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08/07/2014 | 13:01

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Benvenuti in questo importantissimo capitolo di questa guida ai localiin San Pietroburgo! Con tutta probabilità lo scritto che segue sarà fondamentale a tutti coloro che cercano puro divertimento badando comunque al portafoglio e senza correre il rischio di finire in un tour creati ad arte per i “pellegrini”.Per chi viaggia con la famiglia, o per coloro che fossero interessati a un percorso prettamente culturale, consigliamo di saltare questo scritto e passare direttamente alla “guida turistica - cultura ed arte”.Innanzitutto occorre dire che di “pellegrini” a San Pietroburgo ne giungono a frotte, ed è proprio per questo che negli ultimi tempi sono sorte vere e proprie industria del divertimento notturno preparatissime a speculare sugli ignari visitatori che cercano solamente del sano divertimento. Ecco quindi per il turista celarsi dietro una bellissima vacanza, il rischio di trascorrere le serate in quei locali in cui è tutto artificiosamente creato appositamente per alleggerire l’ignoro visitatore senza che questi assapori il gusto di tutto ciò che può offrire la città in modo genuino e naturale.Questo breve prontuario si prefigge di dirottare il turista “sano” al di fuori dei circuiti frequentati da “pellegriniassatanati”, sarà quindi compito nostro aggiornare questo prontuario periodicamente affinché i locali e ambienti qui descritti non si riempirebbero comunque di “pellegrini” rovinandosi e perdendo il fascino che li contraddistingue (il rischio sarebbe quello di entrare la sera in un locale e sentire parlare dappertutto in italiano!), insomma, questo scritto è un vademecum che vi fornirà la chiave di volta per intrufolarvi in quegli ambienti rustici “alla buona”, frequentati da gente nostrana!Occorre sapere (e questo è fondamentale) che ogni locale ha i suoi giorni “sì” e giorni “no”, il chi significa con un esempio, che se voi andiate in un locale il martedì e lo troviate allegro e divertente e con bella gente, il mercoledì potrebbe essere deserto; questo prontuario tiene conto principalmente di questo aspetto (il localegiusto nel giorno giusto).I locali qui descritti non sono di certo tutti locali da fricchettoni, il ciò vuol dire che alcuni posti potrebbero non essere di alto livello, la cosa è comunque voluta perchè la gente vera si incontra nei luoghi meno sofisticati (è proprio in questi locali si assapora il gusto della notte), e San Pietroburgo non è di certo una città dove la gente comune può permettersi di scialacquare in costosi locali per turisti.Lunedì:Il lunedì si va tutti al Metrò Club (sito in Ligovsky Prospekt,174), discoteca multisala su tre piani con intrattenimento, karaoke, video, bella gente, il target è prevalentemente formato da giovani (anchè perchè la gente di una certa età domani lavora e quindi sono questa sera sono tutti a nanna). Si consiglia d’arrivarci intorno alla mezzanotte.Martedì:Il martedì vi mando al Red Lion (sito in piazza Dekabristov, 1), bar-pubs irlandese in cui troverete birra a volontà (ma anche analcolici), bella musica e un sacco di gente (dai 18 ai 50 anni). Il locale ha anche una cucina non di certo italiana ma troverete bistecconi, insalate, patate fritte e varie pietanze alla inglese buone e gustose (il servizio viaggia un po’ a rilento, abbiate pazienza e rilassatevi). Per questo locale vi consiglio d’arrivare intorno alle 9 e mangiare qualche cosa aspettando che il locale si riempia, anche perchè se arrivate troppo tardi rischiate di non trovare posto.Mercoledì:Oggi iniziamo presto con qualche cosa di particolare, alle ore 18:30 si va tutti al Monroe (rimane in Kanal Griboedova, 8 a breve distanza dall’uscita della metò Nevsky Prospekt), si tratta di un locale a sfondo hard-erotico  prevalentemente frequentato da teenagers (studenti) i quali hanno la possibilità di esperimentare in apposite cabine (tipo quelle telefoniche ma senza vetri) la varie situazioni che vengono trasmesse dai video nel locale: Nel bel mezzo del locale ci sono delle cabine che si possono noleggiare per appartarsi (viene utile ai giovani che non sempre hanno a disposizione un appartamento... qui si possono prelevare anche dei preservativi!). Tanti italiani che vanno in questo locale di primo acchito non riescono a capire cosa vanno a fare i giovani dentro quelle cabine (tanti si chiedono: “ma li vanno a fare quello che penso io?”) sveglia ragazzi! Di sicuro non vanno a telefonare! E poi i box sono leggermente staccate da terra, e sbirciando la parte bassa è possibili intuire dal movimento dei piedi e delle caviglie cosa sta succedendo succede. Tuttavia trattandosi di un locale per giovani, chiude presto (alle 23:00). La notte è ancora lunga e non posso di certo mandarvi a casa sul più bello! Ora si va tutti al Magrib (sito in Nevsky Prospekt, 84), nonostante mi sia ripromesso di non scrivere una guida per “pellegrini” il Magrib è proprio un locale per pellegrini, ma d’altronde il mercoledì non saprei proprio dove mandarvi!Giovedì:Questa sera si va al Konuyshenny Dvor, locale noto anche col nome di “Marstall”, (sito in Kanal Griboiedova, 5, a breve distanza dall’uscita metropolitana Nevsky Propsekt).Venerdì:Il Venerdì alle 21:00 si al “caffè Alexandrovskoe”, (sito al numero civico 4 del parco Alexandrovsky, vicino al teatro Baltisky Dom – Uscita metò Gorkovskaya), questo è sicuramente un locale alla buona ed economico, ingresso libero e musica russa a volontà, fanno anche la pizza. Giunta le mezzanotte consiglio di spostarsi nel locale acconto, il “Parking”, questo localeà decisamente messo meglio del precedente, dispone anche di una discoteca sotterranea con due sale che il venerdì è gremita di bella gente.Sabato:Il sabato sera si va in discoteca al Plaza (locale sito in Nab. Makarova, 2 – Nel cuore della città, esattamente dove sono situate le immense colonne con i rostri). Il Plaza oltre ad essere discoteca ha altri 2 ambienti: Ristorante e casinò. Nel ristorante si mangia può assaporare la prelibata cucina russa (fanno anche cucina europea), se non è vostra intenzione mangiare qui, vi consiglio di arrivare dopo le 23:00.Domenica:E’ giunta domenica, il venerdì hanno fatto tutti festa, il sabato pure, ma domani tutti al lavoro, quindi oggi in teoria non ci dovrebbe essere in giro nessuno, ed in parte è così! Tuttavia lo scopo di questa guida non è farvi stare la sera a dormire! Oggi si va al Caffè Alex, un “postaccio” che si anima verso le 24:50 (non arrivate prima!), si tratta di un posto molto alla buona, una birreria con DJ e con musica da discoteca, il range di età della clientela spazia dai 17 ai 35 anni. Il posto si trova nel parco Alexandrovsky in una specie di chiosco gigante

soli 50 mt dall’uscita del metò Gorkovskaya.Un augurio di felice permanenza a San Pietroburgo, all’insegna dell’allegria e del divertimento!

aka1
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07/07/2014 | 19:35

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Questa breve guida sui locali della città, non vuole in nessun modo sputtanare quelli che sono i posti più nostrani e genuini che possiamo incontrare a San Pietroburgo, sappiamo benissimo che eventuali locali menzionati sulla nostra guida, finirebbero ben presto per divenire meta dei cosiddetti “pellegrini”, ovvero di quella categoria di italiani che rappresentano una forma di turismo “malato” fatto da viaggiatori che si recano in Russia esclusivamente con intenti effimeri che rientrano nella sfera del turismo sessuale; Ecco quindi che il nostro prontuario sarà esclusivamente dedicata a questa categoria di turisti (gente di bassa estrazione che purtroppo rappresentano il grosso del turismo italiano diretto su San Pietroburgo), evitando volutamente di menzionare quegli innumerevoli luoghi più genuini e ruspanti che invece sono una rappresentazione della vera Russia (locali frequentati esclusivamente da Russi e quindi ancora “incontaminati”), d’altronde il turista “tipo” italiano cerca posti per “pellegrini” e con questa guida sarà quindi accontentato! Che senso ha dirottarle una determinata fascia di “turisti pellegrini” in posti genuini e alla buona, quando questi poi giungendo a frotte, finirebbero non solo per sputtanare i vari locali più tipici e sinceri, ma anche con il “rovinare” la buona immagine che gli italiani tuttora vantano nei confronti dei russi che ancora poco ci conoscono? E’ nostra premura innanzitutto tutelare i nostri connazionali che in questa città ci vivono stabilmente e che rischierebbero altrimenti, di subire un forte deterioramento d’immagine, se i cosiddetti “pellegrini” dediti al turismo sessuale, incominciassero a frequentare locali che esulano dal circuito dei posti frequentati prevalentemente da costoro: Che i “pellegrini” vadano pure nei posti per “pellegrini” ma che non sforino altrove! Che diamine!

I locali descritti nel nostro prontuario sono quindi tutti ambienti frequentati da nostri connazionali, locali nei quali non c’è da stupirsi nel sentire qualcuno parlare italiano, come anche non c’è da stupirsi nel vedere qualche nostro connazionale cimentarsi con goffi e vergognosi tentativi, nell’abbordare la “fauna” locale, che tra l’altro è rappresentata in parte da uno stereotipo di fanciulle volutamente appariscenti che non corrispondono assolutamente alle ragazze russe “tipo” (la classica ragazza russa della porta accanto), ma bensì trattasi di ragazze tirate fuori dal mazzo, ovvero ragazze che difficilmente troverete nei locali nei quali sono assenti i cosiddetti “pellegrini”, perché queste in genere sono proprio a caccia del pollo da spennare o comunque cercano di arrabattarsi attingendo dal ricco indotto del cosiddetto turismo sessuale che in Russia è perpetrato prevalentemente da Italiani e Turchi (entrambi cominciano ad essere visti di mal’occhio dai russi che non hanno niente a che spartire con quest’indotto).

I locali qui menzionati, non sono tuttavia night club espressamente dedicati a un certo pubblico di basso profilo, anzi, al loro interno, tra i loro frequentatori, troviamo tantissima gente normale (e non pochi), tuttavia il turista più “pellegrino”, ha una spiccata predisposizione nel tentare l’approccio più facilmente con quelle ragazze anch’esse a caccia del “pellegrino”, vuoi perché vestite in maniera più appariscente, vuoi anche perché sono le più facili con cui attaccare bottone, vuoi anche perché se vedono il “pellegrino” che esita, saranno loro ad abbordarlo, vuoi anche per problemi di incomprensione dovuti alla lingua, di fatto, alla fin fine i cosiddetti “pellegrini”, immancabilmente finiscono per socializzare più facilmente con le “zoccole”!

Dopo questo breve inciso per noi d’obbligo onde evitare fraintendimenti, passiamo ora alla rassegna dei locali incominciando con il menzionare uno dei migliori club in San Pietroburgo, il Magrig: Un locale aperto giorno e notte diviso in più ambienti, tra cui bar caffetteria, ristorante e discoteca in stile orientale, uno stile che si rifà all’islam. L’ambiente si distingue per le bellissime ragazze che lo frequentano, e per la qualità e lo stile di alto livello che lo caratterizza, per la buona e raffinata cucina, e per la sua discoteca che durante il venerdì ed il sabato è un qualche cosa veramente notevole per l’eleganza e soprattutto l’avvenenza del suo pubblico femminile.

Come secondo locale, non possiamo fare a meno di citare il Konnyushenny Dvor, conosciuto anche con il nome inglese Marstal, un locale di notte dedicato ad un pubblico adulto, nel quale si svolgono anche spettacoli e intrattenimento a sfondo erotico, dove il pubblico viene di sovente coinvolto. L’ambiente che di fatto è un pub, dispone anche di cucina ed è aperto anche di giorno.

Citato il Magreb e il Marstal, passiamo subito con il presentarvi invece quelli che sono i locali di fascia più “popolare”, e di conseguenza anche i locali con un pubblico decisamente più giovane, che sono: Papanin, Rossi’s e Metro Club. All’interno dei primi due, troviamo anche un discreto ristorante. Il Papanin che tra i tré è l’unico ad essere fuori dal centro, assomiglia fortemente ad un altro noto locale di nome Plaza (questo invece collocato in posizione centrale), al suo interno troviamo perfino un casinò!

Il Rossi’s, è invece un tipico pub, situato in posizione molto centrale, in genere viene scelto dagli stranieri più per comodità nell’arrivarci che per altro.

Il Metro Club, è invece la classica discoteca ricavata in un capannone su tre piani, tuttavia nonostante ciò è caratterizzato da ambienti di tutto rispetto, nei quali sono rappresentati i più diversi generi musicali, c’è anche una saletta tipo “mini cinema” dove sono trasmessi video erotici. Il locale, che decisamente è un locale giovane (per studenti), ha incominciato ad essere frequentato assiduamente dai “pellegrini” che volendo dissociarsi dai locali a loro più consoni, hanno tutti individuato questo ambiente per via del fatto che non è sito nella “profonda” periferia, ed inoltre è menzionato da tutte le guide della città in lingua inglese: Il turista che cerca di allontanarsi dal centro per finire in un locale un po’ più genuino, immancabilmente va a finire qui! Ecco quindi che pian piano si è trasformato in un covo di “pellegrini”!

Passiamo ora ai locali di fascia più economica, e di livello decisamente più basso, che troviamo tutti nei paraggi del Gostiny Dvor (omonima fermata della metropolitana), in pieno centro, che riassumiamo nei locali quali il Fidel, il Guevara, il

Dacha e altri siti nella medesima zona. Essendo questi collocati in zona centrale, e con prezzi assai abbordabili, sono finiti tutti ben presto per divenire meta e ritrovo anche di quella esile categoria rappresentata dagli stranieri “messi male” che vivendo in città al “risparmio”, non vogliono comunque rinunciare ai divertimenti che la San Pietroburgo notturna sa ampiamente omaggiare a chi vuol fare le ore piccole!

Buon divertimento!

aka1
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07/07/2014 | 19:24

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Dato che il target maggiore è composto da uomini che vengono a cercare l’anima gemella, l’altra metà o che dir si voglia.. ciò ha fatto la fortuna di chi ha intrapreso il business degli appartamenti in affitto, perché per cercare “figa” in Russia non c’è stagione: Per le località di mare l’alta stagione cade nel periodo estivo, per quelle di montagna d’inverno, per la Russia la clientela italiana non ha stagione in quanto per la “figa” ogni stagione è quella buona! (vogliate scusarmi il tono volgare, ma mi sono premesso di scrivere una guida che abbia contenuti veri e che riesca a trasmettere sensazioni, in alcuni tratti userò qualche espressione colorita ma non cadrò nel mal gusto).

Questa guida, ma più che una guida è un breve prontuario, verrà letta sicuramente anche da coppie che si recano in loco per le adozioni, in questi anni ne conobbi parecchi e hanno tutti la mia stima, però sti bambini poi non viziateli troppo!

Visto che il target d’utenza che si reca a San Pietroburgo in appartamento non ha stagione, i prezzi si mantengono costantemente medio altri (per via del meccanismo domanda e offerta), con un picco durante il periodo delle notti bianche e un leggero calo durante l’inverno, evidentemente l’inverno russo costringere molti “pellegrini” a desistere da tale impresa, d’altronde contro il generale inverno non ce l’ha fece Napoleone e neppure Hitler non vedo quindi perché dovrebbero farcela i pellegrini in cerca di “figa”, però si sa che per la “figa” l’uomo supera se stesso compiendo imprese straordinarie.

Non tutti sanno che San Pietroburgo, tra le città al mondo con più d’un milione di abitanti è quella più a nord, il che significa un clima rigido d’inverno con temperature che possono scendere a meno trenta, e anche qualche disagio per chi alloggia in appartamento, disagi dovuti da diversi fattori che riassumo:

Gli appartamenti in città non dispongono di impianto di riscaldamento autonomo (cosa che potrebbe essere conveniente in quanto il gas in città viene tuttora distribuito gratuitamente), i condomini vengono tutti riscaldati con il sistema del teleriscaldamento, ovvero vi è una rete urbana che fornisce l’acqua calda necessaria al riscaldamento, il che comporta l’impossibilità di regolare la temperatura (capita anche di trovare appartamenti con il riscaldamento a palla, nei quali per via del caldo occorre dormire con la finestrella aperta anche d’inverno, oppure capita anche che l’appartamento non sia sufficientemente riscaldato, questo succede più sovente negli appartamenti di grosse dimensioni e con soffitti molto alti siti nelle case storiche del centro).

Un eventuale guasto sulla rete cittadina, può comportare l’interruzione del riscaldamento in intere aree (questo tipo di guasto non è frequentissimo ma tutti gli anni m’è capitato di rimanere senza riscaldamento per qualche giorno, ultimamente mi pare però esserci molta più manutenzione e le cose stanno migliorando).

Passiamo ora alla scoperta dell’acqua calda: Anche qui vale il discorso del teleriscaldamento, ovvero viene fornita tramite la rete urbana con l’eccezione che innumerevoli appartamenti sono provvisti caldaia autonoma, in modo particolare quelli definiti “euro standard” (per questi appartamenti l’acqua calda non può mancare), per tutti gli altri occorre tener presente che l’amministrazione di quartiere durante il periodo estivo interrompe per un mese l’erogazione di acqua calda in modo da apportare eventuali interventi di manutenzione, in ogni quartiere accade ciò in periodo differenti, consiglio pertanto d’interessarsi a priori sulla situazione della fornitura dell’acqua calda in particolar modo se si è in procinto d’affittare un appartamento non in standard europeo.

Euro standard, non euro standard, alla russa.. ma di che cavolo si tratta?

Occorre tener presente che i bellissimi palazzi nobiliari di San Pietroburgo dopo la rivoluzioni d’ottobre (1917) vennero occupati da contadini, proletari e rivoluzionari i quali importarono il proprio “misero” stile di vita, mentre nella miglior delle ipotesi, nobili e aristocratici scapparono a gambe levate, il che trasformo sontuosi palazzi ricchi di raffinatezza e stile, in appartamenti collettivi: Credo non vi sarà difficile immaginare cosa ciò debba aver significato per San Pietroburgo. Le conseguenze si protrassero durante tutto il periodo comunista mantenendo tuttora dei filoni solidi: Gente che piscia nei portoni di casa, perdita del buon gusto, di consapevolezza del bello, della raffinatezza e di un certo galateo non scritto che è alla base del gusto e del buon costume.

La perdita della raffinatezza e del gusto delle cose belle caratterizza gli appartamenti in standard russo, i quali tuttavia mantengono funzionalità e praticità.

Come riconoscere un appartamento in standard Russo

Gli appartamenti in standard russo sono caratterizzati

da l’uso di materiali talmente in economia che risulta persino difficile reperirli nella normale distribuzione.

Esiste un sistema per riconoscerli al volo, basta verificare in bagno la presenza di un solo rubinetto con la canna abbastanza lunga da servire a seconda di come viene girata, sia il lavandino che la vasca.

Essenzialmente gli appartamenti alla russa si contraddistinguono per la mancanza del bidè, doppie porte e finestre in legno (siccome la prima non chiudende mai ermeticamente, hanno pensato bene di mettercene una seconda che d’inverno viene scocciata sulle fessure in modo da abbattere ogni spiffero), termosifoni in ghisa, tubi a vista, impianto elettrico privo della messa a terra, e cosa che ha caratterizzato gli appartamenti in standard russo fino agli anni 90 e che ora sta sparendo, è la tazza del cesso con lo scalino sul quale stazionano le feci prima d’essere espulse dal getto d’acqua dello sciacquone (questo veniva sicuramente utile a coloro che a causa di qualche malattia dovevano tener sotto controllo il proprio andamento di corpo!).

Per ultimo, gli appartamenti in standard russo hanno pareti rivestite con carta da parati, e spesso e volentieri da qualche parte si celano barattoli con cetrioli marinati o simili.

Appartamenti “euro standard”

Appartamento in standard europeo non significa all’italiana, in Europa evidentemente hanno uno standard delle rifiniture e del gusto per i particolari non al nostro livello.

Per appartamenti “euro standard” si intendono appartamenti rifiniti con materiali d’importazione (piastrelle, infissi, sanitari, ecc.), questi alloggi in genere sono tuttavia privi di tapparelle (immaginatevi cosa significa non avere le tapparelle in una città in cui d’estate è praticamente sempre giorno!), raramente sono provvisti di doppi servizi, anche qui come per gli appartamenti alla russa manca il bidè, le finestre non sono più in legno ma in materiale plastico con i doppi vetri (quelle che in Italia si mettono nelle scuole).

Questo genere di appartamenti sono tutti di recente ristrutturazione (nel decennio scorso gli appartamenti erano tutti alla russa), visto che la manodopera di buona qualità non è facilmente reperibile, questo genere d’appartamenti sono comunque caratterizzati da sistemazioni di facile applicazione, come per esempio le pareti rivestite di pannelli in cartongesso anziché intonacate, perché trovare a San Pietroburgo chi ti fa l’intonaco dritto con calce e sabbia non è cosa facile.

E il condominio?

Le parti comuni dei condomini sono spesso e volentieri indecorose, trascurate, questo indipendentemente dal fatto che l’appartamento che affittiate sia in standard europeo.

Già gli appartamenti in standard europeo sono una minima parte, condomini tenuti non dico all’italiana, ma decentemente sono ancora più rari, e riuscire a trovare un appartamento in standard europeo in un condominio per bene non è cosa facile e se lo troviate avrà un costo nettamente superiore a quello medio di mercato.

Mi ricordo che in Italia nelle scale del condominio in cui vivevo non dico che ci si poteva mangiare ma erano comunque pulitissime, in Russia di condomini ne ho visti parecchi e tutti sono ben lontani da quello che è il nostro standard qualitativo di base, dico ciò per preparare psicologicamente chi sta per approntare un viaggio in Russia, in questo senso preparatevi al peggio, purtroppo la realtà è questa indipendentemente dalla volontà di chi vi affitta l’appartamento.

Spesso e sovente nelle scale troverete un barattolo legato alla ringhiera, chi ha messo il barattolo? Di chi è questa furbata? Dovete sapere che in casa non è uso e costume fumare, si fuma sul pianerottolo e la cicca la si butta nel barattolo!

Per quanto riguarda invece la sicurezza, in tanti anni che seguo il discorso degli affitti ai turisti, non ho mai riscontato casi di furti in casa, ragion per cui li reputo sicuri, tuttavia il consiglio che do è di non lasciare mai soldi in vista, personalmente quando viaggio nascondo sempre i soldi in qualche posto non facile da trovare, un consiglio che do invece ai maschietti è di non lasciare oggetti di valore in bella vista nel caso rientrate a casa da una serata in cui avete raccattato una ragazza al Tribunal Bar, Magrib o in un qualsiasi locale frequentato da turisti italiani.

Cos’altro occorre sapere:

Per i letti, a una o due piazze non c’è una misura standard, lo stesso vale anche per le lenzuola, queste quindi non combaciano mai con il letto.

Gli appartamenti generalmente hanno una fornitura scarsa di stoviglie e accessori per la cucina, sovente manca caffettiera e scolapasta, tuttavia la pasta con un po’ d’attenzione la si può comunque scolare inclinando la pentola tenendoci sopra il coperchio in modo che se ne esce solo l’acqua (occhio a non scottarvi!).

Per quanto riguarda la pulizia e igiene, raramente m’è capitato di vedere appartamenti di buon livello, tuttavia generalmente le condizioni sono accettabili almeno per quanto riguarda le sistemazioni che offrono le agenzie per i propri clienti.

Appartamento o albergo? Sicuramente l’appartamento ha prezzi più abbordabili, un appartamento di classe media in centro città capace d’ospitare quattro persone (due coppie) generalmente viene offerto a un prezzo equiparabile al costo di una singola in periferia, indubbiamente alloggiare in centro in una città come San Pietroburgo è preferibile anche perché la città è enorme e gli spostamenti possono richiedere diverso tempo, e il tempo è fondamentale per il turista o pellegrino che sia il quale vorrebbe visitare il maggior numero di luoghi e attrazioni turistiche, oltre a ciò, eccetto d’inverno quando la Neva è ghiacciata, i ponti di notte si alzano creando disagio o impedendo completamente gli spostamenti tra le varie isole.

Raccomando invece d’optare per la sistemazione in albergo, purché in centro naturalmente, a tutti coloro che hanno la puzza sotto il naso, a quelle persone perfettine, in quanto sistematicamente negli appartamenti c’è sempre qualche cosa che non va e chi è intransigente difficilmente si troverà a proprio agio, diversamente se siete flessibili e non state troppo a vedere il pelo nell’uovo, l’appartamento risulterà essere comodo e pratico ma soprattutto, una valida alternativa rispetto all’hotel in quanto economicità.

aka1
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07/07/2014 | 19:22

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Salve Ragazzi, e dico ragazzi perché so che poche sono le signore e i signori che sono interessati a questo argomento, infatti il target di persone che affittano appartamenti a San Pietroburgo è composto da Ragazzi, o Uomini i quali si credono eterni ragazzi: Sovente come conosco qualche italiano in visita a San Pietroburgo, la prima cosa che mi chiede è “Quanti anni mi dai?”, io chiaramente rispondo dando più anni di quanto ne dimostra, cosi mi sento replicare “ma come 50, tutte me ne danno molto meno!”, tutto ciò per dire che l’utente tipo che affitta appartamenti a San Pietroburgo è un single che viene a cercare compagna in Russia, e visto che questo è un argomento per il quale è possibile scrivere chilometri di aneddoti e storielle interessanti, in questo spazio sicuramente non verrà a mancare un apposito capitolo a tal proposito.

aka1
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28/04/2014 | 22:24

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Con il termine di “sgrillettata” non vogliamo affatto definire il più comune e “normale” stereotipo di ragazza russa, ma bensì quello in cui i nostri connazionali incorrono più frequentemente, ovvero il tipo di ragazza russa più conosciuto tra i cosiddetti “pellegrini”, benché questo non sia assolutamente il genere più tipico e diffuso; Chiuso questo inciso d’obbligo per non generalizzare mettendo nello stesso calderone anche le più classiche e diffuse ragazze russe di sani principi, passiamo subito a descriverne peculiarità e caratteristiche salienti:

La “sgrillettata” di sovente non ha un padre, essendo stata concepita durante un attimo di “leggerezza” da parte della madre probabilmente assopita dai “fumi dell’alcol”. La mancanza di una figura paterna ha inciso in lei, le più vistose caratteristiche che una tale lacuna può segnare in un individuo, in primis il carattere viene segnato da una forma di “femminismo egocentrico”, che si manifesta con la autoconvinzione che “lei donna”, faccia parte di un “genere” completo e autosufficiente, privo quindi della necessità di una figura maschile se non rilegata ai meri fini di sfogo sessuale “animalesco” e, come rigogliosa fonte di “risorse” per via di una sorta di parassitismo che vedremo più avanti.

Lei donna, priva della figura paterna, inculcherà il suo “credo” di “donna indipendente” alla figlia, la quale nella vita ricalcherà le medesime orme che a sua volta furono già state ricalcate a ritroso anche nelle generazioni precedenti tutte costituite sullo stesso “stampo”, venendosi quindi a creare una stirpe di donne che non hanno mai conosciuto una vera e autentica figura maschile (come può essere quella paterna o quella del marito) , ma che comunque se la sono cavata benissimo pur sole, sfoggiando le uniche ma “potenti” armi che la natura dona alla donna solo per il fatto di essere “femmina”! Ecco quindi che il tipo di famiglia basata sul matriarcato da noi definito della “mantide religiosa”, va sempre più assumendo di generazione in generazione, connotati ereditari ben precisi.

Una tale situazione familiare, ha indotto questo stereotipo di donna ad essere estremamente “libertino” e assolutamente privo di alcune cognizioni per noi morali, ma per loro di nessuna e consistenza, al punto tale che se asportassimo chirurgicamente le parti del cervello inerenti determinate caratteristiche e freni morali, si otterrebbe il medesimo “tipo di donna”.. infatti la classica “sgrillettata”, è prevalentemente un tipo di donna che sa dimostrarsi estremamente disinibita in quelle occasioni in cui il nostro concetto di morale sarebbe più propenso a suggerire un maggior contegno; Ed in lei, si denota anche uno sfasamento rispetto i nostri canoni circa quei limiti intangibili e soggettivi che demarcano ciò che è giusto da ciò che non lo è, tra il bene e il male, tra il cattivo e il buono, tra il moralmente corretto e l’insulso! Ecco quindi che quando la cosiddetta “sgrillettata” a nostro giudizio “sgarra” nei nostri confronti o nei confronti di terzi (magari per via di un suo comportamento o atteggiamento o una semplice questione di fedeltà e sincerità), un semplice accorgimento, un banale “richiamo”, il lei non sortisce nessun effetto dato che con la sua “testolina” non ce la farà mai e poi mai a comprendere dove ha “sbagliato”, proprio per via del fatto che in lei alcuni parametri sono completamente sfasati dai nostri: Vede il mondo con una prospettiva diversa! é una banale questione di relatività!: E se fossimo noi invece ad avere dei preconcetti “sbagliati”? In effetti sono tutti concetti assai relativi, che variano a seconda del contesto sociale, delle mode, dei costumi, della cultura, ecc. di fatto questo stereotipo di ragazza, è “tarato” su dei valori ben diversi dai nostri e di conseguenza situazioni d’attrito tra la nostra personalità e il suo carattere, sono inevitabili! Situazioni d’attrito che per esempio i russi (gli uomini russi), sono riusciti a contenere, massacrandole di botte; Infatti, con questo metodo si eviterà che la “classica sgrillettata” adotti comportamenti troppo leggeri ed inopportuni dandosi più contegno e mantenendo in primis una maggiore fedeltà nei confronti del proprio uomo, tutto ciò non perché le botte la inducono a ragionare, ma bensì innescano in lei un meccanismo di riflesso che la fa astenere da determinati comportamenti per via del terrore che le sevizie gli incutono, tutto ciò alla stessa stregua di come quando il cane, avendo già assaggiato il bastone, nel vederlo tira dritto comportandosi come si deve. Noi che tuttavia non siamo dei bruti, se con la classica “sgrillettata” vogliamo conviverci, dobbiamo essere disposti ad incassare qualche dura sconfitta e a sopportare qualche amara situazione.

Riprendendo quanto già accennato sopra, parliamo ora del cosiddetto “parassitismo”, ovvero una caratteristica presente nella donna appartenente allo stereotipo qui descritto e alle sue innumerevoli varianti, che consiste nel considerare l’uomo una figura a lei inferiore, che il caso vuole che la natura glielo ha messo a disposizione per essere spolpato come se questi non avesse una sua dignità, o che non sia da considerarsi una persona di pari grado al genere femminile (il che spiegherebbe anche una marcata tendenza “lesbo” nelle da parte di questo stereotipo); Una tale filosofia ha portato alla nascita di fenomeni truffaldini per mezzo di internet in gran parte perpetrati dalle cosiddette “sgrillettate” ai danni di ignari e ingenui uomini alla ricerca di amore ma soprattutto di lealtà, stiamo parlando delle truffe perpetrate ad opera delle cosiddette scammer che purtroppo rappresentano un raggiro che crea un danno sia economico, ma soprattutto va a ledere anche l’animo di persone che malauguratamente credono alla schiettezza e sincerità del prossimo che sa come dimostrarsi “disponibile” magari fingendo.

Un’altra forma di parassitismo di cui le cosiddette “sgrillettate” sono consone perpetrare, è la ricerca del cosiddetto “Caronte”, ovvero la disperata ricerca del “tontolone” che facendosi carico di spese e addossandosi pure tutte le eventuali responsabilità, si adopera a “traghettare” la ragazza russa nel proprio mondo (facendola giungere nel proprio paese), un firmamento fatto di altri benemeriti “tontoloni”, ancora più tonti ed inebetiti del Caronte che finanzia l’arrivo in patria della “principessina” (che in realtà si dimostrerà essere una classica “sgrillettata” di bassissima levatura e “spessore”), da li, poi lei con calma, una volta insediatasi stabilmente e saldamente sul territorio, comincerà a guardarsi attorno per “cercare di meglio” fra i vari tontoloni, “pellegrini”, smargiassi, anfitrioni e via discorrendo, per “lasciare” poi alla prima occasione, il povero “Caronte” che così tanto si adoperò a suo favore sostenendola durante il suo ingresso in quel mondo per lei incredibile per quanto possa essere rigoglioso e fertile al perpetrare del suo “parassitismo” ai danni dell’uomo.

Tra le varie peculiarità che caratterizzano questo stereotipo di ragazza, non possiamo far a meno di menzionare una spiccata dimestichezza con l’uso delle tecnologie “internet”, infatti una nota variante classica della cosiddetta “sgrillettata”, è la notoria “sgrillettata on-line”, ovvero un genere di ragazza russa o ucraina che dall’uso di internet trae profitto in misura tale da poter essere questo considerato un vero e proprio lavoro o comunque costituisce la sua attività principale; Si trovano “sgrillettate on-line” nei più noti siti web di incontri, nei siti erotici di tipo “live”, e persino nei cosiddetti social network. Dediche al lavoro in “rete”, sono impiegate soprattutto ragazze che dai poveri paesini di provincia, sono migrate nelle più grosse e opulente metropoli Russe, dove per loro, il poter “lavorare” on-line, costituisce la più comoda e semplice possibilità di crearsi un’occupazione, in un “modo” che altrimenti per loro sarebbe proibitivo per via degli eccessivi costi e per le scarse opportunità che offre a chi non ha nulla da offrire se non l’immagine di “se stesse” a livello di “corpo” e non di “testa”.

In genere, la classica “sgrillettata”, è facile che abbia discrete cognizioni di lingua italiana per via del fatto, che il suo stile di vita, più volte in passato l’ha sicuramente portata ad addentrarsi in relazioni con quelli che noi amiamo definire come “benemeriti pellegrini” (un fenomeno tipico italiano), se non sarà la lingua italiana a caratterizzarla, sarà invece la conoscenza di quella inglese ad un livello più che buono, comunque sia la “sgrillettata” ha nozioni di lingua straniera, di livello notevolmente superiori rispetto alle classiche ragazze russe tipiche (che in genere non conoscono affatto una lingua straniera), questo per via del fatto, che la lingua è per loro è uno dei requisiti essenziale, per protrarre il loro stile di vita, che così tanto necessita di un contatto con figure “straniere” più facili da “lusingare” rispetto a quelle di lingua madre: I russi conoscono i propri polli e di certo sono più accorti a non rovinarsi nelle mani di qualche “sgrillettata”, oltre a ciò l’uomo russo, vivendo una vita sessuale normale e completa, non trae stimolo dal civettare di queste ragazze, che invece sortiscono grande effetto sugli stranieri, al punto tale di riuscire a far perdere loro persino la ragione.

Per finire ecco, qualche piccola curiosità: La classica “sgrillettata”, predilige il sushi a tutti gli altri tipi di cucina, ama curarsi, in modo particolare le unghie che dipinge volentieri con disegni luccicanti adornati di brillantini mentre talvolta indossa persino unghie finte; Tutte caratteristiche queste, che ci permettono di discernere velocemente una classica “sgrillettata” dalle ragazze russe normali, tuttavia occorre prestare estrema attenzione perché non è sempre detto, a volte si incontrano anche “sgrillettate” prive di questi connotati, tuttavia è difficilissimo il caso contrario: La tipica ragazza russa “normalissima” non ama curarsi le unghie con i brillantini e mangiare il sushi!

aka1
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26/04/2014 | 22:35

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Spesso, se si chiede a qualche ragazza qui in Russia che parla un po' l'italiano, se é andata in Italia e con chi c'é andata, ti rispondono d'esserci andate ospiti da un’amica, al massimo ti dicono da un amico, ma difficilmente ti dicono d'essere andate a trovare il proprio ragazzo...

Situazione opposta invece per i ragazzi in Italia che interpellati definiscono con l'appellativo di "propria ragazza" anche una persona della quale sanno poco o nulla, ma sono comunque pronti a fare la voce grossa con il Consolato Italiano al fine di farle ottenete un visto per l'Italia, passando quindi per “pellegrini” dato che quelli del consolato sanno benissimo la situazione...

Dispiace per chi purtroppo in Italia boccheggia attaccato alla canna del gas, ma qui in Russia per "mia ragazza" s’intende perlomeno una ragazza che di tanto in tanto si “zifola”, e non una ragazza qualsiasi conosciuta in ICQ o in chat che sono invece gli altri a “zifolarsela” (i signori ci vogliano scusare per la franchezza)... e poi ci sono ancora tutta una serie di soggetti che ancora si innamorano delle cosidette “scammer”... L’Italia è diventata il paese degli allocchi!

Ma cosa credete! Che lei se ne stia in Russia tranquilla e serena per dei mesi? E poi quando va in Italia al suo ragazzo russo dirà che va in Italia con una amica e non di certo che va a sbaffo a spese dello sponsor “pellegrino” peraltro innamorato...

Poi alla fin-fine con l'abusare del termine ‘la mia ragazza’ a farne le spese sono tutti quelli che realmente hanno la ragazza in Russia e faticano non poco a farle ottenere il visto dato che oramai nessuno in consolato crede più a chi la ragazza ce l'ha per davvero e quindi il rischio di un rifiuto del visto é sempre in aguato!

aka1
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25/04/2014 | 22:43

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Alla stessa stregua di rinomate mete del turismo sessuale quali Tailandia, Ucraina, Repubblica Domenicana ecc.. anche la Russia sta divenendo uno di quei paesi per la quale la parola "turismo" viene automaticamente correlata a quel malcostume tipico dell'italiano cafone, angosciato e paranoico che qui amiamo definire eufemisticamente con il termine di “benemerito pellegrino”.

Immagino già sopra la testa di costoro mentre sono accinti a leggere codesto scritto, materializzarsi la nuvoletta tipica dei fumetti con espresso il pensiero seguente: “Ma questo che minchia sta a di’? In tutto il mondo ci sono uomini frequentatori della professione più vecchia del firmamento! Ma sto gran figlio de na mignotta…”.

Il fatto è che gli italiani lo fanno in maniera morbosa.. sistematica.. addirittura inconsapevoli della aberrazione mentale che stanno vivendo, parlo di tutti quei soggetti afflitti da un qualche cosa che è talmente tipico e radicato nella cultura Italiana, che rimane difficile da estirpare e risolvere alla stessa stregua della mafia! Ragazzi, su, via..  non statemi a dire che il fenomeno non sussiste.. esiste... e come se esiste! (rinnegarlo sarebbe come negare l’esistenza della mafia! Non facciamo gli omertosi!), e mi riferisco a tutto ciò che è correlato al “rimorchiare”, andare a puttane, turismo inteso come esibizione spudorata di quell’indole che caratterizza gran parte di noi Italiani.. per intenderci mi riferisco a quei connazionali che non sono affatto difficili da individuare nelle piazze e nei viali principali di città come Riga, Kiev, Budapest, ecc.. che si mettono li in posa per ammirare ma sopratutto commentare le ragazze che passano con frasi tipo: “Ah bionda son er Martello, vie qua che te fo conoscer mio 'fratello '” (riferito al “membro”) , oppure “Ciao bella, amore! Famo all’amore?”.

Di conseguenza, da quando gli italiano hanno incominciato a frequentare assiduamente determinate destinazioni turistiche nell’est Europa, questi posti hanno incominciato a trasformarsi offerrendo una risposta adeguata a soddisfare il fabbisogno che il “pellegrino” italiano cerca in suddetti posti, così ora accade che passeggiando per Kiev o Riga, Vilnius o simili, non appena intuiscono che sei italiano, ti mettono in mano un biglietto da visita dicendoti la classica frase “You want puttana?”

Per fortuna non tutti gli italiani, fanno parte di questo stereotipo “malato”, di questa cerchia d’individui per il quale il loro intelletto farà fatica a credere che esistano persone diverse da loro, persone che amano viaggiare per il semplice fatto di immedesimarsi in situazioni esotiche variopinte, luoghi che ispirano sensazioni, sapori ed emozioni tipiche e meravigliose al punto di rendere ogni luogo unico ed originale! Ma al cosiddetto “pellegrino” non importa nulla di tutto ciò, tant’è che quando viaggia si mette in valigia, la pasta italiana, il formaggio grana, la bottiglia di vino e persino l’olio d’oliva extra vergine! Ed una volta sul posto pretenderebbe che tutto sia esattamente come nel “Bel Paese”: “Ue’! Ma che roba è quella li? Io quella roba li mica la mangio…” oppure: “Andare a perdere la giornata al museo per fare cosa? Di musei ne abbiamo tanti anche in Italia..”.

La nostra filosofia di principio è antitetica a quella perpetrata dai cosiddetti “benemeriti pellegrini”, che non solo ledono la nostra immagine “buona” di italiani nei confronti di popoli che si sono aperti ora al turismo, ma vanno anche a rovinare alcuni luoghi dove in un tempo non tanto remoto erano assolutamente inconsistenti i servizi rivolti esplicitamente a chi perpetra il così designato “turismo sessuale”. Tanto per intenderci ed essere chiari, in città come Mosca, San Pietroburgo o Kiev a nessuno degli autoctoni verrebbe mai in mente di andare a mignotte, (li tutti vivono una vita sessuale “normale” e soddisfacente) se quindi le mignotte ci sono, sono essenzialmente li per soddisfare l’esigenze di una schiera di persone “malate” che oramai giungono a frotte per perpetrare una forma di turismo deplorevole e aberrante! Ci sono località come per esempio Kiev, che da quando hanno tolto il visto per chi giunge per turismo oramai si può tranquillamente parlare in italiano per via del marasma di nostri connazionali che pullulano in loco a “caccia” di avventure! In Russia il fenomeno è più circoscritto dato che ancora per il momento, noi Italiani siamo soggetti al visto d’ingresso, il quale frena molto il flusso turistico prettamente sessuale.

aka1
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04/04/2014 | 19:38

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Uno dei problemi e di complessi che affiorano spesso nell'uomo sono la calvizie. Mi chiedo, il gnoccatravel medio ha problemi coi capelli? Se ne frega? Le donne cosa dicono? Ovviamente mi riferisco a tutto tranne che chi paga per uno short una donna. In quel caso ovvio manco vi guardano la testa. A voi il dibattito.

aka1
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04/04/2014 | 13:40

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aka1
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04/04/2014 | 13:33

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Con le agenzie express in 6 giorni dovresti farcela. Piu o meno 140 euro. C era anche il bruno che faceva sto servizio adesso non so.

aka1
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02/04/2014 | 22:32

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aka1
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01/04/2014 | 18:54

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aka1
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01/04/2014 | 18:52

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Questo sito e famoso per i pazzi, maniaci e pallonari che di tanto in tanto scrivono.

@sindaco29 asseriva

""""Merita litri di sperma in faccia e io prontamente dopo 3 minuti che ci parlavo le ho fatto presente questa mia impellente. """"

a parte che nemmeno una scimmia

conosciuta dopo 3 minuti acconsentirebbe a tale corteggiamento,

ma poi ti sei tradito con questa frase

"""Ok questa premessa serve per farvi capire il soggetto nel privato, ma pubblicamente e lavorativamente sempre impeccabile e molto simpatica, intelligente e discreta"""

Qualcosa non quadra.

SGAMATO!

Avanti il prossimo!

aka1
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28/03/2014 | 11:45

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Ma dai ancora con sta storia.. Era un amico dell ex admin che si faceva 2 risate.. Voi siete quelli che poi mandate i soldi alle scammer

aka1
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25/03/2014 | 16:42

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son sempre i soliti 50 stranieri che aprono/chiudono quote nella speranza di vivere in thai, ma alla fine si mangiano solo dei gran soldi e basta. così da anni..

aka1
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24/03/2014 | 16:33

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non dimenticare di portare il grana e gli spaghetti! buon viaggio spaduzza!

aka1
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23/03/2014 | 19:26

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@ratil non è una melanzana ha scritto anche dal bruno tempo fa, è solo un bamboccione che cerca una donna.

http://pietroburgo.officialguide.info/forum.aspx?f=1&t=12136&p=1#Focused

aka1
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18/03/2014 | 16:50

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la f1 di quest anno è uno schifo!! vince chi consuma meno!! e bravo alvaro vitali!!

aka1
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05/03/2014 | 14:14

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http://it.notizie.yahoo.com/foto/chi-tradisce-di-piu-in-europa-slideshow/infedelt%C3%A0-photo-1393932386393.html

secondo dati statistici l'italia risulta il paese più infedele per le coppie di italiani. ciò e' dovuto a mio avviso dal fatto che in italia mediamente vi sono 10 ragazzi e 1 ragazza. di questi 10 ragazzi, si salvano in 4, gli altri 6 sono pellegrini attaccati al tubo del gas, che cercano disperatamente. quindi le melanzane approffittano di questa statistica per scopare dove gli fa più comodo. naturalmente è solo una statistica, ci saranno variazioni da zona a zona.

aka1
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28/02/2014 | 22:03

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continuo il topic dei personaggi della figa

stereotipati

" l'imprenditore" : cit colui che fa impresa come secondo fine ad un piu blasfemo obiettivo, la fica. lo si trova in paesi ove il turismo sessiuale li travolge. e vogliono tornarci a qualsiaso costo. da qui il progetto e l attivita'.

"il filosofo": cit trattasi di pellegrino, talvolta putaner, che filosofeggia su forum o vis a vis con altri utenti, esteporando comportamenti che sono una maschera. es parla di argomenti intelettuali

o filosofici che ben poco hanno a che vedere con tale individuo.

"l'inviato specilale": cit pellegrino che

e' un mix fra l imprenditore e il filosofo, molto difficile da stanare., anche se il paese dove lavora al 99% lo sgama subito. a un primo occhio sembra una persona normale ma dal suo habitat gia si comprende la prima fase dell'identikit della canna del gas. esso infatti e' solito accettare incarichi in paesi a forte

turismo sessuale e ricopre incarichi dai piu vari. es.

giornalista in thailandia, convention medici a s. domingo, cuoco a natal.

il fatto che il pellegrino inviato speciale

scelga di fare lo chef

a cuba dove il salario e' 1-3 rispetto a es. londra o

taipei, e' un ottimo indizio per individuarlo nonostante talvolta ricopra anche incarichi rilevanti, ma con poco salario.

aka1
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26/02/2014 | 16:16

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ecco il dizionario per riconoscere i vari stereotipi di personaggi.

maranza: cit. gruppo di turisti sessuali. di solito di bassa leva sociale, prediligono i paese dell'est. indossano vestiario economico e i più bassi d'inteletto anche casacche con scritto italia.

pellegrino: t. cit. colui che va alla ricerca di donne all'estero. si differenzia dal maranza essendo al max in gruppi di 1,2,3 persone. è un personaggio furtivo, che viaggia a risparmio.

putaner: c.t (anche putaners, ) colui che pratica attività sessuali a pagamento.

canna del gas: Cit. anche "pellegrino alla cdg", incitamente è la situazione in cui si trova l'individuo, di norma imprigionato nel suo ruolo di pellegrino o maranza, quando non è in trasferta, ma nel proprio paese, vivendo una sorta di limbo infernale.

il parassita. colui che vive all'estero e cerca di truffare perlopiù conterranei onde evitare di tornare alla famosa "canna del gas" italica.

il vegiardo: è un pellegrino con un matrimonio rovinato alle spalle, di solito sui 60anni, che si sente ancora giovane di spirito. è solito postare foto di donne nude e inventare mirabolanti conquiste in paesi sottosviluppati.

il caronte: è un pellegrino che ha portanto nel paese alla canna del gas una sua conquista, quasi sempre ex prostituta di locali di malcostume. essendo nel paese alla canna del gas e vedendosi circondata da individui senza ossigendo, cambia subito modi e atteggiamento verso l'individuo con cui stava, pretendendo extra. di solito tale situazione si verifica fra pellegrini di bassa leva, perlopiù esteticamente inchiavabili.

altre novità a seguire.

aka1
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03/10/2013 | 19:51

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e che cazzo ce ne frega? ma perche' non tornate su swdee?

vi hanno segato anche li?

aka1
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26/09/2013 | 22:32

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un altro sekaiolo che deve fare 10000 km per scopare.. hahahah ma fatevi un fkk dementi

:-))

aka1
Newbie
26/09/2013 | 22:31

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che truffe hahahahaha italiani in thai inkulati da altri italiani

:-))

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