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Feynman
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07/04/2019 | 14:26

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Ma ad @Europeo che é successo ? É stato preso a borsettate in faccia da qualche pensionata ? É stato bannato ? 🤓

marko_kraljevic
Silver
Veneto |  51-100
22/01/2019 | 01:16

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@Europeo sembra quel geologo che, caduto nelle sabbie mobili, invece di afferrare qualche radice per salvarsi esamina scientificamente il magma che lo sta inghiottendo
@Gnoccalowcost rifiuta lo stesso di salvarsi ma esamina il magma senza capirci una beata fava

cinghialutra
Silver
22/01/2019 | 14:35

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Ragazzi la vita non è una gara bisogna rispettare @polishfucker per la sua scelta @gnoccalowcost per il suo modo di interpretare la vita a modo suo ed @europeo per le Sue teorie. Chi vince Chi perde scelte buone o sbagliate il tempo lo dirà da qui a 5 10 anni possiamo tirare le somme. Il bello di una comunità è che ognuno sceglie con Chi identificarsi e da chi apprendere.
Lasciamo questa libertà senza questi sputtanamenti che non servono a nulla se non ad allontanare gente e privare il forum di contenuto.

PolishFucker
Gold
Kiev |  26-35
08/11/2018 | 18:08

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COME INDIVIDUARE IL GIUSTO TARGET SUINO?
Ovviamente, non esiste la formula perfetta né la verità rivelata.
Quelle che seguono sono mie personali considerazioni che derivano dalla mia esperienza di 16 anni in est Europa.

Se siete come Bard Pitt in Troy, allora potete tranquillamente fregarvene di quello che sto per scrivere e andare da qualsiasi modella ucraina 20enne ruttando, invitandola subito a casa a scopare oppure al bagno del ristorante per farvi fare un pompino.
BradPitt.jpg

Se invece siete GT, comuni mortali, allora dovete innanzitutto capire quale sia il vostro teorico mercato di riferimento.
L'età teorica della suina dovrebbe essere al massimo più giovane del 20% della vostra età.
Se avete 40 anni, sarà quindi da 32 anni in su.
Per quanto riguarda la bellezza delle donne, dovreste prendere come pietra di paragone il numero e il tipo di like che ricevete su Tinder Gold.
Sempre su Tinder Gold, vi renderete conto che la maggior parte delle suine del Gruppo 2, che vi mettono il like, avranno un'età da 32 anni in su (nell'esempio del 40enne).

Però, giustamente, qualcuno di voi dirà:
"OK, ma io voglio lo stesso una ragazza più giovane e più figa di quanto sarebbe normalmente nelle mie possibilità"

Io rispondo che è sicuramente possibile uscire dal proprio mercato di riferimento, a patto però di compensare in qualche modo e, soprattutto, essere pronti ad un maggior dispendio di energie e ad una percentuale di successo inferiore.
Bisogna capire di che ci si muoverà su un terreno difficile e non scoraggiarsi, avere pazienza e sbattersi per migliorare il target (il che non vuol dire zerbinare).
La probabilità di successo non sarà zero, ma neanche sarà del 90%.

Ci sono tanti modi per compensare e bisognrebbe avere l'onestà di valutare quanto stiamo compensando il gap rispetto al nostro mercato di riferimento.
Si può compensare in tanti modi, per esempio:

  • spaccandosi di sport e avere un fisico perfetto con addominali scolpiti
  • imparando il russo
  • comportandosi da gentleman
  • portando le suine in locali esclusivi
  • raccontando storie interessanti (vere o finte) della propria vita
  • parlando di viaggi straordinari
  • sfoggiando cultura
  • facendo capire di essere uomini di successo
  • dimostrando forza e sicurezza in se stessi
  • facendo regali
  • pagando viaggi e vacanze in luoghi interessanti
  • cantando al karaoke come Andrea Bocelli
  • essendo professori universitari (pervertiti) che ci provano con le studentesse
  • essendo residenti in Ucraina o comunque venendoci spesso
  • etc. etc.

Ogni punto a vostro favore contribuirà a migliorare il target.suino e quindi dovrete, onestamente, chiedervi se avete abbastanza punti a favore per colmare quel gap fra il vostro mercato di riferimento e gli obiettivi di età e bellezza che volete raggiungere.
In aggiunta a questo, dovrete essere tanto più caparbi quanto maggiore è il divario.

Rio_751
Gold
Iași  |  36-50
13/04/2018 | 05:48

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Ragazzi @Europeo le indicazioni utili le ha date A QUELLI CHE CONOSCONO IL RUSSO O L'UCRAINO. Un paio di anni fa @Europeo mi ha fatto conoscere il sito mamba e su mamba ho conosciuto una ragazza di Bălți che con cui ho avuto un'avventura.
Il link postato da @impecoroergosum non si riferisce ad un'esperienza vissuta, ma a qualcosa che bisogna andare a provare, quindi non c'è nulla di utile. Ci sarebbe poi da discutere sul fatto che credete ad @impecoroergosum che vede questo mondo fatto di cinquantenni ricconi affiancati da bellissime ragazze e poi vi posta il link di un bordello.
@mr-fucker è inutile girarci tanto intorno: avere una bella figa è difficile, ma è difficile anche avere una trentacinquenne carina se hai cinquant'anni tu. Lo è in Italia, lo è in Ucraina. Poi se hai sedici anni e vai al liceo o ne hai ventidue e vai all'università è un altro paio di maniche.
Vuoi scopare facile e sicuro? Vai in un FKK tedesco o svizzero ed hai risolto, inutile paragonarsi ad uno che parla ucraino e che sta tre mesi all'anno in Ucraina e pensare di avere gli stessi suoi risultati.
@impecoroergosum non è che scrivi che sei stato in Brasile o in Sudafrica e tutti ti crediamo: scrivi una recensione su questi posti e gli utenti del sito che sono stati nei posti in questione capiscono subito se dici la verità o no.
@impecoroergosum l'Italia è piena di persone che ostentano una ricchezza che non hanno e parlano a vanvera.
Tu scrivi che in Est Europa è pieno di italiani che vivono con settecento euro al mese (700 si scrive a lettere, se avessi avuto la possibilità economica di completare un ciclo di studi, lo sapresti).
In primis in una città rumena non riesci a vivere decentemente con settecento euro al mese, ce ne vogliono almeno mille.
In secondo luogo per avere una rendita mensile di settecento euro, che come abbiamo detto è insufficiente a vivere in una città rumena, il fitto mensile percepito deve essere di almeno mille e duecento euro, in quanto sugli immobili in Italia il proprietario paga l'imposta municipale unica (IMU), l'IRPEF e le spese condominiali straordinarie. Tanto per farti un esempio: su un locale commerciale di cinquanta metri quadrati nuovo accatastato C1 in una città di provincia non tanto grande l'IMU annuale è di circa cinquecento euro, se l'immobile non è stato accatastato recentemente, l'IMU è inferiore. Inoltre in Italia il pagamento dei fitti è una grossa incognita, come tutti sappiamo. A questo si aggiunga che nelle città medie di provincia fittare un locale commerciale è un'impresa. La situazione degli appartamenti è peggiore di quella dei locali commerciali, poiché la probabilità di avere un inquilino cattivo pagatore è più alta; a questo si aggiunga una maggiore difficoltà nello sfratto nel caso di un'abitazione civile accatastata A2. Sia per le abitazioni civili che per quelle per uso ufficio, accatastate queste ultime come A10, c'è un altro problema rispetto al locale commerciale: eventuali danni procurati all'immobile nel caso del locale commerciale vengono in genere accollati al nuovo inquilino che prende in fitto il locale e che trasforma il locale commerciale a suo piacimento, nel caso dell'appartamento sia esso per uso ufficio che per uso abitativo, i lavori di riparazione vengono effettuati dal proprietario.
Ed io tutte queste cose le so perché sono proprietario di immobili, quindi per definizione una persona agiata, tu da quello che scrivi dimostri di non esserlo. Una persona che ha i soldi, per usare il tuo linguaggio, studia e fa un lavoro qualificato, tu non sei riuscito a fare questo.
In Romania, dove vivo da sei anni, ed in Republica Moldova, dove sono stato un'ottantina di volte, visto che da Iași impiego venti minuti per arrivarci, non ho mai conosciuto un italiano che vive con le rendite dell'Italia. Stessa cosa vale per gli italiani che ho conosciuto in Ucraina. In Ucraina ho conosciuto un italiano che vive della pensione italiana, a Iași cinque anni fa mi è stato detto che c'era un italiano in città che viveva della pensione italiana. Attualmente a Iași non conosco nemmeno un italiano che viva di pensione.
@PolishFucker , @IlProfessor69 , @Europeo voi che, come me, avete alle spalle lunghi periodi trascorsi in Europa dell'Est conoscete decine di italiani nell'Est Europa comunitario che vivono di rendita?
Ancora una volta @impecoroergosum lavori di fantasia, non avendo esperienze di lunghi periodi in Europa dell'Est.

Europeo
Silver 36-50
01/08/2017 | 02:45

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Questa mia discussione presenta elementi di quattro viaggi fatti nel 2017 nella cosidetta "Ucraina steppica".

Innanzitutto bisogna dire che il clima dell'Ucraina divide il paese in due regioni.

(-) Parte settentrionale (ossia occidentale e centrale) con clima continentale umido a estate tiepida (classificazione di Köppen: Dfb)

(-) Parte meridionale (quindi meridionale e orientale) con clima a cavallo tra il continentale umido a estate calda (Köppen: Dfa) e il clima steppico (Köppen: BSk).

La differenza se si misura con i parametri di temperature massime e minime e di piovosità, guardando i numeri non sembra tanta, ma vivendoci è enorme. Soprattutto l'estate.

Nella parte nord l'estate è un'estate nordeuropea, spesso tiepida e che anche se arriva alcuni giorni a fare molto caldo, la sera la temperatura scende rapidamente, tanto che a maniche corte si sente FREDDO. Questo anche a luglio o agosto.

Nella parte sud invece, la differenza di 4-5 gradi si fa sentire, soprattutto nelle ore serali. Le sere sono calde, piacevoli. Inoltre piove molto di meno, 3-6 giorni al mese rispetto ai 10-15 giorni al mese delle regioni a nord. Tutto questo crea quel senso di relax e spensieratezza che induce tutti a uscire di casa, a passeggiare, a essere aperti ai contatti. Inoltre - o forse sopratutto - a parte il fatto che le aumentate temperature serali inducono le gnocche a maggior socialità, c'è da dire che il viaggiatore o semiresidente o residente che sia passa veramente il tempo in maniera molto più piacevole.

Molti che leggono sono italiani d'Italia, quindi il caldo l'estate non manca. Ma chi è trasferito in paesi più freddi apprezza molto la piacevolezza del clima.

Allego qui cartina con zone climatiche e città visitate e continuo nel prossimo post

Clima_Ucraina.png

shade
Newbie 26-35
23/12/2016 | 16:54

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dimenticavo: il rolling stone e il gipsy.

le serate ovviamente sono venerdi e sabato, se ci vai negli altri giorni parli col barista (e i sopracitati sono pure chiusi )

Rio_751
Gold
Iași  |  36-50
22/12/2016 | 12:11

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Ho vissuto a Bucarest tra il settembre 2011 ed il marzo 2013, anche se sono tornato per lunghi periodi in Italia, quindi di fatto ho vissuto nella capitale rumena per meno di un anno. A Bucarest ci sono poi ritornato recentemente per convalidare i miei titoli di studio e per salutare vecchi amici, nonché per fare la conoscenza di un utente italiano che sporadicamemte scrive su questo sito e che risiede nella capitale rumena. Potrei raccontare tante cose di Bucarest, ma, visto che di recensioni su Bucarest ce ne sono tante, cercherò di dare delle informazioni che non ci sono nelle altre recensioni e che non sono facilmente reperibili sul web.
Bucarest è l'unica città rumena dove ci sono due scuole di rumeno per stranieri: la Rolang (Romanian Language) alla Strada Tudor Arghezi (nei pressi dell'hotel Intercontinental) e l'Institutul Cultural Român alla Aleea Alexandru nei pressi di Piața Victoriei. Avendo seguito corsi di rumeno in tutte e due le scuole, reputo più professionale la scuola Rolang dove la direttrice Mona Pologeanu mette il cuore nell'insegnamento della lingua rumena ed alla Rolang, rispetto all'Institutul Cultural Român, mi sono sentito più a mio agio.
A Iași, dove vivo, non ci sono scuole di rumeno per stranieri che organizzano corsi di gruppo come a Bucarest, ma si possono solo prendere lezioni di rumeno one to one; stessa situazione a Chișinău.
A chi parte da zero con il rumeno consiglio di studiarlo prima in Italia con un'insegnante rumena, anche se non qualificata, io ad esempio prendevo lezione da una ragazza rumena seguendo il testo "Grammatica Romena", autrice Valentina Negritescu, edizioni Hoepli che cinque anni fa era l'unico testo di grammatica rumena scritto appositamente per gli italiani. In alternativa si può seguire un corso Assimil da internet come ha fatto un utente conosciuto su questo sito che è riuscito ad arrivare ad un buon livello di conoscenza della lingua rumena, infatti parla rumeno meglio di qualunque studente dell'Università Apollonia di Iași che io abbia mai conosciuto.
Per rimanere in tema di studi, l'equipollenza del titolo di studi conseguito in Italia per lavorare in Romania (equivalarea diplomelor pe teritoriul României pentru cine a absolvit studiile în Italia) viene fatta da un ente pubblico che si chiama CNRED (Centru Național de Recunoaștere și Echivalare a Diplomelor), un istituto che ha sede in un palazzo di Strada Spiru Haret non lontano da Piața Revoluției. Una volta che siete arrivati su Strada Spiru Haret ci sono due palazzi simili dove hanno sede uffici statali: in quello dove ha sede il CNRED si entra, ci sono quattro o cinque scaloni alla fine dei quali c'è una sbarra, sulla sinistra c'è il portiere, gli dite che dovete convalidare i vostri titoli di studio e vi fa entrare. Per convalidare la mia seconda laurea hanno impiegato diciotto giorni.
La convalida delle lauree in medicina, odontoiatria e farmacia si fanno al Ministerul Sănătății alla Strada Cristian Popișteanu all'angolo con Strada Academiei. Si salgono i soliti quattro o cinque scaloni, appena entrati a destra c'è un poliziotto che vi chiede un documento di identità e trascrive i vostri dati su un registro, di lì andate nell'altra direzione, ovvero a sinistra rispetto a dove siete entrati, aspettate nella sala d'attesa ed entrate poi in un corridoio a forma di ferro di cavallo dove ci sono gli uffici in cui si fanno le convalide dei titoli di studio; l'ufficio centrale è quello che vi indirizza ad uno degli altri quattro uffici. Solo per le lauree in medicina, odontoiatria e farmacia è richiesta la residenza sul territorio rumeno per ottenere la convalida, mentre per le altre lauree non c'è questa richiesta.
Ho scritto della convalida dei titoli di studio nella speranza che qualche italiano che parla rumeno, cercando le parole chiave su Google, si iscriva poi su questo sito ed entri a farne parte.
Spesso viene chiesto su gnoccatravels cosa andare a vedere a Bucarest. Tenendo presente che George Enescu, Nicolae Grigorescu e Constantin Brâncuși sono i massimi esponenti rispettivamente della musica, della pittura e della scultura rumena, consiglio di visitare:
1) il Muzeul George Enescu su Calea Victoriei;
2) il Muzeul Național de Artă che ospita alcuni dei capolavori di Nicolae Grigorescu, immancabile per uno gnoccatravel il Portretul Mariei Nacu, ovvero il ritratto di una ragazza dai lineamenti delicati, ed alcune opere di Brâncuși, anche se le più importanti opere di Constantin Brâncuși si trovano a Târgu Jiu;
3) il Muzeul Național de Istorie al României nel quale sono conservate alcune copie della Columna lui Traian dove sono raffigurati alcuni momenti chiave della storia rumena antica;
4) imperdibile è il Palatul Parlamentului (ex Casa Poporului), simbolo della città;
5) una visita la merita anche il Muzeul Satului Român dove sono riprodotti i vari tipi di abitazioni tradizionali presenti in Romania.
Fatto questo cenno ai siti turistici, vi scrivo qualche informazione utile sui trasporti. Arrivati all'aeroporto di Otopeni per prendere i mezzi pubblici che arrivano in città dovete passare dal terminal degli arrivi al terminal delle partenze: è una breve passegiata e non dovete uscire dall'aeroporto, ma bisogna attraversare una sorta di tunnel. Al terminal delle partenze c'è la fermata per i due autobus che arrivano in città, il 783 (capolinea Piața Unirii) il 780 (capolinea Gara de Nord), per i quali bisogna avere la tessera che si compra ai centri RATB. La corsa viene convalidata elettronicamente passando la tessera sull'apparecchio giallo presente sul pullman. La corsa costa tra i quattro e i cinque lei.
Per quanto riguarda i taxi le principali ditte di taxi sono Meridian, Speed Taxi e Taxi 2000. Le regole semplici per non incorrere in situazioni spiacevoli con i tassisti sono tre:
1) chiamate a telefono la centrale della ditta di taxi, dite esattamente dove vi trovate (in linea di massima le centraliniste parlano anche inglese oltre che rumeno), la centralinista vi chiede il vostro nome, voi rispondete (se sapete che è difficile pronunciare il vostro nome, potete trasformarlo nel corrispondente rumeno o internazionalizzarlo, ad esempio Giovanni potete trasformarlo in Ion o John), lei vi dice il numero identificativo del taxi (indicativul mașinii) ed in quanto tempo arriva; saliti sul taxi, attenti a che il tassista faccia partire subito il tassametro. In questo modo la probabilità che il tassista vi possa fregare è minima e se cerca di farlo, richiamate la centrale, ricordando o leggendo il numero identificativo scritto sulla parte posteriore della macchina e dite quello che vi è successo o vi sta succedendo ed il tassista la pagherà cara.
2) Scaricarsi sul telefono l'applicazione Meridian o Speed Taxi o Taxi 2000.
3) Fare in prima persona l'ordine a telefono del taxi, evitando che lo chiami l'albergo dove alloggiate o il ristorante dove avete mangiato: il tassista sa chi ha fatto l'ordine e si regolera' di conseguenza.
A me capitò che fece l'ordine a telefono la ragazza della reception dell'hotel dove alloggiavo ed il tassista, appena entrai in macchina mi propose un prezzo standard inventato da lui; immediatamente uscii dal taxi, presi il telefono in mano e, guardando il numero identificativo dell'auto, mi accinsi a chiamare la centrale, il tassista, vedendo ciò, si mise in ginocchio e mi supplico' di non chiamare dicendomi che aveva quattro figli da mantenere.
Un'altra volta mi capitò di far fare l'ordine a telefono dal ristorante dove avevo cenato con una ragazza, anche lì un'altra situazione poco piacevole.
Rispetto a quei tempi parlo molto meglio rumeno ed ho più esperienza, ma a Bucarest il taxi nei luoghi turistici preferisco prenderlo la comandă.
C'è poco da fare: se siete italiani e non parlate rumeno o parlate male rumeno, siete una tentazione troppo forte per i tassisti di Bucarest che vi identificano appena aprite bocca. A questo si aggiungano tutti i nostri connazionali che hanno pagato senza battere ciglio il doppio, il triplo o il quadruplo di una corsa e il tutto si spiega, o forse si spiegava, perché, come già detto, Bucarest non la frequento assiduamente da più di tre anni.
In tutti e tre i casi che vi ho elencato serve una scheda rumena. Da tenere presente che fino al 2013 la situazione con i tassisti era particolarmente pesante ed ebbe il suo momento peggiore con l'assassinio della giapponese Yurika Masuno da parte del tassista pluriomicida Nicolae Vlad. All'aeroporto di Otopeni fino al 2013, anno in cui ho vissuto a Bucarest, non erano così rari i casi di sequestri di persona a scopo di rapina da parte dei tassisti. Emblematico era il caso della Banda di Viorel Titi Popa detto Ulise che agiva ad Otopeni; ricordo che al telegiornale rumeno fecero vedere un video dove si vedeva una donna che per la paura usciva dal finestrino del taxi. E fino a tre anni fa, ripeto fino al periodo in cui ho vissuto a Bucarest, il nostro Ministero degli Esteri ci metteva in guardia da questi pericoli alla pagina dovesiamonelmondo.it e viaggiaresicuri.it. Altri posti dove era bene evitare di prendere i taxi erano la bariera di Centrul Vechi su Splaiul Independenței, la stazione dei taxi in corrispondenza del Pasajul Latin su Bulevardul Brătianu e di fronte all'Athenee Palace Hilton. Da allora io a Bucarest non ci abito più e, per sentito dire o per quanto visto alla tv, le cose pare che siano cambiate in meglio, anche perché all'epoca, per la gravità dei fatti accaduti, venne esautorato il prefetto di Ilfov, il direttore dell'aeroporto di Otopeni ed altre istituzioni. Quindi non voglio assolutamente creare allarmismi, probabilmente ho raccontato solo una storia ormai passata, ma ad ogni modo vi ho scritto tre metodi per chiamare i taxi a Bucarest e stare tranquilli.
Vi do poi una mia descrizione di Centrul Vechi, quel dedalo di stradine che si snoda intorno a Strada Lipscani e a Strada Smârdan, dal mio punto di vista di ex residente in città, per cui un punto di vista diverso dal turista che a Bucarest ci trascorre tre giorni, una settimana o un mese. Detto questo, Centrul Vechi affascina i turisti italiani per la quantità di giovani e di ragazze che ci girano. In merito ai locali di Centrul Vechi faccio due considerazioni: la prima è che alcuni locali, come il ristorante Caru' cu Bere, hanno nel loro staff delle avvenenti ragazze con dei vestiti tradizionali che mettono in evidenza le forme delle ragazze, per cui si vedono i nostri connazionali (sempre in gruppi di maschi senza donne al seguito) galvanizzarsi davanti a queste bellezze, che potete stare tranquilli hanno qualunque uomo locale vogliano ai loro piedi; la seconda considerazione è che altri locali di Centrul Vechi pagano un certo numero di ragazze (in rumeno false cliente) per attrarre clienti e guadagnarci su di essi. Motivo per il quale, e chi vive a Bucarest lo sa, sono pochi i posti come Centrul Vechi (ad esempio alcuni locali notturni di Bucarest) dove c'è un buon rapporto uomini donne, mentre nel resto della città la percentuale di belle ragazze è probabilmente peggiire di quella delle nostre grandi città, con poche ragazze belle in giro e quelle poche belle sono vestite in modo tale da non lasciare dubbi sulla loro buona o ottima condizione sociale, vuoi che siano loro ricche vuoi che siano mantenute da qualcuno ricco. La situazione nelle città moldave o ucraine è invece ben diversa.
Uscendo da Centrul Vechi, dirigendosi verso Piața Alba Iulia, vi può capitare di andare a mangiare al ristorante "Da Giulio" alla Strada Popa Stoica din Farcaș, dove si mangia divinamente e dove si ritrovano gli italiani residenti a Bucarest: noterete anche in questo locale (dove ho mangiato decine di volte) che i nostri connazionali sono quasi tutti (o tutti) in gruppi di maschi o da soli e, se c'è qualche imprenditore italiano nella tavolata, nulla lascia pensare che abbia una relazione con una delle sue dipendenti che vada al di là del rapporto di lavoro. E la maggior parte di loro sono residenti, quindi in una condizione di vantaggio notevole rispetto ai turisti che trascorrono in città un tempo limitato.
Per quanto riguarda la vita notturna di Bucarest c'è sicuramente chi è più aggiornato di me, però nessuno mi sembra che abbia mai citato, al di là dei consueti locali notturni, la zona studentesca di Bulevardul Regiei dove ci sono diversi locali nei quali non ci sono turisti, ma solo studenti.
Io in un anno e mezzo di permanenza a Bucarest, dopo essere stato in otto diversi alberghi, dopo aver vissuto in appartamento per otto mesi, dopo aver conosciuto centinaia di italiani turisti o residenti in città, posso dire di aver visto solo dei siciliani sulla ventina conosciuti all'hotel Tempo che sono riusciti a rimorchiare in discoteca. Andavano forte con le ragazze anche i ragazzi residenti che studiavano odontoiatria alla Titu Maiorescu, che guardacaso sono anche gli italiani che meglio parlano rumeno in città. Per il resto la città brulica di italiani soli o in gruppi di maschi in cerca di donne, aggiungo con una evidente faccia che esprime tutta la loro frustrazione.
A Bucarest, da quello che ho potuto vedere durante la mia permanenza, va meglio ai turchi con le ragazze, ad esempio c'è, o meglio c'era fino a tre anni fa, un locale notturno, il Deja Vu su Bulevardul Nicolae Bălcescu, frequentato da un certo numero di mediorientali che avevano sempre fighe al loro seguito. Una situazione analoga al Deja Vu per gli italiani non l'ho mai vista nella capitale rumena.
In conclusione Bucarest rimane un'ottima città dove imparare il rumeno (forse l'unica città rumena, se si vogliono seguire dei corsi di rumeno in classe con altri stranieri), una città da visitare a chi per svariate ragioni piace la cultura rumena, una città dove il trasporto pubblico funziona discretamente, ma per cercare la fidanzata rumena, è molto meglio l'Italia dove le rumene arrivano sole, in condizioni economiche disagiate, mentalmente disposte ad iniziare una vita in una terra straniera e voi italiani avete la casa, la macchina ed un lavoro in linea di massima migliore di un loro connazionale emgirato in Italia. Questo ammettendo che viviate in una zona dell'Italia dove ci sono rumene giovani, infatti dalle mie parti sono sparite da due o tre anni a questa parte.
Agli italiani residenti a Bucarest o ai semiresidenti a Bucarest consiglio di spostarsi nelle città moldave o ucraine più vicine a Bucarest (ovviamente laddove si parla rumeno, ammettendo che parliate rumeno) per cercare una ragazza da avere al proprio fianco.
Una regola generale vale a Bucarest per gli italiani, ed è una regola che conosce chi ci vive o ci ha vissuto in tempi recenti: la gente ci tiene in forte antipatia e le ragazze non ce la danno. È una regola che non la si impara dopo tre giorni, dopo una settimana o dopo un mese. In un periodo breve si avranno solo impressioni, non si riesce a conoscere la realtà di una metropoli e l'atteggiamento della popolazione nei nostri confronti. Poi ci sono tutta una serie di situazioni che non rientrano in questa regola come l'essere particolarmente giovane ed attraente, a cui si può aggiungere la condizione di chi è studente, come pure aiuta tanto girare con una macchina di grossa cilindrata, invece di arrivarci con l'aereo come fa la maggior parte di noi, ma in linea di massima la situazione del rimorchio è nera e lo si vede chiaramente dalla condizione degli italiani in città che ho precedentemente spiegato. Fortunatamente in questa nuova versione del sito si può fare una sorta di classificazione delle recensioni in base alla fascia di età di chi le scrive ed è ovvio che chi ha diciotto anni, è carino e va al liceo a Bucarest scopa e si diverte, come pure chi ne ha venti e frequenta l'università, ma si vede chiaramente che io non mi rivolgo a quella fascia di età.

Rio_751
Gold
Iași  |  36-50
16/04/2016 | 16:58

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Ungheni per chi parla rumeno: vita notturna, locali ed eventi, belle ragazze moldave

Vi descrivo la mia esperienza riguardante la vita notturna di Ungheni, una cittadina moldava a molti sconosciuta dove ho visto le ragazze più belle della Republica Moldova ed in assoluto le ragazze più belle che abbia mai visto in vita mia.

Le discoteche invernali ad Ungheni sono tre: il Magadan alla strada Vasile Alexandri nei pressi dell'Unimarket, lo Yar (ЯR Club) su strada Națională poco prima del Pati bar ed il Mantra che si trova su strada Romană di fronte all'ingresso principale dello stadio comunale all'inizio del quartiere Tineretului o quartiere Maladioshka.

Io sono stato ad Ungheni per la prima volta agli inizi di agosto del 2013 per andare a conoscere una ragazza molto carina che oggi ha due meravigliosi bambini. Costei mi portò a fare un giro turistico della città, andammo a mangiare al Tet a Tet, mentre eravamo al Tet a Tet chiamò la sorella che ci raggiunse (oggi la sorella è sposata con uno spagnolo e vive in Spagna). In quel ristorante conobbi un italiano sulla sessantina (io ne ho quarantuno) che dirige una fabbrica nella zona economică ed a cui debbo parte del mio successo con le ragazze in questa città di frontiera. Poi le due sorelle mi acompagnarono alla fermata della Bemol e me ne tornai a Iași.

Ritornai ad Ungheni due settimane dopo a ferragosto con due fiorentini sulla sessantina conosciuti a Iași che erano venuti in Romania con la macchina. Alloggiammo all'hotel Vila Verde dove presi una camera doppia per conto mio perché avevo conosciuto una bella ragazza di vent'anni tramite odnoklassniki. La incontrai, pranzammo insieme, poi andammo in albergo, ma la tipa non cedeva alle mie frettolose avance. Sinceramente avevo il desiderio di andare in discoteca senza di lei in quella che tre anni fa era ancora una città della Republica Moldova lontana dai flussi turistici, quindi commissi qualche errore di comportamento con la ragazza in questione, ovvero mi affrettai ad andare al sodo con l'idea o di farci sesso subito o di godermi la serata in discoteca tra le meravigliose ragazze del raion, per cui la persi.

Quella sera io, i due fiorentini e questo italiano residente ad Ungheni andammo a scoprire la vita notturna di questa cittadina. Prendemmo prima un tavolo ad un prezzo ridicolo al Magadan (sette euro ciascuno bibite, alcol e castello di frutta), ci sedemmo al tavolo, poi uno dei due fiorentini salì al bar del piano superiore ed iniziò a fissare una ragazza con insistenza. La mancanza di feedback delle ragazze nel Magadan e le cattive intenzioni da parte di alcuni ragazzi del posto nei confronti del fiorentino indiscreto ci portarono a prendere un taxi e ad andare allo Yar. Allo Yar non c'erano tavoli liberi, così che stemmo nel locale in mezzo a quelle meravigliose ragazze ballando e cercando il pretesto per rimorchiare, fino a quando il fiorentino combinaguai si appoggiò allo schienale di un divano prenotato del club e spense una sigaretta nel posacenere del tavolo affianco. Di nuovo rischiammo di prenderle a causa dell'invasione dello spazio riservato. Da allora ad Ungheni ci sono sempre ritornato da solo e non ho più avuto problemi di questo tipo.

Il giorno dopo con i due fiorentini passammo per il Pati bar dove ci avevano detto che c'era una sauna con ragazze pro o semipro. Entrammo nel locale del Pati bar, ma ci negarono che si praticasse sesso a pagamento o cose affini.

Ad Ungheni ci sono ritornato poi agli inizi di settembre 2013 per conoscere Diana che finiva di lavorare alle cinque del pomeriggio nella fabbrica dove questo mio amico italiano è dirigente, arrivai intorno alle quattro ad Ungheni ed andammo a prendere qualcosa da bere al Patru ori Patru, una passeggiata per il centro e poi mi accompagno' alla stazione di Ungheni per prendere il treno delle 20:20 che arriva a Iași intorno ralle 23:00.

Dopo qualche giorno arrivò a Iași una ragazza di Ungheni che avevo conosciuto sei mesi prima a Chișinău. Trascorremmo delle piacevoli ore di passione insieme e la mattina dopo se ne andò ed arrivò Diana a Iași, però solo di passaggio per ritirare il passaporto rumeno alla secția pașapoartelor su Bulevardul Primaverii.

Alla fine di settembre 2013 mi recai ad Ungheni per conoscere una ragazza con cui ho convissuto nove mesi e con cui ho avuto la storia d'amore più importante della mia vita. Ad ottobre Diana mi chiama perché vuole venire a Iași da me, ma io già vivevo con la mia ex.

L'estate scorsa sono stato allo Yar con questo mio amico italiano residente ad Ungheni, abbiamo preso il tavolo, ma la serata era decisamente moscia, probabilmente perché era fine agosto e quindi era il periodo di transizione dalle discoteche estive a quelle invernali o forse perché c'era la festa del Santo Patrono (Hram), infatti in prima serata eravamo stati nei pressi del comune a passeggiare ed in quella circostanza ho ripreso due vecchi contatti. Durante le giornate dello Hramul Orașului il tratto di Strada Națională che va dall'incrocio con strada Decebal all'incrocio con strada Alexandru cel Bun viene chiuso al traffico, per cui diventa strada pedonale. In genere durante la Festa del Santo Patrono entrambi gli hotel di Ungheni sono al completo.

D'estate ad Ungheni c'è una discoteca con piscina nel quartiere Tineretului (Maladioshka).

In seguito a queste esperienze negative di vita notturna a Ungheni ho preferito contattare ragazze di Ungheni tramite internet per poi incontrarle nel centro della cittadina, scelta che è particolarmente indicata per me che vivo per buona parte dell'anno a Iași.

Rio_751
Gold
Iași  |  36-50
31/10/2016 | 23:09

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In Republica Moldova il russo è studiato a scuola come seconda lingua, per cui lo parlano bene o male quasi tutti, mentre l'inglese non lo parla praticamente nessuno.

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