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Marth

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Commenti

Marth
Silver
28/07/2013 | 11:18

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@LorenzoPUA : più che altro come hai giustamente sottolineato, ad agosto c'é davvero troppo turismo di massa ( come dappertutto) e di donne carine molto poche.

Il consiglio che do ai miei amici che vogliono farsi le vacanze ad agosto club + ragazze é quello di scegliere altri periodi o farsi qualche festival nel nord Europa, oppure ancora uscire dall'Europa.

Credimi che anche per noi addetti ai lavori andare in certi posti a lavorare ad agosto é una gran seccatura.

Ed é un peccato perché ad esempio nel resto dell'anno, la Riviera é una buona destinazione anche per conoscere ragazze, almeno per quanto mi riguarda.

Sui posti più indicati per farlo, bene o male non ho problemi da nessuna parte.

Come dicevo sconsiglio l'ECU in quanto pieno di maschi e le serate Edm in quanto ad agosto ci sono molti minorenni. Mi confermi poi tu che i vari locali sul lungomare sono abbastanza squalliducci, anche se dall'esterno giá si intuiva.

Marth
Silver
27/07/2013 | 20:12

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Scusate ho fatto casino col primo post... Dicevo:

@LorenzoPUA : praticamente confermi quanto ho sempre sentito dire riguardo i locali di Rimini città, tipo Blow up e compagnia.

Del Carnaby mi hanno detto oltretutto che il livelli medio delle straniere é abbastanza basso: molte chiattone sudate ed ubriache.

Per il resto mi trovo d'accordo con quanto dici nei periodi di agosto e capodanno, quando la riviera si popola di tamarri morti di fame.

Durante non ho mai avuto problemi a conoscere e concludere in locali come Cocco, ex Peter, ex Echoes etc. con donne dai 23-25 anni fino alla quarantina e vedere un numero decisamente ridotto di gente sotto i 25 per non dire 20.

Dipende molto dagli ospiti in serata: se sono serate hardcore o edm sono da evitare come la peste perché troverai il 90% sotto i vent'anni. Se vai a serate house o techno, tranne agosto o capodanno appunto, la solfa cambia.

Ultima cosa: i giudizi dei PR lasciano piuttosto il tempo che trovano. Molti oltre a non essere degli adoni, fanno cascare i gioielli di famiglia ogni volta che aprono bocca. Non tutti, sia chiaro.

Ma lavorando nell'ambiente, parlo per esperienza diretta ;)

Marth
Silver
27/07/2013 | 19:56

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@LorenzoPUA : praticamente confermi quanto ho sempre sentito dire riguardo i locali di Rimini città, tipo Blow up e compagnia.

Del Carnaby mi hanno detto oltretutto che il livelli medio delle straniere é abbastanza basso: molte chiatt

Marth
Silver
25/07/2013 | 20:51

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Anche se agosto insieme a Capodanno è il periodo in cui l'età media si abbassa, ci sono posti dove è meglio andare ed altri che ti sconsiglierei.

Se ti interessa solamente conoscere ragazze, l'ideale sono i locali commerciali (o edm come va di moda chiamarli oggi) tipo l'Altro Mondo Studios di fronte all'aeroporto di Rimini.

E' facile da raggiungere per altro (puoi andarci anche a piedi, se soggiorni tipo a Miramare).

Ci sono anche localini sul lungo mare di Rimini o nella vie interne, tuttavia non ci sono mai stato e non so come siano.

Anche l'Aquafan potrebbe andare bene, dato che fanno una programmazione prevalentemente commerciale.

Idem l'ECU, dove tuttavia dubito troverai ragazze particolarmente attraenti (se mai ne troverai) essendovi una programmazione perlopiù hardstyle ed hardcore.

Generi i cui fans in Italia sono perolopiù maschi,rasati e con piercing. O donne che sembrano tali :D

Ti sconsiglio invece locali house tipo Echoes o altri come Prince, la già citata Villa delle Rose o Cocoricò (qui dipende dalle serate, quelle con ospiti come Guetta,Avicii ed altri dj edm fanno maggiormente al caso tuo, meno quelle con ospiti techno o house).

Nonostante sia agosto e si mette in conto la presenza anche di gente giovanissima, normalmente in questi locali non amano particolarmente questo tipo di clientela, dato che tende a spendere di meno e a dare un immagine del locale più cheap. Quindi potrebbe capitare di essere trattati con molta sufficienza dallo staff e da parte della clientela stessa.

Inoltre la gente in questi locali va principalmente per ascoltare i dj ospiti. Può tranquillamente capitare di conoscere ragazze, ma se vai con quell'obbiettivo al primo posto, rischi seriamente di rimanere deluso per i motivi che spiegavo sopra.

Nel caso del Cocco poi la presenza maschile specie in sala grande supera sempre e di gran lunga quella femminile. Discorso diverso nel Titilla, dove tuttavia rischi maggiormente di trovarti in situazioni come quelle che dicevo sopra.

Dovrebbe poi esserci aperto ancora il Carnaby che da quanto mi dissero tempo fa, potrebbe fare al caso tuo.

La Baia non saprei se consigliartela o meno: da quanto ne so fanno ancora musica commerciale e la struttura è spettacolare.

Tuttavia se non avete la macchina a disposizione, si trova a Gabicce Mare e con il bus sarebbe uno sbattimento non da poco.

Inoltre come diceva Uomomagro, ho sentito dire anch'io da gente che c'è andata di recente che l'ambiente non è il massimo. Presumo quindi che ad agosto, essendoci di tutto a Rimini, la cosa sia ulteriormente da tenere presente.

Marth
Silver
24/07/2013 | 22:03

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A Los Angeles ho visto più senzatetto di qualunque altro posto al mondo dove sono stato, anche se poi c'é gente con stipendi molto alti e di certo, nonostante i bilanci disastrati lo stato della California non se la passa male.

Marth
Silver
24/07/2013 | 20:00

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I cuochi giapponesi sono bravissimi in genere. Si mangiasse negli Usa come nel piú scarso dei ristoranti in Giappone, potrebbero far festa.E per quanto riguarda gli stipendi, non farei a cambio con una delle loro aree da terzomondo, dato che in quelle non ce li hanno nemmeno.

Marth
Silver
23/07/2013 | 15:44

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@Uomomagro: ti ringrazio. Saggezza non lo so,i luoghi comuni li ritengo appropriati per chi non si vuole sforzare ad usare cervello,cuore ed occhi e quindi li tengo abbastanza alla larga :)

Marth
Silver
22/07/2013 | 16:59

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@Uomomagro: dipende, secondo me anche nel caso che citi tu l'età c'entra molto poco. Conosco gente che a 20 anni era ridotta davvero male, superati i 30 sono migliorati tantissimo fisicamente.

Poi ci sono anche quelli che sono deperiti, oppure quelli che non battevano un chiodo prima e non continuano a non farlo.

Per me l'età non ha nulla a che vedere con l'aspetto fisico, è una questione di genetica,di mentalità (io credo che avere un certo tipo di mentalità ad esempio influisca moltissimo anche sul proprio corpo) di stile di vita e di molte altre cose che non c'entrano nulla con un numero che serve solamente a catalogare le persone o ad organizzare il gregge.

Io a Riccione come più o meno dappertutto non ho mai avuto problemi a conoscere ragazze, anche in ambienti dove non mi conoscono o non sanno chi sono.

Credo che uno dei motivi sia che quando vado in un locale, non mi pongo mai l'obbiettivo di conoscere ragazze a tutti i costi e quindi non appaio come un tipo a caccia. Spesso mi capita che siano le ragazze ad avvicinarmi ed a rompere il ghiaccio (anche perchè io da quel punto di vista, non sono una cima).

@Conte mascetti76 : confermo riguardo Milano in estate, anche se qualche situazione carina (sporadica) c'è.

Marth
Silver
21/07/2013 | 00:29

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Se in Giappone non si scopa, io sono il Papa XD

Ovviamente sono cazzate enormi in primis perché in Giappone il sesso non viene vissuto come in un paese cristiano, con tutto ciò che ne consegue, ma come un semplice atto di piacere.

Come andare a mangiare qualcosa che ami particolarmente, piuttosto che ascoltare il tuo gruppo preferito etc.

Non a caso tutto ciò che ha a che fare con la sfera della sessualità viene vissuto in maniera più naturale e molto più disinibita.

Non ultima cosa: l'atto dello sposarsi in Giappone non ha alcuna valenza religiosa, ma totalmente laica: vai in comune fai qualche firma e finisce li.

Non esistono concetti tipo il mantenersi puri per il proprio futuro marito o menate simili.

Poi c'é chi vuole officiare cerimonie in quanto buddista o scintoista, ma nulla che abbia una valenza anche solo lontanamente simile alla nostra.

Non mi stupisce che la cosa salti fuori dagli Usa comunque :D

Marth
Silver
20/07/2013 | 20:36

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Si. In generale leggermente più l'inglese, ma ti consiglio di dire chiaramente di essere italiano in primis perché hanno molta simpatia nei nostri confronti, poi perché essere scambiati per anglosassone ti precluderebbe molte opportunità.

Se riesci ad imparare un po' di giapponese, la cosa verrebbe molto apprezzata.

Marth
Silver
20/07/2013 | 12:06

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"Problema" é un modo di dire chiaramente :)

Marth
Silver
20/07/2013 | 11:48

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@scopellotto: ma infatti se rileggi quello che ho scritto, ho specificato chiaramente che parlo solo, rigorosamente e sempre di maggiorenni, ci mancherebbe altro.

Che nelle varie discoteche riminesi/riccionesi si trovano tranquillamente. Basta scegliere gli eventi ed i posti giusti ( e te lo dico da addetto ai lavori).

Come tale posso anche dirti che oltre ai limiti previsti dalla legge ed in vigore in quasi tutti gli altri stati ( ovvero niente ingresso per under 21 in alcuni casi 25) che in Italia vengono applicati in maniera discontinua,anche qui i gestori stanno cominciando ad applicare una politica che tenda a scoraggiare i minorenni ed under 21 ad andare regolarmente in certi locali in quanto non sono un pubblico per loro redditizio ( quando hanno i soldi per l'ingresso non bevono o si portano le bottiglie da casa).

Quindi basta scegliere le serate in base alla programmazione: ovvio che se andrai al Cocco con Avicii a ferragosto, ne troverai a frotte e quindi il rimorchio é assolutamente fuori luogo per i motivi che giustamente citavi.

Ma vai in una serata durante l'anno quando ci suona gente come, che so, Dubfire, Radioslave etc. e ce ne troverai pochissimi, anzi c'é il problema opposto ( sapessi quanti ultra cinquantenni amano l'elettronica ed é anche sacrosanto, perché nel resto del mondo é così da sempre).

Marth
Silver
19/07/2013 | 16:52

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Se mi posso permettere e parlando col massimo rispetto nei confronti di tutti, con questi discorsi sull'età vi precludete solo un sacco di divertimento.

Non ho mai visto nessuno chiedere la carta d'identità a nessuno ed anzi, conosco un sacco di ragazze sui 23-25 anni che preferiscono uomini più grandi ai coetanei.

Rimini non è un eccezione. Forse l'unico periodo da evitare è agosto, in quanto c'è il peggio del coattume ed in quel caso si parla di minorenni in molti casi.

Ma per il resto dell'anno e parlo da persona che i club li conosce molto bene per via del suo lavoro, non vedo perchè farsi di questi problemi.

Al Cocoricò ad esempio, Titilla in primis, conosco cinquantenni che ci vanno regolarmente in quanto amano la musica proposta (poi dipende dagli ospiti) e il locale. Idem per l'ex Echoes ad esempio.

E spesso conoscono più ragazze loro delle persone della mia età o più giovani ( e nel mio caso si parla addirittura di un addetto ai lavori :)

Quello che conta quindi è il vostro aspetto e soprattutto il vostro modo di fare e di relazionarvi con la gente. Il resto, a mio modesto parere, sono solo inutili paranoie.

Se una persona è impresentabile a 30 o 40 anni e non sa relazionarsi, normalmente lo è anche a 20-25, salvo ovviamente le eccezioni che ci sono ma che per mia esperienza sono piuttosto rare.

Per cui il mio consiglio è di fare quello che ci si sente di fare, senza paranoie legate ad un numero che significa sempre poco (ovviamente e ci tengo a sottolinearlo: parlando solo ed esclusivamente di maggiorenni).

Marth
Silver
19/07/2013 | 01:47

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@marry7

Se ci sarà occasione, perchè no?

Marth
Silver
18/07/2013 | 22:41

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Ciao @Puledro, non vedo nulla :(

Sicuro di averlo mandato?

Marth
Silver
18/07/2013 | 21:06

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@69forever:

grazie. Ovviamente i pregiudizi esistono, in primis nei confronti degli americani che quanto a turismo di massa fanno sembrare gli italiani degli oxfordiani. Infatti una cosa che fanno di solito i canadesi, per non essere scambiati, è andare in giro con una bandierina canadese cucita sullo zaino.

Esistono poi pregiudizi nei confronti dei coreani e dei cinesi, ma mai forti quanto quelli contrari ( un cinese in Giappone al massimo rischierà di incontrare una cortesia più fredda e distaccata rispetto ad un Italiano, di contro un giapponese in Cina rischia l'incolumità fisica).

A dire il vero esiste un approccio differente anche nel confronto degli europei: normalmente nei confronti di un tedesco l'approccio è più distaccato rispetto a quello nei confronti degli italiani, nei confronti dei quali i giapponesi nutrono una simpatia davvero forte, parlando generalmente.

Anche se come hai detto giustamente, l'opinione nei confronti degli europei è generalmente molto buona.

Marth
Silver
18/07/2013 | 19:33

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Ciao @marry7 e grazie per i complimenti.

Comincio con Shibuya: sarà che nè io nè le persone che conosco ragiona in base all'età (e conosco molti over 40) in quanto sono persone assolutamente in forma e uomini decisamente piacenti, ma di problemi da quel punto di vista lì a Shibuya non ce ne sono mai stati, anzi normalmente è gente che ha la fila dietro.

Per dirla tutta poi, non vedo che problema ci possa essere specie nel 2013 nel vedere una persona di 40 anni con una di 25. Ma come detto, ognuno ragiona alla sua maniera e personalmente rispetto l'opinione di tutti.

Di ragazze giovani (parlo di 20-21 anni non di meno) se ne incontrano perlopiù di giorno, ma di sera soprattutto nei club si possono incontrare tranquillamente persone che vanno dai 25 ai 45 anni e anche di più.

Posso dirtelo anche perchè tutte le mie amiche giapponesi frequentano locali in quella zona tranquillamente e sono tutte over 25.

Ribadisco: farsi dei problemi per l'età trovo che sia qualcosa che preclude l'opportunità di fare delle conoscenze e di divertisi. Non ho mai visto nessuno chiedere la carta d'identità o fare dei problemi da quel punto di vista (ovviamente sto sempre e rigorosamente parlando di maggiorenni).

Gli unici rimbalzi li ho visti arrivare per una mera questione di gusti estetici o personali.

Attenzione poi all'aspetto: i giapponesi come gli orientali mettono tutti molti anni di meno e non è raro prendere delle grosse cantonate da quel punto di vista.

Discorso razzismo: mai in un paese come il Giappone sono stato trattato coi guanti bianchi ed accolto a braccia aperte. Quello è un luogo comune messo in giro perlopiù dagli anglosassoni, che pretendono di andare là, fare il bello ed il cattivo tempo come a casa loro ed essere accolti a braccia aperte.

Non ho esperienze approfondite in materia soap land, in quanto non mi serve andare a pay e non sono interessato all'argomento: posso dirti per quanto mi è stato detto che il rifiuto nei confronti degli stranieri è perlopiù dovuto a problemi con transazioni finanziarie o brutte esperienze simili avute dai gestori. Infatti la cosa va a discrezione da uno all'altro e per chi è interessato, è tranquillamente possibile diventare clienti delle stesse.

Come dicevo, mi è stato proposto un sacco di volte di provarle, da amici giapponesi. Conoscendo la loro educazione, so che mai proporrebbero qualcosa se sapessero che il loro ospite e amico potrebbe non essere accettato.

Per la cronaca: qualche anno fa girava la palla che anche negli Onsen non accettassero gli stranieri. Altra stupidaggine colossale appunto, dato che l'unica limitazione è nei confronti di persone con tatuaggi stranieri o giapponesi che siano (per evitare di avere degli Yakuza tra i clienti e farsi una cattiva nomea). Lo dico da frequentatore assiduo degli onsen appunto.

In generale comunque il discorso razzismo è una delle balle più colossali che girano riguardo il Giappone ed i giapponesi, e ribadisco parlo di anni di esperienza non solo mia per altro, ma di tutte le persone italiane e non che conosco direttamente e vanno regolarmente in Giappone.

Capitolo Roppongi: mi rendo conto che agli occhi di una persona alla prima visita possa anche sembrare un quartiere interessante. Personalmente lo evito come la peste bubbonica, in quanto come dicevo terreno di caccia del turista anglosassone medio e di tutto ciò che si porta dietro, cose con le quali non voglio avere nulla a che fare dato che amo divertirmi quando esco e non andare a fare a botte,importunare la gente o atti di vandalismo.

Non tutti sono così per carità, purtroppo però una fetta consistente lo è. Fetta che ama appunto frequentare posti ben precisi, come Roppongi.

I giapponesi evitano la zona come la peste (tantopiù ora che il club Eleven, unico posto dove si recavano, ha chiuso). Tranne qualche ragazza che ha la fissa di farsi rimorchiare da qualche militare americano in Giappone, piuttosto che dal finto rapper etc.

Trattasi tuttavia di ragazze che hanno poco o niente a che fare con le giapponesi tipiche e che in molti casi trovo pure abbastanza cesse :)

Poi ovviamente de gustibus.

Marth
Silver
18/07/2013 | 14:57

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Un mio amico, attualmente fidanzato con una ragazza giapponese, usava questo:

www.japancupid.com

Da quanto ricordo tuttavia, mi diceva che era necessario scansare le orde di filippine in cerca di contatti europei per venire da queste parti e di morti di fame americani che letteralmente assillavano le donne giapponesi presenti, facendole scappare il più delle volte.

Marth
Silver
17/07/2013 | 23:31

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Grazie @Puledro.

Nessun disturbo, anzi sentiti libero di contattarmi quando ti pare.

Ottima idea lo studio della lingua: oltre ad essere semplice per noi italiani a livello di pronuncia, aiuta parecchio nel rimorchio ;)

Niente di meglio per una ragazza giapponese conoscere un itariajin che parla pure la sua lingua.

Ed anche il saper scrivere i kana, anche solo gli hiragana, impressiona sempre molto ;)

Per il resto Nippon Banzai sempre :)

Marth
Silver
17/07/2013 | 22:50

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Grazie, spero possa essere utile. :)

Marth
Silver
17/07/2013 | 21:54

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Ho una ragazza giapponese.

Mi ci trovo benissimo ed é di gran lunga la miglior ragazza col quale sono stato ( ho avuto diverse italiane, una coreana ed un'americana).

Tanto che abbiamo deciso per la convivenza.

Le differenze culturali sono minime e tutta roba sopportabilissima: nemmeno io amo le smancerie in pubblico ( ovviamente camminare mano nella mano o il bacio non vengono considerate tali... parlo di slinguazzate etc.) e preferisco a quello una ragazza con la quale soddisfare tutte le nostre fantasie in privato, dove la mentalitá é davvero molto più aperta rispetto alle ragazze italiane che ho avuto, nonostante nemmeno loro fossero inibite.

Aggiungiamoci la femminilitá, tipicamente giapponese e l'approccio sempre volto a sostenermi nelle mie scelte e ad accettarmi per quello che sono e non potrei essere maggiormente soddisfatto.

Il fatto poi che sia anche una bellissima ragazza anche all'esterno oltre che all'interno, non fa altro che confermare la mia soddisfazione.

Marth
Silver
17/07/2013 | 00:30

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Gruppi di beoti se ne trovano di tutte le nazionalità, questo senza nulla togliere ai caproni nostrani.

Ho visto inglesi, tedeschi ed irlandesi in azione a S.Antonio, Ibiza: risse (sempre a sfondo calcistico) dopo bevute varie, riappacificazioni a suon di vomitate l'uno addosso all'altro e approcci con le donne che nemmeno gli Unni veramente,senza contare gli atti di vandalismo che fanno anche da sobri.

Questo per limitarci alle località della "zona".

Detto questo - lo dico anche per esperienza personale avendoli visti dal 2001 anche grazie al mio lavoro, posti come Lloret o Ibiza adesso come adesso sembrano degli zoo a cielo aperto in mesi come Luglio ed Agosto.

Con gente che pensa sia trendy andarci,salvo essere in ritardo di almeno 15 anni.

Gente improponibile, prezzi improponibili ( se fossi un cliente normale mi rifiuterei di entrare in qualsiasi club ad Ibiza visti i prezzi che chiedono) ed inclulate sempre dietro l'angolo, dagli hotel,ai cocktail senza parlare del rischio che si corre di venire scippati.

Settembre o giugno sono già mesi decisamente migliori (parlo soprattutto delle Baleari).

Marth
Silver
16/07/2013 | 17:44

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Sull'igene caliamo davvero un velo pietoso... la persona che frequentavo io aveva un alano, che sbaciucchiava regolarmente sulla bocca dopo averlo portato a fare la passeggiatina (e si sa che i cani infilano il loro naso anche negli escrementi degli altri cani) dopodichè senza lavarsi voleva fare altrettanto con me.

Al mio ennesimo rifiuto, ci fu una discussione accesa una volta con lei che sosteneva il suo medico le avesse detto non ci fosse nulla di anti-igenico nel farlo.

E potrei andare avanti per un bel pò, ma non voglio schifare coloro che leggono.

Avendo adesso una ragazza giapponese sono davvero passato dall'inferno al paradiso, in tutto, igene compresa.

Il discorso famiglia credo dipenda molto dallo stato di provenienza: ho amici che hanno avuto ragazze provenienti dagli stati della cosiddetta Bible Belt e lì come mentalità, anche da quel punto di vista, sono rimasti tipo noi nell'Alto Medioevo.

Leggasi minacce alla propria incolumità fisica se anche solo un'altra ragazza prova a guardarli e via dicendo.

Marth
Silver
15/07/2013 | 17:50

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Perfettamente d'accordo con Gorgos. Parlando di quello che posso vedere,che si limita al free e rigorosamente maggiorenni mi chiedo perchè certa gente si fa tanti problemi per un numero che nessuno vi chiederà mai.

Se non siete il gobbo di Notredame e ci sapete fare, non avrete di che preoccuparvi,anzi.

Ho amici ultraquarantenni che rimorchiano ragazze di 23-25-30 anni senza problemi, anzi spesso sono loro ad essere abbordati dalle suddette.

Non sono miliardari, non assomigliano a Johnny Deep o a John Holmes in basso.

E ribadisco: si parla esclusivamente di free

Semplicemente sono ultraquarantenni dell'anno 2013,non dell'alto medioevo o ottantenni e spesso una ragazza di 20-30 anni è maggiormente attratta da una persona più grande rispetto ad un suo coetaneo, visto che molti di costoro sono spesso più immaturi, fisicamente più sciatti o hanno semplicemente ben poco da offrire e non di certo in termini economici.

Malta offre un sacco di divertimento, soprattutto a St.Julian ma non solo.

Lasciate perdere certe paranoie e divertitevi.

Marth
Silver
14/07/2013 | 23:19

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Nemmeno io ho grossi problemi a viaggiare per i fatti miei, cosa che faccio spesso anche per lavoro.

Oltre alle donne si possono fare anche nuove amicizie e divertirsi alla stessa maniera.

Per cui o si tratta di un amico, al massimo due fidati e con i quali si sa che non si rischieranno discussioni o figure di emme, oppure molto meglio da soli secondo me.

Marth
Silver
14/07/2013 | 18:17

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Ho dato e non è stato per nulla piacevole.

Ero stato contattato da lei, dato che per motivi legati al mio lavoro, sapeva chi ero.

Non sono mai stato interessato al suo Paese in maniera particolare, anzi.

Le esperienze di viaggio avute laggiù sono state tutto tranne che memorabili: cibo tremendo, ragazze generalmente brutte in quanto eccessivamente in sovrappeso e poco curate e mentalità davvero molto diversa dalla mia.

Abbiamo cominciato a chattare su skype: questa si dichiarava già innamorata di me dopo 3 giorni. Mi mandava foto, rigorosamente solo viso (carino) e tette (abbondanti).

Giorno dopo giorno qualcosa nel suo modo di fare cominciò a prendermi, a causa anche del fatto di essere in un periodo particolare della mia vita.

Saranno stati i suoi modi dolci, la mentalità molto aperta chissà.

Molto presto ho cominciato a capire quanto mi sbagliavo.

Decidemmo di incontrarci di persona e ci fu il primo shock: all'aeroporto mi aspettavo una ragazza castana, con un viso carino ed un bel paio di tette.

Oltre a quelli arrivarono anche gli 85kg di peso che si portava appresso che non andavano esattamente a braccetto col suo essere 1.62 cm, il culo tipo divano letto, le gambe tipo tronchi d'albero e la pappagorgia tipo pellicano.

Per dirla tutta mi aveva detto di essere "pochi kg in sovrappeso"...evidentemente le nostre concezioni in materia sono molto differenti.

Pur non amando per nulla quel tipo di fisico, decisi di andare oltre in nome dell'affinità mentale che si era creata. Peccato che anche quella era un'illusione,nonostante l'esito tutto sommato positivo del primo incontro.

Per farla bene mi sono ritrovato ad aver a che fare con una pazza scatenata, che oltre ad evidenti problemi fisici ( che le donne là sembrano non ritenere tali, anzi ne fanno una fonte di consapevolezza) e di igene ( non vi dico che odorini quando si toglieva gli indumenti intimi o le scarpe, oltre al fatto che sulle braccia aveva più peli di Bruto di Popeye) mi chiese di presentarmi davanti ai suoi genitori e chiederle di sposarla dopo avermi visto una volta nella sua vita e di fronte al mio rifiuto, cominciò a bombardarmi di telefonate ad ogni ora del giorno e della notte con urla, mobili rotti, minacce di varia natura ed insulti vari.

Il tutto perchè avevo deciso di non rispettare lo schemino a tappe che sembra molte di loro abbiano prestampato in testa, con tanto di patacca da varie migliaia di euro da sfoggiare al dito per farsi belle di fronte agli amici ed altre forme di esibizionismo idiote varie.

Marth
Silver
14/07/2013 | 17:45

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Posto anch'io la mia esperienza in tema Giappone, esperienza che mi porta a dare valutazioni differenti rispetto ad altre persone che hanno scritto a riguardo in questo thread o in questo forum.

Ho una ragazza giapponese e viaggio in Giappone da parecchio, al punto che posso tranquillamente dire di conoscere molto meglio Tokyo di qualsiasi città italiana.

Pur essendo stato anche nel Kansai (Osaka, Kyoto, Kobe) ed altre città al di fuori di Tokyo (zona Tochigi, Kamakura,Matsumoto eccetera) la mia esperienza è fortemente centrata sulla capitale appunto.

Esperienza al 99% di tipo free, anche se come regalo da parte di amici, ho provato anche il pay (Soap Land). Tutto rigorosamente con maggiorenni, sempre meglio scriverlo chiaramente.

Diciamo che per una vacanza all'insegna del free, l'ideale è avere almeno 10-15 giorni a disposizione. Ci si impiegano di minimo 12 ore di volo,qualora si scelga un diretto da Milano o Roma, altrimenti di più se ci si mette di mezzo lo scalo.

Ho usato diverse compagnie, mi sento di consigliare Alitalia in quanto opera voli diretti con ottima frequenza settimanale sia da Milano che da Roma ed i prezzi, se prenotato con anticipo, sono buoni.

Non aspettate l'ultimo momento in quanto i voli sono sempre pieni, essendo l'Italia una delle mete preferite - se non la preferita - tra i turisti giapponesi.

Tokyo può essere una città cara, ma a mio parere non più di molte città europee. Basta sapere come muoversi in tutti i sensi.

Cominciando dagli hotel : se ne trovano di molto buoni, a prezzi ottimi (tipo 60 Euro al giorno con colazione inclusa) anche in zone centrali.

Io da quando ho la ragazza soggiorno a casa sua, prima sono stato tuttavia in hotel in zone come Ueno o Asakusa di buonissima qualità e dai prezzi assolutamente accessibili.

Idem per il cibo: a Tokyo si trovano ristoranti di tutti i generi e non manca un singolo tipo di cucina. Il consiglio principale, a meno che non abbiate qualche forma di avversione, è di andare sulla cucina locale.

E' possibile pranzare o cenare con 10 euro (penso ad un ramen e gyoza, con una birra, piuttosto che udon, tonkatsu eccetera).

Se poi si vuole pagare di più o mangiare cucina straniera, Tokyo offre di tutto e di più e quasi sempre roba di ottima qualità.

Trasporti: in proporzione sono più cari rispetto alla media europea, anche perchè decisamente più efficenti. Tokyo ha a disposizione decine di linee di metropolitana.

Il consiglio in questo caso è munirsi di tessera PASMO (l'equivalente della tessera ATM di Milano credo) e ricaricarla di volta in volta. Con quella potete pagare anche i bus e nei combini store ( minisupermercati aperti 24/7).

Andiamo in tema, ovviamente se volete che approfondisca l'aspetto turistico della città sarò lieto di farlo:

Per il free e per gli amanti della vita notturna la zona ideale è Shibuya,anche se non l'unica.

Non faccio e non mi sentirete mai fare discorsi relativi all'età perchè in base alla mia esperienza quello non è altro che un numero che non significa nulla e tolto l'andare con minorenni, cosa che mi vede totalmente contrario,per altro illegale anche in Giappone nonostante i luoghi comuni e qualsiasi forma di violenza ai danni del prossimo,sono convinto che ognuno abbia il diritto di vivere la propria vita come meglio crede e come sente di poter fare.

Per il resto dipende da come vi presentate, da che tipo di mentalità avete e dalle persone che siete. Ogni individuo fa storia a se: conosco un sacco di ventenni "ingrigiti" mentalmente,con fisici da pensionati ed uno stile che farebbe rabbrividire il rag. Fantozzi di turno. Non sarebbero in grado di interessare una donna nemmeno se si trovassero soli in un mondo popolato soltanto dall'altro sesso, di contro conosco persone in età non più verdissima

delle quali posso dire e testimoniare il contrario.

A Shibuya si trova di tutto: giovani ma anche meno giovani. Nessuno chiede la carta d'identità a nessuno - a meno che non sembriate palesemente dei minorenni, dato che molti locali sono off limits per loro - e peraltro è molto difficile stabilire l'età del vostro interlocutore,spesso attribuendo molti meno anni di quanto sono in realtà, in quanto normalmente i Giapponesi come gli orientali in genere tendono a sembrare molto più giovani della loro vera età.

Si sceglie Shibuya per i club, ma non solo. Essendo una delle zone calde della capitale si trova quasi tutto quanto la stessa ha da offrire in termini di divertimento.

Si può cominciare di giorno con un giro nei vari store per farsi un'idea e non di rado capita di conoscere delle ragazze anche in quel modo, anche se questo tipo di approccio è più difficile.

Mi è capitato più di una volta di essere abbordato da commesse di negozi di abbigliamento ad esempio. Qualche volta il tutto finisce con complimenti mirati allo scopo di farvi acquistare qualcosa, ma altre volte no, quindi mai dire mai.

Come detto tuttavia i club sono decisamente più adatti allo scopo.

Se siete appassionati di musica elettronica o semplicemente non avete nulla in contrario, il primo posto che vi consiglio è il Womb.

Aperto 7 giorni su 7, su tre piani e con capienza di oltre 1000 persone offre il meglio della scena mondiale in termini di musica elettronica, come tutta Shibuya è frequentato anche da molti stranieri, che tuttavia essendo perlopiù anglosassoni buzzurri come pochi, non rappresentano una grossa concorrenza.

Le ragazze giapponesi che incontrerete di contro sono mediamente di ottimo livello e non di rado, andando in questi locali anche per conoscere persone straniere, masticano un pò di inglese quando non l'italiano.

Se non amate ballare o l'approccio da dancefloor, c'è un piano dedicato alla musica lounge con tanto di bar dove è possibile parlare in tranquillità.

Altri posti simili che vi consiglio sono il Club Asia (che offre diversi tipi di serate a tema, anche se fondamentalmente incentrate sull'elettronica) ed il Club Air.

Ce ne sono poi altri, adatti ad ogni gusto musicale: dal jazz al rock, dal punk al gothic fino all'hip hop ed r&b come il già citato Gaspanic, che tuttavia non frequento in quanto fortemente incentrati sull'hip hop, musica che non amo particolarmente e frequentati perlopiù dalle (ormai ex) ganguro: ovvero quelle ragazze che per sembrare di colore si spalmano il viso di autoabbronzante,con lucidalabbra bianchissimo tanto che il risultato finale è qualcosa di più simile ad un clown.

Per coloro interessati al pay, Shibuya offre un sacco di soap land. Il prezzo medio è di 10.000 Yen (circa 65 euro col cambio attuale) per una mezzoretta. Non ho una grossa esperienza in materia come vi dicevo, essendoci stato solo una volta dietro richiesta di un caro amico giapponese che voleva farmi provare l'esperienza.

Si entra, si paga e vengono mostrare le foto delle ragazze disponibili. Si paga, ci si accomoda ad attendere il proprio turno in una sala d'attesa con riviste a tema, manga, bevande e quant'altro.

Una volta pronti, si viene condotti nella "stanza" dove incontrerete la vostra ragazza.

Lei si spoglierà e si prenderà cura di fare una doccia insieme a voi, lavandovi anche le parti intime accuratamente. Dopodichè, preservativo alla mano, il tutto consiste in una serie di massaggi erotici corpo a corpo.

La mia esperienza è stata positiva: ragazza di ventinove anni, assolutamente di bell'aspetto e decisamente loquace. Volendo c'era la possibilità di andare oltre pagando un extra, tuttavia avendo altri impegni con altre amiche dell'amico di cui sopra più tardi e non essendo particolarmente interessato al pay, ho lasciato perdere.

Voglio qui sfatare un luogo comune, per me odioso, che si sente spesso: vero che alcuni non accettano clientela straniera, ma il motivo non ha assolutamente nulla a che vedere col razzismo, paura di contrarre malattie e balle varie che si sentono in giro. I turisti stranieri in Giappone sono perlopiù anglosassoni (americani in primis), russi e cinesi. Senza voler fare assolutamente di tutta l'erba un fascio, vi garantisco che spesso sono peggio delle cavallette: maleducati all'inverosimile, assolutamente irriguardosi verso qualsiasi forma di educazione, spesso sono stati protagonisti in questi posti e non solo di atti di vandalismo, maleducazione (per usare un eufemismo) nei confronti degli inservienti, fino a truffe vere e proprie.

Qualche tempo fa, per farvi un esempio, il porto di Tsukiji dove è possibile gustare il sushi preparato all'istante con pesce fresco appena pescato ed in generale uno dei luoghi di maggiore interesse turistico a Tokyo è stato chiuso agli stranieri, in quanto nonostante i ripetuti cartelli scritti in inglese che vietavano di toccare il pesce con le mani, questi se ne fregavano e continuavano a farlo.

Ciliegina sulla torta non di rado qualche marines americano viene accusato e processato per violenza carnale su ragazze, spesso minorenne.

Cosa che ha portato anche a proteste di massa verso le basi presenti, soprattutto quella di Okinawa (anche perchè pare ci tengano armi nucleari, all'insaputa del Governo Giapponese).

Quella del razzismo quindi è una balla colossale per quanto mi riguarda. In anni di Giappone non mi sono mai sentito a casa tanto quanto laggiù ( e di posti ne ho visitati molti). Ho un sacco di amici, più che in Italia ed ogni volta vengo trattato da loro e dalla gente del posto con i guanti bianchi, con testimonianze di affetto e di rispetto nei miei confronti che mi hanno portato spesso a commuovermi.

Sarà che quando sono ospite in un altro Paese, faccio del mio meglio per adattarmi alla cultura locale e rispettarla in tutte le sue forme, senza mai approfittare dell'ospitalità altrui e senza etichettare ciò che diverso dalla mia cultura come "strano"

"sbagliato" eccetera.

Va anche detto che l'essere Italiani in Giappone rappresenta un grosso vantaggio.

Il turismo di massa nostrano per fortuna non è ancora arrivato da quelle parti, anche se considero quello anglosassone molto peggiore.

Gli Italiani che scelgono di frequentare quel paese oppure residenti che ho avuto modo di conoscere sono persone assolutamente per bene, appassionate di quella cultura, che portano con se i tratti migliori del nostro modo di essere.

Questo, oltre all'amore che i Giapponesi hanno nei confronti dell'Italia (dalla moda, alle auto, dalle località turistiche) e dalle cose insospettabili che ci accomunano a loro più che ad altri ai quali cerchiamo troppo spesso di rifare pappagallescamente il verso, da la possibilità ad un Italiano di giocarsela davvero bene laggiù.

Capitolo Roppongi,tornando a parlare di zone calde: a differenza di altre persone, sconsiglio la zona vivamente.

Ha un sacco di locali diversi a disposizione, ma è diventato ormai un quartiere quasi completamente frequentato da americani,australiani ed inglesi ubriachi, grassi o tamarrissimi in cerca di ragazze giapponesi. Che di contro si fanno vedere da quelle parti sempre di meno, anche perchè, come già detto i signori di cui sopra sono protagonisti di atti di vandalismo continui ( poi ci si domanda perchè a Tokyo in alcuni posti non vogliono fare entrare gli stranieri).

Le ragazze giapponesi che troverete a Roppongi sono le meno carine della capitale a mio parere, occidentalizzate nel senso peggiore del termine e vogliose solo di farsi sbattere dal beota del Minnesota di turno.

Molto meglio recarsi in altre zone della città,esenti da quel tipo di spettacoli.

Aoyama e Omote-Sando rappresentano un pò la versione giapponese del quadrilatero della moda di Milano, con i negozi di alta moda, i caffè e quant'altro. Offrono comunque anche locali molto interessanti, a cominciare dal FAI ad Aoyama.

Locale su due piani seminterrati con capienza di 200 persone, come nella media dei locali a Tokyo vede nel primo piano dancefloor più minibar, mentre il secondo è una zona lounge con bar. Musica deep house e tech-house, presenza femminile sempre molto ben nutrita come tutti i locali in Giappone e di ottimo livello.

Altra zona calda della capitale è Shinjuku, ovvero il cuore amministrativo della città,dove svettano i palazzi governativi, i grattecieli di varie compagnie, hotel e quant'altro.

Shinjuku non offre tuttavia solo questo, ma anche un sacco di ristoranti,negozi di ogni genere ed intrattenimenti notturni anche se in questo caso maggiormente orientati verso il pay,data anche la vicinanza con Kabuki-cho ovvero il quartiere a luci rosse.

Riguardo a questa zona, gli amici mi parlano sempre dei cosiddetti "Happening Bar".

Si tratta di bar dove si viene ammessi previo pagamento di una tessera soci a scadenza annuale, abbastanza cara da quanto ho sentito (300 Euro) con dark rooms annesse. Il tutto a tema fetish.

Ci si incontra con altre clienti e se scatta l'attrazione fatale, le dark rooms sono lì belle e pronte allo scopo.

Di pay quindi c'è solo l'iscrizione annuale, per il resto sono normalissimi locali per incontri. Non ne ho mai provato uno fino, quindi non so dirvi se l'esborso valga la pena o meno.

Altro ed ultimo posto che vi consiglio, sperando di non avervi ammorbato troppo è il club Ageha sulla baia di Tokyo, nella zona di Odaiba appunto.

Anche questo è un club dedicato alla musica elettronica, capienza 3000 persone circa con zona lounge all'aperto sulla baia.

Buon numero di clienti stranieri, tantissime belle ragazze a seconda della serata e dai dj. Consigliatissimo anche perchè Odaiba, zona già impressionante da visitare di giorno in quanto sembra di essere 40 anni nel futuro, lo è altrettanto di notte.

Chiudo con qualche consiglio generale: il Giappone è un paese che spesso è vittima di luoghi comuni messi in giro da gente che dovrebbe starsene a casa propria a pelar patate, perchè non saprebbe accettare una cultura differente nemmeno a 100km da casa propria.

Tantomeno comportarsi al di fuori delle proprie mura domestiche.

Quindi la riservatezza viene spesso scambiata per freddezza, altre cose per forme di razzismo o eccessiva chiusura eccetera.

Queste persone spesso credono di poter approfittare della gentilezza e della cortesia del Giapponese medio, pensando di trovarsi di fronte ad un fesso da trattare a pesci in faccia o di un poveraccio da derubare solo perchè a Tokyo è possibile dimenticare il portafogli pieno di yen in un ristorante e venire rincorsi per venti minuti da un altro cliente, che invece di intascarselo pensa ad inseguirvi e restituirvelo, senza chiedere nulla in cambio.

I Giapponesi sono generalmente persone assolutamente amabili: serie e precise di giorno, si devastano letteralmente la sera soprattutto nei fine settimana dove l'alcool scorre a fiumi ed i locali di Tokyo,dai ristoranti ai club, sono quanto di più festaiolo e rumoroso possa esistere.

Nel contempo sono sempre tutti presi molto bene, non ho mai visto litigi o risse in anni di frequentazione. Uscire al venerdì sera e recarsi in un ristorante, piuttosto che in un Izakaya (versione giapponese dei pub inglesi) può significare conoscere già gente in questi posti, in quanto sono tutti fuori per divertirsi e fare festa.

Le ragazze giapponesi per quanto mi riguarda rapprersentano il meglio che il genere femminile possa offrire. Vero che sono di parte, ma hanno quella femminilità e quella malizia che ormai le occidentali hanno quasi del tutto perso.

Chi si aspetta donne sottomesse, come da altro stupido luogo comune, si sbaglia di grosso.

Spesso la gentilezza e la dolcezza vengono confuse per remissività, ma posso garantirvi che non sono remissive affatto.

Le effusioni in pubblico, in posti che non siano club, sono ancora abbastanza rare anche se non così rare come recitano certi luoghi comuni, secondo i quali una coppia per strada non camminerebbe nemmeno mano nella mano.

La cosa viene ampiamente compensata nel privato, dove le ragazze sono assolutamente disinibite e molto brave, senza mai perdere la loro femminilità che le rende così attraenti (almeno per me).

Così come il loro modo di approcciare differente viene confuso con la timidezza: in base alla mia esperienza, se interessate davvero ad una ragazza giapponese saprà farvelo capire in maniera molto chiara seppur sempre in maniera non vistosa.

Qualora invece la cosa non dovesse interessarla più di tanto, i vostri tentativi di approccio verranno respinti sempre con la massima educazione con dei "forse" che per i Giapponesi significa letteralmente "non credo di essere di grado di poter fare questo o quello" in quanto è considerato scortese dare una risposta negativa diretta.

Evitate il comportamento da burini in vacanza ad Ibiza e relativi tentativi di approccio ridicoli (anche se leggendo questo forum mi pare che la cosa venga giustamente criticata e derisa) : noi italiani residenti o quasi abbiamo fatto del nostro meglio per dare una buona immagine di noi stessi e del nostro Paese ai Giapponesi e vorremmo che non venisse rovinata.

Anche perchè di gruppi di allupati composti da 10 uomini e relative grida e schiamazzi che si portano al seguito ne hanno già a sufficienza quando si parla di anglosassoni, non c'è bisogno anche degli Italiani.

L'igene e la cura del proprio aspetto è molto importante, quindi da evitare di sembrare degli sciattoni che si lavano solo quando piove o di vestire con roba che sembra raccolta da un cassonetto: anche per questo bastano buona parte delle orde di anglosassoni presenti in loco, con la loro aria da disadattati e le loro barbe incolte, tipo peli di gatto appiccicati a caso in faccia.

Gli uomini giapponesi, soprattutto quelli sotto alla cinquantina, sanno vestire bene e giocano in casa,anche se sono meno bravi negli approcci di quanto lo siano gli italiani, in quanto più riservati. Non fate l'errore quindi di credere che basterà la nazionalità.

Per il resto se avete amici maschi che vi possono introdurre nei vari ambienti e presentare sicuramente avrete dei vantaggi rispetto all'andarvene da soli all'avventura, come dappertutto. La cosa tuttavia non è fondamentale.

Piccola nota extra Tokyo: nel Kansai ad Osaka soprattutto le persone sono più calde rispetto alla capitale, non a caso Osaka viene chiamata la Napoli giapponese.

Ci sono parecchie ragazze carine, ma a mio parere Tokyo rimane sempre il meglio.

Idem per Kyoto.

Kobe potrebbe invece rappresentare una bella sorpresa da questo punto di vista ed in particolare è la città nell'area del Kansai che mi ha dato le maggiori soddisfazioni da quel punto di vista.

Personalmente preferisco le ragazze nelle regioni del Kanto (quindi Tokyo, Yokohama, Chiba) e dintorni (prefettura del Tochigi) in quanto quelle nel Kansai mi danno l'impressione di avere meno cura della loro persona ed essere un pochino più sciatte.

Penso di avere concluso, mi scuso per il pippone e spero di non avervi ammorbato troppo.

Per favore non dimenticate che questo si tratta di un resoconto della mia esperienza personale. Non vuole essere una sorta di Bibbia o di fonte di verità assoluta, della quale non sono certamente depositario come tutti.

In ogni caso, se il Giappone è tra le vostre prossime destinazioni il consiglio è di liberarsi dalla testa dei troppi luoghi comuni che si sentono in giro e di goderselo, perchè è un Paese meraviglioso che ha davvero tantissimo da offrire.

A patto che si vada con un certo tipo di mentalità, consapevoli di confrontarci con una cultura a tratti profondamente diversa dalla nostra e non per questo "strana" o "sbagliata".

Se volete approfondimenti ulteriori, sono a disposizione.

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