La prima volta che vidi Jenny fu al Marine. Aveva i capelli lunghissimi, raccolti in uno chignon all'altezza delle orecchie. Indossava un tubino nero che la rendeva elegante, sexy e raffinata. Gli occhi erano turchesi, le labbra appena ravvivate da una pennellata di rosa pastello, il fondotinta delicato e appena sfumato sugli zigomi.
Pensai subito che fosse la piu' bella del locale.
Io ero in una di quelle serate dove si vuole solo il meglio: nessun compromesso; ogni sguardo al corpo della ladyboy che sarebbe venuta in camera con me doveva essere un motivo di godimento.
Jenny era ad un tavolo con altre due ladyboys, che conoscevo ma non sessualmente.
Mi avvicinai per salutare le altre due ladyboys. Jenny non sembrava ne' interessata ne' disinteressata, a me. Era la classica ladyboy bella che vuole scegliersi il cliente. Ofrii un giro a tutte. Quando arrivo' la cameriera con i drinks, Jenny non sembro' avere molta voglia di bere il suo, ma mi ringrazio' e mi parve che in quel momento avesse deciso favorevolmente per me.
Quando venti minuti piu' tardi ci sdraiammo sul letto della mia camera, mi accorsi di quella bocca: mi accorsi di quelle labbra che sembravano essere state create per dare piacere.
Mi avvinghiai a lei sperando che non rifiutasse i miei baci. Per fortuna non lo fece: anzi, fu lusingata accorgendosi di quanto fossero potenti, di quanto riuscisse ad eccitarmi solo con le sue labbra.
Passammo a succhiarci: lei fu determinata con la lingua e dolce con le labbra; gradiva le mie leccate, ma dovetti fermarmi perche' mi mancavano quelle labbra.
Da li in poi la scopai solo in posizioni che mi permettessero di baciarla. Il ritmo era lento, dovevo cercare di aspettarla: si stava bagnando e volevo che anche lei godesse.
Fu l'unica nota stonata: ormai si era aperta completamente, e anche se il ritmo era lento i colpi erano profondi, e con quella lingua che scavava nella mia bocca non riuscii a trattenermi di piu'.
Jenny adesso lavora al Surprise Yourself Bar, in soi buakhao.
Per gli amanti dei numeri: allora Jenny voleva 1,500, oggi chiede 2,000. Poi sappiamo che non esiste un prezzo fisso valido per tutti. Ho scritto quello che e' stato per me.
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Mike
Silver
Lido di Savio | 36-50
25/05/2018 | 20:21
3
La prima volta che vidi Jenny fu al Marine. Aveva i capelli lunghissimi, raccolti in uno chignon all'altezza delle orecchie. Indossava un tubino nero che la rendeva elegante, sexy e raffinata. Gli occhi erano turchesi, le labbra appena ravvivate da una pennellata di rosa pastello, il fondotinta delicato e appena sfumato sugli zigomi.
Pensai subito che fosse la piu' bella del locale.
Io ero in una di quelle serate dove si vuole solo il meglio: nessun compromesso; ogni sguardo al corpo della ladyboy che sarebbe venuta in camera con me doveva essere un motivo di godimento.
Jenny era ad un tavolo con altre due ladyboys, che conoscevo ma non sessualmente.
Mi avvicinai per salutare le altre due ladyboys. Jenny non sembrava ne' interessata ne' disinteressata, a me. Era la classica ladyboy bella che vuole scegliersi il cliente. Ofrii un giro a tutte. Quando arrivo' la cameriera con i drinks, Jenny non sembro' avere molta voglia di bere il suo, ma mi ringrazio' e mi parve che in quel momento avesse deciso favorevolmente per me.
Quando venti minuti piu' tardi ci sdraiammo sul letto della mia camera, mi accorsi di quella bocca: mi accorsi di quelle labbra che sembravano essere state create per dare piacere.
Mi avvinghiai a lei sperando che non rifiutasse i miei baci. Per fortuna non lo fece: anzi, fu lusingata accorgendosi di quanto fossero potenti, di quanto riuscisse ad eccitarmi solo con le sue labbra.
Passammo a succhiarci: lei fu determinata con la lingua e dolce con le labbra; gradiva le mie leccate, ma dovetti fermarmi perche' mi mancavano quelle labbra.
Da li in poi la scopai solo in posizioni che mi permettessero di baciarla. Il ritmo era lento, dovevo cercare di aspettarla: si stava bagnando e volevo che anche lei godesse.
Fu l'unica nota stonata: ormai si era aperta completamente, e anche se il ritmo era lento i colpi erano profondi, e con quella lingua che scavava nella mia bocca non riuscii a trattenermi di piu'.
Jenny adesso lavora al Surprise Yourself Bar, in soi buakhao.
Per gli amanti dei numeri: allora Jenny voleva 1,500, oggi chiede 2,000. Poi sappiamo che non esiste un prezzo fisso valido per tutti. Ho scritto quello che e' stato per me.
JENNY