Netairoze

Riaffioro dall' oblio, alla guisa del naufrago che giunto nel mezzo del pelago rimira l'agognata riva... Una lettura catalogabile nell' alveo delle doverosità del casanova d'eufrate, per motivi di deformazione professionale e/o nostalgico-elegiaci, ma comunque pleonastica per gli iscritti al ristretto albo dei cacciatori di selvaggina d'alto bordo (o bordello se preferite ). Anch' io no ho per nulla gradito il volersi dipanare precocemente (non dal prologo ma quasi) tra le scontate e vituperate "sfumature di grigio" senza però volerle cogliere o indagare più a fondo, soprattutto alla luce del proscenio mesopotamico del (fu?) glorioso regno di babilonia ... da ciò ne deriva una mera cronaca (condita da stucchevoli infantilismi dell' autrice) di comportamenti antropologici talvolta divertenti, ma anche grotteschi, deviati e devianti che riuniti sinotticamente sfociano in una visione iconoclastica della figura clientelare, al limite della misandria, che sembra atta a salvare parzialmente la controparte cortigiana... tutti siparietti che però rimangono ineluttabilmente ostracizzati nella prigionia dell' autoreferenzialità: la narratrice/protagonista, invaghitasi del fascino di una ritrovata guida/figura paterna corrispondente ad arrigo (ella è dunque preda di un succedaneo complesso di elettra?), decide di cimentarsi in un viaggio erotico impropriamente catartico: da una parte attraverso la conoscenza/esperienza anela intimamente di affrancarsi da una vita sessuale apatica, dall' altra attraverso la stesura del libro desidera redimersi professionalmente anche a costo di "infarinarsi", il problema di questa μεταβολή è che non essendoci un'adeguata introspezione non ci rende partecipi, ma relega noi lettori al ruolo di spettatori passivi (o guardoni se preferite, ma non mi è sembrata cosi acuta) di una simpatica e un po' frivola recensione di viaggio, arricchita dalle preziose testimonianze delle naviganti sotto la guida del leggendario capitano di ventura arrigo. L' endoscheletro narrativo assume cosi connotati tautologici che per definizione non sconfinano mai nel misconosciuto... quindi che dire? peccato è un libro a tratti piacevole e confacente ad una lettura spiccatamente di svago, detto ciò rimane un po' "leggerino" nel complesso, perchè troppo impegnato a stuzzicare il lettore con scialbe e scontate curiosità degne di un "dietro le quinte", più che a stimolarne la materia intracranica.

@Retriver75 io posso capire che ci siano periodi no, in termini di bellezza/qualità presente in qualsiasi sito peripatetico, ma sulla maleducazione e sull' inettitudine non transigo proprio per un cazzo.... In quel posto devono farsi entrare in quelle teste vuote (ma dure a quanto pare) un concetto semplice semplice: il nesso di causalità.... non possono partire dall' assunto che le cose vadano male perchè i clienti sono pochi e poco consumano poichè questa è una conseguenza e non una causa. Più lavorano male (scontrandosi coi clienti) più l' ambiente sarà mesto e abulico. Contente loro, scontenti tutti.

@orzowei bella storia duca conte! si sanno già le date 2017?
@hellblau arciduca...... gentilissimo!

@solinvictus
1) digita su google zürich hb nach schwerzenbach, in automatico si apre la finistra google maps trasporti, selezioni il simbolino del treno e ti da tutti i dati sul tragitto.
2) nella prima pagina di questo post sono riportate le indicazioni di massima su come arrivare da schwerzenbach stazione al globe (a piedi), altrimenti usa google maps street view.
3) se paghi in euro vige il rapporto 1:1 quindi ci perdi qualcosa (il cambio è il seguente 1 euro = 1,06 franchi svizzeri.)
4) si
Mai stato al globe ma dovrei averci azzeccato semplicemente leggendo qua e la....
p.s. buon divertimento.

@orzowei incursione rischiosa quella di salisburgo, qualora fosse arrivato il morbo anarchico anche in quelle lande.... vedrò di considerare l' idea magari con un sodale, oppure potrei sfoderare il jolly e dirigermi in quel di zurigo in solitaria. Vienna è da ponderare, abbisognerei di aviotrasporto quindi direi "ni" per adesso

@orzowei la logica mi suggerisce che passerà di mano.... La chiusura mi sembra improbabile, il fatturato avrà sicuramente conosciuto una bella sforbiciata negli ultimi anni ma stento a credere che un posto del genere non abbia comuqnue una redditività adeguata. Poi per carità l' ultima parola spetta a chi conosce le carte e non certo a chi come me si basa candidamente su proprie supposizioni....

@orzowei difficile fare un confronto oggettivo, dopo una qualsiasi esperienza ampiamente negativa, il pregiudizio che ne consegue intacca qualsiasi giudizio postero... Puntualizzato questo, per me il cb risulta soccombente su tutti i fronti... un dato/parametro su tutti: il numero di clienti a parità di costo, giorno e orario: ad una certa ora il numero di avventori si avvicinava alla ventina in quel di klagenfurt, al cb gli avventori non hanno mai superato la decina... e ci credo: location a parte le ancelle del babylon erano più belle, più educate e più stimolanti e su questo poco da dire 3-0 palla al centro. Cmq parlando con una ragazza del babylon parecchio loquace, è venuto fuori che il sior peter ultimamente c'ha il braccino particolarmente corto... es mi ha detto che hanno la spillatrice del bar rotta da mesi e nessuno tira fuori il grano per aggiustarla... Quindi che il locale sia in odore di cessione non c'è dubbio per cui i casi sono due o questi saranno gli ultimi mesi di un babylon sottotono ma accettabile prima dell' arrivo infausto del cb (o di chicchessia) oppure chi arriverà semplicemente farà meglio perchè piu motivato rispetto all' attuale proprietà.... ai posteri l' ardua sentenza!

@eddycolante se si rompe l' incanto, vuoi perchè ci si abitua o perchè non lo si ritiene più al livello di anni fa, è chiaro che diventa un' esperienza che non ha più senso, questo lo comprendo. Credo che nella vita ci voglia una buona dose di pragmaticità, quindi capisco perfettamente chi taglia corto sui fronzoli vari ed eventuali per accedere al nettare direttamente, ma oltre che pragmatici bisogna essere onesti con se stessi e parafrasando l' eminentissimo collega mannaro di cui sopra o si tende al "fuckerismo" duro e puro o si tende alle teghe mentali alla babylon, nulla vieta comunque di cambiare o persino di tornare a canossa .....

@orzowei purtroppo non ho notato il buon peter sopra il bancomat (non ho prelevato)! diciamo che ogni bossolo calibro 50 (euro) caduto sul pavimento è un modo per dirgli grazie... e da quelle parti si è sparato più che in vietnam e con questo ho detto tutto!
@licantropo_teutonico eh cardinale voi cogliete sempre nel segno al primo acchito. io penso che il mercato con la sua offerta renda possibile la domanda... però penso anche che la ritualità, o la liturgia se preferite, renda quella domanda desiderio.

@Gnoccatravels
Anzitutto sentiti ringraziamenti. Sperando di non risultare antipatico, credo che la modifica del titolo sia leggermente fuorviante, per cui chiedo, se possibile, di editarla nuovamente con la dicitura recensione fkk babylon klagenfurt. Ringrazio anticipatamente lo staff "amministrativo" del sito che risulta sempre orientato da criteri di solerzia ed efficienza.

CHAPTER 1 Apollo 13
Siamo dunque giunti alla seconda tappa di un viaggio dalle fattezze dantesce, lo scopo è sempre il medesimo: scovare l' eccellenza... Ma per farlo bisognerà stazionare all' inferno, aggrapparsi al purgatorio ed infine assurgere sino al paradiso! detto sinotticamente: "per aspera ad astra!". Ed infatti l' astro splendente del meriggio ha da poco oltrepassato il suo apice, cosi il vostro affezionatissmo decide di calarsi nei panni dell' austronauta e inizia a considerare una certa mole di variabili, perchè si sa qui al Kennedy Space Center di Huston nulla è lasciato al caso ed è bastevole un "no go" sulla check-list per rimanere a terra: condizioni meteo climatiche GO, situazione traffico aereo GO, livello propellente GO, traiettoria e telemetria GO guida e navigazione GO 3.....2......1....... SCIUUUUUUUUUUUUH
CHAPTER 2 Il mago di oz
Inutile girarci attorno, l' avvistamento a babordo della città di smeraldo ha una dose di fascinazione abnorme, eh si perchè in assenza della nana gialla (ndr il sole) il maniero è verde, intensamente verde ed il suo estrinsecarsi, già alla sola vista, irrompe e corrompe nell' animo e nella mente: "già intravedo la reazione a catena, precursori chimici che segnalano l' insorgenza di un' emozione disegnata appositamente per soffocare logica e ragione, un' emozione che già ti acceca e che ti nasconde la semplice ed ovvia verità(CIT)". Giunti in prossimità del torrione smeraldino non ha più importanza alcuna che voi siate l' uomo di latta, lo spaventapasseri o il leone codardo, perchè mai smarrirete il cammino: anzi troverete facilmente il vostro sentiero di mattoni gialli che nel caso di specie è un sentiero di lampioni verdi, il quale si dipana a salire, sinuosamente serpeggiando, attraverso la collina... il rincuorante sentiero certamente asseconderà la vostra ascesa blandendovi sino a condurvi all' agognata destinazione, ma al contempo mentre puntate con decisione verso l' apice, prestate attenzione, o vi stritolerà fra le proprie spire. E dopo questo monito dantesco alla "o voi ch' entrate" è giunta l'ora di parlare dell' ingresso del vostro amatissimo. Varco dunque la porta e vengo accolto da una (delle due?) receptionist la quale mi rende edotto sulle arzigogolate "dinamiche" finanziare del club, questa volta però non accetta la corresponsione ex ante dei 130 dobloni ma vuole tenermi in situazione debitoria sino alla fine, sicchè in virtù di un contratto verbale e senza dazione alcuna acquisisco ipso iure lo status di cosmonauta dell' URSS pronto ad esplorare nuove "veneri" cosmiche a suon di rubli e cioccolata in tocchi... Ma già alla reception non posso fare a meno di notare fin da subito 2 cose: a) la scala ripidissima con tanto di tappeto rosso che chiama/inivita subito all' ascesa nelle camere b) Un impressionante tappeto in pelle d' orso a ridosso del desk (sottile allegoria rivolta alla clientela che non paga? o mesto tributo per quegli orsi prematuramente "caduti" durante l'adempimento del dovere?), comunque scherzi a parte in realtà ci metto ben poco a rendermi conto che ogni singolo elemento architettonico, dettaglio, manufatto o soprammobile ivi presente nel locale abbia un preciso e ponderato intento: quello di costituire una complesso coacervo di simboli/richiami sessuali più o meno espliciti, la cui funzione è quella di corroborare il richiamo atavico della camera (una sorta di innesto delle idee alla inception per capirsi)... beh che dire? rebus sic stantibus rimango piacevolmente colpito: in questo ambiente si respira sapienza odorando bellezza. Cercherò dunque di mostrare ciò che magari alcuni non hanno scorto sperando sia per voi lettori cosa gradita, in caso contrario basterà cambiare chapter. Nella sala d' ingresso gli spazi sono distribuiti mediante porticati interni che garantiscono un minimo di privacy agli avventori seduti ai tavoli rispetto al viavai che si verifica nel corridoio, sulla destra del suddetto è presente l'entrata del bagno comune: un' enorme porta a specchio (semplicemente spettacolare) schiude alla visuale dell' interno ove presenzia un curioso lavabo, si tratta di un imponente blocco marmoreo bianco a forma di parallelepipedo apparentemente senza cavità alcuna, alla cui sommità sono posizionati due rubinetti rivolti specularmente verso una sottilissma feritoia che fa da scarico, il tutto sembra perfettamente piano perciò ictu oculi si rimane per un istante disorientati circa il funzionamento (temevo di allagare tutto), La sottile metafora orgiastica che viene consciamente o inconsciamente veicolata dal manufatto è evidente: 2 rubinetti che puntano una sottile feritoia (inequivocabile) e tanti asciugamani accuratamente impilati...bella storia...o forse sono semplicemente io che ormai vedo la figa ovunque. Tornando alla sala principale numerosi sono i riferimenti che a spanne definirei tantrico/buddisti (o cmq generalmente riferiti alla cultura orientale specie indiana), ma questa tipologia, per quanto affascinante, poco mi appassiona ed in guisa di ciò poco ne so e nulla di specifico posso aggiungere.... pleonastico è poi il soffermarmi sul significato delle prede ferine appese un pò ovunque a mo' di trofeo giusto per rammentare agli astanti (sicuramente provetti predatori) che la stagione di caccia in quel del babylon è sempre aperta. Passando al bar anche qui nulla da eccepire i divanetti che vanno a corredare i tavoli sono stravaganti ma non sforano dal contesto, ogni particolare della sala è studiato nei minimi dettagli come il resto, non esiste un singolo lampadario che sia uguale ad un altro mentre gli effetti luce tendono al violaceo senza però sconfinare nell' effetto ruvido stile night, tutti gli abbinamenti usati sono gradevoli e appropriati al luogo, persino le griglie di areazione poste in alto ove è arduo vederle hanno un colore in contrasto che fa pendant con il sottostante... ah quasi dimenticavo magnifici tappeti persiani "a nastro" cioè sostanzialmente posti ovunque. Che dire!? dei maniaci della perfezione e dei maghi nell' arte del criptico richiamo costante ed incessante alla camera sfruttando ogni strumento animato o inanimato che sia in loco. Il mago di oz (sior peter) sarà pure pronto ad abbandonare la nave (il cambio di gestione è alle porte, almeno cosi mi hanno sussurato in conclave le peripatetiche) ma che fuoriclasse è stato.... Ad ogni modo i tempi cambiano ed il riacambio sembra inevitabile (e forse necessario a detta delle stesse ancelle)
CHAPTER 3 L' attimo fuggente
Se siete arrivati a leggere sin qui è perchè forse sono riuscito ad ubriacarvi di parole, ma in realtà cari lettori voi non siete qui ne in qualità di membri della setta dei poeti estinti ne tantomeno quali appartenenti alla setta dei puttanieri romantici di cui faccio orgogliosamente parte (scusate lo spot a fini proselitistici). La verità è che siete rimasti appollaiati al computer più semplicemente perchè siete in attesa del dolce... e allora eccovi servite le madame cari messeri. Il reparto faunistico non imbalsamato e non appeso al muro comprendeva una numero flottante di unità (vive e talvolta pensanti) compreso tra 12- 16. Purtroppo ho dovuto, a malincuore, constatare la presenza di esemplari completamente non all' altezza il cui numero non è esattamente esiguo almeno 4 entità biologiche dalle fattezze e consistenze per me inapprocciabili a cui non direi di si ne in questo globo terracqueo, ne in questa galassia e in generale non in questo spazio tempo. il nucleo più consistente era dunque costituito da 8-9 unità da combattimento, sicuramente ben addestrate e mediamente piacenti. Ed infine la punta di diamante: al vertice si pongono 2,5 ancelle una mora, dotata di doppia iride azzurra, viso e sorriso semplicemente incantevoli (ma seno e labbra ritoccate purtroppo) di cui potrei rammentare male il nome comunque credo melissa o qualcosa di simile, fabbricata in dacia (ma spero assemblata altrove), ancella con cui sono riuscito a scambiare solo due parole in croce perchè già braccata da 2 avventori, che in seguito ahime non la molleranno più....a titolo esemplificativo vi racconto semplicemente la sua camminata: oscillazione dei glutei ritmata perfettamente dalla leggera ondulazione delle braccia, ci sono automobili che sembrano girare sulle rotaie, lei sembra girare sulle passerelle... SPETTACOLO... la medaglia d' argento va sicuramente ad una ragazza bionda, nome sconosciuto, nazionalità sconosciuta (comunque fisionomia germanica) ma figa imperiale, roba interstellare, vagamente somigliante a kirsten dunst ... purtroppo però ho potuto mirarla ed ammirarla solo di sfuggita (faceva parte di un trio danzante in simil costume da bagno pezzo unico tipo quello delle miss ai concorsi per intenderci).... lascio cadere nel nulla ogni forma di ostilità nei suoi confronti per evidenti motivi di algidità e a causa di una (presunta) scritta sulla fronte "sono una stronza". ma a fine serata mi pentirò di non aver corso il rischio. Medaglia di bronzo e per metà fuori dal podio (non tiene il passo delle prime due) tale Lea discendente di vlad II dracul di valacchia, con cui ho avuto modo di colloquiare per circa 1 un' ora. Nel suo caso c'è una vaga somiglianza con Claire Forlani, si dichiara molto amica della "presunta" melissa di cui sopra.... è una graziosissima moretta dagli occhi chiari equipaggiata con telaio adeguato ma non esplosivo ha un bel viso (forse il naso non è proprio perfetto ma trattasi di un' inezia) mantiene un fare abbastanza riservato ma accattivante (dichiara a verbale di essere arrivata da pochi giorni), il savoir fair non le manca ma per quanto mi riguarda è piu da tenere in considerazione in combinata con l' amica che da sola. Per quanto concerne l' atmosfera debbo dire molto buona, una signora di una certa età (nr 2 della reception?) ha un modo di fare estremamente gentile e si assicura più volte che tutto sia di mio gradimento, alle ore 21 parte la musica a palla e nella mischia si gettano pure le 2 receptionist ballando in maniera un po' impacciata, l' ambiente è decisamente conviviale e gli avventori nel frattempo cresciuti esponezialmente di numero (ora il rapporto m/f è 1:1 ed anche oltre) sembrano gradire. Sinceramente non vedo gente discendere e ascendere a raffica da e verso le camere ma vedo che le migliori ancelle sono tendenzialmente sempre occupate. In questo frangente conosco tale andrea lituana, abbastanza carina e molto simpatica mi racconta tutte le sue disavventure, creatura stranamente e curiosamente verace vista la professione... di sicuro è una piacevole compagnia che riesce a metterti di buon umore. Concludendo il capitolo ragazze sembra che in quel di klagenfurt viga imperante il motto latino carpe diem, dove però la criticità sta più nel "diem" che nel "carpe", perchè in sostanza un volta giunti a destinazione o trovate subito la vostra prediletta libera o da poco affrancata oppure siete nei guai perchè gli avventori babilonesi sono come polipi instancabili.... non mollano più la preda e voi avrete ben poco da cogliere. Nulla mi sento di aggiungere sulle prestazioni, non è nelle mie corde, anche perchè sapete già tutto: le ancelle nel limite del noto faranno tutto ciò che desiderate e tendenzialmente faranno di tutto per accontentarvi.... nel regno di babilonia le ancelle non possono ne appellarsi al V emendamento ne essere verbalmente mendaci sull' erogazione prestazionale. Per cui andate sereni senza paranoie, al massimo chiedete alle interessate.... se avete un minimo di fiuto, in quel di "klag" nella peggiore delle ipotesi cadrete comunque in piedi.

Conclusioni
Il Babylon rimane nel complesso una roccaforte non certo inespugnabile come un tempo ma ancora "sicura". Ho omesso volutamente dal racconto alcune piccole sbavature che però prontamente riporto qui nell' epilogo. Piccole e sporadiche pressioni mi sono state fatte per salire in camera, una ragazza però mi ha addirittura fatto notare il mio tempo di permanenza, è stata incauta nel farlo e a seguito di una mia risposta abbastanza secca ha letteralmente girato i tacchi al due senza batter ciglio alcuno... in termini automobilistici lo potrei definire come un incidente che ammacca la carrozzeria ma non intacca la scocca, comunque era giusto riportarvelo (da li in poi più nessuna ha osato prendersi confidenze di questo tipo nei miei confronti). Ad ogni modo l' ambiente in generale è sereno, le ragazze hanno un' attitudine molto positiva e sono di indole educata (quantomeno in apparenza), le uniche che ho visto un pizzico spazientite erano giusto un paio di veterane, ma le ragioni sono ovunque note, a prescindere dal locale sentono il tic tac del tempo che inesorabilmente scorre... Uno dei punti di forza che invece mi sento di evidenziare è che fatte le dovute proporzioni con il "mondo reale", al babylon ci si può divertire anche parecchio con le ragazze in sala perchè in un certo senso il clima generale che si instaura lo permette e questo è un aspetto da non sottovalutare, gli avventori sembravano tornati ragazzini e quando vedi astanti sulla cinquantina in preda a regressione infantile, beh significa che in un certo qual modo il locale sta assolvendo al suo compito... sui prezzi anche qui poco da dire sicuramente alti e non perfettamente calibrati rispetto alla bellezza effettiva del comparto peripatetico, ma almeno fungono da filtro della clientela e di ciò mi compiaccio, vista la mia profonda idiosincrasia rivolta ai portatori di disagio umano. Non escludo ulteriore incursione di consolidamento e verifica verso maggio!
Cordialmente
il vs affezionatissimo

@orzowei purtroppo non ho riscontro diretto a riguardo, avendo scoperto a posteriori che nessuna delle mie "preselezionate" era presente sabato... indirettamente però, osservo che dalla disamina delle foto non ho riconosciuto (quantomeno ictu oculi) nessuna delle mie carnefici..... molto strano

@eddycolante grazie! è un piacere esservi stato d' aiuto! l' unico cruccio che in me permane inerisce un esemplare in particolare: tal "carina", non veduta purtroppo.... qualora le foto non fossero mendaci meritebbe un approfondimento (rimarrebbe comunque l' aspetto attitudinale da valutare, visto il becero andazzo riscontrato).

@licantropo_teutonico esimio collega come da lei giustamente osservato il casa bianca non è il male assoluto, però rimango dell' idea che come ftq club presenti alcune criticità importanti: una su tutte la dicotomia in termini ontologici tra ciò che appare e ciò che è... tra quello che il locale vorrebbe essere ma purtroppo non è. Credo che il cliente si senta in un certo qual modo tradito, quando varcata la porca.... ehm porta si rende conto che de facto non è stata effettuata nessuna selezione tangibile in termini attitudinali delle "maestranze" ivi impiegate e allora dove si giustifica l' esclusività veicolata dall' esosità del prezzo mi chiedo tra me e me.... quale tipologia di cliente paga il doppio o il triplo del dazio per attraversare il fiume? credo che il cliente in oggetto non voglia attraversare un fiume ma bensi il rubicone e dopo tutta una serie di eventi possibilmente anche conoscere la sua cleopatra. Ho forzato il racconto o la metafora che a dir si voglia, ma secondo me chi va in questi posti cerca un' esperienza più strutturata, piu complessa perchè vuole concentrarsi su aspetti che vadano oltre la solite ritualità e meccanicità: non vuole perdere tempo con interviste meticolose, non ha voglia di mercanteggiare ne tantomeno discutere. è come un collezionista che cerca la perla o il trofeo (sessuale se preferite) da conservare nello scrigno della mente. E una po' la leggenda (ormai estina?) che si tramanda del castello, allora passi che la location non sia neanche paragonabile in termini di fascinazione (anche perchè sappiamo tutti che è irripetibile) però è inaccettabile che l' ambientazione faunistica ti piombi le caviglie per portarti nei meandri del disagio sociale. c'è poco da dire l' esperienza del piacere (almeno quando è a pagamento) deve avere le sembianze di un piacevole sentiero rettilineo non di un ginepraio all' insegna dell' "ocio alla spina"
p.s. grazie per il gradito riscontro

@licantropo_teutonico se il pontefice di santa romana chiesa si pronuncia urbi et orbi, io credo! rivolgo dunque un appello ai miei colleghi vescovi e cardinali tutti: scomunicate questa eretica!

@mutley "io sono stato travolto dal carisma di Silva"
prontooooo prontoooo se fai una recensione usando google translate e scrivendo cose assurde ti beccano subito! ma ti pare che un cliente si faccia travolgere dal "carisma" di una prostituta, cioè una che verosimilmente mangia pancetta a colazione a da via il sedere per pranzo.... ma che carisma vuoi che abbia? li al wellcum ultimamente vi siete dotati di una biblioteca per darvi un tono? ahahaahahahaahahah

@orzowei eminentissimo arcivescovo! bentornato. dell' aphrodisia come alternativa cosa ne pensa? (parlo in termini di bellezza femminile e non in termini di amenità della location)

@cinghialutra cibo e bevande aloliche (tranne lo champagne) sono compresi nei 100 euro per l' entrata.

@torobrianzolo dal tuo nick deduco che tu non sia probabilmente ne un fine esegeta ne un ermeneuta, detto questo mi spiace che il testo sia stato per te di ardua comprensione e che sia risultato pesante in sede di lettura... ti porgo o propongo quindi, la sinossi del racconto in modo da renderti partecipe alla discussione: nella sostanza sono stato giudicato negativamente dalle ragazze perchè mi hanno identificato come non appartenente alle due categorie più facili da spennare:
Il maranza (corredato da volgari orpelli) e l' arrapato cronico (anche detto toro da monta che "carica" tutto ciò che si muove) ndr il riferimento al toro è casuale e non personale. Il risultato di tutto questo è stato che invece di provare ad assecondarmi nella scelta, le ragazze hanno optato per la strada denigratoria, ma purtroppo per loro hanno trovato il sottoscritto che è un soggetto molto più cinico e scaltro di loro. In verità come si evince dal mio racconto erano presenti nel locale alcune ragazze con caratteristiche gfe anche appropriate MA PURTROPPO c' erano anche delle mele marce, cioè ragazze indicate per tutt' altra categoria e tipologia di locale, che alla fine hanno prevalso. Le cretine non avendo un fabio di turno o herr direktor che le mettesse in riga sono arrivate persino ad offendere il cliente vanificando il comportamento appropriato delle altre (vedi episodio della cena). Se io avessi scritto nel titolo della recensione "fkk pincopallo" anzichè casabianca, sarei stato un completo idiota, ma chi vuole partecipare ai safari dove si sparano cartucce di alto calibro (vedasi babylon aphrodisia ecc ecc) cerca non dico l' educanda ma una ragazza dotata di un minimo di savoir fair eccheccazzo! le romene ritardate mentali, anche se esteticamente decenti a) si trovano ovunque b) mi mettono tristezza per cui non suscitano in me interesse alcuno.
ps il motore 2.0 tdi del gruppo volkswagen nella declinazione 184 cv (ora 190) è utilizzato da audi, volkswagen, skoda e seat

CHAPTER 1 a new hope
Sabato il vostro amatissimo ha sciaguratamente deciso di fare una puntata in quel di washington d.c. per conoscere la celeberrima white house, ma l' accoglienza, ahilui, non è stata esattamente delle migliori ne tantomeno presidenziale. vi racconto cosa è successo, perchè ne è scaturito una sorta di esperimento sociale... Conscio della data poco propizia me ne frego (attualmente sono libero di muovermi solo di sabato, giorno spesso ma non sempre fiacco) sicchè faccio il pieno, metto alle spalle ogni pensiero, giro la chiave e scarico a terra i 184 cv della mia fidatissima e fiuuuuum in poco più di due ore giungo a destinazione. Non appena arrivato al parcheggio capto, ahimè, il primo segnale d'allarme: 3 autovetture presenti alle 18.30 nell' orario clou dell' happy hour.... nella mia mente si accendono i lampeggianti della sala di comando e mi preparo ad una situazione in stile caccia a ottobre rosso... per un attimo mi immedesimo nei panni del comandante ranius mentre si accinge ad essere silurato.
CHAPTER 2 non aprite quella porta
Varco dunque con non pochi dubbi la soglia di quella che dovrebbe essere un' istituzione politica del piacere, ma tanto in cuor mio mi dico male che vada ambasciator non porta pena. Alla reception una donna gentile sulla quarantina mi spiega il solito abcdefg del locale, sicchè sgancio i 100 dobloni ed acquisto ipso iure lo status di pirata libero di scorrazzare in acque internazionali e pronto a saccheggiare la cambusa sottostante.... beh! mai pensiero fu più fallace (a parte quella volta che risposi al campanello "fidelio"... ma altra imbarcazione altra storia), perchè una volta scese le scale che portano alla cambus.. ehm al bar, mi si parava dinanzi una situazione che senza ombra di dubbio definirei triste e assolutamente non adeguata alla nomea di tale dimora, all' interno del bar infatti che dovrebbe essere il proscenio del locale, luogo ove le nostre amatissime esercitano la più antica delle arti teatrali, c' era un atmosfera piuttosto apatica e mesta, le ragazze erano annoiate ed estrinsecavano platealmente tutta la loro svogliatezza, inoltre per motivi a me ignoti a turno scaricavano la lavastoviglie del bar, generando un disordinato viavai al punto non si capiva più chi fosse barista e chi fosse addetta all' esercizio della "pubica funzione" . Le peripatetiche erano inoltre intente a parlare tra loro in una lingua in particolare..... una lingua latina, non certo quella glororiosa che fu di cesare e degli antichi romani ma quella dei tardo romeni... Il materiale ludico da un punto di vista meramente estetico vantava su circa dieci entità biologiche (non so dirvi se di natura vegetale o animale) 4 sufficienze ed 1 meritevole che non ho potuto tampinare per i motivi che seguiranno a breve. Ed ora veniamo al campo di battaglia che si è creato per difendere l' italica stirpe. Le ragazze, abili ed acute lettrici non certo di libri ma della fisionomia facciale del di lui pecuniaramente agognato, capiscono in breve che il vostro affezionatissimo non è per nulla contento (mi siedo da solo, fumo, bevo, elargisco sorrisetti di circostanza e attendo momenti migliori) al che visto l' insopportabile smacco partono all' attacco in branco a mo' di velociraptor, l' accerchiamento avviene in modo quatto e repentino e ben presto la moquette color porpora del casabianca si trasforma nella radura del jurassic park: un' esemplare di bruttana (notare la delicatissima crasi) dice in inglese ad una collega poco distante da me che mi comporto come se avessi 5 anni, al che la omaggio di un sorrisetto da stronzo e continuo a farmi gli affari miei, ma subito dopo la mia attenzione si ridesta.... 2 ragazze poco distanti da me iniziano a parlare ad alta voce in un italiano greve pronunciando parole a caso e gesticolando vistosamente tra di loro, (criptico e sofisticato vecchio clichè attraverso cui si afferma il sillogismo italiani=idioti) mantengo la mia consueta ed elegante aplomb ma al contempo le fisso entrambe inorridito e loro ricambiano il mio sguardo con una risata sguaiata...... Tutto questo che racconto si scrive ANARCHIA ma si legge D-I-S-A-G-I-O. comunque giunti a questo punto la cosa diventa ufficiale: mi sono girati i coglioni. Realizzo in quell' istante che la serata è finita, perchè 1 sono finito in una conventicola di cerebrolese 2 nessuna nuova arriverà a salvarmi e 3 nessun pellegrinaggio di riparazione raddrizzerà la serata (troppo tardi e troppi km), fallito dunque il piano "a" decido di attivare ad nutum il piano "b" chiamato anche "la vendetta del samurai", la cui trama è molto semplice: compirò su me stesso l' harakiri cercando però di portarmi dietro il maggior numero di vittime possibili. Convoco dunque le 2 patetiche (il prefisso "peri" lo meritano solo le filosofe del mestiere), al mio tavolo e con fare e modi affabili le attiro nella mia trappola... Ho iniziato a parlare di politica, diritti civili e luoghi culturali (parlando in italiano solo nelle parti in cui non mi stavano dietro con l' inglese) e una volta stordite irreversibilmente con questi argomenti che per loro sono come valium e cianuro combinati assieme, repentinamente viro su tutte le domande che non si dovrebbero fare a queste "libertine" (quantomeno non di primo acchito): nome reale, città di nascita, lista dei locali dove lavoravano prima et cetera et cetera.... in tutto le tengo inchiodate ambedue per un 1 ora e 40 minuti di tortura, un record! fosse stata disciplina olimpica sarei tornato da rio medagliato, ad ogni modo contro ogni previsione si seccano ma non si scompongono e resistono (d' altronde l' alternativa era costituita da uno sparuto gruppetto di italo-"ciaina" che sembrava uscito da un quadro di picasso) calando infine sul tavolo di giuoco il loro jolly: anche qui con un criptico e raffinatissimo giro di parole mi propongono una cosa a tre, per me è il segnale! faccio finta di pensarci, le rinagrazio garbatamente e contestualmente ritiro dal tavolo il mio asso di bastoni.... quando si dice il pacco è servito.... care burlone.
CHAPTER 3 tutti inseme appassionatamente
Una volta" paccate" le nostre dolci amiche, è giunta quindi l' ora di cena sicchè mi appropinquo al ristorante, dove noto un tavolo composto da tre ragazze e chiedo gentilmente se posso aggiungermi, segue risposta affermativa sicchè le acquisisco come commensali. Le cose cominciano abbastanza bene, 2 delle ragazze sono molto gentili e imbastiscono con me una conversazione in inglese, ma una delle tre sembra non essere d' accordo (quella che non mi cagavo perche aveva un brutto naso)... mi lancia un' occhiata ridacchia e inizia a borbottare qualcosa nella sua lingua alle altre.... 1 volta..... 2 volte...... ed alla terza.... l' idilio si è spezzato ed è un pleonasmo afferamare che il giramento di coglioni si riaffaccia ancor più celermente di prima. Ovviamente non sto al gioco e spiego alla simpaticona made in dacia che a tavola, come in qualsiasi altra area del locale lei dovrebbe fare come le due colleghe cioè interagire con il cliente in inglese ed in maniera educata, perchè io altro modo di stare insieme a tavola non lo concepisco, ma soprattutto trattasi di un comportamento inaccettabile in un posto con le caratteristiche d' approccio del casabianca (gfe oriented).... a tavola scende il gelo come è lapalissiano che sia perciò le altre 2 provano con professionalità a rimediare ma ormai è troppo tardi in quanto l' altra persiste con frecciatine e "rompimenti" vari nei miei confronti, il conflitto è inevitabile: patto atlantico e patto di varsavia tornano ad affrontarsi nella scacchiera psicologica della guerra fredda, era dal 1989 che non accadeva.... seguono scambi di "complimenti" al sapore del fiele lei mi fa notare sarcasticamente quanto io sia "very funny" e mi da con un giro di parole dello squattrinato (purtroppo per lei a torto) in risposta io le faccio notare "carinamente" che lei invece abbisogna di una gran bella rinoplastica visto il grugno che si ritrova, insomma tavolata con "botte da orbi" metaforicamente parlando. Borbotta infine qualcosa nella sua magica lingua (immagino volgarità che non aveva il coraggio di riferirmi in inglese), e a questo punto allontano il bicchiere di vino facendolo scivolare qualche cm sul tavolo e me vado salutando solo le due che sono state apparentemente gentili. p.s in mezzo a tutto questo casino sorto a tavola ho mangiato un solo piatto, un filetto di manzo alle erbe aromatiche tutto sommato abbastanza buono seguito da un calice di vino più che accettabile.
CHAPTER 4 il viale del tramonto
Dopo 2 ore e 15 di permanenza passate e scannarmi con le tipe anzichè scannarle, decido che è ampiamente giunta l' ora del caffe in vista del ritorno, cosi con volto tirato mi reco al bar ed ordino il mio caffe. Inevitabilmente ricomincia una tiritera dai toni farseschi anche al bancone, una barista mi si avvicina dicendo che le ragazze mi trovano attraente (cosa che mi entra da un orecchio per uscire dall' altro) io ringrazio ma lei mi incalza chiedendo se la mora che stava con me a cena fosse di mio gradimento... io rispondo (ormai stravolto) almeno è educata e la risposta della barista, interpretando mooolto male il mio dire è la seguente... si ma lei è speciale costa almeno almeno 2000 euro. A questo punto non avevo più energie psicofisiche ne per replicare ne per stare al gioco sicchè alzo la manina abbozzando un saluto alla barista e mi guadagno l' uscita senza tanti complimenti.... un disastro totale, mai visto in un posto di lusso un' attitudine del genere da parte delle ragazze ma d' altronde chiedere l' autogestione a delle minorate mentali incolte, figlie di una sottocultura rurale ha i suoi rischi e le sue conseguenze....

Conclusioni: purtroppo sono abituato ad altro, mi piace stare in luoghi dove ci sono regole precise e ruoli ben definiti. Mi rendo conto di essere un cliente rigoroso e quindi rognoso perchè pretendo e di conseguenza prendo solo ciò che mi convince pay o free che sia... io non posso venir preso di mira perchè non cago di striscio quelle che non mi interessano in un locale da 300 euro 30 min 400 euro 1 ora perchè NON ESISTE....quando capisco che in un locale le ragazze praticano il principio economico dell' edonismo cioè cercano il massimo risultato col minimo dello sforzo per me è l' indicazione di gente che fondamentalmente lavora male ed io chi lavora senza professionalità molto semplicemente NON lo assumo o non ne accetto la prestazione come nel caso specifico. Qualora qualcuno di voi si sia chiesto se fossi vestito in maniera strana o avessi tenuto comportamenti bizzarri rispondo assolutamente no, niente di tutto questo. Concludo dicendo che per chi ha gusti meno complicati, anche in serate "pericolose" come sabato si trova qualcosa di accettabile, quello che secondo me non va è l' attitudine delle ragazze, perchè è inutile girarci attorno le romene se non addomesticate da forze coercitive esterne tendenzialmente si comportano davvero in maniera spiacevole e io non mi faccio mettere i piedi in testa da questa gente anche a costo di rimetterci la serata. In definitiva mai più andrò in un posto dove la gestione di fatto è assente e permette l' istaurarsi dell' anarchia.
Cordialmente il vostro affezionatissimo!

cmq cercando su google "italo ungherese playboy" esce come primo risultato un annuncio fake scritto in un italiano alquanto improbabile con allegate delle foto (che sembrerebbero collimare con le vostre descrizioni, tatuaggi a parte) io non l' ho mai vista, ma nel caso sia lei magari avvisatela....

Nel servizio di playboy indossa una maglietta bianca annodata e dei jeans cortissimi per caso?