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PedritoElDrito
Newbie 36-50
04/01/2018 | 23:18

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Ciao a tutti.
Mi sono iscritto a questo meraviglioso sito per raccontare la mia esperienza di gnoccaviaggiatore in quel del Perù, dove ormai da qualche tempo mi reco sovente per questioni professionali.
Innanzitutto mi preme dire che le precedenti recensioni negative sulle peruviane che ho trovato qui sono, a mio modesto avviso, da non considerare minimamente. I gusti sono gusti: se cercate le bianche alte, diafane e magre, in questa rece non ne troverete traccia alcuna, per quanto posso assicurarvi che ci sono modelle peruviane che corrispondono a queste caratteristiche (Laura Spoya, Millet Figueroa, Vanessa Jerì, Sheyla Rojas, Daniela Tamayo, eccetera...)
Ma se vi piacciono le latine (personalmente ne vado pazzo), questo Paese è un vero paradiso.
Vi racconterò come è andata a me, e mi rendo disponibile a fornire qualsiasi verifica e a dare ulteriori dettagli qualora venissero richiesti.
Dove possibile, cercherò di corredare con foto le tipe che mi sono timbrato, dato che talvolta è stato possibile fotografarle e talvolta no per ragioni comprensibili.
Come ovunque, per noi cacciatori di topa le possibilità di trombare sono anche qui essenzialmente due: free o pay. Non mi sono fatto mancare nessuna delle due opportunità. Per quanto sia ovviamente preferibile la prima opzione, anche riguardo la seconda mi sono davvero divertito.

FREE
In questo paese più di altri, per avere opportunità concrete di chiavare aggratis è necessario soddisfare alcuni presupposti, in ordine di importanza:
1) Conoscere lo spagnolo piuttosto bene: in Perù scordatevi che capiscano o parlino inglese, figuriamoci l’italiano.
2) Per avere risultati concreti con le tipe più acculturate (a mio avviso interessanti intellettualmente e sufficientemente porche), è utile conoscere un po’ di cultura generale ma soprattutto peruviana (presidenti, storia nazionale, cucina, calcio, ecc).
3) Avere un’età ed un aspetto quantomeno presentabile. Io non sono un adone, ho 45 anni, sono alto 174 e ho un fisico discreto (nonostante la scarsa altezza ho giovato a basket a livello semipro fino a 5 anni fa). Questo sicuramente aiuta in città come Lima e Cusco, ma soprattutto vi apre moltissime strade in posti più remoti come Puerto Maldonado o Tarapoto che si trovano nella selva: qui le ragazze sono calientissime, e appena vedono che sei gringo ti manifestano apertamente il loro interesse.

Per quanto riguarda le free, soprattutto a Lima, le possibiltà sono tre:

  • Centri commerciali
  • Parque Kennedy
  • Tinder / Happn / Lovoo

Centri commerciali / MALL
A Lima ce ne sono tantissimi. Il più importante e frequentato è il Jockey Plaza, in centro. Ma quelli dove si cucca di più sono il Mega Plaza (a Los Olivos) e il Minka (Callao).
Una piccola spiegazione: a Lima vanno fortissimo le Chibolitas: questa è la parola che definisce le ragazze dai 18 ai 25 anni che fanno di tutto per dimostrarne meno. E ci riescono.
Funziona così: fai due passi per il Mall e si gioca ad incrociare gli sguardi; contrariamente a quanto ho letto, vi assicuro che NESSUNA di loro lo abbassa. Si fanno quindi le classiche vasche, e se appunto incroci lo sguardo della stessa tipa che ti interessa per più di un paio di volte, è praticamente fatta. Non racconto nulla di nuovo nel gioco delle parti del sesso: ci si saluta, si socializza, la inviti a bere qualcosa, scambi il contatto Whatsapp: qui è la normalità, e il più delle volte sono loro a chiedertelo, proprio come da noi... Se riesci a farle accettare un invito a cena, il dopo è assicurato.
Parto da qui perchè per la sezione “Free” questo è il metodo meno proficuo... A me è riuscito di concludere con due, una al Mega Plaza (Camila, vedi foto 1, semi milf piuttosto slanciata per lo standard locale ma che dichiaratamente predilige esteticamente gli standard europei, e io di certo non sembro peruviano...) e Yuliana (vedi foto 2, giovinetta carina e scuretta con fianchi stretti e culotto pieno, piuttosto maiala che avrebbe voluto continuare la storia sperando, purtroppo per lei, un futuro in Europa...).

Parque Kennedy
Questo parco non è grandissimo, e verso sera si popola di ogni tipo di umanità: anziani soli all’ultimo stadio, drogati (pochissimi) e ubriachi (tanti) dato che l’alcool è sensibilmente più a buon mercato degli stupefacenti, OTR di qualsiasi razza ed età (uno di pochi posti dove trovarle, dato che la prostituzione in Perù è legale) ma pure moltissime free (e chibolitas...anche se alcune di loro possiamo considerarle freelancers) e ovviamente una marea di turisti per lo più yankees, perchè lo sanno che qui ci sono le chicas. E’ dunque d’obbligo lo struscio: si passeggia, i soliti incroci di sguardi, eccetera, non devo spiegarvelo io... Le freelancers sono per lo più Limenas, cioè originarie di Lima, perchè il costo della vita è più alto rispetto al resto del Perù, e anche qui come in altre parti del mondo ci sono fantastiche studentesse che mantengono una parte dei loro studi in questo modo. Dato che non sono professioniste, bisogna contrattare un po’: potrebbero partire con una richiesta di 50 o perfino 100 / 150 soles (intorno ai 25/30 euro, 1 euro vale circa 4 soles), ma se gli piacete e magari ve le portate (ancora) a cena, potreste passare ottime serate (e trombate) con 50/60 soles. Altra faccenda invece le Serrane, quelle che vengono dai posti che i Limeni chiamano appunto Sierras. Sicuramente dipende da dove arrivano, ma Lima è probabilmente il primo posto dove vedono girare un po’ più di grano di quello a cui sono abituate. Il Perù è enorme, per cui le Sierras possono essere qualsiasi: arrivano a Lima dall’Amazzonia o Madre de Dios (Iquitos o Puerto Maldonado), da Ayacucho (la terra di Sendero Luminoso), da Ica (al Sud, terra di ottimi vini), da Trujillo (città molto pericolosa ma dove si mangia da Dio) e da tanti altri luoghi. In materia di ragazze però, secondo la mia esperienza, le Charapitas sono imbattibili. Sono quelle che arrivano da Tarapoto, la città in cui si fanno i sigari peruviani. Con le dovute solite eccezioni, un esempio di charapita media ha: fisico da thailandese (con più tette...), viso da latina e un approccio a letto da africana. Continuano a volervi trombare finchè non vengono, e dopo aver goduto vogliono avere altri orgasmi. Sconsigliate per i deboli di cuore, se siete dei veri maiali ai quali piace scopare forte (tipo hairpulling che io adoro) fanno al caso vostro. Volete vedere qualche esempio ? Andate su Google Immagini (o anche video...) e cercate charapitas: mi ringrazierete...

Tinder / Happn / Lovoo
Ecco la fondamentale differenza con il nostro paese, dove anche il più cesso se la tira peggio di una fionda pensando di averla inventata lei: con queste 3 app, qui trombi.

Tinder
Sicuramente il migliore qui: ovviamente aiuta un pochino la presenza (non faccio così schifo evidentemente...) e come detto in precedenza lo spagnolo deve essere quantomento discreto. Veramente: vi basta aprirlo in aeroporto, e nel tragitto che vi separa dal vostro alloggio, i matches vanno che è un piacere. Io ho messo un filtro sull’età: 18-35, e alla sera già prima uscita (e trombata: Miluzka, foto 3 4 e 5, infermiera Limena 26enne). Un consiglio: leggete un pochino sul paese, parlate della loro cultura e della loro cucina, ricordatevi del nome di qualche calciatore peruviano, ed è fatta. Cena, sfoggio culturale e gambe che si aprono in Hostal. Afrori e sapori latini, cosa desiderare di più ? Di sicuro anche lei desiderava il mio cazzo, i suoi occhi scuri e indagatori se lo mangiavano quasi quanto lei ha fatto con la bocca, e i suoi fianchi sembrava avessero delle vere e proprie maniglie per poter spingere il più in fondo possibile. Brava infermiera, esame passato.

Happn
L’ho scoperto qui, non lo avevo mai usato prima. La stessa esperienza con la stessa app nel nostro cazzo di bel paese è agli antipodi. Oh ragazzi, vi garantisco che qui sono loro che vi messaggiano sei si accorogno di avervi incrociato e che siete ancora nei paraggi. Qui ho affondato con una charapita di cui sopra (Irene, foto 6 e 7, 22 anni, universitaria) accalappiata in un parco vicino a dove stavo lavorando (Plaza San Jose a Jesus Maria). La incontro con due sue amiche, parliamo un pochino, sfoggio la mia cultura sulla storia andina e mi offro di pagare la cena a tutte e tre: fare lo sborone in certi ambiti può aiutare (solitamente non lo sono). La più grassa e la più giovane non accettano (per fortuna), ma Irene dice alle sue amiche “me gusta este gringo” con un sorriso fra l’innocente e il seduttivo che me lo fa rizzare all’istante, e me la porto a cena. Mi racconta tutto della sua vita (che a voi risparmio ma a me ha attizzato a mille mentre la guardavo parlare) e concludiamo in un Hostal del centro. Notte passata insieme, con lei che avrà avuto almeno 4 orgasmi di cui uno mentre le leccavo i turgidissimi capezzoli scuri che, come disse il mitico Verdone, sembravano du’ chiodi.

Lovoo
Questo invece è più utilizzato dalle milf. Mentre sono in attesa di incontrare una persona per lavoro, mi trastullo con l’applicazione e mi capita un match con Erika. Dopo un po’ di classico chatting di superficiale reciproca conoscenza, decidiamo di vederci presso un ristorante che lascio scegliere a lei. Appuntamento alle 20, alle 19.55 la contatto su Whatsapp (come già ho detto ottenere il numero delle ragazze qui è normale, altra mentalità rispetto alle cavernicole italiane) e mi dice che lei è già dentro perchè conosce i proprietari (ahia, brutto segno mi dico... libertà di movimento zero sto pensando). La riconosco subito (foto 8): ha 38 anni, separata, senza figli, viso rotondo frutto di un intrigante mix latino/giapponese (il Perù è pieno di discendenti di cinesi, giapponesi e koreani che vennero qui nel dopoguerra), e un fisico tornito davvero niente male. La conversazione è molto piacevole, scopriamo di avere parecchie cose in comune (letture, viaggi, ci scambiamo le rispettive esperienze con AirBNB...) ma resto di sasso quando mi dice che lavoro fa: country manager di una importantissima (e ricchissima) multinazionale francese di profumi. Esticazzi ! Ci facciamo fuori una boccia di vino italiano (ha apprezzato il fatto che l’avessi scelto io abbinandolo alle pietanze scelte) e per ringraziarmi si offre di pagare lei la cena (!). Capisco d’altro canto che per stasera l’unico contatto sarà un abbraccio e un bacino appena accennato sulle labbra (e un mio accarezzamento delle sue mani per ammirare gli anelli...). Per rispettivi impegni professionali, scopriamo che potremo rivederci solo il giorno prima della mia partenza. Questa volta però mi chiede di andare a prenderla alla sua uscita dal lavoro, e mi chiede se me la sento andare a cena da lei. Beh guarda, veramente no, non me la sentirei, ci conosciamo da così poco.... Si si, credeteci che ho risposto così. Saliamo sul suo SUV (!!!) e via verso Miraflores, il quartiere dei ricconi di Lima. Parcheggio sotterraneo di un palazzo alto 12mila piani tutto di acciao e vetro, e ascensore che arriva direttamente in appartamento, grande quasi quanto una sorta di piazza d’armi. La cena non è fatta da lei, ma viene recapitata a casa proveniente dal ristorante Maido... Sono nuovamente ospite, non riesco a trattenermi dal dirvi che spero di avere ripagato piuttosto bene l’invito, e credo che fosse questo ciò che lei si aspettava. Ancora ho negli occhi e nelle orecchie le sue cavalcate e le sue grida, con quel suo morbido corpicino orientale e latino. La signorina doveva recuperarne di tempo perso (tra l’altro l’ex marito aveva 25 anni più di lei e non se la trombava mai), e sono orgoglioso che abbia scelto me per farlo. Ovviamente siamo ancora in contatto, e quando questa primavera sarà a Parigi per la riunione annuale della sua Compagnia, un bel permessimo di un paio di giorni per raggiungerla nella capitale francese è ovviamente d’obbligo.

PAY
Nonostante la mia attività con le free sia stata più che appagante, quando sono a Lima non mi sento completo se non faccio qualche passaggio in uno dei più grandi ed antichi bordelli del Perù e del Sudamerica: il Trocadero / Botecito.
Perchè due nomi ? Perchè in realtà i bordelli sono due, e più avanti andrò a descrivervi come funzionano e cosa ci si può fare (indovinate un po’ ? ;-D ).
Prima di prosegure però, mi sento in dovere di darvi tutte le relative info riguardanti questo aspetto, quello Pay appunto. Innanzitutto, c’è un sito in tutto e per tutto uguale al nostro bakekaincontri, che si chiama Skokka https://pe.skokka.com . Se conoscete il nostro, questo è identico ma in spagnolo.
Altro sito che può essere utile è https://www.photokinesiologas.com/. Come tutte le cose, questo sito ha dei pro e dei contro: il pro è dato da tutta una serie di filtri che puoi impostare per ricercare la tipa che maggiormente ti attizza: caratteristiche, età, nazionalità (un sacco di venezuelane e colombiane, meno ecuadoregne e boliviane), colore, servizi, se sono indipendentes (freelance)..., la città e il quartiere in cui operano e se in casa (anfitrionas=ospitante), o in Hostal (una sorta di motel cittadino) “convenzionato”...); ma soprattutto è indicata la TARIFFA !!. Ci sono diversi range, da 0 a 400 soles (100 euro) dove le più care sono ovviamente le più fighe (ma anche le più professioniste). Il tutto è corredato da foto esplicative, che sono altresì la parte contro... Sì, perchè spesso la ragazza che si presenta NON E’ quella della foto. La prima volta che mi è successo ho accettato la cosa perchè avevo già pagato l’hostal dove mi era stato detto di fissare una stanza. Questa è la loro tattica: se hai già pagato la tariffa dell’Hostal (da 20 a 40 soles a seconda), hai meno voglia di rifiutare la ragazza. In questo caso comunque avevo voglia di trombare, la tipa che si è palesata era piuttosto piacente e si è dimostrata pure brava, ma questo non potevo saperlo in anticipo... Ho ancora il suo Whatsapp e mi ha promesso uno sconto se la contatto come independiente. La seconda volta ho rifiutato due ragazze di fila: se rigetti la prima, te ne mandano un’altra, e così via. Quando fai notare la differenza tra la foto e la realtà, la loro spiegazione è che le foto sono “de referencia”... Ma quale cazzo di referencia ! Se voglio scopare una ventenne con il culo a mandolino, non accetto di pagare per una trentacinquenne con il fisico di un frigorifero ! Al secondo rifiuto ho sentito troppa puzza di bruciato (la tipa ha iniziato a fare chiamate con il suo cellulare) e sono uscito velocemente dall’Hostal: mi aspettavo arrivasse da un momento all’altro il pappa con cattive intenzioni cosa che, per fortuna e per completezza di informazione, non è successa. In conclusione, il sito è indubbiamente valido soprattutto per l’ampia scelta, ma si ha qualche sicurezza in più solo se si scelgono le ragazze economicamente più care. Cosa che ovviamente ho fatto con buona soddisfazione (vedi foto 9 e 10).

Per quanto riguarda i bordelli, a Lima ce ne sono almeno 5 o 6, ma hanno fondamentalmente 3 difetti per cui non ve li elenco e se volete cercateli su Google: sono lontani dal centro, sono in mano alla mafia e hanno prezzi fuori dalla norma locale.
Il Trocadero/Botecito invece è...comunale !!! Esatto: il comune di Lima ne è proprietario da quasi 60 anni, ed eccovi il racconto della mia ultima esperienza in questo assoluto paradiso della gnoccapay.
Il fatto che sia praticamente un posto pubblico me lo rende simpatico a prescindere. Si trova al Callao, il quartiere dell’aeroporto, ed è infilato in mezzo alla zona industriale dove passano miriadi di camion. Ci si può arrivare in svariati modi: se avete noleggiato un’auto, di fronte agli ingressi c’è un ampio parcheggio dove ci sono anche i taxi e dove arriva il Micro, sorta di vanette con 8/10 posti che in tutto il Perù si utilizza al posto degli autobus (meno sicuri e puliti ma assolutamente caratteristici). Ce n’è uno apposito, el TrocaMobil, che parte vicino Plaza Dos de Mayo in Avenida Zamora: il vigile urbano (!) chiama gli eventuali clienti dicendo “Sitio ! Sitio !”, cioè “il posto”. Non si parte finchè il micro non è pieno, e talvolta tra i passeggeri potrebbe capitare di incrociare qualcuna delle ragazze che lavora al Sitio. Pro: il costo è di 1,5 soles, cioè meno di 40 centesimi... Contro: ci mette davvero un sacco ad arrivarci, il traffico di Lima è perennemente congestionato e il Troca Mobile per fare questi 10 km ci mette 45 minuti... In alternativa il mio consiglio è questo: fatevi portate con un taxi fino al centro commercaile Minka (Avenida Argentina 3093, merita una visita perchè c’è una parte enorme riservata alla incredibile varetà di frutta, verdura e pesci che il perù può vantarsi di avere). Da lì prendete un altro taxi e fatevi portare al Troca. Perchè questo ? Perchè la distanza da qui è breve e il taxista non potrà chiedervi più di 5 soles (1,5 euro), mentre se prendete un taxi dal centro di Lima per portavi al Trocadero di soles ve ne chiederanno 30 o 40...
Se capite lo spagnolo questo ottimo video su YouTube vi aiuterà a modo: https://youtu.be/O13dTky9iDw

TROCADERO / 1
Eccoci finalmente arrivati al Trocadero/Botecito. L’edificio è praticamente un magazzino su due piani, diviso in due sezioni adiacenti e contiene entrambi i bordelli: l’entrata a sinistra è per il Botecito, le due a destra per il Trocadero. Quali quindi le differenze ? Nessuna riguardo l’orario di apertura, entrambi sono operativi dalle 15.30 a mezzanotte. Sostanziale invece a proposito dei prezzi: al Troca l’ingresso costa 20 soles e la prestazione base delle ragazze si paga 30 soles. A conti fatti con 20 euro (70 soles) entrate e vi fate due belle trombate. Al Botecito l’entrata è invece di 15 soles e le ragazze prendono 20 soles a servizio. A parità di prestazioni nel secondo ve la cavate con 15 euro. Penserete: ma con questi prezzi, chissà che cessi... Niente di più lontano dal vero, come spiego più avanti. Nel Troca ci sono 200 stanze, mente al Bote ce ne sono 100.
Decido di partire dal più grande, perchè consigliato da tutti i taxisti con cui ho parlato, e che legano il fattore del prezzo alla qualità estetica delle ragazze. Più avanti, ribadisco, scoprirete che non è una verità assoluta, anzi.
Si entra facendo una piccola coda, dove sarete inevitabilmente squadrati perchè si vedrà lontano un miglio che non siete peruviani. Basta fregarsene, tanto siamo tutti lì per trombare... Pagamento solo in contanti attraverso una minuscola feritoia (vi danno eventualmente il resto) e dopo aver ritirato il biglietto entrate al piano terra. L’ambiente è diviso in 3 sezioni, A, B e C. La sezione A è al piano terra ed è un lungo corridoio con porte a destra e sinistra che introducono alle singole stanze delle ragazze.. In fondo al corridoio c’è un bivio: con la scala si sale al 2° piano raggiungendo il corridoio B, stessa struttura di A con lo stesso numero di stanze, mentre a destra si arriva alla sezione C, anche questa con pianoterra e primo piano. E’ decisamente più larga, tanto che ha grandi scalinate al centro che portano su una sorta di balconata a sua volta gremita di stanze e ragazze.
Come dicevamo, si parte dala tariffa base. Con 30 soles potete usufruire del classico bocca/figa rigorosamente coperto. Se siete disposti ad arrivare a 50, a questa cifra potete trattare per Rai2 e fare foto e video alle tipe. Tenete presente che ufficialmente i cellulari non sono ammessi (così come gli zaini), ma nessuno vi perquisisce o controlla. Io l’ho scoperto una volta dentro, per cui purtroppo non ho immortalato nessuna prestazione...
La scelta di ragazze è davvero incredibilmente ampia e piacevole, sono 200... Giovani, giovanissime (chibolitas), culone (nalgonas), tettone (tetonas), alte, magre (flaquitas), grasse, nere (negras), bionde (gringas), ricciolone, milf (che qui chiamano Tie, cioè zie), grannies ... Camminate lungo i corridoi e fate la vostra scelta. Su ogni porta c’è un numero e un nome: quest’ultimo potrebbe cambiare, perchè una ragazza che c’è oggi potrebbe non esserci domani (le storiche in realtà occupano sempre la stessa stanzetta). Ora che so come funziona faccio così: una prima passata e mi segno corridoio e numero di chi mi ha attizzato, tipo battaglia navale dove intendo sparare il missile. Se ad esempio una che mi ispira è la numero 65 nel corridoio B mi segno B65, nelle note del cellulare ovviamente... Ci sono addiritura dei forum che ti anticipano le attuali presenze ed esprimono valutazioni.
Cliccate questi link e divertitevi
http://zonacaleta.com/foro/viewtopic.php?f=8&t=38514
http://zonacaleta.com/foro/viewtopic.php?f=8&t=37584

Durante la passeggiata si possono fare quattro chiacchiere con le ragazze sulla porta (che nel caso sia chiusa vuol dire che la chica è occupata), e scambiarsi sguardi con le tipe interessate (ai tuoi soldi). Bene, dopo il primo giro eccomi alla mia prima scelta: B18 cioè Dani, boliviana, scuretta e ben formata, che mi ha attirato con il suo sorriso. Nota a margine: per la mia esperienza le ragazze sorridenti sono le migliori, se la tirano di meno e il social è più coinvolgente. Per cui entro, un po’ di social mentre mi spoglio e lei si toglie le uniche due cose che indossava. Le stanze sono tutte più o meno uguali, max 4 x 4 metri con un lavandino (alcune anche la doccia) e i muri scrostati. Il letto ad una piazza e mezza invece è pulito, così come il comodino pieno di accessori e prodotti atti alla bisogna (preservativi, lubrificanti, disinfettante intimo, ecc.). Ci accordiamo per il servizio base e metto i 30 soles sul comodino. Importante: cercate di avere sempre con voi banconote da 10 e da 20, in modo da non avere problemi con eventuali resti, cambi o aggiunte. Lavatina e disinfettatina al pisello e via di pompa coperta, prima in piedi e poi sdraiati. Sono entrato alle 4, per cui sono il primo della giornata per lei che quindi è particolarmente attiva e profumata. Me la chiavo in 4 o 5 posizioni diverse: cavalcata frontale e reverse, missionario e sborrata a pecora, con quelle belle chiappotte che regalano il loro rumore caratteristico sciaff sciaff mentre sbattono sontro il mio inguine. Niente male davvero e glielo dico, lei apprezza e dopo il bacetto di commiato (niente GFE qui) le lascio altri 10 soles sul comodino, assolutamente meritati.
Mi sento ok e mi faccio un altro paio di giri per ricaricarmi: ci sono panchine su cui ci si può sedere, di fronte a una c’è un TV di non più di 27” sul quale passato film porno americani anni 70... C’è una specie di bar dove vendono snack e bevande, ovviamente ad un prezzo doppio di quello che puoi tovare fuori. Nel frattempo penso alla C1 del primo piano, che ho visto al primo passaggio ma ora ha la porta chiusa, con un altro tipo che aspetta di fuori. E’ davvero una gran figa, un fisico spaziale e pelle color biscotto. Alta più o meno come me, vita strettissima, 3a abbondante e culo di marmo. Una Lupe Fuentes se possibile ancora più porca. Ora è uscita, e balla sulla balconata con una sua collega. Ammiro lo spettacolo per una decina di secondi e mi faccio avanti. Lei mi sembra scazzata di dover interrompere il suo ballo ma mi porta in stanza. Ho solo banconote da 50 e mi chiede: completo ? Intende anal, ma la cosa non mi ispira perchè qui il social è da dimenticare: non un sorriso, non una parola, è davvero scazzata... Riesco a sapere solo che si chama Carla, è di Lima e ha 23 anni. Però ha un fisico che lo farebbe rizzare a un morto, e questo lei lo sa benissimo. Ora che è nuda vedo che ha parecchi tatuaggi, su gambe, braccia e bassa schiena. Dopo la pompa si parte a missionario, ma il suo scazzamento mi indispone un po’ e la metto a pecora. Neanche un accenno di gemito e quindi le sborro dentro concentrandomi al massimo su quel fisico pazzesco.
Ok, la prima delle tre giornate passate al Troca/Bote e mi sento parzialmente compiaciuto. A bordo di un Taxi me ne torno al mio alloggio.

TROCADERO / 2
Decido di passare un secondo pomeriggio al bordellone. Adotto la mia tattica di passeggio e scelta e decido di pistonare la A1. E’ la classica chibolita e mi dirà che ha 18 anni, ma ne dimostra davvero di meno. Per darvi un’idea, ricorda incredibilmente Jane March nel film L’Amante, ma con i tratti più esotici e più orientali. Sfortunatamente anche qui la dicotomia tra aspetto estetico e parte social è totale. Presumo che sia all’inizio della sua carriera, in quanto mi dirà poi che è appena arrivata da Tarapoto, luogo che di conseguenza mi prefiggo di visitare prima o poi. La trombata è giocoforza senza infamia e senza lode, e la concludo dicendomi che la prossima la sceglierò con maggior acume.
Eccomi allora a ripasseggiare nei corridoi, dove me ne segno parecchie. Quelle che mi attraggono maggiormente ancora me le ricordo: ce n’è una magra con un viso da coreana porca, una piccoletta ricciolina con un culo da favola (e infatti sta sulla porta più di spalle che di fronte), una scurissima con due bocce da bowling, un’altra ricciolona con il fisico che sembra scolpito, una che sembra rumena ma molto molto figa (personalmente non apprezzo particolarmente il genere) e tantissime altre che meriterebbero ognuna una sana timbratura. Mi accorgo che in uno dei corridoi di collegamento c’è sempre coda, e mi rendo conto che non ho mai visto la occupante perchè la porta è costantemente chiusa. Passo nel momento in cui uno dei clienti sta uscendo, e capisco il perchè del traffico: la signorina sembra una di baywatch, alta, bionda e pettoruta. Qui è merce piuttosto rara. Molto più probabilmente è colombiana, ma ancora mi chiedo come cazzo sia finita lì. Al corridoio C, dove ci sono le più storiche, l’ospite gringo è particolarmente apprezzato: las tias si sono rotte il cazzo dei peruviani e se vedono uno yankee cercano almeno di divertirsi con qualcosa di diverso. Vengo abbordato da una latinona bionda ossigenata, bikini blu e fisico da Sarah Jay. A me piace il tipo, ma oggi ho voglia di altro. Lei mi struscia le chiappone addosso e mi mette la faccia tra le tettone, assicurandomi che mi farebbe venire due volte. Magari ripasso, le dico io. Te espero aqui gringo !, mi dice lei. Io però ho già deciso che la mia prossima tappa è proprio al B65 usato per l’esempio, giusto di fronte cioè all’americanona. Da lei il passaggio è sensibilmente minore, è incredibile penso tra me e me. Recupero un po’ della sfiga inziale con il fatto che anche lei è appena arrivata, e posso quindi godermela bella fresca. E’ alta almeno 1,75, capelli lunghi ricci, fisico da modella dell’intimo e viso tra il selvaggio e il dolce. Mi attizza alla grande. Si chiama Yolanda, ha 22 anni e da dove arriva ? Da Tarapoto (e sono tre). Un bel social e una buona partecipazione alla cavalcata, che si conclude con un apprezzatissimo hair pulling in piedi, una mano affondata in quei fantastici ricci e l’altra riempita da una morbidissima tetta. Ne esco molto molto appagato, ripromettendomi che l’ultimo giorno del mio viaggio lo vorrò passare nell’edificio adiacente.

BOTECITO
E’ il mio giorno finale qui a Lima. Ho l’aereo per Madrid alle 20.30, e organizzo la mia ultima giornata lavorativa per fare un passaggio al Botecito. Apre alle 16 e ci vogliono solo 10 minuti per arrivare all’aeroporto, per cui ho tempo per fare le cose con calma, quindi alle 4 eccomi all’ingresso. Come detto, qui si paga di meno sia l’entrata che la prestazione. Solita fessurina in cui inserire i soldi e ritirare il biglietto e sono dentro. Qui c’è un unico corridoio con 50 ragazze al pianoterra e altrettante al primo piano. Adotto la tattica consolidata, ma al primo passaggio già mi sto quasi innamorando: incrocio lo sguardo con una panterona ricciolissima e un fisico da infarto, noostante si veda benissno che viaggia intorno ai 35. Mi dico che se iniziamo così, chissà cosa c’è dopo ! Allora completo il tour, ma la sinapsi cazzo/cervello non vuole abbandonare i pensieri maialosi su quella latina prorompente. Per cui mi fiondo da lei prima che qualcun altro chiuda la porta. Mi accoglie con un sorriso e mi dice: “lo sabia que viniste a mì....” Maldita ! Ci scambiamo i nomi e spogliandoci ci parliamo: si chiama Pamela ed è di Lima (potrebbe tranquillamente essere confusa per brasiliana, cosa che le faccio notare con suo finto e compiacente imbarazzo), e di anni ne ha 37. Chissenefrega degli anni, questa è la trasposizione fisica della parola “burrosa”. Ricorda fisicamente Nigella Lawson, però scura, con un viso identico a quello di Galyn Gorg. Io arrivo dalla notte passata con la peruvianagiapponese, ma questa mi rimesta completamente il sangue. Quando siamo nudi, lei mi dice “que lindo el contraste”, riferendosi ai diversi colori di pelle. Io le rispondo “me gusta mucho esto”, e prima ancora di fare qualsiasi altra cosa, mi aggrappo a quella sesta di zinne scure; immediatamente il capezzolo si ingrossa, il piu grosso che abbia mai visto e ciucciato in vita mia. Difficile staccarsi, ma lo faccio volentieri perchè lei dopo il pompino (maestoso) inizia a cavalcarmi e io mi godo lo sballonzolamento di quelle due fantastiche tettone. Con i capezzoli mi sembra di stare sintonizzando una radio a transistor, e lei (forse fingendo...?) mi dice che il mio cazzo è uno dei più belli su quali si sia seduta. Ma una così voglio scoparmela anche di fronte, e mentre la spingardo per bene mi godo i sommovimenti delle sue belle minne. Finale d’obbligo a pecora con lei che, sdraiata sul letto, fa un verso che potrebbe farmi intendere di essere venuta. Se è un’attrice, si merita il premio oscar del cazzo. Io la Pamelona non me la voglio far scappare. Ci scambiamo il Whatsapp consapevoli entrambi che nel giro di qualche ora avrò un aereo che mi porta a 13000 km di distanza, ma siamo d’accordo che quando torno usciamo insieme. Eccheccazzo. Non gliel’ho chiesto, ma sicuramente cercherò di ottenere un LT, forse sono troppo ottimista sperando in qualcosa di meno commerciale...
Bene, ho ancora un po’ di tempo e mi faccio un altro giro. Ogni volta che ripasso dalla Pamelona, ci facciamo l’occhiolino e un sorrisetto. Questo cazzo di posto straborda di sorca, di veramente inguardabili non ne ho viste ma di clienti ce ne sono molti di meno che dall’altra parte ! Chi cazzo li capisce ‘sti peruviani... Ad un certo punto una piccoletta magrolina con i capelli raccolti mi sorride più insistentemente delle altre e ad un mio passaggio mi ferma. Non so se avesse particolarmerne bisogno di grana, può darsi che sia così, ma fino adesso non avevo visto nessuna delle ragazze fare in questo modo. Questa mi dice chiaramente che gli piacciono gli europei, e che vorrebbe proprio chiavarmi. Si chiama Sandra, 28 anni, pelle bianca e liscia come la seta. Arriverai mica da Tarapoto ? le chiedo. Come fai a saperlo ?, mi risponde. Devo trovare il modo di farmi mandare dalla mia azienda fuori da Lima, magari verso nord... Scriverò nel mio rapporto che abbiamo assoluto bisogno di sviluppare in nostro business in Amazzonia... Ne vedo di altre chicas che mi istigano, ma questa ormai mi ha catturato, ed entro da lei consapevole di avere ormai poca riserva in canna... Io addirittura glielo spiego, ma lei mi ribadisce che ha voglia di scoparmi e comincia a farmi di tutto. Ogni volta che cambia posizione se lo prende un po’ in bocca. Le posizioni le facciamo tutte, e ci metto davvero tanto a venire. Mi ricorda una mia ex collega che mi trombai con piacere tempo fa, e questo stimola la mia libido e la mia polluzione. Prima di andarmene mi dice che ha finito con questa attività, e se ne torna a casa sua. Mi complimento con lei e ci scambiamo prima il numero (così posso andare a trovarla) e poi un bacio ! Ottima e degna comnclusione prima di andare in aeroporto.

CONCLUSIONI
Confido di avere fatto cambiare idea a qualcuno di voi rispetto a questo paese sudamericano, in materia di sgnacchera. Se si riesce a concludere con le Free, queste si rivelano molto più calde e porche perchè sono consapevoli di quello che stanno facendo e non sono costrette a scopare con fini diversi da quelli di un sano rapporto sessuale. D’altro canto, non riesco a fare a meno di pensare che alcune professioniste lo fanno perchè comunque si divertono (fatte le doverose eccezioni). La prossima volta, se non riesco ad ottenere un relativo incarico professionale in loco, attacco le ferie al lavoro perchè una settimana a Tarapoto la voglio davvero passare.

Buon sesso a tutti !

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