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Commenti

shaker
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21/03/2019 | 16:59

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@pedro61 said:
Dopo 15 anni di bellissime avventure, Cuba addio, delusione totale in tutto. Ho fatto Avana Florida Camaguey Las Tunas e alla fine un pò di mare a Guanabo. Situazione pesante e avvilente, mi dispiace, se non cambierà qualcosa Cuba addio.
Manca tutto!!!

Beh si può immaginare ma non potresti dettagliare un po'?
La tua opinione, se ti va di riportarla?
Te lo chiedo perchè io manco da La Habana da due anni.

shaker
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05/03/2019 | 17:39

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@maximumwarp
Caro max avrai sicuramente sentito dire che a Cuba si vada principalmente per il sesso.
Tra un tour culturale e l'altro non ti sarà, quindi, affatto difficile "pucciare".
Ovviamente nella Capitale l'offerta di sesso è molto più elevata che in altri posti.
Se ti piace il "piatto pronto" o non hai molto tempo per sbatterti per strada, nei locali troverai quante puttane vuoi.
I locali di Avana si somigliano più o meno tutti ma qualche differenza c'è per il tipo di fauna che li frequenta.
In estrema sintesi, tra i classici del circuito turistico: al Dos Gardenias e alla Cecilia il genere è più "nazional popolare"; al Cafè de Arte (che ti hanno indicato) se la tirano un po' come al Fantasy; al Turquino ti scuciono venti dollari solo per entrare; all'Habana Cafè e al Gato tuerto devi stare attento alle dentiere perse per terra dai clienti; al Cocoroco trovi molto Marianao-style; al Submarino amarillo sono un po' scoppiati ma è divertente; alle due Casa de la musica girano molte di quelle venute dal "campo" (Santiago, Holguin, Santa Clara, eccetera), La Opera è un po' da intellettuali e... decine di altri locali ancora, ivi compresi quelli più propriamente per cubani o viaggiatori un po' scafati.
Se invece hai un po' di tempo da dedicare alle puttane non propriamente professioniste o quasi puoi girare per strada.
Di giorno per strada potrai pagare 20-30 quello che di notte nei locali pagheresti 70-100.
I posti son tanti quante sono le strade di Avana, quindi non è possibile elencarli.
Ti sconsiglierei comunque il Prado, Parque Central la 23, e il Malecon: rischi elevati di raccattare chancleteras.
Posso consigliarti, invece, un posto che non dà nell'occhio e che reputo logisticamente strategico: Avenida Paseo (Vedado) agli incroci con la 7, la 9 e la 11. Tra l'altro c'è anche una Scuola e le mamme vanno a portare/prendere i bambini...
Siediti, aspetta che passi la tua "preda" e... buon divertimento...

shaker
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28/02/2019 | 12:18

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@fastttt
Una banalità: ignorala.
Quando torni a Cuba, la chiami e lei, se valuta che ne valga la pena ($$), viene corriendo.
A meno che nel frattempo non l'abbiano "presa" o che contemporaneamente a te ci sia qualche altro novio da accudire da parte sua (ma in quest'ultimo caso troverebbe comunque il modo di venire a farti qualche visitina).
A Cuba si è più o meno tutti vittime e carnefici.
Quelle che ci hanno fatto segno quando stavano in compagnia di altri, con ogni probabilità hanno fatto la stessa cosa quando stavano in nostra compagnia.
Vuoi che s'impressionino del fatto che non le hai chiamate e/o non gli hai fatto ricariche?
Se ti piace scopatela e... nada mas.
Vai tranquillo.

shaker
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27/02/2019 | 18:57

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Mi spiace sempre vedere qualcuno che si offende a vicenda con altri.
Non ne vale la pena.
Molte delle cose che si sentono e scrivono oggi, si sentivano e si scrivevano anche poco dopo il "periodo especial", quando, per esempio, a La Habana i gatti erano pressocchè spariti (...) e i canadesi già allora davano 100 dollari a qualche ragazzina.
Tuttavia, dal Commodoro di allora al Cafè de Arte di oggi, indubbiamente ce ne corre.
E' naturale che sia così perchè le ragazze non potevano continuare a non depilarsi e a indossare gli stessi pantaloncini gialli a righe blu come venti anni fa...
Il grande teatro cubano, in ogni caso, continua ad esercitare il suo fascino e ci sarà sempre qualcuno disposto a pagare il biglietto per godersi lo spettacolo.
In conclusione... tutto cambia perchè nulla cambi...

shaker
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26/02/2019 | 19:13

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In Sueño ho pagato 15 per una casa senza colazione, tanto a me non mi piace mangiare dai/con cubani.
Per pane tostato, prosciutto, spremuta e caffè andavo al Melià (che era tutto occupato) dove potevo usufruire di tutti i servizi (internet, piscine e ristoranti).
Non è una casa colonial (tipo Vista alegre, per intenderci).
Vicina a due Università, a me che non sono tipo da disco o da Maison, andava benissimo.
La padrona di casa non te ne fa portare due contemporaneamente ma è discreta, non rompe e se ti va puoi pure farci conversazione.
Non sono esperto di Santiago e di più non posso dirti.
Se ti interessa msg pvt.

shaker
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07/02/2019 | 18:57

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@LIVE
Riflessione interessante, però tutto dipende.
La ragazza è carina e vestita non volgarmente (anche perchè a quell'ora sulla terrazza del nuovo albergo di Parque Central non sarebbe il caso).
Non è una chacletera de calle e magari è anche intelligente.
E' sicuramente "prof" ma, a parte una probabilissima supponenza cubana, potrebbe saper sostenere una conversazione non banale in un buon ristorante o in un buon bar.
Questo per me rappresenterebbe un valore aggiunto, non ostante un po' di "plastica" (per la quale concordo con te).
Tanto, faccina per bene e intelligenza a parte, per tenere sempre le cose al loro posto, ci sarebbe comunque il gusto di pagarla per scoparla...

shaker
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05/02/2019 | 13:26

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shaker
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05/02/2019 | 13:23

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@Ciobar
La vista dalla terrazza è bella. ma sarebbe stato più bello per te poter scattare la foto da quel palazzo bianco di fronte...

shaker
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04/02/2019 | 12:04

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@BarryLyndon
No non sono il tipo da lanciare messaggi moralistici, e comunque penso sia diventato parecchio difficile prendere per culo una cubana, specialmente a La Habana. Perchè oltre alle passabili anche le brutte chiedono 100? Probabilmente lo fanno perchè evidentemente sanno che c'è chi glieli dia... :

shaker
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04/02/2019 | 11:57

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@BelButeleto
L'HM7 non ha assolutamente nulla che non vada. Dal cibo, al servizio, alle tovaglie lunghe ed alla cucina in vista. Ed infatti è un posto per andarci con una modelo. Ma io mi riferivo ad altro.

shaker
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04/02/2019 | 11:54

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@LIVE
Ma no... non mi dispiace affatto che la gente possa stare meglio grazie ai turisti. Dopo di che il mondo è bello perchè è vario e quindi è bene avere opinioni diverse.

shaker
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03/02/2019 | 18:19

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@LIVE
Condividio che "abbiamo tutti competenze da bar"... bravo.
Tra dieci anni Cuba?
Naturalmente preda di qualcuno.
La pacchia del mantenimento sovietico è finito da trent'anni però i cubani non avendo (e non sapendo fare) nulla non possono mantenersi da soli e quindi devono "aprire" perchè non potranno mantenersi vendendosi i cartelloni propagandistici lungo la strada per l'aeroporto o per Alamar...
A chi?
Ai cinesi? Cuba non ha le risorse dell'Africa.
Agli USA? Più probabile.
Ai narcotrafficanti messicani e colombiani? Probabilissimo.
Forse Habana potrà tornare ai "fasti" degli anni cinquanta ma il resto di Cuba continuerà ad essere il "campo"...
Naturalmente non basterà costruire qualche albergo sul Malecon e dare via libera ai Casinò. La "ricostruzione" a Cuba è cosa assai ardua e basta vedere qualche filmato degli anni cinquanta per redendersi conto dell'entità del gap da colmare.
Le ragazze? Come adesso (con prezzi più alti, ovviamente) ma senza l'ipocrisa della repressione dell'atteggiamento "anti-sociale" (a scapito della gioia dei policías nelle Unidad...)..
Condimento imprescindibile?
Corrupción que huele a demonio...

shaker
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03/02/2019 | 12:31

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@LIVE
... ma infatti io parlavo per me.
Il "sogno cubano" continua senza dubbio e quindi se qualcuno continua a divertirsi a Cuba lo faccia un poco anche per me che ho nostalgia di Cuba.
Giusto che sia così: i tempi cambiano.
Ed è giusto che sia così per le cubane se internet consente loro di farle stare economicamente meglio.
Che dirti?
Non mi attrae andare al Cafè de Arte per incontrare fighette di plastica firmate dalla testa ai piedi o al Milano o all'HM7 per cenare come in Italia.
Hace tiempo che in Plaza Vieja c'è Ralph Lauren e se vai allo Sloopy trovi gente in bermuda (come d'altra parte nella hall del Cohiba...)
Giù al porto c'è la birreria come la troveresti a Monaco e al Turquino vedi ballare gli italiani che hanno frequentato un anno la scuola di salsa in Italia...
Si certo: magari troverei ancora una dolce poliziotta mulata nella garitta all'incrocio tra Paseo e Linea per chiederle un'informazione. e subito dopo invitarla a cena o una bellissima doctora nel Policlinico vicino al Ministero dell'Industria Leggera in Habana Vieja o un'affascinante negra in tailleur bleu nel Registro della Proprietà in Obispo.
Ma in genere, per strada, ma nei locali, ma a mare, ma in piscina, ma nei ristoranti... non è più Cuba,
Ripeto: giusto che sia così.
Giusto che il jineterismo si sia digitalizzato.
Giusto che ti rinfaccino le mutandine e le scarpe chinos che gli hai portato dall'Italia.
Giusto che riconoscano l'odore del Blu di Chanel.
Giusto che anche le più cozze chiedano 100 e giusto che ci siano quelli dispostissimi a darglieli e innamorarsene...
E' tutto giusto.

shaker
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28/01/2019 | 20:45

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Era da molto che non "entravo" in gnoccatravels e quando ho letto il titolo del post... m'è venuto un po' il magone...
Certo che è finito il sogno cubano; almeno per me che sono due anni che non vado a La Habana.
Internet e tutto il resto ha rovinato molto.
E' finito come finiscono tutte le cose belle.
E' finito anche perchè quasi vent'anni sono tanti.
Ed avere più di sessanta anni non è come averne meno di cinquanta.
I nomi dei locali e degli alberghi, dei ristoranti e delle calles: per alcuni potrebbero significare qualcosa.
Penso alle stanze dell' "Inglatera" o del "Nacional" o delle casas particulares di Miramar, del Vedado o di Centro Habana.
Penso alla hall del "Cohiba" e alle stradine di Habana Vieja... Lamparilla, Sol Cuba, Oficios...
Penso al "Capri" e al "Dos Gardenias" o al "Prado y Neptuno" e al "Mercaderes", all'"Imprenta" e alla "Dominica".
Penso al sole in faccia camminando lungo il Malecon spalle al Morro verso l'Ambasciata americana.
Penso a cento ragazze dalla pelle luccicante scarozzate su una Cabrio bianca.
Penso a cento fresche notti di febbraio e ad altrettante di caldo insopportabile di settembre; a bocche rosse, a enormi capigliature ricciute, a occhi neri come pece.
Penso al mare di Santa Maria quando si era spensierati insieme a bellezze indicibili.
Penso all'Oceano visto da un balcone alle sei di mattina, con una tazza di caffè bollente in mano, una popular tra le dita e una mulata nuda nel letto...
Adesso per me il sogno è finito ma sicuramente continua per altri; quindi divertitevi ragazzi e fatelo pure per me!

shaker
Newbie
03/08/2015 | 20:07

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Più o meno condivido, a parte la cosa dei 1200 euro al mese; perché con quella cifra a La Habana ci fai più o meno la birra... comunque non certo la vita che può fare un turista per un paio di settimane...

Chi ci "deve" vivere, bene o male lo farà (magari anche con meno); a patto, se ha fegato, di cubanizzarsi... diversamente scapperà...

Sorvoliamo sul fatto del matrimonio...

Gli usi e costumi di questa "magnifica terra", infine, sono sostanzialmente quelli che concorrono a qualificarci yumas... y nada mas...

Conclusione: carpe diem... senza romanticismi e illusioni...

shaker
Newbie
27/07/2015 | 10:33

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... "ma quando non vivi li' e' difficile capire se lei ha un compagno stabile"....

Non c'è problema, basta darlo per scontato... :)

E' del tutto logico sotto un profilo naturale, a meno di non pretendere che lei si comporti come una novella Penelope.

Tutte cose scritte migliaia di volte.

Quello che suscita in me sempre una certa meraviglia sono le storie di questo genere: non si tratta di essere scettici a oltranza, ma avere semplicemente il minimo indispensabile di discernimento.

Ovviamente, si può essere perdutamente innamorati; ma in quel caso la si porta in Italia per vedere cosa succeda.

Ipoteticamente, c'è anche una terza possibilità: "non ho problemi di soldi, mi va di "aiutare" una tipa e non me ne frega un cazzo di tutto il resto".

Ma questa sarebbe un'altra storia.

shaker
Newbie
27/07/2015 | 10:12

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;-) ... il concetto è chiaro, caro gyuppy...

D'altra parte, scopriamo l'acqua calda capendo che le donne, direttamente o indirettamente, a Cuba e dovunque, puttane o meno... costino.

Nel caso specifico, molto probabilmente, avrebbero potuto costarti meno di 500 cuc in tre giorni oltre... la mancia; ma l'importante è che ti sia divertito senza illuderti (pur essendo bello e non sfigato) di essere un conquistador...

:)

shaker
Newbie
22/07/2015 | 14:45

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Io concordo caro Mark, circa il Capri (lo chiamo ancora così)... l'ultima volta ci andai due o tre anni fa... però, voglio dire, per chi cerca una certa appariscenza...

:)

shaker
Newbie
22/07/2015 | 11:51

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Caro ewm, capisco la tua necessità di indicazioni "concrete", ma devi comprendree che sia un un po' difficile dartele.

Come si fa a dire "lunedì vai là che trovi la più bella del reame"..?

A Cuba, probabilmente te ne accorgerai, su qualsiasi cosa c'è sempre un elevatissima alea di... incertezza...

Ad ogni modo, in tema di consigli più o meno generici, ti direi di andare allo Shangri-là perchè da quello che mi pare di capire è un locale che potrebbe piacerti.

Un altro tipico locale che potrebbe andare bene per te potrebbe essere il famoso (e scontato) Capri (Salon rojo); almeno, un tempo, era un po' (insieme a La Maison) il tempio di quello che cerchi...

Azzarderei anche ad indicarti il Fabrica de Arte che ora come ora è molto "in" e con una situazione che potrebbe interessarti (miky di Habana-bene).

Come vedi, anch'io parlo al condizionale; sia perchè le situazioni nei locali cambiano, sia perchè io li frequento soltanto per andarci a ballare e bere una cosa e non per cuccare.

Sempre immaginando il tuo tipo, forse ti consiglierei di evitare le due Casa de la musica (Miramar e Centro Habana) e il Dos gardenias (Playa-Miramar): l'ambiente, solitamente, è un po' dozzinale (specialmente nelle prime due).

Insomma, anch'io non sono stato "preciso" e sicuramente lacunoso; comunque... divertiti!

PS

Di buoni (e costosi, per essere a Cuba) ristoranti ce ne sono diversi; io ho mangiato bene (a febbraio scorso) all'HM7 (Habana mia siete), di fronte all'Hotel Cohiba in Avenida Paseo; ma anche quì... difficile essere categorici...

:)

shaker
Newbie
17/07/2015 | 11:41

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I soldi... uno strumento...

Specialmente a Cuba (Paese di scarsa qualità dei servizi) ma in genere dovunque, uno strumento per fare una vacanza il più comodamente possibile.

Poi, eventualmente ci si può sempre adeguare... a quello che passa il convento...

Tutto quì.

shaker
Newbie
14/07/2015 | 11:51

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Non vorrei apparire come il solito saggio indiano del cazzo, ma penso che entrambi abbiate ragione (forza e homo): dai vostri punti di vista evidenziate segmenti di verità.

Immedesimandomi, comprendo ma non condivido.

Il fatto è che ho sempre un po' di mal di pancia nel trattare di "rapporto qualità-prezzo" riguardo un retro ginocchio, un gomito, un polso, un sopracciglio, un labbro (ma anche il plurale sarebbe "in tema") di una donna... per non parlare del modo con cui ride, si ravvia i capelli e mi fermo quì senza entrare in dettagli più "profondi"...

:)

Tutte cose, forse converrete, che non hanno latitudini predeterminabili...

Ma questa cosa non ha la minima importanza, perchè attiene soltanto il "mio" punto di vista che è quello che mi indirizza, in Habana, nel girare per strada più che nell'andare nei locali (se non per ballare... tra l'altro pessimamente...

:-( ).

shaker
Newbie
13/07/2015 | 15:58

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Caro forzanat, discutere di "bellezze" e dei Paesi ove queste risiedano è una di quelle immancabili cose che si fanno tra amici davanti ad un buon Cognac in memorabili serate "for men only"...

Più o meno è come discutere del come si prepari un "vero" Martini... non troverai mai due persone che la pensino nello stesso modo: ognuno avrà da dire la sua sulle dosi e la qualità del gin, sul mixer o shaker, sulla buccia di limone o oliva, sul tipo e quantità di ghiaccio, sul tipo di coppa, sul fatto che il dry debba soltanto fare atto di presenza "in spirito" o meno, e via dicendo con mille altre sfuamature da "addetti ai lavori"... :)

Non che tu non possa avere ragione a proposito delle cubane, però... de gustibus...

shaker
Newbie
12/07/2015 | 20:31

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Ok, aspetto estetico; naturalmente.

Però, la cerebralità cui mi riferisco (e che ricerco) non è data semplicemente dalla sommatoria tra "contenuto" e "contenitore"...

altrimenti la ritroverei sempre abbastanza facilmente (pagando il dovuto) in qualche locale "in"...

E invece, solitamente, in quei posti ho, si, sempre gustato del buon sushi ma, in quanto tale, sempre molto freddo...

Forse è fatale in un posto molto "fisico" e bisognevole come Cuba.

Discorso "fumoso", lo so, ma non saprei spiegare meglio; probabilmente, anche non molto interessante perché troppo soggettivo.

shaker
Newbie
08/07/2015 | 15:16

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Riporto questa storia rintracciata sul web.

Scritta da una donna: "a naso", avrei un po' di dubbi e non escludo sia scritta invece da un maschietto.

Se fosse vero, per quanto mi riguarda, chapeau a questa donna...

Comunque, per varie considerazioni, i contenuti mi sembrano "in tema" con il post... Sergio non paga, ma a quanto pare in tanti (me compreso, naturalmente) lo fanno...

"Le donne vanno a prostituti, lo vedo ogni volta che vado a Cuba per la mia sessione di turismo sessuale. Ho 56 anni, in Italia mi è capitato di conoscere uomini disponibili a farsi mantenere, ma erano cose inevitabilmente più rischiose e durature. Se accetti che un uomo entri in casa, non te lo togli più dalle scatole. Pensa di poter rivendicare diritti su di te e se tu gli dici che è sesso e basta poi ti chiama troia. Oltretutto, sinceramente, gli uomini “giovani” che ho incontrato in Italia volevano più di quelli che si accontentano di poco a Cuba. L’unico che non chiese moltissimo, a parte un paio di notti di ospitalità, fu un ragazzo senegalese che però in Italia fa tanto “povera vecchia… con l’extracomunitario mantenuto accanto“.

L’uomo straniero qui ha addosso lo stigma del povero derelitto che ha bisogno di qualunque cosa per campare. Un po’ come quando un uomo va a prostitute e carica in auto un tossico o una tossica che gli fa un pompino per pochi euro. Non è dignitoso. Non va bene. Invece a Cuba farsi accompagnare da un ragazzo ventenne, bello e disponibile, è una cosa normale. Nessuno ti guarda male e quando dai soldi a quel ragazzo non ti sembra di fare l’elemosina. Loro ti fanno da guida, ti portano a ballare, sono più allegri degli stranieri che arrivano in Italia. Ti trattano come una regina, ti chiamano “amore mio”, sono latini passionali e ti chiedono perfino in sposa.

A dir la verità ho visto altre che hanno sposato bei giovanottoni pagando tanti soldi per lui e per la sua famiglia. Poi li portano in Italia e una volta che quegli uomini hanno ottenuto la possibilità di viaggiare liberamente in Europa qualche volta scompaiono e addio all’amore romantico con l’uomo esotico. Io invece sono un po’ più furba. Non mi illudo che un bel ragazzo si possa innamorare di me. Non sono così scema. So che lo fanno per i soldi. Stanno lì attorno alla sala da ballo ad aspettare di poter invitare la turista apparentemente ricca. Fanno la fila per corteggiarti e per qualche settimana ti fanno sentire unica, felice, desiderata.

Allora io mi porto dietro quello che mi piace di più, lo faccio dormire con me, gli pago da mangiare, a volte qualche capo di abbigliamento, ma dico di no quando vuole che io paghi qualcosa per la madre, un regalino, come lo chiamano, per la mamma, il papà, il fratellino piccolo, e così ti prendono per il culo per spillarti del denaro facendo leva sul tuo buon cuore. Come mi fanno pena le donne che ci cascano e pensano di essere davvero amate dai loro prostituti temporanei. Perché per cultura sessista a noi non riesce acquistare servizi sessuali senza prenderci per il culo. Dobbiamo mentire a noi stesse, nascondere che abbiamo esattamente le stesse pulsioni degli uomini e poi dobbiamo interpretare ruoli secondo lo stereotipo sessista dominante. Cliché insopportabili che altrimenti non vorresti mai fossero associati alla tua vita.

D’altronde dall’uomo latino, il tuo prostituto temporaneo a basso costo, accetti cose che non accetteresti mai da uno con cui costruisci una relazione vera. Io, per esempio, non tollererei affatto uno che in nome della passione mostra gelosia, ti stringe forte durante il ballo e ti fa sentire voluta quando minaccia l’altro tizio che ti invita per un turno di danza. In Italia uno così lo caccerei all’istante, nessuno mi può dire cosa fare o si può arrogare il diritto di mettermi un timbro di proprietà sulla pelle. Invece a Cuba fingo di abbandonarmi all’amore caliente, quello che porta a volte alle scenate di gelosia e perfino alle percosse. Ti convinci che se non ti amassero davvero non sarebbero così gelosi. E’ come se andassimo a rispolverare, noi donne emancipate d’occidente, un po’ di cultura machista giusto il tempo per gustare quel che è perduto e non vorresti mai nel presente.

Lo so che è una contraddizione, ma d’altro canto ad un prostituto si chiede quello che desideri. Loro sono disponibili a fare in modo che tu ti senta la donna più adorata sulla faccia della terra. Quante menzogne ascolto dalle donne che commentano scandalizzate le mie confessioni. Quante signore moraliste incontro quando sottopongo loro un aspetto a me ben noto di quel che sono i comportamenti di certe, tante, donne, all’estero. Perché il turismo sessuale non riguarda solo gli uomini e quel che posso dire a mia discolpa, ma senza vergognarmi assolutamente di nulla, è il fatto che a differenza di uomini che ho visto andare in giro con delle adolescenti, poco più che bambine, le donne invece non si lasciano accompagnare da uomini che hanno meno di 18 anni.

Eppure ci sono i sedicenni, belli come il sole, che fanno ugualmente la fila, per servirti e riverirti. Non che la cosa mi interessi, perché io sono contraria ad acquistare servizi sessuali da minorenni, ma questi ragazzi hanno perso l’ingenuità adolescenziale e fin da ragazzini, purtroppo, passano il tempo a leccare i cazzi dei turisti e le fiche delle turiste, una ad una, per un pranzo, un po’ di soldi e qualche giorno vissuto alla maniera occidentale. Che dire di me, delle altre, quelle che si vestono in modo sexy, scollatissime, mostrando i seni cadenti, come fossero le donne più fascinose del pianeta, per andare a esercitarsi nei balli latino americani. Che dire di noi che mostriamo le nostre chiappe raggrinzite e cellulitiche e subiamo gli sguardi sconcertati dei connazionali, se ci capita di incontrarne, che si girano dall’altra parte, dopo aver pensato che sei una bagascia, solo perché hanno accanto una tredicenne. Che dire del fatto che è la nostra pelle, la nostra sessualità, la nostra scelta a farsi da tramite per una compravendita di una illusione che per me è giusto far durare solo il tempo di una vacanza. Per il resto dell’anno, trascorso a lavorare in un ufficio, con gli abiti, il corpo e il volto di un’anonima impiegata, a mettere da parte un soldo appresso all’altro con una prenotazione pronta per il prossimo viaggio estivo, io sono una donna comune, sola, senza che nessuno si interessi a me, perché in questo nostro paese alle donne non è dato comprare un’illusione per meno di centinaia di euro. Questo è il prezzo di un gigolò che pare si faccia pagare molto più che una prostituta. Il perché è semplice. Non che vi sia una minore richiesta, anzi, ma c’è una minore offerta.

Quel che io spero per il futuro è che le cose migliorino un po’ per tutte quante noi, e nel frattempo penso al tempo in cui andrò in pensione e andrò a vivere, per tutto l’anno, tutti gli anni, a Cuba, fino alla fine dei miei giorni. Vuoi mettere stare lì a sentirmi un essere sessuato e attivo invece che morire di solitudine in Italia?"

shaker
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08/07/2015 | 14:58

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Dimenticavo una cosa "tecnica" che può essere utile a proposito di taxi.

Da un po' di tempo noterete i taxi di cui parla Mascetti; è molto facile cadere in errore, perchè sono uguali (bianchi o gialli) per modelli di auto a quelli statali, solo che sono di cuentapropistas.

Attenzione se li fermate per strada e specialmente nelle zone di parcheggio; per esempio nei pressi del Cohiba, o di Plaza de las palomas (Plaza San Francisco de Asis) - al final del Prado - Parque Central - alberghi vari e così via.

Lasciateli perdere perchè vi sparano circa il doppio e se non potete prendere per vari motivi un almendron scegliete i taxi marchiati "cubataxi" (giallo-neri o bianchi).

Ovviamente, statali o cuentapropistas, in alcune situazioni è sempre bene chiedere anticipatamente il costo della corsa, perchè alcune "regole" del "mercato" hanno invaso Cuba da tempo... :)

shaker
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08/07/2015 | 14:35

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uhmmmm... dicendo così va a finire che Sergio non ci racconta nulla della sua vacanza così che io e, per esempio, el toro83 si possa imparare qualcosa... reputandoci non iscritti d'ufficio alla categoria "brutti e sfugati", s'intende...

shaker
Newbie
07/07/2015 | 19:42

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Ho letto la recenzione di Mascetti (il conte, suppongo...

:)) perchè mi ha incuriosito: era stato a La Habana quest'anno poco dopo di me.

Mi è piaciuta perchè si "sente" che sia sincera.

Che dire?

Io continuo a ritenere la scelta delle disco non molto appropriata per cuccare, ma ognuno si regola come crede.

Aggiungo soltanto una cosetta a proposito dei "cattivi odori": io consiglierei di lasciar perdere quando si sentono, perchè spesso non sono "soltanto" indice di cattiva igiene personale...

shaker
Newbie
07/07/2015 | 12:14

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Bravo Sergio; dài, racconta qualcosa di più dettagliato della tua vacanza a La Habana... di solito quando si torna si fa così...

:)

shaker
Newbie
06/07/2015 | 16:25

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Si, questione di gusti e/o di "stile" (inteso come consuetudine di comportamenti).

Se una cosa ho imparato a Cuba (visto che parliamo di Cuba... ma il concetto è estensibile a qualsiasi luogo), notando vari comportamenti, è quella di non giudicare gli altri.

Ovviamente, oltre ad averne uno personale di "stile", ho la mia opinione sugli "stili" degli altri.

Ma la cosa finisce quì.

In conclusione, secondo me: non ci sono città, donne, budget, modi di vivere Cuba, migliori di altri in assoluto.

Mai come in questi casi, tutto è relativo.

Dico di più: oltre quella dello spazio, c'è la dimensione del tempo.

E in base a questa dimensione temporale, spesso verifico che lo "stile" personale evolva: così che quello che ho vissuto in una certa maniera in un viaggio, lo vivo diversamente nel viaggio successivo.

Cioè, a volte mi capita di trovare soddisfazione in quelle stesse cose che (per esempio) soddisfano maggiormente dell; altre volte, invece, mi ritrovo più soddisfatto con incontri (come dire?)... più ruspanti...

Quasi sempre, poi, l'aspettativa di ricreare alcune situazioni vissute precedentemente viene meno; della serie, "la seconda volta non è mai come la prima..."

In tutto questo "variabile", però, una cosa mi risulta costante: quella di voler "condire" il sesso che faccio con una buona dose di cerebralità...

Non so se per voi sia la stessa cosa.

Buona Cuba a tutti.:-h

shaker
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04/07/2015 | 13:09

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Avvocà, come faccio a dirti se sia fattibile?

A me è capitato due volte; la prima, senza volerlo, all'uscita de La Epoca e la seconda, forte della prima esperienza, sulla Quinta Avenida (le ho chiesto un'informazione - circa un luogo che conoscevo benissimo ovviamente -

mentre stava nella garitta ad un incrocio).

Credo di si, che sia fattibilissimo; magari dimostrati il più corretto che puoi e invitala a bere una cosa la sera... io feci così.

Poi boh, vedi un po' tu.

Circa i luoghi, credo sia più semplice in Habana Vieja ma ovviamente evita quando vedi una in coppia con un collega maschietto.

A naso, come posto frequentato da poliziotte e da aduaneras e abbastanza discreto rispetto a Obispo per esempio, potrei indicarti Plaza Humboldt.

Ma ce ne possono essere decine di posti così.

shaker
Newbie
03/07/2015 | 11:12

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Sono completamente d'accordo su tutto, forzanat.

Ogni tanto puntualizzo la mia opinione proprio per dare un contributo a chi volesse farsi un'idea meno approssimata.

Anche se le rispetto, sono sempre un po' scettico verso le posizioni oltranzistiche: "sono tutte puttane, Santiago è la vera Cuba, chi si sa muovere spende due cuc al giorno", eccetera eccetera.

Chi legge non lo fa mai neutralmente e tenderà quasi sempre a convergere sulle opinioni più confacenti al suo modo di pensare o di rappresentarsi Cuba se non ci è mai stato (un po' come per chi compra Repubblica invece che il Corriere della sera...).

Quindi, secondo me, può essere utile sentire tutte le campane.

Poi, evidentemente, le scelte sono individuali; sia per quelli che vanno a Cuba per una semplice vacanza scopereccia, sia per quelli che ci ritornano "anche" per rivivere situazioni piacevoli.

Dall'esperienza personale mi sono fatto l'idea che il numero di viaggi fatti a Cuba non determini necessariamente il fatto di essere "esperto".

Parlo delle cose sostanziali, non del sapere dove andare a trovare la carta igienica che manca o dove andare a mangiare in moneda nacional o (peggio) come prendersi la propina da parte di compatrioti alla ricerca di sigari, ragazze e case dove dormire.

Secondo me (posso sbagliare, evidentemente) ci vuole mezza giornata per capire sostanzialmente como es en Cuba e conosco persone che dopo quindici anni che vanno a Cuba ancora cadono nelle stesse identiche trampas. Non li giudico (perchè credo sia una questione di carattere) ma nemmeno approvo il loro comportamento autolesionistico.

Non è nemmeno questione di età: oltre ai classici vecchietti "innamorati" ne conosco e ne vedo tanti di baldi giovani todos empapados ("firmati" al punto giusto e gradassoni in aereo, in spiaggia, al ristorante e nei locali) che si fanno ciulare alla grande da eminentissime puttane.

Per questo sono d'accordo con te e sul fatto che, trattandosi di Cuba, chi legga debba poi "approfondire".

Sempre che lo si voglia fare, s'intende.

In alternativa, ci si può buttare e... come viene viene...

(in qual caso, però, è inutile scrivere, "dopo", pagine e pagine di rosicamenti su Cuba).

shaker
Newbie
03/07/2015 | 10:25

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Si, settembre è ancora molto caldo e a me l'aire mi frega sempre.

In inverno a volte può essere freddo e si rischia di non poter fare un giorno di mare senza vento forte, però per girare in città e dormire la notte è meglio.

D'altra parte, non credo che si vada a La Habana per le spiagge bruttissime che ci sono...

:)

shaker
Newbie
02/07/2015 | 15:56

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Certo che ci sono sempre state.

Infatti non dicevo che prima non ci fossero ma che adesso, grazie anche ai forum, dovrebbero essere note a tutti e quindi dovrebbero essere innoque.

Per lo meno più innoque di prima.

Non è certo come negli anni novanta quando tutto era pressocchè basato sull'esperienza personale diretta e quindi era più facile rimanere invischiati.

Per quanto, anche allora, chi era poco poco sveglio non ci metteva molto a fare due più due fa quattro...

shaker
Newbie
02/07/2015 | 15:48

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Qualsiasi generalizzazione è ovviamente buona soltanto per fare due chiacchere. Un po' come quelle conversazioni tra "esperti" che si sentono in aereo.

Quindi è molto difficile, secondo me, stabilire una regola del tipo "le strafighe nei locali e le brutte (o comunque non fighe come quelle nei locali) "pa a calle" (tanto per sintetizzare).

Naturalmente, nei locali (com'era prima il Capri tanto per fare un esempio) saltano all'occhio in maniera esagerata e questo forse può indurre a certe valutazioni.

Io penso, inventando l'acqua calda, che tutto dipenda dai gusti personali e che questi gusti comprendano valutazioni diverse.

Non sto sostenendo la tesi a favore delle "belle dentro", ma a me una plastificata che si atteggia nel Dos Gardenias o alla Cecilia o alla Casa de la musica (tutt'e due, sia di Miramar, sia di Galiano), non dice proprio nulla; anzi, se dovessi dirla proprio tutta, m'infastidisce abbastanza.

Questa è sempre stata la sensazione che ho provato con quelle tipe quando (all'inizio) ci sono stato.

Certo non tutti siamo uguali, ma in linea generale non penso che chi non frequenti i locali per trovare una ragazza (ma magari solo per ballare) vada conseguentemente a Cuba per contemplare una negra gorda.

Può darsi che gli "esperti" siano quelli frequentino il campo e tutti gli "altri" la Capital ma avrei i miei dubbi...

Tuttavia non ha molto senso insistere da parte mia sul fatto che "pa a calle" a La Habana (e con questo intendo, musei, farmacie, uffici, hotel, centri commerciali... poliziotte...) si possano trovare donne altrettanto belle quanto quelle dei locali: non potrei certo dimostrarlo scrivendo nel forum e quindi potrei tranquillamente passare per il solito fanfarone o come quello che vuole gareggiare al "quanto sono bravo a conquistare le donne"... a Cuba scopano anche i paraplegici (con tutto il rispetto per loro)... :)

Dunque, più di dire che io preferisco la calle (in senso lato) come luogo d'incontri non posso fare. Poi ognuno ha la sua opinione.

shaker
Newbie
02/07/2015 | 14:45

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Le mentiras e i tentativi di estafas sono ormai così ripetitivi e noti, grazie anche ai social forum, che "dovrebbero" essere praticamente innoqui.

Dico "dovrebbero" perchè, come si sa, una certa mamma è sempre in dolce attesa...

Piccolo consiglio personale: in questi casi, se non si ha voglia di inventarsi scuse, basta pronunciare un semplice "no".

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