '50 agli anni '90. Uno fra tanti ad esempio il tasso è il differenziale tra i tassi dei bot e quelli del'inflazione.

Quindi se un giovane oggi è incazzato si può, meglio si dovrebbe, comprendere dato che è costretto a pagare un conto del quale a volte non ha nemmeno goduto.
Io ringrazio la mia famiglia che in quegli anni, con mille sacrifici (relativamente anche miei), ha saputo sfruttare il momento (come ad esempio comprare casa in "soli" 10 anni). Ma l'idea di non poter fare altrettanto, neanche con il massimo impegno, psicologicamente è devastante. Non oso immaginare come si sente chi non ha avuto la mia stessa fortuna.

ps: sia chiaro che quello che i miei genitori o piranha hanno ottenuto è stato frutto di sacrifici solo mi domando se queste due storie oggi avrebbero avuto lo stesso lieto fine; conoscendo il mio caso credo proprio di no dato che per la stessa mansione dei miei oggi non si arriva a 900 euro (all'epoca era sul 1,5-1,7 milioni di lire); senza considerare che loro oggi possono vivere tranquillamente di pensione mentre sulla mia già ho messo una croce sopra.

sibarita74
Newbie
18/09/2012 | 10:21

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@oceanstwelve la mia più che un'idea è un'esperienza vissuta.

Nel '98 (quindi sarebbe da verificare che le condizioni siano le stesse) me ne andai a Londra. Trovai degli uffici (job center, mi sembra) dove c'erano diverse bacheche, con centinaia di offerte di lavoro, divise per tipologia: ristorazione, finanza, ecc.
Prendevi il numero di riferimento andavi da un'impiegata che in pochissimi minuti ti fissava un appuntamento con il datore di lavoro.
Nel mio caso, visto la scarsissima conoscenza della lingua, optai per la cucina e il colloquio in realtà si trasformo in una giornata di prova alla fine della quale venni assunto.

Come scritto sopra era il '98 e data lo poca diffusione di internet le informazioni erano per lo più racconti di amici di amici di amici (quindi con l'affidabilità che ne consegue).
Oggi sicuramente di info ne trovi anche troppe ma essendo il mondo ancora più piccolo e vista la crisi bisognerebbe sapere se c'è ancora tutta quell'offerta.
Io partii con il solo biglietto d'andata e un po' di soldi (un mese di "sopravvivenza" + il necessario per tornare), con le tariffe convenienti che si possono trovare se dovessi rifarlo mi farei una settimana di ricognizione, magari tenendomi aperta mentalmente ogni possibilità.

sibarita74
Newbie
18/09/2012 | 09:52

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Come in altre discussioni il problema è che le risposte che si danno sono ECCESSIVAMENTE legate al proprio vissuto.
In parte è normale, non è che uno può parlare di cose che non conosce, ma trovo controproducente escludere a priori ogni altra possibilità.

@recensore ha dettagliatamente illustrato un possibile piano, o si contesta quello nei numeri o è inutile (per la discussione) obbiettare su altro.
Faccio l'esempio degli spaghetti ricordando una mia vecchia esperienza a Londra.
Al Safeway la differenza di costo tra marche italiane e locali era di 10 a 1. Se non ricordo male nel '98 500gr di pasta, credo proprio marcata Safeway, costava 0,25£ la Barilla tra le 2£ e le 2,5£.
La cosa che in maniera netta le differenziava era la cottura, la marca inglese non permetteva errori: 30 secondi in più del tempo consigliato e ti mangiavi una polenta.
Anzi a dirla tutta io la tiravo via mediamente un minuto prima del tempo consigliato ed era perfetta (da qui il dubbio che + o - meno la farina fosse la stessa ma cambiava il gusto del consumatore, si vede che agli inglesi piace scotta e di conseguenza i tempi consigliati erano maggiorati).

Tutto questo esempio per dire che spesso i soldi sono il paracadute di tanti piccoli/grandi problemi che preferiamo evitare.
Non ho voglia di fare dei tentativi per capire il giusto tempo di cottura spendo 10x e vivo felice. Non posso/voglio spendere 10x mi ingegno.

Detto questo concludo che quanto scritto potrebbe essere metaforicamente associato alla qualità della vita che si vuole mantenere, ma secondo me è sbagliato.
Ci si rimette nel momento che NON SI PUO' mangiare un piatto di pasta ben cotto non quando per farlo si debba stare un po' più attenti.
Ovviamente il discorso invece si fa più delicato se parliamo di altre cose, come ad esempio l'assistenza sanitaria. Lì non si possono accettare compromessi.
Però allo stesso tempo più indietro si è affermato che al nostro pronto soccorso ci vanno solo gli zingari.
Io non lo sono e pure un paio di volte ne ho usufruito ma non ho difficoltà ad immaginare che chi può contare su molti soldi abbia una visione molto colorita della sanità pubblica italiana. Mi domando però che contributo possano dare a questa discussione, che ricordo parte dai minimi, persone che per meriti o fortuna hanno redditi così elevati da avergli permesso di tenere uno standard di vita non in topic.

sibarita74
Newbie
28/08/2012 | 21:42

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Però quello che dice @Spermotek ha una suo filo:
a chi piace il culo è gay
io non voglio che si dica che io sia gay, (perché qualcuno lo dice?) quindi osanno le tette anche oltre limite (mettere nella stessa frase W la mamma W le tette a me fa strano).

Comunque i travestiti un bel paio di tette ce l'hanno.

ps: il discorso del pennarello ho scritto che è un detto popolare ripreso in qualche barzelletta o scena comica, non ho scritto che lo faccio a tutte le ragazze che incontro;
anzi, meglio essere precisi, non l'ho mai fatto;
così come non mai venduto realmente una pelle di orso prima di averlo ammazzato, o mi sono dovuto scervellare se mangiare un uovo al tegame subito o aspettare che diventi una gallina per saziarmi di più.

sibarita74
Newbie
28/08/2012 | 00:44

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@Diablo, sinceramente no non è chiaro, ed evito di dirti perché visto che poi mi accuseresti di prenderti per il culo.
Io ti ho fatto delle domande e tu l'hai presa a male.
Colpa mia perché le ho poste male?
Colpa tua perché le hai capite male?
Il bello di internet è che in realtà non gliene frega a nessuno, quindi io faccio un passo indietro ed entro tra quelli che se ne sbattono. Tu scegli la tua strada.

Ti saluto dicendoti che d'ora in avanti ti leggerò ma che non risponderò a quello che scrivi. Se ti sembrerà il contrario credimi ti starai sbagliando. Per il resto libero di fare come credi.

ps: se un giorno sentirò la necessità di dirti qualcosa ti citerò, fino ad allora varrà quanto appena scritto, se non ti cito io non mi riferirco a te.

sibarita74
Newbie
28/08/2012 | 00:31

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Tornando in-topic.
Io affronto l'economia da "appassionato", cerco di informarmi il più possibile partendo dai siti di contro-informazione e contro-cultura, confrontandoli poi con le messe comandate.
Le fonti che citate infatti le conoscevo da tempo, e ce ne sarebbero anche altre.
Quello che però mi manca, sicuramente perché non ho una competenza accademica e i modelli riesco a seguirli fino ad un certo punto, è la fotografia del dopo fallimento.

Purtroppo per quanto scritto non riuscendo a costruire futuri scenari così complessi mi viene da ricordare cosa successe in Russia (ovviamente con i giusti distinguo) o cosa è successo in Argentina.
Tra un po' vedrò cosa succederà in Grecia.

Parto dal presupposto che se collassa tutta l'Europa (i nostri 2000 miliardi mica ce li avrà in tasca il signor Rossi) automaticamente crollerà tutto il resto.

Quindi a parte gli inizi dove ritorneremo ad usare la tessera del pane e a mangiare la carne raramente, cosa potrà mai accadere?
Certo perderemo il senso di benessere che ci ha reso la vita sin troppo facile fino ad oggi, ma se fosse così non sarebbe poi così male.

Non vorrei che poi alla fine chi ha più da perdere non saranno i poveracci (includendoci pure la classe media) che tali rimarranno, e non saranno i ricchi veri che il modo di comprare il biglietto per il paradiso lo trovano sempre, ma chi sta in mezzo e ha paura di veder spariti privilegi e lusso.

ps: ribadisco che le mie sono conclusioni dettate soprattutto da informazioni sommarie quindi non dategli peso, però se vi va di illustrare qui scenari che si potrebbero aprire dopo il d-day secondo voi sarebbe un bel servizio.

sibarita74
Newbie
28/08/2012 | 00:08

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Hai preso una toppa. Io non ho chiesto il bannaggio di nessuno, da quando sono su internet ('97). Dove sono moderatore qualcuno l'ho dato, seppur controvoglia, perché era il ruolo che lo richiedeva.
Sono stato educato a combattere a viso aperto senza mandare nessuno avanti, come hai potuto notare. E da anarchico quale sono sono convinto che ognuno possa dire quello che vuole, mi fa incazzare solo la disonesta intellettuale.
Quindi fai i nomi di chi ti ha detto che ho chiesto il tuo ban così se dietro a questo forum c'è qualcuno che sa come proteggere il suo investimento prenderà provvedimenti.
Magari alla fine ottieni il mio di ban così vivrai in un forum migliore.

Il fatto che ci siamo pizzicati altrove cosa importa in questo contesto?
Cos'è non riesci a separare cosa pensi di una persona da quello che dice?
E anche se fosse, che mi leggi a fare se a prescindere ti metti in una posizione di contrasto? Giova a te, al forum, a me?

io non sono svizzero, ma ti dico questo:
comincia a parlare della merda che hai a casa e poi parli di quella degli altri...

E perché che sto facendo? Non ho scritto che è grazie ai peggiori italiani che la Svizzera è quella che è? So che superfluo e non interessa a nessuno ma la merda che va a ripulirsi al di là delle Alpi la conosco fin troppo bene, e visto che è prodotta qui sto proprio parlando di casa mia.
Semmai vedi se per caso non sia tu a confonderla con il cioccolato perché la conti in Franchi e non in Lire.

sibarita74
Newbie
27/08/2012 | 23:25

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@ElDiabloJack, dici che sono io che faccio il sarcastico e che provoco, in questa discussione fammi capire dove l'ho fatto, possibilmente nei tuo confronti, prima di questa tua innocente domanda:
@sibarita74 ti brucia così tanto che la svizzera non è messa come l'italia?

Riguardo al discorso del carattere il pensiero, possibilmente, andrebbe preso nella sua interezza. Anche se non lo si condivide.
Sentire parlare dell'Italia ricordando solo il peggio, e sentire parlare della Svizzera ricordando solo il meglio è parziale.
Farlo dal vivo è biasimabile perché subentrano fattori quali emotività e mancanza di consapevolezza di stessi.
Ma visto che siamo dietro uno schermo possiamo dircelo che il benessere dei pochi svizzeri lo pagano una cinquantina di milioni di italiani, insieme a tedeschi, francesi, ecc?
Dopotutto gli accordi pagati dallo stato crociato a caro prezzo cosa sono se non una mazzetta? O pensate che sia beneficenza?

Poi come scritto, se l'individuo (nella sua sacrosanta libertà) sceglie di vivere dove più gli conviene non solo lo accetto ma lo condivido. Però pretendere il silenzio o l'accondiscendenza di chi sceglie di rimanere ai continui sbeffeggiamenti basati su dati parziali mi sembra troppo.

sibarita74
Newbie
27/08/2012 | 22:32

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No @Francesco69 mi riferisco alla nostra dotazione.
Se è nella media dopo il terzo dito la fanciulla è pronta a goderne.
Se è sotto la media meglio fermarsi al secondo.
Ma se si è sopra in questo caso si è un po' sfortunati. Anche arrivando al 4° dito la tipa sa che nel momento che si "apre" tu dovrai pistonarla, e le due cose unite (grandezza e potenza) potrebbero incutere ben più di una blanda remora alla novizia.

sibarita74
Newbie
27/08/2012 | 21:34

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@eldiablojack, no anzi è un bel posto, ci sono stato, e spesso, però superati i 18 anni si dovrebbero giudicare le cose senza nasconderci nulla.
Non dico dal vivo perché bisognerebbe avere carattere ma almeno dietro lo schermo facciamolo un salto di qualità, dopotutto non ci costa troppa fatica.

Poi se il sistema Svizzera la chiamate democrazia va bene, dalle mie parti si chiama in altri modi, ma è colpa del mio arretrato livello culturale. Voi siete avanti.

Un po' però sorprende quanta pena vi date per mettere i pensieri in riga, a pensar male uno potrebbe pensare che qualche cliente di tanto in tanto ci scappa.
Buon per voi.

sibarita74
Newbie
27/08/2012 | 19:09

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Beh come ogni cosa basta pagare.
Ovvio che chi può, o deve, troppi scrupoli non se li fa, e per carità morfologicamente l'uomo è molto più istintivo di quello che si pensa, quindi non riesco neanche a farne un problema etico.

Però poi non è che bisogna per forza complimentarsi perché i treni sono puntuali e le strade sono pulite.
Sarebbe come se paragonassi la casa di un operaio alla villa di un zingaro con i famosi rubinetti d'oro.

Anche San Marino, ovviamente in misura minore, è un bel posto. Vediamo quanto resiste dopo aver subito leggere pressioni per eliminare certi privilegi.

sibarita74
Newbie
27/08/2012 | 18:32

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Ci vuole poco a fare il civile con uno sconosciuto, magari anche cafone, vista la provenienza di tanti tanti miliardi che trovano dimora nella casse Svizzere, oggi come ieri.
Poi magari ce l'avranno anche nel DNA.
Ma a me stanno sulle palle alla stesa stregua degli scarafaggi che seppure saranno in grado di resistere ad un olocausto nucleare sempre una vita di merda fanno visto che devono inchinarsi alla feccia mondiale.

Meglio con le pezze al culo.

sibarita74
Newbie
27/08/2012 | 15:41

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Sarà proprio perché personalmente di santoni finti ne ho conosciuti, per fortuna mai seguiti, fin troppi che io non andrei mai in un sito finanziario a chiedere consigli sugli investimenti.
Li trovo spessissimo in assonanza con quelli che vendono i sistemi e i numeri per vincere al lotto.
Poi per carità qualche generoso competente ci sarà pure che cerca di veicolare disinteressatamente le proprie conoscenze, ma è per pochi (torna sempre il problema della mancanza di competenze, che è il nostro caso, non si scappa) riconoscerli in una mare di spazzatura fatta di espedienti almeno troppo veloci per essere veri.

Insomma meglio prendersi qualche randellata in un forum super partes piuttosto che finire in pasto a certi squali: Dopotutto le mazzate sono utilissime per imparare.

sibarita74
Newbie
27/08/2012 | 14:03

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@Spermotek neanche a me le anoressiche piacciono, ma se aveva il culo come da foto io un giro me lo facevo eccome, ed è per questo che ho scritto quel che ho scritto. Il culo se ne vale la pena si può sempre godere nella contemplazione, se invece non ne vale si può usare.
Ma con due tette che non danno la gioia agli occhi che ci fai? Se la risposta è le seghe, o andarsene, è lì il problema.

Riguardo ai pennarelli non è un test che si DEVE fare è un detto popolare che poi da molti è stato ripreso in barzellette o scenette televisive:
se metti un pennarello sotto il seno e questo cade, è un ottimo seno; se il pennarello rimane su il seno non è il massimo ma ci si può divertire tranquillamente; se i pennarelli ad essere salvati dalla forza di gravità iniziano ad essere 2 son problemi; se infine ci puoi tranquillamente riporre un astuccio da 24 pezzi completo di blocco da disegno A4 in carta ruvida, d'accordo che i gusti non si discutono ma a tutto c'è un limite.

sibarita74
Newbie
27/08/2012 | 13:53

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Ma @cheflatino78 saresti disposto a mettere la mano sui fornelli accesi per tutto il tuo settore?
Io qualche mese fa, dato che sono fermo e ho quell'ambizione pur non avendo le carte in regola, mi sono preso in provincia (non privatamente) il mio ex-rec. Per quello che mi posso ricordare era più difficile punzecchiare all'asilo.
Sempre per mettere le mani avanti mi sono preso l'abilitazione HACCP, non quella personale ma quella che mi da i titoli per scrivere il manuale ed essere responsabile nella mia attività senza dovermi, attenzione per legge, rivolgermi ad un consulente esterno. L'unico dubbio che non si è chiarito è se posso addestrare il personale direttamente o meno (dato che posso scrivere il manuale dovrei intrinsecamente essere abile).
Comunque la cosa, per il mio personale progetto non è fondamentale, perché affiderò la cosa ad un'agenzia esterna che per i partecipanti al corso, anche questo con la provincia e membro esterno agli esami, ha offerto un pacchetto all inclusive comprendendo anche i test per un anno.

Ora tutto questo chiaramente non fa di me uno chef, anzi non mi rende in grado neanche di spillare la birra, ciò nonostante questo posso aprire un'attività di ristorazione. E come scriveva @socmel molte sopravvivono non perché in cucina hanno dei geni o dei lavoratori con i marones, ma perché abbattendo i costi con metodologia scientifica e dando un giusto minimo di attenzione al cibo riescono a stare a galla comodamente.

Secondo me quindi la polemica che state contribuendo ad alimentare non esiste perché non si mette in discussione la vostra professionalità o i vostri sacrifici, ma si discute su un mercato ampio dove probabilmente, e dolorosamente, siete una nicchia a livello mondiale.

Se comunque il risentimento non cede il passo invece di cucina possiamo parlare dei massaggi, dove un HE (consideriamolo un elemento di marketing) fa una spietata concorrenza a chi magari per anni ha studiato e praticato ogni tipo di disciplina.
Poi per carità il massaggiatore pluri diplomato ci terrà a puntualizzare che non è lo stesso lavoro (e chi ha mai detto il contrario) e lo difenderà estrenuamente.
Ciò non toglie che gli altri soggetti non all'altezza comunque una fetta di mercato la assorbono, e visti i bassi costi, per lungo termine.

Se non va bene neanche questo possiamo citare il caso dei dentisti laureati contro i tecnici, dei programmatori con i ragazzini che fanno i siti con addirittura con word.

In definitiva mettersi a far finta che queste realtà non esistono, dato che nell'attuale sistema economico siamo tutti collegati, non facciamo un buon servizio a noi stessi.
Anche credersi di un altro pianeta, e quindi protetti, è rischioso.
Tempo fa su cielo (sky) mandavano un docu-reality girato su una nave della Costa.
Beh le cucine erano lontane parenti di quelle che avete descritto. Ricordo di un addetto ai dolci, filippino o giù di lì, che a domanda di un ispettore rispondeva che le torte potevano essere conservate anche in luoghi dove le temperature sono normalmente di 40° (ed infatti alcune erano tranquillamente su un tavolo).
Ora non dico che quel prodotto sarebbe mai arrivato in tavola, sicuramente sarebbe stato buttato dallo chef incaricato al controllo, però intanto gente che non ha a che fare con la cucina continua ad entrarci per il semplice motivo di rispondere ad un risparmi economico da investire altrove.

Tutto questo per sostenere, nella speranza almeno di rimanere nei paraggi del topic, che se uno non ha attitudini o non le ha ANCORA sviluppate, nessuna forma di investimento gli è preclusa se c'è voglia di rimboccarsi le maniche.
Certo è che se uno non vuole affidarsi ai consulenti o partner per N motivi una qualche preparazione, iniziando da quella economica, possibilmente accademica, bisogna averla. E se a questa ci si aggiungo delle competenze specifiche possono essere un di più da portare all'incasso

Però se un giorno trovassi @lixo76 neo laureato in gestione aziendale dirigere al posto di uno chef una cucina fatta di neo diplomati dell'alberghiero, abili ad usare friggitrici e microonde, mi dispiacerebbe, ma non mi sorprenderebbe più di tanto.

sibarita74
Newbie
27/08/2012 | 05:56

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Come per l'altra vicenda la storia è talmente bella che trascende dal fatto che sia reale o meno.

Io voglio che @Oscar sia reale e da amico, spero di potermi definire così almeno virtualmente, ti consiglio di non desistere ma di continuare ad ospitare queste ragazze.

Però dato che sbagli qualcosa, prova ad affrontare situazioni più semplici da gestire.
Ad esempio, almeno per provare, invita a casa una ragazza un po' bruttina, non un cesso ovviamente, ma quelle che da piccoli gentilmente le appellavamo con "tipe".

So benissimo che meriti altro ma devi fare di tutto per interrompere la serie negativa.
Il perché è risaputo.
Più le cose non vanno come auspichi e più dentro di te qualcosa cambia in peggio. Queste profittatrici che sfortunatamente hai incontrato se ne accorgono e ti usano.
E allo stesso modo fanno i tuoi amici usandole alle tue spalle.

Quindi gioca per una volta una partita facile, dai spettacolo segnando più goal possibili, e vedrai che le cose cambieranno in meglio.

Non posso garantirti un successo immediato nelle partite che contano, ma più ti farai le ossa nella serie cadetta (o addirittura in qualche torneo amatoriale) e prima arriverai in forma per la champions league.

Nella speranza che la metafora sul calcio sia chiara, in bocca al lupo.

sibarita74
Newbie
27/08/2012 | 05:22

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Non è la legge ma sono le mie esperienze.

Il perché che mi è stato confessato più spesso è il binomio pisello+urina che dà come risultato mentale un senso di sporco, e non credo di aver scoperto nulla di nuovo.

Apro parentesi.
Il discorso dell'umiliazione invece non mi è stato mai fatto, anzi credo che in maniera subliminale l'eventuale posizione di dominata sia più un indicibile pregio piuttosto che un fastidio.
Chiusa parentesi.

Una volta che scopre che non ci sono cattivi odori o sorprese, raramente ho continuato ad avere problemi.

Come faccio io per farglielo scoprire è molto banale, e non mi vado ad inventar cose strane dato che funziona.
Nella classica posizione del 69, inizialmente gli chiedo solo di carezzarmelo mentre io mi do da fare come credo.
Come lei inizia a sciogliersi inizio a chiedere una giusta ricompensa (bacini almeno in zona).
Mentre aumento l'intensità di quello che gli sto facendo gli faccio capire (o se è di coccio mi fermo e glielo dico chiaramente) che è un piacere che può raggiungere vette altissime se ricambiato in maniera consona: tecnicamente più si allontana lei più mi allontano io, più si avvicina lei più mi avvicino io.
Come scritto una volta passato il guado raramente ho trovato una ragazza che come mi distraevo non assolveva ai suoi impegni, il più delle volte anzi passate le remore iniziali le trovavo partecipi anche senza il mio massimo impegno a fare altrettanto.
Quasi se il farlo, anche senza ricevere nulla in cambio, fosse già di per se soddisfacente a raggiungere il piacere, valle a capire le donne.

L'altra faccenda è un po' più delicata dato che il problema non è aver a che fare con lo sporco ma esserlo, cosa che paradossalmente per le donne è più grave.
Il come superare l'impasse è più complesso e metodi universali non ne conosco.
Il mio è un po' elaborato, ma quello è anche il mio carattere.
In casa, dove vivo da solo, ho messo su una doccia "delux": getti per il massaggio, mega soffione a soffitto con effetto pioggia, bella comoda (ci si sta anche in tre), ecc ecc ecc.
Tutto questo non per l'obiettivo tema della discussione ma perché a prescindere ho bisogno di igiene dato che in corso d'opera non voglio avere problemi di odori non consoni o altro, è una mia fissazione, non morbosa ma presente.
Quindi nei primi approcci, nei pre-preliminari, gli insinuo l'idea di un bel massaggio sotto la pioggia, anche con trattamenti cromo-terapeutici.
Torniamo in-topic.
Una volta in doccia, coadiuvati da un un ottimo bagnoschiuma molto idratante (magari corretto con oli essenziali) si inizia a massaggiare il tutto soffermandoci spesso nella zona dove c'è il nostro obiettivo. Sta con l'esperienza riuscire a farlo quasi per caso senza far capire invece che è il nostro principale traguardo.
A proposito, quasi me ne dimenticavo, occhio a non tradirsi in questo e soprattutto NON CHIEDERLO.
Una volta che è palese, a lei, che siamo puliti si inizia a lavorare la zona (o ancora nella doccia se la cosa piace o una volta arrivati nel luogo che abbiamo scelto per consumare).
Qui l'approccio è un classico, credo che la tecnica abbia anche un nome.
Si fa un bel lavoro con le mani (ed eventualmente con la bocca) tra le sue gambe.
Come la ragazza inizia a godersi l'opera, che va portata avanti utilizzando il dito indice e il dito medio all'interno e il pollice a far danni nei paraggi, con il mignolo TIMIDAMENTE E BEN LUBRIFICATO (lascio all'immaginazione cosa usare) si inizia a forzare DELICATAMENTE lo scrigno dei desideri.
Anche le serrature più dure solitamente cedono dinnanzi ad un innocente mignolo, e se non si fanno cazzate, e si fa passare il tempo necessario facendo un buon lavoro, anche il dito anulare, sempre TIMIDO E BEN LUBRIFICATO, può raggiungere senza troppi ostacoli il vicino di mano più piccolo. Magari inizialmente alternandoli.
Una cosa fondamentale è che pollice indice e medio non devono mai e poi mai fermarsi a guardare, possono rallentare dando modo alla partner di scoprire che il piacere non gli arriva da dove se lo aspettava, ma mai fargli scoprire palesemente che si sta concedendo più del normale.
Con un po' di pazienza è proverbialmente risaputo che non c'è il 2 senza il 3, e quello diventa il punto di non ritorno, sempre che la dotazione sia intorno alla media, se no so cazzi.

ps: sono tra quelli che, ahimè, ascoltano le donne (amiche, amanti, ecc) quindi se c'è del merito va a loro; mi sono limitato a raccontare come io ho inteso i loro bisogni per avere il beneficio di vedere appagati i miei, che sono tanti, ma tanti.

sibarita74
Newbie
27/08/2012 | 03:27

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AAARGH non ho mai parlato di cessi!!!
Quelli proposti da me o l'intervento di zest (le altre purtroppo non sono riconoscibili) riguardano ragazze normali ma che per pochi non lo sono, in senso positivo.

Sento su questo forum parlare spesso di classifiche.
Bene essere attratti dalle 8, le 9 e le 10 è molto comune, già le 7 sono per gruppi di estimatori magari di qualche particolare (come ad esempio nell'altro thread culi o tette).
Poi ci sono quelle da 6 o 6,5 che difficilmente si notano a meno che per te (o per me), nonostante l'assenza del classico 90-60-90, gli dai un paio di voti in più.

Tutto qui. Non c'è la morbosa ricerca di chi ama farsi le reiette della società, ma solo la volontà di confrontarsi sulle cose che ci piacciono in maniera differente (scartando quelle che tutti si farebbero perché lo diamo per scontato).

Oh poi se vi circondate solo del meglio del top va bene eh, mica ho da ridire, anzi mi complimento.

sibarita74
Newbie
26/08/2012 | 19:48

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La discussione sta andando ot perché la mettete sul personale.
Se siete convinti che un'attività di ristorazione che porti reddito ci siano OBBLIGATORIAMENTE dei cuochi o del personale che si è fatto il mazzo come ve lo siete fatti voi probabilmente avete avuto la possibilità di vedere solo le eccellenze.
Io per la mia attività precedente legata all'informatica, quindi trasversale alla qualità delle imprese che ho visitato, e per l'immatura e adolescenziale voglia di aprire da sempre un "pub", i locali di Roma me li sono girati tutti e con enorme curiosità e senso critico, dai baretti di periferia a dei medio/grandi ristoranti, qualcuno anche rinomato.
Beh la situazione non è nella stragrande maggioranza dei casi quella che descrive Zest e non c'è in ogni luogo l'abnegazione di Curvasin.
Probabilmente avete volontariamente scelto di frequentare la crema e alla lunga la vostra realtà è diventata l'eccellenza, non è così, non sarà giusto ma c'è chi fa i soldi sulla salute della gente. E sono tanti.

Riguardo al pane cinese... Nella mia piccola esperienza londinese ho lavorato per una piccola catena, 4 o 5, di ristoranti francesi. La fortuna mi ha fatto lavorare per i due più importanti:
uno praticamente al centro dedicato per lo più ai turisti o a gente di passaggio;
il secondo in una zona un po' fuori ma molto quotata.
In quest'ultimo ho imparato tanto perché ogni cosa si faceva a mano e c'era un professionista per ogni genere: il fornaio, l'esperto di carni, il pasticcere, ecc.
Nel secondo le cose funzionavano in maniera leggermente differente: pane semi pronto (non ricordo come si chiama) che necessitava di una breve cottura al forno, torte industriali impreziosite o da un po' di frutta tagliata al momento, carne surgelata,...
Quello che ho scoperto è che il bilancio del primo era pari e che quindi a reggere il tutto era l'enorme utile del secondo.
Io nel primo più dell'insalata e qualche altra piccola cosa non toccavo, nel secondo a volte mi ritrovavo a far uscire i piatti principali.

Questa ovviamente è una mia esperienza e non è la verità, ne sono conscio, però è qualcosa che è esistito e probabilmente esiste ancora. Poi se non vogliamo non considerarli perché non sono degli a sto punto dico pure io amen.

Tornando in-topic ricordo ancora una volta che veniva chiesto come investire. Nonostante non è uno chef la ristorazione ha delle formule che potrebbero essere buone. Per lo meno ugualmente buone ad investimenti sul mattone o su prodotti finanziari visto che ammettendo la sua ignoranza in queste materie dovrà comunque appoggiarsi a qualcuno, e incrociare le dita.

Poi se ha voglia di fermarsi, dato che se lo può permettere, per iniziare ad acquisire competenze in ciò che gli interessa (anche un hobby tanto per dirne una) sicuramente non sbaglia e se tra qualche anno deciderà di investire, anche appoggiandosi a qualcuno, lo potrà fare con un minimo di cognizione di causa utile almeno a non farsi fregare dal primo venuto.

sibarita74
Newbie
26/08/2012 | 13:56

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Correte il rischio di chiudervi a riccio per difendere le vostre tesi.

@Zest indubbiamente per gestire cucine enormi servono delle competenze che alla nascita non ci vengono consegnate. Però il problema sta nei numeri e nel capire quante sono effettivamente le persone richieste (anche rimanendo solo in Italia) che debbano caricarsi sulle spalle certe strutture e quante invece sono quelle che mettono la mamma ai fornelli e il figlio in sala. Senza considerare quanto poi un cliente seduto al tavolo riesca ad apprezzare quello che c'è alle spalle.

@socmel allo stesso tempo però non puoi affidarti a dei modelli universali per osservare il mondo, e soprattutto quello che avviene in Italia (magari anche da altre parti ma non le conosco direttamente). C'è una sensibilità in alcuni connazionali a fare le cose che spesso trascende dalle capacità tecniche. Questo porta con se sia degli evidenti limiti ma anche dei vantaggi che nonostante tutto ci rendono un gran paese. Poi se mi dici che saremmo presto o tardi (o magari già lo siamo) ingoiati da una scientifica mediocrità ci credo, ma parliamo di mediocrità però.

Ma il problema più grosso è che tutto questo non ha a che fare con la domanda di partenza: che lavoro fare.
Chi ha questa necessità non è un professionista accreditato. Non ha idee. Non ha passioni. Non conosce modelli di sviluppo se non per sentito dire. Pur avendo una laurea non riesce da solo a capire come unire le risorse che ha con quello che sa.
@lixo76 non ti sto criticando ma riassumendo quanto so di te in base a quello che hai scritto e se non ti riconosci nel mio identikit puoi sempre aggiungere informazioni.

Quindi alla fine, secondo me ovviamente, il gol in più lo fa @socmel e non perché ha solo la legge dei grandi numeri dalla sua ma perché pur non conoscendo affondo il settore offre nei fatti una possibile risposta alla domanda rimanendo in-topic: uno come @lixo76, per quanto sotto sotto possiamo biasimarlo, può tranquillamente investire in un McDonnald (o giù di li, non sono aggiornato sui costi all'epoca della lira bastava un miliardo) e gestire, o meglio controllare in ultima istanza, il suo investimento a distanza.

So che sto facendo una forzatura ma la realtà, rispetto all'occasionalità, è più vicina a quanto ha sintetizzato @Tirofijo nel suo intervento rispetto al fiume di tesi ed antitesi che possiamo fare.

Poi un italiano in gamba come @curvasin, in un comune zeppo di franchising del pane, apre la sua bottega artigianale "di una volta" e si prende metà mercato.
Però primo lui è in gamba, e secondo se già ne arrivassero altri 2 o 3 in gamba come lui rischierebbe di non starci più dentro per mantenere constante il rapporto costi/qualità. Cosa che ai franchising evidentemente interessa poco avendo il vantaggio di non puntare alla qualità ma di sapere perfettamente come controllare e abbassare costantemente i costi, arrivando magari a "scaldare" il pane surgelato prodotto in Cina.

sibarita74
Newbie
26/08/2012 | 12:53

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Troppo facile @master, per come scopa?

Comunque ieri discutendone con un'amica dopo la ennesima birra mi si è aperto il terzo occhio e mi è stata donata la seguente rivelazione:
Alle brutte un culo deprimente puoi sempre fottertelo, ma con due tette tristi che ci fai? I giochi di prestigio con i pennarelli?"*

*immagino che lo sappiate tutti il test del pennarello

sibarita74
Newbie
26/08/2012 | 02:35

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Però @Zest se parliamo di numeri @socmel non ha torto.
Tu parli di professionalità andando a citare una nicchia di cuochi, lui invece afferma che per avere una licenza puoi anche non saper fare due uova.

Purtroppo è una situazione che mi tocca da vicino dato che sono il prototipo narrato da @socmel: zero competenze ma tanta voglia di investire i frutti dei lavori passati (onestamente, anche quelli con poche competenze) nella ristorazione.
Quello che però non si evince dalla sua fredda analisi è che non è il culo a far sopravvivere ma le doti uniche dell'imprenditore "fortunato" che mette sul campo, anche se non hanno nulla a che vedere con la missione principale dell'attività.

Il McDonnald è un progetto studiato, è un modello perfetto ed esportabile ovunque e paradosso dei paradossi gestibile da chiunque faccia del loro manuale la propria Bibbia.
Invece la maggior parte delle attività italiane sono incentrate soprattutto sulle capacità dell'imprenditore, dell'individuo, e non su un "business plan". Questo le rende inadatte ad essere replicate e impossibilitate a raggiungere grandi dimensioni.
Sono soggetti che da sempre vivono nel loro mercato ristretto, mercato che però con la globalizzazione è diventato molto competitivo, troppo per molti.
Mi spiego ancora utilizzando la mia esperienza.
Come poco sopra ho scritto con scarse competenze specifiche ho iniziato un'attività (commercio). Questa grazie ai miei talenti, che ripeto avevano poco a che fare con cosa facevo, è cresciuta costantemente. Ma non sono stato fortunato, ho sopperito con altro le mie mancanze.
Comunque nel 2009 le condizioni generali di mercato nel mio settore stanno per entrare in una crisi profonda. Anticipo i tempi per incassare tutti i crediti prima di eventuali scherzi e inizio le procedure di vendita della società.
Ma li in nodi vengono al pettine. La società sono io. Ad esempio è il mio modo di trattare con i fornitori o con i clienti, e altre abilità che non posso vendere.
Quindi nonostante la società sui libri valesse 10 accetto la prima offerta che mi viene fatta pari a 2 (per la cronaca oggi è in liquidazione).
Spero di essermi spiegato.
Chiudo l'intervento invitandovi a non prenderla sul personale se vi viene detto che nella ristorazione non c'è professionalità, si parla di grandi numeri non si punta il dito verso qualcuno, e voi che siete del mestiere in fondo lo sapete che in Italia è così.

ps: @socmel si indicano metodi statici non per contribuire alla staticità del paese ma perché chi ha fatto la domanda così ci è apparso, almeno al momento.

sibarita74
Newbie
25/08/2012 | 16:18

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Ma come bidone, sporcizia, e allora tanto vale portarsela in qualche immondezzaio all'aperto cosi magari puoi ululare alla luna :)

sibarita74
Newbie
25/08/2012 | 14:02

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E comunque potrebbe aprire un bel FKK in Svizzera!!! Così non ha neanche più il problema di come esportare i soldi all'estero.
Dopotutto mica sarà passato su questo forum per caso, o no?

sibarita74
Newbie
25/08/2012 | 13:59

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Attenzione commerciale, non commercialista, che poi alla fine è anche il lavoro che risponderebbe alle sue richieste.
E se l'azienda di cui il padre è socio ha possibilità (o magari il come se lo inventa lui stesso) di esportare i servizi o prodotti all'estero la soluzione è trovata con buona pace di tutto.
Però se poi ha ragione @Zest che il tutto si riduce ad avere un buon reddito senza sbattersi troppo non credo ci siano altre strade dall'investimento immobiliare o finanziario a tripla A avendo la fortuna di partire con un ottimo capitale.

sibarita74
Newbie
25/08/2012 | 12:34

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@dionisio74 i miei interventi erano di natura pratica e non ideologica.
Come sul lavoro lo scopo è raggiungere il massimo obiettivo con il minimo sforzo (non per pigrizia ma per utilizzare meglio le forze).
Il problema è che le stradali portano con se delle aggravanti (la pula, l'igiene, l'estrema velocità del servizio, ecc) che vanno a far mancare il preventivato risparmio economico. Quindi piuttosto che spenderne 30 + spese varie, inizia a diventare auspicabile 100 per una d'appartamento magari recensita.
Passando al tema garçonnière, perché di quello si sta parlando non ci stiamo inventando nulla, se si sfrutta soprattutto per altre situazioni e qualche volta si usa per dare ricovero ad una stradale a fine turno ha senso.
Farlo per le stradali e poi una volta la mese farci un pokerino (per dire) con gli amici, secondo me, un po' meno. E sempre per un rapporto costi/benefici che fatico a trovare.
Poi se trovi un'appartamentino a poco e dalle tue parti le tipe vanno a 30€ l'ora buon per te, qui a Roma non mi risulta.

@corganish guarda sono al punto che devo trovare solo la situazione giusta per fare il debutto in questa amabile società, ormai non si torna più indietro :D

sibarita74
Newbie
25/08/2012 | 12:03

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Ave @Zest ^:)^

Forse mi sono spiegato male. L'intenzione non è quella di pubblicare per forza i nomi delle ragazze più brutte del mondo sulle quali avete avuto pensieri osceni, è molto più semplicemente mettere da parte per un momento le top che facilmente tutti si farebbero.

La Cortellesi appena citata è riconosciuta ai più come brava, simpatica, ecc ma a Zest gli comunica qualcosa che altri non sentono. Idem per quelle citate da me prima o anche per quelle più private di @Misterio e @Pacciani.

Ne aggiungo un'altra io, l'attrice Cecilia Dazzi, il solo timbro di voce mi scuote.

sibarita74
Newbie
25/08/2012 | 11:52

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@curvasin Ulisse si fece legare, ai marinai fece mettere i tappi di cera, ed è questo che lo fa un dritto: godersi tutto senza fare guai, un po' come il l'uso del condom.

Secondo me ci può stare la voglia di fare altro, e forse a volte è necessario proprio per il bene dell'attività di famiglia delegare a chi magari con passione ci è cresciuto dentro anche se non porta lo stesso cognome.
Vi immaginate Lapo a dirigere la FIAT?
L'importante, per il tipo, è conservare i valori che l'avere un buon esempio accanto può avergli trasmesso: passione, lavoro, serietà, lavoro (è una ripetizione voluta).

sibarita74
Newbie
25/08/2012 | 02:00

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Va beh ma a te che ti costa rassicurarlo?
Fatti virtualmente convertire che tanto male non caschi comunque.

A parte gli scherzi, è che se nessuno fa mai un passo di lato e si finisce sempre ad insulti.

sibarita74
Newbie
25/08/2012 | 01:54

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Un attimo, tu hai chiesto quali rischi possono esserci.
Oltre all'eventuale causa c'è tutta l'inevitabile pubblicità che questa comporta.
Ovvio che se non ti crea problemi con amici e parenti buon per te, ma in assoluto e un rischio.
E' come se uno domanda che rischi si corrono a parcheggiare in seconda fila, uno gli risponde le multe e l'altro gli ribatte che è il nipote del sindaco.
Arrivi ad un punto che anche il fatto che ti fermino le forze dell'ordine tutto sommato non è un problema.

Comunque rimane il problema d'igiene della lavoratrice che per forza di cose è sicuramente meno curato di altre situazioni.

sibarita74
Newbie
25/08/2012 | 01:47

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Generazioni bruciate dal berlusconismo.
Mo andiamo a litigare per stabilire in maniera assoluta se sono meglio le tette o le chiappe.
Magari quando arriverà Beatrice staremo tutti meglio, e speriamo che abbia un bel culo.

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