Fare l'invito alle ragazze che non si conoscono, io lo sconsiglio assolutamente. Chi vuole fare una cosa simile deve pensarci attentamente al rischio che corre. Il gioco non vale la candela
@cosacco ha ragione @baluba, basta che tu stabilisci le date sull'invito, fa fede il timbro che viene applicato sul visto. Il mezzo certo è l'aereo, sai che è partita per davvero. Io l'accompagno personalmente e rimango all'aeroporto fino a che decolla l'aereo :)
se la ragazza non vuole rientrare in patria o non vuole uscire dal confine italiano alla scadenza del visto si devono avvertire le forze dell'ordine.
Nei casi di gravi negligenze dell'invitante, se ben ricordo (spero di non sbagliarmi): legge 286 del 25 luglio 1998 ricorda che in caso di favoreggiamento all'immigrazione clandestina è previsto il carcere fino a tre anni e una multa di 15mila euro
noi @Cosacco@rabdomante@baluba@Immerweiter e io non siamo degli sprovveduti su nazioni come la Russia, l'Ucraina e la Bielorussia. Conosciamo i vari meccanismi burocratici e le splendide donne che popolano questi grandi paesi. Non sono sempre tutte gioie, ma ti danno forti sensazioni che ti segnano per sempre e ti cambiano la vita :)
un modo c'è: la ragazza deve dimostrare che ha abbastanza soldi per soggiornare e in passato ha sempre rispettato la data di scadenza del visto. Ma è un'eccezione che non sempre viene rispettata
se tu non fai la polizza sanitaria naturalmente non puoi sopperire la fideiussione. Un minimo di garanzia lo devi dare. Comunque, ci sono altre scappatoie, ma non con l'invito inoltrato al consolato italiano fatto da un privato cittadino
@Blackdragon senza questo non va da nessuna parte... Il cittadino italiano deve dimostrare che può garantire i mezzi di sostentamento dell'ospite
Fidejussione bancaria per stranieri rilasciata da istituti finanziari riconosciuti dalla Rappresentanza diplomatica italiana in Ucraina che garantisca i mezzi di sostentamento minimi previsti dal Ministero
la debolezza del rublo al confronto con l'euro e la situazione politica, quasi catastrofica, che vivono attualmente le due nazioni, giocoforza i soggetti normali e borghesi hanno dovuto privarsi di alcuni "lussi"
conoscendo le ucraine e le russe mi sembra inverosimile che spendono i soldi per il biglietto aereo e il visto per incontrare un sconosciuto contatto in una chat. Scusami se sono diffidente
Dagli anni Trenta ai giorni nostri. Ecco come è cambiato questo angolo di Mosca, considerato uno dei monumenti più importanti dell'architettura sovietica, e cosa diventerà nel prossimo futuro, tra lavori di ristrutturazione e la creazione di nuovi parchi
l complesso VDNKh di Mosca (Foto: Itar-Tass)
Storia
Nel 1935 si iniziò a lavorare a un importante progetto di dimensioni inedite: l’Esposizione Agricola di Tutta l’Unione Sovietica, ribattezzata in seguito “Esposizione delle Conquiste dell’Economia Nazionale” (VDNKh, secondo l’acronimo russo). L’inaugurazione dell'esposizione era prevista per il 20° Anniversario dell’insediamento del potere sovietico nel 1937 e sarebbe dovuta durare solo 100 giorni. I lavori di costruzione, tuttavia, non vennero conclusi in tempo per l'evento e si prolungarono per altri due anni. Fu così che si decise di estendere l’esposizione perlomeno per altri cinque anni. Solo successivamente si stabilì di ricostruire nuovamente tutti i padiglioni in modo che potessero essere utilizzati in forma permanente.
L’inaugurazione dell’Esposizione Agricola di Tutta l’Unione Sovietica si celebrò nel 1939. L’obiettivo della mostra era esibire l’abbondanza e i risultati della collettivizzazione dell'agricoltura in tutto il Paese. Ciascun padiglione era organizzato intorno alle diverse regioni dell'Unione e presentava al pubblico i frutti dell'economia nazionale delle varie repubbliche del Paese dei Soviet: Ucraina, Bielorussia, Armenia, e così via.
La fontana davanti a VDNKh (Foto: Yuri Artamonov / RIA Novosti)
L’esposizione attrasse visitatori provenienti da tutta l’Unione fino al giugno del 1941, diventando uno dei luoghi più popolari di Mosca. Allo scoppio della guerra, tuttavia, il centro dovette interrompere la propria attività e parte dei padiglioni vennero destinati a fini militari. Durante la Seconda Guerra Mondiale, all’interno del complesso espositivo si stabilirono le officine di una fabbrica per la riparazione di attrezzature militari e persino una scuola di spionaggio. Dopo la guerra, il complesso venne ricostruito completamente. I lavori vennero completati nel 1954. Quattro anni dopo, il Consiglio dei Ministri dell'URSS approvò una disposizione con il fine di "unificare tutte le mostre industriali, agricole e edili in un’unica grande esposizione: l’Esposizione delle Conquiste dell’Economia Nazionale dell'URSS”. Tale unificazione era necessaria per ospitare la prima mostra americana che si sarebbe celebrata nell’Unione Sovietica nel 1959: "La produzione industriale degli Stati Uniti”. Sebbene alla fine la mostra ebbe luogo presso il Parco Sokolniki, tutta Mosca mise in mostra l’abbondanza del Paese. Nello stesso anno, i sovietici organizzarono una mostra simile a New York.
Nel 1963 il Consiglio dei Ministri approvò una disposizione per "rinnovare l'attività del VDNKh". A partire da allora, la mostra iniziò a rimanere aperta durante tutto l’anno e all’interno del complesso vennero eretti nuovi edifici come i padiglioni dell'Unione Sovietica, quello delle Macchine Agricole (in seguito ribattezzato padiglione dell’"Industria Chimica") e quello dei "Beni di consumo comuni”. Alla fine degli Anni '80, la maggior parte dei padiglioni venne destinata al commercio e alcuni degli edifici adibiti a magazzini giacché, a causa della mancanza di finanziamenti statali, il VDNKh era diventato un grande mercato abbandonato. Nel 1992 l’esposizione venne rinominata Società Anonima Pubblica "Centro Panrusso delle Esposizioni” (VVTs, secondo l’acronimo russo).
Si dovette, tuttavia, aspettare fino al 2014 per iniziare a intravedere i primi cambiamenti reali.
L’architettura
Il VDNKh è uno dei monumenti più importanti dell'architettura sovietica. Combina elementi dell'arte avanguardista con lo stile impero stalinista e il modernismo. "Il VDNKh è come l'enciclopedia dell'architettura sovietica del XX secolo", spiega l'architetto Oleg Raspopov.
L’architetto Viacheslav Oltarzhevski progettò il piano generale dell’Esposizione Agricola di Tutta l’Unione Sovietica. Alla fine degli Anni '20 venne, tuttavia, arrestato. Fu lui a progettare l’entrata principale della mostra, inspirandosi allo stile degli edifici dell’epoca avanguardista degli Anni ‘20 e ‘30. Il progetto modernista, tuttavia, strideva con la moda di allora, che tendeva alla monumentalità (le porte progettate da
Oltarzhevski ricordavano un recinto più che un’entrata maestosa). Fu così che il progetto venne affidato a Leonid Poliakov, il quale ideò il grande arco di tre porte che attualmente adorna l'ingresso Nord. Ciononostante, alla fine, anche questo progetto venne abbandonato per via della sua scarsa sontuosità, e in vista della prossima inaugurazione, quella dell’Esposizione del 1954, Innokenti Melchakov progettò per l'ingresso principale un arco di trionfo composto da cinque porte e coronato dal complesso scultoreo de "Il trattorista e la kolkhoznitsa". Nel 1939, nello stesso luogo, era stato eretto un altro monumento diventato poi uno dei simboli del VDNKh. Si tratta dell’opera della scultrice Vera Mukhina e dell’architetto Boris Iofan "Il contadino e la kolkhoznitsa", esposta due anni prima durante l’Esposizione Internazionale di Parigi e dichiarata il complesso scultoreo più monumentale del XX secolo.
Uno dei padiglioni più emblematici è l’"Armenia" (precedentemente chiamato "Siberia" e "L'Agricoltura della Repubblica Socialista Federativa Sovietica della Russia"), che merita di essere considerato uno degli edifici più monumentali del VDNKh. Fu costruito nel 1954 su progetto degli architetti Clics e Taushkanov. Doveva simboleggiare la grandezza della Siberia: le sue massicce colonne sono decorate con sculture naturalistiche raffiguranti lavoratori siberiani mentre le facciate laterali dell'edificio sono ornate con motivi faunistici-floreali, che alludono alla ricchezza naturale della regione. La pianta dell'edificio è esagonale e la struttura della sala espositiva centrale si sviluppa attorno a un grande cortile, sovrastato da una cupola gigante.
A metà degli Anni '50, il complesso del VDNKh si arricchì di altri simboli riconoscibili: la fontana de "L’amicizia dei popoli" (conosciuta anche come la “Fontana Principale”), "La spiga d’oro" e "Il fiore di pietra”, tutti progetti realizzati dall'architetto Konstantin Topuridze. Più tardi, nel 1955, la profusione di modanature e di elementi decorativi nonché la monumentalità che caratterizzava la maggior parte degli edifici del VDNKh vennero classificate come un mero "eccesso architettonico" in opposizione al progresso e alle esigenze del popolo sovietico. Fortunatamente, tutta questa esuberanza architettonica non venne distrutta ed è arrivata praticamente intatta fino ai nostri giorni.
Miti e leggende
In settantacinque anni di storia, il VDNKh ha accumulato innumerevoli miti e leggende metropolitane, molte delle quali, però, sono vere. Ai moscoviti di una certa età, ad esempio, piace raccontare che sotto il Padiglione Principale si trovava il cosiddetto "bunker di Stalin", uno spazio adibito a ufficio del leader sovietico. "In realtà, non vi è nulla di insolito né di misterioso in tutto ciò”, spiega Anna Bronovitskaya. “Ciò che in realtà si nascondeva sotto il VDNKh era un rifugio antiaereo, come del resto ci si sarebbe potuti aspettare in qualsiasi altro luogo in grado di ospitare una grande concentrazione di persone. Ciononostante, il fatto che fosse stato costruito appositamente per il leader è soltanto una voce, e perlopiù infondata”. Un'altra leggenda dice che inizialmente si pensava di decorare le 16 figure femminili che adornano la famosa fontana de "L’amicizia dei popoli" con pietre preziose. Lavrentiy Beriya, incaricato di supervisionare la costruzione, decise, tuttavia, che ciò avrebbe richiesto fin troppo tempo e siccome voleva semplificarne al massimo la realizzazione, ordinò che le sculture venissero coperte solo d’oro.
Il futuro del Centro Panrusso delle Esposizioni
Nel 2014, il VDNKh, originariamente gestito dallo Stato, è diventato di proprietà della città di Mosca. In meno di un anno sono state ristrutturate le facciate di venti padiglioni, così come l'ingresso principale e l'ingresso Sud. Durante i lavori di ricostruzione del Padiglione Centrale, i restauratori hanno scoperto un altorilievo che si pensava fosse andato perduto, il "Gloria al popolo sovietico, vincitore del mondo", opera dello scultore Yevgeny Vuchetich. Per oltre mezzo secolo, questo monumento era rimasto nascosto sotto una falsa parete. Per commemorare il 75° anniversario dell’inaugurazione dell’Esposizione, il centro ha recuperato la sua denominazione storica ed è allora che sono iniziati anche i lavori di ampliamento della complesso, il quale ha inglobato anche il Giardino Botanico e il Parco Ostankino raddoppiando così la sua superficie e raggiungendo i 520 ettari.
Si prevede che i lavori di ristrutturazione del VDNKh dureranno dieci anni. Il progetto, al quale si destineranno 163.000 milioni di rubli (circa 2.580 milioni di euro) prevede la costruzione di sei parchi tematici rivolti a pubblici di diverso tipo. In futuro, il Viale centrale diventerà il punto principale per la celebrazione di feste e festival, mentre nella zona a ovest di esso verrà creato il "Parco del Futuro", caratterizzato da nuove attrazioni interattive e da una nuova ruota. Nel VDNKh verranno poi creati il Parco dei mestieri (un centro educativo per bambini e adulti), il complesso fieristico "Expo", un acquario e un giardino con alberi da frutto.
se vedi che vuole andare sempre nei locali più affollati e sceglie da menù le cose più costose...fuggi. Hai contatti tramite una chat, dunque le devi prendere con le molle. In realtà tu non sai come sono davvero e che interessi hanno
@Ricky1 lo so, se lui ha fatto amicizia, almeno spero, sul Gnoccatravels, poteva chiedere a loro consiglio. Comunque, ognuno si organizza il viaggio come vuole...
Erano 3 i theard, 1 è stato rimosso come può confermare @Titano
@Auroro15 ha il grande vantaggio di vivere e lavorare a Minsk. Sicuramente ha il suo giro di conoscenze. Non mi sorprende che sia sparito su Gnoccatravels...il lavoro abbastanza "delicato" che lui diceva di svolgere a Minsk...
Minsk e altre città bielorusse offrono molto poco a turista. Negli anni 90 andavano in Bielorussia solo gli uomini d'affari o le associazioni che ospitano i bambini bielorussi in Italia. Poi si è sparsa la voce che le donne bielorusse sono "facili"... L'assalto alla diligenza. Il disastro
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Gold
21/09/2015 | 16:02
0
@SpelaPatate non credo per l'intelligenza :)
Miss Italia: Avrei voluto vivere la II Guerra Mondiale, tanto da donna non avrei fatto il militare
http://video.corriere.it/miss-italia-avrei-voluto-vivere-ii-guerra-mondiale-tanto-donna-non-avrei-fatto-militare/9dc4f714-604a-11e5-9acb-71d039ed2d70
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21/09/2015 | 15:51
0
Alice Sabatini (numero 05), 18 anni, nata a Montalto di Castro (Vt), è Miss Italia 2015. E' alta 1,78, ha occhi marroni e capelli castani
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19/09/2015 | 19:13
0
Fare l'invito alle ragazze che non si conoscono, io lo sconsiglio assolutamente. Chi vuole fare una cosa simile deve pensarci attentamente al rischio che corre. Il gioco non vale la candela
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Gold
18/09/2015 | 20:39
0
@cosacco ha ragione @baluba, basta che tu stabilisci le date sull'invito, fa fede il timbro che viene applicato sul visto. Il mezzo certo è l'aereo, sai che è partita per davvero. Io l'accompagno personalmente e rimango all'aeroporto fino a che decolla l'aereo :)
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Gold
18/09/2015 | 18:14
0
@Cosacco, grazie :)
Non solo, conoscere i posti e i monumenti sono fondamentali per chi vuole sfruttare a pieno le varie possibilità che può offrire una città
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Gold
18/09/2015 | 18:08
0
@Cosacco
il nostro buon collega Michael Florentine ci ha lasciato un segno tangibile
http://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/11449/visti-schengen-e-permessi-di-soggiorno-a-cura-di-dott-michael-florentine
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Gold
18/09/2015 | 17:42
0
@Cosacco
se la ragazza non vuole rientrare in patria o non vuole uscire dal confine italiano alla scadenza del visto si devono avvertire le forze dell'ordine.
Nei casi di gravi negligenze dell'invitante, se ben ricordo (spero di non sbagliarmi): legge 286 del 25 luglio 1998 ricorda che in caso di favoreggiamento all'immigrazione clandestina è previsto il carcere fino a tre anni e una multa di 15mila euro
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Gold
18/09/2015 | 16:29
0
@FlautoMagico
addirittura il Whitney Museum di Renzo Piano a New York!
La cultura in qualche modo deve essere legato alle città delle gnocche che ci interessano... :)
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Gold
18/09/2015 | 12:38
0
@Blackdragon
noi @Cosacco @rabdomante @baluba @Immerweiter e io non siamo degli sprovveduti su nazioni come la Russia, l'Ucraina e la Bielorussia. Conosciamo i vari meccanismi burocratici e le splendide donne che popolano questi grandi paesi. Non sono sempre tutte gioie, ma ti danno forti sensazioni che ti segnano per sempre e ti cambiano la vita :)
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Gold
18/09/2015 | 12:15
0
@pietroilgrande2 grazie, il vero gnoccatraveler deve avere cultura con la "C" maiuscola :)
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Gold
17/09/2015 | 21:51
0
@Blackdragon sei stato fortunato. Ma è una bella responsabilità :)
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Gold
17/09/2015 | 21:48
1
@rabdomante
è possibile che la ragazza ha pagato la polizza sanitaria
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Gold
17/09/2015 | 21:13
1
@Blackdragon
un modo c'è: la ragazza deve dimostrare che ha abbastanza soldi per soggiornare e in passato ha sempre rispettato la data di scadenza del visto. Ma è un'eccezione che non sempre viene rispettata
@TITANO grazie :)
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Gold
17/09/2015 | 20:45
0
@Blackdragon
se tu non fai la polizza sanitaria naturalmente non puoi sopperire la fideiussione. Un minimo di garanzia lo devi dare. Comunque, ci sono altre scappatoie, ma non con l'invito inoltrato al consolato italiano fatto da un privato cittadino
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Gold
17/09/2015 | 20:31
0
@Blackdragon senza questo non va da nessuna parte... Il cittadino italiano deve dimostrare che può garantire i mezzi di sostentamento dell'ospite
Fidejussione bancaria per stranieri rilasciata da istituti finanziari riconosciuti dalla Rappresentanza diplomatica italiana in Ucraina che garantisca i mezzi di sostentamento minimi previsti dal Ministero
Articolo_
Gold
17/09/2015 | 20:14
0
Questa è la documentazione obbligatoria per avere il visto italiano
http://www.vistoturistico.com/index.php/it/modalita-di-richiesta-del-visto/2-non-categorizzato/36-visto-schengen-per-turismo-dall-ucraina-per-italia.html
CATEGORIE DI RICHIEDENTI ESCLUSE DAL PAGAMENTO DEL VISTO
Sono esenti dal pagamento dei diritti per il trattamento della domanda di visto i cittadini ucraini:
studenti (per breve o lungo soggiorno);
http://www.ambkiev.esteri.it/Ambasciata_Kiev/Menu/Informazioni_e_servizi/Visti/
Articolo_
Gold
17/09/2015 | 18:57
2
@Blackdragon
la debolezza del rublo al confronto con l'euro e la situazione politica, quasi catastrofica, che vivono attualmente le due nazioni, giocoforza i soggetti normali e borghesi hanno dovuto privarsi di alcuni "lussi"
Articolo_
Gold
17/09/2015 | 17:59
2
@Blackdragon
conoscendo le ucraine e le russe mi sembra inverosimile che spendono i soldi per il biglietto aereo e il visto per incontrare un sconosciuto contatto in una chat. Scusami se sono diffidente
Articolo_
Gold
17/09/2015 | 17:52
0
Si può rimorchiare anche pattinando... (per chi sa pattinare) ;)
Articolo_
Gold
17/09/2015 | 17:50
0
Articolo_
Gold
17/09/2015 | 17:35
0
(Fonte: it.rbth.com)
https://en.wikipedia.org/wiki/VDNKh_%28Russia%29
VDNKh, la nuova vita del tempio sovietico
23 luglio 2015 Olga Mamayeva
Dagli anni Trenta ai giorni nostri. Ecco come è cambiato questo angolo di Mosca, considerato uno dei monumenti più importanti dell'architettura sovietica, e cosa diventerà nel prossimo futuro, tra lavori di ristrutturazione e la creazione di nuovi parchi
l complesso VDNKh di Mosca (Foto: Itar-Tass)
Storia
Nel 1935 si iniziò a lavorare a un importante progetto di dimensioni inedite: l’Esposizione Agricola di Tutta l’Unione Sovietica, ribattezzata in seguito “Esposizione delle Conquiste dell’Economia Nazionale” (VDNKh, secondo l’acronimo russo). L’inaugurazione dell'esposizione era prevista per il 20° Anniversario dell’insediamento del potere sovietico nel 1937 e sarebbe dovuta durare solo 100 giorni. I lavori di costruzione, tuttavia, non vennero conclusi in tempo per l'evento e si prolungarono per altri due anni. Fu così che si decise di estendere l’esposizione perlomeno per altri cinque anni. Solo successivamente si stabilì di ricostruire nuovamente tutti i padiglioni in modo che potessero essere utilizzati in forma permanente.
L’inaugurazione dell’Esposizione Agricola di Tutta l’Unione Sovietica si celebrò nel 1939. L’obiettivo della mostra era esibire l’abbondanza e i risultati della collettivizzazione dell'agricoltura in tutto il Paese. Ciascun padiglione era organizzato intorno alle diverse regioni dell'Unione e presentava al pubblico i frutti dell'economia nazionale delle varie repubbliche del Paese dei Soviet: Ucraina, Bielorussia, Armenia, e così via.
La fontana davanti a VDNKh (Foto: Yuri Artamonov / RIA Novosti)
L’esposizione attrasse visitatori provenienti da tutta l’Unione fino al giugno del 1941, diventando uno dei luoghi più popolari di Mosca. Allo scoppio della guerra, tuttavia, il centro dovette interrompere la propria attività e parte dei padiglioni vennero destinati a fini militari. Durante la Seconda Guerra Mondiale, all’interno del complesso espositivo si stabilirono le officine di una fabbrica per la riparazione di attrezzature militari e persino una scuola di spionaggio. Dopo la guerra, il complesso venne ricostruito completamente. I lavori vennero completati nel 1954. Quattro anni dopo, il Consiglio dei Ministri dell'URSS approvò una disposizione con il fine di "unificare tutte le mostre industriali, agricole e edili in un’unica grande esposizione: l’Esposizione delle Conquiste dell’Economia Nazionale dell'URSS”. Tale unificazione era necessaria per ospitare la prima mostra americana che si sarebbe celebrata nell’Unione Sovietica nel 1959: "La produzione industriale degli Stati Uniti”. Sebbene alla fine la mostra ebbe luogo presso il Parco Sokolniki, tutta Mosca mise in mostra l’abbondanza del Paese. Nello stesso anno, i sovietici organizzarono una mostra simile a New York.
Nel 1963 il Consiglio dei Ministri approvò una disposizione per "rinnovare l'attività del VDNKh". A partire da allora, la mostra iniziò a rimanere aperta durante tutto l’anno e all’interno del complesso vennero eretti nuovi edifici come i padiglioni dell'Unione Sovietica, quello delle Macchine Agricole (in seguito ribattezzato padiglione dell’"Industria Chimica") e quello dei "Beni di consumo comuni”. Alla fine degli Anni '80, la maggior parte dei padiglioni venne destinata al commercio e alcuni degli edifici adibiti a magazzini giacché, a causa della mancanza di finanziamenti statali, il VDNKh era diventato un grande mercato abbandonato. Nel 1992 l’esposizione venne rinominata Società Anonima Pubblica "Centro Panrusso delle Esposizioni” (VVTs, secondo l’acronimo russo).
Si dovette, tuttavia, aspettare fino al 2014 per iniziare a intravedere i primi cambiamenti reali.
L’architettura
Il VDNKh è uno dei monumenti più importanti dell'architettura sovietica. Combina elementi dell'arte avanguardista con lo stile impero stalinista e il modernismo. "Il VDNKh è come l'enciclopedia dell'architettura sovietica del XX secolo", spiega l'architetto Oleg Raspopov.
L’architetto Viacheslav Oltarzhevski progettò il piano generale dell’Esposizione Agricola di Tutta l’Unione Sovietica. Alla fine degli Anni '20 venne, tuttavia, arrestato. Fu lui a progettare l’entrata principale della mostra, inspirandosi allo stile degli edifici dell’epoca avanguardista degli Anni ‘20 e ‘30. Il progetto modernista, tuttavia, strideva con la moda di allora, che tendeva alla monumentalità (le porte progettate da
Oltarzhevski ricordavano un recinto più che un’entrata maestosa). Fu così che il progetto venne affidato a Leonid Poliakov, il quale ideò il grande arco di tre porte che attualmente adorna l'ingresso Nord. Ciononostante, alla fine, anche questo progetto venne abbandonato per via della sua scarsa sontuosità, e in vista della prossima inaugurazione, quella dell’Esposizione del 1954, Innokenti Melchakov progettò per l'ingresso principale un arco di trionfo composto da cinque porte e coronato dal complesso scultoreo de "Il trattorista e la kolkhoznitsa". Nel 1939, nello stesso luogo, era stato eretto un altro monumento diventato poi uno dei simboli del VDNKh. Si tratta dell’opera della scultrice Vera Mukhina e dell’architetto Boris Iofan "Il contadino e la kolkhoznitsa", esposta due anni prima durante l’Esposizione Internazionale di Parigi e dichiarata il complesso scultoreo più monumentale del XX secolo.
Uno dei padiglioni più emblematici è l’"Armenia" (precedentemente chiamato "Siberia" e "L'Agricoltura della Repubblica Socialista Federativa Sovietica della Russia"), che merita di essere considerato uno degli edifici più monumentali del VDNKh. Fu costruito nel 1954 su progetto degli architetti Clics e Taushkanov. Doveva simboleggiare la grandezza della Siberia: le sue massicce colonne sono decorate con sculture naturalistiche raffiguranti lavoratori siberiani mentre le facciate laterali dell'edificio sono ornate con motivi faunistici-floreali, che alludono alla ricchezza naturale della regione. La pianta dell'edificio è esagonale e la struttura della sala espositiva centrale si sviluppa attorno a un grande cortile, sovrastato da una cupola gigante.
A metà degli Anni '50, il complesso del VDNKh si arricchì di altri simboli riconoscibili: la fontana de "L’amicizia dei popoli" (conosciuta anche come la “Fontana Principale”), "La spiga d’oro" e "Il fiore di pietra”, tutti progetti realizzati dall'architetto Konstantin Topuridze. Più tardi, nel 1955, la profusione di modanature e di elementi decorativi nonché la monumentalità che caratterizzava la maggior parte degli edifici del VDNKh vennero classificate come un mero "eccesso architettonico" in opposizione al progresso e alle esigenze del popolo sovietico. Fortunatamente, tutta questa esuberanza architettonica non venne distrutta ed è arrivata praticamente intatta fino ai nostri giorni.
Miti e leggende
In settantacinque anni di storia, il VDNKh ha accumulato innumerevoli miti e leggende metropolitane, molte delle quali, però, sono vere. Ai moscoviti di una certa età, ad esempio, piace raccontare che sotto il Padiglione Principale si trovava il cosiddetto "bunker di Stalin", uno spazio adibito a ufficio del leader sovietico. "In realtà, non vi è nulla di insolito né di misterioso in tutto ciò”, spiega Anna Bronovitskaya. “Ciò che in realtà si nascondeva sotto il VDNKh era un rifugio antiaereo, come del resto ci si sarebbe potuti aspettare in qualsiasi altro luogo in grado di ospitare una grande concentrazione di persone. Ciononostante, il fatto che fosse stato costruito appositamente per il leader è soltanto una voce, e perlopiù infondata”. Un'altra leggenda dice che inizialmente si pensava di decorare le 16 figure femminili che adornano la famosa fontana de "L’amicizia dei popoli" con pietre preziose. Lavrentiy Beriya, incaricato di supervisionare la costruzione, decise, tuttavia, che ciò avrebbe richiesto fin troppo tempo e siccome voleva semplificarne al massimo la realizzazione, ordinò che le sculture venissero coperte solo d’oro.
Il futuro del Centro Panrusso delle Esposizioni
Nel 2014, il VDNKh, originariamente gestito dallo Stato, è diventato di proprietà della città di Mosca. In meno di un anno sono state ristrutturate le facciate di venti padiglioni, così come l'ingresso principale e l'ingresso Sud. Durante i lavori di ricostruzione del Padiglione Centrale, i restauratori hanno scoperto un altorilievo che si pensava fosse andato perduto, il "Gloria al popolo sovietico, vincitore del mondo", opera dello scultore Yevgeny Vuchetich. Per oltre mezzo secolo, questo monumento era rimasto nascosto sotto una falsa parete. Per commemorare il 75° anniversario dell’inaugurazione dell’Esposizione, il centro ha recuperato la sua denominazione storica ed è allora che sono iniziati anche i lavori di ampliamento della complesso, il quale ha inglobato anche il Giardino Botanico e il Parco Ostankino raddoppiando così la sua superficie e raggiungendo i 520 ettari.
Si prevede che i lavori di ristrutturazione del VDNKh dureranno dieci anni. Il progetto, al quale si destineranno 163.000 milioni di rubli (circa 2.580 milioni di euro) prevede la costruzione di sei parchi tematici rivolti a pubblici di diverso tipo. In futuro, il Viale centrale diventerà il punto principale per la celebrazione di feste e festival, mentre nella zona a ovest di esso verrà creato il "Parco del Futuro", caratterizzato da nuove attrazioni interattive e da una nuova ruota. Nel VDNKh verranno poi creati il Parco dei mestieri (un centro educativo per bambini e adulti), il complesso fieristico "Expo", un acquario e un giardino con alberi da frutto.
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Gold
16/09/2015 | 12:13
2
@il_serpente_bianco
se vedi che vuole andare sempre nei locali più affollati e sceglie da menù le cose più costose...fuggi. Hai contatti tramite una chat, dunque le devi prendere con le molle. In realtà tu non sai come sono davvero e che interessi hanno
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Gold
16/09/2015 | 00:35
0
@il_serpente_bianco
non dare mai niente di scontato con le russe, poi devi spendere un bel po di soldi...in Russia, l'uomo paga sempre. Auguri :)
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Gold
12/09/2015 | 18:25
0
@sexybangkok
scusaci per la polemica inutile. Per me è chiusa qui
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Gold
12/09/2015 | 18:09
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@Ricky1 lo so, se lui ha fatto amicizia, almeno spero, sul Gnoccatravels, poteva chiedere a loro consiglio. Comunque, ognuno si organizza il viaggio come vuole...
Erano 3 i theard, 1 è stato rimosso come può confermare @Titano
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Gold
12/09/2015 | 17:48
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@Ricky1, @taigobrando ha inserito ben 2 thread sullo stesso argomento, uno è stato cancellato dal moderatore. Non scrivete cose a vanvera. Grazie
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Gold
11/09/2015 | 20:57
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@Auroro15 ha il grande vantaggio di vivere e lavorare a Minsk. Sicuramente ha il suo giro di conoscenze. Non mi sorprende che sia sparito su Gnoccatravels...il lavoro abbastanza "delicato" che lui diceva di svolgere a Minsk...
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Gold
11/09/2015 | 20:46
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@taigobrando
nessuna risposta antipatica...ti sei impresionato
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11/09/2015 | 19:09
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@taigobrando
chissà...ti potranno dare dei consigli
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Gold
11/09/2015 | 19:06
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@taigobrando perché non ti metti d'accordo con loro? Scambiatevi i numeri telefonici in privato
http://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/20010/viaggio-in-thailandia-dal-11-novembre-al-28-novembre-2014-che-si-aggrega
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Gold
11/09/2015 | 15:21
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@taigobrando
si, ma non sullo stesso argomento e lo devi pubblicare nella sezione giusta
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11/09/2015 | 15:06
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@taigobrando
la vuoi finire di mettere theard sia per novembre che per dicembre? Stai trollando?
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Gold
10/09/2015 | 15:12
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@ivan drago
Minsk e altre città bielorusse offrono molto poco a turista. Negli anni 90 andavano in Bielorussia solo gli uomini d'affari o le associazioni che ospitano i bambini bielorussi in Italia. Poi si è sparsa la voce che le donne bielorusse sono "facili"... L'assalto alla diligenza. Il disastro
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10/09/2015 | 14:28
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@strutter
ormai la globalizzazione ha fatto i suoi danni. Il passato non tornerà più...
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Gold
09/09/2015 | 20:03
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Benvenuto :)