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Viaggiatore17542

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Commenti

Viaggiatore17542
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02/03/2014 | 02:07

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@Luporosso come Marameo è propio n'gran zozzone ...un sè nega,

magna, beve e tromba: un'fà na piega,

certo, coraggio un'glie manca, pur'à bbrasiliana un pò buzzicona c'ha diede na botta,

ma alla fine d'à giostra che ce resta da dì: ammazza... che gran fìjo de nà mignotta! ;-)

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Viaggiatore17542
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22/02/2014 | 22:40

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A' @caronte79... perché allora non ce racconti te qualcosa?! ;-) ...non fà solo er rosicone dai, fatti onore: siamo tutti ansiosi di leggere le tue di perle!! :-))

Viaggiatore17542
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14/02/2014 | 18:29

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@gnoccatrivels14.1, un sentito ringraziamento anche a te collega per l'apprezzamento :-)

@jinbo, solo un modo diverso e più emotivamente coinvolgente di recensire: infatti nel mio "romanzo" mancano solo informazioni logistiche dato ho vissuto l'esperienza da ospite e non da turista, ma per il resto ho reso, tra le varie righe legate alla mia vicenda personale, notizie e curiosità legate al luogo, alla cultura, alla mentalità e stili di vita locale. E la maggioranza pare ne abbia apprezzato la formula!

@Trombatore, perfetto! ;-) quindi potremmo dimostrare insieme che la Slovenia può essere un posto molto godereccio se vissuta col giusto spirito... Nasvidenje! :-h

Viaggiatore17542
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13/02/2014 | 22:59

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Grazie anche a te @luporosso e mi raccomando: ulula forte anche per me quando ti troverai nuovamente imprigionato tra le fameliche fauci della gnocca marocchina! ;-)

Viaggiatore17542
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13/02/2014 | 20:36

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Prossimo Diario di Viaggio della Gnocca by Marameo: "Colpo grosso a Lubiana".

Non mancate!! ;-) A presto.

Viaggiatore17542
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13/02/2014 | 20:29

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@IlDrago, infatti non a caso c'ho 44 anni e quindi certe cose le sò bene, mica son nato ieri! ;-)

Ho fatto bene allora a limitarmi alla sola esperienza di viaggio anche se era palese che tutti s'aspettassero di più; grazie comunque per esserti pronunciato, soprattutto per il tuo sincero apprezzamento! ;-)

@Trombamico, grazie 1000 per la comprensione anche a te e l'amicone @magic_mirror. Buone trombate anche a voi!

Viaggiatore17542
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13/02/2014 | 20:22

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A' @Vivo_a_Bucharest, ma perchè tu che te credevi?... ;-) ammetto d'aver avuto nà gran botta di culo, o forse no visto che le cose all'estero girano sempre meno complicate che nella misera realtà nostrana, ma se mi fossi lasciato scappà un occasione del genere cò una che se mette persino a pisciàrmi birra in bocca in quel modo beh, allora davero che chi si doveva fà vedere "da uno bravo" sarei stato io e non lo tsigano! :-))

Viaggiatore17542
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13/02/2014 | 12:31

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@magic_mirror infatti aveva proprio ragione la Ileana vero? :-D ad ogni modo, come ben sai anche tu, nelle varie altre recensioni solitamente quasi nessuno narra le proprie trombate perché altrimenti poi da recensione qual'è diventerebbe un racconto porno, e che io sappia, non sono molto tollerate dai moderatori.

Ripeto, fosse per me io non ne ho problemi, basta che qualcuno della moderazione mi dia il benestare possso anche procedere... ;-) la ragazza non l'ho mica sposata!

Viaggiatore17542
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13/02/2014 | 00:55

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Rivolto agli eventuali delusi: Quanto sopra è stata la narrazione della mia esperienza rumena a Bacau!

La Gabi ovviamente l'ho trombata come meritava ma qui entriamo già nei dettagli privati: se vi piacerebbe un ulteriore racconto a sfondo porno sono anche disposto a pubblicarlo, a condizione che la moderazione sia pienamente d'accordo!

Fatemi sapere! :-h

Viaggiatore17542
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13/02/2014 | 00:50

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(continua 10° parte - ultimo atto)

Una volta riposto quindi la ragazza coi piedi per terra, la notai accingersi frettolosa a riabbassare colla testa in giù il suo gonnellino violetto di nuovo sopra alle ginocchia, in quel frangente leggermente flesse, mentre un sussulto di lucidità ebbe immediatamente a farmi esclamare, costringendo indi ad abbassare repentino la testa anche a me: "Oh porca di quella zozza!, mò speriamo bene!!..." volgendo con preoccupazione uno sguardo alla zona della patta dei miei pantaloni, agghiacciato dall'idea di notarvi una grossa chiazza equivoca ; "uffff..." sospirai a quel punto piuttosto sollevato rialzando il capo!

Per fortuna non si notava ancora niente... "ma per quanto ancora?!..." venne da chiedere tra me e me ancora piuttosto dubbioso.

Nel frattempo la Gabi s'era già ricomposta e, rialzando quindi lo sguardo dritto alla mia attenzione, propinò un'irresistibile sorrisetto malizioso: "oh!... hihi!... (ridacchiò) ma cosa ti è successo tesoro, hai goduto davvero?!.." ebbe quindi a chiedere un tantino incredula ma con tono volutamente ironico; silenzioso annuii... poichè un fil d'anomalo imbarazzo m'impedì di volerle rispondere più esplicitamente!

"Sarà meglio che rientriamo prima che qualcuno venga a cercarci: che ne pensi?" dissi cercando di tagliar corto sminuendo il più possibile codesta situazione, e con remota speranza di una sua eventuale comprensione;

"Ok!..." ebbe quindi prontamente a rispondere lei mentre annuiva, intuendo pertanto alla perfezione che non fosse proprio il caso di insistere con altre domande in merito; fu così che quindi, avvicinatasi per porgermi un bacetto rassicurante sul labbro, ponemmo entrambi le braccia sui rispettivi fianchi ed iniziammo ad avviarci passo dopo passo verso l'ingresso del club... durante la quale marcia nessuno dei due disse una sola parola, incrociando solo un paio di volte i nostri sguardi complici ma anche divertiti ed increduli per quella "avventura " appena condivisa insieme... dopodichè prese ad d'appoggiare carinamente la sua testa su una mia spalla.

Il boxer, reso ormai bello zuppo da quelle precedenti incontrollate esplosioni di viva goduria, la sotto iniziava davvero ad infastidire in maniera sempre più insistente!

Un'impietosa, insopportabile sensazione di bagnato/appiccicoso opprimeva ormai costantemente tutta la zona dei miei "gioielli" e basso ventre, rendendo indi il mio animo un tantino apprensivo, talvolta nervoso; ma rendendomi ben conto di non poter fare assolutamente nulla di concretamente risolvibile al momento, cercai quindi di ignorare forzosamente codesto disagio al meglio che potevo... anche se era abbastanza evidente che qualcosa affliggeva la mia serenità... condizionando inevitabilmente anche il mio modo di camminare. :-D

Giunti quindi davanti l'uscio, dovemmo per forza di cose arrestare entrambi di colpo il passo: tutto d'un tratto infatti notammo l'intera combriccola avanzare decisi verso l'esterno; Florin, Ileana, Iulian, Ioan, Geo lo "tsigano", Laura, Vale e compagnia bella, tutti insieme messi in fila per due, avanzare spediti come una sorta di plotone durante una marcia, dritti-dritti verso la nostra direzione, quand'ecco udii:

"Ma 'ndo cacchio siete andate a finire, oh!..." irruppe la voce di Florin guizzando tra lo sfondo musicale circostante; alchè aggiunse: "potevate almeno avvisare qualcuno che avevate intenzione di starvene qua fuori... abbiamo scomodato perfino il DJ per voi! Dai!, sennò a che ora rientreremo in ristorante?!";

"Ma eravamo qui fuori per una sigaretta..." risposi candidamente adducendo una giustificazione palesemente poco esaustiva;

"Ah!..haha! ...lo immaginavo che sei un gran paraculo tu!!..." intervenne quindi ridacchiando la Ileana lanciando codesta frecciatina atta a punzecchiare a tradimento la mia attenzione, mentre un lieve cenno del suo capo indicava la direzione della Gabi;

"Vabbè aho!... se dobbiamo andare allora annamocene, no?!" incalzai indi tagliando volutamente corto; "...sennò se continuàmo sto processo qua sì che fàmo davèro notte!" conclusi determinato nel voler seppellire dalla nascita un'eventuale piega polemica del dialogo, nonchè ad eventuali ulteriori pungenti allusioni partorite dalla "perfida" Ileana.

La notte su di noi iniziava pian piano già a cedere alle prime lievi crepe d'aurora: gettando uno sguardo fugace al mio vecchio "Swatch", notai che le lancette segnavano una manciata di minuti alle 4:00; -cazzarola... tardino però!- pensai quindi con un fil di rimorso, mentre nel frattempo udii nuovamente la voce di Florin che in rumeno incitava tutti i presenti ad iniziare ad avviarsi in fretta ognuno verso la propria macchina, concludendo poi anche rivolto alla mia attenzione in italiano: "voi allora tornate ancora con Geo, ok?... a dopo!".

Avviatosi quindi ognuno per la propria strada anche io e la Gabi, ormai staccati l'uno dall'altra, ci accingemmo a prendere la nostra verso l'auto di Geo e Laura, i quali si trovavano a camminare proprio di fianco a noi.

"E' nato un'amore vedo...eh?!" sentii esordire ironica la voce dello "tsigano" provenire da accanto a me; quindi lo fissai senza dire nulla...

"Ce este, tigan?" (che c'è zingaro) più o meno così udii quindi incalzare parecchio curiosa la voce di Gabi all'attenzione di Geo, sporgendosi leggermente col busto in avanti;

"Oh... nimic!" (niente) ribattè tranquillo lui con un cenno di spallucce, ma mantenendo quella lieve espressione beffarda stampata sul volto.

Non era da escludere pertanto che forse la parola "amore" avesse in qualche modo allarmato anche l'attenzione della ragazza!

Lui tornò quindi a fissarmi ancora (stile a raggi X) più ironico di prima: "...aho! ...come cazzo cammini, Maramè... ma ti sei cagato sotto o che, hahaha?!... " sparò d'impulso in pesante tono spiritoso, riuscendo a provocare persino un cenno di ilarità anche a sua moglie;

"...cazzo vuoi?! ...ho male ai piedi, a' rimbambito!" replicai secco a mia volta, cercando di mantenere una calma apparente e mostrando una certa indifferenza;

giunti quindi finalmente dinanzi alla macchina, entrammo nell'abitacolo prendendo ognuno il proprio posto e poco dopo iniziammo a ripartire!

Giunti più o meno sulla strada del ritorno, la posizione da seduto mi rendeva ancor più fastidiosa quella sensazione di bagnato che avvertivo tra le pieghe dei bassi "gioielli"; nel contempo la Gabi, dal canto suo, tenendo appoggiata una mano su una mia coscia, ebbe intelligentemente ad intuire al volo il mio disagio, sicchè ad un certo punto prese a domandare quasi a bruciapelo: "dove abiti, Marameo?";

"aah?!" replicai indi un po frastornato non capendo bene il fine di codesta domanda;

"Vuole sapere dove abiti no?!, ti serve un disegnino per capire?..." intervenne Geo dal proprio posto facendosi un po bello per aver capito una domanda formulata in spagnolo;

"Ma chi cacchio t'ha interrogato a te?!..." gli risposi quindi con un'altra domanda tra l'ironico e il piccato;

Tutto d'un tratto, un lampo di chiarimento si fece largo tra i miei dubbi: forse la Gabi, chiedendomi dove abito voleva farmi capire che magari fosse possibile fermarci un'attimo da me per permettermi di potermi finalmente dare una lavata e cambiarmi, ma senza voler rischiare di spifferare ai 4 venti il mio "disagio".

-Che grandiosa idea!- pensai entusiasta mentre la guardai compiaciuto; a quel punto non resistetti quindi al gesto di prenderle una mano e baciarne il dorso in segno di gratitudine; alchè incalzai incoraggiato:

"Credo che tra un po passeremo vicino la "zona nord" vero?!" chiesi d'impeto all'attenzione di Geo e Laura; Gabi capì...

"Si!" rispose quindi anticipando tutti, annuendo molto convinta;

"Ah! perfetto! Allora possiamo passare d'avanti casa mia?... grazie!" proposi sfacciato e senza esitazione alcuna;

"...a casa tua?!... ma ti sei bevuto il cervello?" ribattè seccato ed incredulo Geo, indi proseguì: "...guarda che la ragazza ha chiesto solo dove abiti, ma non per portarla con te adesso a fà zozzerie, ragazzo! ...ma che ti passa per la testa?!"; sbottò tutto d'un fiato scrutandomi dallo stretto specchietto posto di fronte ad egli;

"...tu non ce stai proprio bòno colla capoccia, compà!" replicai audace ponendomi una mano sulla fronte; indi proseguii: "...c'ho solo un bisogno impellente... a' scemo de piazza! ...ma che te vai a' inventà?!" quindi conclusi; "...fatte visità da uno bravo, và... che ne hai bisogno!!"

-

"... a' Laura, fatti onore!" incitai quindi come un'ordine all'attenzione della moglie, la quale a sua volta non ci pensò manco mezza volta ad eseguire: "Bam!", fece il rumore d'un'altra bella borsettata dritta in testa a lui; inevitabile fu quindi l'ilarità generale... "Ma a lì mortacci vostri!..." ebbe pertanto a sbottare come sfogo immediatamente lo tsigano, ponendo una mano tra i riccioli ingellati.

Poco dopo susseguì ancora una breve diatriba in merito alla mia richiesta: confesso che non fù per nulla facile convincerlo a fermarsi davanti casa mia; troppa apprensione d'un aggravio nel ritardo lo affliggeva. Ma fortunatamente le due donne ad un certo punto ebbero a schierarsi serratamente dalla mia parte: d'altronde come si fa a negare un "pit-stop" quando c'è di mezzo una impellente "cagarella"?

Ringraziando il cielo (e le due donne) quindi, riuscii a spuntarla e la nostra autovettura prese a dirigersi verso il mio appartamento. Una volta in loco feci finalmente tutto quel che c'era da fare e per me fu una vera e propria benedizione: bidet (in vasca) al volo e cambio boxer a tempo di record; problema risolto! :-)

Rientrato in macchina riprendemmo indi a proseguire definitivamente la via del ristorante, durante il quale resto del tragitto però proprio non riuscii a non abbandonarmi ad un breve ma rigenerante pisolino!

Giunti quindi a destinazione e sistemata l'auto al parcheggio del ristorante, un piccolo schioccante bacio sulla guancia ebbe a svegliarmi dal pesante abbiocco: "ci siamo tesoro!" fu la prima cosa che sentii riaprendo a fatica gli occhi; subito notai che il viso della Gabi era vicinissimo al mio!

Scendemmo quindi dalla macchina ed alzai gli occhi al cielo. L'alba era già inesorabilmente in fase di inizio!

Rientrammo tutti in sala, ma questa volta pensai non fosse il caso di cingere la vita della ragazza durante il tragitto: mi sentivo troppo vulnerabile dinanzi a cotanti occhi indiscreti; soprattutto non avevo nessuna voglia di rischiare di farmi notare dai suoi appiccicato alla propria figlia a mò di una cozza!

Anche lei d'altronde tenne a comprensibilmente a mantenere una certa distanza di sicurezza, era inevitabile. "Hai riposato bene?..." fu l'unica forma di premura concessa in quel momento da parte sua; con aria un po sconsolata annuii...

Una volta all'interno l'aria di festa era esattamente come l'avevamo lasciato: cerchi umani intenti a ballare sgambettando al centro della sala a ritmo "manele", risate e divertimento generale, gruppi di persone intente a chiacchierare, brindisi a go-go e situazioni annesse; io e la bella Gabi ad un certo punto dovemmo per forza di cose separarci, i nostri tavoli erano posti agli antipodi della sala.

"A dopo tesoro mio!..." udii quindi vedendola allontanarsi per raggiungere i suoi: fu così che alzai istintivamente lo sguardo; il suo tavolo era occupato da un'altra ragazzina, (orientativamente sui 13-14 anni) ed una coppia di giovani signori: erano sicuramente loro i genitori della Gabi e... con un fil di imbarazzo non potetti non notare che fossero indubbiamente miei coetanei!

-... e così finì la bella filastrocca!- pensai ormai rassegnato mentre a capo leggermente abbassato raggiunsi passo dopo passo il mio tavolo, assieme ai genitori di Florin nonchè un'altro sparuto gruppo di parenti anch'essi attempati.

Fortunatamente un forte senso di languore incombente fece in modo di "staccare" il cervello da codesto chiodo fisso e così, approfittando delle pietanze servite poc'anzi, ebbi a tuffarmi in una sana abbuffata senza alcun freno.

La festa ebbe ad andare avanti ma le mie forze erano oramai giunte allo stremo: nel frattempo vidi la Gabi alzarsi più volte dal proprio tavolo per unirsi a cerchio con gli altri e ballare alla loro maniera, ma a me proprio non andava più... non ce la facevo; forte anche del fatto che anche il resto dei commensali posti al mio tavolo non si fossero mai scollati dalle loro sedie, persi com'erano in una chiacchierata senza fine dal quale ero impietosamente escluso, anche se in fondo non mi dispiaceva!

Il tutto finchè ad un certo punto una voglia matta di fumare fece scattare repentine le mie gambe: scusandomi con gli altri ebbi a lasciare quindi il tavolo e, agguantando una lattina di birra al seguito, presi dritto la via dell'uscita.

Una volta fuori ebbi cura di cercarmi un posto tranquillo, lontano il più possibile dalle note di quella musica così snervante e, tra un sorseggio e l'altro dalla lattina, accesi finalmente la mia sigaretta pippettandola beato come una pasqua: -mò che è tornata tra i suoi simili... addio Marameo, vabbè, me l'aspettavo!- pensai assorto e rassegnato mentre tiro dopo tiro la sigaretta finì in fretta e così, gettando il mozzicone a lancio mi rialzai iniziando ad avviarmi un po acciaccato. Alla mia età i dolori da acido lattico non perdonano!

"Marameo!..." una vocina famigliare sentii giungere nei timpani; roteai d'istinto la testa e... Gabi, era a 2 metri da me, senza che me ne fossi accorto!

La guardai quindi inebetito, non sapevo quale reazione manifestare. Senza esitare ella si avvicinò e disse: "Se non sono io a cercare te..." - "...perdonami!" la interruppi quasi bruscamente, "...dobbiamo parlare, Gabi!" sentenziai quindi convinto.

Fu così che quindi, prendendola per mano, la condussi piano esattamente dov'ero stato poco prima a fumare: "Gabi, è stato bello incontrarti, davvero, ma ora non voglio creare problemi a nessuno qui: io ho la stessa età di tuo padre, l'ho

visto prima sai?..." ma mentre ero intento a parlare così seriamente, lei ebbe a sfilarmi dalla mano la lattina di birra e berne un abbondante sorso, facendomi interrompere quel che stavo faticosamente dicendo. Indi ripresi.

"Gabi, ti prego ascoltami, lo riesci a capire che..." beh ragazzi, non ebbi più alcun modo di poter proseguire: infatti tirandomi a se afferrandomi per le spalle, unì saldamente le sue labbra alle mie e senza che me ne rendessi conto, ebbe a "travasare" tutta la birra contenuta nella sua bocca nella mia, costringendomi ad ingurgitarla tutta sino all'ultima goccia!

-Che smacco!!- pensai totalmente rincoglionito tra me e me... ma non riuscii a dire più una sola sillaba: il travaso selvaggio tramutò immediatamente in una lunga e succulenta limonata!

Al termine della nostra pomiciata fu quindi lei a parlare per prima: "Tesoro mio, sei proprio tutto un problema tu: mi vuoi o no?...; ma cosa ti interessa di mio padre?"

A quel punto davvero mi sentii piccolo ed incredibilmente ignorante, nonostante i numerosi viaggi alle spalle. Ancora non mi rendetti conto che non stavo avendo a che fare con una stupida e problematica melanzana, ma con una Donna vera, con la "D" maiuscola, una che sa quello che vuole dalla vita. Non le risposi, non era il caso!

Poco dopo le 05:30 del mattino la festa finì: ognuno a casa propria, a riposare; entro le 18:00 circa dello stesso giorno si doveva tornare a festeggiare, ma stavolta in casa di qualcuno dei parenti degli sposi!

Tornando al casa mi sentii distrutto come non mai, ma avevo un trofeo con me: il numero della Gabi! Era solo questione di tempo... a breve sarebbe stata finalmente mia!

-FINE-

:-h

Viaggiatore17542
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11/02/2014 | 03:28

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@taconele, più o meno così come dici tu...

Apparte il fatto che pare che vivano per il giudizio altrui, scegliendo quindi sempre le cose più belle, più buone e più care, i rumeni pensano a divertirsi tra loro sino alla nausea: magnano, ballano, sè 'mbriagano sino all'autodistruzione e poi fumano peggio delle ciminiere asiatiche, ed ogni occasione è sempre buona, anche quando piscia il cane di casa; quindi se percaso riesci a diventare un loro amico-amico, come è successo a me, iniziano a considerarti come "uno di famiglia" ed è allora che sò cazzi da cagà! Se un sabato (ad esempio) te ne vuoi stare per cazzi tua, non ci sò santi! ...Verrà sempre qualcuno a prelevarti e sta tranquillo che il più delle volte ti toccherà pure dormì da qualcuno di loro, magari in 5 o 7 persone perchè avrai tanto di quell'alcool in corpo che non ce la farai manco ad alzarti in piedi... ;-) perciò queste sò le condizioni: prendere o lasciare!

Per quanto riguarda l'arte di Michelasso si, ci sono anche quelli, ma tieni anche conto che è una tipica peculiarità che i balcanici in genere hanno molto in comune con altri popoli, tra cui quelli mediterranei... in cui noi rientriamo a pieno titolo ;-)

Viaggiatore17542
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11/02/2014 | 03:05

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Viaggiatore17542
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10/02/2014 | 16:28

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Rinnovo l'appuntamento quindi a domani sera sul tardi per il 10° ed ULTIMO atto del mio racconto di viaggio in quel di Bacau ;-) Salut!

Viaggiatore17542
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10/02/2014 | 16:20

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@taconele :-)) sèe... magari! Ma non offendiamo la categoria: se il buon Gervaso ricevesse un mio manoscritto, sono sicuro che il miglior uso che ne farebbe sia quello di usare la carta come diavolina per il suo camino; così come candidamente ammesso in un suo recente editoriale :-) comunque sono contento del tuo entusiasmo, grazie! Ho in serbo per voi ancora parecchi viaggi all'insegna della gnocca da narrare... per gli estimatori della bella gnocca questo ed altro ;-)

PS: non è affatto difficile trovare un buon amico rumeno qui da noi, la difficoltà maggiore è piuttosto saper reggere i loro ritmi e la loro concezione di vita e divertimento, che è parecchio diverso dal nostro!

@IlDrago; ancora non è successo niente: ciò che avete letto è null'altro che un "incidente di percorso" ;-)

Viaggiatore17542
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10/02/2014 | 06:39

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Come usava dire il buon Corrado: "E non finisce qui!..." :-bd

...rimanete sintonizzati amici, il viaggio continua! >:D<

Viaggiatore17542
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10/02/2014 | 06:23

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(continua 9° parte)

Resomi quindi conto del fatto che ormai eravamo stati colti colle mani nel sacco, anche se a me non è che disturbasse più di tanto visto che sò grande abbastanza da decidere almeno chi cazzo limonarmi, ma soprattutto che non stavo ad ammazzà a nessuno, l'angoscia iniziò a turbare la mia serenità più che altro nei confronti della Gabi la quale, essendo "una di famiglia" (anche se biologicamente estranea), codesta situazione potesse in qualche modo crearle qualche grattacapo, paranoia o semplicemente imbarazzo; appena staccati quindi dalla pomiciata (e rimesso le mani a posto :-D ) benchè la canzone non fosse ancora terminata, l'agganciai frettolosamente per una mano dopodichè, adducendo la scusa dell'afa mimando un gesto di calura con l'altra mano, la condussi con cura lontana dal raggio di osservazione, indi una volta raggiunti un punto più sicuro, ebbi a proporle senza esitazione: "Gabi, ehm...che ne pensi se andassimo fuori per una sigaretta?..."; lei ebbe quindi a guardarmi... (francamente un po frastornata ed interrogativa, quasi come a volermi dire "ma che cazzo di idea, proprio adesso vuol mettersi fumare sto qua?...") e fu così che dopo un paio di secondi di anomala esitazione, la vidi annuire, anche se evidentemente spiazzata e confusa!

Seguendomi quindi attaccata con una mano, proseguimmo verso l'uscita. Una volta giunti all'esterno ebbe a staccare la mano dalla mia accingendosi, senza dire una sillaba, ad estrarre una sigaretta dal mio pacchetto per poi attendere che le porgessi la fiammella.

Dopo un paio di tiri ciascuno, realizzai indi che fosse il caso di "giustificare" codesta brusca interruzione d'un momento fatto di effusioni così delicato creatasi pochi attimi prima: -cosa dirle se non la verità?!...- fu la saggia considerazione che feci prima d'aprir bocca; e fu così che esordii: "Gabi, lo so cosa stai pensando..." mentre fissavo intensamente la capocchia accesa della mia Marlboro; lei ascoltò impavida senza dire nulla, alchè proseguii: "...sai che ci hanno visti?" confessai alzando deciso lo sguardo verso il suo mentre uno strano silenzio continuò a dominare; finchè ad un certo punto lei iniziò ad incalzare:

"Chi?!... e cosa hanno visto?! ebbe a chiedere emettendo nel contempo una lunga scia di fumo in direzione della mia faccia, come a voler lasciarmi intuire che s'aspettasse di sentir dire una emerita stronzata;

"Geo, lo tsigano... ci ha visti mentre prima ci baciavamo!".

"Ah si?... uh!... che tragedia!" ribattè seccamente, ponendosi una mano all'altezza delle labbra come a voler sottolineare una nota di sarcasmo;

"hihihi!...ok! Ma dimmi un po: ti vergogni per caso?; ...di cosa hai paura?!" ebbe quindi immediatamente ad infierire con palese tono di sfottò, prima di portare nuovamente il mozzicone tra le labbra; io dal canto mio, essendo francamente a corto d'una motivazione ad effetto, e rendendomi conto al volo d'aver dato forse troppa importanza ad un fatto ameno, non potetti fare altro che far spallucce e, continuando a starmene zitto, fissare il suo sguardo divertito con passività!

Lei, notando quindi una sorta di non reazione da parte mia, ricordo che gettò con slancio la sua mezza sigaretta su un lato e, avvicinatasi con un paio di passi, afferrò con decisione i lembi del colletto della mia camicia e poi fissandomi negli occhi sussurrò in lingua madre: "Oh Marameo... ai belit pula!" (spero d'aver scritto correttamente!)

Beh... inutile dirvi che, nonostante le parole appena sentite fossero state ben scandite, non ci capii comunque una beata cippa: "...aah??" ebbi quindi a reagire come uno ebete; ma lei a quel punto, senza nemmeno cagare di striscio la mia incomprensione, avvicinò repentina le sue labbra alle mie e senza che me ne rendessi manco conto, cacciò nuovamente la lingua in bocca con un tale ardore che ogni mia eventuale resistenza sarebbe risultato uno sforzo vano!

Lasciando quindi volutamente scivolare il resto della sigaretta dalle mie dita, mi abbandonai lascivo a codesta seconda nostra languida pomiciata cingendole la vita con un delicato abbraccio: -Oh... la Romania!- pensai mentre divoravo affamato le sue turgide labbra leggermente aromate alla fragola; -dove finisce la fantasia... comincia la morte mia!- proseguii nella mente, storpiando fantasiosamente un famoso detto nostrano riferito a codesto Paese!

A sto punto che ve lo dico a fare... la pomiciata ebbe a prendere una piega di lungo corso, le nostre labbra di staccarsi proprio non ne volettero sapere ed una sfrenata passione ben presto cominciò a prender piede sempre più violentemente: all'esterno della discoteca notai anche che ce n'era di gente a cazzeggiare, chi de nà maniera e chi de n'altra, e non era affatto escluso che tra loro ci potesse essere anche qualcuno degli invitati al matrimonio, ma a quel punto non me ne potette proprio fregà de meno!

Le mie mani ormai impazzite, fuori da ogni controllo, iniziarono a frugare pruriginose su ogni forma ed ogni protuberanza che madre natura le aveva generosamente donato ed anche lei, ormai lanciata ad un totale abbandono al piacere, prese ad infilare le sue di mani sotto il tessuto della camicia regalandomi delle meravigliose carezze voluttuose sulla pelle nuda della schiena e del torso, alternando audaci tittillate ai capezzoli ad energici ma delicati graffi proprio al centro della schiena. Che sensazioni d'arrapamento intensivo provavo in quei frangenti, nemmeno ve lo stò a spiegare!...

Quando poi, ad un certo punto, staccai le labbra dalle sue prendendo a ciucciarle anche un lato del collo dalla base in su, colle mani rigorosamente attaccate alle sue tette, simulando quasi una simil-spolpata proprio come si farebbe con una succulenta coscetta di pollo, l'istinto di arrapamento che alimentava le pulsioni del mio povero uccello ingabbiato lì in basso ebbe ad accentuarsi sino all'inverosimile quando, con immensa sorpresa, iniziai anche ad udire chiari gemiti di voluttà fuoriuscire dalla sua bocca: "Da!"... "Da!" ...hmm! ...amici miei, a voi che state leggendo non so se vi faccia alcun effetto, ma a me che sto scrivendo, a distanza di tempo vien ancora la pelle d'oca; fu quindi a quel punto che non ci vidi davvero più!

Pur possedendo ancora un lieve sprazzo di lucidità che permise a me di non dimenticare che ci trovavamo a poca distanza da un luogo pubblico, mi lasciai comunque rapire da un istinto animale che da troppo tempo avevo desiderio di manifestare con lei: interropendo di botto l'effusione in corso e, senza dir nulla, trascinai quindi per una mano codesta sanguigna cavalla in un punto un po più riparato da sguardi estranei, ben aldilà delle macchine parcheggiate; una volta appostati, agguantai quindi senza esitazione un'altra volta la fanciulla oramai tutta bella arrossata in viso e sui bordi del collo e poi, sollevandola di peso da sotto il culo, feci in modo di far aderire il mio uccello arzillo e duro come una roccia, (...ma rinchiuso nei pantaloni :-( ) proprio immezzo alle cosce spalancate di lei, il che provocò inevitabilmente una vertiginosa rialzata della gonnellina violetta scoprendo quelle favolose cosce che in precedenza così tanto mi fecero soffrire di angoscia, nella paura boia di non riuscire mai a poterle toccare!

E fu così che a quel punto, riprendendo entrambi a pomiciare di brutto, iniziai a frizionare la bestia incazzata nera contro il pizzo della sua mutandina bianca... su e giu, su e giu, su e giu, su e giu, compiendo quindi una simulazione coitale così intensa e passionale da mandarmi in brodo di giuggiole!

Più si andava avanti colle spinte e più il ritmo aumentava: non riuscivo più a fermarmi amici miei, ero fottutamente fuori di me; ogni sospinta era accompagnato da un intenso ma strozzato gemito di lei, (aah! ... uhmm!... da!... Oh!...) l'odore della fregna bagnata aleggiava ormai tutt'attorno alle narici sino ad arrivare al cervello, e nonostante il peso cariato sulle braccia, niente, nemmeno la fine del mondo m'avrebbe fermato in quel momento!

Andammo avanti così insomma... d'altronde non c'era alternativa: eravamo all'aperto, alla mercè di qualsiasi potenziale sguardo indiscreto e per giunta, non avevo neanche preservativi al seguito; beh, come si dice a Roma "Meglio ferito che morto!", ed io in quel preciso momento non potetti che accontentarmi!

Fatto sta che non riuscivo comunque a mollarla da quella posizione: su e giu, su e giu, su e giu; più strusciavo, più sentivo meglio l'aderenza alla scanalatura della sua fregna, come un sentiero perfetto fintanto chè, un bel momento, cominciai piano piano a sentire un calore anomalo avanzare sempre più intensamente dal basso ventre, mentre il fratellino imprigionato la sotto impazziva... impazziva e vibrava così forte che ad un certo punto... PATATRACK! lo sentii esplodere senza pietà: una incontrollata ed inequivocabile strozzata nota vocale liberatoria mi fuoriuscì quindi dal profondo della gola: ebbene si ragazzi... ebbi un'intensissimo ORGASMO; accompagnato da numerose spruzzate calde così abbondati da sentirmi prosciugare le palle...

Un rivolo di sudore freddo cadde giù dalla fronte, la giostra aveva terminato la sua folle corsa... era il momento di mollare quindi delicatamente la dolce Gabi di nuovo a terra!

-FINE-

:-h

Viaggiatore17542
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10/02/2014 | 04:16

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@magic_mirror... finita? :-)) :-)) :-)) è proprio mò che viene il bello, amico mio! Armati di popcorn e birretta e continua tranquillo a seguì la vicenda: ne sentirai di belle! ;-)

A' @luporosso... :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) ...ammazza che bifolco!!

@Vivo_a_Bucharest ...ma quanta fretta c'hai, oh! :-? vabè, allora se ti può consolare, sappi soltanto che io di storielle stile "Harmony" qua su Gnoccatravels non ce le vengo a scrivere: non sarebbe deontologicamente accettabile!

Viaggiatore17542
Newbie
09/02/2014 | 12:25

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@Trombamico;

quel che ho notato io però (potrei anche sbagliarmi, ma di poco) è che nelle capitali ed altre grandi città le pischelle tendono sempre di più a fà le stronzette... non saprei bene da cosa dipende, ma credevo fosse un fenomeno tutto romano sinceramente, ma purtroppo non è proprio così. Per fortuna il mondo è grande :-D

Viaggiatore17542
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09/02/2014 | 11:41

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Per chi se lo stesse chiedendo, come può essere possibile il fatto che una ragazza giovane ed incredibilmente figa fosse stata così disponibile nei confronti di uno sconosciuto straniero e per giunta anche 40enne: pischelli miei, allora vuol dì è troppo tempo che ve ne state in Italia; non dico che 'na roba del genere succeda sistematicamente all'estero, anzi, specialmente nella condizione da turista poi qualsiasi impresa può diventare ardua per ovvi motivi, ma sta di fatto che comunque, tutta sta ipocrisia montata sù dalle buzzicone nostrane, altrove NON ESISTE!

Altra spiegazione plausibile: all'estero, ed in questo caso in Romania -zona Moldavia- (che è tutto diverso dall'ambiente offerto da Bucarest o Timisoara) di figa spaziale ne vedrete in giro davvero in quantità industriali, quindi alternative valide non mancano, e questo le porta inevitabilmente ad abbassare la cresta inducendo le gnocche a comportarsi come cristo comanda, ed ai maschietti a non propendere alla fame perpetua, come d'altronde tenne a precisarmi il buon Florin: "qua non sei in Italia, nessuno ti fregherà la donna sotto il naso" ;-)

Beh, chiaro poi ribadire che se in certi luoghi vivi da ospite e non da pellegrino, le buone chances aumentano: si viene visti con occhi diversi, e non è un particolare da trascurare!

Viaggiatore17542
Newbie
09/02/2014 | 08:35

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(continua 8° parte)

Allo stesso tempo però, pensai bene che fosse anche uno sforzo del tutto inutile starsene passivamente a rimuginare nel pentimento della scelta fatta ormai tempo addietro: oramai mi trovavo lì, a Bacau, immerso in terra rumena, nel bel mezzo di una festa di matrimonio, in una disco gremita di gioventù festante in una calda notte di mezza estate come non succedeva da tempo immemore; non potevo quindi permettere ad una svista, una leggerezza, ad una pia illusione seppur dai promettenti esordi, di avvelenarmi in quel modo l’intera serata, immersa com’era in un clima di festa , divertimento e spensieratezza!

-Se non lei un’altra,…non ci son santi! – pensai quindi con un fil di rassegnazione ma determinato a guardare avanti, - ok!, intanto adesso è arrivato il momento di “spupazzarmi” un po’ la Ileana, su col culo! – conclusi nella mente cercando di non dare troppo peso alla clamorosa sviolinata appena subita, e così, accelerando il passo e facendomi strada tra la folla, mi ritrovai in un battibaleno di fronte ad un muro di gente che accerchiava come un bastione la tanto acclamata sposa la quale dalla sua, beatamente divertita, non esitava a concedere brevi parentesi di ballo a qualunque individuo riuscisse a piazzarcisi di fronte.

Confesso che non fu impresa così facile, ma dopo svariati tentativi nel farmi adocchiare dalla sposa, compiendo salti in alto da gara olimpica e contorsioni incredibili al difuori da ogni terrena possibilità, finalmente ad un certo punto la festeggiata notò con sorpresa e stupore la mia presenza e quindi, compiendo tutta una serie di gesta degne del più temerario dei personaggi alla “Matrix”, riuscì a liberarsi dalla morsa di quella folla che sino pochi istanti prima la teneva attanagliata quasi alla soglia d’un tentativo di soffocamento: “A’ Marameoo!!!...” sentii esclamare da una distanza non proprio ravvicinata ma implementato da un nitido movimento del labiale; riuscendo quindi a visualizzare la Ileana finalmente a figura intera, non feci a meno di notare che le sue braccia fossero ben spalancate ed in attesa d’agguantarmi in un grande abbraccio!

Compiendo quindi una specie di rincorsa a rallentatore, mi tuffai senza esitazione tra le sue braccia e con tanta naturalezza presi addirittura a sollevarla di peso dal pavimento; “A’ Ileana… tesoro mio: ammazza quanto sei sexy cò sto vestitino quà! …ma vedo che c’hai tutti ai piedi tuoi stasera, eh?!” esclamai con veemenza mentre la presa del suo di abbraccio non accennava a mollare. Quando poi, qualche attimo dopo, la stretta del nostro abbraccio prese ad allentare, iniziammo a guardarci negli occhi e lei prendendo quindi la palla al balzo, diede subito inizio ad un breve dialogo di circostanza, mentre a ritmo frenetico della musica c’abbandonammo insieme ad una danza colle mani ancora unite:

“Uh!... vedo che sei venuto anche tu a cercarmi, tesorino…hihihi! Che bello!! …e con chi sei venuto qui?..” esordì curiosa e sorridente;

“Ehm!.., cò chi sò venuto… cò coso, no?!… lo zingaro, la Laura ee…” beh, QUEL nome lì no, purtroppo non riuscii proprio a dirglielo subito!

“…e?... chi, scusa!?... ma c’era qualcun altro con voi?” prese ad incalzare quindi impietosamente la sposa, stoppando i passi del ballo per pochi attimi e sporgendo il padiglione d’un orecchio aiutandosi con una mano inguantata di pizzo bianco; -eh cacchio!- pensai alzando gli occhi in alto, -speravo proprio che non c’avesse dato troppo peso!...- ma fu evidente che mi sbagliassi!

“Si!…” ebbi quindi a risponderle annuendo con lieve esitazione; “praticamente… la Gabi!… c’hai presente quella là coi capelli imbionditi… gonnellina violetta e giacchettina elegante, giovane-giovane, alta e…” proseguii dalla mia cercando di rendere al meglio l’idea, provando nel contempo a trasmettere del finto distacco;

“Aah!... si-si! …adesso ho capito!... la nipotina di Marian e Alina, i vecchi amici di famiglia dei nonni miei!” ribattè a sua volta lei, interrompendo la mia descrizione ed abbozzando un sorriso più compiaciuto;

“…mamma mia quant’è cresciuta però!!... pensa che quando lasciammo la Romania era ancora poco più che una bambina!” commentò ella quindi di seguito con evidente stupore;

“…e guarda mò che fregna che è!?...” fu il commento che mi lasciai ingenuamente sfuggire senza alcun freno, pentendomi quasi all’istante per tale leggerezza ;

“E’ bella! …vero eh, Maramè?... “ decretò proseguendo quindi la Ileana mostrando apertamente un’espressione maliziosa ed insinuante, mentre allegramente prese a strattonarmi la punta naso tra due dita;

“Te però non me la conti giusta! Che ci faceva Gabi là in macchina cò voi?...” continuò indi lei ad incalzare colle domande, con martellante determinazione ed iniziando pure a punzecchiarmi il petto con la punta di un dito;

“Aoh!, …e che ne sò, che te devo dì Ileà… è capitato no?!...” cercai disperatamente di tagliar corto con un certo fil d’imbarazzo;

“beh, ..chissà allora come cavolo fai a farti capitare le cose tutte a te!..”, dopodichè aggiunse: “Puoi parlare tranquillo sai?... dì allora le cose come sò andate, su: si capisce lontano un miglio che ti piace; non fare il paraculo con me, dai!... come mai non è con te adesso?... hihihi!!!...” controbattè quindi a raffica la sposa cercando d’attutire con una mano un sonoro sogghigno di ilarità, nonostante tutta la caciara circostante!

Prendendo quindi atto della piega che stava prendendo la nostra conversazione e realizzando di non avere tanta possibilità d’uscirne indenne, non esitai pertanto a fare un brusco passo all’indietro staccandomi da lei e, approfittando della bella canzone anni ’90 che suonava proprio in quel frangente, iniziare a ballare freneticamente da solo, diciamo un po a mò di clown scatenato, mimando nel contempo abilmente col labiale le parole recitate dal testo del refrain, ovvero: “I know what I want/I wanna it now/I want you!/cause I’m Mr. Vain”… ; il tutto al solo scopo di riuscire a divincolarmi da cotante domande ed insinuazioni un po imbarazzanti, almeno per quel preciso momento, …poi si vedrà… (che bastarde stè rumene!)

Beh, a quel punto inutile aggiungere che quella “rocambolesca staccata” decretò l’occasione per cui, la “povera” Ileana, dovette da brava sposina soccombere nel lasciarsi re-inghiottire ancora una volta dalla festante folla inferocita, caricandosela per sollevarla praticamente di peso da terra a 100 mani: “Ciao-ciao!” le feci a quel punto con animo sollevato, oscillando la mano dx alla sua attenzione, se mai fosse riuscita ancora a vedermi…

Ancora una volta solo-soletto quindi smisi istintivamente di ballare e così, senza rendermene troppo conto, cedetti alla tentazione di guardare di nuovo intorno a me cercando, con assopita remota speranza, di riuscire a vedere LEI dove potesse essersi mai cacciata: ma un paio di giri e rigiri di perlustrazione del capo portarono miseramente ad uno scontato nulla di fatto; -beh, forse sarebbe il caso di levarmi dalla testa certe idee e cercare di iniziare a divertirmi per conto mio!- fu la soluzione in extremis che pensai come l’unica plausibile.

Della gnocca piuttosto notevole sparsa tutt’intorno a me d’altronde davvero non mancava: in un’altra circostanza avrei sicuramente avuto parecchio “materiale” su cui poter meticolosamente lavorare, ma l’umore che aleggiava in me in quel momento, dominato da un sentimento di delusione non ancora ben carburato, non si mostrava palesemente di grande aiuto nella realizzazione di qualsivoglia buon proposito mi prefiggessi, e comunque il tempo a disposizione da trascorrere in quel contesto non è che me ne rimaneva ancora gran che!

Buttando quindi un occhiata fugace sul mio solito “Swatch”, notai le lancette mancare pochi minuti alle ore 03:00 ; erano trascorse poco più di una 20na di minuti da quando eravamo entrati in quel posto, un lasso temporale tutto sommato breve se vogliamo, ma nel quale era accaduto praticamente di tutto ..e niente, nel quale ero precipitato dalle stelle alle stalle, provato gioia fulminante e dolore atroce, brivido freddo e delusione cocente; ma a quel punto un senso di noia e spossatezza iniziarono già a farsi strada dentro di me.

-Quel che davvero m’occorre adesso è solo una bella boccata d’aria…- sentenziai silenzioso, ma convinto!

Avviandomi quindi in direzione dell’uscita del club, posi istintivamente una mano nel taschino del pantalone ed estrassi il pacchetto di Marlboro rosse (rumene); -nà bella Marlboretta cè voleva proprio, và!- venne da pensare nonostante fosse consentito fumare all’interno, ma era lapalissiano che quello di cui sentivo veramente il bisogno fosse un po di rigenerante solitudine!

Portatomi finalmente fuori dalla caciara, dopo aver riempito i polmoni d’aria piacevolmente rinfrescata, scelsi di posizionarmi in un punto tranquillo e quindi in un sol gesto accesi quella Marlboro che avevo già ben stretto tra le labbra: tiro dopo tiro mi godetti in tranquillità quei 5-7 minuti di meritata pausa; paradossalmente non pensai troppo a quanto accaduto, ma sapendo che l’avrei inevitabilmente rivista prima o poi, non potetti fare a meno di provare ad immaginare quale sarebbe stato l’atteggiamento più consono da adottare al momento opportuno: fare l’indifferente totale, far la parte del fesso e lasciar correre, fare un po l’offeso per stuzzicare una eventuale reazione, mannàrla proprio a fanculo; ma qualsiasi soluzione immaginassi mi pareva sempre fuori luogo.

Ero comunque ben consapevole del fatto che Gabi avesse ormai sgamato la mia vulnerabilità, scoperto il mio “tallone d’Achille”, che una sua piccola moina nei miei confronti m’avrebbe smontato tutto d’un soffio il castello; e mio malgrado, codesta consapevolezza m’irritava ancor di più l’animo già in subbuglio: -ma ammesso e non concesso, come faccio a chiavarme una che forse già da domani non vedrò più?!...- prese a sussultare un pensiero dentro di me mentre la sigaretta tra le dita, ridotta ormai ad un mini mozzicone, iniziava a far sentire lievi bruciori sulla pelle facendomi d’istinto allargare la presa, cadendo poi tra i sassolini della ghiaia e perdersi tra di essi…

-Ne devo uscir a testa alta da sta storia! Come ancora non lo so, ma cè devo riuscì!”- decretai deciso, mentre passo dopo passo m’accingevo ad avviarmi verso l’uscio del locale dal quale si udiva provenire un’ovattata melodia di una canzone dal ritmo soft.

Una volta rientrato infatti, notai che la musica diffusa dalle casse non era più del genere dance come poco prima, ma era stata sostituita da musica leggera: in quel preciso frangente ebbe a suonare una canzone dalla melodia romantica, il quale testo era cantato da una voce femminile in lingua rumena. Un refrain molto intenso, toccante e piacevole si impadronì della mia attenzione: era la prima volta da quando avevo messo piede in Romania che sentivo una canzone cantata in lingua nazionale diversa dal solito “manele” e cosi, soffermandomi un attimo e socchiudendo gli occhi, pensai d’abbandonarmi concedendomi alla dolcezza della voce dell’artista con piacevole stupore!

-Sicuramente avranno già terminato la trattativa e gli sposi staranno ballando!- pensai immaginandomi tutt’e due abbracciati al centro della pista illuminata mentre una folta schiera di presenti messi tutt’attorno li guardavano con aria sognante. -Va bè, è arrivato il momento di raggiungere gli altri sennò qualcuno si preoccupa…- sentenziai decidendo di proseguire verso l’interno e cosi, riaprendo gli occhi, ripresi a camminare a testa bassa. Tre o quattro passi più in là fissando solo lo scorrere del pavimento e poi, nel bel mentre rialzavo in su la testa… SHOCK!... frenai di colpo la marcia e chi ebbi a ritrovarmi improvvisamente d’avanti?!...

La secca “zanzara” Valentina la quale, sola e ferma dinanzi a me, tendeva a fissarmi con un’intensa espressione tra il sorpreso e l’interrogativo!

Accortomi quindi di codesta presenza, inaspettata ma tutt’altro che gradita, volsi lo sguardo verso l’alto e, senza voler fingere alcuna forma di cordialità, con aria palesemente scocciata appoggiai entrambi le mani sui miei fianchi emettendo un lungo sospiro, carico di rancore ed esplicito più di 1000 parole dall’esito scortese: “Alì!...” esordì quindi la donna-zanzara rompendo il silenzio iniziale; -…e pure la scema si mette a fare mo!”- dissi tra me e me trattenendomi da ogni tentazione di facile insulto, mentre abbassavo lo sguardo in direzione del suo viso; “My name is Marameo …please!” precisai rispondendole seccamente e ben consapevole del fatto che mi stesse volutamente prendendo per il culo!

(proseguirò il dialogo in italiano)

“Lo so… rilassati ragazzo!” ribattè lei correggendo il tiro; “Non so davvero perché fai lo scortese con me adesso, ma non mi importa. Visto che ti ho trovato, ti faccio solo notare che non stai affatto comportandoti da gran gentiluomo!!” sentenziò di seguito alzando un dito e facendosi un po più seria in volto;

“Sai quanto mi frega della tua opinione… cosa vuoi adesso?!...” risposi a taglio di lama;

“Niente da te, non preoccuparti!... e comunque non facevo riferimento su di me…”

“…senti, non ho proprio l’umore adatto per fare conversazione: ciao!” la interruppi tagliando immediatamente corto, e riprendendo a camminare con lo sguardo rivolto in avanti;

“…e la Gabi?.. eravate venuti assieme, perché ora la stai trascurando?!...” sentii ancora la sua voce strillarmi dalle spalle. Di colpo mi voltai;

“di cosa stai parlando?!... spiegati meglio!” domandai curioso e con tono più pacato;

“Uff!... dannazione, è da quando siamo usciti dalla toilette che sta impazzendo nel cercarti in tutto il club e tu nemmeno ti preoccupi di farti trovare?” rispose;

“beh, e cosa centro io con voi due adesso: non volevate stare insieme da brave amiche?...” incalzai stranito;

“aah!... capisco adesso! E’ quindi per questo che mi tratti così male?”

poi aggiunse: “…ma che che sciocco! Guarda che siamo stati insieme nemmeno 10 minuti lì nella toilette …e se ti interessa saperlo non sono stata io a portarla via, ma è stata lei a chiedermi di seguirla perché sentiva un gran bisogno di parlarmi di te…” disse interrompendosi poi di colpo come a voler prender fiato;

“…e quindi, che ti ha detto?!” la spronai con immensa apprensione;

“uhm… che sei un grande stronzo!” (parlava malaccio si, ma la pronuncia “asshole” gli venne proprio bene!)

“…hihi!!... dai che scherzo, adesso siamo pari!” proseguì sarcastica la Valentina, ridacchiando e dandomi un amichevole buffo su una spalla;

“…non ha fatto altro che dirmi di quanto ti trova affascinante come uomo e cose simili! Ok, ascolta bene Marameo: da amica mi è sembrato che fosse proprio pazza di te, che le hai fatto sicuramente una grande impressione; ma adesso ti prego solo di non farle capire che ti ho io detto queste cose quando la incontrerai ancora! …Ora però vai subito da lei perché so che ti sta cercando come una matta, ma tu usa molta discrezione… ok? … Vai adesso, … ciao!”.

Codeste parole cascarono come una violenta mattonata sulla mia testa: non riuscivo a credere a cosa avessero appena sentito le mie orecchie; -non ci posso credere, cazzo! ma come ho potuto essere così superficiale ed approssimativo… porca!... ma che cojòne che sono!- sentenziai tra me e me ancora incredulo e coi nervi elettrizzati, mentre come un ebete continuavo a fissare il vuoto d’avanti ai miei occhi.

“Hey, ancora qui sei?... muoviti, vai da lei, su!” intervenne bruscamente la voce ronzante della Vale quasi risvegliandomi da una sorta di stato di trans;

“Oh… si, ok-ok vado, ma… sai dov’e lei?” le chiesi ancora mezzo rimbambito e coi battiti del petto ormai impazziti;

“…non lo so! da qualche parte deve pur esserci, giusto?!” ribattè un tantino seccata; “…prima di dividerci era dalle parti del bar, ma adesso che starà girando per cercarti, che ne so dov’è: cercala!” concluse.

Con un lieve tremore alle braccia per la scarica adrenalinica appena subita quindi, ricordo che a quel punto agguantai deciso con due mani il suo capo, all’altezza delle tempie, e le stampai un lungo e sonoro bacio a mò di ventosa sulla fronte in segno di gratitudine e, con un filo di sincero dispiacere per essere stato così duro nei suoi confronti, iniziai a far sgommare veloci le gambe verosimilmente come nelle scene del celebre cartoon “Speedy Gonzales” e, con l’ entusiasmo di un liceale al primo appuntamento, mi diressi velocemente alla ricerca di quella splendida ragazza cui appena pochi istanti prima credevo m’avesse cinicamente “scaricato” nel più becero dei modi!

Recatomi nell’atrio però, la folla appariva ancora piuttosto consistente benchè buona parte di persone avesse già abbandonato il club: a quel punto quindi, per forza di cose, rallentai il passo della corsa al fine di non rischiare di travolgere qualche povero malcapitato; proseguendo quindi con passo convenzionale, iniziai nella mia affannosa ricerca. Scrutando qua e la tra la folla usando la testa come un periscopio impazzito, la prima cosa che intravidi furono… proprio come avevo immaginato poco prima, entrambi gli sposi posti al centro della pista uniti in un ballo romantico tra un mare di folla, ma composta più che altro da parenti e amici loro: -sarà anche lei lì a guardarli!…- azzardai quindi nel pensiero, realizzando nel contempo che la famigerata “trattativa” fosse finalmente volta ormai al termine!

Senza alcuna esitazione presi allora a fiondarmi sicuro in direzione della pista da ballo dopodichè, una volta trovatomi tra la fitta folla, cercai quindi di farmi strada alla meglio che potevo: tra “scuze” a destra e “scuze” a sinistra, codesta parola venne da me pronunciata forse una 15na di volte ma della Gabi manco l’ombra riuscii a notare!

Ma siccome ero più che sicuro che non sarebbe potuto essere altrove, ovvero perdersi il ballo romantico degli sposi, presi un po a darmi una calmata e decisi quindi di soffermarmi anch’io la davanti, almeno fintanto che il loro ballo terminasse, nella vaga speranza che poi una volta sciolta la folla sarebbe almeno stato tutto più facile.

Infatti, tempo un paio di minuti e d’improvviso un forte scrosciare di applausi decretò la fine dello “show”: gli sposi ebbero quindi a dividersi tra loro dopocichè poco a poco, metre il DJ diceva qualcosa che non capii affatto, tutti i presenti iniziarono ad unirsi in coppia per iniziare un giro di ballo lento mentre una nuova canzone iniziava a diffondere le sue note; con un fil di nostalgia, non potendo sfruttare l'occasione, e per non essere quindi di intralcio pensai bene di farmi da parte e così feci! Scesi il gradino che divideva la pista dal resto del pavimento e mi riproposi di riprendere la ricerca interrotta: ma a quel punto un crescente senso di affanno e stanchezza sentii impadronirsi del mio corpo; fu così che pensai quindi di concedermi almeno uno o due minuti di relax sul primo divanetto che capitò a tiro! Buttandomi quasi di peso su di essa, m’abbandonai subito ad una totale distensione ossea-muscolare, chiudendo gli occhi fregandomene bellamente del prosieguo della festa e di tutto il mondo.

Ero lì, e stavo così bene che, giuro, non avrei voluto più rialzarmi:infatti un lieve torpore sentii accrescere sempre di più nel cervello e pertanto, ogni buon proposito di voler ripartire alla ricerca di Gabi ebbe a tardare ulteriormente oltre il dovuto!

Confesso che non ero chiaramente più abituato a reggere codesti frenetici ritmi di vita notturna, i miei occhi non vollero minimamente accennare ad aprirsi ma allo stesso tempo un senso di allerta spinse ad un certo punto il collo a sollevarsi dal bordo dello schienale: “-cazzo devo darmi da fare!... che ci faccio ancora qui?!...” fu il messaggio che subconsciamente giunse nei miei pensieri; intento quindi a rimettermi finalmente seduto diritto per poi rialzarmi con uno scatto di volontà, ecco che tutto d’un tratto un altro peso morto sentii posarsi sullo stesso divanetto, proprio accanto a me: fu così quindi che riaprendo istintivamente gli occhi e… NO! quel che fugurò nel campo visivo fu quel bel viso della Gabi fissarmi, sorridente si…ma anche un po perplessa; “Gabi!” esclamai sorpreso scattando sul cuscino del divanetto mentre nel contempo realizzai d’aver fatto n’altra bella figura di merda!

“Ben ritrovato Marameo!... che succede, sei già stanco, si?” chiese a bruciapelo regalandomi una lisciatina alla mia testa rasata con un sobrio sorrisetto stampato;

“Stanco io?!... si… cioè no… non come pensi tu ma…” cercavo di farfugliare una giustificazione come un pischello sorpreso a rubacchiare caramelle; sicchè dopo un nanosecondo di sospiro liberatorio ripresi: “…senti Gabi, il fatto è che da quando ci siamo divisi ho girato così tanto nel cercarti che mi sono esaurito un po, poi sono uscito un attimo fuori a fumare, e poi beh, sono rimasto anche tra la calca a guardare gli sposi ballare e…” cercai in ogni modo di giustificarmi quando ad un certo punto m’interruppe: “beh, strano esserci persi di vista così visto che il locale non è poi così grande… ma comunque si, sono cose che succedono in una discoteca: ma ti sono mancata almeno un pochino?...” ebbe quindi a chiedere in tono palesemente sarcastico, indi proseguì ancora: “…oppure sto disturbando la tua siesta?”

“…ma non pensare nemmeno ad una cosa del genere: si che mi sentivo solo senza di te, cosa credi?!” cercai d’arruffianarmela lisciandole delicatamente il lati delle braccia nude; “…ma adesso cambiamo discorso dai: che ne diresti se... se balliamo insieme?” proposi quindi d’istinto cercando d’ammazzare quel lieve clima di imbarazzo tra noi; “uhm!... va bene, perché no!?” rispose indi lei annuendo piuttosto compiaciuta, alzandosi per prima in piedi.

E fu così che quindi, molto discretamente, presi le sue mani tra le mie e la condussi piano sino ad un punto apparentemente riparato da sguardi indiscreti per unirci finalmente in ballo: nel frattempo venne messa sù un'altra canzone; e che canzone... ma che culo direi!

Manco a farlo apposta iniziò a suonare una canzone dei "Wham", quella loro ballad più famosa insomma, che mò non ricordo il titolo che è lungo, ma che in passato ricordo che me ne ha fatte fà di pomiciate, ma vabbè...

Finalmente uniti, approfittando del fatto che non stessimo a fissarci negli occhi, decisi quindi che fosse arrivato il momento di lanciare il sasso e rompere ogni indugio: “…che bello riaverti vicina Gabi! Sai, per un attimo ho... ho creduto che mi avessi mollato preferendo la tua amica a me...” presi candidamente a confessarle sussurrando in un orecchio, mentre posi coraggioso una mano dal fianco alla schiena, azzardando una carezza dal chiaro proposito erotico; il profumo proveniente dal suo collo, insieme a quello dei suoi capelli iniziarono ad inebriare tutti i miei sensi appena poco prima così assopiti, ed i freni inibitori facevano già una fatica zozza a reggere un gioco sempre più duro da sostenere… “fa piacere anche a me, Marameo…” ribattè sorridente come non mai lei, “comunque... anch'io ho creduto per un po che avessi trovato di meglio da fare che stare con me…” concluse la sua risposta simile alla classica goccia che fa traboccare il vaso, abbassando lo sguardo verso il basso!

Beh, amici miei, e così fu a quel punto quindi che non ci vidi davvero più: senza pensarci nemmeno un attimo in più, complice anche quella dolce melodia della canzone che accompagnava la nostra danza, sporsi con coraggio le labbra verso le sue ed iniziai quindi a limonarla proprio come un vero assatanato maledetto; lei, dal canto suo, per tutta risposta non esitò neanche un solo attimo a cacciarmi qualcosa come 10 cm di lingua in bocca facendola vibrare, vorticare come un anguilla mozzata, con tanta di quella passione, frenesia e tenacia da rischiare quasi di strozzarmi!

Le mani di entrambi presero dunque a liberarsi in una serie di carezze ed esplorazioni corporali degne d’una meticolosa perquisizione all’americana: le mie in particolare si posero prima su entrambi i lati dei suoi fianchi e poi, penetrando al disotto della camicetta, arrivarono vogliosi all’altezza della pancia sino a toccarle l’ombelico dal quale m’accorsi, con vero piacevole stupore, che era pure adornato da un piccolo piercing a pendenza: -Oh!... quanto è sexy stò coso!- pensai arrapato peggio d’un lupo in astinenza; -…quant’è vera la madonna: se non ti ficco prima o poi mi convertirò a trans!- pensai trionfante ed inebriato sino all’inverosimile, mentre piano piano una delle mie mani saliva-saliva, sino ad arrivare a sfiorarle dolcemente un seno da sotto il tessuto della camicetta!

Soltanto un secondo aprii appena gli occhi per poter deliziare la vista ammirando la dolce creatura, stretta tra le mie braccia, cedere così voluttuosa sotto le mie languide carezze… ma non l’avessi mai fatto: da una distanza nemmeno troppo ravvicinata, scorgo “lo zingaro” Geo che sbigottito ci specchietta sott’ecchi con una smorfia in viso talmente evidente che lo rendeva ancor più faccia da culo di quel che già è di suo…

-FINE-

:-h

Viaggiatore17542
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09/02/2014 | 07:32

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@Vivo_a_Bucharest, e fai bene pischello mio, sent'a me! ...d'altronde sai com'è, tanto si sfonderebbe un'ennesima porta aperta adducendo che quanto si punta alla mignoCCa di qualità, tocca cacciarlo il grano: è un po come quando si và alla salumeria; se t'accontenti del prosciutto così-così te la cavi con una spesa contenuta, se invece esigi il Parma sò cazzi da cagà quando arrivi d'avanti alla cassa! ;-) sò finiti i tempi delle favole, e non da oggi...

Viaggiatore17542
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07/02/2014 | 02:09

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@Trombamico, quando dico ha cosa quella è... rilassati amico mio, certo che c'è un seguito!

Il problema è che sti ultimi giorni non sto avendo manco il tempo pè grattarmi il culo per gli impegni: so cose che succedono; purtroppo o per fortuna non c'ho tutto sto tempo da dedicare al computer, ma mi sto impegnando quanto basta per andare avanti.

Ragionandoci su ho capito che forse sto sbagliando tutto con questo modus operandi: elaborare un pezzo e pubblicare, elaborare un altro pezzo quando posso e ripubblicare... e cosi via!

Ma ormai il treno è avviato e non ci posso fa niente: la prossima volta, prima di iniziare a pubblicare, butto giù tutto prima su un documento word, e poi una volta terminato e fatte tutte le correzioni del caso, prendo ed inizio a mettere in rete (sempre ad episodi però, per creare giusta suspance :-D ) non appena mi scappano quei 10-15 minuti di disponibilità nella giornata ;-)

Capito mò @Vivo_a_Bucharest? ... e comunque potevi startene anche là eh?!.. tanto chi te sè 'ncula a te, paisà! :-p

Ahò... però se mò ti vuoi mettere a parlare di Cuba vattene a piscià alla larga, non è il posto giusto qua! :-)) :-h

Viaggiatore17542
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04/02/2014 | 22:26

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@passariello, si... in un'altra circostanza avrei sicuramente rubacchiato sull'età, ma nel contesto dove ero assorto c'avrebbe messo davvero poco a sgamarme la bimba! ;-) Pensaci su...

Viaggiatore17542
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04/02/2014 | 22:22

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@sindaco29 ...CAGATA PAZZESCA!!! =D> =D>

In effetti sta Vale era proprio na cagata di donna all'ennesima potenza, ma almeno na cosetta de bbono alla fine l'ha tirata fori, eh?!.. BASTA mò va, non mi fate dì altro perpiacere! ;-)

Viaggiatore17542
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04/02/2014 | 11:53

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@magic_mirror, porta pazienza tu amico mio! ;-) Tanti passaggi gli ho già omessi, credimi, ma quella del cesso non potevo non citarla se non avesse avuto la sua importanza: è stato uno dei momenti più critici e sconsolanti che abbia attraversato in questa storia, creando nel contempo una situazione del tutto particolare per me inaspettato!

Non possiamo negare che per tutte le donne del mondo andare al cesso (sempre in coppia coll'amica poi) è da sempre un segnale importante, delicato, decisivo: è quando escono di là che hanno decretato definitivamente cosa farne di noi! Grazie per la pazienza, comunque sappi che siamo già nel bel mezzo del vivo, fidati ;-)

Viaggiatore17542
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04/02/2014 | 00:39

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@luporosso :-)) :-)) see... 'na cassa di birre!...a me mi sà che te ne sei già scolata una alla faccia mia, altrochè amico mio!! ;-) @martello, ma che pazienza che hai avuto, eh?!... mah!...; spero che nel frattempo non ti sia dato 'na martellata ai cojoni però! ;-) Buona lettura eh?!

@IlDrago, buon prosieguo anche a te amico mio! ;-)

E mò ragazzi miei, ecco a voi l'attesissimo 7° atto: fatene buon uso! ;-)


(continua 7° parte)

Ancora agganciati l'un l'altro a braccetto, prendemmo quindi ad avanzare adagio in direzione della mischia generale, in direzione pista da ballo. La mia attenzione era concentrata in avanti, cercando di scorgere un qualche possibile stretto sentiero di passaggio tra la folla più o meno impazzita: amici miei, era da quasi un secolo che non mettevo più piede in una discoteca, era evidente che fossi troppo disabituato a muovermi in tale contesto; l'età media dei giovani ivi presenti spaziava dai 18 ad un massimo 30-33 anni ed io, coi miei 41 anni suonati, cominciavo a sentirmi un tantino come un pesce fuor d'acqua, ma ci tenevo troppo nel voler mostrare una certa disinvoltura, sino a quel momento già in troppe occasioni avevo adottato un'atteggiamento più o meno da perfetto imbranato!

Arrestai quindi di colpo il passo e, volgendo lo sguardo all'attenzione della Gabi, un tarlo di curiosità sopraggiunse nella miei pensieri: "Scusa se te lo chiedo... so che è poco galante da parte mia: ma quanti anni hai?..." le chiesi a bruciapelo, avvicinando le labbra alla barriera di capelli che coprivano il suo orecchio sx, mentre le cingevo la vita con l'altra mano libera; "io...22 anni!..." rispose prontamente lei visibilmente un po spiazzata, ponendo una mano sulla nuca ed attirando la mia testa all'altezza delle sue labbra. Poi, subito dopo iniziò a fissarmi e, senza dire nulla, capii dalla sua espressione che attendesse qualcosa: infatti, dalla mia ci arrivai davvero in un nanosecondo ad intuire cosa volesse; cingendole un'altra volta la vita ed avvicinandomi al suo solito orecchio nascosto, le dissi senza esitazione la mia di età!

"Uhmm...complimenti!..." sentii esclamare successivamente a distanza ed in maniera forte, complementando tale esclamazione con un lieve chino laterale del capo accompagnato da una espressione tra il sorpreso e l'ammirato.

Battendo quindi la mano libera due volte sul mio petto come a volermi confermare una sorta di approvazione, prese poi a tirarmi per il "braccetto" allo scopo di proseguire la nostra avanzata verso il vortice del caos!

Quattro o cinque passi più in la, ed ecco materializzarsi improvvisamente davanti a noi un'esile figura femminile che sbarrava volutamente la nostra avanzata: "Halòo!!.." sentii pronunciare come un trillo tra musica a palla e voci estranee mentre notavo, illuminata ad intermittenza a ritmo delle luci stroboscopiche, una manina agitarsi a mo di tergicristallo; non sapevo chi essa fossa, ma notandola meglio realizzai subito d'averla già vista prima. -Una delle invitate!- presi a pensare un po scocciato dalla sua inaspettata invadenza, ma facendo buon viso cattivo gioco. "Vale!.." esclamò Gabi sorpresa ma visibilmente contenta! Tempo una frazione d'attimo ed il "braccetto" che teneva "legati" sia me che lei sino a quel momento quasi in un'unico destino prese a sciogliersi in un lampo; a quel punto le due ragazze iniziarono ad avvicinarsi l'un l'altra per poter conversare meglio. -Ma và a morì ammazzàtte!!- ...fù la inevitabile frase/sfogo che implose nella mia mente in quell'istante, mentre volgevo istintivamente lo sguardo ceco di rammarico su uno dei bracci meccanici posti all'altezza della soffitta che sparava ininterrottamente luci colorate impazzite in direzione della gremita pista dal ballo!

D'improvviso, senza che m'accorgessi di nulla, sentii afferrare con decisione la testa con due mani sentendomela tirare su un lato: "Marameo, lei è Vale!... una amica presente al matrimonio: vi siete già conosciuti??..." chiese con una certa eccitazione la Gabi, rubando la mia attenzione; "...ma chi cazzo s'è la incula stà latrina!!" risposi d'impeto ed appositamente in romanesco, forte anche del fatto che le voci si sentissero veramente a fatica!. "Cosa?!..." ribattè ella scuotendo lievemente la testa, avvicinando un orecchio alle mie labbra per poter sentire meglio; "ehm!...no, non ci conosciamo...NO!" fù la contro-risposta convenzionale che fornii in tono finto-cordiale.

Inquadrando quindi la secca sagoma di codesto terzo incomodo posto dinanzi a me, notai una mano tesa verso la mia direzione: "Placere, Valentina!" riuscii ad udire nonostante il casino, dato che possedeva quel tipico timbro di voce fastidiosamente simile ad un ronzio di zanzara! "Placere...Alì" risposi quindi a mia volta prendendole la mano, scuotendola con una tale decisione che a momenti le smontavo nà spalla e chinando la schiena in avanti, per permetterle di potermi sentire; la sua mano però non mollò la presa, ma anzi facendosi ancor più tenace sentii che tendeva a tirarmi ancora in avanti, allo scopo di farmi flettere il busto ancora una volta sino all'altezza della sua faccia: "Alì?!... uhm!... arabic man?" ebbe quindi a chiedermi curiosa, con una pronuncia inglese degna di quei scaricatori di porto di Civitavecchia, porgendomi immediatamente il suo orecchio sx senza lasciarmi ancora raddrizzare;

"Alìi... like... Alì mortàcci tuaa!..." le strillai quindi a mia volta, moderatamente e senza alcuna remora o timore, mollandole di botto la mano e raddrizzando finalmente il busto come in un guizzo! (tutto verissimo... credetemi!)

Resomi però conto che questa piaga fatta a forma di ragazza davanti a me rimase ancora con un'espressione piuttosto interrogativa, pensai bene di correggere subito il tiro onde evitare di rischiare di portarla troppo per le lunghe e lasciare che la situazione diventi troppo imbarazzante: avvicinandomi quindi a lei e flettendo sempre col busto ad una 60na di gradi, senza toccarla e parlando apposta in un'inglese semplicistico, seguii a dirle deciso: "Non sono arabo...sono italiano ma il mio nome è lungo e difficile: puoi chiamarmi semplicemente Marameo; ok adesso?" tornando quindi dritto sulla schiena notai finalmente il capo della Vale annuire; aveva capito! -...eh!...ma mò che vorrà ancora?...- pensai tra me e me sempre più perplesso, non sapendo bene cosa gli stesse passando per la capoccia!

Manco a farlo apposta, sta rompicojoni invece che alzare diligentemente i tacchi e sparire, attirò ancora l'attenzione della Gabi dando inizio ad un nuovo scambio di battute reciproche, di quelle tipiche femminili che tanto fanno girare le palle a noi uomini quando cascano palesemente inopportune.

E mentre le due continuavano quindi allegramente a parlarsi nelle rispettive orecchie ridacchiando come cornacchie, puntai lo sguardo verso la pista da ballo e... "Eccola!..." urlai forte scuotendo nel contempo con una mano un braccio della Gabi; attirandola quindi verso di me, le mostrai con un dito la direzione verso cui si intravvedeva, tra la folla vociante, la sagoma di una donna vestita da sposa la quale ballava beatamente circondata da un numero imprecisato ma consistente di ragazzi: "Ileana!!..hihihi!!!" squittì saltellando allegra la Gabi; allo stesso momento, anche quella specie... ehm!... cioè la Vale, notai fare più o meno la stessa cosa; "Andiamo?!..." ebbi a chiedere quindi alla Gabi nella vaga speranza di tagliare la testa al toro! La risposta che ne seguì cadde su di me proprio come una frusciante fustigata: "Marameo... eehm!... vai avanti tu a farti vedere dalla Ileana ..Io e la Vale ce ne andiamo un momento in bagno! Ci vediamo dopo, ciao!".

Beh, inutile dirvi che quando vidi la sagoma della Gabi allontanarsi con quella lì, perdendosi nei meandri della folla, fui immediatamente colpito da una fastidiosa sensazione di dolore allo stomaco, molto simile ad un violentissimo pugno, lasciandomi praticamente senza fiato e senza parole: -Và... và pure affanculo brutta stronza!- riuscii ammalapena a pensare sconsolato ed ormai sconfitto nell'anima; proprio non riuscivo a capacitarmi del fatto che proprio lei, la dolcissima Gabi, avesse deciso di mollarmi così, nella maniera più misera del mondo, accampando la più banale delle scuse, quella del bagno, così come m'era già successo altre volte in passato proprio nelle discoteche, quando una tipa appena conosciuta non aveva il coraggio di dirmi di voler preferire la compagnia delle amiche alla mia!

-Che coglionazzo ingenuo che son stato!- continuai a pensare mentre procedendo a passo di zombie cercavo di avvicinarmi alla Ileana; -c'ho 41 anni sonàti ed ancora non ho capito un cazzo della vita: come potevo pretendere che un fiore di ragazza del suo calibro fosse davvero interessata ad uno come me che poco-poco c'ho gli stessi anni di suo padre!".

Mentre proseguivo la mia marcia scossi la testa come a volermi risvegliare da un'incubo: -Era molto meglio se me ne fossi rimasto a Roma!- continuai a rimuginare mezzo rincoglionito; - A' st'ora chissà che quante mignotte rumene avrei già cresimato! ...mah!"

-FINE-

:-h

Viaggiatore17542
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03/02/2014 | 02:00

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@Trombatore;

Fosse la madonna!!!... mi farebbe proprio piacere per lui, che ti devo dì! ;-)

Viaggiatore17542
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02/02/2014 | 22:34

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@luporosso... ma và a morì ammazzatte!.. ;-) la Gabi 'un c'aveva i capelli corti a caschetto e manco la frangetta c'aveva!! Va bè c'hai provato, ma la birretta t'à sei giocata però... :-))

Comunque damose nà regolata compà: se continuàmo a scrive aa romanesca rischiamo de fa 'ncazzà nero er boss dei boss @IlDrago qua; damose un taglio e che è meglio va!.. ;-)

Viaggiatore17542
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02/02/2014 | 13:54

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@Vivo_a_Bucharest, ti rispondo solo perché sto a fa na "riunione di gabinetto" in questo momento: nun c'hai capito na mazza!! ;-) ...salutami a Raoul allora, va! :-h ...e non t'illudere di chiavà aggratise :-))

Viaggiatore17542
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02/02/2014 | 02:47

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@Vivo_a_Bucharest, vivere la Romania da ospite, diciamo da "membro introdotto" :-)) invece che da turista qualunque è tutta n'altra musica: chi ne parla troppo male o non ha capito un cazzo della vita, oppure magari viaggia più di abusi di sostanze strane invece che con aerei e valige!

Ma pure tu però... e piantala de sta a rompere i cojoni co ste tue convinzioni: c'hai rotto il cazzo, eh?! ;-) :-))

@Ul_Figat, spiacente ma per rispetto della Gabi e dei miei amici evito di postare foto sul web: e già tanto che faccio nomi...accontentati se puoi! Oppure, se sei così curioso di sapere che faccia tiene, guardati la foto della fregna messa lì da @luporosso e immaginala coi capelli biondo-sciolti: è na fotocopia spiccicata, fidati!

Viaggiatore17542
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02/02/2014 | 02:36

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@Trombamico... grazie per l'incoraggiamento a te come tutti gli altri che mi seguite appassionatamente: @magic_mirror, @Vivo_a_Bucharest, @IlDrago, @Gnoccapacker, @Trombatore, @Ul_Figat, @luporosso, @sindaco29 e se ho dimenticato qualcuno mi scusi; ma non te mette però a fà il drastico dicendo che il thread non riesce a brillare, sennò davvero che me lo fai ammosciare...e poi sta Gabi come me la faccio a ficcà?...eh! ;-)

Ragazzotti miei, ci vediamo lunedì sera per il prosieguo: domani è festa e me voglio riposà come dio comanda! :-h

Viaggiatore17542
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01/02/2014 | 08:40

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Ragazzuoli miei, questo è quanto per oggi! ;-) forse non sarà tantissimo, comunque c'ho bruciato tutta la notte per rispolverare e riordinare ricordi di 3 estati fa, pur di potervi rendere tutti partecipi: pare facile ma è na vera sfacchinata...Io lo faccio comunque con vero piacere!

Detto questo, sappiate che dal prossimo atto entreremo più nel vivo della mia esperienza. A presto! ;-)

Viaggiatore17542
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01/02/2014 | 06:50

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(continua 6° parte)

I due coniugi aprirono le rispettive portiere ed uscirono quasi contemporaneamente. Altrettanto facemmo anche io e Gabi. Laura ebbe indi cura di prendere da sopra il cruscotto la cassettina dei mignon, che porse immediatamente nelle mani di Geo.

Chiuse energicamente tutte e 4 le portiere, ci incamminammo silenziosi in direzione dell'ingresso della discoteca. Durante il tragitto non riuscii a rimanere indifferente al ticchettio proveniente dai tacchi degli "stiletto" indossati da Gabi mentre camminava, i quali la costringevano ad avanzare ancheggiando in maniera molto provocante e sensuale: insomma, detto alla romanaccia, mi sentivo in quel frangente come affiancato da una splendida puledra purosangue di rara bellezza. Una punta d'orgoglio sentii attraversare il mio petto, reputandomi tanto fortunato ed appagato dal fatto di trovarmi affianco ad una creatura così celestiale. Poche volte in vita mia avevo provato una sensazione di euforia così sconvolgente!

Loro camminavano entrambi dinanzi a noi, approfittando quindi del fatto di non sentirmi troppo osservato, voltai il capo in direzione di Gabi, la guardai negli occhi un'ennesima volta e più o meno impulsivamente l'agganciai a braccetto: in questa occasione però mi sforzai di dedicarle uno sguardo diverso dal solito, carico più di ardore che d'ammirazione; lei, incrociando i miei occhi intuì, forse anche sin troppo bene, che oramai ero palesemente perso, cotto, troppo preso dalla sua presenza. Appariva sempre più lapalissiano che, da quel momento in poi, non fossi stato più in grado di nascondere la mia vulnerabilità: -il dado è ormai tratto!...- fù quel che pensai tra il perplesso e l'estasiato, mentre un roboato sempre più prepotentemente crescente della musica proveniente dall'uscio del "Club Kremlin" irrompeva nei nostri timpani.

D'un tratto la nostra marcia si arrestò: l'ingresso della discoteca era ormai lì, a 2 passi da noi: vedevo Geo e Laura scambiare alcune parole con un tizio difronte a loro; non sapevo chi fosse, se un loro conoscente o uno degli addetti del locale.

Quasi impulsivamente, senza pensarci due volte, colla mano libera estrassi il portafogli dal taschino posteriore dei pantaloni e, porgendola in avanti all'attenzione di Geo, lasciai intendere di voler pagare i biglietti d'ingresso per tutti: "Ma vedi d'annartene a fanculo!" fu la secca risposta che mi guadagnai, mentre con un gesto respingente della mano, Geo m'invitò a rimettere il portafogli da dove l'avevo tirato. "Ma Geo... perchè..." cercai d'incalzare mentre, d'improvviso, venni sopraffatto dalla voce di Laura che ribattè: "Marameo, ma non pensarci nemmeno: rilassati e goditi la serata... va bene?"; Sbigottito ed un po imbarazzato annuii ritraendo il braccio teso mentre sott'ecchi m'accorsi dello sguardo di Geo scrutarmi quasi in malo modo. Tempo 2 o 3 secondi e il tizio di fronte a noi si pose su un lato facendoci strada con un braccio, in segno di accoglienza: potevamo finalmente entrare!

Mentre muovevamo nuovamente i passi porsi l'occhio sul mio "Swatch" regalatomi, anni addietro, da una mia ex fiamma ucraina (la Raissa?..noo!) in occasione del mio compleanno: segnava le 2:30 in punto; la notte era ancora giovane!

Alzo quindi lo sguardo e... chi mi trovo d'avanti?... Florin, Julian, Ioan, (i suoi fratelli...) e compagnia bella che strapazzano bellamente il mio cranio rasato.

"Ve possino!!... pussa via!!" esclamai divincolando la testa dalle loro mani, ma col sorriso tra le labbra, contento di rivederli!

"Ammazza che lumaconi che siete stati!... ma dove vi eravate persi?" ebbe a chiedere quasi strillando lo sposo, Florin, cercando di vincere il caos della musica a 3000 decibel nonchè il vociare circostante; "E' nà lunga storia Florin... lasciamo perdere, và!" sentenziai tagliando corto, dandogli un paio di pacche su una spalla.

"Piuttosto dimmi un po... Ileana, dov'è?" gli chiesi incuriosito; "Dov'è Ileana?... fatti un giro più in la e fattene n'idea!" prese a strillarmi in un'orecchio indicandomi con un braccio la zona della pista da ballo; lanciando uno sguardo d'intesa alla Gabi prendemmo ad incamminarci, quando d'un tratto sentii strattonarmi per la camicia: mi voltai e vidi che era ancora Florin che voleva aggiungere qualcosa; avvicinando le labbra all'orecchio più vicino esclamò: "Marameo, ascoltami bene, la Gabi... non serve che te la tieni incatenata sotto braccio in quel modo, qui non siamo in Italia... tranquillo, non ci proverà nessuno a fregartela sotto il naso!" dopodichè proseguì ancora dicendo: "..tra un po inizieremo la trattativa ma voi non state a preoccuparvi... pensate a divertirvi tu e lei fintanto che rimarremo qui; l'importante è che tra al massimo un'oretta scarsa vi presentate qui davanti l'ingresso per poter ripartire e tornare al ristorante. Mi raccomando eh?!.. puntuali, sennò qua vi lasciamo!"

E così, mollando la spalla ove poco prima s'era appoggiato, Florin e gli altri si lasciarono inghiottire dalla folla del popolo della notte e svanirono quasi nel nulla!

Gabi si soffermò a guardarmi incuriosita: "Che ti ha detto?..." domandò strillandomi nell'orecchio opposto; "Niente di particolare: andiamo prima a vedere dov'è Ileana e poi possiamo divertirci un po!" le risposi strillando a mia volta al suo di orecchio.

-FINE-

:-h

Viaggiatore17542
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01/02/2014 | 04:03

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(continua 5° parte)

Laura quindi, dopo aver udito codeste parole dalla Gabi, tradotte il quale significherebbero pressappoco "Laura, certo che va bene così"; tutto d'un botto, inarcò le sopracciglia tinteggiate per l'occasione e virò istintivamente il capo di altri 60° circa in sua direzione, e sporgendosi colle spalle aldilà dello schienale, ribattè sorpresa ed un pò spiazzata il suo disappunto...ovviamente in "limba romana" (non in romanesco eh?!) dal quale poi scaturì un breve ma pacato scambio d'opinioni e battute tra le due donne, che io ovviamente ascoltavo, ma capendo solo sommariamente.

Fatto sta comunque che ad un certo punto, la stessa Laura, un tantino poco convinta ma arrendevole, troncò quel loro dialogo in salsa palesemente polemica pronunciando finalmente un "OK" dal quale si intuiva un'inequivocabile accondiscendenza e, ritornando in corretta posizione sul suo sedile, prese a guardare colla coda degli occhi suo marito come farebbe un gladiatore ormai sconfitto di fronte al suo avversario vincitore!

Prese a mollare quindi la cassettina di mignons sul cruscotto e senza aggiungere altro, con lo sguardo più o meno rassegnato ormai posto in avanti, pronunciò in tono poco entusiastico una frase in rumeno il quale, nonostante la mia scadente conoscenza linguistica, pareva scontato significasse "possiamo andare!".

L'auto prese a ripartre. Geo, ormai pago del fatto che qualcuno gli avesse dato man forte, ritenne (intelligentemente) opportuno non voler ulteriormente infierire con la propria moglie, ma piuttosto riprese nuovamente a conversare con essa, in toni pacati e nel loro idioma "preferito" dalle quali parole, pronunciate in maniera piuttosto chiara e ben scandita, riuscii ad intercettarne parzialmente il senso di cosa stessero parlando: ovvero, (interpretandola alla meglio), anzitutto che il luogo di ritrovamento della sposa fosse una certa discoteca chiamata " Club Kremlin", e poi (sempre andando ad intuito) che non c'era tutto sommato così tanto motivo di preoccupazione dato che ne sarebbe nata una trattativa, che anche tra gli altri "ricercanti" ci sarebbe stato un contributo di riscatto e che pertanto, nella peggiore delle ipotesi, i riscatti procurati anche dagli altri avrebbe comunque compensato il rilascio della sposa senza troppi traumi, diciamo!

L'orecchio mio era quindi attratto dalla discussione di cui sopra per placare la sensazione di non sentirmi troppo "escluso", ma il mio sguardo...e che ve lo dico a fare, rimaneva sempre più rapito da quell'arrapante sagoma della dolcissima Gabi posta al mio fianco la quale, oltre ad avermi colpito colla sua bellezza decisamente fuori dal comune, era appena riuscita a stupirmi positivamente riuscendo ad intendere alla perfezione il nocciolo della imbarazzante situazione creatasi, nonostante i dialoghi in italiano, e per giunta poi pure mettendosi in mezzo riuscendo egregiamente a placare gli animi in poche battute, vincendo con tenacia e caparbietà ogni resistenza posta in essere dalla testarda Laura!

Gabi, non essendo affatto scema, s'accorse che la osservavo sott'ecchi ammirato più del solito.

Io, dal canto mio, non potetti quindi far altro che accingermi a rompere il silenzio dato che non mi andava troppo a genio l'idea di passare per un imbranato: "Bravissima Gabi!" esordii esclamando in italiano e ben conscio del fatto che non avrebbe avuto grossi problemi a capire che si trattasse d'un complimento, abbozzando nel contempo un sorriso sobrio ma compiaciuto. "Grazie!" controbattè lei sempre in italiano con palese soddisfazione ed inclinando lievemente il capo su un lato regalandomi uno dei suoi mitici sorrisi!

(I dialoghi tra noi proseguirono in spagnolo, ma ovviamente ve li trascriverò in italiano); "Secondo me ti basterebbe davvero pochissimo apprendere la nostra lingua: non sarebbe una cattiva idea se mai un giorno decidessi di venirmi a trovare a Roma, che ne dici?...) proseguii compiaciuto, ma anche un tantino titubante nel caso in cui lei cominciasse a reputare tale domanda inopportuna o troppo scontata; "...si, non nascondo che mi piacerebbe..." mi rispose prontamente la Gabi sollevando per soli un nanosecondo lo sguardo verso l'alto; "...ok, ti piacerebbe,... ma cosa: imparare l'italiano o visitare Roma?!" le chiesi ormai deciso; "tutt' e due le cose! ... hihi!!" - rispose la Gabi senza troppa esitazione ed un pò divertita; "uhm!...ma sò bene che cambierai presto idea!" sentenziò voltando repentina lo sguardo verso il lato del finestrino posta accanto ad essa.

Spiazzato da codesta inaspettata osservazione, mi concessi qualche secondino per cercare di elaborare nella mia mente la risposta migliore del caso: un turbine di frasi di circostanza, carinerie più o meno scontate e parole ritenute in quel frangente poco convincenti scorrevano come un fiume impazzito nella mia testa; non volevo rischiare d'apparire banale, ancor meno mettermi a far promesse da marinaio, ma allo stesso tempo mi rendevo conto che lei, fissando l'asfalto scorrere aldilà del finestrino, s'aspettasse che prima o poi le dicessi qualcosa di rassicurante!

"Dipenderà solo da te Gabi..." risposi d'impulso facendo spallucce; "...qualsiasi decisione tu prenda, io la rispetterò!" conclusi ponendole lievemente una mano su una spalla. Lei si voltò guardandomi negli occhi con espressione apparentemente compiaciuta, con sorriso sobrio annuì, ma nonostante tutto intuii d'essere stato forse poco convincente. "Piccioncini miei... ci siamo!" irruppe Geo (in italiano) attirando la nostra attenzione: l'auto già da un pezzo attraversava una stradina non troppo illuminata costeggiata da villette e casolari; man mano che si avanzava, iniziava a far capolino un tipico capannone d'un centro commerciale contornato zeppo di auto parcheggiate alla meglio, dal retro del quale si scorgeva un discreto movimento di persone.

Iniziò di lì a breve una manovra di parcheggio della nostra autovettura. "Perfect!" esclamò poco dopo Geo facendo rumore tirando il freno a mano; era arrivato il momento di scendere!

-FINE-

:-h

Viaggiatore17542
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01/02/2014 | 01:50

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Va bè!... bando le ciance, mi tocca chiede venia a tutti voi per la mia ultima assenza; ma spero che capiate che rogne stiamo passando amici miei: sono rimasto senza connessione praticamente tutto il giorno; Roma è penosamente mezza allagata, ci sono state nelle ultime ore nà marea di disagi d'ogni tipo, e mi dicevano addirittura dei casi di black-out a singhiozzo in alcune zone. Il Tevere a momenti ci sommerge la città, mah!... qua tutti speriamo almeno in una tregua almeno, sennò davvero sò cazzi da cagà per tutti!

Ma ora torniamo a noi affezionati fan della gnocca: datemi il tempo di ultimare e pubblicherò volentieri il seguito del mio diario di viaggio; basta però amici miei che non ve ne state lì a farve seghe a manetta eh?!... dateci dentro pure voi ogni tanto, non mi deludete! ;-)

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