@teoclimb
Bella ragazzo. Ottime giornate in compagnia.
Eh... Sashetta... se si adatta un po' potrebbe far bene... vederemo... dipende solo da lei. Il make up... si anche a me stessa storia.
@Terminator95
L'idea dell'intrattenimento e cambi d'abito sarebbe interessante... come qualche serata a tema, al di là dello specifico party... sono sicuro che con il tempo @wellcum.at saprà prendere spunto e regalarci qualche bella sorpresa. 🤞🤞🤞
@Sebastianoxxxfrei
Probabilmente i servizi alla persona saranno già disponibili dal 1° maggio (salva la impossibilità di sottoporsi agli esami medici prima di metà mese)... ma le attività come bar, ristoranti e alberghi mi sembra non possano riaprire prima di fine maggio. Per cui i club come il W restano chiusi. E comunque noi siamo ancora al di qua del confine...
In questi giorni di segregazione e distanza sociale sono ancora in vena di ricordi, questa volta non molto lontani nel tempo.
Non volevo scomodare una legge della fisica quantistica, ma le sorti del nostro bel club e delle figliole che vi orbitano sono legate a doppio filo con noi avventori che, stanchi della forzata astinenza, restiamo impazienti alla finestra in attesa di una nuova vita. Assistiamo ad una relazione fra sistemi: se due sistemi interagiscono fra loro per un certo periodo di tempo, la successiva separazione non determina di nuovo la presenza di due sistemi distinti perché nel frattempo si sono contaminati e anche se lontani in qualche modo continuano ad influenzarsi.
Sarà quindi l’astinenza, o forse la mancanza di contatto fisico, quello che volete, ma mi ritorna in mente l’atmosfera quasi surreale che si respirava nel locale gli ultimi giorni prima della chiusura forzata…
Era un venerdì e con l’amico Buttola si decide di salire verso il Paradiso senza gli angeli (cit.) … decisione presa all’ultimo minuto e senza neppure consultare le presenze in Arena, che già cominciavano a scarseggiare grazie a sua altezza il virus. Tanto per dire, non erano più presenti neppure le sicurezze degli ultimi tempi.
Ci fermiamo a San Daniele per una pausa a suon di prosciutto e birretta artigianale… per poi proseguire verso Hohenthurn, dove il parcheggio del locale già dava il polso della situazione con la presenza di una decina di auto e molte con targa non italiana…
Entriamo e scambiamo due parole in reception con Danijela e Cristiano per commentare un po’ la situazione non proprio spumeggiante che anche il locale doveva affrontare stante l’assenza dei tanti clienti italiani.
Entrati nel club situazione poteva sembrare idilliaca. Cerco di descriverla perché possiate percepirla. In arena contiamo cinque o sei uomini mentre le ragazze risultano in buon numero. Io il mio compare ci sediamo al bar per berci qualcosa e guardarci attorno... ti giri verso le vetrate e... sbaaammm cinquanta ragazze lì sui divanetti che ti guardano.... 100 occhi puntati addosso che ti squadrano dalla testa ai piedi… hai quasi la sensazione di sentire il fruscio del loro hard disk mentre la query lanciata cerca info su di te nel loro sconfinato database… e sai che stanno già valutando chi sei, con chi entri di solito, con chi sali in stanza, quali sono le tue richieste… insomma la scansione è completa e te ne accorgi dai primi ammiccamenti, sorrisi, o indifferenza dimostrate. Ecco in quel momento ti senti molto una preda... molto più del solito intendo... Come noi arriviamo preparati dopo lunga analisi sui forum, chat, breefing con gli amici, ecc. per scansare i soliti missili e non scialacquare il patrimonio… loro attivano la memoria ROMena. Ovviamente per quelle che ce l’anno… perché a volte ti trovi di fronte certe svampite…
Veramente pochissima gente... ragazze scazzatissime e anche quelle che di solito non ti degnano di uno sguardo neanche fossi un appestato, le vedi che ti puntano... dunque situazione surreale che anche le ragazze non avevano idea di come affrontare. Molte erano già partite, altre stavano valutando il da farsi. Comunque l'unica paura palpabile delle presenti non era certo quella per il coronavirus... ma quella di non guadagnare.
La situazione poteva dirsi proprio perfetta… al di là dei continui attacchi sferrati dalle belve in perizoma, avevi lo zoo a completa disposizione…
E quel giorno non c’era spazio per la dolcezza o l’incertezza; c’era profumo di vizio, quello che ti rimane quando esci dal locale, quello che ti tormenta quando ne sei lontano, quello stesso che pericolosamente continua a torturarti ora in tempo di quarantena…
L’irrequietezza del momento andava calmata, domata ma soprattutto soddisfatta… eravamo lì perché volevamo fino in fondo una donna, una che fosse femmina e la volevamo subito senza tante smancerie o gentilezza alcuna: nessuna frase dolce, lenzuola morbide e profumate o letti a baldacchino… solo il “si signore” era ammesso… c’era spazio solo per quella voglia spudorata, sfrontata ed arrogante di godere.
Al bancone del bar sorseggiando una vodka lemon con l’amico ci gustavamo l’occhio con quel ben di dio intorno a noi… Buttola salirà con Claudia, quel tornado di ragazza che per l’occasione sfoggiava un bel paio di occhiali neri da professoressa... io mi guardo attorno e inizio a salutare le bellezze presenti. Vedo seduta di fronte a me Gya, che mai mi ha filato e che neppure io ho mai cercato insistentemente…. Casualmente, si fa per dire, mi fissa intensamente e svogliatamente sorride... ma niente… le resta quello sguardo cupo in volto che non fa scattare alcunché.
Nel frattempo mi stavo intrattenendo con vecchie conoscenze, dapprima con Alice la rossa magiara che viene a salutarmi appena entrato in arena, e successivamente con Monika la bulgara che era seduta vicino a me, lì al suo solito posto nei pressi della punta del bancone. Con Monika è sempre piacevole il social, è una donna interessante e intelligente che ha sempre catturato la mia attenzione, nonostante non sia certo di primo pelo.
“Tutto accogli e scruti e respingi da te come il mare. Nel cuore hai silenzio, hai parole inghiottite”, così recitava Pavese ne “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”; così Monika riesce sempre a catturare la mia attenzione: è una attrazione un po’ incosciente, una voce che ti seduce e la tensione che ti sale addosso, non si sa bene perché e per come, già cresce all’improvviso e non riesci a controllare… perché noi cerchiamo magia e bellezza in loro… ma la magia e bellezza sono in noi che le vediamo diverse a seconda delle nostre emozioni del momento.
Ma quel pomeriggio lei non bastava, serviva qualcosa di più… mancavano altre mani complici che potessero dare soddisfazione alla mia voglia prepotente, per trovare quell’angolo di paradiso e di piacere che stavo cercando. Monika da escort navigata lo capisce al volo, vede una certa mia titubanza… ed ecco che sfodera la proposta di un threesome con Alice, coppia per me inedita.
Se per le donne dei fkk i miglior afrodisiaci sono i denari… io cedo alla passione e alla dedizione con cui viene praticato il sesso, all’intensità del momento più che all’atto in sé. E questo mi ha reso un po' incerto nell’accettare la proposta di Monika, perché conosco bene entrambe le signorine: Monika partecipe e sincera, Alice più fredda e meccanica e soprattutto non concede fk. Ma il connubio mi stuzzicava, anche pensando che l’amicizia fra le due potesse garantire un buon feeling in stanza.
Non era ancora abbastanza, volevo anche un luogo diverso dal solito: se non fossi stato in compagnia dell’amico la stanza dell’hotel l’avrei preferita alle stanze del club. Propongo quindi di infilarci in VIP room.
E quindi mi lascio convincere dalla proposta di Monika la quale, con scatto felino per non lasciarsi scappare la preda, balza in piedi dal suo sgabello e si dirige verso Alice che nel frattempo stava per approcciare un accappatoio bianco… Scusami collega…
Entrare nella VIP room ti offre una dimensione alquanto diversa… ovvio che non siamo in presenza della magione ottocentesca alla Kubrick, ma questo ambiente ovattato dal colore rosso che primeggia su tutto, quel divano di dimensioni extralarge che insinua nella mente solo immagini di orge… la jacuzzi… Si, ok, la Vip room in tre è alquanto dispersiva per quanto sia decisamente interessante avere a disposizione sauna, idro, poltroncine e quel mega divanone rosso. Ma chissene… andiamo in vip.
Tutto quel rosso quasi mi confonde all’inizio: ero pronto per una camera d’impeto, dove prendere in mano le redini e stabilire le regole fin da subito con le due donzelle… ma come spesso succede i programmi vanno in mona… nel vero senso della parola per cui mi affido alle benevoli cure delle due.
E quindi mi infilo in doccia con Alice mentre Monika stende le lenzuola sul divanone e dispone accuratamente i cuscini. Alice sotto la doccia si dedica alla cura della mia persona… e io non posso che fare altrettanto. Ci insaponiamo e ci accarezziamo ovunque, assaporo già le sue mani e la sua lingua su di me e il calore del suo corpo che si struscia sensuale.
Mi sento da subito e in principal modo attratto dalla jacuzzi…. Saliamo gli scivolosi gradini verso la vasca per immergerci nella calda e fumante acqua e i nostri corpi iniziano ad entrare subito in contatto separati solo da quel solletichio prodotto dalle bolle d’aria, mentre la mia lingua già accarezzava il seno e i capezzoli di Alice.
Ci raggiunge anche Monika e finalmente mi trovo al centro dell’attenzione di entrambe, con quattro mani e due lingue che mi stuzzicano… Monika prendere l’iniziativa e naturalmente attrae a sé Alice per accarezzarle il seno che ricambia le attenzioni alla collega e in men che non si dica scocca il bacio lesbo a meno di dieci centimetri dal mio viso… e la cosa mi lascia un attimo inebetito perché è noto che Alice di fk non ne pratica… e io che faccio?… Beh risvegliato dalla sorpresa non posso che intromettermi per un bel bacio a tre lingue mentre approfitto per tenere fra le mani i loro fiorellini e le mie dita hanno l’ardire di condurre speleosub.
Guardare le due bocche avvicinarsi sensuali accompagnate dalle lingue che sinuose si cercano, è una delle situazioni che mi coinvolgono e mi fanno ribollire il sangue… perché la bocca svela i nostri turbamenti e i nostri pensieri; è capace di dimostrare i sentimenti anche quando non proferisce verbo… perché da sola sa esprimere la malizia, la seduzione, il turbamento, il dolore, lo stupore, la sorpresa, il dolore ma anche la gioia e la determinazione e offrendosi nelle varie sfumature è capace di vestire il brivido che scuote l’anima…
E così la pressione comincia ad alzarsi anche lì sott’acqua, dove le mani delle due fanciulle già armeggiano per sentirne la consistenza… e con un sorriso a quel punto Monika si rivolge a me dicendomi: i pompini in apnea non li ho mai fatti… scoppiamo a ridere tutti e tre… se lo tiri fuori dall’acqua inizio, altrimenti la vedo difficile…
Mentre mi siedo sul bordo della vasca Monika continua a baciare Alice, vedo le loro lingue intrecciarsi e le mani armeggiare con i seni e i capezzoli… si portano verso di me e iniziano entrambe ad applicarsi in un bbj di pregio: si nota una bella intesa fra le due nell’uso simultaneo della lingua lungo l’asta e i gioielli… le lingue si incrociavano in alcuni momenti; in altri erano agli antipodi… una goduria unica sentirle ripercorrere il profilo dall’alto in basso e viceversa, con le labbra che avidamente succhiano e il loro sguardi furbetti diretti verso di me. Perché quelli sono gli occhi belli di una donna, quelli che ti guardano dal basso con la tua voglia riflessa nelle pupille…
Se non le avessi fermate avrei concluso tra le loro labbra lì in vasca… ma mi sono trattenuto per farle uscire e portarci verso il divanone già apparecchiato da Monika.
Il tempo di recuperare i bicchieri dal bancone attorno alla jacuzzi e ci adagiamo sulle lenzuola contornate dai cuscini ben disposti per riprendere da dove avevamo lasciato.
Il divano è confortevole e lo specchio sul soffitto sopra il divano offre una visione completa di quanto sta succedendo attorno a me. Le due si muovono sinuose attorno al mio corpo, mostrando al cielo le loro schiene e i glutei da me accarezzati ed esplorati… le loro agili lingue continuano, come un bravo nuotatore che fende l’onda, a solcare la maschia voluttà.
La vista delle due che si approfittano di me senza sosta non fa che rinvigorire la mia voglia. E con una sferzata le due iniziarono cavalcarmi a turno e a turno mi offrivano da bere, come un puro e divin liquore, gli umori delle loro pesche profumate.
La voglia di cambiare prospettiva mi porta ad osservarle quindi da dietro… Alice offre un bel panorama, duraturo nel tempo, ma soprattutto mi ha sorpreso ancora poiché, mentre la cingo ai fianchi e affondo i colpi con vigore, lei pratica un intenso e prolungato daty a Monika che, distesa supina di fronte a lei, pare divertirsi… E’ l’apoteosi dei sensi… e capitolo sudato, restando così nel silenzio delle lenzuola, fra il fruscio dei sospiri.
@mayo64 said:
Evelyn 2013 , krystal, Monika 2015 le 3 ubber alles per me
Ultimamente la mia preferenza va a l olio miracoloso di Sara.
Un Arrivederci spero a presto a tutti i gt
@ValentinoVale
La ragazza è brava e direi costante nelle prestazioni. Poi parlo per me nel ritenerla piatta. Ognuno trova il feeling giusto con la ragazza diversa e per fortuna è così.
@mayo64
Con Alessia ho sempre fatto camere discrete. Lei ti da sempre quello che cerchi... è una sicurezza sulla prestazione. Ma è una prestazione senz'anima... standard... l'ultima il 5 marzo...
Le foto sono belle... peccato siano di tre anni fa. Ora il lato b ha un po' perso lo smalto, purtroppo...
E la mattina la vedi come mamma l’ha fatta… senza più un filo di trucco, con i capelli arruffati, gli occhi gonfi e lo sguardo assonnato: potevi scoprire sul viso di Elma quelle bellissime lentiggini che leggere le contornano gli occhi e il naso... una costellazione luminosa che le donava un tono ancor più sbarazzino.
QUEL SORRISO DI CHI HA GIÀ DECISO
In tempo di pandemia ci si attacca ai bei ricordi… a quelle serate che ti restano impresse nella memoria e che ogni tanto riaffiorano sentendo un profumo, vedendo una foto… o semplicemente perché ancora forte in te è la magia di quel momento. Lo so, lo so… la miglior scopata è sempre la prossima… ma lasciamo che la mente ripercorra anche il passato…
Avevo fissato l’appuntamento con la mia musa pro-tempore, quella che mi faceva impazzire più di tutte e con la quale riuscivo a godere con il corpo e con la mente.
Annichilito, la guardavo da lontano, spesso distesa a pancia in giù sul divanetto con quelle curve in bella vista; seria, squadrava tutti mentre passavano; lanciava sguardi, saluti e sorrisi a chi già la conosceva e l’aveva esplorata. E il suo sorriso era esplosivo quando te lo donava, nonostante una dentatura non perfetta ma che nell’insieme, con il suo volto e con quegli gli occhi profondi, ti lasciava di stucco.
Parlo di esplorazione, perché di questo si trattava ogni volta che mi capitava di conversare con lei. Così riservata sulle sue cose, così attenta a non far trapelare nulla di sé che non fosse unicamente necessario a svolgere il suo lavoro; eppure così capace di raccogliere le informazioni su tutti (e su tutte), facendone il suo plus. La conoscenza, la tessitura di trame e la creazione di illusioni restano di lei un ricordo indelebile, quasi quanto il suo famigerato bbj.
Mi sovviene quella notte favolosa trascorsa in sua compagnia quando il feeling, dopo le molte camere, oramai era all’apice: mi accoglieva sempre con uno sguardo penetrante, diretto, vivo; che solo a pensarci devo scuotere il capo per destarmi da quel magnetismo che ancora sento. E poi si attaccava a me, al mio braccio, si strusciava, si avvinghiava con le gambe sulle mie, sussurrava e mi accompagnava in quel mondo parallelo, dove la realtà va per qualche ora nel dimenticatoio e quello che accade, varcate le porte del club, resta confinato lì dentro. O almeno così dovrebbe essere.
E quindi si abbandonava il club per raggiungere l’hotel, interrotti solo da un breve passaggio in camera sua per recuperare le cose per la notte. Sì, la notte… luogo di magie e perdizione, luogo dove l’odore dei sentimenti assume caratteristiche tutte sue e ti possiede, ti accarezza e dove il tempo si dilata senza fine. Ero solo con lei finalmente… e potevo avere tutte le sue attenzioni senza doverle condividere con i molti fidelizzati che la volevano: ragazzi miei, era il mio turno e dovevo approfittarne. Non appena le indico la camera si mette a ridere e mi dice, sai chi c’è nella camera affianco? … Ho fatto tre notti lì questa settimana, continuando a ridere civettuola… ma questa sera mi sono liberata per te… eh già… una donna piuttosto impegnata, tanto che non era stato facile fissare un appuntamento con lei…
E potevo così godere di quella donna per me particolarmente attraente.
La faccio accomodare per prima nella stanza dopo aver acceso la luce… e poi semplicemente la abbraccio da dietro, le sfioro la schiena, scosto i capelli lunghi che invano proteggono quel collo sottile che diventa il destinatario delle mie prime carezze, del mio primo sospiro e su cui appoggio le labbra.
Si cominciava sempre con il bacio, la prima cosa che cerco entrati in stanza e l’ultima prima di uscire: e lei non si risparmiava, calda e umida nell’approcciare le mie labbra, profonda e serpentina nel cercare la mia lingua, e quello era sempre il preludio per camere da sturbo, da perdere la testa.
Perché ogni bacio ha un proprio significato… di amicizia, di sostegno, di curiosità, di passione, di scoperta. Poi c’è quello in cui le labbra scoprono la dolcezza dell’amore, profondo… caldo e pulsante scambio di anime, dove la sensualità ti cattura senza parlare, come il silenzio.
Da lì al letto il passo era breve, sempre che non si facessero tappe intermedie: la pressione era già al massimo fin da subito e lei non faceva altro che alimentare il fuoco sapendo bene quali tasti toccare. E quella sera la prima tappa fu proprio la consolle di fronte al letto.
Dagli specchi rotondi appesi sopra la parete potevo scorgere le mie mani indaffarate a sganciare il reggiseno bianco che indossava, mentre le nostre lingue continuavano a cercarsi instancabili. E da lì ai suoi capezzoli sporgenti in un seno appena accennato la strada era ancor più breve.
Repentino anche il capovolgimento di fronte con lei che, aperto l’accappatoio, poneva le sue attenzioni su di me… Sentire le sue mani e la sua lingua era estremamente eccitante, come un getto d’acqua ghiacciato che ti dà la scossa lungo la schiena. La tentazione di prenderla lì seduta stante era forte, ma la notte lunga e il gioco era appena iniziato.
Approfitto degli asciugamani a portata di mano e la faccio stendere sulla consolle; inizio a far scivolare la mia lingua ovunque, senza tralasciare alcun angolo del suo magnifico corpo che già ben conoscevo in ogni sua parte e che, mai sazio, continuavo a ripercorrere mille e mille volte, facendo mie le sue vibrazioni, ascoltando il suo respiro profondo che ancora mi risuona nella testa. Seguire con le mani e la bocca il suo corpo, dai piedi su su sino a quel culetto meraviglioso, era impareggiabile… salire verso il suo seno, il collo e la bocca valeva da solo il viaggio… metterle le mani nei capelli e accompagnare il movimento della sua testa era da sballo.
E un tourbillon di sensazioni mi stordiva e mi toglieva il senso del tempo, tanto da non ricordare per quanto ho continuato a godere di lei in quel modo; so solo che ad un certo punto lei prende fra le mani il mio viso per baciarmi avidamente e assaporare le mie labbra ancora intrise dei suoi umori…
Gli slip di pizzo bianco li indossava ancora, pur scostati di quanto necessario: erano zuppi di me e di lei e non ci volle molto per farli volare nel passaggio dalla consolle al letto… ma avevamo tutti e due sete… non solo uno dell’altra… necessitavamo di prendere tempo… di far scendere la temperatura… e niente di meglio della vodka lemon che ci eravamo portati in camera poteva far al caso nostro…
Se non hai a disposizione una macchina per il giaccio, ti viene in aiuto il cocktail che ti sei portato in camera. Ti permette di prendere fiato. Di far scendere il battito e la foga. Ed ecco che il cubetto ghiacciato iniziava a prendere percorsi diversi da quelli centrifughi e tintinnanti nel bicchiere… piste inesplorate venivano battute e al suo passaggio reagivano inturgidendosi e fremendo. Così lo scorrere di un po’ di quella vodka sulle labbra, grandi o piccole che fossero, riportavano al palato sapori ancor più esotici e fremiti ancor più palpabili. Una catarsi alcolica.
Ero visibilmente su di giri quella sera e anche lei, si vedeva, essere felice, sorridente, in perfetta sintonia di intenti: volevamo divertici, io con lei… e lei con i miei soldi… ma questo è un altro discorso…
Il letto, spogliato dei piumini, era la perfetta alcova per riprendere il viaggio verso l’esaltazione dei sensi, dove l’olfatto e il gusto erano pieni di lei. Dove il tatto non smetteva di trasmettere sensazioni di pelle vellutata, morbida e piena. Dove la vista coglieva gli sguardi di intesa, le smorfie di piacere e sentirla ansimare completava l’estasi del momento.
La sua lingua ripercorreva sapiente vie erte e nodose… già segnate da infiniti suoi passaggi e per lei ormai prive di ogni sorpresa: ma ogni suo passaggio, che mi riservava sensazioni profonde, era portato con affondi particolari, movimenti di labbra e risucchi sempre controllati e mai lasciati al caso… la regina dello slowbbj non lasciava scampo.
Non potevo resistere ancora: dovevo prenderla… e così è stato… con un gesto agile, che quasi mi sorprende, la adagio supina e accompagnato dai suoi movimenti all’unisono inizio ad affondare i miei colpi ardenti di desiderio. La temperatura aumenta fin da subito… i nostri corpi iniziano a sudare e il ritmo incalzante dei gemiti e dei sospiri alimenta ulteriormente il momento… lei si torce, la schiena si inarca, il collo si allunga verso la testiera e gli occhi le si chiudono mentre con la lingua le accarezzo i capezzoli…
Si porta lei sopra di me e in un momento riprende a cavalcarmi con foga, con un movimento continuo e deciso… e spingeva… e avida lo prendeva…
Le dico di girarsi, per guardarle quel fondoschiena da favola… che per un attimo accarezzo e assaggio… tutto… fino a incontrare nuovamente il suo fiore completamente bagnato… e lì riprendo a farla mia… dapprima lentamente per poi aumentare il ritmo… volevo sentirla… volevo goderla fino alla fine.
E in quel frangente la vista del suo culetto è stata micidiale… dovevo averlo… ad ogni costo… ma non subito… ormai mi sentivo pronto per concludere e non potevo sprecare così quella mia voglia… e penso che la notte è lunga… il round successivo sarà fatale. E glielo sussurro all’orecchio.
Lei sente che sono allo stremo… sente che è ora di concludere fra le sue labbra, perché è ora di abbeverarsi alla fonte dell’amore… la linfa della vita, fino all’ultima goccia…
Il ristorante era ancora aperto per cui decidiamo di scendere e mangiare qualcosa… dovevamo riprendere energie e io non avevo ancora cenato. Lei preferisce paté e pane, io mi fiondo su quanto rimane del pollo, patate e un po’ di frutta; uno sguardo nel locale, un paio di sigarette e un caffè; due chiacchiere e qualche risata con le amiche presenti.
Si risale. È ormai l’una e ci facciamo una doccia insieme… calda come piaceva a noi… vaporosa… ristoratrice. Ci prendiamo cura l’uno dell’altra… ci asciughiamo, si parla di lei e del suo futuro, dei suoi sogni e progetti e ridiamo insieme … è bello ridere e scambiarsi sguardi di complicità… sapere già quello che vuole l’altro… e lei aveva capito cosa volevo... io invece non avevo capito niente, come al solito… ma anche questa è un’altra storia…
E mentre si ricompone dopo la doccia inizio a massaggiarle i piedi, delicati e curati, ma sofferenti e martoriati da quei trampoli che molte portano… e lì si rilassa abbandonandosi sul letto… mettendo in bella vista il suo fiore profumato… croce e delizia di chi scrive e che alla sua vista poco resisteva.
E dai piedi il massaggio procede verso l’alto… i polpacci ben torniti anche se non particolarmente muscolosi, le sue cosce e il suo sedere, la schiena e su verso le spalle con quel piccolo tattoo… il collo da mordicchiare. Lei una bellissima trentenne che nulla aveva da invidiare alle teen presenti nel locale, anzi… poteva solo insegnare cosa significa soddisfare il partner del momento...
Sono già le due e mezza e il massaggio si era trasformato in qualcosa di più… eravamo decisamente di nuovo pronti ad assaporare l’altro. E quel pensiero maleducato che avevo espresso alla vista del suo fondoschiena, era ancora presente e si manifestava in continuazione, faceva un gran rumore nella mia testa. Molesto e insistente mi spingeva a chiederle il c….lassico finale col botto.
Ed ecco che incrocio il suo sorriso mentre lei, senza dire nulla, ma solo vedendo il mio sguardo allupato e sentendo la direzione delle mie mani, capisce le mie intenzioni… e a me risuona in testa una canzone che faceva “conosco quel sorriso di chi ha già deciso. Quel sorriso già una volta mi ha aperto il paradiso”.
È già… forma perfetta, vanto al femminile, motivo per cui girare la testa al suo passaggio… volendo dirla alla Sgarbi, il culo è pura forma. Il culo è musica. Il culo è potere.
E senza dire né a né ba, quel meraviglioso lato, oggetto dei miei desideri, lei pone dinnanzi a me, splendente anche nella penombra della camera, morbido e profumato come un panettone appena sfornato.
Quella vocina insistente nella mia testa è stata ricompensata in modo fantastico… i corpi si muovevano in modo lento e senza prevaricazioni… fluidificati a dovere per rendere sensuale l’esperienza… Tener stretti fra le mani quei fianchi, vedere quella schiena inarcata e la testa appoggiata al letto mentre affondi i colpi… non lasciava indifferenti… tutto era perfetto… la porto verso la parete, le giro la testa di lato per baciarla mentre continuo a farla mia… lei geme ma continua a spingere, lo prende tutto ora con vigore e senza remore…
Pausa… il sudore scende nuovamente dalla mia fronte e sulla sua schiena le goccioline brillavano alla fioca luce della camera. La tensione resta alta e la sua lingua scende e riprende a giocare per tener tesa la corda…
Non pago della sudata ricomincio con gli affondi… e non servivano più aiutini di sorta perché lei era accoglientemente calda… riprendevano i sospiri, il ritmo saliva di quota… ero in piedi e lei appoggiata alla parete e un piede sul letto… credo che il vicino di camera non abbia potuto non sentici questa volta… ma tant’è… era il mio turno…
Non smettevo di cercare le sue labbra, la sua lingua, il suo collo… il suo profumo misto a sudore era inebriante… lei non era più quello che vedevo… era quello che sentivo… era pura emozione, era vertigine.
Mi fermo e le accompagno la testa per concludere con tutti i crismi quella galoppata… il suo bbj non mancava mai di stupirmi… lento e bagnatissimo… profondo e capace di non lasciar inesplorata alcuna parte, gioielli compresi… e lì mi lascio andare mentre lei, seduta sul letto, continua a prendersi cura di me fino all’ultimo fremito…
Era giunto il momento del silenzio… dopo un’altra doccia rilassante e un po’ di coccole sotto il piumino, morfeo ci porta con sé.
Il mattino seguente aveva in bocca il sapore della notte. Lei ancora dormiva un sonno profondo, con respiro leggermente pesante, una mano sul mio petto, la sua testa appoggiata sulla mia spalla e il mio braccio intorpidito per la posizione con cui la cingevo. La scosto cercando di non svegliarla, ma riemerge dalle brume della notte e preso coscienza con chi aveva dormito, mi sfodera un sorriso ancora addormentato, ma pur sempre un sorriso. È una buona cosa, mi dico. Il risveglio è sempre un’incognita, o almeno io la vivo così perché non sai mai che umore potrà avere anche considerando le poche le ore di sonno all’attivo.
Adoro la mattina al W… pochi a far colazione quando scendo… lei che mi aspetta in camera perché vuole dormire ancora nonostante si sia svegliata; io che ordino le uova e la pancetta con l’aggiunta di formaggio… devo recuperare energie.
Risalgo in camera con un caffè doppio, tanto so che se lo scolerà accompagnato da almeno tre sigarette… e lì attendo che si risvegli e venga a me… perché il sesso fatto il mattino è un’altra cosa: se la sera mi sfinisce, la mattina invece mi rigenera, mi dà lo slancio per affrontare la giornata. È sempre stato così e anche in quella occasione è stato un toccasana. E la mattina la vedi come mamma l’ha fatta… senza più un filo di trucco, con i capelli arruffati, gli occhi gonfi e lo sguardo assonnato: ma sapere di poter ripartire dal W bello soddisfatto, sono tutte
Credevo di potermi controllare di fronte alla passione per il sesso con questa donna. Ma la tentazione è come un’imboscata nella quale tendiamo a cadere, pur con gioia e volontariamente. Alla prova dei fatti mi rendo conto che difficilmente riuscirò a resistere, a patto di trovare una nuova musa: erotismo, sensualità, seduzione, eleganza, portamento, capacità innate che non tutte hanno e che trovare in un fkk non è così frequente. Forse il segreto per la miglior performance resta il vile denaro, ma non ne sono del tutto convinto, d'altronde non tutto può essere teatro, o forse sì?
Mi vengono in mente le parole di Bukowski sull’amore: è come l’alcool. Lo provi una volta, ti fa girare la testa, ne vuoi ancora e ancora. Ti fa sentire male, tanto male che dirai di non voler provare mai più. Ma poi, al prossimo bicchiere ci ricascherai. E non dirai di no…
Ripercorro quella notte con animo entusiasta: resterà in me un ricordo cristallino di lei, un ricordo dolce e un po’ malinconico di quella bella perla rara. Tuttavia so che non mi resta che ringraziare chi mi ha permesso di godere di cotanta genuina femminilità... e se finita la pandemia non gli scoccia rimandarla in Austria ancora un po’… penso che molti sarebbero disposti a farsi qualche giretto con lei … Alla Cruciani gli direi… pensaci amico miooo, ahahahah… le rate dell’A8 dovrai pur pagarle…
Sabato, contrariamente alle mie abitudini, sono salito in paradiso in occasione della festa. Premetto che, a causa di vari imprevisti, non sono arrivato prima di mezzanotte inoltrata per cui tralascio le camere che comunque sarebbe ripetitivo descrivere in quanto già ampiamente recensite in passato.
Volevo invece soffermarmi sullo stato degli spogliatoi alla chiusura... personalmente trovo deprimente entrare in uno spogliatoio e trovarmi ovunque sparsi accappatoi, asciugamani ciabatte e vari indumenti abbandonati...
Al di la dell'efficiente personale del w, noto una sempre crescente massa di persone maleducate e prive di un minimo senso di decenza... che ci vuole a riporre la biancheria e le ciabatte nei cestoni? È forse difficile leggere gli avvisi esposti o chiedere?
La tanto sbandierata educazione richiesta in arena sempre più spesso vedo dimenticata dagli avventori del locale.
In questi ultimi 12 mesi, giusto per tirare le somme dell'anno appena passato, ho avuto la fortuna di godere della compagnia di svariate ragazze presenti al W.... con alcune si è instaurato un buon feeling... con altre solo una buona compagnia che è finita con il pagamento dell'obolo.
Ho sempre cercato di cogliere il meglio da ogni momento passato nelle stanze del club o in hotel.. Mai in modo superficiale o banale. E sempre farò così perchè è l'unico modo che conosco di vivere il W. Ovvio che non è l'unico... ma altri non sono alla mia portata.
Se a qualcuno non aggrada... se ne faccia pure una ragione poichè a me poco importa e il problema è solo suo.
Claudia è un vero tornado a letto... e lì di numeri ne fa... ma in questo momento sono preso da altro...sto guardando una donna mentre dorme appoggiata con la testa sul mio torace... stanca dopo giorni intensi... che spettacolo... sento il suo respiro profondo... il suo profumo... posso accarezzarla... wow
Condivido le osservazioni di @Bakul e @heppynirvana : il locale ha una sua vision... forse tutto ciò snaturerebbe quello che di buono la direzione e la proprietà hanno creato in questi anni.
Detto questo non si può certo negare che le proposte siano costruttive e possano trovare estimatori.
Conosco Catalina, che siede sulla punta del bar lato accesso al bancone. Mora, capelli neri lunghi e coda, occhi marroni, bel sorriso. Vista anche su alcune foto pubblicate sul profilo Instagram del locale. Nell'intervista iniziale sottolinea la sua predilezione per rai2 e questo per i miei gusti è un punto a suo favore.
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dieru
Newbie 36-50
26/07/2020 | 12:52
1
@DatyMania
Bel terzetto amico mio direi salita al top... spero di rivederti presto.
dieru
Newbie 36-50
16/07/2020 | 10:01
5
Campioni del mondo... Campioni del mondo.... Campioni del mondo.... Nando Martellini... un mito.
dieru
Newbie 36-50
15/07/2020 | 09:04
1
@teoclimb
Bella ragazzo. Ottime giornate in compagnia.
Eh... Sashetta... se si adatta un po' potrebbe far bene... vederemo... dipende solo da lei. Il make up... si anche a me stessa storia.
dieru
Newbie 36-50
14/07/2020 | 19:53
0
@bobafett
Grazie. Ottima giornata
dieru
Newbie 36-50
13/07/2020 | 20:30
1
@Eisbar
Magari a ferragosto... altra reunion in grande stile
dieru
Newbie 36-50
13/07/2020 | 11:24
0
@il_bocin
La smetto la smetto... però non fare il piagnone... se non volevi non salivi in camera
dieru
Newbie 36-50
10/07/2020 | 00:09
0
@Mr_HIGHWAY
Grazie per la condivisione... ha sempre attirato la mia attenzione Eva... lì sul suo divanetto con Lina, Anna e Elmetta... chi lo sa...
dieru
Newbie 36-50
02/07/2020 | 15:01
1
@Mr_HIGHWAY
Ottima incursione... me è valsa la pena.
Claudia ancora non riesco ad immaginarmela con + 20...
dieru
Newbie 36-50
24/06/2020 | 12:34
3
Ehhhhhhhhh??? Ma dai... almeno i fondamentali cazzo
dieru
Newbie 36-50
24/06/2020 | 11:46
0
Su Elma... se hai voglia di leggere
https://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/comment/1426589/find/
Buon divertimento
dieru
Newbie 36-50
13/06/2020 | 12:26
1
@Terminator95
L'idea dell'intrattenimento e cambi d'abito sarebbe interessante... come qualche serata a tema, al di là dello specifico party... sono sicuro che con il tempo @wellcum.at saprà prendere spunto e regalarci qualche bella sorpresa. 🤞🤞🤞
dieru
Newbie 36-50
05/06/2020 | 14:14
3
@Zorro
Hai ragione... 90 euro mezzora con rimming, anal e cim compresi... ovviamente... 😂😂😂 ma per piacere...
dieru
Newbie 36-50
04/06/2020 | 21:41
0
@wellcum.at
Grazie Crisiano.
dieru
Newbie 36-50
12/05/2020 | 18:27
1
@Girlslover
Grazie, è sempre un piacere leggerti e a volte citarti...
dieru
Newbie 36-50
30/04/2020 | 22:47
1
L'ottimismo.... è il profumo della vita... 😀
dieru
Newbie 36-50
30/04/2020 | 21:46
0
@Sebastianoxxxfrei
Probabilmente i servizi alla persona saranno già disponibili dal 1° maggio (salva la impossibilità di sottoporsi agli esami medici prima di metà mese)... ma le attività come bar, ristoranti e alberghi mi sembra non possano riaprire prima di fine maggio. Per cui i club come il W restano chiusi. E comunque noi siamo ancora al di qua del confine...
dieru
Newbie 36-50
30/04/2020 | 11:50
2
@synology
Ok... a che ora è pronto che arrivo?
dieru
Newbie 36-50
30/04/2020 | 10:34
7
In questi giorni di segregazione e distanza sociale sono ancora in vena di ricordi, questa volta non molto lontani nel tempo.
Non volevo scomodare una legge della fisica quantistica, ma le sorti del nostro bel club e delle figliole che vi orbitano sono legate a doppio filo con noi avventori che, stanchi della forzata astinenza, restiamo impazienti alla finestra in attesa di una nuova vita. Assistiamo ad una relazione fra sistemi: se due sistemi interagiscono fra loro per un certo periodo di tempo, la successiva separazione non determina di nuovo la presenza di due sistemi distinti perché nel frattempo si sono contaminati e anche se lontani in qualche modo continuano ad influenzarsi.
Sarà quindi l’astinenza, o forse la mancanza di contatto fisico, quello che volete, ma mi ritorna in mente l’atmosfera quasi surreale che si respirava nel locale gli ultimi giorni prima della chiusura forzata…
Era un venerdì e con l’amico Buttola si decide di salire verso il Paradiso senza gli angeli (cit.) … decisione presa all’ultimo minuto e senza neppure consultare le presenze in Arena, che già cominciavano a scarseggiare grazie a sua altezza il virus. Tanto per dire, non erano più presenti neppure le sicurezze degli ultimi tempi.
Ci fermiamo a San Daniele per una pausa a suon di prosciutto e birretta artigianale… per poi proseguire verso Hohenthurn, dove il parcheggio del locale già dava il polso della situazione con la presenza di una decina di auto e molte con targa non italiana…
Entriamo e scambiamo due parole in reception con Danijela e Cristiano per commentare un po’ la situazione non proprio spumeggiante che anche il locale doveva affrontare stante l’assenza dei tanti clienti italiani.
Entrati nel club situazione poteva sembrare idilliaca. Cerco di descriverla perché possiate percepirla. In arena contiamo cinque o sei uomini mentre le ragazze risultano in buon numero. Io il mio compare ci sediamo al bar per berci qualcosa e guardarci attorno... ti giri verso le vetrate e... sbaaammm cinquanta ragazze lì sui divanetti che ti guardano.... 100 occhi puntati addosso che ti squadrano dalla testa ai piedi… hai quasi la sensazione di sentire il fruscio del loro hard disk mentre la query lanciata cerca info su di te nel loro sconfinato database… e sai che stanno già valutando chi sei, con chi entri di solito, con chi sali in stanza, quali sono le tue richieste… insomma la scansione è completa e te ne accorgi dai primi ammiccamenti, sorrisi, o indifferenza dimostrate. Ecco in quel momento ti senti molto una preda... molto più del solito intendo... Come noi arriviamo preparati dopo lunga analisi sui forum, chat, breefing con gli amici, ecc. per scansare i soliti missili e non scialacquare il patrimonio… loro attivano la memoria ROMena. Ovviamente per quelle che ce l’anno… perché a volte ti trovi di fronte certe svampite…
Veramente pochissima gente... ragazze scazzatissime e anche quelle che di solito non ti degnano di uno sguardo neanche fossi un appestato, le vedi che ti puntano... dunque situazione surreale che anche le ragazze non avevano idea di come affrontare. Molte erano già partite, altre stavano valutando il da farsi. Comunque l'unica paura palpabile delle presenti non era certo quella per il coronavirus... ma quella di non guadagnare.
La situazione poteva dirsi proprio perfetta… al di là dei continui attacchi sferrati dalle belve in perizoma, avevi lo zoo a completa disposizione…
E quel giorno non c’era spazio per la dolcezza o l’incertezza; c’era profumo di vizio, quello che ti rimane quando esci dal locale, quello che ti tormenta quando ne sei lontano, quello stesso che pericolosamente continua a torturarti ora in tempo di quarantena…
L’irrequietezza del momento andava calmata, domata ma soprattutto soddisfatta… eravamo lì perché volevamo fino in fondo una donna, una che fosse femmina e la volevamo subito senza tante smancerie o gentilezza alcuna: nessuna frase dolce, lenzuola morbide e profumate o letti a baldacchino… solo il “si signore” era ammesso… c’era spazio solo per quella voglia spudorata, sfrontata ed arrogante di godere.
Al bancone del bar sorseggiando una vodka lemon con l’amico ci gustavamo l’occhio con quel ben di dio intorno a noi… Buttola salirà con Claudia, quel tornado di ragazza che per l’occasione sfoggiava un bel paio di occhiali neri da professoressa... io mi guardo attorno e inizio a salutare le bellezze presenti. Vedo seduta di fronte a me Gya, che mai mi ha filato e che neppure io ho mai cercato insistentemente…. Casualmente, si fa per dire, mi fissa intensamente e svogliatamente sorride... ma niente… le resta quello sguardo cupo in volto che non fa scattare alcunché.
Nel frattempo mi stavo intrattenendo con vecchie conoscenze, dapprima con Alice la rossa magiara che viene a salutarmi appena entrato in arena, e successivamente con Monika la bulgara che era seduta vicino a me, lì al suo solito posto nei pressi della punta del bancone. Con Monika è sempre piacevole il social, è una donna interessante e intelligente che ha sempre catturato la mia attenzione, nonostante non sia certo di primo pelo.
“Tutto accogli e scruti e respingi da te come il mare. Nel cuore hai silenzio, hai parole inghiottite”, così recitava Pavese ne “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”; così Monika riesce sempre a catturare la mia attenzione: è una attrazione un po’ incosciente, una voce che ti seduce e la tensione che ti sale addosso, non si sa bene perché e per come, già cresce all’improvviso e non riesci a controllare… perché noi cerchiamo magia e bellezza in loro… ma la magia e bellezza sono in noi che le vediamo diverse a seconda delle nostre emozioni del momento.
Ma quel pomeriggio lei non bastava, serviva qualcosa di più… mancavano altre mani complici che potessero dare soddisfazione alla mia voglia prepotente, per trovare quell’angolo di paradiso e di piacere che stavo cercando. Monika da escort navigata lo capisce al volo, vede una certa mia titubanza… ed ecco che sfodera la proposta di un threesome con Alice, coppia per me inedita.
Se per le donne dei fkk i miglior afrodisiaci sono i denari… io cedo alla passione e alla dedizione con cui viene praticato il sesso, all’intensità del momento più che all’atto in sé. E questo mi ha reso un po' incerto nell’accettare la proposta di Monika, perché conosco bene entrambe le signorine: Monika partecipe e sincera, Alice più fredda e meccanica e soprattutto non concede fk. Ma il connubio mi stuzzicava, anche pensando che l’amicizia fra le due potesse garantire un buon feeling in stanza.
Non era ancora abbastanza, volevo anche un luogo diverso dal solito: se non fossi stato in compagnia dell’amico la stanza dell’hotel l’avrei preferita alle stanze del club. Propongo quindi di infilarci in VIP room.
E quindi mi lascio convincere dalla proposta di Monika la quale, con scatto felino per non lasciarsi scappare la preda, balza in piedi dal suo sgabello e si dirige verso Alice che nel frattempo stava per approcciare un accappatoio bianco… Scusami collega…
Entrare nella VIP room ti offre una dimensione alquanto diversa… ovvio che non siamo in presenza della magione ottocentesca alla Kubrick, ma questo ambiente ovattato dal colore rosso che primeggia su tutto, quel divano di dimensioni extralarge che insinua nella mente solo immagini di orge… la jacuzzi… Si, ok, la Vip room in tre è alquanto dispersiva per quanto sia decisamente interessante avere a disposizione sauna, idro, poltroncine e quel mega divanone rosso. Ma chissene… andiamo in vip.
Tutto quel rosso quasi mi confonde all’inizio: ero pronto per una camera d’impeto, dove prendere in mano le redini e stabilire le regole fin da subito con le due donzelle… ma come spesso succede i programmi vanno in mona… nel vero senso della parola per cui mi affido alle benevoli cure delle due.
E quindi mi infilo in doccia con Alice mentre Monika stende le lenzuola sul divanone e dispone accuratamente i cuscini. Alice sotto la doccia si dedica alla cura della mia persona… e io non posso che fare altrettanto. Ci insaponiamo e ci accarezziamo ovunque, assaporo già le sue mani e la sua lingua su di me e il calore del suo corpo che si struscia sensuale.
Mi sento da subito e in principal modo attratto dalla jacuzzi…. Saliamo gli scivolosi gradini verso la vasca per immergerci nella calda e fumante acqua e i nostri corpi iniziano ad entrare subito in contatto separati solo da quel solletichio prodotto dalle bolle d’aria, mentre la mia lingua già accarezzava il seno e i capezzoli di Alice.
Ci raggiunge anche Monika e finalmente mi trovo al centro dell’attenzione di entrambe, con quattro mani e due lingue che mi stuzzicano… Monika prendere l’iniziativa e naturalmente attrae a sé Alice per accarezzarle il seno che ricambia le attenzioni alla collega e in men che non si dica scocca il bacio lesbo a meno di dieci centimetri dal mio viso… e la cosa mi lascia un attimo inebetito perché è noto che Alice di fk non ne pratica… e io che faccio?… Beh risvegliato dalla sorpresa non posso che intromettermi per un bel bacio a tre lingue mentre approfitto per tenere fra le mani i loro fiorellini e le mie dita hanno l’ardire di condurre speleosub.
Guardare le due bocche avvicinarsi sensuali accompagnate dalle lingue che sinuose si cercano, è una delle situazioni che mi coinvolgono e mi fanno ribollire il sangue… perché la bocca svela i nostri turbamenti e i nostri pensieri; è capace di dimostrare i sentimenti anche quando non proferisce verbo… perché da sola sa esprimere la malizia, la seduzione, il turbamento, il dolore, lo stupore, la sorpresa, il dolore ma anche la gioia e la determinazione e offrendosi nelle varie sfumature è capace di vestire il brivido che scuote l’anima…
E così la pressione comincia ad alzarsi anche lì sott’acqua, dove le mani delle due fanciulle già armeggiano per sentirne la consistenza… e con un sorriso a quel punto Monika si rivolge a me dicendomi: i pompini in apnea non li ho mai fatti… scoppiamo a ridere tutti e tre… se lo tiri fuori dall’acqua inizio, altrimenti la vedo difficile…
Mentre mi siedo sul bordo della vasca Monika continua a baciare Alice, vedo le loro lingue intrecciarsi e le mani armeggiare con i seni e i capezzoli… si portano verso di me e iniziano entrambe ad applicarsi in un bbj di pregio: si nota una bella intesa fra le due nell’uso simultaneo della lingua lungo l’asta e i gioielli… le lingue si incrociavano in alcuni momenti; in altri erano agli antipodi… una goduria unica sentirle ripercorrere il profilo dall’alto in basso e viceversa, con le labbra che avidamente succhiano e il loro sguardi furbetti diretti verso di me. Perché quelli sono gli occhi belli di una donna, quelli che ti guardano dal basso con la tua voglia riflessa nelle pupille…
Se non le avessi fermate avrei concluso tra le loro labbra lì in vasca… ma mi sono trattenuto per farle uscire e portarci verso il divanone già apparecchiato da Monika.
Il tempo di recuperare i bicchieri dal bancone attorno alla jacuzzi e ci adagiamo sulle lenzuola contornate dai cuscini ben disposti per riprendere da dove avevamo lasciato.
Il divano è confortevole e lo specchio sul soffitto sopra il divano offre una visione completa di quanto sta succedendo attorno a me. Le due si muovono sinuose attorno al mio corpo, mostrando al cielo le loro schiene e i glutei da me accarezzati ed esplorati… le loro agili lingue continuano, come un bravo nuotatore che fende l’onda, a solcare la maschia voluttà.
La vista delle due che si approfittano di me senza sosta non fa che rinvigorire la mia voglia. E con una sferzata le due iniziarono cavalcarmi a turno e a turno mi offrivano da bere, come un puro e divin liquore, gli umori delle loro pesche profumate.
La voglia di cambiare prospettiva mi porta ad osservarle quindi da dietro… Alice offre un bel panorama, duraturo nel tempo, ma soprattutto mi ha sorpreso ancora poiché, mentre la cingo ai fianchi e affondo i colpi con vigore, lei pratica un intenso e prolungato daty a Monika che, distesa supina di fronte a lei, pare divertirsi… E’ l’apoteosi dei sensi… e capitolo sudato, restando così nel silenzio delle lenzuola, fra il fruscio dei sospiri.
dieru
Newbie 36-50
26/04/2020 | 09:40
0
Krystal... che bei ricordi...
dieru
Newbie 36-50
23/04/2020 | 19:17
1
@ValentinoVale
La ragazza è brava e direi costante nelle prestazioni. Poi parlo per me nel ritenerla piatta. Ognuno trova il feeling giusto con la ragazza diversa e per fortuna è così.
dieru
Newbie 36-50
23/04/2020 | 15:17
0
@Mr_HIGHWAY
Troppo buono...
dieru
Newbie 36-50
23/04/2020 | 15:13
1
@mayo64
Con Alessia ho sempre fatto camere discrete. Lei ti da sempre quello che cerchi... è una sicurezza sulla prestazione. Ma è una prestazione senz'anima... standard... l'ultima il 5 marzo...
Le foto sono belle... peccato siano di tre anni fa. Ora il lato b ha un po' perso lo smalto, purtroppo...
dieru
Newbie 36-50
20/04/2020 | 14:38
0
@mayo64
😂😂😂😂... ma quello lo dice a tutti
dieru
Newbie 36-50
20/04/2020 | 07:10
0
Riprendo una frase lasciata a metà...
E la mattina la vedi come mamma l’ha fatta… senza più un filo di trucco, con i capelli arruffati, gli occhi gonfi e lo sguardo assonnato: potevi scoprire sul viso di Elma quelle bellissime lentiggini che leggere le contornano gli occhi e il naso... una costellazione luminosa che le donava un tono ancor più sbarazzino.
dieru
Newbie 36-50
19/04/2020 | 23:57
5
QUEL SORRISO DI CHI HA GIÀ DECISO
In tempo di pandemia ci si attacca ai bei ricordi… a quelle serate che ti restano impresse nella memoria e che ogni tanto riaffiorano sentendo un profumo, vedendo una foto… o semplicemente perché ancora forte in te è la magia di quel momento. Lo so, lo so… la miglior scopata è sempre la prossima… ma lasciamo che la mente ripercorra anche il passato…
Avevo fissato l’appuntamento con la mia musa pro-tempore, quella che mi faceva impazzire più di tutte e con la quale riuscivo a godere con il corpo e con la mente.
Annichilito, la guardavo da lontano, spesso distesa a pancia in giù sul divanetto con quelle curve in bella vista; seria, squadrava tutti mentre passavano; lanciava sguardi, saluti e sorrisi a chi già la conosceva e l’aveva esplorata. E il suo sorriso era esplosivo quando te lo donava, nonostante una dentatura non perfetta ma che nell’insieme, con il suo volto e con quegli gli occhi profondi, ti lasciava di stucco.
Parlo di esplorazione, perché di questo si trattava ogni volta che mi capitava di conversare con lei. Così riservata sulle sue cose, così attenta a non far trapelare nulla di sé che non fosse unicamente necessario a svolgere il suo lavoro; eppure così capace di raccogliere le informazioni su tutti (e su tutte), facendone il suo plus. La conoscenza, la tessitura di trame e la creazione di illusioni restano di lei un ricordo indelebile, quasi quanto il suo famigerato bbj.
Mi sovviene quella notte favolosa trascorsa in sua compagnia quando il feeling, dopo le molte camere, oramai era all’apice: mi accoglieva sempre con uno sguardo penetrante, diretto, vivo; che solo a pensarci devo scuotere il capo per destarmi da quel magnetismo che ancora sento. E poi si attaccava a me, al mio braccio, si strusciava, si avvinghiava con le gambe sulle mie, sussurrava e mi accompagnava in quel mondo parallelo, dove la realtà va per qualche ora nel dimenticatoio e quello che accade, varcate le porte del club, resta confinato lì dentro. O almeno così dovrebbe essere.
E quindi si abbandonava il club per raggiungere l’hotel, interrotti solo da un breve passaggio in camera sua per recuperare le cose per la notte. Sì, la notte… luogo di magie e perdizione, luogo dove l’odore dei sentimenti assume caratteristiche tutte sue e ti possiede, ti accarezza e dove il tempo si dilata senza fine. Ero solo con lei finalmente… e potevo avere tutte le sue attenzioni senza doverle condividere con i molti fidelizzati che la volevano: ragazzi miei, era il mio turno e dovevo approfittarne. Non appena le indico la camera si mette a ridere e mi dice, sai chi c’è nella camera affianco? … Ho fatto tre notti lì questa settimana, continuando a ridere civettuola… ma questa sera mi sono liberata per te… eh già… una donna piuttosto impegnata, tanto che non era stato facile fissare un appuntamento con lei…
E potevo così godere di quella donna per me particolarmente attraente.
La faccio accomodare per prima nella stanza dopo aver acceso la luce… e poi semplicemente la abbraccio da dietro, le sfioro la schiena, scosto i capelli lunghi che invano proteggono quel collo sottile che diventa il destinatario delle mie prime carezze, del mio primo sospiro e su cui appoggio le labbra.
Si cominciava sempre con il bacio, la prima cosa che cerco entrati in stanza e l’ultima prima di uscire: e lei non si risparmiava, calda e umida nell’approcciare le mie labbra, profonda e serpentina nel cercare la mia lingua, e quello era sempre il preludio per camere da sturbo, da perdere la testa.
Perché ogni bacio ha un proprio significato… di amicizia, di sostegno, di curiosità, di passione, di scoperta. Poi c’è quello in cui le labbra scoprono la dolcezza dell’amore, profondo… caldo e pulsante scambio di anime, dove la sensualità ti cattura senza parlare, come il silenzio.
Da lì al letto il passo era breve, sempre che non si facessero tappe intermedie: la pressione era già al massimo fin da subito e lei non faceva altro che alimentare il fuoco sapendo bene quali tasti toccare. E quella sera la prima tappa fu proprio la consolle di fronte al letto.
Dagli specchi rotondi appesi sopra la parete potevo scorgere le mie mani indaffarate a sganciare il reggiseno bianco che indossava, mentre le nostre lingue continuavano a cercarsi instancabili. E da lì ai suoi capezzoli sporgenti in un seno appena accennato la strada era ancor più breve.
Repentino anche il capovolgimento di fronte con lei che, aperto l’accappatoio, poneva le sue attenzioni su di me… Sentire le sue mani e la sua lingua era estremamente eccitante, come un getto d’acqua ghiacciato che ti dà la scossa lungo la schiena. La tentazione di prenderla lì seduta stante era forte, ma la notte lunga e il gioco era appena iniziato.
Approfitto degli asciugamani a portata di mano e la faccio stendere sulla consolle; inizio a far scivolare la mia lingua ovunque, senza tralasciare alcun angolo del suo magnifico corpo che già ben conoscevo in ogni sua parte e che, mai sazio, continuavo a ripercorrere mille e mille volte, facendo mie le sue vibrazioni, ascoltando il suo respiro profondo che ancora mi risuona nella testa. Seguire con le mani e la bocca il suo corpo, dai piedi su su sino a quel culetto meraviglioso, era impareggiabile… salire verso il suo seno, il collo e la bocca valeva da solo il viaggio… metterle le mani nei capelli e accompagnare il movimento della sua testa era da sballo.
E un tourbillon di sensazioni mi stordiva e mi toglieva il senso del tempo, tanto da non ricordare per quanto ho continuato a godere di lei in quel modo; so solo che ad un certo punto lei prende fra le mani il mio viso per baciarmi avidamente e assaporare le mie labbra ancora intrise dei suoi umori…
Gli slip di pizzo bianco li indossava ancora, pur scostati di quanto necessario: erano zuppi di me e di lei e non ci volle molto per farli volare nel passaggio dalla consolle al letto… ma avevamo tutti e due sete… non solo uno dell’altra… necessitavamo di prendere tempo… di far scendere la temperatura… e niente di meglio della vodka lemon che ci eravamo portati in camera poteva far al caso nostro…
Se non hai a disposizione una macchina per il giaccio, ti viene in aiuto il cocktail che ti sei portato in camera. Ti permette di prendere fiato. Di far scendere il battito e la foga. Ed ecco che il cubetto ghiacciato iniziava a prendere percorsi diversi da quelli centrifughi e tintinnanti nel bicchiere… piste inesplorate venivano battute e al suo passaggio reagivano inturgidendosi e fremendo. Così lo scorrere di un po’ di quella vodka sulle labbra, grandi o piccole che fossero, riportavano al palato sapori ancor più esotici e fremiti ancor più palpabili. Una catarsi alcolica.
Ero visibilmente su di giri quella sera e anche lei, si vedeva, essere felice, sorridente, in perfetta sintonia di intenti: volevamo divertici, io con lei… e lei con i miei soldi… ma questo è un altro discorso…
Il letto, spogliato dei piumini, era la perfetta alcova per riprendere il viaggio verso l’esaltazione dei sensi, dove l’olfatto e il gusto erano pieni di lei. Dove il tatto non smetteva di trasmettere sensazioni di pelle vellutata, morbida e piena. Dove la vista coglieva gli sguardi di intesa, le smorfie di piacere e sentirla ansimare completava l’estasi del momento.
La sua lingua ripercorreva sapiente vie erte e nodose… già segnate da infiniti suoi passaggi e per lei ormai prive di ogni sorpresa: ma ogni suo passaggio, che mi riservava sensazioni profonde, era portato con affondi particolari, movimenti di labbra e risucchi sempre controllati e mai lasciati al caso… la regina dello slowbbj non lasciava scampo.
Non potevo resistere ancora: dovevo prenderla… e così è stato… con un gesto agile, che quasi mi sorprende, la adagio supina e accompagnato dai suoi movimenti all’unisono inizio ad affondare i miei colpi ardenti di desiderio. La temperatura aumenta fin da subito… i nostri corpi iniziano a sudare e il ritmo incalzante dei gemiti e dei sospiri alimenta ulteriormente il momento… lei si torce, la schiena si inarca, il collo si allunga verso la testiera e gli occhi le si chiudono mentre con la lingua le accarezzo i capezzoli…
Si porta lei sopra di me e in un momento riprende a cavalcarmi con foga, con un movimento continuo e deciso… e spingeva… e avida lo prendeva…
Le dico di girarsi, per guardarle quel fondoschiena da favola… che per un attimo accarezzo e assaggio… tutto… fino a incontrare nuovamente il suo fiore completamente bagnato… e lì riprendo a farla mia… dapprima lentamente per poi aumentare il ritmo… volevo sentirla… volevo goderla fino alla fine.
E in quel frangente la vista del suo culetto è stata micidiale… dovevo averlo… ad ogni costo… ma non subito… ormai mi sentivo pronto per concludere e non potevo sprecare così quella mia voglia… e penso che la notte è lunga… il round successivo sarà fatale. E glielo sussurro all’orecchio.
Lei sente che sono allo stremo… sente che è ora di concludere fra le sue labbra, perché è ora di abbeverarsi alla fonte dell’amore… la linfa della vita, fino all’ultima goccia…
Il ristorante era ancora aperto per cui decidiamo di scendere e mangiare qualcosa… dovevamo riprendere energie e io non avevo ancora cenato. Lei preferisce paté e pane, io mi fiondo su quanto rimane del pollo, patate e un po’ di frutta; uno sguardo nel locale, un paio di sigarette e un caffè; due chiacchiere e qualche risata con le amiche presenti.
Si risale. È ormai l’una e ci facciamo una doccia insieme… calda come piaceva a noi… vaporosa… ristoratrice. Ci prendiamo cura l’uno dell’altra… ci asciughiamo, si parla di lei e del suo futuro, dei suoi sogni e progetti e ridiamo insieme … è bello ridere e scambiarsi sguardi di complicità… sapere già quello che vuole l’altro… e lei aveva capito cosa volevo... io invece non avevo capito niente, come al solito… ma anche questa è un’altra storia…
E mentre si ricompone dopo la doccia inizio a massaggiarle i piedi, delicati e curati, ma sofferenti e martoriati da quei trampoli che molte portano… e lì si rilassa abbandonandosi sul letto… mettendo in bella vista il suo fiore profumato… croce e delizia di chi scrive e che alla sua vista poco resisteva.
E dai piedi il massaggio procede verso l’alto… i polpacci ben torniti anche se non particolarmente muscolosi, le sue cosce e il suo sedere, la schiena e su verso le spalle con quel piccolo tattoo… il collo da mordicchiare. Lei una bellissima trentenne che nulla aveva da invidiare alle teen presenti nel locale, anzi… poteva solo insegnare cosa significa soddisfare il partner del momento...
Sono già le due e mezza e il massaggio si era trasformato in qualcosa di più… eravamo decisamente di nuovo pronti ad assaporare l’altro. E quel pensiero maleducato che avevo espresso alla vista del suo fondoschiena, era ancora presente e si manifestava in continuazione, faceva un gran rumore nella mia testa. Molesto e insistente mi spingeva a chiederle il c….lassico finale col botto.
Ed ecco che incrocio il suo sorriso mentre lei, senza dire nulla, ma solo vedendo il mio sguardo allupato e sentendo la direzione delle mie mani, capisce le mie intenzioni… e a me risuona in testa una canzone che faceva “conosco quel sorriso di chi ha già deciso. Quel sorriso già una volta mi ha aperto il paradiso”.
È già… forma perfetta, vanto al femminile, motivo per cui girare la testa al suo passaggio… volendo dirla alla Sgarbi, il culo è pura forma. Il culo è musica. Il culo è potere.
E senza dire né a né ba, quel meraviglioso lato, oggetto dei miei desideri, lei pone dinnanzi a me, splendente anche nella penombra della camera, morbido e profumato come un panettone appena sfornato.
Quella vocina insistente nella mia testa è stata ricompensata in modo fantastico… i corpi si muovevano in modo lento e senza prevaricazioni… fluidificati a dovere per rendere sensuale l’esperienza… Tener stretti fra le mani quei fianchi, vedere quella schiena inarcata e la testa appoggiata al letto mentre affondi i colpi… non lasciava indifferenti… tutto era perfetto… la porto verso la parete, le giro la testa di lato per baciarla mentre continuo a farla mia… lei geme ma continua a spingere, lo prende tutto ora con vigore e senza remore…
Pausa… il sudore scende nuovamente dalla mia fronte e sulla sua schiena le goccioline brillavano alla fioca luce della camera. La tensione resta alta e la sua lingua scende e riprende a giocare per tener tesa la corda…
Non pago della sudata ricomincio con gli affondi… e non servivano più aiutini di sorta perché lei era accoglientemente calda… riprendevano i sospiri, il ritmo saliva di quota… ero in piedi e lei appoggiata alla parete e un piede sul letto… credo che il vicino di camera non abbia potuto non sentici questa volta… ma tant’è… era il mio turno…
Non smettevo di cercare le sue labbra, la sua lingua, il suo collo… il suo profumo misto a sudore era inebriante… lei non era più quello che vedevo… era quello che sentivo… era pura emozione, era vertigine.
Mi fermo e le accompagno la testa per concludere con tutti i crismi quella galoppata… il suo bbj non mancava mai di stupirmi… lento e bagnatissimo… profondo e capace di non lasciar inesplorata alcuna parte, gioielli compresi… e lì mi lascio andare mentre lei, seduta sul letto, continua a prendersi cura di me fino all’ultimo fremito…
Era giunto il momento del silenzio… dopo un’altra doccia rilassante e un po’ di coccole sotto il piumino, morfeo ci porta con sé.
Il mattino seguente aveva in bocca il sapore della notte. Lei ancora dormiva un sonno profondo, con respiro leggermente pesante, una mano sul mio petto, la sua testa appoggiata sulla mia spalla e il mio braccio intorpidito per la posizione con cui la cingevo. La scosto cercando di non svegliarla, ma riemerge dalle brume della notte e preso coscienza con chi aveva dormito, mi sfodera un sorriso ancora addormentato, ma pur sempre un sorriso. È una buona cosa, mi dico. Il risveglio è sempre un’incognita, o almeno io la vivo così perché non sai mai che umore potrà avere anche considerando le poche le ore di sonno all’attivo.
Adoro la mattina al W… pochi a far colazione quando scendo… lei che mi aspetta in camera perché vuole dormire ancora nonostante si sia svegliata; io che ordino le uova e la pancetta con l’aggiunta di formaggio… devo recuperare energie.
Risalgo in camera con un caffè doppio, tanto so che se lo scolerà accompagnato da almeno tre sigarette… e lì attendo che si risvegli e venga a me… perché il sesso fatto il mattino è un’altra cosa: se la sera mi sfinisce, la mattina invece mi rigenera, mi dà lo slancio per affrontare la giornata. È sempre stato così e anche in quella occasione è stato un toccasana. E la mattina la vedi come mamma l’ha fatta… senza più un filo di trucco, con i capelli arruffati, gli occhi gonfi e lo sguardo assonnato: ma sapere di poter ripartire dal W bello soddisfatto, sono tutte
Credevo di potermi controllare di fronte alla passione per il sesso con questa donna. Ma la tentazione è come un’imboscata nella quale tendiamo a cadere, pur con gioia e volontariamente. Alla prova dei fatti mi rendo conto che difficilmente riuscirò a resistere, a patto di trovare una nuova musa: erotismo, sensualità, seduzione, eleganza, portamento, capacità innate che non tutte hanno e che trovare in un fkk non è così frequente. Forse il segreto per la miglior performance resta il vile denaro, ma non ne sono del tutto convinto, d'altronde non tutto può essere teatro, o forse sì?
Mi vengono in mente le parole di Bukowski sull’amore: è come l’alcool. Lo provi una volta, ti fa girare la testa, ne vuoi ancora e ancora. Ti fa sentire male, tanto male che dirai di non voler provare mai più. Ma poi, al prossimo bicchiere ci ricascherai. E non dirai di no…
Ripercorro quella notte con animo entusiasta: resterà in me un ricordo cristallino di lei, un ricordo dolce e un po’ malinconico di quella bella perla rara. Tuttavia so che non mi resta che ringraziare chi mi ha permesso di godere di cotanta genuina femminilità... e se finita la pandemia non gli scoccia rimandarla in Austria ancora un po’… penso che molti sarebbero disposti a farsi qualche giretto con lei … Alla Cruciani gli direi… pensaci amico miooo, ahahahah… le rate dell’A8 dovrai pur pagarle…
dieru
Newbie 36-50
19/04/2020 | 19:44
0
@gian1983
Situazione proprio non facile amico mio... la prossima andrà meglio
dieru
Newbie 36-50
11/03/2020 | 01:22
0
@wellcum.at
Grazie e a presto...
dieru
Newbie 36-50
30/01/2020 | 17:47
1
Ecco, ottima cosa... da proporre a Cristiano...
dieru
Newbie 36-50
30/01/2020 | 15:34
8
Sabato, contrariamente alle mie abitudini, sono salito in paradiso in occasione della festa. Premetto che, a causa di vari imprevisti, non sono arrivato prima di mezzanotte inoltrata per cui tralascio le camere che comunque sarebbe ripetitivo descrivere in quanto già ampiamente recensite in passato.
Volevo invece soffermarmi sullo stato degli spogliatoi alla chiusura... personalmente trovo deprimente entrare in uno spogliatoio e trovarmi ovunque sparsi accappatoi, asciugamani ciabatte e vari indumenti abbandonati...
Al di la dell'efficiente personale del w, noto una sempre crescente massa di persone maleducate e prive di un minimo senso di decenza... che ci vuole a riporre la biancheria e le ciabatte nei cestoni? È forse difficile leggere gli avvisi esposti o chiedere?
La tanto sbandierata educazione richiesta in arena sempre più spesso vedo dimenticata dagli avventori del locale.
dieru
Newbie 36-50
30/01/2020 | 07:54
0
@venerablejorge
Buon motivo per ritornare... 😉
dieru
Newbie 36-50
15/01/2020 | 08:11
6
In questi ultimi 12 mesi, giusto per tirare le somme dell'anno appena passato, ho avuto la fortuna di godere della compagnia di svariate ragazze presenti al W.... con alcune si è instaurato un buon feeling... con altre solo una buona compagnia che è finita con il pagamento dell'obolo.
Ho sempre cercato di cogliere il meglio da ogni momento passato nelle stanze del club o in hotel.. Mai in modo superficiale o banale. E sempre farò così perchè è l'unico modo che conosco di vivere il W. Ovvio che non è l'unico... ma altri non sono alla mia portata.
Se a qualcuno non aggrada... se ne faccia pure una ragione poichè a me poco importa e il problema è solo suo.
dieru
Newbie 36-50
15/01/2020 | 01:24
5
@Girlslover
Claudia è un vero tornado a letto... e lì di numeri ne fa... ma in questo momento sono preso da altro...sto guardando una donna mentre dorme appoggiata con la testa sul mio torace... stanca dopo giorni intensi... che spettacolo... sento il suo respiro profondo... il suo profumo... posso accarezzarla... wow
dieru
Newbie 36-50
08/01/2020 | 12:04
3
@Howie
Condivido le osservazioni di @Bakul e @heppynirvana : il locale ha una sua vision... forse tutto ciò snaturerebbe quello che di buono la direzione e la proprietà hanno creato in questi anni.
Detto questo non si può certo negare che le proposte siano costruttive e possano trovare estimatori.
dieru
Newbie 36-50
07/01/2020 | 22:02
0
Bella e brava Catalina
dieru
Newbie 36-50
06/01/2020 | 16:35
3
@synology
Ecco... emozioni... di questo viviamo