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Marth
Silver
14/07/2013 | 17:45

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Posto anch'io la mia esperienza in tema Giappone, esperienza che mi porta a dare valutazioni differenti rispetto ad altre persone che hanno scritto a riguardo in questo thread o in questo forum.

Ho una ragazza giapponese e viaggio in Giappone da parecchio, al punto che posso tranquillamente dire di conoscere molto meglio Tokyo di qualsiasi città italiana.

Pur essendo stato anche nel Kansai (Osaka, Kyoto, Kobe) ed altre città al di fuori di Tokyo (zona Tochigi, Kamakura,Matsumoto eccetera) la mia esperienza è fortemente centrata sulla capitale appunto.

Esperienza al 99% di tipo free, anche se come regalo da parte di amici, ho provato anche il pay (Soap Land). Tutto rigorosamente con maggiorenni, sempre meglio scriverlo chiaramente.

Diciamo che per una vacanza all'insegna del free, l'ideale è avere almeno 10-15 giorni a disposizione. Ci si impiegano di minimo 12 ore di volo,qualora si scelga un diretto da Milano o Roma, altrimenti di più se ci si mette di mezzo lo scalo.

Ho usato diverse compagnie, mi sento di consigliare Alitalia in quanto opera voli diretti con ottima frequenza settimanale sia da Milano che da Roma ed i prezzi, se prenotato con anticipo, sono buoni.

Non aspettate l'ultimo momento in quanto i voli sono sempre pieni, essendo l'Italia una delle mete preferite - se non la preferita - tra i turisti giapponesi.

Tokyo può essere una città cara, ma a mio parere non più di molte città europee. Basta sapere come muoversi in tutti i sensi.

Cominciando dagli hotel : se ne trovano di molto buoni, a prezzi ottimi (tipo 60 Euro al giorno con colazione inclusa) anche in zone centrali.

Io da quando ho la ragazza soggiorno a casa sua, prima sono stato tuttavia in hotel in zone come Ueno o Asakusa di buonissima qualità e dai prezzi assolutamente accessibili.

Idem per il cibo: a Tokyo si trovano ristoranti di tutti i generi e non manca un singolo tipo di cucina. Il consiglio principale, a meno che non abbiate qualche forma di avversione, è di andare sulla cucina locale.

E' possibile pranzare o cenare con 10 euro (penso ad un ramen e gyoza, con una birra, piuttosto che udon, tonkatsu eccetera).

Se poi si vuole pagare di più o mangiare cucina straniera, Tokyo offre di tutto e di più e quasi sempre roba di ottima qualità.

Trasporti: in proporzione sono più cari rispetto alla media europea, anche perchè decisamente più efficenti. Tokyo ha a disposizione decine di linee di metropolitana.

Il consiglio in questo caso è munirsi di tessera PASMO (l'equivalente della tessera ATM di Milano credo) e ricaricarla di volta in volta. Con quella potete pagare anche i bus e nei combini store ( minisupermercati aperti 24/7).

Andiamo in tema, ovviamente se volete che approfondisca l'aspetto turistico della città sarò lieto di farlo:

Per il free e per gli amanti della vita notturna la zona ideale è Shibuya,anche se non l'unica.

Non faccio e non mi sentirete mai fare discorsi relativi all'età perchè in base alla mia esperienza quello non è altro che un numero che non significa nulla e tolto l'andare con minorenni, cosa che mi vede totalmente contrario,per altro illegale anche in Giappone nonostante i luoghi comuni e qualsiasi forma di violenza ai danni del prossimo,sono convinto che ognuno abbia il diritto di vivere la propria vita come meglio crede e come sente di poter fare.

Per il resto dipende da come vi presentate, da che tipo di mentalità avete e dalle persone che siete. Ogni individuo fa storia a se: conosco un sacco di ventenni "ingrigiti" mentalmente,con fisici da pensionati ed uno stile che farebbe rabbrividire il rag. Fantozzi di turno. Non sarebbero in grado di interessare una donna nemmeno se si trovassero soli in un mondo popolato soltanto dall'altro sesso, di contro conosco persone in età non più verdissima

delle quali posso dire e testimoniare il contrario.

A Shibuya si trova di tutto: giovani ma anche meno giovani. Nessuno chiede la carta d'identità a nessuno - a meno che non sembriate palesemente dei minorenni, dato che molti locali sono off limits per loro - e peraltro è molto difficile stabilire l'età del vostro interlocutore,spesso attribuendo molti meno anni di quanto sono in realtà, in quanto normalmente i Giapponesi come gli orientali in genere tendono a sembrare molto più giovani della loro vera età.

Si sceglie Shibuya per i club, ma non solo. Essendo una delle zone calde della capitale si trova quasi tutto quanto la stessa ha da offrire in termini di divertimento.

Si può cominciare di giorno con un giro nei vari store per farsi un'idea e non di rado capita di conoscere delle ragazze anche in quel modo, anche se questo tipo di approccio è più difficile.

Mi è capitato più di una volta di essere abbordato da commesse di negozi di abbigliamento ad esempio. Qualche volta il tutto finisce con complimenti mirati allo scopo di farvi acquistare qualcosa, ma altre volte no, quindi mai dire mai.

Come detto tuttavia i club sono decisamente più adatti allo scopo.

Se siete appassionati di musica elettronica o semplicemente non avete nulla in contrario, il primo posto che vi consiglio è il Womb.

Aperto 7 giorni su 7, su tre piani e con capienza di oltre 1000 persone offre il meglio della scena mondiale in termini di musica elettronica, come tutta Shibuya è frequentato anche da molti stranieri, che tuttavia essendo perlopiù anglosassoni buzzurri come pochi, non rappresentano una grossa concorrenza.

Le ragazze giapponesi che incontrerete di contro sono mediamente di ottimo livello e non di rado, andando in questi locali anche per conoscere persone straniere, masticano un pò di inglese quando non l'italiano.

Se non amate ballare o l'approccio da dancefloor, c'è un piano dedicato alla musica lounge con tanto di bar dove è possibile parlare in tranquillità.

Altri posti simili che vi consiglio sono il Club Asia (che offre diversi tipi di serate a tema, anche se fondamentalmente incentrate sull'elettronica) ed il Club Air.

Ce ne sono poi altri, adatti ad ogni gusto musicale: dal jazz al rock, dal punk al gothic fino all'hip hop ed r&b come il già citato Gaspanic, che tuttavia non frequento in quanto fortemente incentrati sull'hip hop, musica che non amo particolarmente e frequentati perlopiù dalle (ormai ex) ganguro: ovvero quelle ragazze che per sembrare di colore si spalmano il viso di autoabbronzante,con lucidalabbra bianchissimo tanto che il risultato finale è qualcosa di più simile ad un clown.

Per coloro interessati al pay, Shibuya offre un sacco di soap land. Il prezzo medio è di 10.000 Yen (circa 65 euro col cambio attuale) per una mezzoretta. Non ho una grossa esperienza in materia come vi dicevo, essendoci stato solo una volta dietro richiesta di un caro amico giapponese che voleva farmi provare l'esperienza.

Si entra, si paga e vengono mostrare le foto delle ragazze disponibili. Si paga, ci si accomoda ad attendere il proprio turno in una sala d'attesa con riviste a tema, manga, bevande e quant'altro.

Una volta pronti, si viene condotti nella "stanza" dove incontrerete la vostra ragazza.

Lei si spoglierà e si prenderà cura di fare una doccia insieme a voi, lavandovi anche le parti intime accuratamente. Dopodichè, preservativo alla mano, il tutto consiste in una serie di massaggi erotici corpo a corpo.

La mia esperienza è stata positiva: ragazza di ventinove anni, assolutamente di bell'aspetto e decisamente loquace. Volendo c'era la possibilità di andare oltre pagando un extra, tuttavia avendo altri impegni con altre amiche dell'amico di cui sopra più tardi e non essendo particolarmente interessato al pay, ho lasciato perdere.

Voglio qui sfatare un luogo comune, per me odioso, che si sente spesso: vero che alcuni non accettano clientela straniera, ma il motivo non ha assolutamente nulla a che vedere col razzismo, paura di contrarre malattie e balle varie che si sentono in giro. I turisti stranieri in Giappone sono perlopiù anglosassoni (americani in primis), russi e cinesi. Senza voler fare assolutamente di tutta l'erba un fascio, vi garantisco che spesso sono peggio delle cavallette: maleducati all'inverosimile, assolutamente irriguardosi verso qualsiasi forma di educazione, spesso sono stati protagonisti in questi posti e non solo di atti di vandalismo, maleducazione (per usare un eufemismo) nei confronti degli inservienti, fino a truffe vere e proprie.

Qualche tempo fa, per farvi un esempio, il porto di Tsukiji dove è possibile gustare il sushi preparato all'istante con pesce fresco appena pescato ed in generale uno dei luoghi di maggiore interesse turistico a Tokyo è stato chiuso agli stranieri, in quanto nonostante i ripetuti cartelli scritti in inglese che vietavano di toccare il pesce con le mani, questi se ne fregavano e continuavano a farlo.

Ciliegina sulla torta non di rado qualche marines americano viene accusato e processato per violenza carnale su ragazze, spesso minorenne.

Cosa che ha portato anche a proteste di massa verso le basi presenti, soprattutto quella di Okinawa (anche perchè pare ci tengano armi nucleari, all'insaputa del Governo Giapponese).

Quella del razzismo quindi è una balla colossale per quanto mi riguarda. In anni di Giappone non mi sono mai sentito a casa tanto quanto laggiù ( e di posti ne ho visitati molti). Ho un sacco di amici, più che in Italia ed ogni volta vengo trattato da loro e dalla gente del posto con i guanti bianchi, con testimonianze di affetto e di rispetto nei miei confronti che mi hanno portato spesso a commuovermi.

Sarà che quando sono ospite in un altro Paese, faccio del mio meglio per adattarmi alla cultura locale e rispettarla in tutte le sue forme, senza mai approfittare dell'ospitalità altrui e senza etichettare ciò che diverso dalla mia cultura come "strano"

"sbagliato" eccetera.

Va anche detto che l'essere Italiani in Giappone rappresenta un grosso vantaggio.

Il turismo di massa nostrano per fortuna non è ancora arrivato da quelle parti, anche se considero quello anglosassone molto peggiore.

Gli Italiani che scelgono di frequentare quel paese oppure residenti che ho avuto modo di conoscere sono persone assolutamente per bene, appassionate di quella cultura, che portano con se i tratti migliori del nostro modo di essere.

Questo, oltre all'amore che i Giapponesi hanno nei confronti dell'Italia (dalla moda, alle auto, dalle località turistiche) e dalle cose insospettabili che ci accomunano a loro più che ad altri ai quali cerchiamo troppo spesso di rifare pappagallescamente il verso, da la possibilità ad un Italiano di giocarsela davvero bene laggiù.

Capitolo Roppongi,tornando a parlare di zone calde: a differenza di altre persone, sconsiglio la zona vivamente.

Ha un sacco di locali diversi a disposizione, ma è diventato ormai un quartiere quasi completamente frequentato da americani,australiani ed inglesi ubriachi, grassi o tamarrissimi in cerca di ragazze giapponesi. Che di contro si fanno vedere da quelle parti sempre di meno, anche perchè, come già detto i signori di cui sopra sono protagonisti di atti di vandalismo continui ( poi ci si domanda perchè a Tokyo in alcuni posti non vogliono fare entrare gli stranieri).

Le ragazze giapponesi che troverete a Roppongi sono le meno carine della capitale a mio parere, occidentalizzate nel senso peggiore del termine e vogliose solo di farsi sbattere dal beota del Minnesota di turno.

Molto meglio recarsi in altre zone della città,esenti da quel tipo di spettacoli.

Aoyama e Omote-Sando rappresentano un pò la versione giapponese del quadrilatero della moda di Milano, con i negozi di alta moda, i caffè e quant'altro. Offrono comunque anche locali molto interessanti, a cominciare dal FAI ad Aoyama.

Locale su due piani seminterrati con capienza di 200 persone, come nella media dei locali a Tokyo vede nel primo piano dancefloor più minibar, mentre il secondo è una zona lounge con bar. Musica deep house e tech-house, presenza femminile sempre molto ben nutrita come tutti i locali in Giappone e di ottimo livello.

Altra zona calda della capitale è Shinjuku, ovvero il cuore amministrativo della città,dove svettano i palazzi governativi, i grattecieli di varie compagnie, hotel e quant'altro.

Shinjuku non offre tuttavia solo questo, ma anche un sacco di ristoranti,negozi di ogni genere ed intrattenimenti notturni anche se in questo caso maggiormente orientati verso il pay,data anche la vicinanza con Kabuki-cho ovvero il quartiere a luci rosse.

Riguardo a questa zona, gli amici mi parlano sempre dei cosiddetti "Happening Bar".

Si tratta di bar dove si viene ammessi previo pagamento di una tessera soci a scadenza annuale, abbastanza cara da quanto ho sentito (300 Euro) con dark rooms annesse. Il tutto a tema fetish.

Ci si incontra con altre clienti e se scatta l'attrazione fatale, le dark rooms sono lì belle e pronte allo scopo.

Di pay quindi c'è solo l'iscrizione annuale, per il resto sono normalissimi locali per incontri. Non ne ho mai provato uno fino, quindi non so dirvi se l'esborso valga la pena o meno.

Altro ed ultimo posto che vi consiglio, sperando di non avervi ammorbato troppo è il club Ageha sulla baia di Tokyo, nella zona di Odaiba appunto.

Anche questo è un club dedicato alla musica elettronica, capienza 3000 persone circa con zona lounge all'aperto sulla baia.

Buon numero di clienti stranieri, tantissime belle ragazze a seconda della serata e dai dj. Consigliatissimo anche perchè Odaiba, zona già impressionante da visitare di giorno in quanto sembra di essere 40 anni nel futuro, lo è altrettanto di notte.

Chiudo con qualche consiglio generale: il Giappone è un paese che spesso è vittima di luoghi comuni messi in giro da gente che dovrebbe starsene a casa propria a pelar patate, perchè non saprebbe accettare una cultura differente nemmeno a 100km da casa propria.

Tantomeno comportarsi al di fuori delle proprie mura domestiche.

Quindi la riservatezza viene spesso scambiata per freddezza, altre cose per forme di razzismo o eccessiva chiusura eccetera.

Queste persone spesso credono di poter approfittare della gentilezza e della cortesia del Giapponese medio, pensando di trovarsi di fronte ad un fesso da trattare a pesci in faccia o di un poveraccio da derubare solo perchè a Tokyo è possibile dimenticare il portafogli pieno di yen in un ristorante e venire rincorsi per venti minuti da un altro cliente, che invece di intascarselo pensa ad inseguirvi e restituirvelo, senza chiedere nulla in cambio.

I Giapponesi sono generalmente persone assolutamente amabili: serie e precise di giorno, si devastano letteralmente la sera soprattutto nei fine settimana dove l'alcool scorre a fiumi ed i locali di Tokyo,dai ristoranti ai club, sono quanto di più festaiolo e rumoroso possa esistere.

Nel contempo sono sempre tutti presi molto bene, non ho mai visto litigi o risse in anni di frequentazione. Uscire al venerdì sera e recarsi in un ristorante, piuttosto che in un Izakaya (versione giapponese dei pub inglesi) può significare conoscere già gente in questi posti, in quanto sono tutti fuori per divertirsi e fare festa.

Le ragazze giapponesi per quanto mi riguarda rapprersentano il meglio che il genere femminile possa offrire. Vero che sono di parte, ma hanno quella femminilità e quella malizia che ormai le occidentali hanno quasi del tutto perso.

Chi si aspetta donne sottomesse, come da altro stupido luogo comune, si sbaglia di grosso.

Spesso la gentilezza e la dolcezza vengono confuse per remissività, ma posso garantirvi che non sono remissive affatto.

Le effusioni in pubblico, in posti che non siano club, sono ancora abbastanza rare anche se non così rare come recitano certi luoghi comuni, secondo i quali una coppia per strada non camminerebbe nemmeno mano nella mano.

La cosa viene ampiamente compensata nel privato, dove le ragazze sono assolutamente disinibite e molto brave, senza mai perdere la loro femminilità che le rende così attraenti (almeno per me).

Così come il loro modo di approcciare differente viene confuso con la timidezza: in base alla mia esperienza, se interessate davvero ad una ragazza giapponese saprà farvelo capire in maniera molto chiara seppur sempre in maniera non vistosa.

Qualora invece la cosa non dovesse interessarla più di tanto, i vostri tentativi di approccio verranno respinti sempre con la massima educazione con dei "forse" che per i Giapponesi significa letteralmente "non credo di essere di grado di poter fare questo o quello" in quanto è considerato scortese dare una risposta negativa diretta.

Evitate il comportamento da burini in vacanza ad Ibiza e relativi tentativi di approccio ridicoli (anche se leggendo questo forum mi pare che la cosa venga giustamente criticata e derisa) : noi italiani residenti o quasi abbiamo fatto del nostro meglio per dare una buona immagine di noi stessi e del nostro Paese ai Giapponesi e vorremmo che non venisse rovinata.

Anche perchè di gruppi di allupati composti da 10 uomini e relative grida e schiamazzi che si portano al seguito ne hanno già a sufficienza quando si parla di anglosassoni, non c'è bisogno anche degli Italiani.

L'igene e la cura del proprio aspetto è molto importante, quindi da evitare di sembrare degli sciattoni che si lavano solo quando piove o di vestire con roba che sembra raccolta da un cassonetto: anche per questo bastano buona parte delle orde di anglosassoni presenti in loco, con la loro aria da disadattati e le loro barbe incolte, tipo peli di gatto appiccicati a caso in faccia.

Gli uomini giapponesi, soprattutto quelli sotto alla cinquantina, sanno vestire bene e giocano in casa,anche se sono meno bravi negli approcci di quanto lo siano gli italiani, in quanto più riservati. Non fate l'errore quindi di credere che basterà la nazionalità.

Per il resto se avete amici maschi che vi possono introdurre nei vari ambienti e presentare sicuramente avrete dei vantaggi rispetto all'andarvene da soli all'avventura, come dappertutto. La cosa tuttavia non è fondamentale.

Piccola nota extra Tokyo: nel Kansai ad Osaka soprattutto le persone sono più calde rispetto alla capitale, non a caso Osaka viene chiamata la Napoli giapponese.

Ci sono parecchie ragazze carine, ma a mio parere Tokyo rimane sempre il meglio.

Idem per Kyoto.

Kobe potrebbe invece rappresentare una bella sorpresa da questo punto di vista ed in particolare è la città nell'area del Kansai che mi ha dato le maggiori soddisfazioni da quel punto di vista.

Personalmente preferisco le ragazze nelle regioni del Kanto (quindi Tokyo, Yokohama, Chiba) e dintorni (prefettura del Tochigi) in quanto quelle nel Kansai mi danno l'impressione di avere meno cura della loro persona ed essere un pochino più sciatte.

Penso di avere concluso, mi scuso per il pippone e spero di non avervi ammorbato troppo.

Per favore non dimenticate che questo si tratta di un resoconto della mia esperienza personale. Non vuole essere una sorta di Bibbia o di fonte di verità assoluta, della quale non sono certamente depositario come tutti.

In ogni caso, se il Giappone è tra le vostre prossime destinazioni il consiglio è di liberarsi dalla testa dei troppi luoghi comuni che si sentono in giro e di goderselo, perchè è un Paese meraviglioso che ha davvero tantissimo da offrire.

A patto che si vada con un certo tipo di mentalità, consapevoli di confrontarci con una cultura a tratti profondamente diversa dalla nostra e non per questo "strana" o "sbagliata".

Se volete approfondimenti ulteriori, sono a disposizione.

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