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asceta_pentito
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28/07/2020 | 20:48

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aggironamento europa:
https://europa.today.it/attualita/europa-mascherina-obbligo-coronavirus.html

Non è solo l'Est a preoccupare, con Romania, Polonia e Bulgaria a fare i conti con numeri sui contagi mai visti finora: da Nord a Sud, passando per l'Ovest, l'Europa comincia a temere una seconda ondata di Covid-19. E mentre in Italia si dibatte sull'obbligatorietà della mascherina, nel resto dell'Ue sempre più governi ne impongono l'uso, anche all'aperto.

Succede in Belgio, dove il governo ha invitato i cittadini a rispettare gli obblighi su mascherine e distanziamento sociale. La premier Sophie Wilmès ha anche portato a 5 il numero massimo di persone che i cittadini potranno incontrare ad agosto (oltre alla propria famiglia). Ad Anversa è persino scattato il coprifuoco: obbligo di restare a casa dalle 23,30 alle 6 del mattino. Misure decise sulla scorta dell'aumento del 69% dei contagi.

Anche in Germania le autorità sanitarie hanno espresso preoccupazione per la crescita dei nuovi casi. Il direttore dell'Istituto Robert Koch (Rki), Lothar Wieler, ha definito "molto preoccupanti" gli ultimi dati, con oltre 600 nuovi contagi segnalati in un solo giorno. Per il momento, il governo non ha emesso nuove ordinananze ma ha autorizzato le autorità locali a varare misure di contenimento, compreso il lockdows, nelle province che superano la soglia di rischio di contagi. E' di oggi la decisione di sconsigliare i viaggi in tre regioni della Spagna (come già fatto dal Regno Unito, sollevando le proteste del premier iberico Pedro Sanchez).

Del resto, dopo l'Est Europa, è di sicuro la Spagna il Paese più interessato da questa nuova fase di contagi: in media 1.738 nuovi casi ogni giorno nell'ultima settimana, + 92% rispetto alla precedente. La Catalogna è tra le regioni più colpite e quasi 4 milioni di abitanti dell'area metropolitana di Barcellona sono stati invitati, dal 17 luglio, a "rimanere a casa". Questa raccomandazione si estende all'area di Lleida, nonché ai comuni di Figueras (vicino al confine francese), Vilafant e Sant Feliu de Llobregat. Le autorità catalane hanno anche deciso di chiudere cinema, teatri e locali notturni a Barcellona, ​​di vietare le riunioni di oltre dieci persone, le visite alle case di riposo e di limitare la capacità di accoglienza al 50% in bar e ristoranti. Le visite alle case di riposo sono limitate anche nei Paesi Baschi e nella Murcia, dove sono stati chiusi anche discoteche e bar notturni senza spazi all'esterno. In tutte queste regioni spagnole, la mascherina è obbligatoria anche per strada, pena pesanti multe.

In Portogallo, prosegue il lockdown per 700.000 abitanti di venti distretti. In Francia, invece, la macherina è diventata obbligatoria anche all'aperto in diversi distretti, soprattutto nelle città sulla costa. Alcune spiagge sono state chiuse al pubblico durante le ore notturne. Anche la Francia ha sconsigliato i viaggi in Catalogna.

Dopo aver allentato le misure, l'Austria torna a temere i contagi e ha deciso, dal 24 luglio, di imporre l'uso di mascherine in supermercati, uffici postali, banche e centri medici. Mascherina obbligatori anche nel Regno Unito, che è l'unico paese dell'Europa occidentale in cui il bilancio delle vittime giornaliero rimane elevato, circa 65 al giorno.

in Israele avevano portato i contagi quasi a zero con la quarantena, poi hanno riaperto le scuole:

isra.jpg

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24/07/2020 | 20:30

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https://europa.today.it/attualita/finlandia-stop-viaggi-austria.html

"Austria Paese a rischio", la Finlandia 'restringe' i viaggi da Vienna.

Qualcuno potrebbe vederlo come uno sgarbo tra frugali, vista la comune posizione politica sul Recovery fund, il piano anticrisi dell'Ue. Ma in realtà si tratta di una rigida applicazione dei protocolli di sicurezza contro il coronavirus, quella che ha portato la Finlandia a restringere di nuovo l'accesso ai cittadini provenienti dall'Austria.

Vienna è infatti stata inserita nella "lista rossa" dei Paesi a rischio Covid-19, all'interno della quale il governo di Helsinki ha da tempo inserito la gran parte degli Stati europei, dalla Spagna alla Francia, per via della loro situazione epidemiologica. Le restrizioni finlandesi riguardano tutti quei Paesi dove i contagi superano la soglia di 8 ogni 100mila abitanti. Una soglia superata di recente dall'Austria, per l'appunto, ma anche dalla Slovenia e dalla Svizzera. Da qui la decisione di imporre a tutti coloro che arrivano da questi Stati le stesse misure previste per spagnoli e francesi, ossia una quarantena obbligatoria di 14 giorni.
I confini finlandesi rimangono invece aperti ai viaggiatori provenienti da Germania, Italia, Ungheria e Grecia.

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23/07/2020 | 20:25

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https://europa.today.it/attualita/belgio-olanda-lockdown-covid.html

Il Belgio torna in lockdown. E anche l'Olanda ha paura del ritorno del Covid

Quasi 400 nuovi casi in un solo giorno in Belgio. Un aumento dell'85% dei contagi in Olanda tra una settimana e l'altra. Il coronavirus torna a far paura nel anche nel Nord dell'Europa, dopo i casi della Catalogna e della Romania, dove ieri si sono registrati circa mille nuovi casi di Covid-19.

La crescita dei casi in Belgio ha spinto la premier Sophie Wilmès a convocare il Consiglio nazionale per la sicurezza e a decretare una serie di misure di contenimento: la riapertura a concerti e spettacoli, attesa per agosto, è stata rinviata a settembre, maschere obbligatorie nei mercati all'aperto e nei locali pubblici, divieto di incontrare più di 15 persone a settimana. Per far rispettare le nuove misure, saranno intensificati i controlli di polizia. Inoltre, è stato consentito ai sindaci di attuare misure più stringenti qualora la situazione epidemiologica locale dovesse richiederlo (come già fatto dal sindaco di Anversa). La stessa premier non ha escluso il ritorno al lockdown su scala provinciale.

Una misura, quella del confinamento a livello locale, su cui sta ragionando anche il premier olandese Mark Rutte. Anche in Olanda i contagi sono in aumento, soprattutto tra i più giovani. La regione più colpita è quella dello Zuid Holland, che potrebbe tornare in lockdown. Ma anche le grandi città temono un'impennata dei contagi: il sindaco di Rotterdam Ahmed Aboutaleb, scrive 31mag, ha fatto appello al governo affinché indaghi la possibilità di imporre l’uso di mascherine nei locali pubblici. Intervenendo al programma Nieuwsuur, ha detto che il governo dovrebbe intervenire, qualora il numero di contagi continuasse a salire. La sua idea è condivisa dalla collega di Amsterdam, Femke Halsema. Aboutaleb si è detto preoccupato perchè la gente starebbe ignorando la regola distanziamento e ciò avrebbe avuto un impatto significativo. Per il sindaco di Rotterdam, la quarantena per chi risulta positivo dovrebbe essere obbligatoria e le celebrazioni religiose andrebbero spostate tra le quattro mura di casa.

Potrebbe interessarti: https://europa.today.it/attualita/belgio-olanda-lockdown-covid.html

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20/07/2020 | 13:28

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BERLINO - È la Romania il Paese che rischia di diventare il Brasile o gli Usa d’Europa, la bomba a tempo sempre più minacciosa per le nuove ondate di coronavirus. Gli ultimi dati ufficiali diffusi a Bucarest lanciano un grido d’allarme per tutta l’Unione europea. Un allarme specialmente minaccioso per Paesi manifatturieri come Italia o Germania o Francia, che hanno rapporti economici, produttivi e commerciali di prima importanza col piú vasto e popoloso Stato dei Balcani e che ospitano enormi colonie di lavoratori immigrati permanenti o stagionali romeni. Le autorità romene prendono l’emergenza estremamente sul serio e pensano a nuovi decreti di lockdown. Ma negli ultimi giorni, centinaia di ricoverati hanno lasciato gli ospedali contro il parere dei medici.

Gli ultimi dati, relativi a sabato, parlano di 889 nuovi contagi in sole 24 ore, dopo i 799 del giorno precedente. L’aumento delle infezioni dunque minaccia di diventare esponenziale. Si contano 21 nuovi morti, che portano il totale dei romeni uccisi dal Covid 19 ad almeno 2.009 persone. Finora il totale dei romeni registrati come contagiati è di oltre 36mila, ma non si esclude che quello reale sia superiore. Visto il posto di numero uno dei Balcani per popolazione, estensione geografica, quantità di emigrati e lavoratori stagionali e importanza economica, è dunque proprio la Romania che potrebbe diventare il caso più grave nell’emergenza Covid la quale investe tutti i Balcani, con i divieti di viaggio imposti ad esempio da Italia e altri Paesi europei verso Serbia, Montenegro e Kosovo. Ma a differenza di Belgrado, Podgorica e Pristina, Bucarest è membro dell’Unione europea con cui ha un numero di contatti ben superiore.

Il primo ministro Ludovic Orban, di centrodestra europeista come il capo dello Stato, e a capo di un governo di minoranza, non ha escluso un ritorno del lockdown, proclamato mesi fa e poi revocato dopo l’apparente fine della prima ondata. Ha detto: «Non vogliamo adottare alcuna misura che finisca per danneggiare l’economia, ma tutto dipenderà dal rispetto delle regole e dall’evoluzione della pandemia». Il presidente Klaus Iohannis, dotato di importanti poteri costituzionali e particolarmente popolare per i suoi anni di battaglia contro la corruzione del Partito socialista (prima forza politica, ora all’opposizione) si mostra schierato su posizioni diverse, più severe. Ha appena promulgato una legge che impone il ricovero obbligatorio per chiunque risulti contagiato, e che obbliga a osservare una rigida quarantena chiunque provenga da qualsiasi zona classificata a rischio coronavirus, sia interna sia esterna al Paese.

Quattro giorni fa, sempre di sua iniziativa in virtù dei poteri affidatigli dalla Costituzione, il presidente aveva prorogato di un mese lo stato d’emergenza. «Non parlo di peggioramento, ma la situazione resta grave», ha detto. Alcuni Paesi Ue, come Ungheria e Grecia, hanno imposto controlli durissimi ai confini con la Romania. La tragica situazione appare quasi come una vendetta postuma del tiranno Ceausescu, che nella sua lunga èra al potere (dal 1964 al dicembre 1989) aveva ridotto il sistema sanitario romeno nelle peggiori condizioni europee. Nei mesi scorsi si sono verificate in Romania anche proteste di medici e personale paramedico: privi di mascherine, guanti, respiratori, spesso hanno minacciato di sospendere il lavoro.

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18/07/2020 | 11:23

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ma sì, chi se ne frega della moglie!
https://www.huffingtonpost.it/entry/escort-positiva-il-sindaco-di-modica-fate-i-test-a-costo-di-farvi-cacciare-dalle-mogli_it_5f12ae04c5b6d14c336781cc?utm_hp_ref=it-homepage

Una donna di origine peruviana è risultata positiva al Covid 19 ed è stata ricoverata nell’ospedale di Foligno (Perugia), dopo essere stata per 15 giorni a Modica, nel Ragusano. La donna fa la escort e aveva preso in affitto un monolocale per il ricevimento di diversi clienti su appuntamento. Poi la donna si era trasferita in Umbria, dove si è sentita male. I medici stanno ricostruendo tutti i suoi
Una donna di origine peruviana è risultata positiva al Covid 19 ed è stata ricoverata nell’ospedale movimenti, a cominciare dai mezzi di trasporto utilizzati per raggiungere l’Umbria. La donna avrebbe preso l’autobus per Catania e quindi il treno fino a Foligno.

“Se qualcuno a Modica avesse il sospetto di essere venuto a contatto con la donna - si sottolinea dall’Azienda sanitaria provinciale - è obbligato a segnalarlo all’Asp di Ragusa per essere sottoposto a tutti gli accertamenti del caso al fine di evitare ulteriori e potenziali contagi”.

Il sindaco di Modica Ignazio Abate è preoccupato: “Due o tre clienti al giorno per 10 giorni fanno 20-25 venti persone che possono aver contratto il virus e averne contagiate altre a casa o al bar. Il mio appello è rivolto a chi ha avuto rapporti con quella donna: andate a fare i test. Anche a costo di essere messi alla porta dalle mogli”.

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15/07/2020 | 14:10

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https://www.open.online/2020/07/14/coronavirus-protesta-prostitute-amburgo-riapertura-case-chiuse-bordelli/

Con la riapertura in Germania di bar e ristoranti, anche le prostitute e gli operatori delle case chiuse chiedono di poter tornare al lavoro. Ad Amburgo l’industria del sesso è scesa in strada per protestare contro la crisi che ha toccato il loro settore e sul lungo stop causa Coronavirus ancora in vigore che non ha permesso la riapertura delle case chiuse.

Sabato sera 400 prostitute hanno manifestato nella Herbertstrasse, una delle vie a luci rosse più famose della città tedesca. In Germania, dove la prostituzione è legale, le prostitute affermano che è ingiusto per loro essere private ​​dei propri mezzi di sussistenza, nonostante il loro lavoro non rappresenti un rischio per la salute.

«La professione più antica del mondo ha bisogno del tuo aiuto», recitava un cartello appeso alla finestra di un bordello. Un altro diceva: «Il lavoro sessuale non può diventare illegale a causa del Coronavirus». Oppure: «Le camere dei bordelli non sono assembramenti». A organizzare la protesta è stata un’associazione tedesca che raccoglie prostitute e operatori dell’industria del sesso. Nel Paese si stima che, secondo i dati del 2018, circa 32.800 persone lavorano come prostitute.

L’organizzazione ha affermato che rispetto alle misure di sicurezza sarebbe facile richiedere l’uso di mascherine, ventilare le stanze e prendere la temperatura dei visitatori. Come richiesto per le altre attività. «La prostituzione non comporta un rischio maggiore di infezione rispetto ad altre attività, come massaggi, cosmetici o persino danza o sport di contatto», è la posizione dell’associazione che puntualizza come «l’igiene faccia parte del lavoro».

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09/07/2020 | 20:59

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mascherine obbligatorie anche alle baleari (Paese civile):
http://europa.today.it/attualita/barcellona-mascherina-obbligatoria.html

una volta scrivevano residenti in spagna, com'è la situazione?

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09/07/2020 | 20:56

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@Anthony80 said:
in america del nord e sud il problema è ancora serio perchè da loro il virus è arrivato un mese / mese e mezzo dopo che in europa.

in sud america è inverno (e quindi il virus contagia molto) negli USA gli stati del nord hanno fatto le quarantene bene come noi e hanno abbassato la curva, quelli del sud in mano ai repubblicani no

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08/07/2020 | 20:13

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una buona notizia:
https://www.globalist.it/science/2020/07/08/una-bellissima-notizia-con-una-cura-sperimentale-contro-l-aids-un-uomo-e-guarito-dall-hiv-2061485.html

ma con questo corona stiamo ancora mooooooolto indietro, con buona pace dei complottisti e degli asini novax:
https://www.cdt.ch/mondo/senza-un-vaccino-si-rischiano-250-milioni-di-casi-EA2882547

Senza un vaccino o una cura adeguata per la Covid-19, lo scenario per il 2021 si prospetta drammatico: stando a uno studio del Massachusetts Institute of Technology (MIT), entro la primavera nel mondo potrebbero emergere 249 milioni di casi e 1,8 milioni di decessi. Lo studio vede l’India come il paese più colpito, con una possibile crescita giornaliera di 287 mila casi attorno alla fine del 2021. Secondo il modello di epidemiologia dinamica messo a punto dai ricercatori, sulla base dei dati ufficiali di 84 paesi fino a metà giugno, i primi dieci paesi che potrebbero registrare ancora nuovi casi di contagio alla fine del 2021 sono India, Usa, Sud Africa, Iran, Indonesia, Regno unito, Nigeria, Turchia, Francia e Germania. Gli scienziati di Boston rilevano che le dimensioni della pandemia sono notevolmente sottostimate a livello globale, e che tutti i dati della positività e delle morti sono molto inferiori alla realtà. «La maggioranza delle persone resta suscettibile al virus, in tutto il mondo», ha commentato il professor Rahmandad, leader del team: «siamo molto lontani dal raggiungimento dell’attesa immunizzazione di gregge».

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02/07/2020 | 21:03

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@MelaGogo said:

Non serve a nulla la mascherina come protezione individuale, nemmeno la ffp2.

non diffondiamo informazioni false: ffp1-2-3 sono filtranti e proteggono chi le usa, sono le chirugiche che devono essere usate da tutti per frenare il contagio (come fanno gli orientali quando hanno un po' di raffreddore e infatti là i virus di raffreddore e influenza circolano meno)

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02/07/2020 | 20:50

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https://www.globalist.it/world/2020/07/02/lockdown-finito-ad-amsterdam-riapre-il-quartiere-a-luci-rosse-ma-baci-vietati-2061177.html

Lockdown finito, ad Amsterdam riapre il quartiere a luci rosse: ma baci vietati

Anche questo è il ritorno alla normalità, in fin dei conti: il celebre quartiere a luci rosse di Amsterdam ha riaperto i battenti dopo tre mesi e mezzo di lockdown per frenare la diffusione del nuovo coronavirus. L'Olanda inizialmente aveva intenzione di tenerlo chiuso fino a settembre, ma la data è stata anticipata per il crollo dei contagi. Ma le autorità consigliano massima cautela a prostitute e clienti.
Come con i parrucchieri e i massaggiatori olandesi che hanno anche iniziato a riprendere l'attività, le prostitute dovranno verificare che i clienti e membri delle loro famiglie non abbiano sintomi di Covid-19. Dovranno anche evitare i faccia a faccia - vige l'assoluto divieto del bacio - e disinfettare lenzuola e ogni cosa toccata dal cliente.
Felicia Anna, presidente del sindacato Red Light United, ha affermato che molte prostitute hanno avuto problemi finanziari durante il lockdown e sono contente di poter tornare al lavoro. Molte hanno già registrato il tutto esaurito nel loro primo giorno di lavoro. Come ha confidato al Guardian, Foxxy, che è anche attivista del Centro per l'infomazione sulla prostituzione ad Amsterdam, usando il suo pseudonimo professionale. Ma tante che spesso sono originarie dell'Europa orientale e del Sudamerica sono ritornate nei loro Paesi durante il lockdown e non possono ancora rientrare in Olanda per le restrizioni ai viaggi.

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27/06/2020 | 20:12

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https://www.cdt.ch/svizzera/trecento-persone-in-quarantena-dopo-una-serata-in-un-locale-FM2871160

Circa 300 persone si trovano in quarantena dopo aver trascorso la serata in una discoteca di Zurigo lo scorso 21 giugno. La misura si è resa necessaria dato che uno dei presenti è risultato positivo al test del coronavirus a quattro giorni di distanza. Nel frattempo, altri cinque si sono aggiunti al bilancio dei contagiati.
Lo ha annunciato oggi il cantone, secondo cui è la prima volta che si verifica una situazione simile. Il caso è stato segnalato al medico cantonale, si legge in una nota del Dipartimento della sanità, i cui servizi hanno preso contatto con il proprietario del locale. Grazie alla lista di presenza, è stato possibile informare tutti gli interessati, per cui è stata ordinata una quarantena di 10 giorni. Il provvedimento, oltre che per i clienti, vale anche per i dipendenti del club.

Secondo le autorità zurighesi, l’episodio mostra l’importanza di rispettare le norme igieniche e di distanziamento sociale, così come della responsabilità individuale. Nel comunicato si ribadisce l’invito alla popolazione a essere prudenti e a evitare gli assembramenti: laddove ciò non è possibile, il consiglio è di indossare una mascherina.
Il cantone lancia inoltre un avvertimento. Se casi del genere dovessero ripetersi, minaccia, i locali notturni potrebbero venire chiusi nuovamente.

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26/06/2020 | 21:05

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con 1,5m di distanza?
https://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2020/06/25/olanda-verso-riapertura-torna-anche-sesso-pagamento_l1DlghZWrQMRiW0dszuasO.html

Olanda verso la riapertura, torna anche il sesso a pagamento

Anche l'Olanda prova a tornare alla normalità, dopo il lockdown imposto dall'emergenza coronavirus ma meno rigido rispetto ad altri Paesi. E l'Olanda, uno dei cosiddetti 'Paesi frugali', non dimentica il divertimento. Dal primo luglio, ha annunciato ieri sera il premier Mark Rutte, 'ingresso libero' e distanza di almeno un metro e mezzo per spettatori, fedeli e clienti di cinema, teatri, chiese e ristoranti. Sinora in cinema e ristoranti potevano entrare al massimo 30 persone. Dal primo luglio cadranno anche a tutte le restrizioni per il trasporto pubblico. Resterà solo l'obbligo della mascherina. Via libera anche per fiere e festival all'aperto. Tornerà anche il sesso a pagamento.

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26/06/2020 | 20:35

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OT a chiasso:
https://www.cdt.ch/ticino/prostituzione-nove-donne-denunciate-a-chiasso-II2864965

Nove donne (7 cittadine rumene, una cittadina italiana e una cittadina brasiliana) sono state denunciate per esercizio illecito della prostituzione dopo un’operazione messa in piedi a Chiasso dalla Polizia cantonale, in collaborazione con la Polizia comunale e l’Ufficio tecnico. All’interno dei due immobili, in via Guisan e in via Albertolli, sono infatti stati controllati 26 appartamenti dove la prostituzione non era consentita. Sono pure in corso accertamenti circa la posizione dei responsabili degli spazi.

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26/06/2020 | 14:24

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https://www.investireoggi.it/risparmio/ryanair-e-volotea-biglietti-aerei-low-cost-offerte-novita-cambio-volo-nuove-rotte-e-bagaglio-a-mano/

La Ryanair ha lanciato delle nuove tratte con delle ottime offerte per chi prenoterà entro il 30 giugno per viaggi dal 1° al 31 luglio. Le nuove rotte riguardano Kiev, Lviv e Odessa tutte in Ucraina e con la possibilità di raggiungerle da Roma Fiumicino e da Milano Bergamo. Ecco un esempio di offerta: 1 volo di sola andata per Kiev da Roma del 6 luglio partirà dalla cifra di 24,24 euro invece di 29,90 euro (1 posto rimasto) in tariffa Value ovvero con la possibilità di portare a bordo 1 sola borsa piccola delle dimensioni di 40x20x25 centimetri.

Ryanair comunica inoltre che, vista la situazione e per andare incontro ai clienti, non applicherà la tariffa di modifica volo per tutte le prenotazioni relative ai voli di luglio e di agosto. Si potrà quindi modificare il proprio biglietto gratis per qualsiasi data fino al 31 dicembre 2020 pagando soltanto la differenza della tariffa.

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04/06/2020 | 20:46

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"e poi mancheranno gli italiani":
https://www.cdt.ch/ticino/riaprono-anche-i-locali-a-luci-rosse-docce-ancor-piu-raccomandate-BY2771164

Tra mille incertezze, da sabato riapriranno anche i locali a luci rosse. Fino a pochi giorni fa mancavano direttive chiare, arrivate comunque un paio di giorni prima dell’apertura. «Un ringraziamento particolare – ci spiega il gestore di un locale di Lugano – a TESEU che si è davvero impegnato per aiutarci in questa fase». Varranno fondamentalmente le stesse regole degli altri esercizi pubblici: mascherine, sanificazione, distanze e un numero limitato di persone. «Io ne potrò fare entrare 30 e dunque avrò 15 ragazze e 15 clienti».

Nelle stanze verrà esposta una cartellonistica e si invitano clienti e professioniste del sesso a rispettare le norme igieniche: doccia prima e dopo il rapporto, sostituzione di lenzuola dopo ogni cliente, areazione degli spazi e sanificazione dei locali in comune. C’è però, ci viene spiegato, un problema burocratico. I postriboli possono riaprire sabato, ma i permessi verranno concessi alle ragazze solo a partire da lunedì (8 giugno). In questi due giorni possono esercitare o escort di nazionalità elvetica o professioniste con i permessi B o G. E non sono molte.

«Ho sentito – ci viene spiegato – che altri locali non riusciranno, proprio perché non hanno trovato ragazze, ad aprire prima dell’8». E poi c’è un problema di raggiungibilità del Ticino. «In Romania (patria di buona parte delle escort attive da noi) non ci sono voli per la Svizzera o per l’Italia. Molte di loro hanno affrontato il viaggio in automobile e sono arrivate in Italia, e potranno entrare solo a partire dall’8, quando il loro permesso sarà valido». E poi mancheranno i clienti italiani, che per i postriboli rappresentano la principale fonte di entrata.

«È chiaro che rappresentano almeno il 50% della clientela. Per alcuni locali anche di più. Senza di loro il settore soffrirà e non è chiaro quando potranno entrare in Svizzera».

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04/06/2020 | 10:28

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se fosse successo in un fkk...
https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2020/06/03/nuovo-focolaio-gottinga-richiude-scuole_5c669002-3627-4deb-8bab-026d00e9bfd0.html

(ANSA) - BERLINO - Un nuovo focolaio di coronavirus a Gottinga, in Bassa Sassonia, ha portato alla chiusura delle scuole della città per questa settimana. Lo riferisce la Dpa. E' la prima volta che si torna a chiudere le scuole in un'area della Germania dalla fine del lockdown. A partire dal 23 maggio scorso, quindi a lockdown già concluso, si sono registrate 80 nuove infezioni da coronavirus nella città universitaria tedesca in seguito ad una festa privata tra famiglie numerose dove non si sono rispettate regole e distanze.

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02/06/2020 | 13:30

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per chi vuol fare lo sborone, quarantene di lusso:
http://archive.vn/N6mBM

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02/06/2020 | 10:46

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https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2020/06/02/austria-pronta-a-riaprire-allitalia_d13cdd08-ea64-4633-9a01-354f88d6aa53.html

ANSA) - VIENNA, 2 GIU - L'Austria prospetta l'apertura del confine con l'Italia a partire da metà giugno, "qualora l'andamento epidemiologico lo consentirà", in concomitanza con la ripresa della libera circolazione con gli altri Paesi confinanti. Lo apprende l'ANSA da fonti informate. Se così non fosse, Vienna valuterebbe almeno la ripresa degli spostamenti con le regioni italiane che possono vantare dati positivi.
L'Austria in un primo momento aveva annunciato che il 15 giugno aprirà definitivamente i confini con Germania, Liechtenstein e Svizzera. La scorsa settimana Vienna aveva poi prospettato un'apertura anche verso altri Stati limitrofi per consentire agli austriaci il rientro senza i 14 giorni di quarantena. "La situazione in Italia è quella più difficile. Cerchiamo comunque a breve una soluzione", aveva detto il cancelliere Sebastian Kurz.

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28/05/2020 | 20:52

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https://www.cdt.ch/mondo/vienna-l-italia-e-ancora-un-focolaio-NB2740870

«L’Italia è ancora un focolaio, anche se in alcune regioni la situazione è migliorata e l’impegno è grande». Lo afferma il ministro alla salute austriaco, Rudolf Anschober, in un’intervista al quotidiano Oberoesterreichischen Nachrichten.

«Sono un sostenitore della libertà di movimento, ma con l’Italia dobbiamo ancora essere prudenti», aggiunge il ministro, citando per l’Italia 382 casi Covid per 100.000 abitanti contro i 55 in Croazia e 70 in Slovenia.

Il ministro sottolinea che per ora resta in vigore l’obbligo di tampone negativo per l’ingresso in Austria. Anschober non teme malumori diplomatici. «È vero che la Slovenia rivendica di avere dati positivi, ma è anche vero che dalla Slovenia si arriva facilmente in Italia», afferma il ministro.

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24/05/2020 | 13:10

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retata contro puttanieri a Stoccolma, 28 detenuti tra cui un attore-presentatore (ovviamente di origni italiane) cosa che ha scatenato un dibattito sull'inasprimento delle pene per i clienti:
https://www.lavanguardia.com/recontra/20200524/481362204664/otra-redada-prostitucion-suecia.html

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24/05/2020 | 11:06

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dal sole24ore di oggi:

Gilberto Corbellini

La scienza reale non è come la magia nei fantasy, o come quella che si vede nei film e nelle serie televisive, che risolve sempre il problema cancellando la minaccia di distruzione del pianeta o facendo scoprire l’autore di efferati crimini. Le ripetute promesse che il vaccino contro Covid-19 sarebbe prossimo, assecondano narrative che con la natura dell’impresa scientifica hanno poco o nulla a che vedere. Inclusi gli scenari di spionaggio o di fanta-diplomazia intorno alla competizione tra gruppi di ricercatori e imprese per arrivare primi o tra i primi al traguardo. Si lavora su circa 200 ipotesi di vaccini e con metodi innovativi, che consentiranno di selezionare più rapidamente di sempre quelli che hanno più chances di funzionare senza causare danni. Ma la strada è irta di incertezze. La narrativa sul vaccino anti- Covid-19 ricorda quella di 40 anni fa, quando si diceva che fosse questione di un paio di anni per avere un vaccino contro l’Aids. Il vaccino anti-HIV non c’è ancora, anche se i progetti e le strategie per crearlo sono stati centinaia. Fare un vaccino non è scontato. Qualunque ipotesi deve fare i conti con il sistema immunitario reale, non con uno immaginario, istruendolo artificialmente. L’infezione da HIV non attiva le risposte immunitarie classiche, che infatti non neutralizzano naturalmente il virus, ragion per cui non si riesce a progettare vaccini efficaci. Anche la malaria non ha vaccini, per la stessa ragione e benché da quasi un secolo si provi a farne uno. Non c’è vaccino per la malattia di Chagas, citomegalovirus, zika, cikiungunya, anchilostomiasi, legionellosi, malattia di Lyme, leishmaniasi, etc. I vaccini contro tubercolosi, dengue, etc. hanno seri limiti. Né esiste contro SARS e MERS. Un fatto, questo, non rassicurante. Negli ultimi due decenni solo il 10-15% dei vaccini che si sono provati a sviluppare industrialmente sono stati approvati o commercializzati. L’urgenza spinge a cercare scorciatoie, che però aumentano i rischi di fallimento. Stante che esiste una rete di risposte immunitarie spontanee contro Covid-19, non è chiaro quali risposte conviene attivare e quanto dura l’immunità. Sul vaccino grava la minaccia degli effetti collaterali dovuti al rischio che la stimolazione antigenica causi in alcuni soggetti un potenziamento della malattia dipendente da anticorpi. L’efficacia epidemiologica di un vaccino dipende dalla comprensione della variabilità delle risposte immunitarie individuali, dalla sua disponibilità (manifattura e distribuzione), dal giusto dosaggio e modo di somministrazione (muscolo, pelle, bocca o naso), se richiede una catena del freddo per conservarlo, se può essere lo stesso per tutti o ne serve una versione per la popolazione più a rischio o immuno-compromessa (es. anziani), etc. Dato che non si potrà coltivare come quello influenzale su uova, e che potrebbe non bastare una sola somministrazione, si dovrà capire come produrne almeno 7 miliardi di dosi in pochi mesi, e poche fabbriche sono attrezzate allo scopo. Nessun vaccino è efficace al 100%, ma se quello contro Covid-19 avesse un’efficacia pari a quello influenzale, che sta tra il 40% e il 60%, sarebbe un fallimento. Nel corso dei prossimi mesi/anni assisteremo a un’intensa competizione scientifica, tecnologica, regolatoria ed economica. Alla politica e ai media spetta il difficile ma strategico compito di garantire trasparenza dei processi di controllo e decisionali, così che l’articolato processo di selezione porti a risultati sicuri ed utili. Non quello di sollevare polveroni.

asceta_pentito
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21/05/2020 | 21:00

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kurz vuole fotterci i turisti tedeschi, altro che riaprirei confini:
http://europa.today.it/lavoro/austria-muro-italia.html

"In nessun caso apriremo i nostri confini a Paesi che non hanno ancora la situazione" dei contagi da coronavirus "sotto controllo" come l'Italia. Parola di Sebastian Kurz, giovane premier austriaco, che con queste parole ha spiegato la ragione per cui Vienna non ha ancora dato indicazioni sulla possibile riapertura del Brennero. "I confini con l'Italia e la Slovenia non si apriranno così rapidamente perché sono delicati", ha aggiunto durante la presentazione dell'estate 2020 in Austria.

Il contesto non è casuale: proprio sulla riapertura delle frontiere si sta giocando tra gli Stati europei una battaglia importante per accaparrarsi il flusso di turisti interni all'Ue. L'Austria, come altri, punta in particolare ai turisti tedeschi e a tal fine sta lavorando da settimane a un corridoio per favorire gli spostamenti in un'aera che Kurz dice di essere più sicura sotto il profilo del rischio contagi, quella che comprende per l'appunto il suo Paese, la Germania, la Repubblica ceca e la Croazia. Del pacchetto doveva far parte anche la Slovenia (che favorirebbe il passaggio verso le spiagge croate), ma a quanto pare Kurz ha deciso di inserirla in una strana blacklist.

Già, perché se è vero che il Nord Italia è tra le aree europee più colpite dal coronavirus, la Slovenia è stato il primo Paese Ue a dichiarare la fine della pandemia e conta appena 106 morti e circa 1500 casi su una popolazione di 5 milioni di persone. Tassi tra l'altro inferiori a quelli dell'Austria. Forse Lubiana paga il fatto di aver annunciato l'apertura dei confini anche all'Italia (anche se poi ha fatto dietrofront)? Difficile saperlo: fatto sta che chiudendo le frontiere a Italia e Slovenia, Vienna si sta garantendo un vantaggio con diversi competitor turisti, tanto più dinanzi alle difficoltà di muoversi in aereo.

A fare infuriare ancora di più l'Italia, ci sono i toni usati da Kurz (che fanno il pari con quelli che usa contro le ipotesi di aiuti a fondo perduto da parte dell'Ue nei confronti dei Paesi del Sud). "Gli ospiti austriaci e quelli provenienti da Paesi 'sicuri', come la Germania, sono benvenuti", ha detto presentando la stagione estiva austriaca. "Il turismo - prosegue il cancelliere - è un importante motore dell'economia e del benessere e crea centinaia di migliaia di posti di lavoro". Kurz ribadisce che il governo si impegnerà per un "buon modello di sicurezza". "L'obiettivo - conclude - è sentirsi bene e sicuri". Per questo motivo chi opera nel settore turistico sarà regolarmente sottoposto a test. La campagna di promozione per il turismo sarà sostenuta con un budget speciale di 40 milioni di euro e riguarderà principalmente la Germania.

turist.jpg

asceta_pentito
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17/05/2020 | 20:51

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un documentario di una 15ina di anni fa, con sottitoli attivabili, sulle prostitute dell'est a nizza (con l'arresto di un pappone violento bulgaro e il processo 3 giorni dopo):

asceta_pentito
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17/05/2020 | 13:35

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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/05/16/news/corridoi_turismo_coronavirus_germania-256856364/

I tedeschi in vacanza a Maiorca ma con l'Italia corridoi ancora chiusi

BERLINO - "Dal 3 giugno sarà possibile spostarsi dagli Stati dell'Unione Europea in Italia, senza l'obbligo di quarantena per chi arriva in Italia. Questo creerà le premesse per una ripresa del turismo". Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha cercato di infilarsi ieri nella babele di voci che arrivano da ogni angolo d'Europa per chiarire una delle questioni chiave per la ripartenza economica: il fischio d'inizio della stagione turistica. E in attesa di un'importante teleconferenza dei ministri degli Esteri prevista per lunedì, la Germania sta cercando di trovare il modo di tenere fede alla promessa di Angela Merkel.

"Il nostro obiettivo è riaprire tutte le frontiere di Schengen dal 16 di giugno", aveva detto la cancelliera, nei giorni scorsi. E una premessa importante, ovviamente, è la situazione nelle destinazioni turistiche, dunque la possibilità di viaggiare in Paesi in cui la pandemia sia ormai sotto controllo e dove l'obbligo di quarantena sia stato cancellato. E Conte ha chiarito ieri che ciò potrebbe valere per l'Italia a partire dal 3 giugno.

Intanto, l'Austria ha fatto sapere di nuovo che per ora la frontiera con l'Italia resta chiusa. Dopo aver già ammorbidito i controlli alle frontiere con la Germania, il Liechtenstein e la Svizzera, a mezzanotte Vienna ha riaperto i confini con la Repubblica Ceca, la Slovacchia e l'Ungheria. Per ora, resta confermata la chiusura verso l'Italia, se non per motivi di lavoro e traffico merci.

Ma la data alla quale bisogna realisticamente guardare, per immaginare una riapertura della stagione turistica, è metà giugno. In Germania, la Reisewarnung, l'avviso di viaggio deciso dal ministero degli Esteri, è stata estesa al 14 giugno. Non è, tout court, un divieto, ma l'avvertimento che chi viaggia nonostante la Reisewarnung va incontro a rischi. Intanto, di non trovare un volo per la destinazione agognata. Ma anche di "restrizioni all'ingresso, quarantene e limitazioni della vita pubblica".

Il governo tedesco ha intenzione di decidere a giugno se estendere o meno l'allerta. Intanto cercherà di coordinarsi con gli altri Paesi europei per capire se sia possibile concordare una tabella di marcia comune. Eccezioni rispetto a una soluzione coordinata sono possibili, ha puntualizzato il capo della diplomazia tedesca, Heiko Maas. E si possono stipulare accordi bilaterali tra Paesi, insomma creare dei corridoi. Ieri Bild ha diffuso la notizia che tra fine giugno e inizio luglio potrebbe riaprire un primo corridoio verso Maiorca, la meta più amata dei tedeschi, la "diciassettesima regione tedesca", come viene definita da decenni. Certo, la Spagna è considerata ancora un Paese ad alto rischio, ma da qui a fine giugno la situazione può cambiare molto.

Fino a metà giugno, dunque, i tedeschi non potranno venire in Italia per turismo. E viceversa, gli italiani che vorranno viaggiare in Germania dovranno sapere che le restrizioni per chi arriva dall'estero sono estese al 14 giugno: non si potrà entrare in Germania se non per motivi urgenti. Nei giorni scorsi, le parole del ministro dell'Interno, Horst Seehofer, avevano sollevato il dubbio che Italia e Spagna potessero rimanere escluse dalla riapertura di Schengen anche oltre quella data. Ma è troppo presto per fare previsioni. Fonti del ministero dell'Interno tedesco fanno sapere che potrebbero essere decise per chi entra in Germania regole simili a quelle che valgono per i Comuni tedeschi. L'allerta scatterebbe solo per chi venisse da aree con più di 50 casi ogni 100 mila abitanti rilevati negli ultimi sette giorni.

asceta_pentito
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16/05/2020 | 20:15

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l'economia tedesca andrà meno peggio delle altre ma (e con il calo dei redditi chissà come andrà la domanda di figa a pagamento)::
https://www.agi.it/economia/news/2020-05-14/fase-2-volkswagen-blocca-produzione-domanda-golf-tiguan-8607537/

Il gruppo automobilistico Volkswagen interromperà per alcuni giorni alcune per alcuni giorni a causa della debole domanda di auto. Lo ha comunicato il gruppo ai dipendenti. Nella storica fabbrica di Wolfsburg due linee di assemblaggio saranno completamente chiuse e una avrà orario ridotto per quattro giorni, il 15, 20, 25 e 29 maggio, ha spiegato ieri il gruppo sulla rete intranet in un messaggio visionato da AFP.

L'interruzione riguarda in particolare i modelli Golf e Tiguan del marchio principale VW. Spetta al produttore, che ha riavviato la produzione a fine aprile dopo settimane di chiusura a causa della pandemia di coronavirus, "allineare la produzione alle fluttuazioni previste dal mercato", afferma un responsabile del personale, Arne Meiswinkel, sulla intranet aziendale.

"I clienti non sono interessati all'acquisto di auto" e i depositi in cui sono immagazzinati i veicoli prodotti "stanno già raggiungendo i loro limiti", aveva già avvertito alla fine di aprile il presidente del potente comitato aziendale, Bernd Osterloh, che fa anche parte del consiglio di sorveglianza del gruppo. "L'entrata degli ordini e' desolante", aveva detto.

asceta_pentito
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14/05/2020 | 20:49

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http://www.askanews.it/esteri/2020/05/13/coronavirus-austria-chiusura-confine-con-italia-durer%c3%a0-ancora-pn_20200513_00022/

Nuova frenata del governo di Vienna sulla riapertura del confine con l’Italia. In un’intervista a radio Orf, la ministra del Turismo austriaco Elisabeth Koestinger ha ricordato che “in alcuni Paesi, come l’Italia e la Spagna, sono ancora in vigore delle limitazioni agli spostamenti interni”. “Per questa ragione”, ha precisato, “la chiusura dei confini per i viaggiatori potrà durare ancora un po’”.L’eventuale apertura, ha quindi sottolineato la ministra, dipenderà dai “tassi di infezione”.Koestinger ha invece confermato la riapertura del confine austriaco con la Germania per il prossimo 15 giugno.

asceta_pentito
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14/05/2020 | 14:43

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be' all'all you can eat ci sta che ti mangi anche il virus:

asceta_pentito
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12/05/2020 | 21:12

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@Mafalda said:
In realtà tutto dipende dall'andamento della pandemia. La SARS sparì di colpo, come di colpo era arrivata,

la sars era stata contenuta (in europa veniva bloccata negli aeroporti) perchè non aveva il paziente asintomatico peri giorni e non era diventata una pandemia (solo 8k casi in poco più di un anno e mezzo) questo coronavirus ormai è in circolazione in quasi tutto il mondo e non può scomparire per magia da un giorno all'altro
lo si era capito già a febbraio:
https://www.ilpost.it/2020/02/25/il-coronavirus-e-incontenibile/

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