Allora, poiché ci sono degli interrogativi leciti completo la storia con quanto ho omesso: la bulgara non si è limitata a conversare con me per farmi raggiungere l'orgasmo. A fine rapporto ha ripreso a parlarmi, anzitutto dicendomi che il cervello quando si fa sesso va spento: bocca per mangiare, cervello per studiare, pene per trombare. Così ha detto. In secondo luogo, poiché agli inizi avevo espresso il sogno di una famiglia, mi disse che tornando a casa dovevo smettere di stare tanto sui libri e a pugnette e uscire per ristoranti, pizzerie, feste, ecc., aggiungendo anche che, se una donna della sua età poteva essere troppo giovane per una relazione non effimera, uno della mia età deve andare alla ricerca di una donna di circa trentacinque anni. Condivisibile o meno poco importa, l'ho detto perché va anche menzionata questa premura. Forse perché mi ha definito una persona "buona e calma" ha voluto aggiungere qualche cosa prima di salutarmi, scontandomi pure i cinquanta euro che quasi potevano venire fuori da quel discorso.
scrivo per mettere in comune la mia strana esperienza che, a pieno merito, mi colloca nella categoria dei panda, cioè purtroppo tra quegli animali in estinzione perché hanno poca voglia di accoppiarsi. Tutto è cominciato ad oltre quarant'anni: un carattere piuttosto chiuso, molto chiuso con le donne, vita passata a studiare a livelli leopardiani. Ovviamente il disagio per la mancanza di attività sessuale con gli anni si era fatto devastante, ma proprio mi mancava la dimensione della corporeità. Confidandomi con amici, la sentenza, per me allora impensabile: ebbene sì, "DEVI ANDARE A PUTTANE!". Col tempo questa pazzia mi sembrò la sola strada concreta: se avessi continuato a fare il cascamorto, a considerare le donne come divinità padrone della mia testa fino all'inverosimile, la pugnetta eterna era assicurata.
E così, istruito dagli amici, partii per il Palace di Francoforte. Lì all'entrata, davanti a corpi nudi mai visti, non so più dove fosse la mia testa. Sono stato subito agganciato, e mi è capitata una rumena da sogno, che chiamerò qui Mary. L'esordio è stato dei più ingloriosi...mi sono messo in un angolo della stanza, pronto a scapparmene, e quando mi ha toccato mi sono messo a piangere!! Panico totale, ma subito sono stato rassicurato.
Ma la sorpresa per me è venuta dopo: le pugnette della mia vita di solito erano splendide e impeccabili...ma lì è successo il casino. Credevo che sarei venuto solo a guardare una bellezza così rara come quella di Mary...macché!! La mia testa ha rovinato tutto... Nonostante oltre DUE ORE di fantastico impegno della bellissima donna, non ci fu niente da fare: non arrivai ad una adeguata erezione, cose che forse la lasciò un po' stupita, e che lasciò me in uno stato che non posso descrivere. "Non è colpa tua" - ho detto a Mary, che aveva uno sguardo con due occhi come stelle - E' che io sono un panda!! No sex... - E lei si è messa a ridere.
Ad ogni modo, per me si era schiuso un mondo completamente sconosciuto. La notte dormii benissimo, senza le mie eterne ansie da frustrazione esistenziale, e il giorno dopo, dopo una giro turistico per Francoforte, decisi di ritentare. Stavolta, di sera, mi attendeva un'altra (chiamiamola Susan), una bulgara di quasi vent'anni più giovane di me. Susan, con una notevole carica di allegria, quasi mi rapì in camera, nel senso che io ero così instupidito che andavo dove mi portavano.
L'approccio di Susan cominciò piuttosto duro, aggressivo e spinto ma, ahimé, stava ricapitando la stessa situazione: non mi eccitavo, e le parole come "amore", "tesoro" che già mi disse Mary mi parevano un inganno e mi inibivano. Ma qui c'è la variante: Susan ha intuito una cosa che neanche io avrei immaginato, e cioè che avevo bisogno di parlare di me. Allora ha iniziato a farmi domande ed ha aperto una conversazione condita di brio e allegria. E' riuscita a poco a poco a captare i miei pensieri e, meraviglia delle meraviglie, pur se a fatica, per mia fortuna è riuscita nel suo intento.
Come si può capire, non sarò mai un gran trombatore, ma per me è stata una conquista, anche considerando che mai che con Mary avevo toccato due tette, tranne quelle che mi diedero il latte quando nacqui. Non so se qualcuno abbia battuto questo record indecente, di oltre due ore senza erezione, però ecco, mi è sembrato che un'esperienza da pluridecennale pugnettaro come questa fosse da raccontare, per capire che danni si possono creare. Come disse Susan, il mio problema era spegnere il cervello, che era capace di bloccare anche le eccitazioni più incredibili.
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Il_panda
Newbie
18/07/2013 | 02:38
0
Potreste anche avere ragione, tutto può essere per quel che posso capirci
Il_panda
Newbie
18/07/2013 | 01:37
0
Allora, poiché ci sono degli interrogativi leciti completo la storia con quanto ho omesso: la bulgara non si è limitata a conversare con me per farmi raggiungere l'orgasmo. A fine rapporto ha ripreso a parlarmi, anzitutto dicendomi che il cervello quando si fa sesso va spento: bocca per mangiare, cervello per studiare, pene per trombare. Così ha detto. In secondo luogo, poiché agli inizi avevo espresso il sogno di una famiglia, mi disse che tornando a casa dovevo smettere di stare tanto sui libri e a pugnette e uscire per ristoranti, pizzerie, feste, ecc., aggiungendo anche che, se una donna della sua età poteva essere troppo giovane per una relazione non effimera, uno della mia età deve andare alla ricerca di una donna di circa trentacinque anni. Condivisibile o meno poco importa, l'ho detto perché va anche menzionata questa premura. Forse perché mi ha definito una persona "buona e calma" ha voluto aggiungere qualche cosa prima di salutarmi, scontandomi pure i cinquanta euro che quasi potevano venire fuori da quel discorso.
Il_panda
Newbie
18/07/2013 | 00:25
0
Salve a tutti,
scrivo per mettere in comune la mia strana esperienza che, a pieno merito, mi colloca nella categoria dei panda, cioè purtroppo tra quegli animali in estinzione perché hanno poca voglia di accoppiarsi. Tutto è cominciato ad oltre quarant'anni: un carattere piuttosto chiuso, molto chiuso con le donne, vita passata a studiare a livelli leopardiani. Ovviamente il disagio per la mancanza di attività sessuale con gli anni si era fatto devastante, ma proprio mi mancava la dimensione della corporeità. Confidandomi con amici, la sentenza, per me allora impensabile: ebbene sì, "DEVI ANDARE A PUTTANE!". Col tempo questa pazzia mi sembrò la sola strada concreta: se avessi continuato a fare il cascamorto, a considerare le donne come divinità padrone della mia testa fino all'inverosimile, la pugnetta eterna era assicurata.
E così, istruito dagli amici, partii per il Palace di Francoforte. Lì all'entrata, davanti a corpi nudi mai visti, non so più dove fosse la mia testa. Sono stato subito agganciato, e mi è capitata una rumena da sogno, che chiamerò qui Mary. L'esordio è stato dei più ingloriosi...mi sono messo in un angolo della stanza, pronto a scapparmene, e quando mi ha toccato mi sono messo a piangere!! Panico totale, ma subito sono stato rassicurato.
Ma la sorpresa per me è venuta dopo: le pugnette della mia vita di solito erano splendide e impeccabili...ma lì è successo il casino. Credevo che sarei venuto solo a guardare una bellezza così rara come quella di Mary...macché!! La mia testa ha rovinato tutto... Nonostante oltre DUE ORE di fantastico impegno della bellissima donna, non ci fu niente da fare: non arrivai ad una adeguata erezione, cose che forse la lasciò un po' stupita, e che lasciò me in uno stato che non posso descrivere. "Non è colpa tua" - ho detto a Mary, che aveva uno sguardo con due occhi come stelle - E' che io sono un panda!! No sex... - E lei si è messa a ridere.
Ad ogni modo, per me si era schiuso un mondo completamente sconosciuto. La notte dormii benissimo, senza le mie eterne ansie da frustrazione esistenziale, e il giorno dopo, dopo una giro turistico per Francoforte, decisi di ritentare. Stavolta, di sera, mi attendeva un'altra (chiamiamola Susan), una bulgara di quasi vent'anni più giovane di me. Susan, con una notevole carica di allegria, quasi mi rapì in camera, nel senso che io ero così instupidito che andavo dove mi portavano.
L'approccio di Susan cominciò piuttosto duro, aggressivo e spinto ma, ahimé, stava ricapitando la stessa situazione: non mi eccitavo, e le parole come "amore", "tesoro" che già mi disse Mary mi parevano un inganno e mi inibivano. Ma qui c'è la variante: Susan ha intuito una cosa che neanche io avrei immaginato, e cioè che avevo bisogno di parlare di me. Allora ha iniziato a farmi domande ed ha aperto una conversazione condita di brio e allegria. E' riuscita a poco a poco a captare i miei pensieri e, meraviglia delle meraviglie, pur se a fatica, per mia fortuna è riuscita nel suo intento.
Come si può capire, non sarò mai un gran trombatore, ma per me è stata una conquista, anche considerando che mai che con Mary avevo toccato due tette, tranne quelle che mi diedero il latte quando nacqui. Non so se qualcuno abbia battuto questo record indecente, di oltre due ore senza erezione, però ecco, mi è sembrato che un'esperienza da pluridecennale pugnettaro come questa fosse da raccontare, per capire che danni si possono creare. Come disse Susan, il mio problema era spegnere il cervello, che era capace di bloccare anche le eccitazioni più incredibili.
Saluti!