Buonasera a tutti. Mi imbatto in questo sito; leggo qualche commento; non resisto alla tentazione; mi iscrivo e rispondo scegliendo questa discussione perchè si affronta apertis verbis il nocciolo del problema.
Ho visto paragonare le donne italiane a delle merde, a un problema sociale al pari della malavita e alle peggio cose...
In altre discussioni, tuttavia, ho letto cose ben più raccapriccianti (disquisizioni biologiche sulla puzza della pelle delle donne di colore,sui "prezzi" troppo elevati, sull'igiene di donne che vivono ai confini del terzo mondo, ho letto lamentele per prostitute delle zone appena citate che chiedono di usare il "cappuccio"..., le ho sentite paragonare a dei CANI).
Il nocciolo della questione espresso in ogni riga di questo sito non è nient'altro che il disprezzo nei confronti delle donne, anche quando si dice di prediligere questa piuttosto che quella "razza" o nazionalità.
Mi pare di capire che la prediletta - in termini di "razza", tanto per usare un'espressione a voi cara- sia quella che acconsente a priori senza scegliere, senza porvi di fronte all'ipotesi di un rifiuto.
In realtà la scelta aprioristica è dettata da quei soldini che vi ballano in tasca che, per pochi che siano, sono comunque sufficienti a creare illusioni, altrove.
La verità è che chi è costretto a fare "pellegrinaggio" nei Paesi in via di sviluppo e/o, se preferite, "neo-occidentali" è tendenzialmente un cesso, sgraziato, insicuro, obeso o rachitico, privo di ogni fascino, ignorante, scarsamente istruito, frustrato, inelegante, ha perfino la voce sgradevole, magari ha qualche tic...insomma, si tratta di un uomo imbarazzante, di quelli che se li presenti alle amiche, queste ti tolgono il saluto.
Per esperienza posso dire che amici e conoscenti belli, eleganti e intelligenti non si lamentano delle donne italiane e non sono costretti a cercare il "pay".
Poi vi lemantate perchè le donne guardano l'aspetto economico: se siete tutto quello che ho scritto sopra, non vi viene il dubbio che almeno qualcosa dovrete pur offrire, quantomeno sulla sicurezza economica?! In fondo siete voi a sancire la regola del "do ut des"!
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Donna
Newbie
16/03/2012 | 17:59
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Buonasera a tutti. Mi imbatto in questo sito; leggo qualche commento; non resisto alla tentazione; mi iscrivo e rispondo scegliendo questa discussione perchè si affronta apertis verbis il nocciolo del problema.
Ho visto paragonare le donne italiane a delle merde, a un problema sociale al pari della malavita e alle peggio cose...
In altre discussioni, tuttavia, ho letto cose ben più raccapriccianti (disquisizioni biologiche sulla puzza della pelle delle donne di colore,sui "prezzi" troppo elevati, sull'igiene di donne che vivono ai confini del terzo mondo, ho letto lamentele per prostitute delle zone appena citate che chiedono di usare il "cappuccio"..., le ho sentite paragonare a dei CANI).
Il nocciolo della questione espresso in ogni riga di questo sito non è nient'altro che il disprezzo nei confronti delle donne, anche quando si dice di prediligere questa piuttosto che quella "razza" o nazionalità.
Mi pare di capire che la prediletta - in termini di "razza", tanto per usare un'espressione a voi cara- sia quella che acconsente a priori senza scegliere, senza porvi di fronte all'ipotesi di un rifiuto.
In realtà la scelta aprioristica è dettata da quei soldini che vi ballano in tasca che, per pochi che siano, sono comunque sufficienti a creare illusioni, altrove.
La verità è che chi è costretto a fare "pellegrinaggio" nei Paesi in via di sviluppo e/o, se preferite, "neo-occidentali" è tendenzialmente un cesso, sgraziato, insicuro, obeso o rachitico, privo di ogni fascino, ignorante, scarsamente istruito, frustrato, inelegante, ha perfino la voce sgradevole, magari ha qualche tic...insomma, si tratta di un uomo imbarazzante, di quelli che se li presenti alle amiche, queste ti tolgono il saluto.
Per esperienza posso dire che amici e conoscenti belli, eleganti e intelligenti non si lamentano delle donne italiane e non sono costretti a cercare il "pay".
Poi vi lemantate perchè le donne guardano l'aspetto economico: se siete tutto quello che ho scritto sopra, non vi viene il dubbio che almeno qualcosa dovrete pur offrire, quantomeno sulla sicurezza economica?! In fondo siete voi a sancire la regola del "do ut des"!